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Blog

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Un blog /blɔg/, nel Web 2.0 e nel gergo di Internet, è un particolare tipo di sito web in cui i
contenuti vengono visualizzati in forma anti-cronologica (dal più recente al più lontano nel tempo).
In genere il blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente,
contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile a
un articolo di giornale.

Indice
• 1 Storia
• 2 Descrizione
• 2.1 Significato del termine
• 2.2 Caratteristiche
• 2.3 Classificazione
• 2.3.1 Blog diario
• 2.3.2 Blog tematico
• 2.3.3 Blog letterario
• 2.3.4 Blog professionale o commerciale
• 2.4 Linguaggio utilizzato
• 2.5 Diffusione
• 2.6 Aspetti normativi e legali
• 3 Creare un blog
• 3.1 Piattaforme blog
• 3.2 Confronto tra i principali blog hosting gratuiti
• 4 Note
• 5 Bibliografia
• 6 Voci correlate
• 7 Altri progetti
• 8 Collegamenti esterni
Storia
Il fenomeno ha incominciato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto
come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave
Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog)[senza fonte]. Il primo
blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un
commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale
intitolata RobotWisdom per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby;
coniò la parola weblog per descrivere la lista di link del suo sito. Nella primavera del 1999 invece
Peter Merholz propose l'abbreviazione blog sul suo sito Peterme.com[1].
Giocando con la parola WebLog, ha creato la frase We Blog (o anche Wee Blog).[2].
In quegli anni, il termine weblog o blog si riferiva generalmente a liste di link, o meglio a commenti
a liste di link (un tipo di informazione molto utile per gli utenti prima della diffusione dei motori di
ricerca); oggi siti di questo tipo sono praticamente quasi tutti inattivi. Nel 1999 è divenuto di moda
anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog; tra i più
utilizzati: Blogger, AlterVista, wordpress.com, blogsome, Il Cannocchiale, Io Bloggo, Blogdrops,
Noiblogger, Libero, LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace, Skyrock.
Tra il 2002 e il 2007 i blog godono di un periodo di grande fortuna comunicativa, addirittura di
sopravvalutazione perché ritenuti fortemente rivoluzionari dal punto di vista della comunicazione e
dei rapporti sociali: Giuseppe Granieri addirittura parla di Generation blog (generazione blog)
intitolando così un suo libro. Nel 2004 in Italia viene pubblicato il libro La notte dei blogger - la
prima antologia dei nuovi narratori della rete (Lipperini) però è un caso isolato in quanto i post di
blog trovano spazio quasi esclusivamente sul web e non vengono riproposti su prodotti cartacei.
Tra il 2009 e il 2010 si avverte o comunque si teme una crisi dei blog, questo soprattutto a causa
dell'immenso successo dei nuovi social network; anche se si ritiene che, soprattutto per quanto
riguarda i blog tematici, i social network come Facebook e Twitter non siano adatti a rispondere
all'esigenza del lettore dei blog in quanto certi tipi di post, caratterizzati da una particolare
lunghezza, necessitano di un particolare formato di lettura. Il motivo per cui i blog si diffusero così
tanto è da ricercare in più fattori: dall'esibizione pubblica della propria vita privata alla creazione di
testi complessi e specifici; alla base della diffusione c'è a ogni modo la caratteristica della
condivisione. Al 16 febbraio 2011 ci sono più di 156 milioni di blog pubblici in essere.[3].
Dal 2010, anche aziende e professioni si sono avvicinati al mondo dei blog includendoli come
strumenti, insieme ai social network, nei loro siti web e come spazio dove promuovere la propria
azienda o attività attraverso una scrittura informativa e diaristica dove, da una parte si parla della
propria attività, dei nuovi progetti e dei nuovi prodotti, dall'altra si parla del proprio settore
interagendo in questo modo con informazioni e notizie della blogosfera e media tradizionali. I
Social Network nel mondo commerciale e professionale hanno sostituito la funzione del blog ma
non l'hanno soppiantato perché consente una comunicazione più ampia e approfondita. Questo
collegamento tra mondo professionale e blog ha permesso al mondo professionale del web di
crescere e creare delle specializzazioni all'interno della scrittura professionali che nel web si occupa
di creare contenuti online, non solo gradevoli alla lettura ma anche in grado di rispondere alle varie
esigenze informatiche e mobile che richiedono testi completi, esaurienti, in grado di essere primi nei
motori di ricerca attraverso delle tecniche di editing online definite con le sigle SEO o SEM.
Accanto ai blogger che creano spazi personali per esprimere le loro idee, scrivere le loro poesie
sono nati blogger professionali che curano il loro blog anche per promuovere aziende e per aiutare
professionisti e imprese nella cura dei loro blog con tecniche professionali specifiche dell'editing
online.

Descrizione
Significato del termine
Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero «diario in rete».[4]
La parola straniera blog viene pronunciata in italiano /ˈblɔg/, usando la «g dura» [g] come nella
pronuncia originale inglese /ˈblɒg/, la quale viene mantenuta nel parlato anche per tutte le parole
derivate italianizzate:[senza fonte]
• Verbo: /blogˈgare/ - blog[ging] (= scrivere su un blog)
• Nome: /blogˈgista/ - blogger (= l'autore di un blog)
• Aggettivo: /blogˈgistico/ (= relativo ai blog)
La g dura viene mantenuta e raddoppiata e, se questo non crea problemi di trascrizione quando la
doppia g è seguita dalle vocali a, o e u (bloggare viene infatti scritto il verbo), alcuni problemi di
coerenza ortografica sorgono quando la g precede le vocali e e i. Nei dizionari più aggiornati infatti
si trovano registrate forme quali bloggista e bloggistico, frequenti anche nella rete, ma incongruenti
con le regole di pronuncia delle parole italiane, in quanto in quella forma andrebbero pronunciate
/bloʤˈʤista/ e /bloʤˈʤistiko/; proprio per questo sono diventate molto diffuse in rete le forme
foneticamente corrette blogghista e blogghistico, con l'inserimento di un’h, come richiedono le
regole ortografiche dell'italiano per la resa della G dura davanti a e e i.[senza fonte]

Caratteristiche
I tratti strutturali comuni ai blog riguardano principalmente il fatto che si tratta di “diari in rete”: i
testi sono forniti di data e sono presenti sulla pagina web in ordine anticronologico (prima i
messaggi più recenti) e la maggior parte delle volte sono introdotti da un titolo. I blog hanno
talvolta qualche somiglianza con i wiki, nel modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti, favoriti i
commenti dei lettori e stimolate le nascite di community. Quando qualcuno decide di mettere on line
un blog si dice che apre il suo blog. Il singolo intervento (articolo, pensiero, contenuto
multimediale, ecc.) inserito dall'autore del blog (blogger) si chiama post e l'applicazione utilizzata
permette di creare i nuovi post identificandoli con un titolo topic, la data di pubblicazione e alcune
parole chiave (tag).
Qualora l'autore del blog lo permetta ovvero abbia configurato in questa maniera il blog (agendo sul
relativo CMS), al post possono seguire i commenti (moderati o meno) da parte dei lettori del blog.
Generalmente i blog hanno anche un archivio ordinato per mesi o per anni dei messaggi già
pubblicati cosa che rende semplice la ricerca di post in base alla data in cui sono stati pubblicati; per
agevolare la ricerca di post spesso è anche presente una sezione “categorie” dove è possibile
rintracciare gli argomenti chiave dei testi. Altra caratteristica è che spesso i sistemi di pubblicazione
consentono di inserire all'interno dei testi materiali di vario genere: dai file pdf alle immagini, dai
video ai file audio.
Molti blog offrono la possibilità di commentare i post e in alcuni casi di blog molto popolari i lettori
lasciano centinaia se non migliaia di commenti caratterizzati (tranne i casi in cui la qualità del
commento supera quella del post) da un linguaggio informale più accomunabile ad altri generi
testuali come il forum che al blog. Un blogger è colui che scrive e gestisce un blog, mentre
l'insieme di tutti i blog viene detto blogsfera (o in inglese blogsphere). All'interno del blog ogni
articolo può essere indicato univocamente attraverso un permalink, ovvero un link che punta
direttamente a quell'articolo. In certi casi possono esserci più blogger che scrivono per un solo blog.
In alcuni casi esistono siti (come Slashdot) simili a blog, ma aperti a tutti.

Classificazione
Classificare i blog non è un'operazione semplicissima proprio perché i blog non sono testi unici ma
raccolte di testi, anche se la maggior parte dei blogger risulta coerente nella stesura dei post. Se si
sceglie un criterio linguistico, considerare le sottocategorie troppo dettagliate non è utile; sul web
infatti è presente un lungo elenco di categorie (in alcuni casi addirittura una tipologia specifica di
blog viene etichettata con due nomi diversi). Si parla di social blog, blog collettivo, blog aziendale,
blog tematico, photoblog, blog vetrina, blog politico, m-blog, video blog, blog letterario, blog
didattico, audioblog, blog personale, blog novel, splog (finti blog riempiti di testi riprodotti solo per
dare la sensazione che un determinato argomento sia particolarmente rilevante). Una suddivisione
più semplificata (e attendibile) si basa su tre categorie:
• blog diario
• blog tematico (inclusi i blog giornalistici)
• blog letterario
• blog professionali e commerciali
I blog diario costituiscono il 59% del totale, i blog tematici il 31% mentre i blog letterari il 10%.
Questi dati percentuali sono risultati dall'analisi fatta su un campione di 100 blog presi in esame
nell'aprile del 2007 e ricercati casualmente su Google Blog Search.[5]

Blog diario
Nel blog personale (diario) l'autore scrive le proprie esperienze giornaliere, racconti, desideri. I
commenti da parte dei lettori sono sempre molto apprezzati.

Blog tematico
I blog tematici (o giornalistici) sono i blog dedicati a un argomento specifico e per questo sono
accostabili agli articoli di giornale. Particolarmente in voga i blog monotematici su makeup
(trucco), cinema, cucina e viaggi, che hanno reso molto famose persone comuni.

Blog letterario
Genericamente i post di tali blog sono caratterizzati dalla presenza, al loro interno, del lessico
letterario che si manifesta in quantità maggiori rispetto ai quotidiani. Da una ricerca di Tavosanis
(2006) basata sull'analisi di 72 verbi identificati come "letterari" oppure "obsoleti" nel vocabolario
De Mauro (2000), infatti, è risultato che nei blog la presenza di tali verbi è di circa quattro volte
superiore rispetto al sito de “la Repubblica”. (Non tutte le 72 forme all'infinito dei verbi sono state
ritrovate, ma solo 25). In questa categoria possono rientrare anche le fan fiction ossia blog dedicati
ai romanzi, ai cartoni animati, ai telefilm e ai film.[6]
Blog professionale o commerciale
Sono blog collegati alle attività di un'azienda, di una società, di un libero professionista. Tra il blog
tematico, il blog informativo e il blog personale (soprattutto per i liberi professionisti) con una
scrittura informativa, temporale e sintetica descrive le attività principali, le novità interne ad
un'attività che potrebbero interessare clienti e potenziali clienti. Il blog professionale e
commerciale, affianca i social network e ha lo scopo di aumentare la comunicazione dell'azienda
con il mondo esterno e con i clienti, esistenti o potenziali.

Linguaggio utilizzato
Questa voce o sezione sull'argomento sociologia è priva o carente di note e riferimenti
bibliografici puntuali.
Commento: Totale assenza di fonti contestuali

Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la


contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che
indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce
citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Dal punto di vista linguistico, in generale, i blog sono erroneamente considerati raccolte di testi
poco sorvegliati (una ricerca del 2007 di Stubbe, Ringlstetter e Schulz fa ritenere i blog, insieme con
i forum, il genere testuale con più alto numero di errori - 6,5 errori circa ogni mille parole - analisi
effettivamente non realistica se si considera la scelta degli autori di classificare errore tutto ciò che
non compare nei grandi dizionari)[7]. Da alcune indagini successive, però, questo giudizio ha subito
delle revisioni: Tavosanis (2006) conduce uno studio che si basa sull'analisi numerica di “errori più
frequenti” dell'italiano scritto ritrovati nel web, nei blog e nei quotidiani online[8]. La lista di parole
scelte è il risultato della scrematura eseguita sulla lista di 103 parole comprese nell'elenco ritrovato
sotto la voce errore del vocabolario Zingarelli (2005).
Dopo aver scartato errori di pronuncia, e quindi non utilizzabili per l'analisi che riguarda il
linguaggio scritto, parole esposte a problemi di codifica e omografi, il numero di errori finale si è
ridotto a 19 parole. Da alcune indagini successive, però, questo giudizio netto ha subito delle
revisioni: la più attendibile risulta la ricerca svolta da Mirko Tavosanis che si basa sull'analisi
numerica di “errori più frequenti” dell'italiano scritta nel web, nei blog e nei quotidiani online.
Queste parole sono state ricercate attraverso Google nel web, su un gruppo di siti che ospitavano
blog (blog.excite.it, clarence.it, splinder.it, splinder.com) e su un gruppo di quotidiani online
(corriere.it, repubblica.it, ilmattino.caltanet.it, unita.it) e per ciascuno dei tre gruppi è stato
calcolato il rapporto fra la forma errata e la corrispondente forma corretta.
Il risultato ha messo in luce come la percentuale totale di errori risulti nei blog leggermente
superiore a quella dei quotidiani online, ma fortemente inferiore rispetto a quella del web nel suo
complesso; dunque effettivamente il linguaggio blog non è da considerarsi così poco revisionato e,
seppur vero che i testi dei blog possono rientrare in tutte e quattro le categorie di tempo di scrittura:
• scrittura rapida e non revisionata: testi scritti di getto senza nessun tipo di pianificazione
o revisione;
• scrittura rapida e revisionata: testi scritti rapidamente, senza progettazione preliminare ma
con un qualche grado di revisione;
• scrittura convenzionale: testi scritti all'interno di un processo pianificato con revisione
accurata;
• scrittura progettata per altri tipi di pubblicazione: testi scritti per altri mezzi
(tipicamente, per la diffusione a stampa) e copiati o pubblicati meccanicamente sul web
Le più adatte a descrivere la maggior parte dei blog sono la seconda e la terza categoria. I blog
giornalistici in particolare sono caratterizzati da un linguaggio abbastanza simile a quello dei
giornali. La sintassi è articolata, l'ortografia e la sintassi rispettate e in generale il lessico si avvicina
a un “uso medio”.

Diffusione
Non esistono dati affidabili sul numero dei blog esistenti, nonostante, soprattutto fra il 2006 e il
2007 (periodo d'oro per i blog), siano stati oggetto di numerose indagini commerciali. Dave Sifry ha
condotto delle analisi nel 2007 ricavando la maggior parte dei dati numerici da Technorati (motore
di ricerca specializzato in blog). Da questa indagine è scaturito che il 3% di tutti i post di blog fosse
scritto in italiano, in quarta posizione dopo l'8% in cinese, il 36% in inglese e il 37% in giapponese;
e che intorno a marzo 2007 il numero di blog si aggira intorno a 70 milioni, e il numero di post
giornalieri intorno 1,5 milioni.
Paolo Valdemarin ha azzardato in passato un calcolo circa il numero di blog italiani: 3% sono i blog
scritti in italiano, quindi 45.000 post al giorno. Se ci fosse una costante tra numero di blog e numero
di post nel mondo (e non c'è alcuna prova che ci sia), e se i 70 milioni di blog fossero attivi (anche
questo non è chiaro) vorrebbe dire più o meno 2 milioni di blog in Italia; numero comunque alto
rispetto alla realtà. A prova di ciò si può riportare il dato fornito da Splinder, la principale
piattaforma blog fino a febbraio 2012, che il 9 luglio 2010 dichiarava di ospitare circa 475.000 blog.
Esistono alcune classifiche sui blog che si basano in linea di massima sul numero di link in ingresso
da altri blog e siti, ad esempio quella di BlogItalia. In passato un'altra classifica era quella di
BlogBabel, ora dismessa.

Aspetti normativi e legali


In Italia sono sorte polemiche se il mondo dei blog debba rimanere senza vincoli legislativi e
soggetto solo a un'autoregolamentazione oppure se debbano essere applicate le norme sulla stampa
(es. reati di opinioni, ecc.). Nell'ottobre del 2007 il governo ha presentato un disegno di legge sulla
riforma dell'editoria in cui aveva stabilito per i blog l'obbligo della registrazione. La dura replica del
mondo web ha portato alla precisazione, da parte del sottosegretario Levi, che la norma non avrebbe
trovato applicazione ai blog.[9] La disputa si è trasferita sul piano giudiziario quando il tribunale di
Oristano, con sentenza del 25 maggio 2000[10], stabilì che un sito web non era assimilabile a una
testata[11].
Questo orientamento è stato poi recepito dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 10535[12]
secondo cui non serve un giornalista per gestire un blog[13]. Appare quindi minoritario
l'orientamento del Tribunale di Modica, che con una discussa sentenza[14] ha condannato lo storico
Carlo Ruta per il reato di stampa clandestina.[15][16]. Dopo la condanna in primo e secondo grado,
il 10 maggio 2012 l'imputato è stato assolto con formula piena dalla Corte di Cassazione[17]. Con
la sentenza n. 7155/2011[18] la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha ritenuto
ammissibile il sequestro preventivo di un articolo asseritamente diffamatorio pubblicato sul blog di
un giornalista professionista.
Creare un blog
Creare un blog è un'operazione abbastanza semplice. Esistono 3 modi per crearne uno:
1. La prima consiste nella registrazione dell'utente-autore su siti specifici che automaticamente
creano lo spazio virtuale usando impostazioni predefinite e pochi parametri di
configurazione senza che sia necessario conoscere il linguaggio HTML.
2. In alternativa l'utente può caricare direttamente delle pagine statiche (solitamente in HTML)
su degli spazi appositi online detti hosting.
3. Oppure può servirsi di un Content Management System (CMS), ospitato anch'esso su un
hosting. Il CMS più conosciuto è WordPress, la piattaforma che ospita la maggior parte dei
blog di tutto il mondo.

Piattaforme blog
Questa voce o sezione sull'argomento informatica non cita le fonti necessarie o quelle
presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee
guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Le piattaforme blog si dividono in due categorie: i servizi web pronti all'uso e i software da
installare su un server. Nel primo caso, semplice, basta registrarsi per creare il blog; al contrario,
scegliendo una piattaforma da installare su un server o in hosting (noleggiare uno spazio con un
abbonamento), il lavoro è più lungo ma concede la possibilità di personalizzare molto il proprio
blog. Dal 2001 a oggi sono nati molti servizi in italiano che permettono di gestire un blog
gratuitamente, come AlterVista, Blogger, Wordpress.com, Tumblr, Splinder (chiuso), Clarence
(chiuso), Blogsome, Tiscali Blog (chiuso)[19], Il Cannocchiale (registrazioni chiuse), Weebly, Io
Bloggo, NoiBlogger, Libero Blog, MyBlog di Italiaonline, LiveJournal, Windows Live Spaces di
Microsoft (chiuso ma i cui blog, per accordo intercorso, sono passati su Wordpress.com), MySpace,
Skyrock, fr:OverBlog. Esistono poi alcuni network autogestiti.
• "Blogger.com" (ex Blogspot) è una delle più semplici piattaforme di blog online. Si stima
che ospiti tra i 15 e i 20 milioni di blog in tutto il mondo (su Blogger si trova anche il blog
ufficiale di Google); Il Cannocchiale è una piattaforma italiana e ospita più di 74.000 blog
(dato del 2006).
• WordPress è una piattaforma realizzata in PHP, che utilizza MySQL come database.
Lanciata nel 2003 è distribuita con la licenza GNU (General Public License) che permette di
utilizzare liberamente il software. Caratteristiche principali sono velocità, semplicità
d'utilizzo e un'ottima interfaccia utente. Viene utilizzata da MyBlog, AlterVista, Libero Blog
e WordPress.com. Era utilizzata anche da Tiscali Blog ora chiuso.
• "Italiana" è la defunta piattaforma Splinder creata nel 2002 da Marco Palombi e
ufficialmente chiusa il 31 gennaio 2012; Splinder fu la prima piattaforma a offrire in lingua
italiana un servizio blog in hosting.
Confronto tra i principali blog hosting gratuiti
File size FTP
Blog Company Fondazione Attivo Platform Storage Bandwidth
limit upload
15 GB
(sincronizzato
Blogger Google 1999 Sì Proprio Illimitato ? No
con Google
Drive)
Illimitato
Foto
dimensioni
Unlimited
Tumblr Yahoo! Inc. 2007 Sì Proprio Illimitato per ogni No
post è di
Unlimited
10 MB

500MB
500MB (Free)
(Free)
Wix.com Wix.com 2006 Sì proprio 20GB (a ? No
Illimitato (a
pagamento)
pagamento)
WordPress.com Automattic 2004 Sì WordPress 3 GB Illimitato ? No

Note
1. ^ Che cosa significa «blog»?, in Linkiesta, 6 gennaio 2012. URL consultato il 20 novembre 2018.
2. ^ Peter Merholz, Peterme.com, Internet Archive, 1999. URL consultato il 5 giugno 2008 (archiviato
dall' il 13 ottobre 1999).
3. ^ BlogPulse, The Nielsen Company, 16 febbraio 2011. URL consultato il 17 febbraio 2011
(archiviato dall' il 7 giugno 2007).
4. ^ Log ha propriamente significato di «diario, giornale» in origine solo nella terminologia
nautica dove il logbook è il cosiddetto giornale o diario di bordo ma successivamente anche
in quella informatica (log e login dal 1963), da cui la scelta della parola, ad esempio in luogo
di diary (https://fabiovolpi.files.wordpress.com/2015/10/lezione-03-storia-linguaggi-
multimediali-volpi1.pdf Archiviato il 28 maggio 2019 in Internet Archive. pag. 6).
5. ^ Mirko Tavosanis. Juvenile Netspeak and Subgenre Classification Issues in Italian Blogs in
Proceedings of the International Workshop towards Genre-Enable Search Engines: The
Impact of NLP, workshop held in conjunction with RANLP-2007, Borovets. RANPL.
6. ^ Lipperini. La notte dei blogger. La prima antologia dei nuovi narratori della rete. Einaudi.
2004
7. ^ Andrea Stubbe, Christoph Ringlstetter e Randy Goebel, Elements of a Learning Interface
for Genre Qualified Search, in Lecture Notes in Artificial Intelligence, vol. 4830, 2 dicembre
2007, pp. 791–797, DOI:10.1007/978-3-540-76928-6_94. URL consultato il 13 agosto 2018.
8. ^ Mirko Tavosanis, A Causal Classification of Orthography Errors in Web Texts, in
Proceedings of IJCAI 2007 Workshop on Analytics for Noisy Unstructured Text Data, AND
2007, 1º gennaio 2007. URL consultato il 13 agosto 2018.
9. ^ Levi Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive.
10.^ http://www.ictlex.net/?p=890
11.^ Un sito web non è stampa. PC Professionale n.113
12.^ http://www.ictlex.net/?p=999
13.^ PC Professionale n.218
14.^ http://www.ictlex.net/?p=948
15.^ Sicily News Archiviato il 7 luglio 2008 in Internet Archive.
16.^ Blog a rischio di chiusura? PC Professionale n. 212
17.^ La Stampa, su lastampa.it.
18.^ Corte di Cassazione - sezione V penale Sentenza n. 7155/2011
19.^ Il servizio Tiscali Blog è chiuso, su blog.tiscali.it, 30 aprile 2018. URL consultato il 27 luglio
2019.
20.^ Website Builders for Blogs, Writers and Authors - WebBuildersGuide.com
21.^ Export — Wordpress.com
22.^ WordPress.com Business Users: Ecommerce has Arrived! — Blog — WordPress.com

Bibliografia
• Giuseppe Granieri, Blog Generation. Bari, Laterza, 2005. ISBN 978-88-420-7564-6.
• Sergio Maistrello, Come si fa un blog. Tecniche Nuove, 2004. ISBN 88-481-1697-3.
• Alberto D'Ottavi, Tommaso Sorchiotti, Come si fa un blog 2.0. Tecniche Nuove, 2008. ISBN
978-88-481-2266-5.
• Mirko Tavosanis, L'italiano del web. Carocci editore, 2011
• Riccardo Esposito, Fare blogging - l mio metodo per scrivere contenuti vincenti. Flaccovio
Editore, 2014.
• Andrea Tullio Canobbio, Blog: la lingua che uccide, in “LID'O - Lingua italiana d'oggi”
2005
• Loredana Lipperini, La notte dei blogger. La prima antologia dei nuovi narratori della rete.
Einaudi, 2004

Voci correlate
• Sito web
• Diario
• Post
• Giornale online
• Blogtiquette
• Strip blog
• Video blog
• Forum (internet)
• Hackergotchi
• Splog
• Tumblelog
• Microblogging
• Antipixel
• Social web
• Moblog
• Blognovel
• Blook o Blog book
• Urban blog
• Hosting
• File hosting
• Backup online

Altri progetti
• Wikisource contiene Sentenza tribunale di Modica su blog
• Wikiquote contiene citazioni sul blog
• Wikizionario contiene il lemma di dizionario «blog»

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su blog

Collegamenti esterni
• Blog, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
• () Blog, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
• () Blog, in Encyclopædia Iranica, Ehsan Yarshater Center, Columbia University.

V·D·M
Professioni del web
Controllo di autorità LCCN () sh2003004628 · NDL (, ) 00959882

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