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CORRIERE DELLA SERA Deis 20-04-2010 Pega 38/39 Foote 1/3 Cultura _ Alleati e Resistenza Non ci fu mai ostilita Un libro smentisce il boicottaggio dei partigiani «rossi» ‘cul comunicava ai combattenti Ja fine della ‘campagna invernale,invitandoli a cessare Je altivta fino alla ripresa delfoffensiva in pri ™avera, si diffuse Fimpressione (come ha ben raecontato Ermanno Gorrieri nel suo avwin- cente libro su La Repubblica di Montefforino, ‘Pubblicato dal Mulino) che gli Alleati avesse- ‘To davvero abbandonato ipartigian al loro de- stino. E dubbi dello stesso gener alfiorarono ‘agli stessi Alleat. Scrisse Allen Dulles al o- Jonnello Glavin appena quattro giomi dopo il proclama di Alexander: quel testo & autenti: Nel novembre del ‘4g gli ingles! ricavano unfottima impressione dal loro primo incon tro con due leader avionist dela Reslstenza, Ferruecio Partie Leo Valiani (quest ultimo successivamente, in un documento dei seri Ingles, ver definito «un nostro collaborato ro»). Main un rapporto degli stesi servizi se- greti del gennaio 3ga¢ si pd leggere: dat Jn nostro possesso In relazione ai cosiddetts gruppi di resistenza mostrano che (a)/a mag ior parte dei gruppi sono stanziat in loalita dove non sono effettivamente di disturbo al nemico;(b)Tospiito gueriero italiano &bas- Ritaglio stampa ad_wo. CORRIERE DELLA SERA Deis 20-04-2010 Pega 38/39 Foote 2/3 So cla preoceupadone principale della mag sor parte deg italian edi evita il servizio militar oi voro coato aspettare passiva- mentelaliberazione da parte dele fore allea- te; (¢)e speranze che 1 prigionieri di guerra fugit possanorafforzarei gruppi di resisten za non sono pienamente giustifcat..; (0) Tassistenza a questi gruppi di resistenza sara utilizata prncipalmente pet manteneth in vi- {a pittosto che per portatlallszione ed @in- ‘verosimlle che abbiano un qualche vaore dal ‘unto di vista militar fino aun nitro del tede- Schie nlfimminenza di un loro collasso>. ll Alleati sono, pet cost dine, caut net confront de ibell, Dai documents, secondo Piter, emerge ineqivocabilmente che le for- ‘mazioni che mostravano di essere in grado di arrecare danno ai tedeschi furono rforite € appogsiat, leat no. Ma nessuna «conside- ‘azione di lango periodo determind discrimi nazioni nei confront dele bande partis ze». La documentarione mostra ani come nella maggior parte dei cas Te quote pit am pie di rforniment sano state destinate alle formazioni garibaldine, che in genere erano considerate pit combative. Cio accadde in Ful, in Veneto, in Piemonte, in Liguria, in mila, per la zone lbera di Montetiorino. Non solo. n aleuni momenti i responsabili dei servi ingles si mostrano «ailuttant a ra smettere al comandl relazioni ee mettevano ‘in cattivaluce eformazioni comaniste, per t- more che questo generase una contiazione ‘degli aut nel foro confront! equindt I espo esse alfaecusa di parva ‘Anche a voler ignorare le evidenze docu: rmentatie, stve Piller, «difficile pensare che i Alea abbianoseguito una politica di scriminatoria contro la snistra in tala, men {reno stesso periodo sostenevano le forma- ‘onl comunistein Alanine consegnavano & Tio la ugoslavian. in efet in Jugolavia (a differenza di quel che fecero in Grecia) gh in ssi dopo aver sostenuto, tra agate 1943, sail generale nazionalista Miallove sai co ‘unista To, neautunno del 3943, cio al: Tepoca nella quale in aia ind a Resisten 7, si schierarono interamente dalla parte di Tito. «Se davvero gh Alleat aesseo ritenuto che il problema poltico rappresentato dalla Resistenza italiana fosse stato une minaccia cos terrible» srive Fautre «avrebhero ses so di tifomiria abbandonandola a se stessa, come peralio avevano fatto senza aleano serupolo qualche mese prim con le formudo ninazionalist di Mibailovi in Jugosava>. in ‘eee al fomirono dame denaro, mands rono Toro agent per coordinare le azini, fe- cero pian per dare il miglortrattamentopos- Stile elf orn smobiitats. Per un quadno esauriente, rigoroso e obietiv di cid che ac- cade da quelle part vat ib bro di Ma rina Cattaruzea Lalla e f confine orientale (Mulino). i furonoinvece tension! tra american ein slesie questo pub aver provocato qualche pro blema anche con il movimento prtigiano Gli statonitens, memor dlla Prime guerra mon- dale, nel corso della quale avevano visto la Geman colar poco dopo i loro arivo su campo di battala, pensavano che si dovesse al piu presto aprire nel Nord dela Francia wn fronteattraverso il quale attaccare direttamen: te itedeschi e giudicavano ibritannici troppo ‘«poltiei» nelfelaborazione della loro strate sia militare, Gi uomini di Roosevelt, afferma Pilfer, «rtenevano che gli inglesi avrebbero fatto di tuto per ullizare Ie risorse america: ne non tanto per vincere la guerra, quanto per preserve i propri interessi imperial, trasci- nandoli guindi a combattere su fronti dove non era possibile raggiungerealcun apprezz bile objetivo militares. Gi ingles furono allo stesso modo diffident. «No vediamo git ame ricani come i greci vedevano i romani, gente forte, volgare, piena di energia, ma anche pit ‘oriosa dino}, eon molte vir natural, ma nel- Jo stesso tempo pit corrotta» scriveva i futu- 10 primo ministto inglese Herold Macmillan {in Diar i guerra. 11 Mediterraneo dal 1943 al 3945 (UI Mulino, Pregiudizi esospettirecipro cirestarono alfordine del giomo. Gliagentiin- sles, afferma Piffer, «imputavano agli ameri- ani di non avere aleuna conoscenza dela ccomplessa situazione politica europea e quin- didi muoversine complicato mondo della Re- sstenza come deg) elefant in una crstalle- ra». In linea di massima, sriveva il respons bile dei servicisegreti britannici in Svizzera, John MeCaffery, ghi americani sono «gente semplice», o meglio sono «quello che i com- plicati europei definitebbero degli ingen, A loro volta, serive Piffer, «gli americani, 0° spettosi fino alla paranoia df jnesistenti piani Ingles al Joro danni, rfiutarono ripetutamen- tela creazione di strument di coordinamento ¢ Vinvio di mission! miste» E-con gi inglesiche lo stato maggiore dela Resistenza ha le polemiche pits aspre. Dopo la Syolta di Sslemo e dopo che gli antifascist ita- lian, su indicazione del segretario del Pci Pal ‘miro Togliat, hanno cessato di accusare Lon- «ra peril sostegno offetoa Vittorio Emanuele I, nelfestate del 1944 1 rapport tra Alleati © Resistenza si nommalizzano. Tuttavia proprio in quelTestate da parte resistenziale si comin- cia.aimputare sempre pit spesso agi! angloa- ‘merican la mancanza di lane di armi alle for- ‘maviont partgiane. 11 tono € spesso assai du- 1, inglesi e americani vengono accusati di «analaiede», «subdoli calcoli politci», «ma- chiavellsmo>, Si parla addirittura di «cattiva volonta che diventa delittuosa quando git Alle ali spingono al combattimento bande che non vogliono armares, Praticamente si accusano safunitensie inglesi di aver provocato con i Joo calcoll a morte di molti partigian. Fino a che — agosto 1944 — MeCaffery risponde al ‘apo della Resistenza italiana, Ferruccio Part, ‘con una lettera di fuoco (git nota ag stoic). «Danessuna parte in un periodo di quattro an _njho avuto pi lamenteleche da vol. Enessun alto ha mai sognato di parlare di mire machia- velliche da parte nostrd» @esordio di MeCaf- fery. I quale poi prosegue con parole da «ami cos che intende eparlare chiaro». Serve ut ciale inglese:«L.Talia ha subito il fascismo. Va bene. Litala éentrata in guerra contro di no. ‘Va bene. Malgrado tutta Ta buona yolonta di {ele dei Suoi amici sappiamo benissimo quan- to e€ costato in womini, in materiale ed in sforz questa entrata in guerra delftalia.Acau- sadellenostre operazion diffiellissime ma ri- scite site statin grado di avere un colpo di Stato (in altre parole, se Mussolini & cadut i 25 luglio de “43, Jo dovete esclusivamente a ‘noi nd... Adesso avete auto la possbiit di ritovarv di finite aecanto @ quell a cui tae 1a ba causato cosi gravi dann nessuno pi lie- to di noi di questa possibilita, nessuno pit pronto ad aiutarVi; ma, diamine, non preten ‘derete Voi adesso di dtigere le operazion! mil- tar invece di Risenhowero i Alexander... ave {evoluto fare degli eserciti Chivi ha chiesto di fare cosi? Non noi. Kwvete fatto per ragioni po litiche e precisamente per r-integrare italia, Nessuno Vi dara la colpa per questa Vostra ‘dea, Ma non date nessun torto ai noste gene- rill se lavorano almeno essenzialmente con citeri military. italiano é incerto mail sen so dela lettera& chiar, a molt rapporti emerge un giudizio crti- co degl ingles nef confront del modo di muo versi dei partigian anche se i loro insuccessi ‘yengono imputati «pli alla mancanze di espe- renza che ala mancanza di volont di combat tere». F ci si lamenta della percentuale molto alta di spreco di munizioni «determinata dal gusto che i partigiani provavano sparando sempre e ovungue, cosa che era impossibile {enere sotto controllo». Colpisce pend il fatto che git agent ingles e ancor pit quelli meri cani—a differenza di quel che hanno traman- dato gran parte det libri di storia — abbiano avuto inripetute occasion parole dilode peri ‘comunist italiani, cost diversi da quelli che avevano conosciuto in Grecia e Jugoslvie, in- cfint questi utimi a trasformare la guerra di liberazione in guerra civile. Al punto che, co- ‘me not Raimondo Craver, se disriminavio ne vi fu negli aiuti da parte degli Alleat, essa fu erovesclata, cio’ a favore dei comunisti es svantaggio degi alt. Si registra infine verso la conchusione della guerra un ultimo motivo di confit tra Allea- tie Resistenza, che si coneretiza in una certa dliffidenza sia inglese che american nei con {ronti della «tumultuosa crescita» del mov ‘mento partigiano in quelle ultimissime ore. tun documento dello stato maggiore alleato {el marzo 1945 cosi si parla det «nuovi artiva- ti» trad bell: «per la maggior parte gente che si scoperta improvvisamente violentemente antifacista quando ha realizato Yimminenza della fine del fascismo» e anche «quell che ‘hanno ne! loro passato episod che & bene far .F si afferma: «Non é nessuna ragione per cui dovrermo accollarel una mas sst-di converttl dellultima ora che agiscono per portare a casa gloria o per partecipare al Deneficiaecordati a veri patriot», Ma questa, che meritera ulterior approfondiment, & tut taum‘atra storia paolo,mieti@es.it Ritaglio stampa CORRIERE DELLA SERA Deis 20-04-2010 Pega 38/39 Foote 3/3 bi Pieuied I testi e i temi «revisionistp» sce in tibreria dopodomant, 22 aprile il saggio di Tommaso Pitter Gli Alieati ela Resistenza itatiana (i Mulino, pagine 366, € 28), che sara presentato il 21 maggio al festival Storia di Gorizia da Paolo Mieli e Santo Peli. Piferrivede il quadro delle relazioni tra partigiani e angloamericani delineato in opere come Storia della Resistenza italiana i Roberto Battaglia (Einaudi, 1953). Gia questa interpretazione era stata discussa in saggi come Z'Ttatia nella scongitta di lena Aga Rossi (Es, 1985) e La Gran Bretagna ela resistenza partigiana in Italia dt Massimo De Leonardi (Esi, 1988). Importanti sul’argomento ache le testimonianze del futuro premi britannico Harold Macmillan nei suol Diari di guerra. 11 Mediterraneo al 1943 al 1945 (i1 Mulino, 1987), dellagente americano Max Corvo nel libro La campagna d'Italia dei servizi segreti americani (Leg, 2006) e di Raimondo Craveri nel testo La campagna d'Italia et servizi segreti (La Pietra, 1980). Una sintesi generale suia lotta di berazione si trova nel libro di Santo Peli La Resistenza in Italia Storia e critica (inandi, 2004). Su aspetti Patticolar: Ermanno Gorrieri, La ‘Repubblica di Montefiorino (GIMatino, 1966); Marina Cattaruzza, italia e it confine orientale (Mulino, 2007). Solo incomprensioni Cifuuna certa cautela negli aut agli antifascist, ricambiata da accuse di «malafede» e «machiavellismo» E difficile pensare a discriminazioni di Londra e Washington contro la sinistra in Italia, mentre consegnavano la Jugoslavia a Tito Opportunismo «Le fle delle formazioni ribet si sono ingrossate in modo vistoso Ora che la vittoria appare sicura» I maresciallo N maresciallo britannico Harold ‘Alexander, autore del famoso proclama del novembre 1944, Nelia foto grande: ta ‘consegna delle armi alle truppe americane da parte del partigian| Viareggio Ritagiio stampa ad_wso.

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