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Balli folkloristici

La storia
I balli folcloristici italiani sono danze popolari regionali che nascono, un po' come tutti i balli, per
esprimere sentimenti, sensazioni, bisogni e desideri. Gli antichi pensavamo persino che il ballo
avesse qualità magiche, quindi che potesse influire sulla natura, sugli dei e sugli spiriti.

Esistevano quindi i balli d'amore, di guerra, di raccolto e di vendemmia, proprio questi ultimi
venivano fatti per influire sul fenomeni della natura. In diversi balli italiani si possono trovare passi
che riportano ad una varietà di simboli magici, come la stella, la croce e la ruota. Inoltre, molti balli
popolari, come il valzer e la polca, avevano le sue origini nei balli cortigiani nei quali i ballerini
esibirono una serie di passi che rappresentano la civettezza, l'inseguimento, il rifiuto, l'implorare, e
finalmente, il consenso.

I costumi
Storicamente, c'erano numerosi costumi tradizionali, ogni regione, in effetti ogni città ed ogni
villaggio aveva il proprio. Oggi purtroppo, non se ne vedono spesso. Qualche volta, nei giorni
festivi, si vestono in costume nei villaggi remoti.

alla Toscana:
le donne portano il grembiule e lo scialle bianco sopra il corpetto colorito e la falda scura, i
mutandoni sotto la falda, e, sulla testa, il cappello a paglia ornato di fiori. Gli uomini portano i
pantaloni corti e neri, la camicia a maniche ampie, con o senza panciotto, il foulard, e il cappello di
feltro nero.

alla Siciliana
le donne portano il grembiule ed il corpetto colorito, con lo scialle giallo sulle spalle, con nastri a
colori vivaci nei capelli. Gli uomini si vestono nel costume del carrettiere siciliano, con la fascia a
vivaci colori annodata alla vita, il cappello nero, e la camicia bianca ornata di palline rosse al
colletto.

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