Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Combustione:
¦ rapida reazione chimica di una sostanza combustibile con ossigen o
accompagnata da sviluppo di calore, fiamme, gas di combustione, fu-
mo e luce
Incendio:
¦ rapida ossidazione, in luogo non predisposto, di materiali combustibili
con sviluppo di calore, fiamme, gas caldi e fumo
INCENDIO
Condizione di sviluppo di un incendio:
¦ coesistenza di: Diverse sostanze (esplosivi, celluloi-
de) contengono nella molecola l’O
¡ Combustibile necessario per bruciare anche in
2
Ossigeno
¡ Ossigeno assenza d’aria
¡ Temperatura di accensione Combustibile Temperatura
¦ Generalizzazione
¦ Estinzione
flash over
estinzione t
inizio espansione generalizzazione
DANNI E
FIAMME PROPAGAZIONE
PERDITE
SVILUPPO PERDITA
CALORE
CALORE BENI
MATERIALI
USTIONI
COMBUSTIBILI
prodotti
INCENDIO combustione
CORROSIVI CORROSIONE
GAS
PERDITA
DECESSO PER
NOCIVI E TOSSICI VITE
INTOSSICAZIONE
UMANE
DECESSO PER
CARENZA O 2
SOFFOCAMENTO
legge 256/74
simbolo sigla C.I.I. ed. 1983
DPR 927/81
R1 - R2 - R3 - R4 - R5 - R6 esplosivi
esplodenti
R14
facilmente
infiammabili
R11 - R12 - R13 - R15 R17 infiammabili A
infiammabili C (O 2 e sostanze
R7 - R8 comburenti
che lo generano)
infiammabilità
temperatura
calorifico
accensione
tempertura
potere
relativo
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
0,0
C C MJ/kg
acetilene 0,900 gas 300 1,5 82,0 49,2
alcool metilico 1,110 11 455 5,5 26,5 22,1
benzine > 2,500 < 0 280 0,7 25,0 44,0
butano 2,050 gas 365 1,5 8,5 49,4
propano 1,560 gas 466 2,1 9,5 46,4
metano 0,550 gas 537 5,0 15,0 50,0
idrogeno 0,070 gas 560 4,0 75,0 121,4
Velocità combustione
dere il processo di ossidazione o
fermentazione se il calore prodotto
stechiometrica
è dissipato da una ventilazione suf-
ficiente Portata d’aria
soffocamento dispersione
Cause principali:
¦ Cortocircuito (arco con produzione di calore)
¦ Surriscaldamento
¦ Elettricità statica (soprattutto in materiali non conduttori e in presen -
za di gas o vapori facilmente infiammabili)
dotti da un incendio
PASSIVA
ATTIVA
PREVENZIONE INCENDI
R ID UZIO NE O R D INE
TIPO LO G IE IM PIANTI A
S EPA R A ZIO NI M A NUTENZIO NE PE RIC O LO
C O STRUTTIV E NO RM A
LA V O R AZIO NI PULIZIA
D ISTA NZE D I
SIC URE ZZA
R IV ELA ZIO NE E
O R G ANIZZA ZIO NE SO EG NIM ENTO M EZZI M A NUA LI
A UTO M A TIC I
AR R ESTO
IMP IA NTI
S ISTEM I E V A C UA ZIO NE IM PIANTI D I S ER RA M ENTI D I
A UTO M A TIC I
D 'ALLA R M E FUMI P RO C ESS O E SIC UR EZZA
D 'E STINZIO NE
V ENTILA ZIO NE
Azione estinguente:
¦ Meccanica di abbattimento della fiamma (getto frazionato sul foco-
laio)
¦ Raffreddamento per assorbimento del calore di combustione
¦ Assorbimento del comburente in vapore acqueo
¦ Diluizione combustibile
Controindicazioni:
¦ Fuochi di classe E: azione su impianti elettrici
¦ Presenza di potassio e sodio, che possono esplodere con l’acqua
¦ Presenza di cloro, fluoro e acido solforico, che a contatto con l’acqua
generano prodotti tossici
¦ Presenza di documenti e apparecchiature importanti danneggiabili
Azione estinguente:
¦ Soffocamento per sottrazione del comburente
¦ Raffreddamento per espansione
Proprietà fondamentali:
¦ Ha elevato potere dielettrico
¦ È efficace su fuochi di classe A, B, C ed E
Controindicazioni:
¦ Apparecchiature sensibili a shock termici
¦ Materiali contenenti ossigeno (nitrati, perossidi, …)
¦ Fuochi di classe D (incedi di sodio, potassio, magnesio, zirconio, …)
¦ Letale nelle concentrazioni utilizzate
Azione estinguente:
¦ Meccanica di abbattimento della fiamma
¦ Decomposizione per la temperatura con produzione di vapore acqueo
e CO2
¦ Inibizione della combustione per contatto
Tipi di polveri:
¦ Chimiche, adatte per fuochi di classe B e C
¦ Chimiche polivalenti, adatte per fuochi di classe A, B e C
¦ Inerti, adatte per fuochi di classe D (metalli)
Caratteristiche:
¦ Tossicità modesta, elevato potere dielettrico
frequenza
¡ Protezione
¡ Misto
frequenza
¦ Condizioni di rischio 2 2 4 6 8
¡ Intervento di prevenzione
1 1 2 3 4
¡ Intervento di protezione
1 2 3 4
magnitudo
INIZIALE
¦ Evitare (prevenzione) PROTEZIONE
¦ Limitare (protezione)
¦ Trasferire (prevenzione RISCHIO
ASSICURAZIONE
finanziaria) RIDOTTO
Definizioni geometrico-funzionali
Affollamento
Simbologia
¡ La STABILITÀ R
22,00 m
¡ La TENUTA AI FUMI E
¡ L’ISOLAMENTO TERMICO I
Compartimento antincendio
¦ Parte di edificio delimitata da elemen-
ti REI predeterminati
Superficie di un compartimento
¦ Superficie delimitata dal perimetro interno
Spazio scoperto 2M
US
2M
¡ Pareti contrapposte a distanza d > 3,5 m
US
¡ Rapporto fra eventuale aggetto e sua al - 3,50 m 1,20 m
tezza d’impostazione r < 0,5
Luogo sicuro 2,50 m
So > 7,5 m2
3,00 m
Definizioni geometrico-funzionali
Affollamento
Simbologia
Definizioni geometrico-funzionali
Affollamento
Simbologia
ad attivazione automatica
impianti fissi d'estinzione
ad attivazione manuale
indicare nel simbolo la sostanza estinguente
Tecniche
¦ Divieto di fumo, uso di fiamme libere, produzione di scintille
¦ Contenimento del carico d’incendio
¦ Impianti di servizio (elettrici, condizionamento, etc.) a norma
¦ Messa a terra di impianti, strutture, etc., e pavimenti antistat ici
¦ Ventilazione naturale o meccanica
¦ Confinamento delle aree a rischio specifico
¦ Segnaletica di sicurezza
Organizzativo-gestionali
¦ Controllo sulle misure di sicurezza, ordine e pulizia
¦ Informazione e formazione
Carico d’incendio
Ventilazione
Materiali elementari:
materiale ρ MJ/kg materiale ρ MJ/kg
abiti 20 linoleum 1300 21
benzina 700 42 olio d'oliva 42
burro 38 pane 12
caffè 17 pasta 15
carne essicata 26 polietilene 42
carta in pacchi 1200 47 poliuretano 26
cuoio 21 PVC 17
legno di quercia 800 17 seta naturale 21
legno di abete 550 17 stracci 300 17
legno standard 500 18,478 sughero in lastre 240 17
libri e fascicoli 800 17 trucioli di legno 190 17
Materiali d’arredo:
materiale note MJ materiale note MJ
2
armadio a muro pieno 2 ante 1340 scaffale in legno m 418
armadio a muro pieno 3 ante 2009 scrivania in metallo 837
armadio a muro pieno 4 ante 2679 scrivania 2,0 m a 2 cassettiere 2177
2
biblioteca con libri m 837 scrivania 1,6 m a 1 cassettiera 1172
2 sedia da cucina 59
casellario per archivio pieno m 2009
2
comodino 168 tappeto m 47
credenza per alimenti 418 tavolo allungabile grande 590
divano 837 tavolo da cucina in legno 335
letto 1080 tavolo medio 418
pianoforte 2846 tavolino portaradio rotondo 252
2
poltrona 335 tenda m 13
Ambienti tipici:
2 2
materiale note MJ/m materiale note MJ/m
magazzini per abiti 590 caseificio 130
agenzia di viaggi 50 Chiesa 170
albergo 340 edicola 1300
supermarket alimentare 670 drogheria 1050
appartamento 340 farmacia con deposito 850
archivio 4200 gabinetto dentistico 170
articoli sportivi, commercio 760 gioielleria 340
autoveicoli, esposizione 260 grandi magazzini 420
autoveicoli, magaz. access. 340 laboratorio eliografico 420
autorimessa 250 laboratorio fotografico 340
biblioteca 1700 ospedale 340
ii ii
CI = ii==11 PCIi [kcal/kg]
4400 ⋅ A A [m2]
nn
mi [kg]
∑ m ⋅ PCI ii ii
PCIi [MJ/kg]
CI = ii==11
18,422 ⋅ A
A [m2]
coefficiente riduttivo K
K il coefficiente riduttivo, la classe del - 0,7
0,6
l’edificio è espressa dalla relazione: 0,5
C
C ≥≥ K
K ⋅⋅Q
Q
0,4
0,3
Nell’esempio precedente, se si avesse 0,2
1 Altezza edificio e piani 3 Utilizzazione degli ambienti 5.3 allarme VVF (con 5.1/2: -2) -10
1.1 Altezza totale in gronda 3.1 materiali infiammabili +(5-10) 5.4 guaardiania permanente + tel.
fino a 7 m 0 materiali facilmente combust. 0 con allarme e idranti -12
da 7 m a 14 m +2 materiali poco combustibili -(5-15) con allarme -10
da 14 a 24 m +4 3.2 destinazione dei locali con idranti -9
da 24 a 30 m +6 ambienti affollati +10 con estintori (o idranti esterni) -8
da 30 a 45 m +10 ospedali e scuole +5 senza altri ausili -7
oltre 45 m +20 abitazioni e uffici 0 5.5 idranti interni (con 5.1/2: -2) -4
1.2 Altezza dei piani 3.3 percorsi esodo > 20 m +(2-4) 5.6 idranti esterni (con 5.1/2: -1) -3
fino a 4 m +2 4 Pericolo di propagazione 5.7 estintori (con 5.1/2: -1) -2
da 4 m a 8 m +1 distanza altri edifici < 10 m +3 5.8 tempo intervento VVF
2 Superficie interna distanza altri edifici 10-25 m +1 fino a 10 minuti -5
fino a 200 m2 0 distanza altri edifici > 25 m 0 da 10 a 15 minuti -2
2 2 Segnalazione e protezione
da 200 m a 500 m +2 5 da 15 a 20 minuti 0
da 500 m2 a 1000 m2 +4 5.1 squadra soccorso + idranti -25 oltre 20 minuti +5
da 1000 m2 a 2000 m2 +6 squadra soccorso + estintori -15 5.9 difficoltà d'accesso interno +(0-3)
oltre 2000 m2 +10 5.2 sprinkler (con 5.1: -(3-5)) -(15-25)
Carico d’incendio
Ventilazione
Visibilità nulla, calore insopportabile (500÷1000 C) e aria irrespirabile (fumi > 4%): i VVF devono intervenire
dall’esterno con efficacia scarsa anche perché non possono individuare e colpire il focolaio d’incendio
Visibilità buona, calore sopportabile (500 C all’intradosso del soffitto) e aria respirabile: i VVF devono interve-
nire dall’interno con efficacia elevata colpendo con i getti direttamente il focolaio d’incendio
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
laterizi forati, intonaco normale 60 100 140 200 300 300 300
laterizi forati, intonaco isolante 60 60 60 100 100 140 200
calcestruzzo normale 80 80 100 100 100 120 160
calcestruzzo isolante (pomice, perlite, …) 80 80 80 80 80 100 100
soletta ca, intonaco normale 100 100 120 140 160 200 200
soletta ca, intonaco isolante 100 100 120 140 140 160 160
soletta ca, soffitto sospeso 80 80 100 120 120 140 140
solaio laterizi, intonaco normale 160 160 200 240 240 300 300
solai
solaio laterizi, intonaco isolante 140 140 180 180 200 240 240
solaio laterizi, soffitto sospeso 120 120 160 160 180 220 220
solaio precompresso, intonaco normale 160 160 200 240 240 300 300
solaio precompresso, intonaco isolante 140 140 180 200 240 240 240
solaio precompresso, soffitto sospeso 120 120 160 160 180 220 220
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
1M
1M
sura automatica al fine di limitare il tiraggio diret- A
to
¦ Antincendio Scala protetta dotata di canne di esalazione fumi
1M
1M
e di aerazione comunicante con tutti i pianerottoli A
1M
1M
1M
1M
A
coli di distanza da aperture sovrapposte e laterali
2M
US
mento a rischio tramite:
scala a prova di fumo esterna
¦ spazio scoperto o disimpegno aperto su spazio
scoperto Saer=0,1 m2
rato mediante canna di ventilazione è la solu-
2M
2M
2M
US
US
zione preferibile nell’ottica della sicurezza scala a prova di fumo interna
0.86
¦ Ascensore nella gabbia della scala protetta o a prova di
fumo
¦ Ascensore in vano proprio con accesso da disimpegno o 0.86
0.86
da filtro a prova di fumo (solo se con porte di piano REI
a chiusura automatica
¦ Ascensore in vano proprio a valle di disimpegno o filtro a
prova di fumo (soluzione preferibile)
0.86
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
medio
basso
alto
sporre cataste di legno 4,0x4,0x4,0 m2 1,0 1,3 1,6 2,0 2,5 3,2 4,0 5,0 6,0 …
Si ha: 20 10 5 0,36 0,40 0,44 0,46 0,48 0,49 0,50 0,51 0,51 …
2
¡ Carico d’incendio alto (ci > 75 kg/m ) 30 15 7 0,60 0,66 0,73 0,79 0,84 0,88 0,90 0,92 0,93 …
40 20 10 0,76 0,85 0,94 1,02 1,10 1,17 1,23 1,27 1,30 …
¡ L/H = 1
50 25 12 0,90 1,00 1,11 1,22 1,33 1,42 1,51 1,58 1,63 …
¡ Apertura 100% 60 30 15 1,02 1,14 1,26 1,39 1,52 1,64 1,76 1,85 1,93 …
¡ Dalla tabella: r = 2,96 80 40 20 1,22 1,37 1,52 1,68 1,85 2,02 2,18 2,34 2,48 …
100 50 25 1,39 1,56 1,74 1,93 2,13 2,34 2,55 2,76 2,95 …
D SS = 2,96 ⋅ 4,0 + 1,5 = 13 ,34 m
- 60 30 1,55 1,73 1,94 2,15 2,38 2,63 2,88 3,13 3,37 …
- 80 40 1,82 2,04 2,28 2,54 2,82 3,12 3,44 3,77 4,11 …
… … … … … … … … … … … … …
- - 100 2,96 3,32 3,72 4,16 4,65 5,19 5,8 6,4 7,1 …
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
3
R1
¦ Larghezza : > 3,5 m R9
.5
30,69
L’accostamento ad un edificio, che avviene co- 29,95
28,22
50° 7,43
¡ Ascensori utilizzabili in caso d’incendio 4,99
2,70
¡ Compartimenti REI240
¡ Terrazzi di sfollamento a cielo libero al pri - 1,20 3,00 4,50
8.90
¡ … 10.00
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
energia o temperatura
cui si ha percezione del pericolo sino alla fase
o
tic
critica dell’incendio, che inizia un istante pri-
cri
dio
en
inc
ma del flash-over, e comprende i tempi di: t
percezione tempo utile di
¦ Presa di Coscienza di quanto si è percepito evacuazione
N
¦ Presa di coscienza del pericolo e Allarme p
t amm
amm
¦ V alutazione del pericolo CA V E
¦ Inizio e completamento dell’ Evacuazione tempo di evacuazione
∑ NN == ∑ δδ
ii==11
pp,,ii
ii==11
ss,,ii ⋅⋅S
Sii ++ ∑ ∆∆cc
ii==11
ii Np,i = persone da sfollare dal piano imo
δs,i = densità superficiale dell’interpiano imo
Si = superficie virtuale della scala dell’interpiano imo
∆ci = persone del piano i mo che nel tempo t concludono la 2° fase
Si ha:
LLSS 10
¦ Tempo di percorrenza della scala: ttSS == ==
10
== 22
22 ss
vvSS 00,,45
45
¦ Tempo impiegato dall’ultima persona di un 37,5
50
piano a impegnare la scala sottostante ttuu ==
CC = 33
=
33
== 44 ss
44
ggsS 0 , 75
0,75
Il tempo necessario per completare la fase 2 sS
100
d’evacuazione in un edificio con n piani (ter-
persone
reno compreso) vale: 75
LLSS C LLSS
tt22 == ((nn−−11))⋅⋅ ++
C
⎯
⎯⎯
per C =33
per C =33
⎯⎯ ⎯⎯ ⎯→ → tt22 == ((nn++11))⋅⋅ 58,5
vvss ggsS
sS
vvss 50
US
37°
Due vie di esodo si considerano con- 122°
2M
US
116°
trapposte se le direzioni per raggiun- 103°
64°
gerle delimitano un angolo ottuso 39°
US
cul de sac, è ammesso a condizione che non superi le lunghezze:
¦ Rischio elevato : 6 ÷ 15 m
Il percorso totale può avere comunque
¦ Rischio medio : 9 ÷ 30 m
le lunghezze nel lucido precedente
¦ Rischio basso : 12 ÷ 45 m
>45°
OK
>45°
OK
<45°
KO
< 15 m
45°
OK
OK
>45°
KO
OK
Resistenza al fuoco
Reazione al fuoco
Compartimentazione
Confinamento
Accesso degli automezzi di soccorso
Vie di esodo
Illuminazione di sicurezza
di emergenza di continuità
u : riferimento;
e
a : allarme e x
c : controllo R
x : stato del sistema e
e : eccitazione P al
Criteri di massima:
¦ Distribuzione omogenea nella parte più alta della copertura
¦ Frazionamento elevato della superficie utile totale (SUT)
¦ Centro di ogni apparecchio a quota maggiore dell’altezza di riferimen-
to del locale (media delle altezze massima e minima)
¦ Nelle coperture a dente di sega o a shed gli EFC possono essere in-
stallati sulla falda a maggior pendenza o sulla falda verticale
¦ Devono essere rispettate le seguenti specifiche:
superficie
inclinazion distanza
massima interdistanz
e soffitto dalle pareti
protetta am
% m
m2
α < 20 200 5 ≤ d ≤ 20 5 ≤ d ≤ 10
α ≥ 20 400 d ≤ 20 d ≤ 20
hc
∆h h
y
AS
A
base d'acqua
durata (s)
minima
polvere
halon
sigla
CO2
ve l’applicazione di una targhetta iden-
tificativa di approvazione 3A 1
5A 2 4 6
8A 4 6 9
13A 6
21A 9
34A 12
13B 6 1 2 1
21B 6 2 2 6
34B 6 3 5 4 9
55B 9 4 6
89B 9 6
113B 12 9
144B 15 12
(1) In casi di rischio particolarmente ridotto per dimensioni e pericolo attestato in fase di
progetto è possibile adottare i limiti alternativi
(2) In presenza di impianti automatici di spegnimento si possono considerare 4 idranti DN 70
con autonomia di 90 minuti
- In caso di più colonne montanti, la protezione interna deve garantire i limiti esposti per due
colonne montanti
US
2M
US
US
2M
tropompa e motopompa)
¦ Avere avviamento automatico e arresto manuale
(UNI 9490)
¦ Essere dotato di un circuito di prova temporiz-
zato con misuratore di portata a lettura diretta
¦ Essere collocato in apposita centrale antincen -
dio, o in altro locale tecnologico (centrale idri-
ca) con ci < 5 kg/m2, e accesso diretto dall’e-
sterno
Alimentazione elettrica:
¦ Ciascuna pompa deve essere alimentata da un proprio quadro elett ri-
co completo di sezione di misura (voltmetro e amperometro), pulsan-
te d’arresto, doppie spie di segnalazione, spia di mancanza di fase,
commutatore A/M
¦ I gruppi con elettropompe devono avere almeno due alimentazioni se-
parate (Enel e gruppo elettrogeno o due cabine Enel differenti)
¦ I gruppi Diesel devono essere alimentati da due caricabatterie e due
batterie in parallelo
¦ Sono vietati:
¡ Relè di massima corrente (salvamotori)
¡ Arresto a secco
dell’impianto) P P P P
¦ Alimentazione idrica
L’impianto a sprin-
kler può essere:
¦ a umido
¦ a secco
D/2 D D D D D D D D/2
Norme generali: d/2
2M
US
2M
US
d
¦ Spazio libero sotto gli erogatori: 0,5 m
(1 m nei magazzini intensivi) d
d/2
Altezza massima degli erogatori: 12 m
US
¦ 2M
3d/4
¦ Segnalatori di allarme in numero ade-
2M
US
guato alla sicura percezione d
¦ Staffaggi corretti d
regolare
¦ Disposizioni tipiche: d/2
sfalsata
US
2M
Dalle pareti:
¦ Non maggiore del minor valore fra l’interdistanza degli erogator i nel -
la direzione in esame e 2,0 m (o 1,5 m nel caso di correnti o travi in
vista o pareti esterne combustibili o con rivestimento combustib ile)
¦ Nei locali larghi meno di 3,7 m è sufficiente una fila di erogatori
Dai pilastri:
¦ Almeno 0,6 m
Da soffitti o copertura:
¦ Da 75 mm a 150 mm dall’intradosso del soffitto o dei correnti
∆ Hmax densità scarica area operativa portata DN aspiraz. erogatori DN erogatori area coperta dmax Dmax riserva
rischio
m l/s/m 2
m 2 3
m /h mm attivi mm m 2
m m m3
- 2,5
15 9,0
A 0,0375 80,0 13,5 80 4 10 (15) 20,0 (16,0) 4,6 4,6
30 10,0
45 11,0
- 25,0
15 55,0
B1 72,0 22,5 150 6
30 70,0
45 80,0
- 50,0
15 105,0
B2 144,0 43,5 12
30 125,0
4,0
45 0,0833 15 (10) 12,0 (9,0) 4,0 140,0
(4,6)
- 75,0
15 200 135,0
B3-D0 216,0 66,0 16/18
30 160,0
45 185,0
- 100,0
B4 15 360,0 108,0 30 160,0
30 185,0
25 6,9 25
25 26,4 32
25 55,5 40
Finalità:
¦ Rivelare un incendio al suo insorgere e spegnerlo, dopo l’evacua zio-
ne, evitando riaccensioni
Gli impianti automatici a CO2 sono del tipo “a un sol colpo”, per-
tanto devono assolutamente essere dimensionati in modo corretto
La concentrazione necessaria allo spegnimento preclude la soprav-
vivenza, per cui è necessario evacuare il locale prima della scarica
Gli impianti a CO2 richiedono:
¦ Assoluta tenuta dell’ambiente
¦ Altezze dell’ambiente non elevate
¦ Velocità di evacuazione elevata
dove:
QS = 0,2 kg/m2 Voc = volume (m3)
QV = 0,7 kg/m3 Kr = fattore di rischio
A = superficie perimetrale (m2)
A, Av, VL e Vve sono riferiti o al compar-
Av = superficie aperture (m2) timento o all’area da proteggere
⎧⎪0,03 ⋅ VL ∀ V ≤ 100 m 3
Av ≤ ⎨
⎪⎩ VL 0 ,25 ∀ V > 100 m3 Voc è nullo nella protezione localizzata
VL = volume locale (m3) I locali con separazione < RE 30 devono
Vve = volume ventilazione (m3) essere inclusi nel volume protetto
SI
NO Parere Ispettorato
Adeguamento lavori
Dichiarazione
Dichiarazioni,
Inizio attivit SI
certificazioni e
in attesa sopralluogo
attestazioni richieste
NO
Richiesta rinnovo CPI
Sopralluogo Comando Rilascio CPI Versamento-bollo
OK? SI
< 90 gg < 15 gg Perizia giurata efficienza sistemi
Dichiarazione "nulla è variato"
Rilascio CPI
< 15 gg