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Uno Spirito errabondo narra una Storia che contiene il mondo intero: un

dedalo tenebroso che conduce, attraverso un infinito gioco speculare di


anime e di corpi, al di là della vita temporale.
Dal principio alla fine, dall’alfa all’omega, ogni lettore potrà
sperimentare le gioie e i tormenti di un testo che non risolverà i dubbi
esistenziali ma solleverà il velo dell’effimera realtà che oscura l’autentica
spiritualità.
Un romanzo che è un lungo viaggio nel quale il Tutto parte da
un’atmosfera sepolcrale dell’ignoranza bestiale per giungere all’eterea sfera
aurorale della divina armonia sapienziale.
AETERNITAS
a tutti coloro che non sanno cos’è la vita

ex omni aeternitate
Cicerone - De natura deorum 3,14
In principio

Non ci è concesso di vivere un solo istante senza che qualcuno si ricordi


di noi.
È incredibile che in una frase apparentemente alla portata di tutti possa
racchiudersi il mistero dell’essenza di ogni esistenza.
D’altronde, alla luce delle considerazioni suddette, Io cos’altro potrei
fare se non biasimare l’intero genere umano arroccato in un oblio
demenziale?Nulla ... appunto. È proprio la mia latente inettitudine ad
illuminare ogni umana declinazione della mia eterna abdicazione ad
incentivare qualsiasi separazione; ma forse a tutto questo potrei porre
rimedio se solo riuscissi a calarmi nella parte di uno scrittore senza pretese
mondane. Adunque uno scrittore che getti le basi per lo sviluppo di una
Storia nella quale si trasfigurasse questo inane teatro di inconsapevoli
spettatori, attori e commedianti in un apoteosi cosmico-letteraria.
Inoltre, senza voler togliere nulla al caso, un romanzo che voglia
ritenersi tale ha l’obbligo di richiedere la partecipazione attiva di un lettore;
quindi non c’è niente di meglio che invitare chi, avendo buon cuore di
ritenere quest’opera di mera fantasia uno strumento di realizzazione
oltremondana, desideri iniziare un viaggio che lo riconduca al Creatore.
Quindi Tu caro lettore, prezioso incipit di questo testamento, arresta il
flusso dei tuoi pensieri e dona il tuo tempo per il grande mutamento.
La Genesi

Non esisteremmo se per un solo attimo lo sguardo di chi ci ama


abbandonasse il pallido simulacro custodito nella cornice di una lapide
edificata dall’intransigenza di un’individualità perversa.
Questo purtroppo è il destino che capita alla maggior parte della gente:
il decoro lapidario di una breve parentesi temporale che getta la sua ombra
su ogni sogno di felicità immortale!
Ahimé! L’amore della mia vita non era certo al corrente delle mie
elucubrazioni mortuarie, altrimenti lei che era l’inno gioiosa della mia vita,
come avrebbe potuto sopportare la vista di un sepolcro ambulante in attesa
dell’evento fatale? Come avrebbe potuto sostenere la speranza di
un’esistenza votata alla sofferente abnegazione per un cuore dolente in
cerca del paradiso celeste?E soprattutto come avrebbe potuto serbare i
preziosi ricordi di vita coniugale obnubilati dai funebri ornamenti della mia
ultima dimora terrena?
Proprio per questo, alla luce degli sviluppi di questa storia d’altri tempi,
dovrò per il momento abbandonare queste doverose precisazioni per
accompagnarti nell’abbacinante verità postulata all’inizio di questa
rivelazione testuale.

Tutto ebbe inizio quando il suo viso illuminato dalla dolcezza


sempiterna di un angelo disceso sulla Terra giunse un mattino dell’anno 18**
dinanzi al mio monumento marmoreo, e come per incanto il mio mondo
sprofondato nell’oblio di un’umanità dormiente riemerse nello splendore dei
suoi occhi lucenti.

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