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Alimentazione
e allevamento della gallina
Appunti dalle lezioni
La Fiera di Vita in Campagna - Montichiari 27 - 29 marzo 2015
2015
Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Alimentazione
e allevamento della gallina
Appunti dalle lezioni
La Fiera di Vita in Campagna - Montichiari 27 - 29 marzo 2015
Maurizio Arduin
Marzo 2015
Alimentazione e allevamento della gallina
Pubblicazione edita da
Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Via G.B. Conti n. 24 – Lendinara (Rovigo)
Marzo 2015
Autore
Maurizio Arduin, Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Informazioni
info@biozootec.it
www.biozootec.it
INDICE
Introduzione ..................................................................................................... 5
Recinzioni ........................................................................................................ 17
Introduzione
5
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Alimentazione e allevamento della gallina
dei composti sbriciolati, o interi, di cereali diversi tra i 10 e i 15° C. Un’abbeverata con acqua tiepida
che presentano una granulometria e una consistenza determina una diminuzione delle sue proprietà
diversa. dissetanti, mentre un’abbeverata eccessivamente
Le galline inoltre si nutrono anche di erba e alimenti fredda può determinare un abbassamento della
verdi che non devono mai mancare nella razione. Erbe temperatura corporea con minor produzione di uova.
e verdure sono una insostituibile fonte di vitamine I problemi inerenti al susseguirsi delle stagioni (e
naturali che possono essere utilizzate solo se il quindi al variare della temperatura esterna) sono
materiali vegetale viene aggredito e sfibrato da dei maggiori in inverno, quando la rigidità del clima
sassolini di carbonato di calcio presenti nello stomaco porta alla trasformazione dell’acqua in ghiaccio. Nelle
muscolare. vasche esterne il problema invernale è costituito dalla
Per quanto riguarda le esigenze nutritive devono formazione sulla superficie di uno strato di ghiaccio che
essere considerate le caratteristiche chimiche e bisogna rompere ed asportare quotidianamente per
caloriche necessari alla sopravvivenza ed a sostenere evitare che gli animali alloggiati all’aperto abbiano a
le produzioni delle galline in allevamento. Razioni soffrire per l’impossibilità di abbeverarsi. L’assunzione
insufficienti, oltre a limitare la vitalità delle galline, di acqua gelata è comunque piuttosto rischiosa perché
determinano situazioni patologiche da “carenza” con comporta seri pericoli di gastroenteriti e congestioni.
conseguente perdita dello stato di benessere. D’estate all’inconveniente di un eccessivo
Razioni troppo “spinte” invece determinano squilibri riscaldamento dell’acqua di bevanda si può ovviare
alimentari con indebolimento delle galline a causa semplicemente collocando i contenitori all’ombra.
dello stress fisiologico necessario per trasformare Sempre nella stagione calda, può insorgere qualche
velocemente gli alimenti. Questa situazione di stress problema con le vasche all’aperto, dove l’acqua
determina la perdita dello stato di benessere e una ferma si popola di alghe e di larve di insetti: se poi
minore resistenza delle galline alle aggressioni da i contenitori dell’acqua si trovano sotto un albero,
virus e parassiti. potranno riempirsi di rametti e di foglie cadute,
soprattutto con l’inizio dell’autunno.
Acqua A tutti questi problemi si pone rimedio facilmente
effettuando frequenti operazioni di pulizia e di
L’acqua è da considerarsi tra le materie prime ricambio dell’acqua. L’abbeverata non va comunque
necessarie per l’alimentazione delle galline. trascurata anche perché il fabbisogno d’acqua è da
Proporzionalmente al loro peso, il fabbisogno d’acqua considerarsi frequente e regolare per cui, ricordando
si può infatti considerare due volte maggiore di quello che a differenza di altri principi nutritivi (zuccheri,
di ogni altro animale domestico. Normalmente la grassi, ecc.) l’acqua non viene immagazzinata
quantità di acqua consumata dalle ovaiole è 2-3 volte dall’organismo, è evidente la necessità che questa sia
superiore a quella del mangime ingerito. Il consumo sempre abbondante e disponibile.
può modificarsi sensibilmente (5 volte la quantità
d’acqua rispetto al mangime ingerito) nel caso di Il Centro Pilota Dimostrativo
elevate temperature ambientali. La temperatura “Biodiversità domestica”
ottimale dell’acqua fornita agli animali deve oscillare ad Albareto - Parma
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
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potersi allontanare dalla realtà: casette per animali da cortile,
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tetto in policarbonato alveolare trasparente cortile del giardino con un tocco di stile
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Pollai fissi
I ricoveri per galline devono essere dimensionati
a attrezzati con cura dato che devono ospitare gli
animali per circa un anno. La concentrazione delle
galline, all’interno del pollaio, deve essere di 4 capi
per metro quadrato di ricovero.
Bisogna prestare particolare attenzione nella
realizzazione delle aperture per il ricambio d’aria.
E’ importante evitare che gli animali siano investiti
direttamente da correnti d’aria e pertanto si consiglia
di schermare le aperture.
L’illuminazione naturale deve essere garantita con
finestre provviste di apertura preferibilmente a
vasistas.
Le galline devono disporre di sufficienti abbeveratoi,
sia all’interno che all’esterno del pollaio. In ogni caso
bisogna evitare che si formi umidità nella zona dove
questi sono collocati. A questo proposito è opportuno
sistemare, all’interno del pollaio, gli abbeveratoi
sopra il cassone raccogli feci, evitando così di bagnare
la lettiera permanente. Nel caso invece di abbeveratoi
esterni si consiglia di sistemarli o su cassoni in rete
o su piccole fosse colmate di ghiaino, in modo da
favorire il drenaggio dell’acqua eventualmente sparsa.
Il locale deve essere attrezzato con posatoi per
consentire il riposo notturno degli animali. Questi sono
realizzati in listoni di legno duro di cm 3,5 di base e cm
5 di altezza. Gli angoli devono essere smussati nella
parte superiore. I posatoi devono essere distanziati
tra loro di 30 cm ed essere sistemati ad un’altezza da
terra di 50/60 cm. Considerato che quasi il 50% delle
feci prodotte dalle galline viene raccolto al di sotto dei
posatoi, è necessario realizzare un cassone raccogli-
feci tamponando perimetralmente con tavole in modo
da evitare che gli stessi si imbrattino razzolando tra
le feci. Sotto i listoni deve essere collocata una rete
metallica con maglia non superiore a cm 5 x 2,5 in
modo da evitare che eventuali uova deposte cadano
sulle feci. Al posto di posatoi lineari è possibile anche
utilizzare dei piani lestellari. In questo casi almeno
1/3 del pavimento del pollaio deve essere ricoperto
da graticcio.
Il pavimento del pollaio, non occupato da posatoi,
deve essere ricoperto da un abbondante strato di
truciolo di legno o paglia tritata (10/15 cm). Questo
costituirà la lettiera permanente che ha il compito di
assorbire e far fermentare le feci degli animali.
Una buona lettiera (con un’umidità del 20-25%)
favorisce la fermentazione delle deiezioni, processo
endotermico che sterilizza anche l’ambiente
distruggendo le oocisti dei coccidi che invece si
moltiplicano invece in una lettiera umida.
Le galline devono inoltre poter disporre di un parchetto
erboso che consenta una superficie di pascolo pari ad
almeno 10 metri quadrati per capo.
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Alimentazione e allevamento della gallina
Pollai mobili
È anche possibile realizzare pollai mobili e componibili.
Un pollaio tipo può avere una base di m. 2 x 2 che
può ospitare circa 12 – 16 galline. La base del pollaio
viene realizzata con un cordolo di pietre per evitare il
contatto diretto del pollaio con l’umidità del terreno.
Le pareti sono realizzate con tavole di legno di abete
con spessore di 2,00-2,50 cm.
La facciata esposta a sud (metri 2,00 di base e 2,50 di
altezza) è provvista di grandi finestre che consentono
l’illuminazione del pollaio anche nelle giornate
nuvolose. Le finestre permettono un’apertura a
vasistas per la ventilazione naturale nel periodo
invernale. Nella parte inferiore, a 20 cm. dal suolo,
è presente un’apertura ( 30 cm. di altezza e 30 cm.
di lunghezza) che viene utilizzata per la ventilazione
naturale estiva.
Nel lato esposto ad Est è presente la botola d’accesso
con apertura verso l’esterno. È inoltre presente,
esternamente, un nido collettivo per la raccolta delle
uova.
Nel lato esposto ad Ovest è collocata la porta nidi individuali o nidi collettivi. I nidi individuali
d’accesso per l’allevatore che internamente accoglie sono “cassette” realizzate in legno, o altro materiale
una mangiatoia a tramoggia e una rastrelliera per la (metallo, plastica, ecc.), con queste dimensioni
distribuzione di erbe e verdure. medie: profondità e larghezza cm. 30-35, altezza cm.
35. I nidi collettivi invece sono costituiti da un unico
Nidi contenitore. L’accesso al nido collettivo è garantito da
un’apertura di cm 20 (base) per cm. 25 di altezza. La
Il nido è il principale accessorio del pollaio. Le uova raccolta delle uova può essere realizzata dall’esterno
devono infatti essere pulite e la loro raccolta deve del pollaio oppure possono essere realizzati dei sistemi
essere facile ed agevole. di raccolta a nastro che portano le uova direttamente
Per la raccolta delle uova possono essere utilizzati della camera di stoccaggio e confezionamento.
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A B
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Recinzione
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Cosa si intende per razza Per ogni razza deve essere identificato un gruppo di
allevatori che la considerano tale che aderiscono ad
Il concetto di razza è sicuramente uno dei più un’Associazione dotata di propria personalità giuridica
controversi esistenti all’interno delle scienze e riconosciuta a livello nazionale”
naturali. Diverse sono infatti, in campo zootecnico,
le definizioni che negli anni sono state espresse.
Di seguito elenchiamo quelle che, a nostro avviso, Cosa si intende per razza autoctona
possono essere considerate le più significative:
Per dare questa definizione prendiamo spunto da
E. Borgioli (1985): “una razza è un complesso di quanto indicato dal Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali (Dipartimento delle politiche di
individui della stessa specie, che si distinguono
sviluppo – Direzione generale dello sviluppo rurale)
per caratteristiche somatiche e funzionali proprie,
e indicato nel “Piano nazionale sulla biodiversità di
trasmissibili ai discendenti per ereditarietà”. interesse agricolo” del 14 febbraio 2008 ripreso anche
Considerato però che le variazioni somatiche e nelle “Linee guida Piano nazionale sulla biodiversità di
funzionali possono essere anche determinate interesse agrario” (2012) e nel Decreto del Ministero
da un insieme interagente fra un determinato delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (numero
patrimonio genetico e un determinato ambiente in 19536 del 01. 10. 2014) relativo al Disciplinare del
cui tale patrimonio si esplica, sono accettati come Registro Anagrafico delle Razze Avicole Autoctone.
discriminanti di razza i caratteri somatici appariscenti Da quanto sopra si intende per razza autoctona:
come il mantello (il piumaggio negli uccelli), la
pigmentazione, la forma delle corna, ecc.. “una razza originaria del territorio regionale, oppure
di origine estera, purché introdotte da almeno 50
Viene considerata come discriminante di razza anche
anni in esso ed integrate tradizionalmente nella sua
la capacità di adattamento a un determinato territorio
agricoltura e nel suo allevamento, strettamente legata
(bioterritorio pedoclimaticamente peculiare) dovuta al territorio di origine (bioterritorio) inteso come luogo
a diversi tipi di isolamento: ecologico, geografico, in cui si è adattata e caratterizzata nel tempo, grazie
culturale. all’azione degli agricoltori locali; è considerata razza
autoctona anche una razza attualmente scomparsa dal
Lush 1994: “La razza è un gruppo di animali territorio regionale, ma conservate presso allevamenti
domestici così definita per comune consenso dagli o centri di ricerca presenti in altre Regioni o paesi.
allevatori, un termine introdotto dagli allevatori per Le razze autoctone devono essere correttamente
poter comunicare, per il proprio impiego, e nessuno è identificate attraverso una caratterizzazione basata
autorizzato ad assegnare a questo termine un valore su una ricerca storico-documentale tendente a
scientifico né a criticare l’allevatore quando questi dimostrare il legame con il territorio di provenienza e
fuorvia la definizione formulata. È la parola e il modo le caratteristiche varietali che questo ha favorito nel
comune di dire degli allevatori che noi dobbiamo tempo, e una caratterizzazione morfologica, quando
accettare come definizione corretta” possibile, anche molecolare o genetica”
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NUOVO GR
Infezioni gastrointestinali
NUOVO APACOX
Coccidiosi
BIOINTEGRA
Principi nutritivi
NUOVO GI.RO.VIT
Vitamine naturali
NUOVO APASPRINT
Attività riproduttiva
ZOOfOOd P/L
Infezioni respiratorie
APAdERM SPRAY
Parassiti esterni
Ancona
Originaria dell’Italia centrale è di tipo mediterraneo, vivace
e forte. È una razza rustica a ridotto ritmo di crescita. Ha
una buona attitudine alla produzione di uova con buona
fertilità.
Peso medio del gallo: 2,2 – 2,5 kg
Peso medio della gallina: 1,8 – 2,2 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi gialli a macchie nere fini, lisci e senza piume
Pelle gialla
Piumaggio: nero picchiettato bianco
Bianca di Saluzzo
Altre denominazioni: Bianca di Cavour
Originaria del Piemonte presenta una taglia medio –
leggera. Ha buona attitudine alla produzione di uova e
carni di qualità.
Peso medio del gallo: 2,5 – 2,7 kg
Peso medio della gallina: 2,0 – 2,1 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: bianco
Bionda piemontese
Originaria del Piemonte è una razza ruspante con forma
raccolta e robusta. Soggetti precoci e con elevata
deposizione. Buona la produzione di carne.
Peso medio del gallo: 2,5 – 2,8 kg
Peso medio della gallina: 2,0 – 2,3 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: bruno rosato
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: fulva a coda nera
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Alimentazione e allevamento della gallina
Ermellinata di Rovigo
Originaria del Veneto è una razza con buone attitudini
alla produzione di uova e di carne con accrescimento
abbastanza rapido.
Peso medio del gallo: 3,0 – 3,5 kg
Peso medio della gallina: 2,2 – 2,6 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: da rosato a bruno
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: classica ermellinata
Livorno
Originaria del’Italia centrale è un pollo leggero, vivace
e vigoroso, portamento elegante ed armonioso nelle
proporzioni. Presenta ottime capacità di deposizione,
impenna mento precoce, crescita veloce e scarsa attitudine
alla cova.
Peso medio del gallo: 2,0 – 2,7 kg
Peso medio della gallina: 1,8 – 2,4 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: diversi
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Le spiumatrici
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Per spiumare qualsiasi volatile, ideale soprattutto per animali
di grossa taglia come CAPPONI, OCHE, TACCHINI.
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Per spiumare dall’ALLODOLA al FAGIANO / GERMANO / ANITRA.
Fusioni in alluminio, aspirazione autonoma,
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Millefiori di Lonigo
Originaria del Veneto è un pollo di tipo mediterraneo a
triplice attitudine: carne, uova
e cova. Razza rustica con buone produzioni di carne ed
una discreta tendenza alla cova e alla cure della prole
che la rende perfetta balia per razze prive di questa
caratteristica.
Peso medio del gallo: 2,5 – 3,0 kg
Peso medio della gallina: 2,0 – 2,4 kg
Peso minimo dell’uovo 60 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi color giallo
Pelle gialla
Piumaggio: millefiori
Modenese
Originaria dell’Emilia Romagna è una razza di taglia medio
– grande di ottima rusticità.
Peso medio del gallo: 1,3 – 1,5 kg
Peso medio della gallina: q,0 – 1,1 kg
Peso minimo dell’uovo 40-45 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: dorata frumento e dorata frumento blu
Mugellese
Originaria della toscana è una razza nana utilizzata nelle
aziende agricole come chioccia. Razza con buona rusticità
è anche una buona ovaiola.
Peso medio del gallo: 0,7 – 0,8 kg
Peso medio della gallina: 0,6 – 0,7 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi color chiaro
Pelle bianca
Piumaggio: scuro con collo oro
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Guarda l’elenco
delle pubblicazioni elettroniche
disponibili agli iscritti al Bollettino di BassaCorte.
Iscriviti al Bollettino di BassaCorte
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Alimentazione e allevamento della gallina
Padovana
Originaria del Veneto è un pollo medio-leggero, elegante,
vivace ed ornamentale; con corpo mediamente lungo
caratterizzato dal ciuffo voluminoso e dalla barba molto
sviluppata. Viene generalmente allevata in purezza e per
la produzione di uova. La carne è magra, di colore bianco
rosato, di sapore molto delicato. .
Peso medio del gallo: 1,8 – 2,5 kg
Peso medio della gallina: 1,5 – 2,0 kg
Peso minimo dell’uovo 50-60 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi colore blu-ardesia (grigio-piombo)
Pelle bianca
Piumaggio: diverse colorazioni
Pepoi
Originaria del Veneto è una razza nana, rustica, facile
da allevare e consigliata per la commercializzazione del
pollo-porzione. I polli Pépoi presentano buone masse
muscolari del petto, ottime per lo spiedo; le carni sono
molto saporite. Spiccata attitudine alla cova e alla cura dei
pulcini.
Peso medio del gallo: 1,3 - 1,5 kg
Peso medio della gallina: 1,0 – 1,1 kg
Peso minimo dell’uovo 40 - 45 grammi
Colore del guscio: rosato
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: dorato
Polverara
Originaria del Veneto è una razza medio-leggero con
portamento elegante, un ciuffo ritto sulla testa e sporgente
in avanti. Razza rustica che si presta bene all’allevamento
all’aperto. Produce eccellente carne morata ed è buona
ovaiola.
Peso medio del gallo: 1,8 – 2,2 kg
Peso medio della gallina: 1,3 – 1,8 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi verde salice e color piombo
Pelle bianca
Piumaggio: bianco, nero
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Robusta lionata
Originaria del Veneto è una razza con buona attitudine
alla produzione di uova e di carne con accrescimento
abbastanza rapido. Razza medio-grande dotata di buona
robustezza.
Peso medio del gallo: 4,0 – 4,5 kg
Peso medio della gallina: 2,8 – 3,3 kg
Peso minimo dell’uovo 55-60 grammi
Colore del guscio: rosato
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: fulvo/lionato
Robusta maculata
Originaria della Romagna è una Razza medio - pesante con
buona attitudine alla produzione di uova e di carne. Precocità
media.
Peso medio del gallo: 4,0 – 4,5 kg
Peso medio della gallina: 2,8 – 3,3 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: rosato
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: maculato
Romagnolo
Originaria della Romagna è una razza primitiva.
Ottima la rusticità.
Peso medio del gallo: 2,2 - 2,5 kg
Peso medio della gallina: 1,9 – 2,0 kg
Peso minimo dell’uovo 55 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi evalente grigio piombo.
Pelle bianco avorio
Piumaggio: diversi
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Alimentazione e allevamento della gallina
Valdarnese bianca
Originaria della Toscana è una razza dotata di ottima
rusticità e elevata capacità di adattamento alle
condizioni climatiche avverse. La gallina presenta
forte attitudine alla cova, ed è pertanto una
mediocre produttrice di uova. Le carni sono di
qualità eccellente.
Peso medio del gallo: 2,9 – 3,3 kg
Peso medio della gallina: 2,0 – 2,5 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco avorio
Tarsi giallo arancio
Pelle gialla
Piumaggio: bianco ma non candido
Tirolese
Originaria dell’Alto Adige è una razza robusta ed elegante,
lunghezza del corpo media, ciuffo caratteristico poco
voluminoso e indirizzato verso avanti, e barba ben
sviluppata. Le femmine hanno una buona attitudine alla
cova. Generalmente allevata su masi in modo estensivo
con pascolo, produzione di carne e uova.
Peso medio del gallo: 2,0 – 2,6 kg
Peso medio della gallina: 1,7 – 2,1 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco candido e biancastro
Pelle bianca
Piumaggio: tutte le colorazioni
Trentina
Originaria del Trentino è una razza a lento
accrescimento di forma armonica di tipo
“mediterraneo”. Razza a duplice attitudine che si
presta bene all’allevamento biologico
Peso medio del gallo: 2,3 – 3,0 kg
Peso medio della gallina: 2,0 – 2,4 kg
Peso minimo dell’uovo 50 grammi
Colore del guscio: bianco
Tarsi gialli
Pelle gialla
Piumaggio: dorato
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I nostri Servizi di Consulenza
Il Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura, come previsto dallo Statuto dell’Associazione,
attua servizi di consulenza a favore di Aziende Agricole, Ditte, Società, Associazioni ed altre forme di impresa
riconosciute. In particolare, tra le diverse attività, negli ultimi anni abbiamo acquisito esperienze nelle attività di
seguito elencate.
Indagine storica sulla biodiversità la qualità delle loro produzioni, nessuno li conosce,
nessuno li ha mai considerati.
legata a un determinato territorio In queste situazioni la valorizzazione delle razze
autoctone o dei prodotti locali può portare ad una
Grazie ad un archivio storico ben fornito e
qualificazione del lavoro delle imprese zootecniche
continuamente arricchito si realizzano indagini
aumentandone il reddito. Alcune nostre esperienze
storiche sulle antiche razze domestiche che hanno
dimostrano come è possibile ridare dignità a
accompagnato lo sviluppo della zootecnia italiana. Allo
produzioni rurali legate alla tradizione e al territorio.
scopo viene redatta una esposizione ordinata di fatti e
avvenimenti del passato quali risultano da un’indagine
critica. In questo modo si ottiene un’acquisizione Predisposizione di progetti
di notizie che consentono di stabilire l’autenticità di di fattibilità e disciplinari per
una razza, o di un prodotto, e la sua presenza in un allevamenti condotti con metodo
determinato comprensorio. La ricognizione storica
sulle razze rustiche individua inoltre le connessioni biologico
reciproche con la realtà agricola del tempo per cui
è lecito tracciarne un’evoluzione nel tempo e nello L’applicazione del Regolamento Comunitario sulla
spazio. zootecnia biologica dà ai consumatori la garanzia di
acquisire prodotti di origine animale sani e genuini
offrendo agli agricoltori una preziosa opportunità di
Programmi di recupero della reddito.
biodiversità e ricostituzione delle
produzioni legate al territorio Allevamenti alternativi
Buona parte della nostra biodiversità zootecnica è I nuovi orizzonti che si stanno aprendo per le imprese
andata persa nel corso del secolo appena passato agricole mettono a disposizione dell’allevatore nuove
a causa di un abbandono ingiustificato di alcune opportunità di reddito. I miglioramenti ambientali per
produzioni allora considerate non produttive. Oggi la attività faunistiche, l’allevamento della selvaggina a
cultura e le esigenze dei consumatori sono cambiate e scopo faunistico o alimentare e tante altre sono attività
le antiche tradizioni vengono valorizzate e promosse. alternative che richiedono, per il loro conseguimento,
Molte razze non più presenti nel nostro territorio una sofisticata “tecnologia naturale” e una esperienza
possono però essere recuperate e riportate/riadattate non indifferente.
nel bioterritorio d’origine. Anche le produzioni legate Queste conoscenze sono messe a disposizione
al territorio )incroci storici di prima generazione) di allevatori che sanno trovare nelle produzioni
possono essere riproposti ad imprese agricole alternative una risposta alle opportunità di reddito
interessate a riqualificare le proprie produzioni. che il mercato sta offrendo.
Questi allevamenti alternativi (lepre, starna, struzzo,
maiali allo stato brado, ecc.) richiedono la disponibilità
Piani di conservazione e/o di ambienti naturali, non prevedono investimenti
miglioramento razze autoctone onerosi e mantengono uno stretto legame con
l’ambiente e le tradizioni.
Per condurre con efficacia un’attività di conservazione
di razze autoctone è necessario procedere in modo
corretto con iniziative che, di volta in volta, servono a
Predisposizione di strategie
consolidare i risultai raggiunti e preparano il terreno commerciali
per iniziative di valorizzazione.
in base all’esperienza acquisita si attuano programmi Si predispongono programmi di fattibilità e strategie
per la conservazione della variabilità genetica delle produttive per Aziende Agrituristiche, Fattorie
razze autoctone e, successivamente, l’attivazione Didattiche, Agri – Gril, Vendita dei prodotti con “Filiere
di programmi di miglioramento genetico per attività corte” o “a chilometro zero”, strategie per vendita dei
economiche. prodotti in azienda, Mercati Contadini o Porta a porta.