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ANDREA BULDORINI MBMS rappresenta una vera rivoluzione per il mondo radiomobile, abi-
MAURO CASTAGNO tuato sin dagli albori all’uso di canali punto punto (p-t-p, point to point)
ROSARIO DROGO DE IACOVO per servire gli utenti in mobilità. L’introduzione di un canale punto multi-
MARIA PIA GALANTE punto (p-t-m, point to multipoint) e la gestione dei servizi e delle applica-
GIANLUCA GRECO zioni ad esso collegato, incluse la sicurezza dei dati scambiati e la tarif-
DAVIDE SORBARA fazione, ha richiesto la revisione completa dell’architettura della rete
radiomobile, dal terminale al GGSN.
Nell’articolo si descrive brevemente l’architettura di riferimento per MBMS
e gli elementi di rete più coinvolti, le procedure Multicast e Broadcast, gli
aspetti di sicurezza e la tariffazione, il livello applicativo per MBMS (codec
e protocolli) e, per finire, l’accesso radio MBMS in GERAN e in UTRAN.
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caso di emergenza pubblica per veicolare la stessa il nodo GSN serva o meno un’area di distribu-
informazione ad una platea molto ampia nel più zione. In altre parole, ogni nodo di rete è interes-
breve tempo possibile. sato da un singolo flusso dati in arrivo dal BM-SC,
Per poter offrire MBMS è necessario aggior- indipendentemente dal numero N di ricevitori
nare molti nodi della rete radiomobile 2G e 3G verso cui è diretto (modalità punto-multi-punto, p-
(BSC, RNC, SGSN, GGSN) ed introdurre anche un t-m), anzichè da N flussi distinti (modalità punto-
nuovo elemento, il BM-SC (Broadcast Multicast- punto, p-t-p). Il numero di nodi GSN, e di nodi
Service Center). RNC/BSC, interessati al servizio dipende dall’e-
Visto quindi il numero di nodi di rete coinvolti, la stensione dell’area di diffusione del servizio stesso
tecnologia MBMS non farà la sua comparsa prima o dalla distribuzione degli utenti multicast. L’RNC
della metà del 2008, ed in ogni caso per poterne per l’UTRAN, o il BSC per il GERAN, provvedono
usufruire occorrerà avere un terminale di Release 6 a trasmettere i dati ai terminali MBMS utilizzando
che supporti MBMS. La sua completa diffusione efficientemente le risorse radio, ad esempio con
tra gli utenti richiederà alcuni anni, considerando il canali punto-multipunto. L’uso efficiente dell’inter-
normale tasso di sostituzione dei cellulari. faccia radio è sicuramente il requisito fondamen-
tale dell’intera architettura.
La configurazione dell’albero di distribuzione
2. MBMS Bearer Service dei contenuti è uno degli aspetti architetturali più
interessanti. In particolare, la lista dei nodi GSN e
Un generico servizio MBMS, come ad esem- RNC interessati dalla trasmissione di un certo ser-
pio un filmato, uno streaming live o un brano vizio MBMS può essere ottenuta tramite proce-
MP3, è tecnicamente realizzato tramite due com- dure di segnalazione specifiche iniziate dai singoli
ponenti fondamentali: una componente di tra- utenti/terminali interessati al servizio, oppure con-
sporto (MBMS Bearer Service) ed una applicativa figurata in maniera statica dall’operatore. Nel
o di contenuto (MBMS User Service). Il Bearer primo caso, si parla di modo Multicast, nel
Service MBMS è il servizio di trasporto offerto secondo di modo Broadcast.
dal dominio PS per la trasmissione di pacchetti Come si evince dalla figura 1 l’unica nuova
IP a più ricevitori secondo un determinato profilo interfaccia di rete definita a supporto dell’MBMS è
di QoS. Il Bearer Service viene gestito dalla rete l’interfaccia di segnalazione Gmb tra GGSN e BM-
secondo le tecniche che saranno descritte in SC. Su di essa transita la segnalazione user speci-
questo paragrafo, e nei paragrafi 5 e 6, impron- fic, relativa all’autorizzazione del singolo utente al
tate ad un uso efficiente delle risorse radio e servizio Multicast e la segnalazione bearer speci-
core. Lo User Service MBMS è invece l’applica- fic, relativa alla registrazione dei nodi GGSN all’al-
zione resa all’utente finale per mezzo dell’MBMS bero di distribuzione dei contenuti. Per il resto,
bearer service, ovvero il contenuto del servizio MBMS comporta impatti funzionali ai nodi di rete
opportunamente codificato e formattato secondo ed alle interfacce esistenti, con la modifica delle
le soluzioni descritte nel paragrafo 4. Lo User relative interfacce.
Service può utilizzare i servizi di tra-
sporto di uno o più Bearer Service. Ad
esempio, un videoclip può essere tra-
smesso su due diversi bearer service,
caratterizzati da diversa QoS (bit rate) e PDN
(e.g. Internet)
distribuiti su accessi radio (2G e 3G) Content
distinti. Provider/
Multicast
In questa sezione descriveremo gli Broadcast
aspetti di sistema a supporto del bearer UTRAN Source
service MBMS.
Content
2.1 Architettura ed elementi di Rete Provider/
GGSN Multicast
UE UTRAN SGSN BM - SC
TPF Broadcast
Source
Nell’architettura di rete per MBMS
illustrata in figura 1, spicca il nuovo nodo
di rete BM-SC cioè la sorgente dei dati UE GERAN
MBMS all’inter no della PLMN. Esso
affida la distribuzione dei contenuti mul-
timediali al dominio GPRS (nodi xGSN) BM-SC = Broadcast Multicast-Service Centre
GERAN = GSM/EDGE Radio Access Network
tramite l’interfaccia Gi. I meccanismi di GGSN = Gateway GPRS Support Node
rete attuati da MBMS sono tali per cui il SGSN = Serving GPRS Support Node
TPF = Traffic Plane Function
numero di “connessioni” associate ad un UE = User Equipment
UTRAN = UMTS Terrestrial Radio Access Network
dato servizio (da BM-SC a GGSN, da
GGSN a SGSN, e da SGSN a RNC/BSC)
non sono più proporzionali al numero di
utenti interessati al servizio, ma sono al FIGURA 1› Architettura della rete iradiomobile per MBMS.
massimo una, o nessuna, a seconda che
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nuove procedure di segnalazione di rete essendo ll GGSN controlla presso il BM-SC che l’utente
possibile riutilizzare meccanismi già noti quali Push sia effettivamente autorizzato ad accedere al servi-
SMS/WAP, SMS Cell Broadcast, … . zio. In caso positivo, la rete richiede al terminale di
attivare un MBMS Context fornendo, se necessa-
• Joining rio, ulteriori parametri utili (es. un nuovo APN).
Il Joining è il processo tramite il quale un utente Alla ricezione dell’Activate MBMS Context
diventa membro di un gruppo multicast. La proce- Request da parte dello UE, il nodo SGSN invia la
dura che abilita il Join è la MBMS Multicast richiesta di creazione di un contesto MBMS al
Activation: tramite questa, l’utente indica alla rete nodo GGSN per segnalare la presenza di un
la volontà di ricevere un servizio multicast identifi- (nuovo) utente interessato al servizio.
cato da uno specifico indirizzo IP multicast. Il GGSN chiede al BM-SC di essere incluso nel
L’effetto della procedura è quello di individuare set di nodi a cui dovrà essere inviato il contenuto
un albero di distribuzione dei dati e distribuire le relativo al servizio (MBMS Registration Request),
informazioni a supporto del servizio nei nodi di rete ammesso che tale procedura non fosse stata già
interessati. eseguita al Join di un precente utente.
Come gran parte delle procedure MBMS, anche Il BM-SC, accettando la richiesta, inserisce il
quella di Service Activation è piuttosto complessa, GGSN nella cosiddetta “list of downstream nodes”;
per cui nel seguito se ne illustreranno, semplifican- inoltre, passa al nodo GGSN un set di parametri
doli, gli aspetti più salienti. che caratterizzano il servizio attivato (MBMS
Con riferimento alla figura 3, l’attivazione viene Bearer Context). I parametri tipicamente inclusi
iniziata dallo UE con un messaggio di Join IGMP (o nell’MBMS Bearer Context sono: il TMGI
MLD) contenente l’indirizzo IP multicast associato (Temporary Mobile Group Identity, l’identificativo
al servizio di interesse. del gruppo multicast, di cui si dirà anche più
avanti), la QoS richiesta per il servizio di
trasporto (Background o Streaming), l’a-
rea all’interno della quale il servizio può
essere distribuito, il tipo di modalità
UE RAN SGSN GGSN BM-SC
broadcast/multicast del bearer, le capa-
IGMP Join bility minime richieste al terminale … .
MBMS Ricevuto un riscontro positivo, anche
Request MBMS Context Activation Authorization l’SGSN si “registra” al GGSN, ovvero
Activate MBMS Context Request
all’albero di distribuzione del servizio,
Create MBMS ammesso che non lo abbia già fatto in
Context Request precedenza per effetto del Join di un
altro utente allo stesso servizio, ed
MBMS
Registration ottiene dal GGSN le informazioni di
Request MBMS Bearer Context di cui sopra.
Create MBM In aggiunta al Bearer Context, che
Context Response
caratterizza il servizio, nei nodi SGSN e
GGSN per ogni UE viene creato anche
MBMS
Registration un cosiddetto UE Context, incluso nel
Request Mobility Management Context GPRS. Lo
Provision
UE Context MBMS contiene per ogni UE
info to RAN informazioni più attinenti al singolo ter-
minale/utente (es. IMSI, identificativo del
Activate MBMS Context Accept
PDP Context unicast utilizzato per la
segnalazione IGMP, lista dei servizi
BM-SC = Broadcast Multicast-Service Centre
GGSN = Gateway GPRS Support Node MBMS attivi, …). L’insieme degli UE
IGMP = Internet Group Management Protocol Context aiuta a determinare su ciascun
MBMS = Multimedia Broadcast Multicast Service
RAN = Radio Access Network nodo il numero di utenti associati ad un
SGSN = Serving GPRS Support Node singolo MBMS Bearer.
UE = User Equipment
Si noti, infine, come per effetto delle
p ro c e d u re d i J o i n d i p i ù u t e n t i a l l o
FIGURA 3› MBMS Multicast Service Activation. stesso servizio venga creato un solo
Bearer Context in ciascun nodo di rete,
indipendentemente dal numero di utenti
associati al gruppo multicast.
Il messaggio arriva al GGSN tramite un gene- Attraverso la procedura denominata UE
rico PDP context di tipo unicast che si assume Linking e valida solo per l’accesso UTRAN, il
essere già attivo al momento del Join, e che nodo SGSN for nisce all’RNC sia il Bearer
dovrà rimanere attivo per tutta la durata della Context (per quanto sopra, questo avviene solo
registrazione dell’utente al servizio MBMS. La nel caso il Bearer Context non fosse già pre-
richiesta di Join viaggia in maniera trasparente al sente in RNC per effetto della presenza di altri
nodo SGSN. utenti) che lo UE context.
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Con riferimento alla figura 7, che rappresenta Gli aspetti principali del meccanismo in que-
lo schema di principio (semplificato) del GBA, l’ac- stione sono illustrati nel seguito e riassunti nelle
cesso al servizio fornito dal blocco funzionale NAF figure 8 e 9.
(generico e potenzialmente non gestito dalla
HPLMN) avviene sull’interfaccia Ua utilizzando il
protocollo previsto dall’applicazione. Il concetto di
GBA prevede che la sicurezza sull’interfaccia Ua
possa essere garantita utilizzando (tra UE e NAF) A
MIKEY (MUKA, MSK)
credenziali calcolate e condivise in precedenza su
un’altra interfaccia, la Ub, tra UE e il blocco fun-
MUKA BM-SC
zionale BSF (Bootstrapping Server Function), sem- MSK
pre localizzato presso la HPLMN. Il protocollo in
uso sull’interfaccia Ub è http Digest AKA e sfrutta
MIKEY (MUKB, MSK)
l’algoritmo di autenticazione 3GPP, elemento pre-
zioso gestito dagli Operatori di telefonia mobile.
B
Le credenziali “concordate” tra UE e BSF sull’in-
terfaccia Ub sono inviate al NAF (cioè al BM-SC, MUKB
MSK Notation:
nel caso specifico del servizio MBMS) dal BSF, MIKEY (KEK, KEY) delivers KEY
all’occorrenza e previa verifica della legittimità under the protection of KEK using
the MIKEY protocol (RFC 3830).
della richiesta.
BM-SC = Broadcast Multicast-Service Centre
MUK = MBMS User Key
MSK = MBMS Service Key
HPLMN
FIGURA 8› Meccanismo (punto-punto) di distribuzione della chiave MSK.
HSS
Zh
Zn
BSF NAF A
MUKA
MUKB
MUKA BM-SC MSK
MSK MTK
Ub Ua MTK MIKEY
(MSK, MTK)
UE
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terzi della chiave stessa da parte di un legittimo Bootstrapping Architecture (GBA). Dal
destinatario che opera ai danni dell’operatore. A momento che la chiave MUK appartiene al
causa dei limiti tecnologici delle smartcard, livello gerarchico più alto, merita la massima
infatti, la decifrazione del contenuto MBMS tra- protezione possibile, sia per quanto riguarda
smesso avviene presso il terminale d’utente, la fase di condivisione tra le parti, sia per la
che tipicamente non può considerarsi un memorizzazione presso lo UE. In riferimento a
ambiente sicuro e che per svolgere quanto di questo ultimo aspetto, quindi, analogamente a
propria competenza deve disporre della chiave quanto previsto per MSK, lato utente la chiave
MTK “in chiaro”. Lo scenario fraudolento di cui MUK deve essere custodita presso la smart-
sopra, che vede un legittimo destinatario risalire card, se questa è MBMS-capable, oppure
alla chiave MTK memorizzata sul proprio termi- presso un’area opportunamente protetta del
nale, non può essere impedito in assoluto, ma terminale mobile, in caso contrario.
può essere scoraggiato dall’operatore, con una
sostituzione sufficientemente frequente della 3.3 Charging
chiave stessa.
• La chiave MTK viene generata (e applicata al Il meccanismo di tariffazione MBMS (“tradizio-
contenuto MBMS da trasmettersi) presso il nale” e prepagato) è volto a garantire all’operatore
BM-SC. la massima flessibilità in termini di possibili char-
• La distribuzione della chiave MTK avviene uti- ging scheme attuabili e tiene conto della presenza
l i z z a n d o i l p ro t o c o l l o M I K E Y ( M u l t i m e d i a nel servizio di una componente di contenuto
Internet KEYing), in modalità punto-multipunto. MBMS (User Service), accanto ad una di trasporto
Sulla tratta radio, l’accesso all’informazione MBMS (Bearer Service), che vengono gestite in
MTK è limitato dal protocollo MIKEY stesso ai modo indipendente.
soli destinatari che dispongono di una Più in dettaglio, la componente di trasporto
seconda chiave denominata MSK, apparte- MBMS può essere tariffata in base alla durata
nente ad un livello gerarchico superiore e della sessione, al volume di dati in essa scam-
comune a tutti i legittimi destinatari della biati, alla durata della permanenza dell’utente
chiave MTK che protegge. all’interno di un determinato gruppo Multicast e/o
• Una stessa chiave MSK può essere utilizzata in base ad altri parametri di rete (es. QoS). La
per proteggere la distribuzione di più chiavi componente di contenuto MBMS, invece, può
MTK (ad esempio nel caso di re-keying fre- essere tariffata per sottoscrizione, vincolando
quente) ed è quindi un elemento più sensibile l’accesso ad un certo servizio MBMS ad una
della MTK. Ne consegue che la MSK, oltre a quota fissa (es. canone mensile) oppure per
dover essere distribuita ai legittimi destinatari in evento, ossia con un meccanismo di charging più
modo sicuro (ossia protetta da eventuali inter- raffinato che potrebbe risultare appetibile/ottimale
cettazioni sulla tratta radio), lato utente deve per determinati servizi.
essere custodita presso la smartcard, se questa Si osservi che, a prescindere dalla componente
è MBMS-capable , oppure presso un’area MBMS tariffata (servizio, trasporto o entrambe),
opportunamente protetta del terminale mobile, potenzialmente, l’entità fisica candidata a soste-
in caso contrario. nere le spese di un certo servizio MBMS non è
• La chiave MSK viene distribuita ai legittimi sempre e solo l’utente finale (il r e c e iv ing
destinatari utilizzando sempre il protocollo subscriber): in alcuni casi, l’operatore potrebbe
MIKEY, ma in modalità punto-punto, protetta a decidere di rivalersi anche, o soltanto, sul Content
sua volta da una terza chiave denominata MUK, Provider, come illustrato schematicamente nella
user-specific e appartenente ad un ulteriore tabella 1.
livello gerarchico superiore. La tariffazione del contenuto MBMS per evento,
• Concettualmente, la chiave MUK potrebbe eventualmente abbinata ad uno o più degli altri
anche essere di tipo permanente, tuttavia per charging scheme di cui sopra, appare piuttosto
ragioni di backward compatibility (verso USIM plausibile e per questo verrà sviluppata ulterior-
non MBMS-capable, ad esempio perchè di mente nel seguito.
Releases precedenti) e
di flessibilità, lo stan-
dard 3GPP prevede che
possa essere distribuita
e sostituita, se necessa- Service Aspects MBMS Bearer Service used
rio. Il meccanismo previ- Multicast (one or more) Broadcast (one or more)
sto per la condivisione User Service (Content) Receiving subscriber Receiving subscriber
della chiave MUK, tra Bearer Service (Transport) Content provider and/or receiving subscriber Content provider
rete e UE, è lo stesso MBMS = Multimedia Broadcast Multicast Service
utilizzato per la condivi-
sione delle credenziali
p re v i s t e d a l m e c c a n i -
smo di autenticazione TABELLA 1› Charging MBMS.
MBMS: la Generic
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alla MBMS Service Area pertinente al servizio di comunque quello riscontrato ed esaustivo (con la
cui essa fa parte. La notifica può includere la ritrasmissione di tutti i blocchi radio indicati come
richiesta di ‘counting’ dei terminali, procedura che errati dalla parte ricevente) e neppure quello non
consente alla rete di valutare il numero dei terminali riscontrato (che non prevede alcuna ritrasmis-
che richiedono di ricevere una specifica sessione sione), già specificati per i servizi punto-punto. Per
nell’ambito della cella. La valutazione è effettuata l’MBMS è stata introdotta una terza modalità del
sulla base dell’invio, da parte dei mobili interessati, protocollo RLC, denominata non persistente (in
di una richiesta della sessione in risposta alla noti- quanto le ritrasmissioni sono effettuate dalla rete,
fica proveniente dalla rete. La valutazione del ma non necessariamente per tutti i blocchi radio
numero di terminali, che richiedono la ricezione di indicati come errati da parte dei terminali coinvolti
una specifica sessione nell’ambito della cella, con- nella ricezione della sessione, ed il protocollo non
sente alla rete di ottimizzare la modalità di trasmis- richiede che tutti i blocchi radio siano corretta-
sione dei dati relativi a quella sessione nell’ambito mente ricevuti lato mobile).
della cella. Nel caso in cui la procedura di “coun- Il protocollo non persistente a livello RLC si
ting” non sia richiesta dalla rete, la notifica può applica anche nel caso in cui la modalità di tra-
includere direttamente l’assegnazione delle risorse smissione non sia riscontrata a livello radio. Anche
radio per la sessione notificata, specificando in in questo caso l’algoritmo di ritrasmissione dei
particolare i canali radio su cui sarà inviata la ses- blocchi radio non è specificato e dipende dalle
sione e l’identificativo radio della sessione stessa. implementazioni di rete, ma non si può comunque
La decisione da parte del BSS di allocare o avvalere delle informazioni che sono rese disponi-
meno risorse radio in una cella per la sessione, ed bili dai riscontri inviati nella modalità precedente-
in caso affermativo sul numero di risorse radio da mente descritta.
allocare, dipende dalla implementazione e deve Il numero di utenti per sessione nella cella che
essere presa tenendo conto dei valori del campo discrimina le due modalità di trasmissione è 16, in
informativo Allocation/Retention Priority (ARP), quanto questo è il massimo numero di terminali a
qualora esso sia incluso nel messaggio “MBMS cui è possibile aggiornare periodicamente, su una
SESSION START REQUEST” ed il BSS sia in grado risorsa radio, tramite la procedura GPRS di “conti-
di gestire questo campo, e sulla base delle risorse nuous timing advance update” l’informazione di
radio disponibili nella cella. Tale campo consente timing advance, che consente di allineare la base
di specificare il livello di priorità della sessione, se tempi del mobile con quella della stazione radio
essa può o meno scatenare la procedura di “pre- base, in funzione della loro distanza. Senza questo
emption” di servizi nel dominio PS che siano a più aggior namento periodico, ad un terminale
bassa priorità nella cella e che possano essere GPRS/EGPRS non è consentito trasmettere un
oggetto di “pre-emption”, e se può essere a sua blocco radio (e quindi neppure un riscontro come
volta oggetto di “pre-emption” da parte di servizi a descritto precedentemente), in quanto il conse-
più alta priorità nella cella. guente disallineamento della base tempi del mobile
Nel caso in cui sia presente l’identificativo della rispetto a quella della stazione radio base potrebbe
sessione nel messaggio proveniente dall’SGSN, comportare la parziale ricezione dei normal burst
sarà presente anche il numero di ripetizione della (unità informative di livello 1) costituenti un blocco
sessione stessa, per consentire al BSS di sapere radio (unità informativa di livello 2), da parte della
se si tratta della prima trasmissione della sessione stazione radio base, su uno dei time slot adiacenti
o di una sua ripetizione, ed in questo caso del a quello previsto per quel terminale, con conse-
numero della ripetizione della stessa. Anche que- guente collisione con i normal burst provenienti da
sto campo informativo può essere utilizzato dal altri mobili.
BSS, ad esempio per decidere se effettuare o Indipendentemente dalla modalità di trasmis-
meno la procedura di ‘counting’ nella cella oppure sione utilizzata tra le due precedentemente
in congiunzione con l’ARP (se disponibile) per descritte, un terminale che riceva una o più ses-
decidere se allocare o meno risorse radio nella sioni MBMS si trova nello stato di broadcast/multi-
cella per la trasmissione della sessione. cast receive mode, che è visto come un sotto-stato
del packet idle mode, ed al terminale non è possi-
5.2 Modalità di trasmissione a livello radio bile essere contemporaneamente coinvolto in una
connessione a circuito e/o in una o più sessioni a
Se il numero di mobili MBMS coinvolti nella pacchetto di tipo punto-punto.
ricezione di una specifica sessione nell’ambito di Anche ai mobili coinvolti in una connessione a
una cella non è superiore a 16, è possibile che la circuito o in una o più sessioni a pacchetto di tipo
rete instauri una modalità di trasmissione riscon- punto-punto o in DTM è comunque possibile rice-
trata a livello radio nella cella: ad ogni terminale vere la notifica dell’inizio di una sessione MBMS da
potrà essere richiesto da parte della rete l’invio di parte della rete. Tuttavia, affinché un terminale
riscontri sulle unità informative (blocchi radio) rice- MBMS possa ricevere la sessione notificata, deve
vute corrette e su quelle errate, al fine di consentire prima rientrare in packet idle mode, dopo aver rila-
alla rete di decidere se e quali blocchi radio ritra- sciato la connessione a circuito e/o la(e) sessione(i)
smettere. L’algoritmo di ritrasmissione dei blocchi a pacchetto di tipo punto-punto in cui era prece-
radio non è specificato e dipende dalle implemen- dentemente coinvolto, e quindi entrare in broad-
tazioni di rete. Il protocollo di ritrasmissione non è cast/multicast receive mode.
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5.3 Assegnazione delle risorse radio una finestra la cui dimensione massima è 6), di tra-
smettere al più su 2, e la somma dei canali su cui
Una volta che la rete ha effettuato il counting riceve e trasmette non deve essere comunque
dei terminali (se così richiesto nella notifica dell’ini- superiore a 6, su base trama TDMA. Tra i canali
zio della sessione), essa invia l’assegnazione delle radio ricevuti in downlink occorre includere anche
risorse ai mobili, nel caso in cui sia allocato un quello su cui sono mappati i canali di controllo
MBMS radio bearer per quella sessione, specifi- broadcast e comune, che devono essere comun-
cando in particolare i canali radio su cui sarà que monitorati da un terminale durante la ricezione
inviata la sessione e l’identificativo radio della ses- di una o più sessioni MBMS, in quanto, come detto
sione stessa. La rete può anche notificare ai termi- precedentemente, un tale terminale si trova in
nali la mancata allocazione di risorse radio per broadcast/multicast receive mode, un sotto-stato
quella sessione. del packet idle mode.
Sulle stesse risorse radio è possibile multiplare Nelle figure 12, 13, 14, 15 sono riportate le
più sessioni MBMS e sessioni punto-punto GPRS massime allocazioni di risorse radio per un MBMS
e/o EGPRS, ognuna di esse discriminata tramite un radio bearer nei casi specificati.
identificativo radio (quello già specificato a partire I due canali in uplink possono essere utilizzati
dalla R97 per le sessioni punto-punto ed il nuovo nel caso di ricezione di sessioni MBMS multiple in
identificativo introdotto per l’MBMS, che riutilizza modalità riscontrata a livello radio, per l’invio dei
in tutto o in parte il campo destinato all’identifica- rispettivi riscontri.
tivo radio di una sessione punto-punto). I blocchi radio relativi alla sessione MBMS sono
Se la modalità di trasmissione è quella riscon- trasmessi sulle risorse assegnate utilizzando gli
trata a livello radio, la rete assegna anche il canale schemi di (modulazione e) codifica già specificati
radio su cui i mobili trasmettono i riscontri; essa per il GPRS e per l’EGPRS, senza introdurre nuovi
assegna inoltre un identificativo specifico ad ogni schemi di codifica specifici dell’MBMS.
terminale, valido nell’ambito di quella specifica Come accennato precedentemente, un termi-
sessione in quella cella, tramite il quale la rete nale può ricevere più sessioni MBMS contempora-
richiede al terminale l’invio di riscontri sui blocchi neamente, purché l’allocazione delle risorse radio
radio ricevuti corretti e su quelli errati. per le diverse sessioni sia compatibile con le ‘radio
Il massimo numero di canali radio che possono access capabilities’ del terminale (p. es. il numero
essere assegnati all’interno di una trama TDMA per di canali radio che il terminale è in grado di gestire
l’invio di una sessione MBMS è pari a 4, numero contemporaneamente). Nel caso in cui ciò non sia
che può salire a 5, come eccezione, solo nel caso possibile, occorre che il mobile determini quali ses-
in cui il PBCCH sia allocato nella cella, si abbia un sioni ricevere e quali scartare: a tal fine, nel termi-
solo PCCCH allocato nella cella, ed il canale radio nale è associata una priorità per ogni servizio sot-
su cui sono mappati sia il PBCCH che il PCCCH è toscritto dall’utente.
contiguo agli altri canali radio allocati all’MBMS
radio bearer relativo a quella sessione ed utilizza gli 5.4 Gestione della mobilità
stessi parametri di frequenza. Nel caso di modalità
riscontrata a livello radio è anche allocato un Al fine di minimizzare le interruzioni del servizio
canale in uplink. Il terminale MBMS deve essere in dovute alla riselezione di cella, è stato introdotto
grado di ricevere fino a 5 canali radio (allocati in un meccanismo, denominato “Fast Reception
DL 0 1 2 3 4 5 6 7 DL 0 1 2 3 4 5 6 7
UL 5 6 7 0 1 2 3 4 UL 5 6 7 0 1 2 3 4
DL = DownLink DL = DownLink
UL = UpLink UL = UpLink
FIGURA 12› MBMS radio bearer senza canale di riscontro e senza PBCCH. FIGURA 14› MBMS radio bearer con canale di riscontro e senza PBCCH.
DL 0 1 2 3 4 5 6 7 DL 0 1 2 3 4 5 6 7
UL 5 6 7 0 1 2 3 4 UL 5 6 7 0 1 2 3 4
DL = DownLink DL = DownLink
UL = UpLink UL = UpLink
FIGURA 13› MBMS radio bearer senza canale di riscontro e con PBCCH. FIGURA 15› MBMS radio bearer con canale di riscontro e con PBCCH.
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Resumption”, in base al quale un terminale riceve sessione nella cella con l’eventuale possibilità
nella cella servente (prima di effettuare la risele- di pre-emption da parte di servizi a più alta
zione di cella) le informazioni, relative alla sessione priorità nella cella.
che sta ricevendo, che si riferiscono alle celle adia- Le diverse variabili rappresentano altrettanti
centi in cui è trasmessa la stessa sessione: le gradi di libertà e consentono alla rete di selezio-
informazioni includono, in particolare, l’identifica- nare per una specifica sessione la combinazione
tivo radio della sessione e l’allocazione dei canali più appropriata a seconda della cella considerata,
radio nelle celle adiacenti in cui la stessa sessione al fine di tentare di ottenere, a livello di implemen-
è trasmessa. tazione lato rete, una sorta di “loose synchronisa-
Se il terminale effettua una riselezione di cella tion” dei contenuti MBMS attraverso le diverse
verso una cella target per la quale ha ricevuto nella celle che costituiscono MBMS Service Area: l’o-
cella servente le informazioni relative alla sessione biettivo è quello di tentare di raggiungere il miglior
che sta ricevendo, è in grado di ripristinare imme- sincronismo possibile nell’invio dei contenuti
diatamente la ricezione della sessione (ed acquisire MBMS tra le diverse celle, al fine di massimizzare
contemporaneamente le informazioni di sistema sul la probabilità di fruizione, da parte degli utenti, di
canale di controllo broadcast); altrimenti, deve un servizio “senza soluzione di continuità” in cor-
prima acquisire le informazioni di sistema nella rispondenza dei cambi cella (a tal fine, la proce-
cella target e successivamente effettuare una pro- dura di “Fast Reception Resumption” minimizza i
cedura di accesso per richiedere la sessione nella tempi di interruzione del servizio in corrispon-
cella target. denza di un cambio cella, ma occorre altresì
È stata introdotta un’ulteriore ottimizzazione garantire che l’invio dei contenuti nella cella ser-
che consente, come scelta implementativa, di vente e nella cella target sia il più possibile sin-
gestire lato rete la priorità con cui vengono inviate crono per minimizzare le discontinuità nella rice-
nella cella servente le informazioni relative alla zione del servizio).
stessa sessione nelle celle adiacenti: la rete può A titolo puramente esemplificativo delle pre-
inviare prioritariamente le informazioni relative ad stazioni di throughput attese, nel caso della
una sessione per quelle celle adiacenti che sono modalità di trasmissione non riscontrata a livello
state indicate nei riscontri inviati dai terminali come radio, utilizzando il GPRS con lo schema di codi-
le migliori candidate ai fini di una riselezione di fica CS-3 e assumendo che la rete effettui due
cella o verso le quali sono state già decise delle ripetizioni (ovvero la prima trasmissione ed una
riselezioni di cella. Sempre come scelta implemen- ritrasmissione) per ogni blocco radio, su quattro
tativa, nelle suddette celle adiacenti la rete può canali radio si raggiunge un throughput di livello
instaurare un MBMS radio bearer relativo alla ses- 2 (RLC/MAC) pari a 28,8 kbit/s (assumendo che
sione, qualora non sia già presente, ed inviarne non vi siano altre sessioni MBMS o punto-punto
infomazione nella cella servente, per consentire ai multiplate sulle stesse risorse radio, che due
terminali di utilizzare la procedura di “Fast ripetizioni siano sufficienti per ricevere corretta-
Reception Resumption”. mente tutti i blocchi radio e non vi siano né inter-
ruzioni nella fruizione del servizio derivanti da
5.5 Valori di throughput ottenibili a livello radio riselezioni di cella, né riassegnazioni delle risorse
radio allocate con conseguente variazioni del
I valori di throughput attesi a livello radio non throughput); utilizzando l’EGPRS con MCS-6 e
sono univocamente definibili e dipendono da d u e r i p e t i z i o n i , i l t h ro u g h p u t d i l i v e l l o 2
diversi fattori quali: (RLC/MAC) raggiungibile a parità di condizioni è
• l’utilizzo del GPRS o dell’EGPRS; pari a 59,2 kbit/s. Pertanto, in prima approssima-
• lo schema di (modulazione e) codifica adottato; zione, si può stimare una distribuzione dei valori
• il numero di canali radio allocati per la sessione; di throughput di livello 2 per MBMS in GERAN
• il numero di ulteriori sessioni MBMS e/o ses- verosimilmente concentrata, anche se comunque
sioni punto-punto multiplate sulle stesse risorse non confinata, tra 30 kbit/s e 60 kbit/s.
radio allocate alla sessione;
• la modalità di trasmissione adottata (riscontrata
a livello radio o meno); 6. Accesso radio UTRAN
• il numero di utenti coinvolti nella ricezione della
sessione nel caso di trasmissione riscontrata a Il supporto di servizi MBMS in una rete di
livello radio; accesso UTRAN ha comportato una serie di
• le modalità di ritrasmissione dei blocchi radio; modifiche sostanziali nel modo di progettare e
• le condizioni radio nella cella (sia in termini di pianificare il sistema. Infatti l’accesso UTRAN,
livello di segnale ricevuto dal terminale che di originariamente progettato ed ottimizzato per i
rapporto segnale/interferente co-canale e da servizi PTP, è per di più basato su uno schema di
canale adiacente); accesso radio quale il WCDMA che dispone di
• il modello di mobilità del terminale; una serie di tecniche (link adaptation, ritrasmis-
• la possibilità o meno di effettuare la procedura sioni, controllo di potenza veloce e macrodiver-
di “Fast Reception Resumption” in corrispon- sità) che poco si prestano ad essere utilizzate in
denza di una riselezione di cella; modo efficiente per canali condivisi da più utenti
• l’eventuale riassegnazione di risorse radio per la simultaneamente.
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MCCH- MTCH-
SAP SAP
MAC SAPs
FIGURA 16› Mappatura tra canali logici e canali di trasporto per MBMS
lato rete e UE. FIGURA 18› Sequenza procedure nei casi di session start.
La ricezione da parte dei terminali del flusso All’atto della ricezione di un “MBMS SESSION
dati d’utente trasportato sul MTCH è regolata da START” (figura 18) da parte dell’SGSN, l’RNC, pre-
informazioni di controllo (figura 17) inviate periodi- dispone le risorse radio e di rete per il setup di un
camente sul canale MCCH (MBMS Control Radio Bearer MBMS e successivamente notifica ai
Channel) della cella sulla quale il mobile è accam- terminali la variazione delle informazioni sul MCCH
pato. Il terminale cha ha sottoscritto i servizi mediante MBMS Change information (che costitui-
MBMS, riceve sul canale MCCH: sce la cosiddetta “procedura di Notification”).
• l’elenco e lo scheduling temporale dei servizi Quando la sessione MBMS relativa ad un certo
trasmessi (MBMS Service Information); servizio è terminata (SESSION STOP) le informa-
• la configurazione radio dei vari Radio Bearer zioni di scheduling sul MCCH vengono modifi-
MBMS usati (Radio Bearer Information). cate, oppure, se non ci sono più servizi MBMS,
Per rendere più efficiente l’uso delle batterie, il viene completamente interrotta la trasmissione
terminale può sospendere la ricezione del MCCH del MCCH.
qualora le informazioni non varino per lunghi La ricezione MBMS sopra descritta può avve-
periodi, pertanto tali variazioni possono avvenire nire sia quando il terminale è in “Connected
soltanto in periodi ben prefissati (Modification Mode”, cioè quando ha una connessione RRC
Period), la cui durata può comunque essere confi- attiva, sia in “Idle Mode”. Questa seconda
gurata in rete. opzione è da preferirsi quando ad un certo servi-
zio MBMS è iscritto un
n u m e ro m o l t o e l e v a t o d i
utenti (mediante procedura
di Counting), il che compor-
Modification period Modification period t e re b b e l ’ a t t i v a z i o n e d i
diversi contesti RRC
MCCH Repetition period nelL’RNC. In questo caso la
rete può decidere di tenere
la maggior parte dei termi-
nali in “Idle Mode”. È ovvio
Change information che ciò è possibile solo per
i terminali che hanno solo
MCCH = MBMS Control CHannel
servizi MBMS attivi, cioè
non hanno la necessità di
una connessione RRC per
FIGURA 17› Scheduling delle informazioni di controllo MCCH. altri servizi PTP (si veda il
paragrafo 6.5).
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stati ottenuti in uno scenario di simulazione macro- renti, il terminale segue un criterio di priorità
cellulare, considerando due diversi modelli di pro- secondo le indicazioni dell’utente o dell’applica-
pagazione/mobilità, assimilabili a condizioni indoor zione.
e outdoor. Alla fine della sessione, tuttavia, i terminali
In caso di radio bearer a bit rate più elevata per resterebbero concentrati nel layer MBMS e questo
MBMS si può approssimativamente assumere che potrebbe creare problemi di sovraccarico in caso
la potenza di cella necessaria cresca linearmente di generazione del normale traffico punto-punto,
con l’incremento di bit rate e quindi, per un servi- per il quale molto probabilmente il layer non è
zio streaming a 128 kbit/s, è sufficiente raddop- dimensionato. Per questo motivo esiste il processo
piare le percentuali di potenza utilizzata riportate contrario detto “Frequency Layer Dispersion” per il
nelle tabelle 2 e 3. Da notare comunque che il bit quale il terminale riseleziona una cella diversa da
rate massimo supportato da un mobile MBMS è quella sulla quale è accampato alla fine della ses-
384 kbit/s, limite dettato dalle dimensioni della sione MBMS. Entrambe le procedure di cell rese-
memoria e dalla capacità di processamento del lection sono controllate dalla rete che indica sia il
terminale stesso. layer per MBMS sia quello “di ritorno” attraverso i
canali di controllo.
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