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Le origini

Nel XV secolo l'area dei Paesi Bassi (termine con cui all'epoca si indicavano anche il Belgio e
il Lussemburgo) consisteva di vari ducati, contee e vescovati indipendenti, spesso (ma non sempre) facenti
formalmente parte del Sacro Romano Impero. Nel 1477 tutti questi piccoli Stati (noti come le Diciassette
province) finirono nelle mani dell'imperatore Massimiliano I, della famiglia degli Asburgo, attraverso il
matrimonio con Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario. Nel 1556passarono dai domini imperiali
a quelli spagnoli, data l'abdicazione di Carlo V (1556) che li lasciò in eredità al figlio Filippo II, re di
Spagna.
La lotta per l'indipendenza
Per reprimere una serie di ribellioni scoppiate nel 1566, il re di Spagna Filippo II inviò nei Paesi
Bassi Fernando Álvarez de Toledo, terzo duca d'Alba, il quale instaurò un regime di terrore attraverso
l'istituzione di un organo di giustizia speciale chiamato Consiglio dei torbidi, con il quale processò e
condannò per tradimento almeno ottomila persone. Dopo aver sconfitto le truppe di Guglielmo I d'Orange,
riuscì a porre sotto controllo le province meridionali. La ribellione continuò comunque nelle province del
Nord. La guerra cambiò fisionomia quando una flotta di ribelli calvinisti,
chiamati Watergeuzen (mendicanti del mare), assalì e conquistò la città di Brielle.
Gli sforzi centralizzatori di Filippo II (che miravano ad eliminare le tradizionali autonomie delle varie città),
uniti alla forte tassazione e al suo appoggio alla persecuzione dei protestanti da parte della Chiesa
cattolica portarono nel 1568 ad una rivolta, che fu l'inizio della cosiddetta Guerra degli ottant'anni. Alle
angherie di Filippo II rispose l'unione delle Province settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi con
la Pacificazione di Gand (o Unione di Gand). Questa fu la prima e ultima storica unione tra le due parti del
paese (che in realtà era sommariamente diviso in tre: a Nord le Sette Province, al centro le terre Generali, tra
le cui città vi era Gand, e a Sud i Paesi Bassi spagnoli, gli attuali Belgio e Lussemburgo), e fu il "gioiello di
Guglielmo d'Orange". Gioiello che però tradì le aspettative delle parti che lo componevano a causa
principalmente di dissidi religiosi nel suo interno: le province del Nord abbracciavano il Calvinismo,
meritocratico e intransigente, mentre quelle del Sud erano in prevalenza cattoliche.
A seguito del reciproco divieto di professare le rispettive religioni l'Unione di Gand si scisse in due altre
Unioni: quella di Utrecht a Nord e quella di Arrasa Sud. Le due Unioni non combattevano lo stesso nemico,
almeno ufficialmente, in quanto le province del sud restavano formalmente fedeli a Filippo II. Inizialmente
le Province Unite, guidate da Guglielmo I di Orange cercarono di scegliersi un sovrano, ma due esperimenti
falliti con il duca Francesco d'Angiò(1581-1583) e con il conte di Leicester (1585) convinsero le
Province a diventare ufficialmente una Repubblica (1588), per quanto la famiglia degli Orange-Nassau vi
giocasse un ruolo preminente.
L'indipendenza delle Province Unite fu riconosciuta dalla Spagna, de facto, con la tregua di
Anversa del 1609 con cui cessava lo stato di guerra fra Spagna e Province Unite, ma la prima non
riconosceva ancora, formalmente, l'indipendenza delle seconde.
Il primo vero riconoscimento ufficiale della indipendenza delle Province Unite avvenne solo con la Pace di
Vestfalia del 1648. Si trattava di una doppia indipendenza: da un lato la Spagna rinunciava definitivamente
alle proprie pretese su quei territori; dall'altro le Province Unite ottenevano anche di non far più parte
del Sacro Romano Impero.

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