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Art. 1 I volontari sono soci del Movimento culturale di “Rinnovamento nella Tradizione” che oltre
a condividere le attività, gli statuti e i valori comuni del Movimento, intendono operarsi per il bene
comune, compiendo con dedizione e zelo attività di carattere sociale, umanitario, attività
assistenziale verso i bisognosi e i poveri, attività di protezione civile, di primo intervento e di pronto
soccorso specialmente in caso di pubbliche calamità nel territorio nazionale, attività culturale e di
tutela del Patrimonio storico, naturale, artistico italiano, sia esso in territorio nazionale sia in
territorio internazionale, senza alcuna finalità lucrativa, ed a titolo gratuito.
La sede della I Divisione e Comando Generale del Corpo è in Pianezza (Torino) in Via San
Gabriele, 16 piano terra. Consapevoli dell’importanza umana e sociale che ha assunto il volontario
nella nostra società, svolgono con esclusivo spirito di servizio ed a titolo gratuito le attività loro
richieste nell’ambito delle iniziative e programmi del Movimento culturale.
La decisione circa l’accettazione delle domande e la verifica degli anzidetti requisiti è devoluta al
Comando generale del Corpo nonché al visto della Presidenza nazionale del Movimento, sentita la
Segreteria generale e previa presentazione del Delegato competente per territorio. I requisiti per
l’ammissione al Corpo sono stabiliti dalle norme di applicazione del presente Regolamento e dai
requisiti statutari.
Art. 3 Dette attività saranno svolte da Gruppi che sono composti da elementi maschili e femminili.
Il volontario viene munito di un tesserino di riconoscimento. Nel caso cessi l’attività di volontariato,
il tesserino deve essere restituito. I Gruppi, a seconda della loro specializzazione e della funzione
specifica cui sono destinati, saranno costituiti da un numero di elementi sufficienti ad assicurare la
loro funzionalità operativa e da un congruo numero di elementi ausiliari.
Art. 4 Durante la sua attività il volontario può avere accesso a dati sensibili, il cui trattamento è
regolato dalla legge sulla privacy e successive modifiche. Il volontario deve quindi attenersi al
rispetto della normativa vigente; inoltre l’attività del volontario è regolata dal codice deontologico e
dal presente regolamento. Il volontario si assume personalmente la piena responsabilità civile e
penale di qualsiasi atto compiuto in contrasto con quanto sopra espresso.
Art. 5 I settori del volontariato dell’associazione sono quelli previsti nello statuto del Movimento e
nel presente Regolamento. Il volontario è coordinato da un referente dello specifico settore. La
partecipazione a incontri periodici di supervisione e programmazione di gruppo, previsti per i
diversi settori di attività, è presupposto indispensabile per il proseguimento dell’attività di
volontariato.
Art. 6 Qualora nello svolgimento della sua attività il volontario abbia necessità di farsi aiutare o
sostituire temporaneamente da altri volontari, dovrà preventivamente comunicarlo alla figura di
riferimento.
dimissioni
perdita della qualifica di socio
mancato pagamento della quota associativa
evidente ed ingiustificata inattività
indegnità
eventuali cambiamenti degli indirizzi programmatici dell’associazione
atti contrari all’interesse dell’associazione
ogni attività contraria a quanto stabilito dallo statuto.
Per quanto non espresso nel presente regolamento, il volontario può e deve confrontarsi con la
figura di riferimento.
Procedure disciplinari
L’organizzazione dei vari gruppi e le loro specializzazioni saranno stabilite dal Comando generale.
Ai fini del coordinamento delle attività dei Gruppi, il territorio nazionale è ripartito in Divisioni
geografiche, corrispondenti a Macro-Regioni:
Nell’ambito delle singole Divisioni, vi potranno essere per esigenze di servizio singoli
“Raggruppamenti”
Il Comando Generale dispone di pieni poteri di coordinamento del Corpo su base nazionale,
di sovrintendere all’amministrazione ed all’attività del Corpo; di potere decisionale, di
facoltà di convocare e di deliberare circa le disposizioni interne. Esso sovrintende al
reclutamento ed alle attività operative del Corpo e si riunisce almeno minimo tre volte
l’anno e fissa le direttive di massima dell’organizzazione del Corpo che saranno sottoposte a
visto della Presidenza e Segreteria nazionale.
(….)
Essi sovrintendono alle attività dei Gruppi che operano nella giurisdizione territoriale della zona
loro assegnata e promuovono le iniziative atte ad incrementare l’attività dei Gruppi stessi.
Essi trasmettono semestralmente al Comando generale una relazione sull’attività dei vari Gruppi
locali e le segnalano tempestivamente gli interventi di rilevanza.
Essi, devono cooperare con i delegari regionali e gli altri organi del Movimento dislocato in loco e
territorialmente competente per le attività culturali che esulano dai compiti previsti nel suddetto
Regolamento.
Art. 10
Il Corpo Volontari, su apposita istanza del Comando generale al Consiglio Direttivo del
Movimento, potrà, previa delibera di quest’ultimo, stipulare apposite convenzioni con le Autorità
Italiane interessate nonché accordi con Enti pubblici o privati che perseguono analoghe finalità e
attività di volontariato.
Il Corpo Volontari sarà finanziato da versamenti volontari effettuati dai suoi componenti, da
assegnazioni da parte di privati mediante donazioni. La gestione economica-finanziaria è di
competenza del Consiglio Direttivo del Movimento di Rinnovamento nella Tradizione e le relative
risultanze fanno parte integrante del rendiconto finanziario del medesimo.
Il personale del Corpo adotterà particolari uniformi le cui caratteristiche saranno stabilite dal
Comando generale e dal Consiglio direttivo nazionale del Movimento, previa approvazione della
Presidenza e Segreteria generale. Il Corpo usa l’emblema del Movimento con in calce recante la
scritta “CORPO VOLONTARI”
lo statuto dell’associazione
il codice deontologico del volontario
il regolamento interno