IL FATTORE CHIAVE DEL SUCCESSO dell’applica- tivi e che fanno perdere tempo, permettendogli
zione dell’Artificial Intelligence è il suo utilizzo quindi di concentrarsi sulle attività dove è e sarà
nell’attività quotidiana delle risorse che devono sempre indispensabile l’intelligenza umana, in-
sentirsi aiutate, supportate, “potenziate” e mai crementando indirettamente la percezione della
scavalcate scongiurando il rischio che, per paura loro rilevanza aziendale e quindi della loro pro-
di perdere il loro ruolo all’interno dell’organiz- duttività.
zazione, ergano barriere ostili alla sua diffu- Questo modo di approcciare il tema dell’applied
sione. Cosi interpretato, soprattutto in contesti intelligence è stato la chiave vincente della sua
molto particolari e fortemente connotati dall’at- introduzione con successo all’interno della va-
tività umana, questo binomio permette di appli- lue chain degli editori. L’innovazione deve essere
care modelli operativi “intelligenti” di successo prima di tutto culturale e sempre ‘human cente-
in cui uomo e macchina possono collaborare, red’, le piattaforme di crowdsourcing di conte-
ampliando l’area di operatività dell’applied nuti piuttosto che sistemi di artificial intelligence
intelligence a quelle attività che non potendo devono essere a supporto dei giornalisti valoriz-
essere sostituite dall’intelligenza artificiale, pos- zando le loro abilità professionali senza limitarle
sono comunque essere fortemente potenziate né tantomeno soppiantarle: si assisterà ad un
e innovate: l’intelligenza umana e l’Artificial giornalismo evoluto spinto dall’onda della digi-
Intelligence così si completano e si rafforzano talizzazione che permetterà di coniugare in modo
l’una con l’altra creando un binomio destinato etico la tecnologia con il giornalismo stesso.
ad essere indissolubile in futuro. I modelli ope- Con l’ingresso dell’intelligenza artificiale in
rativi cosi ripensati in chiave digitale e innova- redazione i giornalisti hanno la possibilità di
tiva sono in grado di ridare alle aziende risorse sprigionare il massimo del proprio valore ag-
più produttive e focalizzate su attività a maggior giunto e delle proprie capacità creative mentre
valore aggiunto. La chiave per il successo e l’ac- alle macchine sono relegati compiti ripetitivi e
cettazione delle nuove tecnologie, soprattutto di supporto al giornalista stesso. Nonostante
in ecosistemi meno propensi al cambiamento, la scrittura sia sempre stata considerata prero-
sta nel far percepire alle risorse la possibilità gativa umana, che se rapportata al mondo edi-
di essere sgravate dai compiti routinari, ripeti- toriale si fonda tra l’altro anche sull’assioma
che i giornalisti siano depositari del rapporto tutto in contesti di notizie ripetitive, per esem-
di fiducia con i propri lettori, oggi si può ormai pio le pagine finanziarie, i bollettini di Borsa,
affermare che l’intelligenza artificiale può con- le previsioni del tempo, addirittura i video
tribuire sensibilmente al ciclo produttivo reda- (es. Il 31 gennaio 2015 Associated Press pub-
zionale fino ad arrivare addirittura a generare in blica un articolo intitolato Apple tops Street
autonomia del contenuto testuale, fotografico o video. 1Q forecasts. Si tratta di un semplice report
Come sostiene Francesco Paulo Marconi (gior- finanziario sulle previsioni del primo trime-
nalista esperto di intelligenza artificiale appli- stre per Apple, ma la particolarità sta nella
cata al giornalismo, Capo della Ricerca e dello firma, che fa capire come l’articolo non sia
Sviluppo del Wall Street Journal, Responsabile stato realizzato da un umano, ma generato
dell’Editorial Lab, membro del Tow Center per da un’intelligenza artificiale sfruttando NLP
il Giornalismo Digitale della Columbia Univer- (Neuro-linguistic programming), a partire dai
sity e ricercatore affiliato a MIT Media Lab) al dati grezzi finanziari).
“Meet The Media Guru”, l’intelligenza artificiale • Customizzazione notizie in base alla localiz-
è una delle risposte a tutte quelle spine irritative zazione o in base a una differente prospettiva.
che hanno messo in difficoltà il mondo del gior- (es. Il Washington Post ha usato questo tipo
nalismo dai blog di ‘non professionisti’ ai social di tecnologia per personalizzare e arricchire
che man mano hanno cominciato a erodere l’au- le notizie fornite nei vari Stati durante l’ul-
torevolezza degli editori. tima tornata elettorale americana).
Sempre Marconi sostiene che se “quindici anni fa • Ricerca e aggregazione dati per fornire un
un giornalista doveva scrivere, fare video e fare quadro più ampio di una storia o per ar-
le foto, oggi non basta più. Bisogna conoscere le ricchire la storia stessa fornendo spunti e
basi della programmazione, fare l’analisi dei dati, suggerimenti interessanti a disposizione del
sapere fare una infografica. Alla Columbia e in giornalista (es. esistono tool che permettono
tutte le scuole di giornalismo più importanti gli di creare velocemente sunti e sommari).
studenti seguono corsi di intelligenza artificiale • Rilevazione veridicità delle fonti e delle in-
e di computational journalism, che va oltre il sem- formazioni attraverso la combinazione di
plice utilizzo dei dati, ma applica procedure in- artificial intelligence e blockchain (es. Face-
formatiche a tutte le fasi della produzione: dalla book si sta muovendo in questa direzione de-
raccolta all’attribuzione di senso ai dati, fino ad stinando ingenti somme di investimento per
arrivare alla loro presentazione”. combattere le fake news).
In questo processo di innovazione nelle reda- • Analisi traffico su social e web utile ai gior-
zioni inizieranno ad emergere quindi figure nalisti per indirizzare le loro produzioni (es.
emergenti come gli automation editor, computa- molte start-up stanno sviluppando algoritmi
tional journalist, newsroom tool manager: capaci di intercettare in tempo reale trend che
I tool di AI che, spesso basati su machine lear- si sviluppano sul web o sui social anticipando
ning, sono applicati nelle redazioni editoriali dal l’identificazione di notizie che potenzial-
2015, stanno diventando sempre più dei fedeli mente possono diventare virali).
alleati dei giornalisti che avranno a disposizione • Creazione di opere intere, seppur per ora con
più supporti che gli permetteranno di raccon- fini sperimentali, dove non si genera solo un
tare storie coinvolgenti, ricche di contenuti contenuto fine a se stesso ma sviluppa una
aggiornati real time e di difficile reperimento storia vera e propria degna di un romanzo (es.
alimentando quindi anche quel giornalismo più in Giappone un robot ha scritto un romanzo
investigativo e di denuncia. che per la prima volta ha superato la prima
Questo tipo di applicazione dell’artificial intel- selezione di un concorso letterario giappo-
ligence pertanto abilita una serie di funzionalità nese Hoshi Shinichi grazie alla produzione
all’interno del mondo editoriale: svolta dal tool di AI sviluppato dal team di
• Creazione automatica di contenuti soprat- ricercatori del professor Hitoshi Matsubara,
Performs Supports
spell check supervised and
and provide unsupervised
suggestion learning phase
ORTOGRAPHIC AND
for correct SYNTACTIC CONTINUOUS
syntatic and CORRECTOR TRAINING
grammatic
text written
AI Prompter Interface
FIGURA 2. AI Promter Interface
fonti interne (es. archivio Il Secolo XIX) ed La sfida sposata da Il Secolo XIX è infatti quella
esterne (es. Wikipedia) sarà in grado di sug- di utilizzare la tecnologia avanzata per incremen-
gerire al redattore contenuti addizionali ai tare non solo la produttività redazionale ma per
quali attingere per arricchire la storia o per mettere i giornalisti stessi nelle condizioni di cre-
verificare alcune informazioni che possano are contenuti unici e di qualità che permettono
incrementare il livello di completezza e qua- all’editore di incrementare la fidelizzazione dei
lità dell’articolo stesso. lettori e il traffico web generando benefici indotti
Queste funzionalità è evidente come dunque anche sul fronte delle revenue complessive.
entreranno nell’operatività quotidiana della re- L’artificial intelligence diventa quindi sempre
dazione che in questo modo, fondandosi su un più una tecnologia su cui, anche gli editori, non
giornalismo “assistito”, potrà portare vantaggi puntano solo per fini sperimentali ma perché cre-
ancor più rilevanti per l’editore e per l’intero eco- dono possa diventare una vera e propria risorsa
sistema editoriale. aggiuntiva capace di differenziarli su un mercato
L’editore, dotando la redazione di questo ulteriore editoriale in difficoltà dove reputazione e conte-
supporto, potrà così perseguire quel giornalismo nuti distintivi saranno i fattori dominanti per fi-
di qualità, ricco e sempre aggiornato capace di delizzare il lettore garantendo la sopravvivenza
incrementare la reputazione dell’editore stesso. dell’intero ecosistema.
L'autore