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Tolè 2014

Tanti strumenti,
una sola orchestra

I musicanti di Brema

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Giorno 1: Vieni anche tu!

Canto: Vocazione

Era un giorno come tanti altri, e quel giorno lui passò; era un uomo come tutti gli altri, e passando
mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me
nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri, e quel giorno mi chiamò.
Tu, Dio, che conosci il nome mio, fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia
strada nella vita all’incontro con te.
Era l’alba triste e senza vita, e qualcuno mi chiamò; era un uomo come tutti gli altri, ma la voce,
quella no. Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato, una volta sola l’ho sentito
pronunciare con amor. Era un uomo come nessun altro, e quel giorno mi chiamò.
Tu, Dio, che conosci il nome mio, fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia
strada nella vita all’incontro con te.

Salmo 135: “Cantiamo al Signore!”

Alleluia. Colpì numerose nazioni


Lodate il nome del Signore, e uccise sovrani potenti:
lodatelo, servi del Signore
Sicon, re degli Amorrei,
voi che state nella casa del Signore, Og, re di Basan,
negli atri della casa del nostro Dio. e tutti i regni di Canaan.

Lodate il Signore, perché il Signore è buono; Diede in eredità la loro terra,


cantate inni al suo nome, perché è amabile. in eredità a Israele suo popolo.

Il Signore si è scelto Giacobbe, Signore, il tuo nome è per sempre;


Israele come sua proprietà. Signore, il tuo ricordo di generazione in
generazione.
Sì, riconosco che il Signore è grande,
il Signore nostro più di tutti gli dèi. Sì, il Signore fa giustizia al suo popolo
e dei suoi servi ha compassione.
Tutto ciò che vuole
il Signore lo compie in cielo e sulla terra, Gli idoli delle nazioni sono argento e oro,
nei mari e in tutti gli abissi. opera delle mani dell'uomo.

Fa salire le nubi dall'estremità della terra, Hanno bocca e non parlano,


produce le folgori per la pioggia, hanno occhi e non vedono,
dalle sue riserve libera il vento. hanno orecchi e non odono;
no, non c'è respiro nella loro bocca.
Egli colpì i primogeniti d'Egitto,
dagli uomini fino al bestiame. Diventi come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida.
Mandò segni e prodigi
in mezzo a te, Egitto, Benedici il Signore, casa d'Israele;
contro il faraone e tutti i suoi ministri. benedici il Signore, casa di Aronne;
benedici il Signore, casa di Levi;

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voi che temete il Signore, benedite il Signore. che abita in Gerusalemme!
Alleluia.
Da Sion, benedetto il Signore,

I musicanti di Brema di Jacob e Wilhelm Grimm – Parte prima


Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per molti anni; ma ora le forze lo
abbandonavano e di giorno in giorno diveniva sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone
pensò di toglierlo di mezzo, ma l'asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di
Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare parte della banda municipale. Dopo aver camminato un po',
trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando come uno sfinito dalla corsa. "Perché soffi
così?" domandò l'asino. "Ah," rispose il cane, "siccome sono vecchio e divento ogni giorno più
debole e non posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la sono data
a gambe; ma adesso come farò a guadagnarmi il pane?" - "Sai?" disse l'asino. "Io vado a Brema a
fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere nella banda." Il cane era d'accordo e andarono
avanti. Poco dopo trovarono per strada un gatto dall'aspetto molto afflitto. "Ti è andato storto
qualcosa?" domandò l'asino. "Come si fa a essere allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato che
invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa invece di
dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato di annegarmi; l'ho scampata, è vero, ma adesso è un
bel pasticcio: dove andrò?" - "Vieni con noi a Brema: ti intendi di serenate, puoi entrare nella banda
municipale." Il gatto acconsentì e andò con loro. Poi i tre fuggiaschi passarono davanti a un cortile;
sul portone c'era il gallo del pollaio che strillava a più non posso. "Strilli da rompere i timpani,"
disse l'asino, "che ti piglia?" - "Ho annunciato il bel tempo," rispose il gallo, "perché è il giorno in
cui la Madonna ha lavato le camicine a Gesù Bambino e vuol farle asciugare; ma domani, che è
festa, verranno ospiti, e la padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto alla cuoca che vuole
mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare il collo. E io grido a squarciagola finché
posso." - "Macché Cresta rossa," disse l'asino, "vieni piuttosto con noi, andiamo a Brema; qualcosa
meglio della morte lo trovi dappertutto; tu hai una bella voce e, se faremo della musica tutti
insieme, sarà una bellezza!" Al gallo piacque la proposta e se ne andarono tutti e quattro.

Cosa ci dice Gesù (Lc 5,1-11)

Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di
Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in
una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle
dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca".
Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua
parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si
rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero
e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si
gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo
stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così
pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non
temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo
seguirono.

Parole chiave: incontro, cammino, accoglienza, insieme, fiducia.

Riflettiamo insieme:
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• Sai metterti in gioco nelle situazioni nuove?
• Sei disposto ad andare incontro all’altra persona?
• Preferisci essere cercato dagli amici o cercare gli amici?
• Quando vedi qualcuno che ha bisogno, sai prestargli attenzione?

La vita è la mia, faccio come voglio io!


Questa è la mia vita – Luciano Ligabue

Questa è la mia vita Questa è la mia vita


Se ho bisogno te lo dico Certi giorni non si batte
Sono io che guido Certi altri meno
Io che vado fuori strada E' così che va per tutti
Sempre io che pago Certi giorni è poca
Non è mai successo Certi giorni sembra troppa
Che pagassero per me E invece non lo è mai
Questa è la mia vita E ora che ci sei
Se entri chiedimi il permesso Dato che ci sei
Portami una gita Fammi fare un giro
Fammi ridere di gusto Su chi non sono stato mai
Porta la tua vita Dato che ci sei
Che vediamo che succede Come io vorrei
A mescolarle un po' Questa è la mia vita
E ora che ci sei Tieniteli ti i consigli
Dato che ci sei Io non l'ho capita
Fammi fare un giro Figurati se tu fai meglio
Su chi non sono stato mai Porta la tua vita
Dato che ci sei E vediamo che succede
Come io vorrei A mescolarle un po'
Questa è la mia vita E ora che ci sei
Sono quello che ci pensa Dato che ci sei
Porta un paio d'ore Fammi fare un giro
Una notte bella densa Su chi non sono stato mai
Trattamela bene Dato che ci sei
Che al momento è solo questa Come io vorrei
E poi.. vedremo poi

Riflettiamo insieme:
• Sono capace di condividere con gli altri le mie esperienze?
• Sono capace di fare entrare gli altri nella mia vita?
• Riesco a fare spazio a chi me lo chiede o devo essere sempre al centro?

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Giorno 2: Accordiamoci!

Canto: Preghiera di Gesù

Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sarò con loro
pregherò con loro, amerò con loro, perché il mondo venga a Te o Padre,
conoscere il tuo amore è avere vita con Te.
Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre
della vera luce, perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi,
o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a Te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno, se sarete uniti,
se sarete pace, se sarete puri perché voi vedrete Dio,
che è Padre, in Lui la vostra vita gioia piena sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siete testimoni
di un amore immenso, date prova di quella speranza che è in voi,
coraggio! Vi guiderò per sempre io rimango con voi.
Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza,
fa che sia fedele, come Cristo che muore e risorge perché il Regno del Padre
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in Lui.

Salmo 100: “Lodiamo il Signore!”

Acclamate il Signore, voi tutti della terra, Varcate le sue porte con inni di grazie,
servite il Signore nella gioia, i suoi atri con canti di lode,
presentatevi a lui con esultanza. lodatelo, benedite il suo nome;

Riconoscete che solo il Signore è Dio: perché buono è il Signore,


egli ci ha fatti e noi siamo suoi, il suo amore è per sempre,
suo popolo e gregge del suo pascolo. la sua fedeltà di generazione in generazione.

I musicanti di Brema – Parte seconda

Ma non potevano raggiungere Brema in un giorno e la sera giunsero in un bosco dove si


apprestarono a passare la notte. L'asino e il cane si sdraiarono sotto un albero alto, mentre il gatto e
il gallo salirono sui rami, ma il gallo volò fino in cima, dov'egli era più al sicuro. Prima di
addormentarsi guardò ancora una volta in tutte le direzioni, e gli parve di vedere in lontananza una
piccola luce, così gridò ai compagni che, non molto distante, doveva esserci una casa poiché
splendeva un lume. Allora l'asino disse: "Mettiamoci in cammino e andiamo, perché qui l'alloggio è
cattivo." E il cane aggiunse: "Sì, un paio d'ossa e un po' di carne mi andrebbero anche bene!" Perciò
si avviarono verso la zona da cui proveniva la luce e, ben presto, la videro brillare più chiara e

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sempre più grande, finché giunsero davanti a una casa bene illuminata dove abitavano i briganti.
L'asino, che era il più alto, si avvicinò alla finestra e guardò dentro. "Cosa vedi, testa grigia?"
domandò il gallo. "Cosa vedo?" rispose l'asino. "Una tavola apparecchiata con ogni ben di Dio e
attorno i briganti che se la spassano." - "Farebbe proprio al caso nostro," disse il gallo. "Sì, sì; ah, se
fossimo là dentro!" esclamò l'asino. Allora gli animali tennero consiglio sul modo di cacciar fuori i
briganti, e alla fine trovarono il sistema. L'asino dovette appoggiarsi alla finestra con le zampe
davanti, il cane saltare sul dorso dell'asino, il gatto arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in
volo e si posò sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono tutti insieme il
loro concerto: l'asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto miagolava e il gallo cantava; poi dalla
finestra piombarono nella stanza facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da
quell'orrendo schiamazzo, credettero che fosse entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel bosco. I
quattro compagni sedettero a tavola, si accontentarono di quello che era rimasto e mangiarono come
se dovessero patir la fame per un mese.

Cosa ci dice Gesù… (Gv 13,12-17)


Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Capite quello
che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque
io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi
ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. In verità, in verità io vi
dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato.
Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.

Parole chiave: consiglio, aiuto, esempio, servizio, felicità.

Riflettiamo insieme:
• Nel gruppo sai prendere l’iniziativa quando c’è bisogno di te?
• Sei capace di ascoltare le proposte degli altri e di accordarti con loro per decidere insieme?

• Credi che le tue idee siano importanti e le condividi o lasci che decidano tutto gli altri?

• Nel gruppo sai far sentire la tua voce se viene proposto qualcosa di contrario a ciò che ritieni
giusto?
• Sei capace di metterti al servizio degli altri per il bene di tutti?

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Impegnarsi anche per gli altri: essere d’esempio!
Metti in circolo il tuo amore – Luciano Ligabue

Hai cercato di capire e di correnti forti


e non hai capito ancora perché 'sto mare sia come vuoi te.
se di capire si finisce mai.
Hai provato a far capire Metti in circolo il tuo amore
con tutta la tua voce come fai con una novità
anche solo un pezzo di quello che sei. Metti in circolo il tuo amore
Con la rabbia ci si nasce come quando dici si vedrà
o ci si diventa come fai con una novità
tu che sei un esperto non lo sai.
Perché quello che ti spacca E ti sei opposto all'onda
ti fa fuori dentro ed è li che hai capito
forse parte proprio da chi sei. che più ti opponi e più ti tira giù.
E ti senti ad una festa
Metti in circolo il tuo amore per cui non hai l'invito
come quando dici "perché no?" per cui gli inviti adesso falli tu.
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti "non lo so" Metti in circolo il tuo amore
come quando dici "perché no?" come quando dici "perché no?"
Metti in circolo il tuo amore
Quante vite non capisci come quando ammetti "non lo so"
e quindi non sopporti come quando dici perché no.
perché ti sembra non capiscan te.
Quanti generi di pesci

Riflettiamo insieme:
• Secondo te che cosa significa mettere in circolo l’amore?
• Sai fare la prima mossa per donare il tuo tempo agli altri?
• Sai riconoscere l’importanza delle altre persone nella tua vita?

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Giorno 3: A ognuno il proprio compito.

Canto: Ti offro Signor

Cosa posso dare a Te Ti offro, Signor, i miei pensieri.


che tu non hai, o mio Signor? Ti offro, Signor, le umiliazioni.
Io poca cosa e Tu Cosa posso dare a Te...
l'immensità e la bontà. Ti offro, Signor, il mio timore.
Ti offro, Signor, questi miei occhi. Ti offro, Signor, il mio rispetto.
Ti offro, Signor, questa mia voce. Ti offro, Signor, tutto il mio amore.
Ti offro, Signor, queste mie mani. Cosa posso dare a Te...
Cosa posso dare a Te...
Ti offro, Signor, i miei affanni.

Salmo 98: “Tutta la terra dia lode al Signore!”

Cantate al Signore un canto nuovo, Cantate inni al Signore con la cetra,


perché ha compiuto meraviglie. con la cetra e al suono di strumenti a corde;
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua Risuoni il mare e quanto racchiude,
giustizia. il mondo e i suoi abitanti.

Egli si è ricordato del suo amore, I fiumi battano le mani,


della sua fedeltà alla casa d'Israele. esultino insieme le montagne
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio. davanti al Signore che viene a giudicare la
terra:
Acclami il Signore tutta la terra, giudicherà il mondo con giustizia
gridate, esultate, cantate inni! e i popoli con rettitudine.

I musicanti di Brema – Parte terza


Quando ebbero finito, i quattro musicisti spensero la luce e si cercarono un posto per dormire
comodamente, ciascuno secondo la propria natura. L'asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la
porta, il gatto sulla cenere calda del camino e il gallo si posò sulla trave maestra; e poiché erano
tanto stanchi per il lungo cammino, si addormentarono subito. Passata la mezzanotte, i briganti
videro da lontano che in casa non ardeva più nessun lume e tutto sembrava tranquillo; allora il capo
disse: "Non avremmo dovuto lasciarci impaurire" e mandò uno a ispezionare la casa. Costui trovò
tutto tranquillo andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi sfavillanti del gatto
per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché prendesse fuoco. Ma il gatto se n'ebbe a male e
gli saltò in faccia, sputando e graffiando. Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla

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porta sul retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba; e quando attraversò dl
corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l'asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro; e
il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!"
Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: "Ah, in casa c'è un'orribile
strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta c'è un
uomo con un coltello che mi ha ferito alla gamba; e nel cortile c'è un mostro nero che mi si è
scagliato contro con una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice gridava: 'Portatemi quel
furfante!' Allora me la sono data a gambe!" Da quel giorno i briganti non si arrischiarono più a
ritornare nella casa, ma i quattro musicanti di Brema ci stavano così bene che non vollero
andarsene. E a chi per ultimo l'ha raccontata ancor la bocca non s'è freddata.

Cosa ci dice Gesù… (Gv 15,12-17)


Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un
amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che
io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi
ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi
avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro
frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi
comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Parole chiave: amore, amicizia, vita, scelta, dono.

Riflettiamo insieme:
• Credi sia più importante il gioco di squadra o l’abilità del singolo?
• Per te è importante fare la tua parte quando si lavora tutti insieme?

• Ritieni giusto lasciare a tutti il proprio spazio all’interno del gruppo di amici?

• Sai coinvolgere anche chi non trovi simpatico?

Mettici il cuore: fai la tua parte!


Una vita da mediano – Luciano Ligabue

Una vita da mediano che il pallone devi darlo


a recuperar palloni a chi finalizza il gioco
nato senza i piedi buoni una vita da mediano
lavorare sui polmoni che natura non ti ha dato
una vita da mediano nè lo spunto della punta
con dei compiti precisi nè del 10 che peccato
a coprire certe zone lì sempre lì
a giocare generosi lì nel mezzo
lì sempre lì finchè ce n'hai stai lì
lì nel mezzo stai lì
finchè ce n'hai stai lì sempre lì
una vita da mediano lì nel mezzo
da chi segna sempre poco finchè ce n'hai

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finche ce n'hai lì nel mezzo
stai lì finchè ce n'hai stai lì
una vita da mediano stai lì
da uno che si brucia presto sempre lì
perché quando hai dato troppo lì nel mezzo
devi andare e fare posto finchè ce n'hai
una vita da mediano finchè ce n'hai
lavorando come Oriali stai lì
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali
lì sempre lì

Riflettiamo insieme:
• Che cosa senti di poter offrire agli altri?
• Hai la costanza per portare avanti gli impegni che hai preso?

• Metti impegno nei tuoi doveri sempre o solo quando c’è qualcosa da ottenere?
• Sai riconoscere e sai gioire della bravura degli altri?

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