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Ciclo cardiaco

Un ciclo cardiaco è il
periodo di tempo
compreso tra l’inizio di
un battito cardiaco e
l’inizio del successivo.
Un ciclo cardiaco
nell’uomo dura circa
0,8 sec ed è costituito
da una fase di sistole
(miocardio contratto),
e da una fase di
diastole (miocardio
rilasciato).

Il sangue scorre da una zona ad


alta pressione verso una zona a
bassa pressione. La contrazione
aumenta la pressione, il
rilasciamento la diminuisce.
Ciclo cardiaco
Ciclo cardiaco
Ciclo cardiaco
grafico pressione-volume

A: la valvola mitrale si apre.

A B: Riempimento passivo e contrazione atriale.

B: La valvola mitrale si chiude. EDV, end-


diastolic volume, volume telediastolico;
riempimento massimo che si verifica alla fine
della diastole. EDV è il volume massimo di
sangue ventricolare di tutto il ciclo cardiaco.

B C: Contrazione isovolumica

C: la valvola aortica si apre

C D: Immissione di sangue in aorta

D: La valvola aortica si chiude. ESV, end-


systolic volume, volume telesistolico; quantità di
sangue che resta nel ventricolo alla fine della
sistole. ESV è il volume minimo di sangue
ventricolare di tutto il ciclo cardiaco.

D A: Rilasciamento isovolumico
Riempimento ventricolare diastolico
Gittata sistolica
La gittata sistolica è la quantità di sangue pompata dal ventricolo durante una
contrazione e si misura in ml/battito cardiaco
Gittata cardiaca
La gittata cardiaca è la quantità di sangue pompata dal ventricolo
nell’unità di tempo.
Gittata cardiaca (GC) = frequenza cardiaca x gittata sistolica
GC = 70 battiti/min x 70 ml/battito = 4900 ml/min = circa 5 l/min.
Modulazione dell’attività cardiaca
❖ Effetto cronotropo: frequenza cardiaca

❖ Effetto inotropo: forza di contrazione

❖ Effetto dromotropo: velocità di conduzione

➢ Sistema nervoso simpatico (o ortosimpatico)


▪ Neurotrasmettitore: noradrenalina; recettori adrenergici b1.
▪ Effetto cronotropo, dromotropo e inotropo positivo.

➢ Sistema nervoso parasimpatico (nervo vago)


▪ Neurotrasmettitore: acetilcolina; recettori muscarinici M2.
▪ Effetto cronotropo, dromotropo e inotropo negativo.
Recettori muscarinici per l’acetilcolina
Modulazione della frequenza cardiaca
Modulazione dell’attività cardiaca
Modulazione della frequenza cardiaca
La frequenza cardiaca di un soggetto adulto a riposo
è di 70 battiti per minuto. La frequenza è modulata
da segnali nervosi e ormonali. Dal punto di vista
nervoso, la frequenza è controllata dal simpatico
(che aumenta la frequenza) e parasimpatico (che la
diminuisce). Il controllo tonico della frequenza
cardiaca è dominato dal parasimpatico.
Il simpatico e il parasimpatico oltre ad agire sul
nodo SA, modificano anche la velocità di conduzione
dei potenziali d’azione attraverso il nodo AV. Il
parasimpatico rallenta la conduzione dei potenziali
d’azione attraverso il nodo AV, mentre il simpatico
accelera la conduzione attraverso il nodo AV e il
sistema di conduzione.
Relazione tensione-lunghezza nel
muscolo scheletrico

In una contrazione isometrica si può misurare la tensione che il muscolo sviluppa a


differenti lunghezze (muscolo isolato).
In queste condizioni, si vede così che la tensione (forza) che la fibra muscolare può
generare è direttamente proporzionale al numero di ponti trasversi che si formano
tra filamenti spessi e filamenti sottili.
La tensione massima che il muscolo sviluppa si registra alla lunghezza di riposo.
Relazione lunghezza-tensione

Sia per il miocardio che per il


muscolo scheletrico, la tensione
generata è direttamente
proporzionale alla lunghezza
iniziale della fibra muscolare.
La forza contrattile aumenta al
crescere della lunghezza iniziale
delle fibrocellule fino ad un
valore massimo che è la
lunghezza ottimale.
Modulazione della gittata sistolica
Contrattilità e calcio intracellulare
Modulazione della contrattilità
Contrattilità e volume telediastolico
Modulazione della gittata cardiaca
Modulazione della gittata cardiaca
Peptide Natriuretico Atriale

Il peptide natriuretico atriale (ANP),


anche detto atriopeptina, è prodotto dalle
cellule muscolari degli atri in risposta ad
uno stiramento meccanico dovuto ad un
aumento del volume sanguigno (conseguenza
della aumentata ritenzione di sodio e
acqua, che provoca un aumento della
pressione sanguigna).
L'ANP agisce a livello del del rene e
dell'apparato cardio-circolatorio, e
determina natriuresi e diuresi (aumentata
escrezione di sodio e di acqua) con
conseguente riduzione della pressione
sanguigna.

Azioni dell’ANP:
1.inibire il riassorbimento di Na+ nella porzione distale del nefrone
2.inibire la secrezione di renina e di aldosterone
3. Promuovere la natriuresi e la conseguente diuresi tramite un aumento della VGF
4. Ridurre la pressione arteriosa inibendo l’attività del simpatico (riduzione GC e
vasodilatazione arteriorale)

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