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FOTO 1 + La cornea � innervata dai nervi ciliari provenienti dal trigemino. Non ha
vasi sanguigni ma riceve nutrimento dall'umor acqueo. E' rivestiva come l'interno
delle palpebre dalla congiuntiva, membrana mucosa riccamente vascolarizzata, che
protegge l'occhio e favorisce lo scorrimento delle palpebre grazie anche al
prodotto delle ghiandole lacrimali.
Il delicato equilibrio tra produzione e drenaggio dell'umor acqueo determina la
pressione endoculare (circa 16mm Hg).
La sua composizione � simile a quella del plasma senza proteine. La sua produzione
avviene tramite un processo di filtrazione a livello dei capillari seguendo le
pressioni idrostatiche e meccanismi di trasporto attivo. Il completo ricambio
avviene in 3 ore.
Ha una funzione trofica nei confronti delle strutture avascolari dell'occhio
(cornea, cristallino, umor vitreo) alle quali fornisce ossigeno, glucosio e rimuove
CO2 e acido lattico.
L'umor acqueo � prodotto dall'epitelio del corpo ciliare nella camera posteriore e
scorre verso la camera anteriore attraverso il forame pupillare. Il drenaggio
avviene attraverso un canale posizionato nell'angolo corneale, nel quale si trova
il trabecolo corneo-sclerale, e successivamente attraverso il canale di Schlemm che
� in contatto con il trabecolato.
Il potere di rifrazione di una lente � indicato dalla sua distanza focale (riferita
al fuoco principale) e viene espresso in diottrie. A parit� di indice di rifrazione
( quindi prendendo in considerazione, ad es. diverse lenti biconvesse costituite
dallo stetto tipo di vetro), tanto pi� una lente � convessa e tanto pi� devia i
raggi luminosi, quindi il potere di rifrazione risulta pi� elevato. Il potere di
rifrazione della cornea � di 43 diottrie, ma non � un valore assoluto perch� la
luce che entra nell'occhio attraversa altri mezzi diottrici che contribuiscono al
potere di rifrazione complessivo dell'occhio.
L'aumento della convessit� del cristallino determina anche un aumento dei fenomeni
di aberrazione sferica e cromatica, associati alla luce che colpisce le parti
periferiche della cornea e del cristallino.
LA MIOPIA: E' una condizione che permette di vedere chiaramente gli oggetti vicini,
ma sfocati quelli distali. Un'eccessiva curvatura della cornea o un eccessivo
allungamento del globo oculare fanno s� che i raggi luminosi vengano focalizzati su
un piano posto davanti alla retina.
Occhio normale: L'immagine della sorgente lontana forma nitidamente sulla retina
senza accomodazione. L'immagine della sorgente vicina si forma nitidamente sulla
retina con accomodazione.
Miopia: bulbo oculare troppo lungo o cristallino troppo convergente
1. NON CORRETTA: L'immagine di una sorgente lontana si forma davanti alla retina
(dove sarebbe la retina in un occhio di lunghezza normale). L'immagine di una
sorgente vicina si forma nitidamente sulla retina con accomodazione.
2. CORRETTA con una lente divergente (CONCAVA), che fa divergere i raggi luminosi
prima che raggiungano l'occhio: L'immagine di una sorgente lontana si forma
nitidamente sulla retina senza accomodazione. L'immagine di una sorgente, vicina si
forma nitidamente sulla retina con accomodazione.
IPERMETROPIA: La lunghezza oculare che � ridotta rispetto a quella di un occhio
normale. I raggi luminosi provenienti da oggetti sia vicini che lontani non vengono
messi a fuoco sulla retina ma su un piano dietro di essa; l'ipermetrope vede male
gli oggetti vicini e in parte anche quelli lontani. Pu� essere compensata, entro
certi limiti, dall'accomodazione: ci� consente di vedere nitidamente, ma lo sforzo
esercitato nel provocare affaticamento.
Occhio normale (emmetropia): l'immagine della sorgente lontana si forma nitidamente
sulla retina senza accomodazione. L'immagine della sorgente vicina si forma
nitidamente sulla retina con accomodazione.
L'apparato ottico dell'occhio permette di forma sulla retina un'immagine del mondo
esterno rimpicciolita e capovolta.
I fotorecettori retinici localizzati nell'area illuminata trasducono l'energia
dello stimolo luminoso (fotoni) in segnali elettrici, che saranno poi analizzati
dalle reti nervose per la percezione.