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Come scoprirle?
Il canale televisivo ZDF ha trasmesso un'inchiesta sulla manomissione delle centraline elettroniche
che riducono le prestazioni dei camion se non viene immesso l'additivo contro gli ossidi d'azoto. È
il dieselgate dell'autotrasporto.
Il dieselgate delle autovetture a gasolio accende una luce anche su un fenomeno noto nel mondo
dell'autotrasporto ma poco indagato, anche perché difficile da scoprire, ossia la manomissione
delle centraline dei motori Euro VI che riducono le prestazioni dei camion – fino a portare la
velocità massima a 30 km/h – nel caso in cui il serbatoio dell'additivo AdBlue sia vuoto o
comunque non arrivi il liquido nell'impianto di trattamento SCR. Da appurate indagini si è scoperto
che tali manipolazioni possono essere eseguite anche su centraline dei motori Euro IV e Euro V
dotati di sistema Scr.
Lo scopo è risparmiare sui costi, perché si evita il rifornimento dell'additivo, senza compromettere
le prestazioni del camion. Il consumo dell'AdBlue è minore di quello del gasolio, ma moltiplicato
per decine di migliaia di chilometri l'anno a veicolo e per il numero di veicoli della flotta, si arriva a
cifre importanti. D'altra parte, scoprire la frode è molto difficile e richiede un'ispezione tecnica
accurata, che generalmente non avviene durante i normali controlli su strada.
Acquistare l'equipaggiamento elettronico è molto semplice, perché viene venduto online. E
non è necessario cercare siti nascosti nel dark web perché avviene tutto alla luce del sole, in siti che
vendono materiale per il tuning. In uno olandese, per esempio, si può acquistare hardware e
software per interdire l'uso di AdBlue su modelli Scania, Volvo, Daf, Iveco, Mercedes Benz e Man.
La vendita di questi equipaggiamenti è legale, perché ne è proibito solamente l'uso su strada, e
anche economica, perché costano poco più di cento euro. L'unico accorgimento di questi siti è
l'avvertenza che la disattivazione del sistema SCR è permessa solo fuori dall'Unione Europea o nel
fuoristrada.
L'inchiesta di ZDF è partita da una serie di controlli di Polizia avvenuti in Polonia, che ha scoperto
diverse manomissioni delle centraline elettroniche fatte con apparati chiamati AdBlue Killer o
AdBlue Emulator. Nell'inchiesta, i giornalisti intervistano esperti dell'Università di Heidelberg e
rappresentanti dell'associazione di autotrasportatori Camion Pro, secondo cui il venti percento dei
veicoli dell'Est circolanti sono in qualche modo manipolati, frodando anche l'Erario, perché
ottengono sconti illeciti sui pedaggi stradali, dichiarando emissioni inquinanti inferiori alle reali.
Solo per questa voce, ci sarebbe un risparmio di 110 milioni di euro, causando però un aumento
delle emissioni degli ossidi d'azoto di 14 mila tonnellate l'anno, il doppio di quanto causato dal
dieselgate di Volkswagen. Nella video-inchiesta, i giornalisti intervistano anche un
autotrasportatore rumeno secondo cui attuare questa manipolazione "è molto facile", aggiungendo
che "la Polizia di tutta Europa non conosce questo sistema", assicurandosi così l'impunità. In
Italia le scoperte di tali frodi sono rare e avvengono quando la manomissione mostra indizi evidenti,
come è accaduto qualche settimana fa a Lucca, dove la Polizia Locale ha scoperto la manomissione
perché sulla plancia del camion c'era un pulsante diverso dagli altri.
Di fronte a questo fenomeno in questi primi mesi del 2017 altri Stati hanno cominciato ad affrontare
e studiare il fenomeno. In data 17 aprile 2017 il Ministro dei Trasporti Olandese in risposta ad
un interrogazione parlamentare ha anticipato che la prossima estate diffonderà una ricerca sul
fenomeno, ammettendo che oggi non si conosce la sua entità e che non è semplice scoprire le frodi.
Una soluzione potrebbe essere il divieto a vendere gli apparati – che oggi si possono liberamente
acquistare sul web – ma per farlo è necessaria un'azione comune europea. Lo stesso Ministro ha
ricordato inoltre che nella legislazione olandese esistono già sanzioni pesanti per chi manomette il
sistema SCR dei camion e per gli autisti scoperti a guidare un veicolo così manipolato con
pagamento di un'ammenda fino a 25mila euro e reclusione fino a due anni.
Il 20 aprile 2017 in Svizzera Ufficio federale delle strade (USTRA), Ufficio federale dell’ambiente
(UFAM), organi di controllo del traffico pesante (polizia e dogana), Associazione svizzera dei
trasportatori stradali (ASTAG) e Associazione svizzera degli importatori di automobili (auto-suisse)
hanno dato vita ad un protocollo d’intesa operativo basato su uno scambio di informazioni
tecniche con l’obbiettivo comune di semplificare e velocizzare durante le operazioni di controllo
generale dei veicoli, effettuate spesso in tempi ridotti, l’individuazione di eventuali manomissioni
del sistema Adblue. Nel primo mese di controlli sono state individuati già cento veicoli con
impianto di alterazione ( principalmente dell’Est europa ma anche numerosi autoarticolati
italiani).
In Italia questo fenomeno è di scarsa attualità e all’interno delle forze di polizia il numero di
operatori che effettuano il controllo dell’impianto SCR e Adblue dei mezzi pesanti riuscendo a
riconoscere un eventuale manipolazione risulta assai limitato.
Dopo diverse settimane di studio con consultazione di materiale e video in lingua russa (i massimi
esperti nella manipolazione) e confronto con diverse officine che trattano mezzi pesanti sono
riuscito a creare questo manuale al cui interno troverete:
Dal 1° gennaio 2013, i costruttori di veicoli industriali dovranno omologare i nuovi modelli
rispettando gli standard di emissioni inquinanti previsti dalla normativa Euro 6. I camion Euro 5 si
potranno produrre e vendere fino al 31 dicembre 2013.
Il 31 dicembre 2012 è entrata in vigore nella Comunità Europa la normativa sulle emissioni dei
veicoli pesanti Euro 6. Come è consuetudine, l'introduzione dei nuovi standard avviene in due
fasi. La prima, in vigore dal 1° gennaio 2013 impone l'applicazione dell'Euro 6 ai veicoli pesanti di
nuova omologazione.
Quindi, d'ora in poi qualsiasi costruttore che intende progettare un camion per il mercato
europeo deve equipaggiarlo con motori che rispettano la nuova norma, altrimenti non potrà
omologarlo. Per tutto il 2013, i costruttori potranno comunque produrre e vendere i modelli
omologati prima del 31 dicembre 2012 (purché rispettino l'Euro 5). Dal 1° gennaio 2014, invece, si
potranno produrre solamente camion Euro 6 e nel 2014 si potranno vendere ed immatricolare
solamente gli Euro 5 prodotti entro il 31 dicembre 2013.
Vediamo un attimo cosa prevedono le varie direttive Euro e quali sono i limiti di emissione dei gas
di scarico per i mezzi pesanti:
SCR: componenti
1. Serbatoio AdBlue;
2. Sensore di livello nel serbatoio Adblue;
3. Sensore di temperatura nel serbatoio AdBlue;
4. Pompa di rifornimento della soluzione AdBlue;
5. Filtro della soluzione AdBlue;
6. Sensore di pressione della soluzione AdBlue;
7. Sensore di temperatura della soluzione AdBlue;
8. Unità di controllo di dosaggio del sistema MID233 AdBlue;
9. Filtro;
10. Valvola
11. Valvola di regolazione di raffreddamento elettrica;
12. Valvola di ritegno;
13. Unità di dosaggio;
14. Sensore di temperatura dei gas di scarico;
15. Catalizzatore;
16. Sensore degli ossidi di azoto NOx (usato per la diagnostica OBD di bordo).
SCR: funzionamento
AdBlue è il nome utilizzato a livello internazionale per definire un additivo sviluppato per i settori
chimico e automobilistico. E’ il marchio registrato (da parte di VDA) per AUS32 (Aqueous Urea
Solution)
Si tratta di una soluzione acquosa di urea al 32,5% (minimo 31,8% - massimo 33,3%), ad elevata
purezza, utilizzato nella riduzione selettiva catalitica (SCR) per ridurre le emissioni dai gas di
scarico prodotti dai veicoli dotati di motore diesel fino al 90%. La reazione che avviene tra l’urea
(CO(NH2)2) e gli ossidi di azoto (NOx) è in grado di produrre allo scarico del veicolo solamente
anidride carbonica (CO2), vapore acqueo (H2O) e azoto gassoso (N2).
Il contenuto in metalli vari non deve superare 0,2 mg/kg per ciascuno di essi, per non contaminare
il catalizzatore. Questo esclude la possibilità di sostituire l'AdBlue con l'urea impiegata in
agricoltura.
La composizione e gli standard di qualità sono regolati dalla norma DIN 70070.
AdBlue è un prodotto sintetico, incolore, ed inodore; non è una sostanza pericolosa infatti non è
infiammabile e non è tossica.
Fatta la norma trovato l’ escamotage
Il dover rispettare determinati parametri di emissioni inquinanti, con l’obbligo da parte delle case
costruttrici di adeguarsi a tali normative, ha creato non solo agli stessi fabbricatori un aumento dei
costi di produzione ma anche alle stesse aziende di autotrasporto, che si sono attivate nell’acquisto
di nuovi automezzi, un incremento significativo dei costi di esercizio.
L’ utilizzo del liquido adblue, ha comportato la rilevazione di due importanti fattori negativi per le
imprese di autotrasporto: 1) elevati costi di rifornimento, in particolare per quelle aziende di flotta
molto grande; 2) elevato rischio di congelamento del liquido in quei luoghi dove le temperature
sono stabilmente al di sotto dei -10°C con la conseguente possibilità di danneggiamento del sistema
di pompaggio del liquido che creerebbe la generazione di “codici di errore” che imporrebbero al
sistema diagnostico di ridurre la potenza del motore, onde evitare danni peggiori. In alcuni casi si
può produrre un severo surriscaldamento del catalizzatore, con ulteriori danni e periodi di fermo del
veicolo.
Per sopperire a tutto ciò, come per il cronotachigrafo, i “manipolatori” hanno inventato degli
impianti con delle centraline parallele che sovrascrivono il sistema Adblue istantaneamente,
fermando l'utilizzo del liquido AdBlue e disattivando i sensori Nox, senza alcuna perdita di potenza
del motore o eventuali avvisi sul cruscotto e nel sistema diagnostico di bordo.
A differenza degli impianti di alterazione del tachigrafo che hanno un costo elevato, queste
centraline sono di facile reperibilità e ad un costo contenuto che oscilla, acquistandole su internet,
dagli 80 ai 700 euro. Addirittura molti produttori di queste centraline inseriscono nella confezione
una linea guida di facile lettura con tanto di foto e spiegazione passo dopo passo per il corretto
montaggio.
Visto il costo relativamente esiguo, anche la tecnica di montaggio e di occultamento risulta di più
facile individuazione.
Di seguito, troverete una “carrellata” degli impianti che allo stato attuale si trovano in commercio e
che troverete quando inizierete a controllare l’eventuale manipolazione del sistema Adblue.
↓
FOTO DEI VARI IMPIANTI E CENTRALINE IN
COMMERCIO
Le tecniche di installazione variano da prodotto a prodotto da veicolo a veicolo nelle pagine
successive verrà spiegato come avviene l’installazione e in che zona del mezzo gli operatori di
polizia potranno rinvenire queste apparecchiature di manipolazione del sistema SCR/AdBlue.
LE FASI DEL CONTROLLO
1.
Salire a bordo del mezzo e osservare se vi sono “spie” di
anomalie accese sul quadro strumenti come quelle
indicate in foto nonché il livello dell’ AdBlue presente.
La relativa presenza di spie può significare diverse cose:
- Il liquido presente nel serbatoio specifico sta per
esaurirsi.
- E’ in corso un problema tecnico-meccanico con il
sistema SCR che può essere causato da un guasto al
impianto o dalla presenza di un emulatore non
correttamente installato.
------------ 2.
- Accedere al scatola contente i fusibili situata nella
parte del cruscotto frontale al sedile del passeggero (ogni
costruttore ha una tipologia di accesso differente).
- verificare la presenza dei rispettivi fusibili dedicati.
Generalmente è presente sulla plastica che si rimuove,
una leggenda che consente di verificare il tipo di
fusibile. In sua mancanza chiedere al conducente
l’esibizione del libretto controllo e manutenzione dove al
suo interno è possibile reperire il medesimo dato. Come
ultima alternativa contattare il più vicino rivenditore del
modello di veicolo sottoposto al controllo e chiedere la
simbologia dei fusibili.
- Verificare visivamente, per quanto possibile, con
l’ausilio di una torcia il quantitativo di liquido presente
nel serbatoio.
Le centraline adblue emulatore che vengono commercializzate per questi veicoli vengono installate
principalmente in tre possibili punti vediamo quali.
Per prima cosa come detto in precedenza aprite la plastica del contenitore che contiene i fusibili.
Osservare se il fusibile numero F10 (come in foto) risulta correttamente inserito. Se risulta
rimosso saremmo sicuramente in presenza di un alternatore.
Nella leggenda fusibili ci sarà scritto al fusibile n° 10 da 5° - NOx sensor, Toll Collect
Uno dei punti nel quale vengono installati i dispositivi è all’interno della scatola di giunzione che è
posta nella parte anteriore del mezzo sotto la cappa lato passeggero.
Bisogna quindi aprire il portellone anteriore e nella parte anteriore troveremo la scatola di giunzione
protetta da un coperchio in plastica che risulta fissato con due bulloni di tipo torx. (vedere foto)
Dopo aver aperto il cofano noterete nella l’angolo superiore sinistro della scatola una presa di
colore giallo, si tratta della “spina”del sistema
di riduzione catalitica selettiva (SCR).
I manipolatori staccano questa spina e
collegano i cavi della centralina ad una presa
Volvo SCR, facilmente acquistabile in un
negozio di articoli elettrauto o direttamente
dalla casa madre.
In alternativa vengono tagliati i cavi della
spina originale e i cavi dell’emulatore
vengono ricollegati alla spina gialla originale.
Terminato il tutto viene nuovamente collegata
la spina e l’emulatore inizia a funzionare.
Il secondo punto dove vengono collegati gli emulatori sono sul connettore diagnostico OBD.
Dopo aver tolto il fusibile F10 e aver staccato la spina gialla SCR, verrà smontato il quadro
strumenti a sinistra del piantone dello sterzo dove sotto si trova la spina cieca OBD di colore blu. I
fili dell’emulatore verranno collegati ai corrispondenti fili sul retro della presa OBD. Se i cavi sono
stati collegati correttamente il livello dell’adblue segnato sul quadro comandi del mezzo passerà da
riserva al 50 o 75 %.
Un altro sistema valevole solo per alcuni emulatori e per i mezzi Volvo FH4 EURO 5, FH4 EURO
6 e Volvo FM4 EURO 6 è quello di collegare l’emulatore alla spina del connettore del sistema
ACM posto al centro del veicolo adiacente la CCIOM ECU. Lo stesso verrà occultato in maniera
tale da proteggerlo dagli spruzzi diretti dell’acqua e dall’alta umidità.
Per attivare e disattivare l’emulatore sarà necessario:
Quando si legge lo stato dell’ACM ECU una volta e si ottiene il messaggio “Lettura errore”
significa che l’emulatore è acceso.
Accedere alla scatola contenente i fusibili posta sulla parte del cruscotto frontale al sedile
passeggero. Verificare se il/i fusibile/i specifico/i è/sono sono stato/i rimosso/i. (i vari modelli XF e
LF a seconda siano EURO IV,V,EEV hanno una composizione e schema differente dei fusibili)
DAF LF – EURO 4
DAF LF – EURO 5 +EEV
DAF XF
DAF XF – EURO 5
DAF XF – EURO 6
COME SI VEDE DALLE FOTO PER IL MODELLO DAF LF I FUSIBILI SONO EVIDENZIATI
NELLO SCHEMA CON LE PAROLE NOX UNIT, DOSING, UREA.
DAF XF DAF LF
La maggior parte degli emulatori vengono installati all’interno della scatola di giunzione,
collegando lo stesso al connettore SCR previsto per il mezzo.
DAF XF
DAF LF – EURO 4
Come per tutti i mezzi diversi emulatori possono essere installati direttamente al connettore OBD.
Accedere alla scatola contenente i fusibili posta sulla parte del cruscotto frontale al sedile
passeggero. Verificare se i fusibili specifici n° 737, 738 e 894 sono stati rimossi. La loro rimozione
significa una sicura installazione di un dispositivo alternatore. Si raccomanda inoltre di verificare
l’integrità dei fusibili stessi in quanto alcuni per camuffare la rimozione degli stessi inseriscono nel
sistema dei fusibili bruciati e non funzionanti.
Se si accerta la rimozione dei fusibili come precedentemente enunciato saremmo in presenza di un
mezzo che monta un emulatore del sistema AdBlue. I principali congegni vengono installati
all’interno della scatola di giunzione coperta da un coperchio in plastica situato sotto il cofano nella
parte centro sinistra (centro destra osservando frontalmente il mezzo)
Come per tutti i mezzi diversi emulatori possono essere installati direttamente al connettore OBD2.
(Stralis e Eurocargo)
Accedere alla scatola contenente i fusibili posta sulla parte del cruscotto frontale al sedile
passeggero. Verificare se i fusibili specifici di colore rosso contrassegnati come SCR (a volte sono
contrassegnati con la parola UREA) sono stati rimossi.
La procedura di montaggio è la medesima sia per i modelli Stralis sia per i modelli Eurocargo, tra i
due modelli vi è una differente procedura dopo la rimozione dei fusibili e il collegamento
dell’emulatore AdBlue al connettore OBD è la medesima:
Per il modello Stralis è necessario trovare il sensore NOx che si trova sul tubo di scarico, proprio
dietro il catalizzatore e scollegarlo rimuovendo la spina dal modulo di controllo. Inoltre è possibile
scollegarlo in altro modo, tagliando due fili intrecciati dietro la presa dove è collegata la spina del
sensore NOx.
Per il modello Eurocargo è necessario rimuovere il fusibile della pompa SCR (AdBlue) dalla scatola
dei fusibili situata vicino alla batteria del veicolo. La scatola dei fusibili appare diversa rispetto ad
altre serie di camion Iveco. Ad esempio, Iveco Cargo non dispone del fusibile del modulo di
dosaggio AdBlue. Il fusibile, che deve essere rimosso, è nella scatola accanto alla custodia. Questo
è il quinto fusibile dalla sinistra (a volte è l'ultimo fusibile, a volte c'è anche un sesto posto
contrassegnato come UDS). Dopo l'installazione dell'emulatore non dovrebbero essere visualizzati
errori e il livello del liquido AdBlue dovrebbe essere visualizzato al livello del 75% -100%.
Per i modelli Stralis e Eurocargo EURO 6 prodotti da Iveco esistono dei “congegni” che vengono
installati direttamente sul connettore del serbatoio DEF (Diesel Exhaust Fluid) dietro la ruota
anteriore destra. I camion Iveco EURO 6 sono dotati di un ECU abbastanza sofisticato (Electronic
Control Unit) di Bosch EDC17CV41 per controllare il sistema SCR (Selective Catalytic
Reduction). Questi emulatori simulano ed eludono i componenti del sistema SCR: pompe AdBlue,
sensore NOx, sensore NH3.
(Premium e Magnum)
Accedere alla scatola contenente i fusibili posta sulla parte bassa del cruscotto frontale al sedile
passeggero. La stessa risulta protetta da una copertura in plastica fissata con due viti.
Se i fusibili specifici del sistema SCR sono stati rimossi e nessuna spia di anomalie risulterà accesa
risulterà evidente l’installazione di un dispositivo emulatore.
Numerazione dei fusibili che è possibile
reperire da modello a modello:
fusibile F107- P59 (10A).
fusibile F24 – (20°).
E’ possibile cercare le descrizioni dei
fusibili sul coperchio della scatola dei
fusibili
La maggior parte degli emulatori del sistema AdBlue vengono installati ai cavi del connettore
diagnostico OBD2. Il connettore si trova sul lato sinistro della cabina (lato sinistro sotto la colonna
dello sterzo) ed è coperto da una copertura in plastica. Per accedervi è necessario svitare le 4 viti
che lo fissano.
I vari emulatori vengono installati in questa posizione come si vede dalle foto collegando i vari fili
che compongono l’OBD2 con i fili del dispositivo seguendo degli schemi e collegamenti ben
precisi.
A seconda del tipo di veicolo, (principalmente Renault Magnum), il manipolatore, individuerà
successivamente la pompa SCR vicino alla batteria (coperta da una copertura) e rimuoverà il
fusibile della pompa F109 (25A) (anch’esso coperto da un piccolo coperchio).
Come ultimo stepp messo in atto da chi monterà i dispositivi sarà quello di scollegare la spina del
sensore NOx che si trova sul lato destro del veicolo, vicino alla fine del sistema di scarico (proprio
sul convertitore catalitico).
Come per tutti i mezzi, diversi emulatori possono essere installati direttamente al connettore OBD2.
Per i camion Scania in base al tipo di dispositivo ci sono diverse tecniche per il montaggio.
Una di queste è quella di collegare i cavi dell’emulatore ai corrispondenti fili della spina del sistema
SCR (Selective Catalytic Reduction) che si trova sul lato destro del veicolo, dietro la cabina vicino
al serbatoio DEF (Diesel Exhaust Fluid - AdBlue). Questa spina ha cinque perni e due perni sono
dorati. Al termine del collegamento la spina può rimare disinserita.
Un'altra tecnica è quella di sfruttare la linea CAN dietro il connettore OBD. Questa linea CAN
viene fornita dalla coppia di due fili (CAN filo verde, CAN filo bianco). La linea CAN
dell'emulatore verrà collegata a questa linea CAN sul camion. Il cavo a 4 fili dell'emulatore AdBlue
verrà trascinato nella parte posteriore della cabina, partendo dalla scatola di giunzione, verrà
prolungato attraverso il tubo di filo sulla parte anteriore del mezzo e quindi trascinato verso il lato
posteriore della cabina fino alla presa del sistema SCR
Come nell’esempio precedente i cavi dell’emulatore verranno collegati alla spina del sistema SCR
(Selective Catalytic Reduction) che si trova sul lato destro del veicolo, dietro la cabina vicino al
serbatoio DEF. Spina riconoscibile perché ha cinque perni, due sono dorati.
Un altro modo che i manipolatori utilizzano è quello di individuare EEU ECU (Unità di controllo
elettronica del sistema di riduzione catalitica selettiva). Si trova al centro del telaio del veicolo. Ci
sono due grandi spine una di colore giallo e una di colore rosa. Verrà presa la spina rosa e i relativi
fili verranno collegati ai fili dell’emulatore secondo schema e ordine ben preciso. Una volta
collegati l’impianto potrà essere attivato o disattivato semplicemente attraverso il veicolo BC
entrando nella funzione:
Vehicle Data → Diagnos/IVD → System → EEC
Come per tutti i mezzi diversi emulatori possono essere installati direttamente al connettore OBD2.
Nei veicoli Mercedes gli emulatori vengono installati principalmente collegando i cavi del
dispositivo ai cavi del connettore diagnostico OBD2 o in alternativa ai fili del connettore SCR.
Entrambi si trovano all’ interno della scatola di giunzione che si trova all’interno della cabina sul
lato destro, frontale al sedile passeggero. Per accedere alla stessa è necessario svitare le 4 viti del
coperchio in plastica che copre l’area fusibili e connettori.
Verificare la presenza dei fusibili specifici (F1 oppure F23, ma potrebbero essere diversi su alcuni
modelli – verificare lo schema fusibili sul retro del coperchio in plastica). Se sono stati rimossi, sul
veicolo è stato montato un emulatore del sistema AdBlue. Come detto in precedenza la maggior
parte dei dispositivi vengono installati per motivi di praticità, collegando i relativi cavi al cavi del
connettore OBD2 sul retro dello stesso o in alternativa ai cavi del connettore SCR che si trova
anch’esso all’interno della scatola di giunzione.
Collegato l’intero sistema, il manipolatore, provvederà come ultimo passo a tagliare la corrente del
sensore NOx che si trova sul retro del veicolo.
Come per tutti i mezzi, diversi emulatori possono essere installati direttamente al connettore OBD2
Il filtro DPF (Diesel Particulate Filter) è un dispositivo integrato nel sistema di scarico di un
veicolo con un motore diesel. Il filtro Particolare Diesel (DPF) è progettato per eliminare i gas di
scarico rimuovendo le particelle e la fuliggine.
Ci sono due tipi di filtri DPF. Il primo è stato progettato come filtro DPF a uso singolo. È
necessario sostituirlo periodicamente a seconda del livello di accumulo delle ceneri.
L’altro tipo di filtro è rigenerabile. Non c'è necessità di sostituire tale filtro perché il processo di
rigenerazione può ripristinare automaticamente l'efficienza.
Il problema principale di questo filtro viene visualizzato quando il motore inizia a funzionare in
modo improprio e non può avviare il processo di ripristino. La rigenerazione del filtro DPF è
ottenuta aumentando la temperatura dei gas di scarico per raggiungere una temperatura in cui le
particelle accumulate vengono completamente bruciate. Per avviare questo processo, alcuni veicoli
richiedono velocità superiori a 64 km/h mentre altri veicoli hanno una funzione di "rigenerazione
parcheggiata" ovvero a veicolo spento.
Tutti i camion EURO 6 sono dotati di filtro DPF. Quando viene installato un dispositivo AdBlue
emulatore è necessario provvedere alla rimozione del filtro DPF al fine di evitare problemi con
il passaggio del motore alla modalità di rigenerazione. Altrimenti, bisogna disattivare AdBlue
Emulator periodicamente una volta ogni due settimane e guidare almeno 500 chilometri per rendere
possibile la rigenerazione del DPF.
Passaggi di rimozione del filtro DPF:
Attendere che il sistema di scarico si raffreddi se è caldo.
Individuare e rimuovere il coperchio dell'alloggiamento del filtro antiparticolato del diesel
(Lo si trova sul modulo del sistema di scarico).
Rimuovere il filtro DPF dall'alloggiamento (Basta rimuoverlo, non c'è bisogno di tagliare
qualcosa).
Chiudere l'alloggiamento del filtro del particolato diesel.
Stringere tutte le viti che lo sostengono.
A differenza delle legislazioni dei singoli Stati europei dove sono previste specifiche sanzioni per
quanto riguarda la manomissione del sistema SCR/AdBlue all’interno dei rispettivi Codici della
Strada con sanzioni fino a 25.000 euro e alla reclusione fino a due anni, come per esempio in
Olanda, in Italia non esiste una specifica disposizione di legge che sanzioni tale condotta.
La presenza di questi dispositivi di alterazione può trovare la giusta collocazione normativa
all’interno rispettivamente degli articoli 78, 71 e 79 del D.lgs 30 aprile 1992, n° 285 e s.s.
modifiche (Codice della Strada).
3. Chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche
indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure
con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e
prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non
risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682.
4. Le violazioni suddette importano la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di
circolazione, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.
1. Le caratteristiche generali costruttive e funzionali dei veicoli a motore e loro rimorchi che
interessano sia i vari aspetti della sicurezza della circolazione sia la protezione dell'ambiente da
ogni tipo di inquinamento, compresi i sistemi di frenatura, sono soggette ad accertamento e sono
indicate nel regolamento.
6. Chiunque circola con un veicolo a motore o con un rimorchio non conformi alle prescrizioni
stabilite dal regolamento è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da
euro 84 a euro 335. Se i veicoli e i rimorchi sono adibiti al trasporto di merci pericolose, la
sanzione amministrativa è da euro 168 a euro 674.
Art. 79 - Efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi in circolazione.
1. I veicoli a motore ed i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di
massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e
l'inquinamento entro i limiti di cui al comma 2.
2. Nel regolamento sono stabilite le prescrizioni tecniche relative alle caratteristiche funzionali ed
a quelle dei dispositivi di equipaggiamento cui devono corrispondere i veicoli, particolarmente per
quanto riguarda i pneumatici e i sistemi equivalenti, la frenatura, i dispositivi di segnalazione
visiva e di illuminazione, la limitazione della rumorosità e delle emissioni inquinanti.
4. Chiunque circola con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e
funzionali prescritte, ovvero circola con i dispositivi di cui all'art. 72 non funzionanti o non
regolarmente installati, ovvero circola con i dispositivi di cui all'articolo 80, comma 1, del presente
codice e all'articolo 238 del regolamento non funzionanti, è soggetto alla sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335. La misura della sanzione è da euro 1.174 a
euro 11.741 se il veicolo è utilizzato nelle competizioni previste dagli articoli 9-bis e 9-ter.
Art. 236. - Regolamento di Attuazione. - Modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in
circolazione e aggiornamento della carta di circolazione.
1. Ogni modifica alle caratteristiche costruttive o funzionali, tra quelle indicate nell'appendice V al
presente titolo ed individuate con decreto del Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione
generale della M.C.T.C., o che determini la trasformazione o la sostituzione del telaio, comporta la
visita e prova del veicolo interessato, presso l'ufficio della Direzione generale della M.C.T.C.
competente.
E - Protezione ambientale
a) Antidisturbi radio.
b) Rumorosità esterna veicoli a motore.
c) Emissioni inquinanti dei veicoli con motore ad accensione spontanea o ad accensione
comandata.
d) Posizione tubo di scarico.
e) Durata dei dispositivi antinquinamento allo scarico.
Art. 238 - Regolamento di Attuazione Cds.
1. Gli elementi su cui devono essere effettuati i controlli tecnici sono quelli sotto indicati:
Nel corso del controllo di polizia stradale, l’operatore potrà trovare diverse situazioni che andranno
sanzionate differentemente:
ATTI DA REDIGERE
Al termine delle operazioni, l’emulatore AdBlue, andrà fatto rimuovere dal personale
dell’officina. Bisognerà redigere verbale di sequestro amministrativo ai sensi art. 13 Legge
24 novembre 1981, n° 689;
Quando la non conformità di cui sopra è riscontrata su un mezzo che trasporta merci
pericolose si applica la sanzione più grave (169,00 euro – 118,30 euro entro 5 giorni).
Ai sensi art. 207 del Codice della Strada, il conducente, dovrà versare l’importo scontato del 30 %
se intende farlo a titolo di pagamento in misura ridotta o in alternativa l’importo intero a titolo di
cauzione. In difetto troverà applicazione il fermo amministrativo del’intero complesso veicolare
fino all’adempimento degli oneri o comunque per non più di 60 giorni dove anche in assenso di
pagamento il veicolo dovrà essere restituito al trasgressore o all’avente titolo.
MEZZO IMMATRICOLATO IN UN PAESE ADERENTE AL REG.
(CE) N°1072/2009 CHE PER LA TIPOLOGIA DI TRASPORTO
NECESSITA DI LICENZA CEMT O ACCORDO BILATERALE CON
DISPOSITIVO DI ALTERAZIONE ADBLUE
ATTI DA REDIGERE
“Circolava con il veicolo sopra indicato, immatricolato in ……… (es. Polonia), effettuando
un trasporto internazione di cose per conto terzi da …. (es. Italia) a …….(es. Russia)
violando le prescrizioni o i limiti stabiliti nell’autorizzazione CEMT n° …. del …. rilasciata
da……. . Nella circostanza si accertava che il trasporto era effettuato con veicolo di
categoria euro inferiore a quella prescritta poiché a seguito di interventi di modifica
mediante installazione di emulatore Adblue il mezzo da Euro (IV o V o VI) risultava essere
corrispondente ad un Euro 0.
Il veicolo di cui è trattenuto il documento di circolazione, è sottoposto a fermo
amministrativo per 3 mesi e affidato a …. (generalità custode) che lo custodirà presso ……
(indicare luogo custodia).”
Oppure
“Circolava con il veicolo sopra indicato, immatricolato in ……… (es. Polonia), effettuando
un trasporto internazione di cose per conto terzi da …. a ……. violando le prescrizioni o i
limiti stabiliti nell’autorizzazione n° …. del …. rilasciata da …… sulla base dell’accordo
bilaterale tra …... . Nelle diciture aggiuntive della stessa autorizzazione era posta come
limitazione che la stessa risultava (es: valida solo per veicoli ecologici minimo euro IV
accompagnata da certificato di tipo Cemt per le emissioni inquinanti del veicolo a motore).
Nella circostanza si accertava che il trasporto era effettuato con veicolo di categoria euro
inferiore a quella prescritta poiché a seguito di interventi di modifica mediante installazione
di emulatore Adblue il mezzo da Euro (IV o V o VI) risultava essere corrispondente ad un
Euro 0,I o III.
Il veicolo di cui è trattenuto il documento di circolazione, è sottoposto a fermo
amministrativo per 3 mesi e affidato a …. (generalità custode) che lo custodirà presso ……
(indicare luogo custodia).”
A CURA DI
Zampedri Alessandro
Agente Scelto Polizia Locale Trento-Monte Bondone
Email: ale.past89@hotmail.it
Tel: 348-4163487