Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non
hai mai fatto
(Thomas Jefferson)
E il giorno in cui, più o meno traumaticamente, gli uomini
tentassero di convertire in beni tutti i loro depositi, i loro crediti, le
loro azioni e le stesse monete delle loro tasche, si accorgerebbero
di ciò che inconsciamente temono e, forse per esorcizzare la paura
della libertà, nascondono a se stessi: il denaro, che condiziona
tanto la loro esistenza, NON ESISTE”
Joseph Shumpeter
2
Il sommario
3
Il denaro non esiste
La cosa veramente difficile è convincersi di questo. Il mondo è pieno
di guru, proposte, prospettive, offerte, illusioni, prodotti che cercano
di insegnare alla gente a fare soldi. Fare soldi è un obiettivo
ampiamente condiviso, un desiderio, più o meno segreto, di tutti.
La cosa curiosa è che, evidentemente, solo alcuni fanno tanti soldi.
La maggior parte delle persone, se si trova nell’area fortunata del
mondo, a cui comunque apparteniamo, vive una condizione di
relativo comfort economico, che gli permette di avere una famiglia,
pagare un mutuo di una casa o un affitto, concedersi qualche
divertimento, una vacanza, un automobile. Ma fare soldi, come è
noto, è un’altra cosa: e la ricchezza sembra essere un’area di ultra-
comfort (quando lo è, ovviamente), il cui accesso è limitato a poche
persone.
La grande contraddizione del capitalismo post-crisi finanziaria ha
esacerbato la piramide del fare soldi, concentrando inaudite
ricchezze in mano a pochissime persone e appiattendo sempre di più
la piramide medesima, svuotando gradualmente l’area della classe
media, un tempo molto più ricca e florida, e schiacciandola
inesorabilmente verso il basso. Il capitalismo dovrà risolvere il
grande problema epocale che l’ultima crisi finanziaria ha
drammaticamente acceso: pur essendo storicamente il modello che
ha permesso al maggior numero di persone possibile di accedere al
maggior numero possibile di risorse economiche, ora sembra
invertire la tendenza. I grandi imperi della storia sono morti, alle
volte, anche per la cattiva distribuzione della ricchezza, a partire
dall’impero romano. Se il capitalismo non vuole morire, e
certamente, a mio avviso, non morirà, dovrà trovare una soluzione
certa ritrovando un modo di distribuire la ricchezza in modo meno
anomalo di quanto sta accadendo da circa 10 anni.
Purtroppo, alle volte, quando le dottrine consolidate vanno in crisi e
dimostrano di non essere, appunto, così solide, l’umanità, alle volte,
perde i punti di riferimento e nascono le guerre, che appaiono essere
la continuazione necessaria della politica, come diceva il buon
Clausewitz, e, comunque, il modello risolutivo per “ripulire” e
4
ricostruire. Drammatico da pensare, ma la storia ci ha dato tragici
esempi di questo.
Al di là di tutto, la realtà è che pochi fanno soldi: in un’epoca come
questa, le preoccupazioni di contrazione del proprio status
economico, o addirittura di sopravvivenza, sono sempre più evidenti,
manifeste e tendono ad ingrandirsi. L’Italia del 2018 sta vivendo la
grande illusione della ripresa, ululata allegramente dagli organi di
stampa, sempre più asserviti e sempre più proni ad un dissennato
potere politico autoreferenziale e votato al suicidio collettivo. La
prossima crisi, che non tarderà a venire, entro la fine di questo
decennio farà giustizia definitiva di questi allegri ululati.
E così, per tornare a noi: come è possibile sostenere che il denaro
non esiste? Il tormentone quotidiano che assilla miliardi di persone
può non esistere?
5
C’è una sola ragione per cui pochi fanno soldi
Il denaro è una sovrastruttura creata dall’uomo. L’uomo ha “creato”
molte cose. Per chi ha il dono della fede, l’uomo, essendo fatto ad
immagine di Dio, ha mutuato da Lui il potere di inventare, progettare,
far nascere le cose. Se l’uomo crea o solo trasforma non è qui oggetto
di riflessione. Ma è stato l’uomo a “creare” i soldi.
In natura, esiste la mutualità reciproca. L’uomo si è sviluppato per
un tempo lunghissimo attraverso queste forme elementari di
primitiva economia. Un bel giorno, si è accorto che quello sviluppo
veniva frenato dal limite implicito di queste forme economiche. E
inventò il denaro.
Il denaro non esiste in natura. Non esiste proprio. La natura non ha
pensato assolutamente a nulla che fosse confrontabile o riconducibile
al denaro. Il denaro, in natura, semplicemente non è presente.
La nostra mente non è preparata in alcun modo a fare soldi. La
nostra mente radica le sue basi sugli istinti naturali e sviluppa le
proprie capacità attraverso l’esperienza. Se le basi non contengono
le radici del “fare soldi” lo sviluppo è molto più difficile. Poca gente
fa i soldi, perché il denaro non esiste in natura, e il nostro istinto non
è predisposto a ricercarlo.
È troppo semplice e reagiamo negativamente al solo pensarci. Anzi,
diciamolo, non vogliamo proprio capirlo. Non vogliamo convincerci.
In effetti, è solo chi, più o meno consciamente, lo ha capito
che fa i soldi.
6
La predisposizione e chi sei
Ci sono persone che imparano molte lingue con relativa facilità. Altre
fanno fatica ad imparare correttamente la propria. Tendiamo a dire,
in questi casi, che c’è chi è “predisposto” ad imparare le lingue e ci
sembra naturale pensare che sia così.
Il problema è proprio questo: non si può essere “predisposti” ad
attirare il denaro, salvo poche casuali limitate eccezioni che non
fanno testo. Il denaro lo si fa accumulando una curva di esperienza
che permetta alla mente di plasmarsi in modo adeguato, creando “la
radice” del denaro, che manca, perché in natura il denaro non esiste.
Da quella “radice” piantata nel nostro io, si può sviluppare la pianta
che attira il denaro, ovvero la “predisposizione” mentale ad
accoglierlo. Di suo, raramente, quella predisposizione può esserci.
Così, probabilmente, puoi essere “predisposto” ad imparare le lingue,
raramente sarai “predisposto” a fare soldi. Non è vero che chi ha
fatto soldi, “è predisposto”. Invece, “si è predisposto”, che è molto
diverso.
7
Sei imprenditore?
L’Italia è un Paese di imprenditori e aspiranti tali. La maggior parte
delle persone desidererebbe lavorare in proprio. Alieni ad ogni spirito
di squadra, se non a quella dell’adesione alla propria squadra di
football, gli italiani hanno costruito un curioso modello di paese,
basato su tante piccole, piccolissime, modeste, modestissime attività
imprenditoriali, basate sull’eroico sforzo individuale e sull’obiettivo di
“lavorare per sé”.
Essere imprenditore (che non significa necessariamente “fare i soldi”)
significa avere la capacità di generare ricchezza. E questo significa la
capacità di attirare i soldi. C’è poco da fare, è così.
Se sei un imprenditore devi avere alcune cognizioni specifiche:
oltreché attirare i soldi, devi saper organizzare, gestire, scegliere i
soci, scegliere le persone, pensare ad un mercato dove collocarsi,
vendere un prodotto con profitto. Cioè, esercitare una attività
economica e renderla tale significa saper fare tante cose, oltreché
attirare i soldi. Una buona parte del tuo successo è saper scegliere
le persone.
Sei professionista?
Sei un imprenditore, a tutti gli effetti, che vende la propria capacità
personale a qualcun altro. Come l’imprenditore, oltreché saper
attirare il denaro, devi saper scegliere le persone, e saper vendere
te stesso agli altri, scegliendo il segmento professionale adeguato
alla tua preparazione e a ciò che richiede il mercato.
Anche in questo caso, saper scegliere le persone costituisce una
buona parte del successo.
Sei freelance?
Caso particolare misto di lavoratore dipendente di te stesso e
professionista. Il freelance sta diventando importante nell’ossatura
del tessuto economico mondiale. Giusto o sbagliato che sia, sei una
persona importante, che opera in un mercato incredibilmente
competitivo e lotti ogni giorno per sopravvivere lavorando duramente
e costruendoti da solo tutte le tue prospettive future.
Sei disoccupato?
Con disoccupato intendo che vorresti lavorare ma non trovi, al
momento, il modo di collocare la tua persona nel lavoro. Ebbene,
credimi. Niente come la dinamica mentale e il mio percorso di
dinamica del successo rafforza l’animo. Se sei in difficoltà, reagisci.
Tu puoi, Tu decidi, Tu agisci. Tu puoi farcela.
Sei studente?
La dinamica del successo esalta le capacità della tua mente. Devi
essere efficace: sei nella fase fondamentale della tua vita. Forse la
più felice, anche se non lo sai ancora.
9
Chiunque tu sia
Sei un eroe di una delle più difficili epoche economiche della
storia contemporanea in un paese, l’Italia, che fa di tutto per
ostacolarti.
10
Le idee chiave
Proviamo a riassumere le idee chiave che ci siamo detti finora:
- Il denaro è una sovrastruttura innaturale creata dall’uomo.
- Per questa ragione, nessuno ha la “predisposizione” a fare
denaro: visto che il denaro non esiste in natura non può esserci
predisposizione naturale.
- Qualunque sia la tua posizione devi acquisire la capacità di fare
denaro e devi acquisire specifiche competenze, quali il saper
discernere le persone, saper negoziare, saper trattare, essere
consapevole di chi hai davanti, dell’ambiente in cui vivi, devi
saper pianificare il tuo futuro, devi crearti la tua motivazione
personale a crescere.
- Infine, non puoi far finta che quanto detto sopra non ti sia utile.
Se sei convinto che questo sia utile vai avanti, scopri il mondo
della dinamica mentale e costruisci insieme con me il tuo
percorso della Dinamica del Successo.
11
La dinamica mentale
La dinamica mentale è un metodo scientifico. Non ha nulla di
esoterico. È basata su un principio scientifico dimostrato e provato.
In realtà, ha costituito la base per molti modelli motivazionali, che
non cito, nati successivamente: nessuno vuole ammetterlo, ma è
così. Rivelare la dinamica mentale, per i formatori, è molto scomodo:
essa apre orizzonti sconfinati e praticamente illimitati di crescita
personale. Impadronirsi del metodo, significa avere una chiave che
apre in modo non limitabile le porte interiori della conoscenza, della
determinazione, della capacità personale. Per questo, la maggior
parte dei percorsi formativi motivazionali non rivela le metodologie
di dinamica mentale, ma solo le applicazioni pratiche finali.
Studio dinamica mentale da circa 20 anni. L’ho applicata a me stesso
e mi ha cambiato la vita. Non dalla sera alla mattina, non dall’oggi al
domani, nulla ti può cambiare la vita in poche ore. Ma la tua
percezione, grazie alla dinamica mentale, può moltiplicarsi
all’infinito, sarai in grado di vedere quello che non è immediatamente
visibile, quello che gli altri non vedono. Quello che fa la differenza fra
l’ottenere e il desiderare, ciò che differenzia realmente il successo
dall’insuccesso. L’intuizione diventa la base credibile di ogni tuo
progetto e la spinta per poter gestire con efficacia.
È facile? Né facile, né difficile: è un percorso da conoscere. Ma posso
dirti che dalle prime volte che acquisirai la tecnica, intuirai subito che
la tua mente si apre all’infinito. Ti risulteranno più chiari i percorsi
passati della tua vita, e ti risulterà più chiaro il percorso futuro: lo
visionerai e costruirai con una determinazione, una chiarezza, un
modo di essere e concepire le cose che moltiplicano la tua capacità
di agire, di essere efficace, costruttivo, conclusivo.
12
Sai che cosa è la Dinamica del Successo?
Poniamoci insieme alcuni obiettivi, per capire il percorso di
Dinamica del Successo che vuoi affrontare.
13
Concludere: è un’arte?
No, è una scienza.
14
Il potere di riconoscere chi hai di fronte
15
Passato, presente e futuro
16
Energia
C’è un fluido dentro di te che ti dà la carica energetica. È quello che
normalmente si definisce come motivazione o automotivazione. In
realtà, quel fluido viene controllato dal nostro cervello, da noi stessi.
E noi siamo spesso i primi sabotatori di noi stessi: siamo i primi a
limitare e depotenziare il fluido che può conferirci energia positiva,
per le ragioni più incredibili che scoprirai nel tuo passato, nella tua
esplorazione interiore, nelle visualizzazioni che la Dinamica del
Successo ti permette di avere e che ti renderanno tutto più chiaro.
Saprai ripristinare la piena funzionalità del tuo fluido energetico
interiore: avrai bisogno di dormire meno o dormirai comunque
meglio, sentirai meno la stanchezza, ti sentirai più carico di energia,
di motivazione personale, avrai una determinazione che non
sospettavi di poter avere. Una volta che avrai imparato a governare
il fluido energetico interiore, vedrai moltiplicarsi la tua capacità di
focalizzarti su un obiettivo, una ambizione, un target da raggiungere.
Riconoscerai le persone che ti aiutano a raggiungere l’obiettivo o che
ti distolgono da esso. Sceglierai con migliore cura le cose che ti
servono per avvicinarti ai tuoi goal.
17
Conclusioni
La Dinamica del Successo è un percorso formativo unico e fuori del
comune. Ti induce ad uscire dalla routine per approdare a quella del
maggior appagamento personale. Ti guida a capire come affinare le
capacità personali, ad essere lucido nelle decisioni, ad esserlo mentre
gli altri intorno a te perdono la testa, a mettere in condizione la tua
mente di capire di che cosa hai bisogno per raggiungere i tuoi
obiettivi. La tua capacità di concentrazione e di rilassamento saranno
moltiplicate. La maggiore felicità interiore ti conduce ad una vita
migliore, a soddisfazioni sempre più elevate, a target sempre più
ambiziosi: la Dinamica del Successo diventa la spinta al tuo
Successo!
18
Il percorso formativo: l’occasione unica
19