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Fare il bene: sempre possibile che sia fatto in maniera puramente eteronoma, motivato sia per

passioni tristi come il rimordimento, la compassione o la paura della colpa, sia per sola obbedienza
a comandamenti morali o leggi.

Che cosa è un’azione? Cosa vuol dire, per un ente finito, agire?

Definizione di bene: quello che favorisce la propria conservazione e che quindi è causa di gioia.
Bene e azione: la conservazione del conatus è interna a una dinamica di affermazione. Non solo di
autoaffermazione però: la conservazione di sé dipende immediatamente della conservazione di altri.
Si tratta allora di produrre effetti, di operare sulla realtà in virtù di conservare, di affermare nella
esistenza, le cause che si rivelano come favorevoli alla propria conservazione. Quindi la
determinazione del bene, di ciò che favorisce la tendenza affermativa di un conatus, è
necessariamente contigua alla questione del divenire attivo dell’uomo: il bene non solo non è
indipendente del modo in cui si agisce, cioè non è un oggetto o una classe di oggetti tramite i quali
il conatus dovrebbe cercare di conservarsi, è anzi il modo stesso in cui il conatus cerca di affermare
la sua esistenza. Più che la domanda su quale sia il bene per l’uomo, a Spinoza interessa la domanda
sul modo in qui il conatus faccia per affermarsi nell’esistenza: il bene è la stessa azione, ovvero il
modo in cui può fare l’uomo per divenire attivo. Non si tratta tanto di proporre un parametro per
definire cosa sia buono e cosa sia cattivo, quanto di trovare un principio che permetta discernere,
distinguere le buone strategie di affermazione delle cattive strategie. Buono è, in altre parole,
sinonimo di adeguato.
Questo è quanto Spinoza, enfatizzando inoltre il registro immediatamente collettivo di
questa dinamica, afferma allorché definisce il significato di una singolarità.

Se gli uomini vivessero spontaneamente ex ductu rationis, conoscerebbero la realtà così come la
concepisce Dio: in maniera assolutamente adeguata. Non ci sarebbe quindi, data la spontanea
convenienza universale in qui si troverebbero, né idea del male né necessità dello Stato. Ciò che
non vuol dire che non ci sarebbe società:

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