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Rassegna del 27/10/2010

PROVINCIA DI ROMA
27/10/10 Italia Sera 12 Ponte senza fili in XX Russo Fabio 1
27/10/10 Cinque Giorni 2 "Il wi-fi è per noi una sfida culturale" ... 2
27/10/10 Repubblica Roma 15 Libri - Un uomo diritto ... 3
27/10/10 Metro Roma 14 Libri & co. - Palazzo Valentini ... 4
27/10/10 Tempo Roma 31 Scuole. Propaganda Zingaretti ... 5
27/10/10 Cinque Giorni 2 "Si a un fondo di garanzia per le cure odontoiatriche" ... 6
25/10/10 Xl 1 Parroci di Frontiera ... 7
27/10/10 Cinque Giorni 13 Il porto si farà, ma l'accordo di programma non convince i Bartoli Marcello 8
Democratici
27/10/10 Tempo Roma 30 "Zoro" fa lezione a giovani amministratori ... 9
27/10/10 Messaggero 36 Scoperta la lapide in memoria di Virginia Piperno ... 10
Civitavecchia
27/10/10 Sole 24 Ore Roma 23 "Più autonomia per le province" Marini Andrea 11
27/10/10 Repubblica Roma 3 Bufera sulla vendita delle caserme. "Operazioni spot, chi specula Vitale Giovanna 12
brinda"
27/10/10 Tempo Roma 45 Smaltimento rifiuti. Giornata informativa ... 13
27/10/10 Latina Oggi 17 "E ora tutti al lavoro per il progetto" Ro.Be. 14
27/10/10 Opinione 2 Il consigliere arrestato che fa lezioni di legalità Di Majo Francesco 15
27/10/10 Sole 24 Ore Roma 35 Festival del film. Sponsor a quota 160 - CInema, un festival da 13 Romagno Lia 16
milioni
27/10/10 Cinque Giorni 2 "Terra madre" sbarca a Roma ... 19
27/10/10 Corriere della Sera 11 Ultimatum del CdA: il 2 dicembre si decide Costantini Emilia 20
Roma
27/10/10 Messaggero 36 Riciclare i rifiuti umidi: pare la sfida lanciata da Coordinamento e Giu.Am. 21
Civitavecchia Quarta circoscrizione
27/10/10 Repubblica Viaggi 40 Ariccia (Roma). La moda del Seicento a Palazzo Chigi Caramelli Roberto 22
27/10/10 Repubblica Roma 16 A Moa Casa 2010 va in scena "La casa emozionale" ... 23
27/10/10 Rinascita 11 Quegl'ignoranti magnifici 7 g.s. 25
25/10/10 Xl 1 Cieli azzurri rischia di chiudere ... 26
27/10/10 Italia Sera 15 G. Cianfrocca e M. Rinaudo Gianna Francesca 27

NAZIONALE E VARIE
27/10/10 Corriere della Sera 4 Pd, nel 2013 in campo Zingaretti. "Ma sarà scelto con le primarie" R.Do. 28
Roma
27/10/10 Messaggero Cronaca di 41 Pd, un sito web per lanciare la riconquista del Campidoglio C.R. 29
Roma
27/10/10 Tempo Roma 31 Vincere senza il partito, l'obiettivo 2013 del Pd - Gli eletti del Pd Novelli Susanna 30
capitolino sfidano il partito e Alemanno
27/10/10 Italia Sera 8 Alla "riconquista" del Campidoglio Mazzini Oriana 31

ZZZ_WEB
26/10/10 bitcity.it 0 Provincia di Roma, Zingaretti inaugura nuovi hot spot Wi-Fi ... 32
26/10/10 lagone.it 0 Zingaretti inaugura i nuovi punto wi-fi di Canale e Manziana e ... 33
presenta il nuovo progetto di raccolta differenziata
26/10/10 key4biz.it 0 ISP al convegno ‘Internet chiama Italia’. Paolo Nuti (Aiip): .... ... 35
26/10/10 LASTAMPA 0 A Roma il primo convegno Aiip ... 37
"Internet chiama Italia 2010"
26/10/10 notiziefresche.info 0 Social network in ufficio? Secondo uno studio fanno bene ... 38
26/10/10 vivereroma.org 0 Terra Madre: l’incontro mondiale delle comunità del cibo arriva in ... 39
Provincia di Roma
26/10/10 notiziarioitaliano.it 0 "Terra Madre" ... 40
26/10/10 LASTAMPA 0 Renzi chiama i "rottamatori" ... 41
"Ma non è una corrente"
26/10/10 ilgiornale.it 0 Pd da "rottamare": è caos anche sulle primarie ... 43
26/10/10 ilvelino 0 POL - Orenove/6. Fiat, scontro Fini-Marchionne. Il Pd diviso ... 45
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PROVINCIA DI ROMA 1
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NAZIONALE E VARIE 28
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NAZIONALE E VARIE 30
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Provincia di Roma, Zingaretti inaugura nuovi hot spot Wi-Fi : BitCity : La citta dell... Pagina 1 di 1

Provincia di Roma, Zingaretti inaugura nuovi hot spot Wi-


Fi
Il Presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha inaugurato ieri due nuovi hot spot
sul territorio provinciale. La realtà romana conta così più di 400 punti di accesso Wi-Fi.

di: Redazione D.Life


Pubblicato il: 26/10/2010 nella categoria Internet.

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Arrivano nuovi hot spot Wi-Fi in Provincia di Roma.


Sono a quota 405 le aree dove si può navigare gratis su internet grazie al progetto "Provincia Wi-Fi".
Per navigare gratuitamente a Roma e provincia basta infatti registrarsi una sola volta e si puo' accedere a
internet sia in alcuni specifici esercizi pubblici, sia in alcune piazze.
In due anni sono stati inaugurati oltre 400 hot spot e attualmente sulla rete Wi-Fi della Provincia di Roma
si contano più di 40mila utenti.

Il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha inaugurato nella giornata di ieri, lunedì 25 ottobre, due
nuovi hot-spot corner. Entrambi nelle piazze di fronte ai palazzi comunali di Manziana e Canale Monterano,
nei pressi di Bracciano.
L'importante progetto su cui la città di Roma e provincia sta investendo parecchie risorse, punta ad abbattere il
digital divide nel territorio.
Il futuro continuerà infatti in questa logica Wi-Fi, crescendo e aumentando le possibilità di accesso al web
giorno dopo giorno.

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http://www.bitcity.it/news/18079/provincia-di-roma-zingaretti-inaugura-nuovi-hot-sp... 26/10/2010
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26/10/2010 Lagone

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Zingaretti inaugura i nuovi punto wi-fi di


Canale e Manziana e presenta il nuovo progetto
di raccolta differenziata
26/10/2010

di Daniele Coltrinari

Vedi altre foto (2)

Ieri Pomeriggio, il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, in una sorta di “tour” che l’ha visto
protagonista nel nostro comprensorio, è stato a Canale Monterano, Manziana e Trevignano Romano.
Il Presidente della Provincia a Manziana ha inaugurato il nuovo punto wi-fi e presentato il nuovo progetto di
raccolta differenziata; a Canale Monterano ha inaugurato un altro nuovo punto wi-fi e visitato il cantiere della
nuova isola ecologica di prossima apertura grazie ai contributi provinciali.
“Abbiamo il primato, come provincia, di incoraggiare attraverso i nostri progetti, l’uso dell’energia pulita negli
edifici pubblici”, queste le parole di Zingaretti a Trevignano, ultima tappa del suo tour. Nel paese lacustre, il
Presidente della Provincia ha inaugurato il nuovo parco giochi nella scuola di Trevignano anch’esso finanziato
dalla Provincia di Roma.
Durante la visita , Zingaretti illustrato i nuovi progetti e investimenti provinciali per sicurezza e la viabilità,
preannunciando entro fine novembre un piano di intervento per migliore la Settevene Palo, attualmente una
delle strade più pericolose della Provincia. Zingaretti ha poi aggiunto al discorso, la volontà della sua
amministrazione di opporsi al balzello del pedaggio a pagamento, previsto l’anno prossimo sul Grande
Raccordo Anulare.

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26/10/2010 Lagone
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ISP al convegno ‘Internet chiama Italia’. Paolo Nuti (Aiip): ‘I ritardi negli investime... Pagina 1 di 2

ISP al convegno ‘Internet chiama Italia’. Paolo Nuti (Aiip): ‘I ritardi negli investimenti NGN rischiano di far arretrare ulteriormente il Paese'

Alla presenza dei commissari Agcom Enzo Savarese e Nicola D’Angelo, è stata presentata 'Fibra Ottica S.p.A.', Joint Venture tra 13 operatori per la partecipazione agli
investimenti nazionali nelle NGN.

I primi in Europa per il mobile, gli ultimi per internet. Una contraddizione, questa, che appesantisce un sistema Italia già
compromesso dalla crisi, dalla scarsa crescita e dall’affanno nella competitività. Questo tema, insieme a quello delle
infrastrutture, della regolamentazione della rete, del digital divide e del ruolo della PA, della net neutrality, sono stati al
centro dell’incontro “Internet chiama Italia”, organizzato da Aiip, l’associazione italiana internet provider, oggi a Roma al
Tempio di Adriano.
Paolo Nuti, presidente di Aiip, ha aperto i
lavori con il nodo dello scarso peso politico
delle reti nelle agende elettorali. “Quindici giorni fa mi trovavo a una cena
con diversi player del mercato e politici. Da Raffaele Barberio è partita la
domanda a un nostro parlamentare: come mai non c’è nessun riscontro
nei programmi politici del tema del digitale? Ebbene ho trovato la sua
risposta drammatica, ci ha spiegato infatti che l’argomento non porta
voti”. Eppure, ha spiegato Nuti, “il ritardo di Internet in Italia sconta
certamente quello della bassa alfabetizzazione informatica di famiglie ed
aziende, ma i ritardi negli investimenti per lo sviluppo delle nuove reti di
accesso a banda ultra larga rischiano di far arretrare ulteriormente il
nostro Paese”. I benchmark internazionali, ha spiegato ancora Nuti, dimostrano che l’infrastrutturazione e la fornitura pervasiva di servizi di accesso a
banda ultralarga costituisce, per l’area interessata, un fenomenale fattore di crescita che può portare ad un incremento del PIL di un abbondante punto e
mezzo in più rispetto ad aree di riscontro non interessate dall’infrastrutturazione pervasiva. “Di fronte ad un dato del genere, gli interessi di sistema
dovrebbero prevalere su quelli di parte”.
Infine Nuti ha annunciato che tredici operatori di medie dimensioni – per la maggior parte associati ad AIIP – si sono raccolti in “Fibra Ottica S.p.A.”,
una Joint Venture che ha per oggetto la partecipazione agli investimenti nazionali in infrastrutture per le reti di accesso di nuova generazione. Fibra
Ottica S.p.A. è un’iniziativa imprenditoriale aperta alla partecipazione di altri operatori di accesso che ne condividano le finalità.

Stefano Quintarelli, di NNSquad Italia, ha ripreso l’argomento del “grossissimo problema demografico”. Nel nostro Paese, ha detto, si parla di salari
e di pensioni, si vince guardando al passato. “Ecco il punto. L’Australia, al contrario, investe cifre esorbitanti in fibra ottica. Pensiamo solo a questo
dato: in Italia 6 milioni e mezzo di persone ogni giorno lavorano usando 4 ore internet; quanto si guadagnerebbe in termini di tempo con una rete a
banda larga?”.

Stefano Pileri, di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ha passato in rassegna i principali obiettivi del progetto “Italia Digitale”, grazie al
quale, ha precisato, “abbiamo avviato una stagione di confronto forte con il governo, verso politiche di sviluppo concrete, sostenibili e veloci”. Il
progetto punta allo sviluppo dei contenuti digitali, dei servizi digitali, della domanda digitale e delle infrastrutture digitali. Tra gli scopi per il 2013 c’è
quello di portare la percentuale delle famiglie digitali dal 45% all’80% e di accrescere la percentuale delle aziende internet dal 66% al 90%, nonché
quello di diffondere a livello nazionale il modello di sanità digitale (100% dei medici e delle farmacie in rete). Con la realizzazione piena del progetto,
ha spiegato Pileri, all’anno l’Italia “risparmierà 30 miliardi di euro sui costi della Pa, delle imprese e delle famiglie”. Confindustria Servizi Innovativi
e Tecnologici, ha concluso, vuole “mediare tra posizioni diverse, ma la nostra posizione è quella di sostenere la velocizzazione dell’accordo sulla
cooperazione sulle infrastrutture, perché su esse si possono costruire le reti con qualsiasi tecnologia, qualità ed autonomia si desideri”.

Nicola D’Angelo, Commissario Agcom, ha dichiarato: “L’esperienza del passaggio alla televisione digitale ci ha insegnato che in questi momenti di
forte innovazione tecnologica, che hanno un impatto rilevante in tutto il territorio nazionale, occorre una guida da parte delle istituzioni pubbliche”.
L’Agcom, forse con un po’ di ritardo, ha ammesso D’Angelo, “sta svolgendo la sua funzione di arbitro tecnico nell’ambito di un quadro normativo
recentemente reso più chiaro dall’approvazione della Raccomandazione sulle reti di accesso NGAN da parte della UE”.
A mio avviso, ha continuato il commissario, “in Italia non sussistono differenze di condizioni concorrenziali che giustifichino una segmentazione dei
mercati in quanto i principali operatori operano in modo uniforme a livello nazionale e, anche dal lato della domanda, non si evidenziano differenze
significative. Il progressivo sviluppo delle infrastrutture, fisiologicamente necessario in un progetto di ammodernamento di strutture di rete, non
giustifica certo asimmetrie sul piano regolamentare che potrebbero ad oggi penalizzare concorrenza ed utenti”. Inoltre D’Angelo ha parlato
dell’aspetto relativo alla definizione di procedure di migrazione dal rame alla fibra ottica; della consultazione pubblica relativa al regolamento per i
diritti di installazione di reti di comunicazione elettronica, consultazione recentemente avviata; del problema delle frequenze e delle indicazioni della
Ue sulla liberalizzazione della banda a 800MHz da rendere disponibile per servizi a banda larga in mobilità.

Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, ha specificato in maniera inequivocabile: “Come Cassa Depositi e Prestiti non siamo
attori di questa partita, noi interveniamo in progetti di interesse nazionale che siano già sul tappeto”. Sugli evidenti ritardi di infrastrutturazione in
Italia ha aggiunto: “I problemi di infrastrutturazione non riguardano solo le telecomunicazioni, ma anche quelle di viabilità e quelle energetiche. Ma
l’unico settore in cui è possibile recuperare il ritardo, con investimenti sostenibili e tempi ragionevoli, è proprio quello delle telecomunicazioni, con
reti di nuova generazione”. Occorre trovare, ha aggiunto Bassanini, soluzioni che non gravino sul debito pubblico del Paese; “la Cassa impiega
risorse private, se ci sono le condizioni per il finanziamento ai privati, allora ci sarà la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti a questo
processo”.

ZZZ_WEB 35
http://www.key4biz.it/News/2010/10/26/Policy/ISP_Internet_Bianca_Maria_Martinel... 26/10/2010
Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB key4biz.it 26-OTT-2010
ISP al convegno ‘Internet chiama Italia’. Paolo Nuti (Aiip): ‘I ritardi negli investime... Pagina 2 di 2

Romano Righetti, Deputy COO di Wind Telecomunicazioni Spa, ha parlato di un momento di “discontinuità” nelle telecomunicazioni: “Se
l’investimento è elevato e il mercato è ripagato per i costi di una sola rete, allora ha senso cooperare per una sola rete, che tuttavia preservi il clima
competitivo nel settore. A noi preoccupa, nella realizzazione di un progetto di questo tipo, che rimanga applicabile il modello competitivo, che tutti gli
attori sul mercato siano chiamati in maniera aperta alla cooperazione, che si elimino vantaggi competitivi”. Il progetto “Fibra Italia”, presentato il 9
maggio scorso, ha aggiunto Righetti, “intende muoversi proprio nel quadro di quella che chiamo ‘cooperazione competitiva’. Abbiamo invitato
Telecom Italia a sedersi al tavolo, non ci deve essere un veto per loro, possono aderire o meno. Ma quando c’è un investimento così rilevante, ci si
pone il problema del ritorno. Inoltre questo è un contesto in cui le regole non sono ancora ben definite, ad oggi noi non conosciamo le condizioni per
l’accesso alla fibra e per l’accesso al rame. Siamo in una fase di stallo”.

Giovanni Amendola, responsabile Regolamentazione Ue Telecom Italia, ha offerto una diversa prospettiva: “Il nostro piano per la banda larga in
Italia va nella direzione degli obiettivi dell’Agenda europea del digitale”. Amendola ha continuato sottolineando come nelle grandi aree
metropolitane, nelle quali si prospetta concorrenza fra reti, “sicuramente tra Telecom, Fastweb e Fibra per l’Italia. Le città principali, bisogna dirsi
questa verità, sono le candidate allo sviluppo delle nuove reti, uno sviluppo in concorrenza, che è esattamente la raccomandazione della Ue, che
vuole garantire non una sola rete ma uno sviluppo concorrenziale”. Inoltre, “ci sono aree in cui non si parla di sviluppo reti NGN in cui si prospetta
un digital divide. Infine ci sono aree territoriali in cui non si prospettano investimenti; il pubblico deve guardare a queste aree. In sostanza stiamo
parlando delle aree bianche, che sono le ultime indicate, le aree grigie dove si prevede una rete, le aree nere dove due reti sono in concorrenza”.

Bianca Maria Martinelli, di Vodafone, ha sintetizzato la posizione della sua azienda sulla prospettiva di sviluppo delle reti: “Crediamo che il
modello di sviluppo più efficiente sia quello in grado di garantire reti in fibra fisse nelle grandi aree metropolitane, e coprire il resto del territorio,
velocemente, con tecnologia mobile, offrendo servizi a banda larga”. Dunque c’è un grande interesse a creare una rete fissa in fibra e “il progetto
‘Fibra per l’Italia’ prevede un’unica infrastruttura ‘terza’, di proprietà di nessun operatore ma aperta a tutti. Se questo modello non è condiviso da
Telecom Italia, possiamo pensare a un modello alternativo, un modello percorribile potrebbe essere quello in cui Telecom crea una rete che sia
aperta”.

Francesco Sacco, della Regione Lombardia, ha ripreso il filo del discorso proprio dagli ultimi interventi, sottolineando come questi modelli non
tengano conto della realtà Italiana: “Il cuore del nostro Paese è costituito da piccoli Comuni da mille abitanti, che in questo modo vengono tagliati
fuori”. Basta guardare al caso Lombardia, dove vengono coperti 167 enti locali su 1500, lasciandone fuori il 90%. Inoltre Sacco ha sollevato
nuovamente il tema del finanziamento di questo tipo di infrastrutture: “La classe politica – ha detto - non guarda a questo tipo di problematiche,
perché non portano voti”.

Tiziana Talevi, di Fastweb, ha incentrato il suo intervento sul tema della net neutrality e su cosa fare per impedire i rischi di comportamenti
discriminatori. “Il dibattito si sta spostando su come minimizzare il rischio di comportamenti discriminatori. La soluzione è forse molto ovvia:
concorrenza e trasparenza. Negli Usa probabilmente la scelta di togliere l’unbundling, sotto questo aspetto, è stata sbagliata. In Italia questo
problema è infatti molto minore. Noi, come Fastweb, forniamo un accesso a Internet e il cliente accede a ciò che vuole; se limitassi l’accesso solo a
dei contenuti, probabilmente perderei il cliente”. Sugli abusi “si potrà sicuramente intervenire, ma il tema principale resta l’accesso, la trasparenza e
la concorrenza, in modo che l’utente sa cosa compra, in un sistema di concorrenza e di qualità di servizi”.

Enzo Savarese, commissario Agcom, ha analizzato ancora più profondamente la situazione italiana: Il Paese, ha detto, “versa ancora in una
situazione di arretratezza digitale. Gli stessi dati che ci vedono leader in Europa sul fronte dei prezzi dei servizi tradizionali e della concorrenza
infrastrutturata ci classificano sotto la media EU per penetrazione della banda larga, numero di famiglie connesse a internet, diffusione degli acquisti
on-line, contributo dell’ICT all’interno del PIL”. Vodafone, Wind e Fastweb hanno avanzato congiuntamente uno schema di piano, cui ha aderito
anche Tiscali, che postula, in una prima fase, investimenti (propri e altrui) per 2,5 miliardi di euro al fine di realizzare una rete in fibra destinata a
connettere una parte rilevante della popolazione entro 5 anni. Telecom Italia, a sua volta, ha illustrato, all’Autorità il suo piano che annuncia fino a 7
miliardi di investimenti nei primi 3 anni (2010-1012), inclusi gli interventi necessari per il rilegamento in fibra delle centrali (backhauling), che ha
carattere prioritario. Il regolatore, ha concluso Savarese, ha un ruolo chiave: “Già molte delle azioni dell’Agcom nell’ultimo anno sono in linea con
l’agenda digitale europea: obblighi di offerta pubblica per la posa di cavidotti per la nuova rete in fibra imposti a TI insieme al miglioramento della
qualità rete, contributo alla politica dello spettro digitale, dividendo esterno affrontato nel piano delle frequenze, interventi volti a rafforzare la
fiducia del consumatore nei meccanismi della concorrenza e propensione alla fruizione di contenuti digitali. L’Autorità farà inoltre un passo ulteriore
per dare un contributo interpretando un ruolo proattivo secondo due direttrici: suggerendo un’agenda digitale nazionale, codificando regole
incentivanti per le nuove reti NGN”.

Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, ha portato al tavolo l’esperienza dell’ente intermedio con il piano “Provincia wi-fi”, che ha
dato vita, in tutte le principali piazze della Provincia e nei luoghi pubblici, alla realizzazione di 500 hot-spot nelle quali si naviga gratuitamente. “Ad
oggi sono attivi 406 hot-spot – ha detto Zingaretti – e sono 40mila gli utenti registrati. Visto il successo dell’iniziativa, abbiamo aperto la possibilità,
per esercizi privati, centri associativi, bar e palestre, di installare l’antenna con un piccolo contributo. Abbiamo visto come è cresciuto questo
progetto soprattutto nelle piccole realtà”. Quando Nuti ha rigirato a Zingaretti la domanda di Barberio, quella sul perché dello scarso interesse della
politica sui temi del digitale, il presidente ha risposto: “Noi abbiamo spostato il 6% dei voti con il nostro programma che aveva, tra li altri punti,
anche internet gratuito in tutta la provincia. Le province in teoria non hanno nessuna competenza sul tema della rete, ma solo in teoria, secondo
vecchie concezioni che prevedono che ci dobbiamo occupare solo di ponti, scuole e strade. In realtà non è così. Ma la PA deve lottare contro
l’apartheid digitale”.

ZZZ_WEB 36
http://www.key4biz.it/News/2010/10/26/Policy/ISP_Internet_Bianca_Maria_Martinel... 26/10/2010
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RASSEGNA WEB 26-OTT-2010
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26/10/2010 A Roma il primo convegno Aiip "Inter…

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26/10/2010

A Roma il primo convegno Aiip


"Internet chiama Italia 2010"
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ROMA
Tav ola rotonda, oggi a Roma, su argomenti complessi e problemi ancora sospesi, come ad esempio
affrontare in maniera efficiente un inv estimento di oltre 1 0 miliardi di euro per infrastrutture in fibra
ottica, risolv ere definitiv amente il div ario digitale nelle aree depresse del nostro Paese e rimettere in
agenda il dibattito sulla Neutralità della rete. Li affrontano gli Internet Prov ider italiani, riuniti insieme
ai principali operatori di telefonia mobile, le autorità garanti e le istituzioni, nel corso del primo
conv egno organizzato dall'Aiip, l'Associazione Italiana Internet Prov ider .

Tra i relatori della giornata gli ad di Telecom, Wind, Tiscali, V odafone, l’A utorità Garante per le
Comunicazioni, l’A utorità Garante per la Concorrenza del Mercato, il Ministro dello Sv iluppo
Economico Paolo Romani. Interv engono anche gli Enti locali con una relazione del Presidente della
Prov incia di Roma Nicola Zingaretti e il v ice presidente della Regione Puglia Loredana Capone.

Il tema portante dell'incontro è il ruolo strategico dei piccoli e medi operatori in Italia, delle esperienze estere e di possibili incontri tra pubblico e priv ato
per una rete in fibra nazionale. Seguono la questione della gestione del traffico e della neutralità della rete, ma anche le possibili strategie per uno sv iluppo
v irtuoso di progetti di e-Gov , con le esperienze della Prov incia di Roma e della Regione Puglia. L’obiettiv o dell’incontro è quindi duplice: abbattere il digital
div ide e aumentare in maniera significativ a il tasso di penetrazione del broadband, anche attrav erso il supporto della Pubblica A mministrazione.

Il presidente di A iip Paolo Nuti ha dichiarato che si tratta di «una giornata importante da cui si spera possano nascere stimoli nuov i agli inv estimenti per la
banda ultralarga. V edremo per la prima v olta imprese e istituzioni a confronto. Sono certo che la conv ention di Aiip div enterà un appuntamento fisso
annuale e un punto di riferimento per il settore».

+ Internet chiama Italia


+ Gli operatori rispondono alle proteste: la diretta
SCRIV I Discuti online su Web Notes con A N N A M A S E RA
BLOG La nostra inchiesta sulla banda larga lumaca A N N A M A S E RA

lastampa.it/_web/…/grubrica.asp?ID… 1/1
ZZZ_WEB 37
Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB notiziefresche.info 26-OTT-2010
art

Social network in ufficio? Secondo uno studio


fanno bene

Contro le tesi di chi sostiene che i social network in ufficio incidano


negativamente sullo svolgimento delle attività lavorative dei dipendenti, arriva una smentita dall’ Università
di Melbourne, che suona così: chi naviga in Rete, comunque sotto il 20% dell’ orario di lavoro, produce
il 9% in più di chi ha il divieto di accesso a Internet.
L’ interessante ricerca viene dall’ Australia. Lo studio, finalizzato a rispondere alla domanda se divertirsi
online, passando del tempo sul proprio profilo su Facebook, pubblicando note su Twitter o visionando e
condividendo video su YouTube, faccia bene o male al lavoro, è stato condotto su un campione di 300
dipendenti. Il risultato, prima d’ ora non ritenuto scontato, è stato che community online e social network in
generalefanno bene alla produttività, ma solo se non occupano oltre il 20% dell’orario di lavoro di ciascun
dipendente. Se questo limite viene superato, la produttività viene, al contrario, decisamente inibita.
Alla pubblicazione dei risultati della ricerca dell’ Università di Melbourne hanno fatto seguito le risposte più
diverse. Il presidente dello Human Resources Institute of Australia, Peter Wilson, si è detto sostanzialmente
concorde sulla positività dell’ uso dei social network in ufficio, e polemizza con quelle aziende che arrivano a
spiare i propri dipendenti per assicurarsi che non accedano alla Rete per svago nemmeno per una breve
pausa.
In Italia, le posizioni sull’ argomento sono altrettando sfaccettate, riproponendo l’ antica dicotomia di ambito
tecnologico tra “apocalittici e integrati“. Accade così che nelle diverse amministrazioni locali la libertà
concessa ai dipendenti di muoversi in internet cambi significativamente: convinta che navigare sul web per
divertimento faccia passare il lavoro in secondo piano, la governatrice del Lazio, Renata Polverini,
attraverso due circolari ha deciso lo scorso 15 ottobre di vietare ai circa tremila dipendenti della regione la
connessione a Facebook, a YouTube e alle altre piattaforme online. La decisione della presidente della
Regione Lazio è dettata dalle statistiche della Pisana, che hanno rivelato che il 70% dei lavoratori faceva un
uso di Internet che andava contro la produttività lavorativa.
Di tutt’ altro segno l’ approccio ai social network del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti,
che crede nel potere positivo dei social network al punto da aver consentito ai dipendenti di Palazzo
Valentini l’accesso a Facebook e a YouTube senza limiti, pur impedendo loro di chattare. Zingaretti, tra l’
altro, è il fautore di un importante progetto, dal nome di “Provincia Wi-fi“, finalizzato a estendere l’accesso
gratuito alla Rete nei luoghi di ritrovo della Provincia.
(Fonte: Corriere.it)

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Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB vivereroma.org 26-OTT-2010
art
Terra Madre: l’incontro mondiale delle comunità del cibo arriva in Provincia di Ro... Pagina 1 di 1

Terra Madre: l’incontro mondiale delle


comunità del cibo arriva in Provincia di
Roma

Slow Food Lazio e la Provincia di Roma organizzano il primo TERRA MADRE della Provincia di Roma.

Dal 26 al 30 ottobre, quattro giornate di scambi e di esposizione di prodotti, con Laboratori della terra sui
temi della cooperazione e dei migranti insieme alle associazioni del territorio, di ritorno dall’evento ‘Terra
Madre’ a Torino.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Cooperativa sociale integrata agricola Garibaldi, l'Istituto
tecnico agrario statale Garibaldi, Argo Anguillara e Mercato della Terra di Ciampino.

Martedì 26 ottobre a Palazzo Valentini, dalle 9 alle 13, ci sarà l’inaugurazione della manifestazione.
Interverranno il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e il segretario nazionale di Slow Food
Italia Daniele Buttignol. Ci saranno testimonianze delle comunità del cibo e la presentazione del documento
sulle politiche alimentari e la sostenibilità con le proposte della rete per una crescita corretta.

Nel cortile di Palazzo Valentini ci sarà un’esposizione dei produttori locali con il Mercato della Terra di
Ciampino e i produttori delle Fattorie Sociali della provincia, con Musica per Terra Madre.

Terra Madre e Salone del Gusto Torino, oltre a essere due eventi di rilievo internazionale sono anche il
momento che ogni due anni segna una grande riunione del popolo Slow. Comunità del cibo, soci, produttori
da ogni angolo del pianeta arrivano nel capoluogo piemontese per incontrarsi e conoscere di più uno
dell’altro, per conoscere di più il cibo.
Terra Madre è un incontro mondiale delle comunità del cibo – composte da agricoltori ma anche chef,
ricercatori e docenti universitari – che ogni due anni si incontrano a Torino per scambiarsi esperienze,
consolidare un confronto con i saperi tradizionali e rafforzare le modalità di produzione del cibo locale, tipico e
sostenibile.

Ma Terra Madre è soprattutto una rete viva che si alimenta tutti i giorni dell'anno. A Roma si intende così
ricreare lo stesso clima che si respira a Torino, ponendo al centro della manifestazione lo scambio culturale
attraverso i prodotti della terra.
In allegato è possibile consultare il programma dettagliato dell’evento.

dalla Provincia di Roma


www.provincia.roma.it

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http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=267471 26/10/2010
Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB notiziarioitaliano.it 26-OTT-2010
art
"Terra Madre" NotiziarioItaliano.IT - Giornale On Line di Informazione Nazionale Pagina 1 di 1

Presentazione del documento sulle politiche alimentari

"Terra Madre"
ROMA - Da oggi martedì 26 fino a sabato 30 ottobre, quattro giornate di scambi e
di esposizione di prodotti, con Laboratori della terra sui temi della cooperazione e
dei migranti insieme alle associazioni del territorio, di ritorno dall’evento "Terra
Madre" a Torino. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Cooperativa
sociale integrata agricola Garibaldi, l'Istituto tecnico agrario statale Garibaldi, Argo
Anguillara e Mercato della Terra di Ciampino. Questa mattina a Palazzo
Valentini,c'è stata l’inaugurazione della manifestazione.
Sono intervenuti:il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e il
segretario nazionale di Slow Food Italia Daniele Buttignol.
Nel cortile di Palazzo Valentini - si legge in un comunicato - ci sarà un’esposizione
dei produttori locali con il Mercato della Terra di Ciampino e i produttori delle
Fattorie Sociali della provincia, con Musica per Terra Madre. Terra Madre e Salone del Gusto Torino, oltre a
essere due eventi di rilievo internazionale sono anche il momento che ogni due anni segna una grande riunione
del popolo Slow. Comunità del cibo, soci, produttori da ogni angolo del pianeta arrivano nel capoluogo
piemontese per incontrarsi e conoscere di più uno dell’altro, per conoscere di più il cibo.
Terra Madre è un incontro mondiale delle comunità del cibo – composte da agricoltori ma anche chef,
ricercatori e docenti universitari – che ogni due anni si incontrano a Torino per scambiarsi esperienze,
consolidare un confronto con i saperi tradizionali e rafforzare le modalità di produzione del cibo locale, tipico e
sostenibile.
Ma Terra Madre è soprattutto una rete viva che si alimenta tutti i giorni dell'anno.
A Roma si intende così ricreare lo stesso clima che si respira a Torino, ponendo al centro della manifestazione
lo scambio culturale attraverso i prodotti della terra.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.provincia.roma.it

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http://www.notiziarioitaliano.it/lazio/attualita/55206/terra-madre.html 26/10/2010
Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB 26-OTT-2010
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26/10/2010 Renzi chiama i "rottamatori" "Ma non…

V ER SIO N E A C C E SS I B I LE
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26/10/2010 (7:23) - RETROSCENA


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il patrimonio culturale italiano negli Usa,
hanno partecipato celebrità dello spettacolo
come Danny DeVito e Linda Fiorentino,
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Scalia e Samuel Alito, esponenti del mondo V IDEO
Ber sa n i r ispon de
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Partito non li ama e fa il possibile per n o a i r ot t a m a t or i
guastargli la festa. I «rottamatori», i seguaci
del sindaco di Firenze Matteo Renzi, indicono
la loro kermesse nazionale dal 5 al 7 nov embre sulle riv e dell’Arno? E che fanno al Pd? Dal quartier
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generale del Nazareno parte il «contrordine compagni»: l’assemblea nazionale di tutti i Circoli
Il vincitore è solo Venuto al mondo
democratici, già fissata a fine ottobre, è stata spostata ai primi di nov embre, nella stessa data della
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conv ention dei trentenni. Un escamotage per oscurare chi v uole pensionare la v ecchia guarda?
Renzi non ha dubbi: «Non pensav o che la paura della rottamazione facesse questo effetto». Anche
Claudio V elardi e Fabizio Rondolino, ex capi dello staff di D’Alema a Palazzo Chigi, dal loro sito SPAZIO DEL LETTORE PUBBLICITA'

«Thefrontpage» bombardano il sindaco di Firenze: «Somiglia troppo a Pierluigi Diaco», «non riesci a BL O G! tutti i blog

credergli», «brav o ad improv v isare», «ma quando si tratterà di fare le cose sul serio, ci v orrà Antonio
Montanari
qualcuno che gli tolga la Play station di mano». In questo caso Renzi non ha replicato, ma alla coppia Gobettiano
le risposte sono arriv ate direttamente sul loro sito, quasi tutte di questo tenore: «Meglio un retore ANGOLO DEI GIORNALISTI
giov ane che decine di consunti imbecilli», «magari av essimo a Milano uno come Renzi». San Pietro e dintorni
M ar co T osatti
Turchia: Ani sta per sparire
Dopo i primi 1 6 mesi trascorsi a Palazzo Vecchio a fare il sindaco, prov ando a ribaltare la nomea del Diritto di cronaca
personaggio «tutto chiacchiere e distintiv o», a 35 anni Matteo Renzi ha deciso che era tempo di Flavia A mabile
Donne nonostante l'Italia
uscire dalla dimensione «locale». Lanciandosi, senza più mezze misure, nell’agone nazionale con una
Oltretevere
conv ention di tre giorni, riv olta a militanti ed amministratori, che si sv olgerà alla stazione Leopolda Giacomo Galeazzi
di Firenze. Titolo: «Prossima fermata Italia». Le motiv azioni della kermesse sono nel documento di Il maestro di Ratzinger

conv ocazione e nelle battute di Renzi: «L’Italia ha gli stessi problemi da 20 anni» ma i leader del tutti i blog dei giornalisti

centrosinistra «sono sempre lì, non si schiodano dalle poltrone nonostante le sconfitte». Le
richieste? Coerenti con le premesse: dimezzamento del numero dei parlamentari e dei loro stipendi e
per quanto riguarda il Pd, come dice Renzi «chi ha fatto tre mandati, non stia aggrappato alla sedia».
In questo modo dando piena attuazione allo Statuto che impone il pensionamento di tutti quei
parlamentari che abbiano superate le tre legislature. Il messaggio implicito è chiaro: cari D’Alema,
Veltroni, Marini, Franceschini e Finocchiaro, tutti a casa.

A dispetto di un’inv ettiv a («Rottamiamoli!») che gli ha tirato addosso molte critiche, Renzi non ha
arretrato da quella espressione da sfasciacarrozze, perché sa che la sua campagna anti-casta
incontra il fav ore di una parte significativ a dell’opinione pubblica progressista. Slogan che mettono
in imbarazzo la nomenclatura che ha eletto Bersani (ieri, parlando ai giov ani, ha inv ocato un
generico rinnov amento) e che alla lunga potrebbero condizionare la composizione dei prossimi
gruppi parlamentari, creando imbarazzi, che un personaggio come Massimo D’A lema sembra v oler
esorcizzare in anticipo con una battuta che ha pronunciato di recente e che l’uomo è capace di
concretizzare: «Che torno a fare in Parlamento? Sono sempre all’estero...». Ma l’ambizione di Renzi -

lastampa.it/…/59824girata.asp 1/2
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Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB 26-OTT-2010

26/10/2010 Renzi chiama i "rottamatori" "Ma non…


in v ista di una candidatura da leader improponibile in caso di elezioni nel 201 1 , plausibile dal 201 2
in poi - è quella di darsi una consistenza programmatica.

Anche per questo motiv o il «compagno di strada» del cattolico Renzi sarà l’ex diessino Pippo Civ ati.
Trentacinque anni, consigliere regionale lombardo, un profilo originale (attiv issimo nella «Rete»,
ma anche produttore di documentati studi e pubblicazioni su questioni concrete), Civ ati sarà il co-
fondatore del gruppo dei trenta-quarantenni. Una corrente? «Assolutamente no - dice Civ ati - per
dirla con una battuta: più che una corrente un “Coffee-party !”». Una lobby del rinnov amento?
«L’ambizione dei giorni di Firenze è chiedere a chi sta sulla Rete e sul territorio come può essere
l’Italia di domani». Hanno già fatto sapere che ci saranno centinaia di eletti del Pd, il presidente della
Prov incia di Roma Nicola Zingaretti, Debora Serracchiani, mentre il sindaco di Bari Michele
Emiliano ha mandato un sms spiritoso a Renzi: «Non mi hai inv itato. Posso v enire?».

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lastampa.it/…/59824girata.asp 2/2
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RASSEGNA WEB ilgiornale.it 26-OTT-2010
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26/10/2010 Il Giornale - Pd da "rottamare": è cao…

articolo di martedì 26 ottobre 2010

Pd da "rottamare": è caos anche sulle primarie


di Laura Cesaretti

I giovani capitanati dal sindaco di Firenze Renzi vogliono liquidare i vecchi leader.
Bersani frena: "Lasceremo a tempo debito". A Milano rissa tra gli aspiranti
sindaco dopo le scorrettezze denunciate da Onida: si dimette il presidente del
comitato organizzatore

Roma - Tra i reciproci inviti alla «rottamazione» che si scambiano i suoi dirigenti e
gli incidenti di percorso che funestano le primarie per le prossime amministrative,
il Pd continua a non passarsela troppo bene. E a non monetizzare nulla della
profonda crisi che scuote il centrodestra.

Pier Luigi Bersani invita alla calma, «siamo un partito giovane e dobbiamo darci
tempo», dice. E per prevenire l’attacco dei «rottamatori», assicura che «la ruota
deve girare», la vecchia dirigenza dovrà - a tempo debito - lasciare il posto a una
nuova, e che intanto bisogna «fare qualche strappo per avere più giovani e donne
nei luoghi clou». Il segretario Pd ne approfitta anche per mandare un messaggio a
chi auspica “papi stranieri”: «Nessuna leadership può nascere al di fuori dalla
politica».
Dal fronte interno dei «giovani» gli replica il milanese Pippo Civati: «I leader del Pd
si rottamano da soli se vanno avanti così». Civati è uno degli organizzatori
dell’appuntamento del 5 novembre a Firenze, già ribattezzato «convention dei
rottamatori», che vuol chiamare a raccolta e lanciare nuove potenziali leadership:
«Nicola Zingaretti, Deborah Serracchiani, Laura Puppato», elenca Civati. Star
dell’incontro, ovviamente, il sindaco fiorentino Matteo Renzi, protagonista nelle
ultime ore di un feroce botta e risposta con la capogruppo al Senato, Anna
Finocchiaro: lei gli ha dato del «maleducato» per come irride ai big del partito; lui
le ha risposto che, visto che è in Parlamento dal ’97, farebbe bene a «farsi da parte e
lasciare il suo posto a una precaria». Aggiungendo che se altri, come Massimo
D’Alema, si ritirassero dal proscenio «ce ne faremmo certo una ragione».

Ai veleni inter-generazionali si aggiungono quelli pre-elettorali. Se a Bologna il Pd


si è improvvisamente ritrovato senza il suo candidato forte, e ora annaspa, a
Milano è scontro duro sulle primarie. I nomi che si contendono il ruolo di
candidato sindaco sono quattro, ma uno solo, l’archistar Stefano Boeri, ha
l’imprimatur del partito. E questo, ha denunciato uno dei suoi concorrenti, l’ex
presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, lo avvantaggia indebitamente
rispetto agli altri: «Le primarie sono falsate», i candidati “outsider” non possono
neppure accedere all’indirizzario dei votanti delle ultime consultazioni interne per
ilgiornale.it/…/articolostampa-id=482… 1/2
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Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB ilgiornale.it 26-OTT-2010

26/10/2010 Il Giornale - Pd da "rottamare": è cao…


farsi campagna perché il Pd locale lo usa per il «suo» uomo. A dar manforte a
Onida è il parlamentare veltroniano Emanuele Fiano: «Chiedo al mio partito di
mettere tutti i candidati nelle stesse condizioni, anche se mi risulta difficile credere
che finora non sia stato fatto». Ma a bruciare di più è stato il fatto che ieri il
Corriere della Sera, quotidiano milanese per eccellenza, abbia dedicato alla
faccenda un corsivo di prima pagina, stigmatizzando l’accaduto e accusando il Pd di
giocare «scorretto». Il presidente del comitato organizzatore Costanzo Ariazzi,
punto sul vivo, si è dimesso, rivendicando di aver fin qui svolto un lavoro
«equilibrato e rispettoso di tutti». È dovuto intervenire il coordinatore della
segreteria nazionale, Filippo Penati, per cercare di rimettere pace: «Le primarie
sono un bene prezioso, lavoriamo perché ritorni un clima amichevole».

Mentre va in onda la rissa sulle primarie, dietro le quinte si vocifera che in realtà il
“vero” candidato del Pd potrebbe alla fine non uscire dalle primarie: se si
concretizzasse la candidatura «centrista» di Gabriele Albertini, sostenuta da Udc e
Fli, e capace - si assicura - di mandare al ballottaggio il candidato appoggiato da Pdl
e Lega, il Pd potrebbe appoggiare l’operazione al secondo turno, pur di mettere a
segno un colpo contro il Cavaliere che - con i suoi candidati, primarie o non
primarie - non sarebbe mai in grado di affibbiare.

© IL GIO R NALE O N LINE S.R .L. - Via G. Ne gri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961

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26/10/2010 il VELINO - Orenove/6. Fiat, scontro …


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m ar, 26 ott 2010 12:12 AREA UTENTI Entra
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POL - Orenove/6. Fiat,


scontro Fini-Marchionne.
Il Pd diviso
Assolutamente da non perdere
Roma, 26 ott (Il Velino) -

“‘Pur essendo italo-canadese, ha dimostrato


di essere un po’ più canadese che italiano’.
Non è solo un affondo ironico quello di
Gianfranco Fini, perché subito dopo il leader
Tutte le ca te gorie
di Futuro e Libertà spiega che ritiene
‘paradossale’ l’intervento di Sergio
ORESEDICI Marchionne – riporta il CORRIERE DELLA
SERA -: ‘Se la Fiat è un grande colosso è
SERA
perché lo ha garantito il contribuente italiano’.
Le parole dell’amministratore delegato della
Fiat alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ —
PARLAMENTO
‘In Italia non abbiamo fatto neanche un euro di
ECONOMIA utile’ — suscitano reazioni contrastanti. Anche
il ministro del Welfare Maurizio Sacconi è
LATAM duro: ‘La denuncia di Marchionne è stata
ruvida e non del tutto condivisibile’. Ma il ceo
COOPERAZIONE
della Fiat trova anche consensi, a cominciare
AMBIENTE ED ENERGIA da Pier Ferdinando Casini. Mentre il
segretario del Pd Pier Luigi Bersani avverte: 26 tt 11 56 (EST)
:::: Tutti gli articoli ::::
AGROALIMENTARE ‘Dobbiamo avere in testa l’Europa, non
possiamo diventare cinesi’. Se Fini boccia il Scarica il VELINO BOX
SALUTE E BENESSERE
Marchionne-pensiero, Casini lo difende a
INNOVAZIONE E PA spada tratta: ‘Al netto del fatto che la Fiat è
stata pluri assistita e ha fatto manbassa dei
CULTURA contributi statali, Marchionne non ha una ma M
cento ragioni. Non lo si può liquidare così,
Pre
come ci se fosse stato un peccato di lesa
maestà. Occorre accettare la sfida in termini di
innovazione e di organizzazione aziendale: le Mar
sue parole possono essere più o meno
CALABRIA simpatiche, ma non fanno una piega’. Per
nulla convinto pare invece il ministro Sacconi: Mer
CAMPANIA Marchionne ha ‘in modo tattico’ mandato un
messaggio ‘ruvido’ alle parti sociali ‘per
EMILIA ROMAGNA
chiedere condizioni di maggiore produttività e Giov

LAZIO competitività’. Ma non sono condivisibili


‘alcune premesse’ fatte. Anche il ministro
LOMBARDIA Ven
degli Esteri Franco Frattini è critico:
‘Marchionne ha fatto bene a sviluppare i suoi
investimenti all’estero, ma ricordi che la Fiat è
quotidiane Sab
nata in Italia’. Anche perché, come specifica il
LEGENDA:
leghista Marco Reguzzoni, l’acronimo per
settimanali
esteso recita: ‘Fabbrica Italiana Automobili Dom
Torino’”.

“Critico Roberto Calderoli: ‘Credo nel progetto


di Marchionne e lo sostengo, però non
condivido queste uscite da Fazio. È evidente
che qualcosa Fiat ha ricevuto e, quindi, la
frase che "farebbe meglio senza Italia"
avrebbe fatto meglio a non dirla’.
Completamente dalla parte della Fiat si
schiera invece il ministro Sandro Bondi:
‘Ignorare o, peggio, polemizzare con una
battuta paradossale quanto allarmata di
Marchionne, significa far finta che i problemi

www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1227… 1/2
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Data Pubblicazione:
RASSEGNA WEB ilvelino 26-OTT-2010

26/10/2010 il VELINO - Orenove/6. Fiat, scontro …


non ci siano e che tutto possa continuare
come nel passato. La sinistra lo può fare, tutti
coloro che lavorano per il cambiamento e la
modernizzazione dell’Italia no’. All’opposizione
il più duro è Antonio Di Pietro, secondo il
Kiva
quale le parole di Marchionne sono ‘indegne e
offensive’: ‘È noto a tutti che la Fiat ha sempre
Microfinance
ricevuto denaro pubblico. E che la cassa
integrazione è pagata dai contribuenti italiani’.
Più cauta la posizione del Pd. Bersani
argomenta: ‘Marchionne segnala un "Loans that
problema, ma poi non so se aiuta a risolverlo. Change Lives."
Do un giudizio negativo di un approccio
pessimista, che rischia di essere letto come Make a
distruttivo e liquidatorio. Il governo intervenga’. Difference and
Non tutto il Pd è d’accordo. Se per il sindaco di
Torino Sergio Chiamparino quelli di
Lend Today!
Marchionne sono ‘dati incontestabili’, per
Nicola Zingaretti si tratta invece di ‘una battuta
infelice e ingenerosa’. E Alessia Mosca, a
nome dell’associazione di Enrico Letta
Trecentosessanta, invita a ‘guardare la luna e
non il dito’. Diviso anche il fronte sindacale.
Per il segretario Cisl Raffaele Bonanni
‘Marchionne ha colto nel segno’, mentre per il
leader Cgil Guglielmo Epifani ‘Marchionne ha
tante facce. Non si comprende l’allarme se
non si dice anche che ci sono 20 mila
lavoratori in cassa integrazione’. E il
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segretario generale della Fiom Cgil Maurizio
Google
Landini contesta apertamente Marchionne,
perché ‘dice cose i nesatte e balle’. Landini
chiede, retoricamente –conclude il
CORRIERE -: ‘La Ferrari e la Sevel dove sono,
in Lussemburgo? Mi sembrano che facciano
degli utili. E comunque continuo a non vedere
il suo piano industriale’”.

(red) 26 ott 2010 09:00

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