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SOCIALIZZAZIONE E PROCESSI CULTURALI

Il concetto di natura umana è molto controverso tra gli studiosi, molti pensano che l’uomo sia un essere
generico e privo di interessi.
NATURA UMANA (essere generico)
 Ghelen: antropologo tedesco.
L’uomo è privo di istinti, nasce privo di qualcosa che verrà compensato con l’alterità (società).
L’uomo deve crearsi tramite qualcosa di esterno a lui.
L’uomo non ha ambiente (che rappresenta negli animali il prolungamento degli istinti).
L’uomo non ha specificità e quindi si può fare di lui una qualsiasi espressione sociale. (a differenza
degli animali che hanno delle caratteristiche)
 Prodi: biologo italiano.
Differenza tra uomo e animale.
UOMO = Conosce tramite il linguaggio, la parola. Stabilisce una relazione con l’esterno creando una
frattura al suo interno.
ANIMALE = Conosce tramite l’incorporazione metabolica (esperienza diretta) e ingloba ciò che
vuole conoscere.
Differenza tra corpo e mente.
CORPO = Non può essere influenzato, quando conosce qualcosa lo fa in modo diretto.
MENTE = Viene educata e quindi influenzata.
 Durkheim: sociologo francese.
L’uomo è un essere duplice: Naturale e Sociale.
Naturale = Caratterizzato da pulsioni che lo portano all’autodistruzione e alla distruzione degli altri,
è per natura un essere violento.
Sociale = La società lo trasforma in un uomo buono che la rifletta. L’uomo deve infatti essere
sottoposto a leggi.
 Parsons: sociologo americano.
La vita umana è plastica.
L’uomo dipende per natura da altri.
Questi autori hanno una bassissima considerazione della vita.
L’uomo può essere un essere generico solo perché la società lo svuota dalla sua esperienza originaria con la
madre, così inizia il processo di socializzazione, un uomo per essere pronto ad entrare nella società deve
essere mentalmente libero, una volta libero la società ‘inizia a scrivere’ e ci troviamo a pensare/sapere cose
che non ci appartengono realmente.
La società non svuota l’essere umano completamente del ricordo della sua esperienza originaria, però fa si
che l’uomo dimentichi e riponga tutto nell’inconscio, dove la società non riuscirà mai ad entrare.
L’uomo nasce due volte: biologicamente e quando viene socializzato, queste nascite sono però in profondo
contrasto.
NATURA UMANA (essere specifico)
Possiede: Caratteristiche, ha una propria sensibilità e un proprio ambiente naturale (che è la madre per
l’uomo ) dove non deve sottostare all’alterità.
Quando il bambino deve lasciare la fase pre natale e quindi la madre, diventa autonomo, diventa
l’ambiente di sé stesso e si vuole bene, senza rinnegare le proprie ideologie, diventa così espressione della
vita. Questo accade finché non interviene la società che lo porta a rinunciare alla propria esistenza, qui il
bambino subisce una violenza.
La SOCIETA’ è fatta di ruoli (a cui le persone sono costrette), convinzioni sociali e simboli.
La MADRE e il BAMBINO invece sono in un rapporto di continuità, non sono divisi, sono un’unica cosa.
Tutti noi abbiamo un vissuto che non appartiene alla logica sociale, la società infatti vuole che lo eliminiamo
e lo lasciamo nel nostro inconscio perché potrebbe creare difficoltà.
L’essere umano proviene da un corpo biologico e inizia ad abitare in un corpo sociale.
Pre Sociale -> La società elimina la parte della conoscenza tramite il corpo, imparando all’uomo a
relazionarsi tramite le parole.
La madre a un certo punto di trasformerà da madre ambiente a madre alterità.
La società non coincide mai con la vita.
La vita ha già la sua norma che regola cioè il confine VITA-MORTE.
Se non si basa la vita su leggi colme della vita stessa il bambino soffre e non troverà mai più quel benessere
primitivo.
Vivere al di fuori del proprio ambiente significa perdere le proprie caratteristiche vitali
Bisogna creare un ambiente che venga dal nostro inconscio e dalla nostra psiche.
Siamo fatti di : SE’ BIOS E NATURA, possiamo costruire uno spazio senza il sociale dove l’inconscio prenderà
il sopravvento e ci porterà allo stato di benessere primitivo.

MENTE-CORPO
La madre mantiene intatto l’equilibrio mente-corpo, il bambino ha solo il corpo, la mente nasce e si forma
con i rapporti sociali.
Il processo di socializzazione strappa la mente dal nostro corpo e la trapianta in un altro corpo.
L’uomo inizia così a vedere le cose con gli occhi della società (coscienza collettiva).
Questo processo è un atto violento che porta l’uomo a un distacco che a sua volta porta l’uomo ad
‘immagazzinare’ tutto ciò che è successo nel presociale nell’inconscio.
Nell’inconscio possiamo individuare la nostra vera origine.
Gli artisti, il sogno e l’amore sono antisociali perché non vivono secondo i canoni della società ma secondo
l’inconscio e il nostro modo di fare presociale.

COME MUORE UN ESSERE UMANO?


Quando il suo cuore cessa di battere; è certamente questo il modo più conosciuto oppure, quando diventa
come gli altri; molti muoiono così e nessuno ci bada, spesso essi stessi non se ne accorgono per il resto della
vita, se non qualche volta, per la durata di un secondo, ma questa consapevolezza se la scuotono di dosso
come un granello di polvere da un vestito. (J. Urzidil, L’amata perduta).
Sé relazionare ≠ Sé bios
Nel sé relazionare la vita è vissuta come scopo.
Nel sé bios la vita è un fine contrario, all’interno del sociale diventa uno strumento e viene usata per
raggiungere altri obbiettivi.
SOCIALIZZAZIONE
Quando si parla di socializzazione, si parla di conformità, adattamento.
La società ci forma a sua immagine e somiglianza. (Noi viviamo in una società capitalistica).
Per adattarci dobbiamo rinunciare a vivere nel piacere , il piacere a cui dobbiamo aspirare non è la vita ma
il denaro. L’essere umano viene trasformato così in un mezzo per creare capitale ed avere successo.
DEVIANZA
La devianza è l’opporsi alla conformità, tipico di coloro che non vogliono rinnegare il proprio sé.
Il deviante non è solo colui che tende a difendere la vita in quanto tale, ma anche colui che porta con sé
una propria cultura. Per la società il soggetto deviante risulta un problema, nessuna vita va bene così
com’è, deve essere aggiustata in base alle esigenze e alle volontà prestabilite dalla società.

PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE O APPRENDIMENTO


1. Rimozione e inibizione, azione che ci porta a riporre nell’inconscio le esperienze che possono
ostacolare l’ingresso dell’individuo nella società. (L’inconscio nasce quando l’individuo subisce un
attacco repressivo da parte del sociale. L’individuo non represso non ha inconscio).
2. La mente viene riempita con i modelli sociali (rinuncia del sé bios per accogliere il sé sociale).
3. Trasformazione della socializzazione, dall’ambito familiare all’ambito scolastico. Gli insegnanti
devono inculcare nel bambino altri principi di competizione. Il bambino deve imparare a
relazionarsi con modelli totalmente astratti perché la società non è fatta di esseri umani ma di ruoli
sociali.

PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE PER DURKHEIM:


Durkheim vede l’essere umano come essere estremamente violento e che ha quindi bisogno di regole/leggi
per reprimere questo suo aspetto e diventare altamente socializzato.
Quando c’è una crisi sociale l’uomo entra nel caos e diventa violento.
L’uomo ha bisogno della socializzazione, ne diventa dipendente e quando gli viene sottratta diventa
violento.. quindi la violenza non è uno stato naturale ma una conseguenza.
Per uscire da questa dipendenza è necessario uscire dalla società e iniziare a vivere la vita in quanto tale.

COME CI SI PUO’ ALLONTANARE DALLA SOCIETA’ E TORNARE A VIVERE DELLA SOSTANZA INTERNA A NOI
(LA VITA)?
Coscienza ≠ Memoria
Coscienza: è il senso di appartenenza a una determinata classe sociale. Siamo educati a vivere in essa che è
l’opposto dell’inconscio. E’ rivoluzionaria.
Memoria: è qualcosa di più profondo che viene prima di qualsiasi cosa e della vita. Dentro di essa
l’interlocutore privilegiato è la vita e quindi il nostro corpo. E’ una caratteristica dell’uomo che gli dà la
possibilità di riscoprire il nostro sé bios, entrare nell’inconscio e riscoprire le esperienze presociali. E’
liberatoria.
IL PROBLEMA DELL’ORDINE SOCIALE:
I sociologi dell’ordine sociale si preoccupano di realizzare un ordine all’interno delle società,
preoccupandosi meno del singolo individuo.
TALCOTT PARSONS: Socializzazione – ruolo
La socializzazione consente all’individuo di entrare a far parte del sociale.. non entra spontaneamente, è
obbligato da determinate norme rinunciando al proprio sé.
Eliminare ciò che c’era prima per far spazio ad una nuova realtà sociale.
La società è un insieme di relazioni sociali, formata da individui dentro a ruoli sociali.
Si entra a far parte della società avendo un ruolo. Il ruolo non è innato ma appreso (senza non si può far
parte della società).
Attraverso il ruolo perdiamo la nostra specificità.
Il ruolo non ci rappresenta, esso rappresenta un falso sé. Siamo attori sociali che devono interpretare.
L’obbiettivo della società è quello di riprodurre i suoi contenuti.
L’obbiettivo del processo di socializzazione è creare delle personalità perfettamente adottate alla società di
riferimento.
Tutto ciò che riguarda sentimenti di tenerezza o amore devono essere soffocati, non c’è spazio nella società
per questi sentimenti.
La socializzazione separa la mente dal corpo, la mente viene ‘attaccata’ su un corpo sociale.
Così siamo degli essere doppi: fatti di CARNE e SOCIETA’ .
Il Ruolo è la fine della socializzazione perché evidenzia la perfetta integrazione dell’essere umano.
Parsons inoltre usa la GERARCHIA CIBERNETICA dove i sistemi alti governano i sistemi più bassi:
1. SISTEMA CULTURALE.
2. SISTEMA SOCIALE. (Non è un sistema biologico, ma è fatto di cose astratte. Regola il nostro
comportamento. L’energia deve essere trasformata in informazione, solo così la società entra a far
parte di noi stessi) .
3. SISTEMA PSICHICO.
4. SISTEMA ORGANICO.

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