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‫ﺑﺴﻢ اﷲ اﻟﺮﺣﻤﻦ اﻟﺮﺣﻴﻢ‬

‫ب اﻟﻌﺎﻟﻤﻴﻦ ‪ ،‬و اﻟﺼﻼة و اﻟﺴﻼم ﻋﻠﻰ ﺧﺎﺗﻢ اﻟﻤﺮﺳﻠﻴﻦ و أﻓﻀﻞ اﻟﺨﻠﻖ أﺟﻤﻌﻴﻦ ﻧﺒﻴﻨﺎ ﻣﺤﻤﺪ ‪،‬‬
‫اﻟﺤﻤﺪ ﷲ ر ّ‬

‫و ﻋﻠﻰ ﺁﻟﻪ و أﺻﺤﺎﺑﻪ و اﻟﺘّﺎﺑﻌﻴﻦ ﻟﻬﻢ ﺑﺈﺣﺴﺎن إﻟﻰ ﻳﻮم اﻟﺪﻳﻦ ‪.‬‬
Al mio caro marito,

senza il cui affetto, incoraggiamento e i preziosi suggerimenti

scrivere questo libro sarebbe stato estremamente difficile.

Si ringrazia sinceramente la Casa Editrice CUES, e in particolare il Sign. Antonio,

per aver mostrato interesse per questo progetto e averlo sostenuto,

e anche per il rispettoso trattamento delle bozze.


Fātima Joanna Dorota Denuszek

ARABO DEL CORANO E DELLA SUNNA


Questa opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore
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ISBN 978-88-97821-12-0
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INDICE

PREFAZIONE XIII

Capitolo 1 INFORMAZIONI DI BASE


1.1 Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 1
1.2 Le vocali 2
1.3 I segni ortografici 3
1.4 Il sostegno della hamza 4
1.5 Le caratteristiche della lingua araba 7

Capitolo 2 STATO DETERMINATO E INDETERMINATO


2.1 La nunazione 12
2.2 L’articolo determinativo 13
2.3 Le lettere solari e le lettere lunali 13
2.4 Note 16
2.5 Un po’ di vocabolario 17

Capitolo 3 I GENERI MASCHILE E FEMMINILE


3.1 Regole generali 19
3.2 I sostantivi di genere comune 21
3.3 La formazione del femminile 21
3.4 Il sostantivo e il suo aggettivo 22

Capitolo 4 LA DECLINAZIONE
4.1 La declinazione regolare e irregolare 24
4.2 La declinazione: concetti di base 29
4.3 Un po’ di vocabolario 32

Capitolo 5 I PRONOMI PERSONALI ISOLATI


5.1 Regole generali 33

Capitolo 6 DUALE, PLURALE SANO, PLURALE FRATTO


6.1 Il duale 35
II INDICE

6.2 Il plurale sano 36


6.3 Il plurale sano maschile 37
6.4 Il plurale sano femminile 38
6.5 Il plurale fratto 40
6.6 Note 49
6.7 Un po’ di vocabolario 52

Capitolo 7 GLI AGGETTIVI


7.1 Regole generali 54

Capitolo 8 L’AGGETTIVO IN FUNZIONE DI ATTRIBUTO E PREDI-


CATO
8.1 Introduzione 57
8.2 L’aggettivo come attributo del sostantivo 57
8.3 L’accordo assoluto 58
8.4 L’accordo parziale 61
8.5 L’accordo del sostantivo collettivo con l’aggettivo 62
8.6 I nomi collettivi 62
8.7 L’aggettivo come predicato 64
8.8 Un po’ di vocabolario 65

Capitolo 9 LO STATO COSTRUTTO


9.1 Introduzione 66
9.2 Comportamento degli elementi di idāfa nella frase 68
9.3 Idāfa a catena 70
9.4 L’aggettivo nello stato costrutto 72
9.5 Il retto introdotto dalle preposizioni “li” e “min” 75
9.6 Quando il retto è un materiale di cui è composto il reggente 76
9.7 Le parole come “bocca”, “fratello”, “padre” come reggente di idāfa 77
9.8 Il nome dhū come primo elemento di stato costrutto 79
9.9 Approfondimenti 80
9.10 Il duale e il plurale sano maschile in stato costrutto 81
9.11 Altre note 83
9.12 Un po’ di vocabolario 84

Capitolo 10 KULLUN, BA‘DUN, GHAYRUN, MITHLUN IN STATO


COSTRUTTO
10.1 “Kullun” in stato costrutto 87
10.2 Approfondimenti 91
INDICE III

10.3 “Ba‘dun” in stato costrutto 92


10.4 “Ghayrun” in stato costrutto 93
10.5 Approfondimenti 94
10.6 “Mithlun” in stato costrutto 94
10.7 Un po’ di vocabolario 95

Capitolo 11 I PRONOMI DIMOSTRATIVI


11.1 Introduzione 96
11.2 I pronomi dimostrativi 96
11.3 Un po’ di vocabolario 100

Capitolo 12 I PRONOMI PERSONALI SUFFISSI


12.1 Regole generali 101
12.2 Alcune note 104

Capitolo 13 PREPOSIZIONI CON PRONOMI SUFFISSI


13.1 Regole generali 109
13.2 Le preposizioni e il loro significato 111
13.3 Un po’ di vocabolario 115

Capitolo 14 LA FRASE NOMINALE


14.1 Regole generali 116
14.2 Soggetto e predicato della frase nominale 117
14.3 Soggetto e predicato definiti 118
14.4 Un po’ di vocabolario 121

Capitolo 15 LA FRASE NOMINALE INTRODOTTA DALLA PARTI-


CELLA “INNA”
15.1 Regole generali 122
15.2 La “la” iniziale 125
15.3 La “la” slittata 126
15.4 La sequenza dei componenti nella frase nominale 128
15.5 Il predicato della frase nominale introdotto da una preposizione 128
15.6 Note 129
15.7 Un po’ di vocabolario 130
IV INDICE

Capitolo 16 I VERBI “ESSERE” E “NON ESSERE”


16.1 Il verbo “kāna” 131
16.2 La coniugazione e l’uso del verbo “kāna” 131
16.3 La coniugazione e l’uso del verbo “laysa” 134
16.4 La negazione della frase nominale tramite la particella di negazione “mā” 136
16.5 Riassunto 137
16.6 Un po’ di vocabolario 138

Capitolo 17 LA “LA” CHE NEGA IL GENERE


17.1 Regole generali 140
17.2 Un po’ di vocabolario 143

Capitolo 18 LA CONIUGAZIONE DEL VERBO AL PASSATO


18.1 Generalità 144
18.2 Le caratteristiche del verbo al passato 146
18.3 L’accordo del verbo con il suo soggetto 148
18.4 L’uso della particella “qad” con il verbo al passato 150
18.5 Il verbo al passato seguito dal pronome suffisso 151

Capitolo 19 LA FRASE VERBALE


19.1 Generalità 152
19.2 Il predicato della frase verbale 152
19.3 Il complemento oggetto del verbo 153
19.4 Alcune osservazioni 153
19.5 L’ordine dei componenti nella frase verbale 154

Capitolo 20 LA CONIUGAZIONE DEL VERBO AL PRESENTE


20.1 Generalità 156
20.2 Le caratteristiche del verbo al presente 157
20.3 La negazione del verbo 162
20.4 La determinazione dei tempi 163
20.5 Un po’ di vocabolario 167

Capitolo 21 LE FORME DERIVATE DEL VERBO E IL LORO SIGNI-


FICATO
21.1 Generalità 168
INDICE V

21.2 Esercizio 191


21.3 Note sulla coniugazione delle forme derivate 192
21.4 Note riguardanti la 5ª e la 6ª forma 192
21.5 Un po’ di vocabolario 195

Capitolo 22 I VERBI HAMZATI


22.1 Generalità 197
22.2 Le forme derivate 201
22.3 Un po’ di vocabolario 205

Capitolo 23 I VERBI SORDI


23.1 Generalità 206
23.2 La coniugazione 206
23.3 Le forme derivate 209
23.4 Note 212
23.5 Un po’ di vocabolario 214

Capitolo 24 I VERBI DI PRIMA DEBOLE


24.1 Introduzione ai verbi deboli 216
24.2 I verbi assimilati 216
24.3 Un po’ di vocabolario 226

Capitolo 25 I VERBI DI SECONDA DEBOLE


25.1 La prima forma 227
25.2 Nota 231
25.3 Le forme derivate 232
25.4 Un po’ di vocabolario 237

Capitolo 26 I VERBI DI TERZA DEBOLE


26.1 La prima forma 239
26.2 Le forme derivate 245
26.3 Il verbo al passato seguito dal pronome suffisso 249
26.4 Un po’ di vocabolario 251

Capitolo 27 I DIVERSI SIGNIFICATI DEL VERBO AL PASSATO E


AL PRESENTE
27.1 Il verbo al passato 253
27.2 Il verbo al presente 254
VI INDICE

Capitolo 28 I PARTICIPI
28.1 Generalità 257
28.2 I participi della 1ª forma del verbo 257
28.3 Le caratteristiche dei participi 258
28.4 Uso dei participi 260
28.5 I participi delle forme derivate del verbo 261
28.6 Gli aggettivi con significato del participio presente e participio passato 266
28.7 Un po’ di vocabolario 267

Capitolo 29 ACCORDO TRA SOGGETTO E PREDICATO


29.1 Frase verbale e frase nominale 268
29.2 L’accordo tra soggetto e predicato nella frase verbale 269
29.3 L’accordo tra soggetto e predicato nella frase nominale 271
29.4 Approfondimenti 273
29.5 Le frasi con la congiunzione “wa” 274
29.6 Un po’ di vocabolario 275

Capitolo 30 IL DUALE: RIASSUNTO


30.1 Il duale dei sostantivi 278
30.2 I pronomi al duale 279
30.3 Il verbo al duale 282
30.4 Un po’ di vocabolario 285

Capitolo 31 LE SORELLE DI “INNA”


31.1 Concetti teorici 289
31.2 Un po’ di vocabolario 293

Capitolo 32 LA PARTICELLA DI ECCEZIONE


32.1 Generalità 295
32.2 Un po’ di vocabolario 301

Capitolo 33 MODO CONGIUNTIVO


33.1 Concetti teorici 302
33.2 L’uso del congiuntivo 307
33.3 La coniugazione dei verbi irregolari in congiuntivo 314
33.4 L’uso e il significato di “mā kāna” 318
33.5 Un po’ di vocabolario 320
INDICE VII

Capitolo 34 LE SORELLE DEL VERBO KĀNA


34.1 Generalità 322
34.2 I verbi completi ed incompleti nel loro senso 324
34.3 I verbi seguiti da un verbo al presente 325
34.4 Un po’ di vocabolario 328

Capitolo 35 MODO APOCOPATO


35.1 Generalità 329
35.2 L’uso dell’apocopato 332
35.3 La coniugazione dei verbi irregolari in modo apocopato 334
35.4 Il verbo in apocopato seguito dal pronome suffisso 346
35.5 Un po’ di vocabolario 347

Capitolo 36 L’IMPERATIVO DELLA PRIMA FORMA DEI VERBI


TRILITTERI REGOLARI
36.1 Concetti teorici 348
36.2 L’imperativo negativo 352
36.3 L’imperativo per la seconda persona dei verbi “prendere”, “mangiare”, 355
“ordinare”

Capitolo 37 L’IMPERATIVO DEI VERBI IRREGOLARI E DELLE


FORME DERIVATE
37.1 L’imperativo della 2ª, 3ª, 5ª e 6ª forma dei verbi regolari e irregolari 357
37.2 L’imperativo della 4ª forma dei verbi regolari e irregolari 360
37.3 L’imperativo della 7ª, 8ª e 10ª forma dei verbi regolari e irregolari 361
37.4 L’imperativo dei verbi irregolari di 1ª forma 362
37.5 L’imperativo negativo e imperativo della 1ª e 3ª persona 365
37.6 Note 368
37.7 Un po’ di vocabolario 369

Capitolo 38 I PRONOMI RELATIVI E IL LORO USO


38.1 Introduzione 370
VIII INDICE

38.2 La frase relativa 371


38.3 Il pronome ritornante 374
38.4 La soppressione del pronome ritornante 376
38.5 Altri pronomi relativi 377
38.6 Approfondimenti 377
38.7 Un po’ di vocabolario 378

Capitolo 39 L’ELATIVO (I GRADI DELL’AGGETTIVO)


39.1 Regole generali 379
39.2 Il comparativo di maggioranza e di minoranza 381
39.3 Il comparativo di uguaglianza 383
39.4 Il superlativo 384
39.5 Le forme speciali per il superlativo 384
39.6 Alcune note 387
39.7 Un po’ di vocabolario 391

Capitolo 40 INTERIEZIONI ED ESPRESSIONI ESCLAMATIVE


40.1 Generalità 393
40.2 La particella “yā” 393
40.3 Approfondimenti 396
40.4 La particella “ayyuhā” 396
40.5 La omissione di “yā” e “ayyuhā” 398
40.6 Il vocativo di Allah 399
40.7 Le forme anomale del vocativo 399
40.8 Le espressioni esclamative 400
40.9 Le interiezioni 404
40.10 Un po’ di vocabolario 405

Capitolo 41 LA FRASE INTERROGATIVA


41.1 Generalità 406
41.2 Le domande con alternativa 409
41.3 Gli avverbi e i pronomi interrogativi 410
41.4 Approfondimenti 414

Capitolo 42 MODO ENERGICO


42.1 Generalità 416
42.2 L’uso del modo energico 418
42.3 L’imperativo energico 422
42.4 Un po’ di vocabolario 424
INDICE IX

Capitolo 43 VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI


43.1 Generalità 425
43.2 I vari tipi del complemento oggetto 426
43.3 I verbi transitivi che prendono il complemento oggetto in accusativo 427
43.4 La particella “iyyā” come appoggio di pronome suffisso 430
43.5 Gli altri usi di “iyyā” 431
43.6 Un po’ di vocabolario 433

Capitolo 44 I MASDAR
44.1 Generalità 434
44.2 I masdar della prima forma del verbo 434
44.3 I masdar delle forme derivate dei verbi 436
44.4 I masdar della 2ª e 4ª forma dei verbi hamzati 438
44.5 L’uso dei masdar 439
44.6 Altri tipi di masdar 440

Capitolo 45 PARTICIPI E MASDAR DEI VERBI IRREGOLARI


45.1 Introduzione 441
45.2 I participi dei verbi con la prima radicale debole 441
45.3 I participi dei verbi con la seconda radicale debole 442
45.4 I participi dei verbi con la terza radicale debole tipo “da’ā” 444
45.5 I participi dei verbi con la terza radicale debole tipo “ramā” e “laqiya” 444
45.6 I participi dei verbi con la terza radicale debole (forme derivate) 445
45.7 I participi dei verbi sordi 446
45.8 I masdar dei verbi con la prima radicale debole 447
45.9 I masdar dei verbi con la seconda radicale debole 448
45.10 I masdar dei verbi con la terza radicale debole 448
45.11 I masdar dei verbi sordi e delle loro forme derivate 449
45.12 Un po’ di vocabolario 449

Capitolo 46 IL PERIODO IPOTETICO


46.1 Generalità 450
46.2 L’uso delle congiunzioni “law” e “in” 450
46.3 Il verbo nel periodo ipotetico 453
46.4 L’uso del modo energico nel periodo ipotetico 454
46.5 Il significato di “law lā” 456
46.6 L’uso e il significato del verbo “ra’ā” nella protasi 457
46.7 La costruzione “wadda” + “law” + verbo 458
46.8 Un po’ di vocabolario 460
X INDICE

Capitolo 47 PROTASI E APODOSI


47.1 La protasi preceduta dalla apodosi 461
47.2 La protasi senza l’apodosi 462
47.3 Il verbo all’imperativo nella protasi 462
47.4 L’uso delle particelle “fa” e “la” nel periodo ipotetico 466
47.5 L’uso della particella “la” 469
47.6 La omissione della particella “fa” 469
47.7 Approfondimenti 469
47.8 Le proposizioni analoghe alle proposizioni ipotetiche 471
47.9 Un po’ di vocabolario 474

Capitolo 48 I VOCABOLI CHIAMATI HURŪF


48.1 Generalità 475
48.2 Hurūf 475
48.3 I diversi significati di “mā” e “man” 487
48.4 Approfondimenti 491
48.5 I diversi significati di “wa” 491
48.6 Un po’ di vocabolario 493

Capitolo 49 IL PASSIVO
49.1 Generalità 496
49.2 L’uso del passivo 497
49.3 La differenza tra la settima forma del verbo e il verbo al passivo 501
49.4 Il passivo delle forme derivate 501
49.5 Il passivo dei verbi sordi 513
49.6 Il passivo dei verbi con la prima radicale debole 514
49.7 Il passivo dei verbi con la seconda radicale debole 515
49.8 Il passivo dei verbi con la terza radicale debole 517
49.9 La trasformazione del complemento oggetto in soggetto 521
49.10 Esercizio di lettura 522
49.11 Un po’ di vocabolario 523

Capitolo 50 L’ACCUSATIVO DI STATO


50.1 L’uso dell’accusativo di stato 524
50.2 Approfondimenti 527
50.3 La proposizione di stato 528
50.4 Un po’ di vocabolario 532

Capitolo 51 L’ACCUSATIVO E L’AGGETTIVO


51.1 Introduzione 535
51.2 L’accusativo interno 535
INDICE XI

51.3 L’accusativo di specificazione 537


51.4 L’accusativo di causa 539
51.5 Il complemento di tempo 540
51.6 L’accusativo con verbo sottinteso 540
51.7 Gli aggettivi in diverse costruzioni grammaticali 541
51.8 Un po’ di vocabolario 543

Capitolo 52 VERBI QUADRILITTERI E VERBI DIFETTIVI


52.1 I verbi quadrilitteri nella 1a forma 546
52.2 Le forme derivate dei verbi quadrilitteri 548
52.3 I verbi difettivi 552
52.4 Un po’ di vocabolario 555

Capitolo 53 IL COMPLEMENTO OGGETTO DEL PARTICIPIO PRE-


SENTE E DEL MASDAR
53.1 Il complemento oggetto del participio presente 557
53.2 Il participio presente con due complementi oggetti 560
53.3 Gli aggettivi verbali 562
53.4 Il complemento oggetto del masdar 562
53.5 Un po’ di vocabolario 564

Capitolo 54 NUMERI CARDINALI, ORDINALI, FRAZIONI E DI-


STRIBUTIVI
54.1 I numeri 1 e 2 565
54.2 I numeri da 3 a 10 567
54.3 I numeri da 11 a 19 569
54.4 I numeri da 20 a 99 570
54.5 I numeri da 100 in poi 572
54.6 Approfondimenti sui numeri cardinali 574
54.7 I numeri ordinali 578
54.8 Approfondimenti sui numeri ordinali 580
54.9 Le frazioni 581
54.10 I distributivi 583
54.11 Un po’ di vocabolario 584

Capitolo 55 VERBI CON PIÙ DI UNA RADICALE DEBOLE


55.1 Introduzione 585
55.2 Il verbo “jā’a” 585
55.3 Il verbo “atā” 586
XII INDICE

55.4 Il verbo “ra’ā” 589


55.5 Il verbo “waqā” 591
55.6 Il verbo “shā’a” 592
55.7 Il verbo “hayiya” 594
55.8 Il verbo “aaba” 595
55.9 Altri verbi con due radicali deboli 596

Capitolo 56 DIVERSI USI DI “AN” E “INNA”


56.1 I diversi usi di “an” 600
56.2 Quando “an” diventa “anna” 601
56.3 “An” e il discorso diretto 603
56.4 Approfondimenti su “an” 604
56.5 I diversi usi di “inna” 607
56.6 La “in” come forma più leggera di “inna” 608
56.7 Un po’ di vocabolario 609

Capitolo 57 ARGOMENTI MISTI


57.1 Note finali 612
57.2 Un po’ di vocabolario 625

Capitolo 58 ESERCIZIO DI LETTURA


58.1 Lettura 626

Capitolo 59 MATERIALI DIDATTICI


59.1 Fonti scritte dell’Islām 644
59.2 Dizionari di lingua araba 647
59.3 Film a tema religioso in lingua araba 647
59.4 Materiale didattico dal web 648

BIBLIOGRAFIA 650
PREFAZIONE XIII

Prefazione

Tutta la lode appartiene ad Allah.


Che la Sua pace e le Sue benedizioni siano su Muhammad, sulla sua famiglia, sui suoi
compagni e i suoi veri seguaci fino al Giorno del Giudizio.
Nel mondo islamico la lingua araba svolge un ruolo particolare, essa è la lingua del
Corano, la lingua comune per le pratiche religiose di popoli linguisticamente diversi.
Inoltre essa costituisce una fortissima identità per ogni musulmano. Infatti l’arabo
classico è la lingua di tutti i testi originali dell’Islām. Questo libro fornisce una
conoscenza vasta della lingua araba, prendendo come modello di studio principale proprio
il Sacro Corano. Nel libro si fa riferimento anche al tafsīr e allo sharh. Di solito, l’arabo
viene giudicato difficile e incomprensibile. Questo pregiudizio deriva principalmente
dalle varietà dialettali di questa lingua, soggetta al fenomeno di separazione tra lingua
pura (classica) e dialetti. Si è cercato di aiutare il lettore non arabofono, fornendo un
supporto che racchiude solamente il lessico del Corano e dei testi religiosi (in particolare i
libri della Sunna, contenenti gli ahādīth), limitando in gran parte il vocabolario al
contesto religioso. Per rendere possibile una più accentuata coincidenza tra i termini
arabi e i corrispondenti italiani, si è preferito ricorrere all’introduzione di nuove parole
italiane, “coniate apposta per l’occasione”, quando nella nostra lingua non sono
disponibili termini sufficienti. Così vediamo l’uso di verbi sconosciuti in lingua italiana
come “misericordiare” o di participi come “smentente”, “togliente”, “domandante”
laddove in arabo troviamo una parola del corrispondente significato. Infine, si è deciso di
ricorrere alla traduzione letterale perché, essendo la struttura della frase araba a volte
diversissima da quella della frase italiana, la traduzione letterale permette la
comprensione del metodo di costruzione della frase. Inoltre, alcuni concetti peculiari
dell’arabo come il modo energico o il masdar esigono una trattazione dedicata, e ancora
una volta la traduzione letterale è la strada per evidenziare il significato, ad esempio, di
un “nome” che in italiano si esprime con un verbo in infinito. In tal modo, lo studente è
aiutato ad apprendere più velocemente l’arabo, e a capirne più profondamente i
meccanismi.

L’Autrice
Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 1

Capitolo 1

INFORMAZIONI DI BASE

1.1 Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione


Le lettere dell’alfabeto arabo sono 28, indicate in Tabella 1.1.

‫ﺥ‬ ‫ﺡ‬ ‫ﺝ‬ ‫ﺙ‬ ‫ﺕ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﺍ‬


kh h j th t b ā

‫ﺹ‬ ‫ﺵ‬ ‫ﺱ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺫ‬ ‫ﺩ‬


s sh s z r dh d

‫ﻕ‬ ‫ﻑ‬ ‫ﻍ‬ ‫ﻉ‬ ‫ﻅ‬ ‫ﻁ‬ ‫ﺽ‬


d
q f gh ‘ z t

‫ﻱ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻥ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻝ‬ ‫ﻙ‬


y w h n m l k
Tab. 1.1

A questi si aggiunge ‫( ﺀ‬hamza) traslitterata come [ ’ ] .


2 Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione

Questi sono alcuni nomi delle lettere: ‫ ﻥ‬- nūn, ‫ ﻝ‬- lām, ‫ ﻡ‬- mīm, ‫ ﺹ‬- sād, ‫ ﺽ‬- dād,
‫ ﺍ‬- alif, ‫ – ﺱ‬sīn, ‫ ﺀ‬- hamza.
Esempi dal Corano:
‫[ ﺍﱂ‬2:1] (letto come: alif lām mīm) ,

‫[ ﻃﻪ‬20:1] (letto come: tā hā) .


Tutte le lettere vengono considerate come consonanti, a eccezione della alif che in realtà
non è una consonante ma piuttosto un segno ortografico usato come allungamento della
vocale “a”, oppure come sostegno della hamza ‫( ﺀ‬vedere appresso) .
In genere le lettere sono legate tra loro e cambiano la loro forma secondo la posizione che
occupano nella parola. Alcune lettere non legano mai a sinistra, cioè con la lettera che
segue, ed esse sono:
‫ ﺍ‬, ‫ ﺩ‬, ‫ ﺫ‬, ‫ ﺭ‬, ‫ ﺯ‬, ‫ﻭ‬.
Le lettere ‫ ﻭ‬e‫ﻱ‬ sono lettere deboli ( chiamate ‫ﻑ ﺍﹾﻟ ِﻌ ﱠﻠ ِﺔ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺣﺮ‬ ), in quanto in certi casi
possono subire delle modifiche, oppure possono cadere. Inoltre vengono usate come
allungamento delle vocali brevi e anche come sostegno della hamza ‫ﺀ‬.

1.2 Le vocali
L’arabo possiede tre vocali brevi e tre vocali lunghe.
Le vocali brevi sono “a”, “i”, “u”.
‫ﺤﺔﹲ‬
 ‫ﺘ‬ ‫ ﹶﻓ‬fatha è un trattino obliquo messo sopra la lettera e pronunciato come una breve “a”,
ad esempio:
‫ﺕ‬
 [ta] , ‫ﺏ‬
 [ba] , ‫ﻭ‬
 [wa] , ‫ﺙ‬
‫[ ﹶ‬tha] , ecc.
‫ﺮﺓﹲ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﻛ‬kasra è un trattino obliquo messo sotto la lettera e pronunciato come una breve “i”,
ad esempio:
‫ﺕ‬
ِ [ti] , ‫[ ِﻥ‬ni] , ‫[ ِﻡ‬mi] , ‫[ ِﻙ‬ki] , ecc.
‫ﻤﺔﹲ‬ ‫ﺿ‬
 damma è un cappietto messo sopra la lettera e pronunciato come una breve “u”,
ad esempio:
Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 3

‫ﺏ‬
 [bu] , ‫ﻱ‬
 [yu] , ‫ﺯ‬ [zu] , ‫ﺭ‬ [ru] , ecc.
Prima vengono pronunciate le lettere e poi le vocali brevi poste sopra o sotto di esse.
Le vocali lunghe sono ā , ī , ū e vengono scritte come:
‫[ َﺍ‬ā] ,
‫[ ِﻱ‬ī] ,
‫[ ُﻭ‬ū] .
Esempi: ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ [bā], ‫[ ﺑِﻲ‬bī] , ‫ﻮ‬‫ﺑ‬ [bū] .

1.3 I segni ortografici


Altri segni ortografici sono:
‫ﺳﻜﹸﻮﻥﹲ‬ sukūn è un piccolo cerchio posto sulla lettera, che mostra l’assenza di

vocalizzazione, ad esempio: ‫ﺖ‬


ٌ ‫ﻨ‬‫[ ِﺑ‬bintun] “fanciulla”;

ٌ‫ﺸﺪِﻳﺪ‬
 ‫ﺗ‬ tashdīd (“rafforzamento”) indica il raddoppio della consonante sulla quale viene
posto; esempi: ‫ﺐ‬
ٌ ‫[ ﹶﻃﱢﻴ‬tayyibun] “buono”, ‫ﺏ‬
 ‫ﹶﻛﺬﱠ‬ [kadhdhaba] “[egli] ha smentito”;

‫ﺪﺓﹲ‬ ‫ﻣ‬ madda è un segno posto su una alif ; tale segno sostituisce una hamza iniziale con

la vocale fatha seguita da una alif di prolungamento ‫= ﺁ‬ ‫ ﺍ‬+ ‫ ﹶﺃ‬, ad esempio:


‫[“ ﺁ ﹸﻛ ﹸﻞ → ﺃﹶﺍ ﹸﻛ ﹸﻞ‬io] mangio”;
oppure la lettera hamza con la lettera alif ‫ ﺍ= ﺁ‬+ ‫ﺀ‬ , ad esempio:

‫“ ﺍﹾﻟﻘﹸﺮﺁ ﹸﻥ‬il Corano”, ‫ﻒ‬


ٌ ‫“ ﺁ ِﺳ‬dispiaciuto, afflitto”.
Si noti che nei testi antichi possiamo trovare il segno madda anche sulla lettera alif che
precede la hamza:
‫ﺴﺂﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ “si chiedono a vicenda”, ‫ﺂ ٌﺀ‬‫ﺳﻤ‬ “cielo”, ‫ﺂ َﺀ‬‫“ ﺟ‬è venuto”, ‫ﻶِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ “gli angeli”;
4 Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione

ta marbūta (“ta legata”) ‫ﺓ‬ viene pronunciata come ‫ﺕ‬


 , di norma si trova alla fine delle
parole di genere femminile: ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺟ‬
 “giardino”, ‫ﺳ ﹲﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ “scuola”.
Inoltre la “ta marbūta” viene usata per trasformare aggettivi, participi e alcuni sostantivi dal
genere maschile al femminile (vedere Tabella 1.2).

‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ‬ “bello” → ‫ﺟﻤِﻴﹶﻠ ﹲﺔ‬ “bella”

‫ﹶﻗﺒِﻴ ٌﺢ‬ “brutto” → ‫ﺤ ﹲﺔ‬


 ‫ﹶﻗﺒِﻴ‬ “brutta”

‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmano” → ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmana”

‫ﻚ‬
ٌ ‫ﻣِﻠ‬ “re” → ‫ﻣِﻠ ﹶﻜ ﹲﺔ‬ “regina”

‫ﺝ‬
ٌ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ “marito” → ‫ﺟ ﹲﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ “moglie”
Tab. 1.2

In rarissimi casi la “ta marbūta” è presente in alcuni sostantivi del genere maschile,
ad esempio ‫ﺧﻠِﻴ ﹶﻔ ﹲﺔ‬
 “successore, califfo” (per approfondimenti si rimanda al paragrafo 3.1).

1.4 Il sostegno della hamza


Generalmente la hamza richiede un sostegno, cioè non si presenta da sola nella parola
(tranne in rari casi). Essa si appoggia sopra una delle seguenti lettere: ‫ ﺍ‬, ‫ﻭ‬,‫ﻱ‬.
Si noti che ogni volta che la hamza viene appoggiata sulla lettera ‫ﻱ‬ , essa viene scritta

senza i due puntini sotto, ovvero appare sempre come ‫ﻯ‬.


I sostegni della hamza nella grammatica araba sono conosciuti sotto il nome
‫ﺰ ِﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻲ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺮ ِﺳ‬ ‫ ﹸﻛ‬.
Per quanto riguarda la posizione all’interno della parola, la hamza può essere:
a) iniziale,
b) intermedia,
c) finale.
Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 5

a) La hamza iniziale
La hamza iniziale si serve, per il suo sostegno, della alif. Quando sulla hamza vengono
poste delle vocali “a” o “u” essa viene scritta sopra la alif, invece nel caso in cui la vocale
della hamza è la “i”, essa viene scritta sotto la alif , ad esempio:
‫ﺽ‬ٌ ‫ﺭ‬ ‫’[ ﹶﺃ‬ardun] “terra” dove la hamza si appoggia sopra la alif perché la sua vocale è fatha;
‫ﻣ ﹲﺔ‬ ‫’[ ﹸﺃ‬ummatun] “comunità” dove la hamza si appoggia sopra la alif perché la sua vocale
è damma;
‫ﻼ ٌﻡ‬‫’[ ِﺇﺳ‬islāmun] “Islām, letteralmente: sottomissione (ad Allah)” dove la hamza si trova
sotto la alif perché la sua vocale è kasra.
Altri esempi:
‫’[ ِﺇﹾﺛ ٌﻢ‬ithmun] “peccato”, ‫ﺟ ٌﺮ‬ ‫’[ ﹶﺃ‬ajrun] “premio, ricompensa”, ‫’[ ِﺇ ﹶﻻ ٌﻩ‬ilāhun] “dio, divinità” ,
‫ﺥ‬ٌ ‫’[ ﹶﺃ‬akhun] “fratello”, ‫ﻫ ﹲﻞ‬ ‫’[ ﹶﺃ‬ahlun] “famiglia; gente; abitanti”, ‫’[ ِﺇ ﹾﺫ ﹲﻥ‬idhnun] “permesso”,
‫ﺖ‬ٌ ‫ﺧ‬ ‫’[ ﹸﺃ‬ukhtun] “sorella”.
b) La hamza intermedia
Se la hamza intermedia viene preceduta dal segno sukūn, essa si appoggia su [ ‫ﺍ‬ ] se

seguita dalla fatha ( ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬


 ‫ﻳ‬ “[egli] domanda”), sulla [‫ ]ﻯ‬se seguita dalla kasra

(‫ﺴِﺌﻢ‬
 ‫[“ ﻳ‬egli] annoia”) oppure sulla [‫ ]ﻭ‬se seguita dalla damma (‫ﺱ‬‫ﺒﺆ‬‫ﻳ‬ “[egli] è valoroso” ).
Se la hamza è seguita dalla kasra oppure dalla vocale lunga “[‫”]ﻱ‬, il suo sostegno diventa

la lettera ‫ ﻯ‬: ‫[ ﹶﻟِﺌﻴ ٌﻢ‬la’īmun] “crudele” ,


‫ِﺌ ﹶﻞ‬‫[ ﺳ‬su’ila] “[egli] è stato domandato” ,
‫ﻢ‬ ‫ﺳِﺌ‬ [sa’ima] “[egli] si è annoiato” .
Se dopo la hamza viene il sukūn, essa si appoggia su [ ‫]ﺍ‬ se viene preceduta dalla fatha,

sulla [‫ ] ﻯ‬se viene preceduta dalla kasra, oppure sulla [‫ ]ﻭ‬se viene preceduta dalla damma.
6 Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione

Esempi:
‫ﺭﹾﺃﹶﻓ ﹲﺔ‬ “pietà”, ‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄﻣ‬ “[egli] ordina”, ‫ﺧﺬﹸ‬ ‫ﺆ‬ ‫[ “ ﻳ‬egli] viene preso”, ‫ِﺟﹾﺌﺖ‬ “sono venuto”,

‫ﻧ ﹲﺔ‬‫“ ِﻣﹾﺌ ﹶﺬ‬minareto”.


La hamza si trova senza sostegno dopo la [ā] lunga se seguita dalla fatha come nelle parole:
‫ﺎ َﺀ ﹶﻝ‬‫[ ﺳ‬sā’ala] “[egli] ha interrogato”,
‫ﺍ َﺀ ﹲﺓ‬‫[ ِﻗﺮ‬qirā’atun] “lettura”.
La hamza si appoggia sulla lettera [‫ ]ﻯ‬quando viene preceduta dalla [‫]ﻱ‬:

‫ﺧﻄِﻴﹶﺌ ﹲﺔ‬ “sbaglio”.


Nel caso in cui la hamza è preceduta da una vocale lunga ‫ ﺍ‬,‫ﻭ‬ oppure ‫ ﻱ‬:

- se dopo la hamza viene kasra, essa si appoggia sulla [‫]ﻯ‬: ‫ﺎِﺋ ٌﻊ‬‫“ ﺟ‬affamato”, ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
“gli angeli”;
- se dopo la hamza viene damma, essa si appoggia sulla [‫]ﻭ‬: ‫ﺅ ﹲﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺴ‬ “interrogazione

reciproca”, ‫ﺎ‬‫ﺅﻧ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﹶﻔﻌ‬‫“ ﺷ‬gli intercessori nostri”, ‫ﻑ‬
ٌ ‫ﻭ‬‫ﺭﺅ‬ “clemente”.
c) La hamza finale
In questo caso il sostegno della hamza dipende dalla vocale che la precede:
1) quando la hamza finale viene preceduta dalla fatha, essa si appoggia su ‫ﺍ‬ :

‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ “[egli] legge”;


2) quando la hamza viene preceduta dalla damma, il suo sostegno diventa la lettera ‫ ﻭ‬:

‫ﺆ‬ ‫ﻭﺿ‬ “essere puro”;

3) quando invece la kasra precede la hamza, il suo sostegno diventa la lettera ‫ﻯ‬ :

‫ﺉ‬
ٌ ‫“ ﻗﹶﺎ ِﺭ‬lettore, recitatore”.
Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 7

La hamza viene scritta senza nessun sostegno:


1) quando preceduta dal segno sukūn
‫ﺰ ٌﺀ‬ ‫ﺟ‬ [juz’un] “parte”,
‫ﻲ ٌﺀ‬ ‫ﺷ‬ [shay’un] “cosa”;
2) quando preceduta da una delle vocali lunghe:
‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺟﺰ‬ [jazā’un] “paga, ricompensa”, ‫ﺑﻄِﻲ ٌﺀ‬ [batī’un] “lento”.

1.5 Le caratteristiche della lingua araba


1) L’arabo viene scritto da destra a sinistra.

2) Non esistono le lettere maiuscole.

3) I testi vengono trovati senza le vocali o altri segni ortografici (come tashdīd, sukūn,ecc.)

a eccezione del Nobile Corano e dei libri della Sunna del Profeta Muhammad .

4) Un’altra caratteristica della lingua araba è il trilitterismo, ovvero ogni parola viene
rappresentata da una radice di tre consonanti (raramente da 2 o 4) su cui si inseriscono
le vocali e le lettere servili. Tutte le lettere dell’alfabeto viste sono radicali ovvero possono
far parte della radice.
Per quanto riguarda le lettere servili esse sono: ‫ ﺍ‬, ‫ ﻥ‬, ‫ ﺕ‬, ‫ ﻡ‬, ‫ ﻭ‬, ‫ ﺱ‬, ‫ ﻱ‬. Tali lettere
modificano la radice producendo le forme, i generi, i numeri, i modi, i tempi, ecc.
Prendiamo come un esempio la radice KTB dove la parola ‫ﺐ‬
ٌ ‫[ ﻛﹶﺎِﺗ‬kātibun] significa
“scrivente”, ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫[ ﹶﻛ‬kataba] “[egli] ha scritto”, ‫ﺏ‬ ٌ ‫ﻮ‬‫ﻣ ﹾﻜﺘ‬ [maktūbun] “scritto”,
‫ﺐ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ [yaktubu] “[egli] scrive”, ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫[ ﻳ‬yuktabu] “viene scritto”, ‫ﺒﺖ‬‫ﺘ‬‫[ ﹶﻛ‬katabtu]
“ho scritto”, ‫ﺐ‬  ‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ [yaktuba] “[egli] scriva” (congiuntivo) , ‫ﺏ‬ ٌ ‫ﺎ‬‫[ ِﻛﺘ‬kitābun] “libro”,
‫ﺐ‬ ‫ﺘ‬‫ﺘ‬‫[ ِﺍ ﹾﻛ‬iktataba] “[egli] ha copiato”, ‫ﻳﻜﹶﺎِﺗﺐ‬ [yukātibu] “[egli] corrisponde con”,
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺘ‬‫ﻣ ﹾﻜ‬ [maktabatun] “libreria”, ‫ﺐ‬ ٌ ‫ﺘ‬‫ﻣ ﹾﻜ‬ [maktabun] “scrivania”.
Tutte queste parole, anche se di diverso significato, derivano dunque dalla stessa radice
KTB.
8 Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione

Si noti che per individuare la radice non basta soltanto l’apprendimento delle lettere servili
in quanto loro stesse possono risultare delle lettere radicali, dunque far parte della radice.
Per individuare la radice della parola occorre una buona conoscenza dei prefissi
e dei suffissi aggiunti sia durante la coniugazione che per formare i nomi derivati dai verbi;
quindi può in alcuni casi essere necessaria una forte base di grammatica araba.
5) I grammatici arabi hanno diviso le parole in tre grandi gruppi. Esse sono:
a) ٌ‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ (“nome”); questo gruppo comprende: sostantivi, aggettivi, participi, masdar,
pronomi, numeri;
b) ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ِﻓ‬ (“verbo”); sotto questa voce si intendono: i verbi al passato, al presente, in
congiuntivo, in apocopato, in imperativo, al passivo, ecc.;
c) ٌ‫ﺮﻑ‬ ‫ﺣ‬ (“lettera”); questo gruppo designa: preposizioni, particelle, congiunzioni.
Per esercizio si osservi il collegamento tra le lettere in Tabella 1.3.

‫ﻮ ٌﻡ‬ ‫ﹶﻗ‬ “popolo” ‫ٌﻡ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﻕ‬



‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “uomo” ‫ﹲﻝ‬ + ‫ﺝ‬
 + ‫ﺭ‬
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ “messaggero” ‫ﹲﻝ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﺱ‬
 + ‫ﺭ‬
‫ﺩِﻳ ٌﻦ‬ “religione” ‫ﹲﻥ‬ + ‫ﻱ‬ + ‫ِﺩ‬
‫ﺎ ٌﺭ‬‫ﻧ‬ “fuoco” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﹶﻥ‬
‫ﻮ ٌﺭ‬‫ﻧ‬ “luce” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﹸﻥ‬
‫ﺏ‬
ٌ ‫ﹶﺃ‬ “padre” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫َﺀ‬
‫ﻣ ٌﻦ‬ ‫ﺯ‬ “tempo, periodo” ‫ﹲﻥ‬ + ‫ﻡ‬ + ‫ﺯ‬
‫ﻴ ٌﻦ‬‫ﻋ‬ “occhio” ‫ﹲﻥ‬ + ‫ﻱ‬
 + ‫ﻉ‬

‫ﺑﹶﻠ ٌﺪ‬ “paese” ‫ٌﺩ‬ + ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﺏ‬

‫ﺸ ٌﺮ‬
 ‫ﺑ‬ “umanità” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﺵ‬
 + ‫ﺏ‬

‫ﻧِﺒﻲ‬ “profeta” ‫ﻱ‬
ٌ + ‫ﻱ‬ + ‫ﺏ‬
ِ + ‫ﹶﻥ‬
Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 9

‫ﻚ‬
ٌ ‫ﻣ ﹾﻠ‬ “regno” ‫ٌﻙ‬ + ‫ ﹾﻝ‬+ ‫ﻡ‬
‫ﹶﻛِﺒ ٌﲑ‬ “grande” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﻱ‬ + ‫ﺏ‬
ِ + ‫ﻙ‬
‫ﺖ‬
ٌ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “casa” ‫ﺕ‬
ٌ + ‫ﻱ‬
 + ‫ﺏ‬

‫ﺽ‬
ٌ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “terra” ‫ﺽ‬
ٌ + ‫ﺭ‬ + ‫َﺀ‬
‫ﹸﻇ ﹾﻠ ٌﻢ‬ “ingiustizia” ‫ٌﻡ‬ + ‫ﹾﻝ‬ + ‫ﻅ‬
‫ﹸ‬
‫ﺏ‬
ٌ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﺛ‬ “vestito” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫ﻭ‬ + ‫ﺙ‬
‫ﹶ‬
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺟ‬ “giardino” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﻥ‬ + ‫ﺝ‬

‫ﺻ ِﻐ ٌﲑ‬
 “piccolo” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﻱ‬ + ‫ﻍ‬
ِ + ‫ﺹ‬

‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﹶﻟ‬ “notte” ‫ﹲﻝ‬ + ‫ﻱ‬
 + ‫ﹶﻝ‬
‫ﺲ‬
ٌ ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ “sole” ‫ﺱ‬
ٌ + ‫ﻡ‬ + ‫ﺵ‬

‫ﻬ ﹲﺔ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻛ‬ “frutto” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﻩ‬ + ‫ِﻙ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻑ‬

‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺳﻤ‬ “cielo” ‫ٌﺀ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻡ‬ + ‫ﺱ‬

‫ﺏ‬
ٌ ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ “libro” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺕ‬
 + ‫ِﻙ‬
‫ﻭﹶﻟ ٌﺪ‬ “ragazzo” ‫ٌﺩ‬ + ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﻭ‬
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “città” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﻱ‬ + ‫ِﺩ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﻖ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “[egli] ha creato” ‫ﻕ‬
 + ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﺥ‬

‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “[egli] è uscito” ‫ﺝ‬
 + ‫ﺭ‬ + ‫ﺥ‬

‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ “[egli] è entrato” ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﺥ‬
 + ‫ﺩ‬
‫ﺏ‬
ٌ ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ “porta” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺏ‬

‫ﻍ‬
‫ﻼ ﹲ‬‫ﺑ‬ “messaggio” ‫ﻍ‬
‫ﹲ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﺏ‬

10 Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione

‫ﻉ‬
ٌ ‫ِﺟ ﹾﺬ‬ “tronco” ‫ﻉ‬
ٌ + ‫ﹾﺫ‬ + ‫ﺝ‬
ِ
‫ﺣ ﹾﻜ ٌﻢ‬ “giudizio” ‫ٌﻡ‬ + ‫ﻙ‬ + ‫ﺡ‬

‫ﺭﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺣﺠ‬ “pietra” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﺭ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺝ‬
 + ‫ﺡ‬
ِ
‫ﺍ ﹲﻥ‬‫ﺴﺮ‬
 ‫ﺧ‬ “perdita, scapito” ‫ﹲﻥ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺭ‬ + ‫ﺱ‬
 + ‫ﺥ‬

‫ﺱ‬
ٌ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ “lezione” ‫ﺱ‬
ٌ + ‫ﺭ‬ + ‫ﺩ‬
‫ﺐ‬
ٌ ‫ﻛﹶﺎِﺗ‬ “scrivente” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫ﺕ‬
ِ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻙ‬
‫ﺏ‬
ٌ ‫ﻮ‬‫ﻣ ﹾﻜﺘ‬ “scritto” ‫ﺏ‬
ٌ + ‫ﻭ‬ + ‫ﺕ‬
 + ‫ﻙ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﻳ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹸﻞ‬ “[egli] mangia” ‫ﹸﻝ‬ + ‫ﻙ‬ + ‫ْﺀ‬ + ‫ﻱ‬

‫ﻮ ٌﻡ‬ ‫ﻧ‬ “sonno” ‫ٌﻡ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﹶﻥ‬
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ِﺳ‬ “sopore” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﺱ‬
ِ
‫ﺕ‬
ٌ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺳﻤ‬ “cieli” ‫ﺕ‬
ٌ +‫ﺍ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻡ‬ +‫ﺱ‬

‫ﻤ ٌﺪ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ “Muhammad,
lodato”
‫ٌﺩ‬ + ‫ﻡ‬ + ‫ﻡ‬ + ‫ﺡ‬
 + ‫ﻡ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻗﹶﺎِﻧﺘ‬ “timorati” ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﻭ‬+ ‫ﺕ‬
 + ‫ِﻥ‬ + ‫ ﺍ‬+‫ﻕ‬

‫ﺕ‬
ٌ ‫ﺎ‬‫ﻗﹶﺎِﻧﺘ‬ “timorate” ‫ﺕ‬
ٌ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺕ‬
 + ‫ ِﻥ‬+ ‫ﺍ‬ + ‫ﻕ‬

‫ﺆ ِﻣ ٌﻦ‬ ‫ﻣ‬ “credente”(masch.) ‫ﹲﻥ‬ + ‫ِﻡ‬ + ‫ْﺀ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ “credente”(femm.) ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﹶﻥ‬ + ‫ِﻡ‬ + ‫ْﺀ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﺍ َﺀ ﹲﺓ‬‫ِﻗﺮ‬ “lettura,
recitazione”
‫ﹲﺓ‬ + ‫َﺀ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﺭ‬ + ‫ﻕ‬
ِ
‫ﺼﻠﱡﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬ “[essi] pregano” ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ ﻝ‬+ ‫ ﹸﻝ‬+‫ﺹ‬
 +‫ﻱ‬

‫ﺢ‬ ‫ﺴﺒﱢ‬
 ‫ﻳ‬ “[egli] glorifica” ‫ﺡ‬
 + ‫ﺏ‬+ ‫ﺏ‬
ِ + ‫ﺱ‬
 + ‫ﻱ‬

‫ﻤ ٌﺪ‬ ‫ﺣ‬ “lode” ‫ٌﺩ‬ + ‫ﻡ‬ + ‫ﺡ‬

Capitolo 1: Le lettere dell’alfabeto e la loro traslitterazione 11

‫ﻼ ﹲﺓ‬‫ﺻ‬ “preghiera,orazione” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﹶﻝ‬ + ‫ﺹ‬



‫ﻮ ٌﺀ‬‫ﻭﺿ‬ “abluzione” ‫ٌﺀ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﺽ‬
 + ‫ﻭ‬
‫ﺠ ٌﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ “moschea” ‫ٌﺩ‬ + ‫ﺝ‬
ِ + ‫ﺱ‬
 + ‫ﻡ‬
‫ﻧ ﹲﺔ‬‫ِﻣﹾﺌ ﹶﺬ‬ “minareto” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﹶﻥ‬ + ‫ﹶﺫ‬ + ‫ْﺀ‬ + ‫ِﻡ‬
‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﻣ‬ “tavola” ‫ﹲﺓ‬ + ‫ﺩ‬ + ‫ِﺀ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﻣ ﹶﻄ ٌﺮ‬ “pioggia” ‫ٌﺭ‬ + ‫ﻁ‬
‫ﹶ‬ + ‫ﻡ‬
‫ﺍ ِﻛﺐ‬‫ﹶﻛﻮ‬ “pianeti” ‫ﺏ‬
 + ‫ِﻙ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ﻭ‬ + ‫ﻙ‬
‫ﺠ ٌﻢ‬
 ‫ﻧ‬ “stella” ‫ٌﻡ‬ + ‫ﺝ‬
 + ‫ﹶﻥ‬
‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹲﺔ‬
‫ﻣ ﹶ‬ “angeli” ‫ﺓ‬ + ‫ﻙ‬ + ‫ِﺀ‬ + ‫ﺍ‬ + ‫ ﹶﻝ‬+ ‫ﻡ‬
Tab. 1.3
12 Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato

Capitolo 2

STATO DETERMINATO E INDETERMINATO

2.1 La nunazione
La lingua araba distingue due stati: determinato e indeterminato. L’indeterminazione
è espressa alla fine di un nome dall’aggiunta (alla forma nuda del sostantivo
o dell’aggettivo) delle finali [un] in nominativo, [an] in accusativo e [in] in genitivo.
Quest’aggiunta viene chiamata nunazione o tanwīn e viene sempre posta sull’ultima
consonante di un nome. Esempi:
nominativo ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫[ ِﻛﺘ‬kitābun] “libro”;
accusativo ‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻛﺘ‬
ِ [kitāban] “libro”;
genitivo ‫ﺏ‬ٍ ‫ﺎ‬‫[ ِﻛﺘ‬kitābin] “libro”.
Si noti che in accusativo indeterminato il segno di tanwīn è seguito da una alif ortografica
( ‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻛﺘ‬
ِ e non ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ ) ِﻛﺘ‬, salvo nel caso delle parole terminanti con le lettere ‫ ﺍ‬, ‫ ﻯ‬, ‫ ﺀ‬, ‫ﺓ‬ .
Si osservi:
nominativo ‫ﺟ ﹲﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ [zawjatun] “moglie”;
accusativo ‫ﺟ ﹰﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ [zawjatan] “moglie”;
genitivo ‫ﺟ ٍﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ [zawjatin] “moglie”.
Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato 13

2.2 L’articolo determinativo


La determinazione del nome viene espressa dalla soppressione della nunazione
(kitābun → kitābu) e dall’aggiunta dell’articolo determinativo, che è sempre ‫[ ﹶﺍﻟﹾـ‬al]. Tale
determinazione può avvenire per tutti e tre i casi di declinazione (nell’esempio si è fatto
riferimento al solo caso nominativo). L’articolo determinativo deve essere prefisso al nome
e vale per tutti i generi (maschile, femminile) e i numeri (singolare, duale e plurale);
ad esempio: ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬il libro”, ‫ﺐ‬‫“ ﹶﺍﹾﻟﻜﹸﺘ‬i libri”.

2.3 Le lettere solari e le lettere lunari


Le lettere arabe vengono divise in due gruppi:
a) le lettere solari ‫ ﹸﺔ‬‫ﺴﻴ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﻑ ﺍﻟﺸ‬ ‫ﻭ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬:
‫ ﻥ‬, ‫ ﻝ‬,‫ ﻅ‬,‫ ﻁ‬, ‫ ﺽ‬, ‫ ﺹ‬, ‫ ﺵ‬, ‫ ﺱ‬,‫ ﺯ‬, ‫ ﺭ‬, ‫ ﺫ‬,‫ ﺩ‬,‫ ﺙ‬,‫; ﺕ‬
b) le lettere lunari ‫ﻳﺔﹸ‬‫ﻤ ِﺮ‬
 ‫ﻑ ﺍﻟ ﹶﻘ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬:
‫ﻱ‬, ‫ ﻭ‬, ‫ ﻩ‬, ‫ ﻡ‬, ‫ ﻙ‬, ‫ ﻕ‬, ‫ﻑ‬, ‫ﻍ‬, ‫ﻉ‬, ‫ ﺥ‬, ‫ﺡ‬, ‫ﺝ‬, ‫ﺏ‬, ‫ ﺀ‬.
Quando l’articolo determinativo precede una lettera solare, la lettera lām in ‫ﹶﺍﻟﹾـ‬ viene
foneticamente assimilata, pur rimanendo nella scrittura. Sulla lettera solare viene posto
il segno tashdīd che ne indica il raddoppio. Inoltre, sulla lettera lām dell’articolo,
non pronunciata, non viene messo il sukūn.
Riguardo alle lettere lunari, esse non provocano alcuna assimilazione poiché l’articolo
determinativo viene normalmente pronunciato come [al].
Si osservino i seguenti esempi:
‫ﺲ‬  ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﻟﺸ‬il sole” = ‫ﺲ‬‫ﺷﻤ‬ + ‫( ﺍﻟـ‬stato indeterminato ‫ﺲ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ ),
‫ﻤ ﹸﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫“ ﺍﻟﺮ‬la misericordia” = ‫ﺔ‬‫ﺣﻤ‬ ‫ﺭ‬ + ‫( ﺍﻟـ‬stato indeterminato ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ),
‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫“ ﺍﻟﺪ‬la religione” = ‫ ﺩِﻳﻦ‬+ ‫( ﺍﻟـ‬stato indeterminato ‫ﻦ‬ ‫ ) ﺩِﻳ‬,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬la verità” = ‫ﻖ‬ ‫ﺣ‬ + ‫( ﺍﻟـ‬stato indeterminato ‫ﺣﻖ‬ ) ,
‫ﻮﻡ‬ ‫ﻴ‬‫“ ﺍﹾﻟ‬il giorno” = ‫ﻡ‬‫ﻳﻮ‬ + ‫( ﺍﻟـ‬stato indeterminato ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ) .
14 Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato

Si osservi anche la seguente Tabella 2.1 che designa la determinazione


o l’indeterminazione del nome:

sostantivo determinato sostantivo indeterminato


nominativo ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﻟﺸ‬ nominativo ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬
accusativo ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺍﻟ‬ accusativo ‫ﺴﹰﺎ‬‫ﺷﻤ‬
genitivo ‫ﺲ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺍﻟ‬ genitivo ‫ﺲ‬
ٍ ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬
Tab. 2.1
Tutti i sostantivi che in stato indeterminato finiscono con ‫ﻯ‬ ‫ﹰﺍ‬
 , quando prendono
oppure

l’articolo determinativo terminano con la alif mamdūda [‫]ﻯ‬, ad esempio: ‫ﻯ‬  ‫ﺪ‬‫ﻫ‬
“una guida”, ‫ﻯ‬‫ﻬﺪ‬ ‫“ ﹶﺍﹾﻟ‬la guida”, ‫ﺼﹰﺎ‬‫“ ﻋ‬un bastone”, ‫ﺼﺎ‬‫“ ﹶﺍﹾﻟﻌ‬il bastone”. Inoltre questi
sostantivi seguono una particolare declinazione (vedere la Tabella 4.7).
Le seguenti Tabella 2.2 e Tabella 2.3 mostrano le lettere lunari e le lettere solari nel caso di
nome determinato e indeterminato.

Lettera lunare Lettera lunare


Lettere
e nome e nome Traduzione
lunari
determinato indeterminato
‫ﺀ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺍ َﻷ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “terra”

‫ﺏ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺍﹾﻟﺒ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ “porta”

‫ﺝ‬ ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺟﺰ‬ “paga”

‫ﺡ‬ ‫ﺞ‬ ‫ﺤ‬


 ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺣﺞ‬ “pellegrinaggio”

‫ﺥ‬ ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ “notizia”

‫ﻉ‬ ‫ﺼﺎ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻌ‬ ‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ “bastone”

‫ﻍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬‫ﻐﺮ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬‫ﹸﻏﺮ‬ “illusione”

‫ﻑ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬ “vittoria”


Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato 15

‫ﻕ‬ ‫ﻳﺔﹸ‬‫ﺮ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗ‬ “villaggio”

‫ﻙ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ “libro”

‫ﻡ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﻣ‬ “acqua”

‫ﻩ‬ ‫ﻯ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻯ‬


 ‫ﺪ‬‫ﻫ‬ “guida”

‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “viso, volto”

‫ﻱ‬ ‫ﻴ ِﻘﲔ‬‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬


 ‫ﻳ ِﻘ‬ “certezza”

Tab. 2.2

Lettera solare Lettera solare


Lettere
e nome e nome Traduzione
solari
determinato indeterminato
‫ﺕ‬ ‫ﺭﺓﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺍﻟ‬ ‫ﺭﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺗﺠ‬ “commercio”

‫ﺙ‬ ‫ﻤﻦ‬ ‫ﺍﻟﺜﱠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺛ‬ “prezzo”

‫ﺩ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻳ‬‫ﺍﻟﺪ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺩِﻳ‬ “religione”

‫ﺫ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺍﻟﺬﱢ ﹾﻛ‬ ‫ﺮ‬ ‫ِﺫ ﹾﻛ‬ “ricordo”

‫ﺭ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺍﻟ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ “messaggero”

‫ﺯ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍﻟﺰ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺯ‬ “tempo”

‫ﺱ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬


‫ ﹶ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ “incolumità; pace”

‫ﺵ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺍﻟﺸ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ِﺷ‬ “politeismo”

‫ﺹ‬ ‫ﻁ‬
‫ﺍ ﹸ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﺍﻟ‬ ‫ﻁ‬
‫ﺍ ﹲ‬‫ﺻﺮ‬
ِ “via”
16 Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato

‫ﺽ‬ ‫ﻼ ﹸﻝ‬
‫ ﹶ‬‫ﺍﻟﻀ‬ ‫ﻼ ﹲﻝ‬
‫ﺿﹶ‬
 “sviamento”

‫ﻁ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ‬‫ﻐﻴ‬ ‫ﺍﻟﻄﱡ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻐﻴ‬ ‫ﹸﻃ‬ “prevaricazione”

‫ﻅ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍﻟﻈﱡ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹸﻇ ﹾﻠ‬ “ingiustizia”

‫ﻝ‬ ‫ﻴ ﹸﻞ‬‫ﺍﹶﻟﱠﻠ‬ ‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﹶﻟ‬ “notte”

‫ﻥ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﺍﻟ‬ ‫ﻧِﺒﻲ‬ “profeta”

Tab. 2.3

2.4 Note
Valgono le seguenti osservazioni:
1) l’articolo determinativo non mostra cambiamenti durante la declinazione a differenza
della nunazione, che si usa nel caso indefinito;
2) l’articolo determinativo precede il nome mentre la nunazione avviene sull’ultima lettera
del nome;
3) il sostantivo o l’aggettivo risultano sempre in stato indeterminato o determinato, cioè
o sono preceduti dall’articolo determinativo [al], o devono avere la nunazione (oppure
vengono definiti dal retto; l’argomento verrà affrontato nel capitolo 9);
4) il nome non può mai avere l’articolo determinativo e la nunazione contemporaneamente;
dire ad esempio ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬è scorretto;
5) la parola ‫ﻴ ﹲﻞ‬‫“ ﹶﻟ‬notte”, quando viene preceduta dall’articolo ‫ ﺍﻟـ‬, viene scritta: ‫ﻴ ﹸﻞ‬‫ﺍﹶﻟﱠﻠ‬
oppure ‫ﻴﻞﹸ‬‫ ﹶﺍﻟﱠ‬, in cui la lām dell’articolo viene omessa (questa regola vale per tutti i nomi
che cominciano con lām);
6) quando la preposizione ‫ﻝ‬
ِ “per” è prefissa a una parola con l’articolo determinativo ‫ ﺍﻟـ‬,
la preposizione e l’articolo vengono scritti come ‫[ ِﻟ ﹾﻞ‬lil] (ovvero la alif cade).
Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato 17

Esempi:
‫ﺎ ِﺩ‬‫ [ ِﻟ ﹾﻠ ِﻌﺒ‬li-l-‘ibādi] = ‫ﺎ ِﺩ‬‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻌﺒ‬+ ‫“ ِﻝ‬per i servi” (dove ‫ ﹶﺍ ﹾﻝ = ِﻟ ﹾﻞ‬+ ‫) ِﻝ‬,
‫ﲔ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻯ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬‫ﻫﺪ‬ [2:1] “una guida per i timorati” (dove ‫ﲔ‬  ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﲔ = ِﻟ ﹾﻠﻤ‬
 ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ + ‫;) ِﻝ‬
alcune parole vengono già definite tramite il loro significato dunque non prendono
l’articolo determinativo; ad esempio: ‫ﻣﻜﱠﺔﹸ‬ “Mecca”, ‫ﻒ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﻳ‬Yūsuf”, ‫ﻤﺔﹸ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻃ‬ “Fātima”.

In realtà il vero articolo determinativo è una semplice lettera lām. Siccome secondo
le regole della fonetica della lingua araba nessuna parola può cominciare da una consonante
non accompagnata da alcuna vocale (ovvero dalla lettera lām con il segno sukūn),
all’articolo determinativo viene aggiunta la lettera alif , ottenendo ‫[ ﺍﻟـ‬al]. Questa alif
dell’articolo determinativo appare (in pronuncia) soltanto là dove l’articolo ‫ ﺍﻟـ‬non viene
preceduto da nessuna vocale. In effetti, questo accade solamente all’inizio della frase.
Invece negli altri casi, ovvero quando l’articolo [al] non è all’inizio della frase, sulla alif
dell’articolo viene messo il segno wasla ‫ﺻﹶﻠ ﹲﺔ‬
 ‫ﻭ‬ , un segno puramente ortografico indicante
che la lettera alif non viene pronunciata mentre la vocale che la precede si lega in pronuncia
con la lettera lām di ‫ ﺍﻟـ‬. Si vedano gli esempi seguenti:

‫ِﺒﲔ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ [ ﹶﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬al-kitābu-l-mubīnu] e non [ al-kitābu al-mubīnu] ,


‫ﻢ‬ ‫ﻌﻈِﻴ‬ ‫ﺯ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ [ ﹶﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬al-fawzu-l-‘azīmu] e non [al-fawzu al-‘azīmu] ,
‫ﻡ ﭐﻵ ِﺧﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫[ ﹶﺍﹾﻟ‬al-yawmu-l-akhiru] e non [al-yawmu al-akhiru] .

2.5 Un po’ di vocabolario *

singolare plurale significato


‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﺃﺟ‬ “ricompensa”

‫ﺏ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ _ “castigo, punizione”

‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﹸﻛ‬ “libro”
18 Capitolo 2: Stato determinato e indeterminato

‫ﺁﻳ ﹲﺔ‬ ‫ﺕ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺁﻳ‬ “segno; versetto
coranico”
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ _ “misericordia”

‫ﺁ ﹲﻥ‬‫ﹸﻗﺮ‬ _ “recitazione”

‫ﺪ‬ ‫ﺑﹶﻠ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺑِﻼ‬ “paese”

‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻳ‬ “giorno”

‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺳ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “messaggero”

‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬ _ “vittoria”

‫ﻩ‬ ‫ ِﺇ ﹶﻻ‬- ‫ﻪ‬ ‫ِﺇ ٰﻟ‬ ‫ﻬ ﹲﺔ‬ ‫ﺁِﻟ‬ “divinità, dio”

‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ “terra”

‫ﹸﺃﻡ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﹸﺃ‬ “madre”
Tab. 2.4

* Il plurale di tutti i nomi verrà omesso quando non è presente nel Corano (oppure quando
non è frequente nell’ambito del linguaggio religioso).
Capitolo 3: I generi maschile e femminile 19

Capitolo 3

I GENERI MASCHILE E FEMMINILE

3.1 Regole generali


Nella lingua araba esistono due generi: maschile e femminile. I sostantivi sono del genere
femminile (‫ﻧﺚﹸ‬‫ﺆ‬
 ‫ ) ﺍﹾﻟﻤ‬in tre casi:
a) per forma,
b) per significato,
c) per uso.
Sono femminili per forma i nomi (i sostantivi, i participi, ecc.) che possiedono una delle
seguenti desinenze:
a) ‫ ﺓ‬: ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “città”, ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺷ‬ “albero”;
b) ‫ ﺍ ُﺀ‬: ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺤﺮ‬
‫ﺻ‬
 “deserto”, ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺒ ِﺮﻳ‬‫ِﻛ‬ “orgoglio” ;

c) ‫ﻯ‬
 : ‫ﻯ‬‫“ ِﺫ ﹾﻛﺮ‬ricordo; ammonimento”, ‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ “notizia”.
Sono femminili per significato:
a) i nomi propri di donna: ‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ “Maryam”, ‫ﻤﺔﹸ‬
 ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬Fātima”;
b) i sostantivi che designano esseri femminili: ‫ﺖ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺃ‬ “sorella”, ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ِﺑ‬fanciulla”, ‫ﹸﺃﻡ‬
“madre”;
c) i sostantivi che indicano parti doppie del corpo: ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ “occhio”, ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ “mano”, ‫ﹸﺃ ﹸﺫ ﹲﻥ‬
“orecchio”, ‫ﻉ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ِﺫ‬ “braccio”;
20 Capitolo 3: I generi maschile e femminile

d) i nomi del paradiso e dell’inferno: ‫ﻢ‬ ‫ﺟﺤِﻴ‬ , ‫ﻨﻢ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ , ‫ﲑ‬ ‫ﺳ ِﻌ‬ , ‫ﻖ‬ ‫ﺣﺮِﻳ‬ , ‫ﺮ‬ ‫ﺳ ﹶﻘ‬ , ‫ﻟﹶﻈﹰﺎ‬ ,

‫ﺱ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ِﻓ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻧﻌِﻴ‬ , ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺟ‬ ;
e) i nomi di città, paesi, tribù: ‫ﻣﻜﱠﺔﹸ‬ “Mecca”, ‫ﺸﻖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ِﺩ‬ “Damasco”, ‫ﺼﺮ‬
 ‫ِﻣ‬ “Egitto”,

‫ﻳﺶ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﻗﹸ‬Quraysh”;
f) i collettivi che designano un’intera specie di animali e il cui corrispondente singolare
ha un’altra radice: ‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﺧ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻨ‬‫“ ﹶﻏ‬montoni”, ‫“ ِﺇِﺑ ﹲﻞ‬cammelli” (mentre: ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ِﺣﺼ‬
“cavalli”,

“cavallo”, ‫ﻑ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺧﺮ‬ “montone”, ‫ﻤ ﹲﻞ‬ ‫ﺟ‬ “cammello” sono del genere maschile );
Sono femminili per uso i seguenti sostantivi:
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ “sole”, ‫ﺽ‬ ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬terra”, ‫ﺮ‬ ‫“ ِﺑﹾﺌ‬pozzo”, ‫ﻢ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ “utero”, ‫ﺡ‬
 ‫ﻭ‬‫“ ﺭ‬spirito”, ‫ﺕ‬  ‫“ ﹶﻃﺎﻏﹸﻮ‬idolo”,
‫ﲑ‬ ‫“ ِﻋ‬carovana”, ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻧ‬fuoco”, ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬  ‫“ ِﺇ‬dito”, ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ “guerra”, ‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﺩ‬casa”, ‫ﻮ‬ ‫ﺩﹾﻟ‬ “secchio”,
‫ﺼﹰﺎ‬‫“ ﻋ‬bastone”, ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ “vino”, ‫“ ِﺳﻦ‬età (ma anche dente)”, ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ “sorgente”, ‫ﻚ‬  ‫“ ﹸﻓ ﹾﻠ‬arca,
nave”, ‫ﺱ‬  ‫ﻮ‬ ‫“ ﹶﻗ‬arco”, ‫ﺱ‬  ‫“ ﹶﻛ ﹾﺄ‬coppa”, ‫ﻌ ﹲﻞ‬ ‫ﻧ‬ “sandalo; scarpa”, ‫ﺲ‬  ‫ﻧ ﹾﻔ‬ “anima”, ‫ﲔ‬  ‫ﻳ ِﻤ‬
“giuramento”, ‫ﺢ‬  ‫“ ﺭِﻳ‬vento”.
Tutti gli altri nomi che non appartengono a nessuna di queste categorie sono del genere
maschile ( ‫ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ); inoltre i nomi del genere maschile non hanno nessuna aggiunta
(come nel caso del genere femminile vi è l’aggiunta della “ta marbūta”); esempi di nomi di
genere maschile:
‫ﻢ‬ ‫ِﻋ ﹾﻠ‬ “scienza”, ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ “libro”, ‫ﺐ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ “dubbio”, ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “casa”, ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ِﺷ‬ “politeismo”, ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑ‬
“porta”, ‫ﺝ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ “marito”.
Di genere maschile sono anche i sostantivi che nonostante la desinenza ‫ ﺓ‬designano esseri
di sesso maschile:
‫ﺧﻠِﻴ ﹶﻔ ﹲﺔ‬ “califfo”, ‫ﻋﻼﱠﻣ ﹲﺔ‬ “un grande sapiente, sapientissimo”.
Capitolo 3: I generi maschile e femminile 21

3.2 I sostantivi di genere comune


Si noti che esistono dei sostantivi che possiedono i due generi:
‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ “vino”, ‫ﻖ‬ ‫“ ﹶﻃﺮِﻳ‬strada, percorso, cammino”, ‫ﻕ‬  ‫ﻮ‬‫“ ﺳ‬mercato”, ‫ﲔ‬  ‫“ ِﺳ ﱢﻜ‬coltello”, ‫ﻉ‬  ‫ﺭ‬ ‫ِﺩ‬
“corazza”, ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫“ ﹶﺫ‬oro”, ‫ﺳ ﹾﻠﻄﹶﺎ ﹲﻥ‬ “potenza”, ‫ﻢ‬ ‫“ ِﺳ ﹾﻠ‬pace”, ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺳﻤ‬ “cielo”, ‫ﻰ‬ ‫ﺤ‬‫“ ﺿ‬tardo
mattino”, ‫ﻖ‬  ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ “collo”, ‫ﺕ‬  ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻜﺒ‬‫ﻋ‬ “ragno”, ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﻋ ﹾﻘ‬ “scorpione”, ‫ﺱ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﻓ‬cavallo”, ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ِﻟﺴ‬
“lingua”, ‫ﺢ‬  ‫“ ِﻣ ﹾﻠ‬sale”, ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ “umanità”, ‫ﻚ‬  ‫ﺴ‬
 ‫“ ِﻣ‬muschio”, ‫ﻯ‬  ‫ﺪ‬‫“ ﻫ‬guida”, ‫ﻴ ﹲﻞ‬‫” ﹶﻟ‬notte”,
‫ﺳﺒِﻴ ﹲﻞ‬ “sentiero”, ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ِﻗ‬pentola”, ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻬ‬‫“ ِﺇ‬pollice”, ‫ﲑ‬ ‫ﺑ ِﻌ‬ “cammello”, ‫ﺡ‬  ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ “ala”, ‫ﺴ ﹲﻞ‬
 ‫ﻋ‬
“miele”, ‫ﺡ‬ ‫ﻼ‬ ‫“ ِﺳ ﹶ‬arma”, ‫ﻯ‬  ‫ﺮ‬‫“ ﺳ‬viaggio notturno”.

3.3 La formazione del femminile


I participi e gli aggettivi formano sia il genere maschile che il genere femminile. Il genere
maschile è caratterizzato dal tanwīn sull’ultima lettera radicale mentre il genere
femminile si ottiene aggiungendo la “ta marbūta” ‫ﺓ‬ al maschile, come indicato nella
Tabella 3.1 (si ritorni alla Tabella 1.2).
22 Capitolo 3: I generi maschile e femminile

‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ‬ “bello” → ‫ﺟﻤِﻴﹶﻠ ﹲﺔ‬ “bella”

‫ﺢ‬ ‫ﹶﻗﺒِﻴ‬ “brutto” → ‫ﺤ ﹲﺔ‬


 ‫ﹶﻗﺒِﻴ‬ “brutta”

‫ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ “forte”(masch.) → ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﹶﻗ ِﻮ‬ “forte” (femm.)

‫ﲑ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ “grande”(masch.) → ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ “grande”(femm.)

‫ﲑ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 “piccolo” → ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 “piccola”

‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmano”
(“sottomesso”)
→ ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmana”
(“sottomessa”)
‫ﻢ‬ ‫ﻇﹶﺎِﻟ‬ “ingiusto” → ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻇﹶﺎِﻟ‬ “ingiusto”

‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ “grande, potente”


(masch.)
→ ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ “grande,potente”
(femm.)
‫ﺖ‬
 ‫ﻗﹶﺎِﻧ‬ “devoto, pio” → ‫ﺘ ﹲﺔ‬‫ﻗﹶﺎِﻧ‬ “devota, pia”

‫ﻦ‬ ‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ “credente”


(masch.)
→ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ “credente”
(femm.)
‫ﻊ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﺧ‬ “timorato” → ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﺧ‬ “timorata”

‫ﻢ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ “insegnante”


(masch.)
→ ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ “insegnante”
(femm.)
Tab. 3.1

3.4 Il sostantivo e il suo aggettivo


L’aggettivo riferito a un sostantivo singolare si accorda nel genere e nella determinazione
e inoltre segue il nome che designa.
Esempi:
‫ﻊ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﺟ ﹲﻞ ﺧ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo timorato” ,
‫ﺎ ِﺷﻊ‬‫ﺟ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ﺍﻟ‬l’uomo timorato”,
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ ﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ِﺇ‬una donna credente”,
Capitolo 3: I generi maschile e femminile 23

‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﺽ ﻭ‬  ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬una terra vasta”,


‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﲑ ﹶﻗ ِﻮ‬ ‫ﺑ ِﻌ‬ / ‫ﺑﻌِﲑٌ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ “un cammello forte”,
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﺧﻠِﻴ ﹶﻔ ﹲﺔ‬ “un califfo grandioso”,
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﻴ‬‫ ﹶﻃ‬‫“ ﹸﺃﻡ‬una madre buona”,
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﻴ ﹲﻞ ﹶﻛِﺜ‬‫ﺧ‬ “cavalli numerosi”,
‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫“ ﹶﺍﹾﻟﻔﹸ ﹾﻠﻚ‬la nave grande”,
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﲑ ﹶﻛِﺒ‬ ‫“ ِﻋ‬una carovana grande”,
‫ﺎ ﭐﻟ ﱠﻄﻮِﻳﹶﻠﺔﹸ‬‫ﻌﺼ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬il bastone lungo”,
‫ﲑ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬  ‫ﺕ‬  ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻜﺒ‬‫ﻋ‬ (anche ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬  ‫ﺕ‬ ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻜﺒ‬‫ﻋ‬ ) “un ragno piccolo”,
‫ ﭐ َﻷ ِﻣﲔ‬‫ﺒﹶﻠﺪ‬‫“ ﺍﻟ‬il paese sicuro”,
‫ﻨﺔﹸ‬‫ﻨ ﹸﺔ ﭐ َﻷﻣِﻴ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬la città sicura”,
‫ﻨﺔﹸ‬‫ﻤِﺌ‬ ‫ ﹾﻄ‬‫ﺲ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ ﹾﻔ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬89:27] “o anima serena!” ( ٌ‫ﻦ‬ ‫ﻤِﺌ‬ ‫ ﹾﻄ‬‫“ ﻣ‬calmo, tranquillo, sereno”,
esempio riportato anche nel paragrafo 52.2).
24 Capitolo 4: La declinazione

Capitolo 4

LA DECLINAZIONE

4.1 La declinazione regolare e irregolare


In arabo vengono declinati i sostantivi, gli aggettivi, i participi, i masdar (trattati nel
capitolo 44) e alcuni numeri; si ricordi che tutti sono conosciuti sotto la voce nome.
I nomi si declinano in modo regolare e irregolare. La declinazione regolare è detta triptota.
In modo regolare si declinano:
a) tutti i nomi (sia singolari che plurali) che terminano in ٌ [un] (tanwīn nominativo
indefinito):
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬libro”, ‫“ ﺭِﺟﺎ ﹲﻝ‬uomini”, ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﹶﻗ‬popolo”.
Si osservi la Tabella 4.1 per uno schema della declinazione di questo tipo di nomi.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﻮﻡ‬ ‫“ ﹶﻗ‬popolo” nom. ‫ﻮﻡ‬ ‫“ ﺍﻟ ﹶﻘ‬il popolo”
acc. ‫ﻣﹰﺎ‬‫“ ﻗﻮ‬popolo” acc. ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﺍﻟﻘ‬il popolo”
gen. ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫“ ﻗ‬popolo” gen. ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫“ ﺍﻟﻘ‬il popolo”
Tab. 4.1

Si ricordi che in accusativo nello stato indeterminato viene aggiunta una alif.
Esempi:
‫“ ِﺭﺟﺎ ﹰﻻ‬uomini” (acc.), ‫ “ ِﻛﺘﺎﺑﹰﺎ‬libro” (acc.) e non ‫ﺎ ﹰﻝ‬‫ ِﺭﺟ‬, ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ ِﻛﺘ‬.
b) tutti i nomi che terminano in “ta marbūta”:
Capitolo 4: La declinazione 25

‫ﺆﻣِﻨ ﹲﺔ‬ ‫ﻣ‬ “ credente (femm.)”, ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﻗ‬villaggio”.


Si osservi la Tabella 4.2 per uno schema della declinazione di questo tipo di nomi.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﻳﺔﹲ‬‫“ ﹶﻗﺮ‬villaggio” nom. ‫ﻳ ﹸﺔ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬il villaggio”
acc. ‫ﻳ ﹰﺔ‬‫“ ﹶﻗﺮ‬villaggio” acc. ‫ﻳ ﹶﺔ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬il villaggio”
gen. ‫ﻳ ٍﺔ‬‫“ ﹶﻗﺮ‬villaggio” gen. ‫ﻳ ِﺔ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬il villaggio”
Tab. 4.2

La declinazione irregolare viene chiamata diptota (perché nello stato indeterminato


il genitivo e l’accusativo sono identici).
I nomi che fanno parte di questo gruppo non terminano con il tanwīn nello stato
indeterminato, ma appartengono piuttosto alle categorie appresso indicate. Quando poi tali
nomi sono in stato determinato, riprendono la differenza tra l’accusativo e il genitivo
e seguono la declinazione regolare (triptota).
La declinazione diptota si riferisce a tutti i nomi terminanti in : ُ‫ ـ‬, ‫ ﺍ ُﺀ‬.
Questi sono in particolare:
c) gli aggettivi relativi ai colori e alle particolarità e difetti fisici:
‫ﻴﺾ‬‫ﺑ‬‫“ ﹶﺃ‬bianco”, ‫ﺑ ﹶﻜﻢ‬‫“ ﹶﺃ‬muto”, ‫ﻮﺭ‬ ‫ﻋ‬ ‫“ ﹶﺃ‬guercio”;
si osservi la Tabella 4.3 per uno schema della declinazione di questo tipo di nomi.

stato indeterminato stato determinato

nom.
‫ﻮﺩ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺃ‬ nom.
‫ﻮﺩ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺍﻷ‬
“nero” (aggettivo) “il nero”

acc.
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺃ‬ acc.
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺍﻷ‬
“nero” “il nero”

gen.
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺃ‬ gen.
‫ﻮ ِﺩ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺍﻷ‬
“nero” “il nero”
Tab. 4.3

d) determinate forme di plurale fratto (delle quali si parlerà nel paragrafo 6.5);
si osservi la Tabella 4.4 per uno schema di declinazione.
26 Capitolo 4: La declinazione

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﹶﺃ‬profeti” nom. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﺍﻷ‬i profeti”
acc. ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﹶﺃ‬profeti” acc. ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﺍﻷ‬i profeti”
gen. ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﹶﺃ‬profeti” gen. ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫“ ﺍﻷ‬i profeti”
Tab. 4.4

In modo irregolare si declinano anche:


e) tutti i nomi singolari terminanti in ٍ - ;
si osservi la Tabella 4.5 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﺍ ٍﺩ‬‫ﻭ‬ “valle” nom. ‫ﺍﺩِﻱ‬‫“ ﺍﹾﻟﻮ‬la valle”
acc. ‫ﺍﺩِﻳﹰﺎ‬‫“ ﻭ‬valle” acc. ‫ﻱ‬
 ‫ﺍ ِﺩ‬‫“ ﺍﹾﻟﻮ‬la valle”
gen. ‫ﺍ ٍﺩ‬‫“ ﻭ‬valle” gen. ‫ﺍﺩِﻱ‬‫“ ﺍﹾﻟﻮ‬la valle”
Tab. 4.5

f) tutti i nomi plurali terminanti in ٍ - ;


si osservi la Tabella 4.6 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﺍ ٍﺭ‬‫ﺟﻮ‬ “schiave; navi” nom. ‫ﺍﺭِﻱ‬‫ﺠﻮ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟ‬le schiave; le navi”
acc. ‫ﻱ‬
 ‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺟﻮ‬ “schiave; navi” acc. ‫ﻱ‬
 ‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺠﻮ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟ‬le schiave; le navi”
gen. ‫ﺍ ٍﺭ‬‫ﺟﻮ‬ “schiave; navi” gen. ‫ﺍﺭِﻱ‬‫ﺠﻮ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟ‬le schiave; le navi”
Tab. 4.6
Capitolo 4: La declinazione 27

g) tutti i nomi (singolari e plurali) terminanti in ‫ ﹰﺍ‬o ‫ﻯ‬


 .
Questi perdono il tanwīn quando vengono determinati dall’articolo ‫; ﹶﺍﻟـ‬
si osservi la Tabella 4.7 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato

nom.
‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﻯ‬
 ‫ﻗﹸﺮ‬ nom.
‫ﺼﺎ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺮﻯ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹸﻘ‬
“bastone” “villaggi” “il bastone” “i villaggi”

acc.
‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﻯ‬
 ‫ﻗﹸﺮ‬ acc.
‫ﺼﺎ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺮﻯ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹸﻘ‬
“bastone” “villaggi” “il bastone” “i villaggi”

gen.
‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﻯ‬
 ‫ﹸﻗﺮ‬ gen.
‫ﺼﺎ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺮﻯ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹸﻘ‬
“bastone” “villaggi” “il bastone” “i villaggi”
Tab. 4.7
h) tutti i nomi singolari terminanti in ‫ ﹶﺍ‬o ‫ﻯ‬
 ;
si osservi la Tabella 4.8 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato

‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺩ‬ ‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍﻟ‬
nom. nom.
“mondo; “il mondo;
“novella” “la novella”
vita terrena” la vita terrena”

‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺩ‬ ‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍﻟ‬
acc. acc.
“mondo; “il mondo;
“novella” “la novella”
vita terrena” la vita terrena”

‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺩ‬ ‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍﻟ‬
gen. gen.
“mondo; “il mondo;
“novella” “la novella”
vita terrena” la vita terrena”
Tab. 4.8

La declinazione diptota (dove questa volta la declinazione dei nomi al genitivo


e all’accusativo è uguale anche in stato determinato) è seguita anche da:
i) tutti i nomi plurali maschili terminati in [ūna] ‫ ﹶﻥ‬‫; ﻭ‬
28 Capitolo 4: La declinazione

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmani”, ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫“ ﻇﹶﺎِﻟﻤ‬tiranni; iniqui”;
si osservi la Tabella 4.9 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫“ ﻇﹶﺎِﻟﻤ‬iniqui” nom. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫“ ﺍﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬gli iniqui”
acc. ‫ﲔ‬
 ‫“ ﻇﹶﺎِﻟ ِﻤ‬iniqui” acc. ‫ﲔ‬
 ‫“ اﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬gli iniqui”
gen. ‫ﲔ‬
 ‫“ ﻇﹶﺎِﻟ ِﻤ‬iniqui” gen. ‫ﲔ‬
 ‫“ اﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬gli iniqui”
Tab. 4.9
j) tutti i nomi in plurale femminile terminati in [ātun] ‫ﺕ‬
 ‫;ﺍ‬
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmane” ;
si osservi la Tabella 4.10 per uno schema di declinazione.

stato indeterminato stato determinato


nom. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmane” nom. ‫ﺴﻠِﻤﺎﺕ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟﻤ‬le musulmane”
acc. ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmane” acc. ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺴﻠِﻤﺎ‬
 ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬le musulmane”
gen. ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ “musulmane” gen. ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺴﻠِﻤﺎ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟﻤ‬le musulmane”
Tab. 4.10

Esistono dei nomi propri, che non prendono l’articolo determinativo semplicemente perché
sono già definiti per il loro significato. Questi sono i nomi di persone e delle località,
e seguono la declinazione diptota. Si osservi la Tabella 4.11 per uno schema di
declinazione.

sostantivo definito (nome proprio)

nom. ‫ﻣ ﱠﻜﺔﹸ‬ “Mecca” ‫ﻤﺔﹸ‬ ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬Fātima” ‫ﻒ‬


 ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﻳ‬Yūsuf” ‫ﺡ‬
 ‫ﻮ‬‫“ ﻧ‬Nūh”
acc. ‫ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ‬ “Mecca” ‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬Fātima” ‫ﻒ‬
 ‫ﻮﺳ‬‫“ ﻳ‬Yūsuf” ‫ﺡ‬
 ‫ﻮ‬‫“ ﻧ‬Nūh”
gen. ‫ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ‬ “Mecca” ‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬Fātima” ‫ﻒ‬
 ‫ﻮﺳ‬‫“ ﻳ‬Yūsuf” ‫ﺡ‬
 ‫ﻮ‬‫“ ﻧ‬Nūh”
Tab. 4.11
Capitolo 4: La declinazione 29

Si noti che la parola ‫ﻣ ﱠﻜﺔﹸ‬ [makkatu] è definita, in quanto designa il nome di una precisa
località, dunque il suo aggettivo deve avere l’articolo determinativo, come in Tabella 4.12.

nom. ‫ﻣﺔﹸ‬ ‫ ﹶﻜ ﱠﺮ‬‫ﻣ ﱠﻜﺔﹸ ﭐﹾﻟﻤ‬ “l’onorabile Mecca”


acc. ‫ﻣ ﹶﺔ‬ ‫ ﹶﻜ ﱠﺮ‬‫ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ “l’onorabile Mecca”
gen. ‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ ﹶﻜ ﱠﺮ‬‫ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ “l’onorabile Mecca”
Tab. 4.12

Si osservi anche l’esempio in Tabella 4.13.

nome proprio + aggettivo nome proprio + aggettivo

nom.
‫ﺮﺍ ُﺀ‬‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟ ﱠﺰﻫ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻃ‬ nom.
‫ﻖ‬ ‫ﻳ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻒ ﭐﻟ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻳﻮ‬
“Fātima radiosa”* “Yūsuf veritiero”**

acc.
‫ﺍ َﺀ‬‫ﻫﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﻟ ﱠﺰ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻃ‬ acc.
‫ﻖ‬ ‫ﻳ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻒ ﭐﻟ‬
 ‫ﻳﻮﺳ‬
“Fātima radiosa” “Yūsuf veritiero”

gen.
‫ﺍ ِﺀ‬‫ﻫﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﻟ ﱠﺰ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻃ‬ gen.
‫ﻳ ِﻖ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻒ ﭐﻟ‬
 ‫ﻳﻮﺳ‬
“Fātima radiosa” “Yūsuf veritiero”
Tab. 4.13

* epiteto della figlia del Profeta Muhammad Fātima

** con tale epiteto nel Corano viene designato il Profeta Yūsuf

4.2 La declinazione: concetti di base


Questo paragrafo fornisce soltanto informazioni di base sulla declinazione, in quanto
gli argomenti come la frase nominale e lo stato costrutto verranno approfonditi più
avanti. La declinazione comprende tre casi: il nominativo, l’accusativo e il caso obliquo
o genitivo.
30 Capitolo 4: La declinazione

Il nominativo è introdotto nei seguenti casi:


a) per il soggetto della frase verbale, che di norma segue direttamente il verbo (argomento
che verrà affrontato nel capitolo 19); esempi:

‫ﺽ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻖ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “ha creato Allah la terra”,


‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﺝ ﭐﻟ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “uscì il Profeta";
b) per il soggetto e predicato della frase nominale (argomento che verrà affrontato nel
capitolo 14):
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ “Muhammad è un Messaggero.” (nella lingua araba questa è la più
semplice frase; vedere anche il paragrafo 8.7).

L’accusativo è introdotto nei seguenti casi:


a) in presenza di alcune parole chiamate “ ‫ ﺇ ﱠﻥ‬e le sorelle ” (dove il soggetto viene messo
in accusativo; argomento che verrà affrontato nei capitoli 15 e 31):
‫ﺮ‬ ‫ﻲ ٍﺀ ﹶﻗﺪِﻳ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻠﻰ ﹸﻛﻞﱢ‬‫ﻪ ﻋ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﹶﻠﱠ‬in verità Allah di ogni cosa è capace”;
b) per il complemento oggetto (‫ﻝ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ; ﺍﹾﻟ‬argomento che verrà affrontato nel capitolo
43):
‫ﺽ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻖ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “[Egli] ha creato la terra”,
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺧ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺩ‬ “è entrato in Paradiso”;
c) per il predicato del verbo ‫ﻥ‬ ‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬nel caso in cui il verbo è in funzione di copula
(argomento che verrà affrontato nel capitolo 16):
‫ﲔ‬ ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬
 ‫ﻣﹰﺎ ﻣ‬‫ﻮﺍ ﹶﻗﻮ‬‫[ ﻛﹶﺎﻧ‬7:133] “erano un popolo criminale”,
‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬era malato”;
d) per il predicato di alcuni verbi chiamati “le sorelle di ‫( ”ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬argomento che verrà
affrontato nel paragrafo 16.3 e nel capitolo 34):
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺳﺮِﻳ‬‫ﻮﺍ ﺧ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺻ‬
 ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬5:53] “e sono diventati perdenti”,

‫ﻼ‬‫ﺳ ﹰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ﻣ‬


 ‫ﺴ‬
 ‫[ ﹶﻟ‬13:43] “non sei un inviato”,
Capitolo 4: La declinazione 31

‫ﺩﹰﺍ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬


 ‫ﻪ ﻣ‬ ‫ﺟﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ [ ﹶﻇﻞﱠ‬43:17] “è diventato il viso suo annerito”.
Inoltre, come si vedrà, l’accusativo viene usato in tante altre costruzioni.

Il genitivo è introdotto nei seguenti casi:


a) dopo tutte le preposizioni (vedere il capitolo 13):
‫ﻮِﻟ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫[ ِﻣ‬2:279] “da Allah e dal Messaggero Suo”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫[ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬7:123] “nella città”;
b) per introdurre il secondo elemento dello stato costrutto (vedere il capitolo 9):
‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ”il Messaggero di Allah”;
c) dopo alcune particelle (affrontate nel capitolo 48), ad esempio dopo la particella
del giuramento “per” ‫ﻭ‬ :
‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ “per Allah” ,
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﻭﭐﻟ‬ [85:1] “per il cielo”,
‫ﺠ ِﺮ‬  ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ [89:1] “per l’alba”,
‫ﺲ‬ ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻭﭐﻟ‬ [91:1] “per il sole”,
‫ﻤ ِﺮ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ [91:2] “per la luna”,
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﭐﻟ‬ [92:2] “per il giorno”,
‫ﻮ ِﻥ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺰ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﲔ‬ ِ ‫ﺘ‬‫ﻭﭐﻟ‬ [95:1] “per il fico e per l’olivo”,
‫ﺼ ِﺮ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ [103:1] “per il tempo”.
32 Capitolo 4: La declinazione

4.3 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

( ‫ﺨﻠﹸﻖ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﻖ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ _
“ha creato”, “crea”

(‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ _
“è uscito”, “esce”

(‫ﻞﹸ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ _


“è entrato”, “entra”

‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗﺪِﻳ‬ _


“capace di ”

‫ﻲ ٌﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﹶﺃ‬ “cosa”, “cose”

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺟ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ “giardino”, “giardini”

‫ ﹸﺔ‬‫ﺠﻨ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ _
“il Paradiso”

‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ “malato”, “malati”

‫ﻧِﺒﻲ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧِﺒﻴ‬‫ﹶﺃ‬ “profeta”, “profeti”

‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺟ‬ ‫ﺍ ٍﺭ‬‫ﺟﻮ‬ “schiava; nave” ,“schiave; navi”

‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ِﺭﺟ‬ “uomo”

‫ﺍ ٍﺩ‬‫ﻭ‬ ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺩ ِﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “valle, vallata”, “vallate”

‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﺼﻲ‬
ِ ‫ِﻋ‬ “bastone”, “bastoni”

(‫ﺼِﺒﺢ‬
 ‫ﺢ )ﻳ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﹶﺃ‬ _
“è diventato”, “diventa”

‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﺧ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺳﺮ‬‫ﺧ‬ “perdente”, “perdenti”

‫ﻖ‬ ‫ﻳ‬‫ﺻﺪ‬
ِ _
“veritiero, molto sincero”

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ ‫ﺪ ﹲﻥ‬ ‫ﻣ‬ “città”


Tab. 4.14
Capitolo 5: I pronomi personali isolati 33

Capitolo 5

I PRONOMI PERSONALI ISOLATI

5.1 Regole generali


I pronomi personali sono isolati oppure suffissi (affrontati nel capitolo 12). I pronomi
isolati ‫ﺼ ﹶﻠﺔﹲ‬
ِ ‫ﻨ ﹶﻔ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎِﺋﺮ‬‫ﺿﻤ‬
 si usano come soggetto. Essi sono indicati in Tabella 5.1.

‫ﻲ‬ ‫ِﻫ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺖ‬


ِ ‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻧ‬
“io” (masch.
“ella” “egli” “tu” (femm.) “tu” (masch.)
e femm.)
‫ﻫﻦ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬‫ﻧﺘ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬
“noi”
“voi” “voi”
“esse” “essi” (masch.
(femm.) (masch.)
e femm.)
Tab. 5.1
Esistono anche i pronomi riferiti al duale ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ “voi due”, ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ “essi due / esse due” ma,
per semplicità, saranno affrontati nel capitolo 30.
Si noti che:
a) i pronomi personali in arabo sono superiori in numero a quelli della lingua italiana, allo
scopo di distinguere tra il maschile e il femminile;
b) il pronome femminile della 3ª persona singolare ‫ﻲ‬ ‫“ ِﻫ‬ella” può anche significare “essi,
esse” se riferito al plurale fratto degli oggetti inanimati come ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫“ ﹸﻛ‬libri” (l’argomento
verrà approfondito nel paragrafo 6.6 e nel capitolo 8).
34 Capitolo 5: I pronomi personali isolati

Si osservino i seguenti esempi tratti dal Corano, ricordando che la più semplice frase
nominale è composta dal soggetto (in stato determinato) e dal predicato (in stato
indeterminato) senza il verbo essere (copula):
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬2:132] “voi siete musulmani”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫[ ﹶﻓ‬27:81] “dunque loro sono musulmani”,
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺘ‬‫ ِﻓ‬‫ﺤﻦ‬ ‫ﻧ‬ [2:102] “noi siamo una prova”,
‫ﲔ‬ ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧﺬِﻳ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﺃﻧ‬29:50] “io sono un ammonitore evidente”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮﺣِﻴ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬  ‫ﺍ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺖ ﭐﻟ‬  ‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬2:128] “Tu sei l’Indulgente, il Clemente”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﻇﹶﺎِﻟﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬2:92] “voi siete ingiusti”,
‫ﺍ ُﺀ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟ ﹸﻔ ﹶﻘﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﺱ ﹶﺃ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬35:15] “o gente! Voi siete bisognosi di Allah”,
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻲ ﻇﹶﺎِﻟ‬ ‫ﻭ ِﻫ‬ ‫ﻯ‬‫ﺧ ﹶﺬ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬11:102] “quando ha punito [Allah] i villaggi mentre essi
sono stati iniqui”,
‫ﻦ‬ ‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ [16:97] “mentre egli è un credente”,
ُ ‫ﺨﺒ‬ ‫ﻒ ﭐﹾﻟ‬
‫ِﲑ‬  ‫ﻮ ﭐﻟﱠﻠﻄِﻴ‬ ‫[ ﻫ‬67:14] “Egli è il Gentile, il Beninformato”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬60:11] “voi siete in Lui credenti”,
‫ﻢ‬ ‫ﺤﻜِﻴ‬  ‫ﺰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﺰِﻳ‬ ‫ﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫[ ﹶﺃﻧ‬27:9] “Io sono Allah il Possente, il Saggio”,
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺑ‬ ‫ﻲ‬ ‫[ ِﻫ‬7:108] “essa è bianca”,
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺘ‬‫ﻲ ِﻓ‬ ‫[ ِﻫ‬39:49] “essa è una prova”,
‫ﺮ‬ ‫ﻧﺬِﻳ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ِﺇ‬11:12] “tu sei soltanto un ammonitore”,
‫ﺎ ِﻫﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﺟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬12:89] “voi siete ignoranti”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮﺣِﻴ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬  ‫ﺍ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻭﹶﺃﻧ‬ [2:160] “e Io sono l’Indulgente, il Clemente”.
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 35

Capitolo 6

DUALE, PLURALE SANO,PLURALE FRATTO

6.1 Il duale

Il duale (‫ﻴﺔﹸ‬‫ﺘ ﹾﺜِﻨ‬‫ ) ﺍﻟ‬viene espresso tramite la desinenza ‫َﺍ ِﻥ‬ suffissa a un nome al singolare

( ‫ﺮﺩ‬ ‫ ﹾﻔ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬oppure ‫ ) ﺍﻟﹾﻮﺍ ِﺣﺪ‬dopo che gli è stata tolta l’ultima vocale oppure l’ultima vocale
con tanwīn: ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo”, ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺭﺟ‬ “due uomini”. Questa desinenza in accusativo

e genitivo diventa ‫َْﻳ ِﻦ‬ : ‫ﹶﻠْﻴ ِﻦ‬‫ﺭﺟ‬ “due uomini”; in duale femminile la “ta marbūta” ‫ﺓ‬
diventa “ta maftūha” ‫ ﺕ‬: ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ “un anno”, ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺳ‬ (nom.), ‫ﺘْﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﺳ‬ (acc., gen.), “due anni”.
E’utile osservare la seguente declinazione in Tabella 6.1.

duale maschile duale femminile


nominativo ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺠﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ← ‫ َﺍ ِﻥ‬+ ‫ﺴﺠِﺪ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻣ‬ ← ‫ َﺍ ِﻥ‬+ ‫ﺓ‬‫ﻣﺮ‬
accusativo ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ← ‫ َْﻳ ِﻦ‬+‫ﺴﺠِﺪ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺗْﻴ ِﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ← ‫َْﻳ ِﻦ‬ + ‫ﺓ‬‫ﻣﺮ‬
genitivo ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ← ‫ َْﻳ ِﻦ‬+‫ﺴﺠِﺪ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺗْﻴ ِﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ← ‫ َْﻳ ِﻦ‬+ ‫ﺓ‬‫ﻣﺮ‬
Tab. 6.1
36 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

Si noti che il duale del sostantivo ‫ﺏ‬


 ‫ﹶﺃ‬ “padre” ‫ﻮﺍ ِﻥ‬‫ﹶﺃﺑ‬ significa anche “genitori” (come

‫ﺍﻟِﺪﺍ ِﻥ‬‫) ﻭ‬. La declinazione è mostrata nella seguente Tabella 6.2.

declinazione del sostantivo declinazione del sostantivo


‫ﺏ‬
 ‫ﹶﺃ‬ “padre” al duale ‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭ‬ “genitore” al duale

nominativo ‫ﻮﺍ ِﻥ‬‫ﹶﺃﺑ‬ “genitori” ‫ﺍﻟِﺪﺍ ِﻥ‬‫ﻭ‬ “genitori”

accusativo ‫ﻮْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ “genitori” ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭ‬ “genitori”

genitivo ‫ﻮْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ “genitori” ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭ‬ “genitori”


Tab. 6.2

Esempio dal Corano:


‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺍِﻟﺪ‬‫ﻙ ﭐﹾﻟﻮ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﻣﻤ‬4:33] “di quello che hanno lasciato i genitori”.
Dal hadīth:

‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ )) ﹶﻛ ِﻠ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻋْﻨﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬
‫ﷲ‬
ِ ‫ﺎ ﹶﻥ ﺍ‬‫ﺳ ْﺒﺤ‬ : ‫ﺮﺣْﻤﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺣﺒِﻴ‬ ، ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎ ِﻥ ﻓِﻲ ﺍﳌِﻴﺰ‬‫ ﹶﺛﻘِﻴ ﹶﻠﺘ‬، ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟ ﱢﻠﺴ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺧﻔِﻴ ﹶﻔﺘ‬
 ‫ﺒﺨﺎ ِﺭ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ (( ‫ﷲ ﺍﻟﻌﻈﻴ ِﻢ‬
‫ﻱ‬ ِ ‫ﺎ ﹶﻥ ﺍ‬‫ﺳ ْﺒﺤ‬ ، ‫ﺤ ْﻤ ِﺪ ِﻩ‬
 ‫ﻭِﺑ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : due parole


leggere per la lingua, pesanti sulla bilancia, amate al Misericordioso: “Gloria ad Allah
e lode a Lui, gloria ad Allah, il Grandioso”. Lo ha riportato al-Bukhārī;
per ulteriori esempi si rimanda al paragrafo 30.1.

6.2 Il plurale sano


In arabo si distinguono due tipi di plurale: il plurale sano e il plurale fratto.
Il plurale sano ( ‫ﺎِﻟﻢ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺠ ْﻤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ ) si divide in due gruppi:
1) il plurale sano maschile,
2) il plurale sano femminile .
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 37

6.3 Il plurale sano maschile


Il plurale sano maschile si ottiene aggiungendo al nome singolare maschile la desinenza
‫ُﻭ ﹶﻥ‬ se si è nel caso nominativo (il tanwīn viene tolto); ad esempio: ‫ﻢ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ “insegnante”,

plurale ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ “insegnanti”, mentre se si è nei casi accusativo e genitivo, viene aggiunta
la desinenza ‫ﻦ‬  ‫( ِﻳ‬il tanwīn viene tolto): ‫ﲔ‬
 ‫ﻌﱢﻠ ِﻤ‬ ‫“ ﻣ‬insegnanti”.
La seguente Tabella 6.3 mostra la declinazione del plurale sano maschile del sostantivo
‫ﻢ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ .
nominativo ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ “insegnanti”

accusativo ‫ﲔ‬
 ‫ﻌﱢﻠ ِﻤ‬ ‫ﻣ‬ “insegnanti”

genitivo ‫ﲔ‬
 ‫ﻌﱢﻠ ِﻤ‬ ‫ﻣ‬ “insegnanti”
Tab. 6.3

Hanno plurale sano maschile:


a) gli aggettivi di forma ‫ﻞ‬
‫ ﹶﻓ ِﻌ ﹲ‬e qualche aggettivo di forma ‫ﹶﻓﻌِﻴ ﹲﻞ‬:
‫ﺦ‬ ‫ﻭ ِﺳ‬ “sporco” pl. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭ ِﺳﺨ‬ “sporchi”, ‫ﲑ‬ ‫“ ﹶﻛِﺜ‬molto” pl. ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫“ ﹶﻛِﺜﲑ‬molti”;
b) tutti i participi: ‫ﻢ‬  ‫ﺴِﻠ‬
ْ ‫ﻣ‬ “musulmano” (letteralmente: “sottomesso”), pl. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬ ْ ‫ﻣ‬
“musulmani” (participio presente del verbo ‫ﻢ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﺳﹶﻠ‬rassegnarsi, sottomettersi” della 4ª
forma; i participi verranno affrontati nel capitolo 28);
‫ﺮ‬ ‫ﻛﹶﺎِﻓ‬ “miscredente” , pl. ‫ﻭﻥ‬‫ﻛﹶﺎِﻓﺮ‬ “miscredenti” participio presente del verbo ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛ ﹶﻔ‬
“miscredere”);
‫ﻙ‬ ‫ﺸ ِﺮ‬
ْ ‫ﻣ‬ “politeista”, pl. ‫ﺸ ِﺮﻛﹸﻮ ﹶﻥ‬
ْ ‫ﻣ‬ “politeisti” (participio presente del verbo ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃ ْﺷ‬
“associare” della 4ª forma);
‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ ﹾﻜ‬ “onorato” , pl. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻣ ﹾﻜ‬ “onorati” (participio passato del verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻛ‬onorare”
della 4ª forma).
38 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

Si noti che i suddetti participi svolgono anche il ruolo di sostantivi o aggettivi; significa che
alcuni hanno il secondo tipo di plurale, cioè il plurale fratto (vedere più avanti nel paragrafo
6.5);
c) quei sostantivi che indicano professioni: ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺠ‬ “commerciante” , pl. ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺗﺠ‬
“commercianti” , ‫ﻁ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ﺧﻴ‬ “sarto” , pl. ‫ﺎﻃﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺧﻴ‬ “sarti”;
d) gli aggettivi d’intensità di forma ‫ﻝ‬ ‫ﺎ ﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬: ‫ﺏ‬
 ‫“ ﹶﻛﺬﱠﺍ‬gran bugiardo” , pl. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫“ ﹶﻛﺬﱠﺍﺑ‬grandi
bugiardi”, ‫ﺏ‬  ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬ “pentito [o Indulgente se riferito ad Allah]” , pl. ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺍﺑ‬‫ﺗﻮ‬ “pentiti”;
e) i superlativi (questo argomento verrà affrontato nel capitolo sui superlativi): ‫ﺒﺮ‬‫ﻛ‬ ‫ﹶﺍ َﻷ ﹾ‬
“il più grande”, pl. ‫ﻥ‬‫ﻭ ﹶ‬‫ﺒﺮ‬‫“ ﹶﺍ َﻷ ﹾﻛ‬i più grandi”;
f) gli aggettivi relativi: ‫ﻥ‬‫ﻮ ﹶ‬‫ﺼ ِﺮﻳ‬ْ ‫“ ِﻣ‬egiziani” (al singolare: ‫ﺼ ِﺮﻱ‬
ْ ‫) ِﻣ‬, ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺤﻴ‬
ِ ‫ﻣﺴِﻴ‬ “cristiani”
(al singolare: ‫ﺤﻲ‬ِ ‫ﻣﺴِﻴ‬ ).

6.4 Il plurale sano femminile

Il plurale sano femminile si ottiene dall’aggiunta della desinenza [ātun] ٌ‫ َﺍﺕ‬al nome

singolare. Questa desinenza ٌ‫َﺍﺕ‬ vale soltanto per il nominativo. In accusativo e genitivo

essa si trasforma in [ātin] ‫ﺕ‬


ٍ ‫َﺍ‬ . Inoltre il nome che termina in “ta marbūta” ‫ﺓ‬ la perde;
esempi:
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹶﻛِﻠ‬parola” , pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﻛِﻠﻤ‬ “parole” (nom.), ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫( ﹶﻛِﻠﻤ‬acc. , gen.).
Si noti che i sostantivi femminili , che al singolare hanno la forma ‫ ﹶﻓ ْﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬o ‫ ﹸﻓ ْﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬, al plurale
perdono il sukūn e ottengono la vocale diventando ٌ‫ﻼﺕ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬o ٌ‫ﻼﺕ‬
‫ ﹶ‬‫ ; ﻓﹸﻌ‬esempi:
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹸﻇ ﹾﻠ‬buio, oscurità, tenebra “, pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹸﻇﹸﻠﻤ‬tenebre”.
Il plurale sano femminile si trova in:
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 39

a) sostantivi femminili terminanti in ‫َﺍ ُﺀ‬ o ‫ﺕ ; َﻯ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ِﺫ ﹾﻛ‬ (al singolare ‫ﻯ‬‫ِﺫ ﹾﻛﺮ‬
“commemorazione” ) dove ‫ﻯ‬ si trasforma in ‫ﻱ‬
 ;
b) alcuni sostantivi femminili per uso: ‫ﺽ‬
 ‫“ ﹶﺃ ْﺭ‬terra”, pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺭﺿ‬ ‫ﹶﺃ‬ “terre”, ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺳﻤ‬ “cielo”,
pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻤﺎﻭ‬ ‫ﺳ‬ “cieli” (dove ‫ ﺀ‬si trasforma in ‫ﺍ‬‫;) ﻭ‬
c) il femminile degli aggettivi che formano il plurale sano maschile: ‫ﺣ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹶﻓ ِﺮ‬contenta”,
pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻓ ِﺮﺣ‬contente” (dall’aggettivo ‫ﺡ‬
 ‫“ ﹶﻓ ِﺮ‬contento”, pl. ‫ﻥ‬
‫ﻮ ﹶ‬‫“ ﹶﻓ ِﺮﺣ‬contenti” );
d) i masdar delle forme derivate (trattati nel capitolo 44): ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﺍْﺑِﺘﺴ‬sorriso”, pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎﻣ‬‫ِﺍْﺑِﺘﺴ‬
“sorrisi”;
e) alcuni participi che vengono usati anche come sostantivi: ‫ﻦ‬ ‫ﻛﹶﺎِﺋ‬ “creatura”,

pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﻛﹶﺎِﺋﻨ‬esseri, creature”, ‫ﻕ‬ ‫ﺨﻠﹸﻮ‬
ْ ‫ﻣ‬ “creato, creatura”, pl. ‫ﺕ‬
 ‫ﺨﻠﹸﻮﻗﹶﺎ‬
ْ ‫ﻣ‬ “creature”;
f) alcuni sostantivi del genere maschile: ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣﻤ‬  “bagno”, pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺎﻣ‬‫ﺣﻤ‬ “bagni”, ‫ﺍ ﹲﻥ‬‫ﻴﻮ‬‫ﺣ‬
“animale”, pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺍﻧ‬‫ﻴﻮ‬‫ﺣ‬ “animali”.
L’articolo determinativo prefisso al duale e al plurale sano maschile non influisce sulla
desinenza, mentre nel caso di plurale femminile con l’aggiunta dell’articolo ‫ ﺍﹶﻟـ‬scompare
il tanwīn . Il concetto è chiarito nella seguente Tabella 6.4.
40 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

duale plurale sano maschile plurale sano femminile

‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺠﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺠﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻤ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
nom.
due le due
credenti i credenti credenti le credenti
moschee moschee

‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬


ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ ْﺆ ِﻣِﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ ْﺆ ِﻣِﻨ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻤ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
acc. due le due
credenti i credenti credenti le credenti
moschee moschee

‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬


ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺪْﻳ ِﻦ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻣ ْﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ ْﺆ ِﻣِﻨ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻤ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﺕ‬
gen. due le due
credenti i credenti credenti le credenti
moschee moschee

Tab. 6.4

6.5 Il plurale fratto

Oltre a questi plurali esiste il così detto plurale fratto (‫ﲑ‬


ِ‫ﺴ‬ِ ‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺍﻟ‬ ‫ﺟ ْﻤﻊ‬ ), molto comune.
A differenza del plurale sano, il plurale fratto non viene creato tramite aggiunta a un nome
singolare di una desinenza fissa, ma piuttosto viene creato modificando, aggiungendo
o sopprimendo delle vocali (sia brevi che lunghe) all’interno della parola. Di conseguenza
questo plurale si forma secondo modelli fissi: i paradigmi. La maggior parte di questi
plurali adotta la declinazione a tre desinenze (triptota), mentre solo un piccolo numero di
plurali fratti segue la declinazione a due desinenze (diptota) precedentemente mostrato nella
Tabella 4.4.
In seguito è riportata la lista delle forme più comuni di plurale fratto (i nomi sono
classificati basandosi sul loro singolare).
Si osservi che molti nomi possono avere più di un plurale fratto.
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 41

1 Singolari del tipo ‫ ﹶﻓ ْﻌﻞﹲ‬hanno come plurale fratto:

a) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬

‫ﺝ‬ ‫ﺯ ْﻭ‬ ‫ﺝ‬


 ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃ ْﺯﻭ‬mariti” ; ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ْﻬ‬ “fiume” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃْﻧﻬ‬fiumi”; ‫ﻡ‬ ‫“ ﹶﻗ ْﻮ‬popolo” , pl.
“marito” , pl.

‫ﻡ‬ ‫ﺍ‬‫ﹶﺃ ﹾﻗﻮ‬


“popoli”, ‫ﻝ‬
‫“ ﹶﻗ ْﻮ ﹲ‬frase” , pl. ‫ﺍ ﹲﻝ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻗﻮ‬frasi” ; ‫ﻡ‬ ‫ﻳ ْﻮ‬ “giorno”, pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬giorni” ; ‫ﺭﺏ‬
“signore, padrone” , pl. ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃ ْﺭﺑ‬padroni”.
b) ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬
‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﻣ‬faccenda, questione” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﹸﺃﻣ‬questioni” ; ‫ﻢ‬ ‫ﺠ‬ ْ ‫ﻧ‬ “stella” , pl. ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬‫ﻧﺠ‬ “stelle” ; ‫ﺐ‬ ‫ﹶﻗ ﹾﻠ‬
“cuore” , pl. ‫ﺏ‬  ‫“ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬cuori” ; ‫ﻒ‬ ‫ﺳْﻴ‬ “spada” , pl. ‫ﻑ‬  ‫ﻮ‬‫ﺳﻴ‬ “spade” ; ‫ﺖ‬  ‫ﺑْﻴ‬ “casa” , pl. ‫ﺕ‬ ‫ﻮ‬‫ﺑﻴ‬
“case”; ‫ﺣﻖ‬  “diritto” , pl. ‫ﻕ‬  ‫ﺣﻘﹸﻮ‬ “diritti”; ‫ﻪ‬ ‫ﻭ ْﺟ‬ “volto”, pl. ‫ﻩ‬‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ “volti” ; ‫ﺲ‬  ‫ﻧ ﹾﻔ‬ “anima”,
pl. ‫ﺱ‬  ‫ﻧﻔﹸﻮ‬ “anime”; ‫ﺰ‬ ‫“ ﹶﻛْﻨ‬tesoro” , pl. ‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﹸﻛﻨ‬tesori”, ‫ﺐ‬  ‫“ ﹶﻏْﻴ‬cosa invisibile” , pl. ‫ﺏ‬  ‫ﻮ‬‫ﹸﻏﻴ‬
“cose invisibili” ; ‫ﻦ‬  ‫ﻋْﻴ‬ “occhio” , pl. ‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻋﻴ‬ “occhi” ; ‫ﺪ‬ ‫ﺟ ْﻬ‬ “sforzo”, pl. ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺟﻬ‬ “sforzi”;
‫ﺮ‬ ‫ﺷ ْﻬ‬ “mese” , pl.‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺷﻬ‬ “mesi” ; ‫ﻋ ﹾﻘ ﹲﻞ‬ “mente, intelletto; intelligenza” , pl. ‫ﻋﻘﹸﻮ ﹲﻝ‬ “menti” ;
‫ﺦ‬ ‫ﺷْﻴ‬ “anziano; shaykh (titolo dato a dignitari religiosi)” , pl. ‫ﺥ‬  ‫ﻮ‬‫ﺷﻴ‬ “anziani”.
c) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬
 ‫“ ﹶﺛ ْﻮ‬vestito” , pl. ‫ﺏ‬
‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ِﺛﻴ‬vestiti” ; ‫ﺪ‬ ‫ﻋْﺒ‬ “schiavo” , pl. ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﻋﺒ‬schiavi” ; ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺑ‬ “mare” , pl.

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﺑﺤ‬mari”; ‫ﺐ‬


 ‫ﺻ ْﻌ‬
 “difficile” (aggettivo), pl. ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫ﺻﻌ‬
ِ “difficili” .
d) ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬
‫ﺮ‬ ‫ﺷ ْﻬ‬ “mese” , pl. ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺷ‬mesi”; ‫ﻢ‬ ‫ﺠ‬
ْ ‫ﻧ‬ “stella” , pl. ‫ﻢ‬ ‫ﺠ‬
 ‫“ ﹶﺃْﻧ‬stelle”; ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ “anima” , pl. ‫ﺲ‬
 ‫ﹶﺃْﻧ ﹸﻔ‬
“anime”; ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬ْ ‫ﺑ‬ “mare” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﹶﺃْﺑﺤ‬mari”; ‫ﻦ‬ ‫ﻋْﻴ‬ “sorgente” , pl. ‫ﻮ ﹲﻥ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﻴ‬sorgenti” (mentre
quando la parola ‫ﻦ‬  ‫ﻋْﻴ‬ significa “occhio”, il suo plurale è ‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻋﻴ‬ , come già riportato nel
punto b).
42 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

e) ‫ﻋﻞﹸ‬
ِ ‫ﺍ‬‫( ﹶﻓﻮ‬segue la declinazione diptota)
‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﻣ‬ordine” , pl. ‫ﺍ ِﻣﺮ‬‫“ ﹶﺃﻭ‬ordini” (mentre quando la parola ‫ﺮ‬ ‫ ﹶﺃ ْﻣ‬significa “questione”, il suo
plurale è ‫ﺭ‬  ‫ﻮ‬‫ ﹸﺃﻣ‬, come già riportato nel punto b).
2 Singolari del tipo ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬, ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ ﹶﻓ ِﻌﻞﹲ‬hanno come plurale fratto:
a) ‫ﺎﻝﹲ‬‫( ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬e ‫ﺁﻓﹶﺎ ﹲﻝ‬ nel caso di prima lettera radicale hamza):

‫“ ﹸﺃ ﹸﺫ ﹲﻥ‬orecchio” , pl. ‫“ ﺁﺫﹶﺍ ﹲﻥ‬orecchie”; ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫“ ﹶﺃ‬scadenza” , pl. ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫“ ﺁﺟ‬scadenze” ; ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﺑ‬porta”,
pl. ‫ﺏ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃْﺑﻮ‬porte” ; ‫ﺽ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ “malattia”, pl. ‫ﺽ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃ ْﻣﺮ‬malattie”; ‫ﺮ‬ ‫ﻣ ﹶﻄ‬ “pioggia”, pl. ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ ْﻣﻄﹶﺎ‬
“piogge”; ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬ ‫ﺑ‬ “sguardo”, pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃْﺑﺼ‬sguardi”; ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻋ‬anno” , pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﻮ‬anni”; ‫ﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬
“numero,cifra” , pl.‫ﺩ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﺪ‬numeri” ; ‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ “nemico” , pl. ‫ﺍ ٌﺀ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﺪ‬nemici”; ‫ﺒﹲﺄ‬‫ﻧ‬ “notizia”, pl.
‫ﺎ ٌﺀ‬‫“ ﹶﺃْﻧﺒ‬notizie”; ‫ﻯ‬  ‫ﻮ‬‫“ ﻫ‬passione, amore”, pl. ‫ﺍ ٌﺀ‬‫“ ﹶﺃ ْﻫﻮ‬passioni”; ‫ﻢ‬ ‫ﻨ‬‫ﺻ‬  “idolo” , pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻﻨ‬ ْ ‫ﹶﺃ‬
“idoli” ; ‫ﻖ‬  ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ “collo”, pl. ‫ﻕ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﻨ‬colli” ; ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﹶﻗ‬luna”, pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻗﻤ‬lune”; ‫ﻣﹶﺜ ﹲﻞ‬ “esempio” ,
pl. ‫ﻝ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﻣﹶﺜﺎ ﹲ‬esempi”; ‫ﻕ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ “foglia” , pl. ‫ﻕ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃ ْﻭﺭ‬foglie”; ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ “notizia” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃ ْﺧﺒ‬
“notizie”; ‫ﻝ‬ ‫ﺎ ﹲ‬‫“ ﻣ‬bene, ricchezza”, pl. ‫ﺍ ﹲﻝ‬‫“ ﹶﺃ ْﻣﻮ‬ricchezze”; ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ “ragazzo” , pl. ‫ﺩ‬ ‫ﹶﺃ ْﻭ ﹶﻻ‬
“ragazzi”; ‫ﻞ‬ ‫ﻤ ﹲ‬ ‫ﻋ‬ “opera” , pl. ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﻤ‬opere; ‫ﺲ‬  ‫ﻧ ﹶﻔ‬ “respiro”, pl. ‫ﺱ‬  ‫“ ﹶﺃْﻧﻔﹶﺎ‬respiri”.
b) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬

‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “uomo” , pl. ‫ﻝ‬


‫ﺎ ﹲ‬‫“ ِﺭﺟ‬uomini”; ‫ﺒ ﹲﻞ‬‫ﺟ‬ “montagna” , pl. ‫ﻝ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫“ ِﺟﺒ‬montagne”.
c) ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬
‫ﻚ‬
 ‫ﻣِﻠ‬ “re, sovrano, monarca” , pl. ‫ﻙ‬ ‫ﻣﻠﹸﻮ‬ “re”; ‫ﺪ‬ ‫ﺳ‬ ‫“ ﹶﺃ‬leone” , pl. ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﺃﺳ‬ “leoni”.

3 Singolari del tipo ‫ ﹶﻓ ْﻌﻞﹲ‬, ‫ ِﻓ ْﻌﻞﹲ‬, ‫ﹸﻓ ْﻌﻞﹲ‬ hanno come plurale fratto:

a) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 43

‫ﺮ‬ ‫ِﺫ ﹾﻛ‬ “ricordo; ammonimento,” pl. ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﺫﻛﹶﺎ‬


‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﻧ‬luce” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃْﻧﻮ‬luci”; ‫ﲔ‬
“ricordi”;  ‫ِﺣ‬
“periodo, momento” , pl.‫ﻥ‬ ‫ﺎ ﹲ‬‫“ ﹶﺃ ْﺣﻴ‬momenti”; ‫ﻦ‬ ‫“ ﺩِﻳ‬religione” , pl. ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫“ ﹶﺃ ْﺩﻳ‬religioni”; ‫ﺟ ْﺰ ٌﺀ‬
“ parte, porzione” , pl. ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺟﺰ‬ ْ ‫“ ﹶﺃ‬porzioni”; ‫ﻢ‬ ‫ﺣ ﹾﻜ‬ “giudizio, verdetto” , pl. ‫ﻡ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺣﻜﹶﺎ‬giudizi”;
‫ﺣ ْﺰ ﹲﻥ‬ “tristezza, afflizione” , pl. ‫ﺍ ﹲﻥ‬‫“ ﹶﺃ ْﺣﺰ‬afflizioni”; ‫ﺡ‬  ‫ﻭ‬‫“ ﺭ‬spirito, anima” , pl. ‫ﺡ‬  ‫ﺍ‬‫ﹶﺃ ْﺭﻭ‬
“spiriti”; ‫ﻢ‬ ‫ﺴ‬ْ ‫“ ِﺟ‬corpo”, pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃ ْﺟﺴ‬corpi”; ‫“ ِﺳﻦ‬dente”, pl. ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫“ ﹶﺃ ْﺳﻨ‬denti”; ‫ﹸﻗ ﹾﻔ ﹲﻞ‬
“catenaccio” , pl. ‫ﻝ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻗﻔﹶﺎ ﹲ‬catenacci”.
b) ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬

‫ﻢ‬ ‫ِﻋ ﹾﻠ‬ “scienza, conoscenza”, pl. ‫ﻡ‬ ‫ﻋﻠﹸﻮ‬ “scienze”; ‫ﺝ‬  ‫ﺑ ْﺮ‬ “costellazione” , pl. ‫ﺝ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺑﺮ‬
“costellazioni”; ‫ﺪ‬ ‫ﺟْﻨ‬ “esercito”, pl. ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺟﻨ‬ “eserciti”; ‫“ ﹶﻗ ْﺮ ﹲﻥ‬generazione”, pl. ‫ﻥ‬
‫ﻭ ﹲ‬‫ﹸﻗﺮ‬
“generazioni”.
c) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬

‫ﺢ‬ ‫“ ﺭِﻳ‬vento” , pl. ‫ﺡ‬


 ‫ﺎ‬‫“ ِﺭﻳ‬venti”; ‫ﺢ‬ ‫ﺭ ْﻣ‬ “lancia” , pl. ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﺭﻣ‬ “lance”.

d) ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬


‫ِﺭ ْﺟ ﹲﻞ‬ “piede”, pl. ‫ﻞ‬
‫ﺟ ﹲ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺭ‬piedi”.
4 Singolari del tipo ‫ﻋﻞﹲ‬
ِ ‫ ﻓﹶﺎ‬hanno come plurale fratto:
a) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬

‫ﺮ‬ ‫ﻛﹶﺎِﻓ‬ “miscredente (masch.)” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﹸﻛﻔﱠﺎ‬ “miscredenti”; ‫ﺐ‬


 ‫ﻛﹶﺎِﺗ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﺘ‬
“scrittore”, pl.

“scrittori”; ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﻛ‬‫“ ﺣ‬giudice”, pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺣﻜﱠﺎ‬ “giudici”; ‫ﻢ‬


 ‫“ ﻇﹶﺎِﻟ‬ingiusto, tiranno” pl. ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹸﻇ ﱠ‬
“ingiusti”.
b) ‫ﺍ ِﻋﻞﹸ‬‫ﹶﻓﻮ‬ (tale plurale è comune anche per alcuni nomi del genere femminile del

paradigma ‫ﻓﹶﺎ ِﻋ ﹶﻠﺔﹲ‬ )


44 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺎ ِﺭ‬‫“ ﺟ‬nave; giovane schiava” , pl. ‫ﺍ ٍﺭ‬‫ﺟﻮ‬ “navi; schiave”; ‫ﺎ ِﻋ ﹶﻘ ﹲﺔ‬‫“ ﺻ‬fulmine” , pl. ‫ﺍ ِﻋﻖ‬‫ﺻﻮ‬
“fulmini”; ‫ﺱ‬  ‫“ ﻓﹶﺎ ِﺭ‬cavaliere”, pl. ‫ﺍ ِﺭﺱ‬‫“ ﹶﻓﻮ‬cavalieri”; ‫ﻬ ﹲﺔ‬ ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻛ‬frutto”, pl. ‫ﺍ ِﻛﻒ‬‫ﹶﻓﻮ‬
“frutti”; ‫“ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ‬gruppo; partito” , pl. ‫ﺍِﺋﻒ‬‫ﻃﻮ‬ ‫“ ﹶ‬gruppi; partiti”; ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫“ ﻛﹶﺎِﻓ‬miscredente
(femm.)”, pl. ‫ﺍ ِﻓﺮ‬‫ﻛﻮ‬ ‫“ ﹶ‬miscredenti”.
c) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬
‫ﺐ‬
 ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺻ‬ “compagno”, pl.‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬ ْ ‫“ ﹶﺃ‬compagni”; ‫ﺮ‬ ‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻧ‬ “soccorritore” , pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺃْﻧﺼ‬
“soccorritori”; ‫ﺮ‬
 ‫“ ﻃﹶﺎ ِﻫ‬puro” pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻃﻬ‬puri”.
d) ‫ﺎﺓﹲ‬‫( ﹸﻓﻌ‬come il plurale del participio presente dei verbi con la terza radicale debole)
‫ﻉ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫“ ﺩ‬chi chiama / chi invita”, pl. ‫ﺎﹲﺓ‬‫ﺩﻋ‬ “coloro che chiamano”; ‫ﺍ ٍﻡ‬‫“ ﺭ‬chi lancia” , pl. ‫ﺎ ﹲﺓ‬‫ﺭﻣ‬
“coloro che lanciano”; ‫ﺽ‬ ٍ ‫“ ﻗﹶﺎ‬giudice, chi giudica” , pl. ‫ﺎﹲﺓ‬‫“ ﹸﻗﻀ‬giudici”.
e) ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬
‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﺷ‬ “testimone”, pl. ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺷﻬ‬ “testimoni”.

5 Singolari del tipo ‫ ﹶﻓﻌِﻴﻞﹲ‬hanno come plurale fratto:


a) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬
aggettivi:
‫ﲑ‬ ‫“ ﹶﻛِﺜ‬numeroso”, pl. ‫ﺭ‬ ‫“ ِﻛﺜﹶﺎ‬numerosi”; ‫“ ﹶﻃﻮِﻳ ﹲﻞ‬lungo”, pl. ‫ﺍ ﹲﻝ‬‫“ ِﻃﻮ‬lunghi”; ‫ﱘ‬ ‫“ ﹶﻛ ِﺮ‬nobile”,
pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺍ‬‫ﻛﺮ‬
ِ “nobili”; ‫ﲑ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬  “piccolo”, pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻﻐ‬
ِ “piccoli”; ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ “grandioso, enorme”,
pl. ‫ﻡ‬ ‫ﻋﻈﹶﺎ‬ِ “enormi”; ‫ﲑ‬ ‫“ ﹶﻛِﺒ‬grande”, pl. ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺒ‬grandi”.
b) ‫ﺀ‬
ُ‫ﻼ‬‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﻓﹸ‬
Gli aggettivi, quando svolgono il ruolo dei sostantivi, hanno questo tipo di plurale:
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 45

‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠِﻴ‬ “sapiente”, pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻋﹶﻠﻤ‬ “sapienti”; ‫ﲑ‬ ‫“ ﹶﻓ ِﻘ‬povero” , pl. ‫ﺍ ُﺀ‬‫“ ﹸﻓ ﹶﻘﺮ‬poveri”; ‫ﱘ‬ ‫“ ﹶﻛ ِﺮ‬nobile”,
pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺮﻣ‬
 ‫“ ﹸﻛ‬nobili”; ‫ﻢ‬ ‫ﺭﺣِﻴ‬ “clemente”, pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺣﻤ‬ ‫ﺭ‬ “clementi”; ‫ﺐ‬ ‫“ ﹶﻏﺮِﻳ‬straniero, forestiero”,
pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺮﺑ‬
 ‫“ ﹸﻏ‬stranieri”; ‫ﻚ‬  ‫ﺷﺮِﻳ‬ “socio” , pl. ‫ﺮﻛﹶﺎ ُﺀ‬ ‫ﺷ‬ “soci”; ‫ﺪ‬ ‫ﺷﻬِﻴ‬ “martire” , pl. ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺷ‬
“martiri”.
c) ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﹸﻓ‬

‫ﻖ‬ ‫“ ﹶﻃﺮِﻳ‬strada”, pl. ‫ﻕ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﹸﻃ‬ “strade”; ‫ﺳﺒِﻴ ﹲﻞ‬ “sentiero”, pl. ‫ﺒ ﹲﻞ‬‫ﺳ‬ “sentieri”; ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “città”,

pl. ‫ﻥ‬ ‫ﺪ ﹲ‬ ‫ﻣ‬ “città”;


aggettivi:
‫ﺪ‬ ‫ﺟﺪِﻳ‬ “nuovo” , pl. ‫ﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ “nuovi”.
d) ‫ﺀ‬
ُ‫ﻼ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓ ِﻌ ﹶ‬
‫ﻧِﺒﻲ‬ “profeta” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﺃْﻧِﺒﻴ‬profeti”; ‫ﻖ‬ ‫ﺻﺪِﻳ‬
 “amico”, pl. ‫ﺻ ِﺪﻗﹶﺎ ُﺀ‬
ْ ‫“ ﹶﺃ‬amici”; ‫ﻭِﻟﻲ‬ “patrono,
protettore” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻭِﻟﻴ‬
ْ ‫“ ﹶﺃ‬patroni”.
aggettivi:
‫“ ﹶﻏِﻨﻲ‬ricco” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻏِﻨﻴ‬ricchi”; ‫“ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬forte” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻗ ِﻮﻳ‬forti”; ‫ﺗ ِﻘﻲ‬ “pio, timorato (di
Allah)” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ْﺗ ِﻘﻴ‬timorati”; ‫ﺉ‬
 ‫ﺑ ِﺮ‬ “innocente, immune”, pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃْﺑ ِﺮﻳ‬immuni”.
Il paradigma ُ‫ ﹶﺃ ِﻓﻼﱠﺀ‬diviene per gli aggettivi con la seconda e terza radicale uguale (R2= R3):

‫ﺰ‬ ‫ﻋﺰِﻳ‬ “possente; caro (amico)” ‫ﺍ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ِﻋﺰ‬possenti; cari”; ‫ﺪ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ “forte, severo” ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﹶﺃ ِﺷﺪ‬
“severi”; ‫ﻞ‬ ‫“ ﹶﻗﻠِﻴ ﹲ‬poco” , pl. ُ‫“ ﹶﺃِﻗﻼﱠﺀ‬pochi”; ‫ﺐ‬  ‫ﺣﺒِﻴ‬ “amato” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ِﺣﺒ‬amati”.
e) ‫ﺎِﺋ ﹸﻞ‬‫ﹶﻓﻌ‬ (tale plurale è comune soprattutto per alcuni nomi del genere femminile del

paradigma ‫) ﹶﻓﻌِﻴ ﹶﻠﺔﹲ‬

‫ﹶﻗﺒِﻴﹶﻠ ﹲﺔ‬ “tribù” , pl. ‫ﺎِﺋﻞﹸ‬‫“ ﹶﻗﺒ‬tribù”; ‫ﺣﺪِﻳ ﹶﻘ ﹲﺔ‬ “parco, giardino” , pl. ‫ﺍِﺋﻖ‬‫ﺣﺪ‬
 “giardini”; ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬
“città” , pl. ‫ﺍِﺋﻦ‬‫ﻣﺪ‬ “città”.
46 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

aggettivi femminili:
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ “grandiosa”, pl. ‫ﻋﻈﹶﺎِﺋﻢ‬
 “grandiose”; ‫ﲑﹲﺓ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 “piccola” , pl. ‫ﺎِﺋﺮ‬‫ﺻﻐ‬
 “piccole”.
f) ‫ﹶﻓ ْﻌﻠﹶﻰ‬ (non cambia durante la declinazione)

‫ﺖ‬
 ‫ﻣﱢﻴ‬ “morto”, pl. ‫ﻰ‬‫ﻣ ْﻮﺗ‬ “morti”; ‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ “malato”, pl. ‫ﻰ‬‫ﻣ ْﺮﺿ‬ “malati”; ‫“ ﹶﻗﺘِﻴ ﹲﻞ‬ucciso”, pl.
‫“ ﹶﻗْﺘﻠﹶﻰ‬uccisi”.
g) ‫ﺎﻟﹶﻰ‬‫( ﹶﻓﻌ‬non cambia durante la declinazione; si rimanda al paragrafo 4.1 h)

‫ﲑ‬ ‫ﹶﺃ ِﺳ‬ ‫ﻯ‬‫ﺎﺭ‬‫“ ﹶﺃﺳ‬prigionieri”; ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺻ‬


“prigioniero”, pl. ِ ‫ﻭ‬ “raccomandazione” , pl. ‫ﺎ‬‫ﺎﻳ‬‫ﻭﺻ‬
“raccomandazioni”; ‫ﺧﻄِﻴﹶﺌ ﹲﺔ‬ “sbaglio; peccato” ‫ﺎ‬‫ﺧﻄﹶﺎﻳ‬ “sbagli; peccati”; ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﻫ ِﺪ‬ “dono,
regalo” ‫ﺎ‬‫ﺍﻳ‬‫ﻫﺪ‬
 “regali”; ‫ﻢ‬ ‫ﻳﺘِﻴ‬ “orfano” , pl. ‫ﻰ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻳﺘ‬ “orfani” (possiede anche un altro tipo di
plurale; vedere il punto h) .
h) ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬

‫ﻢ‬ ‫ﻳِﺘﻴ‬ “orfano” , pl. ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻳﺘ‬ “orfani”; ‫ﲔ‬


 ‫ﻳ ِﻤ‬ “giuramento”, pl. ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫“ ﹶﺃْﻳﻤ‬giuramenti”.
i) ‫ﹶﺃﻓﹶﺎﻋِﻴﻞﹸ‬
‫ﺚ‬
‫ﺣﺪِﻳ ﹲ‬ “narrazione, racconto”, pl. ‫ﺚ‬
‫ﺎﺩﻳ ﹸ‬‫ ﹶﺃﺣ‬.
j) ‫ﹶﺃ ِﻓ ﱠﻠﺔﹲ‬
‫ﹶﺫﻟِﻴ ٌﹲﻞ‬ “sottomesso,meschino; addomesticato (animale)” , ‫ﹶﺃ ِﺫﻟﱠ ﹲﺔ‬ “sottomessi”.

6 Singolari del tipo ‫ ِﻓ ﱠﻠﺔﹲ‬e ‫ ﹸﻓ ﱠﻠﺔﹲ‬hanno rispettivamente il plurale fratto:

a) ‫ﻞ‬
‫ ِﻓﹶﻠ ﹲ‬e ‫ ﹸﻓﹶﻠ ﹲﻞ‬:
‫“ ِﻣﱠﻠ ﹲﺔ‬culto” pl. ‫“ ِﻣﹶﻠ ﹲﻞ‬culti”, ‫ﺼ ﹲﺔ‬
 ‫“ ِﻗ‬storia, racconto” pl. ‫ﺺ‬
 ‫ﺼ‬
 ‫“ ِﻗ‬storie”, ‫ﻣ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹸﺃ‬comunità” pl.
‫ﻢ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ﹸﺃ‬comunità”.
7 Singolari del tipo ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬ , ‫ﺎﻝﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬, ‫ﺎﻝﹲ‬‫ﹸﻓﻌ‬ hanno come plurale fratto:
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 47

a) ‫ﹶﺃ ﹾﻓ ِﻌﹶﻠ ﹲﺔ‬


‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻃﻌ‬cibo, alimento” , pl.‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻃ ِﻌ‬cibi”; ‫ﺡ‬ ‫ﻼ‬ ‫“ ِﺳ ﹶ‬arma”, pl. ‫ﺤ ﹲﺔ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﺳِﻠ‬armi”; ‫ﻉ‬  ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬
“godimento; merce”, pl. ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﻣِﺘ‬merci”; ‫ﺏ‬  ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ “punizione, castigo”, pl. ‫ﺑ ﹲﺔ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋ ِﺬ‬castighi”;
‫ﺍ ﹲﻝ‬‫ﺳﺆ‬ “domanda” , pl. ‫“ ﹶﺃ ْﺳِﺌﹶﻠ ﹲﺔ‬domande”; ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺩﻋ‬ “invocazione, supplica” , pl. ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﹶﺃ ْﺩ ِﻋ‬
“invocazioni”; ‫ﺡ‬  ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ “ala”, pl. ‫ﺤ ﹲﺔ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﺟِﻨ‬ali”; ‫ﻩ‬ ‫“ ِﺇ ﹶﻻ‬dio, divinità” , pl. ‫ﻬ ﹲﺔ‬ ‫“ ﺁِﻟ‬dei, divinità”.
b) ‫ﻞ‬ ‫ﺎِﺋ ﹸ‬‫ﹶﻓﻌ‬
‫ﺎﹶﻟ ﹲﺔ‬‫“ ِﺭﺳ‬messaggio, lettera”, pl. ‫ﺎِﺋﻞﹸ‬‫ﺭﺳ‬ “lettere”; ‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﺑﻀ‬merce” , pl. ‫ﺎِﺋﻊ‬‫ﺑﻀ‬ “merci”.
c) ‫ﻞ‬ ‫ﻌ ﹲ‬ ‫ﹸﻓ‬
‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬libro” , pl. ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫“ ﹸﻛ‬libri”.
d) ‫ﻋﻞﹸ‬ ِ ‫ﹶﺃﻓﹶﺎ‬
‫ﻣﻜﹶﺎ ﹲﻥ‬ “luogo, posto” , pl. ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻛ‬‫“ ﹶﺃﻣ‬luoghi”.
8 Singolari del tipo ‫ﻮﻝﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬hanno come plurale fratto:

a) ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬
‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ “nemico”, pl. ‫ﺍ ٌﺀ‬‫“ ﹶﺃ ْﻋﺪ‬nemici”.
b) ‫ﻞ‬‫ﻌ ﹲ‬ ‫ﹸﻓ‬
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ “messaggero”, pl. ‫ﺳ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “messaggeri”; ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺻﺒ‬
 “paziente” (aggettivo), pl. ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬

“pazienti”.
9 Aggettivi di colore e di alcuni difetti del genere maschile ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻓ‬e femminile ُ‫ﻼﺀ‬
‫ ﹶﻓ ْﻌ ﹶ‬:
essi hanno come plurale fratto la forma comune ‫ﹸﻓ ْﻌ ﹲﻞ‬ ; si osservi la Tabella 6.5.
48 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

singolare maschile singolare femminile plurale maschile e femminile


‫ﻴﺾ‬‫ﹶﺃْﺑ‬ “bianco” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺑْﻴﻀ‬ “bianca” ‫ﺾ‬
 ‫ﺑْﻴ‬ “bianchi; bianche”
‫ﻤﺮ‬ ‫ﹶﺃ ْﺣ‬ “rosso” ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺣ ْﻤﺮ‬ “rossa” ‫ﺮ‬ ‫ﺣ ْﻤ‬ “rossi; rosse”
‫ﻀﺮ‬
 ‫ﹶﺃ ْﺧ‬ “verde” ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﻀﺮ‬
ْ ‫ﺧ‬ “verde” ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
ْ ‫ﺧ‬ “verdi”
‫ﹶﺃْﺑ ﹶﻜﻢ‬ “muto” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺑ ﹾﻜﻤ‬ “muta” ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹾﻜ‬ “muti; mute”
‫ﻢ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﹶﺃ‬ “sordo” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺻﻤ‬
 “sorda” ‫ﺻﻢ‬
 “sordi; sorde”
‫ﻰ‬‫ﹶﺃ ْﻋﻤ‬ “cieco” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻋ ْﻤﻴ‬ “cieca” ‫ﻲ‬ ‫ﻋ ْﻤ‬ “ciechi; cieche”
Tab. 6.5

10 Gli elativi (di cui tratta il capitolo 39) hanno come plurale fratto:
a) ‫ﻋﻞﹸ‬
ِ ‫ ﹶﺃﻓﹶﺎ‬per il genere maschile:
‫ﺒﺮ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ “[il] più grande”, pl. ‫[“ ﹶﺃﻛﹶﺎِﺑﺮ‬i] più grandi” (ma anche ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫) ﹶﺃ ﹾﻛ‬,
b) ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬per il genere femminile:

‫ﻯ‬‫[“ ﹸﻛْﺒﺮ‬la] più grande”, pl. ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫[“ ﹸﻛ‬le] più grandi” (ma anche ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺮﻳ‬ ‫) ﹸﻛْﺒ‬.
11 Esistono alcuni sostantivi che hanno il plurale anomalo (di solito a questo gruppo
appartengono sostantivi apparentemente bilitteri)
‫ﻦ‬ ‫“ ِﺍْﺑ‬figlio”, pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃْﺑﻨ‬figlio”; ‫ﺖ‬ ‫“ ِﺑْﻨ‬figlia; fanciulla”, pl. ; ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬ “figlie”; ‫ﺽ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﺭ‬terra”,
pl. ‫ﺽ‬ ٍ ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬terre” (anche ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺭﺿ‬ ‫ﺖ ;) ﹶﺃ‬
 ‫“ ﹸﺃ ْﺧ‬sorella” , pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺍ‬‫ﺧﻮ‬ ‫“ ﹶﺃ‬sorelle”; ‫ﺏ‬ ‫“ ﹶﺃ‬padre”,
pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﺁﺑ‬padri”; ‫“ ﹶﻟ ْﻴﹶﻠ ﹲﺔ‬notte”, pl. ‫ﻝ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻟﻴ‬notti”; ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ “anno”, pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺍ‬‫ﻨﻮ‬‫ﺳ‬ “anni” (anche
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺭ ; ) ِﺳﻨ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻧ‬fuoco , pl. ‫ﺍ ﹲﻥ‬‫“ ِﻧﲑ‬fuochi” ; ‫ﻢ‬ ‫“ ِﺍ ْﺳ‬nome” , pl. ‫ﺎ ُﺀ‬‫“ ﹶﺃ ْﺳﻤ‬nomi” ; ‫“ ﹸﺃﻡ‬madre”,
pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫“ ﹸﺃ‬madri”; ‫ﺯﻛﹶﺎﹲﺓ‬ “decima”, pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺍ‬‫ﺯ ﹶﻛﻮ‬ “decime”; ‫ﺥ‬  ‫“ ﹶﺃ‬fratello”, pl. ‫ﺍ ﹲﺓ‬‫ﹶﺃ ْﺧﻮ‬
“fratelli” (anche ‫ﻥ‬ ‫ﺍ ﹲ‬‫ﻼ ﹲﺓ ;) ِﺇ ْﺧﻮ‬
‫ﺻﹶ‬
 “preghiera”, pl. ‫ﺕ‬  ‫ﺍ‬‫ﺻﹶﻠﻮ‬
 “preghiere”; ‫“ ﹶﺃ ْﻫ ﹲﻞ‬famiglia,
gente, abitanti” , pl. ‫ﻝ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻫ‬genti”.
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 49

12 Plurale fratto di alcuni sostantivi che non rientrano nei casi precedenti
Segue la lista del plurale fratto di alcuni altri sostantivi :
‫ﺐ‬ ‫“ ﹶﻛ ْﻮ ﹶﻛ‬pianeta” , pl. ‫ﺍ ِﻛﺐ‬‫“ ﹶﻛﻮ‬pianeti”; ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬ ْ ‫“ ِﺇ‬dito” , pl. ‫ﺎِﺑﻊ‬‫“ ﹶﺃﺻ‬dita”; ‫ﺡ‬  ‫ﺎ‬‫ﺼﺒ‬
ْ ‫ِﻣ‬
“lampada” , pl. ‫ﺢ‬  ‫ﺎﺑِﻴ‬‫ﻣﺼ‬ “lampade”; ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﻣْﻨ ﹶﻔ‬ “beneficio, vantaggio” , pl. ‫ﺎِﻓﻊ‬‫ﻣﻨ‬ “vantaggi”;
‫ﺷْﻴﻄﹶﺎ ﹲﻥ‬ “demone” , pl. ‫ﺎ ِﻃﲔ‬‫ﺷﻴ‬ “demoni”; ‫ﺡ‬  ‫ﺎ‬‫“ ِﻣ ﹾﻔﺘ‬chiave”, pl. ‫ﺢ‬ ‫ﻣﻔﹶﺎﺗِﻴ‬ “chiavi”; ‫ﺳ ﹾﻠﻄﹶﺎ ﹲﻥ‬
“potere; sultano” , pl. ‫ﻃﲔ‬ ِ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ “sultani”; ‫ﲔ‬ ‫ﺴ ِﻜ‬
ْ ‫“ ِﻣ‬povero” . pl. ‫ﺎ ِﻛﲔ‬‫ﻣﺴ‬ “poveri”; ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﹸﻗ ْﺮﺑ‬
“sacrificio, offerta sacrificale” , pl. ‫ﺍِﺑﲔ‬‫“ ﹶﻗﺮ‬offerte sacrificali”; ‫ﹶﻠ ﹲﺔ‬‫“ ﺃﹸ ْﻧﻤ‬polpastrello” , pl.

‫ﺎ ِﻣﻞﹸ‬‫“ ﹶﺃﻧ‬polpastrelli”; ‫ﻣ ْﻮﻟﹰﻰ‬ “protettore, patrono”, pl. ‫ﺍ ٍﻝ‬‫ﻣﻮ‬ “protettori”; ‫ﻯ‬‫“ ﹶﻓْﺘﻮ‬editto, fatwā
(responso di un giureconsulto in materia di legge islamica)”, pl. ‫ﻭ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻓﺘ‬editti”, ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ “mano”,
pl. ‫ﺪ‬ٍ ‫“ ﹶﺃْﻳ‬mani”; ‫ﻙ‬ ‫ﻸ‬
َ ‫ﻣ‬ “angelo”, pl. ‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹲﺔ‬‫“ ﻣ‬angeli”; ‫ﺳ ﹲﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻣ ْﺪ‬ “scuola”, pl. ‫ﺍ ِﺭﺱ‬‫ﻣﺪ‬ “scuole”.

6.6 Note
Esistono dei nomi che hanno il plurale con radice diversa da quella del singolare;
ad esempio:
‫ﺮﹶﺃﹲﺓ‬ ‫“ ِﺍ ْﻣ‬donna” (con l’articolo determinativo: ‫ﻤ ْﺮﹶﺃﺓﹸ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬, pl. ‫ﺎ ٌﺀ‬‫“ ِﻧﺴ‬donne”.
Si osservino anche i plurali dei seguenti sostantivi:
‫ﻲ‬ ‫ﺮِﺑ‬ ‫ﻋ‬ “arabo” , pl. ‫ﺏ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻋ‬ “arabi”,
‫ﺍِﻧﻲ‬‫ﺼﺮ‬ ْ ‫ﻧ‬ “cristiano” , pl. ‫ﻯ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻧﺼ‬ “cristiani”,
‫ﻮ ِﺩﻱ‬‫ﻳﻬ‬ “giudeo” , pl. ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳﻬ‬ “giudei”.
Il plurale fratto riferito agli oggetti viene trattato come singolare femminile. Dunque
le parole come ‫ﺍ ِﻛﻪ‬‫“ ﹶﻓﻮ‬frutti”, ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫“ ﹸﻛ‬libri”, ‫ﻭ ﹲﻥ‬‫“ ﹸﻗﺮ‬generazioni”, ‫ﻯ‬
 ‫“ ﻗﹸﺮ‬villaggi”, pur
essendo al plurale, sono da trattare al femminile singolare, e per questo motivo anche i loro
aggettivi vanno al femminile singolare:
50 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

Esempi:
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ ﹶﻛِﺜ‬‫ﺍ ِﻛﻪ‬‫[ ﹶﻓﻮ‬23:19] “molti frutti”,
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ ﹶﻛِﺜ‬‫ﺎِﻓﻊ‬‫ﻣﻨ‬ [23:21] “tanti benefici”,
‫ﻭ ﹸﻥ ﭐﻷُﻭﻟﹶﻰ‬‫[ ﺍﻟ ﹸﻘﺮ‬20:51] “le prime generazioni” (dove ‫ﺃﹸﻭﻟﹶﻰ‬ è il femminile di ‫ ﹸﻝ‬‫ﹶﺃﻭ‬ , di
significato “primo”),
‫ﺪ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﺃﻟِﻴ‬‫ﻤ ﹲﺔ ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ ْﺧ ﹶﺬﻩ‬ ‫ﻲ ﻇﹶﺎِﻟ‬ ‫ﻭ ِﻫ‬ ‫ﻯ‬‫ﺧ ﹶﺬ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻚ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬
 ‫ﺭﱢﺑ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ ْﺧﺬﹸ‬
 ‫ﻭ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ [11:102] “e così
è la punizione del Signore tuo quando afferra le città mentre esse sono ingiuste;
in verità la punizione Sua è dolorosa e severa”,
‫ﻯ‬‫ﻬ ﹰﺔ ﹸﺃ ْﺧﺮ‬ ‫ﺁِﻟ‬ [6:19] (in accusativo) “altre divinità” (dove ‫ﻯ‬‫ﹸﺃ ْﺧﺮ‬ “altra” è il femminile

della parola ‫ﺧﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ‬altro”).


Se invece un sostantivo plurale fratto si riferisce alle persone, esso viene trattato come
plurale maschile o plurale femminile, e naturalmente il suo aggettivo accorda con esso;
dunque di regola viene messo in plurale maschile sano o plurale femminile sano (questo
argomento verrà approfondito nel paragrafi 8.2 e 8.3).

Esempi:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻣ ﹾﻜ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﻋﺒ‬21:26] “servi onorati”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫[ ِﺭﺟ‬48:25] “uomini credenti”,
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﻭِﻧﺴ‬ [48:25] “e donne credenti”.
Invece per quanto riguarda la parola ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ْ ‫ “ ﹶﻗ‬popolo”, essa è singolare maschile, però il suo
aggettivo va al plurale (maschile) in quanto ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ْ ‫ ﹶﻗ‬ha significato collettivo:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫[ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ ْﻮ‬6:47] “il popolo ingiusto”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻡ ﭐﻟﻜﹶﺎِﻓﺮ‬ ‫[ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ ْﻮ‬12:87] “il popolo miscredente”.
Alcuni esempi dal Corano per il duale e plurale:
‫ﻦ‬ ‫ﻭﭐﻵ ِﺧﺮِﻳ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻭِﻟ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐ َﻷ‬56:49] “in verità i primi e gli ultimi” (dove ‫“ ِﺇﻥﱠ‬in verità, invero”
introduce il nome in accusativo),
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 51

‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭﭐﹾﻟﻘﹶﺎِﻧﺘ‬ ‫ﲔ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟﻘﹶﺎِﻧِﺘ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻤ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ ْﺆ ِﻣِﻨ‬‫ﻭﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬ ْ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬  ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
ْ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟﻤ‬
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺼ ﱢﺪﻗﹶﺎ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺼ ﱢﺪِﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺷﻌ‬‫ﻭﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﲔ‬  ‫ﺎ ِﺷ ِﻌ‬‫ﻭﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎِﺑﺮ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ ِﺩﻗﹶﺎ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬
‫ﺍ‬‫ﻪ ﹶﻛِﺜﲑ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻭﭐﻟﺬﱠﺍ ِﻛﺮِﻳ‬ ‫ﺕ‬ِ ‫ﺎِﻓﻈﹶﺎ‬‫ﻭﭐﹾﻟﺤ‬ ‫ﻬ ْﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬‫ﲔ ﹸﻓﺮ‬  ‫ﺎِﻓ ِﻈ‬‫ﻭﭐﹾﻟﺤ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺎِﺋﻤ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬ ‫ﲔ‬  ‫ﺎِﺋ ِﻤ‬‫ﻭﭐﻟﺼ‬
‫ﺎ‬‫ﻋﻈِﻴﻤ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭﹶﺃ ْﺟﺮ‬ ‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﻣ ْﻐ ِﻔ‬ ‫ﻬ ْﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺕ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻭﭐﻟﺬﱠﺍ ِﻛﺮ‬
[33:35] “in verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i sottomessi
e le sottomesse, i veritieri e le veritiere, i pazienti e le pazienti, i timorati
e le timorate, gli elargitori e le elargitrici, i digiunatori e le digiunatrici, i custodi
delle parti intime loro e le custodi, quelli che ricordano Allah molto e quelle che
ricordano, ha preparato Allah per loro perdono e ricompensa grandiosa”,
‫ﺎ‬‫ﺤ ِﺮ ِﻫﻤ‬
ْ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺿ ﹸﻜ ْﻢ ِﺑ‬
ِ ‫ﺎ ﹸﻛ ْﻢ ِﻣ ْﻦ ﹶﺃ ْﺭ‬‫ﺨ ِﺮﺟ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮِﻳﺪ‬‫ﺍ ِﻥ ﻳ‬‫ﺎ ِﺣﺮ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ ﹶﻟﺴ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ ﹾﻥ‬ [20:63] “hanno
detto: invero questi due sono certamente maghi, vogliono che scaccino voi dalla terra
vostra con la magia loro” (questo esempio è anche riportato nel capitolo 33),
‫ﻮِﺑﻜﹸﻢ‬‫ﺑ ﹸﻜ ْﻢ ِﺑﺬﹸﻧ‬‫ﻌﺬﱢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻩ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻓِﻠ‬ ‫ﺅ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﺃ ِﺣﺒ‬ ‫ﻨﺎ ُﺀ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ ﹶﺃْﺑ‬‫ﺤﻦ‬
ْ ‫ﻧ‬ ‫ﻯ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻴﻬ‬‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﻭﻗﹶﺎﹶﻟ‬ [5:18]
“e hanno detto i giudei e i cristiani: noi siamo i figli di Allah e i più amati da Lui; di’:
dunque perché [Egli] punisce voi per i peccati vostri?”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﺋِﻠ‬‫ﺕ ﻟِﻠﺴ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻮِﺗ ِﻪ ﺁﻳ‬ ‫ﻭِﺇ ْﺧ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻮﺳ‬‫[ ﹶﻟ ﹶﻘ ْﺪ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﻳ‬12:7] “certamente ci sono stati in Yūsuf
e fratelli suoi dei segni per i domandanti”,
‫ﺓ‬ٌ‫ﺎﻭ‬‫ﺎ ِﺭ ِﻫ ْﻢ ِﻏﺸ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃْﺑﺼ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺳ ْﻤ ِﻌ ِﻬ ْﻢ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ ِﻬ ْﻢ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ [2:7] “ha sigillato Allah sui
cuori loro e sull’udito loro, e sugli sguardi loro c’è un velo”,
‫ﺕ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ ْﻢ ﻓِﻲ ﹸﻇﹸﻠﻤ‬‫ﺮ ﹶﻛﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ [2:17] “e ha lasciato essi nelle tenebre”,
‫ﻲ‬ ‫ﻋ ْﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹾﻜ‬ ‫ﺻﻢ‬
 [2:18] “ sordi, muti, ciechi” (esempio riportato anche nel capitolo7),
‫ﺍ ِﻋ ِﻖ‬‫ﺼﻮ‬ ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻬ ْﻢ ﻓِﻲ ﺁﺫﹶﺍِﻧ ِﻬ ْﻢ ِﻣ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﺻ‬ ‫ﺠ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺑ ْﺮ‬‫ﻭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺭ ْﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺀ ﻓِﻴ ِﻪ ﹸﻇﹸﻠﻤ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
ٍ ‫ﺼﱢﻴ‬
 ‫ﹶﺃ ْﻭ ﹶﻛ‬
[2:19] “oppure come una nuvola di pioggia dal cielo, in essa ci sono tenebre, tuono
e lampo; [essi] mettono le dita loro nelle orecchie loro dai fulmini”,
‫ﻮ ٍﻥ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﲔ ﻓِﻲ‬  ‫ﺘ ِﻘ‬‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟﻤ‬15:45] “in verità i timorati saranno tra giardini e fonti”,
‫ﺤ ﱢﻖ‬
 ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﺑْﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬  ‫ﻭﭐ َﻷ ْﺭ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [15:85] “e non abbiamo creato
i cieli e la terra e ciò che è tra di essi tranne che con la verità”.
52 Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto

6.7 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


‫ﺖ‬
 ‫ﻗﹶﺎِﻧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻗﹶﺎِﻧﺘ‬ “sottomesso (ad Allah),
ubbidiente, devoto, pio”
‫ﻊ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺷﻌ‬‫ﺧ‬ “timorato (di Allah)”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﻣ ْﻐ ِﻔ‬ _
“perdono”

‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺣﺮ‬‫ﺳ‬ “mago, stregone”

‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ِﺳ‬ _
“magia”

‫ﹸﻗ ﹾﻞ‬ _
“di’!”

‫ﺎِﺋ ﹲﻞ‬‫ﺳ‬ _
“colui che domanda”

‫ﺐ‬
 ‫ﺻﱢﻴ‬
 _
“nuvola di pioggia”

‫ﺪ‬ ‫ﺭ ْﻋ‬ _
“tuono”

‫ﻕ‬
 ‫ﺑ ْﺮ‬ _
“lampo”

‫ﹶﺃ ْﻭ‬ _
“o, oppure”

‫ﹶﻛـ‬ _ “come” (introduce il nome


in genitivo)
‫ﻢ‬ ‫ِﻟ‬ _ “perché”

‫ﻢ‬ ‫ﹶﻓِﻠ‬ _ “dunque perché”

‫ﹶﻓـ‬ _
“dunque, allora”

‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ _
“[egli] ha sigillato”

‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ _


“[egli] ha lasciato”

‫ ْﻢ‬‫ﺮ ﹶﻛﻬ‬ ‫ﺗ‬ _


“ha lasciato loro”
Capitolo 6: Duale, plurale sano, plurale fratto 53

‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺠ‬


ْ ‫ﻳ‬ _
“[essi] mettono”

‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺮِﻳﺪ‬‫ﻳ‬ _
“[loro due] vogliono”
“che” (per questa
‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ _
congiunzione si rimanda al
capitolo 33)
‫ِﺇﻻﱠ‬ _ “tranne”
(vedere il capitolo 32)
Tab. 6.6
54 Capitolo 7: Gli aggettivi

Capitolo 7

GLI AGGETTIVI

7.1 Regole generali


Gli aggettivi si dividono nei seguenti gruppi:

a) aggettivi semplici
‫ﻬ ﹲﻞ‬ ‫ﺳ‬ “facile”, ‫ﺐ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺻ‬
 “difficile”, ‫ﺐ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ﹶﻃ‬buono”, ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫“ ﹶﻛﺴ‬pigro”, ‫ﻦ‬ ‫ﺣﺰِﻳ‬ “triste”, ‫ﻊ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﻭ‬
“ampio”;
b) aggettivi d’intensità (accrescitivi): indicano una qualità o un difetto di grado elevato:
‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬‫“ ِﺷﺮ‬molto cattivo”, ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻋ ﱠ‬ “molto sapiente” .
Tali aggettivi formano degli accrescitivi adottando diverse forme ; ad esempio:
‫ﻡ‬ ‫( ﹶﻇﻠﹸﻮ‬molto ingiusto ma anche ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻢ ← ) ﹶﻇ ﱠ‬ ‫( ﹶﻇﺎِﻟ‬iniquo, ingiusto; tiranno),
‫ﺭ‬ ‫( ﹶﻛﻔﹸﻮ‬molto ingiusto ma anche ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ← ) ﹶﻛﻔﱠﺎ‬ ‫( ﻛﹶﺎِﻓ‬empio, ateo; miscredente),
‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫( ﹶﻗﺘ‬molto tirchio) ← ‫ﺮ‬ ‫( ﻗﹶﺎِﺗ‬tirchio),
‫ﺏ‬ ‫( ﹶﻛﺬﱠﺍ‬bugiardo corrotto) ← ‫ﺏ‬  ‫( ﻛﹶﺎ ِﺫ‬bugiardo),
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺟﻬ‬ (molto ignorante) ← ‫ﺎ ِﻫ ﹲﻞ‬‫( ﺟ‬ignorante).
Altri esempi:
‫ﲑ‬ ‫ﺨ‬
 ‫( ِﻓ‬molto altero), ‫ﻖ‬ ‫ﻳ‬‫ﺻﺪ‬
ِ (molto veritiero), ‫ﺡ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺳﺒ‬ (gloriosissimo), ‫ﹶﺃﻛﱠﺎ ﹲﻝ‬ (mangione),

‫ﺱ‬ ‫ﻭ‬‫( ﹸﻗﺪ‬santissimo).


Capitolo 7: Gli aggettivi 55

Esempi dal Corano:


‫ﺖ‬
ِ ‫ﺤ‬ ‫ﺴ‬ ‫[ ﹶﺃﻛﱠﺎﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻟِﻠ‬5:42] “divoratori del guadagno illecito”,
‫ﺷﻜﹸﻮ ٍﺭ‬ ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ﺻﺒ‬
 ‫ﺕ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ‬ٍ ‫ﻚ ﻵﻳﺎ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ‬14:5] “in verità in quello sono dei segni per ogni
[uomo] pazientissimo, riconoscentissimo”,
‫ﺭ‬ ‫ﻡ ﹶﻛﻔﱠﺎ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ ﹶﻟ ﹶﻈﻠﹸﻮ‬‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻹِﻧﺴ‬14:34] “invero l'uomo è ingiustissimo, ingratissimo”,
‫ﺍ‬‫ﻮﺭ‬‫ﺎ ﹸﻥ ﹶﻗﺘ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐ ِﻹ‬ [17:100] “e l’uomo è avarissimo” (esempio riportato anche nel
paragrafo 16.2),
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺟﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﻪ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻇﻠﹸﻮﻣ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬33:72] “invero egli è ingiustissimo e ignorantissimo”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﻮ‬‫ﻐﻴ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻋﻼﱠﻡ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻚ ﺃﹶﻧ‬
 ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬5:109] “in verità Tu sei il maggior Conoscitore dell’invisibile”;
c) aggettivi di colore e di alcuni difetti fisici o morali: essi hanno delle forme particolari,
ovvero ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻓ‬al maschile, ُ‫ﻼﺀ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬al femminile, e plurale comune per due generi: ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬.
Esempi di questo tipo di aggettivi sono riportati nella seguente Tabella 7.1 (si confronti con
la Tabella 6.5):

maschile femminile plurale


‫ﻮﺩ‬ ‫ﺳ‬ ‫“ ﹶﺃ‬nero” ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺳ‬ “nera” ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﺳ‬nere, neri”
‫ﺻ ﹶﻔﺮ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬giallo” ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺻ ﹾﻔﺮ‬
 “gialla” ‫ﺮ‬ ‫ﺻ ﹾﻔ‬
 “gialle, gialli”
‫ﺮﺹ‬ ‫ﺑ‬‫“ ﹶﺃ‬lebbroso” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺮﺻ‬ ‫ﺑ‬ “lebbrosa” ‫ﺹ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬ “lebbrose, lebbrosi”
‫ﺮﺱ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹶﺃ‬ “muto” ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺧ‬ “muta” ‫ﺱ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “mute, muti”
Tab. 7.1

Ad esempio, troviamo nel Corano:


‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺑ‬ ‫ﻲ‬ ‫[ ِﻫ‬7:108] “essa è bianca”,
‫ﻲ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹾﻜ‬ ‫ﺻﻢ‬
 [2:18] “sordi, muti, ciechi” (esempio già incontrato nel paragrafo 6.6);
56 Capitolo 7: Gli aggettivi

d) aggettivi relativi: vengono creati dai sostantivi, ai quali viene aggiunta la desinenza
finale [iyyun] ‫ﻱ‬
‫ ; ﱞ‬esempi: ‫ﺒ ﹲﻞ‬‫ﺟ‬ “montagna”, ‫ﺒِﻠﻲ‬‫ﺟ‬ “montuoso”; ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “terra”, ‫ﺿﻲ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬
“terrestre”.
Il femminile degli aggettivi semplici, accrescitivi e relativi si crea tramite l’aggiunta della
“ta marbūta” all’aggettivo maschile, come mostrato in Tabella 7.2.

‫ﲑ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ “grande”


(masch.)

‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ “grande”
(femm.)
‫ﻊ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﻭ‬ “ampio”

‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﻭ‬ “ampia”

‫ﻖ‬ ‫ﻳ‬‫ﺻ ِﺪ‬


ِ “sincerissimo”

‫ﻳ ﹶﻘ ﹲﺔ‬‫ﺻ ِﺪ‬
ِ “sincerissima”

‫ﺒِﻠﻲ‬‫ﺟ‬ “montuoso”

‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺒِﻠ‬‫ﺟ‬ “montuosa”
Tab. 7.2

Questa regola invece non riguarda aggettivi di colore e dei difetti fisici o morali, per i quali
il femminile è già stato definito in precedenza.
Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato 57

Capitolo 8

L’AGGETTIVO IN FUNZIONE DI

ATTRIBUTO E PREDICATO

8.1 Introduzione
In arabo l’aggettivo svolge due ruoli principali. Esso può essere usato in funzione di
attributo (per descrivere un sostantivo) oppure come predicato di una frase nominale.

8.2 L’aggettivo come attributo del sostantivo


L’aggettivo, quando usato come attributo del sostantivo, viene posto subito dopo il nome
al quale si riferisce. L’aggettivo attributo accorda sempre con il nome nel caso e nello stato
(determinato o indeterminato). Per quanto riguarda l’accordo nel numero tra l’aggettivo
e il nome, esistono delle regole. Osserviamo il seguente hadīth:
، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﱠﻗﺎﺹ‬ ‫ﻌﺪ ِﺑﻦ َﹶﺃﰊ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻲ‬ ‫ﺨ ِﻔ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻲ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻐِﻨ‬ ‫ﻲ ﺍﻟ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﺪ ﺍﻟ‬ ‫ﺒ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺐ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﷲ‬
َ ‫ ))ﺇ ﱠﻥ ﺍ‬: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬

Da Sa‘d bin Abū Waqqās [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah


dire: “Allah ama il servo timorato, ricco*, appartato”. Lo ha trasmesso Muslim.

* “ricco” vuol dire in questo contesto “che basta a se stesso”, ovvero “ricco dell’anima”.
58 Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato

Commento del hadīth: gli aggettivi come ‫ﻲ‬


 ‫ﺨ ِﻔ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻐِﻨ‬ ‫ﻲ ﺍﻟ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ ﺍﻟ‬, che descrivono il sostantivo
‫ﺪ‬ ‫ﺒ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬, accordano con esso in genere (maschile), caso (accusativo) e stato (determinato
dall’articolo ‫) ﺍﹶﻟـ‬.
Per quanto riguarda l’accordo del sostantivo con l’aggettivo nel numero, esso è di due tipi:
a) accordo assoluto,
b) accordo parziale.

8.3 L’accordo assoluto


Riguarda tutti i sostantivi (ovvero nomi nel ruolo di sostantivi) singolari, i quali accordano
perfettamente nel genere e nel numero con i loro aggettivi: il sostantivo maschile singolare
va con l’aggettivo maschile singolare, mentre il sostantivo femminile singolare va con
l’aggettivo femminile singolare; si osservi:
‫ﺺ‬
 ‫ﺨِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “uomo sincero”, ‫ﺼ ﹲﺔ‬
 ‫ﺨِﻠ‬
 ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ ﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ِﺍ‬donna sincera”.
Nelle seguenti Tabella 8.1 e Tabella 8.2 si trovano degli esempi di quanto spiegato.

sostantivo di genere sostantivo di genere


maschile + maschile +
aggettivo (ambedue in stato aggettivo (ambedue in stato
indeterminato) determinato)
nominativo ‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ِﺒﲔ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬
accusativo ‫ﻣﺒِﻴﻨﹰﺎ‬ ‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ِﺒ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬
genitivo ‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﺏ ﻣ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﲔ‬
ِ ‫ِﺒ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬
Tab. 8.1
Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato 59

sostantivo di genere sostantivo di genere


femminile + femminile +
aggettivo (ambedue in aggettivo (ambedue in
stato indeterminato) stato determinato)
nominativo ‫ﻨ ﹲﺔ ﹶﻛﺒِﲑ ﹲﺓ‬‫ﺟ‬ ‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ ﹸﺔ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﺠﻨ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬
accusativo ‫ﻨ ﹰﺔ ﹶﻛﺒِﲑ ﹰﺓ‬‫ﺟ‬ ‫ﲑ ﹶﺓ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬
genitivo ‫ﻨ ٍﺔ ﹶﻛﺒِﲑ ٍﺓ‬‫ﺟ‬ ‫ﲑ ِﺓ‬ ‫ﻨ ِﺔ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬
Tab. 8.2

Esempi dal Corano:


‫ﱘ‬ ‫ﺏ ﹶﻛ ِﺮ‬  ‫ﺎ‬‫[ ِﻛﺘ‬27:29] “una lettera nobile”,
‫ﺪ‬ ‫ﻣﺠِﻴ‬ ‫ﺁ ﹲﻥ‬‫[ ﹸﻗﺮ‬85:21] “un Corano Glorioso”,
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻈِﻴ‬ ‫ﺁ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫[ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬15:87] (in accusativo) “il Grandioso Corano”,
‫ﻯ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﻳ ﹰﺔ ﹸﺃ‬‫[ ﺁ‬20:22] “un altro segno” ( ‫ﻯ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ ﹸﺃ‬è l’aggettivo di genere femminile da ‫ﺧﺮ‬ ‫) ﺁ‬,
‫ﺪ‬ ‫ﺸﺪِﻳ‬  ‫ﺏ ﭐﻟ‬ ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫[ ﺍﹾﻟ‬10:70] (in accusativo) “il castigo severo”,
‫ﺪ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ [3:4] “un castigo severo”,
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫[ ﹶﺃ‬3:172] “una ricompensa grandiosa”,
‫ﱘ‬ ‫ﺮ ﹶﻛ ِﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫[ ﹶﺃ‬57:11] “una ricompensa generosa”,
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ [2:7] “un castigo terribile”,
‫ﲑ‬ ‫ﺮ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺟ‬ ‫[ ﹶﺃ‬11:11] “una ricompensa grande”,
‫ﲔ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ ﹶﺃ ِﻣ‬‫ﺭﺳ‬ [26:107] “un Messaggero fedele”,
‫ﱘ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ ﹶﻛ ِﺮ‬‫ﺭﺳ‬ [44:17] “un Messaggero nobile”,
‫ﲔ‬ ِ ‫ﺒﹶﻠ ِﺪ ﭐ َﻷ ِﻣ‬‫[ ﺍﹾﻟ‬95:3] (genitivo) “località sicura”,
‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫[ ِﺇﻻﻫﹰﺎ ﺁ‬15:96] (accusativo) “un altro dio”,
60 Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato

‫ﲔ‬ ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ [43:29] “un Messaggero chiaro”,


‫ﻌ ٍﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﻤ ٍﺔ ﻭ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﺫﹸﻭ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ [6:147] “il Signore vostro è il Detentore di misericordia vasta”,
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻈِﻴ‬ ‫ﺯ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬4:13] “la vittoria grandiosa”.
L’accordo assoluto riguarda anche i duali: l’aggettivo accorda con il sostantivo nel genere
(maschile o femminile) e nel numero (duale); si osservi:
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺭﺟ‬ “due uomini sinceri”, ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺼﺘ‬
 ‫ﺨِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﻣ‬ ‫ِﺍ‬ “due donne sincere”,

‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺟﻤِﻴﹶﻠ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto due uomini belli”.


La stessa regola vale per l’aggettivo riferito ai nomi del plurale che designano esseri
ragionevoli:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫“ ِﺭﺟ‬uomini sinceri”,
‫ﺕ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨِﻠﺼ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫“ ِﻧﺴ‬donne sincere”,
‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺕ ﹶﻛِﺒﲑ‬  ‫ﻨﺎ‬‫ﺑ‬ “ragazze grandi”.
Come dimostrano gli ultimi due esempi, nel caso del sostantivo plurale femminile
(a prescindere se esso è un plurale sano oppure fratto), l’aggettivo viene messo al plurale
sano femminile.
Invece per quanto riguarda il sostantivo plurale maschile, valgono le seguenti osservazioni:
a) quando il plurale del sostantivo maschile è sano (regolare), di norma il suo aggettivo
viene messo nel plurale fratto o nel plurale maschile regolare (se tale aggettivo non
forma il plurale fratto); ad esempio:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ “credenti sinceri”,
‫ﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬i nuovi insegnanti”;
b) invece quando il plurale del sostantivo maschile è fratto, anche l’aggettivo viene messo
nel plurale maschile fratto, a condizione che tale plurale fratto esista; in caso contrario,
questo aggettivo viene messo nel plurale maschile sano; se ad esempio abbiamo:
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹲﻝ ِﻛﺒ‬‫“ ِﺭﺟ‬uomini grandi”,
vediamo che siccome l’aggettivo ‫ﲑ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ “grande” forma tutti i tipi di plurali (plurale sano
maschile e femminile e plurale fratto), in questo caso l’aggettivo viene messo in plurale
fratto; se invece osserviamo l’esempio:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫“ ِﺭﺟ‬uomini sinceri”
Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato 61

vediamo che, siccome i participi formano soltanto il plurale sano (maschile e femminile),
il participio ‫ﺺ‬
 ‫ﺨِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ “sincero” viene messo in plurale maschile sano. Si noti che questo
participio svolge il ruolo di aggettivo.

8.4 L’accordo parziale


Con gli oggetti inanimati o con gli esseri non ragionevoli al plurale, di norma l’aggettivo
viene messo al femminile singolare (e non al femminile plurale); in tal senso, l’accordo
è solo nel genere (in questo caso femminile) ma non nel numero, e perciò è detto parziale.
Esempi:
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺑﻴ‬ “case piccole”, ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺪ ﹲﻥ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﻣ‬ “città grandi”.
Nel Corano i sostantivi plurali, che designano oggetti inanimati, di solito accordano
perfettamente con i loro aggettivi ovvero i loro aggettivi vengono messi in femminile
plurale.
Ad esempio:
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺑ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺁﻳ‬ “segni evidenti”, ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭﺷ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ “ giardini pergolati”.
La Tabella 8.3 riassume tutte le regole presentate sull’accordo assoluto e parziale.
sostantivo aggettivo accordo esempio
PER PERSONE
singolare maschile singolare maschile assoluto ‫ﲑ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺭ‬
duale maschile duale maschile assoluto ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻼ ِﻥ ﹶﻛِﺒﲑ‬
‫ ﹶ‬‫ﺭﺟ‬
plurale sano
maschile
plurale sano
maschile
assoluto ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬
plurale fratto
maschile
plurale fratto assoluto ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹲﻝ ِﻛﺒ‬‫ِﺭﺟ‬
plurale fratto
maschile
plurale sano
maschile
assoluto ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨِﻠﺼ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ِﺭﺟ‬
singolare femminile singolare femminile assoluto ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﻣ‬ ‫ِﺍ‬
duale femminile duale femminile assoluto ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﲑﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ ﹶﻛِﺒ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﻣ‬ ‫ِﺍ‬
plurale sano
femminile
plurale sano
femminile
assoluto ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺟﺪِﻳﺪ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻌﻠﱢﻤﺎ‬ ‫ﻣ‬
plurale fratto
femminile
plurale sano
femminile
assoluto ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺎ ٌﺀ ﹶﻛِﺒﲑ‬‫ِﻧﺴ‬
62 Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato

PER OGGETTI :
singolare maschile singolare maschile assoluto ‫ﲑ‬ ‫ﺖ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬
duale maschile duale maschile assoluto ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎ ِﻥ ﹶﻛِﺒﲑ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺑ‬
singolare femminile singolare femminile assoluto ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ ﹶﻛِﺒ‬‫ﻣﺪِﻳ‬
duale femminile duale femminile assoluto ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﲑﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ ﹶﻛِﺒ‬‫ﻨﺘ‬‫ﻣﺪِﻳ‬
plurale fratto singolare femminile parziale ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺕ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺑﻴ‬
plurale sano
femminile
singolare femminile parziale ‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﺕ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬
plurale sano
femminile
plurale sano
femminile
assoluto
(nel Corano)
‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺕ ﹶﻛِﺒﲑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬
Tab. 8.3

8.5 L’accordo del sostantivo collettivo con l’aggettivo


I nomi collettivi (per una loro definizione completa si veda il paragrafo successivo) che
designano un intero gruppo di persone hanno l’aggettivo in plurale maschile sano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻡ ﻇﹶﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﹶﻗ‬un popolo ingiusto”.
I collettivi che designano un’intera specie di animali e che non formano il nome di unità
hanno l’aggettivo in femminile singolare:
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ ِﺇِﺑ ﹲﻞ ﹶﻛِﺜ‬/ ‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﺧ‬ “tanti cavalli / cammelli ”.
I collettivi che designano un’intera specie di animali e che formano il nome di unità hanno
l’aggettivo in maschile o femminile singolare:
‫ﲑ ﹲﺓ‬ ‫ﻤ ﹲﻞ ﹶﻛِﺜ‬ ‫ﻧ‬ / ‫ﺤ ﹲﻞ‬
 ‫ﻧ‬ ma anche: ‫ﲑ‬ ‫ﻤ ﹲﻞ ﹶﻛِﺜ‬ ‫ﻧ‬ / ‫ﺤ ﹲﻞ‬
 ‫ﻧ‬ “tante api / formiche”.

8.6 I nomi collettivi


Nella lingua araba alcune parole, pur essendo in numero singolare, hanno il significato di
plurale. Si tratta dei nomi collettivi ‫ﺪ ِﺓ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺎ ُﺀ ﭐﹾﻟ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ ﹶﺃ‬che designano un gruppo, una specie di
animali, frutti, alberi, ecc.
Esempi:
Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato 63

‫ﺨ ﹲﻞ‬
 ‫ﻧ‬ “palme”, ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬  ‫ﺷ‬ “alberi”, ‫ﲔ‬  ‫“ ِﺗ‬fichi”, ‫ﺽ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺑﻌ‬ “zanzare”, ‫ﻤ ﹲﻞ‬ ‫ﻧ‬ “formiche”, ‫ﺤ ﹲﻞ‬  ‫ﻧ‬ “api”,
‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺯ‬ “olivi”, ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬ “datteri”, ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺳﺤ‬ “nuvole”, ‫ﺮ‬ ‫ﺑ ﹶﻘ‬ “buoi”, ‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺟﺮ‬ “cavallette”, ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺣ‬ “sassi,
pietre”, ‫ﻙ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺷ‬ “spine”.
L’aggettivo che descrive i sostantivi collettivi inanimati può essere:
a) al singolare maschile:
‫ﺨ ِﺮ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﺤ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ [2:164] (genitivo) “e le nuvole sottomesse”;
b) al plurale femminile sano:
‫ﺕ‬
 ‫ﺨ ﹸﻞ ﭐﻟﺒﺎ ِﺳﻘﹶﺎ‬
 ‫ “ ﺍﻟﻨ‬le palme alte”;
c) al plurale fratto:
‫ﺏ ﭐﻟﱢﺜﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺴﺤ‬
 ‫[ ﺍﻟ‬13:12] (accusativo) “le nuvole pesanti”;
d) al singolare femminile:
‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺎ ِﻭ‬‫ﺨ ٍﻞ ﺧ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺠ‬ ‫[ ﹶﺃ‬69:7] “i tronchi di palme devastate” (dove l’aggettivo accorda con
il retto e non con il reggente; ciò viene spiegato nel paragrafo 9.4).
Aggiungendo a questi sostantivi collettivi (o nomi collettivi) la “ta marbūta”, si ottiene
il singolo esponente del gruppo:
‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ‬ ‫ﻧ‬ “formica” , ‫ﺨﹶﻠ ٌﹲﺔ‬
 ‫ﻧ‬ “palma”, ‫ﺿ ﹲﺔ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺑﻌ‬ “zanzara”, ecc.
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌ ِﺮﺷ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﻣﻤ‬ ‫ﺠ ِﺮ‬
‫ﺸ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﺗ‬‫ﺑﻴ‬ ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﺠﺒ‬
ِ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺨﺬِﻱ ِﻣ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﺤ ِﻞ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻚ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬
[16:68] “e ispirò il Signore tuo le api : prendete tra le montagne abitazioni, e tra
gli alberi e tra ciò che [gli uomini] edificano”; da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺨ ِﻞ‬  ‫ﺎ‬‫ﺒﻨِﻲ ﺍﻟﻨ‬‫ﻳ‬ : ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌ ِﺮﺷ‬ ‫ﻳ‬ ,
 ‫ﻨ‬‫ﺎ ﻟِﻠ‬‫ﺱ ﻣِﻦ ﺍﳋﹶﻼﻳ‬
‫ﺨﹶﻠ ِﺔ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻉ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺽ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺟ ﹾﺬ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻤﺨ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎ َﺀﻫ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄﺟ‬19:23] “e fecero venire ella le doglie verso il tronco
della palma”,
‫ﻢ‬ ‫ﻨﻜﹸ‬‫ﺎ ِﻛ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻤ ﹸﻞ ﭐ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ ﻳ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ ِﻞ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ ‫ﻨ‬‫ﺍﺩِﻱ ﭐﻟ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫ﺣﺘ‬ [27:18] “finché
quando vennero alla valle delle formiche, disse una formica: o formiche! Entrate nelle
dimore vostre” (per la coniugazione del verbo ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬si rimanda al capitolo 25).
64 Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato

8.7 L’aggettivo come predicato

L’aggettivo può anche avere la funzione di predicato (ovvero il cosiddetto ٌ‫ﺒﺮ‬‫ﺧ‬


 ) della frase
nominale (della frase nominale si parlerà compiutamente nel capitolo 14). In tal caso, esso
si trova dopo il soggetto della frase. Il predicato concorda con il soggetto nel genere, ma
non nello stato: la più semplice frase nominale, in lingua araba, viene espressa tramite
il soggetto in stato determinato seguito dal predicato in stato indeterminato. Ad esempio:
‫ﻪ ﹶﻗ ِﻮﻱﱞ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah è forte”.
Si noti che nella lingua araba, a differenza che nella lingua italiana, due aggettivi non
necessariamente vengono collegati con la congiunzione ‫ﻭ‬ “e” . Per esprimere ad esempio

la frase “Allah è potente e saggio” si ricorre alla soppressione della congiunzione ‫ﻭ‬
:
‫ﻢ‬ ‫ﺣﻜِﻴ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋﺰِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬ “Allah è potente e saggio”.
Capitolo 8: L’aggettivo in funzione di attributo e predicato 65

8.8 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ _ “immenso, grandioso” (Allah,


trono); “terribile” (castigo)

‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ _ “evidente, chiaro”
(libro; messaggero)
‫ﱘ‬ ‫ﹶﻛ ِﺮ‬ _ “nobile” (un profeta);
“generoso” (ricompensa)
‫ﻊ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﻭ‬ _ “ampio, vasto” (terra;
misericordia)
‫ﲔ‬
 ‫ﹶﺃ ِﻣ‬ _ “sicuro” (posto); “leale, fedele”
(messaggero)
“libro” ma anche:
_
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ “ messaggio, lettera,
comunicazione scritta (come
nel versetto [27:29]) ”
‫ﻖ‬ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﺑ‬ _
“alto, elevato, di alto fusto”

‫ﹶﺛﻘِﻴ ﹲﻞ‬ ‫ِﺛﻘﹶﺎ ﹲﻝ‬ “pesante”

‫ﺒﻨِﻲ‬‫ﻳ‬ _
“costruisce, edifica”

‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺧِﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻼﻳ‬
‫ﺧ ﹶ‬ “alveare”

‫ﻉ‬
 ‫ِﺣ ﹾﺬ‬ _
“tronco”

‫ِﺇﻟﹶﻰ‬ _ “verso”
(si rimanda al capitolo 13)
‫ﻦ‬ ‫ﺴ ﹶﻜ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻛﻦ‬‫ﻣﺴ‬ “abitazione, dimora”
Tab. 8.4
66 Capitolo 9: Lo stato costrutto

Capitolo 9

LO STATO COSTRUTTO

9.1 Introduzione
Quando un nome viene dettagliato da un altro nome che lo segue, in genitivo, si dice che
il primo è in stato costrutto o in rapporto d’annessione (‫ﺎ ﹶﻓ ﹲﺔ‬‫ ) ِﺇﺿ‬. Ovviamente il primo dei

due nomi non ha il tanwīn e neppure l’articolo ‫ ﹶﺍﻟﹾـ‬, perché a renderlo determinato è
sufficiente questa sua condizione.
Il primo elemento della idāfa (reggente) ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﻀ‬ , che viene specificato, è un nome
determinato dall’elemento che lo segue ;
il secondo elemento della idāfa (retto) ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻑ ِﺇﹶﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﻀ‬ , che ha la funzione di specificare, va
sempre in genitivo ed è di norma un sostantivo o pronome personale suffisso. Esso può
risultare:
a) in stato indeterminato:
‫ﺐ‬ٍ ‫ ﻃﹶﺎِﻟ‬‫ﹶﻗﹶﻠﻢ‬ “la penna di uno studente”,

‫ﻚ‬
ٍ ‫ﻣِﻠ‬ ‫ﻨﺖ‬‫ِﺑ‬ “la figlia di un re”,

‫ﺗﺎ ِﺟ ٍﺮ‬ ‫ﺖ‬


 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “la casa di un commerciante”.

Questo caso corrisponde alla specificazione ( ‫ﺺ‬


 ‫ﺨﺼِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ) del reggente tramite il genitivo
del retto in stato indeterminato;
b) in stato determinato tramite l’articolo, oppure perché è un nome proprio o un pronome
personale suffisso:
Capitolo 9: Lo stato costrutto 67

‫ﺐ‬ِ ‫ ﭐﻟﻄﱠﺎِﻟ‬‫“ ﹶﻗﹶﻠﻢ‬la penna dello studente”,


‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ “il messaggero di Allah”,
‫ﺎﺑِﻲ‬‫“ ِﻛﺘ‬il libro mio”,
‫ﻢ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺑ‬ “la casa vostra”,
‫ﺎ ِﺫ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ ﭐ ُﻷ‬‫ﺘﺮ‬‫ﺩ ﹾﻓ‬ “il quaderno del professore”,
‫ﻪ‬‫ﺮ ﹶﻛﺘ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬‫“ ﺍﻟﺴ‬la pace su di voi e la misericordia di Allah e la
benedizione Sua” (saluto dell’Islām tra musulmani).
Questo caso corrisponde alla definizione ( ‫ﻒ‬
 ‫ﻌ ِﺮﻳ‬ ‫ﺗ‬ ) del reggente tramite il genitivo del
retto in stato determinato.

Esempi dal Corano:


‫ﻮ ٍﺀ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻮﻡ‬ ‫“ ﹶﻗ‬gente del male” (nel linguaggio del Corano significa: “gente cattiva”),
‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ “la misericordia di Allah”,
‫ﺪ ِﺭ‬ ‫ﻴﹶﻠﺔﹸ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫[ ﹶﻟ‬97:2] “la notte del destino”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﭐﻟﺪ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ [82:17] “il Giorno della Religione” (cioè il Giorno del Giudizio),
‫ﻤ ِﻦ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺕ ﭐﻟ‬  ‫ﺎ‬‫[ ﺁﻳ‬19:58] “i segni del Misericordioso” (vedere nota 17),
‫ﲔ‬  ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﻤ‬ [6:55] “il sentiero dei criminali”,
‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﻭﹸﺃ‬ ‫ﺖ‬ِ ‫ﺧ‬ ُ‫ﺕ ﭐﻷ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻭ‬ ‫ﺥ‬
ِ ‫ﺕ ﭐ َﻷ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻭ‬ [4:23] “le figlie del fratello, le figlie della sorella
e le madri vostre”,
‫ﺩ ِﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺐ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎِﻟﻢ‬‫[ ﻋ‬6:73] “il Conoscitore dell'invisibile e del palese”,
‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ ﭐﻟ‬‫ﺧ ﹾﻠﻖ‬ [30:22] “la creazione dei cieli e della terra”,
‫ﲔ‬ ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬ ‫ﻧ‬ [30:47] “il soccorso ai credenti”,
‫ﺚ‬ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ “il Giorno della Resurrezione”,
68 Capitolo 9: Lo stato costrutto

‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻭ‬‫ﺻﺪ‬
 “i petti della gente”,
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫﻞﹸ ﭐﻟ ِﻜﺘ‬ ‫“ ﹶﺃ‬la gente del libro” (nel Corano con questa espressione vengono chiamati
Cristiani, Giudei e Zoroastriani),
‫ﲔ‬
ِ ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﻟﻌ‬  ‫ﺭ‬ “il Signore dei mondi”,
‫ﺮ ٍﺓ‬ ‫ ﹾﻔ‬‫ﺷﻔﹶﺎ ﺣ‬ “l’orlo di una fossa”,
‫ﺳﻠِﻲ‬ ‫ﺭ‬ “i messaggeri Miei” (si confronti il paragrafo 12.1).

9.2 Comportamento degli elementi di idāfa nella frase


Nello stato costrutto, il primo elemento viene declinato secondo le solite regole, mentre
il secondo elemento rimane sempre in genitivo. Prendiamo ad esempio la seguente
annessione:
‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫“ ﹶﻗ‬il castello del re”;
essa si declina nel modo indicato in Tabella 9.1.

nominativo ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫“ ﹶﻗ‬il castello del re”
genitivo ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺼ ِﺮ ﭐﹾﻟ‬
 ‫“ ﹶﻗ‬il castello del re”
accusativo ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﹶﻗ‬ “il castello del re”
Tab. 9.1
Esempi di frasi con l’espressione ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﹶﻗ‬ “il castello del re”:

‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ ﹶﻗ‬‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ “sono entrato nel castello del re” (osserviamo che in questa frase
l’espressione ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ ﹶﻗ‬viene messa in accusativo perché il complemento oggetto del
verbo transitivo va sempre all’accusativo); inoltre in arabo il verbo ‫ﻞ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ ‫ﺩ‬ “entrare”
è transitivo, dunque se vogliamo tradurre letteralmente la suddetta frase dobbiamo dire:
“sono entrato il castello del re”.
Capitolo 9: Lo stato costrutto 69

‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺼ ِﺮ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺮ ِﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﻣ‬ “è passato presso il castello del re” (‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺼﺮ‬
 ‫ﹶﻗ‬ va in genitivo perché

segue la preposizione ‫ ﺑِـ‬che introduce un nome in genitivo);

‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺼ ِﺮ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺝ ِﻣ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “è uscito dal castello del re” (‫ﻚ‬ ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ ﹶﻗ‬va in genitivo perché
segue la preposizione ‫ﻦ‬  ‫ ِﻣ‬che introduce un nome in genitivo);
‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬ ‫“ ٰﻫﺬﹶﺍ ﹶﻗ‬questo è il castello del re” (‫ﻚ‬ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ ﹶﻗ‬va in nominativo perché qui
diventa il predicato della frase nominale);
‫ﺪﹰﺍ‬ ‫ﲑ ِﺟ‬ ‫ﻚ ﹶﻛِﺒ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫“ ﹶﻗ‬il castello del re è grande assai” (qui ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ ﹶﻗ‬va in nominativo
perché è il soggetto della frase nominale);
‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ‬ ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺼ‬
 ‫“ ِﺇﻥﱠ ﹶﻗ‬in verità il castello del re è bello” (in questa frase invece
l’annessione ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ ﹶﻗ‬è in accusativo perché la particella ‫ ِﺇﻥﱠ‬introduce l’accusativo).
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬ ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻌ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬  ‫[ ﺍﹾﻟ‬1:2] “la lode ad Allah, il Signore dei mondi”,
‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫[ ﻓِﻲ‬2:154] “sul sentiero di Allah”,
‫ﲔ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻲ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [3:68] “e Allah è il Protettore dei credenti”,
‫ﻴ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻀ ﹶﻞ ِﺑ‬  ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬3:73] “certamente la grazia è nella mano di Allah”,
‫ﻌ ﹰﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻭ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬4:97] “non era la terra di Allah [abbastanza] vasta?”,
‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﻢ ﺁ‬ ‫ﺎﹶﻗﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫[ ٰﻫ ِﺬ ِﻩ ﻧ‬7:73] “questa è la cammella di Allah, per voi un segno”,
‫ﲔ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ ﹸﻝ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ﹶﺃﻭ‬‫ﻭﹶﺃﻧ‬ [7:143] “ e io sono il primo dei credenti”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺴﻔِﻴ‬
 ‫ﺏ ﭐﻟ‬  ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬  ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ ﹶﳒ‬29:15] “allora abbiamo salvato lui e i compagni dell’arca”,
‫ﻭِﻟﻘﹶﺎِﺋ ِﻪ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭﺍ ﺑِﺂﻳ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [29:23] “e coloro che miscredono nei segni di Allah
e l’incontro con Lui”,
‫ﺣﻖ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬30:60] “certamente la promessa di Allah è il vero”,
70 Capitolo 9: Lo stato costrutto

‫ﻮ ِﺭ‬‫ﺒﺔﹸ ﭐ ُﻷﻣ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻭِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻋ‬ [31:22] “e verso Allah è l’esito delle questioni”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺤﺴ‬ ِ ‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫[ ﹶﻗ‬38:16] “prima del Giorno del Rendiconto”,
‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﺭ‬ … َ‫ﻚ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬
 ‫ﺏ ﭐﻟ‬ [44:6-7] “dal Signore tuo […]
il Signore dei cieli e della terra e di quello che è tra di essi”,
‫ﺝ‬
ِ ‫ﻭ‬‫ﺨﺮ‬  ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬50:42] “quello sarà il Giorno dell’Uscita”,
‫ﺚ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺚ ﹶﻓ ٰﻬﺬﹶﺍ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇﻟﹶﻰ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻲ ِﻛﺘ‬ ‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻟِﺒﹾﺜ‬ ‫[ ﹶﻟ ﹶﻘ‬30:56] “invece siete rimasti
nel Libro di Allah fino al Giorno della Resurrezione, dunque questo è il Giorno
della Resurrezione”,
‫ﻴ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻀ ﹶﻞ ِﺑ‬
 ‫ﻭﹶﺃﻥﱠ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ [57:29] “e che la grazia è nella mano di Allah”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺳﺮ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺸ‬  ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺰ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇﻥﱠ ِﺣ‬‫ﺸ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺰﺏ‬ ‫ﻚ ِﺣ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﺃﹸ‬58:19] “quelli sono
il partito di satana, certamente il partito di satana essi sono i perdenti” (dove la parola
‫ﺏ‬ ‫ﺰ‬ ‫ ِﺣ‬designa un gruppo di persone e per questo si comporta come un nome al plurale),
‫ﻢ‬ ‫ﻭ ِﻫ‬ ‫ﻋﺪ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻳ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬61:14] “allora abbiamo corroborato coloro che hanno
creduto contro i nemici loro” ,
‫ﺪ ِﺭ‬ ‫ﻴﹶﻠ ِﺔ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﻩ ﻓِﻲ ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﺃﻧ‬‫ِﺇﻧ‬ [97:1] “in verità Noi abbiamo fatto scendere esso nella notte
del destino”,
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺨﻨ‬
 ‫ﺱ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺱ … ِﻣ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﹸﺫ ِﺑ‬‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃﻋ‬ [114:1-4] “di’: mi rifugio nel
Signore della gente […] contro il male del sussurratore furtivo”,
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺭ ﭐﻟﻨ‬‫ﺻﺪ‬
 ‫ ﻓِﻲ‬‫ﺳ ِﻮﺱ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﻳ‬ [114:5] “colui che sussurra nei petti della gente”
(esempio riportato anche nel paragrafo 52.1).

9.3 Idāfa a catena


Lo stato costrutto può essere formato anche da più di due elementi, ad esempio:
‫ﻳ ِﻦ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎِﻟﻚ‬‫“ ﻣ‬il Re del Giorno della Religione”
dove:
il sostantivo ‫ﺎِﻟﻚ‬‫( ﻣ‬reggente) è senza articolo perché viene già definito dal sostantivo ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﻳ‬ ;
Capitolo 9: Lo stato costrutto 71

la parola ِ‫ﻡ‬‫ﻳﻮ‬ segue il primo elemento di idāfa, perciò va in genitivo e viene definita dal

sostantivo ‫ﻳ ِﻦ‬‫; ﺍﻟﺪ‬


il terzo elemento di idāfa è il sostantivo ‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﺍﻟﺪ‬in genitivo, che viene definito dall’articolo
determinativo.
In questo caso i tre sostantivi dipendono l’uno dall’altro e solo l’ultimo sostantivo può
avere l’articolo (determinativo o indeterminativo). Si osservino i seguenti esempi:
‫ﻌﱢﻠ ِﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬il libro della moglie dell’insegnante”,
‫ﻌﱢﻠ ٍﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬il libro della moglie di un insegnante”,
‫ﻣﻜﱠ ﹶﺔ‬ ‫ﺠ ِﺪ‬ ِ‫ﺴ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﺑ‬la porta della moschea di Mecca”,
‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la città del Messaggero di Allah”,
Si riporta un esempio dal Corano:
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﻮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺐ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﻴ‬ ‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻪ ﻋ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ [35:38] “in verità Allah è il Conoscitore
dell’invisibile dei cieli e della terra”.
Inoltre, solo il primo elemento di “idāfa a catena” viene declinato, mentre gli altri elementi
rimangono in genitivo:
‫ﻣﻜﱠ ﹶﺔ‬ ‫ﺠ ِﺪ‬ ِ‫ﺴ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫ﺢ ﺑ‬ ‫ﺘ‬‫“ ﹶﻓ‬ha aperto la porta della moschea di Mecca”,
‫ﻌﱢﻠ ِﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﭐﳌﹸ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻋ ِﻦ ِﻛﺘ‬ ‫ﺤﹾﺜﺖ‬
 ‫ﺑ‬ “ho cercato il libro della moglie dell’insegnante”.
Si osservi la seguente Tabella 9.2.

nominativo ‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ ‫ﻌﱢﻠ ِﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻌﱢﻠ ٍﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬
accusativo ‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ ‫ﻌﱢﻠ ِﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻌﱢﻠ ٍﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬
genitivo ‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻣ ِﺪﻳ‬ ‫ﻌﱢﻠ ِﻢ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻌﱢﻠ ٍﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﺟ ِﺔ ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬
Tab. 9.2

Esempi dal Corano:

‫ﻢ‬ ‫ﺍِﻧ ﹸﻜ‬‫ﻭﹶﺃﹾﻟﻮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨِﺘﻜﹸ‬‫ﺴ‬


ِ ‫ ﹶﺃﹾﻟ‬‫ﻼﻑ‬
‫ﺧِﺘ ﹶ‬ ‫ﻭﭐ‬ [30:22] “e la varietà delle lingue vostre e dei colori
vostri”,
72 Capitolo 9: Lo stato costrutto

‫ﻤ ِﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ ﺁﺛﹶﺎ ِﺭ‬ ‫ﹶﻓﭑﻧ ﹸﻈ‬ [30:50] “dunque guarda le tracce della misericordia di
Allah”.

9.4 L’aggettivo nello stato costrutto


I due elementi nello stato costrutto non possono essere separati da un eventuale aggettivo
riferito al primo elemento (reggente). Ad esempio per dire in arabo “la grande città
del profeta” si deve mettere l’aggettivo “grande” (riferito alla parola “città”) dopo
il secondo termine (“il profeta”) :
‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﭐﻟ‬‫ﺪِﻳ‬‫ﻣ‬ “la grande città del profeta”.

Non si può assolutamente dire: ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﲑﺓﹸ ﺍﻟ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﺪِﻳ‬‫!!! ﻣ‬


Inoltre, questo aggettivo deve concordare in caso, stato, genere e numero con il termine
al quale si riferisce: per questo motivo l’aggettivo ‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬e il reggente ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﺪِﻳ‬‫ﻣ‬ sono messi
in nominativo singolare, sono tutti e due del genere femminile, e in stato determinato.
Ciò è chiarito nella seguente Tabella 9.3.

aggettivo riferito al reggente retto reggente

‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺍﻟ‬ ُ‫ﺔ‬‫ﺪِﻳﻨ‬‫ﻣ‬


“la grande” “del profeta” “la città”
caso nominativo genitivo nominativo
genere femminile maschile femminile
numero singolare singolare singolare
determinato determinato
stato determinato dall’articolo
dall’articolo dal retto
Tab. 9.3

L’aggettivo può essere riferito anche al secondo termine , ovvero al retto (invece che al
reggente come mostra l’esempio di sopra). Infatti possiamo anche dire: “la città del grande
profeta”. Anche in questo caso l’aggettivo rimane dopo il secondo elemento (al quale
questa volta si riferisce):
‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ ِﲑ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﭐﻟ‬‫ﺪِﻳ‬‫“ ﻣ‬la città del grande profeta”.
In questo esempio il sostantivo ‫ﻝ‬ ِ ‫ﻮ‬‫ﺮﺳ‬ ‫“ ﺍﻟ‬il profeta” accorda perfettamente con il suo
aggettivo ‫ﲑ‬ ِ ‫“ ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬il grande”. Si confronti la seguente Tabella 9.4 con quella precedente.
Capitolo 9: Lo stato costrutto 73

aggettivo riferito al retto retto reggente


‫ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ ِﲑ‬ ِ‫ﻮﻝ‬‫ﺮﺳ‬
 ‫ﺍﻟ‬ ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﺪِﻳ‬‫ﻣ‬
“del grande” “del profeta” “la città”
caso genitivo genitivo nominativo
genere maschile maschile femminile
numero singolare singolare singolare
determinato determinato
stato determinato dall’articolo
dall’articolo dal retto
Tab. 9.4

Altri esempi:
‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ﻨ ِﺔ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺭﺓﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﺻ‬la grande foto della città”,
in questo caso l’aggettivo ‫ﲑﺓﹸ‬  ‫ ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬si riferisce al primo elemento di stato costrutto
in quanto accorda con esso in genere (femminile), caso (nominativo), numero (singolare)
e determinazione (stato determinato);
invece nel seguente esempio:
‫ﲑ ِﺓ‬ ‫ﻨ ِﺔ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺭﺓﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﺻ‬la foto della grande città”
l’aggettivo si riferisce al secondo elemento di stato costrutto perché non accorda più in caso
con il primo elemento (in nominativo) ma con il sostantivo ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺪِﻳ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬in genitivo.
Esempi dal Corano:
‫ﺤﻜِﻴ ِﻢ‬  ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺕ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﺁﻳ‬  ‫[ ِﺗ ﹾﻠ‬31:2] “questi sono i versetti del Libro saggio”,
‫ﻌﻈِﻴ ِﻢ‬ ‫ﻀ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﻪ ﺫﹸﻭ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [57:29] “e Allah è il Detentore della grazia grandiosa”,
‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺎ ِﻭ‬‫ﺨ ٍﻞ ﺧ‬  ‫ﻧ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺠ‬ ‫[ ﹶﺃ‬69:7] “i tronchi di palme devastate” (esempio riportato già nel
paragrafo 8.6).
Come è stato già detto, il secondo elemento della idāfa può essere anche in stato
indeterminato.
Quando il primo elemento è descritto da un aggettivo, esso si comporta come nella
seguente Tabella 9.5 (solo il retto rimane indeterminato).
Prendiamo ad esempio l’espressione:
‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ﻝ ﭐﻟ ﹶﻜِﺒ‬
ٍ ‫ﻮ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la grande città di un profeta”.
74 Capitolo 9: Lo stato costrutto

aggettivo riferito al reggente retto reggente


‫ﲑﺓﹸ‬ ‫ﺍﻟ ﹶﻜِﺒ‬ ‫ﻮ ٍﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﺪِﻳ‬‫ﻣ‬
“la grande” “di un profeta” “la città”
caso nominativo genitivo nominativo
genere femminile maschile femminile
numero singolare singolare singolare
determinato
stato determinato dall’articolo indeterminato
dal retto
Tab. 9.5

Quando invece il secondo elemento dello stato costrutto è descritto da un aggettivo, questo
aggettivo (messo dopo il retto) concorda con esso diventando indeterminato, come si vede
in Tabella 9.6, riferita all’espressione:
‫ﻮ ٍﻝ ﹶﻛِﺒ ٍﲑ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la città di un grande profeta”.

aggettivo riferito al retto retto reggente

‫ﹶﻛِﺒ ٍﲑ‬ ‫ﻮ ٍﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﺪِﻳ‬‫ﻣ‬


“un grande” “di un profeta” “la città”
caso genitivo genitivo nominativo
genere maschile maschile femminile
numero singolare singolare singolare
determinato
stato indeterminato indeterminato
dal retto
Tab. 9.6

Esempi dal Corano:


‫ﻋﻈِﻴ ٍﻢ‬ ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ “il castigo di un giorno terribile”,
‫ﻮ ٍﻝ ﹶﻛ ِﺮ ٍﱘ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻮﻝﹸ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬81:19] “invero questa è la parola di un messaggero nobile”.
Riassumendo, abbiamo quattro possibili costruzioni:
1) ُ‫ﺓ‬‫ﻜِﺒﲑ‬
‫ﭐﻟ ﹶ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﭐﻟ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la grande città del profeta” (retto in stato determinato),
2) ِ‫ﻮ ِﻝ ﭐﹾﻟ ﹶﻜﺒِﲑ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ ﭐﻟ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la città del grande profeta” (retto in stato determinato),
Capitolo 9: Lo stato costrutto 75

‫ﭐﻟ ﹶ‬
3) ُ‫ﺓ‬‫ﻜِﺒﲑ‬ ‫ﻮ ٍﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la grande città di un profeta” (retto in stato indeterminato),

4) ‫ﲑ‬
ٍ ‫ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﻮ ٍﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻨﺔﹸ‬‫ﻣﺪِﻳ‬ “la città di un grande profeta” (retto in stato indeterminato).

Come detto, nessun vocabolo può essere inserito fra il nome in stato costrutto e quello in
caso obliquo che lo segue; fa eccezione il pronome dimostrativo; esempi:
‫ﻳ ِﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫﻞﹸ ٰﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟ ﹶﻘ‬ ‫“ ﹶﺃ‬la gente di questo villaggio”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺭﺓﹸ ٰﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐ ﹶﳌﺪِﻳ‬ ‫ﻮ‬‫“ ﺻ‬la foto di questa città”.

9.5 Il retto introdotto dalle preposizioni “li” e “min”


Per rendere indefinito il primo elemento di stato costrutto bisogna ricorrere alla costruzione
con le preposizioni ‫ِﻝ‬ e ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ che separano il reggente dal retto. La seconda di queste
preposizioni è usata quando il retto descrive il materiale di cui è fatto il reggente,
o il gruppo da cui è estratto il reggente. In questa costruzione il reggente viene messo in
stato indeterminato, mentre il retto viene introdotto da una delle due preposizioni suddette
e messo in genitivo (si ricordi che le preposizioni introducono un nome in genitivo).
Il retto in questo caso viene determinato o tramite l’articolo o perché è una idāfa (come si
vedrà sulla pagina successiva nei versetti [61:14] e [3:69] ).

a) Il retto introdotto dalla preposizione ‫ﻝ‬


ِ
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺏ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬un libro della insegnante”,
‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﺖ ِﻟ ﹾﻠ‬  ‫ﻨ‬‫“ ِﺑ‬una figlia del re”.
Si noti che quando la preposizione ‫ﻝ‬
ِ precede un nome con l’articolo determinativo, essa fa
cadere alif, come nei casi visti:
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺳﺔﹸ = ِﻟ ﹾﻠﻤ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ ﺍﹾﻟﻤ‬+ ‫ِﻝ‬ ,

‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤِﻠ‬ ‫ﻚ = ِﻟ ﹾﻠ‬  ‫ﻤِﻠ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬+ ‫ ِﻝ‬.
76 Capitolo 9: Lo stato costrutto

Esempi dal Corano:


‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ ﻟِﻠ‬‫ﻭِﻟﻲ‬ “un amico del diavolo” (invece ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻲ ﺍﻟ‬ ‫ﻭِﻟ‬ significa “l’amico del
diavolo”),
‫ ﻟِﻲ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ “un nemico mio” (mentre ‫ ِﻭّﻱ‬‫ﻋﺪ‬ corrisponde al significato: “il nemico mio”),
‫ﻦ‬ ‫ ِﻟ ﹾﻠﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬2:98] “ebbene Allah è nemico dei miscredenti”.
b) Il retto introdotto dalla preposizione ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ ﹲﺓ ِﻣ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ِﻧ‬ “[alcune] donne della città” (mentre: ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﻮﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺴ‬
 ‫“ ِﻧ‬le donne della
città”),
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺮ ﹲﺓ ِﻣ‬ ‫ﺣ ﹾﻔ‬ “una fossa di Fuoco”,
‫ﲔ‬ ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫“ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ ِﻣ‬una parte dei credenti”.
Esempi dal Corano:
‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ ِﻣ‬61:14] “una parte dei figli di Israele”,
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫[ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ ِﻣ‬3:69] “una parte della gente del Libro”,
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺮ ٍﺓ ِﻣ‬ ‫ ﹾﻔ‬‫ﺷﻔﹶﺎ ﺣ‬ ‫ﻋﹶﻠﻰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻭ ﹸﻛ‬ [3:103] “ed eravate sull’orlo di una fossa di Fuoco”.

9.6 Quando il retto è un materiale di cui è composto


il reggente
Sfruttando lo stato costrutto, il sostantivo che designa il materiale di cui è fatto un oggetto
viene messo in genitivo nel ruolo di retto; in tal caso lo stato determinato o indeterminato
deve essere lo stesso tra retto e reggente, come nei due esempi che seguono:
‫ﺣﺮِﻳ ٍﺮ‬ ‫ﻮﺏ‬ ‫“ ﹶﺛ‬un vestito di seta”,
‫ﳊﺮِﻳ ِﺮ‬‫ ﭐ ﹶ‬‫ﻮﺏ‬ ‫“ ﹶﺛ‬il vestito di seta”,
‫ﺐ‬ٍ ‫ﻫ‬ ‫ ﹶﺫ‬‫ﻨﻢ‬‫ﺻ‬
 “un idolo di oro”,
Capitolo 9: Lo stato costrutto 77

‫ﺐ‬ِ ‫ﻫ‬ ‫ ﭐﻟﺬﱠ‬‫ﻨﻢ‬‫ﺻ‬


 “l’idolo di oro”,
‫ﺴ ِﺪ‬
‫ﳉ‬ ‫ﺠﻞﹸ ﭐ ﹶ‬ ‫“ ِﻋ‬il vitello di corpo” (dal senso il vitello in carne e ossa),
‫ﺴ ٍﺪ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺠﻞﹸ‬  ‫“ ِﻋ‬un vitello di corpo” (dal senso un vitello in carne e ossa).
Tuttavia, in alternativa, una vecchia costruzione vuole che il sostantivo che designa
il materiale di cui è fatto il reggente non sia più in stato costrutto; in tal caso il sostantivo
che designa il materiale segue il sostantivo al quale si riferisce, accordando con esso in caso
e in stato.
Esempi:
‫ﻫﺐ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﺬﱠ‬ ‫ﻨ‬‫“ ﺍﻟﺼ‬l’idolo di oro”,
‫ﺐ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻢ ﹶﺫ‬ ‫ﻨ‬‫ﺻ‬
 “un idolo di oro”,
‫ﺮ‬ ‫ﳊﺮِﻳ‬ ‫ ﭐ ﹶ‬‫ﻮﺏ‬ ‫“ ﺍﻟﹶﺜ‬il vestito di seta”,
‫ﺮ‬ ‫ﺣﺮِﻳ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﹶﺛ‬un vestito di seta”,
‫ﺴﺪ‬‫ﳉ‬ ‫ﺠﻞﹸ ﭐ ﹶ‬  ‫“ ﺍﻟ ِﻌ‬il vitello di corpo” (dal senso il vitello in carne e ossa),
‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺠ ﹲﻞ‬  ‫“ ِﻋ‬un vitello di corpo” (dal senso un vitello in carne e ossa),
e dal Corano:
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺟﺴ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺠﹰ‬
 ‫ِﻋ‬ [7:148] “un vitello con il corpo” (dove il tafsīr indica come materiale di cui
è fatto il vitello l’oro rosso).

9.7 Le parole “bocca”, “fratello”, “padre” come reggente di


idāfa

Quando i nomi ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻓ‬bocca”, ‫ﺥ‬


 ‫“ ﹶﺃ‬fratello” , ‫ﺏ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬padre” diventano primo elemento di stato
costrutto (reggente), la loro ultima vocale si allunga; ad esempio nella frase nominale:
‫ﺴِﻠ ِﻢ‬
 ‫ﻮ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ ﹶﺃﺧ‬‫ﺴِﻠﻢ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟﻤ‬il musulmano è fratello del musulmano”,
dove la parola ‫ﺥ‬  ‫ ﹶﺃ‬è il reggente e ‫ﺴِﻠ ِﻢ‬
 ‫ ﺍﹾﻟﻤ‬il retto, ‫ ﺃﹶﺥ‬allunga la sua vocale breve damma
tramite la lettera ‫ ﻭ‬trasformandosi in ‫ﻮ‬‫ ﹶﺃﺧ‬.
78 Capitolo 9: Lo stato costrutto

Quando il reggente ‫ ﺃﹶﺥ‬viene messo in accusativo, esso allunga la sua vocale breve fatha
tramite la lettera ‫ ﺍ‬diventando ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﺧ‬:

‫ﻢ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺖ ﹶﺃﺧ‬  ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫“ ﹶﺃ‬hai visto il fratello loro?”.


Nel caso del genitivo, la vocale breve kasra viene allungata tramite la lettera ‫ ﻱ‬:

‫ﺎ‬‫ﺕ ﺇِﱃ ﹶﺃﺧِﻴﻬ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ “ho guardato verso il fratello di lei”.
Attenzione! È errato dire ad esempio : ‫ﻪ‬‫ ﹶﺃﺑ‬, ‫ﻢ‬ ِ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫( ﹶﺃﺥ‬è invece corretto: ‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ ﹶﺃﺑ‬,
‫ﺴِﻠ ِﻢ‬
 ‫ﻮ ﭐﹾﻟﻤ‬‫) ﹶﺃﺧ‬.
Esempi di declinazione delle parole ‫ﺥ‬  ‫“ ﹶﺃ‬fratello” e ‫ﺏ‬  ‫“ ﹶﺃ‬padre” nel ruolo del reggente
sono riportati nella seguente Tabella 9.7.

‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ﻮ ﭐﻟ‬‫ﹶﺃﺑ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﹶﺃﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬‫ﹶﺃﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﹶﺃﺧ‬
nom.
“il padre “il fratello
“il padre suo” “il fratello loro”
del ragazzo” di Maryam”
‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﹶﺃﺑ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺧ‬ ‫ﻢ‬‫ﺎﻫ‬‫ﹶﺃﺧ‬
acc.
“il padre “il fratello
“il padre suo” “il fratello loro”
del ragazzo” di Maryam”
‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ﹶﺃﺑِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﹶﺃﺑِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃﺧِﻲ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹶﺃﺧِﻴ ِﻬ‬
gen.
“il padre “il fratello
“il padre suo” “il fratello loro”
del ragazzo” di Maryam”
Tab. 9.7

Invece la parola ‫ﻢ‬


 ‫“ ﹶﻓ‬bocca” quando è primo elemento di idāfa, possiede due forme:
a) regolare (Tabella 9.8),
b) irregolare (con l’ultima vocale allungata, Tabella 9.9).
Capitolo 9: Lo stato costrutto 79

nominativo ‫ﻪ‬‫ﹶﻓﻤ‬ “la bocca sua”

accusativo ‫ﻤﻪ‬ ‫ﹶﻓ‬ “la bocca sua”

genitivo ‫ﹶﻓ ِﻤ ِﻪ‬ “la bocca sua”


Tab. 9.8

nominativo ‫ﻩ‬ ‫ﻓﹸﻮ‬ “la bocca sua”

accusativo ‫ﻩ‬ ‫ﻓﹶﺎ‬ “la bocca sua”

genitivo ‫ﻓِﻴ ِﻪ‬ “la bocca sua”


Tab. 9.9

Si noti che nel Corano appare solamente la forma ‫ﻩ‬ ‫ﻓﹶﺎ‬ (il cui plurale è ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫) ﹶﺃ ﹾﻓﻮ‬:
‫ﻩ‬ ‫ﺒﻠﹸ ﹶﻎ ﻓﹶﺎ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ِﺀ ِﻟ‬‫ﻴ ِﻪ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﻂ ﹶﻛﻔﱠ‬
ِ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﹶﻛﺒ‬ [13:14] “come colui che distende i due palmi suoi
verso l’acqua affinché giunga alla bocca sua”.
I suddetti sostantivi, con il pronome suffisso di prima persona singolare o con l’articolo,
si comportano regolarmente ovvero non allungano la loro vocale.
Esempi:
‫ﹶﺃﺧِﻲ‬ “fratello mio” (in italiano corretto si direbbe: mio fratello), ‫“ ﹶﺃﺑِﻲ‬padre mio”

(in italiano corretto si direbbe: mio padre), ‫“ ﹶﻓ ِﻤﻲ‬la bocca mia” (in italiano corretto
si direbbe: la mia bocca)”, ‫ﺥ‬
 ‫“ ﺍ َﻷ‬il fratello” , ‫“ ﺍ َﻷﺏ‬il padre”, ‫“ ﺍﻟ ﹶﻔﻢ‬la bocca”.
9.8 Il nome “dhū” come primo elemento di stato costrutto
Il nome ‫ﺫﹸﻭ‬ significa “detentore di, possessore di” ed è presente nella lingua araba solo
nel ruolo di reggente, quindi è sempre seguito da un nome in genitivo. Questo sostantivo
possiede anche il suo corrispondente femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺫﹶﺍ‬ ed è declinabile. Osserviamo
la seguente Tabella 9.10:
80 Capitolo 9: Lo stato costrutto

maschile femminile maschile femminile


singolare singolare plurale plurale
nominativo ‫ﺫﹸﻭ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺫﹶﺍ‬ ‫ﺃﹸﻭﹸﻟﻮ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﹶﺫﻭ‬
genitivo ‫ﺫِﻱ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺫﹶﺍ‬ ‫ﺃُﻭﻟِﻲ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﹶﺫﻭ‬
accusativo ‫ﹶﺫﺍ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺫﹶﺍ‬ ‫ﺃﹸﻭﻟِﻲ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﹶﺫﻭ‬
Tab. 9.10

Esempi dal Corano:


 ‫ﻪ ﺫﹸﻭ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬
‫ﻌﻈِﻴ ِﻢ‬ ‫ﻀ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬ [57:29] (nominativo) “e Allah è il Detentore della grazia
grandiosa”,
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﻮ ٍﻝ ﹶﻛ ِﺮ ٍﱘ ﺫِﻱ ﻗﹸ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻮﻝﹸ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ‬ ‫ِﺇﻧ‬ [81:19-20] (genitivo) “invero essa è certo parola di un
messaggero nobile, detentore di forza”,
‫ﻌﻈِﻴ ِﻢ‬ ‫ﺵ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫“ ﺫﹸﻭ ﭐﻟ‬il Detentore del trono grandioso”,
ِ ‫ﺎ‬‫( ﺃﹸﻭﹸﻟﻮ ﭐ َﻷﹾﻟﺒ‬nominativo) “i detentori degli intelletti”,
‫ﺏ‬
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺑﺼ‬‫( ﺃﹸﻭﻟِﻲ ﭐ َﻷ‬genitivo) “i detentori degli sguardi”,
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺑﺼ‬‫ﺃﹸﻭﹸﻟﻮ ﭐ َﻷ‬ (nominativo) “i detentori degli sguardi”.

9.9 Approfondimenti
I sostantivi come ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬figlio”, ‫ﹸﺃﻡ‬ “madre”, ‫ﺏ‬
 ‫ﹶﺃ‬ “padre”, ‫ﻫ ﹲﻞ‬ ‫“ ﹶﺃ‬famiglia”, ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﹶﺃ‬
“compagni” quando hanno il ruolo di reggente, spesso perdono il loro significato originale,
acquistando un significato metaforico. Esempi:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬ ‫“ ﹶﺃ‬gli abitanti del Fuoco [dell’Inferno]”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬  ‫“ ﹶﺃ‬gli abitanti del Paradiso”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﻫﻞﹸ ﭐﻟ ِﻜﺘ‬ ‫“ ﹶﺃ‬la gente del Libro”,
Capitolo 9: Lo stato costrutto 81

‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻫﻞﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫“ ﹶﺃ‬la famiglia del Profeta Muhammad ” (letteralmente: “la famiglia della
Casa”),
‫ﺴﺒِﻴ ِﻞ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺑﻦ‬‫ِﺍ‬ “il viaggiatore” (letteralmente: “il figlio del sentiero”).

9.10 Il duale e il plurale sano maschile in stato costrutto


Quando un sostantivo duale si trova come primo elemento di stato costrutto, esso perde la
desinenza del duale ‫ﻥ‬
ِ:
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ “i due insegnanti della scuola” (da: ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ ),
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ “le due insegnanti della scuola” (da: ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻣ‬ ),
‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺑ‬‫“ ِﻛﺘ‬i due libri di Maryam”,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ “sulle due ginocchia sue” (in italiano corretto si direbbe: sulle sue ginocchia;
si osservi: ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒﺘ‬‫ﻛ‬ ‫ﺭ ﹾ‬ = ‫ﻩ‬ + ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ nom. ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ , ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ ﹾﻛ‬‫ ﺭ‬acc. , gen.),
‫ﺟﻤِﻴﻼ ِﻥ‬ ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ‬invero gli occhi tuoi sono belli” (dove ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋ‬ + ‫ = ِﻙ‬nom. ‫ﺎ ِﻙ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋ‬ ,
‫ﻚ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﻋ‬ acc. , gen. ),
‫ﻲ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﺤ‬  ‫ﺗ‬ “sotto gli occhi miei” (in italiano corretto si direbbe: sotto i miei occhi).

In Tabella 9.11 troviamo un esempio di declinazione.

nominativo ‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﭐ ﹶﳌ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺑ‬‫ِﻛﺘ‬
accusativo ‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ ِﻲ ﭐ ﹶﳌ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫* ﻣ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬
genitivo ‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ ِﻲ ﭐ ﹶﳌ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫* ﻣ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬
Tab. 9.11
82 Capitolo 9: Lo stato costrutto

* dove ‫ﻱ‬
 seguito dalla alif dell’articolo perde il sukūn e adotta la vocale breve kasra

risultando in ‫ﻱ‬
ِ (si rimanda alla nota 9.11).
Invece nel caso in cui un sostantivo plurale sano maschile diventa primo elemento di stato
costrutto, esso perde la desinenza del plurale sano maschile ‫ ﹶﻥ‬:
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ “gli insegnanti della scuola” (da: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ ).
Esempio dal Corano:
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻳﺪِﻱ ﭐﻟﻨ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫[ ِﺑﻤ‬30:41] “a causa di quello che hanno guadagnato le mani della
gente” .

Esempi dalla Sunna:

‫ﺳﻂﹸ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﺍ ﹸﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺿﻮ‬


 ‫ﺖ ِﺭ‬
ِ ‫ﻮ ﹾﻗ‬ ‫ﻭﻝﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ )) ﹶﺃ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﻋ ﹾﻔﻮ‬ ‫ﺖ‬
‫ﻱ‬ ِ ‫ﻮ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭ ﺁﺧ‬ , ‫ﻤﺔﹸ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻮ ﹾﻗ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
(questo hadīth si riferisce al tempo della preghiera)

Disse il Messaggero di Allah : “il primo tempo è soddisfazione di Allah, la


parte mediana del tempo è la misericordia di Allah e l’ultima parte del tempo è il
perdono di Allah”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.
: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻋﻦ ﺳﻬ ِﻞ ﺑﻦ ﺳﻌﺪ ﺍﻟﺴﺎﻋﺪﻱ‬
(( ‫ﺎ ٍﺀ‬‫ﺑ ﹶﺔ ﻣ‬‫ﺮ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬ ‫ﺳﻘﹶﻰ ﻛﹶﺎﻓِﺮﹰﺍ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬، ‫ﺿ ٍﺔ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺑﻌ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺪ ﺍﷲ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﻌ ِﺪﻝﹸ ِﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺖ ﺍﻟ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫)) ﹶﻟ‬
‫ﻱ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬

Da Sahl bin Sa‘d as-Sā‘idī [che] disse: disse il Messaggero di Allah :


“se questo mondo valesse presso Allah l’ala di una zanzara, [Egli] non darebbe da
bere a un miscredente nemmeno un sorso d’acqua”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.
‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻪ ﻋﻨﻪ‬ ‫ﻋﻦ ﻛﻌﺐ ﺑﻦ ﻋﻴﺎﺽ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻣﺘِﻲ ﺍﳌﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﹸﺃ‬‫ﺘ‬ ‫ ﻭ ِﻓ‬، ‫ﻨ ﹰﺔ‬‫ﺘ‬ ‫ﻣ ٍﺔ ِﻓ‬ ‫ )) ﺇ ﱠﻥ ِﻟ ﹸﻜ ﱢﻞ ﺃﹸ‬: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬
‫ﻱ‬
Capitolo 9: Lo stato costrutto 83

Da Ka‘b bin ‘Iyād [che] disse: “ho sentito il Messaggero di Allah dire:
ogni comunità ha una tentazione e la tentazione della mia comunità è la ricchezza”.
Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.

‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺮﻧﺎ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺏ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﻤﺎ‬ ٍ ‫ﺎﺭﺓ ﺍﻟﱪﺍ ِﺀ ﺑﻦ ﻋﺎ ِﺯ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ‬
،‫ﻒ‬ ِ ‫ﻌﻴ‬‫ﺼ ِﺮ ﺍﻟﻀ‬  ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ، ‫ﺲ‬ ِ ‫ﺎ ِﻃ‬‫ﺖ ﺍﻟﻌ‬ ِ ‫ﺸﻤِﻴ‬  ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ، ‫ﺎِﺋ ِﺰ‬‫ﳉﻨ‬
‫ﻉﺍﹶ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬‫ﺍ‬‫ ﻭ‬، ‫ﺾ‬ِ ‫ﺩ ِﺓ ﺍ ﹶﳌﺮِﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﺑ ِﻌﻴ‬: ‫ﺒ ٍﻊ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ . ‫ﺴ ِﻢ‬ِ ‫ﺍ ِﺭ ﺍﳌﹸﻘ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻭﺇ‬ ، ‫ﻼ ِﻡ‬ ‫ﺴﹶ‬
 ‫ﺎ ِﺀ ﺍﻟ‬‫ﻭﺇ ﹾﻓﺸ‬ ، ‫ﻮ ِﻥ ﺍ ﹶﳌ ﹾﻈﻠﹸﻮ ِﻡ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
Da Abū ‘Ūmāra al- Bara’ bin ‘Āzib [che] disse: ha ordinato a noi il Messaggero

di Allah sette [cose]: la visita al malato, seguire i funerali, l’augurio a chi


starnutisce, il soccorso del debole, l’aiuto all’oppresso, la diffusione del saluto*
e mantenere il giuramento. Lo ha trasmesso Muslim.

* si tratta del saluto islamico: ‫ﻪ‬‫ﺮ ﹶﻛﺘ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫ﺍﻟﺴ‬ “la pace su di voi,
la misericordia di Allah e la benedizione Sua” ,
la risposta al saluto è: ‫ﻪ‬‫ﺮ ﹶﻛﺘ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫ﻢ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻭ‬ “e su di voi la pace,
la misericordia di Allah e la benedizione Sua” .

9.11 Altre note


Quando un sostantivo duale in genitivo o in accusativo è primo elemento di stato costrutto,
perde la desinenza ‫ ِﻥ‬e termina quindi in ‫ﻱ‬
 . Se esso precede un sostantivo che comincia
con ‫ﻞ‬
ِ‫ﺻ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ * , il sukūn della ‫ﻱ‬
 diventa kasra.
Esempio:
‫ﻱ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ [49:1] “tra le mani di Allah” deriva da ‫ﻱ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ (i due sostantivi

sono in stato costrutto); dal tafsīr di Ibn Kathīr: ‫ﺒﹶﻠﻪ‬‫ ﹶﻗ‬: ‫ﻱ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬ ‫ﺑ‬
Questa regola è riportata nella seguente Tabella 9.12.
84 Capitolo 9: Lo stato costrutto

Retto in genitivo in Reggente in genitivo (perché Preposizione


stato determinato segue la preposizione che (richiede
(nome proprio) introduce un nome in genitivo) genitivo)

‫ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻱ‬


ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬
Sostantivo che comincia (dove ‫ﻱ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ diventa ‫ﻱ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬
con ‫ﺻ ِﻞ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ perché precede ‫ﻞ‬
ِ‫ﺻ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺰﺓﹸ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ )
Tab. 9.12

*‫ﺻ ِﻞ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ (ma anche ‫ﺻ ِﻞ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫) ﹶﺃِﻟﻒ‬ così viene chiamata alif che prende il segno
wasla

9.12 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﹶﻛﻒ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﹸﻛﻔﹸﻮ‬ “palmo” (della mano)

‫ﺵ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺵ‬
 ‫ﺮﻭ‬‫ﻋ‬ “trono”

‫ﹸﻟﺐ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﹾﻟﺒ‬ “mente; intelletto;
intelligenza”

‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﹶﺃ‬ “sguardo; vista”

‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻋ‬ ‫ﺍِﻗﺐ‬‫ﻋﻮ‬ “fine, conclusione, esito”

‫ﺩ ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋ‬ _ “visitare [qualcuno]”

‫ﺎﺩﹲﺓ‬‫ِﻋﻴ‬ _ “visita”
(al malato, all’amico)
‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ _
“malato”

‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ _ “[egli] ha seguito”


(anche: la Sunna, il Profeta)
Capitolo 9: Lo stato costrutto 85

(il masdar del verbo ‫ﻊ‬


 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫; ِﺍ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬‫ِﺍ‬ _
per i masdar si rimanda al
capitolo 44)
‫ﺯﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺎِﺋﺰ‬‫ﺟﻨ‬ “funerale”

‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ _
“[egli] ha risposto con
l’augurio a chi
starnutisce** ”
“augurio” (il masdar del
‫ﺖ‬
 ‫ﺸﻤِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ _
verbo ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ )
‫ﺲ‬
 ‫ﻋ ﹶﻄ‬ _
“[egli] ha starnutito”

‫ﺲ‬
 ‫ﺎ ِﻃ‬‫ﻋ‬ _
“colui che fa lo starnuto”

‫ﻰ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﺸ‬ _ “[egli] ha diffuso”


(una notizia, un saluto)
“diffusione” (il masdar del
‫ﺎ ٌﺀ‬‫ِﺇ ﹾﻓﺸ‬ _
verbo ‫ﻰ‬‫) ﹶﺃ ﹾﻓﺸ‬
_
‫ﻢ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻗ‬ “[egli] ha giurato”

‫ﻢ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻣ ﹾﻘ‬ _
“colui che giura”
“[egli] ha mantenuto”
‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ _
(una promessa, un
giuramento)
“mantenimento”
‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺑﺮ‬‫ِﺇ‬ _
(il masdar del verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫) ﹶﺃ‬
‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺑ‬ _
“stato d’animo”

‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺭ ﹾﻛ‬ _
“ginocchio”

‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹸﻈ‬‫ﹸﺍ‬ _
“guarda!”
Tab. 9.13
86 Capitolo 9: Lo stato costrutto

** secondo la Sunna colui che ha fatto lo starnuto dice: ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ “la lode appartiene
ad Allah”,
mentre la persona risponde con l’augurio: ‫ﻪ‬ ‫ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺣﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ “che misericordi te Allah”,
dopodiché colui che ha starnutito dice: ‫ﻢ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ ﺑ‬‫ﺼِﻠﺢ‬
 ‫ﻭ ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻬﺪِﻳ ﹸﻜ‬ ‫ﻳ‬ “che guidi voi Allah
e migliori lo stato d’animo vostro”.
Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto 87

Capitolo 10

KULLUN, BA‘DUN, GHAYRUN, MITHLUN

IN STATO COSTRUTTO

10.1 “Kullun” in stato costrutto


E’ un sostantivo di genere maschile, il cui significato riporta al concetto di “totalità”.
Quando ‫ﻞ‬
‫ ﹸﻛ ﱞ‬precede un sostantivo in stato indeterminato singolare, significa “ogni”.
Esempi dal Corano:
‫ﺮ‬ ‫ﻲ ٍﺀ ﹶﻗﺪِﻳ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻛﻞﱢ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [5:40] “e Allah di ogni cosa è capace”,
‫ﲔ‬ ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺍ ِﻣ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻧِﺒ‬ ‫ﻨﺎ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ [25:31] e così stabilimmo a ogni profeta
un nemico tra i criminali”,
‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﻣ ٍﺔ ﹶﺃ‬ ‫ﻭِﻟ ﹸﻜﻞﱢ ﺃﹸ‬ [7:34] “e per ogni comunità c’è un termine”,
‫ﺷﻜﹸﻮ ٍﺭ‬ ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ﺻﺒ‬  ‫ﺕ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ‬ٍ ‫ﻚ ﻵﻳﺎ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ‬14:5] “invero in quello ci sono dei segni per ogni
[uomo] paziente e grato” (esempio riportato anche nel paragrafo 15.3),
‫ﻋﻨِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ﺟﺒ‬ ‫ﺏ ﹸﻛﻞﱡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭﺧ‬ [14:15] “ed è fallito ogni tiranno ostinato”,
‫ﻣﻜﹶﺎ ٍﻥ‬ ‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ‬ ‫[ ِﻣ‬14:17] “da ogni posto”,
‫[ ﹸﻛﻞﱡ ِﺇ ﹶﻻ ٍﻩ‬23:91] “ogni divinità”,
88 Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto

‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻣ ٍﺔ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹸﻛﻞﱢ ﺃﹸ‬‫ﻌﹾﺜﻨ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [16:36] “e mandammo in ogni comunità un messaggero”,
‫ﻆ‬
‫ﺣﻔِﻴ ﹲ‬ ‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻛﻞﱢ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ [34:21] “e il Signore tuo di ogni cosa è Custode”,
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﺒ‬‫ﺴ‬  ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﺲ ِﺑﻤ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫[ ﹸﻛﻞﱡ‬74:38] “ogni anima di quello che ha guadagnato è pegno”,
‫ﺪ ٍﺭ‬ ‫ﻩ ِﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ ﱠﻞ‬‫[ ِﺇﻧ‬54:49] “in verità Noi ogni cosa abbiamo creato essa con
predestinazione”,
‫ ِﺮ‬‫ﺰﺑ‬ ‫ﻩ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ‬ ‫ﻲ ٍﺀ ﹶﻓ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭ ﹸﻛﻞﱡ‬ [54:52] “e ogni cosa che hanno fatto essa, è nei Registri”,
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﺑ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ [13:23] “e gli angeli entreranno da loro da ogni
porta”,
‫ﺲ‬
ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ ﹸﻛﻞﱡ‬‫ﺴﺐ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ [13:42] “conosce quello che guadagna ogni anima”.
Con il sostantivo in stato determinato singolare o plurale ‫ﻞ‬ ‫ ﹸﻛ ﱞ‬significa “tutto”, ad esempio
diciamo:
‫ﺎ ِﻡ‬‫“ ﹸﻛﻞﱡ ﭐﻟ ﱠﻄﻌ‬tutto il cibo”.
Esempio dal Corano:
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﭐﻟﱠﺜ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﻭﹶﻟﻬ‬ [47:15] “e per loro saranno in essa [Paradiso] tutti i frutti
[di ogni tipo]”.
Si noti che anche la frase può costituire secondo elemento di stato costrutto:
‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹸﻛ ﱢﻞ ﻣ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﺁﺗ‬‫[ ﻭ‬14:34] “e ha dato a voi tutto quel che avete chiesto a Lui”.
Il sostantivo ‫ﻞ‬ ‫ ﹸﻛ ﱞ‬, quando significa “tutto”, può essere sostituito dal suo sinonimo ‫ﻊ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ ,
come nel successivo esempio:
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻊ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ “tutta la gente”.
E’ anche possibile trovare ‫ﻞ‬ ‫ ﹸﻛ ﱞ‬o ‫ﻊ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ dopo un nome. In questo caso, si aggiunge a essi

il pronome suffisso riferito al nome che precede ‫ ﹸﻛ ﱞﻞ‬o ‫ﻊ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ :


“tutta la gente” ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺱ ﹸﻛﻠﱡ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬: ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻊ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ , ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻞﱡ ﺍﻟﻨ‬
Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto 89

(dove il pronome suffisso è dello stesso genere e numero del nome al quale si riferisce;
infatti la parola ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﻧ‬gente” è un collettivo);
per chiarezza si riporta un altro esempio:
“tutta la tribù” ‫ﺎ‬‫ﻌﻬ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ ﹶﻘﺒِﻴﹶﻠﺔﹸ‬,‫ﻬﺎ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ﹶﻘﺒِﻴﹶﻠ ﹸﺔ ﻛﹸﻠﱡ‬: ‫ﻊ ﺍﹾﻟ ﹶﻘﺒِﻴﹶﻠ ِﺔ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ , ‫ﹸﻛﻞﱡ ﺍﹾﻟ ﹶﻘﺒِﻴﹶﻠ ِﺔ‬
Si osservino i seguenti ahādīth:

‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ )) ﹶﺃ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﹶﺫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻭ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﲑ ٍﺓ‬
 ‫ﺗ ﹾﻜِﺒ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺤ ٍﺔ‬
 ‫ﺴﺒِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹸﻮ ﹶﻥ ؟ ِﺇ ﱠﻥ ِﺑ ﹸﻜ ﱢﻞ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﹶﻗ‬
‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻑ‬
ِ ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻣ ٍﺮ ﺑِﺎﳌ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻬﻠِﻴ ﹶﻠ ٍﺔ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﺤﻤِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹸﻛ ﱢﻞ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻢ‬ ‫ﺣ ِﺪﻛﹸ‬ ‫ﻀ ِﻊ ﹶﺃ‬
 ‫ﻭ ﻓِﻲ ﺑ‬ , ‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻨ ﹶﻜ ٍﺮ‬ ‫ﻣ‬

Da Abū Dharr [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “forse Allah non
ha già messo per voi ciò di cui fate l’elemosina? In verità in ogni tasbīha
è un’elemosina, e in ogni takbīra è un’elemosina, e in ogni tahmīda è un’elemosina,
e in ogni tahlīla è un’elemosina, e nella raccomandazione del bene c’è un’elemosina,
e nel divieto del male c’è un’elemosina, e nella parte intima di ognuno di voi c’è
un’elemosina”. Lo ha trasmesso Muslim.

‫ﺚ‬
ِ ‫ﺤﺪِﻳ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﺡ‬ ‫ﺷ‬ “la spiegazione del hadīth”:
‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺤ ٍﺔ‬
 ‫ﺴﺒِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ ِﺑ ﹸﻜ ﱢﻞ‬- ‫ﺒﺤﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺳ‬ ‫ﻧﺴﺎ ﹸﻥ‬‫ﻌِﻨﻲ ِﺇﺫﺍ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ ﺍﻹ‬ ‫ﻳ‬ “cioè quando l’uomo dice: gloria
ad Allah”,
‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﲑ ٍﺓ‬
 ‫ﺗ ﹾﻜِﺒ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ - ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻪ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬: ‫ﻌِﻨﻲ ِﺇﺫﺍ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻳ‬ “cioè quando dice: Allah è Grande”,
‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﺤﻤِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ - ‫ﺪ ﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬: ‫ﻌِﻨﻲ ِﺇﺫﺍ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻳ‬ “cioè quando dice: lode ad Allah”,
‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻬﻠِﻴ ﹶﻠ ٍﺔ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ - ‫ﻪ‬ ‫ﻩ ِﺇﻟﱠﺎ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ ﻻ ِﺇﻻ‬: ‫ﻌِﻨﻲ ِﺇﺫﺍ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻳ‬ “cioè quando dice: non c’è divinità
al di fuori di Allah”,
‫ﺪ ﹶﻗ ﹰﺔ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻢ‬ ‫ﺣ ِﺪﻛﹸ‬ ‫ﻀ ِﻊ ﹶﺃ‬
 ‫ﻭ ﻓِﻲ ﺑ‬ - ‫ﻪ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗﻰ ﺍﻟ‬‫ﻌِﻨﻲ ِﺇﺫﺍ ﹶﺃ‬ ‫ﻳ‬ “cioè quando l’uomo ha
un rapporto coniugale con sua moglie”.
90 Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto

‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻳ ﹶﺔ‬‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺽ ِﺑ ِﻦ ﺳ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﻧﺠِﻴ ٍﺢ ﺍﹾﻟ ِﻌ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻭ‬ , ‫ﻼﹶﻟﺔﹲ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﻋ ٍﺔ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ ﱠﻞ ِﺑ‬ ‫ﻋﺔﹲ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺪﹶﺛ ٍﺔ ِﺑ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ ﹶﻓِﺈ ﱠﻥ ﹸﻛ ﱠﻞ ﻣ‬, ‫ﻮ ِﺭ‬‫ﺕ ﺍ ُﻷﻣ‬
ِ ‫ﺪﺛﹶﺎ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻭ ِﺇﻳ‬ )) :‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬
‫ﺩ‬ ‫ﺍﻭ‬‫ﻮ ﺩ‬‫ﻩ ﹶﺃﺑ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻼﹶﻟ ٍﺔ ﻓِﻲ ﺍﻟﻨ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﹸﻛ ﱠﻞ‬
Da Abū Najīh al-‘Irbād bin Sāriya [che] disse: disse il Messaggero di Allah

: “guardatevi dalle innovazioni delle questioni, ogni innovazione è eresia, e ogni


eresia è deviazione, e ogni deviazione è nel Fuoco”. Lo ha trasmesso Abū Dāwūd (per
‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬si rimanda al paragrafo 43.5).

‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻬﻤﺎ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﷲ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﲔ‬
ٍ ‫ﺼ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻤﺮﺍﻥ ِﺑﻦ‬ ‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻋ‬
 ‫ﺒﺨﺎ ِﺭ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻴ ٍﺮ‬ ‫ﺨ‬
‫ﻱ‬  ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ ِﺇ ﱠﻻ ِﺑ‬ ‫ﺎ ُﺀ ﹶﻻ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫)) ﺍﹾﻟ‬
 ‫ )) ﺍﹾﻟ‬: ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻪ (( ﹶﺃ‬ ‫ ﹸﻛﱡﻠ‬‫ﻴﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺤﻴﺎ ُﺀ‬
(( ‫ﻴﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺎ ُﺀ ﹸﻛﱡﻠ‬‫ﺤﻴ‬  ‫ )) ﺍﹾﻟ‬: ‫ﺴﻠﻢ‬
 ‫ﻳﺔ ﹸﳌ‬‫ﻭِﻓﻲ ِﺭﻭﺍ‬

Da ‘Imrān bin Husayn [che] disse: disse il Messaggero di Allah :


“il pudore non porta che bene”. Lo ha trasmesso Al-Bukhāri; e nella narrazione di
Muslim: “il pudore è bene, la totalità di esso” oppure disse: “il pudore tutto esso è
bene”.
La costruzione con ‫ﹸﻛ ﱞﻞ‬ e il pronome suffisso può essere rafforzata in significato

dall’aggettivo ‫ﻤﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫“ ﹶﺃ‬tutto, intero” che accorda in genere, caso e numero con il nome che
designa; esempi:

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ ﹸﻛﻠﱡ‬


‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺠ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻓ‬ [15:30] “allora si prosternarono gli angeli, la totalità
di essi, tutti”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻣﹶﻠﹶﺄ ﱠﻥ‬ ‫ﻢ ﹶﻟﹶﺄ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺗِﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻟ‬ [7:18] “chiunque seguirà te tra di loro,
certamente riempirò l’Inferno di voi tutti” (esempio riportato anche nel paragrafo 47.8).
Quando viene adoperato l’aggettivo ‫ﻤﻊ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹸﻛﻞﹼ‬può essere anche omesso:
Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto 91

‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬‫ﹶﻟﺄﹸ ﹾﻏ ِﻮ‬ [15:39] “certamente travierò loro tutti” (esempio riportato anche nel
paragrafo 42.1),
‫ﲔ‬
 ‫ﺟ ِﻤ ِﻌ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻫِﻠﻜﹸ‬ ‫ﻮﻧِﻲ ِﺑﹶﺄ‬‫ﻭﹾﺃﺗ‬ [12:93] “conducetemi la famiglia vostra tutta”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬‫ﺼ ِﻞ ﻣِﻴﻘﹶﺎﺗ‬  ‫ﻡ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬44:40] “invero il Giorno della Divisione è
l’appuntamento di loro tutti”.

10.2 Approfondimenti

Al posto di ‫ﻞ‬
‫ ﹸﻛ ﱞ‬con il pronome suffisso, può apparire semplicemente ‫ ﺍﹾﻟ ﹸﻜﻞﱡ‬o addirittura ‫ﹸﻛ ﱞﻞ‬
da solo (cioè non accompagnato dal pronome suffisso né dall’articolo determinativo). In
tutti e tre i casi, ha lo stesso significato. Esempi:
‫ ﹶﻞ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺒ ٍﻊ ﹸﻛ ﱞﻞ ﹶﻛﺬﱠ‬‫ ﺗ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻳ ﹶﻜ ِﺔ‬‫ﺏ ﭐ َﻷ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻁ‬
ٍ ‫ﻮﺍ ﹸﻥ ﻟﹸﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ ِﺇ‬ ‫ﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻭ ِﻓ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻋ‬
[50:13-14] “e gli ‘Ād e Faraone e i fratelli di Lūt e gli abitanti di al ’Ayka e il popolo di
Tubba‘ , tutti quanti hanno smentito i Messaggeri”
(dove ‫ﻢ = ﹸﻛ ﱞﻞ‬ ‫ﻬ‬ ‫ ﹸﻛﻠﱡ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ‬‫) ﹸﻛﻞﱡ ﻭ‬,
‫ﻴﹰﺎ‬‫ﻧِﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻼ‬  ‫ﻭ ﹸﻛ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬ ٰ ‫ﺳ‬ ‫ ِﺇ‬‫ﺎ ﹶﻟﻪ‬‫ﺒﻨ‬‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ [19:49] “donammo a lui Ishāq e Ya‘qūb,
ognuno di loro rendemmo profeta” (dove ‫ﻼ‬  ‫ﺎ = ﹸﻛ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ ﹸﻛﻠﱡ‬,‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ‬‫) ﹸﻛ ﱠﻞ ﻭ‬.
Si osservino anche le corrispondenze seguenti:
‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ‬‫“ ﹸﻛﻞﱡ ﻭ‬ognuno”,
‫ﻚ‬ ‫“ ﹸﻛﻞﱡ ﹶﺫِﻟ‬tutto ciò”.
Si noti che il predicato della frase nominale accorda nel genere con il secondo elemento di
idāfa e non con il primo, ad esempio nella frase:
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ ‫ﺲ‬
ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﹸﻛﻞﱡ‬ la parola ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ (predicato nominale) accorda in genere (entrambi

femminili) con la parola ‫ﺲ‬


ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ (retto).
92 Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto

10.3 “Ba‘dun” in stato costrutto


E’ un sostantivo di genere maschile il cui significato riporta al concetto di “parzialità”.
Quando seguito da un sostantivo in stato indeterminato al singolare, ‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬ significa

“un certo” ma anche “una parte di”; ad esempio si può dire “una parte del giorno” ‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬
‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻳ‬ come nel versetto seguente:
‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻟِﺒﹾﺜﻨ‬18:19] “siamo rimasti un giorno o una parte del giorno”.
Invece quando viene seguito da un sostantivo in stato determinato al singolare, ‫ﺾ‬‫ﺑﻌ‬
si riferisce sempre a qualcosa che è divisibile e va tradotto come “qualche, una parte di”:
‫ﻢ‬ ‫ ِﺇﹾﺛ‬‫ﺾ ﭐﻟ ﱠﻈﻦ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬49:12] “in verità qualche pensiero è peccato”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬ “una parte del libro”,
‫ﺭ ِﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻴ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬ [12:10] “una parte [qualcuno] della carovana”.
Seguito da un sostantivo in stato determinato al plurale ‫ﺾ‬‫ﺑﻌ‬ significa “alcuni, certi”:

‫ﲔ‬ ‫ﻴ‬‫ﻨِﺒ‬‫ ﭐﻟ‬‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬ “alcuni profeti”,


‫ ﭐ َﻷﻗﹶﺎﻭِﻳ ِﻞ‬‫ﻌﺾ‬ ‫ﺑ‬ “certe frasi”.
Si osservi anche il seguente esempio:
‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻨِﺒ‬‫ﺾ ﭐﻟ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀ ﹾﻠﻨ‬
 ‫[ ﹶﻓ‬17:55] “abbiamo favorito alcuni profeti sugli altri”.
Inoltre, quando la parola ‫ﺾ‬‫ﺑﻌ‬ (essendo in stato costrutto) viene seguita da un altro ‫ﺾ‬‫ﺑﻌ‬ ,
la intera costruzione significa “gli uni gli altri”.
Esempi dal Corano:
‫ﻨ ﹰﺔ‬‫ﺘ‬‫ﺾ ِﻓ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﻢ ِﻟ‬ ‫ﻀ ﹸﻜ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [25:20] “e abbiamo reso gli uni [di voi] per gli altri
una tentazione”,
‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻕ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻢ ﹶﻓ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻀ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺭﹶﻓ‬ ‫ﻭ‬ [43:32] “e abbiamo elevato gli uni sugli altri”,
‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬‫ﻌﻀ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻚ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﺃﹸ‬8:72] “quelli sono alleati gli uni degli altri”,
Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto 93

‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺝ ﻓِﻲ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻳﻤ‬ ‫ﻣِﺌ ٍﺬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﹾﻛﻨ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ [18:99] “lasceremo gli uni quel giorno
ondeggiare sugli altri”,
‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﻬ‬‫ﻌﻀ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ ‫ﺭ ﹲﺓ‬ ‫ﻮ‬‫ﺖ ﺳ‬
 ‫ﻧ ِﺰﹶﻟ‬‫ﺎ ﹸﺃ‬‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﻣ‬ [9:127] “e quando viene rivelato un capitolo
[del Corano], guardano gli uni gli altri”,
‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬‫ﻌﻀ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ [9:71] “i credenti e le credenti gli uni sono
alleati degli altri”.

10.4 “Ghayrun” in stato costrutto


E’ un sostantivo di genere maschile, il cui significato riporta al concetto di “diversità”;
come primo elemento di stato costrutto, oppure se seguito da un sostantivo in stato
determinato al singolare, acquista il significato di “altro, diverso” .
Esempi dal Corano:
‫ﻨﻪ‬‫ﺒ ﹶﻞ ِﻣ‬‫ ﹾﻘ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻓﹶﻠ‬‫ﻼ ِﻡ ﺩِﻳﻨ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ ﭐ ِﻹ‬ ‫ﻴ‬‫ﺘ ِﻎ ﹶﻏ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [3:85] “e chiunque desidera altro che l’Islām

come religione, [essa] non verrà accettata da lui” (dove ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﹶﻏ‬ è in accusativo in quanto
complemento oggetto),
[…] ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻊ ﹶﻏ‬ ‫ﺘِﺒ‬‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻯ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ِﺪ ﻣ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ ِﻣ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺎِﻗ ِﻖ ﭐﻟ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬‫ﻭﻣ‬
[4:115] “e chiunque si oppone al Messaggero dopo che si è manifestata a lui la guida,
e segue altro che il sentiero dei credenti […]”,
‫ﺎ‬‫ﺣ ﹶﻜﻤ‬ ‫ﺘﻐِﻲ‬‫ﺑ‬‫ﺮ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓ‬6:114] “forse altro che Allah desidero come giudice?”.
‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹶﻏ‬viene anche usato per negare un aggettivo; anche in tal caso esso si trova in stato
costrutto, introducendo l’aggettivo in genitivo e stato indeterminato:
‫ﻮ ٍﻥ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻴﺮ‬‫ﺮ ﹶﻏ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫[ ﹶﻟ‬41:8] “per loro ci sarà una ricompensa ininterrotta”,
‫ﺕ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ﻭﺷ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ﹶﻏ‬ ‫ﺕ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫ﻭﺷ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺸﹶﺄ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﻫ‬ [6:141] “Lui è Colui che ha creato
giardini pergolati e non pergolati”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻣﻠﹸﻮ ِﻣ‬ ‫ﻴﺮ‬‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﻧﻬ‬‫[ ﹶﻓِﺈ‬23:6] “allora certamente loro non sono biasimevoli”,
‫ﻮ ٍﻥ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺍ ﹶﻏ‬‫ﺟﺮ‬ ‫ﻚ ﹶﻟﹶﺄ‬
 ‫ﻭِﺇﻥﱠ ﹶﻟ‬ [68:3] “invero per te c’è una ricompensa ininterrotta”,
‫ﺴ ٍﲑ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻴﺮ‬‫ﻦ ﹶﻏ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ [74:10] “per i miscredenti non [affatto] facile”.
94 Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto

10.5 Approfondimenti

A volte però l’aggettivo può essere negato dalla semplice particella di negazione ‫ﻻ‬
‫ ﹶ‬e in tal
caso l’aggettivo che segue la negazione non va in genitivo:
‫ﺮ ﹲﺓ ﹶﻻ ﹶﺫﻟﹸﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ِﺇ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇﻧ‬2:71] “disse: Egli dice che essa è una giovenca non
domata” (dove ‫ﻝ‬ ‫ ﹶﻻ ﹶﺫﻟﹸﻮ ﹲ‬corrisponde alla negazione ‫ ﹶﺫﻟﹸﻮ ٍﻝ‬‫ﻴﺮ‬‫) ﹶﻏ‬.
‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹶﻏ‬, ‫ﻴ ِﺮ‬‫ﻐ‬ ‫ ِﺑ‬, ‫ﻴ ِﺮ‬‫ﻦ ﹶﻏ‬ ‫( ِﻣ‬seguito da un sostantivo indeterminato in genitivo) significa “senza”;
esempi:
‫ﻍ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﺑ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹶﻏ‬‫ﺿ ﹸﻄﺮ‬  ‫ﻤ ِﻦ ﭐ‬ ‫[ ﹶﻓ‬2:173] “dunque chi verrà costretto senza [essere] desiderante”
(dove la parola ‫ﻍ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫ ﺑ‬significa “colui che desidera”),
‫ﻴ ِﺮ ِﻋ ﹾﻠ ٍﻢ‬‫ﻐ‬ ‫ﺎ ِﺩﻝﹸ ﻓِﻲ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺑ‬‫ﻳﺠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [22:8] “e tra la gente c’è chi polemizza su Allah
senza conoscenza”.
Si noti che quando ‫ﺮ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﹶﻏ‬, ‫ﻴ ِﺮ‬‫ﻐ‬ ‫ ِﺑ‬oppure ‫ﻴ ِﺮ‬‫ﹶﻏ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬viene ripetuto, esso si trasforma in ‫ﻭ ﹶﻻ‬ :
‫ِﻨ ٍﲑ‬‫ﺏ ﻣ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻻ ِﻛﺘ‬ ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻴ ِﺮ ِﻋ ﹾﻠ ٍﻢ‬‫ﻐ‬ ‫ﺎ ِﺩﻝﹸ ﻓِﻲ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺑ‬‫ﻳﺠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [22:8] “e tra la gente
c’è chi polemizza su Allah senza conoscenza, né guida né una scrittura luminosa,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻼ ِﺇﹾﺛ‬
‫ﺎ ٍﺩ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﻋ‬ ‫ﻍ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﺑ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹶﻏ‬‫ﺿ ﹸﻄﺮ‬
 ‫ﻤ ِﻦ ﭐ‬ ‫ﹶﻓ‬ [2:173] “dunque chi verrà costretto senza
[essere] desiderante né trasgredente, non c’è peccato su di lui”.

10.6 “Mithlun” in stato costrutto


E’ un sostantivo di genere maschile il cui significato riporta al concetto di “somiglianza,
analogia”. Quando si trova in stato costrutto, di solito viene tradotto usando l’aggettivo
“simile” oppure l’avverbio “come”.
Esempi dal Corano:
‫ﻴ ﹲﺊ‬‫ﺷ‬ ‫ﺲ ﹶﻛ ِﻤﹾﺜِﻠ ِﻪ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻟ‬42:11] “non c’è come simile Suo niente” (esempio presente anche nel
paragrafo 16.3),
‫ﻢ‬ ‫ﻮِﻟ ِﻬ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ﹶﻗ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﻚ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬2:113] “così hanno detto coloro che non sanno,
come le parole loro [assomigliandoli in parole]”,
Capitolo 10: Kullun, ba‘dun, ghayrun, mithlun in stato costrutto 95

‫ﺮ ٰﺑﻮﺍ‬ ‫ﻊ ِﻣﹾﺜﻞﹸ ﭐﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻢ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ‬ ‫ﻧﻬ‬‫ﻚ ِﺑﹶﺄ‬


 ‫ﹶﺫِﻟ‬ [2:275] “questo è perché hanno detto:
il commercio è come l’usura”.

10.7 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻛ‬ _
“[egli] ha guadagnato”

‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗﺪِﻳ‬ _


“capace di”

‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺃ‬ _
“termine (fisso); scadenza”

‫ﻣﻜﹶﺎ ﹲﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻛ‬‫ﹶﺃﻣ‬ “posto, luogo”

‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻣ‬ _
“interrotto”
_
‫ﺕ‬
 ‫ﻣِﻴﻘﹶﺎ‬ “tempo stabilito; data
fissata; appuntamento”

‫ﲑ‬ ‫ﻣِﻨ‬ _
“luminoso”
Tab. 10.1
96 Capitolo 11: I pronomi dimostrativi

Capitolo 11

I PRONOMI DIMOSTRATIVI

11.1 Introduzione
In arabo ci sono quattro tipi di pronomi:

a) pronomi personali (isolati e suffissi):


i pronomi isolati ‫ﺼ ﹶﻠﺔﹲ‬
ِ ‫ﻨ ﹶﻔ‬ ‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﺿﻤ‬
 si trovano sempre in nominativo; invece, i pronomi

suffissi ‫ﺼ ﹶﻠﺔﹲ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﺿﻤ‬
 si trovano in genitivo o in accusativo;

b) pronomi dimostrativi ‫ﺎﺭ ِﺓ‬‫ﻤﺎ ُﺀ ﺍ ِﻹﺷ‬‫; ﹶﺃﺳ‬


c) pronomi relativi ‫ﻮﹶﻟ ﹸﺔ‬‫ﻮﺻ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻤﺎ ُﺀ ﺍﹾﻟ‬‫ﺍﻷﺳ‬ ;
d) pronomi interrogativi .
Dei pronomi personali isolati si è gia parlato nel Capitolo 5, dei pronomi personali suffissi
si dirà nel successivo Capitolo 12. I pronomi relativi e quelli interrogativi saranno trattati
nel seguito nei paragrafi 38.1 e 41.3, mentre questo capitolo affronta la trattazione dei
pronomi dimostrativi.

11.2 I pronomi dimostrativi


I pronomi dimostrativi sono quelli riportati nelle due seguenti Tabella 11.1 e Tabella 11.2.
Capitolo 11: I pronomi dimostrativi 97

singolare duale plurale


‫ﻚ‬
 ‫( ﺫﹶﺍِﻧ‬NOM.)
maschile
‫ﻚ‬
 ‫ﹶﺫِﻟ‬ quei due
quello ‫ﻚ‬
 ‫ﻳِﻨ‬‫( ﹶﺫ‬GEN., ACC.)
quei due ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﺃﹸ‬
‫ﻚ‬
 ‫ﺎِﻧ‬‫ﺗ‬ (NOM.) quelli, quelle

femminile
‫ﻚ‬
 ‫ِﺗ ﹾﻠ‬ quelle due
quella ‫ﻚ‬
 ‫ﻴِﻨ‬ ‫ﺗ‬ (GEN., ACC.)
quelle due
Tab. 11.1

singolare duale plurale

‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ‬ (NOM.)


maschile
‫ﺬﺍ‬‫ﻫ‬ questi due
questo ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﻫ ﹶﺬ‬ (GEN., ACC.)
questi due ‫ﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻫﺘ‬ (NOM.) questi, queste

femminile
‫ﻫ ِﺬ ِﻩ‬ queste due
questa ‫ﻴ ِﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﻫ‬ (GEN., ACC.)
queste due
Tab. 11.2

Esempi:
‫ﺟ ﹸﻞ‬ ‫ﺬﺍ ﭐﻟﺮ‬‫“ ﻫ‬questo uomo”, ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻚ ﭐﻟ‬  ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫“ ﺃﹸ‬quegli uomini”,
‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﹾﻟِﺒ‬ “questa ragazza” , ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺎ ِﻥ ﭐﹾﻟِﺒ‬‫ﻫﺘ‬ “queste due ragazze” (nom.),
‫ﻦ‬‫ﺘﻴ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﭐﹾﻟِﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻫ‬ “queste due ragazze” (gen. , acc.).
98 Capitolo 11: I pronomi dimostrativi

Si noti che:
a) i dimostrativi del duale si declinano;
b) sporadicamente al posto di ‫ﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬ viene usato la forma più semplice ‫; ﺃﹸﻭ ﹶﻻ ِﺀ‬
c) la prima vocale di‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ ﺃﹸ‬è la “u” corta nonostante l’ortografia;
d) esistono anche forme compatte come: ‫ﻢ‬  ‫ ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬, ‫ﺎ‬‫ ﹶﺫِﻟ ﹸﻜﻤ‬dove il pronome personale
suffisso indica la persona alla quale si rivolge il pronome dimostrativo; ad esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬2:54] “ciò è meglio per voi”,
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻼ ٌﺀ ِﻣ‬‫ﺑ ﹶ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭﻓِﻲ ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬ [2:49] “e in ciò è una prova dal Signore vostro grande”
(dove l’aggettivo ‫ﻢ‬  ‫ﻋﻈِﻴ‬ “grande” è riferito al sostantivo ‫ﻼ ٌﺀ‬
‫ﺑ ﹶ‬ “prova”),
‫ﻨﻨِﻲ ﻓِﻴ ِﻪ‬‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﺍﻟﱠ ِﺬﻱ ﹸﻟ‬ ‫ﺖ ﹶﻓ ﹶﺬِﻟﻜﹸ‬
 ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬12:32] “disse: questo è colui per il quale avete biasimato
me in egli”,
‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻤﻨِﻲ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻣﻤ‬‫[ ﹶﺫِﻟ ﹸﻜﻤ‬12:37] “quello è di ciò che ha insegnato a me il Signore mio”;
e) i dimostrativi in arabo possono comportarsi da pronomi o da aggettivi;
f) in realtà i pronomi dimostrativi come ‫ﺬﺍ‬‫ ﻫ‬, ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ‬ , ‫ﺬﺍ ِﻥ‬‫ ﻫ‬, ‫ﺘﺎ ِﻥ‬‫ ﻫ‬, ‫ﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬ , ‫ﻚ‬
 ‫ ﹶﺫِﻟ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬ ,

‫ﻦ‬ ‫ ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬, ‫ﺎ‬‫ﹶﺫِﻟ ﹸﻜﻤ‬ dopo la loro prima lettera possiedono una alif che si è mantenuta nella

pronuncia ma con il tempo è scomparsa nella scrittura, si osservi: ‫ﺬﺍ‬‫ ﻫٰﺬﺍ = ﻫ‬, ‫ﺬ ِﻩ‬
ِ ‫ﻫ‬ = ‫ٰﻫ ِﺬ ِﻩ‬
ecc. (si rimanda al capitolo 57, nota 17);
g) i sostantivi accordano con i pronomi; i sostantivi plurali che riguardano gli oggetti
inanimati vanno con il pronome alla 3ª persona femminile singolare (come è stato già
accennato nel capitolo 5):
‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺒﻴ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟ‬ “queste case”.
Quando il pronome dimostrativo è seguito dal sostantivo con l’articolo determinativo
(come nell’ultimo esempio), esso si comporta da aggettivo.
Esempi:
‫ﻲ‬ ‫ِﺒ‬‫ﺬﺍ ﭐﻟﻨ‬‫“ ﻫ‬questo profeta”,
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐ َﻷ‬ “questi fiumi”,
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟﻨ‬questo fuoco” (dove la parola ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻧ‬fuoco” è femminile per uso),
Capitolo 11: I pronomi dimostrativi 99

‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻻ ِﺀ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﻫﺆ‬ “questo popolo” (dove la parola ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻗ‬ “popolo” è un sostantivo collettivo),

‫ﻀ ﹸﻞ‬  ‫ﻚ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬  ‫[ ﹶﺫِﻟ‬4:70] “quel favore”.


Quando invece è seguito da un nome in stato indeterminato o da stato costrutto, il pronome
dimostrativo si comporta da pronome, formando una semplice frase nominale.
Esempi:
a) pronome dimostrativo seguito da nome in stato indeterminato:
ٌ‫ﺎﻗﹶﺔ‬‫ﻧ‬ ‫“ ﻫ ِﺬ ِﻩ‬questa è una cammella”,
ٌ‫ﺔ‬‫ﻚ ﹸﺃﻣ‬
 ‫“ ِﺗ ﹾﻠ‬quella è una comunità”;
b) pronome dimostrativo seguito da stato costrutto:
‫ﺎﹶﻗﺔﹸ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﻧ‬ “questa è la cammella di Allah”,

‫ﻲ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻧِﺒ‬ ‫ﺬﺍ‬‫ﻫ‬ “questo è il profeta di Allah”.


Come dimostrano gli esempi, il pronome dimostrativo accorda con il primo elemento di
stato costrutto in genere e in numero. Si noti che quando nella frase nominale il soggetto
e il predicato si trovano in stato determinato, di solito occorre l’uso del pronome separante
chiamato ‫ﺼ ِﻞ‬
 ‫ ﺍﻟ ﹶﻔ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 :
‫ﻲ‬ ‫ِﺒ‬‫ﻮ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺬﺍ ﻫ‬‫“ ﻫ‬questo è il profeta”,
‫ ﹶ‬‫ﻮ ﭐﻟﻀ‬ ‫ﻚ ﻫ‬
‫ﺪ‬ ‫ﺒﻌِﻴ‬‫ﻼ ﹸﻝ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﹶﺫِﻟ‬ [14:18] “quello è lo sviamento lontano”,

 ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺬﺍ ﻫ‬‫“ ﻫ‬questa è la verità”.


‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
Per approfondimenti si rimanda al paragrafo 14.3.
Quando l’articolo determinativo non può essere attaccato a un nome (ad esempio nel caso
in cui esso viene già definito dal pronome personale suffisso), l’aggettivo dimostrativo non
può precedere il nome, ma deve seguirlo.
Esempi:
‫ﻫ ﹶﺬﺍ‬ ‫ﺎﺑِﻲ‬‫ِﻛﺘ‬ “il mio libro questo” (dal senso: “questo mio libro”; sostantivo ‫ﺎﺏ‬‫ِﻛﺘ‬ +

pronome personale ‫ﻱ‬


ِ + dimostrativo ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ) ,
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻮﹾﺍ ِﺑ ﹶﻘﻤِﻴﺼِﻲ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺍ ﹾﺫ‬ [12:93] “andate con la camicia mia questa” (dal senso: “andate
con questa camicia mia” ),
100 Capitolo 11: I pronomi dimostrativi

‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ “il giorno loro questo” (dal senso: “questo giorno loro”).
Non bisogna però pensare che la combinazione pronome dimostrativo + nome + pronome
personale è inesistente nella lingua araba. Tale costruzione è molto usata con la differenza
che essa diventa una proposizione nominale. Si osservi:
‫ﺎﺑِﻲ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻛﺘ‬ “questo è il mio libro” (dimostrativo ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ + sostantivo ‫ﺎﺏ‬‫ِﻛﺘ‬ + pronome

personale ‫ﻱ‬ ِ = proposizione nominale),


‫ﺳﺒِﻴﻠِﻲ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ‬ [12:108] “questa è la via mia”.

11.3 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﻼ ٌﺀ‬‫ﺑ‬ _
“prova”

‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬, ‫ﻓِﻲ‬ _


(si rimanda al capitolo 13)

‫ﺖ‬
 ‫ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ _ “disse, ha detto” (3ª persona
singolare femminile)
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ _
“[egli] ha insegnato”

‫ﻤﻨِﻲ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ _ “[egli] ha insegnato me”


(vedere il capitolo 12)
‫ﻀ ﹲﻞ‬
 ‫ﹶﻓ‬ _
“favore”

‫ﺎﹶﻗ ﹲﺔ‬‫ﻧ‬ _
“cammella”

‫ﻼ ﹲﻝ‬
‫ﺿﹶ‬
 _
“sviamento”

‫ﺪ‬ ‫ﺑﻌِﻴ‬ _
“lontano”

‫ﺺ‬
 ‫ﹶﻗﻤِﻴ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻤﺼ‬ ‫ﹸﻗ‬ “camicia”
Tab. 11.3
Capitolo 12: I pronomi personali suffissi 101

Capitolo 12

I PRONOMI PERSONALI SUFFISSI

12.1 Regole generali


Nella lingua araba i pronomi possessivi (mio, tuo, ecc.) e i pronomi che sostituiscono
il complemento oggetto di un verbo transitivo (“ha picchiato il ragazzo” → “l’ha picchiato”
dove “lo” sostituisce la parola “il ragazzo”) possiedono la stessa forma. Essi non precedono
il nome o il verbo, ma vengono attaccati a esso come un suffisso, e vengono perciò
chiamati “pronomi personali suffissi” ‫ﺼ ﹶﻠﺔﹲ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﺿﻤ‬
 . Inoltre, un sostantivo con tale
pronome personale non può prendere l’articolo determinativo perché esso è già in stato
determinato in quanto definito dal pronome stesso: il sostantivo viene determinato non solo
dall’articolo determinativo ‫ ﺍﹶﻟـ‬ma anche dal pronome suffisso.
Si noti che soltanto la prima persona singolare ha due pronomi dove:
a) ‫ﻱ‬
ِ “mio” è il pronome possessivo ‫ﺎﺑِﻲ‬‫“ ِﻛﺘ‬il mio libro” (‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ِﻛﺘ‬libro”),
b) ‫ﻧِﻲ‬ sta per il complemento oggetto :‫ﺑﻨِﻲ‬‫ﺮ‬
‫ﺿ‬  “ha colpito me” (‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “ha colpito”).
In Tabella 12.1 si riporta la lista dei pronomi personali suffissi.
102 Capitolo 12: I pronomi personali suffissi

singolare duale plurale


1ª persona
‫ﻱ‬
ِ ‫ﻧِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧ‬
maschile /
“nostro / noi
femminile “mio” “me” “nostro / noi”
due”
2ª persona ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹸﻛ‬
maschile
“tuo / te” “vostro / voi due” “vostro / voi”
2ª persona ‫ِﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻤ‬ ‫ﹸﻛﻦ‬
femminile
“tuo / te” “vostro / voi due” “vostro / voi”
3ª persona ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬
maschile
“suo / lui” “loro / loro due” “loro / essi”
3ª persona ‫ﺎ‬‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﻫﻦ‬
femminile
“suo / lei” “loro / loro due” “loro / esse”
Tab. 12.1

Nella seguente Tabella 12.2 seguono degli esempi dell’uso dei pronomi.

singolare duale plurale


1ª persona
maschile/f emminile
‫ﺎﺑِﻲ‬‫ﺑﻨِﻲ ِﻛﺘ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬

2ª persona
maschile
‫ﻚ‬
 ‫ﺎﺑ‬‫ﻚ ِﻛﺘ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻛﺘ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬

2ª persona
femminile
‫ﻚ‬
ِ ‫ﺎﺑ‬‫ﻚ ِﻛﺘ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻛﺘ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺑ ﹸﻜﻦ‬‫ﺎ‬‫ﻦ ِﻛﺘ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬

3ª persona
maschile
‫ﻪ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﺑﻪ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻛﺘ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬

3ª persona
femminile
‫ﻬﺎ‬ ‫ﺎﺑ‬‫ﺎ ِﻛﺘ‬‫ﺑﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻛﺘ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻬﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﻦ ِﻛﺘ‬ ‫ﺑﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬

Tab. 12.2

Tali pronomi sono in accusativo quando seguono un verbo o alcune congiunzioni, particelle
o avverbi come ad esempio ‫( ِﺇﻥﱠ‬argomento affrontato nel capitolo 15); si osservi:
Capitolo 12: I pronomi personali suffissi 103

‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬ “ha colpito gli uomini” diventa ‫ﻢ‬ ‫ﺑﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬  “ha colpito essi”, dove
il sostantivo ‫ﻝ‬ ‫ﺎ ﹶ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ ﺍﻟ‬è il complemento oggetto in accusativo ( ‫ﺢ‬ ‫ﺼ ِﺮﻳ‬
 ‫ﻮﻝ ِﺑ ِﻪ ﺍﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬del
verbo transitivo ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬ . Per sostituire il complemento oggetto con il pronome viene usata
la forma ‫ﻢ‬  ‫ﻫ‬ , che accorda con la parola ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ ﺍﻟ‬in genere (maschile), in numero (plurale),
e in caso (accusativo). Anche se dal punto di vista concettuale, il pronome, sostituendo
il nome, va declinato, in pratica si osserva che i pronomi personali suffissi restano sempre
invariati, qualsiasi sia il caso di declinazione.
Si riporta un altro esempio: ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ‬Maryam è musulmana” ‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﺎ ﻣ‬‫ﻧﻬ‬‫“ ِﺇ‬lei è
musulmana” dove il soggetto “Maryam” introdotto in accusativo dalla particella ‫ ِﺇﻥﱠ‬viene

sostituito dal pronome suffisso alla terza persona femminile singolare ‫ﺎ‬‫ﻫ‬.
Quando invece i pronomi suffissi vengono attaccati a un nome o a una preposizione, essi
sono in genitivo e sostituiscono il secondo elemento di stato costrutto:
‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ ِﻛﺘ‬diventa ‫ﻪ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ ِﻛﺘ‬dove ‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ ﺍﻟ‬è il secondo elemento di stato costrutto, che viene
sostituito dal pronome suffisso alla 3ª persona maschile ‫ﻩ‬ . Qui il pronome ‫ﻩ‬ è ovviamente
in genitivo (per altri esempi si rimanda al capitolo 9).

Esempi dal Corano:

‫ﻢ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﺎ ﹶﻻﺗ‬‫ﻭﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺍ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫[ ﹸﺃ‬4:23] “le madri vostre, le figlie vostre,
le sorelle vostre, le zie paterne vostre e le zie materne vostre”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ ﺍﻟﱠﻠ‬ [19:36] “e invero Allah è il Signore mio e il Signore vostro”,
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﺑ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻀ ِﺮﺑ‬
 ‫ﻳ‬ [8:50] “colpiscono i visi loro e le schiene loro”,
‫ﺎ‬‫ﺅﻧ‬ ‫ﺮﻛﹶﺎ‬ ‫ ﹶﻻ ِﺀ ﺷ‬‫ﻫﺆ‬ [16:86] “questi sono gli idoli nostri”,
‫ﻢ‬ ‫ﺎِﺗ ﹸﻜ‬‫ﻬ‬‫ﺑﻄﹸﻮ ِﻥ ﹸﺃﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ِﻣ‬16:78] “dalle pance delle madri vostre”.
I sostantivi con i pronomi personali si declinano in modo regolare. Solamente nel caso del
pronome suffisso della 1ª persona singolare la desinenza del nome non è visibile per motivi
di assimilazione. Perciò ad esempio ‫ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴﺬِﻱ‬ “il mio allievo”, ‫ﻭﺟِﻲ‬
 ‫ﺯ‬ “mio marito”, ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﹸﻛ‬
104 Capitolo 12: I pronomi personali suffissi

“i miei libri” è una forma comune per nominativo, accusativo e genitivo, come si osserva
dalla Tabella 12.3.

nominativo ‫ﻭﺟِﻲ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴﺬِﻱ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﹸﻛ‬


accusativo ‫ﻭ ِﺟﻲ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴﺬِﻱ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﹸﻛ‬
genitivo ‫ﻭﺟِﻲ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴﺬِﻱ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﹸﻛ‬
Tab. 12.3
Con gli altri pronomi, ad esempio ‫ﻙ‬ , la desinenza diventa visibile, come esemplificato
nella seguente Tabella 12.4.

nominativo ‫ﻙ‬ ‫ﻚ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴﺬﹸ‬


 ‫ﻭﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻛﹸﺘ‬
accusativo ‫ﻙ‬ ‫ﻚ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴ ﹶﺬ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻛﹸﺘ‬
genitivo ‫ﻙ‬ ‫ﻚ ِﺗ ﹾﻠﻤِﻴ ِﺬ‬
 ‫ﻭ ِﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ِﺒ‬‫ﻛﹸﺘ‬
Tab. 12.4

12.2 Alcune note

Il pronome suffisso della 1ª persona singolare ‫ﻱ‬


ِ diventa ‫ﻱ‬
 quando viene attaccato

a un nome che termina in ‫ﻯ‬


ً oppure ‫ ﹰﺍ‬:
‫ﻱ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ “la mia guida” (‫ﻯ‬
ً ‫ﺪ‬‫“ ﻫ‬guida”),
‫ﻱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ “il mio bastone” ( ‫ﺼﹰﺎ‬‫“ ﻋ‬bastone”).
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻱ ﹶﻓ ﹶ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺗِﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻓ‬ [2:38] “chiunque seguirà la guida Mia, non ci sarà
paura su di loro” ,
‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻮﻛﱠﺄﹸ‬ ‫ﺗ‬‫ﻱ ﹶﺃ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻲ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﻫ‬20:18] “disse: questo è il bastone mio, mi appoggio su di
esso”.
Capitolo 12: I pronomi personali suffissi 105

I pronomi di 3ª persona come ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ , ‫ﻫﻦ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ , ‫ﻩ‬ al posto della vocale damma prendono
la vocale kasra, quando attaccati a un nome, a una preposizione o a un verbo terminanti in:
[i] , [ī] , [ay] .
Esempi:
‫ﻩ‬ + ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ‬ diventa ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻴ ِﻪ‬ “viene da lui”,
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ + ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ‬diventa ‫ﻢ‬ ‫ﻮ ِﻣ ِﻬ‬ ‫“ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ‬verso il popolo loro”,
‫ﻫِﻠ ِﻪ‬ ‫“ َِﻷ‬per la famiglia sua”,
‫“ ﻓِﻴ ِﻪ‬in esso” (‫ ُﻩ‬+ ‫)ﻓِﻲ‬,
‫ﻦ‬ ‫ِﻠ ِﻬ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ِﺪ ِﻫ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “tra le mani di esse e i piedi di esse”,
‫ﻳ ِﻪ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “tra le due mani sue” (corrispondente in significato a: “davanti a lui”),
dove si osserva quanto riportato in Tabella 12.5.

nominativo (duale
sostantivo duale
del nome ‫ﺪ‬
 ‫ﻳ‬ “mano”)
accusativo genitivo
+ pronome

‫ﻳ ِﻪ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ = ‫ﻩ‬ + ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻳﺪ‬
Tab. 12.5
‫ﺎ‬‫ﻳ ِﻬﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫“ ﻭ‬i due genitori di loro due”,
dove si osserva quanto riportato in Tabella 12.6.

nominativo (duale
sostantivo duale
del nome ‫ﺪ‬
 ‫“ ﻭﹶﺍِﻟ‬genitore”)
accusativo genitivo
+ pronome

‫ﺎ‬‫ﻳ ِﻬﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭ‬ = ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ +‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﺍِﻟ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﺍِﻟ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﺍِﻟ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻭﹶﺍِﻟﺪ‬
Tab. 12.6
106 Capitolo 12: I pronomi personali suffissi

Esempi dal Corano:


‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﻫ‬‫ﻦ ِﺩﻳ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬2:243] “coloro che sono usciti dalle case loro” (dove

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﺟـ ِﺩﻳ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﺩ‬casa”, pl. “case”),


‫ﻢ‬ ‫ﻳ ِﺪﻳ ِﻬ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ [2:255] “[Egli] conosce quello che è tra le mani loro” (dove ‫ﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﹶﺃ‬
= ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ + ‫ﻳ ٍﺪ‬‫) ﹶﺃ‬,
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﻢ ِﺑﻤ‬ ‫ﻠﹸﻬ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﻢ ﹶﺃﹾﻟ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [24:24] “il Giorno in cui
testimonieranno contro di loro le lingue loro, le mani loro e i piedi loro per quello che
facevano” ( dove ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ ﺟـ‬‫“ ِﻟﺴ‬lingua”, pl. “lingue”) .
Inoltre, quando il pronome suffisso viene attaccato a una parola terminante in “ta marbūta”
‫ ﺓ‬, essa diventa “ta maftūha” ‫ ; ﺕ‬ad esempio:
‫ﺟ ﹲﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ “moglie”, ‫ﺟﺔﹸ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺰ‬ ‫“ ﺍﻟ‬la moglie” però ‫ﺟ ﹲﺔ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ + ‫ِﻱ‬ diventa ‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ “la moglie
mia”.
Come esercizio si analizzino i seguenti esempi:

nominativo ‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺳﺘِﻲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬
accusativo ‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺳﺘِﻲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑﻪ‬‫ﺎ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬
genitivo ‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺳﺘِﻲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎِﺑ ِﻪ‬‫ِﻛﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨِﺘ ِﻬ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬
Tab. 12.7

Il nome (di solito il sostantivo) con il pronome suffisso è sempre in stato determinato,
dunque anche l’aggettivo che lo segue (o un participio in funzione dell’aggettivo) deve
avere l’articolo determinativo, ad esempio:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺎﺩِﻱ ﭐﻟﺼ‬‫“ ِﻋﺒ‬i servi Miei devoti” [riferito ad Allah, da cui la maiuscola] (dove
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ ﺍﻟﺼ‬descrive la parola ‫ﺎﺩِﻱ‬‫) ِﻋﺒ‬.
Invece, nel caso in cui l’aggettivo è in stato indeterminato, esso forma insieme al sostantivo
accompagnato dal pronome suffisso, una semplice frase nominale, dove il soggetto è in
stato determinato, mentre il predicato rimane in stato indeterminato; esempi:
Capitolo 12: I pronomi personali suffissi 107

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺎﺩِﻱ ﺻ‬‫“ ِﻋﺒ‬i servi Miei sono devoti” (frase nominale dove ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ ِﻋﺒ‬è il soggetto della
frase mentre ‫ﻥ‬ ‫ﻮ ﹶ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ ﺻ‬ne costituisce il predicato).
Si notino le differenze nel seguente schema in Tabella 12.8.

“i servi Miei devoti”


‫ﺻ ﹶﻔﺔﹲ‬
ِ “aggettivo” ‫ﻮﻑ‬‫ﻮﺻ‬ ‫ﻣ‬ “sostantivo descritto da un aggettivo”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺍﻟﺼ‬ ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ِﻋﺒ‬
“i servi Miei sono devoti”
‫ﺒﺮ‬‫ﺧ‬ “predicato” ‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ “soggetto”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺻ‬ ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ِﻋﺒ‬
Tab. 12.8

I pronomi ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ e ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬, quando precedono ‫ﺻ ِﻞ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ , diventano ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ :
‫ﻢ‬ ‫ﻮِﺑ ِﻬ‬‫ﻪ ِﺑ ﹸﺬﻧ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬3:11] “dunque ha punito essi Allah per i peccati loro”,
‫ﺪ ٍﺭ‬ ‫ﺒ‬‫ﻪ ِﺑ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺮﻛﹸﻢ‬ ‫ﺼ‬  ‫ﻧ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [3:123] “già soccorse voi Allah a Badr”.
Quando il pronome di 1ª persona singolare ‫ﻱ‬ ِ viene attaccato a un nome terminante in [ay],
come ‫ﻲ‬  ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫“( ﺍ‬due figlie mie” dopo aver troncato la desinenza ‫) ِﻥ‬, esso diventa
‫ﻱ‬ ِ → َ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫ ﺍ‬.
 : ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫ ﺍ‬+ ‫ﻱ‬
Un esempio dal Corano:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺗ‬‫ﺎ‬‫ﻲ ﻫ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫ﻯ ﭐ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻚ ِﺇ‬
 ‫ﺤ‬
 ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺃﹸﻧ ِﻜ‬ ‫ﻲ ﹸﺃﺭِﻳ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇﻧ‬28:27] “disse: invero io voglio far sposare
te con una delle due figlie mie queste”.

E’ istruttivo esercitarsi a riconoscere i pronomi suffissi nel seguente hadīth:


108 Capitolo 12: I pronomi personali suffissi

‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺨ ٍﺮ‬
‫ﺻ‬
 ‫ﺣﻤ ِﻦ ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟ‬‫ﻋ‬ ‫ﻳﺮﺓ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ ﺃﰊ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﺇﱃ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑﻜﹸ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜﻦ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﻮ ِﺭﻛﹸ‬ ‫ﻭﻻ ﺇِﱃ ﺻ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﻣ ﹸﻜ‬‫ﺟﺴ‬ ‫ﺮ ﺇِﱃ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﻻ‬ ‫ )) ﺇ ﱠﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ (( ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻤﺎِﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
Da Abū Hurayra ‘Abd ar-Rahmān bin Sakhr [che] disse: disse il Messaggero di

Allah : “invero Allah non guarda i corpi vostri né le sembianze vostre, ma


guarda i cuori vostri e le opere vostre”. Ha trasmesso esso [il hadīth] Muslim.
Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi 109

Capitolo 13

PREPOSIZIONI CON PRONOMI SUFFISSI

13.1 Regole generali


Può accadere che alcune preposizioni, quando legate ai pronomi suffissi, subiscono dei
cambiamenti. Tutti i pronomi suffissi collegati con le preposizioni che terminano in ‫ﻯ‬,
trasformano questa vocale lunga in ‫ﻱ‬
 َ.
Esempi:
‫ِﺇﻟﹶﻰ‬ “a; verso”

‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﺎ ﺃﹸﻧ ِﺰ ﹶﻝ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﺎ ﺃﹸﻧ ِﺰ ﹶﻝ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻦ ﻳ‬‫ﺏ ﹶﻟﻤ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ ِﻣ‬ [3:199]
“e certamente tra la gente del Libro c’è chi crede in Allah e in quello che fu disceso a
voi e in quello che fu disceso a loro” (dove ‫ﻱ → ﻯ‬
 );
‫“ َﻋﻠﹶﻰ‬su”
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﹶﻴ ِﻬ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻦ ﺃﹶﻧ‬ ‫ﻁ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﺍ ﹶ‬‫ﺻﺮ‬
ِ [1:7] “la strada di coloro che hai benfatto su di essi”

(dove ‫ﻱ → ﻯ‬  );
‫“ ﹶﻟﺪَﻯ‬presso”
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺼﻤ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻳ ِﻬ‬‫ﺪ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺎ ﻛﹸ‬‫ﻭ ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻳ ﹾﻜﻔﹸﻞﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻳ‬‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻣﻬ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻳ ﹾﻠﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ ﹾﻗ ﹶ‬ ‫ﻢ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻳ ِﻬ‬‫ﺪ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺎ ﻛﹸ‬‫ﻭ ﻣ‬
110 Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi

[3:44] “e non eri presso di loro quando gettavano i calami loro [per stabilire] chi di
loro avrebbe garantito Maryam, e non eri presso di loro quando litigavano”
(dove ‫ﻱ → ﻯ‬
 ).
I pronomi della 3ª persona (singolare, duale e plurale) come ‫ﻩ‬ , ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ , ‫ﻫﻦ‬ , ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ con
queste preposizioni al posto di damma prendono la vocale kasra: ‫ﻳ ِﻪ‬ ‫ﺪ‬  ‫“ ﹶﻟ‬presso di lui”,
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫“ ِﺇﹶﻟ‬verso di loro” , ‫ﻴﻬﹶﺎ‬‫ﻋﹶﻠ‬ “su di lei”.
Queste preposizioni con il pronome suffisso ‫ﻱ‬ ِ diventano: ‫ﻲ‬ ‫“ ِﺇﹶﻟ‬verso di me” , ‫ﻲ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬ “su
di me”, ‫ﻱ‬  ‫ﺪ‬ ‫“ ﹶﻟ‬presso di me”.
La preposizione ‫“ ِﻝ‬per” con il pronome suffisso della 1ª persona diventa ‫“ ﻟِﻲ‬per me”,
mentre con gli altri pronomi la preposizione prende la vocale fatha al posto di kasra:
 ‫ﹶﻟ‬, ‫ ﹶﻟﻪ‬, ‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻨ‬, ‫ﺎ‬‫ ﹶﻟ ﹸﻜﻤ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ ﹶﻟ‬, ecc.
‫ﻚ‬
Le preposizioni come: ‫ﻓِﻲ‬ “in”, ‫ﻨ َﺪ‬ ‫ِﻋ‬
‫ﻦ‬ ‫“ ِﻣ‬da”, ‫ﻦ‬ ‫“ َﻋ‬di / da”, ‫“ َﻣ َﻊ‬con”
“presso”,

insieme ai pronomi non subiscono dei cambiamenti: ‫ﻨﻪ‬ ‫ﻋ‬


 , ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ ِﻣ‬, ‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻨ‬‫ ِﻋ‬, ‫ﺎ‬‫ ﻓِﻴﻬ‬, però per
l’assonanza precedentemente citata si tenga presente che si ha ‫“ ﻓِﻴ ِﻪ‬in lui / in esso”

e non ‫ﻪ‬ ‫ ﻓِﻴ‬.

L’unica eccezione è il pronome di1ª persona ‫ﻱ‬


ِ (vedere Tabella 13.1).
‫ﻲ‬ ‫ِﻓ‬ = ‫ﻱ‬
ِ + ‫ﻓِﻲ‬ "in me"

‫ﻨﺪِﻱ‬‫ِﻋ‬ = ‫ﻱ‬
ِ + ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ِﻋ‬ “presso di me”

‫ﻲ‬‫ِﻣﻨ‬ = ‫ﻱ‬
ِ + ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ “da me”

‫ﻨﻲ‬‫ﻋ‬ = ‫ﻱ‬
ِ + ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ “su di me / di me”

‫ﻌ ِﻲ‬‫ﻣ‬ = ‫ﻱ‬
ِ + ‫ﻊ‬ ‫ﻣ‬ “con me”
Tab. 13.1
Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi 111

Esempi dal Corano:


‫ﻲ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ﻚ ِﻋﺒ‬  ‫ﺳﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [2:186] “e quando chiedono a te i servi Miei di Me”,
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻜﹸ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ [9:42] “saremmo usciti con voi”.
Le preposizioni ‫ﻦ‬  ‫ ِﻣ‬e ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ con il pronome di 1ª persona plurale ‫ﺎ‬‫ ﻧ‬diventano:
‫ﺎ‬‫“ ِﻣﻨ‬da noi”, ‫ﺎ‬‫ﻋﻨ‬ “di noi”.

13.2 Le preposizioni e il loro significato


Tutte le preposizioni introducono il genitivo.
La preposizione ‫ِﻝ‬ generalmente significa “per”, oppure “a”, come negli esempi che
seguono.
‫ﺱ‬ِ ‫ﺎ‬‫[ ِﺷﻔﹶﺎ ٌﺀ ﻟﻠﻨ‬16:69] “una medicina per la gente”,
‫ﻮ ِﻣ ِﻪ‬ ‫ﻰ ِﻟ ﹶﻘ‬‫ﻮﺳ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻣ‬ [2:67] “e quando disse Mūsā al popolo suo”,
‫ﲔ‬ ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬  ‫ﻯ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ َ ‫ﻤ ﹰﺔ ﻭ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺒﻴ‬‫ﺏ ِﺗ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻭ‬ [16:89]
“e abbiamo fatto scendere su di te il libro, come spiegazione di ogni cosa, guida,
misericordia, e un annuncio per i musulmani”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﺍ ِﻟ ﹾﻠ ﹶﻘ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ ﻗِﻴ ﹶﻞ‬ [11:44] “e fu detto: estinzione per il popolo ingiusto!”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻘﹰﺎ‬‫ﺳﺤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻫﻼﹶﻛﹰﺎ‬ : ‫ﺍ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﺑ‬
‫ﺕ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﹸﻗ ﹾﻞ ِﻟ ﹾﻠ‬ [24:31] ”e di’ alle credenti!”.
Questa preposizione viene anche usata per esprimere il concetto di appartenenza:
‫ﻭﭐﻷُﻭﻟﹶﻰ‬ ‫ﺮﺓﹸ‬ ‫[ ﹶﻓِﻠﻠﱠ ِﻪ ﭐﻵ ِﺧ‬53:25] “ma ad Allah appartiene l’ultima [vita] e la prima [vita]”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﻟِﻲ ِﻛﺘ‬possiedo un libro”.
La preposizione ‫ﺑﹻ‬ generalmente significa “con”:

‫ﺎ‬‫ﻮِﺗﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺽ‬


 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ِﺑ ِﻪ ﭐ َﻷ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺣ‬ ‫ﹶﻓﹶﺄ‬ [35:9] “dunque abbiamo vivificato con essa [con l’acqua
dalle nuvole] la terra dopo la morte sua”,
112 Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi

oppure “in”:
‫ﷲ‬
ِ ‫ﺴ ِﻢ ﭐ‬ ‫“ ِﺑ‬in nome di Allah” (dove cade la alif della parola ‫ﻢ‬ ‫ﺳ‬ ‫) ِﺍ‬,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻮِﻗﻨ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻭِﺑﭑﻵ ِﺧ‬ [2:4] “e nell’altra vita loro credono con certezza”,
‫ﻉ‬
ٍ ‫ﺭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻴ ِﺮ ﺫِﻱ‬‫ﺍ ٍﺩ ﹶﻏ‬‫ﻳﺘِﻲ ِﺑﻮ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹸﺫ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﺳﻜﹶﻨ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﺎ ِﺇﻧ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ [14:37] “o Signore nostro! Invero io ho
messo ad abitare la prole mia in una valle non detentrice di coltivazione”,
‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺪ ِﺑﻜﹸﻢ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻪ ِﺑﻜﹸﻢ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ [2:185] “vuole Allah per voi la facilità e non
vuole per voi la difficoltà”.
La preposizione ‫ ﻓِﻲ‬generalmente significa “in”:

‫ﺐ ﻓِﻴ ِﻪ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫[ ﹶﻻ‬2:2] “non c’è dubbio in esso”,
‫ﲔ‬ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬ ‫ﺿﹶ‬ ‫ﻚ ﻓِﻲ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺍ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫[ ِﺇﻧ‬6:74] “in verità io vedo te e il popolo tuo in
smarrimento chiaro”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻙ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ِﻤﺰ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻣ‬ [9:58] “e tra loro c’è chi biasima te riguardo alle
elemosine”,
‫ﻮﺍ ﻓِﻴ ِﻪ‬‫ﺴﻜﹸﻨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺭ ِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻴ ﹶﻞ‬‫ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ [28:73] “ha reso per voi la notte e il giorno affinché
riposiate in essa”.
La preposizione ‫ﻦ‬
 ‫ ِﻣ‬dal significato principale “di”:
‫ﻚ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻀﻞﹸ ِﻣ‬
 ‫ﻮ ﹶﺃ ﹾﻓ‬ ‫ﻫ‬ “lui è migliore di te”,
oppure “più che di”:
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻦ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻢ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﺭﺿِﻴﺘ‬ ‫ﹶﺃ‬ [2:38] “forse siete soddisfatti della vita terrena più

che dell’altra [vita]? ” (per la particella interrogativa ‫ ﹶﺃ‬si rimanda al capitolo 41),
oppure “tra”:
‫ﺎ ِﻫﻠِﲔ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺠ‬ ‫ﻮ ﹸﺫ ﺑِﺎﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﹶﺃﻋ‬ [2:67] “mi rifugio in Allah che [io] sia tra gli
ignoranti”,
oppure “da”:
‫ﺰ ِﻥ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻩ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﻭﭐ‬ [12:84] “e si sbiancarono i due occhi suoi dalla tristezza”
(esempio riportato anche nel paragrafo 21.1),
Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi 113

‫ﺰِﻧ ِﻪ‬ ‫ﺪ ِﺓ ﺣ‬ ‫ﻦ ِﺷ‬ ‫ﺕ ِﻣ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬è morto dalla severità della tristezza sua”.
Si noti che quando la preposizione ‫ﻦ‬  ‫ ِﻣ‬viene seguita da una parola che comincia con
‫ﺻ ِﻞ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ , essa diventa ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬, ad esempio nella frase seguente:
‫ﺳ ِﺔ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻌﺖ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ “sono tornato dalla scuola”.
La preposizione ‫ﻋﻠﹶﻰ‬
َ generalmente significa “su”:
‫ﻦ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻮ َﺀ‬‫ﻭﭐﻟﺴ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻱ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﺰ‬ ‫ﺨ‬
ِ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ‬16:27] “in verità l’umiliazione Oggi e la
disgrazia sono sui miscredenti” (dove ‫ ِﺇﻥﱠ‬introduce i nomi ‫ﻱ‬  ‫ﺰ‬ ‫ﺨ‬
ِ ‫“ ﺍﹾﻟ‬l’umiliazione”
e ‫ﻮ ُﺀ‬‫“ ﺍﻟﺴ‬la disgrazia” in accusativo; l’argomento verrà affrontato nel capitolo 15),

‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬  ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬22:67] “invero tu sei sulla retta guida” (per la “lām” attaccata
alla preposizione ‫ﻋﻠﹶﻰ‬  si rimanda al paragrafo 15.3),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [51:13] “il Giorno in cui loro sul Fuoco verranno messi alla
prova” (esempio riportato anche nel paragrafo 49.2).
La preposizione ‫ ِﺇﻟﹶﻰ‬generalmente significa “verso”:

‫ﻋﻈِﻴ ٍﻢ‬ ‫ﺏ‬


ٍ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻴ ِﻦ ﹸﺛﻢ‬‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻌﺬﱢﺑ‬ ‫ﺳﻨ‬ [9:101] “puniremo loro due volte, poi
verranno ricondotti verso un castigo terribile”,
‫ﺖ‬
ٍ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺑﹶﻠ ٍﺪ‬ ‫[ ِﺇﻟﹶﻰ‬35:9] “verso un territorio morto”.
La preposizione ‫ﻦ‬
َ ‫ﻴ‬ ‫ َﺑ‬generalmente significa “tra, fra”:
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹶﻘ‬
ٍ ‫ﺽ ﻵﻳﺎ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺨ ِﺮ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﺤ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ [2:164] “e [nelle] nuvole
sottomesse tra il cielo e la terra ci sono dei segni per il popolo che ragiona”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟﻔﹶﺎ ِﺳ ِﻘ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫[ ﹶﻓﭑ ﹾﻓ‬5:25] “allora separa tra noi e tra il popolo perverso!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺗ ﹾﻔﺮِﻳﻘﹰﺎ‬‫ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ ﹸﻛ ﹾﻔﺮ‬ ‫ﺍ‬‫ﺍﺭ‬‫ﺿﺮ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺠﺪ‬
ِ‫ﺴ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺨﺬﹸﻭﺍ‬
 ‫ﺗ‬‫ﻦ ﭐ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [9:107] “e coloro che hanno
preso una moschea per danno, miscredenza e scisma tra i credenti”.
114 Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi

La preposizione ‫َﻣ َﻊ‬ generalmente significa “con, insieme a”:

‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻊ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸ‬4:146] “allora quelli saranno con i credenti”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﻊ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﺪ ﭐﻟ ﱢﺬ ﹾﻛﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﻓ ﹶ‬6:68] “allora non sederti dopo il ricordo con
il popolo ingiusto!” (esempio riportato anche nel paragrafo 36.2),
‫ﻼ‬
‫ﺳﺒِﻴ ﹰ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻊ ﭐﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺨ ﹾﺬ‬
 ‫ﺘﻨِﻲ ﭐﺗ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬25:27] “oh, magari io avessi preso con il Messaggero
una via!” (l’esempio riportato anche nel paragrafo 40.8);
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺎ ِﺓ‬‫ﻨﺠ‬‫ﻭ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ‬ ‫ﻯ ﹶﺃ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ ﹶﻃﺮِﻳﻘﹰﺎ ﺇِﱃ ﺍﹾﻟ‬: ‫ﻼ‬
‫ َﺳﺒِﻴ ﹰ‬.
La preposizione ‫ﻨ َﺪ‬ ‫ ِﻋ‬generalmente significa “presso, vicino a, al momento di”:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﭐﹾﻟﺒ‬ ‫ﻨ‬‫ﺲ ِﻋ‬  ‫ﺟﹶﻠ‬ “si sedette presso la porta”,
‫ﻬ ِﺮ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻈﱡ‬ ‫ﻨ‬‫ﺏ ِﻋ‬ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ ﭐﹾﻟ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺻﻠﱠ‬
 ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫“ ِﻟﻤ‬perché hai pregato la preghiera del tramonto
al momento del mezzogiorno?”.
Le preposizioni vengono chiamate ِ‫ﺠ ّﺮ‬
َ ‫ﻑ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺣﺮ‬ , mentre il nome introdotto da esse in
genitivo è conosciuto sotto la voce ‫ﻭﺭ‬‫ﺠﺮ‬
 ‫ َﻣ‬.
Esempio:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﺖ‬‫ﺻﻠﱠ‬ “ho pregato nella moschea” (dove ‫ﻓِﻲ‬ è ‫ﺮ‬ ‫ﳉ‬
‫ ﺍ ﹶ‬‫ﺮﻑ‬ ‫ﺣ‬ mentre

‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ) .
Capitolo 13: Preposizioni con pronomi suffissi 115

13.3 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻳ‬ _ “crede”


(3ª persona maschile singolare)

‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ _
“(buono, cattivo) annuncio”

‫ﻢ‬ ‫ﹶﻗﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃﻗﹾﻼ‬ “calamo”

‫ِﺷﻔﹶﺎ ٌﺀ‬ _
“guarigione”

‫ ﹲﺔ‬‫ﻳ‬‫ﹸﺫﺭ‬ _
“prole, discendenza”
_ “credono con certezza, senza un
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﻮِﻗﻨ‬ minimo dubbio”
(3ª persona maschile plurale)
‫ﺎ ِﻫ ﹲﻞ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎ ِﻫﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺟ‬ “ignorante”

‫ﻌﺖ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ _


“sono tornato / sono tornata”

‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ _
“[egli] ha reso, ha messo”

‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ _ “ragionano”


(3ª persona maschile plurale)
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻌﺬﱢﺑ‬ ‫ﺳﻨ‬ _
“puniremo loro”

‫ﺮ‬ ‫ﹸﻛ ﹾﻔ‬ _


“miscredenza”

‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹸﺍ ﹾﻓ‬ _ “separa! ” (riferito alla 2ª persona
singolare del genere maschile)
‫ﺨ ﹸﺬﻭﺍ‬
 ‫ِﺍﺗ‬ _ “hanno preso” (3ª persona plurale
maschile)
‫ﺎ ﹲﺓ‬‫ﻧﺠ‬ _
“salvezza”
Tab. 13.2
116 Capitolo 14: La frase nominale

Capitolo 14

LA FRASE NOMINALE

14.1 Regole generali


Nella lingua italiana il predicato nominale è costituito da una delle voci verbali del verbo
“essere” che serve a collegare il soggetto con un nome riferito a esso. La voce verbale di
“essere” è denominata copula (unione); il nome è detto parte nominale / nome del
predicato; la copula e la parte nominale costituiscono il predicato nominale.
Esempi:
“Yūsuf è stato costante”,
“Maryam è una studentessa”.
Invece nella lingua araba un nome in stato determinato (di solito un sostantivo) seguito da
un nome in stato indeterminato (ad esempio un aggettivo) costituisce la frase nominale
senza aiuto del verbo “essere”.
Per esprimere la copula in arabo basta dunque mettere nello stato indeterminato il nome che
costituisce il predicato (e questo rende il senso della copula).
In arabo ogni frase che comincia con il soggetto viene chiamata ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ ِﺍ‬ ‫ﺟ‬ “frase
nominale”.
Il predicato della frase nominale viene chiamato ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬, mentre il soggetto è detto ُ‫ﺪﺍﺀ‬‫ﺒﺘ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬.
Si osservi lo schema nella Tabella 14.1.

(predicato) ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ (soggetto) ُ‫ﺪﺍﺀ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬
Tab. 14.1
Capitolo 14: La frase nominale 117

La frase nominale ‫ﻮﻱ‬


ِ ‫ﻪ ﹶﻗ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬significa dunque: “Allah è forte”.
Invece ogni frase che comincia con il predicato espresso dal verbo viene chiamata
‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﻌِﻠ‬ ‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ ِﻓ‬ ‫ﺟ‬ “frase verbale” (questo argomento verrà affrontato nel capitolo 19).

14.2 Soggetto e predicato della frase nominale


Il soggetto della frase nominale può essere espresso tramite:
a) un sostantivo:
‫ﻪ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah è forte”;
b) un pronome personale:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬2:132] “voi siete musulmani”;
c) un pronome dimostrativo:
‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﺁﻳ‬
 ‫[ ِﺗ ﹾﻠ‬2:252] “quelli sono i Segni di Allah”;
d) lo stato costrutto:
‫ﻯ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻯ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻫ‬‫ﻫﺪ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬2:120] “in verità la guida di Allah è la guida”,
‫ﺪ‬ ‫ﺪِﻳ‬‫ﻋﺬﹶﺍﺑِﻲ ﺷ‬ [14:7] “la punizione Mia è severa”,
‫ﻮﺀ‬‫ﻮﺿ‬ ‫ﻼ ِﺓ ﭐﻟ‬‫ﺼﹶ‬  ‫ ﭐﻟ‬‫ﻭ ِﻣﻔﹾﺘﺎﺡ‬ ‫ﻼ ﹸﺓ‬‫ﻨ ِﺔ ﭐﻟﺼ‬‫ﺠ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫“ ِﻣﻔﹾﺘﺎﺡ‬la chiave del Paradiso è la preghiera
e la chiave della preghiera è l’abluzione” (dal hadīth riportato da at-Tirmidhī).

Il predicato nella frase nominale può essere espresso tramite:


a) un sostantivo:
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ “Muhammad è un Messaggero”;
b) un aggettivo:
‫ﻪ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah è forte”;
c) lo stato costrutto:
‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬  ‫ﺎ‬‫ﻚ ﺁﻳ‬  ‫[ ِﺗ ﹾﻠ‬2:220] “quelli sono i segni di Allah”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ ﹸﺃ‬‫ﻫﻦ‬ “esse sono le madri loro”,
‫ﺏ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬  ‫ﺎ‬‫ﺁ ﹸﻥ ِﻛﺘ‬‫“ ﺍﻟ ﹸﻘﺮ‬il Corano è il libro di Allah”.
118 Capitolo 14: La frase nominale

Si noti che anche il verbo può essere in funzione del predicato della frase nominale:
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺪ ﻣ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “ Zayd è morto” (dove ‫ﺪ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ è ُ‫ﺪﺍﺀ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ mentre il verbo ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬è ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫) ﺍﹾﻟ‬.

14.3 Soggetto e predicato definiti


Nel caso in cui soggetto e predicato sono in stato determinato, e soprattutto alla terza
persona singolare e plurale, di solito il predicato viene separato dal soggetto con il pronome
personale che concorda in genere e in numero con il soggetto. Tale pronome è conosciuto
come “pronome separante” ‫ﻞ‬
ِ‫ﺼ‬
 ‫ﺍﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 (già incontrato nel paragrafo 11.2), e viene usato
là dove il predicato potrebbe essere facilmente confuso con apposizione o attributo.
Esempi:
‫ﺏ‬ ‫ﺍ‬‫ﺘﻮ‬‫ﻮ ﭐﻟ‬ ‫ﻪ ﻫ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah è l’Indulgente”,
‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻮ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ﻫ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻣ‬ “Muhammad è il Messaggero” (invece: ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺪ ﺍﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻣ‬
“Muhammad, il Messaggero” in cui ‫ﻝ‬ ‫ﻮ ﹸ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ ﺍﻟ‬è un’apposizione),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫[ ﺍﻟﻜﺎِﻓﺮ‬2:254] “i miscredenti sono gli ingiusti”,
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺩ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻭﻗﹸﻮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﻭﺃﹸ‬ [3:10] “e quelli saranno il combustibile del Fuoco”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﻫ‬ [8:32] “questa è la verità”,
‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻴ‬ ‫ﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻫ‬ ‫[ ﹶﻛِﻠ‬9:40] “la parola di Allah è la più alta” (per questo esempio
si rimanda al paragrafo 39.5),
‫ﻢ‬ ‫ﺏ ﭐ َﻷﻟِﻴ‬
 ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻋﺬﹶﺍﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻭﹶﺃﻥﱠ‬ [15:50] “e che il castigo Mio è il castigo doloroso (dove
‫ ﹶﺃﻥﱠ‬dal significato “che” introduce un nome in accusativo)”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤ ﹾﻔِﻠﺤ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﻭﺃﹸ‬ [31:5] “e quelli sono i vincitori”.
Il pronome separante resta sempre alla terza persona anche se il soggetto è riferito alla
prima o seconda persona:
‫ﺨِﻠﺾ‬
 ‫ﻪ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺻﺪِﻳ ﹸﻘ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫“ ﹶﺃﻧ‬io sono l’amico suo sincero”.
Capitolo 14: La frase nominale 119

Si faccia attenzione che il pronome separante ‫ﺼ ِﻞ‬


 ‫ ﺍﻟ ﹶﻔ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 non deve essere confuso con
il pronome d’enfasi ‫ ﺍﻟﱠﺘ ﹾﺄﻛِﻴ ِﺪ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 che segue il soggetto per enfatizzarlo (e per
distinguerlo da un altro eventuale soggetto). Tale pronome d’enfasi può riferirsi a tutte
le persone. Esso, a differenza con il pronome separante, accorda con il nome al quale
si riferisce in genere e numero.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﻢ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻭﹶﻟﻜِﻦ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﻇﹶﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [43:76] “e non abbiamo trattati ingiustamente
loro, ma proprio loro sono stati gli ingiusti” ,
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺮﻗِﻴ‬ ‫ﺖ ﭐﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﻨ‬‫[ ﻛﹸ‬5:117] “eri proprio Tu l’Osservatore su di loro”.
Questo pronome può anche enfatizzare il pronome personale suffisso.
Esempi:
‫ﻭﻟﹶﺪﹰﺍ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ﹰﻻ‬‫ﻚ ﻣ‬  ‫ﻨ‬‫ﺎ ﹶﺃﹶﻗﻞﱡ ِﻣ‬‫ﺮ ِﻥ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﺗ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ‬18:39] “se vedi me, proprio me, inferiore a te nei beni
e nei figli” (dove ‫ﻥ‬ ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ = ‫ﺮﻧِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ),
‫ﻢ‬ ‫ﺤ ِﻜﻴ‬
 ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﻠِﻴ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻚ ﺃﹶﻧ‬  ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬2:32] “invero Tu, proprio Tu, sei il Sapiente, il Tollerante”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮﺣِﻴ‬ ‫ﺰ ﭐﻟ‬ ‫ﻌﺰِﻳ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻪ ﻫ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬44:42] “in verità Egli, proprio Lui, è il Possente, il Clemente” ,
‫ﺤﻦ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ ؟ ﹶﻟﻨ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﻟ ﹶﻘﹶﻠﻢ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ِﻟ‬a chi appartiene questa penna? A noi, proprio noi”,
‫ﻚ؟‬  ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻌ ﹸﻜﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬cosa ha distolto voi due, proprio voi due, da quello?”.
A volte possiamo incontrare ‫ ﹶﻟـ‬enfatico prefisso al pronome d’enfasi:

‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬ ِ ‫ﺎِﻟ‬‫ ﭐﻟﺼ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫“ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛﻨ‬eravamo proprio noi i giusti” (dove ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬è la forma più leggera di
‫) ِﺇﻥﱠ‬.
Quando invece il soggetto è composto da una sequenza di varie parole, risulta già ben
chiaro (senza inserimento del pronome separante) che si tratta di una intera frase nominale,
con il soggetto e il predicato evidenti:

‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺪ ﭐﻟ ﱠﻠ ِﻪ ﭐ ِﻹ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻳ‬‫“ ﺍﻟﺪ‬la religione presso Allah è l’Islām”.
‫ﻼﻡ‬
120 Capitolo 14: La frase nominale

Come esercizio si leggano i seguenti ahādīth:

: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﺃﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬‫ﻋ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﺟﱠﻨﺔﹸ ﺍﻟﻜﹶﺎ ِﻓ ِﺮ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﺆ ِﻣ ِﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺠﻦ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫))ﺍﻟ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “la vita terrena
è la prigione del credente e il paradiso del miscredente”. Lo ha trasmesso Muslim.

‫ﺻﱠﻠﻰ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻱ‬
 ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺻ ٍﻢ ﺍ َﻷ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺑ ِﻦ ﻋ‬ ‫ﺙ‬
ِ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻚ ﺍﹾﻟﺤ‬
ٍ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻣ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺁ ﹸﻥ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ , ٌ‫ﺎﺀ‬‫ﺿﻴ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬ ‫ﺼ‬
‫ﻭ ﺍﻟ ﱠ‬ , ‫ﺎﻥﹲ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ ﹶﻗﺔﹸ‬ ‫ﺼ‬
‫ﻭ ﺍﻟ ﱠ‬ , ‫ﻮﺭ‬‫ﻼﺓﹸ ﻧ‬
‫ﺼﹶ‬
‫ﻭ ﺍﻟ ﱠ‬ ...)) : ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ (( ...‫ﻚ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻴ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﺠﺔﹲ ﹶﻟ‬
‫ﺣ ﱠ‬

Da Abū Mālik al-Hārith bin ‘Āsim ash-Sh‘arī [che] disse: disse il Messaggero di

Allah : “[…] la preghiera è una luce, la carità è una prova evidente, la pazienza
è uno splendore, e il Corano è un argomento a favore tuo o contro di te […]”. Lo ha
trasmesso Muslim.
Capitolo 14: La frase nominale 121

14.4 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﻣ ﹾﻔﺘ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﻣ ﹶﻔﺎﺗِﻴ‬ “chiave”

‫ﻮ ٌﺀ‬‫ﻭﺿ‬ _
“abluzione”

‫ﺩ‬ ‫ﻭﻗﹸﻮ‬ _
“combustibile”

‫ﺢ‬ ‫ﻣ ﹾﻔِﻠ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣ ﹾﻔِﻠﺤ‬ “colui che vince”

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻣ‬ ‫ﻣﻮﺍ ﹲﻝ‬ ‫ﹶﺃ‬ “ricchezza, beni”

‫ﺢ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﺻ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺻ‬ “giusto, probo”

‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ِﺳ‬ _
“prigione”

‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﻧ‬ _
“luce”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ _
“prova evidente”

‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 _
“pazienza”

‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺿﻴ‬
ِ _
“splendore”

‫ﺠ ﹲﺔ‬
 ‫ﺣ‬ _
“argomento, prova”
Tab. 14.2
122 Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna”

Capitolo 15

LA FRASE NOMINALE INTRODOTTA

DALLA PARTICELLA “INNA”

15.1 Regole generali

‫ ِﺇﻥﱠ‬viene chiamata ‫ﻞ‬‫ﺔ ِﺑﭑﻟ ِﻔﻌ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺸ‬


 ‫ﻤ‬ ‫ﻑ ﺍﹾﻟ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ “la particella che assomiglia al verbo” perché
si comporta come un verbo transitivo mettendo il nome in accusativo.
‫ ِﺇﻥﱠ‬introduce la frase nominale mettendo in evidenza il soggetto che va in accusativo;
il predicato invece rimane in nominativo; ad esempio nella frase:
‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﹶﻏﻔﹸﻮ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬Allah è Perdonatore”
‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬è il soggetto ‫ ِﺇ ﱠﻥ‬‫ﺳﻢ‬ ‫( ِﺍ‬in accusativo), ‫ﺭ‬ ‫ ﹶﻏﻔﹸﻮ‬è il predicato ‫ ِﺇ ﱠﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺧ‬ (in nominativo).
Si noti che tale particella di solito non viene tradotta, e se tradotta all’italiano, corrisponde
al significato dell’avverbio “certamente, invero”.
Il soggetto di “inna” ovvero ‫ﻢ ِﺇﻥﱠ‬ ‫ ِﺍ ْﺳ‬può essere:
a) un nome nel ruolo del sostantivo; esempi dal Corano:
‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻊ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﹶﻠﱠ‬2:153] “invero Allah è con i pazienti”,
‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺎ ِﺩﻋ‬‫ﺨ‬‫ﲔ ﻳ‬ ‫ﺎِﻓ ِﻘ‬‫ﻤﻨ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ‬4:142] “gli ipocriti cercano di ingannare Allah”,
Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna” 123

‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﺷ ْﻲ ٌﺀ‬ ‫ﻋ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹶﻟ ﹶﺔ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ِﺇ ﱠﻥ‬ [22:1] “certamente il sisma dell’Ora è una cosa terribile”

(dove il soggetto è uno stato costrutto; al nominativo esso sarebbe: ‫ﻋ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹶﻟﺔﹸ ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ),
e il hadīth:
‫ﺘ ِﻌﻴ ﹸﺬﻭﺍ‬‫ﺳ‬ ‫ )) ِﺍ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍ‬
 ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﺖ‬
ْ ‫ﻋْﻨﻬﺎ ﻗﺎﹶﻟ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﻲ ﺍ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺸﺔ‬
 ‫ﻋﻦ ﻋﺎِﺋ‬
‫ﺟﻪ‬ ‫ﻦ ﻣﺎ‬ ‫ﻩ ﺍْﺑ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ .(( ‫ﻖ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﲔ ﹶﻓِﺈ ﱠﻥ ﺍﻟ‬
ِ ‫ﻌ‬ْ ‫ﻦ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﷲ ِﻣ‬
ِ ‫ِﺑﺎ‬

Da ‘A’isha [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “chiedete rifugio in


Allah contro il malocchio, certamente il malocchio è vero”. Lo ha riportato
Ibn Mājah.

b) un pronome attaccato alla particella ‫ ; ِﺇﻥﱠ‬esempi dal Corano:

‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺻ ﹾﻔﺮ‬
 ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫[ ِﺇ‬2:69] “ essa è una giovenca gialla”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬ ِ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻪ ِﻣ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬21:75] “invero egli era tra i devoti”.
Nel caso in cui ‫ ِﺇﻥﱠ‬viene seguita dal pronome personale suffisso, questo pronome può essere

ripetuto anche in nominativo tramite il pronome d’enfasi ‫ﺪ‬ ِ ‫ﺘ ﹾﺄﻛِﻴ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 ; esempi dal Corano:
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻮﻫ‬ ‫ﺖ ﭐﻟ‬  ‫ﻚ ﹶﺃْﻧ‬  ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬3:8] “invero Tu, proprio Tu, sei il Munifico”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹸﻜ ْﻢ ﺃﹶﻧ‬‫[ ﹶﻓﻘﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ‬21:64] “dunque dissero: invero voi, proprio voi, siete gli
ingiusti”.
Si noti che ‫ ِﺇﻥﱠ‬con il pronome personale di prima persona singolare produce due forme: ‫ﲏ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ِﺇ‬
oppure ‫ﻲ‬‫ ِﺇﻧ‬, mentre con il pronome di prima persona plurale diventa ‫ﺎ‬‫ِﺇﻧ‬ oppure ‫ﺎ‬‫ﻧﻨ‬‫ ِﺇ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻚ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻲ ﹶﺃﻧ‬‫[ ِﺇﻧ‬20:12] “in verità Io, proprio io, sono il Signore tuo” (dove ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻧ‬ è

‫ﺘ ﹾﺄﻛِﻴ ِﺪ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬  , pronome d’enfasi ),


‫ﻪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻧﻨِﻲ ﹶﺃﻧ‬‫[ ِﺇ‬20:14] “in verità Io, proprio Io, sono Allah” (dove ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻧ‬è ‫ﺘ ﹾﺄﻛِﻴ ِﺪ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 ).
124 Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna”

Di norma ‫ ِﺇﻥﱠ‬viene usata nei seguenti casi:


a) per enfatizzare il soggetto e rendere così la frase più espressiva (come si è già detto);
b) per cambiare l’ordine delle parole nella frase, ad esempio per far precedere il soggetto
al predicato (verbale).
Esempi dal Corano dell’uso della particella ‫ ِﺇﻥﱠ‬:

‫ﻪ‬ ‫ﻑ ﭐﻟﻠﱠ‬  ‫ﺎ‬‫ﻲ ﹶﺃﺧ‬‫[ ِﺇﻧ‬59:16] “io temo Allah”,


‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬‫[ ِﺇﻧ‬11:56] “io ho confidato in Allah”,
‫ﺩ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻬ ْﻢ ِﻋﺒ‬ ‫ﻧ‬‫“ ِﺇ‬loro sono i servi di Allah”,
‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﻁ‬ ٍ ‫ﺍ‬‫ﺻﺮ‬ِ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬11:56] “certamente il Signore mio è sulla retta via”,
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺤﺸ‬ ْ ‫ﻋ ِﻦ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻰ‬‫ﺗْﻨﻬ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟ‬29:45] “invero la preghiera impedisce l’oscenità”,
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﺎﻛﹸﻢ ِﻣﻦ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺚ ﹶﻓِﺈﻧ‬ ِ ‫ﺒ ْﻌ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
ٍ ‫ﺭْﻳ‬ ‫ﺘ ْﻢ ﻓِﻲ‬‫ﺱ ﺇِﻥ ﻛﹸﻨ‬
 ‫ﻨﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬22:5] “o gente!
Se siete in dubbio sulla resurrezione, allora [sappiate che] in verità Noi abbiamo creato
voi da terra”,
‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫[ ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ ْﺭﺿِﻲ ﻭ‬29:56] “la terra Mia è vasta”,
‫ﻳﺴْﺮﹰﺍ‬ ‫ﺴ ِﺮ‬ ْ ‫ﻊ ﭐﻟﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬94:6] “invero con la difficoltà c’è facilità”.
Quando il soggetto viene introdotto dalla particella ‫ ِﺇﻥﱠ‬, il pronome separante ‫ﻞ‬
ِ‫ﺼ‬ْ ‫ ﺍﻟ ﹶﻔ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬

non è più richiesto, dato che il predicato è sufficientemente evidenziato dalla sua presenza
in nominativo:
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ “Allah è la Verità” (si osserva che il soggetto e predicato sono in stato

determinato, ma non separati da ‫ﻞ‬


ِ‫ﺼ‬
ْ ‫ﺍﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﺿ ِﻤﲑ‬
 , in quanto il soggetto ‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ‬viene evidenziato
dall’accusativo mentre il predicato ‫ﻖ‬
‫ﺤ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬è caratterizzato dal nominativo).
Tuttavia tale pronome può essere inserito tra il soggetto e predicato di ‫ﻥ‬ ‫ ِﺇ ﱠ‬.
Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna” 125

Esempi:
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻪ ﻫ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬Allah è la Verità”,
‫ﺼﲑ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﻊ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺴﻤِﻴ‬ ‫ﻮ ﭐﻟ‬ ‫ﻪ ﻫ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬40:20] “invero Allah è l’Ascoltatore, il Vedente”.
15.2 La “la” iniziale
La ‫ﻟﹶـ‬ iniziale ( ‫ﺍﺀ‬‫ﻡ ﺍ ِﻻْﺑِﺘﺪ‬ ‫ ) ﻻ‬è la lettera lām con fatha (cioè ‫) ﹶﻝ‬, prefissa al soggetto
della frase nominale per accentuarlo, ovvero per metterlo in evidenza, rafforzando così
il senso della frase.
Esempi dal Corano:
‫ﺒﺮ‬‫ﺮ ِﺓ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ ﭐﻵ ِﺧ‬‫ﻭﹶﻟﹶﺄ ْﺟﺮ‬ [16:41] “ e certamente il compenso dell’altra vita è più grande”,
‫ﺒﺮ‬‫ﺮ ِﺓ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﺏ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [39:26] “e certamente il castigo dell’altra vita è più grande”,
‫ﺸ ِﺮ ﹶﻛ ٍﺔ‬
ْ ‫ﺮ ِﻣ ْﻦ ﻣ‬ ‫ﺧْﻴ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ ْﺆ ِﻣ‬‫ﻣ ﹲﺔ ﻣ‬ ‫ﻭﹶﻟﹶﺄ‬ [2:221] “certamente una schiava credente è meglio di
una politeista”,
‫ﺸ ِﺮ ٍﻙ‬
ْ ‫ﺮ ِﻣ ْﻦ ﻣ‬ ‫ﺧْﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ ْﺆ ِﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌْﺒ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [2:221] “certamente uno schiavo credente è meglio di
un politeista”,
‫ﺒﺮ‬‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﻭﹶﻟ ِﺬ ﹾﻛﺮ‬ [29:45] “ e certamente il ricordo di Allah è il più grande”,
e dal hadīth:

‫ﺒﻴ ِﻞ‬‫ﻭﺓﹲ ﰲ ﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻐ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﺃ ﱠﻥ‬ ‫ﻋْﻨ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻧﺲ‬‫ﻋﻦ ﹶﺃ‬
‫ﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﻭﻩ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﺎ‬‫ﺎ ﻓِﻴﻬ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻴﺮ‬ ‫ﺧ‬ ، ‫ﺣﺔﹲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬، ‫ﷲ‬
ِ‫ﺍ‬

Da Anas [che]: disse il Messaggero di Allah : “certamente una mattina


sulla via di Allah oppure una sera è meglio della vita terrena e di quello che è in essa”.
Lo ha trasmesso al-Bukhārī.
126 Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna”

15.3 La “la” slittata


La ‫ﻟﹶـ‬ iniziale (‫ﺍﺀ‬‫ﻻ ْﺑِﺘﺪ‬
ِ‫ﺍ‬ ‫ﻡ‬ ‫ ) ﻻ‬non può essere attaccata a ‫ ِﺇﻥﱠ‬, perciò viene spostata
e attaccata al predicato (chiamato ‫ ِﺇﻥﱠ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺧ‬
 ). In questo caso “lām” viene chiamata
‫ﺣ ﹶﻠ ﹶﻘ ﹸﺔ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻡ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺍﻟﻼ‬ “la lām rotolata [via dal suo posto]” perché viene spostata dal suo posto
originale (cioè il soggetto) e attaccata al predicato.
La frase nominale con ‫ ِﺇﻥﱠ‬e ‫ ﻟﹶـ‬insieme è più espressiva in confronto alla frase introdotta
solamente da ‫( ِﺇﻥﱠ‬senza ‫ ﻟﹶـ‬attaccata al predicato), oppure in confronto alla frase con

il solo ‫ﺍﺀ‬‫ﻹ ْﺑِﺘﺪ‬


ِ ‫ﻡ ﺍ‬ ‫ ﻻ‬. Ad esempio per dire “la tua casa è grande” possiamo ricorrere a una
delle seguenti costruzioni: ‫ﲑ‬  ‫ﻚ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﺑْﻴﺘ‬ , ‫ﲑ‬ ‫ﻚ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﺒْﻴﺘ‬‫ ﹶﻟ‬, ‫ﲑ‬ ‫ﻚ ﹶﻛِﺒ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺑْﻴ‬ ‫ ِﺇﻥﱠ‬oppure infine
‫ﲑ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ ﹶﻜِﺒ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺑْﻴ‬ ‫ ِﺇﻥﱠ‬dove l’ultima frase è la più accentuata in espressività e significa
letteralmente: “invero la casa tua è certamente grande”. Esempi dal Corano:
‫ﺤ ِﻤ ِﲑ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼ ْﻮﺕ‬
 ‫ﺕ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺻﻮ‬
ْ ‫ﺮ ﭐ َﻷ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﹶﺃْﻧ ﹶﻜ‬ [31:19] “invero la più sgradevole delle voci
è certamente la voce dell’asino”,
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻠﻰ ﭐﻟﻨ‬‫ﻀ ٍﻞ ﻋ‬ ْ ‫ﻪ ﹶﻟﺬﹸﻭ ﹶﻓ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬10:60] “invero Allah è il Detentore di grazia sulla gente”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ْﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺕ ﹶﻟ ْﻮ ﻛﹶﺎﻧ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﻌْﻨ ﹶﻜﺒ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺒْﻴ‬‫ﺕ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﺒﻴ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ ﹶﺃ ْﻭ‬ [29:41] “ma certamente la più
fragile casa è la casa del ragno, se avessero saputo”,
‫ﺪ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻫ ﹸﻜ ْﻢ ﹶﻟﻮ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ِﺇ ﹶﻻ‬37:4] “certamente il Dio vostro è Uno”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﲔ ﹶﻟﻜﹶﺎ ِﺫﺑ‬  ‫ﻨﺎِﻓ ِﻘ‬‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟﻤ‬63:1] “in verità gli ipocriti sono dei bugiardi”,
‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬  ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
ْ ‫ﻧ‬ [63:1] “attestiamo che tu sei il Messaggero di Allah”,
‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬  ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬22:67] “in verità tu sei sulla guida retta” (esempio riportato
precedentemente nel paragrafo 13.2),
‫ﺷﻜﹸﻮ ٍﺭ‬ ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ﺻﺒ‬
 ‫ﺕ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ‬
ٍ ‫ﻚ ﻵﻳﺎ‬
 ‫ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ‬ [14:5] “invero in quello ci sono dei segni per ogni
[uomo] paziente e grato” (esempio già visto nel paragrafo 10.1),
Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna” 127

‫ﺮ ٍﺓ‬ ‫ﻣ ْﻐ ِﻔ‬ ‫ﻚ ﹶﻟﺬﹸﻭ‬


 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬41:43] “in verità il Signore tuo è il Detentore del perdono”,
‫ﲔ‬ ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟﺴ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬10:2] “invero questo è certamente un mago evidente”,
‫ﺎِﻓﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﹶﻟﻐ‬‫ﺎِﺗﻨ‬‫ﻋ ْﻦ ﺁﻳ‬ ‫ﺱ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺍ ِﻣ‬‫ﻭِﺇﻥﱠ ﹶﻛِﺜﲑ‬ [10:92] “ma in verità tanti tra gli uomini, dei
segni Nostri, sono certo incuranti”,
‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﺠﻨ‬ ْ ‫ﻤ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬15:6] “tu sei certamente un folle”,
‫ﻮ ٍﻝ ﹶﻛ ِﺮ ٍﱘ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ ْﻮﻝﹸ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬81:19] “invero questa è di certo la parola di un Messaggero
nobile”,
‫ﺴ ٍﺮ‬
ْ ‫ﺎ ﹶﻥ ﹶﻟﻔِﻲ ﺧ‬‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻹِﻧﺴ‬103:2] “in verità l’uomo è di certo in rovina”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﺺ‬  ‫ﻮ ﭐﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟﻬ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬3:62] “in verità questi sono certamente i racconti veri”
(dove ‫ﻮ‬  ‫ ﻫ‬è ‫ﺼ ِﻞ‬ْ ‫ ﺍﻟ ﹶﻔ‬‫ﺿ ِﻤﲑ‬ ;‫ﺺ‬  ‫ﺼ‬ ‫ ﹶﻗ‬è il sostantivo collettivo dal significato: “racconti,
novelle”).
Si noti che ‫ﺰ ْﺣﹶﻠ ﹶﻘﺔﹸ‬ ‫ﻡ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺍﻟﻼ‬ può anche essere prefissa al verbo al presente ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫( ﺍﹾﻟﻤ‬nella
proposizione nominale):
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻳ ْﻮ‬ ‫ﻬ ْﻢ‬ ‫ﻨ‬‫ﺑْﻴ‬ ‫ﺤﻜﹸﻢ‬
ْ ‫ﻴ‬‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ‬ [16:124] “e invero il Signore tuo di certo giudicherà

tra di loro nel Giorno del Giudizio” (questa è una frase nominale perché il verbo ‫ﺤﻜﹸﻢ‬
ْ ‫ﻳ‬
viene preceduto dal soggetto ‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ). Per il tempo ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬si rimanda al capitolo 20.
Si noti che ‫ ﹶﻟـ‬premessa a un nome o a un verbo al presente è di carattere incoativo (che
indica l’inizio di un’azione) o asseverativo o affermativo (come nella frase: ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺒْﻴ‬‫ ﹲﻞ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﹶﻟ‬
“c’è un uomo in casa”). Come ulteriore esempio si riporta il seguente hadīth:
 ‫ )) ﺇ ﱠﻥ ﺍﷲ ﹶﻟ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
‫ﻰ‬‫ﲑﺿ‬  ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻋْﻨ‬ ‫ﷲ‬ ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﻧﺲ‬
ُ ‫ﻲ ﺍ‬ ‫ﺿ‬
(( ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻩ‬‫ﻤﺪ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﹶﻓ‬، ‫ﺔ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ ﺍﻟ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ، ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻩ‬‫ﻤﺪ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﹶﻓ‬، ‫ﺄ ﹸﻛ ﹸﻞ ﺍ َﻷ ﹾﻛ ﹶﻠ ﹶﺔ‬‫ﺒ ِﺪ ﻳ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‬
‫ﺴِﻠﻢ‬
ْ ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬
128 Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna”

Da Anas [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “Allah si soddisfa del


servo che mangia il pasto quindi loda Lui per esso, e beve la bevanda quindi loda Lui
per essa”. Lo ha trasmesso Muslim (l’assenza del pronome relativo ‫“ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬il quale, che”
in questo hadīth viene spiegata nel paragrafo 38.6).

15.4 La sequenza dei componenti nella frase nominale


Il tipico ordine dei componenti nella proposizione nominale è soggetto + predicato +
complemento oggetto “puro” o “impuro” (vedere il paragrafo 43.2). Si osservi la Tabella
15.1.

complemento oggetto predicato soggetto


‫ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺘ ْﻢ‬‫ﹶﺃْﻧ‬
‫ﻋْﻨﻪ‬ ‫ﻏﹶﺎﻓِﻠﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ ْﻢ‬‫ﹶﺃْﻧ‬
Tab. 15.1
Tuttavia, nel Corano l’ordine dei componenti nella frase nominale alla fine del versetto
è soggetto + complemento oggetto (puro o impuro) + predicato (per assonanza); esempi:
‫ﺪ‬ ‫ﺷﻬِﻴ‬ ‫ﺷ ْﻲ ٍﺀ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻛﻞﱢ‬ ‫ﺖ‬  ‫[ ﹶﺃْﻧ‬5:117] “Tu di ogni cosa sei testimone”,
‫ ﻏﹶﺎﻓِﻠﻮ ﹶﻥ‬‫ﻋْﻨﻪ‬ ‫ﺘ ْﻢ‬‫ﻭ ﹶﺃْﻧ‬ [12:13] “mentre voi su di lui siete distratti”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺘ ْﻢ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻪ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃْﻧ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻭﭐ‬ [5:88] “e temete Allah il Quale voi in Lui siete
credenti” (dal senso: “e temete Allah nel Quale credete”).

15.5 Il predicato della frase nominale introdotto da


una preposizione
Nella lingua araba il predicato nominale può essere introdotto da una preposizione, e in tal
caso la costruzione segue le seguenti regole. Quando il soggetto nella frase non verbale
è in stato determinato, esso si trova al primo posto, seguito dal predicato che è introdotto da
una preposizione, come negli esempi della Tabella 15.2.
Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna” 129

‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻊ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺍﹶﻟّﹶﻠ‬ “Allah è con i pazienti”

‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﺿ‬‫ﺍﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ “gli ingiusti sono in sviamento evidente”

‫ﺮﺍ ِﺀ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹾﻠﻔﹸ ﹶﻘ‬


 ‫ﻗﺎ‬‫ﺪ‬‫ﺍﻟﺼ‬ “ le elemosine sono per i poveri ”
Tab. 15.2
Quando invece il soggetto è in stato indeterminato, il predicato introdotto dalla
preposizione deve precedere il soggetto, come negli esempi della Tabella 15.3.

‫ﲑ‬ ‫ﺩ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺽ ﹶﻓﺴ‬


ِ ‫ﻓِﻲ ﭐ َﻷ ْﺭ‬ “sulla terra c’è una grande corruzione”

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻑ ِﺭﺟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻠﻰ ﭐ َﻷ ْﻋﺮ‬‫ﻋ‬ “sul A‘raf *ci sono degli uomini”
Tab. 15.3

* luogo situato tra Paradiso e Inferno


15.6 Note

Quando ‫ﻧﺎ‬‫ ِﺇ‬viene preceduta dalla particella interrogativa ‫ﺃ‬ insieme possono essere scritte

come ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃِﺋﻨ‬:

‫ﺍ‬‫ﺟﺪِﻳﺪ‬ ‫ﺧ ﹾﻠﻘﹰﺎ‬ ‫ﻮﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤْﺒﻌ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫[ ﹶﺃِﺋﻨ‬17:98] “ forse noi saremo resuscitati in nuova creazione?”.
Riguardo alla lām slittata, essa può essere attaccata al soggetto nel caso in cui esso viene
spostato dopo il predicato:
‫ﻳ ﹰﺔ ﹶﻟ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﻚ ﻟﹶﺂ‬  ‫[ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﺫِﻟ‬2:248] “in verità c’è in quello un segno per voi”,
‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﺎ ِﻡ ﹶﻟ ِﻌْﺒ‬‫ﻭِﺇﻥﱠ ﹶﻟ ﹸﻜ ْﻢ ﻓِﻲ ﭐ َﻷْﻧﻌ‬ [23:21] “e invero c’è per voi nel bestiame una lezione”
(in questi esempi il soggetto viene mandato alla fine della frase nominale perché è in stato
indeterminato).
130 Capitolo 15: La frase nominale introdotta dalla particella “inna”

15.7 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺤﺸ‬
ْ ‫ﹶﻓ‬ _ “oscenità, turpitudine,
(ma anche: ‫ﺸ ﹲﺔ‬  ‫) ﹶﻓﺎ ِﺣ‬ fornicazione”

‫ﺚ‬
‫ﺑ ْﻌ ﹲ‬ _
“resurrezione”

‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ _
“polvere, terra”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﻣ ْﻐ ِﻔ‬ _
“perdono, remissione”

‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺳ‬ _
“mago, stregone”

‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﺠﻨ‬
ْ ‫ﻣ‬ _
“pazzo, folle, indemoniato”

‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
ْ ‫ﺧ‬ _
“perdizione, rovina”

‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧﻌ‬ “bestiame (ovini, caprini,


bovini, cammelli)”
“lezione (su cui meditare per
‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ِﻋْﺒ‬ _
trarre degli insegnamenti),
insegnamento”

‫ﺙ‬
‫ﻮ ﹲ‬‫ﻣْﺒﻌ‬ ‫ﻮﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣْﺒﻌ‬ “resuscitato”
(il participio passato)

‫ﻖ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ‬ _
“creazione”
Tab. 15.4
Capitolo16: I verbi “essere” e “non essere” 131

Capitolo 16

I VERBI “ESSERE” E “NON ESSERE”

16.1 Il verbo “kāna”

Il verbo ‫ﻥ‬
‫[ ﻛﹶﺎ ﹶ‬kāna] esprime il concetto di “essere, stare”. Viene classificato tra i verbi di
seconda radicale debole (discussi nel capitolo 25). Il verbo ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬si coniuga sia al presente
che al passato. Al presente, quando in funzione di copula, in genere non viene espresso
(ovvero non compare nella frase, essendo sottinteso). Per il momento si accenna soltanto
che spesso questo verbo viene anche adoperato come verbo ausiliare, e in questo caso non
viene tradotto in quanto svolge un ruolo puramente grammaticale.

16.2 La coniugazione e l’uso del verbo “kāna”


Siccome la frase nominale non esprime esplicitamente il tempo, nel caso si voglia rendere
il senso del passato, viene adoperato il verbo ‫ﻥ‬
‫ﻛﹶﺎ ﹶ‬. In altre parole, il concetto espresso dalla
frase nominale si assegna al passato appunto tramite l’uso di questo verbo.
‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬viene dunque usato per mandare la frase nominale al passato.
Prendiamo come esempio una semplice frase nominale : ‫ﺾ‬  ‫ﻣﺮِﻳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “Zayd è malato”
dove ‫ﺪ‬  ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ è il soggetto e ‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ è il predicato. Per esprimere questa frase al passato,
dobbiamo aggiungere il verbo ‫ﻥ‬ ‫ﻛﹶﺎ ﹶ‬, che introduce la frase, mettendo il vecchio predicato in
accusativo:
132 Capitolo 16: I verbi “essere” e “non essere”

‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ “Zayd era malato”.

Volendo invece negare la frase, si usa la particella ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬:

‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻣ‬ “Zayd non era malato”.

Il verbo “essere” ( ‫ ) ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬si coniuga come riportato nella seguente Tabella 16.1.
Presente Passato
singolare duale plurale singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile ‫ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﻧﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﻧﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﹸﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻨ‬
2ª persona
maschile ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻛﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﹸﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﹸﻛ‬
2ª persona
femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﻜﹸﻮِﻧ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺗ ﹸﻜﻦ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻛﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﹸﻛ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﻨ‬‫ﹸﻛ‬
3ª persona
maschile ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﻧﺎ‬‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻛﹶﺎﻧ‬
3ª persona
femminile ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻳ ﹸﻜﻦ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﺘ‬‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﹸﻛﻦ‬
Tab. 16.1

Esempi dal Corano:


‫ﲔ‬
 ‫ﻮﺍ ﻇﹶﺎﻟِﻤ‬‫[ ﻛﹶﺎﻧ‬7:148] “sono stati ingiusti”,
‫ﺎ‬‫ﺍِﻧﻴ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ِﺩﻳ‬‫ﻳﻬ‬ ‫ﺍﻫِﻴﻢ‬‫ﺑﺮ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﺇ‬‫[ ﻣ‬3:67] “non era Ibrāhīm né un giudeo né
un cristiano” (esempio riportato anche nel paragrafo 20.3),
‫ﲔ‬ ‫ﺳﺎ ِﺭِﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻛﻨ‬‫ﻭﻣ‬ [12:73] “e non siamo stati dei ladri”,
‫ﲔ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﻏﹶﺎِﻓِﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻛﻨ‬‫[ ِﺇﻧ‬7:172] “veramente noi eravamo di questo noncuranti”,
‫ﻦ‬ ‫ﻮ ٍﻡ ﻛﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻬﺎ ﻛﹶﺎ‬ ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬27:43] “in verità ella era da un popolo miscredente”,
‫ﲔ‬ ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹸﻛﻨ‬ [27:42] “ed eravamo [già] dei sottomessi [ad Allah]”,
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺖ ﻓِﻲ ﹶﻏ ﹾﻔﹶﻠ ٍﺔ ِﻣ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺪ ﻛﹸ‬ ‫[ ﹶﻟ ﹶﻘ‬50:22] “davvero eri in noncuranza da questo”.
Capitolo16: I verbi “essere” e “non essere” 133

Si noti che nel Corano il verbo ‫ﻥ‬


‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬molto spesso viene tradotto al presente , pur essendo
grammaticalmente al passato. Questo suo significato di presente si trova principalmente
dove il versetto ha un significato generale.
Esempi:
a) quando riferito ad Allah:
‫ﺼﲑًﺍ‬
ِ ‫ﺑ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ [25:20] “e il Signore tuo è Vedente”,
‫ﺴﲑًﺍ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺫِﻟ‬ [4:169] “e quello per Allah è facile”,
‫ﻭﺭًﺍ‬‫ﻣ ﹾﻘﺪ‬ ‫ﺪﺭًﺍ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻗ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃ‬ [33:38] “e l’ordine di Allah è decreto stabilito”;
b) quando il versetto esprime un concetto generale oppure una regola fissa:
‫ﻮﺭًﺍ‬‫ﺎ ﹸﻥ ﹶﻗﺘ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐ ِﻹ‬ [17:100] “e l’uomo è avarissimo” (esempio già incontrato nel
capitolo 7) ,
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻮ ﹲﺓ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻮ ِﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹸﺃ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺪ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﹶﻟ ﹶﻘ‬ [33:21] “certamente avete nel Messaggero di
Allah un esempio buono”,
‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬
‫ﺿﹶ‬ ‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻬﺪِﻱ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺴ ِﻤﻊ‬
 ‫ﺖ ﺗ‬
 ‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓﹶﺄ‬43:40] “forse tu farai
sentire il sordo o guiderai il cieco e colui che è in sviamento evidente?”.

Nel Corano il verbo ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ha valore di presente anche quando preceduto dalla particella di
negazione ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬o dalla particella interrogativa ‫ ﹶﺃ‬.
Esempi:
‫ﻳ ِﻪ‬‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻖ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﺼﺪِﻳ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﺣﺪِﻳﺜﹰﺎ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫[ ﻣ‬12:111] “non è [questo Corano]
un discorso inventato, ma la conferma di ciò che è tra le mani sue” (dal senso: “la
conferma di ciò che lo precede”),
ِ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻟِﻠﻨ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ٍﻞ ِﻣ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺒﹰﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬‫ﻋﺠ‬ ‫ﺱ‬ [10:2] “forse per la gente è uno
sbalordimento che abbiamo rivelato a un uomo dei loro?”.

Di norma il verbo ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ al presente esprime principalmente l’incertezza, e in questo caso

viene spesso rafforzato nel suo significato da ‫ﹶﻗ ْﺪ‬ che lo precede.
Si osservi:
134 Capitolo 16: I verbi “essere” e “non essere”

‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﹶﻃﺒِﻴﺒﹰﺎ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ؟ ﹶﻗ‬ ‫ﺬﺍ ﭐﻟﺮ‬‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻣ‬ “chi è questo uomo? Sarà un medico”,
‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﻟِﻲ‬ ‫ﻰ‬‫ﺏ ﹶﺃﻧ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬  ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬3:47] “disse: o Signore mio! Come sarà a me
un bambino?” (per ‫ﺏ‬  ‫ﺭ‬ del significato “o Signore mio!” si rimanda al paragrafo 40.5).

16.3 La coniugazione e l’uso del verbo “laysa”

Il verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ [laysa] fa parte del gruppo dei cosiddetti verbi “difettivi” perché si trova
coniugato solo al passato, e nel modo indicato nella Tabella 16.2.

singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺴﺖ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﹶﻟ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻟ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻟ‬
3ª persona maschile ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ ‫ﺴﺎ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻴﺴ‬‫ﹶﻟ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻟ‬
Tab. 16.2
Dal verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ non vengono formati nè il presente, nè i participi, ecc. Esso ha soltanto
valore di presente, significa “non è” ed esprime una negazione di esistenza, ma appare
soltanto nella forma del passato.
Il predicato di ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬viene messo :
a) in accusativo, come nei seguenti casi:
‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ﻣ‬  ‫ﺴ‬  ‫[ ﹶﻟ‬13:43] “non sei un inviato”,
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻕ‬ِ ‫ﺸ ِﺮ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ ِﻗ‬ ‫ﻫﻜﹸ‬ ‫ﺟﻮ‬‫ﻮﻟﱡﻮﺍ ﻭ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺲ ﭐﻟِﺒ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻟ‬2:177] “non è [la vera] fede che
volgiate i visi vostri verso l’oriente e l’occidente”;
b) oppure in genitivo, se introdotto da ‫ ﺑِـ‬:
‫ﻮﻛِﻴ ٍﻞ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺴﺖ‬
 ‫[ ﹶﻟ‬6:66] “non sono su di voi garante”,
Capitolo16: I verbi “essere” e “non essere” 135

‫ﻴ ِﻄ ٍﺮ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻢ ِﺑﻤ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬ ‫ﺴ‬ ‫[ ﹶﻟ‬88:22] “non sei su di loro dominatore”,
‫ﻌﺰِﻳ ٍﺰ‬ ‫ﻪ ِﺑ‬ ‫ﺲ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻟ‬39:37] “forse non è Allah possente ?”.
Il verbo ‫ﺲ‬  ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬viene usato:
a) nella negazione della frase nominale:
‫ﻼ‬‫ﺳ ﹰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ﻣ‬
 ‫ﺴ‬ ‫ ﹶﻟ‬oppure ‫ﺳ ٍﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫“ ﹶﻟ‬non sei un inviato” come negazione della frase
‫ﺳ ﹲﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫( ﹶﺃ‬dove ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬è il soggetto e ‫ﺳ ﹲﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ il predicato nominale).
Si noti che tale frase nominale può anche essere negata tramite la particella della negazione
‫ ﻣﹶﺎ‬: ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ﻣ‬
 ‫ﻧ‬‫ ﻣﹶﺎ ﹶﺃ‬oppure ‫ﺳ ٍﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ِﺑ‬
 ‫ﻧ‬‫; ﻣﹶﺎ ﹶﺃ‬
b) nella negazione del verbo (di norma al presente) come sinonimo della particella ‫ﻻ‬
‫ ﹶ‬, ma è
più forte di essa; in tal caso ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ accorda con il verbo principale in numero e genere;
esempi:
‫ﻱ‬ِ ‫ﺭ‬‫ ﹶﺃﺩ‬‫ﺴﺖ‬  ‫“ ﹶﻟ‬non so” (come forte negazione di ‫ﺩﺭِﻱ‬ ‫) ﹶﻻ ﹶﺃ‬,
‫ﺪ ﻫﺬﺍ‬ ‫ﺼ‬ ِ ‫ ﹶﺃ ﹾﻗ‬‫ﺴﺖ‬  ‫“ ﹶﻟ‬non intendo questo”,
‫ﻪ‬ ‫ﺐ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ﹶﻟ‬non conosce l’invisibile se non Allah”.
Altri esempi dell’uso del verbo ‫ﺲ‬  ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬tratti dal Corano:
‫ﻚ‬ ‫ﻫِﻠ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺲ ِﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻪ ﹶﻟ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬11:46] “invero lui non è della famiglia tua”,
‫ﻦ‬ ‫ﻣﹾﺜﻮًﻯ ِﻟ ﹾﻠﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺲ ﻓِﻲ‬  ‫ﻴ‬‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬29:68] “forse non è nell’Inferno una dimora per
i miscredenti?”,
‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺗ‬‫ﺧ ﹶﻄ ﹾﺄ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺡ ﻓِﻴﻤ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻟ‬ [ 33:5] “non c’è su di voi peccato in quello che
avete sbagliato esso”,
‫ﻲ ٌﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺲ ﹶﻛ ِﻤﹾﺜِﻠ ِﻪ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ [42:11] “non c’è come simile Suo niente” (esempio riportato
precedentemente nel paragrafo 10.6),
‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻣ ﹾﻠ‬ ‫ﺲ ﻟِﻲ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬43:51] “forse non appartiene a me il regno dell’Egitto?”,
136 Capitolo 16: I verbi “essere” e “non essere”

‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻫﺬﹶﺍ ِﺑﭑﹾﻟ‬ ‫ﺲ‬


 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬46:34] “forse non è questa la verità?”,
‫ﻢ‬ ‫ﺲ ﻓِﻲ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ ِﻬ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻨِﺘ ِﻬ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ِﺑﹶﺄﹾﻟ‬ [48:11] “dicono con le lingue loro quello che non
è nei cuori loro”,
‫ﺿﺮِﻳ ٍﻊ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﻡ ِﺇﻻﱠ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﹶﻃﻌ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺲ ﹶﻟ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ [88:6] “non avranno [nessun] cibo tranne spine”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻮﻙ ﻓِﻲ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺷ‬ : ‫ﺿﺮِﻳﻊ‬

16.4 La negazione della frase nominale tramite la particella


di negazione “mā”

La frase nominale può essere negata tramite il verbo ‫ﺲ‬


 ‫ﹶﻟ ْﻴ‬ oppure (come è stato già

accennato in questo capitolo ) tramite la particella ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬.


Si noti che la particella ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬introduce:
a) il predicato in accusativo (raramente):
‫ﺮﹰﺍ‬‫ﺑﺸ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬12:31] “questo non è un essere umano”;
b) il predicato in genitivo preceduto da ‫ ﺑِـ‬:
‫ﺖ‬
ٍ ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﺑ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫“ ﻣ‬egli non è morto”.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ [12:17] “ma tu non sarai credente a noi” (dal senso: “non ci
crederai”),
‫ﻌﺒِﻴ ِﺪ‬ ‫ﻚ ِﺑ ﹶﻈﻼﱠ ٍﻡ ِﻟ ﹾﻠ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [41:46] “il Signore tuo non è ingiusto con i servi”,
‫ﻮ ٍﻥ‬‫ﺠﻨ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﺎ ِﺣﺒ‬‫ﺎ ﺻ‬‫[ ﻣ‬81:22] “ non è il compagno vostro un folle”,
‫ﻌﺰِﻳ ٍﺰ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺑ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﺎ ﹶﺫِﻟ‬‫ﻭﻣ‬ [14:20] “e quello non è per Allah difficile”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻴِﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓﻤ‬37:58] “forse dunque noi non saremo morti?”,
Capitolo16: I verbi “essere” e “non essere” 137

‫ﻮ ِﺭ‬‫ﻦ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺴ ِﻤ ٍﻊ‬


 ‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ [35:22] “ma tu non sei colui che farà sentire chi è nelle
tombe”.

16.5 Riassunto

Si osservi il seguente schema nella Tabella 16.3 dove sono state riassunte alcune delle
regole viste.

Frase al presente Frase al passato


‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻲ ﻣ‬ ‫ِﻫ‬ ‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﺖ ﻣ‬
 ‫ﻧ‬‫ﹶﻛﺎ‬
“lei è musulmana” “lei era musulmana”
‫ﻤ ٍﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻲ ِﺑﻤ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ ﻣ‬/ ‫ﻤ ٍﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻲ ِﺑﻤ‬ ‫ﺖ ِﻫ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ ‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﺖ ﻣ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ‬‫ﻣ‬
‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻲ ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ ﻣ‬/ ‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻲ ﻣ‬ ‫ﺖ ِﻫ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ‬ “lei non era
musulmana”
“lei non è musulmana”
Tab. 16.3
138 Capitolo 16: I verbi “essere” e “non essere”

16.6 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


“ladro, colui che ruba”
‫ﻕ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ ِﺭﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺳ‬ (participio presente; vedere
il capitolo 28)
“colui che è distratto;
‫ﻏﹶﺎِﻓ ﹲﻞ‬ ‫ﻏﹶﺎِﻓﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ negligente” (participio
presente)
‫ﹶﻏ ﹾﻔﹶﻠ ﹲﺔ‬ _ “noncuranza, distrazione;
negligenza”
‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬ _
“facile”

‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﹶﻗ‬ _


“decreto”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ _ “esempio (da seguire)”

‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ _ “buono”
“fai sentire, farai sentire”
‫ﺴ ِﻤﻊ‬
 ‫ﺗ‬ _ (2ª persona maschile
singolare)
“guidi, guiderai”
‫ﻬﺪِﻱ‬ ‫ﺗ‬ _ (2ª persona maschile
singolare)
‫ﺚ‬
‫ﺣﺪِﻳ ﹲ‬ ‫ﺎﺩِﻳﺚﹸ‬‫ﹶﺃﺣ‬ “discorso; narrazione;
hadīth”
“viene inventato”
‫ﺮﻯ‬‫ﻳ ﹾﻔﺘ‬ _ (3ª persona maschile
singolare)
‫ﻖ‬ ‫ﺼﺪِﻳ‬
 ‫ﺗ‬ _ “conferma”

‫ﺐ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫ﻋ‬ _ “sbalordimento”

‫ﺐ‬
 ‫ﹶﻃﺒِﻴ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﹶﺃ ِﻃﺒ‬ “medico”

‫ﺸ ِﺮﻕ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ _
“il posto dove sorge il sole,
l’oriente”
Capitolo16: I verbi “essere” e “non essere” 139

‫ﻐ ِﺮﺏ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ _


“il posto dove tramonta
il sole, l’occidente”
‫ﻭﻛِﻴ ﹲﻞ‬ _ “garante”
“dominatore” (participio
presente del verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﻴ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬
‫ﺮ‬ ‫ﻴ ِﻄ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻣ‬ _ dove
‫ ﺹ → ﺱ‬subendo un
mutamento fonetico)
‫ﻣﹾﺜﻮًﻯ‬ _
“dimora, abitazione, luogo
di soggiorno”
“dicono, diranno”
‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ _ (3ª persona maschile
plurale)
‫ﻙ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺷ‬ _
“spine” (sostantivo
collettivo)
‫ﺪ‬ ‫ﻋﺒِﻴ‬
‫ﺪ‬ ‫ﺒ‬‫ﻋ‬ “servo”
(anche ‫ﺩ‬  ‫ﺎ‬‫) ِﻋﺒ‬
‫ﺘﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣﻴ‬
‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ “morto”
(anche ‫ﻰ‬‫ﻮﺗ‬
 ‫ﻣ‬ )
‫ﻊ‬ ‫ﺴ ِﻤ‬
 ‫ﻣ‬ _
“colui che fa sentire”
(participio presente)
‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﻗﺒ‬ “tomba”
Tab. 16.4
140 Capitolo 17: La “lā” che nega il genere

Capitolo 17

LA “LĀ” CHE NEGA IL GENERE

17.1 Regole generali

La particella ‫ﻻ‬
‫ ﹶ‬ha diverse funzioni: principalmente essa viene usata per negare il verbo:
‫ﻯ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﺭ ﹸﺃ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺭ ﹲﺓ ِﻭ‬ ‫ﺍ ِﺯ‬‫ ﻭ‬‫ﺗ ِﺰﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺲ ِﺇﻻﱠ‬
ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ ﹸﻛﻞﱡ‬‫ﺴﺐ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [6:164] “e non guadagna ogni
anima [i peccati] tranne contro se stessa e non porterà la portatrice un fardello di
un'altra [portatrice]”; da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:

‫ﺣ ٍﺪ‬ ‫ﺐ ﹶﺃ‬  ‫ﻳ‬ ‫ ﹶﻻ‬: ‫ﻯ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﺭ ﹸﺃ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺭﺓﹲ ِﻭ‬ ‫ﺍ ِﺯ‬‫ ﻭ‬‫ﺗ ِﺰﺭ‬ ‫ﹶﻻ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺪ ﹶﺫ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺤ ِﻤﻞﹸ ﹶﺃ‬
Ma ‫ﻻ‬ ‫ ﹶ‬può anche essere adoperata per negare il soggetto estendendo la negazione a tutta
la specie (designata dal tale soggetto) e quindi essa viene chiamata “lā che nega il genere”
‫ﺲ‬
ِ ‫ﻨ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﻴﺔﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﻓ‬‫ﹶﻻ ﻧ‬ , negando interamente l’esistenza del nome che la segue. Tale nome

(‫ﻻ‬
‫ﹶ‬ ‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ) viene sempre messo in accusativo, cioè senza nessun articolo; ad esempio nella
prima parte della shahāda (testimonianza di fede):
‫ﻪ‬ ‫ﻩ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫“ ﹶﻻ ِﺇ ﹶﻻ‬non c’è dio tranne Allah”
dove ‫ﻩ‬ ‫ﻻ‬ ‫ ﹶﻻ ِﺇ ﹶ‬significa che non c’è assolutamente nessuna divinità , ‫ﻪ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ ﺍﻟﱠﻠ‬tranne Allah.
Esempi dal Corano:
‫ﺐ ﻓِﻴ ِﻪ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﺏ ﹶﻻ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬
 ‫ﹶﺫِﻟ‬ [2:2] “quello è il Libro, non c’è [assolutamente nessun]
dubbio in esso”,
Capitolo 17: La “lā” che nega il genere 141

‫ﺎ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ﻣ‬‫ﻢ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﻚ ﹶﻻ ِﻋ ﹾﻠ‬


 ‫ﻧ‬‫ﺎ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺳ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬2:32] “dissero: gloria a Te, non abbiamo
[assolutamente nessuna] conoscenza tranne quello che hai insegnato noi”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ﻩ ﻓِﻲ ﭐﻟﺪ‬ ‫ﺍ‬‫[ ﹶﻻ ِﺇ ﹾﻛﺮ‬2:256] “non c’è [per niente nessuna] costrizione nella religione”,
‫ﺞ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍ ﹶﻝ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻭ ﹶﻻ ِﺟﺪ‬ [2:197] “e non c’è [assolutamente nessun tipo di] polemica durante
il pellegrinaggio”,
‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﺿ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻤ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [4:24] “e non c’è [nessun] peccato su di voi in quello
che vi siete accordati su esso”,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇﻻﱠ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﺠﹶﺄ ِﻣ‬
 ‫ﻣ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻻ‬ [9:118] “non c’è [assolutamente nessun] riparo da Allah
tranne che verso di Lui”,
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﭐﻟﻨ‬‫ﻢ‬‫ﻡ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﻟﻬ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﹶﻻ‬ [16:62] “non c’è [assolutamente nessun] dubbio che per loro ci
sarà il Fuoco”.
Però quando tra ‫ﺲ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﻴﺔﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎِﻓ‬‫ ﹶﻻ ﻧ‬e ‫ ﹶﻻ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬viene messa un’altra parola, tale nome va in
nominativo indeterminato; si osservi:
‫ﺟﻞﹲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫“ ﹶﻻ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬non c’è nella moschea nessun uomo”.
Esempio dal Corano:
‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﺎ ﹶﻏ‬‫ﹶﻻ ﻓِﻴﻬ‬ [37:47] “non ci sarà in esso [nel vino in Paradiso] alcuna ubriachezza
[effetto indesiderato che porta il vino]”.
Quando invece ‫ﹶﻻ‬ nega lo stato costrutto, il reggente viene messo in accusativo mentre
il retto rimane in genitivo:
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻮﺟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻕ‬
ٍ ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
ِ ‫ﺐ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫“ ﹶﻻ ﺻ‬non c’è alcun compagno di sincerità disponibile”.
Nel caso in cui ‫ﺲ‬ ِ ‫ﻨ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﻴﺔﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎِﻓ‬‫ ﹶﻻ ﻧ‬nega due nomi, il secondo viene introdotto dalla
congiunzione ‫ﻭ‬  ; in tal caso ‫ ﹶﻻ‬può essere ripetuta oppure omessa.
a) Quando ‫ﻻ‬ ‫ ﹶ‬viene omessa, il secondo nome non perde il tanwīn e va in nominativo o in
accusativo:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹰﺓ ( ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ )ﭐ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ ﭐ‬ ‫ ﹶﻞ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﹶﻻ‬ “non c’è nessun uomo né nessuna donna nella
moschea”.
142 Capitolo 17: La “lā” che nega il genere

b) Quando invece ‫ﺲ‬


ِ ‫ﻨ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﻴﺔﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎِﻓ‬‫ ﹶﻻ ﻧ‬viene ripetuta, il primo nome può essere messo in
accusativo senza tanwīn, mentre il secondo nome viene messo o in accusativo con o senza
tanwīn oppure in nominativo con tanwīn:
‫ﻭ ﹶﻻ ﻗﹸ ﱠﻮ ﹶﺓ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺣ‬ ‫( ﹶﻻ‬il più comune), ‫ﻭ ﹶﻻ ﻗﹸ ﱠﻮ ﹰﺓ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﹶﻻ‬ oppure

‫ﻭ ﹶﻻ ﹸﻗ ﱠﻮﺓﹲ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺣ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non c’è né potenza né forza se non in Allah”,
oppure il primo nome viene introdotto in nominativo con tanwīn, mentre il secondo in
accusativo senza tanwīn o in nominativo con tanwīn:
‫ﻭ ﹶﻻ ﹸﻗ ﱠﻮﺓﹲ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﺣ‬ ‫( ﹶﻻ‬il più comune) oppure ‫ﻭ ﹶﻻ ﻗﹸ ﱠﻮ ﹶﺓ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﺣ‬ ‫ ﹶﻻ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﺷﻔﹶﺎ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺧﱠﻠ ﹲﺔ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻊ ﻓِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻡ ﹶﻻ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺒ ِﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫[ ِﻣ‬2:254] “prima che venga un giorno
[in cui] non ci sarà né commercio in esso, né amicizia intima né intercessione”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﻓ ﹶ‬2:38] “non ci sarà [alcuna] paura su di loro né loro
si rattristeranno” (dove la seconda negazione si riferisce all’intera frase: ‫ﻥ‬ ‫ﻮ ﹶ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ).
Capitolo 17: La “lā” che nega il genere 143

17.2 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﺴﺐ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ _ “guadagna”
(3ª persona femminile singolare)

‫ﺭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ِﻭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺯﺍ‬‫ﹶﺃﻭ‬ “fardello; colpa, peccato”

‫ﺐ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ _
“dubbio”

‫ﻢ‬ ‫ِﻋ ﹾﻠ‬ _


“conoscenza, sapienza”

‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ _ “ha insegnato”
(2ª persona maschile singolare)
‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ِﺇ ﹾﻛﺮ‬ _
“costrizione” (masdar, argomento
affrontato nel capitolo 44)
‫ﺍ ﹲﻝ‬‫ِﺟﺪ‬ _ “polemica” (masdar)

‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻮﺟ‬ ‫ﻣ‬ _ “presente, trovato, disponibile”

‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
ِ _ “sincerità”

‫ﻊ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ _ “commercio”

‫ﺧﱠﻠ ﹲﺔ‬ _ “amicizia intima”

‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﺷﻔﹶﺎ‬ _ “intercessione”

‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ _ “paura”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ _
“si rattristano, si rattristeranno”
(3ª persona maschile plurale)
Tab. 17.1
144 Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato

Capitolo 18

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO

AL PASSATO

18.1 Generalità
In arabo, la grande maggioranza dei verbi è composta da una radice trilittera, ad esempio:
‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫[“ ﹶﻛ‬egli] scrisse”, ‫ﺚ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ “[egli] mandò”, ‫ﺲ‬
 ‫ﺟ ﹶﻠ‬ “[egli] si sedette”, ecc. Si noti che
l’arabo non possiede il verbo all’infinito; quindi per esprimere una frase come: “voglio
mangiare” dobbiamo dire: “voglio che [io] mangi” (l’argomento verrà affrontato nel
capitolo 33). Inoltre, la terza persona maschile singolare è la forma più elementare del
verbo, in quanto è composta solamente da tre lettere radicali senza aggiunta di nessun
suffisso.
Tuttavia, i dizionari di lingua araba, allo scopo di rendere più facile la ricerca del verbo,
traducono il verbo in terza persona maschile singolare con l’infinito. Perciò ad esempio
il verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬in un dizionario si trova tradotto come “scrivere” e non “[egli] scrisse, ha
scritto”.
La vocale della seconda lettera radicale di un verbo primitivo (cioè nella 1ª forma) varia.
Essa può essere “a”, “i” oppure “u”. Invece la vocale della prima e della terza lettera
radicale è sempre la “a”; esempi:
‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫[“ ﹶﻛ‬egli] scrisse, ha scritto”, ‫ﻢ‬ ‫ﻋ ِﻠ‬ “[egli] seppe, ha saputo”, ‫ﺮ‬ ‫[“ ﹶﻛﺒ‬egli] divenne
grande, è diventato grande”. Esistono pochi verbi del paradigma ‫ﻞ‬
‫ ﹶ‬‫ ﹶﻓﻌ‬.
Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato 145

Nella lingua araba il passato ( ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ) ﺍ ﹾﻟﻤ‬viene usato principalmente per indicare un’azione
finita o uno stato compiuto; esso sostituisce tutti i tempi del passato in italiano. Inoltre,
come si vedrà nei capitoli successivi, ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ viene usato anche per esprimere il futuro
(ad esempio nel caso in cui si parla di un avvenimento che accadrà con certezza: si rimanda
al capitolo 27).
In questo libro, a scopo di chiarezza, si userà il termine “il verbo al passato” intendendo
il tempo ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ anche se, come si vedrà già in questo capitolo, il verbo di ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬ha
spesso il significato del presente. Infatti, nella lingua araba spesso è il contesto che indica se
il verbo di ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ si riferisce a un avvenimento del passato o del presente (in certi casi
anche del futuro).
Il verbo al passato ( ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ) si coniuga tramite suffissi aggiunti alla radice. Come
è stato già spiegato in questo capitolo, alla terza persona maschile del singolare non viene
aggiunto nessun suffisso.
La seguente Tabella 18.1 mostra la coniugazione del verbo al passato ( ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ).

persona singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﻌ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﹶﻓ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠﺘ‬ ‫ﹶﻓ‬
3ª persona maschile ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﹶﻓ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﹶﻠﺘ‬ ‫ﹶﻓ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﻓ‬
Tab. 18.1
146 Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato

18.2 Le caratteristiche del verbo al passato


Il verbo al passato gode delle seguenti caratteristiche:
1) la terza lettera della radice avrà sempre il sukūn [‫ﻌ ﹾﻠﺖ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ecc.] a eccezione
della 3ª persona maschile e femminile singolare e duale [‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﺖ‬
 ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﻼ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬,‫ﺎ‬‫ﻌﹶﻠﺘ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬e della
3ª persona maschile plurale [‫ﻌﻠﹸﻮﺍ‬ ‫;] ﹶﻓ‬

2) la 1ª persona singolare [‫ﻌ ﹾﻠﺖ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬è comune per tutti e due generi;

3) la 1ª persona duale [‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬è uguale alla 1ª persona del plurale [‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬, e inoltre è
comune per il genere maschile e femminile;
4) la 2ª persona duale [‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬è comune per il genere maschile e femminile;

5) la alif della 3ª persona maschile plurale [‫ﺍ‬‫ﻠﻮ‬‫ ] ﹶﻓﻌ‬non viene pronunciata. Questa alif viene

chiamata ‫ﺻ ﹶﻠﺔﹸ‬
ِ ‫ ﭐﻟﻔﹶﺎ‬‫“ ﹶﺍﻷِﻟﻒ‬alif separante” e cade quando al verbo viene aggiunto
un pronome suffisso, ad esempio:
‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﺒ‬‫“ ﹶﻛ‬hanno scritto esso” (e non ‫ﻩ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫;) ﹶﻛ‬
6) il sukūn del suffisso ‫ﺕ‬
ْ della 3ª persona femminile singolare [‫ﺖ‬
 ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬diventa kasra
[‫ﺕ‬
ِ ] quando il verbo viene seguito da ‫ﺻ ِﻞ‬
ْ ‫ﻮ‬ ‫ﭐﻟ‬ ‫ ﹶﺃِﻟﻒ‬:
‫ﺎﹶﻟ ﹶﺔ‬‫ﺮﺳ‬ِ ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﺖ ﭐ ُﻷ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬ “ha scritto la madre la lettera” ( e non: َ‫ﺎﻟﹶﺔ‬‫ﺮﺳ‬
 ‫ﭐﻟ‬ ‫ﺖ ﭐ ُﻷﻡ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫;) ﹶﻛ‬
7) il sukūn del suffisso ‫ﺗ ْﻢ‬ della 2ª persona maschile plurale [ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ ] ﹶﻓ‬diventa damma
[‫ﻢ‬
 ‫ﺗ‬ ] quando il verbo è seguito da ‫ﺻ ِﻞ‬
ْ ‫ﻮ‬ ‫ﭐﻟ‬ ‫ ﹶﺃِﻟﻒ‬:
‫ﺳﺎﹶﻟ ﹶﺔ‬‫ ﭐﻟﺮ‬‫ﻢ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺘ‬‫“ ﹶﻛ‬avete scritto la lettera” ( e non: ‫ﺳﺎﹶﻟ ﹶﺔ‬‫ﻢ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫) ﹶﻛ‬.
Osserviamo la coniugazione di alcuni verbi nelle seguenti Tabella 18.2 , Tabella 18.3

e Tabella 18.4. Tali verbi hanno, rispettivamente, come vocale della seconda lettera radicale

“i”, “a”, “u”.


Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato 147

persona singolare duale plurale


1ª persona
maschile / ‫ﺑﺖ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺷ ِﺮ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑﺘ‬‫ﺷ ِﺮ‬
3ª persona
maschile
‫ﺏ‬
 ‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺷ ِﺮﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺷ ِﺮﺑ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺘ‬‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺷ ِﺮ‬
Tab. 18.2
persona singolare duale plurale
1ª persona
maschile / ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴﺘ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
3ª persona
maschile
‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﹶﻠﺴ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺟﹶﻠﺴ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
Tab. 18.3
persona singolare duale plurale
1ª persona
maschile / ‫ﺮﺕ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬
2ª persona
femminile
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬ ‫ﺗﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬
3ª persona
maschile
‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮ‬‫ﹶﻛﺒ‬
3ª persona
femminile
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻛ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﹶﻛﺒ‬
Tab. 18.4
148 Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato

18.3 L’accordo del verbo con il suo soggetto


Il verbo può sia precedere il soggetto che seguirlo.
Quando il verbo segue il soggetto, si accorda con esso nel numero e nel genere; esempi:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺫ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬i musulmani sono andati alla moschea” (il predicato
‫ﻮﺍ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ ﹶﺫ‬è alla 3ª persona maschile plurale in quanto il soggetto che lo precede, ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬  ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬,
è al plurale del genere maschile);
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ﺕ ﹶﺫ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬le musulmane sono andate alla moschea” (il predicato
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ ﹶﺫ‬è alla 3ª persona femminile plurale in quanto il soggetto ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è al plurale del
genere femminile) ;
‫ﻤﺘِﻲ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﻳِﺌﺴ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﺃﹸ‬29:23] “quelli disperano dalla misericordia Mia” (si osserva
che ‫ﺲ ﻣِﻦ‬  ‫ﻳِﺌ‬ vuol dire “disperare di”, dove ‫ﻮﺍ‬‫ﻳِﺌﺴ‬ è coniugato alla 3ª persona maschile
plurale; in questo versetto il verbo ‫ﺲ‬  ‫ﻳِﺌ‬ ha il valore del presente).
Quando invece il verbo precede il soggetto, esso va sempre al singolare e accorda con
il soggetto nel genere:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺐ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬ “sono andati i musulmani alla moschea” (il verbo
è coniugato alla 3ª persona singolare del genere maschile);
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺕ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬ “sono andate le musulmane alla moschea” (il verbo
è coniugato alla 3ª persona singolare del genere femminile);
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺠ ِﺮﻣ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻩ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﹶﻛ ِﺮ‬ “hanno detestato i criminali” (il verbo è coniugato alla 3ª persona
singolare del genere maschile).

Si noti che se il soggetto è un plurale riferito alle cose, il verbo va sempre al singolare
femminile:
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻭﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺎﹸﻟ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﺣِﺒ ﹶﻄ‬ [2:217] “saranno nulle le azioni loro nella vita
terrena e nell’altra” ( ‫ﺖ‬  ‫ﺣِﺒ ﹶﻄ‬ 3ª persona femminile singolare).
Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato 149

Esempi dal Corano:


‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺑﻬ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [7:28] “e Allah ha ordinato a noi essa” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ 3ª persona maschile
singolare);
‫ﺎ‬‫ﻫِﻠﻬ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﲔ ﹶﻏ ﹾﻔﹶﻠ ٍﺔ ِﻣ‬ ِ ‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺣ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [28:15] “ed entrò nella città al momento della
distrazione degli abitanti suoi” ( ‫ﻞ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ ‫ﺩ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ﺪ ﹶﺓ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ ﹾﻓِﺌ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [16:78] “e ha dato a voi l’udito e gli sguardi
e i cuori” ( ‫ﻞ‬ ‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺟ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ﺍ‬‫ﻮﺭ‬‫ﺮ ﻧ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﺿﻴ‬ ِ ‫ﺲ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫[ ﻫ‬10:5] “Lui è Colui che ha fatto del sole
uno splendore e della luna una luce” ( ‫ﻞ‬ ‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺟ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺚ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫[ ﹶﺃ‬25:41] “è questo colui che ha mandato Allah come
messaggero?” ( ‫ﺚ‬ ‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ﺧﻔِﻴﻔﹰﺎ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻤ ﹰ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻤﹶﻠ‬ ‫ﺣ‬ [7:189] “[ella] ha portato un carico leggero” ( ‫ﺖ‬  ‫ﻤﹶﻠ‬ ‫ﺣ‬ 3ª persona
femminile singolare);
‫ﺎ ٍﻡ‬‫ﺘ ِﺔ ﹶﺃﻳ‬‫ﺽ ﻓِﻲ ِﺳ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻖ ﭐﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﻪ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ ﹸﻜ‬‫ﺭﺑ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬7:54] “in verità il Signore
vostro è Allah il Quale ha creato i cieli e la terra in sei giorni” ( ‫ﻖ‬  ‫ﺧﹶﻠ‬ 3ª persona
maschile del singolare) ;
‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬
 ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻭ ﹶﻇﹶﻠﻤ‬ ‫ﺸ ﹰﺔ ﹶﺃ‬
 ‫ﻌﻠﹸﻮﺍ ﻓﹶﺎ ِﺣ‬ ‫ﻦ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻓ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [3:135] “e coloro che quando hanno

commesso un’oscenità oppure hanno fatto un torto a loro stessi” ( ‫ﻌﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﹶﻓ‬ e ‫ﻮﺍ‬‫ﹶﻇﹶﻠﻤ‬
3ª persona maschile plurale);
[…] ‫ﻼ‬
‫ﻣﹶﺜ ﹰ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 [39:29] “mostra Allah un esempio […]” ( ‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 3ª persona
maschile singolare);
‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻪ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ [9:72] “ha promesso Allah ai credenti e alle

credenti dei giardini” ( ‫ﺪ‬  ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ 3ª persona maschile singolare);


150 Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato

‫ﺲ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻊ ﭐﻟ‬ ‫ﻣ ﹾﻄِﻠ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ ‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ‬‫ﺣﺘ‬ [18:90] “finché quando giunse al luogo del sorgere del sole”
(‫ﻎ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻭ ﹶﻇ‬ [9:48] “ed è apparso il decreto di Allah” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ ﹶﻇ‬3ª persona maschile
singolare);
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻳﺪِﻱ ﭐﻟﻨ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﺤ ِﺮ ِﺑﻤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺩ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﭐﹾﻟ ﹶﻔﺴ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﹶﻇ‬ [30:41] “è apparsa la corruzione

sulla terra e nel mare da quello che hanno guadagnato le mani degli uomini” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﹶﻇ‬
3ª persona maschile singolare, ‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﻛ‬3ª persona femminile singolare);
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺧﺼِﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹾﻄ ﹶﻔ ٍﺔ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ﻫ‬‫ﻦ ﻧ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻖ ﭐ ِﻹ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ [16:4] “[Egli] ha creato l’uomo da
una goccia, ed eccolo un oppositore manifesto” ( ‫ﻖ‬  ‫ﺧﹶﻠ‬ 3ª persona maschile singolare);
‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [41:26] “e dicono coloro che miscredono” ( ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬3ª persona maschile
singolare, ‫ﻭﺍ‬‫ﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ ﹶ‬3ª persona maschile plurale);
‫ﲑ‬ ‫ﺮ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﺕ ﺃﹸ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﻋ ِﻤﻠﹸﻮﺍ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻦ‬ ‫[ ِﺇﻻﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬11:11] “tranne coloro
che pazientano e compiono le opere buone, quelli avranno perdono e una ricompensa
grande” ( ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺻ‬
 e ‫ﻋ ِﻤﻠﹸﻮﺍ‬ 3ª persona maschile plurale);
‫ﺑﻌِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺚ ﹶﻏ‬
‫ﻤ ﹶﻜ ﹶ‬ ‫ﹶﻓ‬ [27:22] “ma è rimasto non lontano [in termini di tempo]” ( ‫ﺚ‬
‫ﻣ ﹶﻜ ﹶ‬
3ª persona maschile singolare).

18.4 L’uso della particella “qad” con il verbo al passato

La particella ‫ﹶﻗ ْﺪ‬ quando precede il verbo al passato significa “già / ormai” e in questo

modo indica l’azione compiuta. ‫ﺪ‬


ْ ‫ ﹶﻗ‬può essere rafforzata da “lām” diventando ‫ﺪ‬ ‫ ( ﹶﻟ ﹶﻘ‬questa
particella possiede anche altri significati: vedere il capitolo 48).
Capitolo 18: La coniugazione del verbo al passato 151

Esempi dal Corano:


‫ﻢ‬ ‫ﺒِﻠ ِﻬ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﺮ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻣ ﹶﻜ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ [13:42] “e già hanno tramato coloro prima di loro”
(dove ‫ﺮ‬  ‫ﻣ ﹶﻜ‬ è la 3ª persona maschile singolare);
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻣ ٍﺔ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹸﻛﻞﱢ ﺃﹸ‬‫ﻌﹾﺜﻨ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [16:36] “e già abbiamo mandato in ogni comunità
un Messaggero” ( ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﺜﻨ‬ ‫ﺑ‬ 1ª persona plurale);

‫ﺚ‬ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇﻟﹶﻰ‬


ِ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻲ ِﻛﺘ‬ ‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻟِﺒﹾﺜ‬ ‫[ ﹶﻟ ﹶﻘ‬30:56] “già rimaneste nel Libro di Allah fino al
Giorno della Resurrezione” ( ‫ﻢ‬  ‫ﺘ‬‫ ﹶﻟِﺒﹾﺜ‬2ª persona maschile plurale ).

18.5 Il verbo al passato seguito dal pronome suffisso


Alcune forme del verbo subiscono dei cambiamenti nel momento in cui vengono seguite
dai pronomi suffissi:
1) il cosiddetto ‫ﺻﹶﻠﺔﹸ‬
ِ ‫ ﭐﻟﻔﹶﺎ‬‫ﺍﻷِﻟﻒ‬ ‫ﻳ ِﺔ‬‫ ﭐﻟ ِﻮﻗﹶﺎ‬‫ ) ﹶﺃِﻟﻒ‬del verbo
“alif separante” (chiamato anche

al passato nella 3ª persona plurale maschile (come ad esempio ‫ﻭﺍ‬‫ﺼﺮ‬ ‫ﻧ‬ “hanno aiutato”)
cade quando seguito da un pronome suffisso; esempi:
‫ﻩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ (dove ‫ﻩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ = ‫ﻩ‬ + ‫ﻭﺍ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ) “hanno aiutato lui”;
2) il suffisso ‫ﻢ‬  ‫ﺗ‬ del verbo al passato nella 2ª persona maschile plurale (come ad esempio
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ “avete sentito”) in connessione con il pronome personale suffisso diventa ‫ﻮ‬‫ﺗﻤ‬ ;
esempi:
‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ (dove ‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ = ‫ﻩ‬ + ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ ) “avete sentito lui”,
‫ﻦ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋِﻠ‬ (dove ‫ﻦ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋِﻠ‬ = ‫ﻫﻦ‬ + ‫ﻢ‬ ‫ﻤﺘ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ) “avete conosciuto esse”,
‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺧ ﹾﻠ‬ ‫ﺩ‬ [5:23] “siete entrati in esso”,
‫ﻦ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ [33:53] “avete chiesto a esse”.
152 Capitolo 19: La frase verbale

Capitolo 19

LA FRASE VERBALE

19.1 Generalità

La frase verbale ‫ﻴﺔﹸ‬‫ﻌ ِﻠ‬ ‫ﻤ ﹶﻠﺔﹸ ﭐﹾﻟ ِﻔ‬ ‫ ﺍﳉﹸ‬nella lingua araba comincia con il verbo (predicato), che
non viene quindi preceduto dal soggetto. Il soggetto della frase verbale viene chiamato
‫ﻓﹶﺎ ِﻋ ﹲﻞ‬ mentre il predicato ‫ﻌ ﹲﻞ‬ ‫ ِﻓ‬. La più semplice frase verbale è composta da un verbo con
il soggetto sottinteso. A questo punto è opportuno ricordare che il verbo in arabo esprime
non solo il tempo ma anche la persona, dunque il soggetto viene già espresso dalla persona
alla quale è coniugato il verbo; ad esempio:
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬è morto”, ‫ﻮﺍ‬‫ﺟِﻠﺴ‬ “ si sono seduti”.

19.2 Il predicato della frase verbale


Il predicato della frase verbale può essere:
a) un verbo indipendente ovvero completo nel suo senso, chiamato in arabo ‫ﺎ ﱞﻡ‬‫ﻌﻞﹲ ﺗ‬ ‫; ِﻓ‬
ad esempio:
‫ﺲ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ [18:90] “giunse al luogo del tramonto del sole” ,
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﭐﻟﺸ‬ِ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﻏ‬è tramontato il sole” ;
Capitolo 19: La frase verbale 153

b) un verbo incompleto nel suo senso, ovvero ٌ‫ﺎ ِﻗﺺ‬‫ﻌﻞﹲ ﻧ‬ ‫ ِﻓ‬che ha bisogno di un predicato,
ad esempio il verbo ‫ﻥ‬
‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬nella seguente frase:
‫ﺭﺣِﻴﻤﹰﺎ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬ “Allah è Clemente” (dove ‫ﺭﺣِﻴﻤﹰﺎ‬ è il predicato del verbo kāna ovvero

‫ ﹶﻛﺎ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺧ‬ ).

In realtà il verbo ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ può essere di due tipi: ‫ﺎﻗِﺼ ﹸﺔ‬‫ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﻨ‬ oppure ‫ﻣ ﹸﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﺘ‬ .
Nel secondo caso il verbo “essere” diventa il sinonimo di “esserci, esistere”. Si osservi:
‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻳ ِﺔ ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬c’era nel villaggio un commerciante” ( ‫ﻣ ﹸﺔ‬ ‫ﺎ‬‫) ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﺘ‬,
‫ﺎﺟِﺮﹰﺍ‬‫ﺪ ﺗ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬Zayd era commerciante” ( ‫ﺎﻗِﺼ ﹸﺔ‬‫ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﻨ‬ ); vedere anche il paragrafo
34.2.

19.3 Il complemento oggetto del verbo

I verbi transitivi prendono il loro complemento oggetto ( ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ):


a) in accusativo:
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺚ ﭐﻟﱠﻠ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ “ha inviato Allah un messaggero” (dove ‫ﺚﻩ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ = “inviare qualcuno”);
b) tramite una preposizione, dopo la quale ‫ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬viene messo in genitivo:
‫ﻙ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺣﻤ‬ ‫ﻧ ﹸﻈ‬‫[ ﹸﺃ‬2:259] “ guarda l’asino tuo” (dove ‫ ﻫـ‬/ ‫ﺮ ﺇِﱃ ﻩ‬  ‫ﻧ ﹶﻈ‬ = “guardare
qualcuno, qualcosa”) ; questo argomento verrà approfondito nel capitolo 43.

19.4 Alcune osservazioni


Nella lingua araba i verbi come “entrare”, essendo transitivi, prendono il complemento
oggetto in accusativo:
‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮﺍ ﹶﻗ‬ ‫ﺩ‬ “sono entrati in un villaggio” (dove ‫ﺧ ﹶﻞ ﻩ‬ ‫ﺩ‬ = “entrare in qualcosa”),
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [28:15] “ed entrò nella città”.
I verbi intransitivi, invece, non possiedono ‫ﻝ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬:
154 Capitolo 19: La frase verbale

‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻭ ﹶﻇ‬ [9:48] “ed è apparso l’ordine di Allah” (dove ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ ﹶﻇ‬è il predicato, mentre
‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ ﹶﺃ‬è il soggetto );
‫ﺤ ِﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺩ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﭐﹾﻟ ﹶﻔﺴ‬ ‫ﻬ‬ ‫[ ﹶﻇ‬30:41] “è apparsa la corruzione sulla terra e nel mare”
(dove ‫ﺮ‬  ‫ﻬ‬ ‫ ﹶﻇ‬è il predicato, mentre ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ ﺍﹾﻟ ﹶﻔﺴ‬è il soggetto, e ‫ﺤ ِﺮ‬  ‫ﺒ‬‫ﺍﹾﻟ‬‫ﺮ ﻭ‬ ‫ﺒ‬‫ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬
è il complemento di luogo);
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ “si è seduto per terra” (dove ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍ َﻷ‬ “per terra”

è il complemento di luogo in quanto risponde alla domanda “in che luogo? dove?” ‫ﻦ ؟‬ ‫ﻳ‬‫) ﹶﺃ‬.
Nella lingua araba alcuni verbi transitivi possiedono due complementi oggetti:

‫ﺍ‬‫ﻮﺭ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﺿﻴ‬


ِ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺍﻟ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻫ‬
2° 1° 2° 1°
complemento complemento complemento complemento
oggetto oggetto oggetto oggetto
Tab. 19.1
(qui dopo la congiunzione ‫ﻭ‬ il verbo ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ è sottinteso, e non appare la seconda volta).
[10:5] “Egli è Colui che ha fatto del sole uno splendore e della luna una luce”
(per approfondimenti vedere il paragrafo 43.3).

19.5 L’ordine dei componenti nella frase verbale


Il più comune ordine dei componenti della frase verbale è (si osservi lo schema da sinistra):
il verbo ( ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ il soggetto ( ‫ ) ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬+ complemento oggetto ( ‫ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬.
Esempi:
‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻪ ﭐ ِﻹ‬ ‫ﻖ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “ha creato Allah l’uomo” (in italiano corretto: “Allah ha creato
l’uomo”; ‫ﻞ‬ ‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ ‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬+ ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬,
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﻄﱢ ﹾﻔ ﹸﻞ ﭐﹾﻟ ﹶﻘﹶﻠ‬ ‫ﺴ‬  ‫“ ﹶﻛ‬ha rotto il bambino la penna” ( ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ ‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬+ ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬,
Capitolo 19: La frase verbale 155

‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺍﻭ‬‫ﺎ ﹸﻥ ﺩ‬‫ﻴﻤ‬‫ﺳﹶﻠ‬ ‫ﺙ‬‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ [27:16] “e succedette Sulaymān a Dāwūd” ( ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ ‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬+
‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬.
Si noti che questa è soltanto una regola generale, poiché nel Corano l’ordine dei
componenti è spesso diverso da quello di base:
‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﺫ‬2:133] ( ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬+ ‫ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬ ) “quando si è avvicinata
a Ya‘qūb la morte”,
‫ﺐ‬
 ‫ ﭐﻟﺬﱢﹾﺋ‬‫ﻦ ﹶﺃ ﹶﻛﹶﻠﻪ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻟِﺌ‬12:14] ( ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬+ ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬+ ‫ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬ ) “dissero: se mangiasse lui
il lupo” (in italiano corretto: “se il lupo lo mangiasse”).
156 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

Capitolo 20

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO

AL PRESENTE

20.1 Generalità

Nella lingua araba di norma il presente ( ‫ﻉ‬


 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬si usa per indicare un’azione riferita
al tempo in cui si parla, oppure riferita al futuro. Il suo significato dipende dunque dal
contesto in cui viene usato.
La seguente Tabella 20.1 mostra la coniugazione del verbo al presente ( ‫ﺭﻉ‬
ِ ‫ﻀﺎ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬.
persona singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬ ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬
2ª persona maschile ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﻌِﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬
3ª persona maschile ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬
3ª persona femminile ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬
Tab. 20.1
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 157

La coniugazione del verbo al presente ( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬è chiaramente più complessa
della coniugazione al passato, in quanto in questo caso occorre aggiungere, oltre ai suffissi,
dei prefissi .
Come si nota, ad esempio, il verbo alla 3ª persona maschile singolare [ ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ] comincerà
con il prefisso [ya] e finirà con il suffisso [u].

20.2 Le caratteristiche del verbo al presente


La prima lettera della radice avrà sempre il sukūn, mentre la seconda avrà una vocale che è
specifica per ogni verbo; questa vocale può essere fatha, damma oppure kasra ed è
riportata nei dizionari accanto al verbo; la seconda vocale del verbo al presente
( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬deve essere imparata a memoria per ogni verbo oppure può essere
ottenuta consultando il dizionario. La maggioranza dei verbi della lingua araba del tipo ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﹶﻓ‬
prende damma o fatha sulla seconda lettera radicale:
‫ﺱ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ – ‫ﺱ‬‫ﺪﺭ‬ ‫ﻳ‬ (studia) , ‫ﻖ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ – ‫ﺨﻠﹸﻖ‬ ‫ﻳ‬ (crea), ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ – ‫ﻞﹸ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻳ‬ (entra), ‫ﺮ‬ ‫ – ﹶﺫ ﹶﻛ‬‫ﻳ ﹾﺬﻛﹸﺮ‬
(ricorda), ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﺳ‬ – ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬‫ﺴ‬  ‫ﻳ‬ (imprigiona), ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫ – ﹶﻛ‬‫ﺐ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ (scrive), ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ – ‫ﺒﻠﹸﻎﹸ‬‫ﻳ‬ (giunge),
‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﺳ‬ – ‫ﺪ‬‫ﺴﺠ‬  ‫ﻳ‬ (si prosterna);
‫ﻊ‬ ‫ﺭ ﹶﻛ‬ – ‫ﺮ ﹶﻛﻊ‬ ‫ﻳ‬ (si inchina), ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ – ﹶﺫ‬‫ﻫﺐ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ (va), ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ – ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ (rende), ‫ﺢ‬ ‫ﺘ‬‫ – ﹶﻓ‬‫ﺘﺢ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬
(apre), ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺟ‬ – ‫ﻤﻊ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﻳ‬ (ammassa), ‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ – ‫ﻬﺪ‬ ‫ﺠ‬  ‫ﻳ‬ (si sforza);
esistono pochi verbi del tipo ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬che prendono kasra:
‫ﻒ‬
 ‫ﺣﹶﻠ‬ - ‫ﺤِﻠﻒ‬
 ‫ﻳ‬ (giura), ‫ﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ – ‫ﺮ ِﺟﻊ‬ ‫ﻳ‬ (torna), ‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ – ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﻳ‬ (si siede).
I verbi del tipo ‫ﻞ‬
‫ ﹶﻓ ِﻌ ﹶ‬, salvo qualche eccezione, prendono fatha sulla seconda lettera radicale:
‫ﻡ‬ ‫ﻧ ِﺪ‬ – ‫ﺪﻡ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ (si pente), ‫ﺪ‬ ‫ﺷ ِﻬ‬ – ‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻳ‬ (testimonia), ‫ﺣ ِﺰ ﹶﻥ‬ – ‫ﺰﻥﹸ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ (si rattrista),

‫ﺡ‬ ‫ – ﹶﻓ ِﺮ‬‫ﺮﺡ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ (gioisce), ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ – ‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ (sa).


I verbi del paradigma ‫ ﹶﻞ‬‫ﹶﻓﻌ‬ hanno sempre damma sulla seconda lettera radicale:
158 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

‫ﻦ‬ ‫ﺣﺴ‬ – ‫ﻦ‬‫ﺤﺴ‬


 ‫ﻳ‬ (è buono), ‫ﺮ‬ ‫ – ﹶﻛﺒ‬‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﻜﺒ‬ (è / diventa [più] grande; invecchia).
Osserviamo che:
a) la 1ª persona singolare [‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ ] ﹶﺃ ﹾﻓ‬è comune per tutti e due generi;
b) la 2ª persona maschile singolare e la 3ª persona femminile singolare hanno
la stessa forma: [‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ];

c) la 1ª persona duale [‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬] è uguale alla 1ª persona plurale [‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬] e inoltre è
comune per il genere maschile e femminile;

d) anche la 2ª persona duale del genere maschile e femminile, insieme alla 3ª persona
femminile duale, possiedono la stessa forma del verbo: [‫ﻥ‬
ِ‫ﻼ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ];
e) la lettera nūn [‫ ] ﻥ‬non cade quando al verbo della 2ª e 3ª persona plurale viene

aggiunto il pronome suffisso: ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ﻮ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺴ‬


 ‫ﻳ‬ “ascoltano loro”, ‫ﺎ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻭ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ “ordinate
a noi”;
Si osservi la coniugazione al tempo ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬di alcuni verbi nelle seguenti Tabella 20.2,
Tabella 20.3 e Tabella 20.4.

persona singolare
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﺏ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺟِﻠﺲ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛﺒ‬
2ª persona maschile ‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜﺒ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮِﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒﺮِﻳ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﻜﺒ‬
3ª persona femminile ‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜﺒ‬
Tab. 20.2
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 159

persona duale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬‫ﻧ ﹾﻜﺒ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona femminile ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
Tab. 20.3

persona plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬‫ﻧ ﹾﻜﺒ‬
2ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺠِﻠﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
Tab. 20.4

Esempi dal Corano:


‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﻣﻤ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻨﻪ‬‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ِﻣﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ِﻣﹾﺜﹸﻠ ﹸﻜ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬23:33] “non è questo
se non un uomo come voi, mangia di ciò che mangiate esso, e beve di ciò che bevete”
(‫ﻞ‬
‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬mangiare”, ‫ﺏ‬
 ‫ﺷ ِﺮ‬ “bere”);
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮ ِﺟﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻲ ﹶﻓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹾﻜ‬ ‫ﺻﻢ‬
 [2:18] “sordi, muti, ciechi, così essi non ritornano”
(‫ﻊ‬  ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ “tornare, ritornare”);
‫ﻢ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﺁﺫﹶﺍِﻧ ِﻬ‬ ‫ﻌﻬ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﺻ‬ ‫ﺠ‬  ‫ﻳ‬ [2:19] “mettono le dita loro nelle orecchie loro”
(‫ﻞ‬ ‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺟ‬ “mettere”);
160 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴﺒ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮﻛﹸ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹸﻛ‬ ‫ ِﺳ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻪ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻮ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻭﻫ‬ [6:3]
“ed Egli è Allah nei cieli e sulla terra; conosce il segreto vostro e il palese vostro
e conosce quello che guadagnate” ( ‫ﻢ‬
 ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”, ‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫“ ﹶﻛ‬guadagnare” );
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﻦ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬‫ﺴﺠ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ [13:15] “ad Allah si prosterna chi è nei cieli
e sulla terra” ( ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﺳ‬ “prosternarsi”);
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﺑ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬ ‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ [13:23] “e gli angeli entreranno da loro da
ogni porta” (‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬  ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ “entrare da qualcuno”);
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻬ‬ ‫ﺱ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻣﺜﹶﺎ ﹶﻝ ﻟِﻠﻨ‬ ‫ﻪ ﭐ َﻷ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻀ ِﺮﺏ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ [14:25] “e mostra Allah gli esempi alla
gente affinché essi ricordino” ( ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬  “colpire; viaggiare; ‫ﻣﺜﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺏ ﺍ َﻷ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “mostrare degli
esempi / metafore”; per il verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺬﻛﱠ‬ ‫ﺗ ﹶ‬ “ricordare; ricordarsi” della 5ª forma, per la quale
si rimanda al capitolo 21);
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ﹸﻜﺮ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺪ ﹶﺓ ﹶﻟ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ ﹾﻓِﺌ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [16:78] e ha dato a voi l’udito,
gli sguardi e i cuori affinché voi ringraziate” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺷ ﹶﻜ‬ “ringraziare” );
‫ﻨ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻢ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﺏ ِﺑﹶﺄ‬  ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬2:79] “allora guai
a coloro che scrivono il Libro con le mani loro, poi dicono: questo è da Allah” ( ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬
“scrivere”; per il verbo ‫ﻝ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶ‬dire” si rimanda al capitolo 25);
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬  ‫ﻳ‬ ‫[ ﹶﻻ‬59:12] “[essi] non partiranno con loro” ( ‫ﺝ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “uscire; partire”);
‫ﺴ ِﺮ‬ِ ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﻤ ِﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻧ‬‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ‬
 ‫ﻳ‬ [2:219] “chiedono a te del vino e del gioco d'azzardo”
( ‫ﻦ ﻫـ‬  ‫ﻋ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ ﻩ‬ “domandare qualcuno di qualcosa, chiedere di”);
‫ﺲ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ ﹸﻛﻞﱡ‬‫ﺴﺐ‬ ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ [13:42] “sa quello che guadagna ogni anima” ( ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”,
‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬  ‫“ ﹶﻛ‬guadagnare”);
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 161

‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [3:69] “e non percepiscono” ( ‫ﺮ ﺑِـ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺷ‬ “sentire, provare; percepire,
accorgersi di qualcosa”);
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻥ ِﺑﺂﻳ‬‫ﺗ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:70] “o gente del Libro! Perché
miscredete nei segni di Allah mentre voi assistete [alla verità]?” ( ‫ﺮ ِﺑـ‬  ‫“ ﹶﻛ ﹶﻔ‬miscredere
in”; ‫ﺪ‬  ‫ﺷ ِﻬ‬ “assistere, vedere, testimoniare”);
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ ِﺬ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭ‬ [3:75] “e dicono su Allah la menzogna mentre
essi [lo] sanno” ( ‫ﻢ‬  ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”);
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺷﻬِﻴ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺑِﺂﻳ‬‫ﺗ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:98] “o gente del
Libro! Perché miscredete nei segni di Allah mentre Allah è Testimone di quello che
fate?” ( ‫ﺮ ﺑِـ‬ ‫“ ﹶﻛ ﹶﻔ‬miscredere in”; ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫“ ﹶﻓ‬fare, operare”);
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬39:9] “coloro che sanno e coloro che non sanno” ( ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬
“sapere”);
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻨﻈﹸﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [3:77] “e [Allah] non guarderà loro il Giorno della
Resurrezione” ( ‫ﺮ ﻩ‬  ‫ﻧ ﹶﻈ‬ / ‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰﻩ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ “guardare qualcuno”);
‫ﻳ ﹾﺄِﻓﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻒ‬ ‫ﻲ‬ ‫[ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬26:45] “ed ecco che esso [il bastone] ghermisce quello che
inventano” ( ‫ﻒ‬  ‫“ ﹶﻟ ِﻘ‬ghermire, afferrare”, ‫ﻚ‬  ‫“ ﹶﺃﹶﻓ‬mentire, dire bugie”; si ricorda che nella
lingua araba la parola “bastone” è del genere femminile, da cui il pronome ‫ﻲ‬  ‫;) ِﻫ‬
[…] ‫ﻥ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾ‬‫ﻤﻊ‬ ‫ﻧ ﹾﻄ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﺇﻧ‬26:51] “in verità noi speriamo che […]” ( ‫ ﺑِـ ﻫـ‬/ ‫ﻊ ﻓِﻲ‬ ‫ﹶﻃ ِﻤ‬
“sperare; desiderare, bramare qualcosa”);
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻭ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ [26:93] “forse soccorrono voi?” ( ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ “aiutare, soccorrere”; per

la particella ‫ﻞ‬ ‫ﻫ ﹾ‬ si rimanda al capitolo 41).


Dal hadīth:
162 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﳉ‬
‫ﻞﹸ ﺍ ﹶ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻳ‬ ‫ )) ﻻ‬:‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻳ ﹶﻔ ﹶﺔ‬‫ ﹶﺬ‬‫ﻦ ﺣ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺨﺎﺭِﻱ‬‫ﻩ ﺍﻟﺒ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ (( ‫ﺎﻡ‬‫ﻧﻤ‬

Da Hudhayfa [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “non entrerà nel


Paradiso [nessun] calunniatore”. Lo ha riportato al-Bukhārī.

Va notato che la lingua araba esprime due azioni simultanee o collegate l’una con l’altra
tramite un verbo al passato (‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ) seguito da un altro verbo al presente

( ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ). Questo argomento viene affrontato nel paragrafo 50.3; si osservino
i seguenti versetti:
‫ﺘِﺒﻖ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﻫ‬ ‫ﺎ ﹶﺫ‬‫ﺎ ِﺇﻧ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃﺑ‬‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬ [12:17] “dissero: o padre nostro! Noi siamo andati
gareggiando”;
‫ﺎ ٍﺀ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﺳِﺘ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ‬ ‫ﻤﺸِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ ِﺇ‬‫ﺗﻪ‬‫ﺎﺀ‬‫ﹶﻓﺠ‬ [28:25] “venne da lui una delle due [donne]
camminando con timidezza”.

20.3 La negazione del verbo


Per negare il verbo (ottenendo così la frase negativa) si ricorre all’uso delle particelle
negative, che vengono poste sempre prima della voce verbale.
Le particelle negative sono elencate di seguito.
a) La particella ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ nega un’azione del passato; viene seguita da un verbo al passato

(‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬:


‫ﺳﺖ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬non ho studiato” (come negazione di: ‫ﺳﺖ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ “ho studiato”).
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﺍِﻧﻴ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ِﺩﻳ‬‫ﻳﻬ‬ ‫ﺍﻫِﻴﻢ‬‫ﺑﺮ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﺇ‬‫ﻣ‬ [3:67] “non era Ibrāhīm né un giudeo né
un cristiano” (esempio già incontrato nel paragrafo 16.2),
‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻢ‬‫ﻤﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﻇﹶﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [3:117] “e non ha fatto torto a loro Allah”,
‫ﻼ‬‫ﺳﺒِﻴ ﹰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓﻤ‬4:90] “e non ha assegnato Allah a voi contro di loro
una via”.
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 163

Tale particella, però, può negare anche il verbo al presente ( ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬:
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ ٍﺮ ِﻣ‬‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﲔ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬
 ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﺍ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺩ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ‬
[2:105] “non vogliono coloro che miscredono tra la gente del Libro, né i politeisti, che
venga disceso su di voi un bene dal Signore vostro”,
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺑﻄﹸﻮِﻧ ِﻬ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﻚ ﻣ‬
 ‫ﺃﹸﻭﹶﻟِﺌ‬ [2:174] “quelli non mangiano nei ventri loro
tranne fuoco”.
b) La particella ‫ ﹶﻻ‬nega un’azione presente o futura; essa precede un verbo al presente;
ad esempio:
‫ﺎﹶﻟ ﹶﺔ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟ‬ ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫“ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﻗ‬non leggo / non leggerò questa lettera” (come negazione della
frase: ‫ﺎﹶﻟ ﹶﺔ‬‫ﺮﺳ‬  ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟ‬ ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻗ‬leggo / leggerò questa lettera”).
Esempi dal Corano (riportati precedentemente in questo capitolo):
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮ ِﺟﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻲ ﹶﻓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹾﻜ‬ ‫ﺻﻢ‬
 [2:18] “sordi, muti, ciechi, così essi non ritornano”,
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫[ ﹶﻻ‬59:12] “non usciranno con loro”.
In una frase con due negazioni consecutive, questa particella è quella sempre usata nella
seconda negazione; ad esempio:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﱢﻟ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﺍﻟﻀ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻴ ِﺮ ﺍﹾﻟ‬‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻁ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﺍ ﹶ‬‫ﺻﺮ‬
ِ [1:7] “la via di coloro che
hai colmato di favori su di essi, non [di coloro] che sei adirato su di essi, né degli
sviati” (dove la negazione ‫ﺮ‬‫ﻏﻴ‬
‫ ﹶ‬viene sostituita da ‫ ﹶﻻ‬: ‫ﲔ‬
 ‫ﺎﱢﻟ‬‫ﺍﻟﻀ‬ ‫ ; ﹶﻻ‬vedere anche il versetto
[3:67] riportato sulla pagina precedente).
Per le particelle come ‫ﻢ‬
 ‫ ﹶﻟ‬e ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻟ‬vedere il congiuntivo e l’apocopato (capitoli 33 e 35).

20.4 La determinazione dei tempi


Nella lingua araba per determinare i tempi si ricorre all’uso delle seguenti costruzioni:
1) ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ (abbreviata in ‫ﺳﹷ‬ e chiamata ‫ﺲ‬
ِ ‫ﻨﻔِﻴ‬ ‫ﺘ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺮﻑ‬ ‫ﺣ‬ ) + il verbo al presente

(‫ﺭﻉ‬
ِ ‫ﻀﺎ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ) corrisponde al futuro prossimo; la particella ‫ﺳﹷ‬ viene usata con
il verbo soltanto nel contesto in cui il futuro non può essere ben specificato dal verbo al
presente. Si ricordi che generalmente il futuro viene espresso soltanto dal verbo al presente
164 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

senza aggiunta della particella ‫ﻑ‬


 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ . Secondo i grammatici arabi ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ viene usata per
esprimere un futuro lontano mentre ‫ ﺳﹷ‬per esprimere un’azione futura più prossima.
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫[ ﹶﻛﻼﱠ‬102:3] “come no, saprete”,
‫ﻰ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻴﻜﹸﻮ ﹸﻥ ِﻣ‬‫ﺳ‬ [73:20] “ci saranno tra di voi malati”,
‫ﺭ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ ﱠﻔﺎ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻴ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ [13:42] “e sapranno i miscredenti”,
‫ﻬﻦ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬‫ﺘ ﹾﺬ ﹸﻛﺮ‬‫ﺳ‬ [2:235] “ricorderete esse”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺼﺮ‬ ِ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻑ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬  ‫[ ﹶﻓ‬37:175] “vedranno” (per il verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ “vedere” della 4ª forma
si rimanda al capitolo 21).
Dal hadīth:
‫ﺮ‬ ‫ﻨ ﹶﻈ‬‫ﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﻢ ﹶﻓ‬
ِ ‫ﻮ ِﻝ ﺍ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﻋِﻨ‬‫ ﹸﻛﻨ‬:‫ ﻗﺎﻝ‬،‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﷲ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺟﺮﻳﺮ ﺑﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ‬
‫ ﹶﻻ‬، ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﺍﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎﻧﹰﺎ ﻛﻤﺎ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ )) ﺇ‬: ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ،ِ‫ﺪﺭ‬ ‫ﺒ‬‫ﻴﹶﻠ ﹶﺔ ﺍﻟ‬‫ﻤ ِﺮ ﹶﻟ‬ ‫ﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ ﹶﻘ‬
‫ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻭﺍﻩ‬‫ﻳِﺘ ِﻪ (( ﺭ‬‫ﺅ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﺭ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻀ‬‫ﺗ‬

Da Jarīr bin ‘Abdullah [che] disse: eravamo presso il Messaggero di Allah ,


ed [egli] guardò la luna la notte del plenilunio e disse: “in verità voi vedrete il Signore
vostro visibilmente così come vedete questa luna, non sarete danneggiati dalla vista
Sua”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.
La negazione di ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ (abbreviata in ‫ )ﺳﹷ‬+ il verbo del presente è solamente ‫ﹶﻻ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬
in quanto la forma abbreviata ‫ ﺳﹷ‬non può essere usata con la particella della negazione.

‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬‫ﻫﺐ‬ ‫ﻑ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﺫ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ “non andrò alla moschea”;

2) ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬+ il verbo al presente corrisponde all’imperfetto (per la coniugazione del verbo

‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬si rimanda alla Tabella 16.1 ):


‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻫﹶﻠﻪ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ [19:55] “e comandava alla famiglia sua la preghiera
e la decima”,
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 165

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﺑﻬ‬ ‫ﺘ‬‫ﹶﻓﻜﹸﻨ‬ [23:105] “dunque smentivate essi” (dove il pronome suffisso ‫ﺎ‬‫ﻫ‬
si riferisce alla parola ‫ﺎﺗِﻲ‬‫“ ﺁﻳ‬i versetti Miei”),

‫ﺤﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻀ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨﻬ‬‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭﻛﹸﻨ‬ [23:110] “e di loro ridevate”,
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﺑ ﹶﻄ ﹶﻞ ﻣ‬‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻊ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮﹶﻗ‬ ‫[ ﹶﻓ‬7:118] “dunque avvenne la verità e si vanificò
quello che facevano”,
ُ‫ﻪ‬‫ﻓﹸﻮﻧ‬‫ﺤﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻛ ﹶﻼ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻖ ِﻣ‬ ‫ﺪ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ [2:75] “e già un gruppo di loro

ascoltava la Parola di Allah poi distorceva essa” (si noti che il verbo ausiliare ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬
non viene ripetuto al secondo verbo, ritenendosi sottinteso dal primo; dunque ‫ﻪ‬‫ﻓﹸﻮﻧ‬‫ﺤﺮ‬  ‫ﻳ‬
non significa “distorce essa” ma “distorceva essa”; per il verbo ‫ﻑ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ “alterare, falsificare”
della 2ª forma vedere il capitolo 21).
L’uso del verbo all’imperfetto ( ‫ﻥ‬
‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬+ il verbo al presente) è caratteristico per il periodo
ipotetico (l’argomento verrà affrontato nel capitolo 46 ).
Esempio:
‫ﻮ ُﺀ‬‫ﻲ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﺴِﻨ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻴ ِﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺕ ِﻣ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ ﹾﻜﹶﺜ‬‫ﺳ‬ ‫ﺐ ﹶﻟﭑ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﻮ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [7:188] “e se conoscessi

l'invisibile, abbonderei in beni e non toccherebbe me il male” (per il verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺘ ﹾﻜﹶﺜ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
“abbondare; aumentare, accrescere” della 10ª forma si rimanda al capitolo 21);

3) ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬+ il verbo al passato corrisponde al trapassato prossimo della lingua italiana;
il suo significato può essere rafforzato dalla particella ‫ﺪ‬ ‫ ; ﹶﻗ‬tale costruzione viene usata
soprattutto nel condizionale.
Esempio:
‫ﻌ ِﺔ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺖ ِﻓﻲ ﺍﹾﻟﺠ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺖ ﹶﻗ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ‬‫ﺪﻣ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ِﻋ‬‫ﺎ ِﺑﻬ‬‫ﺮ ﹾﻓﻨ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻛﻨ‬ “avevamo conosciuto lei quando
aveva studiato all’università ”;
4) ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ + il verbo al passato esprime il futuro anteriore; il suo significato può essere
rafforzato dalla particella ‫ﺪ‬ ‫ ﹶﻗ‬:
166 Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente

‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟﻠﹸ‬ ‫ﺏ ﹶﺃ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ ِﺪ ﭐ ﹾﻗ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹾﻥ‬ [7:185] “e che può essere che si sarà già

avvicinato il termine loro” (siccome il verbo ausiliare ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬ in questo versetto segue
la congiunzione ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ , viene messo al congiuntivo; questo argomento verrà affrontato

nel capitolo 33; per il verbo ‫ﺏ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬avvicinarsi” della 8ª forma si rimanda al capitolo 21);
5) l’espressione ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬, ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ﻫ‬corrisponde nel suo significato a: “ed ecco che esso,
ed ecco che essa” ed è usata per introdurre un avvenimento sorprendente e inaspettato o che
accade all’improvviso; l’espressione ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ﻫ‬ oppure ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬viene sempre preceduta da
una frase alla quale si riferisce:
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺼﻴ‬
ِ ‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹾﻄ ﹶﻔ ٍﺔ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ﻫ‬‫ﻦ ﻧ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﻖ ﭐﻹِﻧﺴ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ [16:4] “ha creato l’uomo da una goccia,

ed eccolo un oppositore evidente” (dove il pronome ‫ﻮ‬ ‫ﻫ‬ si riferisce alla parola ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫ﺍ ِﻹ‬
del genere maschile),
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻲ ﹸﺛ‬ ‫ﻩ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﹶﻓﹶﺄﹾﻟﻘﹶﻰ‬ [7:107] “allora gettò il bastone suo, ed eccolo

un serpente evidente” (dove il pronome ‫ﻲ‬ ‫ِﻫ‬ si riferisce alla parola ‫ﺼﹰﺎ‬‫ﻋ‬ del genere
femminile),
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻇﺮِﻳ‬‫ﺎ ُﺀ ﻟِﻠﻨ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺑ‬ ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬‫ﺪﻩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺰ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ [7:108] “e tolse la mano sua [da sotto la sua ascella],
ed ecco che essa era bianca ai guardanti” (dove il pronome ‫ﻲ‬  ‫ ِﻫ‬si riferisce alla parola
‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ del genere femminile).
Capitolo 20: La coniugazione del verbo al presente 167

20.5 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﻦ‬ ‫ﺑ ﹾﻄ‬ ‫ﺑﻄﹸﻮ ﹲﻥ‬ “ventre, addome”

( ‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ _ “uscire, partire”

‫ﻁ‬
‫ﺍ ﹲ‬‫ﺻﺮ‬
ِ _
“via”
anche figurativamente
‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ _
“colmare di favore
[qualcuno]”

‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬ ( ‫ﻀﺐ‬


 ‫ﻐ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺐ‬
 ‫ﻀ‬
ِ ‫ﹶﻏ‬ _
“arrabbiarsi contro
[qualcuno]”

( ‫ﻢ‬ ‫ﻳﻀِﻴ‬ ) ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺿ‬ _


“nuocere, danneggiare”

‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ “malato”

‫ﻢ‬ ‫ﺧﺼِﻴ‬ _
“oppositore”
“tirare fuori, estrarre;
( ‫ﻨ ِﺰﻉ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﻉ‬
 ‫ﺰ‬ ‫ﻧ‬ – togliere”
(un vestito)
‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺅ‬ ‫ﺭ‬ –
“vista, visione, veduta”
si rimanda al paragrafo 44.2
Tab. 20.5
168 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

Capitolo 21

LE FORME DERIVATE DEL VERBO

E IL LORO SIGNIFICATO

21.1 Generalità
Come è stato già spiegato nei capitoli precedenti, il verbo in arabo è composto da tre lettere
radicali (salvo i verbi quadrilitteri discussi nel capitolo 52). Esso viene chiamato verbo
nella prima forma, ovvero verbo di base.
Esempi di verbi nella prima forma: ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ “scendere”, ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”, ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ “entrare”,

‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬mangiare”.
In arabo i verbi non hanno soltanto una forma, ma possono avere forme derivate dalla
forma di base. Questi verbi nelle forme derivate (chiamati ‫ﺪﺓﹸ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﺍ ﹶﳌﺰِﻳ‬‫ ) ﺍ َﻷ ﹾﻓﻌ‬hanno alcuni
prefissi e infissi, pur derivando sempre dalle tre lettere della radice. In generale, tali forme
modificano il senso del verbo nella prima forma, oppure modificano il significato delle altre
forme (ad esempio la 5ª forma modifica il significato della 2ª forma, ecc.). Esistono
numerose forme derivate, ma le più usate sono nove (tutte presenti nel Corano).
Si noti che anche in lingua italiana esistono forme derivate dei verbi,ottenute dall’aggiunta
di prefissi come il verbo “trarre” dal quale derivano le forme “sottrarre”, “estrarre”, ecc.
Mentre in italiano il verbo cambia tramite il prefisso, in arabo (come verrà mostrato) esso
adotta non solo dei prefissi e suffissi ma viene modificato anche all’interno della radice,
e viene coniugato in modo particolare.
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 169

Le forme derivate del verbo sono presentate ricorrendo al paradigma del verbo ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬.
È importante sapere che ogni verbo nella prima forma non possiede necessariamente tutte
le nove forme derivate, ma a volte ne possiede appena 2, 3 o 4 . Inoltre, esistono per alcuni
verbi soltanto le forme derivate, in assenza del verbo nella prima forma.

2ª forma

Struttura
La 2ª forma deriva dalla prima ed è caratterizzata dal segno tashdīd posto sulla seconda
lettera radicale.
‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫( ﹶﻓ‬passato) ←‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﹶﻓ‬
Significato della 2ª forma:
a) esprime intensità rispetto alla 1ª forma:
(frantumare) ‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻛ‬ ← ‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫( ﹶﻛ‬rompere);
b) può essere causativa (idea di far fare), ovvero rendere transitivi i verbi che sono
intransitivi nella 1ª forma:
(insegnare) ‫ﻢ‬ ‫ﻋ ﱠﻠ‬ ← ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ (sapere)
(far scendere) ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ ← ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ (scendere)

(far avvicinare) ‫ﺏ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗ‬ ← ‫ﺏ‬
 ‫( ﹶﻗ ِﺮ‬essere vicino)
(far studiare) ‫ﺱ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ←‫ﺱ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ (studiare).
Altri verbi della stessa forma:
‫ﻊ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ “far divertire”,

‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ “preparare”,
‫ﻢ ﻩ‬ ‫ﹶﻛ ﱠﻠ‬ “parlare a qualcuno”,

‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳ ﱠﻠ‬ “salutare qualcuno”.


La forma ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﻓ‬al presente diventa ‫ ﻳُ ﹶﻔ ﱢﻌﻞﹸ‬. Esempi:
‫ ُﻊ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ُﻳ‬ “fa divertire” ← ‫ﻊ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ “ha fatto divertire”,
170 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫“ ُﻳ‬insegna” ← ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ “ha insegnato”,


‫ﺏ‬ُ ‫“ ُﻳ ﹶﻜﺬﱢ‬smentisce” ← ‫ﺏ‬  ‫“ ﹶﻛﺬﱠ‬ha smentito”.
Coniugazione del verbo nella 2ª forma (Tabella 21.1 e Tabella 21.2)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare”)
a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﻋﻠﱠ ْﻤﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﱠﻠ ْﻤﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﱠﻠ ْﻤﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻋﻠﱠ ْﻤ‬ ‫ﻤﺎ‬ ُ‫ﻋﻠﱠ ْﻤﺘ‬ ‫ﻋﱠﻠ ْﻤُﺘ ْﻢ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻋﻠﱠ ْﻤ‬ ‫ﻤﺎ‬ ُ‫ﻋﻠﱠ ْﻤﺘ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ﻋﻠﱠ ْﻤﺘ‬
3ª persona maschile ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﱠﻠﻤ‬ ‫ﻋﻠﱠﻤُﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋﻠﱠ ْﻤ‬
Tab. 21.1
b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻋﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ُﻧ‬ ‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ُﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ُﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ُﺗ‬ ‫ﻌﱢﻠﻤُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ُﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﻌﱢﻠ ِﻤ‬ ُ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ُﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌﱢﻠ ْﻤ‬ ُ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ُﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ُﻳ‬ ‫ﻌﱢﻠﻤُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ُﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻌﻠﱢ ُﻢ‬ ‫ُﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ُﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌﱢﻠ ْﻤ‬ ُ‫ﻳ‬
Tab. 21.2

Esempi dal Corano:


‫ﻼ‬
‫ﻌُﻪُ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬‫ﻣﺘ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸ‬2:126] “faccio godere lui per un poco” ( ‫ﻊ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ “far godere, far divertire”),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 171

‫ﺎ‬‫ﺎِﺗﻨ‬‫[ ﹶﻛﺬﱠﺑُﻮﺍ ﺑِﺂﻳ‬3:11] “hanno smentito i segni Nostri” ( ‫ﺏ‬  ‫“ ﹶﻛﺬﱠ‬smentire”),


‫ﺖ ﹶﺃْﻳﺪِﻳ ﹸﻜ ْﻢ‬ْ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻚ ِﺑﻤ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬3:182] “quello è per ciò che hanno anticipato le mani vostre”
( ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫“ ﹶﻗ‬anticipare”),
‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬  ُ‫ﻋﻠﱠ ْﻤﺘ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻭ ﹶﻛ ْﻬ ﹰ‬ ‫ﻤ ْﻬ ِﺪ‬ ‫ﺱ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺱ ُﺗ ﹶﻜﻠﱢ ُﻢ ﭐﻟﻨ‬
ِ ُ‫ﺡ ﭐﹾﻟﻘﹸﺪ‬
ِ ‫ﻚ ِﺑﺮُﻭ‬
 ‫ﺗ‬‫ﺪ‬‫ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃﻳ‬
[5:110] “quando rafforzai te con lo Spirito santo [l’angelo Jibrīl], [tanto che] parlasti
agli uomini nella culla e in età matura, e quando insegnai a te il Libro”
(‫ﺪ‬
 ‫ﻳ‬‫“ ﹶﺃ‬rafforzare, sostenere”; ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻛﻠﱠ‬ “parlare”; ‫ﻢ‬
 ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare”),
‫ﺚ‬
‫ﺎِﺋ ﹶ‬‫ﺨﺒ‬
 ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻬﻢُ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮ ُﻡ‬ ‫ﺤ‬
 ُ‫ﻭﻳ‬ [7:157] “e proibisce a voi le turpitudini” ( ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ “proibire, rendere
illecito”),
‫ﻕ‬
ِ ‫ﺮ ْﺯ‬ ‫ﺾ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ٍ ‫ﺑ ْﻌ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻀ ﹸﻜ ْﻢ‬  ‫ﺑ ْﻌ‬ ‫ﻀ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﹶﻓ‬ [16:71] “e Allah ha favorito alcuni di voi al di
sopra di altri nella provvigione” ( ‫ﻞ‬ ‫ﻀﹶ‬ ‫“ ﹶﻓ‬favorire, preferire”),
‫ﻳ ْﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹶﻘ ْﻮ ٍﻡ‬
ِ ‫ ﹸﻞ ﭐﻵﻳﺎ‬‫ﻚ ُﻧ ﹶﻔﺼ‬  ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬30:28] “così spieghiamo i segni per un popolo che
ragiona” ( ‫ﻞ‬ ‫ﺼﹶ‬  ‫“ ﹶﻓ‬spiegare”),
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﺨ‬  ‫ﺳ‬ ‫[ ﺳُﺒْﺤﺎ ﹶﻥ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬43:13] “gloria a Colui che ha sottomesso a noi ciò”
(‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬ ‫ﺳ‬ “assoggettare, sottomettere”),
‫ﺎ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮْﺁ ﹶﻥ ﻟِﻠ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ‬‫ﺴ ْﺮﻧ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ ْﺪ‬ [54:17] “invero abbiamo reso facile il Corano per il ricordo”
(‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﻳ‬ “facilitare”),
‫ﻢ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮْﺁ ﹶﻥ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ ‫ﻤ ُﻦ‬ ‫ ْﺣ‬‫[ ﺍﻟﺮ‬55:1-2] “Il Misericordioso ha insegnato il Corano”
(‫ﻢ‬  ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare”),
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ ْﺭ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫ﺢ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ [59:1] “glorifica Allah ciò che è nei cieli e ciò
che è sulla terra” ( ‫ﺢ‬  ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ “glorificare”),
172 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﺍ‬‫ﺎ ُﻧ ﹾﻜﺮ‬‫ﻋﺬﹶﺍﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻋﺬﱠْﺑﻨ‬ ‫ﻭ‬ [65:8] “e abbiamo castigato esse con un castigo orribile”
(‫ﺏ‬  ‫ﻋﺬﱠ‬ “punire, castigare”),
‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ِﺑﻤ‬75:13] “di quello che ha anticipato e ha ritardato” ( ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫“ ﹶﻗ‬anticipare”).
3ª forma

Struttura:
Come infisso ha una alif dopo la prima lettera radicale: ‫ﻋ ﹶﻞ‬ ‫ﻓﹶﺎ‬ (passato); la 3ª forma al

presente è: ‫ﻋﻞﹸ‬
ِ ‫ ُﻳﻔﹶﺎ‬.
Significato della 3ª forma:
a) indica lo sforzo, il tentativo di svolgere una azione e anche il desiderio di fare qualcosa
(combattere, cercar di uccidere) ‫ﻞ‬
‫ﺗ ﹶ‬‫ﻗﹶﺎ‬ ← ‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ﹶﻗ‬ (uccidere)

(gareggiare, cercar di precedere) ‫ﻖ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺳ‬ ← ‫ﻖ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ (precedere)


(lottare, adempire al jihād) ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬ ← ‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ (sforzarsi);
b) indica compartecipazione in una attività espressa dal verbo della 1ª forma:
(essere in corrispondenza con qualcuno) ‫ﺐ‬
 ‫ﺗ‬‫ﺐ ← ﻛﹶﺎ‬
 ‫ﺘ‬‫ ( ﹶﻛ‬scrivere);
Altri verbi della stessa forma:
‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬ “litigare, discutere”,

‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬ “attraversare”,

‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﺳ‬ “viaggiare”,

‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ “scambiare”.


Coniugazione del verbo nella 3ª forma (Tabella 21.3 e Tabella 21.4)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﺳ‬ “viaggiare”)
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 173

a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺎﹶﻓ ْﺮﺕ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﹶﻓ ْﺮﻧ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﹶﻓ ْﺮﻧ‬‫ﺳ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺎﹶﻓ ْﺮ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﹶﻓ ْﺮُﺗﻤ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎﹶﻓ ْﺮُﺗ ْﻢ‬‫ﺳ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎﹶﻓ ْﺮ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﹶﻓ ْﺮُﺗﻤ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎﹶﻓ ْﺮُﺗﻦ‬‫ﺳ‬
3ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺎﹶﻓﺮ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎﹶﻓﺮُﻭﺍ‬‫ﺳ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
ْ ‫ﺮ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎﹶﻓ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ﺳ‬
Tab. 21.3
b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺳﺎِﻓﺮ‬ ‫ﺃﹸ‬ ُ‫ﺎِﻓﺮ‬‫ُﻧﺴ‬ ُ‫ﺎِﻓﺮ‬‫ُﻧﺴ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺎِﻓﺮ‬‫ُﺗﺴ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎِﻓﺮ‬‫ﺗُﺴ‬ ‫ﺎِﻓﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗُﺴ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺎِﻓﺮِﻳ‬‫ﺗُﺴ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎِﻓﺮ‬‫ﺗُﺴ‬ ‫ﺎِﻓ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ُﺗﺴ‬
3ª persona maschile ُ‫ﺎِﻓﺮ‬‫ُﻳﺴ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎِﻓﺮ‬‫ﻳُﺴ‬ ‫ﺎِﻓﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳُﺴ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺎِﻓﺮ‬‫ُﺗﺴ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎِﻓﺮ‬‫ﺗُﺴ‬ ‫ﺎِﻓ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ُﻳﺴ‬
Tab. 21.4

Esempi dal Corano:


‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻫﺪُﻭﺍ ﻓِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﺟﺮُﻭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:218] “e coloro che sono emigrati e hanno
lottato sulla via di Allah” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻫ‬emigrare”, ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﺟ‬lottare”),
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻤ ْﻦ‬ ‫ﺎ ِﻋﻒُ ِﻟ‬‫ﻭﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ُﻳﻀ‬ [2:261] “e Allah moltiplica per chi vuole” ( ‫ﻒ‬  ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺿ‬
“moltiplicare”),
‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫[ ﻳُﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬9:111] “combattono sul sentiero di Allah” ( ‫ﺗ ﹶﻞ‬‫ﻗﹶﺎ‬ “combattere”),
174 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﺎ‬‫ﺘﻨ‬‫ﺩﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺡ ﹶﻗ ْﺪ ﺟ‬
ُ ‫ﺎ ﻧُﻮ‬‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬ [11:32] “dissero: o Nūh, hai polemizzato con noi” ( ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬
“polemizzare”),
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺎ ِﻫﺪُ ِﻟ‬‫ﺎ ُﻳﺠ‬‫ﻧﻤ‬‫ﺪ ﹶﻓِﺈ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ ْﻦ ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [29:6] “e chi lotta, lotta solo per se stesso” ( ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬
“combattere”),
‫ﺍ‬‫ﺷﺪِﻳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺑ‬‫ﺎ ِﺣﺴ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺳْﺒﻨ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓﺤ‬65:8] “allora abbiamo conteggiato a esse un rendiconto

severo” ( ‫ﺐ‬  ‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﺣ‬conteggiare, regolare i conti [ ‫ ﻩ‬con qualcuno]”).


4ª forma

Struttura
Ha come prefisso la alif ‫ﹶﺃ‬ (chiamata ‫ ) ﹶﺃﻟِﻒ ﺍﹾﻟ ﹶﻘﻄﹾﻊ‬ed è caratterizzata dal sukūn posto sulla
prima lettera radicale: ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻓ‬. La 4ª forma al presente è: ‫ ﻳُ ﹾﻔ ِﻌ ﹸﻞ‬.
Significato della 4ª forma:
la 4ª forma (come la 2ª) è principalmente causativa, ovvero rende transitivi i verbi che sono
intransitivi nella 1ª forma:
(far scendere, mandare) ‫ﻝ‬
‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ ← ﹶﺃْﻧ‬ ‫ﻧ‬ (scendere)
(far sedere) ‫ﺲ‬
 ‫ﺲ← ﹶﺃ ْﺟ ﹶﻠ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ (sedersi)
(introdurre, far entrare) ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩ‬ ←‫ﻞ‬
‫ﺧ ﹶ‬ ‫ﺩ‬ (entrare)
(scacciare, far uscire) ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺝ ← ﹶﺃ ْﺧ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ (uscire)
(far sapere, informare) ‫ﻢ‬
 ‫ﻢ ← ﹶﺃ ْﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻋِﻠ‬ (sapere).
Inoltre, la 4ª forma può indicare l’entrata in un periodo di tempo:
(trovarsi al mattino) ‫ﺢ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
ْ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺒ ٌﺢ‬‫ﺻ‬
 (mattino)
(trovarsi alla sera) ‫ﻰ‬‫← ﹶﺃ ْﻣﺴ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﻣﺴ‬ (sera).
Alcuni verbi della 4ª forma:
( ُ‫ﻬِﻠﻚ‬
ْ ُ‫) ﻳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﹶﺃ ْﻫ ﹶﻠ‬ (distruggere),

( ‫ﺳﻞﹸ‬
ِ ‫) ﻳُ ْﺮ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﺃ ْﺭ‬ (inviare, mandare),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 175

( ُ‫ﺮ ) ﻳُﹾﺜ ِﻤﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺃﹾﺛ‬ (fruttificare),

( ْ ُ‫ﻢ ) ﻳ‬ ‫“( ﹶﺃ ْﺳ ﹶﻠ‬abbracciare l’Islām” letteralmente: “rassegnarsi, arrendersi [ad Allah]”),
ُ‫ﺴِﻠﻢ‬
( ُ‫) ﻳُ ْﻨ ِﻔﻖ‬ ‫( ﹶﺃْﻧﻔﹶﻖ‬spendere).
Coniugazione del verbo della 4ª forma (Tabella 21.5 e Tabella 21.6)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﻖ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ‬ “spendere”).

a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘُﺘﻤ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘُﺘ ْﻢ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘُﺘﻤ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘُﺘ‬
3ª persona maschile ‫ﻖ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔﻘﹶﺎ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔﻘﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹶﻘﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ ﹾﻘ‬
Tab. 21.5
b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺃﹸْﻧ ِﻔﻖ‬ ُ‫ﻧُْﻨ ِﻔﻖ‬ ُ‫ﻧُْﻨ ِﻔﻖ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺗُْﻨ ِﻔﻖ‬ ‫ُﺗْﻨ ِﻔﻘﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ُﺗْﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗُْﻨ ِﻔ ِﻘ‬ ‫ُﺗْﻨ ِﻔﻘﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗُْﻨ ِﻔ ﹾﻘ‬
3ª persona maschile ُ‫ﻳُْﻨ ِﻔﻖ‬ ‫ُﻳْﻨ ِﻔﻘﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ُﻳْﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺗُْﻨ ِﻔﻖ‬ ‫ُﺗْﻨ ِﻔﻘﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳُْﻨ ِﻔ ﹾﻘ‬
Tab. 21.6
176 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

Esempi dal Corano:


‫ﺍ ِﺀ‬‫ﻀﺮ‬  ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺍ ِﺀ‬‫ﺴﺮ‬  ‫ﻦ ُﻳْﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬3:134] “coloro che spendono nella prosperità
e nell’avversità” ( ‫ﻖ‬  ‫“ ﹶﺃْﻧ ﹶﻔ‬spendere”),
‫ﻨ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺖ ﹶﻟ ﹸﻜ ْﻢ ﺩِﻳ‬ ُ ‫ﻤ ﹾﻠ‬ ‫ﻡ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﻴ ْﻮ‬‫[ ﺍﹾﻟ‬5:3] “oggi ho perfezionato per voi la religione vostra”
( ‫ﻞ‬ ‫ﻤ ﹶ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻛ‬perfezionare”),
‫ﺎ‬‫ﺍﹶﻟﻨ‬‫ﺕ ِﺟﺪ‬  ‫ﺎ ﹶﻓﹶﺄ ﹾﻛﹶﺜ ْﺮ‬‫ﺘﻨ‬‫ﺩﹾﻟ‬ ‫ﺟﺎ‬ ‫ﺡ ﹶﻗ ْﺪ‬ُ ‫ﺎ ﻧُﻮ‬‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬11:32] “dissero: o Nūh! Hai polemizzato con
noi, e hai superato la polemica nostra” ( ‫ﺮ‬  ‫“ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬aumentare; abusare, andare oltre”),
‫ﺕ ِﺭ ْﺯﻗﹰﺎ ﹶﻟ ﹸﻜ ْﻢ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﺜ‬ ‫ﺝ ِﺑ ِﻪ ِﻣ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ًﺀ ﹶﻓﹶﺄ ْﺧ‬‫ﺎ ِﺀ ﻣ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ ِﻣ‬ ‫ﻭﹶﺃْﻧ‬ [2:22] “e ha fatto scendere dal
cielo l'acqua e ha fatto uscire con essa i frutti come provvigione per voi”
( ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫“ ﹶﺃْﻧ‬far scendere”; ‫ﺝ‬  ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺧ‬far uscire”),
‫ﺎ ُﻫ ْﻢ ِﺑ ﹸﺬﻧُﻮِﺑ ِﻬ ْﻢ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ ْﻫﹶﻠ ﹾﻜﻨ‬6:6] “eppure distruggemmo loro per i peccati loro”
( ‫ﻚ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﻫﹶﻠ‬distruggere”),
‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﺎ ﹶﻗ ْﻮ ِﻡ ﹶﻟ ﹶﻘ ْﺪ ﹶﺃْﺑﹶﻠ ْﻐُﺘ ﹸﻜ ْﻢ ِﺭﺳ‬‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬ [7:93] “e disse: o popolo mio! Ho trasmesso a voi
i messaggi del Signore mio” ( ‫ﻎ‬ ‫“ ﹶﺃْﺑﹶﻠ ﹶ‬trasmettere [un messaggio], comunicare”),
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻭﺩِﻳ ِﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻯ‬‫ﺭﺳُﻮﹶﻟﻪُ ِﺑﭑﹾﻟ ُﻬﺪ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ ْﺭ‬ ُ‫[ ﻫ‬9:33] “Egli è Colui che ha inviato
il Messaggero Suo con la guida e la Religione della verità” ( ‫ﻞ‬ ‫ﺳ ﹶ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺭ‬inviare”),
‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ ْﻮ ِﻣ ِﻪ‬‫ﺎ ﻧُﻮﺣ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ ْﺪ ﹶﺃ ْﺭ‬ [11:25] “e inviammo Nūh al popolo suo” ( ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺭ‬inviare”),
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬  ‫ﻭﻳُ ْﺪ ِﺧﻠﹸﻬُﻢُ ﭐﹾﻟ‬ [47:6] “e farà entrare voi nel Paradiso” ( ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫“ ﹶﺃ ْﺩ‬far entrare”),
‫ﺢ ﺍﹾﻟ ُﻤ ْﺆ ِﻣﻨُﻮ ﹶﻥ‬ ‫[ ﹶﻗ ْﺪ ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬23:1] “in verità vinceranno i credenti” ( ‫ﺢ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬vincere”),
ُ‫ﺪﻩ‬ ‫ﻭ ْﻋ‬ ‫ﺨِﻠﻒُ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ْ ُ‫[ ﹶﻻ ﻳ‬30:6] “non infrange Allah la promessa Sua” ( ‫ﻒ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﺧﹶﻠ‬infrangere
[la promessa]”),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 177

‫ﻣْﻨﻀُﻮ ٍﺩ‬ ‫ﻴ ٍﻞ‬‫ﺭ ﹰﺓ ِﻣ ْﻦ ِﺳﺠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺣﺠ‬‫ﻋﹶﻠْﻴﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﺃ ْﻣ ﹶﻄ ْﺮﻧ‬ [11:82] “e facemmo piovere su di essa pietre
d'argilla ammucchiata” ( ‫ﺮ‬  ‫“ ﹶﺃ ْﻣ ﹶﻄ‬far piovere”),
‫ﺎﻩُ ﻓِﻲ ﹶﻟْﻴﹶﻠ ِﺔ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ ْﺪ ِﺭ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﻧﺎ ﺃﹶﻧ‬‫[ ِﺇ‬97:1] “invero Noi abbiamo fatto scendere esso nella Notte del
Destino” ( ‫ﻝ‬ ‫ﺰ ﹶ‬ ‫“ ﹶﺃْﻧ‬far scendere”),
‫ﻉ‬ٍ ‫ﻤﻬُ ْﻢ ِﻣ ْﻦ ﺟُﻮ‬ ‫ﻌ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ ﹾﻃ‬106:4] “Colui che ha sfamato loro dalla fame”
( ‫ﻢ‬  ‫ﻌ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻃ‬sfamare”).
5ª forma
Viene ottenuta premettendo il prefisso ‫ﺕ‬
 [ta] alla 2ª forma del verbo, ottenendo ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬ .

La 5ª forma al presente è ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺘ ﹶﻔ‬‫ﻳ‬ .


Significato della 5ª forma:
a) indica riflessività della 1ª e della 2ª forma:
(separarsi) ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬ ← ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻓ‬ (separare)

(moltiplicarsi) ‫ﺮ‬
 ‫ﺗ ﹶﻜﱠﺜ‬ ← ‫ﺮ‬ ‫( ﹶﻛﺜﱠ‬moltiplicare)
(lavarsi) ‫ﻞ‬
‫ﺴﹶ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺗ‬ ← ‫ﺴ ﹶﻞ‬
 ‫ﹶﻏ‬ (lavare);
b) può anche avere un senso passivo:
(essere tagliato) ‫ﻊ‬
 ‫ﺗ ﹶﻘ ﱠﻄ‬ ← ‫ﻊ‬ ‫( ﹶﻗ ﹶﻄ‬tagliare);
c) esprime l’idea di ritenersi essere qualcosa:
(ritenersi grande) ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹶﻜ‬
(ritenersi un profeta) ‫ﺒﹶﺄ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ .
Esempi di alcuni verbi della 5ª forma:
‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ ﱠﻠ‬ (parlare) ُ‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠﻢ‬‫ﻳ‬ (parla) , ‫ﻢ‬ ‫ﻌ ﱠﻠ‬ ‫ﺗ‬ (studiare) ُ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (studia) ,
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ (scendere; abbassarsi, degradarsi) ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﻨ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (scende) , ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ ﹶﻔ‬ (sgorgare) ُ‫ﺠﺮ‬
 ‫ﺘ ﹶﻔ‬‫ﻳ‬ (sgorga) ,
‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﺬ ﱠﻛ‬ (ricordarsi, rievocare [qualcosa]) ُ‫ﺬﻛﱠﺮ‬
‫ﺘ ﹶ‬‫ﻳ‬ (si ricorda) ,
178 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻮ ﱠﻛ ﹶﻞ‬ ‫ﺗ‬ (confidare su [qualcuno]) ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻮﻛﱠﻞﹸ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (confida su [qualcuno]).

Coniugazione del verbo della 5ª forma (Tabella 21.7 e Tabella 21.8)


(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ “elargire, fare l’elemosina”).
a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺪ ﹾﻗﺖ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹾﻗُﺘﻤ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺪ ﹾﻗُﺘ ْﻢ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹾﻗُﺘﻤ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ ﹾﻗُﺘﻦ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﺪﹶﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﹶﻗﺘ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬
Tab. 21.7
b) ُ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺪِﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺪﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺪﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺪﻕ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
Tab. 21.8

Esempi dal Corano:


ُ‫ﺖ ِﺑ ِﻬﻢُ ﭐ َﻷﺳْﺒﺎﺏ‬
ْ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ ﹶﻘﻄﱠ‬‫ﻭ‬ [2:166] “e saranno spezzati da loro i legami” ( ‫ﻊ‬ ‫ﺗ ﹶﻘﻄﱠ‬
“spezzarsi”),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 179

‫ﲔ‬
 ‫ﺘ ِﻘ‬ُ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺒﻞﹸ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ِﻣ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫ِﺇ‬ [5:27] “piuttosto accetta Allah solo dai timorati” ( ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬
“accettare”),
‫ﻬﺮُﻭﻥ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﻳ‬ ‫ﺱ‬
ٌ ‫ﺎ‬‫ﻧ ُﻬ ْﻢ ﹸﺃﻧ‬‫[ ِﺇ‬7:82] “in verità loro sono degli uomini che si purificano” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ ﹶﻄ‬
“purificarsi”),
‫ﻮ ﱠﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺑ ِﻬ ْﻢ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭ‬ [8:2] “e sul Signore loro confidano” ( ‫ﻮﻛﱠ ﹶﻞ‬ ‫ﺗ‬ “confidare”),
‫ﺑﻜﹸ ْﻢ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ُ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬‫[ ِﺇﻧ‬11:56] “invero io ho confidato in Allah, il Signore
mio e il Signore vostro” ( ‫ﻞ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹶ‬ ‫ﺗ‬ “confidare”),
‫ﺐ‬ُ ‫ﻦ ُﻳﻨِﻴ‬‫ﺘ ﹶﺬﻛﱠﺮُ ِﺇﻻﱠ ﻣ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [40:13] “ma non ricorda tranne chi torna [a Lui pentito]”
( ‫ﺮ‬ ‫ﺬﻛﱠ‬ ‫ﺗ ﹶ‬ “ricordare”),
‫ﺎ‬‫ﺏ ﹶﺃ ﹾﻗﻔﹶﺎﹸﻟﻬ‬
ٍ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ ‫ﺑﺮُﻭ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮْﺁ ﹶﻥ ﹶﺃ ْﻡ‬‫ﺪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬47:24] “forse non meditano sul Corano,
o ci sono sui cuori i catenacci di essi?” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺑ‬‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ “meditare”; il pronome ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬si riferisce alla
parola ‫) ﹸﻗﻠﹸﻮﺏ‬.

6ª forma
Viene ottenuta premettendo il prefisso ‫ﺕ‬
 [ta] alla 3ª forma del verbo ottenendo ‫ﻋ ﹶﻞ‬ ‫ﺗﻔﹶﺎ‬ .
La 6ª forma al presente è ‫ﻞ‬
‫ﻋ ﹸ‬ ‫ﺘﻔﹶﺎ‬‫ﻳ‬ .
Significato della 6ª forma:
a) dà l’idea di reciprocità alla 3ª forma:
(scambiarsi) ‫ﻝ‬
‫ﺩ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ ← ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫( ﺑ‬scambiare)
(separarsi) ‫ﻕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺗﻔﹶﺎ‬ ← ‫ﻕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫( ﻓﹶﺎ‬separare)
(litigare l’un l’altro) ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺠ‬ ← ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬ (litigare)

(interrogarsi) ‫ﺎ َﺀ ﹶﻝ‬‫ﺗﺴ‬ ← ‫ﺳﺎ َﺀ ﹶﻝ‬ (interrogare [qualcuno])

(aiutarsi, sostenersi a vicenda) ‫ﻥ‬


‫ﻭ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ← ‫ﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫( ﻋ‬aiutare, soccorrere);
180 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

b) esprime l’idea di simulazione:


(fingersi malato) ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬ ← ‫ﺽ‬
 ‫ﻣ ِﺮ‬ (essere malato) .
Coniugazione del verbo della 6ª forma (Tabella 21.9 e Tabella 21.10)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﻑ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺗﻌ‬ “conoscersi, fare reciproca conoscenza”).

a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬

singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹾﻓﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹾﻓﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹾﻓُﺘﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻓُﺘ ْﻢ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹾﻓُﺘﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭ ﹾﻓُﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
3ª persona maschile ‫ﻑ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺭﻓﹶﺎ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺭﻓﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﺭﹶﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﹶﻓﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
Tab. 21.9

b) ُ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬
 ُ‫ﺍﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺭﻑ‬ ‫ﻌﺎ‬ ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻑ‬
ُ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬ ‫ﻑ‬
ُ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻑ‬
ُ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭﹶﻓﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭﻓﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺭِﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭﹶﻓﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ُ‫ﺭﻑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﺭﹶﻓﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﺭﻓﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻑ‬
ُ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭﹶﻓﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭ ﹾﻓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
Tab. 21.10
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 181

Esempi dal Corano:


‫ﺭﻓﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺎِﺋ ﹶﻞ ِﻟ‬‫ﻭﹶﻗﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻛ ْﻢ ُﺷﻌُﻮﺑ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [49:13] “e abbiamo fatto di voi popoli e tribù,

affinché vi conosceste [a vicenda]” ( ‫ﻑ‬


 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ “conoscersi”),
‫ﻚ‬
ُ ‫ﻴ ِﺪ ِﻩ ﭐﹾﻟ ُﻤ ﹾﻠ‬‫ﻙ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ِﺑ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ [67:1] “sia benedetto Colui nella Cui mano è la sovranità”
( ‫ﻙ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ “essere benedetto”),
‫ﺎ َﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺴ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻋ‬ [78:1] “su cosa si interrogano [a vicenda]?” ( ‫ﺎ َﺀ ﹶﻝ‬‫ﺗﺴ‬ “interrogarsi”).

7ª forma
E’ caratterizzata dal prefisso ‫ﻥ‬
‫[ ِﺍ ﹾ‬in] (la lettera nūn con alif prostetica) prefissa alla 1ª forma
del verbo ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ِﺍْﻧ ﹶﻔ‬ . La 7ª forma al presente è ‫ﻳ ْﻨ ﹶﻔﻌِﻞ‬ .
Significato della 7ª forma:
questa forma è passiva e riflessiva rispetto al verbo della 1ª forma; esempi:
(essere rotto) َ‫ﺮ‬‫ﻜﺴ‬
‫ﺮ ← ِﺍْﻧ ﹶ‬ ‫ﺴ‬
 ‫( ﹶﻛ‬rompere)
(scoprirsi, svelarsi / essere scoperto) ‫ﻒ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫ﻒ ← ِﺍْﻧ ﹶﻜ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫( ﹶﻛ‬scoprire).
Alcuni verbi della 7ª forma:
(al presente: ِ ‫ﻳْﻨ ﹶﻔ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
ُ‫ﺠﺮ‬  ‫ِﺍْﻧ ﹶﻔ‬ (sgorgare = ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ ﹶﻔ‬ )
(al presente: ُ‫ﻳْﻨ ﹶﻄِﻠﻖ‬ ) ‫ﻖ‬ ‫( ِﺍْﻧ ﹶﻄ ﹶﻠ‬partire, andarsene)
(al presente: ُ‫ﻳْﻨ ﹶﻔ ِﻄﺮ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫( ِﺍْﻧ ﹶﻔ ﹶﻄ‬spaccarsi)
182 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

Coniugazione del verbo della 7ª forma (Tabella 21.11 e Tabella 21.12)


(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﺐ‬
 ‫“ ِﺍْﻧ ﹶﻘ ﹶﻠ‬essere capovolto, ribaltarsi”).
a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒُﺘﻤ‬ ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒُﺘ ْﻢ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒُﺘﻤ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒﺘ‬
3ª persona maschile ‫ﺐ‬
 ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠﺒ‬ ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠﺒُﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﺒ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒﺘ‬‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠْﺒ‬
Tab. 21.11

b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﹶﺃْﻧ ﹶﻘِﻠﺐ‬ ُ‫ﻧْﻨ ﹶﻘِﻠﺐ‬ ُ‫ﻧْﻨ ﹶﻘِﻠﺐ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺐ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺒ‬ ‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺒُﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠِﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠْﺒ‬
3ª persona maschile ُ‫ﻳْﻨ ﹶﻘِﻠﺐ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳْﻨ ﹶﻘِﻠﺒ‬ ‫ﻳْﻨ ﹶﻘِﻠﺒُﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺐ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗْﻨ ﹶﻘِﻠﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳْﻨ ﹶﻘِﻠْﺒ‬
Tab. 21.12

Esempi dal Corano:


‫ﺎ‬‫ﻋْﻴﻨ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
ْ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺖ ِﻣْﻨﻪُ ﭐﹾﺛ‬ ْ ‫ﺴ‬
‫ﺠ‬ ‫ﺒ‬‫[ ﹶﻓﭑْﻧ‬7:160] “e sgorgarono da essa [dalla roccia] dodici
sorgenti” ( ‫ﺲ‬  ‫ﺠ‬  ‫ﺒ‬‫“ ِﺍْﻧ‬sgorgare”; vedere anche il paragrafo 54.3),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 183

‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺎ ﹶﺃ ْﻫ ﹶﻞ ﹶﻗ ْﺮ‬‫ﺗﻴ‬‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﹶﻓﭑْﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ‬ [18:77] “dunque procederono [loro due] finché quando

giunsero agli abitanti di una città” ( ‫ﻖ‬ ‫“ ِﺍْﻧ ﹶﻄﹶﻠ‬procedere”),


‫ﺕ‬
ْ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ُﺀ ﭐﻧ ﹶﻔ ﹶﻄ‬‫ﺴﻤ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﻟ‬82:1] “quando il cielo si squarcerà” ( ‫ﺮ‬ ‫“ ِﺍْﻧ ﹶﻔ ﹶﻄ‬squarciarsi”),
‫ﺕ‬
ْ ‫ﺮ‬ ‫ﺘﹶﺜ‬‫ﺍ ِﻛﺐُ ﭐﻧ‬‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﭐﹾﻟ ﹶﻜﻮ‬ [82:2] “e quando i pianeti si disperderanno” (‫ﺮ‬ ‫ﺘﹶﺜ‬‫“ ِﺍْﻧ‬disperdersi”),
‫ﲔ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﭐﻧ ﹶﻘﹶﻠﺒُﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ ْﻫِﻠ ِﻬﻢُ ﭐﻧ ﹶﻘﹶﻠﺒُﻮﺍ ﹶﻓ ِﻜ ِﻬ‬ [83:31] “e quando ritornavano dalla gente loro,
ritornavano scherzosi” ( ‫ﺐ‬  ‫“ ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬ritornare”),
‫ﻭ ْﺟ ِﻬ ِﻪ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺐ‬  ‫ﻨ ﹲﺔ ﭐﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬‫ﺑْﺘﻪُ ِﻓْﺘ‬‫ﺎ‬‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃﺻ‬ [22:11] “però se capita a lui una prova, si volta sulla
faccia sua” (dal senso: “torna alla miscredenza”; ‫ﺐ‬
 ‫“ ِﺍْﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬voltarsi”);
dal tafsīr di Ibn Kathīr: ‫ﺪ ﻛﹶﺎﻓِﺮﹰﺍ‬ ‫ﺗ‬‫ِﺍ ْﺭ‬ : ‫ﺍﻧﻘﻠﺐ ﻋﻠﻰ ﻭﺟﻬﻪ‬ .

Approfondimenti: differenza tra la 5ª forma e la 7ª forma.

A volte il verbo nella 5ª forma e il verbo nella 7ª hanno lo stesso significato come:
‫ﺱ‬
ُ ‫ﺎ‬‫ﻕ ﺍﻟﻨ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬ e ‫ﺱ‬
ُ ‫ﺎ‬‫ﻕ ﺍﻟﻨ‬
 ‫ﺮ‬ ‫( ِﺍْﻧ ﹶﻔ‬entrambe le frasi hanno significato: “si è separata la gente”).
Tra queste due frasi esiste però una piccola differenza: il verbo nella 5ª forma rispetto
al verbo nella 7ª forma è più intenso nel significato dunque ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬ esprime una separazione
in tanti gruppi, mentre ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ ِﺍْﻧ ﹶﻔ‬significa una semplice separazione (ad esempio in due
gruppi).

8ª forma
Il paradigma della 8ª forma è: ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ ِﺍ ﹾﻓ‬. La 8ª forma al presente è ‫ﺘ ِﻌﻞﹸ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ . Questa forma viene
preceduta da una alif prostetica, ed è caratterizzata dalla presenza del sukūn sulla prima
lettera radicale e dalla presenza di una ‫ﺕ‬
 [ta], che viene interposta tra la prima e la seconda
lettera radicale.

Significato della 8ª forma:


a) indica riflessività della 1ª forma (ma anche il passivo):
184 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫( ِﺍ ْﺟ‬riunirsi, esser raccolto) ← ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺟ‬ (riunire), ‫ﻸ‬
َ ‫ﺘ‬‫( ِﺍ ْﻣ‬esser riempito) ← ‫ﻸ‬
َ ‫ﻣ‬ (riempire),
‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫( ِﺍ ْﺣ‬bruciarsi, essere bruciato) ← ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ (bruciare);
b) dà un’idea di intensità al significato del verbo della 1ª forma:
‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺘ‬‫( ِﺍ ْﺟ‬fare tutti gli sforzi) ← ‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ (sforzarsi),
‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﻩ‬/ ‫ﻊ ﻩ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬sentire, ascoltare [qualcuno] ) ← ‫ﻊ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ (ascoltare).
Coniugazione del verbo della 8ª forma (Tabella 21.13 e Tabella 21.14)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﻒ‬
 ‫ﺘ ﹶﻠ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ “essere disaccordo [su qualcosa], differire”).

a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔﺖ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔﻨ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔﻨ‬‫ِﺍ ْﺧ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔُﺘﻤ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔُﺘ ْﻢ‬‫ِﺍ ْﺧ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔُﺘﻤ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔُﺘﻦ‬‫ِﺍ ْﺧ‬
3ª persona maschile ‫ﻒ‬
 ‫ﺘﹶﻠ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺘﹶﻠ ﹶﻔﺎ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺘﹶﻠﻔﹸﻮﺍ‬‫ِﺍ ْﺧ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
ْ ‫ﺘﹶﻠ ﹶﻔ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﹶﻠ ﹶﻔﺘ‬‫ِﺍ ْﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘﹶﻠ ﹾﻔ‬‫ِﺍ ْﺧ‬
Tab. 21.13
b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﹶﺃ ْﺧ‬ ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻧ‬ ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺘِﻠ ِﻔ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘِﻠ ﹾﻔ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘِﻠﻔﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘِﻠ ﹾﻔ‬‫ﺨ‬
ْ ‫ﻳ‬
Tab. 21.14
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 185

Mutamenti ortografici e fonetici del verbo della 8ª forma


La 8ª forma subisce dei mutamenti ortografici e fonetici nel caso in cui la prima lettera
radicale sia:
a) ‫ ﺹ‬, ‫ ﺽ‬, ‫ ﻁ‬, ‫ ﻅ‬. La lettera [t] ‫ ﺕ‬interposta tra la prima e la seconda lettera radicale
diventa ‫( ﻁ‬oppure ‫ ﻅ‬nel caso di prima lettera radicale ‫) ﻅ‬:

‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺻ‬
ْ ‫ِﺍ‬ → ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ ﹶﻄ‬
ْ ‫“ ِﺍ‬pazientare, tener duro”,
‫ﻢ‬ ‫ﺘﹶﻠ‬‫ِﺍ ﹾﻇ‬ → ‫ﻢ‬ ‫“ ِﺍ ﱠﻇ ﹶﻠ‬essere trattato ingiustamente”,
‫ﻊ‬ ‫ﺘﹶﻠ‬‫ِﺍ ﹾﻃ‬ → ‫ﻊ‬ ‫“ ِﺍ ﱠﻃ ﹶﻠ‬prendere conoscenza di [‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ] ; informarsi; salire”.
Si cita come esempio il seguente hadīth:
‫ﺴ ُﻦ‬
ْ ‫ﺮ ُﺣ‬ ‫ )) ﺍﹾﻟِﺒ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬
 ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‬ ُ‫ﻋْﻨﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﺳ ْﻤﻌ‬ ‫ﺱ ﺑْﻦ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻨﻮ‬‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‬
ْ ‫ﺍ ُﻩ ُﻣ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺱ‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬ ُ ‫ﺎ‬‫ﻋ ﹶﻠ ْﻴ ِﻪ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻳ ﱠﻄ ِﻠ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
 ‫ﻭ ﹶﻛ ِﺮ ْﻫ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻙ ﻓِﻲ‬ ‫ﺣﺎ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﺍ ِﻹﹾﺛﻢُ ﻣ‬ , ‫ﺍﹾﻟﺨُﻠﹸ ِﻖ‬

Da An-Nawās bin Sam‘ān , dal Profeta [che] disse:“ la rettitudine è il buon


carattere, e il peccato è ciò che si escogita nella anima tua e che odi che venga
a conoscenza di esso la gente”. Lo ha trasmesso Muslim.
b) ‫ ﺯ‬, ‫ ﺩ‬, ‫ ﺫ‬. La lettera [t] ‫ ﺕ‬dell’infisso diventa ‫ ﺩ‬:
‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ ْﺯ‬ → ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ِﺍ ْﺯ‬ “essere scacciato; rimproverato”,

‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ ْﺩ‬ → َ‫ﺮ‬‫ﺩﺧ‬ ‫ِﺍ‬ “accumulare; risparmiare, economizzare”,

‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ‬‫ِﺍ ﹾﺫ‬ → ‫ﺮ‬ ‫ﺩ ﹶﻛ‬ ‫ِﺍ ﹾﺫ‬ → ‫ﺮ‬ ‫ﺩ ﹶﻛ‬ ‫ِﺍ‬ “ricordare” (dove nell’ultimo caso avviene anche

l’assimilazione della lettera ‫ﺫ‬ della radice che diventa ‫ ; ﺩ‬anche: ‫ﺮ‬ ‫) ِﺍﺫﱠ ﹶﻛ‬.
c) ‫ ﺕ‬, ‫ ﻭ‬, ‫ ﺀ‬. Queste lettere vengono assimilate alla lettera [t] dell’infisso, risultando nella
lettera [t] con il tashdīd:
‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ِﺍْﺗ‬ → ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬inseguire”,
‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ ْﻭ‬ → ‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬unirsi a (‫”) ﺑِـ‬,
186 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﺨ ﹶﺬ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍﹾﺃ‬ → ‫ﺨ ﹶﺬ‬
 ‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬prendere”.
Si noti che la lettera [t] dell’infisso può essere assimilata alla lettera ‫ﺙ‬:
‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ِﺍﹾﺛ‬ → ‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫( ِﺍﱠﺛ‬oppure ‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫“ ) ِﺍ‬esser fisso, saldo”.
Esempi dal Corano:
‫ﺖ‬
ْ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬  ‫ﺘ‬‫ﺎ ﭐ ﹾﻛ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻋﹶﻠْﻴﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬ ْ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬  ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﺎ ﻣ‬‫[ ﹶﻟﻬ‬2:286] “a essa quello che ha guadagnato e contro di
essa quello che ha demeritato” ( ‫ﺐ‬  ‫ﺴ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ﹾﻛ‬demeritare, guadagnarsi”),
‫ﺍ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺿﻮ‬ ْ ‫ﺒﻌُﻮﹾﺍ ِﺭ‬‫ﺗ‬‫ﻭﭐ‬ [3:174] “e perseguirono la soddisfazione di Allah” ( ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬seguire”),
‫ﺏ‬ُ ‫ﺍ‬‫ﻒ ﭐ َﻷ ْﺣﺰ‬  ‫ﺘﹶﻠ‬‫[ ﹶﻓﭑ ْﺧ‬43:65] “ma differirono le fazioni” ( ‫ﻒ‬  ‫ﺘﹶﻠ‬‫“ ِﺍ ْﺧ‬differire”),
‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺒﻌُﻮﺍ ﭐﻟﻨ‬‫ﺗ‬‫ﻭﭐ‬ ‫ﺼﺮُﻭ ُﻩ‬  ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﺰﺭُﻭ ُﻩ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ [7:157] “hanno sostenuto lui, hanno soccorso lui e hanno
seguito la luce” ( ‫ﻊ‬  ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬seguire”),
‫ﻊ‬ ‫ﺴ ْﻤ‬  ‫ﻕ ﭐﻟ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ ِﻦ ﭐ ْﺳ‬ ‫[ ِﺇﻻﱠ‬15:18] “tranne chi carpisce con l’udito” ( ‫ﻕ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬carpire”),
‫ﺮﻓﹸﻮﺍ ِﺑ ﹸﺬﻧُﻮِﺑ ِﻬ ْﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧﺮُﻭ ﹶﻥ ﭐ ْﻋ‬ ‫ﺁ‬‫[ ﻭ‬9:102] “e gli altri che hanno ammesso i peccati loro”
( ‫ﻑ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ْﻋ‬ammettere, riconoscere”),
‫ﺎ‬‫ﺍِﺑﻴ‬‫ﺍ ﺭ‬‫ﺑﺪ‬‫ﺯ‬ ‫ْﻴ ﹸﻞ‬‫ﻤ ﹶﻞ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﺘ‬‫[ ﹶﻓﭑ ْﺣ‬13:17] “e trasporta la corrente schiuma crescente”
( ‫ﻞ‬ ‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ْﺣ‬trasportare”),
‫ﻰ‬‫ﻌﻠﱢﻲ ﹶﺃﻃﱠِﻠﻊُ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺇ ﹶﻻ ِﻩ ﻣُﻮﺳ‬ ‫[ ﹶﻟ‬28:38] “affinché [io] salga da dio di Mūsā” ( ‫ﻊ‬ ‫“ ِﺍﻃﱠﹶﻠ‬salire”),
ُ‫ﻤﺮ‬ ‫ﻖ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻭﭐْﻧ‬ ‫ﻋﺔﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺖ ﭐﻟﺴ‬ ِ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫[ ﺍ ﹾﻗ‬54:1] “ si è avvicinata l’Ora e si è spaccata la luna”
( ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬avvicinarsi”),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 187

‫ﺎ‬‫ﺠﺒ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻗﺮْﺁﻧ‬‫ﺳ ِﻤ ْﻌﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹶﻓﻘﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇﻧ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻧ ﹶﻔ ٌﺮ ِﻣ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ ُﻪ ﭐ ْﺳ‬‫ﻲ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﻲ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﺃﹸﻭ ِﺣ‬
[72:1] “di’: è stato rivelato a me che ascoltarono [questo Corano] un gruppo di jinn
e dissero: invero noi abbiamo sentito una recitazione stupenda” ( ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬ascoltare”).
9ª forma
Come prefisso ha la alif prostetica, la terza lettera radicale è raddoppiata (con il segno
tashdīd); inoltre questa forma è caratterizzata dal sukūn sulla prima lettera radicale: ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﱠ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻓ‬.
La 9ª forma al presente è ‫ﻌ ﱡﻞ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ .
Significato della 9ª forma:
è poco comune e descrive solamente gli aggettivi indicanti colori o difetti fisici, ad esempio
‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ‫ِﺍ ْﻋ‬ (essere guercio) ← ُ‫ﻮﺭ‬
 ‫( ﹶﺃ ْﻋ‬guercio) ; altri esempi:
‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﺍْﺑ‬ (essere bianco) ← ُ‫ﻴﺾ‬‫( ﹶﺃ ْﺑ‬bianco)

‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ (essere rosso) ←ُ‫ﻤﺮ‬


 ‫( ﹶﺃ ْﺣ‬rosso)
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ِﺍ ْﺳ‬ (essere nero) ← ُ‫ﻮﺩ‬ ‫ﹶﺃ ْﺳ‬ (nero)

‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ِﺍ ْﺧ‬ (essere verde) ← ُ‫ﻀﺮ‬
 ‫( ﹶﺃ ْﺧ‬verde).
Coniugazione del verbo nella 9ª forma (Tabella 21.15 e Tabella 21.16)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﻤ‬ ‫“ ِﺍ ْﺣ‬essere rosso”).
a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺮ ْﺭﺕ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ْﺭﻧ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ْﺭﻧ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ ْﺭ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ِﺍ ْﺣ‬‫ﺮ ْﺭُﺗﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺮ ْﺭُﺗ ْﻢ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ ْﺭ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ِﺍ ْﺣ‬‫ﺮ ْﺭُﺗﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ﺮ ْﺭﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬
3ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
ْ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬ ‫ﺮ ْﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻤ‬ ‫ِﺍ ْﺣ‬
Tab. 21.15
188 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

b) ُ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬


singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﺃ ْﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻤ ِﺮ ْﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻤ ِﺮ ْﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﺤ‬
ْ ‫ﻳ‬
Tab. 21.16

Esempi dal Corano:


‫ﺎِﻧ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺪ ِﺇﳝ‬ ‫ﺑ ْﻌ‬ ‫ﺕ ُﻭﺟُﻮ ُﻫ ُﻬ ْﻢ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻔ ْﺮﺗُ ْﻢ‬
ْ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻦ ﭐ ْﺳ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺩ ُﻭﺟُﻮ ٌﻩ ﹶﻓﹶﺄﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﺾ ُﻭﺟُﻮ ٌﻩ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻳ ْﻮ‬ [3:106]
“il Giorno in cui diventeranno bianchi [alcuni] volti e diventeranno neri [alcuni] volti;
riguardo a coloro che saranno anneriti i volti loro: “avete miscreduto dopo la fede
vostra?” ( ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ِﺍْﺑ‬diventare bianco”; ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ِﺍ ْﺳ‬diventare nero”),
‫ﻤ ِﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ ْﺣ‬ ‫ﺖ ُﻭﺟُﻮ ُﻫ ُﻬ ْﻢ ﹶﻓﻔِﻲ‬
ْ ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻦ ﭐْﺑ‬ ‫ﻣﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [3:107] “e riguardo a coloro che
diventeranno bianchi i visi loro, [saranno] nella Misericordia di Allah”
( ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ِﺍْﺑ‬diventare bianco”),
‫ﺤ ْﺰ ِﻥ‬
ُ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ ُﻩ ِﻣ‬‫ﻋْﻴﻨ‬ ‫ﺖ‬
ْ ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭﭐْﺑ‬ [12:84] “e si sbiancarono i due occhi suoi dalla tristezza”
( ‫ﺾ‬  ‫ﻴ‬‫“ ِﺍْﺑ‬diventare bianco”; esempio già visto nel paragrafo 13.2).
10ª forma
E’ caratterizzata dal prefisso ‫ ِﺍﺳْﺘﹷ‬e dal sukūn sulla prima lettera radicale: ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺘ ﹾﻔ‬‫ ِﺍ ْﺳ‬.
La 10ª forma al presente è ‫ﻞ‬
‫ﺘ ﹾﻔ ِﻌ ﹸ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ .
Significato della 10ª forma:
a) la 10ª forma è la riflessiva della 4ª forma:
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 189

‫ﺐ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫ﺘ ْﻌ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (stupirsi) ← ‫ﺐ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫( ﹶﺃ ْﻋ‬stupire)
‫ﻢ‬ ‫ﺘ ْﻌ ﹶﻠ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (informarsi) ← ‫ﻢ‬ ‫ﹶﺃ ْﻋﹶﻠ‬ (informare);
b) aggiunge al verbo nella 1ª forma l’idea di richiesta, domanda:
‫ﺮ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (chiedere perdono) ← ‫ﺮ‬
 ‫ﹶﻏ ﹶﻔ‬ (perdonare)

‫ﺘ ﹾﺄ ﹶﺫ ﹶﻥ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬chiedere permesso) ← ‫ﹶﺃ ِﺫ ﹶﻥ‬ (permettere)

‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ ْﻨ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (chiedere soccorso) ← ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ (soccorrere);
c) significa anche l’attribuzione per se o per gli altri dell’idea espressa dal verbo nella
1ª forma:
‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬considerarsi grande, essere orgoglioso) ← ‫ﺮ‬ ُ‫ﹶﻛﺒ‬ (essere grande)

‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ْ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (ritener bello, approvare) ← ‫ﻦ‬
 ُ‫ﺣﺴ‬ (essere bello). Ulteriori esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹾﻄ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬al presente: ُ‫ﺘ ﹾﻄ ِﻌﻢ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “chiedere da mangiare”
‫ﻒ‬
 ‫ﺨ ﹶﻠ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (al presente: ُ‫ﺨِﻠﻒ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “nominare [qualcuno] proprio successore; scegliere

[qualcuno] come califfo”, ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬


 ‫ﺘ ْﺒ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (al presente: ُ‫ﺸﺮ‬
ِ ‫ﺘْﺒ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “rallegrarsi”
‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺘ ْﺮ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬al presente: ُ‫ﺿﻊ‬
ِ ‫ﺘ ْﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “chiedere di allattare (un bambino)”
‫ﺮ ﻩ ﻓِﻲ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ْﻌ‬‫( ِﺍ ْﺳ‬al presente: ُ‫ﺘ ْﻌ ِﻤﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “far risiedere, abitare [qualcuno] (in un luogo)”
‫ﻢ‬ ‫ﺴ ﹶﻠ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ (al presente: ُ‫ﺴِﻠﻢ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ) “arrendersi, cedere”
190 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

Coniugazione del verbo della 10ª forma (Tabella 21.17 e Tabella 21.18)
(mostrata sull’esempio del verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬chiedere perdono”).
a) ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍ ﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺕ‬
ُ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮﻧ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮﻧ‬‫ِﺍ ْﺳ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮ‬‫ﺎ ِﺍ ْﺳ‬‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮُﺗﻤ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮُﺗ ْﻢ‬‫ِﺍ ْﺳ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮ‬‫ﺎ ِﺍ ْﺳ‬‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮُﺗﻤ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮُﺗ‬‫ِﺍ ْﺳ‬
3ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔﺮ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔﺮُﻭﺍ‬‫ِﺍ ْﺳ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
ْ ‫ﺮ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ِﺍ ْﺳ‬
Tab. 21.17

b) ‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﹶﺃ ْﺳ‬ ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻧ‬ ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮِﻳ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺘ ْﻐ ِﻔ ْﺮ ﹶﻥ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬
Tab. 21.18

Esempi dal Corano:


‫ﻧ ُﻪ‬‫ﺘ ْﻐ ِﻔﺮُﻭ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻳﺘُﻮﺑُﻮ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻼ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬5:74] “forse non si pentiranno ad Allah e chiederanno
perdono a Lui?” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺘ ْﻐ ﹶﻔ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬chiedere perdono”),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 191

‫ﲔ‬  ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬ ْ ُ‫ﺎ ﻣ‬‫ﻭﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ ﹶﻗ ْﻮﻣ‬ ‫ﺒﺮُﻭﺍ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫[ ﹶﻓﭑ ْﺳ‬7:133] “ma si sono inorgogliti ed erano un popolo
criminale” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺒ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬inorgoglirsi”),
‫ﺎ‬‫ﺮﻛﹸ ْﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ْﻌ‬‫ﻭﭐ ْﺳ‬ [11:61] “e ha fatto abitare voi in essa” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ْﻌ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬far abitare”),
‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃ ْﻫﹶﻠﻬ‬‫ﻌﻤ‬ ‫ﺘ ﹾﻄ‬‫[ ﺍ ْﺳ‬18:77] “[loro due] hanno chiesto da mangiare agli abitanti di essa”
( ‫ﻢ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹾﻄ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬chiedere da mangiare”),
‫ﻦ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬  ‫ﻭﻛﹸْﻨ‬ ‫ﺕ‬  ‫ﺒ ْﺮ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﻭﭐ ْﺳ‬ [39:59] “e ti sei inorgoglito e sei stato tra
i miscredenti” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺒ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬inorgoglirsi”),
‫ﺧْﻴ ٌﺮ‬ ‫ﻮ‬ ُ‫ﻰ ِﺑﭑﱠﻟﺬِﻱ ﻫ‬‫ﻮ ﹶﺃ ْﺩﻧ‬ ُ‫ﺘْﺒ ِﺪﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﻫ‬‫ﺴ‬ ْ ‫ﺗ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬2:61] “disse: forse scambiate quello che
esso è più basso con quello che esso è migliore?” ( ‫ﻝ‬ ‫ﺪ ﹶ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫“ ِﺍ ْﺳ‬scambiare”; dove i due
pronomi ‫ﻮ‬  ُ‫ ﻫ‬sono nel ruolo di ‫ﺪﺃﹸ‬ ‫ﺘ‬‫ ﺍﹾﻟﻤُْﺒ‬, mentre ‫ﻰ‬‫ ﹶﺃ ْﺩﻧ‬e ‫ﺧْﻴ ٌﺮ‬ sono nel ruolo di ُ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬  ‫) ﺍﹾﻟ‬.

21.2 Esercizio
Risulta istruttivo, come esercizio, riconoscere le forme dei verbi nei seguenti versetti.

‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫ﺤ ﹾﻜ‬
ِ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻌﻠﱢﻤُﻜﹸﻢُ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ُ‫ﻭﻳ‬ [2:151] “e insegna a voi il Libro e la saggezza”,
‫ﺸ ُﻌﺮُﻭ ﹶﻥ‬ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺴﻬُ ْﻢ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ُﻳ ْﻬِﻠﻜﹸﻮ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬ [6:26] “e non distruggono tranne loro stessi
mentre non si accorgono”,
‫ﺎِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻼِﺗ ِﻬ ْﻢ ﻳُﺤ‬ ‫ﺻﹶ‬  ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭ ُﻫ ْﻢ‬ [6:92] “ed essi nella preghiera loro sono osservanti”,
‫ﺰ ﹶﻝ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﺎ ﺃﹶﻧ‬‫ﺳﺄﹸﻧ ِﺰ ﹸﻝ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ﻣ‬ ‫ﻣ ْﻦ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻭ‬ [6:93] “e chi dice: rivelerò come ciò che ha rivelato
Allah”,
‫ﺼﺮُﻭ ﹶﻥ‬ِ ‫ﻑ ُﻳْﺒ‬
 ‫ﺴ ْﻮ‬  ‫[ ﹶﻓ‬37:175] “e vedranno [la punizione]”,
‫ﺠﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺘ ْﻌ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﺬﹶﺍِﺑﻨ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓِﺒ‬37:176] “forse la punizione Nostra affrettano?”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺘ ﹶﺬﻛﱠﺮُ ﹸﺃ ْﻭﻟﹸﻮﺍ ﭐ َﻷﹾﻟﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ِﺇ‬39:9] “soltanto riflettono i detentori degli intelletti”,
192 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﺼ‬
‫ﺤ‬
 ُ‫ﻯ ﻣ‬‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ﻓِﻲ ﹸﻗﺮ‬‫ﺟﻤِﻴﻌ‬ ‫ﻧﻜﹸ ْﻢ‬‫ﹶﻻ ﻳُﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ‬ [59:14] “non combattono voi [mentre sono]
tutti insieme tranne che in villaggi fortificati”,
‫ﺴﻜﹸ ْﻢ‬
ِ ‫ﻭﺃﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ﺍِﻟ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺑﹶﺄ ْﻣﻮ‬ ‫ﺎ ِﻫﺪُﻭ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬‫ﻭﺗُﺠ‬ [61:11] “e combattete sul sentiero di Allah
con i beni vostri e con voi stessi”.

21.3 Note sulla coniugazione delle forme derivate


La coniugazione delle forme derivate (2ª-10ª forma) al passato è una coniugazione
standard. Riguardo invece alla loro coniugazione al presente accadono i seguenti
cambiamenti:
a) il prefisso assume la vocale [u] alla 2ª, 3ª e 4ª forma e la vocale [a] alla 5ª, 6ª, 7ª, 8ª, 9ª
e 10ª forma;
b) la vocale sulla seconda lettera radicale delle forme 5ª, 6ª è 9ª è [a], e la vocale sulla
seconda lettera radicale delle forme 2ª, 3ª, 4ª, 7ª, 8ª e 10ª è [i] ;
c) la alif iniziale della 4ª, 7ª, 8ª, 9ª e 10ª forma viene assorbita dal prefisso; ad esempio:
‫ُﻳ ْﺪ ِﺧﻞﹸ‬ (dal verbo ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩ‬ ) 3ª persona maschile singolare (la alif viene assorbita dal

prefisso ‫ ﻳُـ‬e scompare durante la coniugazione del verbo al presente).

21.4 Note riguardanti la 5ª e la 6ª forma


a) Omissione del prefisso [ta]
A volte possiamo osservare che il prefisso iniziale [ta] del verbo alla 5ª e 6ª forma
non è presente. Questo processo accade spesso nei casi di seguito elencati:
nella 3ª persona femminile singolare al presente:
ُ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱠﻢ‬ (= ُ‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠﻢ‬‫ﺗ‬ );
nella 2ª persona maschile plurale al presente
‫ﺎ َﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗﺴ‬ (= ‫ﺎ َﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺴ‬‫ﺗ‬ ), ‫ﺻﺮُﻭ ﹶﻥ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬ (= ‫ﺻﺮُﻭ ﹶﻥ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺘﻨ‬‫ﺗ‬ );
nella 3ª persona maschile plurale al passato
‫ﺪﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ (= ‫ﺪﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ), ‫ﻭﻧُﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬ (= ‫ﻭﻧُﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ) , ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬ (= ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬
 ‫ﺘ ﹶﻔ‬‫ﺗ‬ ).
Ciò è visibile ad esempio nei seguenti versetti :
‫ﺗ ﹶﺬ ﱠﻛﺮُﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ ْﻢ‬ ‫[ ﹶﻟ‬7:57] “affinché riflettiate” (uguale in significato a ‫ﺘ ﹶﺬ ﱠﻛﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗ‬ ),
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 193

‫ﺎ‬‫ﺡ ﻓِﻴﻬ‬
ُ ‫ﻭ‬‫ﻭﭐﻟﺮ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺰﻝﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ [97:4] “discendono gli angeli e lo Spirito in essa” (uguale in
significato a ‫ﻝ‬ ‫ ﹸ‬‫ﻨﺰ‬‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ),
vedere anche [56:65] riportato nel paragrafo 34.3.
b) Il prefisso ‫[ ِﺍﺗْـ‬it]
La 5ª e la 6ª forma al posto del prefisso [ta] possono avere il prefisso [it] (meno comune).
Tale prefisso viene assimilato quando seguito dalle seguenti lettere:
‫ﺙ‬, ‫ﺩ‬, ‫ ﺫ‬,‫ ﺯ‬, ‫ﺱ‬, ‫ ﺹ‬, ‫ ﻁ‬.
Esempi di verbi nella 5ª forma:
‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻑ ← ِﺍ ﱠﻃ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻑ ← ِﺍْﺗ ﹶﻄ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺗ ﹶﻄ‬ “compiere il tawāf”; [2:153], [22:30],
‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺪ ← ِﺍ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺪ ← ِﺍْﺗ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ “salire a poco a poco; cercar di salire, di innalzarsi” [6:125],
‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻕ ← ِﺍ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ِﺍْﺗ‬ ←‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ “fare l’elemosina”,
‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻊ ← ِﺍ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻊ ← ِﺍْﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ “origliare”,

‫ﻉ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻉ ← ِﺍ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻉ ← ِﺍْﺗ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺗ‬ “essere umile, sottomesso; umiliarsi”; [7:94],
‫ﺮ‬ ‫ﺮ ← ِﺍ ﱠﺫ ﱠﻛ‬ ‫ﺮ ← ِﺍْﺗ ﹶﺬﻛﱠ‬ ‫ﺗ ﹶﺬﻛﱠ‬ “ricordare, tenere a mente”,

َ‫ﺮ‬‫ﺩﺑ‬ ‫ﺮ ← ِﺍ‬ ‫ﺑ‬‫ﺪ‬ ‫ﺮ ← ِﺍْﺗ‬ ‫ﺑ‬‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ “meditare qualcosa, riflettere [su qualcosa ( ‫” ]) ﻓِﻲ‬,

‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺮ ← ِﺍ ﱠﻃ‬ ‫ﻴ‬‫ﺮ ← ِﺍْﺗ ﹶﻄ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹶﻄ‬ “pronosticare male, trarre un cattivo auspicio [da qualcosa ( ‫]) ِﺑـ‬,

‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﻦ ← ِﺍ‬ ‫ﻳ‬‫ﺰ‬ ‫ﻦ ← ِﺍْﺗ‬ ‫ﻳ‬‫ﺰ‬ ‫ﺗ‬ “essere ornato, adorno”.
Esempi di verbi nella 6ª forma:
‫ِﺍﺛﱠﺎ ﹶﻗ ﹶﻞ‬ ← ‫ِﺍْﺗﺜﹶﺎﹶﻗ ﹶﻞ‬ ← ‫ﺗﺜﹶﺎﹶﻗ ﹶﻞ‬ “rimanere attaccati [alla terra ( ‫ﺽ‬
ِ ‫ ]) ِﺇﻟﹶﻰ ﺍ َﻷ ْﺭ‬, propendere per
le cose terrene”:
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﭐﺛﱠﺎﹶﻗ ﹾﻠُﺘ ْﻢ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐ َﻷ ْﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ﹸﻜ ْﻢ ِﺇﺫﹶﺍ ﻗِﻴ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢُ ﭐﻧ ِﻔﺮُﻭﺍ ﻓِﻲ‬‫ﻣﻨُﻮﺍ ﻣ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬
[9:38] “o coloro che credono, cosa avete? Quando viene detto a voi: intruppatevi
sul cammino di Allah, vi siete attaccati alla terra?” (in italiano corretto: “o voi che
credete”; per il verbo ‫ﻦ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ ﺁ‬vedere il paragrafo 22.2),
‫‪194‬‬ ‫‪Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato‬‬

‫ِﺍﺩ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ‪‬ﻙ‬ ‫ﻙ←‬


‫‪ “raggiungere gli uni gli altri”:‬ﺗﺪ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ‪‬ﻙ ← ِﺍْﺗﺪ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫‪ [7:38] “finché quando si raggiungono in essa [Fuoco] tutti‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﺩ‪‬ﺍ ‪‬ﺭﻛﹸﻮﺍ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﺟﻤِﻴﻌ‪‬ﺎ‬
‫‪quanti”.‬‬

‫‪Esercizio - Si provi a tradurre il seguente hadīth sull’abluzione:‬‬

‫‪‬ﻋ ْﻦ ُﺣ ْﻤﺮ‪‬ﺍ ﹶﻥ ْﺑ ِﻦ ﹶﺃ‪‬ﺑﺎ ﹶﻥ ‪‬ﻣ ْﻮﹶﻟﻰ ُﻋﹾﺜ ‪‬ﻤﺎ ﹶﻥ ْﺑ ‪‬ﻦ ‪‬ﻋ ﱠﻔﺎ ﹶﻥ‪ ،‬ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‪:‬‬
‫ﺾ‬
‫ﻀ ‪‬ﻤ ‪‬‬ ‫ﺴﹶﻠ ُﻬ ‪‬ﻤﺎ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬ﻤ ْ‬
‫ﻍ ‪‬ﻋﹶﻠﻰ ‪‬ﻳ ‪‬ﺪْﻳ ِﻪ ﹶﺛﻼﺛﹰﺎ ﹶﻓ ‪‬ﻐ ‪‬‬ ‫ﺿﹶﺄ ﹶﻓﹶﺄ ﹾﻓ ‪‬ﺮ ﹶ‬
‫ﺖ ُﻋﹾﺜ ‪‬ﻤﺎ ﹶﻥ ْﺑ ‪‬ﻦ ‪‬ﻋ ﱠﻔﺎ ﹶﻥ ‪‬ﺗ ‪‬ﻮ ‪‬‬‫‪‬ﺭﹶﺃْﻳ ُ‬
‫ﺴ ‪‬ﺮﻯ‬‫ﺴ ﹶﻞ ‪‬ﻳ ‪‬ﺪ ُﻩ ﺍﹾﻟُﻴ ْﻤ‪‬ﻨﻰ ِﺇﹶﻟﻰ ﺍﹾﻟ ِﻤ ْﺮﹶﻓ ِﻖ ﹶﺛﻼﺛﺎﹰ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﺍﹾﻟُﻴ ْ‬
‫ﺴ ﹶﻞ ‪‬ﻭ ْﺟ ‪‬ﻬ ُﻪ ﹶﺛﻼﺛﺎﹰ‪ ،‬ﻭ ﹶﻏ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭﺍ ْﺳ‪‬ﺘْﻨﹶﺜ ‪‬ﺮ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹶﻏ ‪‬‬
‫ﻚ‪،‬‬‫ﺴ ‪‬ﺮﻯ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬ ‫ﺴ ﹶﻞ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ‪‬ﻣ ُﻪ ﺍﹾﻟُﻴ ْﻤ‪‬ﻨﻰ ﹶﺛﻼﺛﺎﹰ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﺍﹾﻟُﻴ ْ‬‫ﺴ ‪‬ﺢ ‪‬ﺭﹾﺃ ‪‬ﺳ ُﻪ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹶﻏ ‪‬‬ ‫ﻚ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﻣ ‪‬‬‫ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﺿﻮِﺋﻲ ‪‬ﻫﺬﺍ ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‪:‬‬ ‫ﺿﹶﺄ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ُﻭ ُ‬‫ﷲ ‪‬ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﱠﻠ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬ﻮ ‪‬‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍ ُ‬ ‫ﺖ ‪‬ﺭ ُﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ ‪‬‬ ‫ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﺭﹶﺃْﻳ ُ‬
‫ﺴ ُﻪ ﹶﻏ ﹶﻔ ‪‬ﺮ‬
‫ﺙ ﻓِﻴ ِﻬ ‪‬ﻤﺎ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ‪‬‬ ‫ﺻ ﱠﻠﻰ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘ ْﻴ ِﻦ ﹶﻻ ُﻳ ‪‬‬
‫ﺤ ﱢﺪ ﹸ‬ ‫ﺿﻮِﺋﻲ ‪‬ﻫ ﹶﺬﺍ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬‬
‫ﺿﹶﺄ ِﻣ ﹾﺜ ﹶﻞ ُﻭ ُ‬
‫)) ‪‬ﻣ ْﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫ﻦ ﹶﺫْﻧِﺒ ِﻪ (( ‪‬ﺭﻭﺍ ُﻩ ﺍﻟُﺒﺨﺎ ِﺭﻱ‬
‫ﷲ ﹶﻟ ُﻪ ‪‬ﻣﺎ ‪‬ﺗ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ‪‬ﻡ ِﻣ ْ‬
‫ﺍُ‬
Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato 195

21.5 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﻑ‬
 ‫ﺳ ْﻮ‬ precede il verbo del presente mandandolo al futuro:
vedere [37:175], pagina 191
( ُ‫ﻳْﻨ ِﻔﺮ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻔ‬ _
“intrupparsi”

‫ﺭﹶﺃﻯ‬ _
“vedere”

‫ﺿﺄ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ _ ( 5ª forma) “compiere le
abluzioni”
‫ﻍ‬
‫ﺮ ﹶ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬ _
( 4ª forma) “versare”

‫ﹶﺛﻼﺛﹰﺎ‬ _
“tre (volte)”

‫ﻣْﻨﻀُﻮ ٌﺩ‬ _ “ammucchiato, accatastato”


anche: “indurito”
( ‫ﺴﻞﹸ‬
ِ ‫ﻳ ْﻐ‬) ‫ﺴ ﹶﻞ‬
 ‫ﹶﻏ‬ _
“lavare”
“risciacquare la bocca”
‫ﺾ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻀ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬ _
(verbo quadrilittero; si rimanda
al capitolo 52)
‫ﺮ‬ ‫ﺘْﻨﹶﺜ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ _ ( 10ª forma) “aspirare [acqua]
dal naso”
‫ﻨﻰ‬‫ﺍﹾﻟُﻴ ْﻤ‬ _
“la destra”

‫ﺮﻯ‬ ‫ﺴ‬
ْ ‫ﺍﹾﻟُﻴ‬ _
“la sinistra”

‫ِﻣ ْﺮﹶﻓ ٌﻖ‬ ُ‫ﺍِﻓﻖ‬‫ﻣﺮ‬ “gomito”

( ُ‫ﺴﺢ‬
 ‫ﻳ ْﻤ‬ ) ‫ﺢ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ _
“strofinare, sfregare”

‫ﺱ‬
ٌ ‫ﺭﹾﺃ‬ ‫ﺱ‬
ٌ ‫ُﺭﺅُﻭ‬ “testa”

‫ﺪ ٌﻡ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺍ ٌﻡ‬‫ﹶﺃ ﹾﻗﺪ‬ “piede”

‫ﺻﱠﻠﻰ‬
 _ ( 2ª forma) “pregare”
si rimanda al paragrafo 26.2
196 Capitolo 21: Le forme derivate del verbo e il loro significato

‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬ _


( 5ª forma) “precedere”

‫ﺐ‬
ٌ ‫ﹶﺫْﻧ‬ ‫ﺏ‬
ٌ ‫ﹸﺫﻧُﻮ‬ “peccato”
Tab. 21.19
Capitolo 22: I verbi hamzati 197

Capitolo 22

I VERBI HAMZATI

22.1 Generalità

I verbi hamzati ( ‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ) si coniugano sostanzialmente in modo regolare, come i verbi
sani; la sola particolarità di questi verbi sta nei cambiamenti che subisce lettera a sostegno
della hamza (cambiamenti puramente ortografici). Questi verbi possono avere la lettera
hamza come prima, seconda o terza radicale. Per quanto riguarda le regole di scrittura della
hamza, vedere il paragrafo 1.4. I verbi con la prima radicale hamza (‫ﺀ‬
ِ ‫ﺍﻟﹾﻔﺎ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻣ‬ ) sono del
tipo [’akala] ‫ﻞ‬
‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬. La coniugazione al passato è indicata appresso in Tabella 22.1.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬
3ª persona maschile ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻛﻠﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﹶﺃ ﹶﻛﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃ ﹶﻛﹶﻠﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠ‬
Tab. 22.1
198 Capitolo 22: I verbi hamzati

Esempi dal Corano:


‫ﺤ ﹸﺔ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻮﺍ ﭐﻟﺼ‬‫ﻦ ﹶﻇﹶﻠﻤ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [11:67] “e castigò coloro che furono ingiusti il Grido”
(‫ﺬ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ ‫“ ﹶﺃ‬castigare, punire, prendere”).
Al presente il prefisso della 1ª persona singolare del verbo con la prima radicale hamza
diventa ‫ ﺁ‬perché le due hamza iniziali si sommano, ottenendo alif madda ‫ﹶﺃ‬ + ‫ﹾﺃ‬ = ‫ﺁ‬,
ad esempio: ‫ﹾﺃ ﹸﻛ ﹸﻞ = ﺁ ﹸﻛ ﹸﻞ‬ + ‫ ﹶﺃ‬.
La seguente Tabella 22.2 indica la coniugazione del verbo ‫ﻞ‬
‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬al presente.

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺁ ﹸﻛ ﹸﻞ‬ ‫ﻧ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠِﻴ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻠ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸ ﹾﻠ‬
Tab. 22.2

Esempi dal Corano:

‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ِﻣ‬ [23:33] “[egli] mangia di ciò che mangiate” ( ‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬mangiare”),
‫ﻡ‬ ‫ﻌﺎ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ﭐﻟﻄﱠ‬ ‫ﺳﻮ ِﻝ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻣ‬ [25:7] “e dissero: ma cosa ha questo Messaggero,
mangia il cibo?” ( ‫ﻞ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬mangiare”),
‫ﻳ ﹾﺄِﻓﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻒ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻩ ﹶﻓِﺈ ﹶﺫﺍ ِﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟﻘﹶﻰ ﻣ‬26:45] “allora gettò Mūsā il bastone suo
ed eccolo [che] ghermisce ciò che inventano” ( ‫ﻚ‬  ‫“ ﹶﺃﹶﻓ‬dire bugie, mentire, inventare”),
‫ﻑ‬ِ ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ‬ [9:71] “ordinano il bene” ( ‫ﺮ ﺑِـ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ordinare qualcosa”).
Capitolo 22: I verbi hamzati 199

I verbi con la seconda radicale hamza ( ‫ﻴ ِﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺯ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻣ‬ ) sono del tipo [sa’ala] ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ‬ .
La coniugazione al passato e al presente è indicata appresso in Tabella 22.3 e Tabella 22.4.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬
3ª persona maschile ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻻ‬ ‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﹶﺄﹶﻟﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬
Tab. 22.3

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺳﹶﺄﻝﹸ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺴﹶﺄ ﹶﻻ ِﻥ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺴﹶﺄِﻟ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺴﹶﺄ ﹶﻻ ِﻥ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴﹶﺄﹾﻟ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺴﹶﺄ ﹶﻻ ِﻥ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺴﹶﺄ ﹶﻻ ِﻥ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴﹶﺄﹾﻟ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 22.4

Esempi dal Corano:


‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﺍ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻫِﺒﻄﹸﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺍ‬ [2:61] “scendete in Egitto! Certamente [là] avrete
quello che avete chiesto”,
‫ﺐ‬
 ‫ﻲ ﹶﻗﺮِﻳ‬‫ﻲ ﹶﻓِﺈﻧ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ﻚ ِﻋﺒ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [2:186] “e quando chiedono a te i servi Miei di Me,
ebbene Io sono vicino”,
200 Capitolo 22: I verbi hamzati

‫ﻋ ِﻦ ﭐ َﻷ ِﻫﻠﱠ ِﺔ‬ ‫ﻚ‬


 ‫ﻧ‬‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ‬
 ‫ﻳ‬ [2:189] “chiedono a te sui noviluni”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮﺍ ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶﻘ‬4:153] “già hanno chiesto a Mūsā [ancora] più grande
di quello”.
I verbi con la terza radicale hamza ( ‫ﻼ ِﻡ‬
‫ﺯ ﺍﹾﻟ ﱠ‬ ‫ﻮ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻣ‬ ) sono del tipo [qara’a] ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ .
La coniugazione al passato e al presente è indicata appresso in Tabella 22.5 e Tabella 22.6.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﹾﺃﺕ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﹾﺃﻧ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﹾﺃﻧ‬ ‫ﹶﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺮﹾﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮﹾﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﻢ‬‫ﺮﹾﺃﺗ‬ ‫ﹶﻗ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮﹾﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮﹾﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮﹾﺃﺗ‬ ‫ﹶﻗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺁ‬‫ﹶﻗﺮ‬ ‫ﺮﺃﹸﻭﺍ‬ ‫ﹶﻗ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﹶﻗ‬ ‫ﺮﹾﺃ ﹶﻥ‬ ‫ﹶﻗ‬
Tab. 22.5

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻗ‬ ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻘ‬ ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﻧ ﹾﻘ‬
2ª persona maschile ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺁ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻘﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮﺅ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮِﺋ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺁ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻘﺮ‬ ‫ﺮﹾﺃ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﺁ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻘﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮﺅ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺁ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻘﺮ‬ ‫ﺮﹾﺃ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬
Tab. 22.6
Capitolo 22: I verbi hamzati 201

Esempi:
‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫ﺬﺍ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﺕ ﻫ‬  ‫ﺮﹾﺃ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹶﻗ‬hai letto questo libro?”,
‫ﺁ ﹶﻥ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬‫ﺮﺅ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ ﹶﻻ‬‫“ ِﻟﻤ‬perché non leggete il Corano?” .

22.2 Le forme derivate


Anche le forme derivate si comportano in modo regolare. Soltanto nella 8ª forma la hamza
iniziale viene assimilata al prefisso-infisso ‫ﺕ‬
 -‫ ِﺍ‬risultando in ‫ـ‬‫ ِﺍﺗ‬, come ad esempio per
il verbo:
‫ﺨ ﹶﺬ ﻫـ ﻫـ‬
 ‫ﺗ‬‫“( ِﺍ‬prendere [qualcosa come]”) ← ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫( ﹶﺃ‬1ª forma).
Si noti che gli unici verbi nella 8ª forma, tra quelli presenti nel Corano, che non subiscono
tale tipo di cambiamento sono ‫ﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬e ‫ﻦ‬ ‫ﹶﺃ ِﻣ‬. Si osservi il seguente schema:

‫ﺮ ﺑِـ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫“( ِﺍﻳ‬consultarsi [intorno], cospirare [contro]”) ← ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫( ﹶﺃ‬1ª forma),
‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺍﻳ‬ (“affidare”) ← ‫ﻦ‬ ‫( ﹶﺃ ِﻣ‬1ª forma).
Esempi dal Corano:

‫ﻼ‬‫ﺧﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍﻫِﻴ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻪ ِﺇ‬ ‫ﺨ ﹶﺬ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭﭐ‬ [4:125] “e ha preso Allah Ibrāhīm come confidente”,
‫ﻙ‬ ‫ﺘﻠﹸﻮ‬‫ﻴ ﹾﻘ‬‫ﻚ ِﻟ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺑ‬‫ﺗ ِﻤﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄ‬ ‫ﻸ‬
َ ‫ﻤ‬ ‫ﻰ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎﻣ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬28:20] “disse: o Mūsā! I notabili cospirano
contro di te per ucciderti”,
‫ﻑ‬
ٍ ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺗ ِﻤﺮ‬‫ﻭﹾﺃ‬ ‫ﻫﻦ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ ﹸﺃﺟ‬‫ﻫﻦ‬ ‫ﻮ‬‫ﻓﹶﺂﺗ‬ [65:6] “date a esse i compensi loro e
accordatevi tra di voi nel bene”.
Nella 4ª forma il prefisso ‫ﹶﺃ‬ seguito dalla hamza iniziale del verbo risulta in alif madda:

‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ (al presente: ‫ﺆ ِﻣﻦ‬


 ‫“ ) ﻳ‬credere” ( e non ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ;) ﹶﺃﹾﺃ‬questo processo è esattamente uguale
a quello del caso della 1ª persona singolare presente del verbo nella 1ª forma:
‫ﺁ ﹸﻛ ﹸﻞ‬ =‫ﻞ‬
‫ ﹾﺃ ﹸﻛ ﹸ‬+ ‫ ﹶﺃ‬.
Segue in Tabella 22.7e Tabella 22.8 la coniugazione del verbo ‫ﻦ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ ﺁ‬.
202 Capitolo 22: I verbi hamzati

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬
3ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﺁ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬
Tab. 22.7

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺃﹸﻭ ِﻣﻦ‬ ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻨﺎ ِﻥ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 22.8

dove ‫ ﹸﺃ‬+ ‫ ( ﺃﹸﻭ = ﹾﺃ‬‫) ﺃﹸﻭ ِﻣﻦ‬.


Esempi di verbi hamzati dal Corano:

‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺮﺀُﻭ ﹶﻥ ِﻛﺘ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻚ‬


 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸ‬17:71] “quelli leggeranno il libro loro” ( ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫“ ﹶﻗ‬leggere” 1ª forma;
nei testi antichi le regole sulla scrittura della hamza erano un po’ diverse dalle regole
moderne; spesso la hamza non appare nei vecchi testi oppure appare senza la lettera
di appoggio ‫ﺓ‬‫ﻤﺰ‬
 ‫ﻬ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﺳ‬ ‫) ﹸﻛ‬,
‫ﻋ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﺴﹶﺄﻟﹸ‬
 ‫ﻳ‬ [33:63] “interroga te la gente sull'Ora” ( ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ‬ “domandare,
interrogare” 1ª forma),
Capitolo 22: I verbi hamzati 203

‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ ﭐﻟﺮ‬‫ﻦ ﹶﺃ ِﺫ ﹶﻥ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻋ ﹸﺔ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﺸﻔﹶﺎ‬


 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻨ ﹶﻔﻊ‬‫ﻣِﺌ ٍﺬ ﹶﻻ ﺗ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [20:109] “in quel Giorno non gioverà
l’intercessione tranne [quella] di chi ha dato il permesso a lui il Misericordioso”
(‫ﻥ‬
‫“ ﹶﺃ ِﺫ ﹶ‬dare il permesso, permettere” 1ª forma),
‫ﻳ ﹾﺄ ﹶﺫ ﹶﻥ ﻟِﻲ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺽ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺡ ﭐ َﻷ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠ‬12:80] “dunque non lascerò il territorio finché
permetta a me il padre mio” ( ‫ﻥ‬ ‫“ ﹶﺃ ِﺫ ﹶ‬dare il permesso, permettere” 1ª forma),
‫ﻲ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﺒﺎﺩِﻱ‬‫ﻚ ِﻋ‬  ‫ﺳﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﻭِﺇ ﹶﺫﺍ‬ [2:186] “e quando chiedono a te i servi Miei di Me”
(‫ﻝ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶ‬ “domandare, chiedere” 1ª forma),
‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﭐﻟﺪ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﻳ‬ ‫ﻳ‬ [51:12] “chiedono quando sarà il Giorno della Religione”
(‫ﻝ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶ‬ “domandare, chiedere” 1ª forma),
‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬  ‫ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻫﹶﻠﻪ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ [19:55] “e ordinava alla famiglia sua la preghiera
e la decima” ( ‫ﺮ ﺑِـ‬  ‫ﻣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ordinare qualcosa”),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﻢ ِﺑﻤ‬ ‫ﺌﹸﻬ‬‫ﻨﺒ‬‫[ ﹶﻓﻴ‬6:108] “allora [Egli] informerà essi di quello che facevano”
( ‫ﺒ ﹶﺄ‬‫ﻧ‬ “informare” 2ª forma),

‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﻪ ِﺑﻤ‬ ‫ﺒﺌﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬‫[ ﹶﺃ‬10:18] “forse informate Allah di
quello che non conosce nei cieli e nè sulla terra?” ( ‫ﺒ ﹶﺄ‬‫ﻧ‬ “informare” 2ª forma),

‫ﺨِﺒﲑ‬  ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﻠِﻴ‬ ‫ﺒﹶﺄﻧِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻧ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬66:3] “disse: ha informato me il Sapiente, l’Informato”
( ‫ﺒ ﹶﺄ‬‫ﻧ‬ “informare” 2ª forma),

‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻭﺍ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺎ ِﻫﺌﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ‬‫ﻀ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻫ ِﻬ‬‫ﻢ ِﺑﹶﺄ ﹾﻓﻮ‬ ‫ﻮﻟﹸﻬ‬ ‫ﻚ ﹶﻗ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬9:30] “quello è il discorso
loro con le bocche loro, imitano il discorso di coloro che hanno miscreduto prima”
( ‫ﻫﹶﺄ‬ ‫ﺎ‬‫ﺿ‬ “imitare” 3ª forma),
204 Capitolo 22: I verbi hamzati

‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﺑﻤ‬ ‫ﹸﺌ ﹸﻜ‬‫ﻧﺒ‬‫ﻭﹸﺃ‬ [3:49] “e informo voi di ciò che mangiate” ( ‫ﺒﹶﺄ‬‫ﻧ‬ informare 2ª forma ,
‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬mangiare 1ª forma),
ٍ‫ﻭﺩ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺟ ٍﻞ‬ ‫ﻩ ِﺇﻻﱠ ِ َﻷ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺆﺧ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻣﺎ‬ ‫ﻭ‬ [11:104] “e non posticiperemo esso tranne che per

un termine contato” ( ‫ﺮ‬


 ‫ﺧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ritardare, posticipare” 2ª forma),
‫ِﻠ ِﻪ‬‫ﺳ‬‫ﻭﺭ‬ ‫ِﺒ ِﻪ‬‫ﻭﻛﹸﺘ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜِﺘ ِﻪ‬
‫ﻣ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹸﻛ ﱞﻞ ﺁ‬ [2:285] “tutti hanno creduto in Allah, negli

Angeli Suoi, nei Libri Suoi e nei Messaggeri Suoi” ( ‫ﻦ‬


 ‫ﻣ‬ ‫“ ﺁ‬credere” 4ª forma),
‫ﺎ‬‫ﻳ ِﻦ ِﻣﹾﺜِﻠﻨ‬‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ ِﻟ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫[ ﹶﻓﻘﹶﺎﹸﻟﻮﺍ ﹶﺃ ﻧ‬23:47] “allora dissero: forse crediamo a due uomini come
noi?” ( ‫ﻦ‬  ‫ﻣ‬ ‫“ ﺁ‬credere” 4ª forma),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻤ ِﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭِﺑِﻨ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻃ ِﻞ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓِﺒﭑﹾﻟﺒ‬16:72] “forse allora nella falsità credono
mentre nel favore di Allah miscredono?” ( ‫ﻦ‬  ‫ﻣ‬ ‫“ ﺁ‬credere” 4ª forma),
‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﺲ ﻭ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺸﹶﺄﻛﹸ‬  ‫ﻧ‬‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﻫ‬ [6:98] “ed Egli è Colui che ha creato voi
da un individuo solo” ( ‫ﺸﹶﺄ‬  ‫ﻧ‬‫“ ﹶﺃ‬creare” 4ª forma),
‫ﻦ‬ ‫ﺧﺮِﻳ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ﻭﻧ‬‫ﻢ ﹸﻗﺮ‬ ‫ﻌ ِﺪ ِﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺸ ﹾﺄﻧ‬  ‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬23:42] “poi abbiamo creato dopo di loro generazioni
altre” ( ‫ﺸﹶﺄ‬  ‫ﻧ‬‫“ ﹶﺃ‬creare” 4ª forma),
‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﺆِﺛﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ [87:16] “ma [voi] preferite la vita terrena” ( ‫ﺮ‬ ‫“ ﺁﹶﺛ‬preferire”
4ª forma),
‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻙ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺪ ﺁﹶﺛ‬ ‫ﺗﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬12:91] “dissero: per Allah! Invero Allah ha preferito te
a noi” ( ‫ﺮ‬  ‫“ ﺁﹶﺛ‬preferire” 4ª forma),
[…] ‫ﻢ‬  ‫ﺎِﺋ ِﻬ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﺒﹶﺄﻫ‬‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﹶﻓﹶﻠﻤ‬2:33] “e dopo che [Adam] informò essi dei nomi loro […]”
( ‫ﺒ ﹶﺄ‬‫ﻧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬far conoscere, informare” 4ª forma),
Capitolo 22: I verbi hamzati 205

‫ﺍ‬‫ﺎﺭ‬‫ ﻧ‬‫ﺴﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻲ ﺁ‬‫[ ِﺇﻧ‬20:10] “in verità io ho avvistato un fuoco” ( ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺁ‬ “scorgere, avvistare”
4ª forma),
‫ﺎ َﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺴ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻋ‬ [78:1] “su cosa si interrogano [a vicenda]?” (‫ﻝ‬
‫ﺎ َﺀ ﹶ‬‫ﺗﺴ‬ “interrogarsi
a vicenda” 6ª forma),
‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﺲ ِﺑﻤ‬  ‫ﺘِﺌ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﻓ ﹶ‬11:36] “allora non ti rattristare per ciò che facevano”
( ‫ﺱ ِﺑـ‬  ‫ﺘﹶﺄ‬‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬rattristarsi, abbattersi d’animo [per qualcosa]” 8ª forma),
‫ﻢ‬ ‫ ِﺑ ِﻬ‬‫ﻬ ِﺰﺉ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ﺍﻟﱠﻠ‬2:15] “Allah si prende gioco di loro” ( ‫ﺰﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬prendersi gioco”
10ª forma),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻮ ِﻝ ِﻣ‬ ‫ﻭﻟﹸﻮﺍ ﭐﻟﻄﱠ‬ ‫ﻚ ﹸﺃ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺘ ﹾﺄ ﹶﺫ‬‫ﺳ‬ ‫ﻮِﻟ ِﻪ ﭐ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﹲﺓ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺁ ِﻣﻨ‬ ‫ﻮ‬‫ﺖ ﺳ‬
 ‫ﻧ ِﺰﹶﻟ‬‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﹸﺃ‬
[9:86] “e quando è stato fatto scendere un capitolo [del Corano] che [dice] credete
in Allah e lottate insieme al Messaggero Suo, chiedono il permesso a te [di essere
esclusi dal jihād] i detentori della ricchezza tra essi” ( ‫ﺘ ﹾﺄ ﹶﺫ ﹶﻥ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “chiedere il permesso”
10ª forma).

22.3 Un po’ di vocabolario

singolare plurale significato


‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“termine”

‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﻣ‬ _


“contato”

‫ﺎ ِﻃ ﹲﻞ‬‫ﺑ‬ _
“futilità, falsità”

‫ﺲ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ ﹸﻔ‬‫ﹶﺃ‬ “anima, individuo”

‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﹶﻃ‬ _
“ricchezza, beni”

‫ﻑ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻣ‬ _
“bene”
Tab. 22.9
206 Capitolo 23: I verbi sordi

Capitolo 23

I VERBI SORDI

23.1 Generalità

Nel verbo sordo ( ‫ﻢ‬ ‫ﺻ‬


 ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍ َﻷ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬chiamato anche raddoppiato ( ‫ﻒ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬si ha
la coincidenza della seconda e della terza lettera radicale. A volte durante la coniugazione
queste due lettere si contraggono prendendo il segno “shadda”. Esempi dei verbi sordi:
‫ﻦ‬ ‫ﹶﻇ‬ “pensare”, ‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ “restituire”, ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “nuocere”, ‫ﺩ ﱠﻝ‬ “indicare”, ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ “passare ”, ‫ﺺ‬
 ‫ﹶﻗ‬
“raccontare, narrare; tagliare”, ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ “contare, enumerare”, ‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ “beneficare

[qualcuno], elargire”, ‫ﺲ‬


 ‫ﻣ‬ “toccare”, ‫ﺢ‬
‫ﺻ‬
 “guarire”.
Al presente ( ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬questi verbi prendono la vocale “a”, “u” o “i”. Per conoscere
la vocale di ogni verbo occorre l’uso del dizionario; esempi:
‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹸﻈ‬ “pensa”, ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ “restituisce”, ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ “nuoce”, ‫ﺪ ﱡﻝ‬ ‫ﻳ‬ “indica”, ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ “passa”, ‫ﺺ‬
 ‫ﻳ ﹸﻘ‬
“racconta”, ‫ﺪ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ “conta”, ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ “tocca”, ‫ﺢ‬
‫ﺼ‬
ِ ‫ﻳ‬ “guarisce”.

23.2 La coniugazione
Nella coniugazione dei verbi sordi, tanto al passato quanto al presente, quando il suffisso
comincia con la consonante appare la seconda lettera radicale con la vocale breve, e la terza
lettera radicale con il sukūn, mentre quando il suffisso manca (3ª persona maschile
al passato) oppure quando il suffisso comincia con la vocale, la seconda e la terza radicale
Capitolo 23: I verbi sordi 207

si contraggono. Si osservi la seguente coniugazione al passato del verbo ‫ﺩﻝﱠ‬ “indicare,


mostrare”, nella Tabella 23.1, dove sono stati evidenziati, con lettere latine in grassetto,
i suffissi.

‫ﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﺖ‬ [tu] ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﻨ‬ [na] ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﻨ‬ [nā]
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ [ta] ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ [tumā] ‫ﻢ‬ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘ‬ [tum]
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ [ti] ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ [tumā] ‫ﻦ‬ ُ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﺘ‬ [tunna]
3ª persona maschile ‫ﺩﻝﱠ‬ [-] ‫ﺩﻻﱠ‬ [ā] ‫ﺩﻟﱡﻮﺍ‬ [ū]
3ª persona femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺩﱠﻟ‬ [at] ‫ﺎ‬‫ﺩﱠﻟﺘ‬ [tā] ‫ﻦ‬ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ [na]
Tab. 23.1

Esempi dal Corano:

‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺕ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ ِﻣ‬  ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [3:69] “ha voluto un gruppo della gente del Libro”
(‫ﺩ‬  ‫ﻭ‬ “volere, amare”),
‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ُﻫ‬‫ﺼﻨ‬
 ‫ﺼ‬ ‫ﺪ ﹶﻗ‬ ‫ﻼ ﹶﻗ‬ ‫ﻭﺭُﺳُ ﹰ‬ [4:164] “e Messaggeri che abbiamo narrato di essi
a te prima” (‫ﻋﹶﻠﻰ ﻩ‬  ‫ﺺ‬ ‫“ ﹶﻗ‬raccontare, narrare, riferire [qualcosa a qualcuno]”),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ‬‫ﲔ ﻣ‬  ‫ﺴ ِﺮِﻓ‬
 ُ‫ﻦ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ُ‫ﻚ ﺯ‬
 ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬10:12] “così è stato abbellito ai trasgressori ciò
che facevano” ( ‫ﻦ‬  ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “abbellire”),
‫ﺘﺮُﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻨ ُﻬ‬‫ﻋ‬ َ‫ﺿﻞﱠ‬
 ‫ﻭ‬ [11:21] “e svanirà da loro quello che inventavano”

( ‫ﺿﻞﱠ‬
 “sviarsi, errare”, in questo contesto sta per “svanire, allontanarsi”);
dal tafsīr di Ibn Kathīr: ‫ ﻭ ﺫﻫﺐ ﻋﻨﻬﻢ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺿ ﱠﻞ‬
 ‫ﻭ‬
208 Capitolo 23: I verbi sordi

‫ﺎ‬‫ﻳﺌﹸﻮﺳ‬ ‫ﺮ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬  ‫ ُﻪ ﭐﻟ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [17:83] “e quando capita a lui il malanno, è disperato”
(‫ﺲ‬  ‫ﻣ‬ “toccare, colpire, capitare [una sventura]”),
‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﺭﺕُ ِﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶﻔ‬26:21] “allora sono scappato [via] da voi” ( ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﻓ‬scappare”),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻣﻤ‬‫ﻌﹶﻠﻢُ ﹶﻛِﺜﲑ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻨُﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻦ ﹶﻇ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ [41:22] “invece pensavate che Allah
non conosce molto di quello che fate” ( ‫ﻦ‬  ‫“ ﹶﻇ‬pensare, sostenere”).
Osserviamo la coniugazione al presente del verbo ‫ﺩﻝﱠ‬ “indicare, mostrare” nella Tabella
23.2, dove sono stati evidenziati, con lettere latine in grassetto, i suffissi.

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫[ ﹶﺃ ُﺩﻝﱡ‬u] ‫ﻧﺪُﻝﱡ‬ [u] ‫ﻧ ُﺪﻝﱡ‬ [u]
2ª persona maschile ‫ﺗ ُﺪﻝﱡ‬ [u] ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ [āni] ‫ﺗ ُﺪﻟﱡﻮ ﹶﻥ‬ [ūna]
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﺪُﱢﻟ‬ [īna] ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ [āni] ‫ﻦ‬ ‫ﺪﹸﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ‬ [na]
3ª persona maschile ‫ﻳ ُﺪﻝﱡ‬[ u] ‫ﻳﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ [āni] ‫ﻳ ُﺪﻟﱡﻮ ﹶﻥ‬ [ūna]
3ª persona femminile ‫ﺗ ُﺪﻝﱡ‬ [u] ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ [āni] ‫ﻦ‬ ‫ﺪﹸﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﻳ‬ [na]
Tab. 23.2

Si noti che al presente la forma non contratta del verbo appare nella 2ª e 3ª persona
femminile plurale.
Esempi dal Corano:
‫ﻚ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ ُﻪ‬‫ﻧ ﹸﻘﺼ‬ ‫ﻯ‬‫ﺎ ِﺀ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬‫ﻧﺒ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬  ‫[ ﹶﺫِﻟ‬11:100] “quello è tra le storie delle città,
raccontiamo esso a te” ( ‫ﺺ‬  ‫“ ﹶﻗ‬raccontare”),
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻇﺮِﻳ‬‫ ﭐﻟﻨ‬‫ﺴﺮ‬
ُ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮُﻧﻬ‬ ‫ﻊ ﹶﻟ‬ ‫ﺍ ُﺀ ﻓﹶﺎِﻗ‬‫ﺻ ﹾﻔﺮ‬
 ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫[ ِﺇ‬2:69] “in verità essa è una giovenca gialla,
squillante il colore suo, rallegra gli spettatori” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺳ‬ “rallegrare”),
Capitolo 23: I verbi sordi 209

‫ﺴﺒِﻴ ِﻞ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧ ُﻬ‬‫ﻭ‬‫ﺼﺪ‬
ُ ‫ﻴ‬‫ﻢ ﹶﻟ‬ ُ‫ﻧﻬ‬‫ﻭِﺇ‬ [43:37] “e in verità essi distolgono loro dal sentiero”
(‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬  “distogliere”),
‫ﻌ ِﺮﺿُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ ُﻣ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ُﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳ ُﻤﺮ‬ ‫ﺽ‬ ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻳ ٍﺔ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ ﹶﻛﹶﺄ‬
[12:105] “e quanti segni nei cieli e sulla terra [gli uomini] passano vicino a essi, mentre
loro da essi sono allontanantisi” ( ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ “passare, camminare vicino a”; per

il participio ‫ﻌ ِﺮﺿُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ ُﻣ‬si rimanda al capitolo 28),


‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﺩِﻳِﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ‬‫ﻳ ُﺮﺩ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧﻜﹸ‬‫ﺍﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻳُﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ‬‫ﻳﺰ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [2:217] “e non smettono di combattervi
finché respingano voi dalla religione vostra” ( ‫ﺩ‬  ‫ﺭ‬ “respingere, dissuadere”),
‫ﺍ‬‫ﺴﺤُﻮﺭ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻰ‬‫ﺎﻣُﻮﺳ‬‫ﻚ ﻳ‬  ‫ﻨ‬‫ﻲ ﹶﻟﹶﺄﻇﹸ‬‫ﻮ ﹸﻥ ِﺇﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫[ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟﻪُ ِﻓ‬17:101] “e disse a lui Faraone: in verità
io ritengo te, o Mūsā, stregato!” ( ‫ﻦ‬  ‫“ ﹶﻇ‬pensare, ritenere”),
‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ُ‫ﻧﻪ‬‫ﻭ‬‫ﻀﺮ‬ُ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [11:57] “e non danneggiate Lui in nulla” ( ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬  “danneggiare”),
‫ﺍﺭ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﻦ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ ُﻫ‬‫ﻧ ُﻌﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹰﻻ ﹸﻛﻨ‬‫ﻯ ِﺭﺟ‬‫ﻧﺮ‬ ‫[ ﹶﻻ‬38:62] “non vediamo [tra noi] degli uomini che
consideravamo essi tra i malvagi” ( ‫ﺪ‬  ‫ﻋ‬ “considerare, ritenere, annoverare”),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗ ُﻌﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨ ٍﺔ ِﻣﻤ‬‫ﺳ‬ ‫ﻒ‬ ِ ‫ﻚ ﹶﻛﹶﺄﹾﻟ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ِﻋ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ‬ [22:47] “e invero un giorno presso il Signore
tuo è come mille anni di quelli che contate” ( ‫ﺪ‬  ‫ﻋ‬ “contare, enumerare”),
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﹾﻟ‬ ُ‫ﺒﹶﺄﻫ‬‫ﻧ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻧ ﹸﻘﺺ‬ ُ‫ﺤﻦ‬  ‫ﻧ‬ [18:13] “noi raccontiamo a te la storia loro secondo
verità” ( ‫ﺺ‬  ‫“ ﹶﻗ‬raccontare”).

23.3 Le forme derivate


Le forme derivate dei verbi sordi conservano le stesse particolarità della forma di base,
ovvero si coniugano secondo le regole menzionate in questo capitolo (vedere Tabella 23.1,
Tabella 23.2).
210 Capitolo 23: I verbi sordi

Soltanto i verbi della 2ª e della 5ª forma (come ‫ﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ “nuocere”, ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ “esitare”)
si coniugano senza nessuna contrazione, ovvero esattamente come i verbi regolari
della 2ª e della 5ª forma ( ‫ﻢ‬ ‫ﻋ ﱠﻠ‬ “insegnare”, ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accettare”).
Esempi dal Corano:
‫ﺪ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻟ ُﻬ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻀﻠﱡﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [38:26] “in verità coloro che deviano

dal sentiero di Allah, avranno un castigo severo” ( ‫ﺿ ﱠﻞ‬


 “deviare, abbandonare la retta
via” 1ª forma),
‫ﻢ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ُ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻮ‬‫ﺎﺟ‬‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃُﺗﺤ‬ [2:139] “di’: forse disputate con noi su Allah,

mentre Egli è il Signore nostro e il Signore vostro?” ( ‫ﺝﻩ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺣ‬ “disputare, litigare con”
3ª forma),
‫ﲔ‬
 ‫ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬‫ﺤﺐ‬
ِ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﹶﻻ ُﻳ‬ [3:140] “e Allah non ama gli ingiusti” ( ‫ﺐ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ “amare”
4ª forma),
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻴﺒ‬‫ﺤﻞﱡ ﹶﻟﻬُﻢُ ﭐﻟ ﱠﻄ‬
ِ ُ‫ﻭﻳ‬ [7:157] “e legalizza a loro le delizie” ( ‫ﺣﻞﱠ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬legalizzare, dichiarare
qualcosa permessa” 4ª forma),
‫ﺍ‬‫ﺷﺪِﻳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺬﹶﺍﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﹶﻟ ُﻬ‬ ‫ﻋ‬ ‫[ ﹶﺃ‬58:15] “ha preparato Allah per loro un castigo severo”
(‫ﺪ‬  ‫ﻋ‬ ‫“ ﹶﺃ‬preparare” 4ª forma),
‫ﺎ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺣﻞﱠ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﻴ ُﻊ ِﻣﹾﺜﻞﹸ ﭐﻟ‬‫ﺒ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻢ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ‬ ُ‫ﻧﻬ‬‫ﻚ ِﺑﹶﺄ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬2:275] “quello è perché
essi hanno detto: il commercio è come l’usura; mentre ha legalizzato Allah
il commercio e ha vietato l’usura” ( ‫ﺣﻞﱠ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬legalizzare, dichiarare permessa” 4ª forma),
‫ﺎ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻧ ُﻪ ﻋ‬‫ﺮﻣُﻮ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻭُﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻧﻪُ ﻋ‬‫ﺤﻠﱡﻮ‬ ِ ‫[ ُﻳ‬9:37] “legalizzano esso un anno e rendono illecito esso
un anno” ( ‫ﺣﻞﱠ‬  ‫“ ﹶﺃ‬legalizzare” 4ª forma; ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ “rendere illecito” 2ª forma),
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻞﹸ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﻣ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬‫ﻭ‬ ‫ﲔ‬  ‫ﻀﻞﱡ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ِ ُ‫ﻭﻳ‬ [14:27] “mentre svia Allah gli ingiusti, e fa
Allah quello che vuole” (‫ﺿﻞﱠ‬  ‫“ ﺃ‬sviare, far deviare” 4ª forma),
‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺒﻮ‬‫ﺭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﻢ ﺩ‬ ‫ﻣ ُﻬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺣﻠﱡﻮﺍ ﹶﻗ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺍ‬‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹸﻛ ﹾﻔﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺪﻟﹸﻮﺍ ِﻧ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬14:28] “non hai visto
Capitolo 23: I verbi sordi 211

coloro che hanno scambiato il favore di Allah con la miscredenza, e hanno reso lecita
al popolo loro la dimora della perdizione?” ( ‫ﺣﻞﱠ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬rendere lecito, legalizzare” 4ª forma),
‫ﺖ‬
 ‫ﺸ ﱠﻘ‬  ‫ﻧ‬‫ﺎ ُﺀ ﭐ‬‫ﺴﻤ‬  ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﻟ‬84:1] “quando il cielo si fenderà” ( ‫ﻖ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻧ‬‫“ ِﺍ‬fendersi” 7ª forma),
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬ ِ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﺮﻩُ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﺿ ﹶﻄ‬  ‫ ﹶﺃ‬‫ﻼ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﻌُﻪُ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬‫ﻣﺘ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸ‬2:126] “farò godere lui per poco, poi
costringerò egli al castigo del Fuoco” ( ‫ﺮ‬  ‫ﺿ ﹶﻄ‬  ‫“ ِﺍ‬obbligare, costringere” 8ª forma),
‫ﻢ‬ ‫ﻣِﺘﻜﹸ‬ ‫ﻡ ِﺇﻗﹶﺎ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌِﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﻡ ﹶﻇ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﺨﻔﱡﻮ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻡ ُﺑﻴُﻮﺗ‬‫ﻧﻌ‬‫ﻦ ُﺟﻠﹸﻮ ِﺩ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [16:80]
“e ha fatto per voi dalle pelli dei greggi delle case che trovate leggere esse nel giorno
del viaggio vostro e nel giorno del soggiorno vostro” ( ‫ﻒ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “trovare leggero”
10ª forma),
‫ﻦ ﹶﻻ ﻳُﻮِﻗﻨُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺨﻔﱠ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺣﻖ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺮ ِﺇﻥﱠ‬ ‫ﺻِﺒ‬
 ‫ﹶﻓﭑ‬ [30:60] “dunque pazienta, in
verità la promessa di Allah è vera, e non rendano leggero te coloro che non credono
con certezza” ( ‫ﻒ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “spingere a leggerezza, far vacillare” 10ª forma; per il verbo in
modo energico si rimanda al capitolo 42),
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﻓﹶﺎ ِﺳ ِﻘ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻢ ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ ﹶﻗ‬ ‫ﻧ ُﻬ‬‫ﻣﻪُ ﹶﻓﹶﺄﻃﹶﺎﻋُﻮﻩُ ِﺇ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻒ ﹶﻗ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹶﻓﭑ‬ [43:54] “allora [il Faraone]
ha sollecitato il popolo suo, e di conseguenza hanno obbedito lui; in verità essi erano
un popolo perverso” ( ‫ﻒ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “sollecitare, chiedere pronta obbedienza” 10ª forma),
E dalla Sunna:
‫ﻊ‬ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﻄﹶﻰ ِﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺾ ِﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺑ‬‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺐ ِﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ )) : ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍ‬
 ‫ﺭﺳُﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
‫ﺍﻭُﺩ‬‫ﺍ ُﻩ ﹶﺃﺑُﻮ ﺩ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻤ ﹶﻞ ﭐﹾﻟِﺈﳝ‬ ‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺳ‬ ‫ِﻟ ﱠﻠ ِﻪ ﹶﻓ ﹶﻘ ِﺪ ﭐ‬

Disse il Messaggero di Allah : “chi ama per Allah e odia per Allah e dà per Allah
e nega per Allah, certamente ha perfezionato la fede”. Lo ha trasmesso Abū Dāwūd.

‫ﻑ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫ﻲ ﺃﹸ‬ ‫ﻖ ِﻟ ﹶﻜ‬ ‫ﺨ ﹾﻠ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺨ ﹶﻠ ﹾﻘﺖ‬
 ‫ﻑ ﹶﻓ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺃﹸ‬
 ‫ﺒ‬ ‫ﺒ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻴﹰﺎ‬‫ﺨ ِﻔ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺖ ﹶﻛﻨ‬
 ‫ﻨ‬ ‫ﺪﺳِﻲ( ﹸﻛ‬ ‫ﺣﺪِﻳﺚ ﹸﻗ‬ )
(hadīth santo) “[Io Allah] ero un tesoro nascosto ma ho desiderato di essere conosciuto,
dunque ho creato la creazione affinché venissi conosciuto”.
212 Capitolo 23: I verbi sordi

‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ِﺇﻥﱠ ﺍﻟﻠﱠ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬
 ‫ﺭﺳُﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻨﻪُ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺓ‬‫ﻳﺮ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ُﻫ‬ ‫ﻋ‬
(( ‫ﻡ ﹶﻻ ِﻇ ﱠﻞ ِﺇ ﱠﻻ ِﻇﻠﱢﻲ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ِﻇﻠﱢﻲ‬ ‫ﻡ ﺃﹸ ِﻇﱡﻠﻬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻼﻟِﻲ؟ ﺍﹾﻟ‬
‫ﺠﹶ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺑ‬‫ﺎﺑ‬‫ﺘﺤ‬‫ﻦ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻳ‬‫)) ﹶﺃ‬: ‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﺍﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﺍ ُﻩ ُﻣ‬‫ﺭﻭ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “Allah dirà nel
Giorno della Resurrezione: “dove sono coloro che si amano per la maestà Mia?
Oggi coprirò essi con l’ombra Mia, nel Giorno in cui non ci sarà ombra tranne
l’ombra Mia”. Lo ha trasmesso Muslim.

23.4 Note

I verbi regolari della 9ª forma ( ‫ﺾ‬


 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬essere bianco”) e i verbi quadrilitteri della 4ª forma
(‫ﺮ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬rabbrividire”; per i verbi quadrilitteri si rimanda al capitolo 52) si coniugano
secondo le regole della coniugazione dei verbi sordi della 1ª forma, come mostrato
in Tabella 23.3 e in Tabella 23.4 per i verbi (a confronto) ‫ﺩﻝﱠ‬ , ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ ِﺍ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ ِﺍ ﹾﻗ‬.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﺖ‬ ُ‫ﻀﺖ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
ُ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻀ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona maschile ‫ﺩﻝﱠ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺩﱠﻟ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
Tab. 23.3-a
Capitolo 23: I verbi sordi 213

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ duale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀﻨ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀُﺘﻤ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﺎ ِﺍ‬‫ﺭُﺗﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀُﺘﻤ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﺎ ِﺍ‬‫ﺭُﺗﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona maschile ‫ﺩﻻﱠ‬ ‫ﻀﺎ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺩﱠﻟﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀﺘ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
Tab. 23.3-b

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻀﻨ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﻢ‬ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠُﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻀُﺘ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺭُﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ُ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠﺘ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ﻀﺘ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭُﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona maschile ‫ﺩﻟﱡﻮﺍ‬ ‫ﻀﻮﺍ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺩﹶﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬
Tab. 23.3-c

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃ ُﺩﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ُﺪﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﺪُﱢﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ُﺪﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ُﺪﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
Tab. 23.4-a
214 Capitolo 23: I verbi sordi

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ duale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ُﺪﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻧ ﹾﻘ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﺗﺪُﻻﱠ ِﻥ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
Tab. 23.4-b

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ُﺪﻝﱡ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻧ ﹾﻘ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ُﺪﻟﱡﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺪﹸﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ُﺪﻟﱡﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ِﻌﺮ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺪﹸﻟ ﹾﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
Tab. 23.4-c
Capitolo 23: I verbi sordi 215

23.5 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﺱ‬
 ‫ﻳﺌﹸﻮ‬ _
“disperato”

‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺒﻮ‬‫ﺍ ُﺭ ﺍﹾﻟ‬‫ﺩ‬ _
“la dimora della perdizione”

‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ “anno”

‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹶﻘ‬‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “credere con certezza”

‫ﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﹶﻇ‬ _


“partenza, viaggio”

‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ُﻭ ُﻋﻮ‬ “promessa”

‫ﻉ‬
 ‫ﹶﺃﻃﹶﺎ‬ _
(4ª forma) “obbedire”

‫ﺾ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “odiare, detestare”

‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “dare”

‫ﻤ ﹶﻞ‬ ‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (10ª forma) “completare,


perfezionare”
‫ﻑ‬
 ‫ُﻋ ِﺮ‬ _ (1ª forma) “essere conosciuto”
(si rimanda al capitolo 49)
‫ﺰ‬ ‫ﻨ‬‫ﹶﻛ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﹸﻛﻨُﻮ‬ “tesoro”

‫ﺨ ِﻔﻲ‬
 ‫ﻣ‬ _
“nascosto, occultato”

‫ﺐ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “desiderare”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎﺑ‬‫ﺘﺤ‬ُ‫ﺍﹾﻟﻤ‬ _ “coloro che si amano


reciprocamente”
‫ﻼ ﹲﻝ‬
‫ﺟ ﹶ‬ _
“maestà”

‫ِﻇ ﱞﻞ‬ ‫ﻼ ﹲﻝ‬


‫ِﻇ ﹶ‬ “ombra”

‫ﹶﺃ ﹶﻇﻞﱠ‬ _
(4ª forma) “ombreggiare”
Tab. 23.5
216 Capitolo 24: I verbi di prima debole

Capitolo 24

I VERBI DI PRIMA DEBOLE

24.1 Introduzione ai verbi deboli

I verbi deboli sono tutti quelli che hanno le lettere ‫ ﻭ‬e ‫( ﻱ‬ ‫ﻑ ﺍﹾﻟ ِﻌﻠﱠﺔ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺣﺮ‬ ) presenti nella
loro radice. La particolarità di questi verbi proviene in alcuni casi dalla soppressione della
lettera debole o dalla modifica di essa. I verbi deboli si suddividono in tre classi:
1) verbi di 1ª debole (o assimilati),
2) verbi di 2ª debole (o concavi),
3) verbi di 3ª debole (o difettivi) .
In questo capitolo ci occuperemo dei verbi assimilati, ma prima si ritiene opportuno
introdurre qualche termine in arabo: il verbo sano viene chiamato ‫ﻢ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﺴ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, il verbo
debole è conosciuto sotto il termine ‫ﺘ ﱡﻞ‬‫ﻌ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ , il verbo assimilato: ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤِﺜﺎﻝﹸ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ ,

il verbo concavo: ‫ﻮﻑ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍ َﻷ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, infine il verbo difettivo: ‫ﺎ ِﻗﺺ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﻨ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬.

24.2 I verbi assimilati

I verbi di prima debole sono i verbi la cui prima radicale è la lettera debole ‫ﻭ‬ o ‫ﻱ‬.
Questi verbi sono di tre categorie.
a) I verbi del tipo [wasala] َ‫ﻞ‬‫ﻭﺻ‬ “unire”, con la prima radicale ‫ﻭ‬ che sparisce nella

ِ ‫ﻳ‬ “unisce”). Esempi di verbi tipo ‫ﺻ ﹶﻞ‬


coniugazione al presente ( ‫ﺼﻞﹸ‬  ‫ﻭ‬ :
Capitolo 24: I verbi di prima debole 217

‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “trovare” (al presente: ُ‫ﺠﺪ‬


ِ ‫ﻳ‬ “trova”),
‫ﺞ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ “entrare” (al presente: ُ‫ﻳِﻠﺞ‬ “entra”),
‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ “promettere” (al presente: ُ‫ﻳ ِﻌﺪ‬ “promette”),
‫ﺯ ﹶﻥ‬ ‫ﻭ‬ “pesare” (al presente: ‫ﻳ ِﺰﻥﹸ‬ “pesa”),
‫ﺙ‬
‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ “ereditare” (al presente: ‫ﻳ ِﺮﺙﹸ‬ “eredita”),
‫ﻊ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ “cadere” (al presente: ُ‫ﻳ ﹶﻘﻊ‬ “cade”),
‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻭ‬ “mettere, posare” (al presente: ُ‫ﻀﻊ‬
 ‫ﻳ‬ “mette, posa”).
Le seguenti Tabella 24.1 e Tabella 24.2 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻞ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻭ‬ .
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﻨ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﻨ‬
 ‫ﻭ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠُﺘﻤ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺻ ﹾﻠُﺘ‬
 ‫ﻭ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠُﺘﻤ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺻ ﹾﻠُﺘﻦ‬
 ‫ﻭ‬
3ª persona maschile ‫ﺻ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺻﻠﹸﻮﺍ‬
 ‫ﻭ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺻﹶﻠ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺘﺎ‬‫ﺻﹶﻠ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻭ‬
Tab. 24.1

Esempi dal Corano con il passato:


‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺎ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬‫ﺎ َﺀﻧ‬‫ﺎ ﺁﺑ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬ [26:74] “dissero: ma abbiamo trovato i padri

nostri [che] così facevano” (dal senso: “abbiamo trovato i nostri avi fare così”; ‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬
“trovare”),
‫ﻲ‬‫ﻌ ﹾﻈ ُﻢ ِﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺏ ِﺇﻧ‬
 ‫ﺭ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬19:4] “disse: o Signore mio! In verità io, si sono

indebolite le ossa di me” ( ‫ﻦ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ “indebolirsi”).


218 Capitolo 24: I verbi di prima debole

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺻﻞﹸ‬
ِ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺼﹶ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺼﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺼِﻠ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺼﹶ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺼﹶ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺼﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺼﹶ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﻳ‬
Tab. 24.2

Esempi dal Corano con il presente:


‫ﺎِﻟﺪُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﺧ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺱ ُﻫ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ ِﺮﺛﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ِﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬23:11] “coloro che erediteranno il Paradiso,
loro in esso saranno eterni ( ‫ﺙ‬ ‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ “ereditare”),
‫ﺏ‬ ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﺁ ِﻝ‬ ‫ﻳ ِﺮﺙﹸ ِﻣ‬‫ﻭ‬ ‫ﻳ ِﺮﹸﺛﻨِﻲ‬ [19:6] “[il quale] erediti me ed erediti dalla famiglia di
Ya‘qūb” ( ‫ﺙ‬
‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ “ereditare”). Una eccezione: il verbo ‫ﻭ َّﺩ‬ , a differenza degli altri verbi
di prima debole ‫ ﻭ‬, nella coniugazione al presente non perde la prima lettera, dunque segue
la coniugazione dei verbi sordi. Osserviamolo nelle seguenti Tabella 24.3 e Tabella 24.4.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺩﺕ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩُﺗﻤ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺩُﺗ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩُﺗﻤ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ﺩﺗ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬
3ª persona maschile ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭﺩ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻭﺩ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﻭ ِﺩ‬
Tab. 24.3
Capitolo 24: I verbi di prima debole 219

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 24.4

Esempi dal Corano:


‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻧ ِﺮﺙﹸ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺤ ُﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﺇﻧ‬19:40] “in verità Noi erediteremo la terra” ( ‫ﺙ‬ ‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ “ereditare”),
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺴﺪُﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ِ ‫ﻣﻪُ ِﻟﻴُ ﹾﻔ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺳﻰ‬ ‫ﺗ ﹶﺬﺭُ ﻣُﻮ‬‫ﻮ َﹶﻥ ﺃ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻮ ِﻡ ِﻓ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻤﹶﻠﺄﹸ ِﻣ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ‬ [7:127] “dissero
i notabili del popolo di Faraone: forse lasci che Mūsā e il popolo suo corrompano nella
terra?” ( ‫ﺭ‬
 ‫ﻭ ﹶﺫ‬ “lasciare, abbandonare”),
‫ﺎ‬‫ﻲ ٍﺀ ِﻋ ﹾﻠﻤ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻲ ﹸﻛ ﱠﻞ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻭ ِﺳ‬ [6:80] “comprende il Signore mio ogni cosa nella [Sua]
scienza” ( ‫ﺙ‬ ‫ﻭ ِﺭ ﹶ‬ “ereditare”),
‫ﺏ‬
 ‫ﻨﺘُﻬُﻢُ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ ِﺬ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﺼﻒُ ﹶﺃﹾﻟ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ [16:62] “e descrivono le lingue loro la menzogna” ( ‫ﻒ‬
 ‫ﺻ‬
 ‫ﻭ‬
“descrivere”),
‫ﺼﻔﹸﻮ ﹶﻥ‬ ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﻳ ﹸﻞ ِﻣ‬‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟﻜﹸﻢُ ﭐﹾﻟ‬ [21:18] “ e a voi malora per quello che descrivete [ad Allah]”
(‫ﻒ‬  ‫ﺻ‬  ‫ﻭ‬ “descrivere”),
‫ﺍ ﹶﻥ‬‫ﻊ ﭐﹾﻟﻤِﻴﺰ‬ ‫ﺿ‬  ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻬ‬ ‫ﺭﹶﻓ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ [55:7] “e il cielo ha elevato esso e ha posto la bilancia”
(‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬  ‫ﻭ‬ “porre, mettere”),
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻴ‬‫ﻂ ِﻟ‬
‫ﺴﹶ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ ِﻘ‬ ‫ﺍﺯِﻳ‬‫ﻤﻮ‬ ‫ﻀﻊُ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ [21:47] “e metteremo le bilance della giustizia per
il Giorno della Resurrezione” ( ‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬ ‫ﻭ‬ “porre, mettere”),
220 Capitolo 24: I verbi di prima debole

‫ﻢ‬ ‫ﺧﹶﻠ ﹾﻔُﺘ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ ﹶﻓﹶﺄ‬ ‫ﺪﺗُﻜﹸ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺪﻛﹸ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ [14:22] “in verità Allah ha promesso
a voi la promessa della verità, e io [satana] ho promesso a voi e ho disatteso a voi”
(‫ﺪ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ “promettere”),
‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﻮﺍ ِﺣ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ِﻋﻈﹸﻜﹸ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺇ‬34:46] “di’: ammonisco voi a una sola [cosa]”
(‫ﻆ‬ ‫ﻋ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ “ammonire”),
‫ﻳ ِﻌﻈﹸﻜﹸﻢُ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ‬ [24:17] “ammonisce voi Allah” ( ‫ﻆ‬ ‫ﻋ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ “ammonire”),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ‬‫ﺑ ﹶﻄ ﹶﻞ ﻣ‬‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻊ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮﹶﻗ‬ ‫[ ﹶﻓ‬7:118] “così si verificò la verità e si vanificò quello
che facevano” ( ‫ﻊ‬  ‫ﻭﹶﻗ‬ “cadere; verificarsi [la verità]”),
‫ﺎ‬‫ﻤِﺘﻨ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ُﻬ‬‫ﺒﻨ‬‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ [19:50] “e abbiamo regalato a loro dalla misericordia Nostra”
(‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ “regalare”),
‫ﺎ‬‫ﻲ ُﺣ ﹾﻜﻤ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺐ ﻟِﻲ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬26:21] “ha regalato a me il Signore mio giudizio”
(‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ “regalare”).
Per quanto attiene alle forme derivate dei verbi di questa categoria, valgono le seguenti
considerazioni. I verbi della 2ª, 3ª, 5ª, 6ª , 7a e 10a forma non mostrano nessuna irregolarità;
essi si coniugano esattamente come i verbi sani in quanto la loro radicale debole ‫ ﻭ‬non cade
comportandosi come una radicale forte. La 9ª forma è inesistente tra i verbi che iniziano
con ‫ ﻭ‬. Esempi:

‫ﻪ ؟‬ ‫ﺣﺪُﻭ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻣﹶﺎ ِﻥ ُﻳ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﻟﺰ‬ ‫ﺱ ﻓِﻲ‬


ُ ‫ﺎ‬‫ﻞ ﭐﻟﻨ‬‫“ ﻫ‬la gente in questo tempo professa l’unicità di
Allah?” ( ‫ﻪ‬ ‫ﺪ ﺍﻟﻠﱠ‬  ‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ “professare l’unicità, essere monoteista” della 2ª forma),
‫ﻕ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﺟﻬُﻮ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫“ ﺍﻟ‬gli uomini si dirigono verso il mercato”
( ‫ﻪ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﺟ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ “dirigersi verso” della 5ª forma),
Capitolo 24: I verbi di prima debole 221

‫ﺮ‬ ‫ﺸ ﹾﻜ‬
 ‫ﻮ ِﺟﺐُ ﭐﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻤﻞﹸ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ “l’azione che implica la gratitudine” ( ‫ﺐ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
“richiedere, implicare; ritenere necessario” della 10ª forma).
Esempio dal Corano:
‫ﻦ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻳ‬‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ ِﺗ ﹾﻠﻘﹶﺎ َﺀ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﻟﻤ‬ [28:22] “e dopo che si diresse verso Madyan disse”.
La 4ª e la 8ª forma mostrano invece delle irregolarità.
La 4ª forma al passato si comporta in modo regolare, non perdendo la ‫ ﻭ‬:

‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺭﹾﺛﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻚ‬


 ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬26:59] “così, e abbiamo dato in eredità esso [le case
e i beni] ai figli di Israele” ( ‫ﺙ‬ ‫ﺭ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬dare in eredità”).
Al presente invece, dove la vocale breve [u] viene seguita da ‫ ﻭ‬, essa insieme a ‫ ﻭ‬cambia
in ū lunga ( ‫ﻭ ← ُﻭ‬ ُ ): ُ‫ﺗُﻮِﻟﺞ‬ “fai entrare” (e non ُ‫ﻮِﻟﺞ‬ ُ‫ﺞ ← ) ﺗ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ “far entrare”.
Esempio dal Corano:
‫ﻴ ِﻞ‬‫ﺭ ﻓِﻲ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﺗُﻮِﻟﺞُ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫[ ﺗُﻮِﻟﺞُ ﭐﻟﻠﱠ‬3:27] “fai entrare la notte nel giorno e fai
entrare il giorno nella notte”.
Le seguenti Tabelle 24.5 e 24.6 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﺞ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ ﹶﺃ‬.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺠﻨ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺠﻨ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺠُﺘﻤ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺠُﺘ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺠُﺘﻤ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺠُﺘﻦ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬
3ª persona maschile ‫ﺞ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺠﺎ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺠﻮﺍ‬
ُ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺠﺘ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃ‬
Tab. 24.5
222 Capitolo 24: I verbi di prima debole

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺃﹸﻭِﻟﺞ‬ ُ‫ﻧُﻮِﻟﺞ‬ ُ‫ﻧُﻮِﻟﺞ‬
2ª persona maschile ُ‫ﺗُﻮِﻟﺞ‬ ‫ﺠﺎ ِﻥ‬
 ‫ﺗُﻮِﻟ‬ ‫ﺗُﻮِﻟﺠُﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺠ‬
ِ ‫ﺗُﻮِﻟ‬ ‫ﺠﺎ ِﻥ‬
 ‫ﺗُﻮِﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗُﻮِﻟ‬
3ª persona maschile ُ‫ﻳُﻮِﻟﺞ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳُﻮِﻟﺠ‬ ‫ﻳُﻮِﻟﺠُﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ُ‫ﺗُﻮِﻟﺞ‬ ‫ﺠﺎ ِﻥ‬
 ‫ﺗُﻮِﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳُﻮِﻟ‬
Tab. 24.6
Nella 8ª forma al passato, la lettera radicale ‫ ﻭ‬viene assimilata al prefisso-infisso ‫ﺕ‬
 -‫ِﺍ‬
risultando in ‫ﺗـ‬‫( ِﺍ‬come per i verbi di prima radicale hamza); si osservino le seguenti
Tabelle 24.7 e 24.8.
‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫( ِﺍ‬e non ‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫) ِﺍ‬ “essere unito, collegato” ← ‫ﺻ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭ‬ ,
‫ﺗ ﹶﻜﹶﺄ‬‫ِﺍ‬ “appoggiarsi” ← ‫ﻭ ﹶﻛﹶﺄ‬ ,
‫ﻖ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬‫ِﺍ‬ “mettersi d’accordo, accordarsi [su qualcosa ‫ﻋﻠﹶﻰ ﻫـ‬ ]” ← ‫ﻖ‬ ‫ﻭِﻓ‬ .

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﺼ ﹾﻠﺖ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼ ﹾﻠﻨ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼ ﹾﻠﻨ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺼ ﹾﻠ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼ ﹾﻠﺘُﻤ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻢ‬ ُ‫ﺼ ﹾﻠﺘ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼ ﹾﻠﺘُﻤ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ُ‫ﺼ ﹾﻠﺘ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
3ª persona maschile ‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻼ‬‫ﺗﺼ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺼﻠﹸﻮﺍ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺼﹶﻠ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼﹶﻠﺘ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
Tab. 24.7
Capitolo 24: I verbi di prima debole 223

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺼ ﹸﻞ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘﺼِﻼ ِﻥ‬‫ﺗ‬ ‫ﺼﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺼِﻠ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘﺼِﻼ ِﻥ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺘﺼِﻼ ِﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﺼﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘﺼِﻼ ِﻥ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺼ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
Tab. 24.8
b) I verbi del tipo [waji‘a] ‫ﻊ‬ ‫ﻭ ِﺟ‬ “sentire dolore, avere un malessere” con la prima radicale
‫ ﻭ‬e che non la perdono al presente, coniugandosi esattamente come i verbi sani

(‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ ﹶﺫ‬, ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬ecc.); tali verbi dunque non subiscono nessuna irregolarità.
Le presenti Tabelle 24.9 e Tabella 24.10 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻞ‬
‫ﻭ ِﺟ ﹶ‬ “essere
timoroso, trepidare”.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠُﺘ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠُﺘﻤ‬ ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠُﺘﻦ‬
3ª persona maschile ‫ﻭ ِﺟ ﹶﻞ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻭ ِﺟ ﹶ‬ ‫ﻭ ِﺟﻠﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻭ ِﺟﹶﻠ‬ ‫ﺘﺎ‬‫ﻭ ِﺟﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ِﺟ ﹾﻠ‬
Tab. 24.9
224 Capitolo 24: I verbi di prima debole

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺟ ﹶ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺟﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺟِﻠ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺟ ﹶ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺟ ﹶ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺟﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺟﻞﹸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺟ ﹶ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 24.10

Esempio dal Corano:


‫ﻢ‬ ‫ﺖ ﹸﻗﻠﹸﻮُﺑ ُﻬ‬
 ‫ﻭ ِﺟﹶﻠ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﻦ ِﺇﺫﹶﺍ ﺫﹸ ِﻛ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬ [22:35] “coloro che quando viene ricordato Allah,
trepidano i cuori loro”.
Per quanto attiene alle forme derivate dei verbi di questa categoria, esse non mostrano
nessuna irregolarità; tutte si coniugano esattamente come per i verbi sani in quanto la loro
radicale debole ‫ ﻭ‬non cade, comportandosi come una radicale forte.

c) I verbi del tipo [yaqiza] ‫ﻆ‬


‫ﻳ ِﻘ ﹶ‬ “essere sveglio, vegliare, stare in guardia” con la prima
radicale ‫ ; ﻱ‬anche se la lettera ‫ ﻱ‬è debole, i verbi che cominciano con essa si coniugano
in modo regolare ovvero esattamente come i verbi sani.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﺟﻤِﻴﻌ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻯ ﭐﻟﻨ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺎﺀ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﹶﻟ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻣﻨُﻮﹾﺍ ﹶﺃﻥ ﹶﻟ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺱ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
ِ ‫ﻴﹶﺄ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹶﺃﹶﻓﹶﻠ‬ [13:31] “forse
non si rassegnano coloro che credono che se volesse Allah, guiderebbe la gente tutta?”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶﻓﹶﻠ‬: ‫ﺱ‬
ِ ‫ﻴﹶﺄ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶﻓ ﹶﻠ‬,
‫ﻮ ُﻡ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮُﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺡ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻴﹶﺄﺱُ ﻣِﻦ‬‫ﻳ‬ ‫ ُﻪ ﹶﻻ‬‫ﺡ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ ِﺇﻧ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻴﹶﺄﺳُﻮﹾﺍ ﻣِﻦ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬
[12:87] “e non disperate dal sollievo di Allah; invero non dispera dal sollievo di Allah
tranne il popolo miscredente”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﺮ ِﺟ ِﻪ‬ ‫ﻭ ﹶﻓ‬ ‫ﻤِﺘ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ : ‫ﺡ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺭ‬
Capitolo 24: I verbi di prima debole 225

Si osservi la coniugazione del verbo ‫ﺲ‬


 ‫ﻳِﺌ‬ ( ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﻳ‬ ) “disperare” nelle Tabelle 24.11
e 24.12.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﻳِﺌ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴُﺘﻤ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴُﺘ‬
 ‫ﻳِﺌ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴُﺘﻤ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺴُﺘﻦ‬
 ‫ﻳِﺌ‬
3ª persona maschile ‫ﺲ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺴﺎ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﻳِﺌﺴُﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﻳِﺌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳِﺌ‬
Tab. 24.11

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
ُ‫ﻳﹶﺄﺱ‬‫ﹶﺃ‬ ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﻧ‬ ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﹶﺄﺳ‬‫ﺗ‬ ‫ﻴﹶﺄﺳُﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﻴﹶﺄ ِﺳ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﹶﺄﺳ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻴﹶﺄ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﻳ‬ ‫ﺳﺎ ِﻥ‬ ‫ﻴﹶﺄ‬‫ﻳ‬ ‫ﻴﹶﺄﺳُﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ُ‫ﻴﹶﺄﺱ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﹶﺄﺳ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻴﹶﺄ‬‫ﻳ‬
Tab. 24.12

Per quanto attiene alle forme derivate dei verbi di questa categoria, esse non mostrano
nessuna irregolarità; tutte si coniugano esattamente come per i verbi sani in quanto la loro
radicale debole ‫ ﻱ‬non cade, comportandosi come una radicale forte.
226 Capitolo 24: I verbi di prima debole

24.3 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﻢ‬ ‫ﻋ ﹾﻈ‬ ‫ﻡ‬ ‫ِﻋﻈﹶﺎ‬ “osso”

‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹸﻏ ﹶ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ِﻏ ﹾﻠﻤ‬ “ragazzo, giovanotto”

‫ﺁ ﹲﻝ‬ _
“famiglia”

‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﺫ‬ _ “lasciare, abbandonare


[qualcuno]”
‫ﻆ‬
‫ﻋ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ _
“esortare,ammonire”

‫ﻊ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ _
“cadere, verificarsi, avvenire”

‫ﻒ‬
 ‫ﺻ‬
 ‫ﻭ‬ _ “descrivere, attribuire,
ascrivere”
( ُ‫ﺮﹶﻓﻊ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﻊ‬ ‫ﺭﹶﻓ‬ _
alzare , sollevare in alto”

‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻭ‬ _
“mettere, porre”

‫ﺍ ﹲﻥ‬‫ﻣِﻴﺰ‬ ُ‫ﺍﺯِﻳﻦ‬‫ﻣﻮ‬ “bilancia”

‫ﻂ‬
‫ﺴﹲ‬
 ‫ِﻗ‬ _
“giustizia, correttezza”
(4ª forma) “infrangere
‫ﻒ‬
 ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(la promessa, il patto);
disattendere”
‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ِﻟﺴ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ “lingua”

‫ﻢ‬ ‫ُﺣ ﹾﻜ‬ _


“saggezza”
Tab. 24.13
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 227

Capitolo 25

I VERBI DI SECONDA DEBOLE

25.1 La prima forma


I verbi di seconda debole sono quei verbi che hanno come seconda radicale una delle
seguenti lettere: ‫ ﻭ‬e ‫ﻱ‬ .
I verbi di seconda debole, o concavi, possono essere di tre categorie, in base alla vocale
che si ha sulla seconda radicale nella coniugazione al presente, come spiegato in seguito.
1) Verbi del tipo [qāla] ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ “dire” (al presente: ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ) la cui coniugazione al passato
e al presente è riportata nelle seguenti Tabella 25.1 e Tabella 25.2.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬
3ª persona maschile ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻻ‬ ‫ﻗﹶﺎﹸﻟﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻗﹶﺎﹶﻟﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬
Tab. 25.1
228 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

Esempi dal Corano con il verbo al passato:


‫ﺍ‬‫ﺎِﻗﺮ‬‫ﺮﹶﺃﺗِﻲ ﻋ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ ﭐ‬ِ ‫ﻧ‬‫ﻭﻛﹶﺎ‬ [19:5] “ed è la donna mia sterile” ( ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬essere”),
‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﻋ‬ [17:8] “e se tornerete, torneremo” ( ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻋ‬tornare”; dove ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ per
l’assimilazione si trasforma in ‫ﻢ‬  ‫ﺗ‬‫ﺪ‬‫ ﻋ‬, si rimanda al capitolo 57, nota 9),
‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﻜﹸﻢ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓﻄﹶﺎ ﹶﻝ‬20:86] “forse allora è durato a lungo per voi il patto?”
(‫ﻝ‬ ‫“ ﻃﹶﺎ ﹶ‬essere lungo, durare a lungo”).
‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃﻗﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻧﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻧﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﻘﹸﻮِﻟ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﻘﹸ ﹾﻠ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﹸﻟﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﻘﹸ ﹾﻠ‬
Tab. 25.2

Esempi dal Corano con il verbo al presente:


‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻮﺑ‬‫ﻳﺘ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬5:74] “dunque non si pentono ad Allah?” ( ‫ﺏ ِﺇﻟﹶﻰ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗ‬ “pentirsi
verso”),
‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻭ‬ [13:7] “e dicono coloro che miscredono” ( ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ “dire”).
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 229

2) Verbi del tipo [khāfa] ‫ﻑ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺧ‬ “temere, aver paura” (al presente: ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﺨ‬ ) la cui
coniugazione al passato e al presente è riportata nelle successive Tabella 25.3
e Tabella 25.4.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ِﺧ ﹾﻔﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺧ ﹾﻔﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺧ ﹾﻔﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ِﺧ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤ‬‫ِﺧ ﹾﻔﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ِﺧ ﹾﻔﺘ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ِﺧ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤ‬‫ِﺧ ﹾﻔﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺧ ﹾﻔﺘ‬
3ª persona maschile ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎﹶﻓﺎ‬‫ﺧ‬ ‫ﺧﺎﹸﻓﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﹶﻓﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺧ ﹾﻔ‬
Tab. 25.3

Esempio dal Corano con il verbo al passato:


‫ﺍﺋِﻲ‬‫ﻭﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻲ ِﻣ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻤﻮ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻲ ِﺧ ﹾﻔﺖ‬‫ﻭِﺇﻧ‬ [19:5] “e in verità io temo i vicini miei dopo di me”

(‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﺧ‬temere, aver paura”).

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺧ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧﺨ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧﺨ‬
2ª persona maschile ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗﺨ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﻓ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ ِﻥ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺎﻓﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﺨ‬
3ª persona femminile ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 25.4
230 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

Esempio dal Corano con il verbo al presente:


‫ﺘﻠﹸﻮ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻑ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﻓﹶﺄﺧ‬ [26:14] “allora temo che uccidano me” (dove ‫ﺘﻠﹸﻮ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ = ‫ﺘﻠﹸﻮِﻧﻲ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ;
si rimanda al capitolo 57, nota 8).
3) Verbi del tipo [sāra] ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ (al presente: ُ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻳ‬ ) la cui coniugazione al passato
e al presente è riportata nelle successive Tabella 25.5 e Tabella 25.6.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﺕ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ِﺳ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬ ‫ﺗﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ِﺳ‬
3ª persona maschile ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﺭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ِﺳ‬
Tab. 25.5

Esempi dal Corano con il verbo al passato:


‫ﺎ‬‫ﺭﻋ‬ ‫ﻢ ﹶﺫ‬ ‫ﻕ ِﺑ ِﻬ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭﺿ‬ [11:77] “ed [egli] era stretto contro di loro in potere” ( ‫ﻕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺿ‬ “essere
stretto; restringersi”),
‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺭﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﺑﻤ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﻴﻜﹸﻢ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺎﹶﻗ‬‫ﻭﺿ‬ [9:25] “e si è ristretta per voi la terra con ciò che
era vasta”.

Esempio dal Corano con il verbo al presente:


‫ﺎﻧِﻲ‬‫ ِﻟﺴ‬‫ﻨ ﹶﻄِﻠﻖ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺪﺭِﻱ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻖ‬ ‫ﻳﻀِﻴ‬‫ﻭ‬ [26:13] “ e si restringe il petto mio e non pronuncia
[bene] la lingua mia”.
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 231

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃ ِﺳﲑ‬ ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺴﲑِﻳ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﲑﺍ ِﻥ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬
Tab. 25.6

25.2 Nota

Al passato i verbi del tipo ‫ﻑ‬


 ‫ﺎ‬‫ ﺧ‬e del tipo ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﺳ‬si coniugano nello stesso modo.
Esempi dal Corano (1ª forma):
‫ﺕ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺒ‬‫ﻢ ِﺑﭑﹾﻟ‬ ‫ﺎﺀُﻭﻫ‬‫[ ﹶﻓﺠ‬10:74] “sono venuti da loro con le prove” ( ‫ﺎ َﺀ‬‫“ ﺟ‬venire”),
‫ﻣ ِﺮ ِﻩ‬ ‫ﺽ ِﺑﹶﺄ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺴﻤ‬ ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻦ ﺁﻳ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [30:25] “e dai segni Suoi è che si reggono
il cielo e la terra con l’ordine Suo” ( ‫ﻡ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ‬stare ritto, eretto, reggersi”),

‫ﻀِﻠ ِﻪ‬
 ‫ﻦ ﹶﻓ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳﺰِﻳ‬‫ﻭ‬ [42:26] “e aumenta a loro dal favore Suo” ( ‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﺯ‬aumentare,
accrescere”),
‫ﺎ‬‫ﺍﺑ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﺬﹸﻭﻗﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻴﻬ‬ ‫[ ﹶﻻ‬78:24] “non gusteranno in esso né fresco né bevanda”
(‫ﻕ‬  ‫“ ﺫﹶﺍ‬assaggiare, gustare, subire, provare [qualcosa]”),
‫ﺍ‬‫ﺴﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ ِﺮﻫ‬ ‫ﺒﺔﹸ ﹶﺃ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ ِﺮﻫ‬ ‫ﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬‫ﻭﺑ‬ ‫ﺖ‬
 ‫[ ﹶﻓﺬﹶﺍﹶﻗ‬65:9] “allora assaggiarono la conseguenza
dannosa dell’opera loro [l’opera delle città] e l'esito dell’opera loro fu la perdizione”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺎ‬‫ﻮﻫ‬ ‫ﺘ‬‫ﻋ‬ : ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃ ْﻣ ِﺮﻫ‬,
232 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﺴﲑ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓﹶﻠ‬40:82] “dunque non hanno viaggiato sulla terra?”

( ‫ﺎﺭ‬‫“ َ ﺳ‬camminare, viaggiare”) ,

ُ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﻠﱠﻪ‬‫ﻮ ﺷ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [2:20] “e se volesse Allah” ( ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺷ‬ “volere”).

25.3 Le forme derivate


La 2ª, 3ª, 5ª e 6ª forma si coniugano come i verbi regolari.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺎﹶﻟ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻴ ﹶﻄﺎ ﹸﻥ ﹶﺃ‬‫ﺸ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻢ‬‫ﻦ ﹶﻟﻬ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ [29:38] “e ha abbellito a loro il satana le opere loro”
(‫ﻦ‬  ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ 2ª forma “abbellire”),
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻭﹸﻟﻬ‬‫ﻧﺪ‬ [3:140] “alterniamo essi [i giorni] tra gli uomini” ( ‫ﻭ ﹶﻝ‬ ‫ﺍ‬‫ ﺩ‬3ª forma
“alternare”).

La 7ª e 8ª forma sono raramente presenti nel Corano. Al presente mantengono la alif


coniugandosi come i verbi del tipo ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ ;ﺧ‬esempi:
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫( ِﺍ‬7ª forma): ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻳ‬ “crollare” (edificio),
‫ﺎ ﹶﻝ‬‫( ِﺍ ﹾﻛﺘ‬8ª forma): ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ “chiedere una misura [di grano]”,
‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺯﺩ‬ ‫( ِﺍ‬8ª forma): ‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺰﺩ‬ ‫ﻳ‬ (← ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺯﺗ‬ ‫“ ) ِﺍ‬aumentare”.
Al passato la vocale è sempre la fatha: ‫ﺖ‬  ‫ﺘ ﹾﻠ‬‫ ِﺍ ﹾﻛ‬, ‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬‫ﺯﺩ‬ ‫ ِﺍ‬.
La 4ª e 10ª forma mostrano delle irregolarità. Al presente la seconda radicale si trasforma
sempre in ‫ﻱ‬ (si coniugano dunque come i verbi del tipo ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫)ﺳ‬. Al passato invece
la seconda radicale cade, esattamente come nel verbo alla 1ª forma.

Esempi della 4ª forma:


‫ﻢ‬ ‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭﺍ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺐ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﻴﺼِﻴ‬‫ﺳ‬ [9:90] “colpirà coloro che hanno miscreduto
tra essi un castigo doloroso” ( ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺻ‬colpire, cogliere, raggiungere”),
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 233

‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻊ ﹶﺃ‬ ‫ﻧﻀِﻴ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧﺸ‬ ‫ﻦ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻤِﺘﻨ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺐ ِﺑ‬
 ‫ﻧﺼِﻴ‬ [12:56] “raggiungiamo con
la misericordia Nostra chi vogliamo e non facciamo perdere la ricompensa dei
benfacenti” ( ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺿ‬far perdere”),
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻴﺚﹸ ﹶﺃﺻ‬‫ﺣ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﺭﺧ‬ ‫ﻣ ِﺮ ِﻩ‬ ‫ﺠﺮِﻱ ِﺑﹶﺄ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﻳ‬‫ ﭐﻟﺮ‬‫ﺎ ﹶﻟﻪ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺨ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻓ‬ [38:36] “allora abbiamo sottomesso
a lui [Sulaymān] il vento; soffiava sotto l’ordine suo, come venticello leggero,
dovunque [egli] voleva” ( ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺻ‬volere, desiderare”),
‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹶﻃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬ [2:285] “e dissero: abbiamo sentito e abbiamo obbedito”

(‫ﻉ‬  ‫“ ﹶﺃﻃﹶﺎ‬obbedire”),
‫ﻮﹶﻟﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻄِﻴﻌ‬‫ﻭﻳ‬ [9:71] “e obbediscono Allah e il Messaggero Suo”

(‫ﻉ‬
 ‫“ ﹶﺃﻃﹶﺎ‬obbedire”),
‫ﻣ ِﺮ‬ ‫ﺾ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﻌ ﹸﻜ‬ ‫ﻨﻄِﻴ‬‫ﺳ‬ [47:26] “vi obbediremo in una parte della questione”
(‫ﻉ‬  ‫“ ﹶﺃﻃﹶﺎ‬obbedire”),
‫ﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺯ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﻣﻤ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ‬‫ﻘِﻴﻤ‬‫ﻭﻳ‬ ‫ﺐ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬2:2] “coloro che credono
nell’invisibile e compiono la preghiera e di quello che abbiamo approvvigionato loro
spendono” ( ‫ﻡ‬ ‫“ ﹶﺃﻗﹶﺎ‬erigere; compiere”),

‫ﻩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳﻌِﻴ‬ ‫ﻖ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﺨ ﹾﻠ‬


 ‫ﺪﺃﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ﺍﻟﱠﻠ‬30:11] “Allah inizia la creazione poi ripeterà essa”
(‫ﺩ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻋ‬ripetere, rifare”),
‫ﻰ‬‫ﺴﻨ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﺭ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬9:107] “non abbiamo voluto se non il bene”
(‫ﺩ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬volere, desiderare”),
‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺪ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺽ ﭐﻟ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮِﻳﺪ‬‫[ ﺗ‬8:67] “desiderate le masserizie del mondo
terreno, ma Allah desidera [per voi] l’altra [vita]” ( ‫ﺩ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬volere, desiderare”);
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
234 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﺣﻄﹶﺎ‬ : ‫ﺎ‬‫ﺽ ﺍﻟ ﱡﺪْﻧﻴ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﻋ‬ ,
‫ﲔ‬
 ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﻢ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫ﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﻣ‬‫[ ﹶﻓ‬28:65] “e dirà: cosa avete risposto ai Messaggeri?”
(‫ﺏ ﻩ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺟ‬rispondere a qualcuno”),
‫ﻂ ِﺑ ِﻪ‬
‫ﺤ ﹾ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻄ‬‫[ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﺣ‬27:22] “disse: ho avvistato quello che non hai avvistato
esso” ( ‫ﻁ‬ ‫ﺎ ﹶ‬‫“ ﹶﺃﺣ‬circondare, cerchiare; scorgere, avvistare, scoprire”),
‫ﺖ‬
 ‫ﻭﹸﺃﻣِﻴ‬ ‫ﺣﻴِﻲ‬ ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫ﺖ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﻳﻤِﻴ‬‫ﻭ‬ ‫ﺤﻴِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻲ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺍﻫِﻴﻢ‬‫ﺑﺮ‬‫[ ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ‬2:258] “quando disse
Ibrāhīm: “il Signore mio è Colui che vivifica e fa morire”; disse [Nimrūdh]: “io
vivifico e faccio morire” ( ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻣ‬far morire”).
Esempi della 10ª forma:
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﻋ ِﻤﻠﹸﻮﺍ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺐ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﺘﺠِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ [42:26] “ed [Egli] risponde a coloro che
credono e compiono le opere buone” ( ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬rispondere, esaudire [una preghiera]”),
‫ﻪ‬ ‫ﺭﺑ‬ ‫ﺏ ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫[ ﹶﻓﭑ‬12:34] “allora ha risposto a lui il Signore suo” (‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬rispondere,
esaudire [una preghiera]”),
‫ﻙ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫ﲔ ﭐ‬  ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ [9:6] “e se qualcuno dei politeisti chiede asilo a te”
(‫ﺭ ﻩ‬  ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedere protezione, asilo [a qualcuno]”),
‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ ﭐﻟﺼ‬‫ﺤﺐ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺘﻜﹶﺎﻧ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ ﭐ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻌﻔﹸﻮﹾﺍ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃﺻ‬‫ﻮﹾﺍ ِﻟﻤ‬‫ﻫﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻓﻤ‬
[3:146] “ma [loro] non si sono scoraggiati per quello che ha colpito loro sul sentiero di
Allah, né si sono infiacchiti né si sono arresi, e Allah ama i pazienti” ( ‫ﺘﻜﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
“arrendersi, rassegnarsi”),
‫ﺍ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻟ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [7:192] “e non sono capaci per essi [nessun] soccorso”
( ‫ﻉ ﻫـ‬  ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬poter fare [qualcosa], essere capace di, essere in grado di”). Si osservi in
Tabella 25.7 la coniugazione del verbo alla 4ª forma ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺟ‬rispondere”, e alla 10ª forma
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 235

‫ﻉ‬
 ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ “essere capace”, mentre nella Tabella 25.8 si ha la coniugazione del verbo alla

7ª forma ‫ﺭ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ِﺍْﻧﻬ‬crollare” e del verbo alla 8ª forma ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﺍ ْﺧﺘ‬scegliere”.

SINGOLARE ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻉ‬


ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﹸﺃﺟِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺳ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺗﺠِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﺠِﻴِﺒ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺘﻄِﻴ ِﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻳﺠِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺖ ﹶﺃﺟ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺗﺠِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻧﺠِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﻌﺘ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺠِﻴﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺠِﻴﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺑﺎ‬‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺟ‬ ‫ﻋﺎ‬ ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳﺠِﻴﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺑﺘ‬‫ﺟﺎ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺘ‬ ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗﺠِﻴﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻧﺠِﻴ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗﺠِﻴﺒ‬ ‫ﻌﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺘﻦ‬‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ِﻄ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺑﻮﺍ‬‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺟ‬ ‫ﻋﻮﺍ‬ ‫ﺘﻄﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﺠِﻴﺒ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﻄِﻴﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹶﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ِﻄ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 25.7
236 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

SINGOLARE ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻉ‬


ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﺘ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎﺭِﻳ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎﺭِﻳ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﺘ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﺕ ِﺍ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﺘ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻧ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﺘ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﺘﺎ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻧ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺗﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺗﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻭﺍ‬‫ﻬﺎﺭ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﺘ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺨﺘ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 25.8
Capitolo 25: I verbi di seconda debole 237

25.4 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﱃ‬
‫ﻮ ﹰ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ ٍﻝ‬‫ﻣﻮ‬ “amico, protettore,
patrono”
‫ﺍ ِﺀ‬‫ﻭﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ _ “dopo, in seguito a, da
dietro di”
‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬‫ﺻﺪ‬
 “petto”

‫ﻉ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺫ‬ _
“potere, forza; braccio”

‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹶﻄﹶﻠ‬‫ِﺍ‬ _ ( 7ª forma) “pronunciare;


andarsene, partire”
(‫ﺐ‬‫ﺮﺣ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﺐ‬
 ‫ﺭﺣ‬ _
“essere spazioso, vasto”
“freddo, fresco” (come
‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬ _
sostantivo ma anche come
aggettivo)
‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺷﺮ‬ _
“bevanda”

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻭﺑ‬ _ “effetto funesto,


conseguenze dannose”
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻋ‬ _
“fine, esito”

‫ﺘﻮ‬‫ﻋ‬ _
“arroganza, insolenza”

‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺧ‬ _
“perdizione, rovina”

‫ﻤ ﹲﻞ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﹶﺃ‬ “opera, azione”

‫ﻡ‬ ‫ﺣﻄﹶﺎ‬ _
“frammenti, rottami”

‫ﺮﺓﹸ‬ ‫ﺍﻵ ِﺧ‬ _ “la vita eterna, l’ultima


[vita]”
(‫ﻤﻞﹸ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﻋ ِﻤ ﹶﻞ‬ _ “lavorare, compiere le
opere”
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺍﻟﺼ‬ _
“opere buone”

‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ “qualcuno, uno”, nelle frasi


negative “nessuno”
238 Capitolo 25: I verbi di seconda debole

‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺍِﺋ‬‫ﻣﻮ‬ “tavola”

‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ _
“aiuto, soccorso”

‫ﺾ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ “malato”
“nuocere, danneggiare, far
(‫ﻢ‬ ‫ﻳﻀِﻴ‬) ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺿ‬ _
torto [ ‫ ﻩ‬a qualcuno]”

‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺅ‬ ‫ﺭ‬ _
“visione”

‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻗ‬ _
( 8ª forma) “avvicinarsi”

‫ﻢ‬ ‫ﺧﺼِﻴ‬ _
“oppositore”

( ‫ﻨ ِﺰﻉ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﻉ‬


 ‫ﺰ‬ ‫ﻧ‬ _
“togliere”

(‫ﺤﻚ‬
‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﻚ‬
 ‫ﺤ‬
ِ‫ﺿ‬ _
“ridere”

‫ﺕ‬
 ‫ﺴِﻴّﺌﺎ‬
 ‫ﺍﻟ‬ _
“opere cattive”
Tab. 25.9
Capitolo 26: I verbi di terza debole 239

Capitolo 26

I VERBI DI TERZA DEBOLE

26.1 Prima forma

I verbi di terza debole o difettivi hanno l’ultima lettera radicale debole che può essere ‫ﻭ‬
oppure ‫ ﻱ‬. Tali verbi si dividono in tre categorie, di seguito esaminate.

a) Verbi del modello katiba / yaktubu con la terza radicale ‫ﻭ‬ come “chiamare,

invitare” ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ (radice: ‫ ﻭ‬/ ‫ ﻉ‬/ ‫ ; ) ﺩ‬esempi:


‫ﺎ‬‫ﺭﺟ‬ “sperare”, ‫ﺎ‬‫ﻣﺤ‬ “cancellare”, ‫ﺎ‬‫ﻧﺠ‬ “salvarsi”, ‫ﻋﻔﹶﺎ‬ “perdonare, scusare”, ‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬ “apparire;
mostrarsi, sembrare”, ‫ﺎ‬‫ﺭﺑ‬ “aumentare”, ‫ﻼ‬
‫ﺑ ﹶ‬ “mettere alla prova [qualcuno]”, ‫ﺍ‬‫ﻋﺪ‬ “correre,
andare al galoppo; trasgredire”, ‫ﺎ‬‫ﺳﺠ‬ “essere buia (notte); essere tranquillo, quieto, calmo
(mare, notte)”, ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹶ‬ “recitare; seguire, venire dopo [qualcosa / qualcuno]”.
Le seguenti Tabella 26.1 e Tabella 26.2 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ “invitare,
chiamare”.
240 Capitolo 26: I verbi di terza debole

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺕ‬
ُ ‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬
2ª persona maschile ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮُﺗﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮُﺗ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬
2ª persona femminile ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮُﺗﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮُﺗﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﺍ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﺩ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺘ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬
Tab. 26.1

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺩﻋُﻮ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺪ ُﻋﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺪ ِﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺪ ُﻋﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺪ ُﻋﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺪ ُﻋﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 26.2

Si noti che la 2ª persona maschile e la 2ª femminile plurale possiedono la stessa forma:


‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ in quanto le due forme vengono foneticamente semplificate:
‫ ﻭ ﹶﻥ‬+ ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﺗ‬ → ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ “chiamate” (2ª persona maschile plurale),
‫ ﹶﻥ‬+ ‫ﻮ‬ ‫ﺪ ُﻋ‬ ‫ﺗ‬ → ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ “chiamate” (2ª persona femminile plurale).
La stessa regola vale per la 3ª persona maschile e la 3ª femminile plurale ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ :
Capitolo 26: I verbi di terza debole 241

‫ ﻭ ﹶﻥ‬+ ‫ﺪﻋُﻮ‬ ‫ﻳ‬ → ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ “chiamano” (3ª persona maschile plurale),
‫ ﹶﻥ‬+ ‫ﻮ‬ ‫ﺪ ُﻋ‬ ‫ﻳ‬ → ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ “chiamano” (3ª persona femminile plurale).
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﻼﻫ‬ ‫ﺗ ﹶ‬ ‫ﻤ ِﺮ ِﺇ ﹶﺫﺍ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ [91:2] “e per la luna quando segue esso [il sole]” ( ‫ﻼ‬ ‫ﺗ ﹶ‬ “seguire”),
‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺮﺟُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﺃﹸ‬2:218] “quelli sperano nella misericordia di Allah”
( ‫ﺎ‬‫ﺭﺟ‬  “sperare”),
‫ﺍ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻧﻬ‬‫ﻭ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻴ ﹰ‬‫ﻮﻣِﻲ ﹶﻟ‬ ‫ﻮﺕُ ﹶﻗ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻲ‬‫ﺏ ِﺇﻧ‬  ‫ﺭ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬71:5] “disse: o Signore mio! Invero io
ho chiamato il popolo mio notte e giorno” (‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬  “chiamare”),
‫ﺠﺎ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻴ ِﻞ ِﺇﺫﹶﺍ‬‫ﻭﭐﻟﻠﱠ‬ [93:2] “per la notte quando diventa buia” (‫ﺠﺎ‬  ‫ﺳ‬ “essere, diventare
buia”).
b) Verbi del modello kataba / yaktibu con la terza radicale ‫ ﻱ‬come ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ “lanciare”

(radice: ‫ﻱ‬ /‫ ﻡ‬/ ‫ ; ) ﺭ‬esempi:


‫ﻯ‬‫ﺟﺰ‬ “ricompensare”, ‫ﻰ‬‫ﹶﻗﻀ‬ “decretare”, ‫ﻰ‬‫ﻣﺸ‬ “camminare, andare a piedi, andare”,

‫ﹶﻗﻠﹶﻰ‬ “odiare, detestare, aborrire”, ‫ﺳﻘﹶﻰ‬ “dare da bere, abbeverare; irrigare, annaffiare

(terreno)”, ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ “guidare [‫ ﻩ‬qualcuno]”, ‫“ ﹶﻛﻔﹶﻰ‬essere abbastanza, bastare”, ‫ﻬﻰ‬ ‫ﻧ‬ “vietare,
proibire”, ‫ﺮﻯ‬ ‫ﺟ‬ “scorrere (acqua); correre, soffiare (vento)”, ‫ﻰ‬‫ﺑﻨ‬ “costruire, erigere”,

‫ﻯ‬‫ﺩﺭ‬ “sapere”, ‫ﻯ‬‫ﺳﺮ‬ “viaggiare di notte, girare, scorrere (sangue)”, ‫ﻰ‬‫ﻋﺼ‬ “disubbidire”.
I verbi appartenenti a questo gruppo si coniugano come indicato nelle Tabella 26.3
e Tabella 26.4.
242 Capitolo 26: I verbi di terza debole

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴُﺘﻤ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴُﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴُﺘﻤ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻴُﺘﻦ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬
3ª persona maschile ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﺭ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬
Tab. 26.3

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺭﻣِﻲ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻣُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺮﻣُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 26.4

Esempi dal Corano:


‫ﻋ ِﻦ ﭐﹾﻟﻤُﻨ ﹶﻜ ِﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻑ‬
ِ ‫ﻌﺮُﻭ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ ُﻣﺮُﻭ ﹶﻥ ِﺑﭑﹾﻟ‬ [9:71] “ordinano il bene e proibiscono il male”
( ‫ﻰ‬‫ﻧﻬ‬ “proibire”),

‫ﺎ ُﺭ‬‫ﻧﻬ‬‫ﺎ ﭐ َﻷ‬‫ﺤِﺘﻬ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺠﺮِﻱ ِﻣ‬  ‫ﺗ‬ [2:25] “scorrono sotto di essi i fiumi” ( ‫ﻯ‬‫ﺟﺮ‬ “scorrere”),
‫ﻬﺪِﻳ ِﻦ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ُ‫ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻨِﻲ ﹶﻓﻬ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬26:78] “Colui che ha creato me ed è Lui che guida me”
( ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬  “guidare”; dove ‫ﻬﺪِﻳ ِﻦ‬ ‫ﻳ‬ = ‫ﻬﺪِﻳِﻨﻲ‬ ‫ﻳ‬ ),
Capitolo 26: I verbi di terza debole 243

‫ ُﻪ‬‫ﺭﺑ‬ ُ‫ﺩﻡ‬ ‫ﻰ ﺁ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻭ‬ [20:121] “disobbedì Adam al Signore suo” ( ‫ﻰ‬‫ﻋﺼ‬ “disobbedire”),
‫ﺎ ﹶﻗﻠﹶﻰ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬93:3] “non ha abbandonato te il Signore tuo e né ha odiato”
( ‫“ ﹶﻗﻠﹶﻰ‬odiare”),

‫ﲔ‬
ِ ‫ﺴ ِﻘ‬  ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻮ ُﻳ ﹾﻄ ِﻌ ُﻤﻨِﻲ‬ ُ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻱ ﻫ‬ [26:79] “e Colui che nutre me e disseta a me” ( ‫ﺳﻘﹶﻰ‬ “dare
da bere”),
‫ﻕ‬ِ ‫ﺍ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﻤﺸُﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ [25:20] “e camminano nei mercati” ( ‫ﻰ‬‫ﻣﺸ‬ “camminare”),
‫ﻕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﻤﺸِﻲ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ﭐﻟ ﱠﻄﻌ‬ ‫ﺮﺳُﻮ ِﻝ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻣ‬ [25:7] “e dissero: cosa
ha questo Messaggero? mangia il cibo e cammina nei mercati” ( ‫ﻰ‬‫ﻣﺸ‬ “camminare”),

‫ﻼ‬‫ﺟ ﹰ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ‬‫ ﹶﻗﻀ‬‫ﲔ ﹸﺛﻢ‬ ٍ ‫ﻦ ِﻃ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻜﹸ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ُ‫[ ﻫ‬6:2] “Egli è Colui che ha creato voi da
una argilla poi ha decretato un termine” (‫ﻰ‬‫“ ﹶﻗﻀ‬decretare”),

‫ﺭ‬ ‫ﺏ ﹶﻛﻔﱠﺎ‬  ‫ﻮ ﻛﹶﺎ ِﺫ‬ ُ‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻬﺪِﻱ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬39:3] “in verità Allah non guida chi è
un bugiardo miscredente” ( ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬  “guidare”),
‫ﺎ‬‫ﺣﺴِﻴﺒ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﻚ ﹶﻛﻔﹶﻰ ِﺑ‬  ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺮﹾﺃ ِﻛﺘ‬ ‫[ ِﺍ ﹾﻗ‬17:14] “leggi il libro tuo, è bastato te
stesso oggi contro te come stimatore” ( ‫ﻛﻔﹶﻰ‬ ‫“ ﹶ‬bastare”),
‫ﻌﻠِﻴ ُﻢ‬ ‫ﺴﻤِﻴ ُﻊ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻮ ﭐﻟ‬ ُ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻴ ﹾﻜﻔِﻴ ﹶﻜﻬُﻢُ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ‬‫ﺴ‬
 ‫[ ﹶﻓ‬2:137] “allora basterà a te da essi Allah ed Egli
è l’Ascoltatore, il Sapiente” ( ‫ﻛﻔﹶﻰ‬ ‫“ ﹶ‬bastare”).
Si noti che tutti i verbi con la terza radicale debole che finiscono con la alif semplice ‫ﺍ‬
(come ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹶ‬ ), hanno in realtà la lettera ‫ﻭ‬ come loro terza radicale nella coniugazione

‫ﺘﻠﹸﻮ‬‫ﻳ‬ ), mentre i verbi con la terza debole che terminano in alif maqsūra ‫ﻯ‬
al presente (

(ad esempio ‫ﻛﻔﹶﻰ‬‫) ﹶ‬, hanno la lettera ‫ ﻱ‬come loro terza radicale nella coniugazione al
presente ( ‫ﻜﻔِﻲ‬ ‫ﻳ ﹾ‬ ).
244 Capitolo 26: I verbi di terza debole

c) Verbi del modello katiba / yaktabu con la terza radicale ‫ ي‬come ‫ﻲ‬ ‫ﹶﻟ ِﻘ‬ “incontrare”

(radice: ‫ ﻱ‬/ ‫ ﻕ‬/ ‫) ﻝ‬.


Questi verbi nella coniugazione al presente finiscono con alif maqsūra ‫ﻯ‬. A questo gruppo
appartengono i verbi come:
‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬ “dimenticare”, ‫ﻲ‬ ‫ﺑ ِﻘ‬ “rimanere”, ‫ﻲ‬ ‫ﺸ‬
ِ ‫ﺧ‬ “temere”, ‫ﻲ‬ ‫ﺸ‬
ِ ‫“ ﹶﻏ‬coprire”, ‫ﻲ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ “essere
soddisfatto”, ‫ﻱ‬
 ‫ﺭ ِﺩ‬ “perire, andare in rovina”. Le seguenti Tabella 26.5 e Tabella 26.6

mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻲ‬ ‫“ ﹶﻟ ِﻘ‬incontrare”.


‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale

1ª persona
maschile / femminile
‫ﺖ‬
ُ ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻘِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻘِﻴﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻘِﻴُﺘﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻟﻘِﻴُﺘ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻘِﻴُﺘﻤ‬ ‫ﹶﻟﻘِﻴُﺘﻦ‬
3ª persona maschile ‫ﻲ‬ ‫ﹶﻟ ِﻘ‬ ‫ﻴﺎ‬‫ﹶﻟ ِﻘ‬ ‫ﹶﻟﻘﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﹶﻟ ِﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﺘ‬‫ﹶﻟ ِﻘ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﹶﻟ ِﻘ‬
Tab. 26.5

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
Tab. 26.6
Capitolo 26: I verbi di terza debole 245

Esempi dal Corano:


‫ﻰ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﺘ‬‫ﻚ ﹶﻓ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻌﻄِﻴ‬ ‫ﻑ ُﻳ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻭﹶﻟ‬ [93:5] “e darà a te il Signore tuo allora sarai
soddisfatto” ( ‫ﻲ‬ ‫ﺿ‬ ِ ‫ﺭ‬ “essere soddisfatto” ),
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮ ِﻣ ِﻬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻧﺴُﻮﺍ ِﻟﻘﹶﺎ َﺀ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﹶﻛﻤ‬ ‫ﺎ ُﻫ‬‫ﻨﺴ‬‫ﻧ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻓﭑﹾﻟ‬7:51] “allora Oggi dimenticheremo loro così
come [loro] hanno dimenticato l’incontro del Giorno loro questo”
( ‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬ “dimenticare” ),
‫ﻪ‬ ‫ﺪﺍ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ُ‫ﻧﻪ‬‫ﻮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺨ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﺒﱢﻠﻐُﻮ ﹶﻥ ِﺭﺳ‬‫ﻦ ُﻳ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬33:39] “coloro che
comunicano i messaggi di Allah e temono Lui e non temono nessuno tranne Lui”
( ‫ﻲ‬ ‫ﺸ‬
ِ ‫ﺧ‬ “temere” ).

26.2 Le forme derivate

Tutte le forme derivate si coniugano al passato come il verbo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬


 , a prescindere di quale
sia il gruppo a cui appartiene il verbo della 1ª forma. Anche al presente essi si coniugano
come il verbo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ , tranne la 5ª e la 6ª forma che seguono il modello della coniugazione
del verbo ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻘ‬.
Esempi di verbi derivati:
2ª forma: ‫ﺳﻤﱠﻰ‬ “dare un nome, nominare, chiamare”, ‫ﺟﻠﱠﻰ‬ “essere chiaro, portare alla

luce, scoprire, rivelare, manifestare”, ‫ﺻﻠﱠﻰ‬


 “pregare”;
3ª forma: ‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻧ‬ “chiamare [qualcuno]”;

4ª forma: ‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ “lanciare”, ‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫ﹶﺃ‬ “dare”, ‫ﻰ‬‫ﻧﺠ‬‫ﹶﺃ‬ “salvare [qualcuno]”, ‫ﻰ‬‫ﻧﺴ‬‫ﹶﺃ‬
“far dimenticare”, ‫ﻰ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ “differire, rimandare, ritardare”, ‫ﻯ‬‫ﺭﺩ‬ ‫“ ﹶﺃ‬far perire, annientare”,
‫ﻰ‬‫ﹶﺃﹾﻟﻬ‬ “distrarre”, ‫ﻰ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﹶﺃ‬ “aumentare, accrescere”, ‫ﻯ‬‫ﺩﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “far sapere”, ‫ﻰ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻏﺸ‬coprire,
avvolgere”;
5ª forma: ‫ﺗ ﹶﻠﻈﱠﻰ‬ “ardere, divampare (fuoco)”, ‫ﺰﻛﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ “purificarsi”, ‫ﺗ ﹶﻠﻘﱠﻰ‬ “ricevere”;
246 Capitolo 26: I verbi di terza debole

6ª forma: ‫ﻰ‬‫ﺍﺿ‬‫ﺗﺮ‬ “accordarsi, venire a reciproco accordo”, ‫ﻰ‬‫ﺍﺻ‬‫ﺗﻮ‬ “raccomandarsi

l’un l’altro qualcosa” (dove la lettera radicale ‫ ﻭ‬si comporta come lettera forte);

7ª forma: ‫ﻰ‬‫ﻧ ﹶﻘﻀ‬‫ِﺍ‬ “giungere alla fine, finire, passare, spirare, scadere (termine)”;

8ª forma: ‫ﺘﻘﹶﻰ‬‫ِﺍﹾﻟ‬ “incontrare qualcuno”, ‫ﻰ‬‫ﺗﻀ‬‫ﺭ‬ ‫ِﺍ‬ “essere contento, soddisfatto, gradire,

desiderare”, ‫ﻰ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ “rinunciare, smettere, cessare”, ‫ﻰ‬‫ِﺍ ﱠﺩﻋ‬ “pretendere”, ‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻫ‬ ‫“ ِﺍ‬essere
guidato, essere condotto sulla strada giusta”;
10ª forma: ‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬
 ‫“ ِﺍ‬essere alto, elevato; dominare”, ‫ﺴﻘﹶﻰ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedere da bere”.
Esempi dal Corano per le forme derivate:
(2ª forma)
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻭﻓِﻲ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﲔ ِﻣ‬
 ‫ﺴﻠِﻤ‬
 ‫ﺎ ﹸﻛ ُﻢ ﭐﹾﻟ ُﻤ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ﻮ‬ ُ‫[ ﻫ‬22:78] “Lui ha chiamato voi Musulmani prima
e in questo” ( ‫ﻰ‬‫ﺳﻤ‬  “chiamare, nominare”),
(3ª forma)
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ﺼﻠﱢﻲ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ ِﻤ‬
 ‫ﻢ ُﻳ‬ ‫ﻮ ﻗﹶﺎِﺋ‬ ُ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺗﻪُ ﭐﹾﻟ‬‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓﻨ‬3:39] “dunque chiamarono lui gli Angeli
mentre egli stava eretto, pregava nel santuario” ( ‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫“ ﻧ‬chiamare”),
(4ª forma)
‫ﺐ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮُﻭﺍ ﭐﻟ‬ ‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ِ ‫ﺳُﻨ ﹾﻠﻘِﻲ ﻓِﻲ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ [3:151] “getteremo nei cuori di coloro che
miscredono il terrore” ( ‫“ ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬gettare”),

‫ﻣﻨُﻮﺍ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻭﹶﺃ ﹶﳒ‬ [27:53] “e abbiamo salvato coloro che hanno creduto”
( ‫ﻰ‬‫ﻧﺠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬salvare” ),

‫ﻯ‬‫ﻭ ﹶﺃ ﹾﻛﺪ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻋﻄﹶﻰ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [53:34] “e ha dato poco e [poi] ha lesinato” ( ‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫“ ﹶﺃ‬dare” ),
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﹲﻥ ُﻣِﺒ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻲ ﹸﺛ‬ ‫ﺎ ُﻩ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬‫ﻋﺼ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟﻘﹶﻰ‬7:107] “dunque lanciò il bastone suo ed eccolo
un serpente evidente” ( ‫“ ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬lanciare” ),
Capitolo 26: I verbi di terza debole 247

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴ ﹶﻞ ﭐﻟ‬‫ﻐﺸِﻲ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫[ ُﻳ‬13:3] “avvolge con la notte il giorno” ( ‫ﻰ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻏﺸ‬avvolgere” ),
‫ﻚ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻌﻄِﻴ‬ ‫ﻑ ُﻳ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [93:5] “e darà a te il Signore tuo” ( ‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫“ ﹶﺃ‬dare” ),
‫ﻼ‬
‫ﻴ ﹰ‬‫ﺒ ِﺪ ِﻩ ﹶﻟ‬‫ﻌ‬ ‫ﻯ ِﺑ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ‬‫ﺒﺤ‬‫[ ُﺳ‬17:1] “gloria a Colui che ha fatto viaggiare il servo Suo
di notte” ( ‫ﻯ‬‫ﺳﺮ‬  ‫“ ﹶﺃ‬far viaggiare” ),
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻌﻪُ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻰ‬‫ﺎ ﻣُﻮﺳ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺠ‬  ‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ [26:65] “e salvammo Mūsā e chi era con lui tutti”
( ‫ﻰ‬‫ﻧﺠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬salvare” ),
(5ª forma)
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺰﻛﱠﻰ ِﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫ﺰﻛﱠﻰ ﹶﻓِﺈ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [35:18] “e chi si purifica, ebbene si purifica per se

stesso” ( ‫ﺰﻛﱠﻰ‬  ‫ﺗ‬ “purificarsi” ),


(6ª forma)
‫ﺒ ِﺮ‬‫ﺼ‬
 ‫ﺍ ِﺑﭑﻟ‬‫ﺻﻮ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﺻﻮ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬‫ﻭ‬ [103:3] “e si raccomandano [reciprocamente] la verità

e si raccomandano [reciprocamente] la pazienza” (‫ﺻﻰ‬


 ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬ “raccomandarsi l’un l’altro”),
(8ª forma)
‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻛ ِﺬﺑ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻤ ِﻦ ﭐ ﹾﻓ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻇﹶﻠﻢُ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [6:93] “e chi è più ingiusto di chi inventa su Allah
la menzogna” ( ‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫“ ِﺍ ﹾﻓ‬inventare” ),

‫ﺖ‬ِ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬  ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﺍ ِﻣ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﺘ‬‫ﻋ‬ ‫ﻦ ﭐ‬ ‫ﻤﺘُﻢُ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [2:65] “e certamente conoscevate coloro che
hanno trasgredito, tra di voi, il Sabato” ( ‫ﺪﻯ‬  ‫ﺘ‬‫ﻋ‬ ‫“ ِﺍ‬trasgredire” ),
‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬  ‫ﻁ ُﻣ‬ٍ ‫ﺍ‬‫ﺻﺮ‬
ِ ‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﺎ ُﻫ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ُﻫ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﻭﭐ‬ [6:87] “[…] abbiamo prescelto loro e abbiamo
guidato loro verso una strada diritta” ( ‫ﺒﻰ‬‫ﺘ‬‫ﺟ‬  ‫“ ِﺍ‬prescegliere”),
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻢ ِﺑﹶﺄﻥﱠ ﹶﻟﻬُﻢُ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺍﹶﻟ ُﻬ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ُ‫ﺴﻬ‬ ‫ﲔ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ُ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻯ ِﻣ‬‫ﺘﺮ‬‫ﺷ‬ ‫ﻪ ﭐ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬9:111] “in verità
Allah ha comprato dai credenti loro stessi e i beni loro perché per loro ci sarà
il Paradiso” ( ‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ﺷ‬ ‫“ ِﺍ‬comprare”),
248 Capitolo 26: I verbi di terza debole

‫ﺘﺪُﻭ ﹶﻥ‬‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ‬ ‫ﺍ‬‫ﺼﻮ‬


 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻚ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻖ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻴ ِﺮ ﭐﹾﻟ‬‫ﻐ‬ ‫ﲔ ِﺑ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻨِﺒ‬‫ﻳ ﹾﻘُﺘﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ‬‫ﻭ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﻜ ﹸﻔﺮُﻭ ﹶﻥ ﺑِﺂﻳ‬ ‫ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ‬
[2:61] “miscredevano nei segni di Allah e uccidevano i profeti senza diritto, quello
è ciò che hanno disubbidito e trasgredivano” ( ‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻋ‬ ‫“ ِﺍ‬trasgredire [i limiti]” ),
‫ﺘﺪُﻭ ﹶﻥ‬‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﻼ ﹶﻟ‬
‫ﺎ ﺳُﺒُ ﹰ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [43:10] “e ha messo per voi in essa dei sentieri
affinché sarete guidati” ( ‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻫ‬  ‫“ ِﺍ‬essere [ben] guidato”),
(10ª forma)
‫ﻮ ِﻣ ِﻪ‬ ‫ﻰ ِﻟ ﹶﻘ‬‫ﺴﻘﹶﻰ ﻣُﻮﺳ‬  ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭِﺇ ِﺫ ﭐ‬ [2:60] “e [ricorda] quando ha chiesto da bere Mūsā per
il popolo suo” ( ‫ﺴﻘﹶﻰ‬  ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedere da bere”),
‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻣ ِﻦ ﭐ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ [20:64] “e certamente vincerà oggi chi dominerà”
(‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬  ‫“ ِﺍ‬dominare”).
Il seguente hadīth racchiude diversi verbi deboli e le loro forme derivate:

‫ﻪ‬ ‫ )) ِﺇ ﱠﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬


 ‫ﺭ ُﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻨﻪُ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ُ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒﺪِﻱ ِﺑ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺏ ِﺇﹶﻟ ﱠﻲ‬
 ‫ﺗ ﹶﻘ ﱠﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ . ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻧﺘُﻪُ ﺑِﺎﹾﻟ‬‫ﺪ ﺁ ﹶﺫ‬ ‫ﻴﹰﺎ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻯ ﻟِﻲ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻦ ﻋ‬ ‫ﻣ‬ : ‫ﺎﹶﻟﻰ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﺗﻌ‬
‫ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ‬، ُ‫ﺣﺘﱠﻰ ﺃﹸ ِﺣﱠﺒﻪ‬ ‫ﺍ ِﻓ ِﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ ﱠﺮﺏُ ِﺇﱠﻟ ﱠﻲ ﺑِﺎﻟﱠﻨﻮ‬‫ﻳ‬ ‫ﺒﺪِﻱ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺍ ﹸﻝ‬‫ﻳﺰ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ُ‫ﺿﺘُﻪ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺐ ِﺇﹶﻟ ﱠﻲ ِﻣﻤﱠﺎ ﺍ ﹾﻓ‬
‫ﺣ ﱠ‬ ‫ﹶﺃ‬
، ‫ﺎ‬‫ﺒ ِﻄﺶُ ِﺑﻬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺪﻩُ ﺍﱠﻟﺘِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﺼﺮُ ِﺑ ِﻪ‬
ِ ‫ﺒ‬ ُ‫ﺮﻩُ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﻳ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﻤﻊُ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻌﻪُ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺖ‬
ُ ‫ﻨ‬ ‫ﺒﺘُﻪُ ﹸﻛ‬ ‫ﺒ‬‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬
‫ﺍ ُﻩ‬‫ﺭﻭ‬ (( ُ‫ﺎ ﹶﺫﻧِﻲ ﹶﻟﹸﺄﻋِﻴ ﹶﺬﱠﻧﻪ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺳ‬ ‫ﻦ ﺍ‬ ‫ﻭ ﹶﻟِﺌ‬ , ُ‫ﻴﱠﻨﻪ‬‫ﻋ ِﻄ‬ ‫ﺳﹶﺄﹶﻟﻨِﻲ ﹶﻟﺄﹸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﹶﻟِﺌ‬ ، ‫ﺎ‬‫ﻤﺸِﻲ ِﺑﻬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺟ ﹶﻠﻪُ ﺍﱠﻟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ ِﺭ‬
‫ﻱ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟُﺒﺨ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “Allah Esaltato


ha detto: “chi mostra inimicizia a un Mio prediletto, certamente ho chiamato lui alla
guerra; e non si avvicina a Me il servo Mio con [nessuna] cosa più amata presso di Me
[tranne] di quello che ho prescritto esso a lui, e non smette il servo Mio di avvicinarsi
a Me con le azioni supererogatorie finché amo lui; e quando amo lui, sono l’udito suo
[con] il quale sente con esso, e la vista sua [con] la quale vede con essa, e la mano sua
[con] la quale colpisce con essa, e il piede suo [con] il quale cammina con esso;
Capitolo 26: I verbi di terza debole 249

e se chiede a Me certamente darò a lui, e se chiede la protezione Mia, certamente


proteggerò lui”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

26.3 Il verbo al passato seguito dal pronome suffisso


Quando un verbo di terza debole viene seguito da un pronome personale suffisso, possiamo
avere i seguenti tre casi.
a) Verbo terminante in ‫ﺍ‬ : la terza radicale resta ‫ﺍ‬ :

‫ﻋﻔﹶﺎﻧِﻲ‬ = ‫ ﻧِﻲ‬+ ‫ﻋﻔﹶﺎ‬ “ha scusato me”,


‫ﺎ‬‫ﻼﻫ‬
‫ﺗ ﹶ‬ = ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬+ ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹶ‬ “ha seguito essa”.
Esempio dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﻼﻫ‬
‫ﺗ ﹶ‬ ‫ﻤ ِﺮ ِﺇﺫﹶﺍ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ [91:2] “per la luna quando segue esso [il sole]”.
b) Verbo terminante in ‫ ﻯ‬: la terza radicale si trasforma in ‫ﺍ‬ :

‫ﺎﻧِﻲ‬‫ﻭﺻ‬ ‫ ﻧِﻲ = ﹶﺃ‬+ ‫ﺻﻰ‬


 ‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ha raccomandato a me”,
‫ﺎ ُﻩ‬‫ﺭﻣ‬ = ‫ ُﻩ‬+ ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ “ha lanciato esso”.
Esempio dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﺖ‬
ُ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ُﺩ‬‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ ﻣ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﺎﻧِﻲ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻭﺻ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
ُ ‫ﻨ‬‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻦ ﻣ‬ ‫ﻳ‬‫ﺭﻛﹰﺎ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﹶﻠﻨِﻲ ُﻣﺒ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [19:31] “e ha reso
benedetto me ovunque [io] sia e ha raccomandato a me la preghiera e la decima finché
rimango vivo”.
c) Verbo terminante in ‫ ﻱ‬: la terza radicale resta ‫ﻱ‬ :

‫ﻢ‬ ُ‫ﻴﻬ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬ = ‫ﻢ‬ ‫ ُﻫ‬+ ‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬ “ha dimenticato essi”,
ُ‫ﻴﻪ‬‫ﺸ‬
ِ ‫ ُﻩ = ﹶﻏ‬+ ‫ﻲ‬ ‫ﺸ‬ِ ‫“ ﹶﻏ‬ha coperto esso”.
Esempio dal Corano:
‫ﲔ ُﻫ ُﻢ ﭐﹾﻟﻔﹶﺎ ِﺳﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﺎِﻓ ِﻘ‬‫ﻢ ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ ُﻤﻨ‬ ُ‫ﻴﻬ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻪ ﹶﻓ‬ ‫ﻧﺴُﻮﺍ ﭐﻟﱠﻠ‬ [9:67] “hanno dimenticato Allah, quindi
[Allah] ha dimenticato loro, invero gli ipocriti sono dei perversi”.

Esercizio
Leggere i primi dieci versetti della sūra ash-shams (il sole). Riconoscere i verbi irregolari
e le loro forme derivate (al passato), notando anche come si legano ai pronomi suffissi.
250 Capitolo 26: I verbi di terza debole

(1) ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻭﺿُﺤ‬ ‫ﺲ‬ ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﺍﻟ‬‫“ ﻭ‬per il sole e per il mattino suo”,
(2) ‫ﻫﺎ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹶ‬ ‫ﻤ ِﺮ ِﺇﺫﹶﺍ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬‫“ ﻭ‬per la luna quando segue esso”,
(3) ‫ﺎ‬‫ﻼﻫ‬‫ﺟ ﱠ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﺇﺫﹶﺍ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺍﻟ‬‫“ ﻭ‬per il giorno quando rende manifesto esso [il sole*]”,
(4) ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻐﺸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻞ ِﺇﺫﹶﺍ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﺍﻟﻠﱠ‬‫ “ ﻭ‬per la notte quando copre esso [il sole*]”,
(5) ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻣﺎ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﺍﻟ‬‫“ ﻭ‬per il cielo e Colui che ha edificato esso”,
(6) ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻃﺤ‬ ‫ﺎ ﹶ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬ ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ َﻷ‬‫“ ﻭ‬per la terra e Colui che ha spianato essa”,
(7) ‫ﺎ‬‫ﺍﻫ‬‫ﺳﻮ‬  ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺲ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬‫ﻭ‬ “per l’anima e Colui che ha formato essa”,
(8) ‫ﺎ‬‫ﺍﻫ‬‫ﺗ ﹾﻘﻮ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻫ‬ ‫ﺎ ﹸﻓﺠُﻮ‬‫ﻤﻬ‬  ‫ﻬ‬ ‫“ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟ‬poi [Egli] ha ispirato a essa la disubbidienza sua
e l’ubbidienza sua”,
(9)‫ﺎ‬‫ﺯﻛﱠﺎﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬ ‫“ ﹶﻗ‬certamente vince chi purifica essa”,
(10) ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺩﺳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﺧ‬ ‫ﻭﹶﻗ‬ “e certamente fallisce chi seppellisce essa”.

* dal tafsīr di Ibn Kathīr secondo l’interpretazione di Ibn Jarīr :


‫ﺎ ﺍﺑﻦ ﺟﺮﻳﺮ ﻓﺎﺧﺘﺎﺭ ﻋﻮﺩ ﺍﻟﻀﻤﲑ ﺫﻟﻚ ﻛﻠﻪ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺸﻤﺲ‬‫ﻭ ﹶﺃﻣ‬
Capitolo 26: I verbi di terza debole 251

26.4 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﻑ‬
 ‫ﻌﺮُﻭ‬ ‫ﻣ‬ _
“ciò che è buono, il bene”

‫ﻉ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ _ (2ª forma) “lasciare solo,
abbandonare”
‫ﺮ‬ ‫ﻨ ﹶﻜ‬‫ُﻣ‬ _
“ciò che è male, turpitudine”

‫ﺐ‬
 ‫ﺣﺴِﻴ‬ _ “colui che calcola, che effettua
una stima”
‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺍﹾﻟ‬ _
“oggi”
(2ª forma) “comunicare
‫ﺑﻠﱠ ﹶﻎ‬ _
[‫ﻫـ‬ ‫ ﻩ‬a qualcuno qualcosa]”
‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ِﻣ‬ _ “santuario, posto destinato
alla preghiera”
‫ﺐ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ُﺭ‬ _
“terrore, spavento”

‫ﻯ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛﺪ‬ _
(4ª forma) “lesinare”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﹸﺛ‬ _
“serpente”

‫ﲔ‬
 ‫ُﻣِﺒ‬ _
“chiaro, evidente, manifesto”
(8ª forma) “inventare,
‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ِﺍ ﹾﻓ‬ _ fabbricare menzogne
[‫ﻩ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ contro qualcuno]”
‫ﺒﻰ‬‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ِﺍ‬ _
“prescegliere [‫ ﻩ‬qualcuno]”

‫ﺪﻯ‬ ‫ﺘ‬‫ﻋ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “trasgredire, violare


(i limiti)”
‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ﺷ‬ ‫ِﺍ‬ _
(8ª forma) “comprare”
(4ª forma) “raccomandare
‫ﺻﻰ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
[‫ﺑـ‬ ‫ ﻩ‬qualcosa a qualcuno]”
252 Capitolo 26: I verbi di terza debole

(8ª forma) “prescrivere,


ingiungere, imporre
‫ﺽ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻓ‬ _
[‫ﻋﻠﹶﻰ‬
 ‫ ﻫـ‬qualcosa a
qualcuno]”
(4ª forma) “ammonire
[qualcuno di qualcosa]; rendere
‫ﺁ ﹶﺫ ﹶﻥ‬ _
noto [‫ﺑـ‬ ‫ ﻩ‬a qualcuno
qualcosa]”
(3ª forma) “essere nemico o
‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻋ‬ _
ostile [‫ ﻩ‬a qualcuno]”

‫ﻭِﻟﻲ‬ _
“prediletto; patrono”

‫ﺎِﻓﹶﻠ ﹲﺔ‬‫ﻧ‬ ‫ﺍِﻓﻞﹸ‬‫ﻧﻮ‬ “azione supererogatoria”


(come la preghiera, il digiuno)
( ُ‫ﺒ ِﻄﺶ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺶ‬
 ‫ﺑ ﹶﻄ‬ _ “colpire, afferrare con
violenza”
‫ﻙ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ُﻣﺒ‬ _
“benedetto”

‫ﻰ‬ ‫ﺿُﺤ‬ _ “luce, luminosità, mattina


avanzata”
‫ﺎ‬‫ﹶﻃﺤ‬ _
“stendere, spianare” (terra)
(4ª forma) “ispirare
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ _
[‫ﻫـ‬ ‫ ﻩ‬a qualcuno qualcosa]”
‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺹ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻣﻌ‬ “disubbidienza, ribellione,
peccato”
‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﻃﹶﺎ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻃﹶﺎﻋ‬ “ubbidienza, azione pia”

( ‫ﻳ ُﺪﺱ‬ ) ‫ﺱ‬


 ‫ﺩ‬ _
“seppellire, sotterrare”
Tab. 26.7
Capitolo 27: I diversi significati del verbo al passato e al presente 253

Capitolo 27

I DIVERSI SIGNIFICATI DEL VERBO

AL PASSATO E AL PRESENTE

27.1 Il verbo al passato

Il verbo al passato ( ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬possiede diversi significati, come indicato nel seguito.
1) Un’azione terminata nel passato:
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ “si sedette per terra”.
2) Un’azione completata nel momento del discorso il cui effetto persiste ancora:
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬‫ﻲ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻤِﺘ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭﺍ ِﻧ‬‫[ ﹸﺍ ﹾﺫ ﹸﻛﺮ‬2:40] “ricordate il favore Mio che ho elargito su di
voi”.
3) Un’azione che si svolgeva nel passato e che si svolge fino a oggi:
‫ﻦ‬ ‫ﺴﺮِﻳ‬
 ‫ﻤ ﹶﻔ‬ ‫ﻖ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬‫“ ِﺍ‬concordano i commentatori [del Corano]”.
4) Un’azione appena completata (per l’uso della particella ‫ﺪ‬ ‫ﹶﻗ‬ si rimanda al paragrafo
48.2):
‫ﻮِﺛﻘﹰﺎ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﺃﺑ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬12:80] “non sapete che il padre vostro
ha preso da voi un giuramento?”.
5) Un’azione che si riferisce al futuro e che certamente accadrà (questa azione viene spesso
preceduta dal giuramento):
254 Capitolo 27: I diversi significati del verbo al passato e al presente

‫ﻤﻜﱠ ِﺔ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﻤﺖ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃﹶﻗ‬ “per Allah risiederò a Mecca”.


6) Nelle formule religiose riguardanti Allah:
‫ﺟﻞﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah, che è potente ed è maestoso”
‫ﺎﻟﹶﻰ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ ‫ﻪ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﻟﱠﻠ‬ha detto Allah, sia benedetto e sia esaltato” (come nel hadīth
riportato nel paragrafo 41.1).
7) Nel periodo ipotetico (di solito con il valore di presente, argomento che verrà
approfondito nei capitoli 46 e 47):
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻌ ِﺪ ِﻩ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍ ﹶﻟ ﹶﻈﻠﱡﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺼ ﹶﻔﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭﻩ‬ ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﺎ ِﺭﳛ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ [30:51] “e se inviassimo
un vento, vedrebbero esso [il loro campo] ingiallito, diventerebbero dopo di ciò
ingrati”.
8) Dopo ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬dal significato “finché” (in quel caso il verbo al passato ha il valore di presente
o di futuro):
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ ﻣ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﺎﻧِﻲ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻭﺻ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [19:31] “e ha raccomandato a me la preghiera
e la decima finché sarò vivo”,
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﭐﻟﺸ‬
ِ ‫ﺮﹶﻗ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺎ ِﻙ ﻣ‬‫ﻧﺴ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫“ ﻣ‬non dimenticherò te finché sorgerà il sole”.
9) Infine il verbo al passato viene usato per esprimere un augurio:
‫ﻚ‬
 ‫ﻪ ﻓِﻴ‬ ‫ﻙ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﺑ‬benedica Allah te”,
‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﭐﻟﱠﻠ‬
 “benedica Allah lui e saluti” (letteralmente: “ha benedetto Allah
lui e ha salutato”),
‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ “si soddisfi Allah di lui”,
‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻤﻪ‬ ‫ﺭ ِﺣ‬ “abbia misericordia di lui Allah”,
‫ﻢ‬ ‫ﺗﻜﹸ‬‫ﻼ‬‫ﺻﹶ‬  ‫ﻪ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accetti Allah la preghiera vostra”.

27.2 Il verbo al presente

Il verbo al presente ( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ si usa per esprimere le situazioni di seguito
elencate.
Capitolo 27: I diversi significati del verbo al passato e al presente 255

1) Un’azione incompleta che continua a svolgersi:


‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ [42:25] “e sa quello che fate”.
2) L’azione che si svolge nei proverbi e nelle massime:
‫ﺭ‬ ‫ﻳ ﹶﻘﺪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺪﺑ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫“ ﹶﺍ ِﻹ‬l’uomo progetta e Allah decreta”.
3) Un’azione che si svolgerà nel prossimo futuro o nell’aldilà:
‫ﺌﹰﺎ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﺲ‬
ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﺠﺰِﻱ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻣﹰﺎ ﹶﻻ‬‫ﻳﻮ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ‬‫ﻭ ﭐ‬ [2:48] “e temete un giorno in cui non
basterà un’anima a un’anima [altra] in nessuna cosa” (esempio riportato anche nel
paragrafo 38.4),
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺤﻜﹸﻢ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﹶﻓﭑﻟﱠﻠ‬ [2:113] “Allah giudicherà tra di loro nel Giorno della
Resurrezione”.
Osserviamo i seguenti ahādīth:

‫ﺧ ﹸﻞ‬ ‫ﺪ‬ ‫ )) َﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﷲ‬


ُ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍ‬
 ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﷲ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻤﺴِﻤﹶﺌ ِﺔ ﻋَﺎ ٍﻡ‬ ‫ﺨ‬
‫ﻱ‬ َ ‫ﺒ ﹶﻞ ﺍ َﻷ ﹾﻏِﻨﻴَﺎ ِﺀ ِﺑ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ ﹶﻗ‬‫ﺠ‬
َ ‫ﺍﻟ ﹸﻔ ﹶﻘﺮَﺍ ُﺀ ﺍﹾﻟ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “entreranno


i poveri in Paradiso prima dei ricchi di cinquecento anni”. Lo ha trasmesso
at-Tirmidhī.
‫ﺒ َﻌﺔﹲ‬ ‫ )) َﺳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍ‬
 ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺓ‬‫ﻳﺮ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻋﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬
، ‫ﷲ َﺗﻌَﺎﻟﹶﻰ‬
ِ ‫ﺸﹶﺄ ﻓِﻲ ِﻋﺒَﺎ َﺩ ِﺓ ﺍ‬
َ ‫ َﻧ‬‫ َﻭﺷَﺎﺏ‬، ‫ ﻋَﺎ ِﺩﻝﹲ‬‫ ﺇﻣَﺎﻡ‬: ‫ﻮ َﻡ ﻻ ِﻇ ﱠﻞ ِﺇ ﱠﻻ ِﻇﱡﻠﻪ‬ ‫ﷲ ﰲ ِﻇ ﱢﻠ ِﻪ َﻳ‬
ُ ‫ ﺍ‬‫ﻢ‬‫ ِﻈﱡﻠﻬ‬‫ﻳ‬
‫ﻞﹲ‬‫ َﻭ َﺭﺟ‬، ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ َﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻴ ِﻪ ﻭَﺗ ﹶﻔ‬ ‫ﺟَﺘ َﻤﻌَﺎ َﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﰲ ﺍﷲ ﺍ‬‫ﻼ ِﻥ َﺗﺤَﺎﺑ‬
‫ ﹶ‬‫ َﻭ َﺭﺟ‬، ‫ ﺑِﺎ ﹶﳌﺴَﺎ ِﺟ ِﺪ‬‫ﻣ َﻌ ﱠﻠﻖ‬ ‫ﻪ‬‫ﻞﹲ ﹶﻗ ﹾﻠﺒ‬‫َﻭ َﺭﺟ‬
‫ﺧﻔﹶﺎﻫَﺎ‬ ‫ﺼ َﺪ ﹶﻗ ٍﺔ ﻓﹶﺄ‬
َ ‫ﻕ ِﺑ‬
َ ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
َ ‫ﻞﹲ َﺗ‬‫ َﻭ َﺭﺟ‬،‫ﻑ ﺍﷲ‬
 ‫ﻲ ﹶﺃﺧَﺎ‬‫ ﺇﻧ‬:‫ ﻓﹶﻘﺎﻝ‬،ٍ‫ﺐ َﻭ َﺟﻤَﺎﻝ‬
ٍ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﻨ‬ ‫ﺕ َﻣ‬
 ‫ﻣ َﺮﹶﺃﺓﹲ ﺫﹶﺍ‬ ‫ ﺍ‬‫ﺘﻪ‬ ‫َﺩ َﻋ‬
‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻩ‬ ‫ﻴﻨَﺎ‬ ‫ﻞﹲ ﹶﺫ ﹶﻛ َﺮ ﺍﷲ ﺧَﺎﻟِﻴﹰﺎ ﻓﻔﺎﺿﺖ َﻋ‬‫ َﻭ َﺭﺟ‬، ‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ َﻳﻤِﻴ‬‫ﻨ ِﻔﻖ‬ ‫ﻌ ﹶﻠ َﻢ ِﺷﻤَﺎﻟﹸﻪ ﻣَﺎ ﺗ‬ ‫ﻰ ﹶﻻ َﺗ‬‫َﺣﺘ‬
‫ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “sette riparerà


loro Allah sotto l’ombra Sua nel Giorno [in cui] non ci sarà nessuna ombra tranne
l’ombra Sua: un imām giusto; un giovane che è cresciuto nell’adorazione di Allah
Esaltato; un uomo di cui il cuore suo è attaccato alle moschee; due uomini che si sono
256 Capitolo 27: I diversi significati del verbo al passato e al presente

amati in Allah , si riunivano per Lui e separavano per Lui; un uomo che ha chiamato
lui una donna [per commettere adulterio con lui] detentrice di posizione [sociale]
e di bellezza, [il quale] disse: “invero io temo Allah”; un uomo che dava l’elemosina
e nascondeva essa [la sua opera] finché non sapeva la sinistra sua quello che spendeva
la destra sua; e un uomo che ricordava Allah da solo mentre traboccavano
[di lacrime] gli occhi suoi”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.
4) Un ordine dato in modo più gentile o una richiesta:
‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ ٍﻢ‬
ٍ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨﺠِﻴ ﹸﻜ‬‫ﺭ ٍﺓ ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺗﺠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺩﻟﱡ ﹸﻜ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬
‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻢ ﹶﺫِﻟﻜﹸ‬ ‫ﺴﻜﹸ‬ ِ ‫ﻭﺃﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍِﻟ ﹸﻜ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﺠ‬‫ﻭﺗ‬ ‫ﻮِﻟ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﺗ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻛﹸﻨ‬
[61:10-11] “O voi che credete, [volete che] indico a voi un commercio che salverà voi
da un castigo doloroso? Credete in Allah e nell’Inviato Suo e lottate sulla Via di Allah
con i beni vostri e le persone vostre; ciò è meglio per voi, se [lo] sapeste”
(il versetto [61:10] è riportato anche nel paragrafo 38.2).

 ‫ﺪ ِﺧﹸﻠﻨِﻲ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻤ ٍﻞ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺮﻧِﻲ ِﺑ‬ ‫ﺧِﺒ‬ ‫ ﹶﺃ‬، ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬: ‫ﺖ‬
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬  ‫ﹸﻗ ﹾﻠ‬:‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺒ ٍﻞ‬‫ﺟ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺎ ِﺫ‬‫ﻣﻌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻪ‬ ‫ﻩ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﻳَﺴ‬ ‫ َﻋﻠﹶﻰ َﻣ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ ﹶﻟَﻴ‬‫ﻧﻪ‬‫ َﻭ ِﺇ‬، ‫ﻦ َﻋﻈِﻴ ٍﻢ‬ ‫ﺖ َﻋ‬
َ ‫ﺪ َﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ )) ﹶﻟ ﹶﻘ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺪﻧِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻋ‬‫ﻳﺒ‬ ‫ﻭ‬
‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬‫ َﻭ َﺗﺼ‬، ‫ﺰﻛﹶﺎ ﹶﺓ‬ ‫ﺆﺗِﻲ ﺍﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ َﻭ‬، ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻢ ﺍﻟ‬ ‫ﺗﻘِﻴ‬ ‫ َﻭ‬، ‫ﺌﹰﺎ‬‫ ِﺑ ِﻪ َﺷﻴ‬‫ﺸ ِﺮﻙ‬
 ‫ ﺍﻟ ﱠﻠ َﻪ ﹶﻻ ﺗ‬‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ َﺗ‬: ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫َﺗﻌَﺎﻟﹶﻰ َﻋ ﹶﻠ‬
‫ َﻭ‬، ‫ﻨﺔﹲ‬‫ﺟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ ﺍﻟ‬: ‫ﻴ ِﺮ‬ ‫ﺨ‬
َ ‫ﺏ ﺍﹾﻟ‬
ِ ‫ﺑﻮَﺍ‬‫ﺩ ﱡﻝ َﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶﻻ ﹶﺃ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ ﹸﺛﻢ‬. ‫ﺖ‬
َ ‫ﻴ‬ ‫ﺞ ﺍﹾﻟَﺒ‬
‫ﺤ‬
 ‫ َﻭ َﺗ‬، ‫َﺭ َﻣﻀَﺎ ﹶﻥ‬
‫ﻢ‬ ‫ ﹸﺛ‬، ‫ﻴ ِﻞ‬ ‫ﻑ ﺍﻟ ﱠﻠ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ ِﻞ ﻓِﻲ َﺟ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻼﺓﹸ ﺍﻟ‬
‫ﺻﹶ‬
َ ‫ َﻭ‬، ‫ﺎ َﺭ‬‫ ﹾﻄ ِﻔﺊﹸ ﺍﹾﻟﻤَﺎ ُﺀ ﺍﻟﻨ‬‫ﺨﻄِﻴﹶﺌ ﹶﺔ ﹶﻛﻤَﺎ ﻳ‬
َ ‫ ﹾﻄ ِﻔﺊﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺼ َﺪ ﹶﻗﺔﹸ ﺗ‬
 ‫ﺍﻟ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ ((...[ ‫ﻌ َﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ ] َﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ [ ‫ﻢ َﻋ ِﻦ ﺍﹾﻟ َﻤﻀَﺎ ِﺟ ِﻊ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﻮ‬‫ﺟﻨ‬ ‫] َﺗَﺘﺠَﺎﻓﹶﻰ‬: ‫ﻼ‬
‫ﻱ‬ ‫َﺗ ﹶ‬
Da Mu‘ādh bin Jabal [che] disse: dissi: “o Messaggero di Allah, informami di
un’opera che faccia me entrare il Paradiso e allontani me dall’Inferno”, disse:
“certamente hai chiesto di una [cosa] enorme, ma invero essa è facile per chi
ha facilitato essa Allah Esaltato su di lui : adora Allah, non associare a Lui nulla,
e compi la preghiera, versa la decima, digiuna nel [mese di] Ramadān, compi
il pellegrinaggio alla Casa”; poi disse: “forse non indicherò le porte del bene?
Il digiuno è uno scudo, e l’elemosina spegne il peccato così come spegne l’acqua
il fuoco, e la preghiera dell’uomo nel pieno della notte”; poi recitò: “alzano i fianchi
loro dai letti” finché giunse [nella recitazione alla parola] “compiono”[…].
Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.
Capitolo 28: I participi 257

Capitolo 28

I PARTICIPI

28.1 Generalità

I participi in lingua araba sono participio presente (‫ﻞ‬


ِ ‫ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ‬ ‫ﺳﻢ‬ ‫ )ِﺍ‬e passato (‫ﻮ ِﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫)ِﺍ‬.
A parte quelli della 1ª forma del verbo, trattati immediatamente in seguito, i participi delle
forme dalla 2ª alla 10ª si ottengono inserendo il prefisso ‫ـ‬‫ﻣ‬ [mu]. La seconda lettera
della radice del participio presente ha sempre la vocale “i”, mentre nel caso del participio
passato questa vocale sarà sempre “a”.
Il participio presente indica l’agente, ovvero colui che compie l’azione. Invece il participio
passato designa colui sul quale viene svolta l’azione, oppure indica una qualità passiva.
Siccome nella lingua araba l’uso dei participi è molto più frequente rispetto alla lingua
italiana, di solito essi vengono tradotti con l’aiuto del verbo (ad esempio: ‫ﻆ‬
‫ﺎِﻓ ﹲ‬‫“ ﺣ‬colui che
custodisce”, ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﻣﺠ‬ “colui che lotta”); solo in questo capitolo si è preferita una traduzione
“monoparola”, anche creando dei neologismi quando necessario (confrontare quanto
accennato in prefazione), fornendo così una traduzione poco elegante ma ben chiara, perché
alla parola araba (participio) corrisponde una sola parola italiana. Infatti si ricorda che
la lingua araba, per la sua vastità, non sempre trova il suo corrispondente nella lingua
italiana.

28.2 I participi della 1ª forma del verbo


Il participio della 1ª forma si forma secondo il seguente paradigma:
a) participio presente: ‫ﻋﻞﹲ‬
ِ ‫ﻓﹶﺎ‬
258 Capitolo 28: I participi

b) participio passato: ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﻣ ﹾﻔﻌ‬


‫ﺏ‬ ‫ﻮ‬‫ﻣ ﹾﻜﺘ‬ “scritto” / ‫ﺐ‬ ‫“ ﻛﹶﺎِﺗ‬scrivente” (dal verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫“ ﹶﻛ‬scrivere”),
‫ﻡ‬ ‫ﻣ ﹾﻈﻠﹸﻮ‬ “oppresso” / ‫ﻢ‬ ‫“ ﻇﹶﺎِﻟ‬oppressore, opprimente” (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻇﹶﻠ‬ “opprimere”).
Esempi dal Corano:
‫ﻌﻠﹸﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ ٍﺭ‬ ‫ِﺇﻻﱠ ِﺑ ﹶﻘ‬ [15:21] “tranne che per un termine conosciuto” (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬
“conoscere”),
‫ﻮ ٍﺩ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﻫ ٍﺪ‬‫ﻭﺷ‬ [85:3] “per il testimone e per testimoniato” (dal verbo ‫ﺪ‬ ‫ﺷ ِﻬ‬
“testimoniare”),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﺎِﻓ ٍﻞ‬‫ﻚ ِﺑﻐ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [11:123] “e non è il Signore Tuo disattento da quello che
operate” (dal verbo ‫ﻞ‬ ‫“ ﹶﻏ ﹶﻔ ﹶ‬essere disattento”).

28.3 Le caratteristiche dei participi


I participi conservano alcune caratteristiche del verbo, mantenendo le preposizioni
eventualmente associate ai verbi dai quali derivano.
Esempi:
‫ﻦ‬ ‫ﻒ ِﻣ‬
 ‫ﺎِﺋ‬‫“ ﺧ‬temente” (dal verbo ‫ﻦ‬ ‫ﻑ ِﻣ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﺧ‬temere, avere paura di”),
‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺍ ِﻏ‬‫“ ﺭ‬detestante” (dal verbo ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺭ ِﻏ‬ “detestare”),
‫ﺐ ﻓِﻲ‬ ‫ﺍ ِﻏ‬‫“ ﺭ‬desiderante” (dal verbo ‫ﺐ ﻓِﻲ‬  ‫ﺭ ِﻏ‬ “desiderare”).
Tuttavia, essi si comportano anche come nomi (sostantivi, aggettivi), in quanto si declinano
e prendono l’articolo (determinativo o indeterminativo):
‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫“ ﺍﻟﺴ‬il prosternante” (dal verbo ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ “prosternarsi”), ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ “prosternante”.
Inoltre, i participi formano sia il genere femminile che il loro plurale in modo regolare.
Osservare l’esempio completo in Tabella 28.1, dove è mostrata la declinazione
del participio ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ , maschile e femminile, al singolare, duale e plurale in stato
indeterminato, e Tabella 28.2 per stato determinato.
Capitolo 28: I participi 259

singolare singolare duale duale plurale plurale


maschile femminile maschile femminile maschile femminile
nominativo ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ ‫ﺪﹲﺓ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺪﺗ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺳ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺳ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺳ‬
genitivo ‫ﺎ ِﺟ ٍﺪ‬‫ﺳ‬ ‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻴ ِﻦ ﺳ‬‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻦ ﺳ‬ ‫ﺎ ِﺟ ِﺪﻳ‬‫ﺳ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺳ‬
accusativo ‫ﺎﺟِﺪﹰﺍ‬‫ﺳ‬ ‫ﺪ ﹰﺓ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺳ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻴ ِﻦ ﺳ‬‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻦ ﺳ‬ ‫ﺎ ِﺟﺪِﻳ‬‫ﺳ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺳ‬
Tab. 28.1

singolare singolare duale duale plurale plurale


maschile femminile maschile femminile maschile femminile
nominativo ‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺪﺓﹸ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺴﺎ ِﺟﺪ‬
 ‫ﺎ ِﻥ ﺍﻟ‬‫ﺪﺗ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺍﻟﺴ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺕ ﺍﻟﺴ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺍﻟﺴ‬
genitivo ‫ﺎ ِﺟ ِﺪ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺪ ِﺓ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻳ ِﻦ ﺍﻟﺴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺴﺎ ِﺟ‬
 ‫ﻴ ِﻦ ﺍﻟ‬‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻦ ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺎ ِﺟﺪِﻳ‬‫ﺕ ﺍﻟﺴ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺍﻟﺴ‬
accusativo ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺪ ﹶﺓ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻳ ِﻦ ﺍﻟﺴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺴﺎ ِﺟ‬
 ‫ﻴ ِﻦ ﺍﻟ‬‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻦ ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺎ ِﺟﺪِﻳ‬‫ﺕ ﺍﻟﺴ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺪ‬‫ﺍﻟﺴ‬
Tab. 28.2

Esempi dal Corano:


‫ﲔ‬
 ‫ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬‫ﺤﺐ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [3:140] “e Allah non ama gli oppressori” (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻇﹶﻠ‬
“opprimere, maltrattare”),
‫ﺎ ِﻣﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﻋ‬‫ِﺇﻧ‬ [11:121] “in verità noi siamo operanti” (dal verbo ‫ﻋﻤِﻞ‬ “fare, agire,
operare” ),
‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﺛ ِﻤ‬‫ﻢ ﺟ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﻫ‬‫ﻮﺍ ﻓِﻲ ِﺩﻳ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺻ‬  ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬7:78] “dunque sono diventati nelle case loro
accovacciati” (dal verbo ‫ﻢ‬  ‫ﺟﹶﺜ‬ “accovacciarsi, appollaiarsi”),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻮﺭ‬‫ﺴﺤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻗ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ [15:15] “anzi, noi siamo un popolo stregato” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺳ‬
“stregare”).

Leggere anche la seguente sūra (capitolo del Corano) e la traduzione letterale ponendo
attenzione ai participi messi in grassetto:
260 Capitolo 28: I participi

‫ﺳﻮﺭﺓ ﺍﻟﻜﺎﻓﺮﻭﻥ‬
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﺍﹾﻟﻜﹶﺎ ِﻓﺮ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﻳ‬
“di’: o miscredenti!”, (1)

“non adoro quello che adorate”, (2) ‫ﻥ‬


‫ﻭ ﹶ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﹶﻻ ﹶﺃ‬
“e né voi siete adoranti di Ciò che adoro”, (3) ‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﺎِﺑﺪ‬‫ﻢ ﻋ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﺃ‬
“e né io sono adorante di ciò che avete adorato”, (4) ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺎِﺑﺪ‬‫ﺎ ﻋ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﺃﻧ‬
“e né voi siete adoranti di Ciò che adoro”, (5) ‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﺎِﺑﺪ‬‫ﻢ ﻋ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﺃ‬
“a voi la religione vostra e a me la religione mia” (6) ‫ﻲ ﺩِﻳ ِﻦ‬ ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻢ ﺩِﻳ‬ ‫ﹶﻟ ﹸﻜ‬
(si osservi che, come detto nel capitolo 57, qui è ‫) ﺩِﻳِﻨﻲ = ﺩِﻳ ِﻦ‬.
Si noti che i participi passati derivanti dai verbi che introducono il complemento oggetto
tramite una preposizione non creano né il genere, né il numero, e mantengono la stessa
immutabile forma. Il loro genere e numero viene espresso dal pronome attaccato alla
preposizione:
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬colui che è l’ira su di lui”,
‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬colei che è l’ira su di lei”,
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬ ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬coloro che è l’ira su di loro”.
Esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻴ ِﺮ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻁ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﺍ ﹶ‬‫ﺻﺮ‬
ِ [1:7] “il sentiero di coloro che
hai benefatto su di essi, e non di coloro che è l’ira [Tua] è su di loro”.

28.4 Uso dei participi

Il participio presente ‫ﻞ‬


ِ ‫ﺍﻟﻔﹶﺎ ِﻋ‬ ‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬ha le funzioni indicate nel seguito.
a) Sostituisce il verbo al presente:
‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻮ ﺳ‬ ‫ ِﻟﻠﱠ ِﻪ = ﻫ‬‫ﺪ‬‫ﺴﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﻫ‬lui si prosterna / è prosternante ad Allah”,
‫ﺐ‬
 ‫ﺎ ﺫﹶﺍ ِﻫ‬‫ = ﹶﺃﻧ‬‫ﻫﺐ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﺫ‬‫“ ﹶﺃﻧ‬io vado / sono andante” (dove la frase ha il significato dell’azione
corrente, che sta avvenendo, vuole dire quindi “sto andando”).
Capitolo 28: I participi 261

b) Sostituisce il verbo principale nelle frasi come:


‫ﻫﺐ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ ﹾﺫ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺖ ﺫﹶﺍﻫِﺒﹰﺎ = ﹸﻛ‬  ‫ﻨ‬‫“ ﹸﻛ‬andavo”,
‫ ِﻟﻠﱠﻪ‬‫ﺪ‬‫ﺴﺠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎﺟِﺪﹰﺍ ِﻟﻠﱠ ِﻪ = ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﺳ‬si prosternava ad Allah”.
c) Alcuni participi sono diventati veri sostantivi o aggettivi (e funzionano secondo le loro
regole):
‫ﻍ‬
‫“ ﻓﹶﺎ ِﺭ ﹲ‬vuoto”, ‫ﻊ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫“ ﻭ‬ampio”, ‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭ‬ “genitore”.
Si noti che i participi possono essere usati anche come sostantivi e aggettivi; ad esempio:
‫ﺐ‬
 ‫ ﻛﹶﺎِﺗ‬può significare sia “scrittore” (sostantivo) che “scrivente” (participio).
‫ﺮ‬ ‫ ﻛﹶﺎِﻓ‬può significare sia “pagano, infedele” (sostantivo) che “miscredente” (participio).
I participi hanno il plurale sano. Nel caso in cui il participio presente designa una categoria
di persone, può avere il plurale fratto come ad esempio: ‫ﺮ‬ ‫“ ﻛﹶﺎِﻓ‬miscredente” che ha come
plurale fratto ‫ﺭ‬ ‫ﹸﻛﻔﱠﺎ‬ “miscredenti”.

Il participio passato ‫ﻝ‬


ِ ‫ﻮ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ha le seguenti funzioni:
a) aggettivo
‫ﻕ‬
 ‫ﺨﻠﹸﻮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻴ ﹲﺊ‬‫ﺷ‬ “una cosa creata”,
‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻣ ﹾﻠﻌ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo maledetto”;
b) sostantivo
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻮﻧ‬‫ﻤ ﹾﻠﻌ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬i maledetti”;
c) per esprimere l’idea di qualcosa che dovrebbe essere fatto o qualcosa che vale la pena
di fare
‫ﺭ‬ ‫ﻣ ﹾﺬﻛﹸﻮ‬ ‫ﻴ ﹲﺊ‬‫ﺷ‬ “la cosa [che dovrebbe essere] ricordata”,
‫ﻉ‬ ‫ﻮ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫“ ﹶﻗ‬la parola [che dovrebbe essere] ascoltata”.

28.5 I participi delle forme derivate del verbo


I participi delle forme derivate del verbo seguono il seguente paradigma:
262 Capitolo 28: I participi

Participio della 2ª forma:


a) participio presente ‫ﻣ ﹶﻔ ﱢﻌﻞﹲ‬

b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﻣ ﹶﻔ‬


 ‫ﻣ‬ “lodato” ← ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ “lodare”,
‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
‫ﺏ‬
 ‫ﻣ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ “colui che smentisce” ← ‫ﺏ‬  ‫“ ﹶﻛﺬﱠ‬smentire”.
Participio della 3ª forma:
a) participio presente ‫ﻋﻞﹲ‬
ِ ‫ﻣﻔﹶﺎ‬
b) participio passato ‫ﻋﻞﹲ‬ ‫ﻣﻔﹶﺎ‬
‫ﺎِﻓ ﹲ‬‫ﻣﺤ‬ “colui che custodisce” (dal verbo ‫ﻆ‬
‫ﻆ‬ ‫ﺎﹶﻓ ﹶ‬‫ﺣ‬ “custodire, salvaguardare”),

‫ﻆ‬
‫ﺎﹶﻓ ﹲ‬‫ﻣﺤ‬ “custodito”.
Participio della 4ª forma:
a) participio presente ‫ﻣ ﹾﻔ ِﻌﻞﹲ‬
b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﻣ ﹾﻔ‬
‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
ِ‫ﺤ‬  ‫ﻣ‬ “colui che agisce bene” ( ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬  ‫ﺣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬agire bene”),
‫ﻕ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻣ‬ “annegato” ( ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻏ‬annegare”).
Leggere il brano della seguente sūra (i participi sono stati messi in grassetto):
‫ﺳﻮﺭﺓ ﺍﳌﺆﻣﻨﻮﻥ‬
“certamente prospereranno i credenti”, (1) ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬ ‫ﹶﻗ‬
“coloro che nelle preghiere loro sono tementi ”,(2) ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺷﻌ‬‫ﻢ ﺧ‬ ‫ﻼِﺗ ِﻬ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬
“e coloro che dalle chiacchiere sono allontananti”,(3) ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌ ِﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻐ ِﻮ‬ ‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟﻠﱠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻭ‬
Capitolo 28: I participi 263

“e coloro che la decima sono paganti”,(4) ‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ ﻓﹶﺎ ِﻋﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻢ ﻟِﻠ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻭ‬
“e coloro che dei genitali loro sono custodenti ,(5) ‫ﺎ ِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﺣ‬ ‫ﻭ ِﺟ ِﻬ‬‫ﻢ ِﻟ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻭ‬
( i versetti 6, 7 e 8 vengono trattati nei capitoli successivi)
“e coloro che le preghiere loro custodiscono”,(9) ‫ﺎِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺤ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﺍِﺗ ِﻬ‬‫ﺻﹶﻠﻮ‬
 ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻭ‬
“quelli sono gli ereditanti”(10) ‫ﺍ ِﺭﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟﻮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﺃﹸ‬
Come detto, spesso in questo capitolo usiamo tradurre in modo concettuale i participi,
senza badare al fatto che in lingua italiana si direbbe in un altro modo (come nel versetto 5).
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺤﺐ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [3:134] “e Allah ama i benfacenti” (dal verbo ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬
“agire bene”),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻬ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ ‫ﹶﻓ‬ [11:14] “allora voi [sarete] sottomessi?” (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺳﹶﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬
“rassegnarsi, sottomettersi [ad Allah]”),
‫ﲔ‬
 ‫ﺮِﻗ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶﻜﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬11:43] “quindi fu tra gli annegati” (dal verbo ‫ﻕ‬  ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﻏ‬annegare”),
‫ﲔ‬
 ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟﻤ‬ ِ ‫ ﻓِﻲ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬‫ﺴﻠﹸﻜﹸﻪ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻚ‬  ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬15:12] “così facciamo entrare esso nei cuori
dei criminali” ( dal verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬  ‫ﺟ‬ ‫“ ﹶﺃ‬commettere un crimine, un misfatto”).
Participio della 5ª forma:
a) participio presente ‫ﺘ ﹶﻔ ﱢﻌﻞﹲ‬‫ﻣ‬ (ma anche ‫ﻣ ﱠﻔ ﱢﻌﻞﹲ‬ , vedere il paragrafo 21.4 b).

b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﺘ ﹶﻔ‬‫ﻣ‬

‫ﻕ‬ ‫ﺼ ﱢﺪ‬  ‫ﺘ‬‫“ ﻣ‬colui che fa l’elemosina” (dal verbo ‫ﻕ‬  ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ “fare l’elemosina”),
‫ﺒ ﹲﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫“ ﻣ‬accettato” (dal verbo ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accettare”),
‫ﻣﱢ ﹲﻞ‬‫ﻣﺰ‬ “colui che avvolge se stesso [nel proprio mantello], ammantellato” (dal verbo ‫ﻣ ﹶﻞ‬ ‫ﺯ‬ ‫ِﺍ‬
“avvolgersi nel proprio mantello”),
‫ﺮ‬ ‫ﺛﱢ‬‫ﻣﺪ‬ “coperto, imbacuccato (nel vestito)” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺩﺛﱠ‬ ‫ِﺍ‬ “coprirsi, avvolgersi,
imbacuccarsi”).
264 Capitolo 28: I participi

Esempi dal Corano:


‫ﻣﱢ ﹸﻞ‬‫ﻤﺰ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬73:1] “o ammantellato!”,
‫ﺮ‬ ‫ﺛﱢ‬‫ﻤﺪ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬74:1] “o imbacuccato [nelle vesti]!”.
Participio della 6ª forma:
a) participio presente ‫ﺘﻔﹶﺎ ِﻋﻞﹲ‬‫ﻣ‬ (ma anche ‫ﻣ ﱠﻔﺎ ِﻋﻞﹲ‬ , vedere il paragrafo 21.4 b),

b) participio passato ‫ﻋﻞﹲ‬ ‫ﺘﻔﹶﺎ‬‫ﻣ‬


Participio della 7ª forma:
a) participio presente ‫ﻨ ﹶﻔ ِﻌﻞﹲ‬ ‫ﻣ‬
b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﻨ ﹶﻔ‬ ‫ﻣ‬
Participio della 8ª forma:
a) participio presente ‫ﺘ ِﻌﻞﹲ‬‫ ﹾﻔ‬‫ﻣ‬
b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﺘ‬‫ ﹾﻔ‬‫ﻣ‬
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘ ِﻈﺮ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﺇﻧ‬11:122] “in verità [anche] noi siamo coloro che aspettano”
(dal verbo ‫ﺮ‬  ‫ﺘ ﹶﻈ‬‫ﻧ‬‫“ ِﺍ‬aspettare”),
‫ﺪ ِﻛ ٍﺮ‬ ‫ﻦ ﻣ‬ ‫ﻬ ﹾﻞ ِﻣ‬ ‫ﺁ ﹶﻥ ﻟِﻠ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ ﹶﻓ‬‫ﺎ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [54:17] “invero abbiamo reso facile il Corano
per il ricordo, dunque ci sarà qualche ricordante?”
(dal verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﺩ ﹶﻛ‬ ‫“ ِﺍ‬ricordare, tenere a mente” ← ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ‬‫) ِﺍ ﹾﺫ‬.
Participio della 9ª forma:

Il participio passato e presente della 9ª forma (a differenza delle altre forme) seguono
lo stesso paradigma:
a) participio presente = participio passato ‫ﻌ ﱞﻞ‬ ‫ﻣ ﹾﻔ‬
Capitolo 28: I participi 265

‫ﺍ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺟﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﻷُﻧﺜﹶﻰ ﹶﻇﻞﱠ‬ ‫ﻫ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﺸ‬
‫ ﱢ‬‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﺑ‬ [16:58] “e quando viene annunciato a uno di
loro una [figlia] femmina, diventa il volto suo annerito” (dal verbo ‫ﺩ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬essere nero,
annerirsi”),
‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﻀ‬
‫ﺨ‬
 ‫ ﻣ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﺼِﺒﺢ‬
 ‫ﹶﻓﺘ‬ [22:63] “allora diventa la terra verdeggiante” (dal verbo ‫ﺮ‬
‫ﻀ‬ ‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬
“essere verde; diventare verdeggiante”).

Participio della 10ª forma:

a) participio presente ‫ﺘ ﹾﻔ ِﻌﻞﹲ‬‫ﺴ‬


 ‫ﻣ‬
b) participio passato ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ﺘ ﹾﻔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬
Esempi dal Corano:
‫ﻦ‬ ‫ﺘ ﹾﺄ ِﺧﺮِﻳ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﲔ ِﻣ‬
 ‫ﺘ ﹾﻘ ِﺪ ِﻣ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺎ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [15:24] “noi conosciamo coloro
che hanno anticipato tra di voi e conosciamo coloro che rimangono indietro” (dai verbi
‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺘ ﹾﻘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬anticipare” e ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺘ ﹾﺄ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬indugiare, rimanere indietro”);
dal tafsīr di Ibn Kathīr:
‫ ﺍﳌﻴﺖ ﻭ ﺍﳌﻘﺘﻮﻝ‬: ‫ﻣﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ ﹾﻘ ِﺪ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
‫ ﻣﻦ ﳜﻠﻖ ﺑﻌﺪ‬: ‫ﺮﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ ﹾﺄ ِﺧ‬‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
‫ﺴﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒِﻠ ِﻪ ﹶﻓ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺎﺑًﺎ ِﻣ‬‫ﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﻡ ﺁ‬ ‫[ ﹶﺃ‬43:21] “o forse demmo loro una Scrittura
prima di questo, e loro a essa sono aggrappanti?” (dal verbo ‫ﻚ‬  ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬afferrare,
tenere saldamente, aggrapparsi”),
‫ﻦ‬ ‫ﺼﺮِﻳ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻭﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﺴﺒِﻴ ِﻞ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺪﻫ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻢ ﹶﻓ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺎﹶﻟ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ ﹶﺃ‬‫ﺸ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻢ‬‫ﻦ ﹶﻟﻬ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ [29:38] “e abbellì
a essi il satana le azioni loro, dunque sviò essi dalla [retta] via, mentre [essi] erano
ragionanti” ( dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “essere dotato di vista, di ragionamento”).
266 Capitolo 28: I participi

28.6 Gli aggettivi con significato di participio presente e


participio passato
Non tutti gli aggettivi formano il femminile, in quanto per alcuni il maschile resta invariato
e vale anche per il femminile. Fanno parte di tale gruppo gli aggettivi che hanno come
paradigma:
a) ‫ﻮﻝﹲ‬‫ﹶﻓﻌ‬ (quando coincidente con il significato ‫ﻞ‬
‫ ﻓﹶﺎ ِﻋ ﹲ‬ovvero il participio presente):
‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺻﺒ‬
 ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ِﺍ‬donna paziente”,
‫ﺭ‬ ‫ﺷﻜﹸﻮ‬ ‫ﺎ ﹲﺓ‬‫“ ﹶﻓﺘ‬ragazza riconoscente”;
b) ‫ﹶﻓﻌِﻴﻞﹲ‬ (quando coincidente con il significato ‫ﻝ‬
‫ﻮ ﹲ‬‫ﻣ ﹾﻔﻌ‬ ovvero il participio passato):
‫ﺢ‬ ‫ﺟﺮِﻳ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ِﺍ‬donna ferita”,
‫ﺎ ﹲﺓ ﹶﻗﺘِﻴ ﹲﻞ‬‫“ ﹶﻓﺘ‬ragazza uccisa”.
Capitolo 28: I participi 267

28.7 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


‫ﺪ ِﻟـ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ _ “prosternarsi a”

‫ِﺳﺠﱢﻴ ﹲﻞ‬ _ “argilla”

‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﹶﺃ‬ _
( 4ª forma)
“diventare”
‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ _
( 2ª forma) “rendere
facile, facilitare”
‫ﺢ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓﹶﻠ‬ _
( 4ª forma) “avere
successo, prosperare”
‫ﻮ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﹶﻟ‬ _
“discorso inutile,
banale”
‫ﻧﺜﹶﻰ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺙ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ِﺇﻧ‬ “femmina”

‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺩﻳ‬ “casa, dimora”


Tab. 28.3
268 Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato

Capitolo 29

ACCORDO TRA SOGGETTO E PREDICATO

29.1 Frase verbale e frase nominale


La frase verbale è quella dove il verbo (predicato) precede il nome (soggetto), mentre
la frase nominale è una frase che comincia con il soggetto seguito dal predicato, o anche
una frase senza presenza del verbo.
La differenza tra una frase verbale e una nominale è che la frase verbale si concentra
strettamente su un atto o un evento, mentre la frase nominale mette in evidenza il soggetto,
e tutte le altre parti del discorso che lo descrivono; ad esempio:
‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻖ ﭐﻟ ﹶﻜ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬ “Allah ha creato l’universo” (frase nominale dove viene messo
in evidenza il fatto che proprio Allah, e nessun altro, ha creato l’universo),
‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻪ ﭐﻟ ﹶﻜ‬ ‫ﻖ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “ha creato Allah l’universo” (frase verbale che pone l’attenzione
sull’azione),
‫ﻪ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬ “Allah è forte” (la più semplice frase nominale, con il soggetto in stato
determinato e il predicato in stato indeterminato),
‫ﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ ِﻮﻱ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬invero Allah è forte” (frase nominale dove non solo viene evidenziato
il soggetto ‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟﻠﱠ‬, ma anche il predicato ‫ﻮﻱ‬ ِ ‫ ﹶﻗ‬tramite l’aggiunta di ‫ ﹶﻟـ‬, chiamata
‫ﺣﻠﹶﻘﺔ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻡ ﺍﹾﻟ‬ ‫) ﺍﻟﻼ‬.
Il predicato della frase nominale viene chiamato ‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ , il soggetto ُ‫ﺪﺍﺀ‬‫ﺒﺘ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ , mentre

il predicato della frase verbale viene chiamato ‫ﻞ‬


‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬e il soggetto ‫ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ ﹸﻞ‬ .
Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato 269

29.2 L’accordo tra soggetto e predicato nella frase verbale


Quando il verbo precede il suo predicato (come accade nel caso delle frasi verbali), esso
rimane sempre al singolare a prescindere se il soggetto è al singolare, duale o plurale.
Esso accorda però con il soggetto in genere; si osservi la seguente Tabella 29.1.

soggetto
frase verbale predicato
(numero e genere)
‫ﺟ ﹸﻞ‬ ‫ﺲ ﭐﻟﺮ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ singolare maschile
singolare
maschile
“si è seduto l’uomo”
‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺲ ﭐﻟ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ duale maschile
singolare
maschile
“si sono seduti i due uomini”
‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺲ ﭐﻟ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ plurale maschile
singolare
maschile
“si sono seduti gli uomini”
‫ﺮﹶﺃﺓﹸ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ singolare femminile
singolare
femminile
“si è seduta la donna”
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ duale femminile
singolare
femminile
“si sono sedute le due donne”
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻨﺴ‬‫ﺖ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ plurale femminile
singolare
femminile
“si sono sedute le donne”
Tab. 29.1

Esempi dal Corano:


‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻴ‬‫ﻦ ﹶﻓ‬ ‫ﺠ‬
‫ﺴ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [12:36] “ed entrarono con lui in prigione due giovani”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻞﹸ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ [14:42] “da quello che operano gli ingiusti”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺺ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﺤ‬‫ﺼ‬
 ‫ﺣ‬ ‫[ ﺍﻵ ﹶﻥ‬12:51] “adesso è trapelata la verità” (dove ‫ﺺ‬  ‫ﺤ‬
‫ﺼ‬  ‫ﺣ‬ è un verbo
quadrilittero; si rimanda al capitolo 52),
‫ﻌﺰِﻳ ِﺰ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﹶﺃﺕ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ ﭐ‬
ِ ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬12:51] “disse la donna del governante”.
270 Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato

Il predicato della frase verbale va al singolare femminile quando il soggetto designa


gli oggetti inanimati al plurale ( ‫ﺏ‬
 ‫ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬, ‫ﻳ ٍﺪ‬‫) ﭐ‬, le tribù ( ‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻋﺮ‬ ‫ﺍ َﻷ‬, ‫ﺮﺍﺋِﻴ ﹶﻞ‬‫ِﺇﺳ‬ ‫ﻮ‬‫ﺑﻨ‬ ), i sostantivi
al plurale fratto (‫ﻞ‬
‫ﺳ ﹲ‬ ‫ﺭ‬ ), i collettivi ( ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ ﺍﻟ ﱠﻄ‬, ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻴﻬ‬‫) ﺍﹾﻟ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺖ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﻗ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬2:74] “poi si sono induriti i cuori vostri”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻋﺮ‬ ‫ﺖ ﭐ َﻷ‬ ِ ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬49:14] “hanno detto gli Arabi”,
‫ﻴ ٍﺊ‬‫ﺷ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻯ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻨﺼ‬‫ﺖ ﭐﻟ‬ ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺩ ﹶﻟ‬ ‫ﻮ‬‫ﻴﻬ‬‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﻭ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ [2:113] “e hanno detto i giudei: non sono
i nazareni [basati] su nulla”,
‫ﺍِﺋﻴ ﹶﻞ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﻮ ِﺇ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﺖ ِﺑ ِﻪ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﻩ ِﺇﻻﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﺁ‬ ‫ﻪ ﻻ ِﺇ ﹶﻻ‬ ‫ﺖ ﹶﺃﻧ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺁﻣ‬ [10:90] “disse: credo che non c’è
divinità all'infuori di Colui che hanno creduto in Lui i figli di Israele”,
‫ﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ﹸﻜ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﺒ ٍﺔ ﹶﻓِﺒﻤ‬‫ﻣﺼِﻴ‬ ‫ﺑﻜﹸﻢ ﻣِﻦ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃﺻ‬‫ﻭﻣ‬ [42:30] “e ciò che colpisce voi di sventura,
è per ciò che avranno guadagnato le mani vostre”,
‫ﻚ‬
 ‫ﺒِﻠ‬‫ﺳ ﹲﻞ ِﻣﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺪ ﹸﻛ ﱢﺬ‬ ‫ﻙ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﺑﻮ‬‫ﻳ ﹶﻜﺬﱢ‬ ‫ﻭﺇِﻥ‬ [35:4] “e se smentiscono te, già sono stati
smentiti i messaggeri prima di te”,
‫ﻨﻪ‬‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ﭐﻟ ﱠﻄ‬ ‫ﺍ‬‫ﺒﺰ‬‫ﺧ‬ ‫ﺭﹾﺃﺳِﻲ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺣ ِﻤﻞﹸ ﹶﻓ‬ ‫ﺍﻧِﻲ ﹶﺃ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫ِﺇﻧ‬ [12:36] “invero io ho visto me
[nel sogno] mentre portavo sulla testa mia del pane, mentre mangiavano gli uccelli
da esso”.
Ma se il soggetto è un nome al plurale fratto che designa le persone di sesso maschile
oppure esseri viventi (come gli angeli), di solito il verbo è del genere maschile.
Esempi al Corano:
‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬‫ﺪ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺠ‬‫ﺴ‬  ‫[ ﹶﻓ‬15:30] “allora si prosternarono gli angeli”,
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺴ ﹶﻔﻬ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ ﹶﻛﻤ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫[ ﹶﺃﻧ‬2:13] “forse crediamo come credono gli stupidi?”.
Quando il soggetto viene designato da un sostantivo di genere femminile per forma o per
uso, il verbo che lo precede può essere di genere maschile o femminile.
Esempi al Corano:
‫ﺻ ﹲﺔ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺧﺼ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﺑ ِﻬ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [59:9] “anche se era a loro un bisogno”,
‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﺼ ِﺪ‬
 ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻣﻜﹶﺎ ًﺀ‬ ‫ﺖ ِﺇﻻﱠ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻨ‬‫ﻢ ِﻋ‬ ‫ﻬ‬‫ﻼﺗ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻭﻣ‬ [8:35] “e non era la preghiera loro
presso la Casa altro che fischio e battimano”,
Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato 271

‫ﺑ ِﻪ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻮ ِﻋ ﹶﻈ ﹲﺔ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ َﺀﻩ‬‫ﻦ ﺟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻓ‬ [2:275] “allora chi è venuto a lui un monito da parte
del Signore suo”,
‫ﻢ‬ ‫ﺒِﻠ ِﻬ‬‫ﻦ ﻣِﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺒﺔﹸ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻒ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻋ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻛ‬12:109] “come è stata la fine di coloro prima di loro”
(vedere Nota 21 del capitolo 57),
‫ﺠ ﹲﺔ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹶﻥ ﻟِﻠﻨ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﻟِﺌ ﱠ‬2:150] “affinché non sia alla gente contro di voi [alcun]
argomento”.
Se il soggetto è un sostantivo femminile plurale (sano o fratto), il verbo che lo precede può
essere anche del genere maschile.
Esempi al Corano:
‫ﻋ ِﻤﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺕ ﻣ‬
 ‫ﺌﺎ‬‫ﺳﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﹶﻓﹶﺄﺻ‬ [16:34] “allora colpirono essi le cattive azioni che avevano
compiuto” (vedere Nota 21del capitolo 57),
‫ﻲ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﺕ‬  ‫ﻴﺌﺎ‬‫ﺴ‬  ‫ﺐ ﭐﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫[ ﹶﺫ‬11:10] “si sono allontanati i mali da me”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﻮ ﹲﺓ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﻧ‬ [12:30] “e dissero delle donne nella città”,
‫ﻦ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺤﻨ‬ ِ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﺕ ﹶﻓﭑ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺎ ِﺟﺮ‬‫ﻬ‬‫ﺕ ﻣ‬  ‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎ َﺀﻛﹸﻢ‬‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‬60:10] “quando vengono da voi le credenti
come emigranti, esaminatele”.

29.3 L’accordo tra soggetto e predicato nella frase nominale


Nel caso in cui il verbo segue il nome, esso accorda in numero e genere.
Esempi dal Corano:
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ ﹶﻓﺘ‬‫ﺍ ِﻭﺩ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻌﺰِﻳ ِﺰ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﹶﺃﺕ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ‬ [12:30] “la moglie del governante circuisce
il garzone suo contro se stesso”; da safwatu-t-tafāsīr:
‫ ﺃﻱ ﺍﻣﺮﺃﺓ ﻋﺰﻳﺰ ﻣﺼﺮ ﺗﻄﻠﺐ ﻣﻦ ﺧﺎﺩﻣﻬﺎ ﻭ ﻋﺒﺪﻫﺎ‬: ‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ ﹶﻓﺘ‬‫ﺍ ِﻭﺩ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻌﺰِﻳ ِﺰ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺮﹶﺃﺕ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ‬
‫ﺃﻥ ﻳﻮﺍﻗﻌﻬﺎ ﻭ ﲣﺎﺩﻋﻪ ﻭ ﺗﺘﻮﺳﻞ ﺇﻟﻴﻪ ﻟﻘﻀﺎﺀ ﻭﻃﺮﻫﺎ ﻣﻨﻪ‬
‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺠﺪ‬
‫ﺴ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﭐﻟﺸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻭﭐﻟﻨ‬ [55:6] “ e le stelle e gli alberi si prosternano”,
‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺲ ﹸﻛ‬  ‫ﻤ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﻟﺸ‬81:1] “quando il sole sarà oscurato”.
Se il soggetto si riferisce a un gruppo di persone, il predicato di solito è al plurale.
272 Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato

Esempi dal Corano:


‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ ﻗﹶﺎِﻧﺘ‬‫[ ﹸﻛ ﱞﻞ ﹶﻟﻪ‬2:116] “tutti a Lui sono sottomessi” (dove il predicato ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ ﻗﹶﺎِﻧﺘ‬è al plurale
perché la parola ‫ﻞ‬ ‫ ﹸﻛ ﱞ‬designa la totalità, un gruppo),
‫ﻴ ِﺔ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺸ‬
‫ﺨ‬  ‫ﺱ ﹶﻛ‬  ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻖ ِﻣ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻓﺮِﻳ‬4:77] “ecco che una parte di loro temette
gli uomini come il timore di Allah”.
Nel caso in cui il soggetto è un sostantivo collettivo al duale che designa un gruppo
di persone, il predicato che lo segue può essere al plurale invece che al duale:
 ‫ﺘﻠﹸﻮﺍ ﹶﻓﹶﺄ‬‫ﺘ‬‫ﲔ ﭐ ﹾﻗ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺻِﻠﺤ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﻥ ِﻣ‬‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔﺘ‬ [49:9] “e se due gruppi di credenti

si combattono, riconciliate essi” (il sostantivo ‫ﻥ‬


ِ ‫ﺎ‬‫ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔﺘ‬è al duale, però designa un gruppo
dunque il verbo che lo segue è del plurale),
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮﺍ ﻓِﻲ‬‫ﺼﻤ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ ِﻥ ﭐ‬‫ﺼﻤ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ‬ [22:19] “questi sono due [gruppi] avversari che

hanno polemizzato sul Signore loro” (il sostantivo ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺼﻤ‬


 ‫ﺧ‬ , duale, si riferisce a tre
coppie di duellanti, tre credenti e tre miscredenti, dunque racchiude nel suo significato sei
persone, e per questa ragione il verbo ‫ﻮﺍ‬‫ﺼﻤ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ ﺍ‬è al plurale e non al duale).
Inoltre, si noti che nel versetto
‫ﻪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻧ ﹶﻄ ﹶﻘﻨ‬‫ﺎ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺷ ِﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﻟﻤ‬ ‫ﺠﻠﹸﻮ ِﺩ ِﻫ‬
 ‫ﻭ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﻟ‬ [41:21] “e diranno alle pelli loro:
perché avete testimoniato contro di noi? [Esse] diranno: ci ha fatto parlare
Allah”
il predicato è un verbo alla terza persona maschile plurale, in quanto in questo caso
il soggetto ‫ﺩ‬ ‫ﺟﻠﹸﻮ‬ non è un oggetto inanimato ma un essere vivente, parlante. Vale
lo schema nella seguente Tabella 29.2.
Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato 273

soggetto
frase nominale predicato
(numero e genere)
‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﻟﺮ‬ singolare maschile
singolare
maschile
“l’uomo si è seduto”
‫ﺎ‬‫ﺟﹶﻠﺴ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺍﻟ‬ duale maschile
duale
maschile
“i due uomini si sono seduti”
‫ﻮﺍ‬‫ﺟﹶﻠﺴ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺍﻟ‬ plurale maschile
plurale
maschile
“gli uomini si sono seduti”
‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺮﹶﺃﺓﹸ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ singolare femminile
singolare
femminile
“la donna si è seduta”
‫ﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ duale femminile
duale
femminile
“le due donne si sono sedute”
‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻨﺴ‬‫ﺍﻟ‬ plurale femminile
plurale
femminile
“le donne si sono sedute”
Tab. 29.2

29.4 Approfondimenti
Quando lo stato costrutto diventa il soggetto della frase, il predicato accorda con il secondo
elemento della idāfa (il retto). In quel caso il primo elemento di idāfa è di solito
un sostantivo come ‫ ﹸﻛ ﱞﻞ‬, ‫ﺾ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ , ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﹶﻏ‬ , ‫ﻊ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ . Questa regola riguarda la frase nominale
e la frase verbale.
Esempi dal Corano:
‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﺲ ِﺑﻤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﹸﻛﻞﱡ‬ [74:38] “ogni anima, di quello che ha guadagnato,

è pegno” (frase nominale; dove il predicato ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ ma anche il verbo ‫ﺖ‬


 ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻛ‬ accordano
con il retto),
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺲ ﺫﹶﺍِﺋ ﹶﻘﺔﹸ ﭐﹾﻟ‬
‫ﺕ‬ ٍ ‫ﻧ ٍﻔ‬ ‫[ ﹸﻛﻞﱡ‬21:35] “ogni anima è assaporante la morte” (frase nominale),
 ‫ﻳ‬ ‫ﺱ ﹶﻻ‬
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ﹸﻜﺮ‬ ِ ‫ﺮ ﭐﻟﻨﱠﺎ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ [40:61] “ma la maggior parte della gente non
ringrazia” (frase nominale),
274 Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato

‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﻢ ﹸﻛﻞﱡ ﺁ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﺎ َﺀ‬‫ﻮ ﺟ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [10:97] “anche se giungesse loro ogni segno” (frase verbale),
‫ﺮﹰﺍ‬‫ﺤﻀ‬  ‫ﻋ ِﻤﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺲ ﻣ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻴ ٍﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ ﹸﻛﻞﱡ‬‫ﺠﺪ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [3:30] “il Giorno in cui troverà ogni
anima quello che ha compiuto di bene dinanzi” (frase verbale).

Come esercizio si legga anche il seguente hadīth:


‫ﳉﱠﻨ ِﺔ‬
‫ﻫﻞﹸ ﺍ ﹶ‬ ‫ﺄ ﹸﻛ ﹸﻞ ﹶﺃ‬‫ )) ﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﺟﺎِﺑﺮ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻚ‬
 ‫ﻢ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹶﻃﻌ‬ ‫ﻟ ِﻜ‬‫ ﻭ‬، ‫ﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﺒ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﺨﻄﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﻐ ﱠﻮﻃﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ، ‫ﺎ‬‫ﻓِﻴﻬ‬
‫ﺲ (( ﺭﻭﺍﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﺍﻟﱠﻨ ﹶﻔ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ ﹶﻛﻤ‬، ‫ﲑ‬
 ‫ﺍﻟﱠﺘ ﹾﻜِﺒ‬‫ﺢ ﻭ‬
 ‫ﺴﺒِﻴ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﺍﻟﱠﺘ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ ، ‫ﻚ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﺢ ﺍ ِﳌ‬
ِ ‫ﺷ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎﺀٌ ﹶﻛ‬‫ﺟﺸ‬

Da Jābir [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “mangeranno


gli abitanti del Paradiso in esso, e berranno, e non defecheranno, e non soffieranno
il naso e non orineranno, però il cibo loro quello sarà [risolto in] un rutto come
un effluvio di muschio; saranno ispirati al tasbīh e al takbīr così come vengono ispirati
alla respirazione”. Lo ha trasmesso Muslim.

29.5 Le frasi con la congiunzione “wa”


Quando alla frase con il predicato verbale (e con il soggetto sottinteso in quanto
espresso dal verbo) viene aggiunto un altro soggetto, di regola il primo soggetto viene
espresso tramite il pronome personale (e non può più essere sottinteso); esempi:
‫ﺒﺖ‬‫ﻫ‬ ‫“ ﹶﺫ‬sono andato” (con il soggetto ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻧ‬sottinteso)
mentre:
‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻧ‬‫ﺒﺖ‬‫ﻫ‬ ‫“ ﹶﺫ‬sono andato io e la moglie mia” (e non : ‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺒﺖ‬‫ﻫ‬ ‫) ﹶﺫ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬ ‫ﻧ‬‫ﺐ ﹶﺃ‬ ‫ﻫ‬ ‫[ ﹶﻓﭑ ﹾﺫ‬5:24] “dunque va’ tu e il Signore tuo”,
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻭﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺳ ﹸﻜ‬ ‫[ ﹸﺍ‬7:19] “abita tu e la sposa tua il Paradiso”,
‫ﲔ‬
ٍ ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﻼ ٍﻝ‬‫ﺿﹶ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺅ ﹸﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺁﺑ‬‫ﻢ ﻭ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ﺃﹶﻧ‬ ‫ﺘ‬‫ﺪ ﻛﹸﻨ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟ ﹶﻘ‬21:54] “disse: certo siete stati voi e i padri
vostri in sviamento chiaro”,
‫ﻢ‬ ‫ﺅ ﹸﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﺁﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﻟ‬6:91] “non conoscevate né voi né i padri vostri”.
Raramente in questi casi il soggetto rimane sottinteso:
Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato 275

‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ “disse [lui] e coloro che erano con lui” ( ‫ﻮ‬ ‫ ﻫ‬sottinteso),
‫ﺎ‬‫ﺅﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﺁﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﹾﻛﻨ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻪ ﻣ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻮ ﺷ‬ ‫[ ﹶﻟ‬6:148] “se avesse voluto Allah non avremmo

associato [nessuno a Lui] e neppure i padri nostri” (dove ‫ﺤﻦ‬  ‫ﻧ‬ è sottinteso).
Si noti che il soggetto rimane sottinteso quando al verbo viene attaccato il pronome suffisso
in ruolo di complemento oggetto di questo verbo.
Esempio dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻬ‬‫ﺭﻳ‬ ‫ﻭ ﹸﺫ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍ ِﺟ ِﻬ‬‫ﺯﻭ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎِﺋ ِﻬ‬‫ﻦ ﺁﺑ‬ ‫ﺢ ِﻣ‬ ‫ﺻﹶﻠ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ﻠﹸﻮ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺪ ٍﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ [13:23] “i Giardini
dell'Eden, entreranno in essi e chi era giusto tra i padri loro, le spose loro e i figli loro”
(‫ﻢ‬
 ‫ﻫ‬ sottinteso).

29.6 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﻮﻥﹸ‬ ‫ﺍﻟ ﹶﻜ‬ _


“l’universo”
“venire a galla” (verbo
‫ﺺ‬
 ‫ﺤ‬
‫ﺼ‬
 ‫ﺣ‬ _
quadrilittero della 1ª
forma)
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﻣﺼِﻴ‬ _
“sventura”

( ‫ﺤ ِﻤﻞﹸ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻤ ﹶﻞ‬ ‫ﺣ‬ _
“portare”

(‫ﺴﺐ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﻜ‬) ‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻛ‬ _
“guadagnare”

‫ﻕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬ _
“sopra”

‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﹶﻃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﻃﻴ‬ “uccello”

‫ﻪ‬ ‫ﺳﻔِﻴ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺳ ﹶﻔﻬ‬ “stupido”

‫ﺻ ﹲﺔ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺧﺼ‬ _
“bisogno”

‫ﻣﻜﹶﺎ ٌﺀ‬ _
“fischio”
276 Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato

‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺼ ِﺪ‬
 ‫ﺗ‬ _
“battimano”

‫ﻮ ِﻋ ﹶﻈ ﹲﺔ‬ ‫ﻣ‬ _
“monito”

‫ﺠ ﹲﺔ‬
 ‫ﺣ‬ _ “argomento, prova,
pretesto”
“emigrante”
(il participio presente del
‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻣﻬ‬ _
verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬della 3ª
forma)
‫ﻦ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “esaminare,
mettere alla prova”
‫ﻢ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬‫ﻧﺠ‬ “stella”

‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻛ‬ _


(2ª forma) “oscurarsi”

‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻗ‬ _
(8ª forma) “combattersi”
(4ª forma) “riconciliare,
‫ﺢ‬ ‫ﺻﹶﻠ‬
 ‫ﹶﺃ‬ _
mettere pace [‫ﻦ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ tra]”
‫ﻢ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺧ‬ _
“avversario, oppositore”

‫ﻢ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “litigare
reciprocamente”
‫ﺪ‬ ‫ِﺟ ﹾﻠ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺟﻠﹸﻮ‬ “pelle”

( ‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﺪ‬ ‫ﺷ ِﻬ‬ _
“testimoniare”

‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹶﻄ‬‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “far parlare”

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺭﻫِﻴ‬ _
“pegno”

‫ ﹲﺔ‬‫ﻳ‬‫ﹸﺫﺭ‬ _
“discendenza, prole”

‫ﻁ‬
‫ﻮ ﹶ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﺗ‬ _
(5ª forma) “defecare”

‫ﻂ‬
‫ﺨﹶ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “soffiare il
naso”
Capitolo 29: Accordo tra soggetto e predicato 277

( ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻳﺒ‬) ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺑ‬ _
“orinare”

‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺟﺸ‬ _
“rutto"

‫ﺢ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺭ‬ _


“effluvio”

‫ﻚ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ِﻣ‬ _
“muschio”
(4ª forma) “ispirare
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ _
[‫ﻫـ‬ ‫ ﻩ‬a qualcuno
qualcosa]”
‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “associare”

(‫ﺼﻠﹸﺢ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﺢ‬ ‫ﺻﹶﻠ‬
 _
“essere giusto”
Tab. 29.3
278 Capitolo 30: Il duale: riassunto

Capitolo 30

IL DUALE: RIASSUNTO

30.1 Il duale dei sostantivi


Il duale, come mostrato precedentemente nel paragrafo 6.1, si forma tramite l’aggiunta
della desinenza ‫َﺍ ِﻥ‬ [āni] a un nome: ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺭﺟ‬ “due uomini” (mentre: ‫ﻞ‬
‫ﺟ ﹲ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo”),
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺳ‬ “due anni” (mentre ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ “un anno”) . Per la declinazione dei nomi al duale
si rimanda alla Tabella 6.1.
Esempi dal Corano:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻣﹶﺜ ﹰ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬  ‫ﻭ‬ [16:76] “e cita Allah come esempio due uomini”,
‫ﲔ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﻥ ِﻣ‬‫[ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔﺘ‬49:9] “due gruppi tra i credenti”,
‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﻭ ﺁ‬ ‫[ ﹶﺃ‬5:106] “oppure altri due”,
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻮ ﹶﻃﺘ‬‫ﺒﺴ‬‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻳﺪ‬ [5:64] “le due mani Sue sono distese” dove: ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻳﺪ‬ ← ‫ﻪ‬ ‫ ـ‬+ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻳﺪ‬ .
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﺭ ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻴ ﹶﻞ‬‫ﻌﻠﹾﻨﺎ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [17:12] “e abbiamo reso la notte e il giorno come due segni”,
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ ِﻦ ِﻣ‬‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣ ِﺪ ِﻫﻤ‬ ‫ﺎ ِ َﻷ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻣﹶﺜ ﹰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺏ ﹶﻟ‬
 ‫ﺿ ِﺮ‬
 ‫ﻭﭐ‬ [18:32] “e cita a loro come
esempio due uomini : abbiamo dato a uno di loro due giardini di uva”.

Gli aggettivi che descrivono i sostantivi al duale accordano con essi in genere, numero,
stato e caso:
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﲑﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ ﹶﻛِﺒ‬‫ﻨﺘ‬‫ﺟ‬ “due giardini grandi”.
Capitolo 30: Il duale: riassunto 279

Si noti che quando un sostantivo al singolare termina con ‫ﻯ‬


 oppure ‫ﻯ‬
 la sua desinenza

al duale diventa ‫ﻥ‬


ِ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬yāni] (e non ‫) َﺍ ِﻥ‬:
(due giovani) ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻴ‬‫( ← ﹶﻓ‬un giovane) ‫ﱴ‬
 ‫ ﹶﻓ‬.
Si riporta un esempio dal Corano:
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﻴ‬‫ﻦ ﹶﻓ‬ ‫ﺠ‬
‫ﺴ‬
 ‫ ﺍﻟ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [12:36] “ed entrarono con lui in prigione due giovani”.

I sostantivi che al singolare terminano in ‫ﹰﺍ‬ , al duale prendono la desinenza ‫ﻥ‬


ِ ‫ﺍ‬‫[ ﻭ‬wāni]:
(due bastoni) ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺼﻮ‬
 ‫ﻋ‬ ← (un bastone) ‫ﺼﹰﺎ‬‫ ﻋ‬.

30.2 I pronomi al duale

I pronomi personali isolati al duale (di cui si è accennato nel paragrafo 5.1) sono ‫ﺎ‬‫ﹶﺃْﻧُﺘﻤ‬
(voi due) e ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬
ُ (loro due), uguali per il genere maschile e femminile:
‫ﺎ ِﻥ ؟‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ / ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻧ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ “voi due siete musulmani / musulmane?”

I pronomi personali suffissi al duale sono ‫ﺎ‬‫( ﹸﻛﻤ‬vostro) e ‫ﺎ‬‫ُﻫﻤ‬ (loro), uguali per il genere
maschile e femminile.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺎ ِﺑﻤ‬‫ ﹶﻟ ﹸﻜﻤ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [10:78] “ma noi non siamo a voi due credenti” (in italiano
corretto: “ma noi due non vi crediamo”),
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [15:85] “e non abbiamo creato
i cieli e la terra e quello che è tra di essi se non con verità”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬44:39] “non creammo essi tranne che con verità”,
‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺭﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺨ ﹲﻞ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﻬ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ ﻓﹶﺎ ِﻛ‬‫[ ﻓِﻴ ِﻬﻤ‬55:68] “in essi due [ci saranno] frutti, palme e melograni”,
‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬12:36] “ha detto uno di loro due”,
280 Capitolo 30: Il duale: riassunto

‫ﺎ‬‫ﺭﻋ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺨ ٍﻞ‬


 ‫ﻨ‬‫ﺎ ِﺑ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣ ﹶﻔ ﹾﻔﻨ‬ ‫ﻭ‬ [18:32] “e abbiamo circondato essi due con
delle palme e abbiamo messo tra di essi due una coltivazione” (dove i pronomi vengono
riferiti ai due giardini),
‫ﺎ‬‫ﻧ ﹾﻔ ِﻌ ِﻬﻤ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭِﺇﹾﺛ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻊ ﻟِﻠﻨ‬ ‫ﺎِﻓ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﻢ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺎ ِﺇﹾﺛ‬‫ﺴ ِﺮ ﹸﻗ ﹾﻞ ﻓِﻴ ِﻬﻤ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﻤ ِﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ‬
 ‫ﻳ‬
[2:219] “chiedono a te del vino e del gioco d'azzardo; di’: in essi due c'è un peccato
grande e dei vantaggi per la gente, ma il peccato di essi due è più grande del vantaggio
di essi due”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺣﺠ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﻭ‬ [7:46] “e tra i due [ci sarà] un velo”.
Ci sono poi i pronomi ‫ﻼ‬
‫ ِﻛ ﹶ‬e ‫ﺎ‬‫ ِﻛ ﹾﻠﺘ‬dal significato “ambedue, entrambi” ( ‫ﻼ‬
‫ِﻛ ﹶ‬ viene usato

per il genere maschile, mentre ‫ﺎ‬‫ﻛ ﹾﻠﺘ‬


ِ per il genere femminile).
Tali pronomi vengono seguiti da un sostantivo duale in stato determinato introdotto
in genitivo, in quanto essi vengono usati come primo elemento di stato costrutto.
Inoltre questi pronomi sono indeclinabili, ovvero in ogni caso possiedono la stessa forma:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫“ ِﻛ ﹾﻠﺘ‬ambedue i giardini”,
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ ِﻛ ﹾﻠﺘ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto ambedue i giardini”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ِ‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﺍﹾﻟ‬ ‫“ ِﻛ ﹶ‬ambedue le moschee”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ِ‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ِﻛ ﹶ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto ambedue le moschee”.
‫ﻼ‬‫ ِﻛ ﹶ‬e ‫ﺎ‬‫ ِﻛ ﹾﻠﺘ‬possono essere in stato costrutto con i pronomi personali suffissi, solo in tal
caso essi si declinano; si osservi a tale scopo la Tabella 30.1.

‫ﻼ‬
‫ ِﻛ ﹶ‬+ pronome suffisso duale ‫ﺎ‬‫ ِﻛ ﹾﻠﺘ‬+ pronome suffisso duale
nominativo ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﻼ‬
‫ِﻛ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ِﻛ ﹾﻠﺘ‬
genitivo
accusativo ‫ﺎ‬‫ﻴ ِﻬﻤ‬‫ِﻛﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴ ِﻬﻤ‬‫ﺘ‬‫ِﻛ ﹾﻠ‬
Tab. 30.1
Capitolo 30: Il duale: riassunto 281

Esempio dal Corano:


‫ﺎ ﹸﺃﻑ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ ﹶﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺎ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻭ ِﻛ ﹶ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﺒ‬‫ﻙ ﭐﹾﻟ ِﻜ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﺒﻠﹸ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺇﻣ‬ [17:23] “se dovesse
raggiungere presso di te la vecchiaia uno di loro due o entrambi, non dire a loro due:
uff”.
Ci sono poi i pronomi dimostrativi:
‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ‬ (gen., acc. ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﻫ ﹶﺬ‬ ) “questi due”,
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻫﺘ‬ (gen., acc. ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻫ‬ ) “queste due”,
‫ﻚ‬ ‫( ﺫﹶﺍِﻧ‬gen., acc. ‫ﻚ‬  ‫ﻳِﻨ‬‫“ ) ﹶﺫ‬quei due”,
‫ﻚ‬ ‫ﺎِﻧ‬‫( ﺗ‬gen., acc. ‫ﻚ‬  ‫ﻴِﻨ‬‫ﺗ‬ ) “quelle due”,
che sono diversi per il genere maschile e femminile.
Esempi dal Corano:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺗ‬‫ﺎ‬‫ﻲ ﻫ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫ﻯ ﭐ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻚ ِﺇ‬
 ‫ﺤ‬
 ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺃﹸﻧ ِﻜ‬ ‫ﻲ ﹸﺃﺭِﻳ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇﻧ‬ [28:27] “disse: in verità io voglio
far sposare a te una delle due figlie mie queste”,
‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ ِﻥ ِﻣﻦ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﻚ ﺑ‬ ‫[ ﹶﻓﺬﹶﺍِﻧ‬28:32] “quelle sono due prove dal Signore tuo”,
‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎ ِﺣﺮ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ ﹶﻟﺴ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ ﹾﻥ‬20:63] “dissero: sicuramente questi due sono due maghi”.
Infine si elencano i pronomi relativi, che sono diversi per il genere maschile e femminile.
‫( ﺍﹶﻟﱠﻠﺬﹶﺍ ِﻥ‬gen., acc. ‫ﻳ ِﻦ‬‫“ ) ﺍﹶﻟﻠﱠ ﹶﺬ‬i quali due”,
‫ﺎ ِﻥ‬‫( ﺍﹶﻟﱠﻠﺘ‬gen., acc. ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫“ ) ﺍﹶﻟﻠﱠ‬le quali due”.

30.3 Il verbo al duale

‫ ﹶ‬al duale in ‫ﻉ‬


La seguente Tabella 30.2 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻛ‬ ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬
e ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ .
282 Capitolo 30: Il duale: riassunto

ُ‫ﺤﻦ‬
ْ ‫ﻧ‬ (noi: uguale al plurale) ‫ﺐ‬‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬ “scriviamo” ‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺘ‬‫“ ﹶﻛ‬abbiamo scritto”
‫ﺎ‬‫( ﹶﺃْﻧُﺘﻤ‬voi due: riferito al genere ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ “scrivete” ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫“ ﹶﻛ‬avete scritto”
maschile e femminile)

‫ﺎ‬‫( ُﻫﻤ‬loro due: maschile) ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ “scrivete” ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫“ ﹶﻛ‬avete scritto”

‫ﺎ‬‫( ُﻫﻤ‬loro due: femminile) ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ “scrivono” ‫ﺎ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺘ‬‫“ ﹶﻛ‬hanno scritto”
Tab. 30.2
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺭ‬ ‫ﻱ ﺁ ﹶﻻ ِﺀ‬
 ‫ﹶﻓِﺒﹶﺄ‬ [55:13] “allora quale dei benefici del Signore vostro
smentite?”,
‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﺁﺗ‬‫ﺮﻛﹶﺎ َﺀ ِﻓﻴﻤ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻼ ﹶﻟﻪ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﺎ ﺻ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﺁﺗ‬‫[ ﹶﻓﹶﻠﻤ‬7:190] “ma quando [Egli] diede a loro
due un [figlio] devoto, [essi] attribuirono a Lui associati in ciò che [Egli] ha dato a loro
due”.
Quando il predicato verbale precede il sostantivo del duale (in funzione del soggetto),
esso è sempre della 3ª persona singolare e accorda con il soggetto in genere:
‫ﻼ ِﻥ‬ ‫ ﹶ‬‫ﺭﺟ‬ ‫[ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‬5:23] “hanno detto due uomini”,
‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻳﺪ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫“ ﻣ‬quello che hanno anticipato [commesso] le due mani sue”.
Invece quando il verbo segue il soggetto, accorda con esso non solo in genere ma anche in
numero:
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺠ ِﺮﻳ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻓِﻴ ِﻬﻤ‬55:50] “in essi [due] due fonti scorrono”,
‫ﺎ‬‫ﺒ ﹸﻜﻤ‬‫ﺧ ﹾﻄ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻥ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻣ‬‫ﺗﺬﹸﻭﺩ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺗ‬‫ﺃ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ ﭐ‬‫ﻭِﻧ ِﻬﻢ‬‫ﻦ ﺩ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ [28:23] “e ha trovato accanto a loro
due donne che respingevano [i loro animali], disse: quale è la situazione di voi due?”,
‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺘِﺘ ﹶ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬ [28:15] “e trovò in essa due uomini che si combattevano”.
Leggere i seguenti versetti della sūra Al-Kahf (la caverna) ponendo attenzione al duale
dei nomi e dei verbi:
‫‪Capitolo 30: Il duale: riassunto‬‬ ‫‪283‬‬

‫ﻀ ‪‬ﻲ ‪‬ﺣ ﹸﻘﺒ‪‬ﺎ‬ ‫ﺤ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ِﻦ ﹶﺃ ‪‬ﻭ ﹶﺃ ‪‬ﻣ ِ‬‫ﺠ ‪‬ﻤ ‪‬ﻊ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫]‪ [18:60‬ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ ِﻟ ﹶﻔﺘ‪‬ﺎ ‪‬ﻩ ﹶﻻ ﹶﺃ‪‬ﺑ ‪‬ﺮﺡ‪ ‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﹶﺃ‪‬ﺑﻠﹸ ﹶﻎ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺤ ِﺮ ‪‬ﺳ ‪‬ﺮﺑ‪‬ﺎ‬ ‫ﺨ ﹶﺬ ‪‬ﺳﺒِﻴﹶﻠ ‪‬ﻪ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬ ‫ﺴﻴ‪‬ﺎ ﺣ‪‬ﻮ‪‬ﺗ ‪‬ﻬﻤ‪‬ﺎ ﻓﹶﺎ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﺠ ‪‬ﻤ ‪‬ﻊ ‪‬ﺑ‪‬ﻴِﻨ ِﻬﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ِ‬
‫]‪ [18:61‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺑﹶﻠﻐ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺼﺒ‪‬ﺎ‬
‫]‪ [18:62‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ﺟ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﺯ‪‬ﺍ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﻟ ﹶﻔﺘ‪‬ﺎ ‪‬ﻩ ﺁِﺗﻨ‪‬ﺎ ﹶﻏﺪ‪‬ﺍ َﺀﻧ‪‬ﺎ ﹶﻟ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ﹶﻟﻘِﻴﻨ‪‬ﺎ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺳ ﹶﻔ ِﺮﻧ‪‬ﺎ ‪‬ﻫﺬﹶﺍ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺸ‪‬ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ ﹾﺫﻛﹸ ‪‬ﺮﻩ‪‬‬ ‫ﺕ ‪‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ﹶﺃ‪‬ﻧﺴ‪‬ﺎﻧِﻴ ‪‬ﻪ ِﺇﻻﱠ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﺖ ﺍﹾﻟﺤ‪‬ﻮ ‪‬‬ ‫ﺨ ‪‬ﺮ ِﺓ ﹶﻓِﺈﻧ‪‬ﻲ ‪‬ﻧﺴِﻴ ‪‬‬ ‫ﺼ‪‬‬ ‫ﺖ ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃ ‪‬ﻭ‪‬ﻳﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ ‪‬ﺭﹶﺃ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺠﺒ‪‬ﺎ‬
‫ﺤ ِﺮ ‪‬ﻋ ‪‬‬‫ﺨ ﹶﺬ ‪‬ﺳﺒِﻴﹶﻠ ‪‬ﻪ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬ ‫]‪ [18:63‬ﻭ‪‬ﺍ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﺼﺼ‪‬ﺎ‬ ‫ﻚ ﻣ‪‬ﺎ ﹸﻛﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ‪‬ﺒ ِﻎ ﻓﹶﺎ ‪‬ﺭ‪‬ﺗﺪ‪‬ﺍ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﺁﺛﹶﺎ ِﺭ ِﻫﻤ‪‬ﺎ ﹶﻗ ‪‬‬ ‫]‪ [18:64‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫]‪ [18:65‬ﹶﻓ ‪‬ﻮ ‪‬ﺟﺪ‪‬ﺍ ‪‬ﻋ‪‬ﺒﺪ‪‬ﺍ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﻋﺒ‪‬ﺎ ِﺩﻧ‪‬ﺎ ﺁ‪‬ﺗ‪‬ﻴﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻩ ‪‬ﺭ ‪‬ﺣ ‪‬ﻤ ﹰﺔ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﻋ‪‬ﻨ ِﺪﻧ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ‪‬ﻋﱠﻠ ‪‬ﻤﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻩ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻟ ‪‬ﺪﻧ‪‬ﺎ ِﻋ ﹾﻠﻤ‪‬ﺎ‬
‫ﺖ ‪‬ﺭ ‪‬ﺷﺪ‪‬ﺍ‬ ‫ﻚ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‪ ‬ﻌﱢﻠ ‪‬ﻤ ِﻦ ِﻣﻤ‪‬ﺎ ﻋ‪‬ﱢﻠ ‪‬ﻤ ‪‬‬ ‫]‪ [18:66‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟﻪ‪ ‬ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ ‪‬ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‪‬ﺗِﺒﻌ‪ ‬‬
‫ﺻ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺴ‪‬ﺘﻄِﻴ ‪‬ﻊ ‪‬ﻣ ِﻌ ‪‬ﻲ ‪‬‬ ‫ﻚ ﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬‬‫]‪ [18:67‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻂ ِﺑ ِﻪ ‪‬ﺧ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬‫ﺤ ﹾ‬ ‫ﺼِﺒﺮ‪ ‬ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ِ‬ ‫ﻒ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫]‪ [18:68‬ﻭ ﹶﻛ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﻚ ﹶﺃ ‪‬ﻣﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺠ ‪‬ﺪﻧِﻲ ِﺇ ﹾﻥ ﺷ‪‬ﺎ َﺀ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ﺻ‪‬ﺎِﺑﺮ‪‬ﺍ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ﹶﺃ ‪‬ﻋﺼِﻲ ﹶﻟ ‪‬‬ ‫]‪ [18:69‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﻚ ِﻣ‪‬ﻨﻪ‪ِ ‬ﺫ ﹾﻛﺮ‪‬ﺍ‬ ‫ﺙ ﹶﻟ ‪‬‬ ‫ﺴﹶﺄﹾﻟﻨِﻲ ‪‬ﻋ ‪‬ﻦ ‪‬ﺷ ‪‬ﻲ ٍﺀ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺃﹸ ‪‬ﺣ ِﺪ ﹶ‬ ‫ﻼ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫]‪ [18:70‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻓِﺈ ِﻥ ﺍ‪‬ﺗ‪‬ﺒ ‪‬ﻌ‪‬ﺘﻨِﻲ ﹶﻓ ﹶ‬
‫ﺖ ‪‬ﺷ‪‬ﻴﺌﹰﺎ ِﺇ ‪‬ﻣﺮ‪‬ﺍ‬ ‫ﻕ ﹶﺃ ‪‬ﻫﹶﻠﻬ‪‬ﺎ ﹶﻟ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ِﺟﹾﺌ ‪‬‬ ‫ﺴﻔِﻴ‪‬ﻨ ِﺔ ‪‬ﺧ ‪‬ﺮﹶﻗﻬ‪‬ﺎ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ ‪‬ﺧ ‪‬ﺮ ﹾﻗ‪‬ﺘﻬ‪‬ﺎ ِﻟﺘ‪ ‬ﻐ ِﺮ ‪‬‬‫ﻓﹶﺎﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ‪‬ﺭ ِﻛﺒ‪‬ﺎ ﻓِﻲ ﺍﻟ ‪‬‬
‫]‪[18:71‬‬
‫ﺻ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺴ‪‬ﺘﻄِﻴ ‪‬ﻊ ‪‬ﻣ ِﻌ ‪‬ﻲ ‪‬‬ ‫ﻚ ﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫]‪ [18:72‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﹶﻟ ‪‬ﻢ ﹶﺃﹸﻗ ﹾﻞ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺖ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ‪‬ﺮ ِﻫ ﹾﻘﻨِﻲ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﺃ ‪‬ﻣﺮِﻱ ‪‬ﻋ ‪‬‬ ‫]‪ [18:73‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺆ‪‬ﺍ ِﺧ ﹾﺬﻧِﻲ ِﺑﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻧﺴِﻴ ‪‬‬
‫ﺖ ‪‬ﺷ‪‬ﻴﺌﹰﺎ ‪‬ﻧ ﹾﻜﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺲ ﹶﻟ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ِﺟﹾﺌ ‪‬‬
‫ﺖ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴ‪‬ﺎ ‪‬ﺯ ِﻛ‪‬ﻴ ﹰﺔ ِﺑ ‪‬ﻐ‪‬ﻴ ِﺮ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ٍ‬
‫ﻼﻣ‪‬ﺎ ﹶﻓ ﹶﻘ‪‬ﺘﹶﻠﻪ‪ ‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﹶﻗ‪‬ﺘ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﻓﹶﺎﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻟ ِﻘﻴ‪‬ﺎ ﹸﻏ ﹶ‬
‫]‪[18:74‬‬
‫ﺻ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬‫ﺴ‪‬ﺘﻄِﻴ ‪‬ﻊ ‪‬ﻣ ِﻌ ‪‬ﻲ ‪‬‬‫ﻚ ﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﻚ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬ ‫]‪ [18:75‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﹶﻟ ‪‬ﻢ ﹶﺃﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺖ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻟ ‪‬ﺪﻧ‪‬ﻲ ‪‬ﻋ ﹾﺬﺭ‪‬ﺍ‬
‫ﻼ ‪‬ﺗﺼ‪‬ﺎ ِﺣ‪‬ﺒﻨِﻲ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ‪‬ﺑﹶﻠ ‪‬ﻐ ‪‬‬‫ﻚ ‪‬ﻋ ‪‬ﻦ ‪‬ﺷ ‪‬ﻲ ٍﺀ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻫ‪‬ﺎ ﹶﻓ ﹶ‬ ‫]‪ [18:76‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ ﹾﻥ ‪‬ﺳﹶﺄﹾﻟﺘ‪ ‬‬
‫ﻀﻴ‪‬ﻔﹸﻮ ‪‬ﻫﻤ‪‬ﺎ ﹶﻓ ‪‬ﻮ ‪‬ﺟﺪ‪‬ﺍ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ِﺟﺪ‪‬ﺍﺭ‪‬ﺍ ‪‬ﻳﺮِﻳ ‪‬ﺪ‬ ‫ﻓﹶﺎﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‪‬ﺗﻴ‪‬ﺎ ﹶﺃ ‪‬ﻫ ﹶﻞ ﹶﻗ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ٍﺔ ﺍ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ﹾﻄ ‪‬ﻌﻤ‪‬ﺎ ﹶﺃ ‪‬ﻫﹶﻠﻬ‪‬ﺎ ﹶﻓﹶﺄ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ ﺃﹶﻥ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫‪284‬‬ ‫‪Capitolo 30: Il duale: riassunto‬‬

‫ﺕ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ﹶﺃ ‪‬ﺟﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺨ ﹾﺬ ‪‬‬ ‫ﺖ ﹶﻻ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﺾ ﹶﻓﹶﺄﻗﹶﺎ ‪‬ﻣﻪ‪ ‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ِﺷﹾﺌ ‪‬‬ ‫]‪ [18:77‬ﺃﹶﻥ ﻳ‪‬ﻨ ﹶﻘ ‪‬‬
‫ﺻ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺴ‪‬ﺘ ِﻄ ‪‬ﻊ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬‬ ‫ﻚ ِﺑ‪‬ﺘ ﹾﺄﻭِﻳ ِﻞ ﻣ‪‬ﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬‬‫ﻚ ‪‬ﺳﺄﹸ‪‬ﻧ‪‬ﺒﺌﹸ ‪‬‬ ‫ﻕ ‪‬ﺑ‪‬ﻴﻨِﻲ ‪‬ﻭ‪‬ﺑ‪‬ﻴِﻨ ‪‬‬ ‫]‪ [18:78‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪‬ﻫﺬﹶﺍ ِﻓﺮ‪‬ﺍ ‪‬‬
‫ﻚ‬
‫ﺕ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻋِﻴ‪‬ﺒﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ‪‬ﻭﺭ‪‬ﺍ َﺀ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ‪‬ﻣِﻠ ‪‬‬ ‫ﺤ ِﺮ ﹶﻓﹶﺄﺭ‪‬ﺩ ‪‬‬ ‫ﲔ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬ ‫ﺖ ِﻟ ‪‬ﻤﺴ‪‬ﺎ ِﻛ ‪‬‬ ‫ﺴﻔِﻴ‪‬ﻨ ﹸﺔ ﹶﻓﻜﹶﺎ‪‬ﻧ ‪‬‬ ‫ﹶﺃﻣ‪‬ﺎ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺼﺒ‪‬ﺎ‬
‫]‪ [18:79‬ﻳ ﹾﺄﺧ‪‬ﺬﹸ ﹸﻛ ﱠﻞ ‪‬ﺳﻔِﻴ‪‬ﻨ ٍﺔ ﹶﻏ ‪‬‬
‫ﺨﺸِﻴﻨ‪‬ﺎ ﺃﹶﻥ ‪‬ﻳ ‪‬ﺮ ِﻫ ﹶﻘ ‪‬ﻬﻤ‪‬ﺎ ﹸﻃ ‪‬ﻐﻴ‪‬ﺎﻧ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ﹸﻛ ﹾﻔﺮ‪‬ﺍ‬ ‫ﻼﻡ‪ ‬ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃ‪‬ﺑ ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻩ ﻣ‪ ‬ﺆ ِﻣ‪‬ﻨ‪‬ﻴ ِﻦ ﹶﻓ ‪‬‬ ‫]‪ [18:80‬ﻭﹶﺃﻣ‪‬ﺎ ﺍﹾﻟﻐ‪ ‬ﹶ‬
‫ﺏ ‪‬ﺭ ‪‬ﺣﻤ‪‬ﺎ‬ ‫]‪ [18:81‬ﹶﻓﹶﺄ ‪‬ﺭ ‪‬ﺩﻧ‪‬ﺎ ﺃﹶﻥ ‪‬ﻳ‪‬ﺒ ِﺪﹶﻟ ‪‬ﻬﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻬﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺧ‪‬ﻴﺮ‪‬ﺍ ِﻣ‪‬ﻨﻪ‪ ‬ﺯﻛﹶﺎ ﹰﺓ ‪‬ﻭﹶﺃ ﹾﻗ ‪‬ﺮ ‪‬‬
‫ﺤ‪‬ﺘﻪ‪ ‬ﹶﻛ ﹲﱰ ﹶﻟ ‪‬ﻬﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃﺑ‪‬ﻮ ‪‬ﻫﻤ‪‬ﺎ ﺻ‪‬ﺎِﻟﺤ‪‬ﺎ‬ ‫ﻼ ‪‬ﻣ‪‬ﻴ ِﻦ ‪‬ﻳﺘِﻴ ‪‬ﻤ‪‬ﻴ ِﻦ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﺪِﻳ‪‬ﻨ ِﺔ ‪‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﺠﺪ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻐ‪ ‬ﹶ‬ ‫‪‬ﻭﹶﺃﻣ‪‬ﺎ ﺍﹾﻟ ِ‬
‫ﻚ‬
‫ﻚ ‪‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ﹾﻠﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﻋ ‪‬ﻦ ﹶﺃ ‪‬ﻣﺮِﻱ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬ ‫ﺨ ِﺮﺟ‪‬ﺎ ﹶﻛ ﹶﱰ ‪‬ﻫﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ‪‬ﺣ ‪‬ﻤ ﹰﺔ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬ ‫ﺴ‪‬ﺘ ‪‬‬ ‫ﻚ ﺃﹶﻥ ‪‬ﻳ‪‬ﺒﹸﻠﻐ‪‬ﺎ ﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ‪‬ﻫﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬‬ ‫ﹶﻓﹶﺄﺭ‪‬ﺍ ‪‬ﺩ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺻ‪‬ﺒﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﺴ ِﻄ ‪‬ﻊ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬‬ ‫]‪ [18:82‬ﺗ ﹾﺄﻭِﻳ ﹸﻞ ﻣ‪‬ﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫‪Leggere il seguente hadīth:‬‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ﻣ ‪‬ﺮ ِﺑ ﹶﻘ‪‬ﺒ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ِﻦ‬
‫ﺿ ‪‬ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋ‪‬ﻨ ‪‬ﻬﻤﺎ ‪ :‬ﺃ ﱠﻥ ‪‬ﺭ ‪‬ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ ‪‬‬
‫ﺱ ‪‬ﺭ ِ‬
‫‪‬ﻋﻦ ﺍﺑﻦ ﻋﺒﺎ ٍ‬
‫ﲑ ! ‪‬ﺑﻠﹶﻰ ﺇ‪‬ﻧ ُﻪ ﹶﻛِﺒﲑ‪ : ‬ﺃﻣ‪‬ﺎ ﹶﺃ ‪‬ﺣ ُﺪ ُﻫﻤ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ‬
‫ﹶﻓ ﹶﻘﺎ ﹶﻝ ‪ )) :‬ﺇ‪‬ﻧ ُﻬﻤ‪‬ﺎ ُﻳ ‪‬ﻌ ﱠﺬﺑ‪‬ﺎ ِﻥ ‪ ،‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ُﻳ ‪‬ﻌ ﱠﺬﺑ‪‬ﺎ ِﻥ ﰲ ﻛﹶﺒ ٍ‬
‫ﺴ‪‬ﺘِﺘﺮُ ِﻣ ْﻦ ‪‬ﺑ ْﻮِﻟ ِﻪ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬
‫‪‬ﻳ ْﻤﺸِﻲ ﺑِﺎﻟ‪‬ﻨﻤِﻴ ‪‬ﻤ ِﺔ ‪ ،‬ﻭﺃﻣ‪‬ﺎ ﺍﻵ ‪‬ﺧﺮُ ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻻ ‪‬ﻳ ْ‬

‫‪Da Ibn ‘Abbās‬‬ ‫‪: il Messaggero di Allah‬‬ ‫‪passò accanto a due tombe‬‬
‫‪e disse: in verità loro due vengono torturati, e non vengono torturati per un peccato‬‬
‫‪grave! Anzi, invero esso è grave: riguardo al primo di loro due, andava in giro con la‬‬
‫‪diffamazione, e quanto all’altro, non si riparava dall’orina sua”. Lo ha trasmesso‬‬
‫‪al-Bukhārī.‬‬
Capitolo 30: Il duale: riassunto 285

30.4 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato
‫ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ‬ ‫ﺍِﺋﻒ‬‫ﹶﻃﻮ‬ “gruppo, parte”

‫ﺐ‬
 ‫ﻨ‬‫ِﻋ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻨﺎ‬‫ﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ “grappoli d’uva, uva”

‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ِﺳ‬ _
“prigione”

‫ﺴﺮ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ _
“il gioco d’azzardo”

‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﻨ ﹶﻔ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎِﻓﻊ‬‫ﻣﻨ‬ “vantaggio, beneficio, profitto”

‫ﻊ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ _
“vantaggio, beneficio”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺍ ِﻫﲔ‬‫ﺑﺮ‬ “dimostrazione, prova evidente”

‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺤ‬


 ‫ﺳ‬ “mago”

‫ﺗﻰ‬‫ﺁ‬ _
(4ª forma) “dare”

‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ _
“fonte; occhio”

‫ﻯ‬‫ﺟﺮ‬ _
“scorrere (acqua); correre”

‫ﺢ‬ ‫ﻧ ﹶﻜ‬‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “dare in moglie”

‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﺣﺠ‬ _
“velo”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺭﻣ‬ _
“melograno” (collettivo)

‫ﻉ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺯ‬ _ “coltivazione, piantagione; campo di
coltivazione”
‫ﺐ‬
 ‫ﺧ ﹾﻄ‬ _
“situazione; faccenda, affare”

‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻗ‬ _ (8ª forma) “combattersi, battersi


l’uno contro l’altro”
‫ﺡ‬
 ‫ﺑ ِﺮ‬ _
“abbandonare (un luogo)”, partire”
286 Capitolo 30: Il duale: riassunto

‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ _
“giungere”

‫ﺐ‬
 ‫ﺣ ﹸﻘ‬ _
“lungo periodo di tempo”

‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬


 ‫ﻣ‬ _ “luogo dove due o più cose si
uniscono”
‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺳ‬ _
“galleria, tunnel”

‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﹶﻏﺪ‬ _
“colazione di mezzogiorno, pranzo”

‫ﺐ‬
 ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ _
“lavoro duro; sforzo, fatica”

‫ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ “ripararsi, cercare rifugio in”
(vedere capitolo 55)

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺨ‬
‫ﺻ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
‫ﺻ‬
 “roccia”
(collettivo)
‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺣ‬ _
“pesce”

‫ﺒﹰﺎ‬‫ﻋﺠ‬ _
“sorprendentemente”

‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬‫ﺭ‬ ‫ِﺍ‬ _


(8ª forma) “rinnegare (la religione)”

‫ﺮ‬ ‫ﺃﹶﺛ‬ ‫ﺁﺛﹶﺎ ِﺭ‬ “passi, tracce”

‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺭ‬ _


“rettitudine”

‫ﻁ ﺑِـ‬
‫ﺎ ﹶ‬‫ﹶﺃﺣ‬ _ “circondare, capire a fondo”
(figurativo)
‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ _
“notizia”

‫ﺙ‬
‫ﺪ ﹶ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “causare”

‫ﺮ‬ ‫ِﺫ ﹾﻛ‬ _


“ricordo”

‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹶﻄﹶﻠ‬‫ِﺍ‬ _
(7ª forma) “partire, allontanarsi”

‫ﺐ‬
 ‫ﺭ ِﻛ‬ _ “cavalcare, montare una cavalcatura
o un mezzo di trasporto”
Capitolo 30: Il duale: riassunto 287

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳﻔِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹸﻔ‬ “nave, arca”

‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ _
“bucare, perforare”

‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻏ‬ _
(4ª forma) “far annegare”

‫ﻫ ﹲﻞ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“gente”

‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ِﺇ‬ _


“terribile; nefando, malvagio”

‫ﺧ ﹶﺬ ﻩ‬ ‫ﺁ‬ _ (3ª forma) “biasimare qualcuno,


punire qualcuno”
‫ﺍ ِﺧ ﹾﺬﻧِﻲ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﹶﻻ‬ _ “non mi biasimare” (vedere il
capitolo 37)
(4ª forma) “sovraccaricare qualcuno;
‫ﻖ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
opprimere, pesare, gravare su
qualcuno”
‫ﺒﻨِﻲ‬‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺗﺼ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹶﻓ ﹶ‬ _ “dunque non tenermi [più]
compagnia” (vedere il capitolo 37)
‫ﺐﻩ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ‬ _ (3ª forma) “tenere compagnia a
qualcuno; accompagnare qualcuno”
‫ﺭ‬ ‫ﻋ ﹾﺬ‬ _
“scusa, giustificazione”

‫ﻒﻩ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺿ‬
 _
(2ª forma) “ospitare [qualcuno]”

‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ِﺟﺪ‬ _
“muro”

‫ﺾ‬
 ‫ﻧ ﹶﻘ‬‫ِﺍ‬ _
(7ª forma) “abbattersi” (un muro)

‫ﺾ‬
 ‫ﻨ ﹶﻘ‬‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ _ “sta per abbattersi”
(vedere il capitolo 33)
‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃﻗﹶﺎ‬ _ (4ª forma) “erigere (un muro);
compiere (la preghiera)”
‫ﻕ‬
 ‫ﺍ‬‫ِﻓﺮ‬ _
“separazione” (da qualcuno)

‫ﺗ ﹾﺄﻭِﻳ ﹲﻞ‬ _ “spiegazione allegorica,


interpretazione”
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻋ‬ _ (4ª forma) “guastare, rovinare,
rendere difettoso”
288 Capitolo 30: Il duale: riassunto

“che [io] guasti essa ( il congiuntivo


‫ﺎ‬‫ﺒﻬ‬‫ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻋِﻴ‬ _
del verbo ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫”) ﹶﺃﻋ‬
‫ﺒﹰﺎ‬‫ﹶﻏﺼ‬ _
“con la violenza”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻐﻴ‬ ‫ﹸﻃ‬ _
“prepotenza, tirannia”

‫ﺮ‬ ‫ﹸﻛ ﹾﻔ‬ _


“miscredenza”

‫ﻢ‬ ‫ﻳﺘِﻴ‬ ‫ﻰ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻳﺘ‬ “orfano”

‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _
(10ª forma) “estrarre”

‫ﺷﺪ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“maturità fisica”
“affinché [loro due] raggiungano
la maturità fisica” (il congiuntivo del
‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺒﹸﻠﻐ‬‫ﻳ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ _
verbo ‫ﻎ‬
‫ﺑﹶﻠ ﹶ‬ “raggiungere”:
vedere il capitolo 33)
‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﻗﺒ‬ “tomba”

‫ﺏ‬
 ‫ﻋﺬﱠ‬ _ (2ª forma) “torturare; punire,
castigare”
‫ﻤ ﹲﺔ‬ ‫ﻧﻤِﻴ‬ _
“calunnia, diffamazione”

‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “mettersi al riparo; essere


riservato”
‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﺑ‬ _
“orina”
Tab. 30.3
Capitolo 31: Le sorelle di “inna” 289

Capitolo 31

LE SORELLE DI “INNA”

31.1 Concetti teorici

In arabo esistono delle parole conosciute come sorelle di “inna” ( ‫ﺍﺕ ِﺇ ﱠﻥ‬‫ﺧﻮ‬ ‫) ﹶﺃ‬. Esse sono
di seguito elencate e discusse. Tali parole, come la loro sorella ‫ ِﺇ ﱠﻥ‬, introducono la frase
nominale, e dopo di esse il soggetto va in accusativo, mentre il predicato va al nominativo.
a) Congiunzione ‫ ﹶﺃ ﱠﻥ‬dal significato “che” (vedere anche il capitolo 33 sulla congiunzione

ْ‫) ﹶﺃﻥ‬. Questa congiunzione introduce la frase subordinata , perciò si trova sempre inserita
nel discorso. Dal punto di vista del significato, essa è sinonimo di ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬. La differenza si trova
nel fatto che ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﱠ‬introduce la frase nominale, dunque regge il nome in accusativo (sostantivo
o pronome personale suffisso) mentre ْ‫( ﺃﹶﻥ‬come si vedrà nei seguenti capitoli) viene seguita
dal verbo (di solito in congiuntivo).
Esempi dell’uso di ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬:

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌِﻠﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴﺮ‬


ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫[ ﹶﺃ‬2:77] “forse non sanno che Allah sa
quello che celano e quello che palesano?”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮﺣِﻴ‬ ‫ﺭ ﭐﻟ‬ ‫ﻐﻔﹸﻮ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻲ ﹶﺃﻧ‬‫ﺎﺩِﻱ ﹶﺃﻧ‬‫ﺒ ﹾﺊ ِﻋﺒ‬‫ﻧ‬ [15:49] “informa i servi Miei che Io, Io sono
il Perdonatore, il Clemente”,
290 Capitolo 31: Le sorelle di “inna”

‫ﻢ‬ ‫ﺏ ﭐ َﻷﻟِﻴ‬
 ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻋﺬﹶﺍﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻭﹶﺃﻥﱠ‬ [15:50] “e che la punizione Mia, essa è la punizione
dolorosa”.
La congiunzione ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬+ il pronome personale della 1ª persona singolare / plurale diventa

‫ﲏ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ e ‫ﺎ‬‫ﻧﻨ‬‫ ﹶﺃ‬.
Esistono tuttavia due forme più brevi: ‫ﻲ‬‫ﹶﺃﻧ‬ = ‫ﲏ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ e ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻧ‬ = ‫ﺎ‬‫ﻧﻨ‬‫ ﹶﺃ‬.
b) ‫ﺖ‬
 ‫ﹶﻟ ْﻴ‬ dal significato “magari!” (spessissimo nel Corano tale avverbio viene preceduto

dalla particella ‫ﺎ‬‫) ﻳ‬. Il nome che segue va in accusativo e può essere seguito sia da un verbo
al presente che al passato:
‫ﺁ ﹶﻥ‬‫ﺮﺃﹸ ﭐﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﺘﻪ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫“ ﻳ‬magari lui leggesse il Corano!”,
‫ﺁ ﹶﻥ‬‫ﺮﹶﺃ ﭐﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ ﹶﻗ‬‫ﺘﻪ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫“ ﻳ‬magari lui avesse letto il Corano!”.
Esempi dal Corano:

‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﻙ ِﺑ‬ ‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﻢ ﹸﺃ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ﹶﻟ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫ﻳ‬ [18:42] “oh, magari io non avessi associato al Signore Mio
nessuno!”,
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺖ ﹶﻗ‬
 ‫ﺘﻨِﻲ ِﻣ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬19:23] “oh, magari io fossi morta prima di questo!”,
‫ﻮ ﹶﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹶﻃ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹶﻃ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬33:66] “oh, magari noi avessimo obbedito ad Allah
e avessimo obbedito al Messaggero!”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﻣِﻲ‬ ‫ﺖ ﹶﻗ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬36:26] “oh, magari il popolo mio sapesse!”,
‫ﺎ‬‫ﺍﺑ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺘﻨِﻲ ﻛﹸﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫ ﻳ‬‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮ‬‫ﻭ‬ [78:40] “e dirà il miscredente: oh, magari io fossi
terra!”.

Si noti che il pronome personale suffisso della 1ª persona singolare, quando attaccato alle
sorelle di “inna”, diventa ‫( ﻧِﻲ‬ciò non avviene soltanto nel caso di ‫ﻌﻞﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬, vedere punto d ).
Capitolo 31: Le sorelle di “inna” 291

c) ‫ ﹶﻛﹶﺄ ﱠﻥ‬dal significato “come se” implica il concetto di paragone (analogamente a quanto
detto prima, ‫ﹶﻛﹶﺄﻥﱠ‬ introduce la frase nominale, mentre la forma ‫ﹶﻛﹶﺄ ﹾﻥ‬ viene seguita
dal verbo):
: ‫ﻨ ِﻜﺒِﻲ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﹶﱠﻠﻪ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﹶﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ ﹶﺃ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﹶﱠﻠﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺑ ِﻦ ﻋ‬‫ﻦ ﺍ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺎﺭِﻱ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺳﺒِﻴ ٍﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ ﹶﺃ ْﻭ ﻋ‬‫ﻚ ﹶﻏﺮِﻳﺐ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﻛﹶﺄ‬‫ﺪْﻧﻴ‬ ‫)) ﹸﻛ ْﻦ ﻓِﻲ ﺍﻟ‬

Da Ibn ‘Umar [che] disse: ha preso il Messaggero di Allah la spalla mia


e ha detto: “sii nella vita terrena come se tu fossi uno straniero o un passante della
strada [viaggiatore]”. Lo ha riportato al-Bukhārī.

d) ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬dal significato “forse”.
Esempi dal Corano:
‫ﻚ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻰ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻮﺣ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﺾ ﻣ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻚ ﺗ‬
 ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠ‬11:12] “dunque forse tu sarai lasciante di una parte
che viene rivelata a te”,
‫ﲔ‬
ٍ ‫ﻉ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺘ‬‫ ِﻓ‬‫ﻌﻠﱠﻪ‬ ‫ﺩﺭِﻱ ﹶﻟ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ [21:111] “e non so, forse ciò è una tentazione
per voi e un godimento fino a un termine”,
‫ﺎ‬‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﹶﻗﺮِﻳﺒ‬ ‫ﻋ ﹶﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻞﱠ ﭐﻟﺴ‬ ‫[ ﹶﻟ‬33:63] “forse l’Ora è vicina”.
‫ﻌﻞﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬possiede anche un altro significato: “in modo che, affinché ”. Si noti che il significato

riportato da questo avverbio dipende principalmente dal contesto. Tuttavia, quando ‫ﻌﻞﱠ‬ ‫ﹶﻟ‬
capita alla fine del versetto coranico, di solito significa “in modo che”.
Esempi dal Corano:
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﻢ ﺁﻳ‬ ‫ ِﺮﻳ ﹸﻜ‬‫ﻭﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﻮﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺤ ِﻲ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻚ ﻳ‬
 ‫[ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬2:73] “così vivifica Allah i morti
e mostra a voi i segni Suoi affinché voi ragioniate”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﻔِﻠﺤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺳﺒِﻴِﻠ ِﻪ ﹶﻟ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ‬‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﻭﺟ‬ [5:35] “e lottate sul cammino Suo affinché voi
vinciate”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﻔِﻠﺤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﻩ ﹶﻟ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘِﻨﺒ‬‫ﺟ‬ ‫[ ﹶﻓﭑ‬5:90] “dunque evitatelo, affinché voi vinciate”,
292 Capitolo 31: Le sorelle di “inna”

‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﻔ ﱠﻜﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻬ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﺰ ﹶﻝ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﺎ ﻧ‬‫ﺱ ﻣ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﻟِﻠﻨ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺮ ِﻟﺘ‬ ‫ﻚ ﭐﻟ ﱢﺬ ﹾﻛ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺎ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﻭﺃﹶﻧ‬ [16:44] “e abbiamo fatto
scendere su di te il monito affinché [tu] chiarisca agli uomini ciò che è stato fatto
scendere a loro e affinché essi riflettano”,
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺮِﺑﻴ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺁﻧ‬‫ﻩ ﹸﻗﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺇﻧ‬ [43:3] “in verità Noi abbiamo reso esso un Corano
arabo affinché voi comprendiate”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﻼ ﹶﻟ‬
‫ ﹰ‬‫ﺒ‬‫ﺎ ﺳ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ [43:10] “Colui che
ha fatto per voi della terra una culla e ha messo per voi in essa dei sentieri affinché
voi siate guidati”.
Il pronome personale suffisso della 1ª persona singolare, quando attaccato a ‫ﻌﻞﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬, diventa
‫ﻱ‬
ِ ; si osservi:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻬ‬ ‫ﺱ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻨ‬‫ﺭ ِﺟﻊ‬ ‫ﻌﻠﱢﻲ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﻟ‬12:46] “in modo che io torni dalla gente affinché
loro sappiano”.
e) ‫ﻦ‬ ‫ﹶﻟ ِﻜ‬ dal significato “ma, però” è una congiunzione ed è sempre seguita da un nome in

accusativo o da un pronome suffisso. Invece la sua forma alleggerita ‫ﻦ‬


ْ ‫ ﹶﻟ ِﻜ‬introduce il nome
in nominativo e può essere seguita da qualsiasi parola tranne un pronome suffisso. Queste
due congiunzioni vengono spesso precedute da ‫ﻭ‬ . Esempi:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟﻌ‬ ‫ﻀ ٍﻞ‬
 ‫ﻪ ﺫﹸﻭ ﹶﻓ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ [2:251] “ma Allah è il Detentore del favore sui
mondi”,
‫ﻭﺍ‬‫ﲔ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬
 ‫ﺎ ِﻃ‬‫ﺸﻴ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ‬‫ﻴﻤ‬‫ﺳﹶﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻛ ﹶﻔ‬‫ﻭ ﻣ‬ [2:102] “e non ha miscreduto Sulaymān,
ma i demoni hanno miscreduto”,
‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﻡ ﻓِﻲ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﹶﻟ ِﻜ ِﻦ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ [19:38] “ma gli ingiusti oggi sono in sviamento
evidente”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻈِﻠﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬
 ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻦ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻢ‬‫ﻤﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﻇﹶﻠ‬‫ﻭ ﻣ‬ [16:33] “e non ha fatto torto a essi
Allah, ma a se stessi facevano torto”,
‫ﻮﻟﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻦ ﹶﻛﺬﱠ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻼ‬
‫ﹶﻓ ﹶ‬ [75:31-32] “allora [egli] non ha creduto
e non ha pregato, ma ha smentito e si è voltato”.
Capitolo 31: Le sorelle di “inna” 293

31.2 Un po’ di vocabolario

verbo / singolare plurale significato


‫ﺮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “mantenere segreto,
nascondere qualcosa”
‫ﻦ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “annunciare, palesare”

‫ﺒ ﹾﺊ‬‫ﻧ‬ _
“informa!”

‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ “qualcuno” (nelle frasi negative


significa “nessuno”)
‫ﻲ‬ ‫ﺃﹸﻭِﺗ‬ _
“ha ricevuto”

‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ _
“terra”

‫ﺐ‬
 ‫ﻨ ِﻜ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻛﺐ‬‫ﻣﻨ‬ “spalla”

‫ﺐ‬
 ‫ﹶﻏﺮِﻳ‬ _
“straniero”
“attraversante” (il participio presente
‫ﺮ‬ ‫ﻋﺎِﺑ‬ _
dal verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻋ‬ “attraversare”)
‫ﺳﺒِﻴ ٍﻞ‬ ‫ﺎِﺑﺮ‬‫ﻋ‬ _
“viaggiatore”

‫ﻰ‬‫ﻮﺣ‬‫ﻳ‬ _
“viene rivelato”
“lasciante” (il participio presente del
‫ﻙ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺗ‬ _
verbo ‫ﻙ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ “lasciare, abbandonare”)
‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺇﻟﹶﻰ ِﺣ‬ _
“fino a un termine”

‫ﲔ‬
 ‫ِﺣ‬ _ “momento, istante; spazio di tempo;
periodo”
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬ _
“godimento, divertimento”

‫ﻋﺔﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﻟﺴ‬ _
l’Ora (il Giorno del Giudizio)

‫ﺎ‬‫ﹶﻗﺮِﻳﺒ‬ _
“presto”
294 Capitolo 31: Le sorelle di “inna”

‫ﻢ‬ ‫ﻳﺮِﻳ ﹸﻜ‬ _


“fa vedere a voi” ( ‫ﻢ‬
 ‫ ﹸﻛ‬+ ‫ﻳﺮِﻱ‬ )
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “vivificare”

‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘِﻨﺒ‬‫ﺟ‬ ‫ﻓﹶﺎ‬ _


“dunque allontanatelo!”

‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻣ‬ _


“culla”

‫ﺳﺒِﻴ ﹲﻞ‬ ‫ﺒ ﹲﻞ‬‫ﺳ‬ “sentiero; cammino”

‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻫ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “essere condotto sulla


strada giusta, essere guidato”
‫ ﻩ‬/ ‫ﻕ ﻫـ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 _ (2ª forma) “credere, prestare fede
[a qualcosa / qualcuno]”
‫ﻮﻟﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ _
(5ª forma) “voltarsi, girare le spalle”
Tab. 31.1
Capitolo 32: La particella di eccezione 295

Capitolo 32

LA PARTICELLA DI ECCEZIONE

32.1 Generalità

La particella di eccezione (‫ﺀ‬


ُ ‫ﺎ‬‫ﺳِﺘ ﹾﺜﻨ‬ ‫ﹶﺍ ِﻻ‬ ‫ِﺇ ﱠﻻ‬ ) è presente nel Corano moltissime volte, quindi
essa richiede una particolare attenzione. Il suo significato è “tranne, eccetto, salvo”. Essa
viene usata per esprimere un’eccezione. ‫ ِﺇﻻﱠ‬introduce il sostantivo (o un nome nel ruolo del
sostantivo, ad esempio un participio oppure un aggettivo) sia in nominativo che in
accusativo. Al riguardo, valgono le seguenti regole.
a) Quando ‫ ِﺇﻻﱠ‬viene preceduta da una frase affermativa (ovvero una frase senza nessuna
negazione), il nome che segue questa particella viene messo in accusativo.
Esempi dal Corano:
‫ﺲ‬ ‫ﺑﻠِﻴ‬‫ﻭﺍ ِﺇﻻﱠ ِﺇ‬‫ﺠﺪ‬ ‫ﺴ‬  ‫[ ﹶﻓ‬7:11] “allora si prosternarono tranne Iblīs”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻼ ِﻣ‬
‫ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻮﹾﺍ ِﻣ‬‫ﺸ ِﺮﺑ‬
 ‫[ ﹶﻓ‬2:249] “però bevettero da esso tranne pochi di loro”,
‫ﻬﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻚ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻴ ٍﺊ ﻫ‬‫ﺷ‬ ‫[ ﹸﻛﻞﱡ‬28:88] “ogni cosa è peritura tranne il volto Suo”.
b) Quando ‫ ِﺇﻻﱠ‬viene preceduta da una frase che contiene una negazione, o da una frase
interrogativa, essa richiede il nome in nominativo; di solito la doppia negazione viene
tradotta in italiano come “solo, soltanto”.
296 Capitolo 32: La particella di eccezione

Esempi dal Corano:

‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬


 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [3:144] “e non è Muhammad se non un Messaggero” (del senso:
“Muhammad è soltanto un Messaggero”),
‫ﻪ‬ ‫ﺏ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻧﻮ‬‫ ﭐﻟﺬﱡ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [3:135] “e chi [altro] perdona i peccati tranne Allah?”,
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻢ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺢ ﭐ‬ ‫ﻤﺴِﻴ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫[ ﻣ‬5:75] “non è il Messia, figlio di Maryam, se non
un Messaggero”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻩ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹲﻞ ِﻣ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫[ ﻣ‬4:66] “non avrebbero fatto ciò tranne pochi tra essi”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ِﻣﹾﺜﻠﹸﻜﹸ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﺑ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ‬‫ﺤﻦ‬  ‫ﻧ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ‬14:11] “non siamo noi se non uomini come voi” (dove ‫ِﺇ ﹾﻥ‬
è il sinonimo della particella negativa ‫ﺎ‬‫) ﻣ‬,

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﺓ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺲ ﹶﻟ‬  ‫ﻴ‬‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﹸﺃ‬11:16] “quelli sono coloro che non ci sarà
per loro nell’altra vita tranne il Fuoco”;
e inoltre la prima parte della shahāda:
‫ﻪ‬ ‫ﻩ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫“ ﹶﻻ ِﺇ ﹶﻻ‬non c’è dio tranne Allah”.
A volte il caso del nome introdotto dalla particella ‫ ِﺇﻻﱠ‬dipende soltanto dal verbo e non da

‫( ِﺇﻻﱠ‬come nel caso di una frase in cui non c’è la particella ‫) ِﺇﻻﱠ‬. Questo accade quando ‫ِﺇﻻﱠ‬
spezza la frase separando il complemento oggetto dal verbo oppure separando soggetto
e il predicato:
‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬  ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻀﻠﱡﻮ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ [3:69] “ma non sviano tranne loro stessi” (si osservi :
‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬  ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻀﻠﱡﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﻳ‬ ; grammaticalmente ‫ ِﺇﻻﱠ‬non influisce su nessun elemento della frase, quindi
il caso della parola ‫ﻢ‬  ‫ﺴﻬ‬ ‫ﻧﻔﹸ‬‫ ﹶﺃ‬dipende strettamente dal verbo ‫ﻀﻠﱡﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ‬ e non da ‫ﺎﺀ‬‫ﺳِﺘﹾﺜﻨ‬ ‫) ِﺇﻻﱠ ﹶﺍ ِﻻ‬,
‫ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹲﻞ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ﻭﻣ‬ [11:40] “e non hanno creduto con lui tranne pochi”
(si osservi: ‫ﻞ‬ ‫ ﹶﻗﻠِﻴ ﹲ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫) ﺁ‬,
‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻨ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﺑ‬ ‫ﻙ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬11:27] “non vediamo te tranne che un uomo come noi”
(si osservi: ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻣ ﹾﺜﹶﻠﻨ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﺑ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺍ‬‫ﻧﺮ‬ ),
Capitolo 32: La particella di eccezione 297

‫ﺪ ﹰﺓ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻣ ﹰﺔ ﻭ‬ ‫ﺱ ِﺇﻻﱠ ﺃﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﻨ‬‫ﻭﻣ‬ [10:19] “e non era la gente se non una comunità sola”
(si osservi: ‫ﺪ ﹰﺓ‬  ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻣ ﹰﺔ ﻭ‬ ‫ﺱ ﺃﹸ‬
 ‫ﺎ‬‫) ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﻨ‬.
Altri esempi dal Corano:
‫ﻲ‬ ‫ﺎِﻧ‬‫ﺏ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃﻣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻻ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﻢ ﹸﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻣ‬ [2:78] “e tra di loro ci sono degli illetterati
che non conoscono il Libro tranne che [secondo i loro] desideri” (dove il verbo
transitivo ‫ﻥ‬
‫ﻮ ﹶ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ introduce il suo complemento oggetto ‫ﻲ‬ ‫ﺎِﻧ‬‫ ﹶﺃﻣ‬in accusativo),
‫ﺎ‬‫ﻢ ِﺇﻻﱠ ﹶﻇﻨ‬ ‫ﻫ‬‫ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬‫ﺘِﺒﻊ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [10:36] “e non seguono la maggioranza di essi tranne che
congettura”,
‫ِﺒﲔ‬‫ﻼﻍﹸ ﭐﹾﻟﻤ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ ِﻞ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟ‬ ‫ﻬ ﹾﻞ‬ ‫ﹶﻓ‬ [16:35] “allora forse sui Messaggeri c’è [un altro
incarico] tranne l’annuncio chiaro?”,
‫ﻳ ٍﺔ ِﺇﻻﱠ ِﺑِﺈ ﹾﺫ ِﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻲ ﺑِﺂ‬ ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻮ ٍﻝ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﻭﻣ‬ [13:38] “e non è da Messaggero portare
un segno tranne che con il permesso di Allah”;
da safwatu-t-tafāsīr:
‫ﻌﺠِﺰ ٍﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﻣﻪ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻲ ﹶﻗ‬ ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻮ ٍﻝ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻦ ِﻟ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﺃﻱ ﹶﻟ‬: ‫ﻳ ٍﺔ ِﺇ ﱠﻻ ِﺑِﺈ ﹾﺫ ِﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﻲ ﺑِﺂ‬ ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻮ ٍﻝ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﻭﻣ‬
‫ ﻓِﻴﻬﺎ‬‫ﷲ ﹶﻟﻪ‬
ُ ‫ِﺇﻻﱠ ﺇِﺫﺍ ﹶﺃ ِﺫ ﹶﻥ ﺍ‬
La particella ‫ ِﺇﻻﱠ‬può essere seguita anche:
a) da un avverbio:
‫ﺧ ﹶﻄﹰﺄ‬ ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﻞ‬‫ﻳ ﹾﻘﺘ‬ ‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻤ‬‫ﻭﻣ‬ [4:92] “ non si addice a un credente che uccida
un credente tranne che erroneamente” (dove ‫ﻄﹰﺄ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ è un avverbio),
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻤﻪ‬ ‫ ﹶﻜﱢﻠ‬‫ﺸ ٍﺮ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﻭﻣ‬ [42:51] “e non è dato a un uomo che parli a lui
Allah, tranne che ispiratamente” (dove ‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬  ‫ﻭ‬ è un avverbio);
b) dalla intera frase o dal verbo:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻋ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻬ‬ ‫ﺍ ِﺀ ﹶﻟ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺒ ﹾﺄﺳ‬‫ﺎ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﻫﹶﻠﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺧ ﹾﺬﻧ‬ ‫ﻲ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃ‬ ‫ﻧِﺒ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﻣِﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹶﻗ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬
[7:94] “e non inviammo in un villaggio un profeta tranne che punimmo gli abitanti
suoi con la miseria e l’avversità affinché si umilino”;
da safwatu-t-tafāsīr :
298 Capitolo 32: La particella di eccezione

‫ﺎ‬‫ﺧ ﹾﺬﻧ‬ ‫ ﺃﻫﻠﻬﺎ ِﺇ ﱠﻻ ﹶﺃ‬‫ﺑﻪ‬‫ﻲ ﹶﻛ ﱠﺬ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﻣِﻦ ﻧِﺒ‬‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹶﻗ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ ﺃﻱ‬: ‫ﻲ‬ ‫ﻧِﺒ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﻣِﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹶﻗ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻌ ﱠﻠﻬ‬ ‫ﻭ ﺳﻮﺀ ﺍﳊﺎﻝ ﹶﻟ‬ ‫ﺮﺽ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﻤ‬ , ‫ﻭ ﺍﻟﻔﻘ ِﺮ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﻢ ﺑِﺎﻟﺒﺆ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﺎﹶﻗﺒ‬‫ ﺃﻱ ﻋ‬: ‫ﺍ ِﺀ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﺍﻟ‬‫ﺎ ِﺀ ﻭ‬‫ﺒ ﹾﺄﺳ‬‫ﺎ ﺑِﺎﹾﻟ‬‫ﻫ ﹶﻠﻬ‬ ‫ﹶﺃ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻮِﺑ ِﻬ‬‫ﻦ ﹸﺫﻧ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﻮﺑ‬‫ﻳﺘ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺨﻀ‬  ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻲ‬ ‫ ﺃﻱ ﹶﻛ‬: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻋ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﻋ‬ ‫ﻀ‬  ‫ﻳ‬
( ‫ﻲ‬ ‫“ ﹶﻛ‬affinché” introduce il verbo in congiuntivo, come si vedrà nel capitolo 33 );
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹸﻈﻨ‬ ‫ﻢ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ [2:78] “e non [fanno] essi tranne che indovinano”,
‫ﺎ‬‫ﻤﻬ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺭﹶﻗ ٍﺔ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴﻘﹸﻂﹸ ِﻣ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [6:59] “non cade una foglia tranne che [Egli] conosca
essa”;
da safwatu-t-tafāsīr:

‫ﺎ‬‫ﺳﻘﹸﻮ ِﻃﻬ‬ ‫ﺖ‬


 ‫ﻭ ﹾﻗ‬ ‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺠ ِﺮ ِﺇﻻﱠ‬
‫ﺸ‬  ‫ﻳ‬ ‫ ﺃﻱ ﹶﻻ‬: ‫ﺎ‬‫ﻤﻬ‬ ‫ﻌ ﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺭ ﹶﻗ ٍﺔ ِﺇ ﱠﻻ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴﻘﹸﻂﹸ ِﻣ‬
 ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﺭﹶﻗ ﹲﺔ ِﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺴﻘﹸﻂﹸ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬
. ‫ﻬﺎ‬‫ﻋﹶﻠﻴ‬ ‫ﺴﻘﹸﻂﹸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺽ ﺍﱠﻟﺘِﻲ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﺍ َﻷ‬

La frase (che costituisce un’eccezione) può essere introdotta da ‫ﻭ‬ , ‫ﺪ‬ ‫ ﹶﻗ‬, ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ‬‫ﺗﻦ‬‫ﻮ‬‫ﺗﻤ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹶﻓ ﹶ‬ [2:132] “dunque non moriate tranne che siate

musulmani” (per il verbo in modo energico ‫ﺗﻦ‬‫ﻮ‬‫ﺗﻤ‬ si rimanda al capitolo 42),

‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﻡ‬‫ﻐﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻪ ﻓِﻲ ﻇﹸﹶﻠ ٍﻞ ِﻣ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻢ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻨ ﹸﻈﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ [2:210] “forse
aspettano nient’altro che venga da loro Allah nelle ombre di nuvole e gli angeli?”
(si noti che nel Corano spesso il verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﻧ ﹶﻈ‬ ha lo stesso significato del verbo nella 8ª forma
della stessa radice ovvero ‫ﺮ‬
 ‫ﺘ ﹶﻈ‬‫ﻧ‬‫) ِﺍ‬.
La particella ‫ ِﺇﻻﱠ‬a volte viene usata per sostituire ‫ﺮ‬‫ﹶﻏﻴ‬ , e in questo caso viene seguita da

un sostantivo che è nello stesso caso del sostantivo che precede la particella ‫ِﺇﻻﱠ‬ ,
ad esempio:
Capitolo 32: La particella di eccezione 299

‫ﺎ‬‫ﺪﺗ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻪ ﹶﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻬ ﹲﺔ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺎ ﺁِﻟ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻴ ِﻬﻤ‬ ‫[ ﹶﻟ‬21:22] “se ci fossero in essi [altre] divinità oltre
ad Allah, già si sarebbero rovinati [i cieli e la terra]” (dove ‫ ِﺇﻻﱠ‬è sinonimo di ‫ﺮ‬‫ﻏﻴ‬ ‫) ﹶ‬.
Come esercizio si propone la lettura dei seguenti ahādīth:

‫ﻣِﺘﻲ‬ ‫ )) ﹸﻛ ﱡﻞ ﺃﹸ‬:‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ﱠﻥ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻳﺮﺓ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﰊ‬
‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻋﻨِﻲ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﻃﹶﺎ‬ ‫ﻣ‬ )) :‫ﻰ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻳ ﹾﺄﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻳﺎ‬ : ‫ﻰ(( ﻗﹶﺎﻟﻮﺍ‬‫ﻦ ﹶﺃﺑ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ ِﺇ ﱠﻻ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺧﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺒﺨ‬‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻭﻩ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﻰ‬‫ﺪ ﹶﺃﺑ‬ ‫ﺎﻧِﻲ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
‫ﻱ‬  ‫ﺍﹾﻟ‬

Da Abū Hurayra , il Messaggero di Allah disse: “tutta la comunità mia


entrerà in Paradiso tranne chi ha rifiutato”. Dissero: “o Messaggero di Allah e chi
rifiuta?” Disse: “chiunque obbedisce a me, entra in Paradiso e chiunque disobbedisce
a me, certamente ha rifiutato”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ )) ﻻ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﻲ ﺍ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺴﻌﻮﺩ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻋﻦ ﺍﺑﻦ‬
‫ﷲ‬
ُ ‫ﻩ ﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﻞﹲ ﺁﺗ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﻖ‬ ‫ﳊ‬
‫ﻫ ﹶﻠ ﹶﻜِﺘ ِﻪ ﻓِﻲ ﺍ ﹶ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺴ ﱠﻠ ﹶﻄﻪ‬
 ‫ ﹶﻓ‬، ‫ﺎ ﹰﻻ‬‫ﷲ ﻣ‬
ُ ‫ﻩ ﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﻞﹲ ﺁﺗ‬ ‫ﺭ‬ : ‫ﻴ ِﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ِﺇ ﱠﻻ ﰲ ﺍﹾﺛ‬
‫ﺎ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻤﻬ‬ ‫ﻌ ﱢﻠ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﻘﻀِﻲ ِﺑﻬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻓﻬ‬، ‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫ﳊ ﹾﻜ‬
ِ‫ﺍ‬

Da Ibn Mas‘ūd [che] disse: disse il Messaggero di Allah : non c’è invidia
tranne in due [casi]: un uomo al quale ha dato a lui Allah dei beni, e ha reso capace
egli del consumo di essi nel modo giusto, e un uomo al quale ha dato Allah la saggezza,
ed egli giudica con essa e insegna essa”. Lo ha trasmesso al- Bukhārī.

‫ﺎ‬‫ )) ﻣ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋ ﱠﻔﺎﻥ‬ ‫ﻋﹾﺜﻤﺎﻥ ِﺑﻦ‬ ‫ﻋﻦ‬
‫ﺳ ِﻤ ِﻪ‬ ‫ﻊ ﺍ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﷲ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﻻ‬
ِ ‫ﺴ ِﻢ ﺍ‬
 ‫ ِﺑ‬: ‫ﻴ ﹶﻠ ٍﺔ‬ ‫ﺎ ِﺀ ﹸﻛ ﱢﻞ ﹶﻟ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺡ ﹸﻛ ﱢﻞ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺻﺒ‬
 ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﰲ‬ ‫ﺒ ٍﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬
‫ﺮﻩ‬ ‫ﻳﻀ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ِﺇ ﱠﻻ ﹶﻟ‬، ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺙ‬
‫ ﺛﹶﻼ ﹶ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠِﻴ‬ ‫ﻊ ﺍﻟ‬ ‫ﺴﻤِﻴ‬
 ‫ﻮ ﺍﻟ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ ﰲ ﺍﻟ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻲﺀٌ ﰲ ﺍﻷ‬ ‫ﺷ‬
‫ﻮ ﺩﺍﻭﺩ ﻭﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬‫ﻲﺀٌ (( ﺭﻭﺍﻩ ﹶﺃﺑ‬ ‫ﺷ‬
300 Capitolo 32: La particella di eccezione

Da ‘Uthmān bin ‘Affān [che] disse: disse il Messaggero di Allah : non c’è
un servo che dice di mattina ogni giorno e di sera ogni notte: “nel nome di Allah
il Quale non nuoce con il nome Suo [nessuna] cosa in terra ne nel cielo ed Egli
è l’Ascoltatore, il Sapiente”, tre volte, senza che non nuocerà a lui nulla”.
Lo ha trasmesso Abū Dāwūd e at-Tirmidhī.

: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻪ‬ ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺍﺩ‬‫ﺷﺪ‬ ‫ﻮﺭِﺩ ﺑﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋﻦ ﺍ ﹸﳌ‬
(( ‫ﺮ ِﺟﻊ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ِﺑ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹶﻓ ﹾﻠ‬،‫ﻴﻢ‬‫ ﰲ ﺍﻟ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﺻﺒ‬
 ‫ﻢ ﺃﹸ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻌﻞﹸ ﹶﺃ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﺓ ِﺇ ﱠﻻ ِﻣ ﹾﺜﻞﹸ ﻣ‬ ‫ﺎ ﰲ ﺍﻵ ِﺧ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﺍﻟ‬‫)) ﻣ‬
‫ﺭﻭﺍﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬

Da al-Mustawrid bin Shaddād [che] disse: disse il Messaggero di Allah :


“non è questa vita in confronto con altra vita che come quello che mette ognuno di voi
il dito suo nel mare, guardi dunque con che cosa torna [il suo dito]”. Lo ha trasmesso
Muslim (per imperativo ‫ﺮ‬
 ‫ﻨ ﹸﻈ‬‫ﻴ‬‫ ﹶﻓ ﹾﻠ‬si rimanda al paragrafo 36.1).

: ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﹶﺃﻧ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ ِﺀ‬‫ﺭﺩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﺍﻟ‬ ‫ﻋ‬
(( ‫ﻚ ِﺑ ِﻤ ﹾﺜ ٍﻞ‬
 ‫ﻭ ﹶﻟ‬ : ‫ﻚ‬
 ‫ﻠ‬‫ﺐ ِﺇ ﱠﻻ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬
ِ ‫ﻴ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻮ ِﻟﹶﺄﺧِﻴ ِﻪ ِﺑﻈﹶﻬ ِﺮ ﺍﹾﻟ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺴ ِﻠ ٍﻢ‬
 ‫ﺒ ٍﺪ ﻣ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫)) ﻣ‬
‫ﺴﻠِﻢ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬

Da Abū Dardā’ che sentì il Messaggero di Allah dire: “non c’è un servo
musulmano che invoca per il fratello suo nell’assenza [di lui] senza che dica l’angelo:
“e per te lo stesso”. Lo ha trasmesso Muslim.
Capitolo 32: La particella di eccezione 301

32.2 Un po’ di vocabolario

verbo / singolare plurale significato


“che perisce, che va in
‫ﻚ‬
 ‫ﺎِﻟ‬‫ﻫ‬ _
rovina, soggetto a perire;perituro,
mortale”
‫ﻰ‬‫ﹶﺃﺑ‬ _ “non volere, rifiutare”
(discusso nel capitolo 55)
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ _
“uomini, umanità; uomo”

‫ﻣﻲ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﹸﺃ‬ “illetterato, analfabeta”

‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﻣِﻨ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺎِﻧ‬‫ﹶﺃﻣ‬ “desiderio; aspirazione”

‫ﹶﻇﻦ‬ _ “supposizione, congettura;


pensiero”
‫ﺧ ﹶﻄﹰﺄ‬ _
“per sbaglio, erroneamente”

‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﻭ‬ _
“per rivelazione, ispiratamente”

‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺑ ﹾﺄﺳ‬ _
“miseria, povertà”

‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺿﺮ‬
 _
“avversità, sfortuna, disgrazia”
(opposto di ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺳﺮ‬ )

( ‫ﺪ‬‫ﻳ ﹾﻔﺴ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬


 ‫ﹶﻓ‬ _ “rovinarsi, deteriorarsi (anche
moralmente)”

‫ﻫﹶﻠ ﹶﻜ ﹲﺔ‬ _
“perdita totale, rovina”

‫ﻂ‬
‫ﺳﻠﱠ ﹶ‬ _ (2ª forma) “imporre, applicare;
incitare”
Tab. 32.1
302 Capitolo 33: Modo congiuntivo

Capitolo 33

MODO CONGIUNTIVO

33.1 Concetti teorici

Il congiuntivo, in lingua araba chiamato ‫ﺏ‬


 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ , si ottiene dal presente

indicativo, detto ‫ﻉ‬


 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ‬o anche più semplicemente ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ‬.
Le caratteristiche del congiuntivo sono:
a) tutti i verbi che al presente (indicativo) finiscono con la damma sull’ultima lettera
radicale del verbo, in congiuntivo al posto di essa prendono la fatha (la 1ª persona
singolare, duale e plurale; la 2ª persona singolare maschile; la 3ª persona singolare maschile
e femminile);
b) il suffisso [na] della 2ª e 3ª persona duale maschile e femminile, della 2ª persona
singolare femminile e anche della 2ª e 3ª persona plurale maschile viene soppresso;
c) soltanto le voci verbali della 2ª e 3ª persona plurale femminile rimangono uguali a quelle
del presente indicativo;
d) il suffisso [ni] del duale viene soppresso;
e) il verbo in congiuntivo della 2ª e 3ª persona maschile plurale al posto del suffisso
soppresso [na] acquista alif. Questa alif finale non viene pronunciata.
La seguente Tabella 33.1 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬nel modo congiuntivo.
Capitolo 33: Modo congiuntivo 303

singolare duale plurale


1ª persona
maschile / femminile
‫ﺐ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻛﺘ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬
2ª persona maschile ‫ﺐ‬
 ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
2ª persona femminile ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﺐ‬
 ‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
3ª persona femminile ‫ﺐ‬
 ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
Tab. 33.1

Si osservi anche la Tabella 33.2 , ponendo l’attenzione sulle desinenze.

Trasformazione da indicativo a congiuntivo


1ª persona singolare  ‫ ← ﹶﺃ ﹾﻛﺘ‬‫ﺐ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛﺘ‬
‫ﺐ‬
maschile/ femminile
damma dell’ultima lettera radicale si trasforma in fatha
2ª persona singolare  ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﺐ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺐ‬
maschile
damma dell’ultima lettera radicale si trasforma in fatha

2ª persona singolare
‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ←‫ِﺒﲔ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
femminile il suffisso [na] viene soppresso (perché è preceduto da
una vocale lunga ovvero ī )

3ª persona singolare
 ‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﺐ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺐ‬
maschile
damma dell’ultima lettera radicale si trasforma in fatha

3ª persona singolare
 ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﺐ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺐ‬
femminile
damma dell’ultima lettera radicale si trasforma in fatha

1ª persona duale e
 ‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﺐ‬‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺐ‬
plurale
damma dell’ultima lettera radicale si trasforma in fatha
304 Capitolo 33: Modo congiuntivo

2ª persona duale
‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺒﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
maschile e il suffisso [ni] viene soppresso (perché è preceduto da
femminile
una vocale lunga ovvero ā ) ← ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺒﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
3ª persona duale
il suffisso [ni] viene soppresso (perché è preceduto da
maschile
una vocale lunga ovvero ā ) ←‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺒﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
3ª persona duale
il suffisso [ni] viene soppresso (perché è preceduto da
femminile
una vocale lunga ovvero ā ) ← ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona plurale
‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
maschile il suffisso [na] viene soppresso; dopo [ū] viene aggiunta la alif
prostetica
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ←‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona plurale
la forma del verbo è uguale a quello del presente;
femminile
il suffisso [na] non viene soppresso perché non è preceduto da
nessuna vocale (ma da sukūn)
‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ← ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona plurale
il suffisso [na] viene soppresso; dopo [ū] viene aggiunta la alif
maschile
prostetica←‫ﻮﻥﹶ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻜ‬
‫ﻳ ﹾ‬
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ←‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona plurale
la forma del verbo è uguale a quello del presente;
femminile
il suffisso [na] non viene soppresso perché non è preceduto da
nessuna vocale (ma da sukūn)
Tab. 33.2
Le forme derivate dai verbi regolari prendono le desinenze di ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
non mostrando nessuna irregolarità. La seguente Tabella 33.3 mostra la coniugazione
del verbo ‫ﺮ‬
‫ﺸ‬‫ﺑ ﱠ‬ (“dare notizie, annunciare”) in presente indicativo e nel modo congiuntivo.
Capitolo 33: Modo congiuntivo 305

singolare duale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile/ femminile
‫ﺮ‬ ‫ﺑﺸﱢ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺑ ﱢ‬‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸﱢ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺸﺮِﻳ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺸﺮِﻱ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸﱢ‬‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬
plurale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile/ femminile
‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸﱢ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺸﱢﺮ‬‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺸﱢﺮ‬‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﺑ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬
Tab. 33.3
306 Capitolo 33: Modo congiuntivo

La seguente Tabella 33.4 mostra la coniugazione dei verbi ‫ﻕ‬


 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬‫ ِﺍ‬,‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ in
congiuntivo.

singolare
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile/ femminile
‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻧ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺪﻗِﻲ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘ ِﻘ ِﻤﻲ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﻐ ِﻔﺮِﻱ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
Capitolo 33: Modo congiuntivo 307

plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺪﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺪﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 33.4

Si noti che la alif finale della 2ª e 3ª persona plurale maschile cade sempre quando al verbo
viene aggiunto un pronome personale suffisso; esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬‫ﺸﺮ‬ ‫ﺒ ﱢ‬‫ﻳ‬ ← ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ + ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺸﱢﺮ‬‫ﻳ‬
‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ← ‫ﻩ‬ + ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
‫ﺧﹸﻠﻮﻫﺎ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ← ‫ ﻫﺎ‬+ ‫ﺧﹸﻠﻮﺍ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ .

33.2 L’uso del congiuntivo


Prima di passare a questo argomento bisogna sottolineare che il congiuntivo della lingua
araba ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ non corrisponde in tutto né nell’uso né nel significato
al congiuntivo della lingua italiana; tuttavia esistono delle semplici regole che chiariscono
l’uso di ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ‬. Il congiuntivo si usa nei casi di seguito elencati.
a) Il verbo in congiuntivo è introdotto dalla particella di negazione ‫ﻦ‬ ‫“ ﹶﻟ‬non”. Questa
particella esprime una forte negazione del futuro:
308 Capitolo 33: Modo congiuntivo

‫ﻕ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﺐ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﺴ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﺫ‬ ‫“ ﹶﻟ‬non andrò al mercato” (come negazione della frase:

‫ﻕ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﺴ‬‫ﻫﺐ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹾﺫ‬ “andrò al mercato”).
Esempi dal Corano:
‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ‬‫ﺎ ٍﻡ ﻭ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﻃﻌ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻰ ﹶﻟ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﹸﻗ ﹾﻠ‬ [2:61] “e quando diceste: o Mūsā! Non
pazienteremo [più] a un alimento unico”,
‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﹶﻠﻬ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻭِﺇﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺭﻳ‬‫ﺟﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻰ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻴﻬ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬ [5:22] “dissero:
o Mūsā! In verità in essa c’è un popolo tiranno e in verità noi non entreremo in essa
finché escano da essa” (per ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ vedere pagina 310),
‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ ﺁ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻚ ِﺇﻻﱠ‬
 ‫ﻮ ِﻣ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻦ ﻳ‬ ‫[ ﹶﻟ‬11:36] “non crederà del popolo tuo tranne chi già
ha creduto”,
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﲑ ِﺑﻤ‬ ‫ﺧِﺒ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﹸﻠﻬ‬ ‫ﺎ َﺀ ﹶﺃ‬‫ﺎ ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‬‫ﻧ ﹾﻔﺴ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺆ ﱢﺧ‬ ‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [63:11] “ma non prorogherà
Allah a un’anima quando è giunto il termine suo, e Allah è informato di quello che
fate”.
‫ﻦ‬ ‫ﹶﻟ‬ può essere sostituita da ‫ﻑ ﹶﻻ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ che invece richiede il verbo al presente e non in
congiuntivo; ad esempio la frase:

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻑ ﹶﻻ‬


 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ “non saprete” è la negazione della frase: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ “saprete”.
b) ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ viene anche usato dopo alcune congiunzioni che introducono
la frase subordinata; queste congiunzioni sono:

1) ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬dal significato “che”


‫ﺎ‬‫ﺤ ِﺮ ِﻫﻤ‬
‫ﺴ‬
ِ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﺿ ﹸﻜ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﺨ ِﺮﺟ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮِﻳﺪ‬‫ﺍ ِﻥ ﻳ‬‫ﺎ ِﺣﺮ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ ﹶﻟﺴ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ ﹾﻥ‬ [20:63] “hanno
detto: invero questi due sono certamente maghi, vogliono che scaccino voi dalla terra
vostra con la magia loro” (esempio già riportato nel paragrafo 6.6),
‫ﺎ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺧﻄﹶﺎﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻳ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻤﻊ‬ ‫ﻧ ﹾﻄ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺇﻧ‬ [26:51] “in verità noi speriamo che perdoni a noi
il Signore nostro i peccati nostri”,
Capitolo 33: Modo congiuntivo 309

‫ﺮ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻧ ﹾﻜﻔﹸ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻭ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﺇ ﹾﺫ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻴ ِﻞ‬‫ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻣ ﹾﻜﺮ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺳ‬ ‫ﻦ ﭐ‬ ‫ﻀ ِﻌﻔﹸﻮﺍ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬
 ‫ﺳﺘ‬ ‫ﻦ ﭐ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﺍ‬‫ﺍﺩ‬‫ ﺃﹶﻧﺪ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻭ‬
[34:33] “e diranno coloro che erano considerati deboli a coloro che erano orgogliosi:
“anzi, [fu] il complotto di notte e di giorno quando ordinavate a noi che miscredessimo
in Allah e rendessimo a Lui dei simili”,
‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺑﺤ‬‫ﺗ ﹾﺬ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ [2:67] “in verità Allah ordina a voi che macelliate
una giovenca”,
‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺴ ِﻬ‬
ِ ‫ﻭﺃﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍِﻟ ِﻬ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﻭﺍ ِﺑﹶﺄ‬‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﻳﺠ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻭ ﹶﻛ ِﺮﻫ‬ [9:81] “e hanno odiato che lottino
con i beni loro e con loro stessi sul cammino di Allah”,
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺎﺑ‬‫ﻢ ِﻛﺘ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻨ ﱢﺰ ﹶﻝ‬‫ﺗ‬ ‫ﺏ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫﻞﹸ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﺴﹶﺄﻟﹸ‬
 ‫ﻳ‬ [4:153] “chiede a te la gente
del Libro che [tu] faccia scendere su di loro un libro dal cielo”.

Si noti che quando il soggetto è comune per la frase principale e subordinata, tutti i verbi
devono accordare con tale soggetto; ad esempio nella frase:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺐ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ ﹾﺫ‬ ‫ﹸﺃﺭِﻳ‬ “voglio andare alla moschea” il soggetto della frase

principale e di quella subordinata è ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻧ‬ ‫ﺪ‬ ‫“ ﹸﺃﺭِﻳ‬voglio” accorda con


“io”, quindi il verbo

il soggetto ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻧ‬, e con il verbo in congiuntivo della frase subordinata ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫[“ ﹶﺃ ﹾﺫ‬io] vada”;
si sottolinea che la traduzione letterale della frase precedente sarebbe: “voglio che [io]
vada alla moschea” , così come visto nei precedenti versetti del Corano (ad esempio [9:81]
).
In italiano invece il verbo della frase subordinata di norma in questi casi viene tradotto
tramite l’infinito. Altri esempi:
‫ﺮﺑِﻲ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺮِﻳﺪِﻳ‬‫ﺎﺫﹶﺍ ﺗ‬‫ﻣ‬ “cosa vuoi che [tu] beva?” (si direbbe in italiano: “cosa vuoi
bere?”),
‫ﺌﹰﺎ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻠ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ “[esse] vogliono che mangino qualcosa” (si direbbe in italiano:
“[esse] vogliono mangiare qualcosa”).

Esempi dal Corano:


‫ﻪ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻋﺒ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ﺎ ﺃﹸ ِﻣ‬‫ﻧﻤ‬‫ِﺇ‬ [13:36] “soltanto sono stato ordinato che [io] adori Allah”,
310 Capitolo 33: Modo congiuntivo

‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻫِﻠ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺠ‬ ‫ﻮ ﹸﺫ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﻋ‬2:67] “disse: mi rifugio in Allah che [io] sia tra
gli ignoranti”,
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻠﹸﻮﺍ ﭐﹾﻟ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫ﻡ‬ ‫[ ﹶﺃ‬2:214] “oppure credete che entrerete in Paradiso […] ?”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺍ‬‫ﻐﺮ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ‬‫ﺰﺕ‬ ‫ﺠ‬  ‫ﻋ‬ ‫[ ﹶﺃ‬5:31] “forse sono incapace [io] che sia come questo
corvo?”.

Invece nel caso di due soggetti diversi, ogni verbo della frase accorda con il soggetto
al quale si riferisce; ad esempio:
‫ﺮ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻧ ﹾﻜﻔﹸ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻭ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ “ordinate a noi che miscrediamo in Allah” (dove il soggetto
del verbo ‫ﻥ‬ ‫ﻭ ﹶ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ è ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬, e ‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ è il soggetto del verbo ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹾﻜﻔﹸ‬ in congiuntivo);
2) ‫ ِﻝ‬dal significato “per”
‫ﻮﺍ ﻓِﻴ ِﻪ‬‫ﺴﻜﹸﻨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻴ ﹶﻞ ِﻟ‬‫ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫[ ﻫ‬10:67] “Egli è Colui che ha fatto per voi la notte
affinché riposiate in essa”;
3) ‫ ِﻟﹶﺄ ﹾﻥ‬, ‫ﻲ‬ ‫ ِﻟ ﹶﻜ‬,‫ﹶﻛﻲ‬ dal significato “affinché, allo scopo di, al fine di”

‫ﺰ ﹶﻥ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻩ ِﺇﻟﹶﻰ ﹸﺃﻣﱢ ِﻪ ﹶﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬28:13] “e abbiamo restituito lui alla madre
sua affinché si consolasse l’occhio suo e non si affliggesse”;
4) ‫ﺣﺘﱠﻰ‬ dal significato “finché, fino a quando”
‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﹶﻠﻬ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﹶﻟ‬5:22] “non entreremo in essa finché usciranno da essa”.
Esempi dalla Sunna:

‫ﻳ ِﻠﺞ‬ ‫ )) ﻻ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ‬


 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻳﺮ ِﺓ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ‬
‫ ﰲ ﺳﺒﻴ ِﻞ‬‫ﺎﺭ‬‫ ﹸﻏﺒ‬‫ﺘ ِﻤﻊ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﻉ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
‫ ﰲ ﺍﻟ ﱠ‬‫ﺒﻦ‬‫ﺩ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳﻌ‬ ‫ﺣﱠﺘﻰ‬ ‫ﻴ ِﺔ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑﻜﹶﻰ ِﻣ‬ ‫ﺟﻞﹲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺍﻟﻨﱠﺎ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﻩ ﺍﻟﱢﺘ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﻢ‬ ‫ﻬﱠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ‬‫ﺩﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
‫ﻱ‬

Da Abū Hurayra [che] disse, disse il Messaggero di Allah : “non entra


nel Fuoco un uomo che ha pianto per il timore di Allah finché tornerà il latte
Capitolo 33: Modo congiuntivo 311

nella mammella, e non si riuniranno la polvere sul sentiero di Allah e il fumo


dell’Inferno”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.
‫ﻋ ِﻦ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ‬
 ‫ﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺎ ِﺩ ِﻡ‬‫ ﺧ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻚ‬
ٍ ‫ﺎِﻟ‬‫ﺑ ِﻦ ﻣ‬ ‫ﺲ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺰ ﹶﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻋ‬
((‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺐ ِﻟ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺐ ِﻟﹶﺄﺧِﻴ ِﻪ ﻣ‬
‫ﺤ ﱠ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺣﺘﱠﻰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ )) ﹶﻻ ﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ‬
 ‫ﻨِﺒ ﱢﻲ‬‫ﺍﻟ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬

Da Abū Hamza Anas bin Mālik servo del Messaggero di Allah ,

dal Profeta [che disse]: “non crederà nessuno di voi finché desideri per
il fratello suo quello che desidera per se stesso”. Lo ha trasmesso Muslim.

‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ )) ﹶﻻ ﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ‬


 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﹶﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬:‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺲ ﺑِﻦ ﻣﺎﻟﻚ‬‫ﻦ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺪ‬‫ﺣﻤ‬ ‫ﻩ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ ((‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺱ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﻭ ﺍﻟﻨﱠﺎ‬ ‫ﺍِﻟ ِﺪ ِﻩ‬‫ﻭ ﻭ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﺪ ِﻩ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ ِﻪ ِﻣ‬ ‫ﺐ ِﺇﹶﻟ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺣﺘﱠﻰ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﹶﺃ‬

Da Anas bin Mālik [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “non


crederà nessuno di voi finché [io] sia più amato a lui del figlio suo, del padre suo, e
degli uomini tutti ”. Lo ha trasmesso Ahmad.
Tutte queste congiunzioni possono essere precedute dalla particella della negazione ‫ﹶﻻ‬ .
Si noti:
‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ + ‫ﹶﻻ‬ → ‫“ ﹶﺃ ﱠﻻ‬che non” , ‫ِﻟﹶﺄ ﹾﻥ‬ + ‫“ ِﻟﹶﺄ ﱠﻻ → ﹶﻻ‬per non”, ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ + ‫ﹶﻻ‬ → ‫ﺣﺘﱠﻰ ﹶﻻ‬ “affinché
non”, ‫ﻲ‬
 ‫ ﹶﻛ‬+ ‫ﹶﻻ‬ → ‫ﻲ ﹶﻻ‬ ‫“ ﹶﻛ‬per non”, ‫ﻲ‬ ‫ ِﻟ ﹶﻜ‬+ ‫ﹶﻻ‬ → ‫ﻲ ﹶﻻ‬ ‫“ ِﻟ ﹶﻜ‬per non”.
Solamente la congiunzione ‫“ ِﻝ‬per” non viene mai usata con la particella ‫ﹶﻻ‬ per formare
la frase subordinata negativa.

Esempi dal Corano:


‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺘ‬‫ﺗﻜﹸﻮ ﹶﻥ ِﻓ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃﻻﱠ‬‫ﺴﺒ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ [5:71] “e credettero che non sarebbe stata [nessuna] punizione”,
‫ﺎ‬‫ﺳ ِﻮﻳ‬ ‫ﺎ ٍﻝ‬‫ﺙ ﹶﻟﻴ‬ ‫ﻼ ﹶ‬ ‫ﺱ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﭐﻟﻨ‬ ‫ ﹶﻜﱢﻠ‬‫ﻚ ﹶﺃﻻﱠ ﺗ‬
 ‫ﻳﺘ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺁ‬19:10] “disse: il segno tuo [sarà] che
non parlerai alla gente per tre notti [pur essendo] sano”,
312 Capitolo 33: Modo congiuntivo

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺘ‬‫ﺗﻜﹸﻮ ﹶﻥ ِﻓ‬ ‫ﻰ ﹶﻻ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎِﺗﻠﹸﻮﻫ‬ [2:193] “e combatteteli finché non ci sarà [più]
politeismo”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻰ ﻻ ﻳﺒﻘﻰ ﺷﺮﻙ ﻋﻠﻰ ﻭﺟﻪ ﺍﻷﺭﺽ‬‫ﺣﺘ‬ : ‫ﻨﺔﹲ‬‫ﺘ‬ ‫ِﻓ‬
‫ﻴﺌﹰﺎ ِﺇﻥﱠ‬‫ﺷ‬ ‫ﺪ ِﻋ ﹾﻠ ٍﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻲ ﹶﻻ‬ ‫ ِﺮ ِﻟ ﹶﻜ‬‫ﻤ‬‫ﺭ ﹶﺫ ِﻝ ﭐﹾﻟﻌ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻣﻦ‬ ‫ﻭﻣِﻨﻜﹸﻢ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮﻓﱠﺎ ﹸﻛ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻢ ﹸﺛ‬ ‫ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻜﹸ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬
‫ﺮ‬ ‫ﻢ ﹶﻗﺪِﻳ‬ ‫ﻋﻠِﻴ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﭐﻟَﹶﻠﱠ‬
[16:70] “e Allah ha creato voi, poi farà morire voi e tra di voi c’è chi sarà rimandato
fino alla più vile delle età affinché non sappia dopo la conoscenza [nessuna] cosa, in
verità Allah è Sapiente, Potente”.
Quando si vuole negare soltanto il secondo verbo della frase subordinata introdotta da ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬,
si ricorre all’uso della particella negativa ‫ﻻ‬
‫ ﹶ‬senza ripetere la congiunzione ‫ ;ﹶﺃ ﹾﻥ‬ad esempio:
‫ﻙ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺸ ِﺮ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ ﻧ‬ ‫ﺪﻩ‬ ‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻣ‬ ‫( ﹶﺃ‬invece di: ‫ﻙ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺸ ِﺮ‬
 ‫ﻭ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﻻ ﻧ‬ ).
Esempio dal Corano:
‫ﻙ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺷ ِﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ﺃﹸ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻋﺒ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ﺎ ﺃﹸ ِﻣ‬‫ﻧﻤ‬‫ِﺇ‬ [13:36] “soltanto sono stato ordinato che [io]
adori Allah e [che] non associ a Lui [alcunché]”.

Il congiuntivo è in stretto rapporto con il verbo della frase principale. Esso invece non può
essere usato nella frase subordinata quando non dipende dal verbo principale. In tal caso
il verbo viene messo al presente o al passato indicativo; si osservi:

‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻫﺪِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻧﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻨ‬‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺻ‬


 ‫ﺪ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﻗ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻦ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ ‫ﻤِﺌ‬ ‫ﺗ ﹾﻄ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻧ ﹾﺄﻛﹸ ﹶﻞ ِﻣ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻧﺮِﻳ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬
[5:113] “dissero: vogliamo che mangiamo da essa e [che] si tranquillizzino i cuori
nostri, e [che] sappiamo che hai detto la verità a noi, e [che] siamo su di essa tra
i testimoni” (per il verbo ‫ﻤﹶﺄﻥﱠ‬
 ‫ ِﺍ ﹾﻃ‬si rimanda al capitolo 52),
‫ﺣﻨِﻴ ٍﺬ‬ ‫ﺠ ٍﻞ‬
 ‫ﺎ َﺀ ِﺑ ِﻌ‬‫ﺚ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺟ‬
‫ﺎ ﹶﻟِﺒ ﹶ‬‫ﹶﻓﻤ‬ [11:69] “dunque non restò [tranne] che venisse con
un vitello arrostito”,
‫ﻮﺗِﻲ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ ِﺇ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﻴﻨِﻲ‬‫ﺑ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻍ ﭐﻟ‬
‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻌ ِﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ِﻭ ِﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ َﺀ ِﺑ ﹸﻜ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﺠ ِﻦ‬
‫ﺴ‬
‫ﻦ ﭐﻟ ﱢ‬ ‫ﺟﻨِﻲ ِﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃ‬
[12:100] “quando [Egli] ha fatto uscire me dalla prigione e ha condotto voi dal deserto
dopo che ha istigato il satana tra me e tra i fratelli miei”.
Capitolo 33: Modo congiuntivo 313

Il congiuntivo viene usato anche di seguito alle congiunzioni seguenti:


a) ‫ﻑ‬
 “sicché, in modo che”
‫ﻪ‬ ‫ﻡ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺤﻠﱡﻮﺍ ﻣ‬
ِ ‫ﻪ ﹶﻓﻴ‬ ‫ﻡ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹶﺓ ﻣ‬ ‫ﺍ ِﻃﺌﹸﻮﺍ ِﻋ‬‫ﻴﻮ‬‫ﺎ ِﻟ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻪ ﻋ‬ ‫ﻧ‬‫ﻮ‬‫ﺤ ﱢﺮﻣ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻣ‬‫ ﻋ‬‫ﻧﻪ‬‫ﺤﻠﱡﻮ‬
ِ ‫ﻳ‬
[9:37] “legalizzano esso un anno e sacralizzano esso un [altro] anno per accordare
il numero di ciò che ha sacralizzato Allah, in modo che [essi] legalizzino quello che
ha sacralizzato Allah”,
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺮ ﹶﻛ‬ ‫ﻨﻈﹸ‬‫ﺽ ﹶﻓﻴ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺨِﻠ ﹶﻔﻜﹸ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻬِﻠ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬
[7:129] “può essere che il Signore vostro distrugga il nemico vostro e renda successori
voi sulla terra in modo che [Egli] guardi come agite”;
da safwatu-t-tafāsīr:
‫ ﺃﻱ ﻟﻌﻞ‬: ‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﺮ ﹶﻛ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬‫ﺽ ﹶﻓﻴ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺨ ِﻠ ﹶﻔﻜﹸ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﱠﻭﻛﹸ‬‫ﻋﺪ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻬ ِﻠ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬
‫ﻢ ﰲ ﺃﺭﺿﻬﻢ ﺑﻌﺪ ﻫﻼﻛﻬﻢ ﻭ ﻳﻨﻈﺮ ﻛﻴﻒ‬‫ ﻭ ﳚﻌﻠﻜﻢ ﲣﻠﻔﻮ‬‫ﻣﻪ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻮﻥ ﻭ ﹶﻗ‬‫ﺮﻋ‬ ‫ﺭﺑﻜﻢ ﺃﻥ ﻳﻬﻠﻚ ِﻓ‬
‫ﺗﻌﻤﻠﻮﻥ ﺑﻌﺪ ﺍﺳﺘﺨﻼﻓﻜﻢ ﻣﻦ ﺍﻹﺻﻼﺡ ﻭ ﺍﻹﻓﺴﺎﺩ‬
Vedere anche pagina 481.
b) ‫ﻭ‬
 “e intanto”
‫ﺍ‬‫ﺍ ﹶﻛِﺜﲑ‬‫ﻴﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﻪ ﻓِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻌﺴ‬ ‫ﹶﻓ‬ [4:19] “allora può essere che odiate
una cosa e intanto mette Allah in essa un bene grande”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻢ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻭﺍ ِﻣ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﺟ‬ ‫ﻪ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻌﹶﻠ ِﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻟﻤ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻠﹸﻮﺍ ﭐﹾﻟ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃ‬
[3:142] “credete [forse] che entrerete nel Paradiso e intanto non conosca [ancora]
Allah coloro che combattono tra di voi e conosca i pazienti?”;
da safwatu at-tafāsīr:
‫ ﺃﻱ ﻭ ﳌﱠﺎ ﲡﺎﻫﺪﻭﺍ ﰲ ﺳﺒﻴﻠﻪ‬: ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﺼﱠﺎِﺑﺮِﻳ‬ ‫ﻌ ﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﻭﺍ ِﻣ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﺟ‬ ‫ﻪ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻌ ﹶﻠ ِﻢ ﭐﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻟﻤﱠﺎ‬
‫ﺪﺍﺋﺪ ؟‬‫ﻓﻴﻌﻠﻢ ﺍﷲ ﺟﻬﺎﺩﻛﻢ ﻭ ﺻﱪﻛﻢ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺸ‬
c) ‫ﻭ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬tranne che; oppure; affinché”:
‫ﻊ ِﺇﻟﹶﻰ ﺩِﻳِﻨ ِﻪ ﭐﻟ ﹶﻘ ِﺪ ِﱘ‬ ‫ﺮ ِﺟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ‬‫ﹶﻠ‬‫ﻚ ﹶﻟﹶﺄ ﹾﻗﺘ‬
 ‫ﻠ‬‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﹾﻟﻤ‬disse il re: certamente ucciderò lui oppure
tornerà alla religione sua vecchia”,
314 Capitolo 33: Modo congiuntivo

‫ﺣﻘﱢﻲ‬ ‫ﻴﻨِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻄ ِﻌ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬


 ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺰ‬ ‫“ ﹶﻟﹶﺄﹾﻟ‬costringerò te affinché [tu] dia a me il diritto mio” (in questi
due esempi si è anticipato la struttura del verbo in modo energico affrontato nel capitolo
42);
d) ً‫“ ﺇِﺫﺍ‬in quel caso” (scritto anche ‫ ﺇِﺫﹰﺍ ;)ِﺇ ﹶﺫ ﹾﻥ‬introduce il verbo in congiuntivo quando
questo verbo si riferisce al futuro e segue subito ‫ﺇِﺫﹰﺍ‬ ; tra il verbo in congiuntivo e ‫ﺇِﺫﹰﺍ‬
possono però stare il giuramento o la particella della negazione ‫ﻻ‬
‫; ﹶ‬esempi:
‫ﻚ‬
 ‫ﻣ‬ ‫“ ﺇِﺫﹰﺍ ﺃﹸ ﹾﻛ ِﺮ‬in quel caso onorerò te”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﺃﹸ ﹾﻛ ِﺮ‬ ‫“ ﺇِﺫﹰﺍ‬in quel caso, per Allah, onorerò te”.
Però quando ‫ ﺇِﺫﹰﺍ‬segue ‫ﻭ‬  oppure ‫( ﻓﹶـ‬dal significato “e, dunque”) allora il verbo può essere
sia in indicativo che in congiuntivo:
‫ﻼ‬
‫ﻚ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬
 ‫ﺧ ﹾﻠ ﹶﻔ‬ ‫ﺒﺜﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﻭ ﺇِﺫﹰﺍ ﹶﻻ‬ [17:76] “e in tal caso, non sarebbero rimasti dopo di te
tranne poco [tempo]”.
È importante sapere che nella lingua araba (al contrario della lingua italiana) il verbo in
congiuntivo non viene usato nel periodo ipotetico. Per esprimere una frase come:
“se conoscessi la lingua araba, tradurrei un libro” l’arabo ricorre all’uso delle voci verbali
dell’indicativo del passato / presente oppure dell’apocopato ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
(l’argomento verrà affrontato nei capitoli 46 e 47).

33.3 Coniugazione dei verbi irregolari in congiuntivo


Solamente i verbi con la terza debole e le loro forme derivate mostrano delle irregolarità
nella coniugazione in modo congiuntivo.

I verbi tipo “laqiya”


I verbi di terza debole che al presente terminano in ‫ﻯ‬
 , nel congiuntivo perdono i loro
suffissi ‫ﻥ‬
ِ (duale) e ‫( ﹶﻥ‬tranne nel caso della 2ª e 3ª persona plurale femminile ). Per il resto
si coniugano esattamente come al presente. Vedere la successiva Tabella 33.5.
Capitolo 33: Modo congiuntivo 315

singolare duale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻴﺎ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬

plurale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
Tab. 33.5

I verbi tipo “ramā” e “da‘ā”


I verbi di terza debole che al presente terminano in ‫ ِﻱ‬oppure ‫ ُﻭ‬al congiuntivo ottengono
la fatha sull’ultima lettera della radice (nella 1ª, 2ª , 3ª persona maschile, nella 1ª e 3ª
persona femminile singolare e anche nella 1ª persona plurale). Inoltre al congiuntivo questi
316 Capitolo 33: Modo congiuntivo

tipi di verbi perdono i loro suffissi ‫ِﻥ‬ (duale) e ‫ﹶﻥ‬ (tranne nel caso della 2ª e 3ª persona
plurale femminile ). Vedere la successiva Tabella 33.6 a e b.

singolare duale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻮ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺩﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﹶﺍ ِﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺪ ِﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪﻋِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬
plurale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬
2ªpersona femminile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 33.6 a
Capitolo 33: Modo congiuntivo 317

singolare duale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺭﻣِﻲ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺭ ِﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺗ‬
plurale
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺮﻣِﻲ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 33.6 b

Il congiuntivo delle forme derivate dei verbi irregolari di terza debole

Per le forme derivate dei verbi di terza debole, il congiuntivo si ottiene coniugando come
per il verbo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬
.
Si osservino gli esempi:
318 Capitolo 33: Modo congiuntivo

‫ﻰ‬‫ﺩﻋ‬ ‫“ ِﺍ‬pretendere”, ‫ﺪﻋِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ( ‫ﻉ‬  ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫) ﹶﺍﹾﻟ‬, ‫ﻲ‬ ‫ﺪ ِﻋ‬ ‫ﻳ‬ ( ‫ﺏ‬  ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫;) ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻰ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫“ ِﺍﹾﻟ‬incontrarsi”, ‫ﺘﻘِﻲ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ( ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫) ﹶﺍﹾﻟ‬, ‫ﻲ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ( ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ) ﹶﺍﹾﻟ‬.

33.4 Uso e significato di “mā kāna”

Esiste nel Corano una forma di frase ricorrente nella quale è applicato ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
quando lo schema logico è del tipo seguente:

a) ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻣ‬ + soggetto + ‫ِﻝ‬ + verbo in congiuntivo (dal significato: “non è da qualcuno
fare qualcosa”);
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻊ ِﺇﳝ‬ ‫ﻴﻀِﻴ‬‫ﻪ ِﻟ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [2:143] “e non è da Allah che perda la fede vostra”,
‫ﺐ‬ِ ‫ﻦ ﭐﻟﻄﱠﱢﻴ‬ ‫ﺚ ِﻣ‬ ‫ﺨﺒِﻴ ﹶ‬  ‫ﺰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳﻤِﻴ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺭ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻴ ﹶﺬ‬‫ﻪ ِﻟ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫[ ﻣ‬3:179]
“non è da Allah che lasci i credenti in ciò che siete voi in esso finché distingue il cattivo
dal buono”,
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﺪ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻀﻞﱠ ﹶﻗ‬
ِ ‫ﻪ ِﻟﻴ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [9:115] “e non è da Allah che svii un popolo
dopo che ha guidato esso”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻈِﻠﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬
 ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻦ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻤﻬ‬ ‫ﻴ ﹾﻈِﻠ‬‫ﻪ ِﻟ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [29:40] “non è da Allah che
maltratti essi, ma furono essi che se stessi maltrattarono”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺼِﻠﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﹸﻠﻬ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻯ ِﺑﻈﹸ ﹾﻠ ٍﻢ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬
 ‫ﻬِﻠ‬ ‫ﻚ ِﻟﻴ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻭﻣ‬ [11:117] “e non è dal Signore tuo
che distrugga le città con ingiustizia mentre gli abitanti di esse sono dei devoti”.
b) ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻣ‬ + ‫ِﻝ‬ + nome in genitivo + ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬+ verbo in congiuntivo (del significato: “non è
dato a qualcuno di fare qualcosa”, “non è da qualcuno fare qualcosa”);
‫ﺧ ﹶﻄﹰﺄ‬ ‫ﺎ ِﺇﻻﱠ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﻞ‬‫ﻳ ﹾﻘﺘ‬ ‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻤ‬‫ﻭﻣ‬ [4:92] “non è dato a un credente che uccida
un credente tranne per sbaglio”,
‫ﻭﹶﻟ ٍﺪ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹶﺬ ِﻣ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫[ ﻣ‬19:35] “non è da Allah che prenda un figlio”,
‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮ‬‫ﻌﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﲔ ﹶﺃ ﹾﻥ‬  ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬
 ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬‫[ ﻣ‬9:17] “non è dato ai politeisti che popolino
le moschee di Allah”,
Capitolo 33: Modo congiuntivo 319

‫ﺕ ِﺇﻻﱠ ِﺑِﺈ ﹾﺫ ِﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬


 ‫ﻮ‬‫ﺗﻤ‬ ‫ﺲ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
ٍ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﻭﻣ‬ [3:145] “e non è dato a una persona che muoia
tranne che con il permesso di Allah”,
‫ﻢ‬ ‫ﻣ ِﺮ ِﻫ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺮﺓﹸ ِﻣ‬ ‫ﻴ‬‫ﺨ‬
ِ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﻟﻬ‬ ‫ﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻮﹸﻟ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻰ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻨ ٍﺔ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻗﻀ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ﻣ‬ ‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻤ‬‫ﻭﻣ‬
[33:36] “non è dato a un credente né a una credente, quando ha decretato Allah
e l’Inviato Suo un ordine, che sia a essi una scelta [diversa] dall’ordine loro [di Allah
e del Suo Messaggero]” ,
‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬‫ﻌ ِﺪ ِﻩ ﹶﺃ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺟﻪ‬ ‫ﺍ‬‫ﺯﻭ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻨ ِﻜﺤ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺆﺫﹸﻭﺍ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﻭﻣ‬
[33:53] “e non è dato a voi che nuociate al Messaggero di Allah né che sposiate le
mogli sue dopo di lui mai” (dove ‫ﻥ‬
‫ﹶﺃ ﹾ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ sta per ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﻭﻣ‬ ).
320 Capitolo 33: Modo congiuntivo

33.5 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﻕ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺳ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﹶﺃ‬ “mercato”

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﺒ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺟﺒ‬ “tiranno, oppressore; violento,


prepotente”
‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ (2ª forma) “ritardare; rimandare,
concedere dilazioni”
( ‫ﻤﻊ‬ ‫ﻳ ﹾﻄ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻃ‬ _
“sperare”

‫ﺧﻄِﻴﺌ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﻄﹶﺎﻳ‬ “sbaglio; colpa; misfatto; peccato”

‫ِﻧﺪ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻧﺪ‬‫ﹶﺃ‬ “socio, compagno; simile, analogo;


pari”
( ‫ﺑﺢ‬‫ﻳ ﹾﺬ‬ ) ‫ﺢ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺫ‬ _
“macellare”

( ‫ﻮ ﹸﺫ‬‫ﻳﻌ‬ ) ‫ﺎ ﹶﺫ ﺑِـ‬‫ﻋ‬ _
“rifugiarsi in” (Allah)

( ‫ﺴﺐ‬
‫ﺤ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ _
“credere, pensare”

( ‫ﺰ‬‫ﻌﺠ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺰ‬ ‫ﺠ‬


 ‫ﻋ‬ _ “essere incapace, non riuscire”
(a fare qualcosa)
‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﹸﻏﺮ‬ _
“corvo”

( ‫ﺴﻜﹸﻦ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹶﻜ‬ _
“abitare in un luogo; riposare”

( ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ _


“restituire”

‫ﻪ‬ ‫ﻴﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗ‬ _


“consolare gli occhi”

( ‫ﺒﻜِﻲ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺑﻜﹶﻰ‬ _
“piangere”

‫ﷲ‬
ِ ‫ﻴﺔﹸ ﺍ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺧ‬ _
“il timore di Allah”

‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻟ‬ _
“latte”

‫ﻉ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 _
“mammella”
Capitolo 33: Modo congiuntivo 321

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻏﺒ‬ _
“polvere”

‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺩﺧ‬ _
“fumo”

‫ﺭﺫِﻳ ﹲﻞ‬ _
“basso, vile”

‫ﻌﹰﺎ ﻟِـ‬‫ﺗﺒ‬ _
“corrispondente a, conforme a”

‫ﻤﹶﺄﻥﱠ‬ ‫ِﺍ ﹾﻃ‬ _ “calmarsi, acquietarsi” (verbo


quadrilittero: vedere il capitolo52 )
(‫ﻕ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 _ “dire la verità, essere verace,
veritiero, sincero”
‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﺷ‬ _
“testimone”

‫ﻚ‬
 ‫ﻫﹶﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “distruggere”

‫ﻒﻩ‬
 ‫ﺨﹶﻠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (10ª forma) “nominare [qualcuno]
successore”
‫ﺣﻞﱠ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
(4ª forma) “legalizzare”

‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ _


(2ª forma) “rendere sacro”

‫ﺍ ﹶﻃﹶﺄ‬‫ﻭ‬ _
(3ª forma) “accordare”

‫ﺪﹲﺓ‬ ‫ِﻋ‬ _
“numero”

‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ _


(4ª forma) “onorare”

‫ﻡ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ _


(4ª forma) “costringere”

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺿ‬ _ (4ª forma) “far perdere; far
andare in rovina; sciupare”
‫ﺁ ﹶﺫ‬ _ (4ª forma) “nuocere, danneggiare;
molestare”
( ‫ﻨ ِﻜﺢ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺢ‬ ‫ﻧ ﹶﻜ‬ _
“sposare”
Tab. 33.7
322 Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna

Capitolo 34

LE SORELLE DEL VERBO KĀNA

34.1 Generalità

Nella lingua araba esistono verbi che, come il verbo ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬, prendono il predicato
all’accusativo, richiedendo quindi un attributo che completa il loro significato. Questi verbi
si avvicinano in significato al verbo ‫ﻥ‬
‫ ; ﻛﹶﺎ ﹶ‬essi sono detti “sorelle di kāna” ‫ﺕ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ ﹶﺃ‬.
Tali verbi sono elencati di seguito.
a) ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬ ‫( ﹶﻟ‬si rimanda al paragrafo 16.3);
b) i verbi come ‫ﻝ‬
‫ﺍ ﹶ‬‫ ﺯ‬, ‫ﺡ‬
 ‫ﺑ ِﺮ‬ , ‫ﹶﻓِﺘ ﹶﺊ‬ preceduti sempre dalla negazione (espressa o sottintesa);
questi verbi hanno il significato di “non cessare, continuare a essere”. Esempi:
‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫ﻮﹶﻟﺪ‬ ‫ﺍ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎ ﺯ‬‫ﻣ‬ “non smette il ragazzo di essere malato”, il cui senso è anche:
il ragazzo è ancora malato;
‫ﺎﺋِﻤﹰﺎ‬‫ﺡ ﺻ‬
 ‫ﺑ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ “non smette di essere digiunante”, il cui senso è anche: continua a
digiunare;
‫ﺸﻴﻄﹰﺎ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺎ ﹶﻓِﺘﹾﺌ‬‫ﻣ‬ “non smetti di essere operoso”, il cui senso è anche: sei sempre
operoso.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻛ ِﻔ‬‫ﻴ ِﻪ ﻋ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻟ‬20:91] “dissero: non smetteremo di essere a esso dedicati
[in adorazione]”,
Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna 323

‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺎ َﺀ ﹸﻛ‬‫ﺎ ﺟ‬‫ﻚ ِﻣﻤ‬


 ‫ﺷ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ِﺯﹾﻟ‬‫ﹶﻓﻤ‬ [40:34] “ma non smetteste di essere in dubbio su ciò
che aveva portato a voi”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺘِﻠ ِﻔ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺍﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﻳﺰ‬ ‫[ ﹶﻻ‬11:118] “non smettono di essere discordanti [tra di loro]”;
c) i verbi il cui significato ha un’idea di cambiamento, trasformazione; essi vengono
tradotti come “tornare”, “diventare” (nel senso di “trasformarsi, divenire”): ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﺻ‬, ‫ﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ ,
‫ﻰ‬‫ ﹶﺃﺗ‬. Esempi:
‫ﺻﺪِﻳﻘﹰﺎ‬ ‫ﺮ ِﺟﻊ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻣﺎ‬ ‫ ﱡﻭ‬‫ﻌﺪ‬ ‫“ ﹶﺍﹾﻟ‬il nemico non diventa amico”,
‫ﺮﹰﺍ ﺑِﺈ ﹾﺫ ِﻥ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﲔ ﹶﻃﻴ‬
 ‫ﺭ ﺍﻟﻄﱢ‬ ‫ﺻﺎ‬  “si è trasformata l’argilla in un uccello con il permesso di
Allah”,
‫ﻴﹰﺎ‬‫ﺟ ﹸﻞ ﹶﻏِﻨ‬ ‫ﺭ ﺍﻟﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ “ ﺻ‬è diventato l’uomo ricco”.
Esempio dal Corano:
‫ﺍ‬‫ﺼﲑ‬
ِ ‫ﺑ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﺄ‬ ‫ﺟ ِﻪ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟﻘﹸﻮ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑ ﹶﻘﻤِﻴﺼِﻲ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺍ ﹾﺫ‬ [12:93] “andate con questa
camicia mia e gettatela sul viso del padre mio, diventerà vedente” (questo esempio
è anche riportato nel paragrafo 47.3 );
d) i verbi come ‫ “ ﹶﻇ ﱠﻞ‬accadere durante il giorno”, ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ “ ﺑ‬accadere durante la notte”,
‫ﺢ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬avvenire di mattina”, ‫ﻰ‬‫ﻣﺴ‬ ‫“ ﹶﺃ‬accadere di sera”, seguiti da un participio acquistano
il significato di “diventare” ma anche “continuare a, perseverare, rimanere” (nel caso
del verbo ‫ﻞ‬
‫ ;) ﹶﻇ ﱠ‬esempi:
‫ﺘﻌِﺒﹰﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺪﺭ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺢ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬è diventato l’insegnante stanco”.
Esempi dal Corano:
‫ﺍ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬‫ﺟﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﻷُﻧﺜﹶﻰ ﹶﻇﻞﱠ‬ ‫ﻫ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﺑ‬ [16:58] “e quando viene annunciato a uno di
loro di una [figlia] femmina, diventa il volto suo annerito” (per il verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬  ‫ ﺑ‬al passivo
vedere il paragrafo 49.4),
324 Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna

‫ﺎ ِﻛﻔﹰﺎ‬‫ﻴ ِﻪ ﻋ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬


 ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﻇ ﹾﻠ‬
 ‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺇﻻ ِﻫ‬ ‫ﻭﭐﻧ ﹸﻈ‬ [20:97] “e guarda verso il dio tuo il quale sei
rimasto a lui dedicato [nell’adorazione]” (dove ‫ﺖ‬  ‫ ﹶﻇ ﹾﻠ‬è la forma abbreviata di ‫ﺖ‬
 ‫) ﹶﻇِﻠ ﹾﻠ‬,
‫ﻰ ﻓﹶﺎ ِﺭﻏﹰﺎ‬‫ﻮﺳ‬‫ ﻣ‬‫ﺩ ﹸﺃﻡ‬ ‫ﺍ‬‫ﺢ ﹸﻓﺆ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻭﹶﺃ‬ [ 28:10] “ed è diventato il cuore della madre di Mūsā
vuoto”,
‫ﺎ‬‫ﺍﻧ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ﻤِﺘ ِﻪ ِﺇ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻢ ِﺑِﻨ‬ ‫ﺘ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬3:103] “allora siete diventati con la grazia Sua fratelli”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﺛ ِﻤ‬‫ﻢ ﺟ‬ ‫ﺍ ِﺭ ِﻫ‬‫ﻮﺍ ﻓِﻲ ﺩ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺻ‬  ‫ﺟ ﹶﻔ ﹸﺔ ﹶﻓﹶﺄ‬ ‫ ﭐﻟﺮ‬‫ﻢ‬‫ﺗﻬ‬‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬7:91] “e colse loro la scossa, allora
divennero nelle dimore loro proni”;
e) il verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺍ‬‫ ﺩ‬, preceduto da ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ (chiamata ‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﺍﻟ‬‫ﻣ‬ , vedere il capitolo 48), significa
“finchè si resta nello stato di”.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﻴ ِﻪ ﻗﹶﺎِﺋﻤ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﺩ‬‫ﻚ ِﺇﻻﱠ ﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺩ ِﻩ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﺆ‬ ‫ﺎ ٍﺭ ﹶﻻ ﻳ‬‫ﻪ ِﺑﺪِﻳﻨ‬ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ‬3:75] “ se affidi a lui un dīnār,
non restituisce esso a te tranne finché [tu] rimani su di lui rizzato [per riaverlo]”,
‫ﺎ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﺪ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻭﺣ‬ [5:96] “ed è stata vietata a voi la cacciagione

della terraferma finché rimanete sacralizzati [nel pellegrinaggio]” (per il verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬
al passivo vedere il paragrafo 49.4),
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ ﻣ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﺎﻧِﻲ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻭﺻ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [19:31] “e ha raccomandato a me la preghiera
e la decima finché resto vivo”.

34.2 I verbi completi e incompleti nel loro senso

I verbi “kāna e le sorelle” vengono chiamati ‫ﺼﺔﹸ‬


 ‫ﺎ ِﻗ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﻟﻨ‬‫ ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ ﹾﻓﻌ‬, ovvero verbi incompleti,
perché richiedono il predicato in accusativo per completare il loro significato
(tale argomento è stato accennato nel paragrafo 19.2). Tuttavia, i verbi incompleti possono
essere anche dei verbi principali ‫ﻣ ﹸﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﻟﺘ‬‫ ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ ﹾﻓﻌ‬, quando il loro significato è autonomo
(tranne il verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﹶﻟ‬ ); in tal caso questi verbi hanno i seguenti significati: ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ “essere

(nel senso esistere, vivere)”, ‫ﺡ‬


 ‫ﺑ ِﺮ‬ “lasciare (un luogo)”, ‫ﻰ‬‫ﹶﺃﺗ‬ “venire”, ‫ﺢ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﹶﺃ‬ “essere di
Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna 325

mattina”, ‫ﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ “tornare”, ‫ﺍ ﹶﻝ‬‫ﺯ‬ “declinare”, ‫ﺕ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ “trascorrere la notte”, ‫ﻰ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﹶﺃ‬ “essere di
sera”.
Esempi dal Corano:
‫ﻪ ﻟِﻲ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺤﻜﹸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ ﹶﺫ ﹶﻥ ﻟِﻲ ﹶﺃﺑِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺡ ﭐ َﻷ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﹶﻓﹶﻠ‬ [12:80] “non lascerò il territorio
finché dia il permesso a me il padre mio, oppure [finché] giudichi Allah per me”,
‫ﺎﻣﹰﺎ‬‫ﻭ ِﻗﻴ‬ ‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺳﺠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﻳﺒِﻴﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [25:64] “e coloro che trascorrono la notte per
il Signore loro prosternati e ritti”; inoltre la seguente invocazione dalla Sunna:
‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﻚ ﭐﻟﱡﻨﺸ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻧﻤ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ِﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭِﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﻭ ِﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺤﻨ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ ِﺑ‬‫ﻬﻢ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬o Allah, con Te
siamo entrati di mattina e con Te siamo entrati di sera e con Te viviamo e con Te
moriamo e verso di Te è la resurrezione”.

34.3 I verbi seguiti da un verbo al presente


Alcuni verbi, di cui fanno parte quelli del gruppo “kāna e le sorelle”, possono anche essere
seguiti da altri verbi. In tal caso, essi perdono il loro significato principale, diventando verbi
incompleti ‫ﺼﺔﹸ‬
 ‫ﺎ ِﻗ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﻟﻨ‬‫ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ ﹾﻓﻌ‬. Inoltre, essi accordano in numero e genere con il verbo che

li segue. Tali ‫ﺼﺔﹸ‬


 ‫ﺎ ِﻗ‬‫ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ ﹾﻓﻌ‬possono essere raggruppati nei seguenti gruppi:
a) i verbi del significato “cominciare a fare qualcosa” come ‫ﺢ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ ﹶﺃ‬, ‫ﻉ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺷ‬ , ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ , ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ ﹶﺃ‬,
‫ﺪﹶﺃ‬ ‫ﺑ‬ , ‫ﻖ‬ ‫ ﹶﻃ ِﻔ‬, ad esempio:
‫ﻴ ﹶﺔ‬‫ﺮِﺑ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻐ ﹶﺔ ﭐﻟ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱡ‬‫ﺱ‬‫ﺪﺭ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ “ha cominciato a studiare la lingua araba”.
Esempi dal Corano:
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻕ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻴ ِﻬﻤ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺼﻔﹶﺎ ِﻥ‬
ِ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻃ ِﻔﻘﹶﺎ‬ [7:22] “e cominciarono [loro due] ad appuntare
su loro delle foglie del Giardino [per coprirsi]”,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺐ ﹶﻛﻔﱠ‬
 ‫ﻳ ﹶﻘﻠﱢ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬18:42] “allora cominciò a torcersi le mani sue [affliggersi]”;
b) i verbi del significato “continuare a fare qualcosa, non smettere di” come ‫ﻞ‬
‫ ﹶﻇ ﱠ‬, ‫ﺍ ﹶﻝ‬‫ﺎ ﺯ‬‫ ﻣ‬,
‫ﺎ ﹶﻓِﺘ ﹶﺊ‬‫ ﻣ‬.
326 Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna

Esempi dal Corano:

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﻔ ﱠﻜﻬ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻓ ﹶﻈ ﹾﻠ‬‫ﺣﻄﹶﺎﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺠ‬


 ‫ﺎ ُﺀ ﹶﻟ‬‫ﻧﺸ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬ [56:65] “se volessimo, rendemmo esso

una paglia e allora continuereste a stupirvi” (dove ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻇ ﹾﻠﺘ‬è la forma abbreviata di ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﹶﻇِﻠ ﹾﻠ‬
e dove il verbo ‫ﻥ‬ ‫ﻮ ﹶ‬‫ﺗ ﹶﻔ ﱠﻜﻬ‬ equivale in significato a ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﻔ ﱠﻜﻬ‬‫ﺗ‬ come detto nel paragrafo 21.4),
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻳﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ‬ ‫ﺍﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳﺰ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [2:217] “e non smetteranno di combattervi”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﻟ ِﻜ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﻬ‬ ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻒ‬  ‫ﻮﺳ‬‫ ﻳ‬‫ﺗ ﹾﺬﻛﹸﺮ‬ ‫ﺘﺄﹸ‬‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺗﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﹸﻟﻮﺍ‬12:85] “dissero:
per Allah! Non smetterai di ricordare Yūsuf finché sarai malato o sarai tra i morti”
(con la particella della negazione sottintesa);
c) il verbo ‫ﺩ‬ ‫ﺩ ( ﻛﹶﺎ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ ) viene usato per esprimere un’azione che quasi sta o stava per

compiersi. Questo verbo seguito da un altro ha il senso di “quasi”. Quando il verbo ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬
al passato ( ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬precede il verbo al presente ( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, tutta la frase
si riferisce a un avvenimento del passato. Invece quando ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬ è al presente

( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, esso insieme al verbo che segue ( ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ ِﻔ‬viene usato per
esprimere un’azione svolta nel presente.
Esempi dal Corano:
‫ﻧﻨِﻲ‬‫ﺘﻠﹸﻮ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻭﻛﹶﺎﺩ‬ ‫ﻌﻔﹸﻮﻧِﻲ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻡ ﭐ‬ ‫ﻮ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ [7:150] “in verità il popolo ha oppresso me
e stava per uccidermi”,
‫ﻆ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻴﺰ‬‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ [67:8] “[l’Inferno] sta per esplodere di collera” (dove ‫ﻴﺰ‬‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬
è uguale in significato a ‫ﺰ‬
 ‫ﻤﻴ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ , vedere il paragrafo 21.4),
‫ِﺒﲔ‬‫ﺩ ﻳ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [43:52] “e quasi non si chiarisce”,
‫ﺣﺪِﻳﺜﹰﺎ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳﻜﹶﺎﺩ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻻ ِﺀ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﻫﺆ‬ ‫ﺎ ِﻝ‬‫[ ﹶﻓﻤ‬4:78] “allora cosa ha questa gente che
quasi non capisce un discorso?”,
Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna 327

‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ ﹶﻔﻄﱠ‬‫ﻳ‬ ‫ﺕ‬


 ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﻤ‬‫ﺩ ﭐﻟﺴ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ [42:5] “stanno i cieli per spaccarsi” (dove il verbo ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬
è al singolare in quanto precede il soggetto ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﻤ‬‫ﭐﻟﺴ‬ , invece il verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔﻄﱠ‬ siccome
segue il soggetto, è al plurale; i due verbi concordano in genere con il soggetto),
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ ﹶﺃ‬‫ﺨ ﹶﻄﻒ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻕ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺩ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ [2:20] “sta il lampo per rapire gli sguardi loro” (dove tra
il verbo ‫ﺩ‬  ‫ ﻛﹶﺎ‬e il verbo principale viene messo il soggetto),
‫ﻳﻀِﻲ ُﺀ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ [24:35] “sta l’olio suo per illuminare”.
La seguente Tabella 34.1 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬.
‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
singolare duale plurale singolare duale plurale
1ª persona
maschile / ‫ﺩ‬ ‫ﹶﺃﻛﹶﺎ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻧﻜﹶﺎ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻧﻜﹶﺎ‬ ‫ﺪﺕ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ِﻛ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺩ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ ‫ﺩﺍ ِﻥ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗﻜﹶﺎﺩ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ ِﺩﻳ‬ ‫ﺩﺍ ِﻥ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬ ‫ﺗﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ِﻛ‬
3ª persona
maschile
‫ﺩ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ ‫ﺩﺍ ِﻥ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳﻜﹶﺎﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﺍ‬‫ﻛﹶﺎﺩ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻛﹶﺎﺩ‬
3ª persona
femminile
‫ﺩ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ ‫ﺩﺍ ِﻥ‬ ‫ﺗﻜﹶﺎ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹶﻜ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﺗ‬ ‫ﻛﹶﺎ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ِﻛ‬
Tab. 34.1

d) si ricordi, ritornando al paragrafo 20.4, che quando il verbo ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ al passato precede
un altro verbo al presente, tutta la frase ha il valore dell’imperfetto italiano (tutti e due verbi
accordano in genere e in numero):
‫ﺐ‬‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬ ‫“ ﹸﻛﻦ‬scrivevamo”.
328 Capitolo 34: Le sorelle del verbo kāna

34.4 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﻂ‬
‫ﺸﻴ ﹲ‬‫ﻧ‬ _ “operoso, affaccendato; attivo,
dinamico”

‫ﺃﹸﻧﺜﹶﻰ‬ ‫ﺙ‬
‫ﺇِﻧﺎ ﹲ‬ “femmina”

‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﹸﻓﺆ‬ ‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓِﺌ‬ “cuore” (anche figurativo)

( ‫ﻱ‬‫ﺆﺩ‬ ‫ﻳ‬) ‫ﻯ‬‫ﹶﺃﺩ‬ _ (2ª forma) “saldare


(debito)”
‫ﺪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺻ‬
 _ “cacciagione
(di terraferma o di mare) ”
‫ﹶﻛﻒﱞ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﹸﻛﻔﹸﻮ‬ “palmo (della mano)”
(5ª forma) significato principale:
“burlarsi , prendersi gioco
[‫ﻩ‬ ‫ ﺑِـ‬di qualcuno]”;
_
‫ﻪ‬ ‫ﺗ ﹶﻔﻜﱠ‬
nel [56:65] “stupirsi”
(il sinonimo di ‫ﺐ‬
 ‫ﺠ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ )
“opprimere [qualcuno];
‫ﻒﻩ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _
trattare [qualcuno] con
arroganza” (10ª forma)
“ghermire, afferrare; rapire
(‫ﺨ ﹶﻄﻒ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﻒ‬
 ‫ﺧ ِﻄ‬ _
(anche figurativo) [gente,
vista]”
‫ﺖ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ _
“olio”

( ‫ﻳﻀِﻲ ُﺀ‬) ‫ﺎ َﺀ‬‫ﹶﺃﺿ‬ _


(4ª forma) “illuminare”

( ‫ِﺒﲔ‬‫ﺎ ﹶﻥ )ﻳ‬‫ﹶﺃﺑ‬ _ (4ª forma) “essere chiaro;


chiarire”
Tab. 34.2
Capitolo 35: Modo apocopato 329

Capitolo 35

MODO APOCOPATO

35.1 Generalità

Il modo apocopato, detto anche condizionale-iussivo, ‫ﻡ‬


ُ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬, si ottiene dalle
voci verbali del congiuntivo ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ ; ﺍﹾﻟﻤ‬questi due modi sono molto simili nella
loro struttura.
Caratteristiche delle voci verbali dell’apocopato sono:
a) tutti i verbi che in congiuntivo presentano la fatha sull’ultima lettera radicale, in
apocopato al posto di essa prendono il sukūn (mancanza di vocale). Ciò avviene nella
1ª persona singolare, duale e plurale; nella 2ª persona singolare maschile, e nella 3ª persona
singolare maschile e femminile;
b) il suffisso [ni] della 2ª e 3ª persona duale maschile e femminile è soppresso (esattamente
come nel congiuntivo); lo stesso vale per il suffisso [na] della 2ª persona singolare
femminile e anche della 2ª e 3ª persona plurale maschile;
c) le voci verbali della 2ª e 3ª persona plurale femminile rimangono uguali a quelle del
presente e del congiuntivo;
d) esattamente come il verbo in congiuntivo, il verbo in apocopato alla 2ª e 3ª persona
maschile plurale termina in alif prostetica (ovviamente il suffisso [na] è soppresso) mentre
al duale il verbo perde il suffisso [ni].
La seguente Tabella 35.1 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬in ‫ﻭ ُﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬
 ‫ ﺍﹾﻟﻤ‬.
330 Capitolo 35: Modo apocopato

singolare duale plurale


1ª persona
maschile/ ‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬ ‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
2ª persona
femminile
‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona
maschile
‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
3ª persona
femminile
‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
Tab. 35.1

Si osservi anche lo schema in Tabella 35.2 ponendo attenzione alle desinenze.

Trasformazione da congiuntivo ad apocopato


1ª persona singolare ْ ‫ﺘ‬‫ﺐ ← ﹶﺃ ﹾﻛ‬
‫ﺐ‬  ‫ﹶﺃ ﹾﻛﺘ‬
maschile / femminile
fatha dell’ultima lettera radicale si trasforma in sukūn
2ª persona ْ ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺐ‬
‫ﺐ‬  ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
singolare maschile
fatha dell’ultima lettera radicale si trasforma in sukūn
2ª persona ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ = ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
singolare femminile
(anche in apocopato il suffisso [na] è soppresso)
3ª persona ْ ‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺐ‬
‫ﺐ‬  ‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
singolare maschile
fatha dell’ultima lettera radicale si trasforma in sukūn
3ª persona ْ ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺐ‬
‫ﺐ‬  ‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
singolare femminile
fatha dell’ultima lettera radicale si trasforma in sukūn
1ª persona ْ ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬ ← ‫ﺐ‬
‫ﺐ‬  ‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬
duale e plurale
fatha dell’ultima lettera radicale si trasforma in sukūn
2ª persona duale ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ = ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
maschile e femminile
(anche in apocopato il suffisso [ni] è soppresso)
Capitolo 35: Modo apocopato 331

3ª persona ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ = ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬


duale maschile
(anche in apocopato il suffisso [ni] è soppresso)
3ª persona ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ = ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
duale femminile
(anche in apocopato il suffisso [ni] è soppresso)
2ª persona ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ =‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
plurale maschile
(il suffisso [na] è soppresso; aggiunta alif prostetica)
2ª persona ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ = ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
plurale femminile
(resta uguale al presente e al congiuntivo)

3ª persona
‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ = ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
plurale maschile (il suffisso [na] viene soppresso; aggiunta alif prostetica)

3ª persona ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ = ‫ﻦ‬ ‫ﺘْﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬


plurale femminile
(resta uguale al presente e al congiuntivo)
Tab. 35.2
Le forme derivate dei verbi regolari prendono le desinenze di ‫ﻭ ُﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
non mostrando nessuna irregolarità. Nella Tabella 35.3 è presentato il verbo della 4ª forma
‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃ ْﺷ‬ “associare”.

singolare duale plurale


1ª persona
maschile/ ‫ﹸﺃ ْﺷ ِﺮ ْﻙ‬ ‫ﺸ ِﺮ ْﻙ‬
ْ ‫ﻧ‬ ‫ﺸ ِﺮ ْﻙ‬
ْ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺸ ِﺮ ْﻙ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺸ ِﺮﻛﹶﺎ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺸ ِﺮﻛﹸﻮﺍ‬
ْ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺸ ِﺮﻛِﻲ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹶﻛﺎ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹾﻛ‬
ْ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺸ ِﺮ ْﻙ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺸ ِﺮﻛﹶﺎ‬
ْ ‫ﻳ‬ ‫ﺸ ِﺮﻛﹸﻮﺍ‬
ْ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺸ ِﺮ ْﻙ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹶﻛﺎ‬
ْ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹾﻛ‬
ْ ‫ﻳ‬
Tab. 35.3
332 Capitolo 35: Modo apocopato

La Tabella 35.4 mostra la differenza tra la coniugazione del verbo ‫ﺏ‬


 ‫ﹶﻛﺬﱠ‬ “smentire”

in ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ e in ‫ﻭ ُﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬.
singolare duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺏ‬
ْ ‫ﹸﺃ ﹶﻛ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺃﹸ ﹶﻛ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
ْ ‫ﻧ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻧ ﹶﻜﺬﱢ‬
2ª persona maschile ‫ﺏ‬
ْ ‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ ﹶﻜ ﱢﺬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬
2ª persona femminile ‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑِﻲ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬
3ª persona maschile ‫ﺏ‬
ْ ‫ﻳ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ ﹶﻜ ﱢﺬ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬
3ª persona femminile ‫ﺏ‬
ْ ‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ ﹶﻜ ﱢﺬ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑ‬
plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺏ‬
ْ ‫ﻧ ﹶﻜ ﱢﺬ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻧ ﹶﻜﺬﱢ‬
2ª persona maschile ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ﹶﻜﺬﱢﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ﹶﻜﺬﱢﺑ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻜ ﱢﺬْﺑ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹶﻜ ﱢﺬْﺑ‬
3ª persona maschile ‫ﻮﺍ‬‫ﻳ ﹶﻜﺬﱢﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ﹶﻜﺬﱢﺑ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻜ ﱢﺬْﺑ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻜ ﱢﺬْﺑ‬‫ﻳ‬
Tab. 35.4

35.2 L’uso dell’apocopato


Il verbo in apocopato viene usato nelle seguenti situazioni:
Capitolo 35: Modo apocopato 333

a) insieme alla “lām” con la vocale kasra ovvero ‫( ﻟِـ‬chiamata in questo caso ‫ﻣ ِﺮ‬ ‫ﻡ ﺍ َﻷ‬ ‫) ﻻ‬
per esprimere un ordine, ovvero nell’imperativo principalmente della 3ª persona singolare
e della 1ª persona plurale: ‫ﺐ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﻴ ﹾﻜ‬‫ِﻟ‬ “scriva!” , ‫ﺐ‬
ْ ‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫ِﻟ‬ “andiamo!” (l’argomento verrà
affrontato nel capitolo 36);
b) dopo la particella di negazione ‫ ﹶﻻ‬per l’imperativo negativo: ‫ﻮﺍ‬‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠﻤ‬‫ﺗ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non parlate!”
(l’argomento verrà affrontato nel capitolo 36);
c) dopo la particella della negazione ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻟ‬non” e ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻟﻤ‬ancora non” , dove ‫ﺱ‬
ْ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﻟ ْﻢ ﹶﺃ ْﺩ‬
“non ho studiato” nega la frase ‫ﺭ ْﺳﺖ‬ ‫ﺩ‬ “ho studiato”, invece ‫ﺱ‬
ْ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻤ‬significa “non ho
ancora studiato”; si riporta un altro esempio:
‫ﻤﺴْﺠ ِﺪ‬ ‫ﺐ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬ْ ‫ﻫ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ‫“ ﹶﻟ ْﻢ‬non è andato alla moschea” (è la negazione della frase:
‫ﻤﺴْﺠ ِﺪ‬ ‫ﺐ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫“ ﹶﺫ‬è andato alla moschea”).
Si noti che nel Corano, contrariamente alla lingua araba moderna, la particella della
negazione ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻟ‬ accompagnata dal verbo in apocopato prende non solo il significato del
passato ma anche il significato del presente;
esempi dal Corano di ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬+ verbo in apocopato con significato di passato :
‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫ﺤ ﹾﻜ‬
ِ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﻜﹸﻢ‬‫ﻌﻠﱢﻤ‬ ‫ﻭﻳ‬ ‫ﺰﻛﱢﻴ ﹸﻜ ْﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎِﺗﻨ‬‫ﻋﹶﻠْﻴ ﹸﻜ ْﻢ ﺁﻳ‬ ‫ﻳْﺘﻠﹸﻮ‬ ‫ﻮ ﹰﻻ ِﻣْﻨ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺎ ﻓِﻴ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ْﺭ‬‫ﹶﻛﻤ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ْﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ْﻢ‬‫ﻜﹸ ْﻢ ﻣ‬‫ﻌﻠﱢﻤ‬ ‫ﻭﻳ‬
[2:151] “così come abbiamo inviato a voi un messaggero [proveniente] da voi, che
recita a voi i versetti Nostri, purifica voi e insegna a voi il Libro e la saggezza,
e insegna a voi quello che non sapevate”,
‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺑﻲ ﹶﺃ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ﹶﻟ ْﻢ ﹸﺃ ْﺷ ِﺮ ْﻙ ِﺑ‬‫ﺎﹶﻟْﻴ‬‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﻳ‬‫ﻭ‬ [18:42] “e dirà: oh! Magari io non avessi associato
al Signore mio nessuno!”,
‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ ْﻋﺪ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﺭ‬ ‫ﻳ ِﻌ ْﺪ ﹸﻛ ْﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ ْﻮ ِﻡ ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ‬‫ﻳ‬ [20:86] “o popolo mio! Forse non ha promesso

a voi il Signore vostro una promessa bella?” (dove ‫ﺎ ﹶﻗ ْﻮ ِﻡ‬‫ﺎ ﹶﻗ ْﻮ ِﻣﻲ = ﻳ‬‫ ; ﻳ‬si rimanda al
paragrafo 40.2),
334 Capitolo 35: Modo apocopato

‫ﲔ‬
 ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻚ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ ْﻬِﻠ‬‫ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ ﻧ‬ [77:16] “forse non abbiamo distrutto gli antichi?” (dove il segno

sukūn sull’ultima lettera radicale del verbo ‫ﻚ‬


ْ ‫ﻧ ْﻬِﻠ‬ , siccome seguito dalla alif wasla, viene
sostituito dalla vocale breve kasra risultando in ‫ﻚ‬
ِ ‫ ْﻬِﻠ‬‫) ﻧ‬,
‫ﻳ ْﻌﹶﻠ ْﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ْﻢ‬‫ﺎ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﻢ ﭐﻹِﻧﺴ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ [96:5] “ha insegnato l’uomo quello che non sapeva”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ْﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻫ ْﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺗﻨ ِﺬ ْﺭ‬ ‫ﻬ ْﻢ ﹶﺃ ْﻡ ﹶﻟ ْﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻬ ْﻢ ﹶﺃ ﺃﹶﻧ ﹶﺬ ْﺭ‬ ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬2:6] “in verità [per]
coloro che miscredono, è indifferente per essi che [tu] avverta loro oppure non avverti
loro: non crederanno”;
esempi dal Corano di ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬+ verbo in apocopato con il significato di presente :
‫ﺗ ْﺆ ِﻣ ْﻦ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬2:260] “disse: forse non credi?”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﻭﭐ َﻷ ْﺭ‬ ‫ﺕ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬  ‫ﻚ ﭐﻟ‬
 ‫ﻣ ﹾﻠ‬ ‫ﻪ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﺗ ْﻌﹶﻠ ْﻢ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ‬ [5:40] “forse non sai che ad Allah
appartiene il regno dei cieli e della terra?”,
‫ﻫ ْﻢ‬ ‫ﺍ‬‫ﺠﻮ‬
ْ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﻫ ْﻢ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ِﺳ‬‫ﻳ ْﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻳ ْﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ‬ [9:78] “forse non sanno che Allah conosce
il segreto loro e il conciliabolo loro?”,
‫ﻦ ﭐﻟﺬﱡ ﱢﻝ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻭِﻟﻲ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ ْﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤ ﹾﻠ‬ ‫ﻚ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺷﺮِﻳ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ ْﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ [17:111] “e non c’è a Lui socio
nella sovranità e non c’è a Lui protettore dall’umiliazione”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﻭﭐ َﻷ ْﺭ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫ ﻣ‬‫ﻳ ْﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺗ ْﻌﹶﻠ ْﻢ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ‬22:70] “forse non sai che Allah sa quello
che è nel cielo e in terra?”,
‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺍ ﹶﺃ‬‫ ﹸﻛ ﹸﻔﻮ‬‫ﻳ ﹸﻜ ْﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ [112:4] “e non c’è a Lui uguale nessuno”;
d) nel periodo ipotetico (vedere i capitoli 46 e 47):
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺳﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﺣ ْﻤﻨِﻲ ﹶﺃ ﹸﻛ ْﻦ ِﻣ‬ ‫ﺗ ْﺮ‬‫ﻭ‬ ‫ﺗ ْﻐ ِﻔ ْﺮ ﻟِﻲ‬ ‫ﻭِﺇﻻﱠ‬ [11:47] “e se [Tu] non perdoni me e [non]

misericordi me, sarò tra i perdenti” (dove ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬+ ‫“ ِﺇﻻﱠ = ﹶﻻ‬se non”) .
35.3 La coniugazione dei verbi irregolari in modo apocopato
I verbi con la prima debole e le loro forme derivate non mostrano irregolarità
e si coniugano esattamente come il verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬.
Invece i verbi irregolari che mostrano delle irregolarità in apocopato sono i seguenti.
Capitolo 35: Modo apocopato 335

a) I verbi con la seconda radicale debole e le loro forme derivate.


La seconda radicale debole viene soppressa sempre là dove questa viene seguita dalla terza
lettera radicale con il sukūn (la 1ª persona singolare / duale / plurale, la 2ª persona maschile
singolare, la 3ª persona maschile e femminile singolare).
Le Tabelle 35.5, 35.6 e 35.7 contengono un confronto tra ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
e ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ dei verbi ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬, ‫ﺎﻑ‬‫ ﺧ‬e ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﺳ‬:
singolare duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃﹸﻗ ﹾﻞ‬ ‫ﹶﺃﻗﹸﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﻧﻘﹸﻮ ﹶﻝ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬
2ª persona femminile ‫ﺗﻘﹸﻮﻟِﻲ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻟِﻲ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻻ‬
plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﻧﻘﹸﻮ ﹶﻝ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺗﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﻘﹸ ﹾﻠ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻳﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﻘﹸ ﹾﻠ‬
Tab. 35.5
336 Capitolo 35: Modo apocopato

singolare duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻒ‬
ْ ‫ﺧ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺧ‬ ‫ﻒ‬
ْ ‫ﺨ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧﺨ‬
2ª persona maschile ‫ﻒ‬
ْ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬
2ª persona femminile ‫ﺎﻓِﻲ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓِﻲ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬
3ª persona maschile ‫ﻒ‬
ْ ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﻳﺨ‬
3ª persona femminile ‫ﻒ‬
ْ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹶﺎ‬‫ﺗﺨ‬
plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻒ‬
ْ ‫ﺨ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧﺨ‬
2ª persona maschile ‫ﺎﻓﹸﻮﺍ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﺎﻓﹸﻮﺍ‬‫ﺗﺨ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺎﻓﹸﻮﺍ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺎﻓﹸﻮﺍ‬‫ﻳﺨ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺨ ﹾﻔ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 35.6
Capitolo 35: Modo apocopato 337

singolare duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃ ِﺳ ْﺮ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﹶﺃ ِﺳ‬ ‫ﺴ ْﺮ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺴ ْﺮ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺴﲑِﻱ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺴﲑِﻱ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺴ ْﺮ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﲑﺍ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﲑﺍ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺴ ْﺮ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬
plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﺴ ْﺮ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﲑ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﺴ ْﺮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺴ ْﺮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺴ ْﺮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺴ ْﺮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ‬
Tab. 35.7

La Tabella 35.8 presenta la coniugazione del verbo ‫ﻥ‬


‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬in ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬.
338 Capitolo 35: Modo apocopato

singolare duale plurale


1ª persona
maschile/ ‫ﹶﺃ ﹸﻛ ْﻦ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ ْﻦ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ ْﻦ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺗ ﹸﻜ ْﻦ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬
2ª persona
femminile
‫ﺗﻜﹸﻮﻧِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺗ ﹸﻜﻦ‬
3ª persona
maschile
‫ﻳ ﹸﻜ ْﻦ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻳﻜﹸﻮﻧ‬
3ª persona
femminile
‫ﺗ ﹸﻜ ْﻦ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﻳ ﹸﻜﻦ‬
Tab. 35.8
Si noti che nel Corano il verbo ‫ﻥ‬
‫ ﻛﹶﺎ ﹶ‬possiede anche delle forme abbreviate in apocopato; in
particolare le forme ‫ﹶﺃ ﹸﻛ ْﻦ‬, ‫ﻳ ﹸﻜ ْﻦ‬ , ‫ﺗ ﹸﻜ ْﻦ‬, ‫ﻧ ﹸﻜ ْﻦ‬ vengono scritte anche come ‫ﹶﺃﻙ‬, ‫ﻳﻚ‬, ‫ﺗﻚ‬ ,‫ﻧﻚ‬
ad esempio:
‫ﻛﹸ ْﻢ‬‫ﻳ ِﻌﺪ‬ ‫ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬‫ﺑ ْﻌﺾ‬ ‫ﺼْﺒﻜﹸﻢ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﺩﻗﹰﺎ‬‫ ﺻ‬‫ﻳﻚ‬ ‫ﻭﺇِﻥ‬ ‫ﻪ‬‫ﻌﹶﻠْﻴ ِﻪ ﹶﻛ ِﺬﺑ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ ﻛﹶﺎ ِﺫﺑ‬‫ﻳﻚ‬ ‫ﻭﺇِﻥ‬ [40:28] “e se [lui]
è un bugiardo, allora su di lui sarà la bugia sua, e se è veritiero, colpirà voi una parte
di quello che [egli] minaccia voi”.
Alcune forme derivate dei verbi con la seconda radicale debole mostrano esattamente
le stesse irregolarità. Queste sono la 4ª, la 7ª, la 8ª e la 10ª forma, come indicato nella
successiva Tabella 35.9.
Invece le forme 2ª, 3ª, 5ª e 6ª si coniugano regolarmente come i verbi regolari (tipo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫) ﹶﻛ‬.
La loro seconda lettera radicale debole si comporta come se fosse una radicale forte, come
si vede nella successiva Tabella 35.10.
Esempi dal Corano:
‫ﺽ‬
ِ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ ْﺭ‬‫ﺴﲑ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓﹶﻠ ْﻢ‬40:82] “forse non hanno viaggiato sulla terra?”,
‫ﻂ ِﺑ ِﻪ‬‫ﺤ ﹾ‬ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ْﻢ‬‫ﺖ ِﺑﻤ‬ ‫ﻄ‬‫[ ﹶﺃﺣ‬27:22] “ho compreso ciò che non hai compreso esso”,
‫ﺎ‬‫ﺪْﻧﻴ‬ ‫ﺎ ﹶﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻳ ِﺮ ْﺩ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ [53:29] “e non vuole che la vita terrena”.
‫‪Capitolo 35: Modo apocopato‬‬ ‫‪339‬‬

‫”)‪“compiere (la preghiera‬‬ ‫”‪“rispondere‬‬


‫ﹶﺃﻗﹶﺎ ‪‬ﻡ‬ ‫ﺏ‬
‫ِﺍ ْﺳ‪‬ﺘﺠ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﻉ(‬
‫ﻳ‪ِ ‬ﻘﻴ ‪‬ﻢ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬ ‫ﻉ(‬
‫ﺐ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﺘﺠِﻴ ‪‬‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫ﺏ(‬
‫‪‬ﻳﻘِﻴ ‪‬ﻢ ) ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮ ‪‬‬ ‫ﺐ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬
‫ﺴ‪‬ﺘﺠِﻴ ‪‬‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫ﺠﺰ‪‬ﻭ ‪‬ﻡ (‬
‫‪‬ﻳ ِﻘ ْﻢ ) ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬ ‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫ﺐ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬
‫ﺠ ْ‬
‫ﺴ‪‬ﺘ ِ‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫”)‪“chiedere la misura (del grano‬‬ ‫”‪“volere‬‬
‫ِﺍ ﹾﻛﺘ‪‬ﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﹶﺃ ‪‬ﺭﺍ ‪‬ﺩ‬
‫ﻉ(‬
‫‪‬ﻳ ﹾﻜﺘ‪‬ﺎ ﹸﻝ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬ ‫ﻉ(‬
‫‪‬ﻳﺮِﻳ ‪‬ﺪ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻳ ﹾﻜﺘ‪‬ﺎ ﹶﻝ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬ ‫‪‬ﻳﺮِﻳ ‪‬ﺪ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬
‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫‪‬ﻳ ﹾﻜ‪‬ﺘ ﹾﻞ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬ ‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫‪‬ﻳ ِﺮ ْﺩ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬
‫”‪“obbedire‬‬ ‫”‪“essere capace, riuscire‬‬
‫ﻉ‬
‫ﹶﺃﻃﹶﺎ ‪‬‬ ‫ﻉ‬
‫ِﺍ ْﺳ‪‬ﺘﻄﹶﺎ ‪‬‬
‫ﻉ(‬
‫‪‬ﻳﻄِﻴ ‪‬ﻊ ) ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬ ‫ﻉ(‬
‫ﺴ‪‬ﺘﻄِﻴ ‪‬ﻊ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫‪‬ﻳﻄِﻴ ‪‬ﻊ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬ ‫ﺴ‪‬ﺘﻄِﻴ ‪‬ﻊ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫‪‬ﻳ ِﻄ ْﻊ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬ ‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫ﺴ‪‬ﺘ ِﻄ ْﻊ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬
‫‪‬ﻳ ْ‬
‫”‪“colpire‬‬ ‫”‪“circondare; comprendere‬‬
‫ﺏ‬
‫ﹶﺃﺻ‪‬ﺎ ‪‬‬ ‫ﻁ‬
‫ﹶﺃﺣ‪‬ﺎ ﹶ‬
‫ﻉ(‬
‫ﺐ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻳﺼِﻴ ‪‬‬ ‫ﻉ(‬
‫ﻂ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻳﺤِﻴ ﹸ‬
‫ﺐ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬
‫‪‬ﻳﺼِﻴ ‪‬‬ ‫ﻂ )ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﻀﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤْﻨﺼ‪‬ﻮﺏ‪(‬‬
‫‪‬ﻳﺤِﻴ ﹶ‬
‫ﺠﺰ‪‬ﻭﻡ‪(‬‬
‫ﺐ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬
‫ﺼ ْ‬
‫‪‬ﻳ ِ‬ ‫ﺠﺰ‪‬ﻭ ‪‬ﻡ(‬
‫ﻂ )ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭﻉ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ْ‬
‫ﺤ ﹾ‬
‫‪‬ﻳ ِ‬
‫‪Tab. 35.9‬‬
340 Capitolo 35: Modo apocopato

“abbellire” “appaiare; ammogliare”


‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻦ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺰﻳ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺝ )ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺰﻭ‬ ‫ﻳ‬
(‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻦ ) ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻳ‬‫ﺰ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺝ )ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻳ‬
( ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻳ ْﻦ ) ﺍﹾﻟ‬‫ﺰ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺝ )ﺍﹾﻟ‬
ْ ‫ﻭ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻳ‬
“spiegare, chiarire” “cercare di sedurre”
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻦ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺒﻴ‬‫ﻳ‬ (‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ )ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺍ ِﻭﺩ‬‫ﻳﺮ‬
(‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻦ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ (‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺩ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺍ ِﻭ‬‫ﻳﺮ‬
(‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻴ ْﻦ )ﺍﹾﻟ‬‫ﺒ‬‫ﻳ‬ (‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍ ِﻭ ْﺩ )ﺍﹾﻟ‬‫ﻳﺮ‬
“essere chiaro, evidente” “essere diversi; distinguersi”
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺗﻔﹶﺎ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ ) ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻴﻦ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ )ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻭﺕ‬ ‫ﺘ ﹶﻔﺎ‬‫ﻳ‬
(‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻦ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺕ )ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺘﻔﹶﺎ‬‫ﻳ‬
(‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻴ ْﻦ )ﺍﹾﻟ‬‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ‬ (‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺕ )ﺍﹾﻟ‬
ْ ‫ﻭ‬ ‫ﺘﻔﹶﺎ‬‫ﻳ‬
Tab. 35.10

b) I verbi con la terza radicale debole e le loro forme derivate.


Di questo gruppo fanno parte:
i) i verbi tipo ‫ﻲ‬
 ‫( ﹶﻟ ِﻘ‬al presente: ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ).
I verbi di terza debole che al presente terminano in ‫ﻯ‬
 (‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬) , in ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
si coniugano esattamente come al congiuntivo, tranne dove nella coniugazione questi verbi
Capitolo 35: Modo apocopato 341

finiscono in ‫ﻯ‬
 , ad esempio nella 3ª persona singolare (‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ). In quel caso essi

in apocopato perdono la ‫ ﻯ‬finale ( ‫ﻖ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ ). Osservare al riguardo la seguente Tabella 35.11.

singolare duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻀ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻖ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ ‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹾﻠ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona maschile ‫ﻖ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
2ª persona femminile ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ ْﻲ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ ْﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
3ª persona maschile ‫ﻖ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
3ª persona femminile ‫ﻖ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬
plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹾﻠ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻮْﺍ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻮْﺍ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘْﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘْﻴ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻮْﺍ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻮْﺍ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘْﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘْﻴ‬
Tab. 35.11
342 Capitolo 35: Modo apocopato

Si coniuga come il verbo ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻘ‬anche il verbo ‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬


ِ ‫ﻧ‬ .

“dimenticare”
‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻰ ) ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻳْﻨﺴ‬
(‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺴﻰ )ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻳْﻨ‬
(‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺲ )ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻳْﻨ‬
Tab. 35.12
ii) i verbi tipo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ e ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ .
I verbi di terza debole che al presente terminano in [ī] e [ū], in ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬perdono
la terza radicale debole, ad esempio ‫ﺮﻣِﻲ‬ْ ‫ﻳ‬ in apocopato diventa ‫ﻳ ْﺮ ِﻡ‬ mentre ‫ﻮ‬‫ﻳ ْﺪﻋ‬ diventa
‫ﻳ ْﺪﻉ‬ . Si osservi la coniugazione dei verbi ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ e ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ in apocopato e congiuntivo nelle
Tabella 35.13 a, Tabella 35.13 b e Tabella 35.13 c.

singolare
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﹶﺃ ْﺭ ِﻡ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﹶﺃ ْﺭ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩﻋ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ْﺮ ِﻡ‬ ‫ﺗ ْﺪﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺗ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ ْﺪﻋ‬
2ª persona femminile ‫ﺗ ْﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ ْﺪﻋِﻲ‬ ‫ﺗ ْﺮﻣِﻲ‬ ‫ﺗ ْﺪﻋِﻲ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ْﺮ ِﻡ‬ ‫ﻳ ْﺪﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻳ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ ْﺪﻋ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ْﺮ ِﻡ‬ ‫ﺗ ْﺪﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺗ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ ْﺪﻋ‬
Tab. 35.13 a
Capitolo 35: Modo apocopato 343

duale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ْﺮ ِﻡ‬ ‫ﻧ ْﺪﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻧ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ ْﺪﻋ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬
2ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ‬‫ﻳ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺍ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﻳ ْﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﺍ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﻳ ْﺪ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗ ْﺮ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﹶﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬
Tab. 35.13 b

plurale
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻧ ْﺮ ِﻡ‬ ‫ﻧ ْﺪﻉ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻧ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻧ ْﺪﻋ‬
2ª persona maschile ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ْﺮﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ْﺮﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ْﺪﻋ‬
3ª persona maschile ‫ﻮﺍ‬‫ﻳ ْﺮﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻳ ْﺪﻋ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻳ ْﺮﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻳ ْﺪﻋ‬
3ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﻳ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ْﺪﻋ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻳ ْﺮ ِﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ْﺪﻋ‬
Tab. 35.13 c
344 Capitolo 35: Modo apocopato

Si osservino anche i seguenti esempi in Tabella 35.14.

“pretendere” “incontrarsi”
‫ﻰ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻰ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ِﺍﹾﻟ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺪﻋِﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺘﻘِﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬
(‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻲ ) ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺪ ِﻋ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬
( ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻉ ) ﺍﹾﻟ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ (‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺘ ِﻖ )ﺍﹾﻟ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬
“chiedere da bere” “decretare”
‫ﺴﻘﹶﻰ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ْﺳ‬ ‫ﻰ‬‫ﹶﻗﻀ‬
(‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﺴﻘِﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ (‫ﻉ‬
 ‫ﻤ ْﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻳ ﹾﻘﻀِﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬
(‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺴ ِﻘ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ (‫ﻮﺏ‬‫ﻤْﻨﺼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻲ )ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﻘ‬
(‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺴ ِﻖ )ﺍﹾﻟ‬
ْ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
ْ ‫ﻳ‬ (‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺾ )ﺍﹾﻟ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﻘ‬
Tab. 35.14
Esempio dal Corano:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻤ ْﻐ ِﺮ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ ﭐﹾﻟ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﺻﻞﱢ‬
 ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫“ ﹶﻟﻤ‬ancora non ho pregato la preghiera del tramonto”.
Esempio dalla Sunna:
‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺒﺨِﻴ ﹸﻞ‬‫ )) ﺍﻟ‬:‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﹶﻠْﻴ ِﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻋْﻨﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﻋ ْﻦ‬
‫ﺘ ْﺮ ِﻣ ِﺬﻱ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﻲ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﺼ ﱢﻞ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻓ ﹶﻠ‬، ‫ﺪﻩ‬ ‫ﻨ‬ ‫ ِﻋ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ﺫﹸ ِﻛ‬

Da ‘Alī [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “l’avaro è chi sono


menzionato presso di lui, e non ha pregato su di me”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.

c) Anche i verbi con R2=R3 mostrano delle irregolarità insieme alla 9ª forma dei verbi
regolari. Infatti essi, quando coniugati in apocopato, possiedono 2 forme: una che
assomiglia alla coniugazione di questi verbi al presente e in modo congiuntivo, e un’altra
dove il verbo viene compattato (tranne la 2ª e la 3ª persona plurale femminile).
Capitolo 35: Modo apocopato 345

Le seguenti Tabella 35.15 e Tabella 35.16 presentano la coniugazione del verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﻣ‬ in

‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬:
1ª forma
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / ‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﺃ ْﻣ‬ ‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﻧ ْﻤ‬ ‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﻧ ْﻤ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﺗ ْﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻲ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
ْ‫ﺴ‬ ‫ﺗ ْﻤ‬
3ª persona
maschile
‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ ْﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺲ‬
ْ ‫ﺴ‬
 ‫ﺗ ْﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
ْ‫ﺴ‬ ‫ﻳ ْﻤ‬
Tab. 35.15

2ª forma (questa forma è meno frequente)


singolare duale plurale
1ª persona
maschile / ‫ﺲ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬/‫ﻣﺲ‬ ‫ﺲ ﹶﺃ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻧ‬ /‫ﻤﺲ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻧ‬ /‫ﻤﺲ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬/‫ﻤﺲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻲ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
ْ‫ﺴ‬ ‫ﺗ ْﻤ‬
3ª persona
maschile
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬/‫ﺲ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬/‫ﻤﺲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
ْ‫ﺴ‬ ‫ﻳ ْﻤ‬
Tab. 35.16

Esempi delle forme derivate dei verbi in ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬


ْ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬:
‫ﺎِﻗ ْﻖ‬‫ﻳﺸ‬ ← ‫ﻕ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﺷ‬opporsi [ ‫ ﻩ‬a qualcuno]”, ‫ﺐ‬ ْ ‫ﺤِﺒ‬
ْ ‫ﻳ‬ ← ‫ﺐ‬  ‫ﺣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬amare”, ‫ﻀِﻠ ﹾﻞ‬
ْ ‫ﻳ‬ ← ‫ﺿﻞﱠ‬
 ‫ﹶﺃ‬
“sviare”, ‫ﺩ‬ ْ ‫ﺗ ِﺪ‬‫ﻳ ْﺮ‬ (oppure ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬‫ﻳ ْﺮ‬ ) ← ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬‫“ ِﺍ ْﺭ‬indietreggiare; apostatare”.
346 Capitolo 35: Modo apocopato

La Tabella 35.17mostra la coniugazione del verbo ‫ﺾ‬


 ‫ﻴ‬‫ ِﺍْﺑ‬in ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬.

singolare duale plurale


1ª persona
maschile / ‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﹶﺃْﺑ‬ ‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻧْﺒ‬ ‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻧْﺒ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺗْﺒ‬
2ª persona
femminile
‫ﻲ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻀ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺗْﺒ‬
3ª persona
maschile
‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻳْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻀ‬‫ﻳْﺒ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻴﻀ‬‫ﻳْﺒ‬
3ª persona
femminile
‫ﺾ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻀ‬‫ﺗْﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻀ‬
ْ ‫ﻀ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻳْﺒ‬
Tab. 35.17

La 2ª e la 5ª forma dei verbi con R2=R3 si coniugano come i verbi regolari. Si analizzino
i seguenti esempi dal Corano di verbi irregolari con R2=R3 coniugati in apocopato:

‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻭﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪْﻧﻴ‬ ‫ﻬ ْﻢ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﺎﹸﻟ‬‫ﺖ ﹶﺃ ْﻋﻤ‬


ْ ‫ﺣِﺒ ﹶﻄ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺮ ﹶﻓﺄﹸ ْﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﻮ ﻛﹶﺎِﻓ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺖ‬
ْ ‫ﻴﻤ‬‫ﻋ ْﻦ ﺩِﻳِﻨ ِﻪ ﹶﻓ‬ ‫ﺗ ِﺪ ْﺩ ِﻣْﻨ ﹸﻜ ْﻢ‬‫ﻳ ْﺮ‬ ‫ﻦ‬‫ﻭﻣ‬
[2: 217] “e chi apostata di voi dalla religione sua e muore mentre è miscredente, allora
essi, si sono perse le opere loro in questa vita e nell’altra”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻋﹶﻠْﻴ‬ ‫ﻬ ْﻢ‬ ‫ﺼ‬
ْ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ ﹾﻘ‬ ‫ﻼ ﹶﻟ ْﻢ‬
‫ ﹰ‬‫ﺳ‬‫ﻭﺭ‬ [4:164] “e messaggeri che non abbiamo raccontato di essi
a te”,
‫ﻮ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ ﻫ‬‫ﻒ ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﻼ ﻛﹶﺎ ِﺷ‬
‫ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﻪ ِﺑ‬ ‫ﻚ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺴ‬
ْ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ ْﻤ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ [6:17] “e se tocca a te Allah con
un danno, non c’è togliente esso tranne Lui”,
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺴﻨِﻲ‬
ْ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ ْﻤ‬ ‫ﻭﹶﻟ ْﻢ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﻟِﻲ ﹸﻏ ﹶ‬ ‫ﻰ‬‫ﺖ ﹶﺃﻧ‬
ْ ‫ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ [19:20] “disse: da dove sarà a me
un ragazzo [figlio] mentre non ha toccato me [nessun] uomo?”.

35.4 Il verbo in apocopato seguito dal pronome suffisso


Quando i pronomi suffissi come ‫ﻙ‬ , ‫ﺎ‬‫ ﹸﻛﻤ‬, ‫ﹸﻛ ْﻢ‬ vengono attaccati al verbo in

‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ con la terza radicale ‫ ﻙ‬, le due lettere ‫ﻙ‬ vengono assimilate
Capitolo 35: Modo apocopato 347

foneticamente (ma non ortograficamente). La prima di loro due perde il sukūn mentre sulla
seconda lettera viene posto il segno tashdīd; si osservi:
‫ ْﺪ ِﺭﻛﻜﱡ ْﻢ‬‫ﻳ‬ “raggiunge voi” dove ‫ ﹸﻛ ْﻢ‬+ ‫ ْﺪ ِﺭ ْﻙ‬‫( ﻳ‬3ª persona maschile singolare del
verbo ‫ﻙ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ ْﺩ‬“raggiungere” in ‫ﻡ‬ ‫ﺰﻭ‬ ‫ﺠ‬
ْ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬dove le due lettere ‫ ْﻙ‬+ ‫ﻙ‬ , messe
una vicino ad altra, diventano ‫ﻢ‬ ْ ‫ ْﺪ ِﺭﻛﻜﱡ‬‫ ﻳ‬. Si riporta un esempio dal Corano:
‫ﺕ‬
 ‫ﻤ ْﻮ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ْﺪ ِﺭﻛﻜﱡ‬‫ﻮﺍ ﻳ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫[ ﹶﺃْﻳ‬4:78] “ovunque sarete raggiungerà voi la morte”.

35.5 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﻮﻯ‬ ‫ﺠ‬
ْ ‫ﻧ‬ _
“conversazione segreta”

‫ﻚ‬
 ‫ﻣ ﹾﻠ‬ _
“regno; potere, dominio”

‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺳﻮ‬ _
“uguaglianza, indifferenza”

‫ﻠﻰ ﻩ‬‫ﺺ ﻫـ ﻋ‬
 ‫ﹶﻗ‬ _
“raccontare[qualcosa a qualcuno]”

‫ﺑﺨِﻴ ﹲﻞ‬ ُ‫ﻼﺀ‬


‫ﺨﹶ‬
 ‫ﺑ‬ “avaro”

‫ﻋ ْﻦ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬‫ِﺍ ْﺭ‬ _ (8ª forma) “apostatare da


(religione)”
Tab. 35.18
348 Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri regolari

Capitolo 36

L’IMPERATIVO DELLA PRIMA FORMA

DEI VERBI TRILITTERI REGOLARI

36.1 Concetti teorici

L’imperativo (‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬


َ ‫ ) ﹶﺍ‬viene formato dalla 2ª persona del verbo in apocopato sostituendo
il prefisso [ta] con una alif prostetica :
‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹸﺍ‬esci!” (formato dalla 2ª persona del verbo ‫ﺝ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ in apocopato : ‫ﺝ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ),
‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫“ ﹸﺍ ﹾﻛ‬scrivete!” (formato dalla 2ª persona del verbo ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬in apocopato : ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ) .
La alif prostetica può avere la vocale kasra o damma. Essa prende kasra quando le vocali
caratteristiche di ‫ﺭﻉ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ sono fatha o kasra:

‫ﺲ‬
 ‫ﺟِﻠ‬ ‫“ ِﺍ‬siediti!” ( perché la vocale caratteristica del verbo al presente è “i” ‫ﺠِﻠﺲ‬  ‫ﻳ‬ ),
‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﺫ‬va’!” ( perché la vocale caratteristica del verbo al presente è “a” ‫ﻫﺐ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ).
Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilittera regolari 349

Si osservi la seguente Tabella 36.1.

‫ﻣﺮ‬ ‫ﹶﺍ َﻷ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬


‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ (3ª persona
(riferito alla 2ª
(2ª persona) (2ª persona) maschile
persona)
singolare)

 ‫ﺟ ِﻠ‬ ‫“ ِﺍ‬siediti!” ‫ﺲ‬


‫ﺲ‬  ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﺗ‬ – 2ª persona ‫ﺠِﻠﺲ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
maschile singolare
‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺟ ِﻠ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﺗ‬ – 2ª persona ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺠِﻠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬
“sedetevi!” femminile plurale

‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﺫ‬va’!” ‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ – 2ª persona ‫ﻫﺐ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬
maschile singolare

‫ﻮﺍ‬‫ﻫﺒ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﺫ‬andate!” ‫ﻮﺍ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ – 2ª persona ‫ﺒﻮ ﹶﻥ‬‫ﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ ‫ﺐ‬


 ‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬
maschile plurale

‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﻓ‬fa’!” ‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ – 2ª persona ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﻓ‬


maschile singolare

‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ِﺍ ﹾﻓ‬ “fate!”


‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ – 2ª persona ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﹶﻓ‬
femminile plurale
Tab. 36.1

Invece, quando la vocale caratteristica di ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ (il verbo al presente)
è damma, la alif prostetica avrà la vocale damma:
‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹸﺍ‬esci!” ( perché la vocale caratteristica del verbo al presente è “u” ‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬ ‫ﻳ‬ ),
‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫“ ﹸﺍ ﹾﻛ‬scrivete!” ( perché la vocale caratteristica del verbo al presente è “u” ‫ﺐ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ).
Si osservi la seguente Tabella 36.2.
350 Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri regolari

‫ﻣﺮ‬ ‫ﹶﺍ َﻷ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬


‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ (3ª persona
(riferito alla 2ª
(2ª persona) (2ª persona) maschile
persona)
singolare)

‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹸﺍ‬esci!” ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ – 2ª persona ‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬
maschile singolare

‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫“ ﹸﺍ ﹾﻛ‬scrivete!” ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ – 2ª persona ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺐ‬


 ‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬
maschile plurale

‫ﺧﻠِﻲ‬ ‫ﺩ‬ ‫“ ﹸﺍ‬entra!” ‫ﺧﻠِﻲ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ – 2ª persona ‫ﲔ‬


 ‫ِﻠ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬
femminile singolare

‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫“ ﺍﹸﺩﺧ‬entrate ‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ – 2ª persona
maschile/ femminile
‫ﻼ ِﻥ‬
‫ ﹶ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬
[voi due] !”
duale
*‫ﺎ‬‫ﺯ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ – 2ª persona
“approvvigiona
‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬
maschile singolare
noi!”

‫ﻦ‬ ‫ﺯ ﹾﻗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺯ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ – 2ª


persona femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺯ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬
“approvvigionate!”
plurale
Tab. 36.2

*si noti che all’imperativo può essere attaccato un pronome personale suffisso (come
il complemento oggetto del verbo in imperativo): ‫ﺎ‬‫ﺯ ﹾﻗﻨ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ = ﹸﺍ‬‫ ﻧ‬+ ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬ ‫( ﹸﺍ‬dove il verbo ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬
significa “approvvigionare” e dove in questo caso il pronome suffisso ‫ﺎ‬‫ ﻧ‬è il complemento
oggetto di tale verbo ).

Quando alif prostetica del verbo all’imperativo viene preceduta da una parola che termina
con vocale, sulla alif appare il segno wasla in quanto tale alif, perdendo la sua vocale
(“u” o “i”), assimila la vocale precedente; si osservi:
‫ﺮﹶﻗ ٍﺔ‬ ‫ﺘ ﹶﻔ‬‫ﺏ ﻣ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺑﻮ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﭐ‬‫[ ﻭ‬12:67] “ed entrate da porte separate!”,
Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilittera regolari 351

‫ﺣﻖ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺮ ِﺇﻥﱠ‬ ‫ﺻِﺒ‬


 ‫ﹶﻓﭑ‬ [30:60] “dunque pazienta! Invero la promessa di Allah è la

verità” (dove l’imperativo viene preceduto da ‫) ﻓﹶـ‬.


Esempi dal Corano per l’imperativo:
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻭﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺳ ﹸﻜ‬ ‫ ﭐ‬‫ﺩﻡ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﻭﹸﻗ ﹾﻠﻨ‬ [2:35] “e dicemmo: o Adam, abita tu e la sposa
tua il Paradiso!”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻋ‬ ‫ﺗﻨِﻲ ِﺑ ِﻪ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻢ ِﺇﻻﱠ ﻣ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﺎ ﹸﻗ ﹾﻠ‬‫ﻣ‬ [5:117] “non ho detto a loro
tranne ciò che hai ordinato a me esso: adorate Allah, il Signore mio e il Signore
vostro!”,
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﻛﹸﻨ‬‫ﻨ ﹶﺔ ِﺑﻤ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺧﻠﹸﻮﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ ﭐ‬‫ﻴﻜﹸﻢ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ [16:32] “pace su di voi! entrate nel
Paradiso per quel che operavate!”,
‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﻞ ﻟِﻲ ﺁ‬‫ﺟﻌ‬ ‫ﺏ ﭐ‬  ‫ﺭ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬19:10] “disse: o Signore mio! Stabilisci a me un segno!”,
‫ﻦ‬ ‫ﺴﺪِﻳ‬
ِ ‫ﻤ ﹾﻔ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺮﻧِﻲ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺏ ﭐ‬
 ‫ﺭ‬ [29:30] “o Signore mio! Soccorrimi contro il popolo
di corruttori!”,
‫ﲑ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﺑ‬ ‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻪ ِﺑﻤ‬ ‫ﻢ ِﺇﻧ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ِﺷﹾﺌ‬‫ﻤﻠﹸﻮﺍ ﻣ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻣ ِﺔ ﭐ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﺍﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ ﺁ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣﻦ‬ ‫ﺮ ﺃﹶﻡ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ ﻓِﻲ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﻦ‬‫ﹶﺃﹶﻓﻤ‬
[41:40] “forse allora chi è gettato nel Fuoco è migliore o chi viene sicuro nel Giorno
della Resurrezione? Fate quello che volete! Invero Egli di quello che fate è Vedente”,
‫ﻼ‬
‫ﺟﻤِﻴ ﹰ‬ ‫ﺍ‬‫ﺠﺮ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺻِﺒ‬
 ‫ﻭﭐ‬ [73:10] “e pazienta contro quello che
dicono e allontanati da loro con un allontanamento bello”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﺜ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻫﹶﻠﻪ‬ ‫ﻕ ﹶﺃ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ﺁ ِﻣﻨ‬‫ﺑﹶﻠﺪ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺏ ﭐ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺍﻫِﻴﻢ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ‬ [2:126] “e [ricorda]
quando disse Ibrāhīm: o Signore mio! Rendi questo un paese sicuro e approvvigiona
gli abitanti suoi di frutti”; vedere anche [20:97] sulla pagina 324.

Per formare l’imperativo della 1ª e 3ª persona (ad esempio:“che studi!”, “che escano!”)
si ricorre sempre all’uso del verbo in apocopato preceduto da ‫ ﻟِـ‬, chiamata ‫ﻣ ِﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬‫ﹶﻻﻡ‬
“la lām del comando”, (soprattutto nel Corano anche da ‫ﻭﻟﹾـ‬ , ‫) ﹶﻓﻠﹾـ‬. Inoltre, l’imperativo
per la 1ª e 3ª persona viene formato direttamente dalla 1ª e 3ª persona del verbo in
apocopato; si osservi:
352 Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri regolari

‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫“ ِﻟ‬facciamo!” ( ‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ + ‫) ِﻟـ‬, ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫“ ﹶﻓ ﹾﻠ‬andiamo!” ( ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻧ ﹾﺬ‬ + ‫) ﹶﻓ ﹾﻠـ‬,
‫ﺐ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫“ ِﻟ‬andiamo!” ( ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻧ ﹾﺬ‬ + ‫) ِﻟـ‬, ‫ﺱ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻴ‬‫“ ِﻟ‬che [egli] studi!” ( ‫ﺱ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ + ‫) ِﻟـ‬,
‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻴ ﹾﻜﺘ‬‫“ ﹶﻓ ﹾﻠ‬che scrivano!” ( ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ + ‫) ﹶﻓ ﹾﻠـ‬, ‫ﻮﺍ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬  ‫ﻴ‬‫“ ِﻟ‬che escano!” ( ‫ﻮﺍ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬ ‫ﻳ‬ + ‫) ِﻟـ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ِﻣﻤ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻮﺍ ﻫ‬‫ﺮﺣ‬ ‫ﻴ ﹾﻔ‬‫ﻚ ﹶﻓ ﹾﻠ‬
 ‫ﻤِﺘ ِﻪ ﹶﻓِﺒ ﹶﺬِﻟ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻭِﺑ‬ ‫ﻀ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺑ ﹶﻔ‬10:58] “di’: della grazia
di Allah e della misericordia Sua, allora di quello gioiscano! Esso è meglio di ciò che
accumulano”,
‫ﻢ‬ ‫ﺎﻛﹸ‬‫ﺧﻄﹶﺎﻳ‬ ‫ﺤ ِﻤ ﹾﻞ‬
 ‫ﻨ‬‫[ ِﻟ‬29:12] “portiamo le colpe vostre!”.
Esempio dalla Sunna:
‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﻣ‬ )) : ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻳ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭ ِﻟ‬ ‫ﺮﹰﺍ ﹶﺃ‬‫ﺧﻴ‬ ‫ﻴ ﹸﻘ ﹾﻞ‬‫ﻮ ِﻡ ﺍﻵ ِﺧ ِﺮ ﹶﻓ ﹾﻠ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻳ‬
‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻴ ﹶﻔﻪ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﻡ‬ ‫ﻴ ﹾﻜ ِﺮ‬‫ﻮ ِﻡ ﺍﻵ ِﺧ ِﺮ ﹶﻓ ﹾﻠ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻳ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﺭﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﺟ‬ ‫ﻴ ﹾﻜ ِﺮ‬‫ﺍﻵ ِﺧ ِﺮ ﹶﻓ ﹾﻠ‬
‫ﺎﺭِﻱ‬‫ﺒﺨ‬‫ﺍﹾﻟ‬

Da Abū Hurayra , il Messaggero di Allah disse: “chi crede in Allah e nel


Giorno Ultimo dica bene o taccia, e chi crede in Allah e nel Giorno Ultimo onori
il vicino suo, e chi crede in Allah e nel Giorno Ultimo onori l’ospite suo”. Lo ha
trasmesso al-Bukhārī.

36.2 L’imperativo negativo

La particella ‫ ﹶﻻ‬+ il verbo in apocopato della 2ª persona formano l’imperativo negativo


esprimendo così il divieto:
‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬ ‫ﺗ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non uscire!” (dal verbo ‫ﺝ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ), ‫ﻮﺍ‬‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﻻ‬ “non scrivete!” (dal verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫) ﹶﻛ‬,
‫ﻮﺍ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non rattristatevi!” (dal verbo ‫ﺣ ِﺰ ﹶﻥ‬ ).
Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilittera regolari 353

Esempi dal Corano:


‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺠ‬
‫ﺸ‬  ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [2:35] “e non vi avvicinate [voi due] a questo albero!”,
‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [17:23] “e non rimproverare loro due!”,
‫ﺰﻧِﻲ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [28:7] “e non ti rattristare!”,
‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﺸ‬  ‫ ِﺪ ﭐﻟ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ ﹶﻻ‬ ِ ‫ﺑ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬19:44] “o padre mio! non adorare il satana!” (quando il verbo
in imperativo terminante in sukūn ( ‫ﺪ‬  ‫ﺒ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ ) ﹶﻻ‬precede alif prostetica ( ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫) ﭐﻟ‬, il sukūn
si trasforma nella vocale breve kasra da cui: ‫ﻥ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶ‬‫ﺸ‬
 ‫ ِﺪ ﭐﻟ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﺗ‬ ‫) ﹶﻻ‬,
‫ﲔ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﻊ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﺪ ﭐﻟ ﱢﺬ ﹾﻛﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﻓ ﹶ‬6:68] “allora non sederti dopo il ricordo con
il popolo ingiusto” (esempio già visto nel paragrafo 13.2),
‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺴﹶﺄﹾﻟﻨِﻲ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬‫[ ﹶﻓ ﹶ‬18:70] “dunque non domandare a me niente!”,
‫ﻢ‬ ‫ﺩﻛﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻠﹸﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﺗ ﹾﻘﺘ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [17:31] “e non uccidete i figli vostri!”,
‫ﻋﻠِﻴ ٍﻢ‬ ‫ﻼ ٍﻡ‬
‫ ﹶ‬‫ﻙ ِﺑﻐ‬ ‫ﺸﺮ‬  ‫ﺒ‬‫ﻧﺎ ﻧ‬‫ﺟ ﹾﻞ ِﺇ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻻ‬15:53] “dissero: non temere, in verità noi
annunciamo a te un ragazzo sapiente” (per il verbo ‫ﻞ‬ ‫ﻭ ِﺟ ﹶ‬ si rimanda al paragrafo 24.2 b),
‫ﺎ‬‫ﻮﻛِﻴ ِﺪﻫ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻳﻤ‬‫ﻮﺍ ﭐ َﻷ‬‫ﻨ ﹸﻘﻀ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [16:91] “e non disattendete i giuramenti dopo
l’asserzione di essi!”,
‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ‬‫ﺏ ﻭ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﺑ‬ ‫ﻠﹸﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﺗ‬ ‫[ ﹶﻻ‬12:67] “non entrate da una porta unica!”,
‫ﺰﻧِﻲ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎﻓِﻲ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [28:7] “e non temere e non ti rattristare!”; e dalla Sunna:
: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬, ‫ﺻﻨِﻲ‬ ِ ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻼ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻟِﻠ‬
‫ ﹰ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﹶﱠﻠﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺎﺭِﻱ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺐ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺗ‬ ‫ )) ﹶﻻ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬, ‫ﺍﺭﹰﺍ‬‫ﺩ ِﻣﺮ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ﹶﻓ‬, (( ‫ﺐ‬
 ‫ﻀ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺗ‬ ‫)) ﹶﻻ‬

Da Abū Hurayra : un uomo disse al Profeta : consigliami! Disse: “non ti


arrabbiare!” Allora [l’uomo] ha ripetuto [la richiesta] più volte, disse [il Profeta

]: “non ti arrabbiare!”. Lo ha trasmesso al- Bukhārī.


354 Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri regolari

La Tabella 36.3 e la Tabella 36.4 riassumono l’imperativo di tutte le persone.


imperativo
singolare duale plurale
2ª persona maschile ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬
2ª persona femminile ‫ﺮﺟِﻲ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹸﺍ‬
imperativo negativo
singolare duale plurale
2ª persona maschile ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬
2ª persona femminile ‫ﺮﺟِﻲ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬
Tab. 36.3

imperativo
singolare duale plurale

1ª persona
(maschile e femminile) *vedere la nota ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻨ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻨ‬‫ِﻟ‬

3ª persona maschile ‫ﺝ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﻟ‬
3ª persona femminile ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﻟ‬
Tab. 36.4
* teoricamente si può formare l’imperativo per la 1ª persona singolare, anche se è difficile
trovarlo nell’uso per il semplice fatto che la persona non usa l’imperativo riferendosi a se
stessa: “che io esca!” ma piuttosto l’indicativo “esco”; si può dire però ad esempio: “che io
non sia ingiusto con loro!” ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﻇِﻠ‬.
Si noti che quando il pronome suffisso segue il verbo all’imperativo terminante in “alif
separante”, questa lettera alif cade:
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﻮﻧِﻲ ِﺑﻘﹸ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄﻋِﻴﻨ‬18:95] “allora aiutatemi con forza!” (dall’imperativo ‫ﻮﺍ‬‫ ﹶﺃﻋِﻴﻨ‬formato dal
verbo ‫ﻥ‬ ‫ﻋﺎ ﹶ‬ ‫ ; ﹶﺃ‬si rimanda al paragrafo 37.2),
‫ﻦ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮ‬ ‫[ ﹶﻓﭑ‬33:53] “chiedete a esse!” (dall’imperativo ‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮﺍ‬ ‫) ِﺍ‬.
Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilittera regolari 355

36.3 L’imperativo per la seconda persona dei verbi


“prendere”, “mangiare”, “ordinare”

Nell’imperativo, i verbi ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ (“prendere”, “mangiare”, “ordinare”) perdono
la loro prima lettera radicale hamza (nel caso della 2ª persona singolare, duale, plurale
maschile o femminile); si vedano le seguenti Tabella 36.5 , Tabella 36.6 e Tabella 36.7.

imperativo del verbo ‫ﺬ‬


‫ﺧ ﹶ‬ ‫“ ﹶﺃ‬prendere”
genere singolare duale plurale
‫ﺧ ﹾﺬ‬ ‫ﺧﺬﹶﺍ‬ ‫ﺧﺬﹸﻭﺍ‬
maschile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﺧ ﹾﺬ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺧﺬﹶﺍ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺬﹸﻭﺍ‬‫ﺗ ﹾﺄﺧ‬ )

‫ﺧﺬِﻱ‬ ‫ﺧﺬﹶﺍ‬ ‫ ﹾﺬ ﹶﻥ‬‫ﺧ‬


femminile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﺧﺬِﻱ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺧﺬﹶﺍ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺧ ﹾﺬ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ )
Tab. 36.5

imperativo del verbo ‫ﻞ‬


‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶ‬mangiare”
genere singolare duale plurale

‫ﹸﻛ ﹾﻞ‬ ‫ﻼ‬


‫ﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﹸﻛﻠﹸﻮﺍ‬
maschile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ‬ ) ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ) ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠﹸﻮﺍ‬ )
‫ﹸﻛﻠِﻲ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻛﹸ ﹾﻠ‬
femminile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠ ِﻲ‬ ) ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸ ﹶ‬ ) ‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻠ‬ )
Tab. 36.6
356 Capitolo 36: L’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri regolari

imperativo del verbo ‫ﺮ‬


 ‫ﻣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ordinare”
genere singolare duale plurale
‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻣﺮ‬
maschile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﻭﺍ‬‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ )

‫ﻣﺮِﻱ‬ ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻣ‬


femminile (dall’apocopato (dall’apocopato (dall’apocopato
‫ﻣﺮِﻱ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ )
Tab. 36.7

Esempi dal Corano dell’imperativo (2ª persona) dei verbi ‫ﺬ‬


‫ﺧ ﹶ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬:
‫ﺍ‬‫ﺭ ﹶﻏﺪ‬ ‫ﻬﺎ‬ ‫ﻨ‬‫ﻼ ِﻣ‬
‫ﻭ ﻛﹸ ﹶ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻭﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺳ ﹸﻜ‬ ‫ ﭐ‬‫ﺩﻡ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﻭﹸﻗ ﹾﻠﻨ‬ [2:35] “e dicemmo: o Adam,
abita tu e la sposa tua il Paradiso, e mangiate da esso comodamente!”,
‫ﻣﺎ ﻓِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﭐ ﹾﺫ ﹸﻛﺮ‬‫ﻮ ٍﺓ ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺑﻘﹸ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﺎ ﺁ‬‫ﺧﺬﹸﻭﺍ ﻣ‬ [2:63] “prendete quello che abbiamo dato a voi
con forza e ricordate quello che è in esso!”,
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﺏ ِﺑﻘﹸ‬
 ‫ﺎ‬‫ ِﺬ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﻰ ﺧ‬‫ﺤﻴ‬  ‫ﻳ‬‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬19:12] “o Yahyā, prendi la Scrittura con forza!”,
‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬  ‫ﻚ ﺑِﭑﻟ‬
 ‫ﻫﹶﻠ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﹾﺃ‬ [20:132] “e comanda alla famiglia tua la preghiera!” (l’imperativo
del verbo ‫ﺮ‬  ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬, quando è preceduto dalla congiunzione ‫ﻭ‬ , riprende la hamza accompagnata
dal segno sukūn diventando ‫ﺮ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻭﹾﺃ‬ ).
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 357

Capitolo 37

L’IMPERATIVO DEI VERBI IRREGOLARI

E DELLE FORME DERIVATE

37.1 L’imperativo della 2ª, 3ª, 5ª e 6ª forma dei verbi regolari


e irregolari
Come è stato già detto nel capitolo precedente, l’imperativo viene formato principalmente
dal verbo in apocopato. Tale regola vale anche per la formazione dell’imperativo delle
forme derivate.
Si osservi la seguente Tabella 37.1.
verbo in verbo al verbo al
Imperativo
apocopato presente passato
(2ª persona
significato (2ª persona (2ª persona (3ª
singolare,
dell’imperativo singolare, singolare, persona
duale,
duale, duale, maschile
plurale)
plurale) plurale) singolare)
“fa’ morire!” (riferito alla
2ª persona maschile ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﻓﱠﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻰ‬ ‫ﻮﻓﱠ‬ ‫ﺗ‬
singolare)
“confida, conta!” (riferito
alla 2ª persona maschile ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻞ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﻛﱠﻞﹸ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹶﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
singolare)
358 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

“annuncia!” (riferito alla


2ª persona maschile ‫ﺮ‬‫ﺑﺸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬
singolare)
“pattuite!” (riferito alla 2ª
persona maschile / ‫ﻌﺎ‬ ‫ﺎِﻳ‬‫ﺑ‬ ‫ﻌﺎ‬ ‫ﺒﺎِﻳ‬‫ﺗ‬ ‫ﻌﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎِﻳ‬‫ﺗﺒ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻳ‬‫ﺎ‬‫ﺑ‬
femminile duale)
“combattetevi!” (riferito
alla 2ª persona maschile ‫ﺗﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺗﻘﹶﺎ‬ ‫ﺗﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺘﻘﹶﺎ‬‫ﺗ‬ ‫ﺗﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻘﺎ‬‫ﺗﺘ‬ ‫ﺗ ﹶﻞ‬‫ﺗﻘﹶﺎ‬
plurale)
Tab. 37.1

Esempi tratti dal Corano e dalla Sunna dell’imperativo delle forme 2ª, 3ª, 5ª, 6ª dei verbi
regolari e irregolari:

2ª forma
‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ [2:223] “e annuncia ai credenti!”,
‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻚ ﭐ َﻷ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺒ ِﺢ ﭐ‬‫ﺳ‬ [87:1] “glorifica il nome del Signore tuo l’Altissimo”;
3ª forma
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﻔِﻠﺤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺳﺒِﻴِﻠ ِﻪ ﹶﻟ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ‬‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﻭﺟ‬ [5:35] “e lottate sul sentiero Suo affinché voi
abbiate successo”;
5ª forma
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻼ ِﺇ‬
‫ﻙ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻊ ِﺑﻜﹸ ﹾﻔ ِﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ‬ [39:8] “di’: godi della miscredenza tua
per poco, in verità tu sarai tra gli abitanti del Fuoco!”,
‫ﻨﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻮﻛﱠ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﹶﻠﱠ ِﻪ ﹶﻓ ﹾﻠ‬ ‫ﻭ‬ [3:122] “e su Allah contino i credenti!” (dove il sukūn
finale dell’imperativo ‫ﻞ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹾ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ ﹶﻓ ﹾﻠ‬, siccome precede alif prostetica, si trasforma nella vocale
breve kasra ottenendo ‫ﻞ‬ ِ ‫ﻮﻛﱠ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫;) ﹶﻓ ﹾﻠ‬
6ª forma
‫)) ﹶﻻ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻋ‬
، ‫ﺩ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﻋﺒ‬, ‫ﻮﺍ‬‫ﻭ ﻛﹸﻮﻧ‬ ... ‫ﻭﺍ‬‫ﺑﺮ‬‫ﺍ‬‫ﺗﺪ‬ ‫ ﻭ ﹶﻻ‬، ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﹶﻏﻀ‬‫ﺗﺒ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﻮﺍ‬‫ﺟﺸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬ ‫ ﻭ ﹶﻻ‬، ‫ﻭﺍ‬‫ﺳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ ((...‫ﺍﻧﹰﺎ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ِﺇ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 359

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “non invidiatevi


l’un l’altro, non istigatevi l’uno l’altro, non detestatevi a vicenda, non voltate le spalle
l’uno l’altro […] e siate, o servi di Allah, fratelli! [...]”. Lo ha trasmesso Muslim
(dove ‫ﺩ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺎ‬‫ِﻋﺒ‬ “o servi di Allah!” è un’esclamazione con la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬sottintesa;
l’argomento discusso nel capitolo 40).

Come esercizio si leggano i seguenti ahādīth:

‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬


ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺒ ٍﻞ‬‫ﺟ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺎ ِﺫ‬‫ﻣﻌ‬ ‫ﻤ ِﻦ‬‫ﺮﺣ‬ ‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟ‬‫ﻋ‬ ‫ﻭ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﺩ ﹶﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻨﺪ‬‫ﺭ ﺟ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﹶﺫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﻴﹶﺌ ﹶﺔ ﺍﹾﻟ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗِﺒ ِﻊ ﺍﻟ‬‫ﻭ ﹶﺃ‬ ، ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬ ‫ﺎ ﻛﹸ‬‫ﻴﹸﺜﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺗ ِﻖ ﺍﻟ ﱠﻠ‬‫ )) ﺍ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬
‫ﺮ ِﻣ ِﺬ ﱡ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺴ ٍﻦ‬
‫ﻱ‬  ‫ﺣ‬ ‫ ﹾﻠ ٍﻖ‬‫ﺱ ِﺑﺨ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟ ِﻖ ﺍﻟﻨ‬‫ﻭ ﺧ‬ ، ‫ﺎ‬‫ﺤﻬ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺗ‬
Da Abū Dharr Jundub ibn Junāda e Abū ‘Abd arRahmān Muādh ibn Jabal ,

dal Messaggero di Allah [che] disse: “temi Allah ovunque [tu] sia e fa’ seguire
un’opera cattiva con un’opera buona [la quale] cancellerà essa, e comportati con
la gente con carattere buono”. Lo ha riportato at-Tirmidhī.

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ )) ﻳﺎ‬: ‫ ﻗﺎﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﱯ‬
 ‫ ﺃ ﱠﻥ ﺍﻟﻨ‬: ‫ﻬﻤﺎ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻤﺮ‬ ‫ﺑﻦ‬‫ﻋﻦ ِﺍ‬
ِ ‫ﺎ ِﺭ (( ﹶﻗﺎﹶﻟ‬‫ﻫ ِﻞ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻲ‬‫ﻐﻔﹶﺎ ِﺭ ؛ ﻓﹶﺈﻧ‬ ‫ﺳِﺘ‬ ‫ﻦ ﺍﻻ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ ﻭﺃ ﹾﻛِﺜ‬، ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺼ‬
‫ﺮﹶﺃ ﹲﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ ﭐ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﻨﺴ‬‫ﺍﻟ‬
‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬، ‫ﲑ‬
‫ﺸ‬ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ ﺍﻟ‬ ‫ﺗ ﹾﻜﻔﹸ‬‫ﻭ‬ ، ‫ﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ ﹾﻜِﺜ‬‫ )) ﺗ‬: ‫ﺎ ِﺭ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻫ ِﻞ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬‫ﺎ ﹶﻟﻨ‬‫ ﻣ‬: ‫ﻬﻦ‬ ‫ﻨ‬‫ِﻣ‬
: ‫ﻳ ِﻦ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﺍﻟﺪ‬‫ﻌ ﹾﻘ ِﻞ ﻭ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ ﺍﻟ‬‫ﻧ ﹾﻘﺼ‬ ‫ ﻣﺎ‬: ‫ﻦ (( ﻗﺎﻟﺖ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
 ‫ﺐ ِﻟﺬِﻱ ﹸﻟ‬
 ‫ﻭﺩِﻳ ٍﻦ ﺃ ﹾﻏ ﹶﻠ‬ ‫ﻋ ﹾﻘ ٍﻞ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﻗﺼ‬‫ﻧ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﺼﻠﱢﻲ‬
‫ﺴِﻠﻢ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻡ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤﻜﹸﺚﹸ ﺍ َﻷﻳ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ،ٍ‫ﺟﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ ِﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻴ ِﻦ ِﺑ‬ ‫ﺗ‬‫ﺃ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺩﺓﹸ ﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺷﻬ‬ ))

Da Ibn ‘Umar : il Profeta disse: “o assemblea di donne! Fate elemosina


e aumentate la richiesta del perdono [di Allah], perché in verità io ho visto voi come
maggioranza degli abitanti del Fuoco”; disse una donna tra di esse: “cosa abbiamo
[per meritare di essere] la maggioranza degli abitanti del Fuoco?” Disse: “abbondate
in maledizione e miscredete nel marito, non ho visto delle mancatrici di ragionamento
e di religione più forte, tra dei detentori dell’intelletto, di voi”, disse: “quale mancanza
360 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

di ragionamento e di religione?”, disse: “la testimonianza di due donne per


la testimonianza di un uomo e [poi ella] rimane giorni mentre non prega”.
Lo ha trasmesso Muslim.

37.2 L’imperativo della 4ª forma dei verbi regolari e


irregolari

Per formare l’imperativo della 4ª forma, il prefisso ‫ـ‬‫ ﺗ‬del verbo in apocopato viene tolto
e sostituito con ‫ﺰﺓﹸ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ ﹾﻄ ِﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻫ‬ (la hamza disgiuntiva, che non viene elisa) accompagnata
dalla vocale fatha, ovvero ‫ ﹶﺃ‬. Questa regola vale per tutti i verbi appartenenti alla 4ª forma,
anche se essi hanno la vocale sulla loro prima lettera radicale; esempi:
‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﺃِﻗ‬compi!” ← (apocopato della 2ª persona singolare maschile) ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ِﻘ‬ ← ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃﻗﹶﺎ‬
‫ﻮﺍ‬‫“ ﹶﺃﻗِﻴﻤ‬compite!” ← (apocopato della 2ª persona plurale maschile) ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻘِﻴﻤ‬ ← ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃﻗﹶﺎ‬
‫“ ﹶﺃ ِﻋﺪﱡﻭﺍ‬preparate!” ← (apocopato della 2ª persona plurale maschile) ‫ﺗ ِﻌﺪﱡﻭﺍ‬ ← ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬
‫ﻼ‬ ‫ﺩ ِﺧ ﹶ‬ ‫[“ ﹶﺃ‬voi due] introducete!” ← (apocopato della 2ª persona duale) ‫ﻼ‬ ‫ﺪ ِﺧ ﹶ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ ← ﺗ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﹶﺃ‬
‫“ ﹶﺃﹾﻟ ِﻖ‬lancia!” ← (apocopato della 2ª persona singolare maschile) ‫ ﹾﻠ ِﻖ‬‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ ← ﺗ‬
‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻧ ِﺬ‬‫“ ﹶﺃ‬avvertite!” ← (apocopato della 2ª persona plurale femminile) ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻨ ِﺬ‬‫ﺭ ← ﺗ‬ ‫ﻧ ﹶﺬ‬‫ﹶﺃ‬
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﻮﻧِﻲ ِﺑﻘﹸ‬‫ﹶﻓﹶﺄﻋِﻴﻨ‬ [18:95] “allora aiutatemi con forza!” (esempio riportato nel capitolo
precedente),
‫ﻮ ﹶﻝ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃﻃِﻴﻌ‬3:32] “di’: obbedite ad Allah e al Messaggero!”,
‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻞ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬4:81] “dunque allontanati da loro e confida in Allah!”,
‫ﲔ‬ ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬  ‫ﻮﺍ ﭐﻟ‬‫ﻭﹶﺃﻗِﻴﻤ‬ [10:87] “e compite la preghiera e annunciate ai
credenti!”,
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 361

‫ﲔ‬
 ‫ﺪِﻗ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺠﺰِﻱ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺎ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻴ ﹶﻞ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ‬‫ﻑ ﹶﻟﻨ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬12:88] “allora paga a noi
la misura [del grano] ed elargisci a noi, in verità Allah compensa i caritatevoli”,
‫ﻢ‬ ‫ﻳِﺘﻜﹸ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻁ ِﻣ‬
ٍ ‫ﻮﺍ ﺁ ﹶﻝ ﻟﹸﻮ‬‫ﺧ ِﺮﺟ‬ ‫[ ﹶﺃ‬27:56] “scacciate la famiglia di Lūt dalla città vostra!”,
‫ﻮِﻟ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫[ ﺁ ِﻣﻨ‬57:7] “credete in Allah e il Messaggero Suo!”,
‫ﺰﻧِﻲ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎﻓِﻲ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟ ِﻘﻴ ِﻪ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬28:7] “dunque getta lui nel fiume e non temere
e non affliggerti!”,
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺽ‬ ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫ﻒ ﹶﺃ‬  ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫[ ﻳ‬12:29] “o Yūsuf, allontanati da questo!”,
‫ﻢ‬ ‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺒ ِﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺭ ﹶﻗ‬ ‫ﻧ ِﺬ‬‫[ ﹶﺃ‬71:1] “avverti il popolo tuo prima che giunga
loro un castigo doloroso!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ﺤﺐﱡ ﭐﹾﻟﻤ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺍ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺴﻨ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻬﻠﹸ ﹶﻜ ِﺔ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ﹸﻜ‬‫ﺗ ﹾﻠﻘﹸﻮﺍ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻭﺃﹶﻧ ِﻔﻘﹸﻮﺍ ﻓِﻲ‬
[2:195] “e spendete sul sentiero di Allah e non gettatevi con le mani vostre nella
distruzione e agite bene; invero Allah ama i benfacenti”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻕ ﻓﻴ ِﻪ‬ ِ ‫ﺮ ِﻙ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻙ ِﺑ‬ ‫ﻬﻼ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬: ‫ﻬﻠﹸ ﹶﻜ ِﺔ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ﹸﻜ‬‫ﺗ ﹾﻠﻘﹸﻮﺍ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬
ِ ‫ﻧﻔﺎ‬‫ﻭ ﺍﻹ‬ ‫ﺠﻬﺎ ِﺩ‬

37.3 L’imperativo della 7ª, 8ª e 10ª forma dei verbi regolari


e irregolari

Per formare l’imperativo della 7ª, 8ª e 10ª forma, il prefisso ‫ـ‬‫ ﺗ‬del verbo in apocopato
viene tolto e sostituito con ‫ﻞ‬
ِ‫ﺻ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫( ﹶﺃِﻟﻒ‬alif congiuntivo, che assorbe la vocale dell’ultima
parola che la precede) con la vocale kasra, ovvero ‫ ; ِﺍ‬esempi:

‫ﺗﻘﹸﻮﺍ‬‫“ ِﺍ‬temete!” ← ‫ﺘﻘﹸﻮﺍ‬‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona plurale maschile) ← ‫ﺗﻘﹶﻰ‬‫ِﺍ‬


← ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﻘِﻴﻤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona plurale maschile) ← ‫ﻡ‬ ‫ﺘﻘﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
‫ﻮﺍ‬‫ﺘﻘِﻴﻤ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬siate giusti!” ←
ِ ‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬prendete!” ← ‫ﺨﺬﹸﻭﺍ‬
‫ﺨﺬﹸﻭﺍ‬ ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona plurale maschile) ← ‫ﺨ ﹶﺬ‬  ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
362 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫“ ِﺍ‬vendicati!” ← ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬ ِ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona singolare maschile) ← ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬  ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ِﺍ‬
← ‫ﺮ‬  ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona singolare maschile) ←‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedi perdono!” ←
← ‫ﺖ‬ ِ ‫ﺘ ﹾﻔ‬‫ﺴ‬  ‫ﺗ‬ (apocopato della 2ª persona singolare maschile) ← ‫ﻰ‬‫ﺘ ﹾﻔﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺘ ﹾﻔ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedi un responso legale!” ←
Esempi dal Corano:
‫ﺍ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺨﺬﹸﻭ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ ﻓﹶﭑ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺸ‬
 ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﻟ‬ [35:6] “in verità il satana è per voi un nemico
dunque prendetelo come nemico!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻊ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻭﻛﹸﻮﻧ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻮﺍ ﭐ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫[ ﻳ‬9:119] “o coloro che credono! temete
Allah e siate con i sinceri!”,
‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺻ ﹶﻄِﺒ‬
 ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻚ ِﺑﭑﻟ‬
 ‫ﻫﹶﻠ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﹾﺃ‬ [20:132] “e comanda alla famiglia tua la preghiera
e persisti su di essa!”,
‫ﻮﺳِﻴﹶﻠ ﹶﺔ‬ ‫ﻴ ِﻪ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﺍ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺘﻐ‬‫ﺑ‬‫ﻭ ﭐ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻮﺍ ﭐ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫[ ﻳ‬5:35] “o coloro che credono, temete
Allah e desiderate verso di Lui il tramite [per avvicinarsi a Lui]!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻃِﺌ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻚ ﹸﻛ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﻚ ِﺇ‬
ِ ‫ﻧِﺒ‬‫ﻐ ِﻔﺮِﻱ ِﻟ ﹶﺬ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫ﻒ ﹶﺃ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳ‬ [12:29] “o Yūsuf!
Allontanati da questo mentre [tu donna] chiedi il perdono per il peccato tuo! Invero tu
[donna] eri tra i peccatori”,
‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻬﻦ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻬﻦ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺎِﻳ‬‫[ ﹶﻓﺒ‬60:12] “allora pattuisci con esse e chiedi il perdono per esse
ad Allah!”.

37.4 L’imperativo dei verbi irregolari di 1ª forma


a) Verbi con la prima debole
Essi perdono la prima radicale, ad esempio l’imperativo del verbo  ‫ﻭ‬ diviene ‫ﺻ ﹾﻞ‬
‫ﺻ ﹶﻞ‬ ِ
(e non ‫ﻞ‬
‫ﺻﹾ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ ;) ِﺇ‬altri esempi:
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 363

‫ﺪ‬ ‫“ ِﺟ‬trova!” (dal verbo ‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ), ‫ﻊ‬ ‫ﺿ‬


 “metti!” (dal verbo ‫ﻊ‬
‫ﺿ‬
 ‫ﻭ‬ ), ‫ﺪ‬ ‫ِﻋ‬ “prometti!” (dal

verbo ‫ﺪ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ), ‫ﻖ‬ ‫ِﺛ‬ “fidati!” (dal verbo ‫ﻖ‬
 ‫ﻭِﺛ‬ ).
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫ﻚ‬ ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﻟﺪ‬ ‫ﺐ ﻟِﻲ ِﻣ‬
 ‫ﻬ‬ ‫[ ﹶﻓ‬19:5] “allora dona a me da presso di Te un erede!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬ ِ ‫ﺎِﻟ‬‫ﺤ ﹾﻘﻨِﻲ ِﺑﭑﻟﺼ‬ِ ‫ﻭﹶﺃﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣ ﹾﻜﻤ‬ ‫ﺐ ﻟِﻲ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺭ‬ [26:83] “o Signore mio! Dona a me
discernimento e unisci me con i giusti!”,
‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺭﻧِﻲ ﹶﻓ‬ ‫ﺗ ﹶﺬ‬ ‫ﺏ ﹶﻻ‬
 ‫ﺭ‬ [21:89] “o Signore mio! non lasciarmi solo”.
b) Verbi con la seconda debole
Tali verbi, dato che possiedono una vocale sulla prima lettera radicale (dopo che il prefisso
‫ـ‬‫ ﺗ‬è stato tolto), non richiedono alif prostetica; ad esempio, per formare l’imperativo del
verbo ‫ﻝ‬‫ ﻗﹶﺎ ﹶ‬, per la seconda persona maschile singolare, si ricorre all’apocopato di questo
verbo (della stessa persona per la quale si vuole formare l’imperativo). L’apocopato è ‫ﻞ‬ ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾ‬
da cui togliendo il prefisso ‫ـ‬‫ ﺗ‬otteniamo la forma finale ‫ﻞ‬ ‫“ ﹸﻗ ﹾ‬di’!” , che è l’ imperativo
cercato.
Esempi dal Corano:
‫ﻖ‬ ‫ﺨ ﹾﻠ‬
 ‫ﺪﹶﺃ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭﺍ ﹶﻛ‬‫ﻧ ﹸﻈﺮ‬‫ﺽ ﹶﻓﭑ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺳﲑ‬ [29:20] “di’: viaggiate sulla terra e
guardate come [Egli] ha dato inizio alla creazione!”,
‫ﺎ‬‫ﻮ ﹰﻻ ﹶﻛ ِﺮﳝ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻭﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [17:23] “e non rimproverare loro due ma di’ a loro
due una parola gentile!”,
‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﹶﻓﺄﹶﻧ ِﺬ‬ ‫[ ﹸﻗ‬74:2] “alzati e ammonisci!”;
c) Verbi con la terza debole
L’imperativo di questo tipo di verbi viene formato esattamente con le stesse regole già viste
(paragrafo 36.1) per la formazione dell’imperativo della prima forma dei verbi trilitteri
regolari. Esempi: ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬ “dimentica!”, ‫ﻮﺍ‬‫ﺭﻣ‬ ‫ِﺍ‬ “lanciate!”, ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﹸﺍ‬ “chiamate!”, ‫ﺤِﻲ‬‫ﺍﹸﻣ‬
“cancella!”.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻥ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛ‬‫ﺍﺀﻛﹸﻢ ِﻣﻦ ﺩ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﻭﭐ‬ [2:23] “e chiamate i testimoni vostri
oltre ad Allah, se siete veritieri!”,
364 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

‫ﻢ‬ ‫ﻬِﺘﻜﹸ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺁِﻟ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺻِﺒﺮ‬


 ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﺸ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻤﹶﻠﹸﺄ ِﻣ‬ ‫ﻖ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭﭐﻧ ﹶﻄﹶﻠ‬ [38:6] “e se ne andarono i notabili
tra di loro: andate e persistete sulle divinità vostre!”,
‫ﺡ‬ ٍ ‫ﻮ‬‫ﺒﹶﺄ ﻧ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺗ ﹸﻞ‬‫ﻭﭐ‬ [10:71] “e recita a loro la storia di Nūh!”,
‫ﻭ ِﻥ‬‫ﻨ ِﻈﺮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻮﹾﺍ ِﺇﹶﻟ‬‫ ﭐ ﹾﻗﻀ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬10:71] “poi decretate su di me e non dilungate me!”,
‫ﻦ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﻓﭑ‬‫ﻮ ﹶﻻﻧ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﻭﭐ ﹾﻏ ِﻔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭﭐ‬ [2:286] “ assolvi
noi, perdona noi e misericordia noi, Tu sei il Patrono nostro dunque soccorrici contro
il popolo miscredente!”.
Si osservi la seguente Tabella 37.2, nella quale sono riportati tre esempi riassuntivi,
rispettivamente per i verbi di 1ª debole, di 2ª debole e di 3ª debole.

verbo in verbo al verbo al


Imperativo
apocopato presente passato
(2ª persona
significato (2ª persona (2ª persona (3ª
singolare,
dell’imperativo singolare, singolare, persona
duale,
duale, duale, maschile
plurale)
plurale) plurale) singolare)
“promettete!” (riferito alla
2ª persona maschile / ‫ﺪﺍ‬ ‫ِﻋ‬ ‫ﺪﺍ‬ ‫ﺗ ِﻌ‬ ‫ﺪﺍ ِﻥ‬ ‫ﺗ ِﻌ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
femminile duale)
“promettete!” (riferito alla
2ª persona maschile ‫ﻭﺍ‬‫ِﻋﺪ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺗ ِﻌﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗ ِﻌﺪ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
plurale)
“di’!” (riferito alla 2ª
persona femminile ‫ﻗﹸﻮﻟِﻲ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻟِﻲ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﻘﹸﻮﻟ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
singolare)
“dite!” (riferito alla 2ª
persona femminile plurale)
‫ﻦ‬ ‫ﻗﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
“chiama!” (riferito alla 2ª
persona maschile ‫ﻉ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﺪﻉ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ‬‫ﻤﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬
singolare)
“chiamate!” (riferito alla
2ª persona maschile ‫ﻮﺍ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﹸﺍ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬
plurale)
Tab. 37.2
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 365

37.5 L’imperativo negativo e imperativo della 1ª e 3ª persona


Per costruire l’imperativo negativo di tutti i verbi irregolari e delle forme derivate dei
verbi regolari e irregolari , si ricorre (esattamente come nel caso dei verbi trilitteri regolari)
all’uso del verbo in apocopato preceduto dalla particella negativa ‫ﻻ‬
‫ ﹶ‬:
‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non dire!”, ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﺪ‬
ِ ‫ ﹾﻔ‬‫“ ﹶﻻ ﺗ‬non corrompete!”.
In tal caso sia l’imperativo dei verbi ‫ﺬ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬, che l’imperativo delle forme 4ª ,
7ª, 8ª, 10ª non mostrano irregolarità. Si osservino gli esempi in Tabella 37.3.

verbo in verbo al
verbo al
apocopato presente
significato passato (3
Imperativo (2ª persona (2ª persona
dell’imperativo persona
negativo singolare, singolare,
maschile
duale, duale,
singolare)
plurale) plurale)
“non dite!” (riferito
alla 2ª persona maschile ‫ﺗﻘﹸﻮﻻ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻻ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﻻ ِﻥ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
/ femminile duale )
“non dire!” (riferito
alla 2ª persona maschile ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
singolare )
“non far morire!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﻓﱠﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻰ‬ ‫ﻮﻓﱠ‬ ‫ﺗ‬
maschile singolare )
“non corrompete!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﺪ‬
ِ ‫ ﹾﻔ‬‫ﹶﻻ ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺴﺪ‬
ِ ‫ ﹾﻔ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴﺪ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬
maschile plurale )
“non invidiatevi!” ‫ﹶﻻ‬
(riferito alla 2ª persona ‫ﻭﺍ‬‫ﺳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺤ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺤ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺤ‬
maschile plurale ) ‫ﻭﺍ‬‫ﺳﺪ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺤ‬
“non annunciare!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬
maschile singolare )
“non parlare!” (riferito
alla 2ª persona singolare ‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠ ِﻤﻲ‬‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠﻤﻲ‬‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺘ ﹶﻜﻠﱠ ِﻤ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱠ‬
femminile)
366 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

“non promettere!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﺪ‬ ‫ﺗ ِﻌ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ ِﻌ‬ ‫ﺗ ِﻌﺪ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
maschile singolare )
“non disperarti!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﺲ‬
 ‫ﺘِﺌ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺘِﺌ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘِﺌﺲ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺘﹶﺄ‬‫ﺑ‬‫ِﺍ‬
maschile singolare )
“non affrettare!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﺠ ﹾﻞ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺠ ﹾﻞ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺠﻞﹸ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺠ ﹶﻞ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
maschile singolare )
“non mangiare!”
(riferito alla 2ª persona ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ‬ ‫ﹶﻻ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ‬ ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬
maschile singolare )
Tab. 37.3

Per l’imperativo alla 1ª e 3ª persona dei verbi irregolari e delle forme derivate occorrono
esattamente le stesse regole riguardanti i verbi regolari trilitteri (il verbo alla 1ª o 3ª persona
dell’apocopato viene preceduto da: ‫ ﻟِـ‬, ‫ ﹶﻓﻠﹾـ‬o ‫ﻭﻟﹾـ‬ ): ‫ﻖ‬ ‫ﻨ ِﻔ‬‫ﻴ‬‫“ ِﻟ‬che spenda!”.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺠ ﹾﻞ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [46:35] “e non affrettare per loro!”,
‫ﻁ‬ٍ ‫ﻮ ِﻡ ﻟﹸﻮ‬ ‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫ﻒ ِﺇﻧ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﻮﺍ ﹶﻻ‬11:70] “dissero: non temere! Invero noi siamo
stati inviati al popolo di Lūt”,
‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﺲ ِﺑﻤ‬  ‫ﺘِﺌ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶ‬11:36] “dunque non disperarti per ciò che facevano”,
‫ﻌِﺘ ِﻪ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻌ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻖ ﺫﹸﻭ‬ ‫ﻨ ِﻔ‬‫ﻴ‬‫[ ِﻟ‬65:7] “spenda il detentore del benessere dal benessere suo”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﺴﺪ‬ ِ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [7:56] “e non corrompete sulla terra!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ ِﺇﻧ‬‫ﺸ‬  ‫ﺕ ﭐﻟ‬ِ ‫ﺍ‬‫ﺧ ﹸﻄﻮ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘِﺒﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺴ ﹾﻠ ِﻢ ﹶﻛﺎﻓﱠ ﹰﺔ‬
 ‫ﺧﻠﹸﻮﺍ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮﺍ ﭐ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫ﻳ‬
[2:208] “o coloro che credono! Entrate nell’Islām del tutto e non seguite le tracce di
satana, invero lui è per voi un nemico evidente”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ ﻓِﻲ ﺍ ِﻹ‬: ‫ﺴ ﹾﻠ ِﻢ ﻛﹶﺎ ﱠﻓ ﹰﺔ‬
‫ﺍِﺋ ِﻌ ِﻪ ﹸﻛﻠﹼﻬﺎ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻼ ِﻡ‬  ‫ﻓِﻲ ﺍﻟ‬
Anche in questo caso, sia l’imperativo dei verbi ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬che l’imperativo delle
forme 4ª , 7ª, 8ª, 10ª non mostrano irregolarità. Si osservi la seguente Tabella 37.4.
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 367

verbo in verbo al
verbo al
apocopato presente
Imperativo passato (3ª
(3ª persona (3ª persona
significato dell’imperativo nella 1ª o 3ª persona
singolare, singolare,
persona maschile
duale, duale,
singolare)
plurale) plurale)
“che dicano!” (riferito alla
3ª persona plurale ‫ﻦ‬ ‫ﻴﻘﹸ ﹾﻠ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﻘﹸ ﹾﻠ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
femminile)
“che spenda!” (riferito alla
3ª persona maschile ‫ﻖ‬ ‫ﻨ ِﻔ‬‫ﻴ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﻨ ِﻔ‬‫ﻳ‬ ‫ﻨ ِﻔﻖ‬‫ﻳ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹶﻔ‬‫ﹶﺃ‬
singolare )
“lottiamo!” (riferito alla1ª
persona plurale)
‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﻨﺠ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﻧﺠ‬ ‫ﺎ ِﻫﺪ‬‫ﻧﺠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬
“che faccia
morire!”(riferito alla 3ª ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﻓﱠﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻰ‬ ‫ﻮﻓﱠ‬ ‫ﺗ‬
persona maschile singolare)
“glorifichiamo!” (riferito
alla 1ª persona plurale)
‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ِﻟﻨ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺴﺒ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬
“che confidi!” (riferito alla
3ª persona maschile ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﹶﻓ ﹾﻠ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹾﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﻛﱠﻞﹸ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﻛﱠ ﹶﻞ‬ ‫ﺗ‬
singolare )
“che annunci!” (riferito
alla 3ª persona singolare ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ِﻟﺘ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒﺸ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬
femminile)
“che giurino fedeltà!”
(riferito alla 3ª persona ‫ﺎ‬‫ﺎِﻳﻌ‬‫ﺒ‬‫ِﻟﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎِﻳﻌ‬‫ﻳﺒ‬ ‫ﻌﺎ ِﻥ‬ ‫ﺎِﻳ‬‫ﻳﺒ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻳ‬‫ﺎ‬‫ﺑ‬
duale maschile)
“che promettano!”
(riferito alla 3ª persona ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ﻴ ِﻌ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ِﻌ‬ ‫ﺪ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ِﻌ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
plurale femminile)
“che glorifichino!” (riferito
alla 3ª persona duale ‫ﺎ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺘ‬‫ِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬
femminile)
“mangiamo!” (riferito alla
1ª persona plurale)
‫ﻨ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻧ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ‬ ‫ﻧ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬
“che chiedano perdono!”
(riferito alla 3ª persona ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻴ‬‫ِﻟ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
plurale maschile)
Tab. 37.4
368 Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate

37.6 Note

Nell’arabo classico ‫ﺮ‬


ِ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ َﻷ‬ ‫ ﹶﻻﻡ‬può essere omessa (questo però accade raramente); esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺯ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨ ِﻔﻘﹸﻮﺍ ِﻣﻤ‬‫ﻭ ﻳ‬ ‫ﺼﻠﹶﻮ ﹶﺓ‬
 ‫ﻤﻮﺍ ﭐﻟ‬ ‫ﻳﻘِﻴ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎﺩِﻱ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ِﻟ ِﻌﺒ‬14:31] “di’ ai servi Miei,
coloro che credono, che compiano la preghiera e spendano di ciò che abbiamo
approvvigionato essi”.
L’imperativo del verbo ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ‬ può essere ‫ﺳ ﹾﻞ‬ oppure ‫ﺳﹶﺄ ﹾﻝ‬ ‫ ِﺍ‬, ad esempio:
‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﻢ ﺁ‬ ‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ ﹶﻛ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ [2:211] “chiedi ai figli di Israele quanti
abbiamo dato a loro di segni chiari”,
‫ﺤ ِﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺮ ﹶﺓ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺖ ﺣ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻳ ِﺔ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﻛﹶﺎ‬‫ﺮ‬ ‫ﻋ ِﻦ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﻭﭐ‬ [7:163] “e chiedi a loro del villaggio che
era vicinante al mare”.
Capitolo 37: L’imperativo dei verbi irregolari e delle forme derivate 369

37.7 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

( ‫ﻬﺮ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬ _


“sgridare, rimproverare”

‫ﺶ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬ _
(6ª forma) “istigare l’un l’altro”

‫ﺾ‬
 ‫ﺎ ﹶﻏ‬‫ﺗﺒ‬ _
(6ª forma) “detestare l’uno l’altro”

‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺍ‬‫ﺗﺪ‬ _ (6ª forma) “voltare le spalle l’uno


l’altro”
( ‫ﻮ‬‫ﻤﺤ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺎ‬‫ﻣﺤ‬ _
“cancellare”

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﻣﻌ‬ “comunità, assemblea”

‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬ _


(4ª forma) “aumentare”

‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺳ‬ _
“benessere; ricchezza”

‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺷﺮِﻳ‬ ‫ﺍِﺋﻊ‬‫ﺷﺮ‬ “legge islamica”


(8ª forma) “tollerare
‫ﻋﻠﹶﻰ ﻫـ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ ﹶﻄ‬
 ‫ِﺍ‬ _
pazientemente; persistere; tener
duro, farsi forza in [qualcosa]”
‫ﺎ ِﻃ ﹲﺊ‬‫ﺧ‬ _
“peccatore”

‫ﺮ ﻩ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “concedere una


dilazione a [qualcuno]”
‫ﻊ ﻩ‬ ‫ﻳ‬‫ﺎ‬‫ﺑ‬ _ (3ª forma) “stringere il patto con
[qualcuno]”
‫ﻖ ﺑِـ ﻩ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﹶﺃﹾﻟ‬ _ (4ª forma) “unire con [qualcuno];
accludere”
“presente, vicino” (participio
‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺣ‬ _
presente dal verbo ‫ﺮ‬
‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ ( ‫ﺮ‬‫ﺤﻀ‬
 ‫ﻳ‬ )
“essere presente”)
Tab. 37.5
370 Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso

Capitolo 38

I PRONOMI RELATIVI E IL LORO USO

38.1 Introduzione
La Tabella 38.1 racchiude tutti i pronomi relativi presenti nella lingua araba.

singolare duale plurale


‫ﹶﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫( ﺍﹶﻟ ﱠﻠﺬﹶﺍ ِﻥ‬NOM.)
maschile il quale, chi,
‫ﻦ‬ ‫ﹶﺍﱠﻟﺬِﻳ‬
che, colui che, ‫ﻳ ِﻦ‬‫( ﹶﺍﻟ ﱠﻠ ﹶﺬ‬GEN., ACC.) i quali, coloro che, che
ciò che
‫ﹶﺍﱠﻟﺘِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺍﹶﻟ ﱠﻠﺘ‬ (NOM.)
‫ﻼﺗِﻲ‬
‫ ﺍﹶﻟ ﱠ‬, ‫ﻼﺋِﻲ‬
‫ ﺍﹶﻟ ﱠ‬, ‫ﺍﺗِﻲ‬‫ﺍﹶﻟ ﱠﻠﻮ‬
femminile
la quale, chi,
che, colei che
‫ﻴ ِﻦ‬ ‫ﺘ‬‫( ﺍﹶﻟ ﱠﻠ‬GEN., ACC.) le quali, coloro che, che
Tab. 38.1

Si noti che soltanto i pronomi relativi del duale sono declinabili.

Il pronome relativo sostituisce generalmente un sostantivo, mettendo in relazione frasi


diverse, una principale e una subordinata; la frase introdotta dal pronome risulta così
subordinata a quella che contiene il nome sostituito dal pronome stesso (frase principale);
ad esempio la frase:
‫ﺒ ِﺔ‬‫ﺘ‬‫ﻤ ﹾﻜ‬ ‫ﺖ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﱠﺬﻱ‬
 ‫ﻳﺖُ ﭐﻟﻜِﺘﺎ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫“ ِﺍ‬ho comprato il libro che hai visto nella libreria”
Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso 371

è composta da due proposizioni diverse: ‫ﺏ‬


 ‫ﻳﺖُ ﭐﻟﻜِﺘﺎ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫ِﺍ‬ “ho comprato il libro”

e ‫ﺒ ِﺔ‬‫ﺘ‬‫ﻤ ﹾﻜ‬ ‫ﺏ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬


 ‫ﺖ ﭐﻟﻜِﺘﺎ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “hai visto il libro nella libreria”, che vengono collegate
formando un’unica frase, dove la parola “il libro” viene sostituita dal pronome relativo. In
questo esempio, “il libro” è detto antecedente, e di esso si vuole evitare la ripetizione.
Riassumendo, il pronome relativo serve in genere a evitare la ripetizione di un componente
della frase, detto antecedente. Inoltre, esso viene usato per mettere in relazione due frasi che
contengono un elemento in comune. Si osservi anche l’altro esempio:
‫ﻴ ِﻞ‬‫ﺁ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺮﺃﹸ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﺪ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﻮﹶﻟ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ُ ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬ “ho incontrato il ragazzo che recitava il
Corano di notte”;
le frasi ‫ﺪ‬ ‫ﻮﹶﻟ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ُ ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬ “ho incontrato un ragazzo” e ِ‫ﻞ‬‫ﺁ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﻟﱠﻠﻴ‬‫ﻳﻘﹾﺮﹸﺃ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻮﹶﻟﺪُ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
“il ragazzo recitava il Corano di notte”, hanno un elemento in comune, che è “il ragazzo”,
quindi possono essere collegate tramite il pronome relativo (‫“ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬il quale”) diventando
una sola frase.

38.2 La frase relativa


La frase relativa è una frase subordinata alla principale ; essa, in generale, è introdotta da
pronomi relativi (il quale, la quale, i quali, le quali, cui, che, chi). Il pronome relativo è
posizionato all’inizio della frase relativa e in genere segue immediatamente il suo
antecedente.
Nella lingua araba quando l’antecedente è in stato determinato, il pronome relativo viene
espresso nella frase relativa. In tal caso il pronome relativo accorda con il suo antecedente
in numero, genere e caso.
Quando invece l’antecedente è in stato indeterminato, tali pronomi, contrariamente alla
lingua italiana, non vengono usati.
Tale regola viene chiarita dai seguenti esempi:
‫ﻉ‬  ‫ﺮﺟُ ﹶﻞ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻳﺖُ ﭐﻟ‬‫ﺭﹶﺃ‬
ِ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺻﻠﱠﻰ ﻓِﻲ ﭐﻟﺸ‬ “ho visto l’uomo che ha pregato per strada”

(dove l’antecedente è la parola ‫ﻞ‬


‫ﺮﺟُ ﹶ‬ ‫) ﺍﻟ‬,
‫ﻉ‬
ِ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺻﻠﱠﻰ ﻓِﻲ ﭐﻟﺸ‬
 ‫ﻼ‬
‫ﺭﺟُ ﹰ‬ ُ‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto un uomo che ha pregato per strada” (dove
l’antecedente è la parola ‫ﻼ‬
‫ﺭﺟُ ﹰ‬ ).
372 Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso

Esempio dal Corano:


‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ ٍﻢ‬
ٍ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨﺠِﻴ ﹸﻜ‬‫ﺭ ٍﺓ ُﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺗﺠ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ُﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ ُﺩﻟﱡ ﹸﻜ‬61:10] “forse indico a voi un commercio
che salverà voi da un castigo doloroso?” (esempio riportato precedentemente nel
paragrafo 27.7; per la particella ‫ﻞ‬
‫ ُﻫ ﹾ‬vedere il capitolo 41).
Si legga anche il seguente hadīth:

‫ﺎ‬‫ ﻳ‬: ‫ﺖ‬


ُ ‫ ﹸﻗ ﹾﻠ‬: ‫ﻨﻪُ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ُﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﺮ ﹶﺓ ُﺳ ﹾﻔﻴ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ ﻗِﻴ ﹶﻞ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻤﺮٍﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻨﺖ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﺁ‬: ‫ )) ﹸﻗ ﹾﻞ‬: ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬, ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺪﹰﺍ ﹶﻏ‬‫ﻨﻪُ ﹶﺃﺣ‬‫ﻋ‬ ‫ﺳﹶﺄﻝﹸ‬ ‫ﻮ ﹰﻻ ﹶﻻ ﹶﺃ‬ ‫ﻼ ِﻡ ﹶﻗ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ ﹸﻗ ﹾﻞ ﻟِﻲ ﻓِﻲ ﺍ ِﻹ‬, ‫ﺭﺳُﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫ﺍ ُﻩ ُﻣ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻢ ﺍ‬ ‫ ﹸﺛ‬, ‫ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬
Da Abū ‘Amr o fu detto da Abū ‘Amra Sufyān bin ‘Abdullah [che] disse: “dissi:
o Messaggero di Allah, dimmi nell’Islam una parola che non chiedo di essa a nessuno
tranne te, disse: di’: ho creduto in Allah, poi sii giusto”. Lo ha trasmesso Muslim.
(si noti che in questo hadīth l’antecedente è la parola ‫ﻮ ﹰﻻ‬ ‫ ﹶﻗ‬, e siccome essa è in stato
indeterminato, viene omesso il pronome relativo ‫ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬che introduce la frase relativa
‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺪﹰﺍ ﹶﻏ‬‫ﻨﻪُ ﹶﺃﺣ‬‫ﻋ‬ ‫ﺳﹶﺄﻝﹸ‬ ‫ ; ﹶﻻ ﹶﺃ‬tale frase relativa è subordinata alla frase principale:
‫ﻮ ﹰﻻ‬ ‫ﻼ ِﻡ ﹶﻗ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫) ﹸﻗ ﹾﻞ ﻟِﻲ ﻓِﻲ ﺍ ِﻹ‬.
Il pronome relativo può essere:
a) soggetto della frase relativa
‫ﺒ ِﺪ ِﻩ‬‫ﻋ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ ﹸﻔ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻙ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ [25:1] “sia benedetto Colui che ha fatto scendere il
Discernimento sul servo Suo”,
‫ﻚ‬
ُ ‫ﻴ ِﺪ ِﻩ ﭐﹾﻟ ُﻤ ﹾﻠ‬‫ﻙ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ِﺑ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ [67:1] “sia benedetto Colui che nella mano Sua è il regno”;
b) complemento oggetto
‫ﻉ‬
ِ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺻﻠﱠﻰ ﻓِﻲ ﭐﻟﺸ‬  ‫ﺮﺟُ ﹶﻞ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻳﺖُ ﭐﻟ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto l’uomo che ha pregato per strada”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺏ ِﺑﭑﻟﺪ‬
ُ ‫ﺖ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ُﻳ ﹶﻜﺬﱢ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﺃ‬107:1] “hai visto colui che smentisce la Religione?”.
Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso 373

Si noti che nei casi a) e b) il verbo della frase relativa deve accordare con il pronome
relativo in genere e in numero e con il suo antecedente (questo ovviamente vale quando la
frase relativa è una frase verbale).

Si elencano alcuni esempi dal Corano dove l’antecedente è in stato determinato:


‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬ ُ ‫ﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬‫ﻤﺘِﻲ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ ﭐ ﹾﺫ ﹸﻛﺮُﻭﺍ ِﻧ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬2:40] “o figli di Israele! Ricordate la
grazia Mia la quale ho elargito su di voi” (dove ‫ﻤﺘِﻲ‬  ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬è complemento oggetto),
‫ﺎ ُﺗ ﹶﻜ ﱢﺬﺑُﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ِﺑﻬ‬ ‫ﺎ ُﺭ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﻛﹸﻨُﺘ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟﻨ‬ [52:14] “questo è il Fuoco il quale esso smentivate”
(dove ‫ﺭ‬ ُ ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬è soggetto),
‫ﺭ ﹸﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺤﺠ‬ِ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺱ‬ ُ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻭﻗﹸﻮ ُﺩﻫ‬ ‫ﺭ ﭐﱠﻟﺘِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻘﹸﻮﺍ ﭐﻟﻨ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬2:24] “dunque temete il Fuoco, il quale il
combustibile suo sono la gente e le pietre” (dove ‫ﺭ‬  ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬è complemento oggetto),
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻡ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺲ ﭐﱠﻟﺘِﻲ‬  ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺗ ﹾﻘﺘُﻠﹸﻮﺍ ﭐﻟ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [6:151] “e non uccidete la persona che ha
proibito Allah tranne che con diritto” (dove ‫ﺲ‬  ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ ﺍﻟ‬è complemento oggetto),
‫ﺍ‬‫ﺍ ﹶﻛِﺒﲑ‬‫ﺟﺮ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺕ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﻟ ُﻬ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﲔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ُ‫ ُﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺒﺸ‬‫ﻭ ُﻳ‬ [17:9] “e annuncia ai
credenti che compiono le buone azioni che avranno una ricompensa grande” (dove
‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ُ‫ﺍﹾﻟﻤ‬ è complemento oggetto).

Si riportano qui alcuni esempi dal Corano dove l’antecedente è invece in stato
indeterminato:

‫ﺎ‬‫ﺁ ِﺧ ِﺮﻧ‬‫ﺎ ﻭ‬‫ﻭِﻟﻨ‬ ‫ﺍ ِ َﻷ‬‫ﺎ ﻋِﻴﺪ‬‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬


 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ﹰﺓ ِﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﻨﺎ ﻣ‬‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﺃﹶﻧ ِﺰ ﹾﻝ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑ ُﻦ‬‫ﻰ ﭐ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻋِﻴﺴ‬
[5:114] “disse ‘Īsā, figlio di Maryam: o Allah, Signore nostro! Fa’ scendere su di noi
una tavola dal cielo che sarà per noi una festa, per il primo di noi e l'ultimo di noi”
(dove la parola ‫ﺪ ﹰﺓ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ ﻣ‬è l’antecedente in stato indeterminato),
‫ﻮ ﹰﻻ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬُﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎﺩُﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻦ ﺩُﻭِﻧ ِﻬﻤ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ ‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ‬‫ﺣﺘ‬ [18:93] “finché
quando giunse tra le due barriere, trovò dinanzi a esse un popolo che quasi non
comprendeva alcuna parola” (dove la parola ‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ ﹶﻗ‬è l’antecedente in stato indeterminato),
374 Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso

‫ﻢ‬ ُ‫ﻤِﻠﻜﹸﻬ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﹶﺃ ﹰﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ ﭐ‬


 ‫ﺪ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻲ‬‫[ ِﺇﻧ‬27:23] “in verità io ho trovato una donna che governa essi”
(dove la parola ‫ﺮﹶﺃ ﹰﺓ‬  ‫ﻣ‬ ‫ ﺍ‬è l’antecedente in stato indeterminato),
‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺗﺬﹸﻭﺩ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺗ‬‫ﺃ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﻦ ُﺩﻭِﻧ ِﻬﻢُ ﭐ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ [28:23] “e ha trovato accanto a loro due donne che
respingevano [i loro armenti]” (dove la parola ‫ﻦ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﺃ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ‬è l’antecedente in stato
indeterminato),
‫ﺠﺤِﻴ ِﻢ‬
 ‫ﺻ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺨﺮُﺝُ ﻓِﻲ ﹶﺃ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺷ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫[ ِﺇ‬37:64] “in verità esso è un albero che spunta dal
fondo dell’Inferno” (dove la parola ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺷ‬ è l’antecedente in stato indeterminato).
La frase che inizia con il pronome relativo può essere inserita all’interno dell’altra frase; si
osservi:
ٌ ‫ﺖ ﻃﹶﺎِﻟ‬
‫ﺐ‬ ِ ‫ﻴ‬ ‫ﺒ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺝ ِﻣ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻮﹶﻟﺪُ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬il ragazzo, che è uscito dalla casa, è uno studente”
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺠ ِﺪ ﻃﹶﺎِﻟ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺖ ﭐﱠﻟﺘِﻲ‬
ُ ‫ﻨ‬‫ﺍﹾﻟِﺒ‬ “la ragazza, che è uscita dalla moschea, è una
studentessa”
‫ﺭﺳُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺒ ِﺔ ُﻣ‬‫ﺘ‬‫ﻤ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺮﺟ‬ ‫“ ﺍﻟ‬gli uomini, che sono usciti dalla libreria,
sono degli insegnanti”.

38.3 Il pronome ritornante

Il pronome ritornante ( ‫ﺪ‬


 ‫ ﺍﻟﹾﻌﺎِﺋ‬o ‫ﺍ ِﺟﻊ‬‫ ) ﺍﻟﺮ‬viene usato nelle proposizioni relative riferendosi
all’antecedente con il quale accorda in genere e in numero. Tale pronome, presente nella
frase relativa, fa ricordare quella parte della frase principale alla quale esso si riferisce.
Il pronome ritornante compare di norma obbligatoriamente quando la frase relativa si
riferisce al complemento del verbo della frase principale, chiamato ‫ﺮﻳﺢ‬
ِ‫ﺼ‬ ‫ﺍﻟ‬ ُ‫ﻴﺮ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌُﻮﻝ ِﺑ ِﻪ ﹶﻏ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
(complemento oggetto non puro; l’argomento verrà approfondito nel paragrafo 43.2); si
osservi l’esempio:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻳُﺘ ُﻪ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺮﺟُ ِﻞ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟ‬ ُ‫ﻤﺖ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ “ho salutato l’uomo che ho visto egli nella
moschea” (dove il pronome relativo ‫ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬sostituisce l’antecedente ‫ﻞ‬ ِ ُ‫ﺮﺟ‬ ‫ ﺍﻟ‬e dove
Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso 375

“l’uomo” è ‫ﺼ ِﺮﻳﺢ‬
 ‫ﻴﺮُ ﺍﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌُﻮﻝ ِﺑ ِﻪ ﹶﻏ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ che introduce il suo complemento
tramite la preposizione ‫ﻋﻠﹶﻰ‬  ; il pronome ritornante ‫ ُﻩ‬viene attaccato al verbo ُ‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬
accordando in genere (maschile) e in numero (singolare) con l’antecedente al quale si
riferisce),
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﺖ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﹶﻟﻘِﻴﺘُﻬﺎ ﻓِﻲ ﭐ ﹶﳌ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟِﺒ‬ ُ‫ﺮ ﹾﻓﺖ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ “ho fatto conoscenza con la ragazzina la

quale ho incontrato ella nella moschea” (dove il pronome relativo ‫ﺍﱠﻟﺘِﻲ‬ sostituisce

l’antecedente ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ ﺍﹾﻟِﺒ‬e dove “la ragazzina” è ‫ﺼ ِﺮﻳﺢ‬  ‫ﻴﺮُ ﺍﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌُﻮﻝ ِﺑ ِﻪ ﹶﻏ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬del verbo con la
preposizione ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ُ‫ﺮ ﹾﻓﺖ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ; il pronome ritornante ‫ ﻫﺎ‬viene attaccato al verbo ‫ﺖ‬ ُ ‫ﹶﻟﻘِﻴ‬
accordando in genere (femminile) e in numero (singolare) con l’antecedente) ,
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻳﺘُ ُﻪ ﻓِﻲ ﭐ ﹶﳌ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺭﺟُ ٍﻞ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ُ‫ﻤﺖ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ “ho salutato un uomo [il quale] ho visto lui nella
moschea” (dove il pronome relativo ‫ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬non appare perché l’antecedente ‫ﻞ‬ ٍ ُ‫ﺭﺟ‬ è in stato
indeterminato; il pronome ritornante ‫ ُﻩ‬viene attaccato al verbo ُ‫ﻳﺖ‬ ‫ﺭﹶﺃ‬  accordando in
genere (maschile) e in numero (singolare) con l’antecedente),
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﺖ ﹶﻟﻘِﻴﺘُﻬﺎ ﻓِﻲ ﭐ ﹶﳌ‬
ٍ ‫ﻨ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺑ‬ ُ‫ﺮ ﹾﻓﺖ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ “ho fatto conoscenza con una ragazzina [la quale]
ho incontrato ella nella moschea”
(dove il pronome relativo ‫ﺍﱠﻟﺘِﻲ‬ non appare perché l’antecedente ‫ﺖ‬
ٍ ‫ﻨ‬‫ ِﺑ‬è in stato
indeterminato; il pronome ritornante ‫ﻫﺎ‬ viene attaccato al verbo ‫ﺖ‬
ُ ‫ ﹶﻟﻘِﻴ‬accordando in
genere (femminile) e in numero (singolare) con l’antecedente).

L’ uso del pronome ritornante diventa invece facoltativo quando:


a) la frase relativa si riferisce al soggetto della frase principale; esempi:

ٌ ‫( ﻃﹶﺎِﻟ‬‫ﻮ‬‫ﺖ )ﻫ‬
‫ﺐ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺝ ِﻣ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻮﹶﻟﺪُ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ “il ragazzo, che è uscito dalla casa, è uno
studente”,
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫( ﻃﹶﺎِﻟ‬‫ﺠ ِﺪ ) ِﻫﻲ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺖ ﭐﱠﻟﺘِﻲ‬
ُ ‫ﻨ‬‫ﺍﹾﻟِﺒ‬ “la ragazza, che è uscita dalla moschea, è
una studentessa”,
376 Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso

‫ﺭﺳُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺪ‬ ‫( ُﻣ‬‫ﻫﻢ‬ ) ‫ﺒ ِﺔ‬‫ﺘ‬‫ﻤ ﹾﻜ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮﺟُﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺍﻟ‬ “gli uomini, che sono usciti dalla
libreria, sono degli insegnanti”;
b) la frase relativa si riferisce al predicato della frase nominale principale:
‫ﻢ‬ ‫ﺎِﺑ ِﻬ‬‫ﻩ( ﻓِﻲ ِﻛﺘ‬ ‫ﺟﺪُﻭ‬ ‫ﻭ‬ ) ‫ﺟﺪُﻭﺍ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻮ ﭐﻟ‬ ُ‫ﻫﺬﹶﺍ ﻫ‬ ”questo è il profeta che hanno
trovato nel libro loro”;
c) la frase relativa si riferisce al complemento del verbo della frase principale
‫ﺼ ِﺮﻳﺢ‬  ‫ﻤ ﹾﻔﻌُﻮﻝ ِﺑ ِﻪ ﺍﻟ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬:
‫ﻳُﺘﻤُﻮ ُﻩ( ﻓِﻲ ﭐ ﹶﳌﻜﹾﺘﺒ ِﺔ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ) ‫ﻢ‬ ‫ﻳُﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺏ ﭐﻟﱠﺬﻱ‬
 ‫ﻳﺖُ ﭐﻟﻜِﺘﺎ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫ِﺍ‬ “ho comprato il libro che avete visto
nella libreria”.

Come dimostrano gli esempi di questo paragrafo, l’uso del pronome ritornante, quando
presente nella frase relativa, non dipende dal fatto che l’antecedente è in stato determinato o
indeterminato. In altre parole, anche se il pronome relativo non viene espresso, perché il
suo antecedente è in stato indeterminato, può apparire il pronome ritornante, il cui uso
dipende dalle regole presentate sopra.

38.4 La soppressione del pronome ritornante


Nel paragrafo precedente sono state presentate le regole riguardo all’uso del pronome
ritornante. Tuttavia, a prescindere di tali regole, ‫ﺍ ِﺟﻊ‬‫ ﺍﻟﺮ‬viene spesso soppresso anche là
dove il suo uso può sembrare obbligatorio. Questo accade quando il collegamento tra
l’antecedente della frase principale e la frase relativa subordinata risulta così ben chiaro che
non c’è più bisogno di sottolineare il loro collegamento dal pronome ritornante.
Esempi dal Corano:

‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺭﺳُﻮِﻟ ِﻪ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺭﺳُﻮِﻟ ِﻪ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻣﻨُﻮﺍ ﺁ ِﻣﻨُﻮﺍ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬
‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ ِﻣ‬ ‫ﺃﹶﻧ‬
[4:136] “o coloro che credono, credete in Allah e nel Messaggero Suo e nel Libro
il quale [Egli] ha fatto scendere sul Messaggero Suo e [credete] nel Libro che ha
rivelato prima” (senza il pronome ritornante che teoricamente potrebbe stare dopo i verbi
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ e ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ ﺃﹶﻧ‬risultando in ‫ﺰﹶﻟ ُﻪ‬ ‫ﻧ‬ e ‫ﺰﹶﻟ ُﻪ‬ ‫) ﺃﹶﻧ‬,
‫ﺌﹰﺎ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﺲ‬ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬‫ﺲ ﻋ‬ ٌ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﺠ ِﺰﻱ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻣﹰﺎ ﻻ‬‫ﻳﻮ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﹾﺍ‬‫ﻭﭐ‬ [2:48] “e temete un giorno in cui non basterà
un’anima a un’anima [altra] in nessuna cosa” (senza il pronome ritornante che
Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso 377

teoricamente potrebbe stare dopo il verbo ‫ﺠﺰِﻱ‬


 ‫ﺗ‬ risultando in ‫ﺠﺰِﻱ ﻓِﻴ ِﻪ‬
 ‫ﺗ‬ ; esempio già
visto nel paragrafo 27.2).

38.5 Altri pronomi relativi

Altri pronomi relativi sono: “ chi, colui che” ‫ﻦ‬


 ‫ﻣ‬ , “ciò, che” ‫ﻣﺎ‬ .
‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ viene usato per le persone, mentre ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬per le cose; esempi:
‫ﺎ‬‫ﻌﺮُﺝُ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻨ ِﺰﻝﹸ ِﻣ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺨﺮُﺝُ ِﻣ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻳِﻠﺞُ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﹶﻠﻢُ ﻣ‬ ‫ﻳ‬
[34:2] “[Egli] conosce ciò che entra nella terra e ciò che esce da essa e ciò che scende
dal cielo e ciò che sale in esso”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫[ ﹶﻟﻪُ ﻣ‬14:2] “a Lui appartiene ciò che è nei cieli e ciò che
è sulla terra”.

38.6 Approfondimenti
Nel Nobile Corano in alcuni versetti possiamo incontrare il caso in cui il pronome relativo
viene omesso anche là dove il suo antecedente è in stato determinato, come nel seguente
versetto:
‫ﺍ‬‫ﺳﻔﹶﺎﺭ‬ ‫ﺤ ِﻤﻞﹸ ﹶﺃ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺤﻤ‬
ِ ‫ﻤﹶﺜ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫[ ﹶﻛ‬62:5] “come l’esempio dell'asino che porta libri”.
Anche se l’antecedente (‫ﺭ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺤﻤ‬ِ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬è in stato definito, esso esprime un senso generale e per
questo il pronome relativo (‫ ) ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬viene omesso (si tratte dunque dell’asino nel senso
generale e non dell’asino concreto); si osservi anche:
‫ﻤ ِﺔ‬ ‫ﻡ ﭐﻟﻈﱡ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃﻣ‬‫ﺍﹶﻗﻬ‬‫ﻭﺭ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﻀﻢ‬
ُ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﺲ ﹶﻛﭑﻟ‬
ُ ‫ ﹾﻔ‬‫“ ِﻟﹶﺄﻥﱠ ﭐﻟﻨ‬perché l’anima è come il fiore che chiude
i petali suoi di fronte all’oscurità” (dove la parola ‫ﺮﺓ‬‫ﺰﻫ‬  ‫ ﺍﻟ‬non designa il fiore in
particolare, ma un fiore qualsiasi in quanto il suo significato è generico, e per questa
ragione il pronome relativo viene omesso).
Per un ulteriore esempio si rimanda al hadīth riportato precedentemente nel paragrafo 15.3.
378 Capitolo 38: I pronomi relativi e il loro uso

38.7 Un po’ di vocabolario


singolare plurale significato
‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﹶﻗ‬ _ “frase, espressione; (in
alcuni contesti) parola”
‫ﻡ‬ ‫ﺘﻘﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (10ª forma) “essere corretto,
giusto”
(‫ﺩ‬
ُ ‫ﻳﺬﹸﻭ‬ ) ‫ﺩ‬ ‫ﺫﹶﺍ‬ _ “respingere, scacciare;
allontanare”
‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﻣ‬ _
“tavola”

‫ﻋِﻴ ٌﺪ‬ _
“festa”

‫ﻐ ٌﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬ _ “discorso inutile,


chiacchiera”
“coloro che si allontanano,
‫ﻌ ِﺮﺿُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ُﻣ‬ _
che evitano” (participio
presente della 4ª forma)
“coloro che fanno, che
‫ﻓﹶﺎ ِﻋﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ _
eseguono” (participio
presente della 1ª forma)
‫ﻋﻠﹶﻰ ﻩ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ _ (5ª forma) “fare
conoscenza”
‫ِﺳ ﹾﻔ ٌﺮ‬ ‫ﺳﻔﹶﺎ ٌﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “libro”

(ُ‫ﻤِﻠﻚ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻚ‬
 ‫ﻣﹶﻠ‬ _
“possedere; governare”

‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳﻜِﻴ‬ _
“pace, serenità, quiete”
Tab. 38.2
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 379

Capitolo 39

L’ELATIVO (I GRADI DELL’AGGETTIVO)

39.1 Regole generali

L’elativo (chiamato ‫ﺘ ﹾﻔﻀِﻴ ِﻞ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ) si trae dalla forma semplice dell’aggettivo (maschile

singolare) dandogli la forma ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻓ‬.


Questa forma vale per tutti i generi e numeri (ovvero per il maschile e femminile, e per
il singolare, duale e plurale) e va declinata (tuttavia esistono per il superlativo anche le altre
forme discusse nel paragrafo 39.5) .
Se l’aggettivo è composto da tre lettere radicali forti, risulta facile formare il comparativo.
Si osservino gli esempi in Tabella 39.1.

‫ﻬﻞﹸ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻬ ﹲﻞ‬ ‫ﺳ‬ facile

‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠِﻴ‬ sapiente

‫ﺒﺮ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ← ‫ﲑ‬ ‫ﹶﻛِﺒ‬ grande

‫ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬ ← ‫ﲑ‬ ‫ﹶﻛِﺜ‬ numeroso

‫ﻋ ﹶﻈﻢ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ grandioso


Tab. 39.1
380 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

Se l’aggettivo possiede il prefisso ‫ﻣـ‬ , esso viene perso nell’elativo, come ad esempio in
Tabella 39.2. Gli aggettivi con tale prefisso sono in realtà dei participi passati che svolgono
il ruolo dell’aggettivo.

‫ﻬﺮ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺸﻬ‬


 ‫ﻣ‬ famoso

‫ﺴﺮ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ← ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﻣ ﹾﻜﺴ‬ rotto
Tab. 39.2

Se l’aggettivo finisce con una ‫ﻭ‬ ‫ ﻱ‬, oppure è un participio presente di un verbo di
o una

terza debole, in funzione di aggettivo, queste lettere diventano alif maqsūra ‫ ى‬come si
vede in Tabella 39.3.

‫ﻯ‬‫ﹶﺃ ﹾﻗﻮ‬ ← ‫ﻱ‬


 ‫ﹶﻗ ِﻮ‬ forte

‫ﺯﻛﹶﻰ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺯ ِﻛﻲ‬ puro

‫ﻰ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺩِﻧﻲ‬ vicino

‫ﻋﹶﻠﻰ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻋِﻠﻲ‬ alto

‫ﺑﻘﹶﻰ‬‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺑ‬ restante

‫ﺿﻰ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺽ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ soddisfatto

‫ﺣﹶﻠﻰ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻮ‬ ‫ﺣ ﹾﻠ‬ dolce


Tab. 39.3

Se l’aggettivo ha una lettera interna debole questa cade, come mostrato nella Tabella 39.4.

‫ﻤﻞﹸ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ‬ bello

‫ﻐﺮ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﲑ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 piccolo
Tab. 39.4
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 381

Se le due ultime radicali dell’aggettivo sono uguali, nell’elativo si assimilano adottando


il segno “shadda”, come in Tabella 39.5.

‫ﻒ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﻒ‬
 ‫ﺧﻔِﻴ‬ leggero

‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺪ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ severo

‫ﹶﺃﹶﻗﻞﱡ‬ ← ‫ﹶﻗﻠِﻴ ﹲﻞ‬ scarso

‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ ← ‫ﺰ‬ ‫ﻋﺰِﻳ‬ possente


Tab. 39.5

39.2 Il comparativo di maggioranza e di minoranza

Per esprimere il paragone si ricorre all’elativo seguito dalla preposizione ‫ﻦ‬


 ‫ ِﻣ‬.
Esempi:
‫ﺒ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻯ ِﻣ‬‫ﺪ ﹶﺃ ﹾﻗﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ “Muhammad è più forte di ‘Abdullah”,
‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻫﻄِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬11:92] “disse: o popolo mio! Forse il clan mio è
più possente contro di voi che Allah?”,
‫ﻢ‬ ‫ﺴ ِﻬ‬
ِ ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﲔ ِﻣ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻭﻟﹶﻰ ِﺑﭑﹾﻟﻤ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﺍﻟ‬ [33:6] “il Profeta è più vicino ai credenti di loro
stessi”.
Nel caso in cui il paragone cade sullo stesso oggetto, ci sono due possibili costruzioni:
a) tramite sostituzione della parola paragonata con un pronome suffisso che viene attaccato
alla preposizione ‫ﻦ‬
 ‫ ِﻣ‬:
‫ﺲ‬
ِ ‫ﻣ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﻨﻪ‬‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻡ ﹶﺃ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ “il caldo oggi è più forte di [esso] ieri” (dal senso: “il caldo

oggi è più forte di ieri”; il pronome ‫ﻩ‬ sostituisce la parola ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ “il caldo”),

‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐ ِﻹﳝ‬‫ﻨﻬ‬‫ ِﺇﹶﻟﻰ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ ﹾﻔ ِﺮ ِﻣ‬‫ﺮﺏ‬ ‫“ ﻫِﻲ ﹶﺃ ﹾﻗ‬lei è più vicina alla miscredenza di ella che alla
fede”.
382 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

Un esempio dal Corano:


‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻺﳝ‬
ِ ‫ﻢ ِﻟ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ِﻣ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﻣِﺌ ٍﺬ ﹶﺃ ﹾﻗ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ِﻟ ﹾﻠ ﹸﻜ ﹾﻔ ِﺮ‬ ‫ﻫ‬ [3:167] “essi alla miscredenza quel giorno erano
più vicini di essi che alla fede”;
b) oppure tramite sostituzione della parola paragonata con ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ِﻣﻤ‬ (se il secondo

termine di paragone si riferisce al passato), ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬


 ‫ﻮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫( ِﻣﻤ‬se il secondo termine di paragone
si riferisce al presente). Tale costruzione viene usata quando si vuole confrontare un’unica
qualità in tempi diversi:
‫ﺲ‬
ِ ‫ﻣ‬ ‫ﻴ ِﻪ ِﺑﭑ َﻷ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﺪ ِﻣﻤ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻡ ﹶﺃ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ “il caldo oggi è più forte di quanto era su di esso
ieri” (dal senso: “il caldo oggi è più forte di quanto lo fosse ieri”),
‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻴ ِﻪ ﭐﹾﻟ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻤﺎ ﻫ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺲ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ ِﺑﭑ َﻷ‬ ‫ﺤ‬
 ‫“ ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬era il caldo ieri più forte di quanto è su di
esso oggi” (dal senso: “il caldo ieri era più forte di quanto lo è oggi”).
Esempi dalla Sunna per il comparativo:

‫ﻨﺔﹸ‬‫ﳉ‬
‫ )) ﺍ ﹶ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺴﻌﻮﺩ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻋﻦ ﺍﺑﻦ‬
 ‫ﺭ ِﻣ ﹾﺜﻞﹸ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﻟﻨ‬‫ ﻭ‬، ‫ﻌ ِﻠ ِﻪ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺍ ِﻙ‬‫ﻦ ِﺷﺮ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺣ ِﺪﻛﹸ‬ ‫ ﺇِﱃ ﹶﺃ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺃ ﹾﻗ‬
‫ﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻚ‬

Da Ibn Mas‘ūd [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “il Paradiso è più
vicino a ognuno di voi del laccio del sandalo suo e il Fuoco lo stesso”. Lo ha trasmesso
al-Bukhārī .
‫ﺎ‬‫ ﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﱯ‬
‫ﻨ ﱢ‬‫ﺟ ﹲﻞ ِﻟﻠ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻐﻔﱠﻞ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻋﻦ ﻋﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺑﻦ‬
‫ﻭ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺇﻧﱢﻲ‬ : ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹸﻝ ؟ (( ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﻧ ﹸﻈ‬‫ )) ﺍ‬: ‫ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻭ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺇﻧﱢﻲ ﻷُ ِﺣ‬ ، ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬
‫ﺮ‬ ‫ ﻓﺈ ﱠﻥ ﺍﻟ ﹶﻔ ﹾﻘ‬، ‫ﺠﻔﹶﺎﻓﹰﺎ‬
 ‫ﺪ ِﻟ ﹾﻠ ﹶﻔ ﹾﻘ ِﺮ ِﺗ‬ ‫ﺒﻨِﻲ ﹶﻓﹶﺄ ِﻋ‬‫ﺤ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬ ‫ )) ﺇ ﹾﻥ ﻛﹸ‬: ‫ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺍﺕ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ ﹶﺛ ﹶ‬، ‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻷُ ِﺣ‬
‫ﻩ ﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻴ ِﻞ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﲏ ِﻣ‬‫ﺤﺒ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﺮﻉ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺃ‬

Da ‘Abdullah bin al Mughaffal [che] disse: disse un uomo al Profeta :

“o Messaggero di Allah! Per Allah, invero io ti amo!”; allora [il Profeta ] disse:
“guarda quello che dici!” Disse: “per Allah, invero io ti amo!” [e così] tre volte, allora
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 383

[il Profeta ] disse: “se ami me, prepara per la povertà una corazza, perché in
verità la povertà è più affrettata a chi ama me del ruscello al sbocco suo”. Lo ha
trasmesso at-Tirmidhī.

‫ﻭﺍ‬‫ﻧ ﹸﻈﺮ‬‫ )) ﺍ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬،‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﰊ‬
‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭﺍ ِﻧ‬‫ﺩﺭ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﺗ‬ ‫ ﺃ ﹾﻥ ﹶﻻ‬‫ﺪﺭ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ ﺃ‬ ‫ﻢ ؛ ﹶﻓﻬ‬ ‫ﻮ ﹶﻗ ﹸﻜ‬ ‫ﻮ ﹶﻓ‬ ‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﺍ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﻨﻈﹸﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﺳ ﹶﻔ ﹶﻞ ِﻣ‬ ‫ﻮ ﺃ‬ ‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻣ‬ ‫ِﺇﻟﹶﻰ‬
‫ﻢ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﺍﷲ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “guardate


verso chi è inferiore a voi e non guardate chi è sopra di voi; perché ciò è più adatto
affinché non disprezziate il beneficio di Allah su di voi”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī .

،‫ﻢ‬ ‫ﺳﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﱯ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‬ ، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺠﻼ ِﻥ ﺍﻟﺒﺎ ِﻫﻠﻲ‬
 ‫ﺪﻱﱢ ﺑﻦ ِﻋ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﺔ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﹸﺃﻣ‬
‫ﻴ ِﺔ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻮﻉ ِﻣ‬‫ﺩﻣ‬ ‫ﺮﺓﹸ‬ ‫ ﹶﻗ ﹶﻄ‬: ‫ﻳ ِﻦ‬‫ﺮ‬ ‫ﺃﹶﺛ‬‫ﻴ ِﻦ ﻭ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﻗ ﹾﻄ‬ ‫ﺎﻟﹶﻰ ِﻣ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺐ ﺇِﱃ ﺍ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻲﺀٌ ﺃ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
ِ ‫ﺒﻴ ِﻞ ﺍ‬‫ ﰲ ﺳ‬‫ ﹶﻓﹶﺄﹶﺛﺮ‬: ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺎ ﺍ َﻷﹶﺛﺮ‬‫ﻭﹶﺃﻣ‬ .‫ﷲ‬
‫ ﰲ‬‫ﻭﹶﺃﹶﺛﺮ‬ ،‫ﺎﻟﹶﻰ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﷲ‬ ِ ‫ﺒﻴ ِﻞ ﺍ‬‫ﻕ ﰲ ﺳ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ ٍﻡ‬ ‫ﺮﺓﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ ﹶﻄ‬ ، ‫ﷲ‬
ِ‫ﺍ‬
‫ﺎﻟﹶﻰ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺾ ﺍﷲ‬
ِ ‫ﻦ ﻓﹶﺮﺍِﺋ‬ ‫ﻓﹶﺮﻳﻀ ٍﺔ ِﻣ‬

Da Abū Umāma Sudayy bin ‘Ijlāni al-Bāhilī , dal Profeta [che] disse:
“non c’è nessuna cosa più amata ad Allah Altissimo di due gocce e di due segni:
la goccia di lacrima per il timore di Allah, e la goccia di sangue che viene versata sulla
via di Allah; e quanto ai due segni: il segno sulla via di Allah Altissimo, e un segno in
una prescrizione tra le prescrizioni di Allah Altissimo”. Lo ha riportato at-Tirmidhī.

39.3 Il comparativo di uguaglianza

Il comparativo di uguaglianza usa gli avverbi ‫ِﻣ ﹾﺜ ﹶﻞ‬ e ‫ﻙ‬ seguiti da un nome in genitivo
o da un pronome:
‫ﻤ ِﺮ‬ ‫ﺟﻤِﻴﹶﻠ ﹲﺔ ﹶﻛﭑﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﳚﺔﹸ‬ ‫ﺧ ِﺪ‬ “Khadīja è bella come la luna”,
‫ﻚ‬ ‫ ِﻣﹾﺜﹶﻠ‬‫ﺪ ﹶﻗ ِﻮﻱ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “Zayd è forte come te”,
384 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

‫ﺙ‬
ِ ‫ﺒﺜﹸﻮ‬‫ﻤ‬ ‫ﺵ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺱ ﹶﻛﭑﹾﻟ ﹶﻔﺮ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [101:4] “il Giorno in cui sarà la gente come le
farfalle disperse”,
‫ﺵ‬
ِ ‫ﻨﻔﹸﻮ‬‫ﻬ ِﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﹶﻛﭑﹾﻟ ِﻌ‬‫ﺠﺒ‬
ِ ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﻭ‬ [101:5] “e saranno le montagne come la lana
cardata”,
‫ﻣ ﹾﺄﻛﹸﻮ ٍﻝ‬ ‫ﻒ‬ ٍ ‫ﺼ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﻢ ﹶﻛ‬ ‫ﻌﹶﻠﻬ‬ ‫ﺠ‬
 ‫[ ﹶﻓ‬105:5] “allora [Egli] ha reso essi come pula mangiata”,
‫ﻴ ﹲﺊ‬‫ﺷ‬ ‫ﺲ ﹶﻛ ِﻤﹾﺜِﻠ ِﻪ‬ ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻟ‬42:11] “non c’è come Lui nulla”.

39.4 Il superlativo
Per esprimere il superlativo ci sono due possibili costruzioni:
a) aggettivo in elativo + nome indefinito in singolare genitivo:
‫ﺗ ﹾﻘ ِﻮ ٍﱘ‬ ‫ﺴ ِﻦ‬
 ‫ﺣ‬ ‫[ ِﻓﻲ ﹶﺃ‬95:4] “nella migliore forma” ( ‫ﺴﻦ‬  ‫ﺣ‬ ‫ﻦ ← ﹶﺃ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ),
‫ﻧﺎ‬‫ﻨﺪ‬‫ﺩ ٍﺓ ِﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﺠ‬ ‫ﻤﻞﹸ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﹶﺃ‬ ( ‫ﻤﻞﹸ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ ← ﹶﺃ‬ ) “questo è il più bel tappeto presso di noi”;
b) aggettivo in elativo + nome definito in singolare o in plurale genitivo (tra cui un
sostantivo collettivo):
‫ﺱ‬ِ ‫ﺎ‬‫ ﭐﻟﻨ‬‫ ( ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬‫ﲑ ← ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬ ‫“ ) ﹶﻛِﺜ‬la maggior parte della gente”,
‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻰ ﭐ َﻷ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﻰ ( ﹶﺃ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ ← ﹶﺃ‬‫ﺩِﻧﻲ‬ ) “la più vicina terra”,
‫ ﭐﻷﹶﻟ ِﻢ‬‫ﺒﺮ‬‫ ( ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﺒﺮ‬‫ﲑ ← ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫“ ) ﹶﻛِﺒ‬il più grande dolore”,
‫ﺕ‬ِ ‫ﻮ‬‫ﺒﻴ‬‫ ﭐﻟ‬‫ﻫﻦ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ( ﹶﺃ‬‫ﻫﻦ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ ← ﹶﺃ‬ ‫ﺍ ِﻫ‬‫“ ) ﻭ‬la più debole delle case”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ ﹶﺃﻃﹾﻮﺍ ﹸﻝ ﭐﹾﻟ‬‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ( ‫ﺍ ﹸﻝ‬‫“ ) ﹶﻃﻮِﻳ ﹲﻞ ← ﹶﺃ ﹾﻃﻮ‬Maryam è la più alta delle ragazze”.
Si noti che in queste due costruzioni la forma dell’elativo è sempre uguale per tutti i generi
e numeri.

39.5 Le forme speciali per il superlativo


Infine, nella lingua araba esiste una forma speciale per il superlativo. Tale forma del
superlativo segue il nome comportandosi come il suo attributo, ovvero essa accorda in
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 385

genere, in numero e in caso con il nome al quale si riferisce. Essa si forma semplicemente
seguendo dei paradigmi (che possiedono l’articolo ‫) ﺍﻝ‬. Si osservi:
‫ﺒﺮ‬‫ﺏ ﭐ َﻷ ﹾﻛ‬  ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬la punizione più grande”,
‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺭ ﭐﻟ‬ ‫ﺍ‬‫“ ﺍﻟﺪ‬la dimora più bassa” (ovvero “la dimora terrena”).
Tali forme del superlativo vengono racchiuse nella Tabella 39.6.

‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺍ َﻷ ﹾﻓ‬ (maschile singolare) ‫ﺒﺮ‬‫ﺍ َﻷ ﹾﻛ‬ il più grande

‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﺍﻟ ﹸﻔ‬ (femminile singolare) ‫ﺮﻯ‬ ‫ﺒ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹸﻜ‬ la più grande

‫ﺍ َﻷﻓﹶﺎ ِﻋﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺍ َﻷﻛﹶﺎِﺑ‬


i più grandi
(ma anche (maschile plurale) (ma anche
‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫)ﺍ َﻷ ﹾﻓ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫)ﺍ َﻷ ﹾﻛ‬
‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﺍﻟﻔﹸ‬ ‫ﺒﺮ‬‫ﺍﹾﻟﻜﹸ‬
(ma anche (femminile plurale) (ma anche le più grandi
‫ﺕ‬
 ‫ﻌ ﹶﻠﻴﺎ‬ ‫)ﺍﻟﻔﹸ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻳﺎ‬‫ﺒﺮ‬ ‫)ﺍ َﻷ ﹸﻛ‬
Tab. 39.6

Esempi dal Corano:


‫ﻮﹾﺛﻘﹶﻰ‬ ‫ﻭﺓﹸ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ﺍﹾﻟﻌ‬il manico più saldo”,
‫ﻯ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺭﱢﺑ ِﻪ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﺁﻳ‬i segni del Signore suo più grandi”,
‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻴ‬ ‫ﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻫ‬ ‫[ ﹶﻛِﻠ‬9:40] “la parola di Allah è la più alta” (esempio riportato
precedentemente nel paragrafo 14.3).

Si noti che gli aggettivi come ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ “buono”, ‫ﺷﺮ‬ “malvagio” hanno nel comparativo e nel
superlativo sempre la stessa forma ovvero:
‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ “il migliore” ← ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ “migliore” ← ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ “buono”,

‫ﺷﺮ‬ “il peggiore” ← ‫ﺷﺮ‬ ”peggiore” ← ‫ﺷﺮ‬  “malvagio”.


386 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

Questi aggettivi in realtà sono anche dei sostantivi, dal significato “il bene”, “il male”.
Il loro significato dipende dunque dal contesto,ad esempio:
‫ﻰ ﺃﹶﻥ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻰ ﺃﹶﻥ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻩ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﹸﻛ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟ ِﻘﺘ‬ ‫ﻴﻜﹸ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬  ‫ﻛﹸِﺘ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭﺃﹶﻧ‬ ‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺤﺒ‬
ِ ‫ﺗ‬
[2:216] “è stato prescritto per voi il combattimento ma esso è un’avversione per voi, e
può essere che odiate qualcosa mentre essa è un bene per voi, e può essere che amiate
una cosa mentre essa è un male per voi, e Allah sa mentre voi non sapete” (esempio
riportato anche nel paragrafo 52.3),
‫ﺑﻘﹶﻰ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [20:73] “e Allah è migliore e eterno”,
‫ﻦ‬ ‫ﺻﺮِﻳ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ﭐﻟﻨ‬‫ﻴﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹸﻛ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺑ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬ [3:150] “ma Allah è il Protettore vostro, e Lui è il
migliore Soccorritore”.

: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋ ﱠﻔﺎﻥ‬ ‫ﻋﹾﺜﻤﺎﻥ ِﺑﻦ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬
‫ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻤﻪ‬ ‫ﻋ ﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺁ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻌ ﱠﻠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﻴﺮ‬ ‫ﺧ‬ ))

Da ‘Uthmān bin ‘Affān [che] disse: disse il Messaggero di Allah :


“il migliore di voi è chi impara il Corano e insegna esso”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

Esempi dalla Sunna per il superlativo:

‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻱ‬
‫ﺪ ِﺭ ﱢ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺳﻌِﻴ ٍﺪ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻊ‬ ‫ﺘ ِﻄ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻓِﺈ ﹾﻥ ﹶﻟ‬, ‫ﺎِﻧ ِﻪ‬‫ﻊ ِﻓِﺒ ِﻠﺴ‬ ‫ﺘ ِﻄ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻓِﺈ ﹾﻥ ﹶﻟ‬, ‫ﻴ ِﺪ ِﻩ‬‫ ِﺑ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﻨﻜﹶﺮﹰﺍ ﹶﻓ ﹾﻠﻴ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬ ‫ﺭﺃﹶﻯ ِﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ )) : ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺎ ِﻥ‬‫ ﺍ ِﻹﳝ‬‫ﻌﻒ‬ ‫ﺿ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﻭ ﹶﺫِﻟ‬ , ‫ﹶﻓِﺒ ﹶﻘ ﹾﻠِﺒ ِﻪ‬

Da Abū Sa‘īd al-Khudrī [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah


dire: “chi vede tra di voi un’azione riprovevole, corregga essa con la mano sua e se
non riesce, [allora la corregga] con la lingua sua, e se non riesce [allora la corregga]
nel cuore suo, e quella è la più debole fede”. Lo ha trasmesso Muslim.
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 387

‫ﻙ‬ ‫ﺧِﺒﺮ‬ ‫ )) ﺃ ﹶﻻ ﺃﹸ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻟِﻲ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﺃﹶﰊ ﹶﺫ‬ ‫ﻋ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻤ ِﺪ ِﻩ‬ ‫ﺤ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻭِﺑ‬ ‫ﷲ‬
ِ ‫ﺎ ﹶﻥ ﺍ‬‫ﺒﺤ‬ ‫ﺳ‬ : ‫ﷲ‬
ِ ‫ﻼ ِﻡ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍ‬
‫ﺐ ﺍﻟ ﹶﻜ ﹶ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﷲ ؟ ﺇ ﱠﻥ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﻼ ِﻡ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍ‬
‫ﺐ ﺍﻟ ﹶﻜ ﹶ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ِﺑﹶﺄ‬

Da Abū Dharr [che] disse: disse il messaggero di Allah : “forse non


informo te della più amata espressione ad Allah? invero la più amata espressione ad
Allah è: “gloria ad Allah e la lode a Lui”. Lo ha trasmesso Muslim.

: ‫ﻀﻞﹸ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬


 ‫ﲔ ﹶﺃ ﹾﻓ‬
 ‫ﻠ ِﻤ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﻱ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬: ‫ﺖ‬
 ‫ ﹸﻗ ﹾﻠ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻣﻮﺳﻰ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ‬
‫ﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻳ ِﺪ ِﻩ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎِﻧ ِﻪ‬‫ﻦ ِﻟﺴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﺴ ِﻠﻤ‬
 ‫ﻢ ﺍ ﹸﳌ‬ ‫ﺳ ِﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ))
Da Abū Mūsā [che] disse: dissi: “o Messaggero di Allah, quale tra i musulmani è
migliore?”, disse: “colui che sono immuni i musulmani dalla lingua sua e dalla mano
sua”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

‫ﻀﻞﹸ‬
 ‫ )) ﹶﺃ ﹾﻓ‬: ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮﻝ ﺍﷲ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﻪ ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﺟﺎِﺑﺮ‬‫ﻋ‬
 ‫ﺮ ِﻣ ِﺬ‬ ‫ﻩ ﺍﻟﱢﺘ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ ((‫ﻩ ﺇ ﱠﻻ ﺍﷲ‬ ‫ ﹶﻻ ﺇِﻻ‬: ‫ﺍﻟ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ‬
‫ﻱ‬
Da Jābir [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah dire: “il migliore dhikr è:
non c’è divinità tranne Allah”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.

39.6 Alcune note


L’elativo non si può formare da:
a) aggettivi di radici quadrilittere,
b) aggettivi di colore e dei difetti fisici,
c) participi delle forme derivate in funzione degli aggettivi, ad esempio: ‫ﺪ‬
 ‫ﺘ ِﻬ‬‫ﺠ‬
 ‫“ ﻣ‬zelante”).
Da essi si forma il comparativo usando l’elativo degli aggettivi come ‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ ﹶﺃﹶﻗﻞﱡ‬, ‫ﺒﺮ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ,

‫ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬, ‫ﻋ ﹶﻈﻢ‬ ‫ ﹶﺃ‬+ il nome in accusativo indefinito; ad esempio:


‫ﺎ ِﺀ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎﺿﹰﺎ ِﻣ‬‫ﺑﻴ‬ ‫ﺐ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬ ‫ﺤﻠِﻴ‬  ‫“ ﺍﹾﻟ‬il latte è più abbondante in bianco dell’acqua”,
‫ﻳ ٍﺪ‬‫ﺯ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺟﺘِﻬﺎﺩﹰﺍ ِﻣ‬ ‫ ﭐ‬‫ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ “Maryam è più abbondante in zelo di Zayd”.
388 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

Esempi dal Corano:


‫ﺎ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺣﺒ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:165] “ma coloro che credono sono più forti in amore per
Allah”,
‫ﺩﹰﺍ‬‫ﻋﺪ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻗﻞﱡ‬72:24] “più scarso in numero”,
‫ﺮﹰﺍ‬‫ ﹶﺃﺟ‬‫ﻋ ﹶﻈﻢ‬ ‫[ ﹶﺃ‬73:20] “più grande in ricompensa”,
‫ﺮا‬
 ‫ﻧ ﹶﻔ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹰﻻ‬‫ﻚ ﻣ‬
 ‫ﻨ‬‫ ِﻣ‬‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬‫[ ﹶﺃﻧ‬18:34] “io sono più abbondante di te in beni e più potente
in clan”,
‫ﺎ‬‫ﺑ ﹾﻄﺸ‬ ‫ﻢ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻫﹶﻠ ﹾﻜﻨ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬43:8] “abbiamo distrutto [popoli] più forti di loro in forza”.
A volte gli elativi perdono il loro significato di base comportandosi come un semplice
attributo del nome (ovvero come un aggettivo). Questo accade quando essi vengono usati
per rendere più intenso il significato dell’aggettivo dal quale derivano; ad esempio:
‫ﺒﺮ‬‫ﺞ ﭐ َﻷ ﹾﻛ‬ ‫ﺤ‬  ‫“ ﺍﹾﻟ‬il pellegrinaggio grande”,
‫ﻯ‬‫ﺒﺮ‬‫ﻭ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻯ‬‫ﻐﺮ‬ ‫ﺼ‬  ‫ﻋ ِﺔ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺍﻁﹸ ﭐﻟﺴ‬‫“ ﹶﺃﺷ‬i segni dell’Ora piccoli e grandi”,
‫ﻰ‬‫ﺼﺤ‬  ‫ﻴﺔﹸ ﭐﹾﻟ ﹸﻔ‬‫ﺮِﺑ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻐ ﹸﺔ ﭐﹾﻟ‬ ‫“ ﺍﻟﻠﱡ‬la lingua araba pura”,
‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻴ‬ ‫ﺎﹶﻓﺔﹸ ﭐﹾﻟ‬‫“ ﺍﻟﺸ‬il labbro alto”,
‫ﻯ‬‫ﺴﺮ‬  ‫ﻴ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﺪ‬‫“ ﺍﹾﻟ‬la mano sinistra”.
Questa regola riguarda anche alcune espressioni di largo uso come ‫ﺒﺮ‬‫ﻛ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ﹾ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬e ‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬.
‫ﺒﺮ‬‫ﻪ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬viene tradotto comunemente come “Allah è grande” ma in realtà con questa frase
viene sottinteso “di tutto, di tutti” dunque il significato più preciso è “Allah è più grande [di
tutti]”. ‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬viene tradotto come “Allah è più sapiente” con un “di tutti” sottinteso.
Infine si riportano alcuni esempi dal Corano per il comparativo e superlativo:

‫ﻮ ﹰﺓ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺪ ﹶﻗ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺭ ِﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺤﺠ‬
ِ ‫ﻲ ﹶﻛﭑﹾﻟ‬ ‫ﻚ ﹶﻓ ِﻬ‬
 ‫ﻌ ِﺪ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺖ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﻗ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬2:74] “poi si sono induriti
i cuori vostri dopo di ciò, ed essi [sono diventati] come le pietre o [ancora] più forti in
durezza”,
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 389

‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻴ‬ ‫ﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻤﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻛِﻠ‬ ‫ﺴ ﹾﻔﻠﹶﻰ‬


 ‫ﻭﺍ ﭐﻟ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻛِﻠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [9:40] “e ha reso la parola di
coloro che hanno miscreduto la più bassa, mentre la Parola di Allah è la più alta”,
‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻸ‬
َ ‫ﺮ ِﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ِﻋ‬‫ﻭﻣ‬ [3:198] “e ciò che è presso Allah è meglio per i pii”,
‫ﻚ‬ ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮﺍ ﻣ‬ [4:153] “chiesero a Mūsā [una cosa] più grande di quella”,
‫ﻚ‬ ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻧﺒﱢﹸﺌ ﹸﻜ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﹸﺃ‬ [5:60] “forse informo voi sul peggio di quello?”,
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻫ‬‫ﻭﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬ [5:103] “e la maggior parte di loro non ragiona”,
‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺏ ﺑِﺂﻳ‬  ‫ﻦ ﹶﻛﺬﱠ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻇﹶﻠﻢ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ‬6:157] “chi è dunque più ingiusto di colui che
smentisce i segni di Allah?”,
‫ﻯ‬‫ﺼﻮ‬
 ‫ﻭ ِﺓ ﭐﹾﻟ ﹸﻘ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﹾﻟﻌ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﻭ ِﺓ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﹾﻟﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫[ ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃ‬8:42] “quando voi eravate sul versante più
vicino e loro erano sul versante più lontano”,
‫ﻼ‬ ‫ﻤ ﹰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺴﻦ‬  ‫ﺣ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬‫[ ﹶﺃ‬11:7] “chi di voi è migliore nell’opera”,
‫ﻢ‬ ‫ﺴ ِﻬ‬ِ ‫ﻤﺎ ﻓِﻲ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫[ ﺍﻟﱠﻠ‬11:31] “Allah è più sapiente su cosa c’è in loro stessi”,
‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﻬﺮ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻃ‬‫ﻫﻦ‬ ‫ﺎﺗِﻲ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ ﹶﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬ ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬11:78] “disse: o popolo mio! Queste sono le figlie
mie [le donne del mio popolo], esse sono più pure per voi”,
‫ﺒﺮ‬‫ﺮ ِﺓ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﺮ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭﹶﻟﹶﺄ‬ [16:41] “ma la ricompensa dell'altra vita è più grande”,
‫ﻮﻡ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ ﹾﻗ‬ ‫ﻬﺪِﻱ ِﻟﱠﻠﺘِﻲ ِﻫ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺁ ﹶﻥ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬17:9] “in verità questo Corano guida a ciò che è
più giusto”,
‫ﻰ‬‫ﺴﻨ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺎ ُﺀ ﭐﹾﻟ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫[ ﹶﻓﹶﻠﻪ‬17:110] “a Lui appartengono i nomi più belli”,
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻟِﺒﹾﺜ‬‫ ِﺑﻤ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬18:19] “dissero: il Signore vostro è più sapiente su quanto
siete rimasti”,
‫ﺑﻘﹶﻰ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [20:73] “e Allah è migliore e più permanente [eterno]”,
‫ﲔ‬ ‫ﺍ ِﺯِﻗ‬‫ ﭐﻟﺮ‬‫ﻴﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ [23:72] “ed Egli è il migliore Sostentatore”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺯﻛﹶﻰ ﹶﻟ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬  ‫[ ﹶﺫِﻟ‬24:30] “quello è più puro per loro”,
390 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

‫ﺨ ﹾﻠ ِﺪ‬
 ‫ ﹸﺔ ﭐﹾﻟ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﹶﺃ ﹶﺫِﻟ‬ [25:15] “forse quello è meglio oppure il Giardino
dell’eternità?”,
‫ﻼ‬
‫ﻣﻘِﻴ ﹰ‬ ‫ﺴﻦ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺍ‬‫ﺘ ﹶﻘﺮ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻣِﺌ ٍﺬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫[ ﹶﺃ‬25:24] “i compagni del Giardino quel
giorno saranno in migliore residenza e più bel giaciglio”,
‫ﺭ ﹶﺫﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻚ ﭐ َﻷ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ﻭﭐ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ ﹶﻟ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﺃﻧ‬ [26:111] “dissero: forse crederemo a te mentre
seguono te i più miserabili?”,
‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻰ ﭐ َﻷ‬‫ﺩﻧ‬ ‫[ ﻓِﻲ ﹶﺃ‬30:3] “nella più vicina terra”,
‫ﺍ‬‫ﻭ ﹶﻻﺩ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺍ ﹰﻻ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜﺮ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ [34:35] “noi siamo più abbondanti in beni e figli”,
‫ﻪ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬  ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ ﺃﹸ‬‫ﻨﻪ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬‫ﺘِﺒﻌ‬‫ﻴ‬‫ﻮ ﹶﻝ ﹶﻓ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﺘ ِﻤﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬39:18] “coloro che
ascoltano la Parola e seguono il meglio di essa, quelli sono coloro che ha guidato loro
Allah”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺱ ﹶﻻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺧ ﹾﻠ ِﻖ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺽ ﹶﺃ ﹾﻛ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺨ ﹾﻠﻖ‬
 ‫ﹶﻟ‬
[40:57] “certamente la creazione dei cieli e della terra è più grande della creazione
degli uomini, ma la maggior parte della gente non sa”,
‫ﺑﻌِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﻕ‬
ٍ ‫ﻮ ﻓِﻲ ِﺷﻘﹶﺎ‬ ‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺿﻞﱡ ِﻣ‬
 ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ [41:52] “chi è più sviato di colui che è in scisma
lontano”,
‫ﻢ‬ ‫ﺗﻘﹶﺎ ﹸﻛ‬‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ‬‫ﻢ ِﻋ‬ ‫ﻣﻜﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ ﹾﻛ‬ [49:13] “invero il più nobile di voi presso Allah è il più
timorato tra voi [di Allah]”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺼﺮ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻴ ِﻪ ِﻣ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻗ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ [56:85] “e Noi siamo più vicini a lui di
[quanto lo siate] voi, ma non vedete”.
Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo) 391

39.7 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


‫ﺐ‬
 ‫ﺣﻠِﻴ‬ _
“latte”

‫ﺽ‬
 ‫ﻴﺎ‬‫ﺑ‬ _ “biancore, bianchezza”

‫ﺶ‬
 ‫ﺑ ﹾﻄ‬ _
“violenza; forza”

‫ﻂ‬
‫ﻫ ﹲ‬ ‫ﺭ‬ _
“frotta, gruppo (di gente); clan”

‫ﺣﺮ‬ _
“caldo”

‫ﻣِﺌ ٍﺬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ _


“in quel giorno”

‫ﻌ ﹲﻞ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ِﻧﻌ‬ “sandalo; scarpa”

‫ﻙ‬ ‫ﺷِﺮﺍ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺷ‬ “legaccio (delle scarpe)”

‫ﻑ‬
 ‫ﻔﺎ‬‫ِﺗﺠ‬ ‫ﺎﻓِﻴﻒ‬‫ﺗﺠ‬ “corazza”

‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﺳ‬ ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺳﻴ‬ “ruscello”

‫ﻰ‬ ‫ﻬ‬‫ﻨﺘ‬‫ﻣ‬ _ “limite estremo; sbocco


(del fiume)”
‫ﺮ ﺑِـ‬ ‫ﺟﺪِﻳ‬ _
“degno, meritevole di”

‫ﺭﻯ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺯ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “disprezzare,


disdegnare”

‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﹶﻗ ﹾﻄ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻗ ﹾﻄ‬ “goccia”


(collettivo)
‫ﺮ‬ ‫ﹶﺃﹶﺛ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺁﺛﺎ‬ “orma, traccia”

‫ﻊ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻉ‬


 ‫ﻮ‬‫ﺩﻣ‬ “lacrima”

‫ﻡ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ِﺩﻣ‬ “sangue”


392 Capitolo 39: L’elativo (i gradi dell’aggettivo)

“viene versato, sparso”


‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬ _
(3ª persona singolare femminile del
passivo; il passivo verrà discusso nel
capitolo 49)
‫ﻀ ﹲﺔ‬
 ‫ﹶﻓﺮِﻳ‬ ‫ﺍِﺋﺾ‬‫ﹶﻓﺮ‬ “precetto, ordine, dovere
religioso”
‫ﻒ‬
 ‫ﺼ‬
 ‫ﻋ‬ _ “pula (gambo e foglie del grano)”

‫ﻭﹲﺓ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻋ‬ _ “manico; sostegno”

‫ﻖ‬ ‫ﻭﺛِﻴ‬ _
“saldo, fermo”

‫ﺮ‬ ‫ﻨ ﹶﻜ‬‫ﻣ‬ _
“azione riprovevole”

‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﹶﻏ‬ _
(2ª forma) “cambiare, alterare”

‫ﻭﹲﺓ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ _


“versante (di una valle)”

‫ﺼﻲ‬
ِ ‫ﹶﻗ‬ _
“(molto) lontano, distante”

‫ﻕ‬
 ‫ﺍ ِﺯ‬‫ﺭ‬ _
“colui che approvvigiona”

‫ﺪ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ‬ _ “eternità”

‫ﺘ ﹶﻘﺮ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ _ “(luogo di) residenza”

‫ﻣﻘِﻴ ﹲﻞ‬ _ “luogo di riposo, giaciglio”

‫ﺭﺫِﻳ ﹲﻞ‬ _ “abietto, vile; umile”

‫ﻕ‬
 ‫ِﺷﻘﹶﺎ‬ _ “scisma”
Tab. 39.7
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 393

Capitolo 40

INTERIEZIONI ED ESPRESSIONI

ESCLAMATIVE

40.1 Generalità
Con il termine grammaticale “interiezione” si intende la parte del discorso che esprime un
moto improvviso dell’animo come: “oh!”, “evviva!”, ecc. Le principali interiezioni nella
lingua araba ( chiamate ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺻﻮ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬suoni” ) sono le due particelle vocative ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬e‫ﺎ‬‫ﻳﻬ‬‫ ﹶﺃ‬. Le altre
interiezioni discusse in questo capitolo sono: ‫ﻫﹸﻠﻢ‬
 , ‫ﻲ‬ ‫ﺣ‬ , ‫ﺎﺕ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻫ‬ , ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻫ‬ , ‫ ﹸﺃﻑ‬. Esse
vengono usate ad esempio per esprimere avversione, per esortare o per avvertire. Riguardo
alle espressioni esclamative, discusse nel paragrafo 40.8, esse vengono espresse da un nome
oppure da certi tipi di verbi che seguono una particolare costruzione.

40.2 La particella “yā”


Questa particella viene seguita da un sostantivo in nominativo senza nessun articolo (senza
cioè né ‫ ﺍﻟـ‬né il tanwīn); si osservi:

ُ‫ﺭﺽ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫“ ﻳ‬o terra!”,


‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻳ‬o cielo!”,
394 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

ُ‫ﺎِﻟﺢ‬‫ﺎ ﺻ‬‫“ ﻳ‬o Sālih!”,


‫ﺡ‬
ُ ‫ﺎ ﻧُﻮ‬‫“ ﻳ‬o Nūh!”.
I sostantivi che non possiedono il tanwīn non mostrano alcun cambiamento quando
seguono la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬:

‫ﻰ‬‫ﺎ ﻋِﻴﺴ‬‫“ ﻳ‬o ‘Īsā!”,


‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﺎ ُﺑ‬‫“ ﻳ‬o novella!”,
‫ﻰ‬‫ﺎ ﻣُﻮﺳ‬‫“ ﻳ‬o Mūsā!”,
ُ‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻳ‬o Maryam!”,
‫ﻤﺔﹸ‬ ‫ﺎ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬‫“ ﻳ‬o Fātima!”.
La particella vocativa ‫ﺎ‬‫ﻳ‬ può essere anche seguita da un sostantivo al quale viene affisso
il pronome suffisso, e in questo caso il sostantivo viene messo in accusativo; ad esempio:
‫ﻮﻣِﻲ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫“ ﻳ‬o popolo mio!”,
‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻳ‬o Signore mio!”.
La particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬introduce anche un sostantivo definito da un altro sostantivo (detto retto),
dove il primo elemento della idāfa (reggente) è in accusativo.
Esempi dal Corano:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:64] “o gente del Libro!”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﺃﹸﻭﻟِﻲ ﭐﻷﹾﻟﺒ‬‫[ ﻳ‬5:100] “o detentori degli intelletti!”,
‫ﺠ ِﻦ‬
‫ﺴ‬  ‫ﺒ ِﻲ ﭐﻟ‬‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺎ ﺻ‬‫[ ﻳ‬12:41] “o [due] compagni miei di prigione!”.
Nel caso in cui la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬viene seguita da un sostantivo, al quale viene attaccato
il pronome personale suffisso di 1ª persona, questo pronome viene accorciato diventando
una vocale corta “i”:
‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻳ‬ (al posto di ‫ﻮﻣِﻲ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻳ‬ ) “o popolo mio!” (vedere il versetto [20:86] riportato nel
paragrafo 35.2),
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 395

‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺎ ِﻋﺒ‬‫( ﻳ‬al posto di ‫ﻱ‬


ِ ‫ﺎﺩ‬‫ﺎ ِﻋﺒ‬‫“ ) ﻳ‬o servi Miei!”,
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫( ﻳ‬al posto di ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺎ‬‫“ ) ﻳ‬o Signore mio!”.
‫ﺏ‬
Ciò non avviene solo nel caso di nome che, già di per sé, termina in ‫ ﻱ‬come ‫ﻨﻲ‬‫ ُﺑ‬:

‫ﻲ‬ ‫ﺑِﻨ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻳ‬o figli miei!” ( ‫ﺑﻨُﻮ‬ in nominativo),


‫ﻨﻲ‬‫ﺎ ُﺑ‬‫“ ﻳ‬o figliolo!” ( ‫ﻨﻲ‬‫“ ُﺑ‬figliolo”).
Si riportano alcuni esempi dal Corano con la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬:

ُ‫ﻨﻪ‬‫ﻤ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ﺸﺮُ ِﻙ ِﺑ ﹶﻜِﻠ‬


 ‫ﺒ‬ُ‫ﻪ ﻳ‬ ‫ﻳﻢُ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ ﻳ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫[ ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬3:45] “[e ricorda] quando dissero
gli angeli: o Maryam! Invero Allah annuncia a te una Parola da Lui”;
dal tafsīr di Ibn Kathīr:
‫ﻦ‬ ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ُﻭﺟُﻮ ُﺩ ُﻩ ِﺑ ﹶﻜِﻠﻤ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ﻮﹶﻟ ٍﺪ‬ ‫ ﺃﻱ ِﺑ‬: ‫ﻨﻪ‬ ‫ﻤ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ ِﻙ ِﺑ ﹶﻜ ِﻠ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻪ ﻳ‬ ‫ ِﺇ ﱠﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ‬‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ ﻳ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎﻟﹶﺖ ﺍﹾﻟ‬
‫ﻴﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬‫ﻦ ﹶﻓ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﹶﻟﻪُ ﹸﻛ‬ ‫ ﺃﻱ‬, ‫ﷲ‬ ِ‫ﺍ‬
‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺪ ُﺧﹶﻠﻬ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻰ ِﺇﻧ‬‫ﺎ ﻣُﻮﺳ‬‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬5:24] “dissero: o Mūsā! Certamente noi non
entreremmo in essa mai!”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻫِﻠ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺲ ِﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ ُﻪ ﹶﻟ‬‫ﺡ ِﺇﻧ‬
ُ ‫ﺎ ﻧُﻮ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬11:46] [Egli] disse: o Nūh! In verità lui non è della
famiglia tua!”,
‫ﺎ‬‫ﺎﺳ‬‫ﻢ ِﻟﺒ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺪ ﺃﹶﻧ‬ ‫ﻡ ﹶﻗ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ﺁ‬‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬7:26] “o figli di Adam! Facemmo scendere su di voi un
abito”,
‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺗ ﹾﻜ ﹸﻔﺮُﻭ ﹶﻥ ﺑِﺂﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:70] “o gente del Libro! Perché miscredete nei
versetti di Allah?”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺧﻠِﻴ ﹶﻔ ﹰﺔ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﻭُﻭ ُﺩ ِﺇﻧ‬‫ﺎ ﺩ‬‫ﻳ‬ [38:26] “o Dāwūd! Invero Noi abbiamo reso te
successore sulla terra”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻌ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺭﺳُﻮ ﹲﻝ ِﻣ‬ ‫ﻲ‬‫ﻮ ﹸﻥ ِﺇﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﻓ‬‫ﻰ ﻳ‬‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻣُﻮﺳ‬ [7:104] “e disse Mūsā: o Faraone!
Invero io sono un messaggero dal Signore dei mondi”,
‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﺭﺿِﻲ ﻭ‬ ‫ﻣﻨُﻮﺍ ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎﺩِﻱ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎ ِﻋﺒ‬‫ﻳ‬ [29:56] “o servi Miei che credono! Certamente
la terra Mia è vasta”,
396 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺼﺪ‬
ُ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﻳ‬ [3:99] “di’: o gente del Libro!
Perché ostacolate dal sentiero di Allah chi ha creduto?”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬﺮُ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻃ‬‫ﺎﺗِﻲ ُﻫﻦ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻫﺆُ ﹶﻻ ِﺀ‬ ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬11:78] “disse: o popolo mio! Queste sono le figlie
mie [le donne del mio popolo], esse sono più pure per voi”,
‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻫﻄِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬11:92] “disse: o popolo mio! Forse il clan mio è
più potente contro di voi di Allah?”,
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ﹰﺓ ِﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻨ‬‫ﻚ ﹶﺃ ﹾﻥ ُﻳ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺘﻄِﻴ ُﻊ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﻰ ﭐ‬‫ﺎ ﻋِﻴﺴ‬‫ﻳ‬ [5:112] “o ‘Īsā
figlio di Maryam! E’ capace il Signore Tuo che discenda su di noi una tavola dal
cielo?” (al nominativo: ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑ ُﻦ‬‫ﻰ ﺍ‬‫) ﻋِﻴﺴ‬.

40.3 Approfondimenti

Se la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬viene seguita da due nomi, dei quali il secondo possiede l’articolo
definito, questo secondo nome può essere sia in nominativo che in accusativo (come nel
caso della parola ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬ ‫ ﭐﻟﻄﱠ‬nel seguente versetto):

‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ﭐﻟﻄﱠ‬ ُ‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﺑِﻲ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﹶﺃ‬‫ﺎ ِﺟﺒ‬‫[ ﻳ‬34:10] “o montagne! Lodate con lui, e [anche voi] uccelli!”.

40.4 La particella “ayyuhā”

La particella ‫ﺎ‬‫ﻬ‬‫( ﹶﺃﻳ‬della quale forma al femminile è ‫ﻳﺘُﻬﺎ‬‫ ) ﹶﺃ‬viene seguita da un nome in caso
nominativo, determinato dal retto oppure dall’articolo determinativo. Spesso, per maggiore
enfasi, ‫ﺎ‬‫ﻳﻬ‬‫ﹶﺃ‬ viene preceduta dalla particella ‫ﺎ‬‫ﻳ‬ . ‫ﺎ‬‫ﻳﻬ‬‫ﹶﺃ‬ viene usata per esprimere

un’esclamazione generica (mentre di norma ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬viene usata quando la persona o l’oggetto è
chiamato direttamente dall’oratore); esempi:
‫ ُﺟ ﹸﻞ‬‫ﻬﺎ ﭐﻟﺮ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬o uomo!”,
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 397

ُ‫ﺭﺽ‬ ‫ﻬﺎ ﭐ َﻷ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬o terra!” (oppure ُ‫ﺭﺽ‬ ‫ﻳﺘُﻬﺎ ﺍ َﻷ‬‫ ﹶﺃ‬dove ‫ﻳﺘُﻬﺎ‬‫ ﹶﺃ‬è la forma del genere femminile di
‫ﻬﺎ‬‫ ﹶﺃﻳ‬, tuttavia la forma maschile viene generalmente usata per il nome maschile e
femminile),
‫ﺲ‬
ُ ‫ ﹾﻔ‬‫ﻳﺘُﻬﺎ ﭐﻟﻨ‬‫“ ﹶﺃ‬o anima!”,
ُ‫ﻳﺘُﻬﺎ ﭐﻟ ِﻌﲑ‬‫“ ﹶﺃ‬o carovana!”.
Esempi dal Corano:
‫ﺮﺳُﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬5:41] “o Messaggero!”,
‫ﺱ‬ُ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬7:158] “o uomini!”,
‫ﻤ ﹸﻞ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬27:18] “o formiche!”,
‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ [ ﻳ‬8:64] “o Profeta!”,
‫ﺛﱢ ُﺮ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟ ُﻤﺪ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬74:1] “o avvolto [nel mantello]!”.
La frase relativa (della quale si è appena parlato nel capitolo 38) può essere preceduta da
‫ﺎ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ ﻳ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻣﻨُﻮﺍ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:100] “o coloro che credono!” (con il senso : “o voi che credete!”),
‫ﺠﻨُﻮ ﹲﻥ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻴ ِﻪ ﭐﻟﺬﱢ ﹾﻛ ُﺮ ِﺇ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ُ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﻧ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬ [15:6] “e dicono: o colui il quale è
stato fatto scendere su di lui il Monito! Invero tu sei certamente pazzo!”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹲﻥ ِﻣ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﻢ ُﺑ‬ ‫ﺎ َﺀ ﹸﻛ‬‫ﺪ ﺟ‬ ‫ﺱ ﹶﻗ‬
ُ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬4:174] “o uomini! E’ venuta da voi una
dimostrazione dal Signore vostro”,
‫ﻢ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍ ِﻫ ِﻬ‬‫ﺎ ِﺑﹶﺄ ﹾﻓﻮ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﺁ‬ ‫ﻦ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺎ ِﺭﻋُﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ ﹾﻔ ِﺮ ِﻣ‬‫ﻦ ﻳُﺴ‬ ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺤ ُﺰ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮﺳُﻮ ﹸﻝ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹸﻗﻠﹸﻮُﺑ ُﻬ‬ ‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ُﺗ‬
[5:41] “o Messaggero! Non rattristino te coloro che si affrettano nella miscredenza tra
coloro che dicono: “crediamo” con le bocche loro mentre non credono i cuori loro”,
‫ﺍ ُﺀ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻧﺘُﻢُ ﭐﹾﻟ ﹸﻔ ﹶﻘﺮ‬‫ﺱ ﹶﺃ‬
ُ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬35:15] “o uomini! Voi siete i bisognosi di Allah!”,
398 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﺗﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻣﻨُﻮﺍ ِﻟ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬ [61:2] “o coloro che credono! Perché dite
quello che non fate?”,
‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺘ ِﺬﺭُﻭﺍ ﭐﹾﻟ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮُﻭﺍ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬ [66:7] “o coloro che miscredono! Non vi
giustificate Oggi [riferito al Giorno del Giudizio]!”.

40.5 La omissione di “yā” e “ayyuhā”


A volte queste particelle vengono omesse; questo è abbastanza comune con le parole come
‫ﺏ‬
 ‫ﺭ‬ , ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ; si osservi:
‫ﺍ‬‫ﺎﺭ‬‫ﺩﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﺽ ِﻣ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺗ ﹶﺬ‬ ‫ﺏ ﹶﻻ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻧُﻮ‬ [71:26] “e disse Nūh: o Signore
mio! Non lasciare sulla terra tra i miscredenti [alcun] abitante”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
ِ ‫ﺭ‬ ‫ ُﻙ ﻓِﻲ ﺍ ْﻷ‬‫ﺪﹰﺍ ﻳﺪﻭ ُﺭ ﻭ ﻳﺘﺤﺮ‬‫ ﹶﺃﺣ‬: ‫ﺎﺭًﺍ‬‫ﺩﻳ‬
‫ﺽ‬
‫ﻱ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭِﻟﻮ‬ ‫ﺮ ﻟِﻲ‬ ‫ﺏ ﭐ ﹾﻏ ِﻔ‬
 ‫ﺭ‬ [71:28] “o Signore mio! Perdona a me e ai genitori miei!”,
‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﻟِﻲ‬ ‫ﻰ‬‫ﺏ ﹶﺃﻧ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬3:47] “disse: o Signore mio! Come sarà a me un
bambino?” (esempio riportato precedentemente nel paragrafo 16.2).

‫ﻦ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻋﹶﻠﻰ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ُ‫ﺘﻪ‬‫ﻤ ﹾﻠ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ﹶﻛﻤ‬‫ﺻﺮ‬


 ‫ﺎ ِﺇ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺤ ِﻤ ﹾﻞ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧ ﹶﻄ ﹾﺄﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻧﺴِﻴﻨ‬ ‫ﺎ ِﺇ ﹾﻥ‬‫ﺍ ِﺧ ﹾﺬﻧ‬‫ﺎ ﹶﻻ ُﺗﺆ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬
‫ﺎ ِﺑ ِﻪ‬‫ﺎ ﹶﻻ ﻃﹶﺎﹶﻗ ﹶﺔ ﹶﻟﻨ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻤ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ ُﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒِﻠﻨ‬‫ﹶﻗ‬
[2:286] “o Signore nostro! Non punire noi se dimentichiamo o sbagliamo, o Signore
nostro! E non caricare su di noi un peso così come hai caricato esso su coloro prima di
noi, o Signore nostro! E non addossare a noi quello che non c’è la capacità a noi di
[sopportare] esso”.

Altri esempi di omissione:


‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫ﻒ ﹶﺃ‬
ُ ‫ﻳُﻮ ُﺳ‬ [12:29] “o Yūsuf! Allontanati da questo!” (dove viene omessa

particella ‫ﺎ‬‫) ﻳ‬,


Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 399

‫ﺩ ِﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺐ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﺽ ﻋ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺮ ﭐﻟ‬ ‫ﻓﹶﺎ ِﻃ‬ [39:46] “o Creatore dei cieli e della
terra! O Conoscitore dell’invisibile e del palese” (dove due volte viene omessa particella
‫ﺎ‬‫) ﻳ‬.

40.6 Il vocativo di Allah

‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ ﺍﻟ ﱠﻠ‬è il vocativo di ‫ﹶﺍﻟﻠﱠﻪ‬ ed è presente in vari versetti del Corano:

‫ﻚ‬
ِ ‫ﻚ ﭐﹾﻟ ُﻤ ﹾﻠ‬
 ‫ﺎِﻟ‬‫ ﻣ‬‫[ ﻗﹸ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬3:26] “di’: o Allah, Sovrano del regno!” (dove viene omessa
particella ‫ﺎ‬‫) ﻳ‬,

‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ﹰﺓ ِﻣ‬ ‫ﺎِﺋ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﺃﹶﻧ ِﺰ ﹾﻝ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑ ُﻦ‬‫ﻰ ﭐ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻋِﻴﺴ‬5:114] “disse ‘Īsā, il figlio
di Maryam: o Allah, Signore nostro! Fa’ scendere su di noi una tavola dal cielo!”,
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺭ ﹰﺓ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺣﺠ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ ِﻄ‬ ‫ﻙ ﹶﻓﹶﺄ‬ ‫ﻨ ِﺪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻖ ِﻣ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ُ‫ﻫﺬﹶﺍ ﻫ‬ ‫ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﺍﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬ [8:32] “e
[ricorda] quando dissero: O Allah! Se è questa la verità da presso di Te, fa’ piovere su
di noi pietre dal cielo!”,
‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ُ‫ﻴﺘُﻬ‬‫ﺤ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻚ ﭐﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺎ ُﺳ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺍ ُﻫ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﺩ‬ [10:10] “l’invocazione loro in essa
sarà: Gloria a Te, o Allah! E il saluto loro in essa sarà: pace!”,
‫ﺎ‬‫ﻙ ﻓِﻲ ﻣ‬ ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﻦ ِﻋﺒ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ُ‫ﺤﻜﹸﻢ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺩ ِﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺐ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﺽ ﻋ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺮ ﭐﻟ‬ ‫ ﻓﹶﺎ ِﻃ‬‫ﻗﹸ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ ُﻬﻢ‬
‫ﺘِﻠﻔﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ ﻓِﻴ ِﻪ‬
[39:46] “di’: o Allah, Creatore dei cieli e della terra, Conoscitore dell’invisibile e del
palese! Tu giudicherai tra i servi Tuoi in ciò che discordavano su esso”.

40.7 Le forme anomale del vocativo

Esiste nel Corano una forma del vocativo per la parola ‫ﺃﹶﺏ‬ , ovvero ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ﻳ‬ “o padre
mio!”; si osservi:
‫ﻱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺅﻳ‬ ‫ﺗ ﹾﺄﻭِﻳ ﹸﻞ ُﺭ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬ [12:100] “e disse: o padre mio! Questa è
l’interpretazione della visione mia”,
400 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻐﻨِﻲ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ُﻳ‬ ُ‫ﺼﺮ‬
ِ ‫ﺒ‬ُ‫ﻭ ﹶﻻ ﻳ‬ ُ‫ﻤﻊ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﻌﺒُﺪُ ﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺖ ِﻟ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِ َﻷﺑِﻴ ِﻪ ﻳ‬ [19:42] “quando
disse al padre suo: o padre mio! Perché adori quello che non sente e non vede e non
giova a te niente?”,
‫ﺎ‬‫ﺼﻴ‬
ِ ‫ﻋ‬ ‫ﻤ ِﻦ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻟِﻠ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻌﺒُ ِﺪ ﭐﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ ﹶﻻ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ﻳ‬ [19:44] “o padre mio! Non
adorare il satana! Invero il satana è al Misericordioso disobbediente”,
‫ﺎ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺘﻜﹸﻮ ﹶﻥ ﻟِﻠ‬‫ﻤ ِﻦ ﹶﻓ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺏ ِﻣ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻑ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
ُ ‫ﺧﺎ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﺖ ِﺇﻧ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ﻳ‬ [19:45] “o padre
mio! In verità io temo che tocchi te un castigo da parte del Misericordioso in modo che
[tu] sarai per satana un compagno [nell’Inferno]”,
‫ﻢ ﻟِﻲ‬ ُ‫ﻳﺘُﻬ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺮ ﹶﻛ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻳﺖُ ﹶﺃ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻲ‬‫ﺖ ِﺇﻧ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎﹶﺃ‬‫ﻒ ِ َﻷﺑِﻴ ِﻪ ﻳ‬
ُ ‫ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳُﻮ ُﺳ‬
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺟﺪِﻳ‬‫ﺳ‬
[12:4] “[ricorda] quando disse Yūsuf al padre suo: o padre mio! Invero io ho visto [in
sogno] undici stelle, il sole e la luna: ho visto essi a me prosternanti”.

40.8 Le espressioni esclamative


Nella lingua araba le esclamazioni vengono espresse nei seguenti modi.
1) Il sostantivo ‫ﻞ‬‫ﻭﻳ‬ ٌ, ‫ﻳ ﹶﻠﺔﹲ‬‫ﻭ‬ “guaio, malanno, sventura” che di solito viene preceduto dalla
particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬ed è seguito dalle preposizioni ‫ﻝ‬ ِ e ‫ﻦ‬ ‫( ِﻣ‬dove ‫ ِﻝ‬indica coloro sui quali accade il
malanno mentre ‫ﻦ‬  ‫ ِﻣ‬introduce la causa del malanno); esempi:
‫ﺷﺪِﻳ ٍﺪ‬ ‫ﺏ‬ ٍ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ِﻟ ﹾﻠﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬‫ﻭ‬ [14:2] “sventura ai miscredenti di una tortura severa!”,
‫ﲔ‬  ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬
 ُ‫ﻳ ﹲﻞ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬‫ﻭ‬ [41:6] “guai ai politeisti!”,
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮُﻭﺍ ِﻣ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬38:27] “allora sventura a coloro che hanno miscreduto [del
castigo] del Fuoco!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺌ ٍﺬ ِﻟ ﹾﻠﻤُ ﹶﻜ ﱢﺬِﺑ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ‬‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬52:11] “allora guai in quel Giorno ai negatori!”,
‫ﻼ‬
‫ﺎ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﺘﺮُﻭﺍ ِﺑ ِﻪ ﹶﺛ‬‫ﺸ‬  ‫ﻴ‬‫ﻨ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻟ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻢ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﺏ ِﺑﹶﺄ‬  ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹾﻜُﺘﺒُﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬
‫ﺴﺒُﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﻣﻤ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ﹶﻟ ُﻬ‬‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﻢ ِﻣﻤ‬ ‫ﻳ ﹲﻞ ﹶﻟ ُﻬ‬‫ﻮ‬ ‫ﹶﻓ‬
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 401

[2:79] “allora guai a coloro che scrivono il Libro [di Allah] con le mani loro e poi
dicono: “questo è da Allah” per barattare con esso un prezzo piccolo, allora guai a
loro per quello che hanno scritto le mani loro e guai a loro per quello che
guadagnano!”.
Questo sostantivo si trova raramente in stato definito; si osservi:
‫ﺼﻔﹸﻮ ﹶﻥ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹸﻞ ِﻣﻤ‬‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟﻜﹸﻢُ ﭐﹾﻟ‬ [21:18] “e a voi la sventura per quello che descrivete
[riguardo ad Allah]!”.
I sostantivi ‫ﻳ ﹲﻞ‬‫ﻭ‬ e ‫ﻳﹶﻠ ﹲﺔ‬‫ﻭ‬ possono essere in accusativo, quando collegati al pronome

personale suffisso, risultando in forme come: ‫ﻚ‬


 ‫ﻳﹶﻠ‬‫ﻭ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ﻳﹶﻠ ﹸﻜ‬‫ﻭ‬ , ‫ﺎ‬‫ﻳﹶﻠﻨ‬‫ﻭ‬ , ‫ﺎ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳﹶﻠ‬‫ﻭ‬ .
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﻇﹶﺎِﻟ ِﻤ‬‫ﺑ ﹾﻞ ﹸﻛﻨ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ ﹶﻏ ﹾﻔﹶﻠ ٍﺔ ِﻣ‬‫ﺪ ﹸﻛﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻳﹶﻠﻨ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ‬ [21:97] “guai a noi! Davvero siamo
stati nella distrazione da questo, anzi! Siamo stati ingiusti!”,
‫ﲑ ﹰﺓ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﲑ ﹰﺓ‬ ‫ﺻ ِﻐ‬
 ‫ﺎ ِﺩ ُﺭ‬‫ﺏ ﹶﻻ ُﻳﻐ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳﹶﻠ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻳ‬‫ﻭ‬ [18:49] “e diranno: guai a
noi! Cosa ha questo Libro [che] non lascia né una [cosa] piccola né una grande?!”.
È rara la forma ‫ﺎ‬‫ﻳﹶﻠﺘ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬:
‫ﺯ‬ ‫ﻋﺠُﻮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﺃﻧ‬ ُ‫ﺎ ﹶﺃ ﹶﺃِﻟﺪ‬‫ﻳﹶﻠﺘ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺖ ﻳ‬
 ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬11:72] “disse: o sventura! Forse partorisco mentre sono
vecchia?!” (l’esempio riportato anche nel paragrafo 50.3),
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ ُﻐﺮ‬ ‫ﺰﺕُ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳﹶﻠﺘ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ‬ [5:31] “disse: o sventura! Forse sono
incapace di essere come questo corvo?”.
2) ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ ﹶﻟ‬dal significato “oh se, magari!”; questo avverbio si comporta come ‫ ِﺇﻥﱠ‬tipicamente
quando regge un pronome personale suffisso. Nel caso della 1ª persona singolare il
pronome è ‫( ﻧِﻲ‬risultando in ‫ﺘﻨِﻲ‬‫ﻴ‬ ‫) ﹶﻟ‬. ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﹶﻟ‬ viene preceduto dalla particella esclamativa ‫ﺎ‬‫ﻳ‬
che ne rafforza il significato.
Esempi dal Corano:
‫ﻌﹶﻠﻤُﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﻣِﻲ‬ ‫ﺖ ﹶﻗ‬  ‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬36:26] “oh, magari il popolo mio sapesse!”,
‫ﺮﺳُﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹶﻃ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹶﻃ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬33:66] “oh, magari noi avessimo obbedito ad Allah
e avessimo obbedito al Messaggero!”,
402 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

‫ﻼ‬
‫ﺳﺒِﻴ ﹰ‬ ‫ﺮﺳُﻮ ِﻝ‬ ‫ﻊ ﭐﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬
ُ ‫ﺨ ﹾﺬ‬
 ‫ﺘﻨِﻲ ﭐﺗ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬25:27] “oh, magari io avessi preso con il Messaggero
una via!” (esempio riportato precedentemente nel paragrafo 13.2),
‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺖ ﹶﻗ‬
 ‫ﺘﻨِﻲ ِﻣ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬19:23] “oh, magari io fossi morta prima di questo!”,
‫ﺎ‬‫ﺍﺑ‬‫ﺖ ُﺗﺮ‬
ُ ‫ﺘﻨِﻲ ﻛﹸﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮُ ﻳ‬ ‫ﻭ‬ [78:40] “e dirà il miscredente: oh, magari io fossi
polvere!”,
‫ﻼ‬
‫ﺧﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﺎ‬‫ﻼﻧ‬
‫ﺨ ﹾﺬ ﹸﻓ ﹶ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ﹶﻟ‬‫ﻴ‬‫ﻳﹶﻠﺘِﻲ ﹶﻟ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬25:28] “oh! guai a me! Magari io non avessi preso il
tale per confidente!” (dove ‫ﻳﹶﻠﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬  viene interposto tra la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬e ‫ﺘﻨِﻲ‬‫ﻴ‬‫) ﹶﻟ‬.
3) I verbi difettivi come ‫ﻢ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬e ‫ﺲ‬
 ‫( ِﺑ ﹾﺌ‬discussi nel capitolo 52).
4) Le espressioni come:
‫ﺳ ِﻔﻲ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫( ﻳ‬anche ‫ﺳﻔﹶﻰ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ ﻳ‬, ‫ﺳ ﹶﻔﺎ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫“ ) ﻳ‬o dispiacere mio!”, ‫ﺗﻰ‬‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻳ‬o disperazione mia!”
(anche ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ ) ﻳ‬dove ‫ﻒ‬  ‫ﺳ‬ ‫ ﹶﺃ‬significa “dispiacere, rammarico” e ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺴ‬  ‫ﺣ‬ “disperazione,
afflizione” .
Esempi dal Corano :
‫ﻒ‬
 ُ‫ﻋﻠﹶﻰ ﻳُﻮﺳ‬ ‫ﺳﻔﹶﻰ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬12:84] “o dispiacere su di Yūsuf!”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺰﻧِﻲ ﺍﻟﺸﺪِﻳﺪ‬ ‫ﺎ ُﺣ‬‫ ﻳ‬: ‫ﺳﻔﹶﻰ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬
‫ﺐ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﺟ‬ ‫ﺖ ﻓِﻲ‬
ُ ‫ ﹾﻃ‬‫ﺎ ﹶﻓﺮ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬39:56] “o disperazione su ciò che ho tralasciato
[io anima] nei pressi di Allah!”,
‫ﻬ ِﺰﺋﹸﻮﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺭﺳُﻮ ٍﻝ ِﺇﻻﱠ ﻛﹶﺎﻧُﻮﺍ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻴ ِﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺩ ﻣ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟ ِﻌﺒ‬ ‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ‬ [36:30] o disperazione
sui servi [di Allah] ! Non giunse loro un messaggero che essi lui non schernivano”,
‫ﺎ‬‫ﺎ ﻓِﻴﻬ‬‫ﺮ ﹾﻃﻨ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬6:31] “o disgrazia a noi in ciò che abbiamo trascurato di
essa [l’Ora]!”.
5) I verbi della 4ª forma nelle costruzioni in seguito indicate, nelle quali il verbo alla
4ª forma viene definito ‫ﺐ‬
ِ ‫ﺠ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟ‬ ‫ ِﻓ‬:
a) il verbo al passato nella 3ª persona singolare maschile della 4ª forma preceduto da [mā]
‫ﻣﺎ‬ chiamata ‫ﻴ ﹸﺔ‬‫ﺠِﺒ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ ; ﻣﺎ ﺍﻟ‬esempi:
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 403

‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻀ ﹶﻞ‬
 ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻓ‬‫“ ﻣ‬cosa ha favorito Zayd?!” (il cui senso è: “quanto è favorito Zayd!”),
‫ﻡ‬ ‫ﻨﺠُﻮ‬‫ﻤ ﹶﻞ ﭐﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫“ ﻣ‬cosa ha abbellito le stelle!” (il cui senso è: “quanto sono belle le
stelle!”),

‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫ﺮ ﭐ ِﻹ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛ ﹶﻔ‬‫ﻣ‬ “cosa ha reso ingrato l’uomo!” (il cui senso è: “quanto è ingrato
l’uomo!”);

b) l’imperativo della 4ª forma, riferito alla 2ª persona maschile singolare seguito dalla
preposizione [bi] ‫ ِﺑـ‬che introduce il complemento oggetto di tale verbo:

‫ﻳ ٍﺪ‬‫ﺰ‬ ‫ﻀ ﹾﻞ ِﺑ‬
ِ ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬ “favorisci Zayd!” (il cui senso è: “prova a render Zayd più favorito di così,
se ti è possibile!”),
‫ﻨﺠُﻮ ِﻡ‬‫ﺟ ِﻤ ﹾﻞ ِﺑﭑﻟ‬ ‫“ ﹶﺃ‬abbellisci le stelle!” (il cui senso è: “prova a rendere le stelle più belle di
così, se ti è possibile!”),

‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫ﺮ ِﺑﭑ ِﻹ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻛ ِﻔ‬ “rendi ingrato l’uomo!” (il cui senso è: “prova a rendere l’uomo più
ingrato di così, se ti è possibile!”).
Si noti che l’imperativo va sempre riferito alla 2ª persona maschile singolare a prescindere
dal genere e dal numero della persona alla quale è rivolto l’ordine contenuto
nell’imperativo.

Esempi dal Corano:


ُ‫ﺮﻩ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛ ﹶﻔ‬‫ﺎ ﹸﻥ ﻣ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻗﹸِﺘ ﹶﻞ ﭐ ِﻹ‬ [80:17] “sia maledetto l’uomo [miscredente], cosa ha reso

ingrato lui?!” (dove il pronome ‫ ُﻩ‬sostituisce il sostantivo ‫ﻥ‬


‫ﺎ ﹸ‬‫ﻧﺴ‬‫;) ﺍ ِﻹ‬
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
ُ‫ﻦ ﺍﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮ‬ ‫ ﻟﹸ ِﻌ‬: ‫ﺎ ﹸﻥ‬‫ﻧﺴ‬‫ﻗﹸِﺘ ﹶﻞ ﺍ ِﻹ‬
‫ﻊ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺮ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺽ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻴﺐُ ﭐﻟ‬‫ﺎ ﹶﻟِﺒﺜﹸﻮﺍ ﹶﻟﻪُ ﹶﻏ‬‫ﻋﹶﻠﻢُ ِﺑﻤ‬ ‫[ ﻗﹸ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ ُﻪ ﹶﺃ‬18:26] “di’: Allah è
più sapiente su quanto sono rimasti; a Lui appartiene l’invisibile dei cieli e della terra,
rendi [se ti riesce] più Vedente Egli e più Ascoltante!” (il cui senso è: “quanto Allah è
Onnivedente e Onniascoltante!”).
404 Capitolo 40: Il vocativo e le espressioni esclamative

40.9 Le interiezioni
Le più frequenti interiezioni sono:

‫ﻢ‬ ‫ﻫ ﹸﻠ‬ “su!”:


‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻬﺪُﻭ ﹶﻥ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍ َﺀﻛﹸﻢُ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ ُﺷ‬‫ﻫﹸﻠﻢ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ‬ [6:150] “di’: su! [Portate] i
testimoni vostri, coloro che testimoniano che Allah ha proibito questo!”;
‫ﻲ‬ ‫ﺣ‬ “orsù!”:
‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺣ‬ “orsù alla preghiera!” (nella chiamata alla preghiera);
‫ﺎﺕ‬‫ﻴﻬ‬ ‫ﻫ‬ “mai!”:

‫ﻋﺪُﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ ﺗُﻮ‬‫ﺕ ِﻟﻤ‬


 ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻫ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻫ‬ [23:36] “mai! Mai sarà ciò di cui venite promessi!”;
‫ﻚ‬
 ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﻫ‬ “ecco a te!”:

‫ﻚ‬
 ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻫ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻭﻗﹶﺎﹶﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺑﻮ‬‫ﺖ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ﻭ ﹶﻏﻠﱠ ﹶﻘ‬ [12:23] “chiuse la porta e disse: ecco a te!”;
‫ﻑ‬ ‫“ ﹸﺃ‬uffa!” (usato per mostrare ira, noia):
‫ﺎ‬‫ ﹶﻟ ﹸﻜﻤ‬‫ﻳ ِﻪ ﹸﺃﻑ‬‫ﺪ‬ ‫ﺍِﻟ‬‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻱ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﻟﻮ‬ [46:17] “e colui che dice ai genitori suoi: uffa a voi due!”,
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻦ ﺩُﻭ ِﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬ ‫ﻌُﺒﺪُﻭ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭِﻟﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫[ ﹸﺃﻑ‬21:67] “uffa a voi e a quello che
adorate all’infuori di Allah! Non ragionate dunque?”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
 ‫ﺗ‬ ‫ﻤﺔﹸ‬ ‫ ﹶﻛِﻠ‬: ‫ﻭ ِﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﻦ ﺩ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭِﻟﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻑ ﹶﻟ ﹸﻜ‬
‫ﻡ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺔ‬‫ﻭ ﻛﹶﺮﺍ ِﻫﻴ‬ ‫ﺮ‬‫ﻀﺠ‬  ‫ﹸﺃ‬
Per l’interiezione ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬si rimanda infine al paragrafo 43.4.
Capitolo 40: Interiezioni ed espressioni esclamative 405

40.10 Un po’ di vocabolario

singolare plurale significato


‫ﹸﻟﺐ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﹾﻟﺒ‬ “mente; ragione, intelletto;
intelligenza”
‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬‫ﹶﺃ‬ _ “sempre” (preceduto dalla
negazione significa “mai”)
‫ﺩ‬ ‫ُﻭﺟُﻮ‬ _
“esistenza, disponibilità”

‫ﺯ‬ ‫ﻋﺠُﻮ‬ _
“vecchia, donna anziana”
(3ª forma) “affrettarsi,
‫ﻉ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬ _ gareggiare in velocità
[ ‫ ﻩ‬con qualcuno]”

‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“ripetere le lodi di [Allah]”
“irritamento, fastidio”
(masdar del verbo della 5ª
‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
‫ﻀ‬
 ‫ﺗ‬ _
forma ‫ﺮ‬
‫ﺠ‬‫ﻀ‬
 ‫ﺗ‬ “infastidirsi,
irritarsi”)
‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﻛﹶﺮﺍ ِﻫ‬ _
“odio”
“noia, fastidio” (masdar del
‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ _
verbo della 5ª forma ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬
“essere annoiato”)
Tab. 40.1
406 Capitolo 41: La frase interrogativa

Capitolo 41

LA FRASE INTERROGATIVA

41.1 Generalità

Nella lingua araba la più semplice frase interrogativa viene introdotta dalle particelle ‫ﻫ ﹾﻞ‬
oppure ‫ﹶﺃ‬ (chiamate ‫ﺎ ِﻡ‬‫ﺳِﺘ ﹾﻔﻬ‬ ‫ﻑ ﺍ ِﻻ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺣﺮ‬ ). Di norma entrambe non vengono tradotte in
italiano, ma in questo testo, per evidenziare la loro presenza, vengono tradotte come “forse,
forse che”. ‫ﻞ‬
‫ﻫ ﹾ‬ e ‫ ﹶﺃ‬vengono posizionate all’inizio della frase interrogativa. La particella ‫ﻫ ﹾﻞ‬
è più espressiva ed evidenzia la domanda, mentre ‫ ﹶﺃ‬è piuttosto generale.
Esempi dal Corano:
‫ﻦ ِﻋ ﹾﻠ ٍﻢ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺪ ﹸﻛ‬ ‫ﻨ‬‫ﻫ ﹾﻞ ِﻋ‬ [6:148] “forse c’è presso di voi una conoscenza?”,
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﺑ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺚ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬‫[ ﹶﺃ‬17:94] “forse ha mandato Allah un uomo come messaggero?”,
‫ﺎ‬‫ﺠﺒ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺱ‬ ِ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﺃﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻟِﻠﻨ‬10:2] “forse per gli umani è una sorpresa?”,
‫ﺎﺗِﻲ‬‫ﻢ ﺑِﺂﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﺑ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻛ ﱠﺬ‬27:84] “forse avete smentito i segni Miei?”,
‫ﻚ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴﻤ‬ ِ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫[ ﹶﺃ‬43:32] “forse essi spartiscono la misericordia del Signore
Tuo?”,
‫ﻭﹶﺃﺧِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻮﺳ‬‫ﻢ ِﺑﻴ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ [12:89] “forse sapete cosa avete fatto con Yūsuf
e il fratello suo?”,
Capitolo 41:La frase interrogativa 407

‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺠ ﹾﻠﺘ‬


ِ ‫ﻋ‬ ‫[ ﹶﺃ‬7:150] “forse avete affrettato il decreto del Signore vostro?”,
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻮ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺴ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ [26:72] “forse sentono voi?”,
‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟﻬ‬7:195] “forse hanno dei piedi?”,
‫ﺽ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫[ ﹶﺃﻓِﻲ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ‬24:50] “forse nei cuori loro c’è una malattia?”,
‫ﻚ‬ ‫ﺗِﺒﻌ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ [18:66] “forse seguo te?”,
‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﹶﺛﻤ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻨﻮ ِﺩ ِﻓ‬‫ﺠ‬  ‫ﺚ ﭐﹾﻟ‬
‫ﺣﺪِﻳ ﹸ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃﺗ‬ [85:17] “forse è giunto a te il racconto
dell’esercito di Faraone e dei Thamūd?”,
‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ ٍﻢ‬
ٍ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨﺠِﻴ ﹸﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺭ ٍﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺗﺠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺩﻟﱡ ﹸﻜ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ [61:10] “forse indico a voi un commercio
che salvi voi da un castigo doloroso?” (esempio riportato precedentemente nel paragrafo
38.2).
Si noti che in rari casi la domanda può essere introdotta senza la particella interrogativa, e
in tale caso essa è evidenziata solo dal tono della voce:
‫ﻫ ﹸﻞ‬ ‫ﺧ ﹶﻞ ﺃ‬ ‫ﺩ‬ ‫ )) ﺇﺫﺍ‬: ‫ﻢ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻴﺐ‬‫ﻬ‬ ‫ﻦ ﺻ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺾ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﺃﹶﻟ‬: ‫ﻢ ؟ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﻴﺌﹰﺎ ﺃﹶﺯﻳﺪ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺷ‬‫ﺮﻳﺪ‬‫ ﺗ‬: ‫ﺎﻟﹶﻰ‬‫ﺗﻌ‬‫ﻭ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﳉ‬
‫ﻨ ِﺔ ﺍ ﹶ‬‫ﳉ‬
‫ﺍﹶ‬
‫ﺌﹰﺎ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﻋﻄﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫ ﹶﻓﻤ‬، ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﳊﺠ‬
ِ ‫ ﺍ‬‫ﺸﻒ‬
ِ ‫ﻴ ﹾﻜ‬‫ﺎ ِﺭ ؟ ﹶﻓ‬‫ﻦ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺠﻨ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﳉ‬
‫ﺎ ﺍ ﹶ‬‫ﺪ ِﺧ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ؟ ﺃﹶﻟ‬‫ﻫﻨ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﻨ ﹶﻈ ِﺮ ﺇﻟﹶﻰ‬‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬ ‫ﺐ ﺇﹶﻟ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬

Da Suhayb [che] il Messaggero di Allah disse: “quando entreranno gli


abitanti del Paradiso in Paradiso, dirà Allah, sia benedetto ed esaltato : “volete
qualcosa che [Io] aumenti a voi [di esso]?” Allora [essi] diranno:“forse non hai reso
bianchi i volti nostri? Forse non hai fatto entrare noi in Paradiso e hai salvato noi dal
Fuoco?”Allora [Egli] toglierà il velo, e [a quel punto essi] non hanno ricevuto una cosa
più amata a loro della vista del Signore loro”. Lo ha trasmesso Muslim.
‫ﻫ ﹾﻞ‬ può essere preceduta da ‫ﻭ‬ e ‫ﻑ‬  che rafforzano la domanda:
‫ﺎ‬‫ﺣﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻬ ﹾﻞ‬ ‫[ ﹶﻓ‬7:44] “allora avete trovato quello che ha promesso il
Signore vostro vero?”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻬ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﻓ‬11:14] “dunque voi sarete musulmani?”,
408 Capitolo 41: La frase interrogativa

‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﻛﺮ‬‫ﻢ ﺷ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻬ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﻓ‬21:80] “dunque voi sarete riconoscenti?”.
Invece ‫ﻭ‬  e‫ﻑ‬  non possono precedere ‫ ﹶﺃ‬ma la seguono:
‫ﻢ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺴ ِﻤﻊ‬  ‫ﺖ ﺗ‬ ‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓﹶﺄ‬10:42] “forse allora tu farai sentire i sordi?”,
‫ﺠﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﺬﹶﺍِﺑﻨ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓِﺒ‬26:204] “forse allora il castigo Nostro affrettano?”,
‫ﲔ‬ ‫ﺠ ِﺮ ِﻣ‬
 ‫ﲔ ﹶﻛﭑﹾﻟﻤ‬  ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬  ‫ﻌﻞﹸ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻨ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓ‬68:35] “forse [Noi] considereremo i musulmani come i
criminali?”.
Anche la particella di negazione ‫ﹶﻻ‬ può stare nella domanda insieme a ‫ﻫ ﹾﻞ‬ e ‫ﹶﺃ‬ ;
ad esempio:
‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ‬37:91] “forse non mangiate?”.
Le particelle ‫ﻞ‬ ‫ﻫ ﹾ‬ e ‫ ﹶﻻ‬messe insieme vengono scritte come ‫ﻫﻼﱠ‬ mentre ‫ ﹶﺃ‬+ ‫ﹶﻻ‬ diventano

‫ﹶﺃ ﹶﻻ‬.
Si noti che solo tra ‫ ﹶﺃ‬e ‫ﻻ‬ ‫ ﹶ‬possono stare ‫ﻭ‬ e ‫ﻑ‬
 (mentre ‫ﻫﻼﱠ‬ è inseparabile).
‫ﻫﻼﱠ‬ e ‫ ﹶﺃ ﹶﻻ‬introducono le domande di carattere retorico; si osservi:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺴ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬28:71] “dunque non ascoltate?”,
 ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌِﻠﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺴﺮ‬ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﹶﺃ‬ [2:77] “forse invece non sanno che
Allah sa quello che celano e quello che palesano?”,
‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬3:65] “dunque non ragionate?”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓ ﹶ‬6:80] “dunque non riflettete?”.
Si noti che ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻣ‬è il sinonimo di ‫ﻻ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶ‬e viene adoperata soprattutto nelle frasi nominali:
‫ﲔ‬ ‫ﻴِﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﺤﻦ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﺃﹶﻓﻤ‬37:58] “forse allora non siamo noi mortali?”.
‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﻣ‬può precedere il verbo:
‫ﺭﻧِﻲ‬ ‫ﻭ‬‫ﺗﺰ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻣ‬non visiti me?” (dove il verbo ‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ ﺯ‬significa “visitare”).
Capitolo 41:La frase interrogativa 409

Esiste un’altra forma di ‫ﹶﺃ ﹶﻻ‬ , munita di raddoppio sulla lām: ‫ﹶﺃﻻﱠ‬ , usata solo con

‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬:


‫ﺕ ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﺮ‬ ‫“ ﹶﺃﻻﱠ ﹶﻏ ﹶﻔ‬forse non hai perdonato a lui?”.
‫ ﹶﺃ ﹶﻻ‬può anche avere il significato: “certamente”. In questo caso la frase diventa puramente
affermativa; ad esempio:
‫ﺎِﻟﺺ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﻳ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﭐﻟﺪ‬39:3] “certamente per Allah è il culto sincero”,
‫ﻢ‬ ‫ﺤ ﹾﻜ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ﹶﻟﻪ‬6:62] “certamente a Lui appartiene il giudizio”,
‫ِﺒﲔ‬‫ﺍ ﹸﻥ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺴﺮ‬‫ﺨ‬  ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻚ ﻫ‬
 ‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ﹶﺫِﻟ‬39:15] “certamente quella è perdita evidente”.
Questo significato a volte viene rafforzato da ‫ ِﺇﻥﱠ‬, che segue ‫ﻻ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶ‬:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻻ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ‬10:62] “certamente gli amici di
Allah non ci sarà paura su di loro né essi si rattristeranno”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇﻥﱠ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﻣ‬24:64] “certamente ad Allah appartiene ciò che è
nei cieli e nella terra”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺳﺮ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ِﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺰ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇﻥﱠ ِﺣ‬58:19] “certamente il partito di satana essi sono
i perdenti” (dove in arabo la parola ‫ﺏ‬  ‫ﺰ‬ ‫“ ِﺣ‬partito” è trattata come un nome al plurale in
quanto designa un gruppo di persone).
Bisogna ricordare che il significato di ‫ ﹶﺃ ﹶﻻ‬dipende principalmente dal contesto. Quando
però ‫ﻻ‬
‫ ﹶﺃ ﹶ‬viene seguita da ‫( ِﺇﻥﱠ‬risultando in ‫) ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇﻥﱠ‬, essa significa “invero, veramente”.

41.2 Le domande con alternativa

Le domande con alternativa cominciano da una ‫ﺎ ِﻡ‬‫ﺳِﺘ ﹾﻔﻬ‬ ‫ ﺍ ِﻻ‬‫ﺮﻑ‬ ‫ﺣ‬ seguita dalle

congiunzioni ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬oppure ‫ﻡ‬ ‫ ﹶﺃ‬. La particella ‫ ﹶﺃ‬nelle domande alternative viene seguita dalla
congiunzione ‫ﻡ‬ ‫ ﹶﺃ‬mentre ‫ﻭ‬
 ‫ ﹶﺃ‬segue la particella ‫ﻫ ﹾﻞ‬ ; esempi:
410 Capitolo 41: La frase interrogativa

‫ﲔ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎ ِﺫِﺑ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻡ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﺖ ﹶﺃ‬  ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬‫ﺳﻨ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬27:27] “disse [Sulaymān]: vedremo se dici
 ‫ﺪ ﹾﻗ‬ ‫ﺻ‬
la verità o sei tra i bugiardi”,
‫ﺗ ﹸﻘ ﹾﻞ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﺃ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻫ ﹾﻞ ﻗﹸ ﹾﻠ‬ “hai detto questo o non [lo] hai detto?”.

41.3 Gli avverbi e pronomi interrogativi


La frase interrogativa può anche essere introdotta dagli avverbi e pronomi interrogativi
oppure dalle composizioni (come ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫) ﹶﻛﹶﺄ‬. Essi sono:
‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫“ ﹶﺃ‬dove?” :
‫ﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﻔ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬‫[ ﹶﺃ‬75:10] “dove è lo scampo?”;
‫ﻰ‬‫ﹶﺃﻧ‬ “da dove?; come?” :

‫ﻫ ﹶﺬﺍ‬ ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻰ ﹶﻟ‬‫ ﹶﺃﻧ‬‫ﻳﻢ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬3:37] “disse: o Maryam! Da dove hai questo?”,
‫ﺎ‬‫ﻮِﺗﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺤﻴِﻲ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻰ‬ ‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ‬2:259] “come vivificherà questa [città] Allah dopo
la morte di essa?”;
‫ﺎ ﹶﻥ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬quando?” :
‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﭐﻟﺪ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬quando sarà il Giorno della Religione?”,
‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻋ ِﺔ ﹶﺃﻳ‬ ‫ﺴﺎ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ‬
 ‫ﻳ‬ [7:187] “chiedono a te dell’Ora, quando sarà
il termine suo?”;
‫ﻰ‬‫ﻣﺘ‬ “quando?” :

‫ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻰ‬‫ﻣﺘ‬ [2:214] “quando sarà il soccorso di Allah?”,
‫ﲔ‬ ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺪ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻰ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻭ‬ [10:48] “e dicono: quando sarà questa
promessa se siete veritieri?”;
‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬ ‫“ ﹶﻛ‬come?”:
‫ﺎ‬‫ﺻِﺒﻴ‬
 ‫ﻬ ِﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻧ ﹶﻜﻠﱢ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻛ‬19:29] “come parleremo a chi è nella culla,
infante?”,
Capitolo 41:La frase interrogativa 411

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺤ ﹸﻜﻤ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻒ‬  ‫ﻴ‬‫ﻢ ﹶﻛ‬ ‫ﺎ ﹶﻟﻜﹸ‬‫[ ﻣ‬37:154] “cosa avete, come giudicate?”,
‫ﻒ‬  ‫ﻴ‬‫ ﹶﻛ‬è anche una congiunzione; si osservi:
‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﺑ ِﻬ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﻒ ﹶﻓ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻢ ﹶﻛ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ﻭ‬ [14:45] “e fu chiaro a voi come facemmo con loro”;
‫ﺎ‬‫ ِﻟﻤ‬/ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ِﻟﻤ‬ “perché ?” (dove ‫ ﻟِﻤﺎﺫﹶﺍ‬è la forma più completa di ‫ﺎ‬‫ ) ِﻟﻤ‬:
‫ﺎ ِﻃ ِﻞ‬‫ﻖ ِﺑﭑﹾﻟﺒ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﺗ ﹾﻠِﺒﺴ‬ ‫ﺎ‬‫[ ِﻟﻤ‬3:71] “perché avvolgete la verità con il falso?” (ci sono due
verbi della stessa radice nella 1ª forma ( ‫ﺒﺲ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ) ‫ﺲ‬  ‫ ﹶﻟِﺒ‬e ( ‫ﻳ ﹾﻠِﺒﺲ‬ ) ‫ﺲ‬
 ‫ﺒ‬‫ ﹶﻟ‬ma di significato
diverso; il primo significa “indossare (un vestito)” mentre il secondo “ingarbugliare,
travisare (la verità); rendere oscuro [qualcosa]”),

‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺑِﺂﻳ‬‫ﺗ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻳ‬ [3:70] “o gente del Libro! Perché miscredente
nei segni di Allah?”;
‫ﺎ‬‫ ﻣ‬/ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ﻣ‬ “cosa?” (dove ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ ﻣ‬è la forma più completa di ‫ﺎ‬‫) ﻣ‬:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫[ ﹶﻓﻤ‬7:110] “dunque cosa comandate?”,
‫ﲔ‬ ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﻢ‬‫ﺒﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫[ ﻣ‬28:65] “cosa avete risposto ai messaggeri?”,
‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻚ ﻳ‬  ‫ﻴﻤِﻴِﻨ‬‫ﻚ ِﺑ‬
 ‫ﺎ ِﺗ ﹾﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [20:17] “e cosa è quello nella [mano] destra tua, o Mūsā?”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﭐﻟﺪ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻙ ﻣ‬ ‫ﺍ‬‫ﺩﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ [82:17] “e cosa farà sapere a te cosa è il Giorno della
Religione?”,
‫ﻋﺔﹸ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟﻘﹶﺎ ِﺭ‬‫[ ﻣ‬101:2] “cosa è il Cataclisma?”;
‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ “chi?”:
‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻓ‬ [20:49] “disse: chi è dunque il Signore vostro [di voi due]
o Mūsā?”,
‫ﺮﻧِﻲ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ‬11:63] “allora chi soccorrerà me?”.
Si noti che, per rendere la domanda più vivace, a ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ e ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬viene aggiunto il pronome ‫ﺫﹶﺍ‬
che viene seguito (spesso) dal pronome ‫ ; ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬esempi:
412 Capitolo 41: La frase interrogativa

‫ ِﺇﻻﱠ ِﺑِﺈ ﹾﺫِﻧ ِﻪ‬‫ﺪﻩ‬ ‫ﻨ‬‫ ِﻋ‬‫ﺸ ﹶﻔﻊ‬


 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﺫﹶﺍ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻣ‬ [2:255] “chi è colui il quale intercede presso di Lui se
non con il permesso Suo?”,
‫ﺗﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺎ ﺫﹶﺍ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬‫“ ﻣ‬cosa è quello che dici?”;
‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quanto?, quante?, quanti?”
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﻳ ﹶﻜﻠﱢ‬ ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quanto costa questo libro?”,
‫ﻢ‬ ‫( ﹶﻛ‬quando seguito da un nome) regge il nome in accusativo (singolare):
‫ﻙ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎﺑﹰﺎ ِﻋ‬‫ﻢ ِﻛﺘ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quanti libri sono presso di te?”.
Nel Corano spesso il nome introdotto da ‫ﻢ‬  ‫ ﹶﻛ‬è sottinteso, ad esempio nel seguente versetto
la parola ‫ﻣﹰﺎ‬‫ﻳﻮ‬ viene sottintesa:

‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ﹶﻟِﺒﹾﺜ‬ ‫[ ﹶﻛ‬18:19] “quanti [giorni] siete rimasti?”.


‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻛ‬può essere anche di carattere esclamativo, e in quel caso significa “quanto!”
ed è rafforzato da ‫ ﻟﹶـ‬:

‫ﻫﹶﻠﻪ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺤﺐ‬ ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quanto ama la famiglia sua!”,


‫ﻚ‬  ‫ﻣ ﹸﻞ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻢ ﺁ‬ ‫“ ﹶﻟ ﹶﻜ‬quanto spero ciò!”.
Se un nome segue ‫ﻢ‬  ‫ ﹶﻛ‬esclamativo, esso deve essere prima preceduto dalla preposizione
‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬oppure viene direttamente messo in genitivo in stato indeterminato:
‫ﻢ ﻗﹶﺂِﺋﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺎﺗ‬‫ﺑﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﻨ‬ ‫ﺑ ﹾﺄ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺀﻫ‬‫ﺎ ﹶﻓﺠ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻫﹶﻠ ﹾﻜﻨ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﹶﺃ‬‫ﺮ‬ ‫ﻭﻛﹶﻢ ِﻣﻦ ﹶﻗ‬ [7:4] “e quante città abbiamo
distrutto esse! Venne a loro la severità Nostra di notte o mentre erano appisolati”
(dove ‫ﻥ‬
‫ ﻗﹶﺎِﺋﻠﹸﻮ ﹶ‬è il participio presente del verbo ( ‫ﻳﻘِﻴ ﹸﻞ‬ ) ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬fare la siesta, il pisolino”),
‫ﻬﺎ‬‫ﻣﻌ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﻀﻴ‬
 ‫ﺕ ﹶﻗ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺎﻋ‬‫ﻢ ﺳ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quante ore abbiamo passato con lei!”;
Capitolo 41:La frase interrogativa 413

‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﹶﻛﹶﺄ‬ “quanti, quante” (di carattere interrogativo oppure affermativo-esclamativo):

‫ﺎ‬‫ﺯﹶﻗﻬ‬ ‫ﺤ ِﻤﻞﹸ ِﺭ‬


 ‫ﺗ‬ ‫ﺑ ٍﺔ ﹶﻻ‬‫ﺍ‬‫ﻦ ﺩ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬‫ﻭ ﹶﻛﹶﺄﻳ‬ [29:60] “e quanti animali non portano [con se]
la provvigione loro?”;
‫ﻱ‬
 ‫ﹶﺃ‬ “quale?” (seguito da un nome indefinito in genitivo):

‫ﻲ ٍﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻱ‬ ‫“ ﹶﺃ‬quale cosa?”,


‫ﺕ‬ ‫ﺮﹾﺃ‬ ‫ﺏ ﹶﻗ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻱ ِﻛﺘ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬quale libro hai letto?”.
Quando il nome in stato determinato plurale o duale segue ‫ ﹶﺃﻱﱞ‬, esso significa “quale di”:

‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻱ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ ِﺮﹶﻗ‬


 ‫“ ﹶﺃ‬quale dei due gruppi?”.
Inoltre ‫ ﹶﺃﻱﱞ‬possiede altri significati, per esempio ‫ﹶﺃﻱﱞ‬ (a volte seguito da ‫ﺎ‬‫ ) ﻣ‬va tradotto
anche come “qualsiasi” e in tal caso è declinabile; si riporta un esempio dal Corano:
‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺭﻛﱠ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺎ ﺷ‬‫ﺭ ٍﺓ ﻣ‬ ‫ﺻﻮ‬
 ‫ﻱ‬
 ‫ِﻓﻲ ﹶﺃ‬ [82:8] “in qualsiasi forma [Egli] ha voluto, ha composto
te.”
‫ﻰ‬‫ﺴﻨ‬
‫ﺤ‬
 ‫ﺎ ُﺀ ﭐﹾﻟ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﻮﺍ ﹶﻓﹶﻠﻪ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻣﺎ‬ ‫ﻳﺎ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻮﺍ ﭐﻟ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ِﻭ ﭐ‬ ‫ﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺩﻋ‬ ‫[ ﻗﹸ ِﻞ ﭐ‬17:110] “di’: invocate
Allah o invocate il Misericordioso, [con] qualunque [nome Lo] invochiate, a Lui
[appartengono] i nomi più belli” (dove ‫ﻣﺎ‬ ‫ﻳﺎ‬‫ﹶﺃ‬ viene messo in accusativo come

complemento oggetto del verbo ‫ﻮﺍ‬‫ﺪﻋ‬


 ‫ﺗ‬ );
‫ ﹶﺃ ﱞ‬è spesso in stato costrutto con i pronomi suffissi della 2ª e 3ª persona duale e plurale:
‫ﻱ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻳ‬‫“ ﹶﺃ‬quale, chi di loro (uomini)”, ‫ﻢ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬‫“ ﹶﺃ‬quale, chi di voi (uomini)”, ‫ﺎ‬‫ﻳ ﹸﻜﻤ‬‫“ ﹶﺃ‬quale, chi
di voi (due)”, ‫ﻜﻦ‬ ‫ ﹸ‬‫“ ﹶﺃﻳ‬quale, chi di voi (donne) ”, ‫ﻬﻦ‬ ‫“ ﹶﺃﻳ‬quale, chi di loro (donne)”;
si osservi:

‫ﺭ‬ ‫ﻐﻔﹸﻮ‬ ‫ﺰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﺰِﻳ‬ ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻼ‬


‫ﻤ ﹰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺴﻦ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻮﻛﹸ‬ ‫ﺒﻠﹸ‬‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﺓ ِﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻖ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬67:2] “Colui
che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova voi, chi di voi è migliore
nell’opera, ed Egli è il Possente, il Perdonatore”,
414 Capitolo 41: La frase interrogativa

‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻳ ﹾﻜﻔﹸﻞﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻳ‬‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻣﻬ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻳ ﹾﻠﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ ﹾﻗ ﹶ‬ ‫ﻢ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻳ ِﻬ‬‫ﺪ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﺎ ﻛﹸﻨ‬‫ﻭﻣ‬ [3:44] “e non eri presso di loro
quando gettarono i calami loro [per stabilire] quale di loro diventasse tutore di
Maryam”.

41.4 Approfondimenti

Le composizioni ‫ ﹶﺃﻻﱠ‬, ‫ﻫﻼﱠ‬ ,‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻟ‬, ‫ﺎ‬‫ﻮ ﻣ‬ ‫ ﹶﻟ‬, tradotte come “perché”, quando vengono
seguite da ‫ﺭﻉ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, incitano a compiere l’azione, invece quando vengono seguite
da ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬, indicano il rimprovero.
Esempi dal Corano:
‫ﺑ ِﻪ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹲﺔ ِﻣ‬‫ﻴ ِﻪ ﺁ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﻧ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻟ‬ [6:37] “e dissero: perché non è stato fatto scendere su
di lui un segno dal Signore suo?”,

‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺎ ﺁ‬‫ﺗ ﹾﺄﺗِﻴﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻳ ﹶﻜﱢﻠ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﹶﻟ‬ [2:118] “perché non parla a noi Allah o [perché non]
viene a noi un segno?”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺎ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﺗ ﹾﺄﺗِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ﻣ‬ ‫ﹶﻟ‬ [15:7] “perché non vieni a noi con gli
angeli se sei tra i sinceri?”.
‫ ﹶﺃﻻﱠ‬, ‫ﻫﻼﱠ‬ ,‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻟ‬,‫ﺎ‬‫ﻮ ﻣ‬ ‫ﹶﻟ‬ vengono chiamati ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺾ‬
ِ ‫ﺤﻀِﻴ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻑ ﺍﻟ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺣﺮ‬ “le lettere
dell’esortazione e dell’esposizione”.
Quando la domanda riguarda la natura o le caratteristiche della persona (o la natura di
Allah), al posto di ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ viene usato ‫ﺎ‬‫ ;ﻣ‬esempi:
‫ﺎ ِﻝ‬‫ﺸﻤ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬  ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻣ‬56:41] “chi sono i compagni della sinistra?”,
‫ﲔ‬ ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﻟﻌ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬26:23] “Chi è il Signore dei mondi?”.
Nelle frasi interrogative le preposizioni, tramite le quali viene introdotto il complemento
del verbo, precedono la parola (pronome interrogativo, avverbio) che introduce la domanda,
ad esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫“ ِﺑﻤ‬di che cosa hai informato loro?” ( e non ‫ﻢ ِﺑـ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻣ‬ dove il verbo

‫ﺮ ﻩ ﺑِـ ﻫـ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ ‫ ﹶﺃ‬significa “informare qualcuno di qualcosa” ).


Si noti che nel Corano la preposizione viene a volte omessa; ad esempio:
Capitolo 41:La frase interrogativa 415

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬81:26] “dunque dove andate?” (di solito: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫) ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ‬.
Si ponga attenzione al versetto:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﻓِﺒ‬15:54] “dunque cosa annunciate?” (dove ‫ﻢ‬ ‫ِﺑ‬ è la forma più breve di ‫ﺎ‬‫ ِﺑﻤ‬e

dove ‫ﺮ ﺑِـ ﻫـ‬ ‫ﺸ‬


 ‫ﺑ‬ significa “annunciare qualcosa”).
 ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬e ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬preceduti dalla particella interrogativa ‫ﹶﺃ‬
‫ﻚ‬ vengono scritti come ‫ﻚ‬
 ‫ﻨ‬‫ ﹶﺃِﺋ‬e ‫ ﹶﺃِﺋﺬﹶﺍ‬.
Le preposizioni come ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ e ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬seguite da ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬cosa?; che, il quale” vengono scritte come
‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ e ‫ﺎ‬‫ ِﻣﻤ‬.
Le preposizioni con ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ (come ‫ﺎ‬‫ ِﺑﻤ‬,‫ﺎ‬‫ ِﻟﻤ‬,‫ﻤﺎ‬ ‫ ﻓِﻴ‬,‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ,‫ﺎ‬‫ ) ِﻣﻤ‬vengono scritte con omissione
della lettera “alif”.
Esempio dal Corano:
‫ﺎ َﺀﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺴ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻋ‬ [78:1] “su cosa si interrogano [a vicenda]?” (dove ‫ﻢ‬ ‫ﺎ = ﻋ‬‫ﻋﻤ‬ ),
vedere anche il versetto [15:54] riportato in questo paragrafo.
416 Capitolo 42: Modo energico

Capitolo 42

MODO ENERGICO

42.1 Generalità
Il modo energico è presente in due forme:
a) la 1ª forma con la desinenza [n] (denominata ‫ﳋﻔِﻴ ﹶﻔﺔﹸ‬
‫ﺍﹶ‬ ‫ﻮﻛِﻴ ِﺪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﹸﻥ ﺍﻟ‬‫ ;) ﻧ‬il verbo è presente
solo in singolare e plurale, cioè non possiede il duale; inoltre in plurale ha solo una forma
per i generi maschile e femminile; la 1ª forma è poco usata nel Corano.

Gli affissi della 1ª forma sono riportati nella seguente Tabella 42.1.

singolare plurale
1ª persona
[a-…-an] [na-…-an]
maschile/ femminile
2ª persona maschile [ta-…-an]
[ta-…-un]
2ª persona femminile [ta-…-in]
3ª persona maschile [ya-…-an]
[ya-…-un]
3ª persona femminile [ta-…-an]
Tab. 42.1
La Tabella 42.2 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬nella 1ª forma in modo energico.
Capitolo 42: Modo energico 417

singolare plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬
2ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺘِﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
Tab. 42.2

Si noti che a volte la desinenza [an] può anche essere scritta come ‫ ﹰﺍ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻏﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻴﻜﹸﻮﻧﹰﺎ ِﻣ‬‫ﻭﹶﻟ‬ [12:32] “e certamente sarà tra gli umiliati” (‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬essere”),
‫ﻴ ِﺔ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﻔﹶﻌﹰﺎ ِﺑﭑﻟﻨ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺘ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫[ ﹶﻟِﺌ‬96:15] “se non smette, [Noi lo] afferreremo per il ciuffo
[della fronte]” ( ‫ﻊ‬  ‫ﺳ ﹶﻔ‬ “afferrare [tirando]”; il verbo all’apocopato ‫ﺘ ِﻪ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ nella sua forma
primitiva è ‫ﻬﻰ‬‫ﻧﺘ‬ ‫ ; ِﺍ‬questo esempio è riportato anche nel paragrafo 46.3);
b) la 2ª forma (rafforzativo della 1ª forma) con la desinenza [nna] (denominata in questo
caso ‫ﻮﻛِﻴ ِﺪ ﺍﻟﱠﺜﻘِﻴ ﹶﻠ ﹸﺔ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﹸﻥ ﺍﻟ‬‫ﻧ‬ ); questa forma richiede una particolare attenzione in quanto è
molto presente nel Corano, precedentemente incontrata nel paragrafo 10.1 in [7:18] e
[15:39].

La seguente Tabella 42.3 mostra gli affissi della 2ª forma.

singolare duale plurale


1ª persona
[a-…-anna] [na-…-anna] [na-…-anna]
maschile / femminile
2ª persona maschile [ta-…-anna] [ta-…-ānni] [ta-…-unna]
2ª persona femminile [ta-…-inna] [ta-…-ānni] [ta-…-nānni]
3ª persona maschile [ya-…-anna] [ya-…-ānni] [ya-…-unna]
3ª persona femminile [ta-…-anna] [ta-…-ānni] [ya-…-nānni]
Tab. 42.3
418 Capitolo 42: Modo energico

La Tabella 42.4 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺐ‬


 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬nella 2ª forma in modo energico.
singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﺃ ﹾﻛﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ ﹾﻜﺘ‬
2ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ِﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜﺘ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
Tab. 42.4

42.2 L’uso del modo energico


Il modo energico viene usato nei seguenti casi:
a) per esprimere le affermazioni (dove il verbo in modo energico è preceduto da ‫ ﹶﻟـ‬che
può essere tradotta in italiano come “veramente, davvero, certamente”).
Esempi dal Corano:
‫ﺷﺪِﻳﺪًﺍ‬ ‫ﻋﺬﹶﺍﺑًﺎ‬ ‫ﻨﻪ‬‫ﺑ‬‫ﻋ ﱢﺬ‬ ‫[ ﹶﻟﺄﹸ‬27:21] “certamente punirò lui con un castigo feroce”
(‫ﺏ‬  ‫ﻋﺬﱠ‬ “punire”),
‫ﺎ ٍﺓ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺱ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﺹ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻧﻬ‬‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻭ ﹶﻟ‬ [2:96] “e certamente troverai essi la più bramosa
gente della vita” ( َ‫ﺪ‬‫ﻭﺟ‬  “trovare”),
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﻨﻜﹸ‬‫ﻌ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻟ‬4:87] “certamente [Egli] radunerà voi nel Giorno della
Resurrezione” ( َ‫ﻊ‬‫ﺟﻤ‬  “radunare”),
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺱ ﹶﺃ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭﭐﻟﻨ‬ ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬
ِ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻣﹶﻠﹶﺄﻥﱠ‬ ‫[ ﹶﻟﹶﺄ‬11:119] “certamente riempirò l'Inferno di
spiriti e di uomini assieme” ( ‫ﻸ‬ َ ‫ﻣ‬ “riempire”),
Capitolo 42: Modo energico 419

‫ﻫﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻣ ِﺮ ِﻫ‬ ‫ﻢ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﻨﻬ‬‫ﺒﹶﺌ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻪ ﹶﻟﺘ‬‫ﺎ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [12:15] “e ispirammo a lui: “certamente informerai

loro della faccenda loro questa” ( ‫ﺒ ﹶﺄ‬‫ﻧ‬ “informare”),

‫ﻢ‬ ‫ﺠﺤِﻴ‬  ‫ﻥﱠ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﻭ‬ ‫ﺘ‬‫[ ﹶﻟ‬101:6] “certamente vedrete l’Inferno” ( ‫ﺭﺃﹶﻯ‬ “vedere”),
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭﺍ ﹶﺃ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺻ‬  ‫ﻦ‬ ‫ﻦ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻳ‬‫ﺠ ِﺰ‬  ‫ﻨ‬‫ﻭﹶﻟ‬ [16:96] “e certamente ricompenseremo coloro che
pazientano con la ricompensa loro” ( ‫ﻯ‬‫ﺟﺰ‬  “ricompensare”),
‫ﲔ‬  ‫ﺎ ِﺩ ِﻣ‬‫ ﻧ‬‫ﻦ‬‫ﺼِﺒﺤ‬  ‫ﺎ ﹶﻗﻠِﻴ ٍﻞ ﹶﻟﻴ‬‫ﻋﻤ‬ [23:40] “tra poco diventeranno pentiti” ( ‫ﺢ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬  ‫“ ﹶﺃ‬diventare”),
‫ﻩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬  ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺮﻥﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻨﺼ‬‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻟ‬ [22:40] “e certamente soccorrerà Allah chi soccorrerà Lui”
( ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬ ‫ﻧ‬ “soccorrere”),
‫ﺳﻠِﻲ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﻪ ﹶﻟﹶﺄ ﹾﻏِﻠ‬ ‫ﺐ ﭐﻟﱠﻠ‬  ‫ﺘ‬‫[ ﹶﻛ‬58:21] “ha scritto Allah: di sicuro vincerò Io e i
Messaggeri Miei” ( ‫ﺐ‬  ‫“ ﹶﻏﹶﻠ‬vincere”),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻰ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ﺎ ﹶﻓﹶﺄ‬‫ﺩ ﱠﻥ ﻓِﻲ ِﻣﱠﻠِﺘﻨ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺿﻨ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨﻜﹸ‬‫ﺟ‬ ‫ﺨ ِﺮ‬
 ‫ﻢ ﹶﻟﻨ‬ ‫ِﻠ ِﻬ‬‫ﺳ‬‫ﻭﺍ ِﻟﺮ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﲔ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﻬِﻠ ﹶﻜ‬ ‫ﹶﻟﻨ‬
[14:13] “e dissero coloro che hanno miscreduto ai Messaggeri loro: certamente
scacceremo voi dalla terra nostra o ritornerete al culto nostro; Allora ha ispirato a essi
il Signore loro: certamente distruggeremo gli iniqui” ( ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬scacciare”; ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻋ‬tornare”;
‫ﻚ‬
 ‫ﻫﹶﻠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬distruggere”),
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻨﻬ‬‫ﻳ‬‫[ ﹶﻟﺄﹸ ﹾﻏ ِﻮ‬15:39] “certamente travierò loro tutti” ( ‫ﻯ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻏﻮ‬traviare”),
‫ﲔ‬
 ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻨﻬ‬‫ﺴﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﻨ‬‫ﻚ ﹶﻟ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬15:92] “per il Signore tuo, certamente domanderemo loro
tutti” ( ‫ﻝ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶ‬ “chiedere, domandare”; dove l’affermazione viene rafforzata dal giuramento),
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻃ‬‫ﺸﻴ‬  ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﺤﺸ‬  ‫ﻨ‬‫ﻚ ﹶﻟ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻓ‬19:68] “per il Signore tuo, certamente ammasseremo
loro e i diavoli” ( ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺣ‬ “radunare, ammassare”);
420 Capitolo 42: Modo energico

b) per esprimere i comandi:


‫ﺎ‬‫ﻫﻨ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫“ ِﻟ‬andiamocene da qui!” (come il rafforzativo dell’imperativo:
‫ﺎ‬‫ﻫﻨ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫) ِﻟ‬,
‫ﺗ ِﻖ‬‫ﻭ ﭐ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﺒ‬‫ﻨ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺻ ﹲﺔ ﹶﻓ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺨﺼ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺻ ﹶﻔ ﹲﺔ ﹶﻟﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺮ‬ ‫ﺎ ُﺀ ِﻟ‬‫ﺒ ِﺮﻳ‬‫ ﺍﻟ ِﻜ‬dal hadīth: “l’orgoglio appartiene al
Signore nostro, è una caratteristica di Lui specifica, dunque evita essa e temi [Allah]!”
(dove ‫ﻦ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻨ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ è la forma più leggera con ‫ﳋﻔِﻴ ﹶﻔﺔﹸ‬
‫ﻮﻛِﻴ ِﺪ ﺍ ﹶ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﹸﻥ ﺍﻟ‬‫;) ﻧ‬
c) nei divieti introdotti dalla particella di negazione ‫ﻻ‬ ‫( ﹶ‬dove il modo energico rafforza la
negazione):
‫ )) ﹶﻻ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬: ‫ﻬﻤﺎ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺿ ِﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺍﺑﻦ ﻋﻤﺮ‬
(( ‫ﺎ‬‫ ِﺑﻬ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎِﻟ ِﻪ‬‫ﺸﻤ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ ِﺑ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ ﻓﹶﺈ ﱠﻥ ﺍﻟ‬، ‫ﺎ‬‫ﻦ ِﺑﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ، ‫ﺎِﻟ ِﻪ‬‫ﺸﻤ‬
ِ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺄ ﹸﻛ ﹶﻠ‬‫ﻳ‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬

Da Ibn ‘Umar : il Messaggero di Allah disse: “non mangi nessuno di voi


con la sinistra sua e non beva con essa, poiché invero il satana mangia con la sinistra
sua e beve con essa”. Lo ha trasmesso Muslim.
Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ‬‫ﺗﻦ‬‫ﻮ‬‫ﺗﻤ‬ ‫ﻼ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶ‬2:132] “e non morite tranne che voi siete musulmani!”
(‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬morire”),
‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ‬‫ﺸ‬ ‫ ﭐﻟ‬‫ﻨﻜﹸﻢ‬‫ﻨ‬‫ﻳ ﹾﻔِﺘ‬ ‫ﻡ ﹶﻻ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ﺁ‬‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬7:27] “o figli di Adam! Che non inganni voi il satana!”
( ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫“ َﹶﻓ‬ingannare” ),
‫ﲔ‬
 ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬  ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬‫ﺗﻜﹸﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [6:14] “e non siate tra i politeisti!” ( ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬essere”),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ﹶﻞ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺎ ِّﻥ‬‫ﺘِﺒﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [10:89] “e non seguite [voi due] il sentiero di coloro
che non sanno!” ( ‫ﻊ‬  ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬seguire”),
Capitolo 42: Modo energico 421

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻞﹸ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻪ ﻏﹶﺎِﻓ ﹰ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [14:42] “e non considerare Allah distratto
da quello che operano gli iniqui!” ( ‫ﺐ‬  ‫ﺴ‬ ِ ‫ﺣ‬ “ritenere, considerare”),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻮِﻗﻨ‬‫ﻦ ﹶﻻ ﻳ‬ ‫ﻚ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬  ‫ﻨ‬‫ﺨﻔﱠ‬ ِ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [30:60] “e che non spingano alla leggerezza te coloro
che non credono con certezza!” ( ‫ﻒ‬  ‫ﺨ‬  ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬spingere a leggerezza”),
‫ﲔ‬
ٌ ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ ِﺇﻧ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻢ ﭐﻟ‬ ‫ ﹸﻜ‬‫ﻧ‬‫ﺼﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [43:62] “e che non distolga voi il satana!
Invero lui è a voi un nemico evidente” ( ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬  “distogliere, ostruire” );
d) nei desideri:

‫ﺘﻘِﻴ ِﻢ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻁ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻦ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺮ ِﺟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫“ ﹶﻟ‬magari tu ritornassi sulla dritta strada!” ( ‫ﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬
“tornare, ritornare”);
e) nelle domande:

‫ﻆ‬
‫ﻳﻐِﻴ ﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻩ‬‫ﻴﺪ‬‫ﻦ ﹶﻛ‬ ‫ﺒ‬‫ ﹾﺬ ِﻫ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﻳ‬ [22:15] “forse farà sparire il complotto suo ciò che [lo] fa
infuriare?” ( ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹾﺫ‬far sparire”);
f) nella apodosi del periodo ipotetico (affrontato nel capitolo 46) dove in questo caso il
verbo in modo energico ha il significato del futuro:
Esempi dal Corano:
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻛﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬‫ﻨﻜﹸﻮ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﹶﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻧﺎ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﺃﳒﹶﺎ‬ ‫[ ﹶﻟِﺌ‬6:63] “se [Egli] salverà noi da questa
[calamità], saremo tra i grati” ‫ﻥ‬ ‫“ ﻛﹶﺎ ﹶ‬essere”; esempio riportato anche nel paragrafo
46.3 d),
‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﻴﻘﹸﻮﹸﻟﻦ‬‫ﺮ ﹶﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﺲ ﻭ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺮ ﺍﻟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺍ َﻷ‬‫ﺕ ﻭ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻖ ﺍﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘﻬ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬
[29:61] “e se domandi loro: chi ha creato i cieli e la terra, e ha sottomesso il sole e la
luna? Diranno: Allah” ( ‫ﻝ‬
‫“ ﻗﹶﺎ ﹶ‬dire”; esempio riportato anche nel paragrafo 46.3 d).
422 Capitolo 42: Modo energico

42.3 L’imperativo energico


Come è stato spiegato nei capitoli 36 e 37, l’imperativo viene formato dal verbo in
‫ﻭﻡ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻓ‬. Tale imperativo però può essere rafforzato
, ad esempio:

risultando in imperativo energico ‫ﻦ‬


 ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻓ‬oppure ‫ﻦ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﻓ‬fa’!”, il quale viene semplicemente
formato dall’imperativo classico aggiungendo a questo la desinenza della prima oppure
della seconda forma dell’energico ); esempi:
‫ﺭ ِﺳﻦ‬ ‫ﺩ‬ ‫“ ﹸﺍ‬studia!” (come rafforzativo di ‫ﺭﺳِﻲ‬ ‫ﺩ‬ ‫) ﹸﺍ‬,
‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫“ ﹸﺍ ﹾﻛ‬scrivi!” (come rafforzativo di ‫ﺐ‬  ‫ﺘ‬‫) ﹸﺍ ﹾﻛ‬,
‫ﻚ‬
 ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non fare ciò!” (come rafforzativo di ‫ﻚ‬
 ‫ﻌ ﹾﻞ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫) ﹶﻻ‬,
‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻨ ﹰﺔ‬‫ﺳﻜِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻧ ِﺰﹶﻟ‬‫“ ﹶﻓﹶﺄ‬e fa’ scendere pace su di noi!” (come rafforzativo di

‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻨ ﹰﺔ‬‫ﺳﻜِﻴ‬ ‫ﻧ ِﺰ ﹾﻝ‬‫) ﹶﻓﹶﺄ‬.


L’imperativo energico della prima forma viene mostrato sull’esempio del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬nella
Tabella 42.5. Si noti che tale imperativo di norma non viene formato per il duale e il plurale
femminile.

singolare plurale
2ª persona maschile ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺘِﺒ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ _

Tab. 42.5
L’imperativo energico della seconda forma viene presentato sull’esempio del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬
nella Tabella 42.6.
Capitolo 42: Modo energico 423

imperativo
singolare duale plurale
2ª persona maschile ‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﺒﻦ‬‫ﺘ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬
2ª persona femminile ‫ﺘِﺒﻦ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﺎ ﱢﻥ‬‫ﺒﻨ‬‫ﺘ‬‫ﹸﺍ ﹾﻛ‬
Tab. 42.6
424 Capitolo 42: Modo energico

42.4 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﺻﺎ ِﻏ ٌﺮ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺻﺎ ِﻏﺮ‬
 “spregiato; umiliato”

( ‫ﺴ ﹶﻔﻊ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﺳ ﹶﻔ‬ _ “afferrare e tirare qualcuno
per i capelli”
‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻧ‬ _ “ciuffo (sulla fronte)”; parte
anteriore della testa”
“ricompensare
‫ﻯ‬‫ﺟﺰ‬ _ [a qualcuno ‫ ﻩ‬per qualcosa

‫”]ِﺑـ ﻫـ‬
( ‫ﺮ‬‫ﺤﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺣ‬ _ “riunire, ammassare
(persone)”
‫ﺻ ﹶﻔ ﹲﺔ‬
ِ ‫ﺕ‬
ٌ ‫ﺻﻔﹶﺎ‬
ِ “proprietà, caratteristica”

‫ﺹ‬
ٌ ‫ﻮ‬‫ﺨﺼ‬
 ‫ﻣ‬ _
“speciale, particolare”
(5ª forma) “evitare, scansare,
tenersi lontano
‫ﺐ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ _
[ ‫ ﻩ‬da qualcuno, da
qualcosa ‫”]ﻫـ‬

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ِﺷﻤ‬ _
“sinistra”

‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﺫ‬ _ (4ª forma) “far scomparire,
far svanire”
‫ﻴ ٌﺪ‬‫ﹶﻛ‬ _
“complotto”
“far adirare, far infuriare
(‫ﻆ‬
‫ﻳ ِﻐﻴ ﹸ‬ ) ‫ﻅ‬
‫ﻏﹶﺎ ﹶ‬ _
[‫ ﻩ‬qualcuno]”
(10ª forma) “spingere a
‫ﻒ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ leggerezza, far vacillare
[‫ ﻩ‬qualcuno]”
Tab. 42.7
Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi 425

Capitolo 43

VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI

43.1 Generalità
I verbi si distinguono in transitivi e intransitivi (come è stato precedentemente accennato
nel paragrafo 19.3 e 19.4). In un verbo intransitivo l’azione che esso esprime non passa
sull’oggetto ma resta su chi la compie, ad esempio nella frase “il bambino dorme” l’azione
espressa dal verbo “dormire” si concentra sul soggetto della frase “il bambino” , il quale
compie tale azione. Invece i verbi transitivi sono verbi che possiedono almeno un
complemento oggetto in quanto l’azione che essi esprimono passa direttamente sull’oggetto
che la riceve, ad esempio nella frase “il ragazzo legge un libro” l’azione passa sulla parola
“libro”; in tal caso si parla del complemento oggetto del verbo.
I verbi transitivi rispondono alla domanda “chi?, che cosa?”; esempi:
“Loro pregano soltanto il Dio Unico”,
“Khadīja ha mangiato pane”.
Invece i verbi intransitivi non rispondono a questa domanda; si osservi:
“Zayd dorme”,
“Ho camminato per circa un’ora”.
Nella lingua araba i verbi intransitivi vengono conosciuti sotto il nome ‫ﻣﺔﹸ‬ ‫ﻼ ِﺯ‬
‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﻟ ﱠ‬‫ﹶﺍ َﻷ ﹾﻓﻌ‬
mentre i verbi transitivi vengono chiamati ‫ﻳﺔﹸ‬‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﹶﺍ َﻷ ﹾﻓﻌ‬ . I verbi intransitivi sono
sottoposti alle stesse regole dei verbi della lingua italiana.
I verbi transitivi ( ‫ﻳﺔﹸ‬‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﹶﺍ َﻷ ﹾﻓﻌ‬ ), invece, introducono il loro complemento oggetto

( ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬in accusativo oppure in genitivo quando al verbo è associata una precisa
426 Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi

preposizione come nel caso dei seguenti verbi: ‫ﺐ ﻓِﻲ‬


 ‫ﺭ ِﻏ‬ “desiderare”, ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺭ ِﻏ‬
“detestare”, ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ “invocare contro”, ecc.
Alcuni verbi che in italiano risultano intransitivi sono invece transitivi nella lingua araba,
come i verbi ‫ﺎ َﺀ‬‫“ ﺟ‬venire”, ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ “entrare”; si osservi:
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫“ ِﺟِْﺌ‬sono venuto nella città” ( dove la parola ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è il complemento oggetto
del verbo ‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺟ‬, mentre nella lingua italiana essa sta per complemento di luogo),

‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ِ‫ﺴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ “sono entrato nella moschea” (dove la parola ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬ ِ‫ﺴ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è il
complemento oggetto del verbo ‫ﻞ‬ ‫ﺧ ﹶ‬ ‫ﺩ‬ ).
Soltanto tramite l’uso del dizionario si può distinguere se il verbo in arabo è transitivo o
intransitivo, ed inoltre se prende il complemento oggetto in accusativo o in genitivo
(tramite una preposizione). Nel presente libro si usa il termine “complemento oggetto”
intendendo quello che è ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ in lingua araba, e non si intende il complemento
oggetto in lingua italiana (vedere esempi precedenti).

43.2 I vari tipi del complemento oggetto

Il complemento oggetto ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬si distingue in due tipi:


a) ‫ﺢ‬ ‫ﺼﺮِﻳ‬
 ‫“( ﺍﻟ‬puro”) dove ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬viene introdotto in accusativo di norma subito dopo
il verbo; si osservi:
‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺧﺒ‬ ‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹾﻠﺖ‬ho mangiato del pane”;
b) ‫ﺢ‬ ِ ‫ﺼﺮِﻳ‬
 ‫ ﺍﻟ‬‫ﻴﺮ‬‫( ﹶﻏ‬impuro”) dove ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ viene introdotto in genitivo tramite una

preposizione oppure quando una frase subordinata sta per ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ; ﺍﹾﻟ‬esempi:
‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮ ﹶﻏﺐ‬ ‫ﻳ‬ “desidera la vita terrena”,
‫ﻴﹰﺄ‬‫ﺷ‬ ‫ﻙ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺸ ِﺮ‬
 ‫ﺮ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫“ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬Allah non perdona che si associ a Lui [qualunque]
cosa”.
Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi 427

43.3 I verbi transitivi che prendono il complemento oggetto


in accusativo

I verbi transitivi, che introducono ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬in accusativo, si possono dividere in quattro
categorie:
a) i verbi con un complemento oggetto come ‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “colpire”, ‫ﺑﹶﻠ ﹶﻎ‬ “arrivare, giungere”,
‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “trovare”, ‫ﺭﺃﹶﻯ‬
 “vedere”, ecc.
Esempi:
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ِﻟﻤ‬ “perché hai colpito Zayd?” (dove la parola ‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ “Zayd” è il

complemento oggetto del verbo ‫ﺖ‬


 ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “hai colpito”),
‫ﺒﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻐﻨِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺑﹶﻠ‬ “ è giunta a me la notizia” (dove ‫ ﻧِﻲ‬, il pronome personale suffisso in
accusativo è il complemento oggetto del verbo ‫ﻎ‬ ‫ﺑﹶﻠ ﹶ‬ ),
‫ﺎﺣﹰﺎ‬‫ ِﻣ ﹾﻔﺘ‬‫ﺪﺕ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “ho trovato una chiave”,
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫“ ﹶﺃ‬hai visto la città?”,
‫ﺕ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﺫ‬2:133] “quando si presentò a Ya‘qūb la morte” ( dove ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬
è il predicato, ‫ﺏ‬  ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬ è ‫ﻮ ﹲﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻣ ﹾﻔﻌ‬ e ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è il soggetto);
b) i verbi che possono avere due complementi oggetti e questi due complementi non
dipendono in significato l’uno dall’altro; di questo gruppo fanno parte i verbi della 2ª e
della 4ª forma ma anche i verbi come ‫ﻸ‬
َ ‫ﻣ‬ “riempire”, ‫ﻭﻗﹶﻰ‬ “preservare, proteggere”, ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬
“promettere”, ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “chiedere perdono”, ‫ﻝ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶ‬ “supplicare,chiedere”, ‫ﻊ‬ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬
“proibire,vietare”; esempi:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﻗﻨ‬‫ﻬﻢ‬ ‫“ ﺍﹶﻟﱠﻠ‬o Allah! Proteggi noi dal castigo del Fuoco!” (dove ‫ﻕ‬ ِ “proteggi!”
è l’imperativo del verbo ‫ﻭﻗﹶﻰ‬  , ‫ﺎ‬‫“ ﻧ‬noi” il primo complemento , ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﺍﻟﻨ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ “il castigo del
Fuoco” il secondo complemento),
428 Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi

‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﭐ َﻷ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho informato lei della questione”,


‫ﺂ ًﺀ‬‫ﻮ ﻣ‬ ‫ﺪﹾﻟ‬ ‫ﻸ ﭐﻟ‬َ ‫ﻣ‬ “ha riempito il secchio con acqua”,
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﲔ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻪ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ “ha promesso Allah ai credenti il Paradiso”,
‫ﺤﺼِﻴ ِﻪ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺴﺖ‬  ‫ﺒﹰﺎ ﹶﻟ‬‫ﻪ ﹶﺫﻧ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ﹶﺃ‬chiedo perdono ad Allah per il peccato che non sono
enumerante di esso” (dove la parola ‫ﺺ‬ ٍ ‫ﺤ‬ ‫ ﻣ‬è il participio presente del verbo della 4ª
forma ‫ﻰ‬‫ﺣﺼ‬  ‫“ ﹶﺃ‬enumerare”, mentre ‫ ِﻩ‬è in realtà il pronome personale suffisso ‫ﻩ‬ , del quale
la vocale damma viene assimilata dalla vocale precedente diventando così kasra; infine
il participio presente ‫ﺺ‬
ٍ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ sono in stato costrutto, il tanwīn di questo
e il pronome

participio si trasforma in [y] in quanto ‫ﺺ‬


ٍ ‫ﺤ‬
 ‫ ﻣ‬è in stato determinato definito dal pronome:
per la declinazione dei nomi terminanti in tanwīn kasra si rimanda alla Tabella 4.5).
Un esempio dal Corano:
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴ ﹶﻞ ﭐﻟ‬‫ﻐﺸِﻲ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ [13:3] “[Egli] fa coprire la notte con il giorno” (anche: “il giorno con
la notte”),
c) i verbi che devono avere due complementi oggetti in quanto essi dipendono
strettamente in significato l’uno dall’altro; a questo gruppo appartengono:
1) i verbi come ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ “rendere, fare”, ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺻ‬
 “rendere, trasformare”, ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ “chiamare,
nominare”, ‫ﺬ‬ ‫ﺨﹶ‬ ‫ﺗ‬‫“ ِﺍ‬prendere, considerare come”, ‫ﻰ‬‫“ ﺁﺗ‬portare”, ‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫“ ﹶﺃ‬dare”; esempi:
‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺧﺒ‬ ‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺤﻤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻴ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho dato a Muhammad del pane”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺁﺋِﻴ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﻰ ﻣ‬‫“ ﺁﺗ‬ha portato Mūsā ai figli di Israele il Libro”,
‫ﺮﹰﺍ‬‫ﲔ ﹶﻃﻴ‬
 ‫ﻰ ﭐﻟ ﱢﻄ‬‫ﺮ ﻋِﻴﺴ‬ ‫ﻴ‬‫ﺻ‬  “ha trasformato ‘Īsā l’argilla in uccello” .
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ًﺀ‬‫ﺎ َﺀ ِﺑﻨ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﺍﺷﹰﺎ‬‫ﺽ ِﻓﺮ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬2:22] “Colui che ha reso per voi la terra
un letto e il cielo una costruzione”,
‫ﻼ‬
‫ﺧﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍﻫِﻴ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻪ ِﺇ‬ ‫ﺨ ﹶﺬ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺗ‬‫ﻭ ﭐ‬ [4:125] “e ha preso Allah Ibrāhīm ad amico intimo”,
Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi 429

‫ﺎﺛﹰﺎ‬‫ﻤﺎ ِﻥ ِﺇﻧ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺩ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﻋﺒ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹶﺔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [43:19] “e hanno reso gli angeli, che
sono i servi del Misericordioso, delle femmine”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﻳ ﹰﺔ ِﻟ ﹾﻠﻌ‬‫ﺎ ﺁ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺴﻔِﻴ‬
 ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﹶﻓﹶﺄ ﹶﳒ‬ [29:15] “allora abbiamo salvato lui e i
compagni dell’arca e abbiamo reso essa un segno per i mondi”,
‫ﺍ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬43:10] “Colui che ha reso per voi la terra una culla”;
2) i verbi chiamati “verbi di cuore” ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﻠﹸﻮ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬ , i quali designano un’azione svolta
nell’animo o nella mente; questi verbi vengono conosciuti anche sotto la voce
‫ﻚ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫ﻭ ﺍﻟ‬ ‫ﲔ‬
ِ ‫ﻴ ِﻘ‬‫ﺎ ﹸﻝ ﺍﹾﻟ‬‫ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬ “verbi della certezza e del dubbio”; tali verbi vengono presentati
nella seguente Tabella 43.1.

verbo significato uso esempi


usato per esprimere certezza
‫ﺭﺃﹶﻯ‬ “pensare,
sapere” (‫ﻴ ِﻘﲔ‬‫) ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺪﹰﺍ ﺫﹶﺍﻫِﺒﹰﺎ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬
usato per esprimere certezza
‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “trovare,
percepire” (‫ﻴ ِﻘﲔ‬‫) ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺤﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺪﺕ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬
usato per esprimere certezza
‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”
(‫ﻴ ِﻘﲔ‬‫) ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺎ ِﻣ ﹰ‬‫ﺪﹰﺍ ﻋ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻤﺖ‬ ‫ﻋِﻠ‬
usato per esprimere certezza
‫ﻢ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺯ‬ “pensare,
supporre” o dubbio (‫ﻚ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫ﻭ ﺍﻟ‬ ‫ﻴ ِﻘﲔ‬‫) ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎﺋِﻤﹰﺎ‬‫ﺪﹰﺍ ﻧ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻤﺖ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺯ‬
usato per esprimere dubbio
‫ﻦ‬ ‫ﹶﻇ‬ “pensare,
credere” ( ‫ﻚ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫) ﺍﻟ‬ ‫ﺎﺋِﻤﹰﺎ‬‫ﺪﹰﺍ ﻧ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻨﺖ‬‫ﻨ‬‫ﹶﻇ‬
usato per esprimere dubbio
‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ “pensare,
supporre” ( ‫ﻚ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫) ﺍﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺎ ِﻣ ﹰ‬‫ﺪﹰﺍ ﻋ‬‫ﺤﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺒﺖ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬
usato per esprimere dubbio
‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺧ‬ “pensare,
immaginare” ( ‫ﻚ‬
 ‫ﺸ‬
 ‫) ﺍﻟ‬ ‫ﺎﻟِﺪﹰﺍ ﻗﹶﺎﺋِﻤﹰﺎ‬‫ ﺧ‬‫ِﺧ ﹾﻠﺖ‬
Tab. 43.1
430 Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi

Esempi dal Corano:

‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﻋ ﹶﺔ ﻗﹶﺂِﺋ‬ ‫ﺎ‬‫ ﭐﻟﺴ‬‫ﺎ ﹶﺃ ﹸﻇﻦ‬‫ﻭ ﻣ‬ [18:36] “e non credo che l'Ora sia accadente”,
‫ﺍﺗﹰﺎ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ ﻗﹸِﺘﻠﹸﻮﺍ ﻓِﻲ‬ ‫ﻦ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [3:169] “e non considerare coloro che
sono stati uccisi sul sentiero di Allah morti” (dove ‫ﻞ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ِ ‫ﺳﺒِﻴ‬ ‫ﻦ ﻗﹸِﺘﻠﹸﻮﺍ ﻓِﻲ‬ ‫ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬è il primo
complemento e dove ‫ﺍﺗﹰﺎ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ ﹶﺃ‬è il secondo complemento);

d) i verbi che prendono tre complementi oggetti in accusativo; di questo gruppo fanno
parte i seguenti verbi:
‫ﻯ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬far pensare”, ‫ﺒﹶﺄ‬‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬, ‫ﺒﹶﺄ‬‫ﻧ‬ , ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺧ‬ , ‫ﺙ‬
‫ﺪ ﹶ‬ ‫ﺣ‬ tutti dal significato “informare”:
‫ﻣﺮِﻳﻀﹰﺎ‬ ‫ﺎﻟِﺪﹰﺍ‬‫ﺱ ﺧ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺪ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻳ‬‫ﻯ ﺯ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬fece pensare Zayd alla gente che Khālid era malato”
(dove tutti i complementi oggetti sono stati evidenziati in grassetto).

43.4 La particella “iyyā” come appoggio di pronome suffisso

La particella ‫ﺎ‬‫ِﺇﻳ‬ si trova solamente accompagnata dal pronome personale suffisso, che in

tal caso è il complemento oggetto del verbo; in tal caso ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬e il pronome precedono il verbo;
si osservi il seguente versetto:
‫ﺘ ِﻌﲔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭِﺇﻳ‬ ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺇﻳ‬ [1:5] “Te adoriamo e a Te chiediamo aiuto” ( ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬enfatizza il
complemento oggetto del verbo ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ; il pronome personale suffisso ‫ﻙ‬ viene staccato dal
verbo e attaccato a ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬precedendo il verbo ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ , per cui: ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻙ‬  ‫ﺎ‬‫ ; ِﺇﻳ‬senza la particella la
frase sarebbe ‫ﻚ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺘﻌِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ).
Si riporta un altro esempio dal Corano:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻧ‬‫ﻢ ِﺇﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺅ‬ ‫ﺮﻛﹶﺎ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [10:28] “e diranno i soci loro: non a noi

adoravate” (dove senza la particella la frase sarebbe: ‫ﺎ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻭ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺎ ﹸﻛ‬‫;) ﻣ‬
Nei seguenti versetti :
‫ﻮﻧِﻲ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻱ ﹶﻓﭑ‬
 ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓِﺈﻳ‬16:51] “ dunque Me, temete Me!”,
Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi 431

‫ﻭﻧِﻲ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻱ ﹶﻓﭑ‬
 ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓِﺈﻳ‬29:56] “dunque Me, adorate Me!”
il pronome suffisso della 1ª persona singolare, per maggiore enfasi, viene ripetuto sia dopo
il verbo che prima di esso, essendo attaccato alla particella ‫ﺎ‬‫ِﺇﻳ‬ (il pronome personale

suffisso della prima persona singolare è ‫ﻱ‬


ِ per cui ‫ﻱ‬
 ‫ﺎ‬‫) ِﺇﻳ‬.

43.5 Gli altri usi di “iyyā”

All’uso di ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬si ricorre anche nei seguenti casi:


a) per introdurre il complemento oggetto del verbo (quando si vuole evitare di ripetere il
verbo); ad esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻭ ِﺇﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻗﹸﻬ‬‫ﺮﺯ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺤﻦ‬  ‫ﻧ‬ [17:31] “Noi approvvigioneremo loro e voi” (dal significato:

‫ﻢ‬ ‫ﻗﹸﻜﹸ‬‫ﺮﺯ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻗﹸﻬ‬‫ﺮﺯ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺤﻦ‬


 ‫ﻧ‬ );
b) per separare due pronomi nel ruolo di complementi oggetti del verbo:
‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺧﺒ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho dato a Maryam del pane” → ‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ ِﺇﻳ‬‫ﻪ‬‫ﻴﺘ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho dato esso a lei” ,
‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻚ ِﻛﺘ‬
 ‫ﻴﺘ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫ “ ﹶﺃ‬ho dato a te un libro”→ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬‫ﻪ‬‫ﻴﺘ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho dato esso a te”.
Esempio dal Corano:
‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺇﻳ‬‫ﺪﻫ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﻮ ِﻋ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ ِ َﻷﺑِﻴ ِﻪ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﺮﺍﻫِﻴ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ ِﺇ‬ ‫ﻐﻔﹶﺎ‬ ‫ﺳِﺘ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐ‬‫ﻭﻣ‬ [9:114] “e non era la richiesta
di perdono di Ibrāhīm per il padre suo tranne che per una promessa che [egli] aveva
promesso essa a lui”;

c) come elemento della costruzione ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬+ il pronome suffisso + ‫ﻭ‬ + nome in accusativo
dal significato: “guardati, guardatevi, ecc. da qualcosa, qualcuno”; esempi:
‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻌ ﹾﻘ‬ ‫ﻭ ﺍﻟ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫[“ ِﺇﻳ‬attento] a te e allo scorpione!” (dove ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬è un’interiezione),
‫ﻮ ِﺭ‬‫ﺕ ﭐ ُﻷﻣ‬ ِ ‫ﺪﺛﹶﺎ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫[“ ِﺇﻳ‬attenti] a voi e alle innovazioni delle questioni!” (vedere
anche il secondo hadīth nel paragrafo 10.1),

‫ﻦ‬ ‫ﻭﺍﻟ ﱠﻈ‬ ‫ﻳﺎ ﹸﻛ ْﻢ‬‫)) ِﺍ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺓ‬‫ﻳﺮ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬‫ﻋ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺭﻭﺍ‬ ((‫ﺤ ِﺪﻳﺚ‬
‫ﻱ‬  ‫ﺏ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻛ ﹶﺬ‬ ‫ﹶﻓِﺈ ﱠﻥ ﺍﻟ ﱠﻈ‬
432 Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi

Da Abū Hurayra : il Messaggero di Allah disse: “guardatevi dalla


supposizione, in verità la supposizione è il più menzognero dei racconti”. Lo ha
trasmesso al- Bukhārī.

d) nelle frasi nominali la particella ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬viene usata per introdurre il secondo soggetto
espresso dal pronome personale suffisso:
‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﻭ ﻓِﻲ‬ ‫ﻯ ﹶﺃ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻌﻠﹶﻰ‬ ‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻭ ِﺇﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭِﺇﻧ‬ [34:24] “e in verità noi [siamo] o voi [siete]
sulla guida oppure in uno sviamento evidente”;
e) ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻳ‬viene usata anche dopo ‫ ِﺇﻻﱠ‬quando mette in eccezione il pronome suffisso:

‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﺍ ِﺇﻻﱠ ِﺇﻳ‬‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﺃﻻﱠ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ [12:40] “[Egli] ha ordinato che non adoriate [nessuno] tranne
Lui”.
Capitolo 43: Verbi transitivi e intransitivi 433

43.6 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


( ‫ﺮ‬‫ﺤﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ _ “giungere, arrivare;
presentarsi a qualcuno”
‫ﺪﹲﺓ‬ ‫ﻮ ِﻋ‬ ‫ﻣ‬ _
“promessa”

‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ _


“promettere”

‫ﻚ‬
 ‫ﺷﺮِﻳ‬ ‫ﺮﻛﹶﺎ ُﺀ‬ ‫ﺷ‬ “socio, alleato”

‫ﲔ‬
 ‫ِﻃ‬ _
“argilla”

‫ﺎ ٌﺀ‬‫ِﺑﻨ‬ _ “costruzione”

‫ﺵ‬
 ‫ﺍ‬‫ِﻓﺮ‬ ‫ﺵ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﹸﻓ‬ “letto; materasso”

‫ﺧﻠِﻴ ﹲﻞ‬ _
“amico intimo”

‫ﻧﺜﹶﻰ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺙ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ِﺇﻧ‬ “femmina”

‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻣ‬ _


“culla”
“che si verifica, che
accade” (participio
‫ﻢ‬ ‫ﻗﹶﺎِﺋ‬ _
presente del verbo ‫ﻡ‬ ‫ﻗﹶﺎ‬
“verificarsi, accadere”)
Tab. 43.2
434 Capitolo 44: I masdar

Capitolo 44

I MASDAR

44.1 Generalità

Il masdar ( ‫ﺪﺭ‬ ‫ﺼ‬


 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ) è il nome verbale che esprime un’azione o uno stato e viene
generalmente tradotto all’italiano tramite l’infinito sostantivato. Alcuni masdar però sono
diventati dei veri sostantivi e vengono tradotti anche come tali, ad esempio il masdar ‫ﻢ‬ ‫ِﻋ ﹾﻠ‬
derivato dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻋِﻠ‬ “sapere” può significare sia il “sapere” che “sapienza” così come
‫ﻖ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ‬ (dal verbo ‫ﻖ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “creare”) significa “creazione”, il “creare”.

44.2 I masdar della prima forma del verbo


Ci sono più di 60 tipi dei masdar della forma di base, per la quale non esiste un paradigma
comune. Alcuni verbi possono avere più masdar che esprimono significati diversi dello
stesso verbo; ad esempio quando il verbo ‫ﺭﺃﹶﻯ‬ significa “pensare, credere, ritenere” il suo
masdar è ‫ﻱ‬
 ‫ﺭﹾﺃ‬ . Invece quando esso significa “vedere, notare” il masdar è ‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺅ‬ ‫ﺭ‬ . I più
comuni masdar della prima forma sono:
‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹶﻓ‬: ‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 (‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “colpire”), ‫ﺪ ﹲﻝ‬ ‫ﻋ‬ ( ‫ﺪ ﹶﻝ‬ ‫ﻋ‬ “essere retto, giusto”) ,
Capitolo 44: I masdar 435

‫ﹶﺃ ﹾﻛ ﹲﻞ‬ ( ‫ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ‬ “mangiare”), ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ ( ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬
‫ﺚ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ “mandare, inviare;
“ordinare”), ‫ﺚ‬
‫ﻌ ﹲ‬ ‫ﺑ‬ (

risuscitare”), ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹲ‬ ‫ﺟ‬ ( ‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺟ‬ “porre, mettere; fare, rendere”), ‫ﻖ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ‬ ( ‫ﻖ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ “creare”) , ‫ﻲ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺭ‬
( ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬
 “gettare, lanciare” ), ‫ﻮ‬ ‫ﻋ ﹾﻔ‬ ( ‫ﻋﻔﹶﺎ‬ “perdonare”), ‫ﻮ ﹲﻝ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ( ﹶﻗ‬dire”), ‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ( ‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬
“sforzarsi, applicarsi con zelo” );
‫ﺎﹶﻟﺔﹲ‬‫ ِﻓﻌ‬: ‫ﺑ ﹲﺔ‬‫ﺎ‬‫ﺐ ( ِﻛﺘ‬
 ‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬ “scrivere”), ‫ﺭﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ( ِﺗﺠ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ “commerciare, trafficare”);

‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬: ‫ﺮ‬ ‫ﺮ ( ﹸﻛ ﹾﻔ‬ ‫ﹶﻛ ﹶﻔ‬ “miscredere”), ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬


 ‫ﺣ‬ ( ‫ﻦ‬ ‫ﺣﺴ‬ “essere buono, bello”);

‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ِﻓ‬: ‫ﺮ‬ ‫ﺮ ( ِﺫ ﹾﻛ‬ ‫ﹶﺫ ﹶﻛ‬ “ricordare”), ‫ﻢ‬ ‫ﻢ ( ِﻋ ﹾﻠ‬ ‫ﻋِﻠ‬ “sapere”);

‫ﺎﹶﻟﺔﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬: ‫ﺩﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﺷﻬ‬ ( ‫ﺪ‬ ‫ﺷ ِﻬ‬ “attestare, certificare, affermare”);

‫ﺎﻝﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬: ‫ﻉ‬


 ‫ﺎ‬‫ﺳﻤ‬ ( ‫ﻊ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ “sentire, ascoltare”), ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬‫ﻢ ( ﺳ‬ ‫ﺳِﻠ‬ “essere/rimanere sano e salvo;

essere immune da ‫ﻦ‬ ‫)” ِﻣ‬, ‫ﻼ ﹲﻝ‬


‫ﺿﹶ‬
 ( ‫ﺿﻞﱠ‬
 “smarrirsi, sviarsi”), ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺐ ( ﹶﺫﻫ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬ “andare”);

‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹶﻓ‬: ‫ﻤ ﹲﻞ‬ ‫ﻋ‬ ( ‫ﻋ ِﻤ ﹶﻞ‬ “lavorare; operare; compiere”);

‫ﻮﻝﹲ‬‫ ﹸﻓﻌ‬: ‫ﺝ‬


 ‫ﻭ‬‫ﺧﺮ‬ ( ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ “uscire”), ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﺣﻀ‬ ( ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺣ‬ “arrivare, giungere”) , ‫ﺩ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺳﺠ‬ ( ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬
“prosternarsi con la faccia per terra”) , ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺩﺧ‬ ( ‫ﺧ ﹶﻞ‬ ‫ﺩ‬ “entrare”) , ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ ( ‫ﺪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬
“trovare; scoprire”), ‫ﻭ ﹲﻝ‬‫ﻧﺰ‬ ( ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬ “scendere”);

‫ﻣ ﹾﻔ ِﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬ : ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻣ‬ ( ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻏ ﹶﻔ‬ “perdonare”);

‫ﻮﹶﻟﺔﹲ‬‫ ﹸﻓﻌ‬: ‫ﻮﹶﻟ ﹲﺔ‬‫ﺳﻬ‬ ( ‫ ﹶﻞ‬‫ﺳﻬ‬ “essere, diventare facile”);

‫ﺎﻝﹲ‬‫ ِﻓﻌ‬: ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ( ِﻗﻴ‬ ‫ﻗﹶﺎ‬ “alzarsi, levarsi”).

Il masdar può avere valore attivo o passivo, ad esempio ‫ﻮﹶﻟ ِﺪ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺿ‬
 significa tanto “il
colpo dato dal bambino” quanto “il colpo ricevuto dal bambino”. Si riporta un esempio dal
Corano:
‫ﺎ‬‫ﻼ ِﺣﻬ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﺪ ِﺇ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﺍ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﺴﺪ‬
ِ ‫ ﹾﻔ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﺗ‬ [7:56] “e non corrompete sulla terra, dopo la
bonifica di essa (dopo che essa è stata bonificata)”.
436 Capitolo 44: I masdar

Di solito i dizionari riportano il masdar in accusativo indeterminato accanto alla forma del
verbo al passato della 3ª persona maschile singolare come mostra il seguente esempio:
“scrivere” ‫ﺑ ﹰﺔ‬‫ﺎ‬‫ﺐ ِﻛﺘ‬ ‫ﺘ‬‫( ﹶﻛ‬u) ,
“colpire” ‫ﺑﹰﺎ‬‫ﺿﺮ‬  ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 (i) .
Siccome nella lingua araba i masdar vengono spesso usati al posto del verbo (argomento
affrontato nel paragrafo 44.4), è consigliabile impararli insieme ai verbi dai quali essi
derivano. Si osserva che la vocale in parentesi rappresenta la vocale caratteristica della
seconda lettera radicale nella coniugazione al presente.

44.3 I masdar delle forme derivate dei verbi


I masdar delle forme derivate vengono formati secondo i seguenti paradigmi:
Masdar della 2ª forma
‫ﺗ ﹾﻔﻌِﻴﻞﹲ‬
Esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠِﻴ‬ ‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare”) , ‫ﺒﺪِﻳ ﹲﻞ‬‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﺪ ﹶﻝ‬ ‫ﺑ‬ “sostituire, cambiare”), ‫ﺗ ﹾﻘﺒِﻴ ﹲﻞ‬
(dal verbo ‫ﻞ‬ ‫ﺒ ﹶ‬‫“ ﹶﻗ‬baciare”), ‫ﺴﺠِﻴ ﹲﻞ‬
 ‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﺠ ﹶﻞ‬
 ‫ﺳ‬ “registrare; iscrivere”), ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻠِﻴ‬
 ‫ﺗ‬ (dal
verbo ‫ﻢ‬  ‫ﺳﻠﱠ‬ “consegnare, affidare [‫ ﻫـ‬qualcosa ‫ ﻟﹻ‬a qualcuno]”).
Masdar della 3ª forma

‫ﻋ ﹶﻠﺔﹲ‬ ‫ﻣﻔﹶﺎ‬ oppure ‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﻓﻌ‬


Esempi:
‫ﺑﹶﻠ ﹲﺔ‬‫ﻣﻘﹶﺎ‬ (dal verbo ‫ﺑ ﹶﻞ‬‫“ ﻗﹶﺎ‬incontrare [qualcuno]”), ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ ( ِﻗﺘ‬dal verbo ‫ﺗ ﹶﻞ‬‫“ ﻗﹶﺎ‬combattere”) ,
‫ﺍ ﹲﻝ‬‫( ِﺟﺪ‬dal verbo ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﺟ‬litigare, polemizzare, discutere”), ‫ﺩ‬ ‫( ﺟِﻬﺎ‬dal verbo ‫ﺪ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺟ‬
“lottare”) , ‫ﻕ‬  ‫ ِﻧﻔﹶﺎ‬/ ‫ﺎﹶﻓ ﹶﻘ ﹲﺔ‬‫ﻣﻨ‬ (dal verbo ‫ﻖ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫“ ﻧ‬fare l’ipocrita”), ‫ﺪﹲﺓ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﺴ‬ (dal verbo ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳ‬
“aiutare”).
Capitolo 44: I masdar 437

Masdar della 4ª forma


‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﺇ ﹾﻓﻌ‬
Esempi:
‫ﺝ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ِﺇ‬ (dal verbo ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬far uscire; scacciare”),‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫( ِﺇ‬dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺳﹶﻠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬sottomettersi [ad
Allah]”), ‫ﻝ‬
‫ﺍ ﹲ‬‫ﻧﺰ‬‫( ِﺇ‬dal verbo ‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﻧ‬‫“ ﹶﺃ‬far scendere”), ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫( ِﺇ‬dal verbo ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬mandare”).
Masdar della 5ª forma
‫ﺗ ﹶﻔ ﱡﻌﻞﹲ‬
Esempi:
‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔﻜﱡ‬ (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺗ ﹶﻔﻜﱠ‬ “riflettere, meditare”), ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﻕ‬  ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ “fare
l’elemosina”); ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱡ‬ ‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﻢ‬
 ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬ “insegnare”), ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱡ‬ (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱠ‬ “parlare”).
Masdar della 6ª forma
‫ﺎ ﹸﻓﻞﹲ‬‫ﺗﻌ‬
Esempi:
‫ﺎﹸﺋ ﹲﻞ‬‫ﺗﺴ‬ (dal verbo ‫ﺎﹶﺋ ﹶﻞ‬‫ﺗﺴ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
“domandarsi l’un l’altro”), (dal verbo ‫ﻑ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻌ‬
“conoscersi, fare reciproca conoscenza”), ‫ﻝ‬ ‫ﺩ ٌﹲ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ (dal verbo ‫ﺩ ﹶﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬ “scambiarsi [ ‫ﻫـ‬

qualcosa]”), ‫ﻞ‬
‫ﺗ ﹲ‬‫ﺗﻘﹶﺎ‬ (dal verbo‫ﺗ ﹶﻞ‬‫ﺗﻘﹶﺎ‬ “combattersi l’un l’altro”).
Masdar della 7ª forma
‫ﺎﻝﹲ‬‫ﻧ ِﻔﻌ‬‫ِﺍ‬
Esempi:
‫ﻑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧ ِﻜﺸ‬‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﻒ‬  ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ ﹶﻜ‬‫“ ِﺍ‬essere scoperto; diventare manifesto”), ‫ﻉ‬  ‫ﻧﻘِﻄﺎ‬‫( ِﺍ‬dal verbo
‫ﻊ‬ ‫ﻧ ﹶﻘ ﹶﻄ‬‫“ ِﺍ‬spezzarsi, rompersi”), ‫ﺏ‬  ‫ﻧﻘِﻼ‬‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﻧ ﹶﻘﹶﻠ‬‫“ ِﺍ‬ribaltarsi, rivoltarsi”).
438 Capitolo 44: I masdar

Masdar della 8ª forma


‫ﺎﻝﹲ‬‫ِﺍ ﹾﻓِﺘﻌ‬
Esempi:
‫ﺭ‬ ‫ﻧِﺘﻈﹶﺎ‬‫ِﺍ‬ (dal verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﺘ ﹶﻈ‬‫ﻧ‬‫“ ِﺍ‬aspettare”) , ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑِﺘﺴ‬‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬sorridere”), ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫( ِﺍ ﹾﻛِﺘﺴ‬dal
verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻛ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟِﺘﻤ‬ ‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫“ ِﺍ‬riunire”), ‫ﺩ‬ ‫ﺟﺘِﻬﺎ‬ ‫( ِﺍ‬dal verbo
“guadagnare”),

‫ﺪ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫“ ِﺍ‬sforzarsi, dedicarsi a ‫)” ﻓِﻲ‬, ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻣِﺘﺤ‬ ‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﻦ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫“ ِﺍ‬esaminare”).
Masdar della 9ª forma
‫ﻼﻝﹲ‬
‫ِﺍ ﹾﻓ ِﻌ ﹶ‬
Esempi:
‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺣ ِﻤﺮ‬ ‫ِﺍ‬ (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ِﺍ‬ “arrossarsi, diventare rosso”), ‫ﺝ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻋ ِﻮﺟ‬ ‫ِﺍ‬ (dal verbo ‫ﺝ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ِﺍ‬
“essere tortuoso”).
Masdar della 10ª forma
‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺳِﺘ ﹾﻔﻌ‬ ‫ِﺍ‬
Esempi:
‫ﺭ‬ ‫ﻐﻔﹶﺎ‬ ‫ﺳِﺘ‬ ‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “chiedere perdono” ), ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻄﻌ‬
‫ﺳِﺘ ﹾ‬ ‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ ﹾﻄ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedere da
mangiare” ).
Il masdar delle forme derivate ha sempre il plurale femminile regolare:
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎﻋ‬‫ﺟِﺘﻤ‬ ‫ﻉ ﺟـ ِﺍ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟِﺘﻤ‬ ‫ِﺍ‬ “il riunire; riunione” : ‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫“ ِﺍ‬riunire”.

44.4 I masdar della 2ª e 4ª forma dei verbi hamzati


I masdar della 2ª forma dei verbi hamzati con la terza radicale hamza si basano sul modello
‫ﺗ ﹾﻔ ِﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬ , ad esempio: ٌ ‫ﺒ ِﺮﹶﺋ ﹲﺔ‬‫ﺗ‬ “discolpa, assoluzione” (formato dal verbo ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﺑ‬ “discolpare,
assolvere”). I masdar della 4ª forma dei verbi hamzati con la prima radicale hamza
cominciano con ‫ ﺇِﻳـ‬dove ‫ ِﺇ‬+ ‫ ; ﺇِﻳـ = ﹾﺃ‬esempio: ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫“ ِﺇﳝ‬fede” (dal verbo ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺁ‬ “credere” ),

‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﺇِﻳﻨ‬percezione” (dal verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ‬‫“ ﺁ‬percepire”).
Capitolo 44: I masdar 439

44.5 L’uso dei masdar


Come è stato già spiegato, alcuni masdar derivanti soprattutto dai verbi che esprimono lo
stato o una caratteristica sono diventati sostantivi e vengono usati come tali:
( ‫ﻦ‬ ‫ﺣﺴ‬ ) ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ “bellezza”, ( ‫ ﹶﻞ‬‫ﺳﻬ‬ ) ‫ﻮﹶﻟ ﹲﺔ‬‫ﺳﻬ‬ “facilità”.
Inoltre i masdar vengono usati:
a) come accusativo interno ‫ ﹾﻄ ﹶﻠﻖ‬‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬, dove il masdar accresce e sottolinea il
significato del verbo dal quale deriva, in tal caso il masdar va in accusativo; si osservi:
‫ﻪ ِﺫﻛﹾﺮﹰﺍ‬ ‫ﻭﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫“ ﹶﺫ ﹶﻛﺮ‬ricordavano Allah con ricordo”,
‫ﺍ‬‫ﺗ ﹾﻜِﺒﲑ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻭ ﹶﻛ‬ [17:111] “e magnificaLo con magnificenza”,
(di ‫ﻄﹶﻠﻖ‬ ‫ ﹾ‬‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬si parlerà nel paragrafo 51.2);
b) come sostituto del verbo della frase subordinata (dove il masdar viene definito
dall’articolo determinativo o dal retto):
‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻊ ﭐﻟ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﹶﻻ‬ “non è capace del movimento” (dal senso: “non è capace di

muoversi” come sostituzione della frase ‫ﻙ‬


 ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻊ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺘﻄِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫) ﹶﻻ‬.
Si riporta un esempio dal Corano:
‫ﺠ ﹶﻞ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ ِﻌ‬‫ﺎ ِﺫﻛﹸﻢ‬‫ﺗﺨ‬‫ﻢ ِﺑﭑ‬ ‫ﺴﻜﹸ‬
 ‫ﻢ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﹶﻇﹶﻠ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻮ ِﻡ ِﺇ‬ ‫ﻳﺎ ﹶﻗ‬ ‫ﻮ ِﻣ ِﻪ‬ ‫ﻰ ِﻟ ﹶﻘ‬‫ﻮﺳ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻣ‬ [2:54] “e ]ricorda]
quando disse Mūsā al popolo suo: o popolo mio, invero voi avete fatto torto a voi stessi
con la adozione vostra del vitello [come idolo]”;
c) come complemento del verbo (specialmente nel caso dei verbi che introducono il loro
complemento tramite una preposizione); anche in questo caso il masdar si trova in stato
determinato; esempi:
‫ﺝ‬
ِ ‫ﻭ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ “ha vietato a lui di uscire”,
‫ﻉ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺎ ِﺑﭑﻟ‬‫ﻭﻧ‬‫ﻣﺮ‬ ‫“ ﹶﺃ‬hanno ordinato a noi di ascoltare”.
Per un ulteriore esempio si rimanda al quarto hadīth riportato nel paragrafo 9.10.
440 Capitolo 44: I masdar

44.6 Altri tipi di masdar

Nella lingua araba esistono altri tipi di masdar come ‫ﻉ‬


ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻨ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫“ ِﺍ‬nome di maniera” e
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫“ ِﺍ‬nome di volta”. ‫ﻉ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻨ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬è un masdar formato da un solo paradigma ‫ﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬ ‫ِﻓ‬
che esprime il modo in cui si svolge un’azione. Formiamo ad esempio il masdar ‫ﻉ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻨ‬‫ﺍﻟ‬ ‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬
del verbo ‫ﺪ‬
‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ “prosternarsi” il quale diventa ‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ ِﺳ‬. La parola ‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ ِﺳ‬significa dunque
“il modo di prosternarsi”.
Invece ‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬indica l’azione svolta soltanto una volta. Questo tipo di masdar per la
prima forma del verbo ha il paradigma ‫ﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬ ‫ ﹶﻓ‬, mentre per le forme derivate viene formato
tramite aggiunta della “ta marbūta” ‫ ﺓ‬al solito masdar, ad esempio ‫ﻣ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑِﺘﺴ‬‫“ ِﺍ‬un sorridere,
il sorridere una volta” (dal masdar ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑِﺘﺴ‬ ‫“ ِﺍ‬il sorridere” del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺴ‬  ‫ﺘ‬‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬sorridere”). La
parola ‫ﺪ ﹲﺓ‬
‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ , in quanto ‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬, significa “una prosternazione”.
Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari 441

Capitolo 45

PARTICIPI E MASDAR DEI VERBI

IRREGOLARI

45.1 Introduzione
Nel presente capitolo sono state racchiuse le regole che riguardano la formazione dei
participi e dei masdar dei verbi irregolari.

45.2 I participi dei verbi con la prima radicale debole

I verbi con la prima radicale debole possono iniziare con le lettere ‫ ﻭ‬oppure ‫ ﻱ‬, come già
visto nel capitolo 24.
Per quanto attiene ai verbi di prima radicale ‫ﻱ‬ , si è detto nel punto c) del suddetto
capitolo 24 che essi si coniugano come verbi regolari, ovvero la prima radicale si comporta
come radicale forte. Ebbene, anche nella formazione dei participi, tale regola resta valida;
ad esempio, il verbo ‫ﻊ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ “maturare”, ha come participio passato ‫ﻉ‬
 ‫ﻨﻮ‬‫ﻴ‬‫ﻣ‬ “maturato,

maturo”, e come participio presente ‫ﻊ‬ ‫ﻳﺎِﻧ‬ “che matura”.


442 Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari

Si ricorderà anche che i verbi di prima radicale ‫ﻭ‬ risultano divisi in due gruppi: il primo

gruppo contiene quei verbi che perdono la ‫ﻭ‬ nella coniugazione al presente (punto a) del

capitolo 24), e il secondo gruppo contiene quei verbi che mantengono la ‫ﻭ‬ nella
coniugazione al presente (punto b) del capitolo 24). Ai fini del participio, entrambi questi
gruppi seguono un unico comportamento: con riguardo alla 1a forma, si ottengono in modo
regolare, ad esempio:
per il verbo ‫ﺻ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭ‬ “unire, connettere”, il participio passato risulta ‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﻮﺻ‬ ‫ﻣ‬ “unito”,

mentre il participio presente è ‫ﺻ ﹲﻞ‬


ِ ‫ﺍ‬‫ﻭ‬ “che unisce”; per il verbo ‫ﻊ‬ ‫ﻭ ِﺟ‬ “sentire dolore,

soffrire” , il participio passato risulta ‫ﻉ‬


 ‫ﻮ‬‫ﻮﺟ‬ ‫ﻣ‬ “sofferto; indisposto”, mentre il participio

presente è ‫ﻊ‬ ‫ﺍ ِﺟ‬‫“ ﻭ‬sofferente”.


Per quanto attiene alle forme derivate, si osserva che, ad eccezione della 4a forma,
applicando le regole già studiate per i participi dei verbi regolari, si ottengono i participi per
i verbi che iniziano per ‫ﻭ‬ oppure ‫ﻱ‬ ; soltanto per la 4ª forma si osservano le seguenti

peculiarità: per i verbi che iniziano con ‫ﻭ‬, per motivi di assimilazione tra la vocale “ُ ” e

la consonante radicale “‫ ” ﻭ‬, il sukūn sulla ‫ ﻭ‬cade, e si ottiene (con riferimento ad esempio

al verbo ‫ﻞ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬trasportare, trasferire”), per il participio presente ‫ﺻ ﹲﻞ‬
ِ ‫ﻮ‬‫“ ﻣ‬che trasporta, che
trasferisce” e per il participio passato ‫ﺻ ﹲﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫“ ﻣ‬trasportato, trasferito”; per i verbi che
iniziano con ‫ ﻱ‬, con riferimento al verbo ‫ﻆ‬ ‫ﻳ ﹶﻘ ﹶ‬‫( ﹶﺃ‬svegliare) per motivi fonetici la sequenza
“ُ ” e “ ‫ ” ﻱ‬di ‫ﻆ‬
‫ﻴ ِﻘ ﹲ‬‫ﻣ‬ (participio presente) e ‫ﻆ‬ ‫ﻴ ﹶﻘ ﹲ‬‫ﻣ‬ (participio passato) viene trasformata in
“ū”ottenendo ‫ﻆ‬‫ﻣﻮِﻗ ﹲ‬ (svegliante) ‫ﻆ‬ ‫ﻣﻮﹶﻗ ﹲ‬ (svegliato).

45.3 I participi dei verbi con la seconda radicale debole


Il participio per i verbi con la seconda radicale debole si ottiene, per la 1a forma, secondo i
seguenti paradigmi:
Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari 443

a) verbi con la seconda radicale ‫ﻭ‬ , che seguono il paradigma ‫( ﻓﹶﺎِﺋﻞﹲ‬per il participio
presente), ‫ﻣﻔﹸﻮﻝﹲ‬ (per il participio passato), come nell’esempio del verbo ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬dire”:
‫ﻗﹶﺎِﺋ ﹲﻞ‬ “che dice”, ‫ﻣﻘﹸﻮ ﹲﻝ‬ “detto”;
b) verbi con la seconda radicale ‫ﻱ‬ , che seguono il paradigma ‫( ﻓﹶﺎِﺋﻞﹲ‬per il participio
presente), ‫ﻣﻔِﻴﻞﹲ‬ (per il participio passato), come nell’esempio del verbo ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫“ ﺳ‬scorrere”:
‫ﺳﺎِﺋ ﹲﻞ‬ “che scorre”, ‫ﻣﺴِﻴ ﹲﻞ‬ “scorso (corso d’acqua)”.
Per quanto attiene alle forme derivate 4a e 10a, il participio presente è caratterizzato dalla ‫ﻱ‬

mentre il participio passato dalla ‫ﺍ‬ . Si consideri ad esempio i seguenti participi presenti:

‫ﺐ‬
 ‫ﻣﺠِﻴ‬ “che risponde”, dal verbo ‫ﺏ‬  ‫ﺟﺎ‬ ‫( ﹶﺃ‬4a forma), ‫ﻊ‬ ‫ﻣﻄِﻴ‬ “che ubbidisce” , dal verbo
‫ﻉ‬
 ‫( ﹶﺃ ﹶﻃﺎ‬4a forma), ‫ﻢ‬ ‫ﺘﻘِﻴ‬‫ﺴ‬  ‫ﻣ‬ “che è retto, giusto”, dal verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺘﻘﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫( ِﺍ‬10a forma); si
considerino poi come esempi di participi passati: ‫ﻉ‬  ‫ﻣﻄﹶﺎ‬ “che viene obbedito”, dal verbo
‫ﻉ‬
 ‫( ﹶﺃ ﹶﻃﺎ‬4a forma), ‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ “che viene invocato in aiuto”, dal verbo ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺳ‬ ‫( ِﺍ‬10a forma).
Il participio presente e passato della 7ª e della 8a forma hanno lo stesso paradigma, ad
esempio il verbo ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫ِﺍ‬ (crollare) ha come participi sia presente che passato ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻣ‬
“crollante oppure crollato”, mentre il verbo ‫ﺱ‬
 ‫ﺘﺎ‬‫ِﺍ ﹾﻗ‬ (misurare) ha come participio sia

presente che passato ‫ﺱ‬


 ‫ﺘﺎ‬‫ﻣ ﹾﻘ‬ “misurante oppure misurato”. I participi delle forme 2 ª, 3 ª,
5 ª e 6ª si formano in modo regolare, in quanto la seconda radicale debole si comporta come
una radicale forte; ad esempio: il verbo ‫ﺽ‬
 ‫ﻮ‬ ‫( ﹶﻗ‬frantumare, fracassare) ha come participio
presente ‫ﺽ‬
 ‫ﺘ ﹶﻘ ِّﻮ‬‫ﻣ‬ (fracassante) e come participio passato ‫ﺽ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻣ‬ (fracassato); il verbo ‫ﻮ ﹶﻝ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬
(malignare, calunniare) ha come participio presente ‫ﻝ‬ ‫ﻮ ﹲ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻣ‬ (calunniante) e come participio
passato ‫ﻝ‬
‫ﻮ ﹲ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻣ‬ (calunniato).
444 Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari

45.4 I participi dei verbi con la terza radicale debole tipo


“da‘ā”

I participi dei verbi con la terza radicale debole ‫ﻭ‬ possiedono la forma presentata con

l’esempio del verbo ‫ﻋﺎ‬ ‫ﺩ‬ (invocare): ‫ﻉ‬


ٍ ‫ﺍ‬‫ﺩ‬ (participio presente) “che invoca”, ‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬
(participio passato) “invocato”.
Per esercizio si formino i participi dai seguenti verbi: ‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬ “apparire; mostrarsi; parere,
sembrare”, ‫ﺎ‬‫ﺭﺑ‬
 “aumentare”, ‫ﻼ‬‫ﺑ ﹶ‬ “mettere alla prova [qualcuno]”, ‫ﺍ‬‫ﻋﺪ‬ “correre, andare al
galoppo; eccedere, superare i limiti, trasgredire”, ‫ﺎ‬‫ﺳﺠ‬  “essere buia (notte); essere
tranquillo, quieto, calmo (mare, notte)”, ‫ﻼ‬ ‫ﺗ ﹶ‬ “recitare; seguire, venire dopo [qualcosa,
qualcuno]”, ‫ﻼ‬‫“ ﹶﻗ ﹶ‬friggere”.

45.5 I participi dei verbi con la terza radicale debole tipo


“ramā” e “laqiya”

Tutti i participi dei verbi con la terza radicale debole che terminano in ‫ﻱ‬ oppure ‫ﻯ‬
hanno la forma:
‫ﺍ ٍﻡ‬‫“ ﺭ‬che lancia”, ‫ﻕ‬
ٍ ‫ﹶﻻ‬ “che incontra” (per il participio presente), ‫ﻲ‬
 ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ “lanciato”,
‫ﻲ‬ ‫ﻣ ﹾﻠ ِﻘ‬ “incontrato” (per il participio passato);

esempio di verbo che termina in ‫ ﻱ‬: ‫ﻲ‬


‫ﺴ‬ِ ‫ﻧ‬ “dimenticare”, con participi:
‫ﺱ‬
ٍ ‫ﻧﺎ‬ “che dimentica”, ‫ﺴﻲ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﻣ‬ “dimenticato”;

esempio di verbo che termina in ‫ ﻯ‬: ‫ﻰ‬


 ‫“ ﻗﹶﻠ‬odiare, detestare”, con participi:
‫“ ﹶﻗﺎ ٍﻝ‬che odia”, ‫ﻣ ﹾﻘِﻠﻲ‬ “odiato”.
Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari 445

45.6 I participi dei verbi con la terza radicale debole (forme


derivate)
Il participio presente delle forme derivate dei verbi con la terza radicale debole perde la
lettera finale debole terminando in “tanwīn kasra”; il participio passato, invece, termina in
‫ ﻯ‬preceduta da “tanwīn fatha”. La seguente Tabella 45.1 racchiude i masdar e i participi
delle forme derivate dei verbi con la terza debole .

‫ﻤﺎﺿِﻲ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ ِﻞ ﹶﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ﻮ ِﻝ ِﺍ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﺪﺭ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
‫ﺳﻠﱠﻰ‬ “consolare, ‫ﺴﻠﱢﻲ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺴﻞﱟ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻰ‬‫ﺴﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﺗ‬
confortare” (2ª forma)
‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫“ ﻧ‬chiamare” ‫ﺎﺩِﻱ‬‫ﻳﻨ‬ ‫ﺎ ٍﺩ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﺍ ﹲﺓ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻣﻨ‬
(3ª forma)
‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫“ ﹶﺃ‬dare” ‫ﻌﻄِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻂ‬
ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻌﻄﹰﻰ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻋﻄﹶﺎ ٌﺀ‬ ‫ِﺇ‬
(4ª forma)
‫ﺗﹶﻠﻘﱠﻰ‬ “ricevere” ‫ﺘﹶﻠﻘﱠﻰ‬‫ﻳ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺘﹶﻠ‬‫ﻣ‬ ‫ﻰ‬‫ﺘﹶﻠﻘ‬‫ﻣ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺗﹶﻠ‬
(5ª forma)
‫ﻰ‬‫ﺍﺿ‬‫ﺗﺮ‬ “accordarsi
l’uno con l’altro”
‫ﻰ‬‫ﺍﺿ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﺽ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻣ‬ ‫ﻰ‬‫ﺍﺿ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻣ‬ ‫ﺽ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬
(6ª forma)
‫ﻰ‬‫ﻧ ﹶﻘﻀ‬‫“ ِﺍ‬finire,
cessare; scadere ‫ﻨ ﹶﻘﻀِﻲ‬‫ﻳ‬ ‫ﺾ‬
ٍ ‫ﻨ ﹶﻘ‬‫ﻣ‬ ‫ﻰ‬‫ﻨ ﹶﻘﻀ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﻧ ِﻘﻀ‬‫ِﺍ‬
(termine); essere finito
terminato” (7ª forma)
‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻫ‬ ‫“ ِﺍ‬essere ‫ﺘﺪِﻱ‬‫ﻬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺘ ٍﺪ‬‫ﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﻫِﺘﺪ‬ ‫ِﺍ‬
guidato” (8ª forma)
‫ﺴﻘﹶﻰ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬chiedere da ‫ﺴﻘِﻲ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺴ ٍﻖ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺴﻘﹰﻰ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺴﻘﹶﺎ ٌﺀ‬
 ‫ﺳِﺘ‬ ‫ِﺍ‬
bere” (10ª forma)
Tab. 45.1
La Tabella 45.1 contiene anche i masdar, che saranno descritti appresso.
446 Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari

Si osservi anche l’esempio: ‫ﻂ‬


ٍ ‫ﻌ‬ ‫“ ﻣ‬che dà”, ‫ﻌﻄﹰﻰ‬‫ﻣ‬ “dato” (dal verbo ‫ﻋﻄﹶﻰ‬ ‫َﹶﺃ‬ “dare”, 4a
forma).
Riconoscere i participi nei seguenti versetti del Corano e nel hadīth:
‫ﲔ‬
 ‫ﻣﻠﹸﻮ ِﻣ‬ ‫ﻴﺮ‬‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﻧﻬ‬‫[ ﹶﻓِﺈ‬23:6] “allora essi [in questo] sono non biasimevoli”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟﻌ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻚ‬  ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫ﻚ ﹶﻓﺄﹸ‬
 ‫ﺍ َﺀ ﹶﺫِﻟ‬‫ﻭﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﺘﻐ‬‫ﺑ‬‫ﻤ ِﻦ ﭐ‬ ‫[ ﹶﻓ‬23:7] “dunque chiunque desidera oltre
quello, allora quelli sono i trasgressori”,
‫ﻋﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺍ‬‫ﻢ ﺭ‬ ‫ﻬ ِﺪ ِﻫ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻬ‬‫ﺎﻧ‬‫ﻢ ِ َﻷﻣ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [23:8] “e coloro che dei pegni loro e del patto loro
sono rispettanti”,
: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻢ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬: ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﺍﻟﺪﺭﺩﺍﺀ‬
‫ﺎ‬‫ﻮ ﱠﻛﻞﹲ ﹸﻛ ﱠﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻣ ﹶﻠﻚ‬ ‫ﺃ ِﺳ ِﻪ‬‫ﺪ ﺭ‬ ‫ﻨ‬ ‫ ِﻋ‬، ‫ﺑﺔﹲ‬‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺐ ﻣ‬
ِ ‫ﻴ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻬ ِﺮ ﺍﻟ‬ ‫ﺴ ِﻠ ِﻢ ﻷَﺧﻴ ِﻪ ِﺑ ﹶﻈ‬
 ‫ﺮ ِﺀ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻮﺓﹸ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ))
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻚ ِﺑ ِﻤ ﹾﺜ ٍﻞ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬  ‫ﻭﹶﻟ‬ ، ‫ﲔ‬
 ‫ ﺁ ِﻣ‬: ‫ﻮ ﱠﻛﻞﹸ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻤ ﹶﻠﻚ‬ ‫ﻴ ٍﺮ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺎ َﻷﺧِﻴ ِﻪ ِﺑ‬‫ﺩﻋ‬

Da Abū Dardā’ : il Messaggero di Allah diceva: “l’invocazione dell’uomo


musulmano per il fratello suo nell’invisibile è esaudita, presso la testa sua c’è un
angelo delegato, ogni volta che [l’uomo] invoca per il fratello suo il bene, dice l’angelo
incaricato di esso: “amin, e per te uguale”. Lo ha trasmesso Muslim.

45.7 I participi dei verbi sordi


Nel caso dei verbi sordi, il participio presente della prima forma ha le ultime due
consonanti contratte mente il participio passato viene formato in modo regolare.
Esempi dal Corano:
‫ﺠﺬﹸﻭ ٍﺫ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋﻄﹶﺎ ًﺀ ﹶﻏ‬ [11:108] “un dono non spezzato”,
‫ﲔ‬ ‫ﺎﱢﻟ‬‫ﺎ ﺿ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻭ ﹸﻛﻨ‬ [23:106] “ ed eravamo popolo deviante”.
Nella Tabella seguente 45.2 troviamo degli esempi di participi della 1a forma dei verbi
sordi.
Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari 447

‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ ِﻞ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬
‫ﺍ ﱞﻝ‬‫“ ﺩ‬indicante” ‫ﺩﻝﱠ‬ “indicare,
‫ﺪﻟﹸﻮ ﹲﻝ‬ ‫ﻣ‬ “indicato”
(e non: ‫ﻞ‬
‫ﺍِﻟ ﹲ‬‫) ﺩ‬ mostrare”

‫ﺎ ﱞﻝ‬‫ﺿ‬ “deviante”
‫ﻀﻠﹸﻮ ﹲﻝ‬
 ‫ﻣ‬ “deviato” ‫ﺿﻞﱠ‬
 “deviare”
(e non: ‫ﻞ‬
‫ﺎِﻟ ﹲ‬‫) ﺿ‬
‫ﺎﺩ‬‫“ ﻣ‬che stende”
‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬‫ﻤﺪ‬ ‫ﻣ‬ “steso” ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ “stendere”
(e non: ‫ﺩ‬ ‫ﺎ ِﺩ‬‫) ﻣ‬
Tab. 45.2

Il participio presente delle forme derivate è uguale al participio passato quando deriva dalle
forme 3, 6, 7, 8. Ciò è mostrato nella Tabella 45.3 , che ad esempio riporta i participi
ottenuti formando i paradigmi dalla radice ‫ ﻝ‬/ ‫ ﻝ‬/ ‫ﺩ‬ .

‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ ِﻞ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ِﺍ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬
‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﻣﺪ‬ ‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﻣﺪ‬ 3ª forma ‫ﻝ‬
‫ﺍ ﱠ‬‫ﺩ‬
‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻣ‬ ‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻣ‬ 6ª forma ‫ﻝ‬
‫ﺍ َﱠ‬‫ﺗﺪ‬
‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﻨﺪ‬‫ﻣ‬ ‫ﺍ ﱞﻝ‬‫ﻨﺪ‬‫ﻣ‬ 7ª forma ‫ﻝ‬
‫ﺪ ﱠ‬ ‫ﻧ‬‫ِﺍ‬
‫ﺗ ﱞﻞ‬‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﱞﻞ‬‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ 8ª forma ‫ﻞ‬
‫ﺗ ﱠ‬‫ﺩ‬ ‫ِﺍ‬
Tab. 45.3

45.8 I masdar dei verbi con la prima radicale debole

Il masdar della 1ª forma segue il modello ٌ‫ﺻﻠﹶﺔ‬


ِ , dove la prima radicale debole cade e si

aggiunge il suffisso ‫ ; ﹲﺓ‬esempi: ‫ﺒ ﹲﺔ‬‫( ِﻫ‬dal verbo ‫ﺐ‬


 ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ “dare”), ‫ِﺛ ﹶﻘ ﹲﺔ‬
‫ﻖ‬ ‫ﻭِﺛ‬ “avere (dal verbo

fiducia”). Le forme derivate, e in particolare la 4ª e la 10ª forma, hanno la vocale lunga ‫ﻱ‬
448 Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari

in quanto la sequenza “ِ ” e “‫ ” ﻭ‬viene semplificato in “‫ ” ﻱ‬, ovvero (‫←ِﻱ‬ ‫ﻭ‬ ِ ):

‫ﺎﻝﹲ‬‫( ﺇِﻳﺼ‬e non ‫ﺻ ﹲﻞ‬


 ‫ﻭ‬ ‫) ِﺇ‬, dal verbo ‫ﺻ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬, 4a forma ,
‫ﺎﻝﹲ‬‫ﺳﺘِﻴﺼ‬ ‫ِﺍ‬ (e non ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻮﺻ‬ ‫ﺳِﺘ‬ ‫ِﺍ‬ ), dal verbo ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺘﺼ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ , 10a forma . Le altre forme derivate
hanno masdar che seguono il paradigma dei verbi regolari di analoga forma (si rimanda al
capitolo 44).

45.9 I masdar dei verbi con la seconda radicale debole


Per quanto attiene alla 1ª forma, il masdar presenta molteplici forme, che si consiglia di
vedere di volta in volta nel dizionario. Tra le forme derivate, i masdar della 4ª e della 10ª

forma terminano in “ta marbūta”; esempi:


‫ﺩﹲﺓ‬ ‫ﺍ‬‫ ِﺇﺭ‬, ‫ﻣ ﹲﺔ‬ ‫ ِﺇﻗﹶﺎ‬, ‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﺳِﺘﻄﹶﺎ‬ ‫ ِﺍ‬, ‫ﺑ ﹲﺔ‬‫ﺎ‬‫ ِﺇﺻ‬.
I masdar della 7ª e 8ª forma sono caratterizzati dalla presenza della lettera ‫ ﻱ‬che precede
la lettera ‫ ﺍ‬, come negli esempi: ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧ ِﻬﻴ‬‫( ِﺍ‬dal verbo ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫) ِﺍ‬, ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫( ِﺍ ﹾﻛِﺘﻴ‬dal verbo ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫) ِﺍ ﹾﻛﺘ‬. Le
altre forme derivate hanno masdar che seguono il paradigma dei verbi regolari di analoga
forma (si rimanda al capitolo 44).

45.10 I masdar dei verbi con la terza radicale debole


Per quanto attiene alla 1ª forma, il masdar si presenta anche qui in molteplici forme, da
cercare di volta in volta nel dizionario. Il masdar della 2ª forma dei verbi che hanno come
ultima radicale una delle tre lettere deboli ‫ﺀ‬,‫ﻭ‬, ‫ﻱ‬ è sempre del paradigma ‫ﻴﺔﹲ‬‫ﺗ ﹾﻔ ِﻠ‬ :

 ‫ﺗ‬ (dal verbo ‫ﺳﻠﱠﻰ‬ ). Il masdar della 3ª forma dei verbi che hanno come ultima radicale
‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺴِﻠ‬
una delle tre lettere deboli ‫ﺀ‬,‫ﻭ‬, ‫ﻱ‬ è sempre del paradigma ‫ﻣﻔﹶﺎﻻﺓﹲ‬ : ‫ﺍ ﹲﺓ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻣﻨ‬ (dal

verbo‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫) ﻧ‬. Nei masdar delle forme 4ª, 7ª, 8ª, 10ª la lettera finale debole si trasforma in
hamza ‫ء‬. I masdar della 5ª e della 6ª forma perdono la lettera finale debole che viene
sostituita da “tanwīn kasra”; per alcuni esempi vedere la Tabella 45.1.
Capitolo 45: Participi e masdar dei verbi irregolari 449

45.11 I masdar dei verbi sordi e delle loro forme derivate


I masdar dei verbi sordi della prima forma seguono le regole dei verbi regolari, quindi al
pari dei verbi regolari è necessario consultare il dizionario.
Il masdar delle forme derivate di questi verbi viene formato in modo regolare; esempio:
‫ﻒ‬
ِ ‫ﻌﻔﱡ‬ ‫ﺘ‬‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ َﺀ ِﻣ‬‫ﺎ ِﻫﻞﹸ ﹶﺃ ﹾﻏِﻨﻴ‬‫ ﭐﹾﻟﺠ‬‫ﻢ‬‫ﻬ‬‫ﺴﺒ‬
‫ﺤ‬ ‫ﻳ‬ [2:273] “considera essi l’ignorante [come] ricchi
dall’astinenza [loro di chiedere]”; da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻦ ﺍﻟﺴﱡﺆﺍ ِﻝ‬ ‫ﻩ ِﻣ‬ ‫ﻨﺰﱡ‬‫ ﺍﻟﺘ‬: ‫ﻌ ﱡﻔﻒ‬ ‫ﺘ‬‫ ﺍﻟ‬.

45.12 Un po’ di vocabolario

singolare plurale significato

‫ﺐ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ ﺍﻟ‬‫ﻬﺮ‬ ‫ﹶﻇ‬ _
“l’invisibile”

‫ﻮﻛﱠ ﹲﻞ‬ ‫ﻣ‬ _ “incaricato, delegato” (il participio


presente della 2ª forma)
( ‫ﺠﺬﱡ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺟﺬﱠ‬ _
“rompere, spezzare”

‫ﻋﻰ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ _
(3ª forma) “mantenere (patto)”

‫ﻧ ﹲﺔ‬‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻣ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎﻧ‬‫ﹶﺃﻣ‬ “pegno”

(5ª forma) “astenersi da ‫ﻦ‬


 ‫ ِﻣ‬,
‫ﻒ‬
 ‫ﻌﻔﱠ‬ ‫ﺗ‬ _
sentire vergogna [di fare qualcosa]”
‫ﻩ‬ ‫ﻨ ﱡﺰ‬‫ﺗ‬ _
“astinenza [da qualcosa ‫ﻦ ﻫـ‬ ‫ِﻣ‬ ]”
Tab. 45.4
450 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

Capitolo 46

IL PERIODO IPOTETICO

46.1 Generalità
Il periodo ipotetico è composto da due proposizioni:
la prima , ‫ﻁ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫“ ﺍﻟ‬la condizione”, è la proposizione secondaria del periodo ipotetico, nella
quale viene espressa la condizione;
la seconda, ‫ﻁ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺏ ﺍﻟ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺟﻮ‬ “la risposta alla condizione”, cioè la proposizione principale

che esprime la conseguenza della condizione espressa in ‫ﻁ‬‫ﺸﺮ‬


 ‫ ﺍﻟ‬.
In vari testi ‫ﻁ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺍﻟ‬ viene chiamato protasi (dal greco), mentre ‫ﻁ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺏ ﺍﻟ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺟﻮ‬ si definisce
apodosi. La condizione viene introdotta da ‫ﺫ‬
‫ ِﺇ ﹾ‬, ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬oppure ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬, tutti con significato “se”.

46.2 L’uso delle congiunzioni “law” e “in”

La congiunzione ‫( ِﺇ ﹾﻥ‬come ‫ ) ِﺇ ﹾﺫ‬indica una condizione la cui realizzabilità è possibile,


mentre ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬ introduce una condizione irrealizzabile, o considerata improbabile. Inoltre

quando la protasi ‫ﻁ‬‫ﺸﺮ‬


 ‫ ﺍﻟ‬viene introdotta da ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬, l’apodosi ‫ﻁ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺏ ﺍﻟ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺟﻮ‬ viene introdotta

da una ‫ﻟﹶـ‬ chiamata ‫ﻮ‬


 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻮﺍ‬‫ ﺟ‬‫ ; ﹶﻻﻡ‬esempi:
Capitolo 46: Il periodo ipotetico 451

‫ﻚ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺳﺖ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫“ ﺇِﺫ ﹶﺃ‬se verrai, studierò con te”,
‫ﺖ‬ِ ‫ﺤ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺖ‬ِ ‫ﺳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫“ ِﺇ ﹾﻥ‬se studierai, sarai promossa [all’esame]”,
‫ﺖ‬ِ ‫ﺤ‬ ‫ﺠ‬ ‫ﻨ‬‫ﺖ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﺳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﹶﻟ‬se avessi studiato, saresti stata promossa [all’esame]”,
‫ﻴِﺘ ِﻪ‬‫ﺑ‬ ‫ﺖ ﻓِﻲ‬  ‫ ﹶﻟﹶﺄ ﹶﻛ ﹾﻠ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ﻮ ﹶﺫ‬ ‫“ ﹶﻟ‬se [tu] fossi andato con lui, avresti mangiato a casa
sua”,
‫ﻼ‬
‫ ﹰ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻣﹶﻠﻜﹰﺎ ﹶﻟ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [6:9] “e se avessimo fatto di lui un angelo, avremmo
reso lui un uomo [nelle sembianze]”.
‫ﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬ può essere seguita dal verbo in presente indicativo quando si tratta di verbi come

“sapere”, “volere”, “sentire” e in tal caso può essere il sinonimo di ‫ﻥ‬


‫ ِﺇ ﹾ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ﺎ ﹰﻻ ﹶﻟﭑ‬‫ ِﻗﺘ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻟ‬3:167] “se conoscessimo il combattimento, seguiremmo voi”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ِﻗﻔﹸﻮﺍ‬‫ﻯ ِﺇ ﹾﺫ ﻭ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [6:30] “e se vedessi quando verranno trattenuti dal
Signore loro” (esempio riportato anche nel paragrafo 46.6);
da kalimātu-l- qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻮﺍﻝ‬‫ﺎﱃ ﻟﻠﺴ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ ﹾﻜ ِﻤ ِﻪ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﺣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ِﺒﺴ‬‫ ﺣ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺭﱢﺑ ِﻬ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ ِﻗﻔﹸﻮﺍ‬‫ ﻭ‬.
Esempi dalla Sunna:
‫ﻌ ﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬: ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬
‫ﺪ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﺎ ِﻋ‬‫ ﻣ‬‫ ﺍﻟﻜﹶﺎ ِﻓﺮ‬‫ﻌ ﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ، ‫ﺣﺪ‬ ‫ﻨِﺘ ِﻪ ﹶﺃ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻊ ِﺑ‬ ‫ﺎ ﹶﻃ ِﻤ‬‫ ﻣ‬، ‫ﺑ ِﺔ‬‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﺪ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ ِﻣ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﺎ ِﻋ‬‫ ﻣ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬
‫ (( ﺭﻭﺍﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻨِﺘ ِﻪ ﺃ‬‫ﺟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻂ ِﻣ‬
‫ﻨ ﹶ‬‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ ﻣ‬، ‫ﻤ ِﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ِﻣ‬

Da Abū Hurayra : il Messaggero di Allah disse: “se sapesse il credente


cosa c’è presso Allah della punizione, non aspirerebbe al Paradiso Suo nessuno, e se
sapesse il miscredente cosa c’è presso Allah della misericordia, non dispererebbe dal
Paradiso Suo nessuno”. Lo ha riportato Muslim.
452 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

‫ﺎ‬‫ﺒ ﹰﺔ ﻣ‬‫ ﹾﻄ‬‫ﻢ ﺧ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺧ ﹶﻄ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﻧﺲ‬
(( ‫ﻢ ﹶﻛﺜِﲑﹰﺍ‬ ‫ﻴﺘ‬ ‫ﺒ ﹶﻜ‬‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻢ ﻗﹶﻠﻴ ﹰ‬ ‫ﺤ ﹾﻜﺘ‬
ِ‫ﻀ‬ ‫ ﹶﻟ‬، ‫ﻋ ﹶﻠﻢ‬ ‫ﺎ ﺃ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﻌ ﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ ﻓﻘﺎﻝ‬، ‫ﺎ ﹶﻗﻂﱡ‬‫ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻬ‬‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬
‫ ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬. ‫ﲔ‬  ‫ﺧِﻨ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭﹶﻟﻬ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﺳﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﻐﻄﱠﻰ ﺃ‬ ‫ ﹶﻓ‬: ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬

Da Anas [che] : arringò il Messaggero di Allah un sermone, che non ho


sentito [uno] come questo mai, allora disse: “se sapeste quello che so [io], ridereste
poco e piangereste tanto”; disse: “allora hanno coperto i compagni del Messaggero di
Allah i volti loro, avendo nasalità [come quando si piange, tirando su col naso]. Lo ha
riportato al-Bukhārī.
Quando la protasi è una proposizione nominale, essa viene di norma preceduta da ‫ﻮ ﹶﺃﻥﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬al
posto di ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬:
‫ﻮﺍ‬‫ﺳ ِﻤﻌ‬ ‫ﺱ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻨ‬ ‫“ ﹶﻟ‬se la gente sentisse […]” (ma anche: “avesse sentito”),
‫ﺑﻌِﻴﺪﹰﺍ‬ ‫ﺪﹰﺍ‬‫ ﹶﺃﻣ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻮ ﹶﺃﻥﱠ‬ ‫ﺩ ﹶﻟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ [3:30] “desidererà che ci fosse tra essa [anima] e esso
[il peccato] una distanza lunga”,
‫ﻮ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ ﲰﻌ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﻋﻦ‬
‫ﺡ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺗﺮ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎﺻﹰﺎ‬‫ﻭ ِﺧﻤ‬‫ﻐﺪ‬ ‫ﺗ‬ ، ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬ ‫ ﺍﻟ ﱠﻄ‬‫ﻕ‬‫ﺮﺯ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﹶﻛﻤ‬ ‫ﺯ ﹶﻗﻜﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﱡﻛ ِﻠ ِﻪ ﹶﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﱠﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﹶﺃ‬
‫ِﺑﻄﹶﺎﻧﹰﺎ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬

Da ‘Umar [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah dire: “se voi


confidaste su Allah con vero affidamento su di Lui, approvvigionerebbe voi così come
approvvigiona gli uccelli che partono di mattina affamati e tornano alla sera
panciuti”. Lo ha trasmesso Tirmidhī (per la frase relativa negli ultimi due ahādīth si
rimanda al capitolo 38).
A volte però ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬può essere omessa:
‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻤ ِﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍِﺋ‬‫ﺧﺰ‬ ‫ﻤِﻠﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﺃﹶﻧ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ‬17:100] “di’: se voi possedeste i magazzini della
misericordia del Signore mio[…]”.
Capitolo 46: Il periodo ipotetico 453

‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬può essere preceduta da ‫ﻭ‬ , e in tal caso ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ si traduce con “anche se, nonostante che,
pur se”; di norma ‫ﻮ‬  ‫ﻭﹶﻟ‬ porta tale significato quando la protasi viene preceduta dall’apodosi:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﺎ ﺻ‬‫ﻮ ﹸﻛﻨ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ [12:17] “e non sarai tu credente in noi, pur se
siamo sinceri”.

46.3 Il verbo nel periodo ipotetico


Il periodo ipotetico segue le seguenti possibili costruzioni:
Ù

a) il verbo in apocopato (nella protasi) + il verbo in apocopato (nell’apodosi):


‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻮﺩ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ [8:19] “e se tornate, torneremo”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺳﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻤﻨِﻲ ﹶﺃ ﹸﻛ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﺮ ﻟِﻲ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇﻻﱠ‬ [11:47] “e se non perdoni me e misericordi
me, sarò tra i perdenti” (dove ‫ﻻ = ِﺇﻻﱠ‬ ‫) ِﺇ ﹾﻥ ﹶ‬,
‫ﻢ‬ ‫ﻣ ﹸﻜ‬ ‫ﺍ‬‫ﺖ ﹶﺃ ﹾﻗﺪ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻳﹶﺜ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹸﻛ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻪ ﻳ‬ ‫ﻭﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺼﺮ‬  ‫ﻨ‬‫ﻮﺍ ِﺇ ﹾﻥ ﺗ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬47:7] “o coloro che
credono, se soccorrerete Allah, [Egli] soccorrerà voi e stabilizzerà i piedi vostri”
(dove “o coloro che credono” ha il significato: “o voi che credete”);

b) il verbo al passato (nella protasi) + il verbo al passato (nell’apodosi):

‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻌ ِﺪ ِﻩ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍ ﹶﻟ ﹶﻈﻠﱡﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺼ ﹶﻔﺮ‬


 ‫ﻣ‬ ‫ﻭﻩ‬ ‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﺎ ِﺭﳛ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ [30:51] “e se mandassimo un
vento, allora vedessero esso [il campo] ingiallito, rimarrebbero dopo di ciò ingrati”,
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﻣ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﺮ‬‫ﻮ ﺷ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻟ‬ [43:20] “e dicono: se avesse voluto il Misericordioso,
[noi] non avremmo adorato loro”;
c) il verbo in apocopato (nella protasi) + il verbo al passato (nell’apodosi):

‫ﻢ‬ ‫ﺒِﻠ ﹸﻜ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺏ ﹸﺃ‬


 ‫ﺪ ﹶﻛﺬﱠ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﺗ ﹶﻜﺬﱢﺑ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ [29:18] “e se smentite, allora già hanno smentito
le comunità prima di voi”;

d) il verbo al passato (nella protasi) + il verbo in energico (nell’apodosi):

‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻛﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬‫ﻨﻜﹸﻮ‬‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ﹶﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻧﺎ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﺃﳒﹶﺎ‬ ‫[ ﹶﻟِﺌ‬6:63] “se [Egli] salva noi da questo, veramente
saremo tra i riconoscenti” (esempio riportato precedentemente nel paragrafo 42.2 f),
454 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

‫ﻪ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻴﻘﹸﻮﹸﻟ‬‫ﺮ ﹶﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺲ‬


 ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺮ ﭐﻟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻖ ﭐﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘﻬ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﹶﻟِﺌ‬
[29:61] “e se chiedi loro chi ha creato i cieli e la terra e ha sottomesso il sole e la luna,
diranno: Allah”,
‫ﻴ ِﺔ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﻔﹶﻌﹰﺎ ِﺑﭑﻟﻨ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺘ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫[ ﹶﻟِﺌ‬96:15] “se non smette, [Noi lo] afferreremo per il ciuffo
[sulla fronte]” (esempio riportato nel paragrafo 42.1).

46.4 L’uso del modo energico nel periodo ipotetico


Il modo energico viene usato:
a) nell’apodosi dove ‫ ﹶﻟـ‬introduce sia la protasi che l’apodosi.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﱢﻟ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﻀ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬‫ﻲ ﹶﻟﹶﺄﻛﹸﻮ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻬ ِﺪﻧِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﹶﻟِﺌ‬ [6:77] “se non guiderà me il Signore mio,
[certamente] sarò tra il popolo sviante”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻏﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻴﻜﹸﻮﻧﹰﺎ ِﻣ‬‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻨ‬‫ﺠ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﻩ ﹶﻟﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﺁ‬‫ﻌ ﹾﻞ ﻣ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ [12:32] “e se non farà quello che
ordino a lui, [certamente] sarà imprigionato e sarà tra gli umiliati”,
‫ﻪ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻴﻘﹸﻮﹸﻟ‬‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻬ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘﻬ‬‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ [43:87] “e se domandi loro chi ha creato loro,
diranno: Allah”,
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻜﹸ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹸﻛﻨ‬‫ﻦ ِﺇﻧ‬ ‫ﻴﻘﹸﻮﹸﻟ‬‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻦ ﺟ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ [ 29:10] “e se viene un soccorso dal
Signore tuo, diranno: in verità noi eravamo con voi”,
‫ﻴ ِﺔ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺑﭑﻟﻨ‬‫ﺴ ﹶﻔﻌ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺘ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﹶﻟِﺌ‬ [ 96:15] “se non smette, [Noi lo] afferreremo per il ciuffo
[sulla fronte]”.
Invece, nel caso in cui ‫ﹶﻟـ‬ non precede immediatamente il verbo nell’apodosi, questo
verbo viene messo al presente dell’indicativo:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻟِﺈﻟﹶﻰ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭ ﹸﻗِﺘ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﹶﻟِﺌ‬ [3:158] “e se morite o venite uccisi, verso Allah
sarete radunati”;
b) dopo ‫ﺎ‬‫ِﺇﻣ‬ = ‫ﺎ‬‫ ِﺇ ﹾﻥ ﻣ‬nella protasi:
Capitolo 46: Il periodo ipotetico 455

‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻤ ِﻦ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ﻟِﻠ‬‫ﺭﺕ‬ ‫ﻧ ﹶﺬ‬ ‫ﻲ‬‫ﺍ ﹶﻓﻘﹸﻮﻟِﻲ ِﺇﻧ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﺮِﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻓِﺈﻣ‬ [19:26] “allora se vedrai tra
gli uomini qualcuno, di’: invero io ho votato al Misericordioso un digiuno” (dove
‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﹶﺃ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻦ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﺮِﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ ﹶﻓِﺈﻣ‬è la protasi).
Si noti che ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ in ‫ﺎ‬‫ِﺇﻣ‬ (chiamata ‫ﻁ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻰ ﺍﻟ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺘ ﹾﺄﻛِﻴ ِﺪ‬‫ﺎ ِﻟ‬‫ ) ﻣ‬viene usata per rafforzare il
significato della condizione. ‫ﺎ‬‫ِﺇﻣ‬ può seguire anche il verbo in apocopato:

‫ﻚ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻨِﻲ ﺃﹸ ﹾﻛ ِﺮ‬ ‫ﺎ‬‫“ ِﺇﻣ‬se vieni da me, ti onorerò”.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬
 ‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬ ‫ﻊ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻯ‬‫ﺪ ﭐﻟ ﱢﺬ ﹾﻛﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻚ ﭐﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺴ‬
ِ ‫ﻨ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﻭ ِﺇﻣ‬ [6:68] “e se fa scordare
a te il satana, allora non ti sedere dopo il ricordo con il popolo iniquo”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻚ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ِﻣ‬
 ‫ﻦ ِﺑ‬ ‫ﺒ‬‫ﻫ‬ ‫ﻧ ﹾﺬ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻓِﺈﻣ‬ [43:41] “allora se togliamo te [o Profeta], allora
invero contro di loro saremo i vendicatori”,
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻱ ﹶﻓ ﹶ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺗِﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻯ ﹶﻓ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻲ‬‫ﻢ ِﻣﻨ‬ ‫ﻨﻜﹸ‬‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻓِﺈﻣ‬‫ﺟﻤِﻴﻌ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻫِﺒﻄﹸﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺍ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺰﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬
[2:38] “scendete da essa tutti, allora se viene a voi da me una guida, allora chi seguirà
la guida Mia, non ci sarà paura su di essi e nemmeno loro saranno afflitti” (dove
‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﻲ‬‫ﻢ ِﻣﻨ‬ ‫ﻨﻜﹸ‬‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻓِﺈﻣ‬ è la protasi; l’apodosi è sottintesa, vedere il paragrafo 47.2; poi

segue una proposizione analoga alla proposizione ipotetica, introdotta da ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ; per questo
argomento si rimanda al paragrafo 47.8).
A volte il tempo, al quale si riferisce il periodo ipotetico, può essere dedotto solo dal
contesto; ad esempio:
‫ﺧ ِﻄ ﹶﺊ‬ ‫ﺐ ﻫﺬﺍ‬
 ‫ﺘ‬‫ِﺇ ﹾﻥ ﹶﻛ‬ può significare “se ha scritto questo, ha sbagliato”, “se scrive questo,
sbaglia” oppure “se scriverà questo, sbaglierà”. Perciò soprattutto nella lingua odierna,
quando il periodo ipotetico si riferisce al futuro, il modo apocopato viene usato in shart e
jawāb oppure nella parte shart viene usato il verbo kāna seguito dal verbo al presente,
mentre in jawāb il verbo al passato:
‫ﻀﹰﺎ‬‫ﺮ ﺃﹶﻧﺎ ﹶﺃﻳ‬ ‫ﺎِﻓ‬‫ﺪ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻘﹶﺎﻫِﺮ ِﺓ ﹸﺃﺳ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎِﻓ‬‫ﻳﺴ‬ ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ “se viaggerà Muhammad verso il Cairo,
viaggerò io anche”,
‫ﻤﻘﹾﻬﻰ‬ ‫ﻨﺎ ﺇِﱃ ﭐﹾﻟ‬‫ﻫﺒ‬ ‫ﻭﻗﹾﺘﹰﺎ ﹶﺫ‬ ‫ﻤِﻠﻚ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸ‬se hai un attimo, andremo in caffetteria”.
456 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

Quando invece il periodo ipotetico si riferisce al passato, si usa spesso nella parte shart il
verbo kāna seguito dal verbo al passato, mentre in jawāb il verbo al passato:
‫ﺧ ِﻄ ﹶﺊ‬ ‫ﺐ ﻫﺬﺍ‬  ‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻛ‬ ‫“ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻗ‬se ha scritto questo, ha sbagliato”,
[…] ‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺖ ﺑِﺂ‬
 ‫ﺖ ِﺟﹾﺌ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬7:106] “disse: se sei venuto con un segno […]”.

46.5 Il significato di “law lā”

L’espressione ‫ﻻ‬
‫ﹶ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬adempie a due funzioni:
a) essa significa “perchè non”; questo è il significato più comune nel Corano:
‫ﻳ ﹲﺔ‬‫ﺎ ﺁ‬‫ﺗ ﹾﺄﺗِﻴﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻳ ﹶﻜﻠﱢ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﹶﻟ‬ [2:118] “perché non parla a noi Allah o viene a noi un
segno?”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻣﹶﻠ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﺃﹸﻧ ِﺰ ﹶﻝ‬ ‫[ ﹶﻟ‬6:8] “perché non è stato sceso su di lui un angelo?”,
‫ﻧﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺎ‬‫ﻪ ِﺑﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻌ ﱢﺬ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫[ ﹶﻟ‬58:8] “perché non punisce noi Allah per quello che
diciamo?”,
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺖ ِﺇﹶﻟ‬
 ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ [20:134] “o Signore nostro, perché non hai mandato a noi
un Messaggero?”,
‫ﻪ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ﹶﻟ‬ [27:46] “perché non chiedete perdono ad Allah?”.

Talvolta ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻟ‬può essere preceduta dalla ‫ ﻓﹶـ‬, ad esempio nel versetto:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠ‬56:62] “dunque perché non ricordate?” ( dove ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬ = ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﺬ ﱠﻛﺮ‬‫ﺗ‬ ),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ﹸﻜﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠ‬56:70] “allora perché non ringraziate?”;
b) ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻟ‬significa anche “se non” (dove il nome che segue ‫ﻮ ﹶﻻ‬ ‫ ﹶﻟ‬va in nominativo).
Esempi dal Corano:
‫ﻦ‬ ‫ﻀﺮِﻳ‬
‫ﺤ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻲ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻤﺔﹸ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ِﻧ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [37:57] “e se non la grazia del Signore mio,
sarei stato tra i condotti [nel Fuoco]”,
‫ﺎ‬‫ﻒ ِﺑﻨ‬
 ‫ﺴ‬
‫ﺨ‬
 ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﹶﻟ‬ [28:82] “se non avesse elargito Allah su di noi,
avrebbe sprofondato [la terra] con noi”,
Capitolo 46: Il periodo ipotetico 457

‫ﲔ‬ ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﺎ ﻣ‬‫ﻢ ﹶﻟ ﹸﻜﻨ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﻟ‬34:31] “se non voi, saremmo stati dei credenti”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺳﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﺨ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻪ ﹶﻟﻜﹸﻨ‬ ‫ﻤﺘ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻀﻞﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﻓ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠ‬2:64] “allora se non la grazia di
Allah su di voi e la misericordia Sua, sareste tra i perdenti”,
‫ﺏ‬
 ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ‬‫ﺎ َﺀﻫ‬‫ﻰ ﹶﻟﺠ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﺃ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [29:53] “e se non un termine stabilito, sarebbe
[già] venuto a essi il castigo”.

Esempio dalla Sunna:


‫ﻮ ﹶﻻ ﺃ ﹾﻥ‬ ‫ )) ﹶﻟ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬: ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬
‫ﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻼ ٍﺓ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻊ ﹸﻛ ﱢﻞ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺍ ِﻙ‬‫ﺴﻮ‬
‫ﻢ ﺑِﺎﻟ ﱢ‬ ‫ﻬ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻣﺘِﻲ َﻷ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﺃ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺃ‬

Da Abū Hurayra , il Messaggero di Allah disse: “se non provocassi


difficoltà per la comunità mia, ordinerei a loro il siwāk per ogni preghiera”.
Lo ha riportato Bukhārī.

46.6 L’uso e il significato del verbo “ra’ā” nella protasi

Spesso nel Corano possiamo incontrare il verbo ‫ﺭﺃﹶﻯ‬ “vedere; pensare” usato nella protasi,
con significato strettamente figurativo. Questo verbo viene adoperato in due modi:
a) quando ‫ﺭﺃﹶﻯ‬ viene messo al presente dopo la congiunzione ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬preferibilmente viene
tradotto come “se solo potesse vedere”:
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ِﻗﻔﹸﻮﺍ‬‫ﻯ ِﺇ ﹾﺫ ﻭ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [6:30] “e se vedessi [se solo potessi vedere] quando
verranno trattenuti dal Signore loro”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺕ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﹶﻏ‬‫ﻯ ِﺇ ِﺫ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [6:93] “e se vedessi [se solo potessi vedere]
quando gli iniqui sono nell’agonia della morte!”;
b) quando il verbo ‫ﺭﺃﹶﻯ‬ al passato della seconda persona (singolare o plurale) viene

preceduto dalla particella interrogativa ‫ ﹶﺃ‬e nello stesso tempo seguito da ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ , esso significa
“hai / avete mai pensato se ...”; esempi:
‫ﻢ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻛ ﹶﻔ‬ ‫ﻨ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﹶﺃ‬ [46:10] “avete mai pensato se [questo Corano]
fosse da Allah e [voi] intanto miscredete in esso?”,
458 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺭ ﹸﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌ ﹸﻜ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﺃ‬6:46] “cosa succederebbe se
prendesse Allah l’udito vostro e le viste vostre e timbrasse sui cuori vostri?”,

‫ﻮ ﹶﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ‬ ‫ﻼ‬ ‫ ﹰ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬: ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﹶﱠﻠﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻱ‬  ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻧﺼ‬‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺍ َﻷ‬‫ﻋ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺎِﺑ ِﺮ‬‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺟ‬‫ﻋ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻭ‬ , ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﻣﻀ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺻ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﺕ‬  ‫ﺖ ِﺇﺫﹶﺍ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻮﺑ‬‫ﻤ ﹾﻜﺘ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻴﺖ‬‫ﺻﻠﱠ‬  ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ ﹶﺃ‬: ‫ﻢ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬  ‫ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬
: ‫ﻨ ﹶﺔ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻞﹸ ﺍﹾﻟ‬‫ﺩﺧ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ﺌﹰﺎ‬‫ﺷﻴ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ِﺯ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ , ‫ﻡ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺖ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺣﺮ‬ ‫ﻭ‬ , ‫ﻼ ﹶﻝ‬ ‫ﺤﹶ‬  ‫ﺖ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺣﹶﻠ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ ((‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬))
‫ﻢ‬ ‫ﺴِﻠ‬
Da Abū ‘Abdullah Jābir bin ‘Abdullah al-Ansārī : un uomo chiese al

Messaggero di Allah , allora disse: “cosa penseresti se pregassi le [preghiere]


prescritte e digiunassi [nel mese di] Ramadān e legittimassi il lecito e proibissi
l’illecito, e non aggiungessi a quello niente, entrerei in Paradiso? disse: “si”. Lo ha
trasmesso Muslim;
dallo sharh:
‫ ﺃﺧﱪﱐ‬: ‫ ِﺑﻤﻌﲎ‬- ‫ﺃﺭﺃﻳﺖ‬
‫ ﻭﻫﻲ ﺍﻟﻔﺮﺍﺋﺾ ﺍﳋﻤﺲ ﻭﺍﳉﻤﻌﺔ‬, ‫ ِﺑﻤﻌﲎ ﺍﻟﻔﺮﺍﺋﺾ‬- ‫ﺻﻠﻴﺖ ﺍﳌﻜﺘﻮﺑﺎﺕ‬
‫ ﻭﻫﻮ ﺍﻟﺸﻬﺮ ﺍﻟﺬﻱ ﺑﲔ ﺷﻌﺒﺎﻥ ﻭﺷﻮﺍﻝ‬- ‫ﻭﺻﻤﺖ ﺭﻣﻀﺎﻥ‬
‫ ﺃﻱ ﻓﻌﻠﺘﻪ ﻣﻌﺘﻘﺪﹰﺍ ﺣﻠﻪ‬- ‫ﻭﺃﺣﻠﻠﺖ ﺍﳊﻼﻝ‬
‫ ﺃﻱ ﺍﺟﺘﻨﺒﺘﻪ ﻣﻌﺘﻘﺪﹰﺍ ﲢﺮﳝﻪ‬- ‫ﻭﺣﺮﻣﺖ ﺍﳊﺮﺍﻡ‬

46.7 La costruzione “wadda” + “law” + verbo

Di regola il verbo ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ “volere, desiderare, amare” viene seguito dalla congiunzione ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬
(invece di ‫ﻥ‬
‫ ) ﹶﺃ ﹾ‬e poi dal verbo in uno dei due seguenti tempi:
Capitolo 46: Il periodo ipotetico 459

a) da ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟ‬ ‫( ﺍﹾﻟ ِﻔ‬quando il verbo “volere” esprime un desiderio anteriore rispetto al
verbo nella proposizione subordinata introdotta da ‫ﻮ‬  ‫ ) ﹶﻟ‬come:
‫ﺮ ِﺟﻊ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺩ ﹶﻟ‬ ‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬voglio che [lui] torni”,
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻀﻠﱡﻮ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺏ ﹶﻟ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺕ ﻃﹶﺎِﺋ ﹶﻔ ﹲﺔ ِﻣ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ [3:69] “ha voluto un gruppo tra la gente del
Libro sviare voi”;

b) oppure da ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫( ﺍﹾﻟ ِﻔ‬quando il verbo “volere” esprime un desiderio posteriore
rispetto alla proposizione subordinata introdotta da ‫ﻮ‬  ‫) ﹶﻟ‬:
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ﻮﹾﺍ ﻣ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻭﹾﺍ ﹶﻟ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺩ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻤ‬‫ﺭ‬ [15:2] “quanto desidereranno coloro che
hanno miscreduto di essere stati musulmani!” (dove ‫ﺩ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ = “desidereranno” è posteriore
rispetto alla proposizione: ‫ﲔ‬  ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ﻮﺍ ﻣ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫“ = ﹶﻟ‬di essere stati musulmani [in precedenza]”
e dove la parola ‫ﺏ‬  ‫ ﺭ‬è seguita da ‫ﺪ ﹸﺓ‬ ‫ﺍِﺋ‬‫ﺎ ﺍﻟﺰ‬‫ ; ﻣ‬si rimanda al paragrafo 48.3).
460 Capitolo 46: Il periodo ipotetico

46.8 Un po’ di vocabolario

singolare/verbo plurale significato


“aspirare [‫ﻫـ‬ ‫ ﺑِـ‬a
( ‫ﻤﻊ‬ ‫ﻳ ﹾﻄ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﹶﻃ ِﻤ‬ _
qualcosa], cercare di
ottenere [qualcosa]”
(‫ﻂﹸ‬‫ﻳ ﹾﻘﻨ‬) ‫ﻂ‬
‫ﻨ ﹶ‬‫ ﹶﻗ‬, (‫ﻨﻂﹸ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬) ‫ﻂ‬
‫ﹶﻗِﻨ ﹶ‬ _ “scoraggiarsi, abbattersi,
disperare”
( ‫ﺨﻄﹸﺐ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺐ‬
 ‫ﺧ ﹶﻄ‬ _ “tenere (un sermone),
predicare”
“sermone, predica;
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺧ ﹾﻄ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ ﹶﻄ‬‫ﺧ‬ predica del venerdì per i
musulmani”
‫ﲔ‬
 ‫ﺧِﻨ‬ _
“nasalità”

‫ﹶﻗﻂﱡ‬ _
“mai (in frase negativa)”

‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺳ‬ _ (3ª forma) “viaggiare


verso”
( ‫ﻭ‬‫ﻐﺪ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺍ‬‫ﹶﻏﺪ‬ _
“partire di mattina”

‫ﲔ‬
 ‫ﺑ ِﻄ‬ ‫ﺑِﻄﺎ ﹲﻥ‬ “panciuto”

‫ﺺ‬
 ‫ﺧﻤِﻴ‬ ‫ﺹ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﺧﻤ‬ “affamato”

(‫ﺡ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻳﺮ‬ ) ‫ﺡ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ _
“tornare alla sera”
“fare un voto, una
( ‫ﻨﺬﹸﺭ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺭ‬ ‫ﻧ ﹶﺬ‬ _
promessa solenne;
giurare”
“sedersi; rimanere inerti”
( ‫ﺪ‬‫ﻳ ﹾﻘﻌ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﹶﻗ‬ _
nel Corano: “rimanere
inerti nel tempo del jihād”
Tab. 46.1
Capitolo 47: Protasi e apodosi 461

Capitolo 47

PROTASI E APODOSI

47.1 La protasi preceduta dalla apodosi

Nel linguaggio coranico a volte l’apodosi (‫ﺏ‬


 ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ )ﺍﹾﻟ‬precede la condizione o protasi
(‫ﻁ‬
‫ﺮ ﹸ‬ ‫ﺸ‬
 ‫)ﺍﻟ‬, soprattutto là dove il versetto è in rima con un altro versetto terminante con la
sillaba [ūna] oppure [īna] ; si riporta come esempio il versetto [29:41]:
‫ﻮﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﺕ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻜﺒ‬‫ﻌ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﺖ‬‫ﺒ‬‫ﺕ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﺒﻴ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ ِﺇﻥﱠ ﹶﺃ‬ “e invero la più fragile delle case è
la casa del ragno, se [soltanto] sapessero”.
Tale versetto fa rima con il versetto precedente [29:40]:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻈِﻠﻤ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬
 ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻦ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ِﻜ‬ “[…] ma a loro stessi fecero torto”.
In altre parole, tale costruzione grammaticale permette l’assonanza con altri versetti,
laddove essi terminano in una certa desinenza (per assonanza si intende una sorta di rima in
cui si ripetono le vocali finali). Si elencano alcuni esempi dal Corano dove shart viene
preceduta da jawāb:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﻟ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛ‬ ‫ﺳﹶﺄﻟﹸﻮﺍ ﹶﺃ‬ ‫ﹶﻓﭑ‬ [16:43] “allora domandate alla gente del
Ricordo [la Torà e il Vangelo], se non sapete”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺩِﻗ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎﺗ‬‫[ ﻫ‬2:111] “portate la prova vostra, se siete veritieri”,
‫ﺎ‬‫ﻋﹶﻠﻰ ﹶﻗ ﹾﻠِﺒﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹾﻄﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺒﺪِﻱ ِﺑ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﺘ‬‫ﺕ ﹶﻟ‬
 ‫ﺩ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ‬28:10] “invero [lei] avrebbe quasi rivelato
di lui, se non avessimo rafforzato il cuore suo”.
462 Capitolo 47: Protasi e apodosi

47.2 La protasi senza apodosi


Nel Corano a volte l’apodosi viene completamente omessa lasciando da sola la protasi
introdotta da ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ o ‫ﻮ‬ ‫ﹶﻟ‬ . Questo accade quando il contenuto dell’apodosi è ben chiaro,
pur rimanendo inespresso, come nei versetti [11:80] e [13:31]. Si osservi la seguente
Tabella 47.1 (vedere anche [2:38] nel paragrafo 46.4).

apodosi protasi

(sottinteso: “certamente mi
‫ﺷﺪِﻳ ٍﺪ‬ ‫ ﹾﻛ ٍﻦ‬‫ﻭ ﺁﻭِﻱ ِﺇﻟﹶﻰ ﺭ‬ ‫ﻮ ﹰﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ ﻗﹸ‬ ‫ﻮ ﹶﺃﻥﱠ ﻟِﻲ ِﺑ ﹸﻜ‬ ‫ﹶﻟ‬
opporrei a voi”) “se avessi contro di voi la forza o mi rifugiassi
presso un appoggio saldo”

‫ﺖ ِﺑ ِﻪ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻭ ﹸﻗ ﱢﻄ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﹶﺃ‬‫ﳉﺒ‬
ِ ‫ﺕ ِﺑ ِﻪ ﭐ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮﺀَﺍﻧﹰﺎ‬ ‫ﻮ ﹶﺃﻥﱠ ﻗﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬
(sottinteso: “sarebbe merito
di questo Corano”) ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑ ِﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭ ﻛﹸﱢﻠ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ﭐ َﻷ‬
“e se ci fosse un Corano che fossero spostate con
esso le montagne oppure fosse spaccata con esso
la terra o fossero fatti parlare con esso i morti”
Tab. 47.1

47.3 Il verbo all’imperativo nella protasi


Un’altra costruzione notevole nel Corano è la presenza del verbo all’imperativo nella
protasi, mentre nell’apodosi si ha il verbo in apocopato; si osservi il seguente schema
racchiuso nella Tabella 47.2:
apodosi protasi
(apocopato) ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬uscirò con te” (imperativo) ‫ﺮﺟِﻲ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹸﺍ‬esci”
Tab. 47.2
Tale costruzione è del significato: ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺟﺖ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ِﺇ ﹾﻥ‬se esci, uscirò con te”.
Esempi dal Corano:
‫ﺐ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬‫ﻭ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺎ ﹶﻏﺪ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹶﺃ‬ [12:12] “manda lui con noi domani, si divertirà e

giocherà” (dove nella protasi abbiamo ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﹶﺃ‬ , imperativo del verbo ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “mandare,
Capitolo 47: Protasi e apodosi 463

inviare”, della 4ª forma, mentre nell’apodosi si hanno due verbi in apocopato: ‫ﻊ‬
 ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ da ‫ﻊ‬ ‫ﺗ‬‫ﺭ‬
“divertirsi” e ‫ﺐ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ da ‫ﺐ‬
 ‫“ ﹶﻟ ِﻌ‬giocare”),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ ِﺪﻛﹸ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻑ ِﺑ‬ ِ ‫ﻬﺪِﻱ ﺃﹸﻭ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭﻓﹸﻮﺍ ِﺑ‬ ‫[ ﹶﺃ‬2:40] “mantenete il patto Mio, manterrò il patto vostro”,
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹸﻛ‬ ‫ﻭﻧِﻲ ﹶﺃ ﹾﺫ ﹸﻛ‬‫[ ﹶﻓﭑ ﹾﺫ ﹸﻛﺮ‬2:152] “dunque ricordate Me, [Io] ricorderò voi”,
‫ﺎ‬‫ﺳ ِﻮﻳ‬ ‫ﺍﻃﹰﺎ‬‫ﺻﺮ‬ ِ ‫ﻙ‬ ‫ﻫ ِﺪ‬ ‫ﻌﻨِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﺗِﺒ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬19:43] “allora seguimi, guiderò te sulla via diritta”,
‫ﺎ‬‫ﻴﻜﹸﻮﻧ‬‫ﺎ ِﻟ‬‫ﺍ ِﻣﻨ‬‫ﺖ ﹶﺃ ﹾﻗﺪ‬
 ‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺲ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﻭﭐ ِﻹ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻼﻧ‬
‫ﺿﱠ‬
 ‫ﻳ ِﻦ ﹶﺃ‬‫ﺎ ﭐﻟﱠ ﹶﺬ‬‫ﺎ ﹶﺃ ِﺭﻧ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﲔ‬
 ‫ﺳ ﹶﻔِﻠ‬ ‫ﻦ ﭐ َﻷ‬ ‫ِﻣ‬
[41:29] “e diranno coloro che hanno miscreduto: o Signore nostro! Fa’ vedere a noi
coloro che hanno sviato noi tra i jinn e gli uomini, metteremo loro sotto i piedi nostri
affinché [questi due gruppi] siano tra i più bassi [nell’Inferno]”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻦ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺳ ﹶﻔ ِﻞ ِﻣ‬ ‫ﺭ ِﻙ ﺍ َﻷ‬‫ ﻓِﻲ ﺍﻟﺪ‬: ‫ﲔ‬  ‫ﺳ ﹶﻔ ِﻠ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬,
‫ﺎ‬‫ﺟِﻨﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹶﻃﺒ‬ ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻂ‬ ‫ﺎِﻗ ﹾ‬‫ﺗﺴ‬ ‫ﺨﹶﻠ ِﺔ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻉ ﭐﻟ‬ ِ ‫ﺠ ﹾﺬ‬
ِ ‫ﻚ ِﺑ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻱ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺰ‬‫ﻭﻫ‬ [19:25] “e scuoti verso di te il
tronco della palma, farà cadere su di te datteri [freschi e maturi], appena colti”,
‫ﺍ‬‫ﺼﲑ‬
ِ ‫ﺑ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﺄ‬ ‫ﺟ ِﻪ ﹶﺃﺑِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻓﹶﺄﹾﻟﻘﹸﻮ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑ ﹶﻘﻤِﻴﺼِﻲ‬‫ﻫﺒ‬ ‫[ ﺍ ﹾﺫ‬12:93] “andate con questa tunica
mia e gettate essa sul viso del padre mio, diventerà vedente” (questo esempio è anche
riportato nel paragrafo 34.1); come ulteriore esempio si rimanda al versetto [12:54]
riportato nel capitolo 55.
Come dimostrano i versetti [12:12] e [12:93] , sia nella protasi che nell’apodosi possono
essere presenti più di un verbo.
Qui particolare attenzione meritano due verbi con la prima radicale debole ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﺫ‬ e ‫ﻉ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬ .
Entrambi verbi significano “lasciare, permettere” e vengono usati principalmente
nell’imperativo; ad esempio:
‫ﻙ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﻋ‬‫ﲏ ﹸﺃﺳ‬ ِ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ “permetti a me, aiuterò te” (dal senso: “permettimi di aiutarti”),
‫ﻢ‬ ‫ﻌ ﹸﻜ‬ ‫ﺘِﺒ‬‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻧ‬‫[ ﹶﺫﺭ‬48:15] “lasciateci, seguiremo voi”,
464 Capitolo 47: Protasi e apodosi

‫ﺽ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛ ﹾﻞ ﻓِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻫ‬‫[ ﹶﻓ ﹶﺬﺭ‬7:73] “allora lasciate essa mangiare nella terra di Allah”
(dove il pronome ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬si riferisce a ‫ﺎ ﹶﻗﺔﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫) ﻧ‬.
Come esercizio si propone la lettura del seguente hadīth e il suo sharh:

‫ﻣﹰﺎ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻳﻮ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻒ ﺍﻟ‬


 ‫ﺧ ﹾﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ ﹸﻛ‬:‫ﻤﺎ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻨﻬ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺪﻩ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻆ ﺍﻟ ﱠﻠ‬
ِ ‫ﺣ ِﻔ‬ ‫ ﺍ‬, ‫ﻚ‬
 ‫ﺤ ﹶﻔ ﹾﻈ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻆ ﺍﻟ ﱠﻠ‬
ِ ‫ﺣ ِﻔ‬ ‫ ﺍ‬: ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻚ ﹶﻛ ِﻠﻤ‬
 ‫ﻋ ﱢﻠﻤ‬ ‫ﻲ ﺃﹸ‬‫ ِﺇﻧ‬, ‫ﻼﻡ‬
‫ﺎ ﻏﹸ ﹶ‬‫ )) ﻳ‬: ‫ﻟِﻲ‬
‫ﻣ ﹶﺔ ﹶﻟ ِﻮ‬ ُ‫ﻢ ﹶﺃ ﱠﻥ ﺍﻷ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻭ ﺍ‬ , ‫ﻦ ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺘ ِﻌ‬‫ﺳ‬ ‫ﺖ ﻓﹶﺎ‬
 ‫ﻨ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ ِﺇﺫﹶﺍ ﺍ‬ , ‫ﻪ‬ ‫ﺳﹶﺄ ِﻝ ﺍﻟ ﱠﻠ‬ ‫ﺖ ﻓﹶﺎ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹾﻟ‬ ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬, ‫ﻚ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺠ‬
 ‫ﻪ ﹶﻟ‬ ‫ ﺍﻟ ﱠﻠ‬‫ﺒﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻛ‬ ‫ﻴ ٍﺊ ﹶﻗ‬ ‫ﺸ‬
‫ﻮﺍ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﻭ ﺇِﻥ ﺍ‬ , ‫ﻚ‬  ‫ﻙ ِﺇ ﱠﻻ ِﺑ‬ ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻔﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ٍﺊ ﹶﻟ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻙ ِﺑ‬ ‫ﻮ‬‫ﻨ ﹶﻔﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺟ‬ ‫ﺍ‬
‫ﻭ‬ ‫ﻼﻡ‬
‫ﺖ ﺍ َﻷ ﹾﻗ ﹶ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ ِﻓ‬‫ﻚ ﺭ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟ ﱠﻠ‬‫ﺒﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻛ‬ ‫ﻴ ٍﺊ ﹶﻗ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻙ ِﺇ ﱠﻻ ِﺑ‬ ‫ﻭ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ٍﺊ ﹶﻟ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻙ ِﺑ‬ ‫ﻭ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
‫ﺮ ِﻣ ِﺬ ﱡ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻒ‬
‫ﻱ‬  ‫ﺤ‬
‫ﺼ‬ ‫ﺖ ﺍﻟ‬
ِ ‫ﺟ ﱠﻔ‬
Da Abū al ‘Abbās ‘Abdullah bin ‘Abbās [che] disse: “ero dietro al Profeta un
giorno, ed [egli] disse a me: “o giovanotto! Invero io insegnerò a te delle parole:
custodisci [nella legge e nei limiti che ha prestabilito] Allah e [Egli] custodirà te [nella
tua religione, famiglia, ecc.]; custodisci Allah e troverai Egli di fronte a te; quando
chiedi, chiedi ad Allah e quando chiedi aiuto, chiedi aiuto ad Allah; e sappi che la
[intera] comunità se si riunisse per avvantaggiare te in qualcosa, non avvantaggerebbe
te tranne in qualcosa che ha già scritto esso Allah per te; e se si riunisse per nuocere a
te in qualcosa, non nuocerebbe a te tranne in qualcosa che ha già scritto esso Allah
contro te; sono state alzate le penne e si sono asciugate le pagine”. Lo ha trasmesso at-
Tirmidhī.
Sharh del hadīth:

: ‫ﺍﻟﺸﺮﺡ‬
‫ ﻭﺃﻳﹰﺎ ﻛﺎﻥ‬, ‫ ﻭﳛﺘﻤﻞ ﺃﻧﻪ ﳝﺸﻲ ﺧﻠﻔﻪ‬, ‫ﻗﻮﻟﻪ " ﻛﻨﺖ ﺧﻠﻒ ﺍﻟﻨﱯ " ﳛﺘﻤﻞ ﺃﻥ ﺭﺍﻛﺐ ﻣﻌﻪ‬
‫ﺬﻩ ﺍﻟﻮﺻﺎﻳﺎ ﺍﻟﻌﻈﻴﻤﺔ‬ ‫ﻓﺎﳌﻬﻢ ﺃﻧﻪ ﻭﺻﺎﻩ‬
‫ " ﺇﱐ ﺃﻋﻠﻤﻚ ﻛﻠﻤﺎﺕ " ﻗﺎﻝ ﺫﻟﻚ ﻣﻦ ﺃﺟﻞ ﺃﻥ ﻳﻨﺘﺒﻪ ﳍﺎ‬: ‫ﻗﺎﻝ‬
‫‪Capitolo 47: Protasi e apodosi‬‬ ‫‪465‬‬

‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻷﻭﱃ ‪ :‬ﻗﻮﻟﻪ " ﺍﺣﻔﻆ ﺍﷲ ﳛﻔﻈﻚ " ﻫﺬﻩ ﻛﻠﻤﺔ " ﺍﺣﻔﻆ ﺍﷲ " ﻳﻌﲏ ﺍﺣﻔﻆ ﺣﺪﻭﺩﻩ‬
‫ﻭﺷﺮﻳﻌﺘﻪ ﺑﻔﻌﻞ ﺃﻭﺍﻣﺮﻩ ﻭﺍﺟﺘﻨﺎﺏ ﻧﻮﺍﻫﻴﻪ ﳛﻔﻈﻚ ﰲ ﺩﻳﻨﻚ ﻭﺃﻫﻠﻚ ﻭﻣﺎﻟﻚ ﻭﻧﻔﺴﻚ ‪ ,‬ﻷﻥ ﺍﷲ‬
‫ﺳﺒﺤﺎﻧﻪ ﻭﺗﻌﺎﱃ ﳚﺰﻱ ﺍﶈﺴﻨﲔ ﺑﺈﺣﺴﺎ‪‬ﻢ‬
‫ﻭﻋ‪‬ﻠﻢ ﻣﻦ ﻫﺬﺍ ﺃﻥ ﻣﻦ ﱂ ﳛﻔﻆ ﺍﷲ ﻓﺈﻧﻪ ﻻ ﻳﺴﺘﺤﻖ ﺃﻥ ﳛﻔﻈﻪ ﺍﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ ‪ ,‬ﻭﰲ ﻫﺬﺍ‬
‫ﺍﻟﺘﺮﻏﻴﺐ ﻋﻠﻰ ﺣﻔﻆ ﺣﺪﻭﺩ ﺍﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ‬
‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻟﺜﺎﻧﻴﺔ ‪ :‬ﻗﺎﻝ " ﺍﺣﻔﻆ ﺍﷲ ﲡﺪﻩ ﺍﲡﺎﻫﻚ "ﻭﻧﻘﻮﻝ ﰲ ﻗﻮﻟﻪ " ﺍﺣﻔﻆ ﺍﷲ " ﻛﻤﺎ ﻗﻠﻨﺎ ﰲ‬
‫ﺍﻷﻭﱃ ‪ ,‬ﻭﻣﻌﲎ " ﲡﺪﻩ ﺍﲡﺎﻫﻚ " ﺃﻱ ﲡﺪﻩ ﺃﻣﺎﻣﻚ ﻳﺪﻟﻚ ﻋﻠﻰ ﻛﻞ ﺧﲑ ﻭﻳﻘﺮﺑﻚ ﺇﻟﻴﻪ‬
‫ﻭﻳﻬﺪﻳﻚ ﺇﻟﻴﻪ‬
‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ‪ :‬ﻗﻮﻟﻪ " ﺇﺫﺍ ﺳﺄﻟﺖ ﻓﺎﺳﺄﻝ ﺍﷲ " ﺇﺫﺍ ﺳﺄﻟﺖ ﺣﺎﺟﺔ ﻓﻼ ﺗﺴﺄﻝ ﺇﻻ ﺍﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ‬
‫ﻭﻻ ﺗﺴﺄﻝ ﺍﳌﺨﻠﻮﻕ ﺷﻴﺌﹰﺎ ‪ ,‬ﻭﺇﺫﺍ ﻗﹸﺪﺭ ﺃﻧﻚ ﺳﺄﻟﺖ ﺍﳌﺨﻠﻮﻕ ﻣﺎ ﻳﻘﺪﺭ ﻋﻠﻴﻪ ‪ ,‬ﻓﺎﻋﻠﻢ ﺃﻧﻪ ﺳﺒﺐ‬
‫ﻣﻦ ﺍﻷﺳﺒﺎﺏ ﻭﺃﻥ ﺍﳌﺴﺒﺐ ﻫﻮ ﺍﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ ﻓﺎﻋﺘﻤﺪ ﻋﻠﻰ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ‬
‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻟﺮﺍﺑﻌﺔ ‪ : :‬ﻗﻮﻟﻪ " ﻭﺇﺫﺍ ﺍﺳﺘﻌﻨﺖ ﻓﺎﺳﺘﻌﻦ ﺑﺎﷲ " ﻓﺈﺫﺍ ﺃﺭﺩﺕ ﺍﻟﻌﻮﻥ ﻭﻃﻠﺒﺖ ﺍﻟﻌﻮﻥ ﻣﻦ‬
‫ﺃﺣﺪ ﻓﻼ ﺗﻄﻠﺐ ﺇﻻ ﻣﻦ ﺍﷲ ‪ ,‬ﻷﻧﻪ ﻫﻮ ﺍﻟﺬﻱ ﺑﻴﺪﻩ ﻣﻠﻜﻮﺕ ﺍﻟﺴﻤﺎﻭﺍﺕ ﻭﺍﻷﺭﺽ ﻭﻫﻮ ﻳﻌﻴﻨﻚ‬
‫ﻕ ﻓﻴﻤﺎ ﻗﺪﺭ ﻋﻠﻴﻪ‬
‫ﺇﺫﺍ ﺷﺎﺀ ﻭﺇﺫﺍ ﺃﺧﻠﺼﺖ ﺍﻻﺳﺘﻌﺎﻧﺔ ﻭﺗﻮﻛﻠﺖ ﻋﻠﻴﻪ ﺃﻋﺎﻧﻚ ﻭﺇﺫﺍ ﺍﺳﺘﻌﻨﺖ ﲟﺨﻠﻮ ٍ‬
‫ﻓﺎﻋﺘﻘﺪ ﺃﻥ ﺳﺒﺐ ﻭﺃﻥ ﺍﷲ ﻫﻮ ﺍﻟﺬﻱ ﺳﺨﺮﻩ ﻟﻚ‬
‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﳋﺎﻣﺴﺔ ‪ : :‬ﻗﻮﻟﻪ " ﻭﺍﻋﻠﻢ ﺃﻥ ﺍﻷﻣﺔ ﻟﻮ ﺍﺟﺘﻤﻌﺖ ﻋﻠﻰ ﺃﻥ ﻳﻨﻔﻌﻮﻙ ﺑﺸﻲﺀ ﱂ ﻳﻨﻔﻌﻮﻙ‬
‫ﺇﻻ ﺑﺸﻲﺀ ﻗﺪ ﻛﺘﺒﻪ ﺍﷲ ﻟﻚ " ﺍﻷﻣﺔ ﻛﻠﻬﺎ ﻣﻦ ﺃﻭﳍﺎ ﺇﱃ ﺁﺧﺮﻫﺎ ﻟﻮ ﺍﺟﺘﻤﻌﺖ ﻋﻠﻰ ﺃﻥ ﻳﻨﻔﻌﻮﻙ‬
‫ﺑﺸﻲﺀ ﻟﻦ ﻳﻨﻔﻌﻮﻙ ﺇﻻ ﺑﺸﻲﺀ ﻗﺪ ﻛﺘﺒﻪ ﺍﷲ ﻟﻚ ﻭﻋﻠﻰ ﻫﺬﺍ ﻓﺈﻥ ﻧﻔﻊ ﺍﳋﻠﻖ ﺍﻟﺬﻱ ﻳﺄﰐ ﻟﻺﻧﺴﺎﻥ‬
‫ﻓﻬﻮ ﻣﻦ ﺍﷲ ﰲ ﺍﳊﻘﻴﻘﺔ ‪ ,‬ﻷﻧﻪ ﻫﻮ ﺍﻟﺬﻱ ﻛﺘﺒﻪ ﻟﻪ ﻭﻫﺬﺍ ﺣﺚ ﻟﻨﺎ ﻋﻠﻰ ﺃﻥ ﻧﻌﺘﻤﺪ ﻋﻠﻰ ﺍﷲ‬
‫ﺗﻌﺎﱃ ﻭﻧﻌﻠﻢ ‪ ,‬ﺃﻥ ﺍﻷﻣﺔ ﻻ ﳚﻠﺒﻮﻥ ﻟﻨﺎ ﺧﲑﹰﺍ ﺇﻻ ﺑﺈﺫﻥ ﺍﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ‬
466 Capitolo 47: Protasi e apodosi

‫ " ﻭﺇﻥ ﺍﺟﺘﻤﻌﻮﺍ ﻋﻠﻰ ﺃﻥ ﻳﻀﺮﻭﻙ ﺑﺸﻲﺀ ﱂ ﻳﻀﺮﻭﻙ ﺇﻻ ﺑﺸﻲﺀ ﻗﺪ ﻛﺘﺒﻪ‬: ‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻟﺴﺎﺩﺳﺔ‬
‫ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻚ " ﻭﻋﻠﻰ ﻫﺬﺍ ﻓﺈﻥ ﻧﺎﻟﻚ ﺿﺮﺭ ﻣﻦ ﺃﺣﺪ ﻓﺎﻋﻠﻢ ﺃﻥ ﺍﷲ ﻗﺪ ﻛﺘﺒﻪ ﻋﻠﻴﻚ ﻓﺎﺭﺽ ﺑﻘﻀﺎﺀ‬
‫ﻴﹶﺌ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﻴﹶﺌ ٍﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﺍ ُﺀ‬‫ﺟﺰ‬ ‫ﻭ‬ " ‫ﺍﷲ ﻭﺑﻘﺪﺭﻩ ﻭﻻ ﺣﺮﺝ ﺃﻥ ﲢﺎﻭﻝ ﺃﻥ ﺗﺪﻓﻊ ﺍﻟﻀﺮ ﻋﻨﻚ ﻷﻥ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ ﻗﺎﻝ‬
40/‫ﺎ " ﺍﻟﺸﻮﺭﻯ‬‫ِﻣﹾﺜﹸﻠﻬ‬
‫ " ﺭﻓﻌﺖ ﺍﻷﻗﻼﻡ ﻭﺟﻔﺖ ﺍﻟﺼﺤﻒ " ﻳﻌﲏ ﺃﻥ ﻣﺎ ﻛﺘﺒﻪ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ ﻗﺪ ﺍﻧﺘﻬﻰ‬: ‫ﺍﻟﻜﻠﻤﺔ ﺍﻟﺴﺎﺑﻌﺔ‬
‫ﻓﺎﻷﻗﻼﻡ ﺭﻓﻌﺖ ﻭﺍﻟﺼﺤﻒ ﺟﻔﺖ ﻭﻻ ﺗﺒﺪﻳﻞ ﻟﻜﻠﻤﺎﺕ ﺍﷲ‬

47.4 L’uso delle particelle “fa” e “la” nel periodo ipotetico

Nel periodo ipotetico la particella ‫ ﹶﻓـ‬viene adoperata per introdurre l’apodosi quando però
essa viene preceduta dalla protasi , e quando la protasi viene introdotta dalle congiunzioni
diverse dalla congiunzione ‫ﻮ‬
 ‫ ﹶﻟ‬.Tale ‫( ﻓﹶـ‬chiamata ‫ﺰﺍﺀ‬‫ ) ﻓﹶﺎ ُﺀ ﺍﹾﻟﺠ‬si trova in testa all’apodosi
ed è principalmente usata per svincolare il verbo della jawāb dall’influenza del verbo della
shart. Questa regola viene chiarita dai seguenti esempi:
‫ﱐ‬
ِ ‫ﻭﺭ‬‫ﺗﺰ‬ ‫ﻬ ﹾﻞ‬ ‫ﻭﻣﺎ ﹶﻓ‬‫ﺖ ﺭ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫“ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬se vieni a Roma, visiterai me?” (dove il verbo dell’apodosi è
svincolato dal verbo della protasi, ovvero la visita a Roma non dipende dal visitarmi o
meno),
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺤ‬
‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺩ‬ ‫“ ِﺇ ﹾﻥ‬se studierai, sarai promossa [all’esame]” (qui la ‫ ﻓﹶـ‬non compare
perché il verbo dell’apodosi è strettamente legato al verbo della protasi, in quanto in questo
esempio la promozione all’esame è strettamente legata all’aver studiato, e senza studio non
si ottiene la promozione).
In aggiunta, l’obbligo dell’uso della particella ‫ ﻓﹶـ‬, che introduce l’apodosi, si presenta nei
seguenti casi:
a) quando l’apodosi è proposizione nominale; esempi:
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺚ ﹶﻓِﺈﻧ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
ٍ ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺱ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫[ ﻳ‬22:5] “o uomini! Se
siete nel dubbio sulla Resurrezione, invero Noi creammo voi dalla terra”,
‫ﻮ ِﺭ‬‫ﺰ ِﻡ ﭐ ُﻷﻣ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﺘﻘﹸﻮﺍ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﹶﺫِﻟ‬‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺼِﺒﺮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ [3:186] “ma se pazienterete e temerete
[Allah], invero quello sarà un fattore determinante delle faccende”,
Capitolo 47: Protasi e apodosi 467

‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺟﻪ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻮﻟﱡﻮﺍ ﹶﻓﹶﺜ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻳ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬2:115] “allora ovunque vi girate, colà è il Volto di Allah”.

A volte, in caso di proposizione nominale, nell’apodosi invece di ‫ ﻓﹶـ‬possiamo trovare


‫ﺔ‬‫ﺎِﺋﻴ‬‫ ﺇِﺫﺍ ﺍﹾﻟ ﹸﻔﺠ‬, la “ idh imprevista” , come nel versetto [30:36]:
‫ﻨﻄﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻢ ِﺇﺫﹶﺍ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻴﹶﺌ ﹲﺔ ِﺑﻤ‬‫ﺳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ “ma se colpisce essi un male a causa
di quello che hanno anticipato le mani loro, ecco che essi disperano”.

Si noti che ‫ﺔ‬‫ﺠﺎِﺋﻴ‬


 ‫ ﺇِﺫﺍ ﺍﹾﻟﻔﹸ‬non può essere adoperata in caso di frase nominale di carattere
imperativo (come ‫ﻞ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻳ ﹲ‬‫ﻭ‬ ), né in caso di frase introdotta da una particella di negazione
(come ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬oppure ‫ ) ﹶﻻ‬o da ‫ ِﺇﻥﱠ‬. In tali circostanze può essere adoperata solo ‫ﻓﹶـ‬, come nel
versetto [22:5] (vedere sopra);
b) quando l’apodosi è una frase verbale con il verbo difettivo (ad esempio: ‫ﺲ‬
 ‫ ِﺑ ﹾﺌ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ِﻧ‬ ,

‫ﺴﻰ‬‫ﻋ‬, ‫ﺲ‬  ‫ﻴ‬ ‫ ﹶﻟ‬alcuni dei quali saranno incontrati nel capitolo 52):
‫ﺩﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﻳﻨ‬ ‫ﻰ ﺃﹶﻥ‬‫ﻌﺴ‬ ‫ﺢ ﹶﻓ‬ ‫ﻳﻜﹶﺎِﻓ‬ ‫“ ِﺇ ﹾﻥ‬se combatte, può darsi che ottiene lo scopo suo”;
c) quando l’apodosi è una frase verbale con il verbo che esprime desiderio, voglia,
comando, divieto (se invece il verbo nell’apodosi trasferisce l’idea di una promessa o
minaccia, l’uso della particella ‫ ﻓﹶـ‬diventa in quel caso facoltativo); esempio:

‫ﻮﻧِﻲ‬‫ﺗِﺒﻌ‬‫ﻪ ﹶﻓﭑ‬ ‫ﺤﺒﱡﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬


ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﺇِﻥ ﻛﹸﻨ‬3:31] “di’ : se amate Allah, seguitemi”;
d) quando l’apodosi è una frase verbale preceduta da ‫ﺳـ‬ , ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ , ‫ﺪ‬ ‫ ﹶﻗ‬, ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬oppure ‫ﻦ‬ ‫;ﹶﻟ‬
(ma con le particelle negative ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬e ‫ ﹶﻻ‬l’uso di ‫ ﻓﹶـ‬diventa facoltativo):
‫ﺎ‬‫ﻮﺍ ِﺑﻬ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﹶﻻ ﻳ‬‫ﺍ ﹸﻛ ﱠﻞ ﺁ‬‫ﺮﻭ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ [6:25] “e [anche] se vedessero ogni segno, non
crederebbero in esso”,
‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺥ ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﻕ ﹶﺃ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻕ ﹶﻓ ﹶﻘ‬
 ‫ﺴ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ [12:77] “se ruba, già ha rubato un fratello suo
prima [di lui]”,
‫ﻚ‬
 ‫ﺒِﻠ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺳ ﹲﻞ ِﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺪ ﻛﹸ ﱢﺬ‬ ‫ﻙ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﻮ‬‫ﹶﻓِﺈ ﹾﻥ ﹶﻛ ﱠﺬﺑ‬ [3:184] “allora se smentiscono te, già sono stati
smentiti i Messaggeri prima di te”,
468 Capitolo 47: Protasi e apodosi

‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﻀﺮﱡﻭ‬


 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻓﻠﹶﻦ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺇِﻥ‬ [5:42] “e se ti allontani da loro, non nuocerà a te
niente”;
e) quando l’apodosi è una frase introdotta da ‫ ِﺇﻥﱠ‬:
‫ﻢ‬ ‫ﻧﻨِﻲ ﹶﺃﻗﹸﻮ ﹸﻝ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺭﺃﹾﻳ ِﻲ ﹶﻓِﺈ‬ ‫ﺩ ﹾﰎ‬‫“ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃﺭ‬se volete la opinione mia, invero io dico a voi”;
f) quando nell’apodosi ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﻞ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬riporta al significato del passato (e non del presente):
‫ﺖ‬ِ ‫ﻤ‬ ‫ﻚ ﹶﻓ ﹶﻈﹶﻠ‬ ‫ﺖ ﺫِﻟ‬ ِ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺪ ﹶﻓ‬ ‫ﺖ ﹶﻗ‬
ِ ‫ﻨ‬‫“ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸ‬se hai fatto quello, sei stata ingiusta”,
‫ﺖ‬ ‫ﺪﹶﻗ‬ ‫ﺼ‬  ‫ ٍﻞ ﹶﻓ‬‫ﻦ ﻗﹸﺒ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻪ ﹸﻗﺪ‬ ‫ﺼ‬  ‫[ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﻗﻤِﻴ‬12:26] “se la tunica sua è stata strappata dal
davanti, allora [lei] ha detto la verità”.
È fondamentale sapere che ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬riporta anche il significato di “quando, nel momento in cui”

riferendosi nel suo significato strettamente al tempo. In tal caso ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬non deve essere confusa

con la congiunzione ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬che ha il significato della condizione “se, qualora”. Nelle frasi
come ‫ ﻫﺬﺍ‬‫ﻞ ﹶﻟﻪ‬ ‫ ﹸﻗ ﹾ‬‫ﻌﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱠ‬ ‫“ ﺇِﺫﺍ‬quando (nel momento in cui) parli con lui, di’ a lui
questo” e ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬
 ‫ﻢ ﻟِﻲ‬ ‫ﺳﱢﻠ‬ ‫ﺘﻪ‬‫ﺑ ﹾﻠ‬‫“ ﺇِﺫﺍ ﻗﹶﺎ‬quando incontri lui, saluta da parte mia lui” risulta ben
chiaro che ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬nel suo significato si riferisce al tempo. Se in tali esempi prevalesse il

significato di “se”, occorrerebbe in tal caso uso della particella ‫ ﻓﹶـ‬secondo le regole nel
47.4 c).
Si osservi:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻀﺒ‬ِ ‫ﺎ ﹶﻏ‬‫ﻭ ِﺇﺫﹶﺍ ﻣ‬ [42:37] “e quando si arrabbiano, essi perdonano”,
‫ﻩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻤ ِﺪ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺱ ]…[ ﹶﻓ‬
 ‫ﺢ ِﺑ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬  ‫ﺎ‬‫ﺖ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‬
[110:1-3] “quando viene il soccorso di Allah e la conquista e quando vedi la gente […],
allora glorifica con la lode del Signore tuo e chiedi perdono a Lui”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ ﻓﺘﺢ ﻣﻜﺔ ﰲ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻟﺜﺎﻣﻨﺔ ﺍﳍﺠﺮﻳﺔ‬: ‫ﺢ‬
 ‫ﺘ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬.
Capitolo 47: Protasi e apodosi 469

Nell’ultimo esempio ‫ ﹶﻓـ‬significa semplicemente “dunque, allora” e non deve essere


confusa con la ‫ﺰﺍﺀ‬‫ ﻓﹶﺎ ُﺀ ﺍﹾﻟﺠ‬, e lo stesso vale per ‫ ﹶﻓـ‬nel versetto [16:43] riportato
precedentemente nel paragrafo 47.1.

47.5 L’uso della particella “la”

La particella ‫ ﹶﻟـ‬introduce l’apodosi in caso di proposizione ipotetica con ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻟ‬:


‫ﺎ‬‫ﺟﻤِﻴﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺽ ﹸﻛﻠﱡ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻚ ﹶﻟﺂ‬
 ‫ﺭﱡﺑ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻮ ﺷ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [10:99] “e se volesse il Signore tuo,
crederebbero chi è sulla terra la totalità di essi, tutti”.
A volte ‫ ﹶﻟـ‬viene preceduta da ‫“ ﺇِﺫﹰﺍ‬dunque, in tal caso”:
‫ﻕ‬
ِ ‫ﻴ ﹶﺔ ﭐﻹِﻧﻔﹶﺎ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ ﹾﻜ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺑﻲ ِﺇﺫﹰﺍ ﹶﻟﹶﺄ‬‫ﺭ‬ ‫ﻤ ِﺔ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍِﺋ‬‫ﺧﺰ‬ ‫ﻤِﻠﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﺃﹶﻧ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ‬17:100] “di’: se voi
possedeste i magazzini della misericordia del Signore mio, in quel caso risparmiereste
[essi] per paura della spesa [di essi]”.

47.6 La omissione della particella “fa”

Quando la protasi viene preceduta dall’apodosi, non vengono usate le particelle ‫ ﻟﹶـ‬e ‫ﻓﹶـ‬
che introducono l’apodosi. Esse introducono l’apodosi solamente quando essa viene
preceduta dalla protasi. Si osservi il versetto riportato precedentemente:
‫ﺎ ِﺩﻗِﲔ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎﺗ‬‫ﻫ‬ [2:111] “portate la prova vostra se siete veritieri”.
Però se uno volesse dire in arabo: “se siete veritieri, portate la vostra prova” dovrebbe in tal
caso ricorrere all’uso della particella ‫ ﻓﹶـ‬rispettando la regola 47.4 c) :

‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺗﻮﺍ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺩﻗِﲔ ﹶﻓﻬ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬

47.7 Approfondimenti
In questo paragrafo si elencano alcune note sul periodo ipotetico.
a) Se la protasi viene preceduta dal giuramento, il verbo della protasi è di norma al passato
mentre il verbo della apodosi è in modo energico:
470 Capitolo 47: Protasi e apodosi

‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﻛﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻧ‬‫ﻨﻜﹸﻮ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺠ‬


 ‫ﻧ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇ ﹾﻥ‬ “per Allah! Se salverai noi, [certamente] saremo
tra i riconoscenti”.
b) Se il verbo della protasi è preceduto da ‫ﻻ‬
‫=( ِﺇ ﱠ‬ ‫) ِﺇ ﹾﻥ ﹶﻻ‬, esso è in apocopato; esempi:
‫ﲑ‬ ‫ﺩ ﹶﻛِﺒ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻓﺴ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﺘ‬‫ﻦ ِﻓ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫[ ِﺇﻻﱠ‬8:73] “se non fate esso, ci sarà sedizione
sulla terra e una corruzione grande”,
‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻩ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﻭ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ ‫[ ِﺇﻻﱠ‬9:40] “se non soccorrerete lui, già ha soccorso lui Allah”.
c) Se la protasi è una frase nominale (soggetto + predicato), il verbo della protasi è al
passato:
‫ﺮﻩ‬ ‫ﻙ ﹶﻓﭑ ِﺟ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫ﲔ ﭐ‬
 ‫ﺸ ِﺮ ِﻛ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ [9:6] “e se qualcuno dei politeisti chiede asilo
a te, ospitalo”.
d) Dopo ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ , dal significato “anche se”, deve seguire il verbo al passato, oppure il verbo
in apocopato:
‫ﻢ‬ ‫ﺘ ﹸﻜ‬‫ﺒ‬‫ﺠ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ .... ‫ﻮﺍ‬‫ﻨ ِﻜﺤ‬‫ﺗ‬ ‫[ ﹶﻻ‬2:221] “non sposate […] anche se piace a voi”.
e) Spesso nelle frasi nominali viene interposta la condizione:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘﺪ‬‫ﻬ‬ ‫ﻪ ﹶﻟﻤ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺎ ِﺇ ﹾﻥ ﺷ‬‫ﻭ ِﺇﻧ‬ [2:70] “e invero noi, se vuole Allah, saremo ben guidati”
(dove viene interposta la condizione ‫ﻪ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻥ ﺷ‬ ‫) ِﺇ ﹾ‬.
f) Quando nella protasi il primo verbo risulta in apocopato e viene seguito da un altro verbo
collegato con il primo tramite la congiunzione ‫ﻭ‬
 o‫ﻑ‬
 , il secondo verbo è in congiuntivo o
lo stesso in apocopato:
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻊ ﹶﺃ‬ ‫ﻳﻀِﻴ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫ﺮ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺘ ِﻖ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬‫ﻪ ﻣ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬12:90] “invero chi teme [Allah] e
pazienta, certamente Allah non spreca la ricompensa dei benefattori” (dove ‫ﺮ‬  ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻳ‬ è in
apocopato).
g) Se invece nell’apodosi il primo verbo è in apocopato e viene seguito da altri verbi
collegati con esso tramite la congiunzione ‫ﻭ‬ o ‫ﻑ‬
 , questi verbi sono in apocopato,
indicativo o (raramente) in congiuntivo:
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻌﺬﱢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ِﻟ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﻪ ﹶﻓ‬ ‫ﻢ ِﺑ ِﻪ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺒ ﹸﻜ‬‫ﺎ ِﺳ‬‫ﻳﺤ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺨﻔﹸﻮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﺴﻜﹸ‬
ِ ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﺎ ﻓِﻲ ﹶﺃ‬‫ﻭﺍ ﻣ‬‫ﺒﺪ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬
[2:284] “e se palesate quello che è in voi stessi o nascondete esso, conteggerà voi di esso
Capitolo 47: Protasi e apodosi 471

Allah, [Egli] perdonerà a chi vuole e castigherà chi vuole” (dove i verbi ‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﻳ‬ e ‫ﺏ‬
 ‫ﻌﺬﱢ‬ ‫ﻳ‬
sono in indicativo) .

47.8 Le proposizioni analoghe alle proposizioni ipotetiche


Esistono delle proposizioni analoghe alle proposizioni ipotetiche, ma introdotte da un certo
gruppo di vocaboli (come avverbi, pronomi, ecc.) che riportano al significato della
congiunzione ‫“ ِﺇ ﹾﻥ‬se”. Alcuni di questi vocaboli, quando appaiono nel periodo ipotetico,
hanno significato diverso dal solito; ad esempio il significato principale di ‫ﻦ‬
 ‫ﻣ‬ è “chi” ma
in questo caso esso prende il significato più generale di “chi, chiunque”. È da notare che il
periodo ipotetico con tali vocaboli segue le stesse regole del periodo con ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬, ma con la
preferenza per l’apocopato sia nella protasi che nella apodosi.
Sotto viene riportata la lista di tali vocaboli con degli esempi dal Corano e dalla Sunna:
a) ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ (chi, chiunque)
Esempi dal Corano:
‫ﺮﻩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﺭ ٍﺓ‬ ‫ﻤ ﹾﻞ ِﻣﹾﺜﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [99:8] “e chi avrà operato il peso di una pagliuzza di
male vedrà esso”,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻳﺘ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺢ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺻﹶﻠ‬
 ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻌ ِﺪ ﻇﹸ ﹾﻠ ِﻤ ِﻪ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺏ ِﻣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻦ ﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ‬5:39] “ma chiunque si pente dopo
la prevaricazione sua e rimedia [compiendo il bene], Allah indulgerà su di lui” (dove la
particella ‫ ﻓﹶـ‬introduce l’apodosi sotto le stesse regole elencate nel paragrafo 47.4 ),
‫ﺎ‬‫ﻣﺒِﻴﻨ‬ ‫ﻼ ﹰﻻ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﺿﻞﱠ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﻮﹶﻟﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺺ ﭐﻟﻠﱠ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [33:36] “e chi disobbedisce ad Allah e al
Messaggero Suo, certamente ha deviato con uno sviamento chiaro”,
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺎ ﹶﻓِﻠ‬‫ﺎِﻟﺤ‬‫ﻋ ِﻤ ﹶﻞ ﺻ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ [41:46] “chiunque opera il bene, è per se stesso”,
‫ﲔ‬ ‫ﻤ ِﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻣﹶﻠﹶﺄﻥﱠ‬ ‫ﻢ ﹶﻟﹶﺄ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺗِﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻟ‬7:18] “chiunque seguirà te tra di loro,
certamente riempirò l’Inferno di voi tutti” (esempio visto già nel paragrafo 10.1),
Esempio dalla Sunna:
‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻳ‬ ‫ﻣ‬ )) : ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﱯ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻋﻦ ﺍﻟ‬ ، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﰊ‬ ‫ﻋ‬
‫ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻭﺍﻩ‬‫ﺖ (( ﺭ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭ ِﻟ‬ ‫ﺮﹰﺍ ﹶﺃ‬‫ﺧﻴ‬ ‫ﻴ ﹸﻘ ﹾﻞ‬‫ﻮ ِﻡ ﺍﻵ ِﺧ ِﺮ ﹶﻓ ﹾﻠ‬ ‫ﻴ‬‫ﺍﻟ‬‫ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ِﻪ ﻭ‬
472 Capitolo 47: Protasi e apodosi

Da Abū Hurayra , dal Profeta , [che] disse: “chiunque crede in Allah e nel
Giorno Ultimo dica il bene oppure taccia”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī; per ulteriori
esempi vedere [23:7] riportato nel paragrafo 45.6 e [2:38] riportato nel paragrafo 46.4.
b) ‫ﺎ‬‫( ﻣ‬qualunque cosa, qualsiasi cosa)
‫ﻪ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﻌ ﹾﻞ ﹶﺃ ﹾﻓ‬ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬qualunque cosa [tu] faccia, farò essa [anche io]”;
c) ‫ﻰ‬‫( ﹶﺃﻧ‬comunque, in qualsiasi modo)

‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻰ ِﺷﹾﺌ‬‫ﻢ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﺮﹶﺛ ﹸﻜ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﹶﻓ ﹾﺄﺗ‬ [2:223] “allora venite al campo vostro in qualsiasi modo
volete”;
d) ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ =( ﹶﺃ‬‫ ﻣ‬+ ‫ﻦ‬
 ‫ﻳ‬‫ ﹶﺃ‬dovunque)
‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ ِﺭﻛﱡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻳ‬‫[ ﹶﺃ‬4:78] “ovunque sarete raggiungerà voi la morte”
(dove ‫ﻢ‬  ‫ ﹸﻛ‬+ ‫ﻙ‬ ‫ﺪ ِﺭ‬ ‫ﻳ‬ ← ‫ﻢ‬ ‫ﺪ ِﺭﻛﱡ‬ ‫ﻳ‬ );
e) ‫ﻴﺚﹸ‬ ‫ﺣ‬ (dovunque)
‫ﺮﻩ‬ ‫ﺷ ﹾﻄ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫﻜﹸ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻮﻟﱡﻮﺍ‬ ‫ﻢ ﹶﻓ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﻛﹸﻨ‬‫ﻴﺚﹸ ﻣ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ [2:144] “e dovunque siate girate i volti vostri

nella direzione di esso” (dove il pronome ‫ﻩ‬ si riferisce a ‫ﺮﺍﻡ‬‫ﺴﺠِﺪ ﭐﹾﻟﺤ‬


 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ e dove ‫ﺎ‬‫ﻣ‬
aggiunto a ‫ﻴﺚﹸ‬‫ﺣ‬ riporta il senso di indefinitezza);
f) ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻣ‬ (qualunque cosa)
‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻚ ِﺑﻤ‬
 ‫ ﹶﻟ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻓﻤ‬‫ﺎ ِﺑﻬ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺤ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ ٍﺔ ِﻟ‬‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ِﺑ ِﻪ ِﻣ‬‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻣ‬ [7:132] “qualunque cosa vieni a
noi con essa come segno per stregare noi con esso, noi non saremo a te credenti”
(il senso del versetto: “qualsiasi segno ci porti, noi non crederemo in esso”);
g) ‫ﺎ‬‫( ﹸﻛ ﱠﻠﻤ‬ogni volta che, tutte le volte che)
‫ﺎ‬‫ﻭﺍ ﻓِﻴﻬ‬‫ﺎ ﹸﺃﻋِﻴﺪ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺟ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺎ ﹶﺃﺭ‬‫[ ﹸﻛﱠﻠﻤ‬32:20] “ogni volta che vorranno uscire da
essa [la fiamma dell’Inferno], saranno fatti ritornare in essa;
Capitolo 47: Protasi e apodosi 473

h) ‫ﺎ‬‫ﻳﻤ‬‫ﺎ =( ﹶﺃ‬‫ ﻣ‬+ ‫ ﹶﺃﻱﱞ‬qualunque, qualsiasi).


La Tabella 47.3 mostra la declinazione di ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﱡﻳﻤ‬:

Nominativo ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﱡﻳﻤ‬
Accusativo ‫ﺎ‬‫ﻳﻤ‬‫ﹶﺃ‬
Genitivo ‫ﺎ‬‫ﻳﻤ‬‫ﹶﺃ‬
Tab. 47.3

‫ﻲ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺍ ﹶﻥ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻼ‬


‫ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﻴﺖ‬‫ﻀ‬
 ‫ﻴ ِﻦ ﹶﻗ‬‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺎ ﭐ َﻷ‬‫ﻳﻤ‬‫ﹶﺃ‬ [28:28] “qualunque dei due termini avrò

compiuto, non ci sarà impedimento verso di me” (in questo versetto ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃﱡﻳﻤ‬è in accusativo

perché insieme al nome nel duale costituisce ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ del verbo transitivo ‫ﻰ‬‫ﹶﻗﻀ‬
“compiere,completare” ; in [28:28] ‫ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬precede il verbo ma è sempre in accusativo).
Infine come esercizio si esegua l’analisi del periodo:
‫ﻦ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ ‫ﺪ ٍﺓ‬ ‫ﻴ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺝ ﻣ‬
ٍ ‫ﻭ‬‫ﺑﺮ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﺕ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ ِﺭﻛﱡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻳ‬‫ﹶﺃ‬
‫ﻙ‬ ‫ﻨ ِﺪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﻴﹶﺌ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ‬ ‫ﻨ ِﺪ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ِﻋ‬
[4:78] “ovunque siate raggiungerà voi la morte, anche se foste in castelli fortificati;
e se raggiunge loro un bene, dicono: “questo viene da Allah” e se colpisce loro un
male, dicono: “questo viene da te”
1- ‫ﺕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ ِﺭﻛﱡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺗﻜﹸﻮﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻳ‬‫( ﹶﺃ‬proposizione analoga alla proposizione ipotetica);
2 - ‫ﺪ ٍﺓ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺝ ﻣ‬
ٍ ‫ﻭ‬‫ﺑﺮ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻮ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ (la condizione introdotta da ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ “anche se” con l’apodosi
sottintesa: “vi raggiungerà la morte lo stesso”);
3 - ‫ﻨ ِﺪ ﭐﻟﻠﱠﻪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ (la protasi : ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ ;
l’apodosi: ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠﻪ‬ ِ ‫ﻨ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ; qui il verbo in apocopato: ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ , dal significato
“dicono”, introduce il discorso diretto che in questo caso è la proposizione nominale:
‫ﻨ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠﻪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ );
474 Capitolo 47: Protasi e apodosi

4- ‫ﻙ‬ ‫ﻨ ِﺪ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﻫ ِﺬ ِﻩ ِﻣ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﻴﹶﺌ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺼ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ (come nel punto 3).

47.9 Un po’ di vocabolario


singolare / verbo plurale significato

‫ﻯ‬‫ﺑﺪ‬‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “rendere palese, rivelare


qualcosa”

‫ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﹶﺃﻭ‬ _ “cercare ricovero, rifugio in” (vedere


il capitolo 55)
‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺳ‬ _ (2ª forma) “mettere in movimento,
smuovere”
‫ﺐ‬
 ‫ﺭ ﹶﻃ‬ _ sostantivo collettivo “datteri maturi,
freschi”
‫ﺟِﻨﻲﱞ‬ _
“appena colto, fresco (frutto)”

‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺠ‬ _
“di fronte”

( ‫ﻨ ﹶﻔﻊ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﻧ ﹶﻔ‬ _


“avvantaggiare”

( ‫ﺮﹶﻓﻊ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﺭﹶﻓ‬ _


“alzare, erigere”

(‫ﻒ‬
‫ﺠ ﱡ‬
ِ ‫ﻳ‬ ) ‫ﻒ‬
 ‫ﺟ‬ _
“asciugarsi”

‫ﺤ ﹶﻔ ﹲﺔ‬
‫ﺻ‬
 ‫ﻒ‬
 ‫ﺤ‬
‫ﺻ‬
 “pagina”

‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _


(10ª forma) “chiedere asilo”
(4ª forma) “dare rifugio
‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺟ‬ _
[ ‫ﻩ‬ a qualcuno]”
“torto, ingiustizia; inimicizia” (nel
‫ﺍ ﹲﻥ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ _ versetto [28:28] vale come sinonimo di
‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ “impedimento” )
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺻ‬ _ (4ª forma) “cogliere, colpire (una
disgrazia, un bene)”
‫ﺙ‬
‫ﺮ ﹲ‬ ‫ﺣ‬ _
“campo coltivato, orto”
Tab. 47.4
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 475

Capitolo 48

I VOCABOLI CHIAMATI “HURŪF ”

48.1 Generalità
Accanto ai due grandi gruppi fino a ora studiati (i nomi e i verbi), esiste un altro gruppo
chiamato “hurūf” ‫ﻭﻑ‬‫ﺣﺮ‬
 (letteralmente: lettere). Tale terzo gruppo racchiude tutte le parti
del discorso che non sono autonome, ovvero preposizioni, particelle, congiunzioni, le quali
da sole non portano nessuna informazione ma che servono per esprimere il rapporto tra i
nomi e i verbi. Alcune “hurūf” possono avere diversi significati in quanto svolgono varie
funzioni. Ad esempio la “harf” ‫ ﻟِـ‬può essere sia preposizione, ad esempio in: ‫ﺪ‬
ٍ ‫ﻮﹶﻟ‬ ‫( ِﻟ‬per un
ragazzo), che congiunzione ( ‫ﺒﺔﹸ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﹶﻟﺎ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻴ ﹾﻜﺘ‬‫( ِﻟ‬affinché scriva).
), ad esempio in:

Inoltre, ‫ ﻟِـ‬viene usata ad esempio per formare l’imperativo ( ‫ﺮ‬ ِ ‫ﻣ‬ ‫ﻡ ﺍﹾﻟﹶﺄ‬ ‫) ﹶﻟﺎ‬, tanto della terza
persona singolare ‫ﺐ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻴ ﹾﺬ‬‫( ِﻟ‬che vada!) che della prima plurale ‫ﺐ‬  ‫ﻫ‬ ‫ﻨ ﹾﺬ‬‫( ِﻟ‬andiamo!) .
Dunque il suo significato dipende dal contesto in cui si trova.

48.2 Hurūf
Questa è la lista di alcune “hurūf”:
‫ﻨ َﺪﻣَﺎ‬ ‫“ ِﻋ‬mentre”;
‫ﲔ‬
َ ‫“ ِﺣ‬al tempo di, nell’attimo in cui”:
476 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺼِﺒﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻭ ِﺣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺣ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻓ‬ [30:17] “dunque gloria ad Allah al tempo in
cui vi trovate di sera e al tempo in cui vi trovate di mattina”,
‫ﻛﹸﻮﺍ‬‫ﺘﺮ‬ ‫ )) ﹶﻻ َﺗ‬: ‫ ﻗﺎﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﱯ‬
 ‫ ﻋﻦ ﺍﻟﻨ‬، ‫ﻋﻦ ﺍﺑﻦ ﻋﻤﺮ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﻤﺎ‬
‫ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻭﺍﻩ‬‫ﻮ ﹶﻥ (( ﺭ‬‫ﲔ َﺗﻨَﺎﻣ‬
َ ‫ﻢ ِﺣ‬ ‫ﻮِﺗ ﹸﻜ‬‫ﺑﻴ‬ ‫ﺎ َﺭ ﻓِﻲ‬‫ﺍﻟﻨ‬

Da Ibn ‘Umar , dal Profeta [che] disse: “non lasciate il fuoco [acceso] nelle
case vostre nel momento in cui dormite”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī;
‫ﻴَﻨﻤَﺎ‬ ‫“ َﺑ‬mentre”:
‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻮ ٍﻡ ِﺇ ﹾﺫ ﹶﻃﹶﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻢ ﺫﹶﺍ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺱ ِﻋ‬
 ‫ﺟﻠﹸﻮ‬ ‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻤ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬

dal hadīth: “mentre noi eravamo seduti presso il Messaggero di Allah un certo
giorno, quando è apparso a noi un uomo”;
‫ﻰ‬‫“ َﺣﺘ‬finché” (seguita anche da ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬per rafforzare il significato):
‫ﻼﻣًﺎ‬
‫ﺎ ﹸﻏ ﹶ‬‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻟ ِﻘﻴ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻓﹶﭑﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ‬ [18:74] “allora procedettero finché incontrarono un
ragazzo”;
‫“ ِﺑﹶﺄ ﱠﻥ‬perché” (congiunzione):
‫ﺎ‬‫ﻰ ﹶﻟﻬ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫[ ِﺑﹶﺄﻥﱠ‬99:5] “perché il Signore Tuo ispirerà essa”;
‫“ ﹸﻛ ﱠﻠﻤَﺎ‬ogni volta che”:
‫ﺮ‬ ‫ﻧﺬِﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﺃﹶﻟ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻧ‬‫ﺰ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﹶﺄﹶﻟﻬ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻲ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺎ ﺃﹸﹾﻟ ِﻘ‬‫ﹸﻛﱠﻠﻤ‬ [67:8] “ogni volta che viene gettato
in essa [nella fiamma dell’Inferno] un gruppo, domanderanno a loro i guardiani di
essa: “forse non è venuto a voi un ammonitore?”;
‫ﻤﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ ﹶﻟ‬, ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻤ‬ “dopo che” (a volte tradotta anche come “quando”):

‫ﺡ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺧ ﹶﺬ ﭐ َﻷﹾﻟﻮ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﻀﺐ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﻰ ﭐﹾﻟ‬‫ﻮﺳ‬‫ﻦ ﻣ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺳ ﹶﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﻟﻤ‬ [7:154] “e quando si acquietò a Mūsā la
rabbia, prese le tavolette”,
‫ﺟ ِﻬ ِﻪ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻩ‬ ‫ ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﺎ‬‫ﺸﲑ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﺎ َﺀ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺟ‬‫[ ﹶﻓﹶﻠﻤ‬12:96] “allora quando arrivò l’annunciatore, gettò
essa [la tunica] sulla faccia sua”;
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 477

‫ﻢ‬ ‫ﹶﻛ‬ viene tradotta come “quanto”. ‫ﻢ‬


 ‫ ﹶﻛ‬è di due tipi:
1) usata nelle domande e chiamata ‫ﺔ‬‫ﻤﻴ‬
ِ ‫ﺳِﺘ ﹾﻔ َﻬ‬ ‫ ﺍ‬. Essa corrisponde in significato a ‫ﺪ ٍﺩ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻱ‬
 ‫; ﹶﺃ‬
in quel caso introduce il nome in accusativo singolare:
‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻼ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬
‫ ﹰ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quanti uomini ci sono in casa?”;
2) ‫ﺔ‬‫( َﺧَﺒ ِﺮﻳ‬usata nelle frasi indicative) ed è il sinonimo di ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻛﺜِﲑﹰﺍ ِﻣ‬e introduce il nome in
genitivo singolare o plurale fratto oppure viene seguito da ‫ﻦ‬  ‫ ِﻣ‬e il nome in genitivo;
esempi:
‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺠ ٍﺪ‬ ِ‫ﺴ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻛ‬quante moschee ho visto!”,
‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﻫﹶﻠ ﹾﻜﻨ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﹶﺃ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻛ‬ [7:4] “e quante borgate abbiamo distrutto esse”,
‫ﻴﹰﺄ‬‫ﺷ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻋﺘ‬ ‫ﺷﻔﹶﺎ‬ ‫ﻐﻨِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺕ ﹶﻻ‬ ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﻮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻚ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬
ٍ ‫ﻣﹶﻠ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻛ‬ [53:26] “e quanti angeli nei cieli
non gioverà l’intercessione loro nulla”;
‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬o, oppure”:
‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻮﺍ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻬﻮًﺍ ﭐﻧ ﹶﻔﻀ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﺭ ﹰﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﺗﺠ‬‫ﺭﹶﺃﻭ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [62:11] “e quando vedono commercio o svago, si
disperdono verso esso”,
‫ﺎ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺿﺤ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ﹰﺔ ﹶﺃ‬‫ﺸ‬
ِ ‫ﻋ‬ ‫ﺒﺜﹸﻮﺍ ِﺇﻟﱠﺎ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﻟ‬79:46] “non sono rimasti tranne una sera o una mattina”;
‫ﻡ‬ ‫“ ﹶﺃ‬o, oppure”:
‫ﻯ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻧﺼ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺩًﺍ ﹶﺃ‬‫ﻮﹾﺍ ﻫ‬‫ﻁ ﻛﹶﺎﻧ‬
‫ﺎ ﹶ‬‫ﺳﺒ‬ ‫ﻭﭐﻷ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻌﻘﹸﻮ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻭِﺇ‬ ‫ﺎﻋِﻴ ﹶﻞ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ﻭِﺇ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍﻫِﻴ‬‫ﺑﺮ‬‫ﺗﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ِﺇﻥﱠ ِﺇ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃ‬
[2:140] “oppure dite che Ibrāhīm, Ismā‘il, Ishaq, Ya‘qūb e le tribù erano Giudei o
Cristiani”;
‫“ ﹶﻛﻤَﺎ‬così come”:
‫ﺴ َﺪ ؛‬
َ‫ﳊ‬‫ﻢ ﻭَﺍ ﹶ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ )) ﺇﻳ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﱯ‬
 ‫ﻨ‬‫ ﺃ ﱠﻥ ﺍﻟ‬: ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ‬
(( ‫ﺐ‬
َ ‫ﺸ‬
 ‫ )) ﺍﻟﻌ‬: ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺐ (( ﹶﺃ‬
َ ‫ﳊ ﹶﻄ‬
‫ﺭ ﺍ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﺕ ﹶﻛﻤَﺎ ﺗَﺄ ﹸﻛ ﹸﻞ ﺍﻟﻨ‬
ِ ‫ﺴﻨَﺎ‬
َ‫ﳊ‬‫ﺴ َﺪ ﻳَﺄ ﹸﻛ ﹸﻞ ﺍ ﹶ‬
َ‫ﳊ‬‫ﻓﹶﺈ ﱠﻥ ﺍ ﹶ‬
‫ﻮ ﺩﺍﻭﺩ‬‫ﺭﻭﺍﻩ ﹶﺃﺑ‬
478 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

Da Abū Hurayra , il Profeta disse: “guardatevi dall’invidia! Invero


l’invidia divora le opere buone come divora il fuoco la legna” oppure disse: “l’erba”.
Lo ha trasmesso Abū Dāwūd.
‫“ ﻻﹶ… َﻭ ﹶﻻ‬non…e né”:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ ﭐﻟ‬‫ﺎِﺑﻖ‬‫ﻴ ﹸﻞ ﺳ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻙ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺪ ِﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‬‫ﺒﻐِﻲ ﹶﻟﻬ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻻ ﭐﻟﺸ‬36:40] “non il sole si addice
a esso che raggiunga la luna, né la notte è sopravanzante il giorno”,
‫ﺻﻠﱠﻰ‬
 ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 ‫ﻼ‬
‫[ ﹶﻓ ﹶ‬75:31] “allora non ha creduto né ha pregato”;
‫ﻣَﺎ… َﻭ ﹶﻻ‬ “non…e né”:

‫ )) ﻣَﺎ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﷲ‬


ُ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍ‬
 ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻦ ﺍﻟ‬‫ﻤﺎ ﻋ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻋ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﻲ ﺍ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮﺓ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﺃﹶﰊ‬ ‫ﺳﻌِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ‬‫ﻋ‬
‫ﻰ‬‫ َﺣﺘ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﻢ َﻭ ﹶﻻ َﺣﺰَﻥ َﻭ ﻻ ﹶﺃﺫﹰﻯ َﻭ ﹶﻻ ﹶﻏ‬ ‫ﺐ َﻭ ﹶﻻ َﻫ‬
ٍ ‫ﺻ‬
َ ‫ﺐ َﻭ ﹶﻻ َﻭ‬
ٍ ‫ﺼ‬
َ ‫ﻦ َﻧ‬ ‫ﺴ ِﻠ َﻢ ِﻣ‬
 ‫ﺐ ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻳﺼِﻴ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﻦ َﺧﻄﹶﺎﻳَﺎﻩ‬ ‫ﷲ ِﺑﻬَﺎ ِﻣ‬
‫ﻱ‬ ُ ‫ﻳﺸَﺎ ﹸﻛﻬَﺎ ِﺇ ﱠﻻ ﹶﻛ ﱠﻔ َﺮ ﺍ‬ ‫ﻮﻛﹶﺔ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺍﻟ‬

Da Abū Sa‘īd e Abū Hurayra dal Profeta [che] disse: “non colpisce il
musulmano affaticamento e né malattia cronica e né preoccupazione e né tristezza e
né danno e né afflizione, perfino la spina che viene punto con essa, tranne che ha
assolto Allah con essa dei peccati suoi”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.
‫ﻢ‬ ‫ﻣَﺎ … َﻭ ﹶﻟ‬ “non…e né”;

( ‫ﺎ ) ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ِﺇﻣ‬ …( ‫ﺎ ) ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫“ ِﺇﻣ‬o…oppure”:


‫ﲔ‬
 ‫ ﹾﻠ ِﻘ‬‫ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻧﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ ﺃﹶﻥ‬‫ﻭِﺇﻣ‬ ‫ﻲ‬ ‫ ﹾﻠ ِﻘ‬‫ﺎ ﺃﹶﻥ ﺗ‬‫ﻰ ِﺇﻣ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﹾﺍ ﻳ‬ [7:115] “dissero: o Mūsā, o getti
[tu] oppure saremo noi i gettatori”;
‫ﻭ‬ ‫ﺎ…ﹶﺃ‬‫ِﺇﻣ‬ “o…oppure”;

‫ﻡ‬ ‫“ ﹶﺃ …ﹶﺃ‬o…oppure” (nelle domande):


‫ﺏ‬ ِ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﺃ ﻳ‬16:59]
ِ ‫ﺍ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻪ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﺪﺳ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ ٍﻥ ﹶﺃ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻫ‬ ‫ﺴﻜﹸﻪ‬ “forse tiene esso con vergogna oppure
seppellisce esso nella terra?”;
‫ﻡ‬ ‫َﺳﻮَﺍﺀٌ ﺃﹶ… ﹶﺃ‬ “sia che…sia che…”, “è indifferente se…o…”:
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 479

‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻡ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻋﻨ‬ ‫ﺟ ِﺰ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺳﻮ‬ [14:21] “è indifferente per noi, se impazientiamo o
pazientiamo”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺗﻨ ِﺬ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻡ ﹶﻟ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﺃﹶﻧ ﹶﺬ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺍ ٌﺀ‬‫ﺳﻮ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬2:6] “in verità coloro
che miscredono è uguale per loro se hai ammonito essi o non hai ammonito essi, non
crederanno”;
‫ﻧﻤَﺎ‬‫ِﺇ‬ “soltanto”, viene chiamata ‫ﺼ ٍﺮ‬
 ‫ َﺣ‬‫ﺮﻑ‬ ‫َﺣ‬ “particella restrittiva”; essa sta sempre
all’inizio della frase mentre la parola alla quale essa si riferisce viene messa per maggiore
enfasi alla fine della frase; esempi:
‫ﻼﻍﹸ‬ ‫ﺒ ﹶ‬‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ﹶﻓِﺈ‬13:40] “allora soltanto è su di te la comunicazione”,
‫ﺍ ِﺀ‬‫ﺕ ِﻟ ﹾﻠ ﹸﻔ ﹶﻘﺮ‬
 ‫ﺪﻗﹶﺎ‬ ‫ﺼ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﻧﻤ‬‫“ ِﺇ‬le elemosine sono solo per i poveri”,
‫ﻬ ِﺰﺋﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺤﻦ‬  ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫“ ِﺇ‬noi siamo soltanto degli schernitori”;
‫َﺑ ﹾﻞ‬ “invece, anzi, al contrario”, questa congiunzione si oppone alla frase precedente
affermativa o con la negazione ma anche al comando o divieto; esempi:

‫ﻢ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠﻪ ِﺑﻜﹸ ﹾﻔ ِﺮ ِﻫ‬‫ﻢ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻌ‬ ‫ﻞ ﹶﻟ‬‫ﻒ ﺑ‬


 ‫ﺎ ﹸﻏ ﹾﻠ‬‫ﺑﻨ‬‫ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﹾﺍ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ [2:88] “e dissero: i cuori nostri sono
incirconcisi, anzi, ha maledetto essi Allah per la miscredenza loro”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻢ ﻛﹶﺎ ِﺫِﺑ‬ ‫ ﹸﻜ‬‫ﻧ ﹸﻈﻨ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ ‫ﻀ ٍﻞ‬
 ‫ﺎ ﻣِﻦ ﹶﻓ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻯ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﻧﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [11:27] “e non vediamo per voi su di noi
alcun favore, anzi! Consideriamo voi dei bugiardi” (da questa regola facilmente risulta
che ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬in questo versetto è particella di negazione e non pronome interrogativo “cosa”);

a volte il significato di ‫ﻞ‬


‫ﺑ ﹾ‬ può essere rafforzato dalla particella ‫ ﹶﻻ‬, come nella frase:
‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺮ ﻭ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻔﹰﺎ‬‫ﺷﻐ‬ ‫ﺩﻧِﻲ‬ ‫ﺍ‬‫ﺑ ﹾﻞ ﺯ‬ ‫ﻚ ﹶﻻ‬
ِ ‫ﺮﺗ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ “e non ho abbandonato te, anzi! Hanno
aumentato in me l’amore separazione e distanza” (dal senso: separazione e distanza
hanno aumentato in me l’amore);
‫“ َﺑﻠﹶﻰ‬sì” (affermazione a una frase negativa):
‫ﺑﻠﹶﻰ‬ ‫ﻢ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺮ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﺴﺖ‬
 ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬7:172] “non sono il Signore vostro? Dissero: si”.
Dal hadīth riportato da at-Tirmidhī:
480 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

 ‫ﺭ َﻭ ِﺓ َﺳﻨَﺎ ِﻣ ِﻪ ؟(( ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﻮ ِﺩ ِﻩ َﻭ ِﺫ‬‫ﻣ ِﺮ َﻭ َﻋﻤ‬ ‫ﺱ ﺍﹾﻟﹶﺄ‬


‫ﻮ ﹶﻝ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻠﹶﻰ ﻳ‬ : ‫ﺖ‬ ِ ‫ َﻙ ِﺑ َﺮﹾﺃ‬‫ﺧِﺒﺮ‬ ‫ )) ﹶﺃ ﹶﻻ ﺃﹸ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﹸﺛﻢ‬
(( ‫ﺩ‬ ‫ﺠﻬَﺎ‬
ِ ‫ﺭ َﻭﺓﹸ َﺳﻨَﺎ ِﻣ ِﻪ ﺍﹾﻟ‬ ‫ َﻭ ِﺫ‬، ‫ﻼﺓﹸ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ َﻭ َﻋﻤ‬، ‫ﻼﻡ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﻣ ِﺮ ﺍﹾﻟِﺈ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ‬‫ )) َﺭﹾﺃﺱ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬. ‫ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬
“…poi disse: “forse non informo te dell’essenza della questione, del pilastro suo e del
vertice suo?” Dissi: “si o Messaggero di Allah”, disse: “l’essenza della questione è la
sottomissione [ad Allah], e il pilastro suo è la preghiera e il vertice suo è il
combattimento [sulla via di Allah]…”;
‫ﻼ‬
‫“ ﹶﻛ ﱠ‬niente affatto”:
‫ﻢ‬ ‫ﻴﺘِﻴ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﺍﹾﻟ‬‫ﺗ ﹾﻜ ِﺮﻣ‬ ‫ﻞ ﻻ‬‫ﻧ ِﻦ ﹶﻛﻼﱠ ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﻲ ﹶﺃﻫ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬‫[ ﹶﻓ‬89:16-17] “allora dice: il Signore mio ha
umiliato me, niente affatto! Anzi, non onorate l’orfano”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫[ ﹶﻛﻼﱠ‬102:3] “niente affatto, saprete!”;
‫ﻂ‬
‫“ ﹶﻓ ﹶﻘ ﹾ‬soltanto”:
‫ﻤﻞﹸ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ِﻌ ﹾﻠ ِﻢ‬‫ﻤﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ِﻌ ﹾﻠ ِﻢ ﹶﻓﻘﹶﻂ‬‫ﻤﻊ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺎ ِﻥ ﹶﻟ‬‫ﺍﻥﹸ ﭐ ِﻹِﻳﻤ‬‫“ ﻣِﻴﺰ‬il peso della fede non è
la raccolta della sapienza soltanto, ma la somma della sapienza e l’azione in base a
essa”;
‫ﺑﻤَﺎ‬‫ﺭ‬ “forse, probabilmente; spesso”:
‫ﺍ ِﺭ‬‫ﺪ ﻓِﻲ ﭐﻟﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻤ‬‫ﺭ‬ “forse Muhammad è in casa”,
‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ َﺀﻧِﻲ‬‫ﺎ ﺟ‬‫ﺑﻤ‬‫ﺭ‬ “spesso è venuto da me Muhammad”;
‫ﻓﹶـ‬ il suo significato principale è “e; allora; però, invece”; ‫ﻓﹶـ‬ può significare anche
“ebbene” o addirittura non essere tradotta esprimendo nel suo significato una pausa, e tale
significato riguarda specialmente i casi in cui ‫ﻓﹶـ‬ è attaccata al predicato della frase
nominale, o viene dopo una frase relativa:
‫ﺱ‬‫ﺪﺭ‬ ‫ﻴ‬‫ﺎ ِﻫﻞﹸ ﹶﻓ‬‫“ ﺍﹾﻟﺠ‬l’ignorante, ebbene, studierà”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻓ‬ ‫ﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫“ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬coloro che spendono sul sentiero di
Allah sono tra i devoti”.
Essa significa anche “poi, perciò, quindi” quando introduce una seconda proposizione che
completa il significato di quella precedente. Le due proposizioni sono in rapporto di
“causa-effetto”:
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 481

‫ﺪ ﹶﻓﹶﺄﻃﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺠ‬


 ‫ﺳ‬ (del significato: ‫ﺩ‬ ‫ﺠﻮ‬
 ‫ﻭ ﹶﺃﻃﹶﺎ ﹶﻝ ﺍﻟﺴ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ ) “si è prosternato e quindi ha
allungato [la prosternazione]”;
‫ﻓﹶـ‬ può indicare il cambiamento del soggetto nella frase o tra due frasi. Questo accade
soprattutto quando i soggetti, non essendo espressi, vengono dedotti dal contesto:
‫ﺳﻮ ﹸﻝ‬‫ﺖ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﻟﺮ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬disse: chi sei? e disse [l’altro]: il messaggero”.
Esempi dal Corano:
‫ﺪﻭًﺍ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻐﻴًﺎ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ﹸﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻢ ِﻓ‬ ‫ﻌﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ﺮ ﹶﻓﹶﺄ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺒﻨِﻲ ِﺇ‬‫ﺎ ِﺑ‬‫ﺯﻧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﺟ‬ [10:90] “e facemmo
attraversare ai figli di Israele il mare; inseguì loro il Faraone e le armate sue per
accanimento e ostilità”.
La ‫ ﻓﹶـ‬che regge il verbo al congiuntivo (quindi dal significato “affinché, in modo che”),
nel ruolo di congiunzione, di norma è preceduta o dal verbo all’imperativo, o da una frase
interrogativa o negativa, oppure una frase che esprime un desiderio:
‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﺮ ﹶﻟﻨ‬ ‫ ﭐ ﹾﻏ ِﻔ‬‫ﻬﻢ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬o Allah perdonaci affinché entriamo in Paradiso”,
‫ﻕ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬ ‫ﺘ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹲﻝ ﹶﻓ‬‫ﻚ ﻣ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﻟ‬ “hai un patrimonio affinché [tu] elargisca [di esso]?”,
‫ﻌﹰﺎ‬‫ﻲ ﻣ‬ ‫ﺼﱢﻠ‬  ‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻨِﻲ ﹶﻓﻨ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫“ ِﻟ‬perché non vieni da me affinché preghiamo insieme?”,
‫ﻕ‬
ِ ‫ﻮ‬‫ﺐ ﺇِﱃ ﭐﻟﺴ‬  ‫ﻫ‬ ‫ ﹶﻓﹶﺄ ﹾﺫ‬‫ﺴﻦ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺲ‬ ‫ﺖ ﭐﻟﻄﱠ ﹾﻘ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ﹶﻟ‬magari il tempo migliorasse affinché io vada
al mercato”; per ulteriori esempi si rimanda alla pagina 313.
‫ﺎ …ﻓﹶـ‬‫“ ﹶﺃﻣ‬quanto a…”:
‫ﺤ ِﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻛ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺖ ِﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻨ ﹸﺔ ﹶﻓﻜﹶﺎ‬‫ﺴﻔِﻴ‬
 ‫ﺎ ﭐﻟ‬‫ﹶﺃﻣ‬ [18:79] “quanto alla nave, [essa]
apparteneva ai poveri che lavoravano sul mare”,
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﺆ ِﻣ‬ ‫ﻩ ﻣ‬ ‫ﺍ‬‫ﺑﻮ‬‫ ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃ‬‫ﻼﻡ‬
‫ ﹶ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟﻐ‬‫ﻭﹶﺃﻣ‬ [18:80] “quanto al ragazzo, erano i genitori suoi
credenti”,
‫ﻨ ِﺔ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﻴ ِﻦ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻤ‬ ‫ﻳﺘِﻴ‬ ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻣ‬ ‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫ﺭ ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ِﻟﻐ‬ ‫ﺍ‬‫ﺠﺪ‬
ِ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻭﹶﺃﻣ‬ [18:82] “e quanto al muro, apparteneva a
due ragazzi orfani nella città”;
‫ﻢ‬ ‫ﹸﺛ‬ “poi”:

‫ﺒﺒًﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ ﹶﺃ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬18:92] “poi seguì una via”;


482 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

‫ﻳ ﹶﻜﹶﺄ ﱠﻥ‬‫َﻭ‬ “non sai che” ( ‫ﻳ ﹶﻜﹶﺄﻥﱠ‬‫ﻭ‬ è uguale in significato alla espressione: ‫ﺮ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶﻟ‬oppure
‫ﻢ ﹶﺃﻥﱠ‬ ‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻚ ﺍ‬  ‫ﻳﹶﻠ‬‫ﻭ‬ dove ‫ﻚ‬  ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ è la forma accorciata di ‫ﻚ‬  ‫ﻳﹶﻠ‬‫ﻭ‬ : riportato da
‫ﻦ ﻛﹶﺜﻴِﺮ‬‫ﺗ ﹾﻔﺴِﲑ ﺍﺑ‬ ‫ﺼﺮ‬  ‫ﺘ‬‫ﺨ‬ ‫) ﻣ‬:
‫ﻳ ﹾﻘ ِﺪﺭ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﺩ ِﻩ‬‫ﻦ ِﻋﺒ‬ ‫ﺎ ُﺀ ِﻣ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻕ ِﻟ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻂﹸ ﭐﻟ‬‫ﺒﺴ‬‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻳ ﹶﻜﹶﺄﻥﱠ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭ‬ [28:82] “non sai che Allah elargisce
la provvigione a chi vuole dei servi Suoi e restringe [essa]”;
‫“ َﻙ‬come” (introduce il nome in genitivo):
‫ﻴﻜﹸﻮ ﹸﻥ‬‫ ﻛﹸﻦ ﹶﻓ‬‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﺏ ِﺛ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ ﻣِﻦ‬‫ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻪ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻤﹶﺜ ِﻞ ﺁ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻛ‬ ‫ﻰ ﻋِﻨ‬‫ﻣﹶﺜ ﹶﻞ ﻋِﻴﺴ‬ ‫ِﺇﻥﱠ‬ [3:59] “invero
l’esempio di ‘Isā presso Allah è come l’esempio di Adam: ha creato lui dalla terra, poi
disse a lui: “sii!” ed [egli] è”,
‫ﺙ‬
ِ ‫ﺒﺜﹸﻮ‬‫ﻤ‬ ‫ﺵ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺱ ﹶﻛﭑﹾﻟ ﹶﻔﺮ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [101:4] “il Giorno in cui sarà la gente come le
farfalle disperse”,
‫ﺵ‬
ِ ‫ﻨﻔﹸﻮ‬‫ﻬ ِﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﹶﻛﭑﹾﻟ ِﻌ‬‫ﺠﺒ‬
ِ ‫ﺗﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﻭ‬ [101:5] “e saranno le montagne come la lana
cardata”;
per ulteriore esempio vedere il versetto [2:19] nel paragrafo 6.6.
‫ ﹶﻛﹶﺄ ﹾﻥ‬, ‫“ ﹶﻛﹶﺄ ﱠﻥ‬come se” (dove ‫ ﹶﻛﹶﺄﻥﱠ‬richiede il nome in accusativo):
‫ﻨ ِﻜﺒِﻲ‬‫ﻤ‬ ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ ﹶﺃ‬: ‫ﻤﺎ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺑ ِﻦ ﻋ‬‫ﻦ ﺍ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺎﺭِﻱ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺮ َﺳﺒِﻴ ٍﻞ‬ ‫ﻭ ﻋَﺎِﺑ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﻚ ﹶﻏﺮِﻳﺐ‬
َ ‫ﻧ‬‫ﻧﻴَﺎ ﹶﻛﹶﺄ‬‫ﺪ‬ ‫ﻦ ﻓِﻲ ﺍﻟ‬ ‫ )) ﹸﻛ‬: ‫ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬

Da Ibn ‘Umar disse: prese il Messaggero di Allah la spalla mia e disse:


“sii nella vita terrena come se tu fossi un forestiero o un attraversante di via
[viandante]”. Lo ha trasmesso al-Bukhārī.
‫“ َﻭ ِﺇ ﱠﻻ‬altrimenti”;
‫“ ﺇِﻱ‬sì” (sempre seguito dal giuramento):
‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫“ ﺇِﻱ‬si, per Allah!”,
‫ﺤﻖﱞ‬  ‫ﻪ ﹶﻟ‬ ‫ﻲ ِﺇﻧ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﺇِﻱ‬10:53] “di’: si, per Signore mio! Certamente esso è la verità;
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 483

‫ﻚ‬
َ ‫ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ “così”:

‫ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﻟ‬‫ﻢ ﺁﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺒﻴ‬‫ﻳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ [2:242] “così chiarisce Allah a voi i versetti
Suoi affinché ragionate”;
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫“ ﺩ‬di fronte a” (sinonimo della parola ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫) ﹶﺃﻣ‬:
(( ‫ﹶﺎ ِﺣﺠَﺎﺏ‬‫ﻭ‬‫ﺲ ﺩ‬
َ ‫ﻴ‬ ‫ ﹶﻟ‬‫ﻧﻪ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻛﹶﺎﻓِﺮﹰﺍ ﹶﻓِﺈ‬ ‫ﻋ َﻮ ﹶﺓ ﺍﹾﻟ َﻤ ﹾﻈﻠﹸﻮ ِﻡ َﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ َﺩ‬‫)) ِﺍ‬
dal hadīth: “temete l’invocazione dell’oppresso, anche se fosse un miscredente, perché
in verità non c’è davanti a essa uno schermo”;
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺩ‬ significa anche “altro, diverso da, oltre” (sinonimo della parola ‫ﺮ‬
 ‫ﻴ‬‫) ﹶﻏ‬:
‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ﹶﺫِﻟ‬‫ﻼ ﺩ‬
‫ﻤ ﹰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻟﻪ‬‫ﻮﺻ‬‫ﻳﻐ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﲔ‬
ِ ‫ﺎ ِﻃ‬‫ﺸﻴ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [21:82] “e tra i diavoli
c’erano quelli che si tuffavano per lui e compivano un lavoro diverso da quello”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ﹶﺫِﻟ‬‫ﻋﺬﹶﺍﺑًﺎ ﺩ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻦ ﹶﻇﹶﻠﻤ‬ ‫ﻭِﺇﻥﱠ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬ [52:47] “e in verità per coloro che agiscono
iniquamente c’è un castigo oltre quello”;
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ ﺩ‬preceduta dalla preposizione ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬significa “senza, escluso”; esempi:
‫ﺼ ٍﲑ‬
ِ ‫ﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻭ ِﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻣِﻦ‬‫ﻦ ﺩ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫[ ﻣ‬2:107] “non avete escluso Allah [nessun]
protettore ne soccorritore”,
‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻨ ﹶﻔ‬‫ﺎ ﹶﻻ ﻳ‬‫ﻭ ِﻥ ﭐﻟﱠﻠ ِﻪ ﻣ‬‫ﻮ ﻣِﻦ ﺩ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬ ‫[ ﹶﺃ‬6:71] “forse invocheremo escluso Allah ciò
che non giova noi e non nuoce a noi?”;
‫ﹶﺃ ﹶﻻ‬ ha diversi significati e diverse funzioni nella frase:

1) ‫ﻻ‬
‫ ﹶﺃ ﹶ‬può introdurre una frase interrogativa , e in tal caso significa “forse non”; esempi:
‫ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ‬37:91] “forse non mangiate?”;
2) ‫ﻻ‬ ‫ ﹶﺃ ﹶ‬nelle frasi affermative significa “certamente, in verità” ed è spesso rafforzata da ‫ِﺇﻥﱠ‬
oppure ‫ﻭ ِﺇﻥﱠ‬  ; si osservino i seguenti esempi:
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺴ ﹶﻔﻬ‬
 ‫ﻢ ﭐﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫[ ﹶﺃ ﹶﻻ ِﺇ‬2:13] “in verità loro sono gli stupidi”,
(( ‫ﻪ‬ ‫ ﹸﻛﱡﻠ‬‫ﺴﺪ‬
َ‫ﺠ‬َ ‫ﺢ ﺍﹾﻟ‬
َ ‫ﺻ ﹶﻠ‬
َ ‫ﺖ‬
 ‫ﺤ‬
َ ‫ﺻ ﹶﻠ‬
َ ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬,‫ﻀ َﻐ ﹰﺔ‬
 ‫ﺴ ٍﺪ ﻣ‬
َ ‫)) ﹶﺃ ﹶﻻ َﻭ ِﺇ ﱠﻥ ﻓِﻲ َﺟ‬
484 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

dal hadīth: “in verità nel corpo c’è un grumo di sangue [cuore], quando [esso] è buono,
è buono il corpo tutto esso”;

3) ‫ﹶﺃ ﹶﻻ‬ può anche precedere un verbo all’imperativo, un giuramento oppure un verbo al
passato con valore del presente congiuntivo italiano (quando viene espresso un augurio); in
questi casi ‫ﹶﺃ ﹶﻻ‬ non viene tradotta in quanto ha valore puramente rafforzativo
(ovvero rafforza l’ordine, il giuramento o l’augurio):
‫ﻭﺍ‬‫ﺠﺪ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﺎ ﹸﺍ‬‫“ ﹶﺃ ﹶﻻ ﻳ‬prosternatevi!” (dove la particella ‫ﺎ‬‫ ﻳ‬rafforza il comando),
‫ﻚ‬
 ‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺢ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺒ‬‫“ ﹶﺃ ﹶﻻ ﹶﻗ‬che imbruttisca Allah il viso tuo!”;
‫ ﺑِـ‬,َ‫ ﻭ‬, ‫ﺗَـ‬ (tutte del significato “per”) vengono chiamate le particelle del giuramento e
introducono il nome in genitivo; ad esempio:
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺭِﻗ‬‫ﺎ ﺳ‬‫ﺎ ﹸﻛﻨ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺪ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ ﹾﻔ‬‫ﺎ ِﻟﻨ‬‫ﺎ ِﺟﹾﺌﻨ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋِﻠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ‬‫[ ﹶﻗﺎﻟﹸﻮﺍ ﺗ‬12:73] “dissero: per
Allah! Certamente sapete che non siamo venuti per corrompere sulla terra e non
siamo dei ladri”,
‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻙ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺪ ﺁﹶﺛ‬ ‫ﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻟ ﹶﻘ‬‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﺗ‬12:91] “dissero: per Allah! Invero ha prescelto te Allah
su di noi!”,
‫ﻮ ٍﺩ‬‫ﺸﻬ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﻫ ٍﺪ‬‫ﻭﺷ‬ [85:3] “per il testimone e il testimoniato”; per ulteriori esempi si
rimanda al paragrafo 4.2.
Il giuramento può essere espresso anche dal verbo ‫ﻢ ِﺑـ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﺃ ﹾﻗ‬dal significato “giurare su”:
‫ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺴﻢ‬
ِ ‫“ ﺃﹸ ﹾﻗ‬giuro su Allah!”.
Si osservi che nei seguenti versetti la particella della negazione si riferisce a qualcosa di
precedente, e dunque il vero significato è “no! (non è come dite!), giuro su”:
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻴ‬‫ ِﺑ‬‫ﺴﻢ‬
ِ ‫[ ﹶﻻ ﺃﹸ ﹾﻗ‬75:1] “no! Giuro sul giorno della resurrezione”,
‫ﺒﹶﻠ ِﺪ‬‫ﻬﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﺴﻢ‬ ِ ‫[ ﹶﻻ ﺃﹸ ﹾﻗ‬90:1] “no! Giuro su questa contrada”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺼﺮ‬ ِ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ ِﺑﻤ‬‫ﺴﻢ‬ ِ ‫[ ﻓﹶﻼ ﺃﹸ ﹾﻗ‬69:38] “no! Giuro per quello che vedete”;
‫ِﺇ ﹾﺫ‬ dal significato principale “quando”:
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 485

‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻌ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ِﻟ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺳﹶﻠ‬ ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬ ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﺭﺑ‬ ‫ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟﻪ‬ [2:131] “quando disse a lui il Signore
suo: sottomettiti! disse: mi sono sottomesso al Signore dei mondi”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺕ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﹶﻏ‬‫ﻯ ِﺇ ِﺫ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬‫ﺗﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [6:93] “e se potessi vedere quando gli iniqui
sono nell’agonia della morte”;
‫ ِﺇ ﹾﺫ‬all’inizio del versetto quando segue ‫ﻭ‬ , riporta al significato di “e ricorda quando”; si
osservi:
‫ﺎ ٍﻝ‬‫ﺻ ﹾﻠﺼ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﺸﺮًﺍ ِﻣ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻲ ﺧ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ِﺇﻧ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻚ ِﻟ ﹾﻠ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [15:28] “e [ricorda] quando disse il
Signore tuo agli Angeli: invero Io creerò un uomo di argilla secca” (esempio riportato
nel capitolo 53),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﲔ ﻣِﻴﺜﹶﺎﹶﻗ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻨِﺒ‬‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺧ ﹾﺬﻧ‬ ‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃ‬ [33:7] “e [ricorda] quando accettammo dai profeti il patto
loro”,
‫ﻴﹶﻠ ﹰﺔ‬‫ﲔ ﹶﻟ‬
 ‫ﺑ ِﻌ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻭ‬ [2:51] “e [ricorda] quando abbiamo fissato per Mūsā
quaranta notti” (per i numeri si rimanda al capitolo 54);
quando invece ‫ ِﺇ ﹾﺫ‬segue ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ , ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ ﹶﻗ‬, essa significa:
“prima che” ( ‫ﺫ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ِﺇ ﹾ‬‫) ﹶﻗ‬, “dopo che” ( ْ‫ﺪ ﺇِﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ).
Si noti che ‫ﻥ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ ﹾ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ = ‫ﺪ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ e ‫ﺒ ﹶﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺒ ﹶﻞ ِﺇ ﹾﺫ = ﹶﻗ‬‫ ; ﹶﻗ‬esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺍ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﺪ ِﺇ ﹾﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻮﻣًﺎ‬ ‫ﻀﻞﱠ ﹶﻗ‬ ِ ‫ﻪ ِﻟﻴ‬ ‫ﺎ ﹶﻛﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [9:115] “e non è da Allah sviare un popolo
dopo che ha guidato esso”;
di solito ‫ ِﺇ ﹾﺫ‬è seguita dal verbo al passato e raramente dal verbo al presente oppure dalla
frase nominale.
‫ِﺇﺫﹶﺍ‬ significa “quando”; di solito viene seguita dal verbo al passato:

‫ﺕ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ُﺀ ﭐﻧ ﹶﻔ ﹶﻄ‬‫ﺴﻤ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﻟ‬82:1] “quando il cielo si spaccherà”;


il significato di ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬può essere rafforzato da ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬che la segue:

‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻀﺒ‬


ِ ‫ﺎ ﹶﻏ‬‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﻣ‬ [42:37] “e quando si arrabbiano, essi perdonano”;
486 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

quando ‫ ِﺇﺫﹶﺍ‬viene seguita da un sostantivo o da un pronome di norma acquista un significato


di “ecco!, guarda!”; esempi:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌ ِﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻖ ِﻣ‬ ‫ﻢ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺤﻜﹸ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻮِﻟ ِﻪ ِﻟ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﻭِﺇ ﹶﺫﺍ‬ [24:48] “e quando
vengono chiamati ad Allah e il Messaggero Suo affinché giudichi tra di loro, ecco che
un gruppo tra di essi sono coloro che si allontanano”,
‫ﻳ ﹾﺄِﻓﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻒ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻙ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ِﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﹾﻟ ِﻖ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [7:117] “e ispirammo a
Mūsā: getta il bastone tuo! Ed ecco che esso ghermisce quello che inventano!”;
‫ﺪ‬ ‫ﹶﻗ‬ che viene principalmente usata con il verbo del passato:
a) per affermare che l’azione espressa dal verbo è stata compiuta
- nel momento in cui si parla (“ora, adesso”) ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺖ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺪ ِﺑ‬ ‫ﹶﻗ‬ “[adesso] ho venduto la
casa”;
- da poco (“appena”) ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ﹶﺃﻗﹶﺎ‬ ‫ﹶﻗ‬ “ha appena compiuto la preghiera”,

‫ﻼ ﹸﺓ‬
‫ ﹶ‬‫ﺖ ﭐﻟﺼ‬
ِ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ ﻗﹶﺎ‬ ‫( ﹶﻗ‬una frase della iqāma) “[appena] è entrata la preghiera”;
- definitivamente (“già, ormai”) ‫ﺕ‬  ‫ﺎ‬‫ﺪ ﻣ‬ ‫ﻩ ﹶﻗ‬ ‫ﻮ‬‫ﺻ ﹶﻞ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃﺑ‬
 ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﻣ‬ ‫ﻨ‬‫“ ِﻋ‬quando è arrivato, il
padre suo era [già] morto”;
b) per accentuare un’azione compiuta in opposizione a certe circostanze (“e invece”)
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺪ ﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﺎﻟِﻤﹰﺎ‬‫“ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﺳ‬era sano e invece è morto”;
o in accordo con le aspettative (“proprio, infatti, appunto”) ‫ﺎﺀُﻭﺍ‬‫ﺟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻢ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻣﺠِﻴﹶﺌ‬ ‫ﻮ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﹸﻛﻦ‬
“speravamo nella venuta loro e infatti sono venuti”;
ma anche un’azione avvenuta e che prima sembrava dubbia (“in realtà, proprio”)
‫ﺎ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ﺪ ﹶﻛ‬ ‫ﺎﹶﻟ ﹰﺔ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﺐ ِﺭﺳ‬
 ‫ﻳ ﹾﻜﺘ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺘ ِﻈﺮ‬‫ﻧ‬‫ﺖ ﹶﺃ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ﹸﻛ‬aspettavo che scrivesse una lettera e in realtà
scrisse essa”.
Esempi dal Corano:

‫ﻲ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ ِﻣ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ ِﻦ ﹶﻗ‬‫ﻩ ﻓِﻲ ﭐﻟﺪ‬ ‫ﺍ‬‫[ ﹶﻻ ِﺇ ﹾﻛﺮ‬2:256] “non c’è costrizione nella religione,
ormai è diventata chiara la rettitudine dalla trasgressione”,
‫ﻮِﺛﻘﹰﺎ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ﺪ ﹶﺃ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﺃﺑ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬12:80] “forse non sapete che il padre vostro
già ha preso da voi un patto?”,
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 487

‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﺃﺧِﻲ ﹶﻗ‬‫ﻒ ﻭ‬


 ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﻧ‬ [12:90] “disse: io sono Yūsuf e questo è il
fratello mio, [infatti] ha elargito Allah su di noi”,
‫ﺒ ٍﺪ‬‫ﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﹶﻛ‬‫ﺎ ﭐﻹِﻧﺴ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺪ‬ ‫[ ﹶﻟ ﹶﻘ‬90:4] “invero abbiamo creato l’uomo nella afflizione”.
Invece quando ‫ﺪ‬  ‫ ﹶﻗ‬precede il verbo al presente implica il significato di incertezza e viene
tradotta come “forse”:
‫ﺎﻣﹰﺎ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹸﻥ ِﺇﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﹶﻗ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ “chi è questo uomo? Sarà un imām.”
‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻤ‬ “ancora non” (in tal caso la parola è composta da ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬e la cosiddetta ‫ﻮ َﻣ ِﺔ‬‫ﻳﻤ‬‫ﺪ‬ ‫ﻣَﺎ ﺍﻟ‬
dunque non deve essere confusa con ‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻤ‬del significato “quando”); questa negazione
introduce il verbo in apocopato; esempio:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻳﺬﹸﻭﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻟﻤ‬38:8] “ancora non hanno assaggiato la punizione Mia” (dove ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬
sta per ‫ﻋﺬﹶﺍﺑِﻲ‬
 ).
‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻤ‬possiede il significato di “tranne”, come sinonimo di ‫ ; ِﺇﻻﱠ‬esempi:
‫ﻴﺎ‬‫ﻧ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻉ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻚ ﹶﻟﻤ‬
 ‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛﻞﱡ ﹶﺫِﻟ‬ [43:35] “non è tutto quello tranne godimento della
vita terrena” (dove ‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻤ‬è ‫“ ﺃﺩﺍﺓ ﺍﺳﺘﺜﻨﺎﺀ‬particella di eccezione”),

‫ﻆ‬
‫ﺎِﻓ ﹲ‬‫ﺎ ﺣ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺲ ﹶﻟﻤ‬ ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫[ ﺇِﻥ ﹸﻛﻞﱡ‬86:4] “non c’è ogni anima, tranne che su di essa è un
custode”.
Infine ‫ﺎ‬‫ﹶﻟﻤ‬ può avere funzione di avverbio di tempo ( ‫ﻣﺎﻥ‬‫ ﺍﻟﺰ‬‫ﺮﻑ‬ ‫ﹶﻇ‬ ), e significare
“ancora”:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻀﺮ‬
‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺪ‬ ‫ﻊ ﹶﻟ‬ ‫ﺟﻤِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛ ﱞﻞ ﹶﻟﻤ‬ [36:32] “e certamente tutti, ancora tutti, presso di
Noi saranno portati”.

48.3 I diversi significati di “mā” e “man”

Esistono molteplici significati per le due parole ‫ﻦ‬


 ‫ َﻣ‬e ‫ َﻣﺎ‬, esposti di seguente.
1) ‫ﻴ ﹸﺔ‬‫ﺳِﺘ ﹾﻔﻬﺎ ِﻣ‬
 ‫ﺍ ِﻻ‬ ‫ ﻣﺎ‬è del carattere interrogativo, significa “cosa? ”.
488 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

Esempi dal Corano:


‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﹶﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬‫ﻢ ﹶﻻ ﺗ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﻭﻣ‬ [4:75] “e cosa avete [che] non combattete sul sentiero
di Allah?”,
‫ﻳ ِﻦ‬‫ ﭐﻟﺪ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻙ ﻣ‬ ‫ﺍ‬‫ﺩﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ [82:17] “e cosa fa sapere a te cosa è il Giorno della
Religione?”;
2) ‫ﻴ ﹸﺔ‬‫ﻃ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺍﻟ‬ ‫ ﻣَﺎ‬introduce la condizione; si rimanda al paragrafo 47.8).
3) ‫ﻣَﺎ ﺍﻟﻜﹶﺎ ﱠﻓ ﹸﺔ‬ è del carattere pleonastico e viene attaccata a ‫ﻌﻞﱠ‬ ‫ ﹶﻟ‬,‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻜ‬,‫ ﹶﻛﹶﺄﻥﱠ‬,‫ ﹶﺃﻥﱠ‬,‫ِﺇﻥﱠ‬,
‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ ;ﹶﻟ‬in quel caso il nome non viene più messo in accusativo ma in nominativo.
Esempi dal Corano:
‫ﻮﹲﺓ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ِﺇ‬49:10] “certamente i credenti sono fratelli”,
‫ﺲ‬
 ‫ﺠ‬  ‫ﻧ‬ ‫ﺸ ِﺮﻛﹸﻮ ﹶﻥ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻮﺍ ِﺇ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬9:28] “o coloro che credono, certamente
[sappiate che] i politeisti sono un’impurità”,
‫ﺪ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻩ ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺇﻻ‬ ‫ﻫ ﹸﻜ‬ ‫ﺎ ِﺇ ﹶﻻ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻰ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻮﺣ‬‫[ ﻳ‬18 :110] “è stato rivelato a me che il dio vostro è un
Dio Unico”.

4) ‫ﻴﺔﹸ‬‫ﺑﻬَﺎ ِﻣ‬‫ﻣَﺎ ﺍ ِﻹ‬ segue un nome in stato indefinito, rendendo ancora più vago il suo
significato; esempi:
‫ﻣﺎ‬ ‫ﺖ‬ٍ ‫ﻭ ﹾﻗ‬ ‫“ ِﻓﻲ‬in un certo istante”,
‫ﻪ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺘﻘِﻲ ِﺇ ﹾﻥ ﺷ‬‫ﻨ ﹾﻠ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﹰﺎ ﻣ‬‫ﻳﻮ‬ “un giorno ci incontreremo, se vuole Allah”;
5) ‫ﻴ ﹸﺔ‬‫ﺰﻣَﺎِﻧ‬ ‫ﻣَﺎ ﺍﻟ‬ si riferisce al tempo, in italiano viene sentita come “tutto il tempo che,
finché”; esempi:
‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﻛﹶﺎ ِﺓ ﻣ‬ ‫ﻭ ﭐﻟ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﺎﻧِﻲ ﺑِﭑﻟ‬‫ﻭﺻ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ [19:31] “e ha imposto a me la preghiera e la
decima finché sarò vivo”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻋ ﱢﺬﺑ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ﺃﹸ‬‫ﻴ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬finché disubbidisci a me punirò te”,
‫ﲔ‬
ٍ ‫ﻣﻜﹶﺎ ٍﻥ ﹶﺃ ِﻣ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ‬‫ﺎ ﹸﻛﻨ‬‫ﻑ ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﺨ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non abbiamo paura finché siamo in un posto sicuro”,
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 489

‫ )) ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﻠﹼ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺲ‬
ٍ ‫ﻧ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻚ َﻭ‬
َ ‫ﻨ‬ ‫ﻚ َﻋﻠﹶﻰ ﻣَﺎ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬
َ ‫ ﹶﻟ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ ﹶﻏ ﹶﻔ‬، ‫ﻮَﺗﻨِﻲ‬ ‫ﻮَﺗﻨِﻲ َﻭ َﺭ َﺟ‬ ‫ﻚ ﻣَﺎ َﺩ َﻋ‬
َ ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬، ‫ﺑ َﻦ ﺁ َﺩ َﻡ‬‫ ﻳَﺎ ﭐ‬: ‫ﻪ َﺗﻌَﺎﻟﹶﻰ‬ ‫ﭐﻟ ﱠﻠ‬
َ ‫ ﹶﻟ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ ﹶﻏ ﹶﻔ‬، ‫ﺮَﺗﻨِﻲ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺳَﺘ‬ ‫ﻢ ﭐ‬ ‫ﺴﻤَﺎ ِﺀ ﹸﺛ‬
‫ ﻳَﺎ‬. ‫ﻚ‬  ‫ﻚ َﻋﻨَﺎ ﹶﻥ ﺍﻟ‬
َ ‫ﻮﺑ‬‫ﺖ ﹸﺫﻧ‬
 ‫ﻮ َﺑ ﹶﻠ َﻐ‬ ‫ ﹶﻟ‬، ‫ﺑ َﻦ ﺁ َﺩ َﻡ‬‫ ﻳَﺎ ﭐ‬. ‫ﹶﻻ ﹸﺃﺑَﺎﻟِﻲ‬
‫ﻚ‬
َ ‫ﻴﺘ‬ ‫ ﹶﻟﹶﺄَﺗ‬، ‫ﺌﹰﺎ‬‫ ﺑِﻲ َﺷﻴ‬‫ﺸ ِﺮﻙ‬
 ‫ﻢ ﹶﻟﻘِﻴَﺘﻨِﻲ ﹶﻻ ﺗ‬ ‫ﺽ َﺧﻄﹶﺎﻳَﺎ ﹸﺛ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺏ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ﻴَﺘﻨِﻲ ِﺑ ﹸﻘﺮَﺍ‬ ‫ﻮ ﹶﺃَﺗ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
َ ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬، ‫ﺑ َﻦ ﺁ َﺩ َﻡ‬‫ﭐ‬
‫ﺮ ِﻣ ِﺬﻱ‬ ‫ﺘ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬ (( ‫ﻐ ِﻔ َﺮ ﹰﺓ‬ ‫ِﺑ ﹸﻘﺮَﺍِﺑﻬَﺎ َﻣ‬

Da Anas [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah dire: “dice Allah


Esaltato: o figlio di Adam! In verità tu finché invochi Me e implori Me [Io] perdono a
te ciò che è a te [come peccati] e non ne tengo conto. o figlio di Adam! Se
raggiungessero i peccati tuoi le nubi del cielo poi chiedessi perdono a Me, perdonerei a
te; o figlio di Adam! In verità se venissi a Me con la quantità della terra in peccati, poi
trovassi Me mentre non associ a Me niente, verrei da te con la quantità di essa in
perdono”. Lo ha trasmesso at-Tirmidhī.
Quando invece ‫ﻴﺔﹸ‬‫ﺰﻣَﺎِﻧ‬ ‫ ﻣَﺎ ﺍﻟ‬viene seguita da ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻟ‬ e dal verbo in apocopato, essa significa
“finché non, fintanto che non”; esempi:
‫ﻫﻦ‬ ‫ﻮ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺎﺀ ﻣ‬‫ﻨﺴ‬‫ ﭐﻟ‬‫ﻢ‬‫ﻢ ﺇِﻥ ﹶﻃﻠﱠ ﹾﻘﺘ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ ‫[ ﹶﻻ‬2:236] “non ci sarà colpa su di voi se
divorzierete le donne finché ancora non avete toccato esse”;
6) ‫ﻣَﺎ ﺍﻟﺰَﺍِﺋ َﺪﺓﹸ‬ viene aggiunta ad alcune parole come le preposizioni, le congiunzioni, gli
avverbi, ecc.; esempi:
‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﺀ ِﺇﺫﹶﺍ ﻣ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﻳ ﹾﺄ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [2:282] “e che non rifiutino i testimoni quando vengono
chiamati”,
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻟ‬ ‫ﻤ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻓِﺒﻤ‬ [3:159] “per misericordia di Allah sei stato tenero con
loro”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸ ﹸﻜﺮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻼ ﻣ‬
‫ [ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬7:10] “poco ringraziate”;
come ulteriore esempio vedere [15:2] nel paragrafo 46.7.
7) ‫ﺻﻮﻟ ﹸﺔ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ ﻣﺎ ﺍﹾﻟ َﻤ‬corrisponde al pronome relativo dal significato “quello che”; esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﺲ ﻟِﻲ ِﺑ ِﻪ ِﻋ ﹾﻠ‬  ‫ﻴ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻚ ﻣ‬
 ‫ﺳﹶﺄﹶﻟ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬
 ‫ﻮ ﹸﺫ ِﺑ‬‫ﻲ ﹶﺃﻋ‬‫ﺏ ِﺇﻧ‬
 ‫ﺭ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬11:47] “disse: o Signore mio!
Invero io mi rifugio in Te dal chiederTi ciò che non è a me di esso conoscenza”,
490 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻨﻌ‬‫ﺼ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﱠﻠ‬ [29:45] “e Allah sa ciò che operate”;
8) ‫ﻨﺎ ِﻓﻴ ﹸﺔ‬‫ ﻣﺎ ﺍﻟ‬corrisponde alla particella della negazione:
‫ﺎ ﹰﻻ‬‫ﺧﺒ‬ ‫ﻢ ِﺇﻻﱠ‬ ‫ﻭ ﹸﻛ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺎ ﺯ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻮﺍ ﻓِﻴ ﹸﻜ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﹶﻟ‬9:47] “se fossero usciti con voi, non avrebbero
aumentato voi tranne che in confusione”;
9) "‫ﺲ‬ َ ‫ﻴ‬ ‫ﺒ َﻬ ﹸﺔ ِﺑـ"ﹶﻟ‬‫ﺸ‬َ ‫ﻤ‬ ‫ ﻣﺎ ﺍﹾﻟ‬viene usata come sinonimo di ‫ﺲ‬  ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬:
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﺎِﻓ ٍﻞ‬‫ﻪ ِﺑﻐ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻭﻣ‬ [2:85] “e non è Allah distratto su quello che fate”;
10) infine ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬può essere anche il sinonimo della particella ‫ﻻ‬ ‫ ﹶ‬nelle frasi con ‫ ِﺇﻻﱠ‬:
‫ﻬﺎ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟﻔﹶﺎ ِﺳﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ ِﺑ‬‫ﻳ ﹾﻜﻔﹸﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [2:99] “e non miscredono in essi tranne i perversi”,
‫ﻭﻥ‬‫ﺮ‬‫ﺸﻌ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬  ‫ﻧﻔﹸ‬‫ﻀﻠﱡﻮ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [3:69] “e non sviano tranne loro stessi mentre non
percepiscono”.
Il significato di ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬dipende principalmente dal contesto; ad esempio nel versetto [10:5] ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬,
essendo nel ruolo di particella della negazione, significa “non” mentre nel versetto
successivo [10:6] ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬è pronome relativo dal significato “quello che”; si osservi:

‫ﻭ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
 ‫ﺩ ﭐﻟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ِﺯ ﹶﻝ ِﻟ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﺭﻩ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻮﺭًﺍ‬‫ﺮ ﻧ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﺿﻴ‬
ِ ‫ﺲ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻫ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹶﻘ‬
ِ ‫ ﹸﻞ ﭐﻵﻳﺎ‬‫ﻳ ﹶﻔﺼ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻚ ِﺇﻻﱠ ِﺑﭑﹾﻟ‬  ‫ﻪ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻖ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺏ ﻣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺤﺴ‬ِ ‫ﭐﹾﻟ‬
[10:5] “Egli è Colui che ha reso il sole uno splendore e la luna una luce e ha stabilito a
essa fasi affinché sappiate il numero degli anni e il computo, non ha creato Allah
quello tranne che con la verità, [Egli] spiega i segni a gente che sa”,
‫ﺘﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹶﻘ‬
ٍ ‫ﺽ ﻵﻳﺎ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻪ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ﻖ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭﭐﻟ‬ ‫ﻴ ِﻞ‬‫ﻑ ﭐﻟﻠﱠ‬
ِ ‫ﻼ‬
‫ﺧِﺘ ﹶ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﭐ‬
[10:6] “in verità nella successione alternata della notte e del giorno e in ciò che ha
creato Allah nei cieli e sulla terra ci sono dei segni per gente che temono [Allah]”;

infine esiste ِ‫ﻜﺜِﲑ‬


‫ﺘ ﹾ‬‫ﺍﻟ‬ ‫ﻌﻈِﻴ ِﻢ َﻭ‬ ‫ ﻣَﺎ ﻟﻠَﺘ‬per esprimere qualcosa di importante e misterioso come
nel versetto:
‫ﻰ‬‫ﻐﺸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹶﺓ ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻰ ﭐﻟ‬‫ﻐﺸ‬ ‫ﻳ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﺫ‬53:16] “quando copriva il Loto ciò che [lo] copriva”.
Invece ‫ﻦ‬
 ‫ َﻣ‬può significare:
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 491

a) “chi” (essendo pronome interrogativo):


‫ﻮ‬ ‫ﻦ ﻫ‬ ‫ﻣ‬ “chi è lui?”,
‫ﻪ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇ ﹾﻥ‬ ‫ﺮﻧِﻲ ِﻣ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ‬11:63] “allora chi soccorre me da Allah se disobbedissi
a Lui?”,
‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﺑ ﹸﻜﻤ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻓ‬ [20:49] “disse: allora chi è il Signore vostro [di voi due], o
Mūsā?”;
b) “quello che”, “quelli che”:
‫ﻚ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺘ ِﻤﻌ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻣ‬ [10:42] “e tra di loro ci sono quelli che ascoltano te”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻴ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻨﻈﹸﺮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻣ‬ [10:43] “e tra di loro ci sono quelli che guardano te”;
c) “chiunque”:
‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻁ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺻﺮ‬
ِ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺸ ﹾﺄ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻀِﻠ ﹾﻠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺄ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ [6:39] “chiunque vuole Allah,
svia lui, e chiunque vuole, mette lui su una via dritta”,
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﺎِﻟﺤًﺎ ﹶﻓِﻠ‬‫ﻋ ِﻤ ﹶﻞ ﺻ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ [41:46] “chiunque opera bene, è per se stesso”.

48.4 Approfondimenti

‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ e ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬vengono usati anche come sinonimi quando svolgono il ruolo del pronome relativo.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ِﺀ‬‫ﻨﺴ‬‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺏ ﹶﻟ ﹸﻜ‬
 ‫ﺎ ﻃﹶﺎ‬‫ﻮﺍ ﻣ‬‫ﻧ ِﻜﺤ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬4:3] “allora sposate chi piace a voi tra le donne”,
‫ﺑ ٍﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ‬ ‫ﻤﺸِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫[ ِﻣ‬24:45] “e tra di essi [tra gli animali] c’è chi cammina su
quattro [zampe]”.

48.5 I diversi significati di “wa”

In generale, ‫ﻭ‬ unisce due frasi oppure due parole, essendo principalmente usata come
congiunzione, con significato “e”, ad esempio:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎﻋ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﻨﻌ‬‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍﺀُﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬107:6-7] “coloro che dissimulano [ipocritamente]
e vietano l’utensile [dall’avarizia]”.
492 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

Quando la congiunzione ‫ﻭ‬ unisce una serie di nomi, in italiano non viene tradotta
esplicitamente, in quanto corrisponde a una virgola:
‫ﻭ ﭐ َﻷﺥ‬ ‫ﻭ ﭐ َﻷﺏ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻭ ﭐ ُﻷ‬ ‫ﺍ ُﻷﻡ‬ “la madre, la sorella, il padre e il fratello”;

‫ﻭ‬ significa anche:


a) “però, ma”:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫“ ﺍﻟﱠﻠ‬Allah sa, ma voi non sapete”,
‫ﺎ‬‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﺖ ِﺑﻤ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﺐ‬ ‫ ﺍﻟﺬﱢﹾﺋ‬‫ﺎ ﹶﻓﹶﺄ ﹶﻛﹶﻠﻪ‬‫ﺎ ِﻋﻨ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻒ ِﻋ‬
 ‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻳ‬‫ﺮ ﹾﻛﻨ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ [12:17] “e abbiamo lasciato Yūsuf
presso i bagagli nostri e ha mangiato lui il lupo, ma tu non sarai credente a noi”;
b) oppure “poi”:
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺐ ﺇِﱃ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﺫ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫“ ﹶﺃ ﹶﻛ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬ha mangiato a casa e poi è andato alla moschea”;
c) può significare “con” e viene chiamata ‫ﻴ ِﺔ‬‫ﻤ ِﻌ‬
َ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭَﺍ‬:
‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺮﺕ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫“ ﺳ‬ho viaggiato con Ahmad”.
Esempio dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﺮﻛﹶﺎ َﺀ ﹸﻛ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹸﻛ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﹶﻓﹶﺄ‬ [10:71] “allora riunite la faccenda vostra con i soci
vostri”;
d) usata nei giuramenti, significa “per” ; in questo caso introduce un nome in genitivo:
‫ﻪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻣ‬ “per Allah, non ho visto lui”;
e) ‫ﻭ‬  quando introduce la proposizione di stato ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺎِﻟ‬‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ ﺣ‬ ‫ﺟ‬ , significa “mentre” e viene
chiamata ‫ﺍ ﹾﻟﺤَﺎﻝ‬ ‫ﻭ‬ ‫( ﻭَﺍ‬per ‫ﺎﻝ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ ﻭ‬si rimanda al paragrafo 50.3):
‫ﺮ ﹶﻛﻊ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﭐ ِﻹﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ “sono entrato nella moschea mentre l’imām si
inchinava [nella preghiera]”,
‫ﺠ ِﺪ‬
ِ‫ﺴ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﻫ‬ ‫ﻪ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto lui mentre egli usciva dalla moschea”,
‫ﺲ‬
 ‫ﺎِﻟ‬‫ﺖ ﺟ‬  ‫ﻧ‬‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﺮﹾﺃ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬leggi mentre tu sei seduto”.
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 493

48.6 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


( ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬ ) ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧ‬ _
“dormire”

‫ﻖ‬ ‫ﻧ ﹶﻄﹶﻠ‬‫ِﺍ‬ _ (7ª forma) “partire, andarsene;


andare avanti, procedere”
‫ﺎ ِﺯ ﹲﻥ‬‫ﺧ‬ ‫ﻧ ﹲﺔ‬‫ﺰ‬ ‫ﺧ‬ “custode, guardiano”

( ‫ﺴﻜﹸﺖ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺖ‬
 ‫ﺳ ﹶﻜ‬ _
“tacere; calmarsi, placarsi ”

‫ﺵ‬
 ‫ﺍ‬‫ﹶﻓﺮ‬ _
“farfalle (collettivo)”

‫ﻦ‬ ‫ﻬ‬ ‫ِﻋ‬ _


“lana (tinta)”

‫ﺙ‬
‫ﺒﺜﹸﻮ ﹲ‬‫ﻣ‬ _
“disperso”

‫ﺵ‬
 ‫ﻨﻔﹸﻮ‬‫ﻣ‬ _
“cardato”

‫ﺐ‬
 ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ _ “affaticamento, sfinitezza,
stanchezza”
‫ﺐ‬
 ‫ﺻ‬
 ‫ﻭ‬ _
“malattia cronica”

‫ﻫﻢﱞ‬ _
“preoccupazione”

‫ﹶﻏﻢﱞ‬ _
“afflizione”

‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﺷ‬ _ (4ª forma) “pungere, ferire


(spina, ago)”
‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﻫ‬ _ “disonore, vergogna,
umiliazione”
( ‫ﺪﺱ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺱ‬
 ‫ﺩ‬ _
“seppellire, sotterrare”

( ‫ﺰﻉ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻉ‬
 ‫ﺟ ِﺰ‬ _ “essere impaziente,
impazientirsi”
‫ﺭ‬ ‫ﻧ ﹶﺬ‬‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “ammonire, mettere
in guardia”
‫ﻭﹲﺓ‬ ‫ﺭ‬ ‫ِﺫ‬ _ “cima, picco, vertice; punto
culminante, apice”
494 Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf”

‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻋﻤ‬ _
“pilastro”

‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﻨ‬ _
“gobba (del cammello)”

‫ﺐ‬
 ‫ﻨ ِﻜ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ ِﻛﺐ‬‫ﻣﻨ‬ spalla”

‫ﺐ‬
 ‫ﹶﻏﺮِﻳ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﹸﻏ‬ “straniero, forestiero”

‫ﺳﺒِﻴ ٍﻞ‬ ‫ﺎِﺑﺮ‬‫ﻋ‬ _ “colui che attraversa una via;


viandante, viaggiatore”
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ _
(2ª forma) “spiegare, chiarire”

‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ِﺣﺠ‬ _
“involucro, velo; barriera; schermo”

‫ﻐ ﹲﺔ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻣ‬ _ “qualcosa masticato; grumo di
sangue”
(4ª forma) “agire in modo
‫ﺪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻓ‬ _ cattivo, commettere misfatti;
spargere la corruzione,
corrompere”
‫ﻕ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ ِﺭﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺳ‬ “ladro”

‫ﺮ‬ ‫ﺁﹶﺛ‬ _
(4ª forma) “prescegliere, preferire”

‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺕ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﹶﻏ‬ _
agonia della morte

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺻ ﹾﻠﺼ‬
 _
“argilla secca”

‫ﻕ‬
 ‫ﻣِﻴﺜﹶﺎ‬ _
“accordo, patto” (anche ‫ﻖ‬ ‫ﻮِﺛ‬ ‫ﻣ‬ )
‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“prendere; ricevere, accettare”
(3ª forma) “fissare un luogo, una data
‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ‬ _
per un incontro [ ‫ ﻩ‬con qualcuno]”
( ‫ﻀﺐ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺐ‬
 ‫ﻀ‬
ِ ‫ﹶﻏ‬ _ “essere arrabbiato, adirato;
arrabbiarsi”
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ _ (5ª forma) “diventare chiaro;
mostrarsi, risultare”
Capitolo 48: I vocaboli chiamati “hurūf” 495

‫ﻰ‬‫ﹶﺃﺑ‬ _
“rifiutare”

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺧﺒ‬ _ “impaccio, fastidio; danno, guasto,


confusione”
( ‫ﻮ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺟﻰ‬ ‫ﺭ‬ _
“implorare”

‫ﺎﻟِﻲ‬‫ﹶﻻ ﹸﺃﺑ‬ _ “non mi importa, non ne tengo


conto”
‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﻋﻨ‬ _
(sostantivo collettivo) “nuvole”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻣ‬ _


“perdono”

‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺟﻨ‬ _
“colpa, peccato”

‫ﻖ‬ ‫ﹶﻃﻠﱠ‬ _
(2ª forma) “divorziare”

‫ﻑ‬
 ‫ﺧﺘِﻼ‬ ‫ِﺍ‬ _ “successione alternata;
divergenza, discordanza”
‫ﻊ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (8ª forma) “dare ascolto, prestare
attenzione”
“guardare, osservare, fissare
( ‫ﻨﻈﹸﺮ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ _
[‫ﻫـ‬ /‫ِﺇﻟﹶﻰ ﻩ‬ qualcuno, qualcosa]”

( ‫ﻤﺸِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﻰ‬‫ﻣﺸ‬ _


“camminare”

‫ﻮ ﹲﻥ‬‫ﺎﻋ‬‫ﻣ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻮﺍ ِﻋ‬ ‫ﻣ‬ “utensile; recipiente”
Tab. 48.1
496 Capitolo 49: Il passivo

Capitolo 49

IL PASSIVO

49.1 Generalità

Nella lingua araba il passivo è conosciuto con il termine ‫ﻝ‬


‫ﻮ ﹸ‬‫ﺠﻬ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬. Esso viene usato meno
comunemente rispetto all’attivo ‫ﻑ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫( ﺍﹾﻟ‬chiamato anche ‫ﻡ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ), tuttavia il verbo al
passivo richiede una particolare attenzione in quanto è presente in tutti i tempi e modi.
Si osservi:
‫ﺐ‬ ‫“ ﻛﹸِﺘ‬è stato scritto”,
‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫“ ﻳ‬è scritto”,
‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻴ ﹾﻜ‬‫“ ِﻟ‬che venga scritto!”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺐ ﻛِﺘﺎ‬  ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺪ ﺃﹶﻥ ﻳ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ “vuole che venga scritto un libro” (dove ‫ﺏ‬  ‫ﻛِﺘﺎ‬, essendo il soggetto
della frase subordinata introdotta da ‫ ﺃﹶﻥ‬, è al nominativo),

‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫“ ﹶﻟ‬non è stato scritto”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻦ ِﻛﺘ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫[“ ﹶﻟﻴ‬certamente] verrà scritto un libro”,
‫ﻨﻌِﻴ ِﻢ‬‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻣِﺌ ٍﺬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻦ‬
 ‫ ﹶﻟﺘ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬102:8] “poi sarete interrogati in quel Giorno sulle delizie
[di questa vita]”.
Capitolo 49: Il passivo 497

‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺠﻬ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ viene formato tramite un cambiamento di vocali. Al passato la vocale sulla
seconda radicale è sempre la “i” , mentre al presente la vocale è “a” per tutte le forme dei
verbi (anche per la 1ª forma).
Si osservi il seguente versetto:

‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﺩﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺷﻬ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ ﹶﻘ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺷ ِﻬﺪ‬ ‫ﺎﺛﹰﺎ ﹶﺃ‬‫ﻤ ِﻦ ِﺇﻧ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺩ ﭐﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ِﻋﺒ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹶﺔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻌﻠﹸﻮﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬
‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬
[43:19] “e hanno reso gli angeli, coloro che sono i servi del Misericordioso, femmine;
forse hanno testimoniato la creazione loro? Verrà scritta la testimonianza loro e
verranno interrogati [in proposito]” (dove ‫ﺘﺐ‬‫ﻜ‬
‫ ﹾ‬‫ﺳﺘ‬ “sarà scritta” è il passivo di ‫ﺐ‬‫ﺘ ﹾﻜﺘ‬‫ﺳ‬
“scriverà”, mentre ‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬ “vengono interrogati” è il passivo di ‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬ “chiedono,
interrogano”).
Nella terminologia araba il presente indicativo della voce attiva viene chiamato
‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻑ ﺍﹾﻟﻤ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬mentre il presente indicativo della voce passiva si chiama logicamente
‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺠﻬ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻉ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬.

49.2 L’uso del passivo


Il passivo viene usato principalmente nei seguenti casi:
a) quando l’agente che compie l’azione è sconosciuto o incerto;
b) quando l’agente che compie l’azione è di poca importanza e tutta l’attenzione deve
andare alla persona o alla cosa che viene interessata dagli effetti dell’azione.
La Tabella 49.1 indica il passivo dei verbi della 1a forma sull’esempio del verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﹶﻛ‬
“scrivere” ( ‫ﺐ‬
 ‫ﻛﹸِﺘ‬ “è stato scritto”, ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫“ ﻳ‬è / sarà scritto”); si osservi che il verbo al
passivo mantiene le desinenze dei tempi e dei modi nei quali viene coniugato.
498 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺒﺖ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ﺃﹸ ﹾﻛ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺃﹸ ﹾﻛ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﹸﺃ ﹾﻛ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺒ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺘِﺒ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺘﺒِﻲ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona
maschile
‫ﺐ‬
 ‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻧ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻧ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺒ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
2ª persona
femminile
‫ﻤﺎ‬ ‫ﺒﺘ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
3ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﹸﻛِﺘﺒ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺒﺘ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺒﻨ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﺘﺐ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻧ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻧ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻧ ﹾﻜ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺘﻦ‬‫ﺒ‬‫ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻮﺍ‬‫ﻛﹸِﺘﺒ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﺒ‬‫ﻳ ﹾﻜ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺘﺒ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﻛﹸِﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ‬‫ ﹾﻜ‬‫ﻳ‬
Tab. 49.1
Capitolo 49: Il passivo 499

Esempi dal Corano:


‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻌ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻦ ﹶﻇﹶﻠﻤ‬ ‫ﻮ ِﻡ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﺍِﺑﺮ‬‫ﻊ ﺩ‬ ‫ﹶﻓﻘﹸ ِﻄ‬ [6:45] “allora venne tagliata
l’ultima parte del popolo che agiva iniquamente e la lode appartiene ad Allah, il
Signore di mondi” (dal verbo ‫ﻊ‬ ‫“ ﹶﻗ ﹶﻄ‬tagliare, rompere”),
‫ﻮ ِﺭ‬‫ ﻓِﻲ ﭐﻟﺼ‬‫ﻨ ﹶﻔﺦ‬‫ﻡ ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [6:73] “nel Giorno in cui sarà soffiato nella tromba” (dal verbo
‫ﺦ‬ ‫ﻧ ﹶﻔ‬ “soffiare”),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺼﺮ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻯ‬‫ﺧﺰ‬ ‫ﺮ ِﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﺏ ﭐﻵ ِﺧ‬
 ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ [41:16] “e certamente il castigo dell’altra vita
sarà più umiliante ed essi non verranno soccorsi” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ “aiutare, soccorrere”),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﻈﹶﻠﻤ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﻈِﻠﻤ‬ ‫[ ﹶﻻ‬2:279] “non fate torto e non sarete fatti torto” (dal verbo ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻇﹶﻠ‬
“far torto [a qualcuno ‫]ﻩ‬, danneggiare”),

‫ﺐ‬ ٍ ‫ﻣﻜﹶﺎ ٍﻥ ﹶﻗﺮِﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭﺃﹸ ِﺧﺬﹸﻭﺍ ِﻣ‬ [34:51] “e saranno puniti da un luogo vicino” (dal verbo ‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫ﹶﺃ‬
“punire; prendere [anche con la forza]”),
‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺭ ِﺯ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬ [2:25] “diranno: questo è quello dal quale fummo

approvvigionati prima” (dal verbo ‫ﻕ‬


 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬ “approvvigionare”),

‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺖ ﭐﻟﺮ‬


ِ ‫ﺒ‬‫ﻏﹸِﻠ‬ [30:2] “sono stati sconfitti i Romani” (dal verbo ‫ﺐ‬
 ‫ﹶﻏﹶﻠ‬ “vincere,
sconfiggere” ),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺣﻤ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠﻜﹸ‬ ‫ﻮ ﹶﻝ ﹶﻟ‬‫ﺮﺳ‬ ‫ﻭ ﭐﻟ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻭ ﹶﺃﻃِﻴﻌ‬ [3:132] “e obbedite ad Allah e al Messaggero
affinché voi possiate essere misericordiati” (dal verbo ‫ﻢ‬  ‫ﺭ ِﺣ‬ “concedere misericordia, o
“misericordiare”, vedere Prefazione in proposito all’uso di neologismi creati ad hoc in
questo testo),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ ﺁ‬ ‫ﺮﻛﹸﻮﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺱ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺐ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫[ ﹶﺃ‬29:1] “forse credono gli uomini
che verranno lasciati dire “crediamo” mentre essi non vengono messi alla prova?” (dai
verbi ‫ﻙ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ “lasciare”, ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫“ ﹶﻓ‬mettere alla prova, tentare”),
500 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [51:13] “il Giorno in cui loro sul Fuoco verranno messi alla
prova” (esempio già visto nel paragrafo 13.2),

‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻦ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﻪ ِﻣ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺪﻧِﻲ ِﺇ ﹾﻥ ﺷ‬ ‫ﺠ‬


ِ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻣﺮ‬ ‫ﺆ‬ ‫ﺎ ﺗ‬‫ﻌ ﹾﻞ ﻣ‬ ‫ﺖ ﭐ ﹾﻓ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬ [37:102] “disse: o padre
mio! Fa’ quello che sei ordinato [di fare], troverai me, se vuole Allah, tra i pazienti”
(dal verbo ‫ﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ordinare”),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﻭﻫ‬ [6:72] “ed Egli è Colui verso il quale sarete riuniti” (dal verbo
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺣ‬ “riunire, ammassare”),
‫ﺏ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ﻴ ِﺮ ِﺣﺴ‬‫ﻐ‬ ‫ﺎ ِﺑ‬‫ﺯﻗﹸﻮ ﹶﻥ ِﻓﻴﻬ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺧﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸ‬40:40] “quelli entreranno nel
Paradiso, verranno approvvigionati in esso senza limite” (dal verbo ‫ﻕ‬  ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬
“approvvigionare”); da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻌﻄﻲ‬‫ ﺑِﻼ ﻧِﻬﺎﻳﺔ ﻣِﻦ ﺍﻟﺮﺯﺍﻕ ﻟِﻤﺎ ﻳ‬: ‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻴ ِﺮ ِﺣﺴ‬ ‫ﻐ‬ ‫ِﺑ‬
‫ﻌﺜﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺒ‬‫ﻣ ِﺔ ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ ِﺇ‬‫ﹸﺛﻢ‬ [23:16] “poi invero voi nel Giorno della Resurrezione

sarete risuscitati” (dal verbo ‫ﺚ‬


‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺑ‬ “risuscitare”),
‫ﻢ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﻮ ِﻫ ِﻬ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬25:34] “coloro che saranno trascinati sui
volti loro verso l'Inferno” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬ ‫ﺣ‬ “ammassare; trascinare”);
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻭ ﹶﻥ ﺇﱃ ﺍﻟﻨﺎ ِﺭ ﻋﻠﻰ‬‫ﺠﺮ‬  ‫ ﺃﻱ ﻳ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﻬﱠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﻮ ِﻫ ِﻬ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺒﻮ ﹶﻥ ﻭ‬‫ﺴﺤ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬
‫ﻭﺟﻮ ِﻫﻬِﻢ‬
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻢ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺳ‬ ‫ ﹾﺬ ﹶﻛ ِﺮ ﭐ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠﹸﻮﺍ ِﻣﻤ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [6:121] “e non mangiate di ciò che non è stato

menzionato il nome di Allah su di esso” (dal verbo ‫ﺮ‬


 ‫“ ﹶﺫ ﹶﻛ‬ricordare, menzionare” );
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
Capitolo 49: Il passivo 501

‫ﻴ ِﺮ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺃﻭ‬‫ﻐ‬ ‫ﺢ ِﻟ‬ ‫ﻤﺎ ﺫﹸِﺑ‬ ‫ﻬﺎ ﺍﳌﺆﻣﻨﻮﻥ ِﻣ‬‫ ﺃﻱ ﻻ ﺗﺄﻛﻠﻮﺍ ﺃﻳ‬: ‫ﻴ ِﻪ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻢ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻳ ﹾﺬﻛﹶﺮ ﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠﹸﻮﺍ ِﻣﻤﱠﺎ ﹶﻟ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬
‫ ﻟِﻸﻭﺛﺎﻥ‬‫ﺑﺢ‬‫ ﹾﺬ‬‫ﻴ ِﻪ ﻛﺎﻟﺬﻱ ﻳ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺮ ﺍﺳﻢ ﻏﲑ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺫﹸ ِﻛ‬
‫ﺯﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ٌﺀ ِﻋ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﺗ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ ﻗﹸِﺘﻠﹸﻮﺍ ﻓِﻲ‬ ‫ﻦ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [3:169] “e non
considerare quelli che sono stati uccisi sul sentiero di Allah morti, anzi [essi] sono vivi,
presso il Signore loro vengono approvvigionati” (dai verbi ‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ﹶﻗ‬ “uccidere”, ‫ﻕ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﺭ‬
“approvvigionare”),
‫ﻭ ِﺩ‬‫ﺧﺪ‬ ‫ﺏ ﭐ ُﻷ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﻗﹸِﺘ ﹶﻞ ﹶﺃ‬ [85:4] “sono stati maledetti i compagni del fossato” (dal verbo

‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ ;)ﹶﻗ‬da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻌ ِﻦ‬ ‫ﺪ ﺍﻟﻠﱠ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺪ ﻟﹸ ِﻌ‬ ‫ ﹶﻟ ﹶﻘ‬: ‫ﻗﹸِﺘ ﹶﻞ‬ .

49.3 La differenza tra la settima forma del verbo e il verbo


al passivo
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il verbo della settima forma ha il significato
di passivo. Esiste però una piccola differenza tra frasi come ad esempio:
‫ﺮ ﺍﻟ ﹶﻜ ﹾﺄﺱ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻛﹸ‬ e ‫ﺱ‬
 ‫ﺮ ﺍﹾﻟ ﹶﻜ ﹾﺄ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻧ ﹶﻜ‬‫ ِﺍ‬tutte e due dal significato “è stato rotto il bicchiere”.
Il verbo della prima frase è al passivo mentre quello della seconda frase è all’attivo nella
settima forma. La prima frase pone l’attenzione sull’azione, perciò viene tradotta in
italiano: “è stato rotto il bicchiere”, mentre la seconda si concentra sul risultato dell’azione
e per questo viene tradotta preferibilmente come “si è rotto il bicchiere”.

49.4 Il passivo delle forme derivate


Il passivo delle forme derivate conserva le stesse desinenze dell’attivo. Al presente la
vocale sulla seconda radicale è sempre la “a”, mentre al passato la vocale è la “i” (come nel
caso della 1ª forma).
Il passivo non viene formato per la settima e la nona forma (questa ultima associata a colori
e difetti fisici) . La settima forma possiede già il significato di passivo (vedere il paragrafo
sulla differenza tra il passivo e la settima forma del verbo).
2ª forma
La Tabella 49.2 indica il passivo dei verbi della 2ª forma sull’esempio del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻋ ﱠﻠ‬
“insegnare” ( ‫ﻢ‬
 ‫ﱢﻠ‬‫“ ﻋ‬è stato insegnato”, ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫“ ﻳ‬viene insegnato).
502 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻋﻠﱢ‬ ‫ﻋﻠﱠﻢ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ ‫ﺃﹸ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﱢﻠ‬‫ﻋ‬ ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﱢﻠ‬‫ﻋ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻌﻠﱠ ِﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻌﱠﻠﻤِﻲ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻌﱠﻠﻤِﻲ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﱢﻠ‬‫ﻋ‬ ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﻋﱢﻠﻤ‬ ‫ﻤﺎ ِﻥ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﻌﻠﱠﻢ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱢﻠ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﱠﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻌﻠﱠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻌﻠﱠﻤ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺘﻦ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﻠﱢ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻮﺍ‬‫ﻋﻠﱢﻤ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﻠﱠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻌﻠﱠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻌﻠﱠﻤ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﱢﻠ‬‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﻠﱠ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 49.2
Capitolo 49: Il passivo 503

Esempi dal Corano:


‫ﻚ‬
 ‫ﺒِﻠ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺳ ﹲﻞ ِﻣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺪ ﻛﹸ ﱢﺬ‬ ‫ﻙ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﻮ‬‫ﹶﻓِﺈ ﹾﻥ ﹶﻛﺬﱠﺑ‬ [3:184] “se smentiscono te, allora già sono stati

smentiti messaggeri prima di te” (dal verbo ‫ﺏ‬


 ‫“ ﹶﻛﺬﱠ‬smentire”),
‫ﺍ‬‫ﻮﺩ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬‫ﺟﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺑﭑﻷُﻧﺜﹶﻰ ﹶﻇﻞﱠ‬ ‫ﻫ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺮ ﹶﺃ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ ﺑ‬ [16:58] “e quando viene annunciato uno di

loro di una [figlia] femmina, diventa il volto suo annerito” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ ; esempio
citato già nel paragrafo 34.1 d),
‫ﻢ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﻢ ﹸﺃ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ [4:23] “sono vietate a voi le madri vostre” (dal verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬
“vietare, proibire”),
‫ﺎ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮ ﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻴﺪ‬‫ﺻ‬
 ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻭﺣ‬ [5:96] “ed è stata vietata a voi la caccia di terra

finché siete nello stato di consacrazione” (dal verbo ‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ; esempio citato già nel
paragrafo 34.1 e),
‫ﺍ‬‫ﺷﺪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﱢﻠ‬‫ﺎ ﻋ‬‫ﻤ ِﻦ ِﻣﻤ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺗِﺒﻌ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ [18:66] “forse seguo te alla condizione che
insegni a me di ciò che sei stato insegnato in rettitudine”. Note al precedente versetto:
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare”, è scritto come ‫ﻤ ِﻦ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ ﺗ‬nel senso di ‫ﲏ‬ ِ ‫ﻤ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫; ﺗ‬
inoltre ‫ﻥ‬ ِ e ‫ﺍ‬‫ﺷﺪ‬ ‫ﺭ‬ sono nel ruolo di ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ ﺗ‬, cioè:
‫ﻝ = ِﻥ‬‫ﻔﻌﻮﻝ ﺃﻭ‬‫ ﻣ‬, ‫ﺍ‬‫ﺷﺪ‬ ‫ﺭ‬ = ‫ﻔﻌﻮﻝ ﺛﺎﻥ‬‫ ; ﻣ‬infatti, il verbo ‫ﻢ ﻫـ ﻩ‬ ‫ﻋﻠﱠ‬ “insegnare qualcosa a
qualcuno” ha due complementi in accusativo ( ‫ﺢ‬  ‫ﺼﺮِﻳ‬  ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ ﺍﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬, diversamente
dall’italiano dove “qualcosa” è complemento oggetto del verbo “insegnare”, mentre “a
qualcuno” è complemento di termine; si consiglia di riguardare il capitolo 43 ).
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻮﺭ‬‫ﺴﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ﹶﻗ‬‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﺕ ﹶﺃ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺳ ﱢﻜ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻤ‬‫ﹶﻟﻘﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇ‬ [15:15] “direbbero: sono ubriacate

le viste nostre, anzi, siamo un popolo stregato” (dal verbo ‫ﺮ‬ ‫ﺳﻜﱠ‬
 );
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﺖ ﻣِﻦ ﺍﻹﺑﺼﺎ ِﺭ‬‫ﻣِﻨﻌ‬ ‫ﺕ ﻭ‬‫ﺳﺪ‬ : ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺼ‬‫ﺕ ﹶﺃ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺳ ﱢﻜ‬ .
3ª forma
Il verbo di 3a forma, sull’esempio di ‫ﺗ ﹶﻞ‬‫ﻗﹶﺎ‬ “combattere” (‫ﻞ‬
‫“ ﹸﻗﻮِﺗ ﹶ‬è stato combattuto”, ‫ﺗ ﹸﻞ‬‫ﻳﻘﹶﺎ‬
“viene combattuto”), è riportato in Tabella 49.3.
‫‪504‬‬ ‫‪Capitolo 49: Il passivo‬‬

‫ﻉ‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭ ‪‬‬ ‫ﻉ‬
‫ﹶﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭ ‪‬‬ ‫ﻉ‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤﻀ‪‬ﺎ ِﺭ ‪‬‬
‫‪SINGOLARE‬‬ ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﺮﻓﹸﻮ ‪‬‬ ‫ﺏ‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﻨﺼ‪‬ﻮ ‪‬‬ ‫ﺠﺰ‪‬ﻭ ‪‬ﻡ‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫‪1ª persona‬‬
‫‪maschile e‬‬ ‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠﺖ‪‬‬ ‫ﹸﺃﻗﹶﺎ‪‬ﺗﻞﹸ‬ ‫ﹸﺃﻗﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫ﹸﺃﻗﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪femminile‬‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﺖ‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ ‪‬‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹸﻞ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﺖ‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ ِ‬ ‫ﲔ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗِﻠ ‪‬‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠِﻲ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠِﻲ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹶﻞ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹸﻞ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﺖ‬
‫ﹸﻗﻮِﺗﹶﻠ ‪‬‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹸﻞ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫ﺗ‪ ‬ﹶﻘﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪DUALE‬‬
‫‪1ª persona‬‬
‫‪maschile e‬‬ ‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠﻨ‪‬ﺎ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹸﻞ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪femminile‬‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ‪‬ﺘﻤ‪‬ﺎ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ‪‬ﺘﻤ‪‬ﺎ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﻼ‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹶ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎﺗ‪‬ﻼ ِﻥ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗﹶﻠﺘ‪‬ﺎ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬ ‫ﻼ‬
‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶ‬
‫‪PLURALE‬‬
‫‪1ª persona‬‬
‫‪maschile e‬‬ ‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠﻨ‪‬ﺎ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹸﻞ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹶﻞ‬ ‫‪‬ﻧﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻞ‬
‫‪femminile‬‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ‪‬ﺘ ‪‬ﻢ‬ ‫ﺗ‪‬ﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮﺍ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮﺍ‬
‫‪2ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ‪‬ﺘﻦ‪‬‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﺗﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪maschile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﻳ‪‬ﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮﺍ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗﻠﹸﻮﺍ‬
‫‪3ª persona‬‬
‫‪femminile‬‬
‫ﹸﻗﻮِﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﻳﻘﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬ﻦ‬
‫‪Tab. 49.3‬‬
Capitolo 49: Il passivo 505

Esempio:
‫ﻢ‬ ‫ﻧﻜﹸ‬‫ﺮ‬ ‫ﻨﺼ‬‫ﻨ‬‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ ﻗﹸﻮِﺗ ﹾﻠ‬ [59:11] “e se sarete combattuti, certamente soccorreremo voi”
(dal verbo ‫ﻞ‬ ‫ﺗ ﹶ‬‫“ ﻗﹶﺎ‬combattere”).
4ª forma
La Tabella 49.4 a pagina seguente indica il passivo dei verbi della 4ª forma sull’esempio
del verbo ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “mandare” ( ‫ﻞ‬
‫ﺭ ِﺳ ﹶ‬ ‫“ ﹸﺃ‬è stato mandato”, ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫“ ﻳ‬viene mandato”).
Si anticipano qui alcuni esempi tratti dal Corano:
‫ﺧِﺒ ٍﲑ‬ ‫ﺣﻜِﻴ ٍﻢ‬ ‫ﺪ ﹾﻥ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﺼﹶﻠ‬
 ‫ ﹸﻓ‬‫ﻪ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺎ‬‫ﺖ ﺁﻳ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺣ ِﻜ‬ ‫ﺏ ﺃﹸ‬
 ‫ﺎ‬‫[ ﺍﻟﺮ ِﻛﺘ‬11:1] “alif, lām, rā . [Ecco] un
Libro di cui sono stati consolidati i versetti suoi e poi spiegati da un Saggio Informato”
(dal verbo ‫ﻢ‬
 ‫ﺣ ﹶﻜ‬ ‫“ ﹶﺃ‬rafforzare, consolidare”),
‫ﻁ‬
ٍ ‫ﻮ ِﻡ ﻟﹸﻮ‬ ‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫[ ِﺇﻧ‬11:70] “invero noi siamo stati mandati al popolo di Lūt”
(dal verbo ‫ﻞ‬ ‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬mandare” ),
‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﻫ‬‫ﻦ ِﺩﻳ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺧ ِﺮﺟ‬ ‫ﻭﺃﹸ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺟﺮ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﻫ‬ ‫[ ﹶﻓﭑﱠﻟﺬِﻳ‬3:195] “coloro che sono emigrati e sono stati
scacciati dalle case loro” (dal verbo ‫ﺝ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ﹶﺃ‬scacciare”),
‫ﻮ ﹶﻥ ﻓِﻴ ِﻪ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺟﻌ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮﺍ‬‫ﻭ ﭐ‬ [2:281] “e temete il giorno [in cui] sarete fatti tornare
in esso verso Allah” (dal verbo ‫ﻊ‬  ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬far tornare, ricondurre” ),
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻚ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬  ‫ﻴ‬‫ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﺃﹸﻧ ِﺰ ﹶﻝ ِﺇﹶﻟ‬‫[ ﻭ‬13:1] “e quello che è stato fatto scendere a te dal
Signore tuo è la verità” (dal verbo ‫ﻝ‬ ‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﻧ‬‫“ ﹶﺃ‬far scendere”),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻡ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬‫ﻬﹶﻠﻚ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ ﻳ‬ [6:47] “forse viene distrutto tranne il popolo iniquo?”
(dal verbo ‫ﻚ‬  ‫ﻫﹶﻠ‬ ‫“ ﹶﺃ‬distruggere”),
‫ﺪ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻩ ﻭ‬‫ﻮ ِﺇ ﹶﻻ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭ ِﻟ‬ ‫ﻭﺍ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻨ ﹶﺬﺭ‬‫ﻭِﻟﻴ‬ ‫ﺱ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻍ ﻟِﻠﻨ‬
‫ﻼﹲ‬
‫ﺑ ﹶ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ‬ [14:52] “questo è un
messaggio per gli uomini, affinché siano ammoniti con esso e affinché sappiano che
Egli è il Dio Unico” (dal verbo ‫ﺭ‬
 ‫ﻧ ﹶﺬ‬‫“ ﹶﺃ‬ammonire”).
506 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺖ‬
 ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹸﺃ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳﻠِﻲ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳﻠِﻲ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺭ ِﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺭ ِﺳﹶﻠ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻼ‬
‫ﺭ ِﺳ ﹶ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺭ ِﺳﹶﻠﺘ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺳﻞﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺭ ِﺳﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 49.4
Capitolo 49: Il passivo 507

Altri esempi dal Corano:


‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ [30:19] “e così sarete fatti uscire” (dal verbo ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﹶﺃ‬ “far uscire”);
dal tafsīr safwatu-t-tafāsīr:
‫ﻢ ﻣﻦ‬ ‫ﺟ ﹸﻜ‬ ‫ﺨ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺒﺎﺕ ﻣِﻦ ﺍﻷﺭﺽ ﻛﺬﻟﻚ‬‫ﺝ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﺍﻟﻨ‬  ‫ﻳ‬ ‫ ﺃﻱ ﻛﹶﻤﺎ‬: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺨ ِﺮ‬  ‫ﺗ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﻛﹶﺬِﻟ‬
‫ﺚ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﻘﻴﺎﻣﺔ‬ ِ ‫ﻗﹸﺒﻮﺭﻛﻢ ﻟِﻠﺒﻌ‬
‫ﻬﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﺍ ﹸﻛ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫ﻭﹶﻟ ِﻜﻨ‬ ‫ﺖ ِﺑ ِﻪ‬
 ‫ﺭ ِﺳ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ ﹸﺃ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻐ ﹸﻜ‬ ‫ﺑﻠﱢ‬‫ﻭ ﹸﺃ‬ ‫ﺪ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻢ ِﻋ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ ِﻌ ﹾﻠ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ‬
[46:23] “disse: la conoscenza [su quando verrà il castigo per voi] è solo presso Allah, e
[io] comunico a voi ciò che sono stato inviato con esso, però io vedo voi un popolo che
ignora” (dal verbo ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬mandare”);
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ ِﻋ‬‫ﻪ‬‫ﻤﺎ ِﻋ ﹾﻠﻤ‬‫ﺏ ﻋِﻨﺪﻱ ﺇﻧ‬
ِ ‫ﺖ ﺍﻟﻌﺬﺍ‬  ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬: ‫ﺪ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻨ‬ ‫ﻢ ِﻋ‬ ‫ﺎ ﺍﹾﻟ ِﻌ ﹾﻠ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇﱠﻧﻤ‬
ِ ‫ﺲ ﻋِﻠﻢ ﻭﻗ‬
5ª forma
La successiva Tabella 49.5 mostra il passivo dei verbi della 5ª forma sull’esempio del verbo
‫ﺗ ﹶﻘﱠﺒ ﹶﻞ‬ “accettare” ( ‫ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ “è stato accettato”, ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫“ ﻳ‬viene accettato”).
Esempio dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ﹶﻞ ِﻣ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻣ‬5:36] “non sarebbe accettato da loro” (dal verbo ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accettare”),
‫ﺧ ِﺮ‬ ‫ﻦ ﭐﻵ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ ِﻣ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣ ِﺪ ِﻫﻤ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ ﹶﻞ ِﻣ‬‫ﻘﹸﺒ‬‫ﺎ ﹶﻓﺘ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺎ ﹸﻗ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﻖ ِﺇ ﹾﺫ ﹶﻗ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻡ ِﺑﭑﹾﻟ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻲ ﺁ‬ ‫ﻨ‬‫ﺑ‬‫ﺒﹶﺄ ﭐ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺗ ﹸﻞ‬‫ﻭﭐ‬
[5:27] “e recita a loro la notizia dei due figli di Adam con verità, quando offrirono
delle offerte sacrificali e fu accettata da uno dei due e non fu accettata dall’altro” (dal
verbo ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accettare”),
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﻓﹶﺎ ِﺳ ِﻘ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻢ ِﺇ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﻣِﻨ ﹸﻜ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺎ ﹶﻟﻦ ﻳ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻛ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻮﻋ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﺃﹶﻧ ِﻔﻘﹸﻮﹾﺍ ﹶﻃ‬9:53] “di’: spendete
volontariamente o forzatamente, non verrà accettato da voi, invero voi siete un popolo
di perversi” (dal verbo ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬ “accettare”).
508 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺖ‬
 ‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬‫ﺃﹸ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬‫ﺃﹸ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺗ ﹶﻘ‬‫ﺃﹸ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺒِﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒﻠِﻲ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒﻠِﻲ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ ﹶﻞ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﹶﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ ﹾﻠﻨ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻼ‬
‫ ﹶ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﹶﻠﺘ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺒ ﹶ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ ﹾﻠﻨ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺒ ﹾﻞ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺘﻦ‬‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﹸﻠﻮﺍ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺒﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ ﹾﻠ‬‫ﺗ ﹸﻘﺒ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺒ ﹾﻠ‬‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻳ‬
Tab. 49.5
Capitolo 49: Il passivo 509

6ª forma
La Tabella 49.6 mostra il passivo dei verbi della 6ª forma sull’esempio del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺗﻌ‬
“scandalizzare [qualcuno]” (‫ﻢ‬
 ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ “è stato scandalizzato”, ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ “viene scandalizzato”).
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺗﻌ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺗﻌ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺗﻌ‬‫ﹸﺃ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻌﺎ ﹶﻇﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ﹶﻇ ِﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ﹶﻇﻤِﻲ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ﹶﻇﻤِﻲ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﻮ ِﻇﻤ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﻤﺘ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
510 Capitolo 49: Il passivo

3ª persona
maschile
‫ﻮﺍ‬‫ﻮ ِﻇﻤ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﹶﻇﻤ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻮ ِﻇ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻇ‬‫ﺘﻌ‬‫ﻳ‬
Tab. 49.6

8ª forma
La Tabella 49.7 mostra il passivo dei verbi della 8ª forma sull’esempio del verbo ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
“rubare, rapinare” (‫ﻕ‬
 ‫ ِﺮ‬‫ﺳﺘ‬ ‫“ ﺃﹸ‬è stato rubato”, ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫“ ﻳ‬viene rubato”).

‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬
 ‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ ِﺮ ﹾﻗﺖ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﺃﹸ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺮِﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗِﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻕ‬
 ‫ ِﺮ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ ِﺮﹶﻗ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗﻨ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺘ ِﺮﻗﹶﺎ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ ِﺮﹶﻗﺘ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
Capitolo 49: Il passivo 511

PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗﻨ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻕ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺘﻦ‬‫ﺘ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ ِﺮﻗﹸﻮﺍ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮﻗﹸﻮﺍ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ ِﺮ ﹾﻗ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ﹾﻗ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 49.7

Esempio:
‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ )) ِﺇﺫﹶﺍ ﻣ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﻫ‬ ‫ﻋ‬
‫ﺢ‬
ٍ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻭﹶﻟ ٍﺪ ﺻ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬، ‫ ِﺑ ِﻪ‬‫ﺘ ﹶﻔﻊ‬‫ﻨ‬ ‫ﻭ ِﻋ ﹾﻠ ٍﻢ ﻳ‬ ‫ ﹶﺃ‬، ‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺪ ﹶﻗ ٍﺔ ﺟ‬ ‫ﺻ‬
 :‫ﺙ‬
ٍ ‫ﻦ ﺛﹶﻼ‬ ‫ ِﺇ ﱠﻻ ِﻣ‬‫ﻤﻠﹸﻪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﻧ ﹶﻘ ﹶﻄ‬‫ﻡ ﺍ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺑ‬‫ﺍ‬
‫ (( ﺭﻭﺍﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬‫ﻮ ﹶﻟﻪ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬

Da Abū Hurayra [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “quando


muore il figlio di Adam vengono interrotte le opere sue eccetto tre: un’elemosina
circolante, o una conoscenza che viene tratto vantaggio da essa, o un figlio devoto che
preghi per lui”. Lo ha riportato Muslim.

10ª forma
La successiva Tabella 49.8 mostra il passivo dei verbi della 10ª forma sull’esempio del
verbo ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ “chiedere perdono” ( ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺳﺘ‬ ‫“ ﺃﹸ‬è stato chiesto perdono”, ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ “viene
chiesto perdono”).

Esempio dal Corano:


‫ﻚ‬
 ‫ﺒِﻠ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ ٍﻞ ِﻣ‬‫ﺳ‬‫ﺉ ِﺑﺮ‬
 ‫ﻬ ِﺰ‬ ‫ﺳﺘ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ﹶﻘ ِﺪ ﭐ‬ [21:41] “già furono derisi i messaggeri [che vennero]
prima di te” (dal verbo ‫ﺰﹶﺃ‬  ‫ﻬ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬deridere, burlarsi [ ‫ﻦ‬ ‫ ِﻣ‬/ ‫ ﻩ ﺑِـ‬di qualcuno]” ).
512 Capitolo 49: Il passivo

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮِﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮِﻱ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮِﻱ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺮﻧ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ِﻔﺮ‬ ‫ﺳﺘ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻐ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺮ ﹶﻥ‬ ‫ﻐ ﹶﻔ‬ ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 49.8
Capitolo 49: Il passivo 513

49.5 Il passivo dei verbi sordi


Il passivo dei verbi sordi viene formato in modo regolare. Il verbo sordo al passivo viene
contratto esattamente là dove viene contratto il verbo sordo all’attivo.
La Tabella 49.9 mostra il passivo dei verbi sordi sull’esempio del verbo ‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ “restituire”
( ‫ﺭﺩ‬
 “è stato restituito”, ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ “viene restituito”).
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ ‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
SINGOLARE ‫ﺍﻟﹾﻤﺎﺿِﻲ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺮﻓﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile e ‫ﺩﺕ‬ ‫ ِﺩ‬‫ﺭ‬ ‫ﺭﺩ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺭﺩ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﹸﺃ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ ِﺩ‬‫ﺭ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺩ‬ ‫ ِﺩ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻱ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻱ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺭﺩ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺕ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
DUALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺩ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺗﻤ‬‫ﺩ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺩﹶﺍ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺎ‬‫ﺩﺗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ ِﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬
PLURALE
1ª persona
maschile e ‫ﺎ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺮﺩ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻧ‬
femminile
514 Capitolo 49: Il passivo

2ª persona
maschile
‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺩ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺗﻦ‬‫ﺩ‬ ‫ﺭ ِﺩ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻭﺍ‬‫ﺭﺩ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ ِﺩ‬‫ﺭ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩ ﹶﻥ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 49.9
Esempi dal Corano:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﭐﹾﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ [2:85] “e nel Giorno della Resurrezione verranno
ricondotti verso il più duro castigo” (dal verbo ‫ﺩ‬  ‫ﺭ‬ “riportare, ricondurre”),
‫ﻦ‬ ‫ﺕ ِﻟ ﹾﻠﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺭ ﭐﱠﻟﺘِﻲ ﹸﺃ ِﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻘﹸﻮﺍ ﭐﻟﻨ‬‫ﻭ ﭐ‬ [3:131] “e temete il Fuoco il quale è stato preparato
per i miscredenti” (dal verbo ‫ﺪ‬  ‫ﻋ‬ ‫“ ﹶﺃ‬preparare”).

49.6 Il passivo dei verbi con la prima radicale debole


Al presente questi verbi conservano la prima radicale (dove si ha la semplificazione
‫ﻭ ← ُﻭ‬ ُ ovvero ‫ﺻ ﹸﻞ‬
ِ ‫ ﺃﹸﻭ‬e non ‫ﺻﻞﹸ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺃﹸ‬ ). Si osservi la coniugazione del verbo ‫ﺻ ﹶﻞ‬
 ‫ﻭ‬ al
presente passivo mostrata nella Tabella 49.10.

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﺃﹸﻭ‬ ‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻧ‬ ‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻧ‬
2ª persona
maschile
‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﺻﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﲔ‬
 ‫ﺻِﻠ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺻﹶ‬ ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻳ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺻﹶ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳ‬ ‫ﺻﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺻ ﹸﻞ‬
 ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻼ ِﻥ‬
‫ﺻﹶ‬ ‫ﻮ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻳ‬
Tab. 49.10
Capitolo 49: Il passivo 515

Al passato questi verbi non mostrano particolarità, coniugandosi secondo le regole


precedentemente studiate per i verbi regolari. Nella Tabella 49.11 è riportata la
coniugazione del verbo passivo al passato.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﺻ ﹾﻠﺖ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﻨ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﻨ‬
ِ ‫ﻭ‬
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺻ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﺘ‬ ِ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺻ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﻭ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺻ ﹾﻠ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺻ ﹾﻠﺘ‬ ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﺻ ﹾﻠ‬ ِ ‫ﻭ‬
3ª persona
maschile
‫ﺻ ﹶﻞ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺻﹶ‬ ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺻﻠﹸﻮﺍ‬ ِ ‫ﻭ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺻﹶﻠ‬ِ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺻﹶﻠﺘ‬ِ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺻ ﹾﻠ‬ِ ‫ﻭ‬
Tab. 49.11
Riguardo alle forme derivate, ovvero la 2ª, 3ª, 4ª, 5ª , 6a e 10a forma, esse al passivo non
mostrano nessuna irregolarità coniugandosi esattamente come verbi regolari:
‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫“ ﻭ‬è stato spedito” ( ‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “ha spedito”), ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺟ‬ ‫ﻳ‬ “è spedito” ( ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺟ‬ ‫ﻳ‬ “spedisce”);
‫ﺞ‬ ‫“ ﺃﹸﻭِﻟ‬è stato introdotto” ( ‫ﺞ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ha introdotto”), ‫ﻮﹶﻟﺞ‬‫“ ﻳ‬è introdotto” ( ‫ﺞ‬ ‫ﻳﻮِﻟ‬ “introduce”);
la 8a forma al passivo nella sua irregolarità è sottoposta alle stesse regole della voce attiva,
però richiede una particolare attenzione riguardo alle vocali poste nella voce passiva, ad
esempio il verbo al presente ‫ﺼﻞﹸ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ diventa al passivo ‫ﺼ ﹸﻞ‬
 ‫ﻳﺘ‬ mentre al passato ‫ﺼ ﹶﻞ‬
 ‫ﺗ‬‫ِﺍ‬
diventa ‫ﺼ ﹶﻞ‬
ِ ‫ ﹸﺍﺗ‬.

49.7 Il passivo dei verbi con la seconda radicale debole

Al passato la seconda debole si trasforma in ‫ ;ﻱ‬la vocale sulla prima radicale della prima
forma è sempre la kasra. Invece al presente la seconda debole si trasforma in alif. Si osservi
la coniugazione del verbo ‫ﻝ‬
‫ ﻗﹶﺎ ﹶ‬mostrata nelle Tabelle 49.12 e 49.13.
516 Capitolo 49: Il passivo

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ِﻗ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ِﻗ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ِﻗ ﹾﻠﻨ‬
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ِﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ِﻗ ﹾﻠ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ِﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ِﻗ ﹾﻠ‬
3ª persona
maschile
‫ﻗِﻴ ﹶﻞ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻗِﻴ ﹶ‬ ‫ﻗِﻴﻠﹸﻮﺍ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻗِﻴﹶﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻗِﻴﹶﻠﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻗ ﹾﻠ‬
Tab. 49.12

‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻀ‬‫ﹶﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﹸﺃﻗﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﻧﻘﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﻧﻘﹶﺎ ﹸﻝ‬
2ª persona
maschile
‫ﺗﻘﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﺗﻘﹶﺎ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻘﹶﺎﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﲔ‬
 ‫ﺗﻘﹶﺎِﻟ‬ ‫ﺗﻘﹶﺎ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻘ ﹾﻠ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻳﻘﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﻳﻘﹶﺎ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻘﹶﺎﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺗﻘﹶﺎ ﹸﻝ‬ ‫ﺗﻘﹶﺎ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻘ ﹾﻠ‬‫ﻳ‬
Tab. 49.13
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻁ ِﺑ ﹸﻜ‬‫ﺎ ﹶ‬‫ﻳﺤ‬ ‫[ ِﺇﻻﱠ ﹶﺃ ﹾﻥ‬12:66] “tranne che si circondi voi [da parte del nemico]” (dal verbo
‫ﻁ‬
‫ﺎ ﹶ‬‫“ ﹶﺃﺣ‬circondare”),
‫ﺨ ﹾﻠ ِﺪ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﻋ ﹶﺬﺍ‬ ‫ﻮﺍ ﺫﹸﻭﻗﹸﻮﺍ‬‫ﻦ ﹶﻇﹶﻠﻤ‬ ‫ ﻗِﻴ ﹶﻞ ِﻟﱠﻠﺬِﻳ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬10:52] “poi sarà detto a coloro che erano
iniqui: assaggiate il castigo dell’eternità!” (dal verbo ‫ﻝ‬ ‫“ ﻗﹶﺎ ﹶ‬dire”),
‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻳﺮ‬ ‫ﻲ ٌﺀ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬38:6] “invero questa è una cosa che è voluta [contro di voi]”
(dal verbo ‫ﺩ‬  ‫ﺍ‬‫“ ﹶﺃﺭ‬volere”).
Capitolo 49: Il passivo 517

Al passivo passato, la seconda radicale delle forme derivate 4ª e 10ª si trasforma in ‫ﻱ‬
mentre al passivo presente in ‫ ; ﺍ‬esempi:

‫ﺐ‬
 ‫“ ﹸﺃﺻِﻴ‬è stato colpito” ( ‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﺻ‬ha colpito”), ‫ﺏ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﺼ‬ “è colpito” ( ‫ﺐ‬
 ‫ﻳﺼِﻴ‬ “colpisce”);
‫ﺐ‬
 ‫ﺘﺠِﻴ‬‫“ ﹸﺍ ِﺳ‬è stato esaudito” (‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺘﺠ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﺍ‬ha esaudito”), ‫ﺠﺎﺏ‬‫ﺴﺘ‬ ‫“ ﻳ‬è esaudito” ( ‫ﺐ‬
 ‫ﺘﺠِﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬
“esaudisce”); invece nelle altre forme la seconda radicale debole non mostra cambiamenti:
‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫“ ﺯ‬è stato abbellito” ( ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “ha abbellito”), ‫ﻦ‬ ‫ﺰﻳ‬ ‫ﻳ‬ “è abbellito” ( ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺰ‬ ‫ﻳ‬ “abbellisce”).

49.8 Il passivo dei verbi con la terza radicale debole

Al passivo i verbi del tipo ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ subiscono la trasformazione della loro radicale debole in
un’altra lettera. Al passato ‫ﻭ‬
 viene sostituita da ‫ﻱ‬  . Questo processo è il risultato dei
cambiamenti fonetici:
‫ﻮﺕ‬ ‫ ِﻋ‬‫ﺩ‬ → ‫ﺖ‬
 ‫ﺩﻋِﻴ‬ , ‫ﻮ‬ ‫ ِﻋ‬‫ﺩ‬ →‫ﻲ‬
 ‫ ِﻋ‬‫ ﺩ‬.
Invece al presente l’ultima radicale viene trasformata in ‫ ﻯ‬: ‫ﻋﻮ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻰ → ﻳ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ . Questa
regola riguarda anche i verbi del tipo ‫ﻲ‬
 ‫ﺭ ِﻣ‬ : ‫ﻲ‬ ‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﻰ → ﻳ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻳ‬ .
Da questo si può dedurre che la coniugazione dei verbi del tipo ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬  al passivo assomiglia
alla coniugazione dei verbi del tipo ‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ / ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻘ‬.
Le successive Tabelle 49.14 - 49.19 mostrano la coniugazione dei verbi irregolari al
passivo.
a) i verbi del tipo ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ “chiamare, invitare” con la terza radicale ‫ ﻭ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﺏ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﻟﹶﻰ ِﻛﺘ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫[ ﻳ‬3:23] “vengono chiamati verso il Libro di Allah” (dal verbo ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬
“chiamare”),
518 Capitolo 49: Il passivo

‫ﺍ‬‫ﻭ ﹾﻗﺮ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﻛﹶﺄﻥﱠ ﻓِﻲ ﺃﹸﺫﹸ‬‫ﻌﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺴ‬


 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍ ﹶﻛﹶﺄ ﹾﻥ ﹶﻟ‬‫ﺘ ﹾﻜِﺒﺮ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭﻟﱠﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺎ‬‫ﻴ ِﻪ ﺁﻳ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺘﻠﹶﻰ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [31:7] “e quando
vengono recitati a lui i versetti nostri, [egli] si volta orgoglioso, come se non avesse
sentito essi, come se nei [due] orecchi suoi fosse una sordità” (dal verbo ‫ﻼ‬
‫ﺗ ﹶ‬ “recitare”).
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋِﻴﻨ‬
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺩﻋِﻴ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺩﻋِﻴ‬
3ª persona
maschile
‫ﻲ‬ ‫ﺩ ِﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩ ِﻋﻴ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺩﻋ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺩﻋِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺩ ِﻋ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺩ ِﻋ‬
Tab. 49.14

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﻰ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﹸﺃ‬ ‫ﻰ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻰ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona
maschile
‫ﻰ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻰ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻰ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻋﻴ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 49.15

b) i verbi del tipo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬


 “lanciare” con la terza radicale ‫ﻱ‬
Esempi dal Corano:
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﻛﹸﻨ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﻣ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺎ ﺗ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ِﺇ‬66:7] “venite ricompensati solo per quello che facevate”
(dal verbo ‫ﻯ‬‫ﺟﺰ‬  “ricompensare”),
Capitolo 49: Il passivo 519

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴﺒ‬
ِ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺎ ﹸﻛ‬‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ِﺑﻤ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻫ ﹾﻞ ﺗ‬ [10:52] “forse venite ricompensati salvo che per

quello che guadagnavate [come opere in questa vita]?” (dal verbo ‫ﻯ‬‫ﺟﺰ‬
“ricompensare”).

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺭﻣِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻣِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻣِﻴﻨ‬
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺭﻣِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺭﻣِﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺭﻣِﻴ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺭﻣِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺭﻣِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺭﻣِﻴ‬
3ª persona
maschile
‫ﻲ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭ ِﻣﻴ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺭﻣ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ ِﻣ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺭ ِﻣ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ ِﻣ‬‫ﺭ‬
Tab. 49.16

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ ‫ُﹶﺃ‬ ‫ﻰ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻰ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻧ‬
2ª persona
maschile
‫ﻰ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﻰ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﻰ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻣﻴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 49.17
c) i verbi del tipo ‫ﻲ‬
 ‫“ ﹶﻟ ِﻘ‬incontrare” con la terza radicale ‫ﻱ‬
Si riporta un esempio:
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﻰ ﹶﺃﺑ‬‫ﻨﺴ‬‫ﻳ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﹶﻻ‬ ‫ﻫﺬﺍ ﭐﻟﺮ‬ “questo uomo non sarà dimenticato mai” (dal verbo ‫ﻲ‬ ‫ﺴ‬
ِ ‫ﻧ‬
“dimenticare”).
520 Capitolo 49: Il passivo

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﹸﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻟﻘِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻟﻘِﻴﻨ‬
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﹸﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹸﻟﻘِﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﹸﻟﻘِﻴ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﹸﻟﻘِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﹸﻟﻘِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﹸﻟﻘِﻴ‬
3ª persona
maschile
‫ﻲ‬ ‫ﻟﹸ ِﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﹸﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﹸﻟﻘﹸﻮﺍ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻟﹸ ِﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﺘ‬‫ﹸﻟ ِﻘ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻟﹸ ِﻘ‬
Tab. 49.18

‫ﻉ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﹸﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﻧ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬
2ª persona
maschile
‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
2ª persona
femminile
‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ ﹾﻠ ﹶﻘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona
maschile
‫ﻳ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
3ª persona
femminile
‫ﺗ ﹾﻠﻘﹶﻰ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﻠ ﹶﻘﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻳ ﹾﻠ ﹶﻘ‬
Tab. 49.19

Riguardo alle forme derivate dei verbi con la terza radicale debole, essi al presente passivo
si coniugano come i verbi della prima forma del tipo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬ e ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻘ‬al presente passivo,
ovvero la ‫ ﻱ‬diventa ‫ ; ﻯ‬ad esempio: ‫ﻰ‬‫ﻐﺸ‬ ‫ﻳ‬ “viene coperto” (mentre ‫ﻐﺸِﻲ‬ ‫ﻳ‬ “copre”).

Al passato passivo, l’ultima radicale di questi verbi diventa ‫ ﻱ‬e la loro coniugazione è

simile alla coniugazione dei verbi della prima forma del tipo ‫ﻰ‬‫ﺭﻣ‬  e ‫ﻲ‬ ‫ ﹶﻟ ِﻘ‬al passato
passivo; ad esempio: ‫ﻲ‬
‫ﺸ‬ِ ‫“ ﺃﹸ ﹾﻏ‬viene coperto” (mentre ‫ﻰ‬‫“ ﹶﺃ ﹾﻏﺸ‬ha coperto”).
Capitolo 49: Il passivo 521

Esempi dal Corano con forme derivate di verbi di terza debole:


‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺟﺪِﻳ‬‫ﺮﺓﹸ ﺳ‬ ‫ﺤ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﻲ ﭐﻟ‬ ‫[ ﹶﻓﺄﹸﹾﻟ ِﻘ‬26:46] “allora si gettarono i maghi prostrati” (dal verbo ‫ﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ‬
“gettare”),
‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎﻣ‬‫ﻱ ﻳ‬  ‫ﻮ ِﺩ‬‫ﺎ ﻧ‬‫ﺎﻫ‬‫ﺎ ﹶﺃﺗ‬‫[ ﹶﻓﹶﻠﻤ‬20:11] “allora quando venne a esso [al fuoco], fu chiamato:
O Mūsā!” (dal verbo ‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫“ ﻧ‬chiamare”),

‫ﺑﻌِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﻣﻜﹶﺎ ٍﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬ ‫ﻚ‬


 ‫ﻭﹶﻟِﺌ‬ ‫[ ﺃﹸ‬41:44] “quelli vengono chiamati da un luogo lontano”
(dal verbo ‫ﻯ‬‫ﺎﺩ‬‫“ ﻧ‬chiamare”),

‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻴ‬‫ﺸ‬ِ ‫ﺎ ﺃﹸ ﹾﻏ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ﹶﻛﹶﺄ‬10:27] “come se fossero coperti i volti loro” (dal verbo ‫ﻰ‬‫ﹶﺃ ﹾﻏﺸ‬
“coprire”).

49.9 La trasformazione del complemento oggetto in soggetto


Ciò che è complemento oggetto nella frase attiva, può diventare soggetto nella frase
passiva, e quindi viene messo in nominativo; ciò avviene per quel complemento oggetto
che, passando dall’attivo al passivo, diventa soggetto dell’azione; tutti gli altri complementi
oggetti restano, ovviamente, complementi oggetti e quindi in accusativo. Questo passaggio
si può osservare sfruttando gli esempi del capitolo 43:
Attivo: ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﺁﺋِﻴ ﹶﻞ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﻰ‬‫ﻮﺳ‬‫ﻰ ﻣ‬‫ﺁﺋِﻴ ﹶﻞ ( ﺁﺗ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ è complemento oggetto),
Passivo: ‫ﺏ‬  ‫ﺎ‬‫ﺁﺋِﻴ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﻮ ِﺇ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺁﺋِﻴ ﹶﻞ ( ﺃﹸﻭِﺗ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﻮ ِﺇ‬‫ﺑﻨ‬ diventa soggetto);
Attivo: ‫ﺮﹰﺍ‬‫ﻃﻴ‬
‫ﲔ ﹶ‬ ‫ﻰ ﭐﻟ ﱢﻄ‬‫ﺮ ﻋِﻴﺴ‬‫ﺻﻴ‬  (‫ﲔ‬  ‫ ﭐﻟ ﱢﻄ‬è complemento oggetto),
Passivo: ‫ﺮﹰﺍ‬‫ﻃﻴ‬
‫ﲔ ﹶ‬  ‫ﺮ ﭐﻟﻄﱢ‬ ‫ﻴ‬‫ﲔ ( ﺻ‬  ‫ ﭐﻟﻄﱢ‬diventa soggetto);
Attivo: ‫ﺍﺷﹰﺎ‬‫ﺽ ِﻓﺮ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﹶﻟﻜﹸﻢ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺟ‬ ( ‫ﺽ‬  ‫ﺭ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬è complemento oggetto),
Passivo: ‫ﺍﺷﹰﺎ‬‫ ِﻓﺮ‬‫ﺭﺽ‬  ‫ﺖ ﹶﻟﻜﹸﻢ ﺍ َﻷ‬  ‫ ِﻌﹶﻠ‬‫ ( ﺟ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬diventa soggetto);
Attivo: ‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺧﺒ‬
 ‫ﺪﹰﺃ‬‫ﺤﻤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻴ‬‫ﻋ ﹶﻄ‬ ‫ﺪﹰﺃ ( ﹶﺃ‬‫ﺤﻤ‬  ‫ﻣ‬ è complemento oggetto),
Passivo: ‫ﺰﹰﺍ‬‫ﺧﺒ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﻣ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻋ ِﻄ‬ ‫ﺪ ( ﺃﹸ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬ ‫ﻣ‬ diventa soggetto).
‫‪522‬‬ ‫‪Capitolo 49: Il passivo‬‬

‫‪49.10 Esercizio di lettura‬‬


‫‪Come esercizio si legga il brano della sūra Az-Zumar; i verbi al passivo sono stati‬‬
‫‪evidenziati con il grassetto.‬‬
‫ﺕ ِﺑ‪‬ﻴﻤِﻴِﻨ ِﻪ‬
‫ﺕ ‪‬ﻣ ﹾﻄ ِﻮﻳ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﻀﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﻳ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﺍﹾﻟ ِﻘﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ِﺔ ﻭ‪‬ﺍﻟﺴ‪‬ﻤﺎﻭ‪‬ﺍ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ﹶﻗ ‪‬ﺪﺭ‪‬ﻭﺍ ﺍﻟﻠﱠ ‪‬ﻪ ‪‬ﺣ ‪‬ﻖ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ِﺭ ِﻩ ﻭ‪‬ﺍ َﻷ ‪‬ﺭﺽ‪ ‬ﺟﻤِﻴﻌ‪‬ﺎ ﹶﻗ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﻥ )‪(67‬‬
‫ﺸ ِﺮﻛﹸﻮ ﹶ‬ ‫‪‬ﺳ‪‬ﺒﺤ‪‬ﺎ‪‬ﻧﻪ‪ ‬ﻭ‪‬ﺗﻌ‪‬ﺎﻟﹶﻰ ‪‬ﻋﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺦ ﻓِﻴ ِﻪ‬
‫ﺽ ِﺇﻻﱠ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺷ‪‬ﺎ َﺀ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ﹸﺛﻢ‪ ‬ﻧ‪ِ ‬ﻔ ‪‬‬
‫ﺕ ‪‬ﻭ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﻓِﻲ ﺍ َﻷ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺴﻤ‪‬ﺎﻭ‪‬ﺍ ِ‬ ‫ﺦ ﻓِﻲ ﺍﻟﺼ‪‬ﻮ ِﺭ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺼ ِﻌ ‪‬ﻖ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﻓِﻲ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭﻧ‪ِ ‬ﻔ ‪‬‬
‫)‪(68‬‬ ‫ﹸﺃ ‪‬ﺧﺮ‪‬ﻯ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ِﻗﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﻡ ‪‬ﻳ‪‬ﻨ ﹸﻈﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ‬
‫ﻀ ‪‬ﻲ ‪‬ﺑ‪‬ﻴ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﺑِﺎﹾﻟ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻖ‬ ‫ﺸ ‪‬ﻬﺪ‪‬ﺍ ِﺀ ‪‬ﻭﻗﹸ ِ‬
‫ﲔ ﻭ‪‬ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﺿ ‪‬ﻊ ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺏ ‪‬ﻭﺟِﻲ َﺀ ﺑِﺎﻟ‪‬ﻨِﺒ‪‬ﻴ ‪‬‬ ‫ﺖ ﺍ َﻷ ‪‬ﺭﺽ‪ِ ‬ﺑﻨ‪‬ﻮ ِﺭ ‪‬ﺭ‪‬ﺑﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻭ‪ِ ‬‬
‫‪‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺮﹶﻗ ِ‬
‫)‪(69‬‬ ‫‪‬ﻭ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﹶﻻ ‪‬ﻳ ﹾﻈﹶﻠﻤ‪‬ﻮ ﹶﻥ‬
‫)‪(70‬‬ ‫ﺖ ‪‬ﻭﻫ‪ ‬ﻮ ﹶﺃ ‪‬ﻋﹶﻠﻢ‪ِ ‬ﺑﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ﹾﻔ ‪‬ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺖ ﹸﻛﻞﱡ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ٍ‬
‫ﺲ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ ِﻤﹶﻠ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭ ‪‬ﻭ ﱢﻓ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﺖ ﹶﺃ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ‪‬ﺑﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺧ ‪‬ﺰ‪‬ﻧ‪‬ﺘﻬ‪‬ﺎ ﹶﺃﹶﻟ ‪‬ﻢ‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﺳِﻴ ‪‬ﻖ ﺍﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‪‬ﻭﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺟ ‪‬ﻬ‪‬ﻨ ‪‬ﻢ ‪‬ﺯ ‪‬ﻣﺮ‪‬ﺍ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‪‬ﺎﺀُﻭﻫ‪‬ﺎ ﻓﹸِﺘ ‪‬‬
‫ﺕ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ‪‬ﻳ‪‬ﻨ ِﺬﺭ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﻟﻘﹶﺎ َﺀ ‪‬ﻳ ‪‬ﻮ ِﻣ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻫﺬﹶﺍ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ‪‬ﺑﻠﹶﻰ ‪‬ﻭﹶﻟ ِﻜ ‪‬ﻦ‬
‫‪‬ﻳ ﹾﺄِﺗ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﺭ ‪‬ﺳ ﹲﻞ ِﻣ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ‪‬ﺘﻠﹸﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﺁﻳ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﻦ )‪(71‬‬
‫ﺏ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﺍﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ ‪‬‬ ‫ﺖ ﹶﻛِﻠ ‪‬ﻤﺔﹸ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻌﺬﹶﺍ ِ‬ ‫‪‬ﺣ ﱠﻘ ‪‬‬
‫)‪(72‬‬ ‫ﺲ ‪‬ﻣﹾﺜﻮ‪‬ﻯ ﺍﹾﻟﻤ‪‬ﺘ ﹶﻜ‪‬ﺒﺮِﻳ ‪‬ﻦ‬ ‫ﻗِﻴ ﹶﻞ ﺍ ‪‬ﺩ ‪‬ﺧﻠﹸﻮﺍ ﹶﺃ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ ‪‬‬
‫ﺏ ‪‬ﺟ ‪‬ﻬ‪‬ﻨ ‪‬ﻢ ﺧ‪‬ﺎِﻟﺪِﻳ ‪‬ﻦ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ﹶﻓِﺒﹾﺌ ‪‬‬
‫ﺖ ﹶﺃ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ‪‬ﺑﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫ﺠ‪‬ﻨ ِﺔ ‪‬ﺯ ‪‬ﻣﺮ‪‬ﺍ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‪‬ﺎﺀُﻭﻫ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻓﹸِﺘ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﺳِﻴ ‪‬ﻖ ﺍﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ﺍ‪‬ﺗ ﹶﻘﻮ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﹾﻟ ‪‬‬
‫)‪(73‬‬ ‫ﻼ ‪‬ﻡ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﻃ‪‬ﺒ‪‬ﺘ ‪‬ﻢ ﻓﹶﺎ ‪‬ﺩ ‪‬ﺧﻠﹸﻮﻫ‪‬ﺎ ﺧ‪‬ﺎِﻟﺪِﻳ ‪‬ﻦ‬ ‫‪‬ﺧ ‪‬ﺰ‪‬ﻧ‪‬ﺘﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﺳ ﹶ‬
‫ﺠ‪‬ﻨ ِﺔ ‪‬ﺣ‪‬ﻴﺚﹸ ‪‬ﻧﺸ‪‬ﺎ ُﺀ ﹶﻓِﻨ ‪‬ﻌ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ‪‬ﺟﺮ‪‬‬
‫ﺽ ‪‬ﻧ‪‬ﺘ‪‬ﺒ ‪‬ﻮﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟ ‪‬‬
‫ﺻ ‪‬ﺪﹶﻗﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ‪‬ﻋ ‪‬ﺪﻩ‪ ‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﻭ ‪‬ﺭﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﺍ َﻷ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤ ‪‬ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﺍﹾﻟ ‪‬‬
‫ﲔ )‪(74‬‬ ‫ﺍﹾﻟﻌ‪‬ﺎ ِﻣِﻠ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻖ ‪‬ﻭﻗِﻴ ﹶﻞ‬
‫ﻀ ‪‬ﻲ ‪‬ﺑ‪‬ﻴ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﺑِﺎﹾﻟ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤ ِﺪ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭﻗﹸ ِ‬
‫ﺴ‪‬ﺒﺤ‪‬ﻮ ﹶﻥ ِﺑ ‪‬‬
‫ﺵ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﲔ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺣ ‪‬ﻮ ِﻝ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ِ‬
‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹶﺔ ﺣ‪‬ﺎﱢﻓ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ﹶ‬
‫)‪(75‬‬ ‫ﲔ‬
‫ﺏ ﺍﹾﻟﻌ‪‬ﺎﹶﻟ ِﻤ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤ ‪‬ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺍﹾﻟ ‪‬‬
Capitolo 49: Il passivo 523

49.11 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


“circolante”
‫ﺎ ٍﺭ‬‫ﺟ‬ _ (participio presente
del verbo ‫ﻯ‬‫ﺟﺮ‬
 )
‫ﺪ‬ ‫ﺧ ﹾﻠ‬ _
“eternità”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺳ‬
‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﺳ‬ “mago”
(‫ﻥ‬
‫ﻭ ﹶ‬‫ﺎ ِﺣﺮ‬‫)ﺳ‬
‫ﺮ‬ ‫ﻭ ﹾﻗ‬ _
“sordità”
Tab. 49. 20
524 Capitolo 50: L’accusativo di stato

Capitolo 50

L’ACCUSATIVO DI STATO

50.1 L’uso dell’accusativo di stato

L’accusativo di stato in arabo, chiamato ‫ﺎﻝﹲ‬‫ ﺣ‬, risponde alla domanda ‫ﻒ‬
 ‫ﻴ‬‫“ ﹶﻛ‬come ”, cioè
informa quale è lo stato di chi svolge o riceve l’azione, fornendo così un’informazione
aggiuntiva che completa la frase. L’accusativo di stato può riferirsi al soggetto, al
complemento oggetto, o anche al retto come sarà mostrato in vari esempi di questo
capitolo. ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ ﺣ‬viene espresso da un nome in stato indeterminato, di norma un participio
oppure un altro nome equivalente al participio, che accorda in genere e numero con il
nome al quale si riferisce. In italiano l’accusativo di stato viene di solito tradotto con l’aiuto
del gerundio; esempi:
‫ﻼ‬‫ﺠﺎ ِﻫ ﹰ‬‫ﺘ‬‫ﺖ ﻣ‬  ‫“ ﹸﻗ ﹾﻠ‬dissi facendo finta di essere ignorante” (dove l’accusativo di stato
‫ﻼ‬
‫ﺠﺎ ِﻫ ﹰ‬‫ﺘ‬‫ ﻣ‬si riferisce al soggetto sottinteso ‫) ﺃﹶﻧﺎ‬,
‫ﺎﺭِﻳﹰﺎ‬‫ﺖ ﺟ‬  ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺧ ﹶﻞ ﭐﻟ‬ ‫ﺩ‬ “è entrato in casa correndo” (dove l’accusativo di stato ‫ﺎﺭِﻳﹰﺎ‬‫ ﺟ‬si
riferisce al soggetto sottinteso ‫ﻮ‬  ‫ ; ﻫ‬la declinazione di ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ ﺟ‬: nom. ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ ﺟ‬, gen. ‫ﺎ ٍﺭ‬‫ ﺟ‬,
acc. ‫ﺎﺭِﻳﹰﺎ‬‫ ; ﺟ‬vedere il paragrafo 4.1 e ),

‫ﺑ ِﻪ‬‫ﺮ‬ ‫ﺨﻠِﺼﹰﺎ ِﻟ‬


 ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬è morto essendo sincero al Signore suo”,
Capitolo 50: L’accusativo di stato 525

‫ﻓﹰﺎ‬‫ﺻﺮ‬
ِ ‫ﻮﺍ ﭐﻟﹾﻤﺎ َﺀ‬‫ﺷ ِﺮﺑ‬ “hanno bevuto l’acqua essendo pura” (dove l’accusativo di stato
‫ﻓﹰﺎ‬‫ﺻﺮ‬ِ si riferisce al complemento oggetto ‫) ﺍﻟﹾﻤﺎ َﺀ‬,
ً‫ﺎ ِﻥ ﺯﺍﻫِﺮﺍ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺖ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ﹸﻛ‬ero nel giardino essendo [esso] fiorente”,
‫ﻐﻠﹸﻮ ﹰﻻ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﭐ َﻷ ِﺳ ِﲑ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺿ‬
 ‫ﺎﺀَﻧﺎ‬‫ﺳ‬ “addolorò noi la fustigazione del prigioniero mentre era

ammanettato” (dove l’accusativo di stato ‫ﻻ‬


‫ﻐﻠﹸﻮ ﹰ‬ ‫ﻣ‬ si riferisce al retto ‫) ﺍ َﻷ ِﺳ ِﲑ‬.
Si noti la differenza tra la frase precedente e la frase successiva:

‫ﻐﻠﹸﻮ ِﻝ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﭐ َﻷ ِﺳ ِﲑ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺿ‬


 ‫ﺎﺀَﻧﺎ‬‫“ ﺳ‬addolorò noi la fustigazione del prigioniero
ammanettato” (dove ‫ﻝ‬ ِ ‫ﻐﻠﹸﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬non è affatto accusativo di stato, ma l’aggettivo riferito al
retto ‫ﲑ‬ ِ ‫) ﺍ َﻷ ِﺳ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﺿﺒ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻣﻐ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺫ‬ [21:87] “quando [egli] andò, essendo arrabbiato” (dove ‫ﺎ‬‫ﺿﺒ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻣﻐ‬ si

riferisce al soggetto sottinteso ‫ﻮ‬


 ‫) ﻫ‬,
‫ﺍ‬‫ﻫﻮ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ ِﻙ ﭐﹾﻟ‬‫ﺗﺮ‬‫ﭐ‬‫ﻭ‬ [44:24] “e lascia il mare essendo spaccato” (dove ‫ﺍ‬‫ﻫﻮ‬
 ‫ﺭ‬ si riferisce al
complemento oggetto: ‫ﺮ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺒ‬‫;) ﺍﹾﻟ‬
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻔﺘﻮﺣﹰﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ ‫ﻨﻔﺠﺮﹰﺍ ﹶﺃ‬‫ ﻣ‬: ‫ﺍ‬‫ﻫﻮ‬ ‫ﺭ‬ ,

‫ﻬﺎ‬ ‫ﺍ ﻓِﻴ‬‫ﺎِﻟﺪ‬‫ﺍ ﺧ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻪ ﻧ‬ ‫ﺪ ِﺧ ﹾﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩﻩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻮﹶﻟﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺺ ﭐﻟﻠﱠ‬
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [4:14] “e chiunque
disobbedisce ad Allah e al Messaggero Suo e trasgredisce i limiti Suoi, [Egli] farà
entrare lui nel Fuoco essendo eterno in esso” (dove ‫ﺎ‬‫ﺍ ﻓِﻴﻬ‬‫ﺎِﻟﺪ‬‫ﺧ‬ si riferisce al

complemento oggetto espresso dal pronome suffisso ‫ﻩ‬ ),


‫ﺣﻨِﻴﻔﹰﺎ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍﻫِﻴ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻮﺍ ِﻣﻠﱠ ﹶﺔ ِﺇ‬‫ﺗِﺒﻌ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬3:95] “dunque seguite il culto di Ibrāhīm essendo [lui]

monoteista” (dove ‫ﻝ‬ ‫ﺎ ﹲ‬‫ ﺣ‬si riferisce al secondo elemento di stato costrutto).
Si riporta anche un esempio dalla Sunna:
526 Capitolo 50: L’accusativo di stato

‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺎ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺐ ﺑﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺭ‬
ِ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ﹶﻔ ﹶﺔ‬‫ﺤ‬
 ‫ﻦ ﺃﹶﰊ ﺟ‬‫ﻋ‬
‫ﺘﻜِﺌﹰﺎ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻣ‬ ‫ )) ﹶﻻ ﺁ ﹸﻛ ﹸﻞ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬
Da Abū Juhayfa Wahb bin ‘Abdullah [che] disse: disse il Messaggero di

Allah : “non mangio essendo sdraiato”. Lo ha riportato al-Bukhārī.


Si riportano degli esempi in cui il participio nel ruolo dell’accusativo di stato è al plurale:
‫ﺍ‬‫ﺠﺪ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﺧﺮﱡﻭﺍ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻭ‬ [12:100] “e cadettero a lui prosternati” (dove ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬  ‫ﺳ‬ è il plurale di
‫ﺪ‬ ‫ﺎ ِﺟ‬‫) ﺳ‬,
‫ﻦ‬ ‫ﺍ ِﺧﺮِﻳ‬‫ ﺩ‬‫ﻮﻩ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ ﹸﻛ ﱞﻞ ﹶﺃ‬ [27:87] “e tutti verranno a Lui umiliati” (dove ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺍ ِﺧﺮ‬‫ ﺩ‬è il plurale
di ‫ﺮ‬  ‫ﺍ ِﺧ‬‫; ) ﺩ‬
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
ِ ‫ﻌ‬ ‫ﺒ‬‫ﺪ ﺍﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ ﺻﺎﻏِﺮﻳﻦ ﹶﺃ ِﺫﻻﱠﺀ‬: ‫ﻦ‬ ‫ﺍ ِﺧ ِﺮﻳ‬‫ ﺩ‬,
‫ﺚ‬
‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﺤ ﹸﺔ ﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ ﭐﻟﺼ‬‫ﻢ‬‫ﺗﻬ‬‫ﺧ ﹶﺬ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬15:83] “allora colse loro il grido essendo [essi] mattinieri”
(dove ‫ﻥ‬‫ﻮ ﹶ‬‫ﺼِﺒﺤ‬  ‫ﻣ‬ è il plurale di ‫ﺢ‬ ‫ﺼِﺒ‬  ‫ﻣ‬ ) ;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻤﺎ ِﺀ‬‫ﻦ ﺍﻟﺴ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻬﻠ‬‫ﺕ ﻣ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺻ‬
 : ‫ﺤﺔﹸ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ ﺍﻟ‬,
‫ﺒﺎﺡ‬‫ﺖ ﺍﻟﺼ‬  ‫ ﺩﺍ ِﺧِﻠ‬: ‫ﲔ‬
ِ ‫ﻭ ﹾﻗ‬ ‫ﲔ ﻓِﻲ‬ ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻣ‬ (vedere anche il versetto analogo [15:73]),

‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺎ‬‫ﻢ ﺁﻳ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺘﻠﹶﻰ‬‫ﺗ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [45:25] “e quando vengono recitati a loro i versetti Nostri
essendo [essi] espliciti” (si noti la sottile differenza tra ‫ﺕ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺎ‬‫ ﺁﻳ‬e ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺒ‬‫ﺎ ﺍﻟ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺎ‬‫ﺁﻳ‬
“i Nostri versetti espliciti”),
‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻣ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﺮ ِﺳ ﹶﻞ ﭐﻟ‬ ‫ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬‫ﻦ ﺁﻳ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [30:46] “e dai segni Suoi è che [Egli] manda i venti
annunciatori [della pioggia]”.
Se nella frase si trova più di un elemento al quale si potrebbe riferire l’accusativo di stato,
esso riguarda il nome più vicino; esempi:
Capitolo 50: L’accusativo di stato 527

‫ﺮﹰﺍ ﻗﹶﺎﺋِﻤﹰﺎ‬‫ﻋﻤ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬


 ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ “Zayd ha picchiato ‘Amr mentre egli stava in piedi” (dove ‫ﻗﹶﺎﺋِﻤﹰﺎ‬
è riferito al sostantivo ‫ﺮﹰﺍ‬‫ﻋﻤ‬  ),
‫ﺘﹰﺎ‬‫ﺎِﺋﻤ‬‫ﻬﺎ ﻧ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ “[Ella] ha ferito lei mentre dormiva” (dove ‫ﺘﹰﺎ‬‫ﺎِﺋﻤ‬‫ ﻧ‬è riferito al pronome
‫) ﻫﺎ‬.

50.2 Approfondimenti
Il nome al quale si riferisce l’accusativo di stato è conosciuto sotto la voce
‫ﺎ ِﻝ‬‫ ﺍﹾﻟﺤ‬‫ﺎ ِﺣﺐ‬‫ ; ﺻ‬ad esempio nella frase:
‫ﺍﻛِﺒﹰﺎ‬‫ﺪ ﺭ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﺟﺎ َﺀ‬ “è venuto Zayd essendo cavalcante”
‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ è ‫ﺎ ِﻝ‬‫ ﺍﹾﻟﺤ‬‫ﺎ ِﺣﺐ‬‫ ﺻ‬mentre ‫ﺍﻛِﺒﹰﺎ‬‫ ﺭ‬è ‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ ﺣ‬.
‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ ﺣ‬di norma si deve riferire a un nome determinato o almeno a un nome con una
indeterminazione limitata (ad esempio da un attributo o dal retto oppure quando un nome è
preceduto da interrogazione o negazione*);
* secondo i grammatici della lingua araba l’interrogazione o la negazione limitano lo stato
indeterminato di un nome.
Esempi:
‫ﺍﻛِﺒﹰﺎ‬‫ﻢ ﺭ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ ﻋﺎِﻟ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎﺀَﻧﺎ‬‫“ ﺟ‬venne da noi un uomo dotto cavalcante”,
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺎ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻣﻨِﻴﺒ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺭﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﺿﺮ‬
 ‫ﺎ ﹶﻥ‬‫ﺲ ﭐﻹِﻧﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻭِﺇﺫﹶﺍ‬ [39:8] “e quando colpisce l’uomo un male,
invoca il Signore suo tornando pentito a Lui”,
‫ﺪ ﺭﺍﻛِﺒﹰﺎ ؟‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺎ َﺀ ﹶﺃ‬‫ﻫ ﹾﻞ ﺟ‬ “è venuto qualcuno cavalcante?”
‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ ﺣ‬appare anche dopo ‫“ ِﺇﻻﱠ‬tranne”:
‫ﻦ‬ ‫ﻨ ِﺬﺭِﻳ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸﺮِﻳ‬ ‫ﺒ‬‫ﻣ‬ ‫ﲔ ِﺇﻻﱠ‬
 ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺮ ِﺳﻞﹸ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ﻧ‬‫ﻭﻣ‬ [6:48] “e non mandiamo gli Inviati tranne
come nunzi e ammonitori”.
La frase può essere seguita da più di un accusativo di stato:
‫ﻦ‬ ‫ﻨ ِﺬﺭِﻳ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸﺮِﻳ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻣ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻨِﺒ‬‫ﻪ ﭐﻟ‬ ‫ﺚ ﭐﻟﱠﻠ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺒ‬‫[ ﹶﻓ‬2:213] “e inviò Allah i profeti nunzi e ammonitori”.
La frase alla quale si riferisce l’accusativo di stato può essere sottintesa:
528 Capitolo 50: L’accusativo di stato

‫ﲔ‬
 ‫ﺘﻘﹶﺎِﺑِﻠ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺘ ِﻜِﺌ‬‫ﻣ‬ [56:16] “sdraiati su di essi, fronteggiantisi” (dal contesto risulta

molto chiaramente che questo ‫ﻝ‬


‫ﺎ ﹲ‬‫ ﺣ‬si riferisce ai credenti nel Paradiso),
‫ﻧﻪ‬‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻱ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑﻠﹶﻰ ﻗﹶﺎ ِﺩﺭِﻳ‬ ‫ﻣﻪ‬ ‫ﻊ ِﻋﻈﹶﺎ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎ ﹸﻥ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﻟ‬‫ﻧﺴ‬‫ ﭐ ِﻹ‬‫ﺴﺐ‬
‫ﺤ‬ ‫ﻳ‬ ‫[ ﹶﺃ‬75:3-4] “forse
pensa l’uomo che non uniremo le ossa sue, anzi [uniremo esse] essendo [Noi] capaci di
comporre le punta delle dita sue”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺪ ﺃﻃﺮﺍﻑ‬ ‫ﻧﻌِﻴ‬ ‫ ﺃﻱ ﺑﻠﻰ ﳒﻤﻌﻬﺎ ﻭ ﳓﻦ ﻗﺎﺩﺭﻳﻦ ﻋﻠﻰ ﺃﻥ‬: ‫ﻪ‬ ‫ﻧ‬‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻱ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑﻠﹶﻰ ﻗﹶﺎ ِﺩﺭِﻳ‬
‫ﺃﺻﺎِﺑ ِﻌ ِﻪ‬
In alcuni casi, ‫ﻝ‬ ‫ﺎ ﹲ‬‫ ﺣ‬può anche essere sottinteso:
‫ﻴﻜﹸﻢ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬‫ﺳ ﹶ‬ ‫ﺏ‬ٍ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﺑ‬ ‫ﻴﻬِﻢ ِﻣ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺪﺧ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻭﭐﹾﻟ‬ [13:23-24] “e gli angeli entreranno
da loro da ogni porta [dicendo]: pace su di voi” (dove ‫ﲔ‬  ‫ ﻗﹶﺎِﺋِﻠ‬viene sottinteso prima di
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺳﻼﹶﻣﹰﺎ‬ ).

50.3 La proposizione di stato

La proposizione di stato ‫ﻴﺔﹲ‬‫ﺎِﻟ‬‫ﻤ ﹶﻠﺔﹲ ﺣ‬ ‫ﺟ‬ , è una frase subordinata che descrive lo stato in cui
si trova il soggetto o il complemento oggetto della frase reggente. Inoltre, essa descrive
anche la circostanza concomitante all’azione o allo stato di cui tratta la frase reggente
(in tal caso la proposizione di stato designa lo stato di un nuovo soggetto). Le due frasi di
norma vengono collegate tramite la ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ‬ (accennata nel paragrafo 48.5), che in
italiano viene tradotta preferibilmente come “mentre” (ma anche con un gerundio o almeno
in modo da far sentire la subordinazione). La proposizione di stato può essere una frase
nominale o verbale. Si osservi:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﻟ ِﻜﺘ‬‫ﺸﲑ‬
ِ ‫ﻲ ﺗ‬ ‫ﻭ ِﻫ‬ ‫ﺖ ﻟِﻲ‬
 ‫[“ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬lei] disse a me mentre lei indicava il libro” (dove la
proposizione di stato è riferita al soggetto della frase reggente),
‫ﺑ ﹶﺔ‬‫ﻮ‬‫ﻴﺒ‬‫ﻐ‬ ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﻳﻘﹶﺎ ِﻭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﺻ‬ha urlato opponendosi allo svenimento” (dove la proposizione
di stato è riferita al soggetto della frase reggente),
Capitolo 50: L’accusativo di stato 529

‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﻛﹸﻞﹸ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﺕ ﹶﺃﺧ‬
 ‫ﺪ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻴِﺘ‬‫ﺑ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﺒﺖ‬‫ﻫ‬ ‫ﹶﺫ‬ “sono andato a casa tua e [là] ho
trovato il fratello tuo mentre mangiava per terra” (dove la proposizione di stato è
riferita al complemento oggetto della frase reggente),
‫ﻒ‬
 ‫ﺠ‬
ِ ‫ﺗ‬‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺒﻜِﻲ‬‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻭ ِﻫ‬ ‫ﻬﺎ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto lei mentre ella piangeva e tremava” (dove la
proposizione di stato è riferita al complemento oggetto della frase reggente),
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﻠﱡﻮ ﹶﻥ ﺻ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺴ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ “sono entrato nella moschea mentre la
gente pregava la preghiera del tramonto” (dove la proposizione di stato è riferita al
nuovo soggetto),
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ ﹶﻞ ِﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻕ ﭐﻟ‬
 ‫ﺤ ِﺮ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﺍ ِﺀ‬‫ﺤﺮ‬
‫ﺼ‬
 ‫ﻂ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬ “era in mezzo al deserto
mentre il sole bruciava la sabbia con durezza” (dove la proposizione di stato è riferita al
nuovo soggetto).
Esempi dal Corano e dalla Sunna:

‫ﻯ‬‫ﺳﻜﹶﺎﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬


‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻮﺍ ﭐﻟ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﻻ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫[ ﻳ‬4:43] “o coloro che credono! Non
accostatevi alla preghiera mentre voi siete ubriachi”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺑِﺂﻳ‬‫ﺗ ﹾﻜ ﹸﻔﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺏ ِﻟ‬
ِ ‫ﺘﺎ‬‫ﻫ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬3:70] “o gente del Libro! Perché
miscredete nei versetti di Allah mentre voi testimoniate?”;
da kalimātu -l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﺣﻖ‬ ‫ ﺃﻱ ﺗﻌﻠﻤﻮﻥ ﺃﻧﻪ‬: ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ,
‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﹸﻛﻔﱠﺎ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎﺗ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬2:161] “invero coloro che miscredono e muoiono
mentre essi sono miscredenti”,
‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬‫ﻋﺠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﺃﻧ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹶﺃِﻟﺪ‬‫ﻳﹶﻠﺘ‬‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺖ ﻳ‬
 ‫ﻗﹶﺎﹶﻟ‬ [11:72] “disse: o sventura! Forse partorisco mente io
sono vecchia?!” (esempio riportato precedentemente nel paragrafo 40.8),

‫ﻦ‬ ‫ ٍﻞ ِﻣ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﺃ ﱠﻥ‬: ‫ﻪ ﻋﻨﻬﻤﺎ‬ ‫ﻋﻦ ﺍﺑﻦ ﻋﻤﺮ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬
‫ ﹶﻓِﺈ ﱠﻥ‬‫ﻋﻪ‬ ‫ﺩ‬ )) : ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻩ ﰲ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳ ِﻌﻆﹸ ﺃﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺎﺭ‬‫ﻧﺼ‬‫ﺍﻷ‬
‫ﺎ ِﺭ ﱡ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻦ ﺍﻹﳝ‬ ‫ﻴﺎ َﺀ ِﻣ‬‫ﺍﹾﻟﺤ‬
‫ﻱ‬

Da Ibn ‘Umar [riportò] che il Messaggero di Allah passò vicino a un


uomo degli Ansār mentre egli stava esortando il fratello suo riguardo alla timidezza,
530 Capitolo 50: L’accusativo di stato

allora disse il Messaggero di Allah : “lascialo, invero la timidezza è dalla fede”.


Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻴﺖ‬‫ﺗ‬‫ ﹶﺃ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻪ ﻋﻨﻪ‬ ‫ﲑ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﺸﺨ‬  ‫ﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﱠﻠﻪ ﺑﻦ ﺍﻟ‬‫ﻋ‬
‫ﺩ‬‫ﺍﻭ‬‫ﻮ ﺩ‬‫ ﹶﺃﺑ‬‫ﻭﺍﻩ‬‫ ﺭ‬. ‫ﺒﻜﹶﺎ ِﺀ‬‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﺟ ِﻞ ِﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺰ ﹶﻛﹶﺄﺯِﻳ ِﺰ ﺍﹾﻟ ِﻤ‬ ‫ﻮِﻓ ِﻪ ﹶﺃﺯِﻳ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺼﻠﱢﻲ ﻭِﻟ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬

Da ‘Abdullah bin ash- Shikhkhīr disse: “mi recai dal Messaggero di Allah
mentre egli stava pregando, e aveva l’interno suo [il petto] un brontolio come il
brontolio della pentola, dal pianto”. Lo ha trasmesso Abū Dāwūd.

Si noti che ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺎِﻟ‬‫ﻤﹶﻠ ﹲﺔ ﺣ‬ ‫ﺟ‬ , essendo una frase nominale, può essere introdotta anche senza

l’aiuto di ‫ﻭ‬
 (in tal caso la sua soppressione esprime la connessione ancora più stretta tra un
elemento della proposizione di stato e un altro elemento della proposizione reggente):
‫ﺭﹾﺃ ِﺳ ِﻪ‬ ‫ﻠﻰ‬‫ ﻋ‬‫ﻩ‬‫ﻳﺪ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺟ‬ “è venuto Zayd, la mano sua essendo sulla testa sua”
(del senso: “è venuto Zayd con la mano sulla testa”).
L’omissione della ‫ﻝ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ‬ è altrettanto possibile nel caso in cui la proposizione di stato
è una frase verbale. Tale omissione sottolinea la contemporaneità delle azioni espresse dal
verbo della frase reggente e dal verbo della proposizione di stato:
‫ﺑ ﹶﺔ‬‫ﻮ‬‫ﻴﺒ‬‫ﻐ‬ ‫ﻡ ﭐﻟ‬ ‫ﻳﻘﹶﺎ ِﻭ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﺻ‬ha urlato opponendosi allo svenimento”.
L’omissione della ‫ﻝ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ ﻭ‬non è possibile dove la frase reggente e la proposizione di
stato non hanno un elemento comune come dimostrano i due esempi citati
precedentemente:
‫ﺏ‬ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ ﭐﹾﻟ‬‫ﺼﻠﱡﻮ ﹶﻥ ﺻ‬  ‫ﻳ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺪ‬ ‫ ﭐﻟﹾﻤﺴﺠ‬‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ ,
‫ﻮ ٍﺓ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ ﹶﻞ ِﺑ ﹶﻘ‬ ‫ﺮ‬ ‫ ﭐﻟ‬‫ﺤ ِﺮﻕ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﺸ‬ ‫ﺍ ِﺀ‬‫ﺤﺮ‬
‫ﺼ‬
 ‫ﻂ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ‬.
L’omissione della ‫ﻝ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ ﻭ‬è particolarmente rara quando la proposizione di stato è una
frase nominale.
La proposizione di stato può esprimere un’azione contemporanea rispetto al verbo della
frase principale:
Capitolo 50: L’accusativo di stato 531

‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻨﻈﹸﺮ‬‫ﺗ‬ ‫ﺖ‬


 ‫ﺴ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ “si sedette guardando verso di noi”,
‫ﺒﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﻢ ِﻋﺸ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺀُﻭﺍ ﹶﺃﺑ‬‫ﻭﺟ‬ [12:16] “e sono venuti dal padre loro di tarda sera
piangendo”,
oppure un’azione svolta dopo l’azione espressa dal verbo della frase reggente; in tal caso la
proposizione di stato, non indicando una circostanza contemporanea, rappresenta uno scopo
o il risultato della azione espressa dalla frase reggente; esempi:
‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ ِﻣ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ٍﺀ‬‫ﻴ ِﻦ ﻣ‬‫ﻋ‬ ‫ﻰ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫“ ﹶﺃﺗ‬si è recato verso una fonte d’acqua per bere da essa”
(dove il soggetto compiendo la prima azione, ha di conseguenza compiuto la seconda
azione),
‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺪﺑ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺵ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ [10:3] “[Egli] si innalzò sul Trono disponendo la
questione [di ogni cosa]”.
La proposizione di stato può essere anche:
a) una frase verbale con la negazione e con l’omissione di ‫ﻭ‬ ; esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﺗﻬ‬‫ﺮ‬ ‫ﻑ ﹶﻛﹾﺜ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻳﺨ‬ ‫ﺪﺍ َﺀ ﻻ‬‫ﺒ ﹶﻄﻞﹸ ﭐ َﻷﻋ‬‫ﻢ ﭐﻟ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫ‬ “assalì l’eroe i nemici non temendo la
moltitudine loro”,
‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺎِﺗ ﹸﻜ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﺑﻄﹸﻮ ِﻥ ﹸﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺟﻜﹸ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ [16:78] “e Allah ha fatto uscire voi
dalle pance delle madri vostre mentre non sapevate niente”;

b) una frase verbale con la negazione ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ oppure ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ (a volte semplicemente soltanto ‫ﺎ‬‫ﻣ‬
o ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬con l’omissione di ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ ; ) ﻭ‬esempi:
‫ﺐ‬
 ‫ﺭ ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫“ ﺟ‬è venuto Muhammad mentre non cavalcava” (ovvero è venuto
Muhammad non a cavallo quindi a piedi o tramite un mezzo di trasporto),
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻌﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺴﻬ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺎ ِﺩﻋ‬‫ﺨ‬‫ﻳ‬ [2:9] “cercano di
ingannare Allah e coloro che credono ma non ingannano tranne loro stessi mentre non
si accorgono”,
‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ ‫ﺒﻞﹸ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻩ ِﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﻥﹸ ﹶﺃﻧ‬‫ ﭐﻹِﻧﺴ‬‫ﻳ ﹾﺬﻛﹸﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﹶﺃ‬ [19:67] “forse non si ricorda

l’uomo che Noi creammo lui prima mentre non era nulla?” (dove ‫ﺎ‬‫ﺎ = ﹶﺃﻧ‬‫ ﻧ‬+ ‫) ﹶﺃﻥﱠ‬,
532 Capitolo 50: L’accusativo di stato

‫ﻮ ٌﺀ‬‫ﻢ ﺳ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺴ‬


‫ﺴ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻀ ٍﻞ ﹶﻟ‬
 ‫ﻭ ﹶﻓ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻤ ٍﺔ ِﻣ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑِﻨ‬‫ﻧ ﹶﻘﹶﻠﺒ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬3:174] “allora ritornarono con grazia
da Allah e favore [Suo] mentre non toccò loro [nessun] male”;
c) una frase verbale affermativa con il verbo al passato o al presente preceduto da ‫ﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ;
esempi:
‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺭﻧ‬‫ﻦ ِﺩﻳ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺟﻨ‬ ‫ﺧ ِﺮ‬ ‫ﺪ ﹸﺃ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻧﻘﹶﺎِﺗ ﹶﻞ ﻓِﻲ‬ ‫ﺎ ﹶﺃﻻﱠ‬‫ﺎ ﹶﻟﻨ‬‫ﻭ ﻣ‬ [2:246] “e cosa abbiamo che non
combatteremo sulla via di Allah mentre già siamo stati scacciati dalle case nostre”
dal tafsīr safwatu at-tafāsīr:
‫ﻭﻧﺎ‬‫ﻋﺪ‬ ‫ﻧﻘﹶﺎِﺗ ﹶﻞ‬ ‫ﺐ ﻟﹶﻨﺎ ﹶﺃﻻﱠ‬ ‫ ﺃ ﱡ‬: ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻧﻘﹶﺎِﺗ ﹶﻞ ﻓِﻲ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﱠﻻ‬‫ﺎ ﹶﻟﻨ‬‫ﻭ ﻣ‬ ,
ٍ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﻱ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃِّﻧﻲ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻧﻨِﻲ‬‫ﺆﺫﹸﻭ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ِﻟ‬61:5] “perché nuocete me mentre certo
sapete che io sono il Messaggero di Allah per voi?”.
A volte ‫ﺪ‬
 ‫ﹶﻗ‬ ‫ﻭ‬ viene omesso oppure rimane solo ‫ﺪ‬ ‫ ﹶﻗ‬oppure solo ‫ﺎ ِﻝ‬‫ﻭ ﺍﹾﻟﺤ‬ ‫ﺍ‬‫ ﻭ‬:
‫ﻢ‬ ‫ﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮﻛﹸ‬‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬‫ﺻﺪ‬
 ‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎﺀُﻭ ﹸﻛ‬‫ﻭ ﺟ‬ ‫[ ﹶﺃ‬4:90] “o [coloro] che vengono da voi
mentre si stringono i petti loro dal combattere voi”,
‫ﺎ ﻗﹸِﺘﻠﹸﻮﺍ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻮﻧ‬‫ﻮ ﹶﺃﻃﹶﺎﻋ‬ ‫ﻭﺍ ﹶﻟ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍِﻧ ِﻬ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ﻦ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﻟِﺈ‬ ‫[ ﹶﺍﱠﻟﺬِﻳ‬3:168] “coloro che dissero ai fratelli
loro mentre sono rimasti seduti: se avessero obbedito a noi, non sarebbero stati
uccisi”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻢ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻣﺜﻠﻬﻢ ﻭ ﻗﺪ ﻗﻌﺪﻭﺍ ﻋﻦ ﺍﻟﻘﺘﺎﻝ‬‫ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻗﺎﻟﻮﺍ ﻹﺧﻮﺍ‬: ‫ﻭﺍ‬‫ﻌﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺍِﻧ ِﻬ‬‫ﺧﻮ‬ ‫ﻦ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﻟِﺈ‬ ‫ﹶﺍﱠﻟﺬِﻳ‬
Capitolo 50: L’accusativo di stato 533

50.4 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


‫ﻦ ﻫـ‬‫ ( ﻋ‬‫ﺪ‬‫ﻳ ﹾﻘﻌ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﹶﻗ‬ _
“astenersi, trattenersi dal
fare qualcosa”
‫ﻴﺎ ٌﺀ‬‫ﺣ‬ _ “timidezza; pudore”

‫ﻑ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺟ‬ _ “interno, cavità; petto”

‫ﺰ‬ ‫ﹶﺃﺯِﻳ‬ _
“ronzio; rantolo;
brontolio (della pentola)”
‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ﺮ‬ ‫ِﻣ‬ _ “pentola; caldaia”

‫ﻜﺎ ٌﺀ‬‫ﺑ‬ _ “pianto”

( ‫ﺤ ِﺮﻕ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﻕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ _
“incendiare, bruciare;
scottare”
‫ﻣ ﹲﻞ‬ ‫ﺭ‬ _ “sabbia”

‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺩ‬ _ (2ª forma) “predisporre”

‫ﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻫ‬ _


(3ª forma) “assaltare,
aggredire, attaccare”
‫ﺑ ﹶﻄ ﹲﻞ‬ ‫ﻄﺎ ﹲﻝ‬‫ﹶﺃﺑ‬ “eroe”

‫ﻦ‬ ‫ﺑ ﹾﻄ‬ ‫ﺑﻄﹸﻮ ﹲﻥ‬ “pancia, ventre”

‫ﺐ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺒﺎ‬‫ﹶﺃﺳ‬ “causa, motivo”

‫ﻮﹲﺓ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻗ‬ _
“durezza (anche
figurativo); spietatezza”
‫ﺍ ﹸﻥ‬‫ﺳ ﹾﻜﺮ‬ ‫ﻯ‬‫ﺳﻜﹶﺎﺭ‬ “ubriaco”

( ‫ﻳِﻠﺪ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ _


“partorire, mettere al
mondo”
“vecchia, donna anziana;
‫ﺯ‬ ‫ﻮ‬‫ﻋﺠ‬ _ anziano (come sostantivo
e aggettivo)”
534 Capitolo 50: L’accusativo di stato

“esortare, rivolgere un
( ‫ﻳ ِﻌﻆﹸ‬ ) ‫ﻆ‬
‫ﻋ ﹶ‬ ‫ﻭ‬ _
monito [ ‫ﻩ‬a qualcuno]”

‫ﻉ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺧ‬ _
(3ª forma) “cercare di
ingannare”
( ‫ﺪﻉ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻉ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺧ‬ _
“ingannare, indurre in
errore”
Tab. 50.1
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 535

Capitolo 51

L’ACCUSATIVO E L’AGGETTIVO

51.1 Introduzione
Nella lingua araba l’accusativo viene usato per esprimere vari concetti. In questo capitolo
vengono raggruppate altre costruzioni , oltre a quelle già conosciute, che richiedono il nome
in accusativo. Il paragrafo 51.6 è invece dedicato all’aggettivo, inserito in varie costruzioni
grammaticali.

51.2 L’accusativo interno

L’accusativo interno ‫ ﹾﻄ ﹶﻠﻖ‬‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫( ﺍﹾﻟ‬di cui si è accennato nel paragrafo 44.5) è un
masdar in accusativo, della stessa radice del verbo dopo il quale esso viene posto. Il ruolo
di tale masdar è rafforzare il senso del verbo, dando all’idea espressa da esso il senso di
illimitatezza.
Esempi dal Corano:
‫ﺭا‬
 ‫ﺎ‬‫ﺳِﺘ ﹾﻜﺒ‬ ‫ﭐ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭﭐ‬ [71:7] “si sono inorgogliti con orgoglio” (dal senso: “si sono
inorgogliti molto”),
‫ﺎ‬‫ﺍﺟ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﻢ ِﺇ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﺨ ِﺮﺟ‬
 ‫ﻭ ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺪ ﹸﻛ‬ ‫ﻳﻌِﻴ‬ ‫ﹸﺛﻢ‬ [71:18] “poi [Egli] farà tornare voi in essa e farà
uscire voi [dalla terra] in uscita”,
‫ﺎ‬‫ﻤﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻮ ِﺭ ﹶﻓ‬‫ﺦ ﻓِﻲ ﭐﻟﺼ‬ ‫ ِﻔ‬‫ﻭ ﻧ‬ [18:99] “e sarà soffiato nel corno, allora uniremo
loro in unione”,
‫ﺍ‬‫ﻋﺪ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ [19:94] “ed [Egli] ha contato loro in numero” (dal senso: li ha contati con
precisione),
536 Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo

‫ﺎ‬‫ﺑﺴ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﺠﺒ‬
ِ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺴ‬
 ‫ﻭ ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﺭﺽ‬ ‫ﺖ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ﺟ‬ ‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﺭ‬56:4] “quando sarà scossa la terra da una
scossa, e saranno sbriciolate le montagne in briciole”.
Il masdar può essere anche ripetuto per maggiore enfasi:
‫ﺎ‬‫ﺩﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻛ‬ ‫ﺭﺽ‬ ‫ﺖ ﭐ َﻷ‬
ِ ‫ﻛﱠ‬‫ﹶﻛﻼﱠ ِﺇﺫﹶﺍ ﺩ‬ [89:21] “niente affatto, quando sarà polverizzata la
terra a polvere a polvere”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
 ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻰ ﺻ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺘﺎﺑِﻌﹰﺎ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺩ ﹼﻛﹰﺎ‬ : ‫ﺎ‬‫ﺩﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﻛ‬ .
‫ﺒﺎ ًﺀ‬‫ﺕ ﻫ‬
Sempre per maggiore enfasi il masdar in nominativo viene accompagnato dal pronome
suffisso:
‫ﻼﻟﹸﻪ‬
‫ﺟ ﹶ‬ ‫ﺟﻞﱠ‬ “sia eccelsa la maestà Sua” (dove il verbo ‫ﺟﻞﱠ‬ significa “essere grande,
eccelso, maestoso”; per altri esempi analoghi vedere il paragrafo 27.1).
Il masdar, nel ruolo di ‫ﻄﹶﻠﻖ‬
‫ ﹾ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬, oltre a stare da solo, può essere connesso con un
aggettivo, un pronome dimostrativo, una proposizione relativa o un nome in genitivo (in
stato costrutto); esempi:
‫ﺷﺪِﻳﺪﹰﺍ‬ ‫ﺑﹰﺎ‬‫ﺿﺮ‬
 ‫ﺑﻪ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “ ha colpito lui con un colpo forte”,
‫ﺎ‬‫ﻋﻈِﻴﻤ‬ ‫ﻼ‬‫ﻴ ﹰ‬‫ﻣ‬ ‫ﺗﻤِﻴﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺕ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻬﻮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ‬‫ﺘِﺒﻌ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬‫ﻭ‬ [4:27] “ma vogliono coloro che
seguono i desideri che [voi] deviate con deviazione enorme [dalla retta via]”,
‫ﺍ‬‫ﺑﻌِﻴﺪ‬ ‫ﻼ ﹰﻻ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﺿﻞﱠ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﻙ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﺸ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [4:116] “e chiunque associa ad Allah, si è
smarrito con smarrimento lontano” (cioè si è smarrito davvero lontano),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘ ِﻘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻯ ِﺇﻧ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺸ ﹶﺔ ﭐﹾﻟ ﹸﻜ‬
 ‫ﺒ ﹾﻄ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺒ ِﻄﺶ‬‫ﻧ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [44:16] “il Giorno in cui afferreremo con

violenza grandissima, invero Noi saremo vendicatori” (dove ‫ﻯ‬‫ﺒﺮ‬‫ﺍﹾﻟ ﹸﻜ‬ è l’attributo

dell’accusativo interno ‫ﺸ ﹶﺔ‬


 ‫ﺒ ﹾﻄ‬‫) ﺍﹾﻟ‬,
‫ﻆ‬
‫ﺤ ﹾﻔ ﹶ‬
ِ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺍ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺤ ﹶﻔﻈﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬  ‫ﻳ‬ “custodiscono i segreti loro con questa custodia” (cioè
in questo modo)”,
‫ﻌﻨِﻲ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺑﹰﺎ ﹶﺃ‬‫ﺿﺮ‬
 ‫ﺑﻨِﻲ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “ha colpito me con un colpo che ha addolorato me” (ovvero: “mi
ha colpito causandomi dolore”),
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 537

‫ﻚ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺨﻔﹶﻰ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻱ ﹶﻻ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺑﻪ‬‫ﺮ‬ ‫ﺿ‬
 “ha picchiato lui con un colpo che non si nasconde
a te” (ovvero: “lo ha picchiato come tu ben sai”),
‫ﺾ‬
ِ ‫ﻤﺮِﻳ‬ ‫ﺭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬‫ﺮ ﹸﻇﻬ‬ ‫ﻬ‬ ‫“ ﹶﻇ‬è apparso con apparenza di malato” (ovvero: davvero malato),
‫ﺒﺎ ِﻥ‬‫ﻑ ﭐﹾﻟﺠ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺨﺎﻓﹸﻮﺍ‬‫“ ﻻ ﺗ‬non temete con la paura del vigliacco”,
‫ﺡ‬
ِ ‫ﺭﺗِﻴﺎ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ ﭐﻹ‬ ‫ﺯ ﹾﻓ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺯﹶﻓ‬ “ha sospirato con un sospiro del sollievo” (dove l’accusativo interno è
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬e quindi la parola ‫ﺮ‬ ‫ﺯ ﹾﻓ‬ viene cambiata in ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺯ ﹾﻓ‬ ; si rimanda al paragrafo 44.6),
‫ﺏ‬ِ ‫ﻮ‬‫ﻐﻀ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻴ ِﻪ ِﻧ ﹾﻈ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺮﺕ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ “ho guardato verso lui con lo sguardo dell’arrabbiato”
(dove l’accusativo interno è ‫ﻉ‬ ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻨ‬‫ ﺍﻟ‬‫ﺳﻢ‬ ‫ ِﺍ‬e quindi la parola ‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻈ‬ viene cambiata in
‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ ;ِﻧ ﹾﻈ‬si rimanda al paragrafo 44.6),
‫ﺎ‬‫ﺍﹶﻟﻬ‬‫ ِﺯﹾﻟﺰ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ﺖ ﭐ َﻷ‬ ِ ‫ﹾﻟ ِﺰﹶﻟ‬‫[ ِﺇﺫﹶﺍ ﺯ‬99:1] “quando verrà scossa la terra con scossa sua” (per il
verbo quadrilittero ‫ﻝ‬ ‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ si rimanda al capitolo 52).
Il verbo può essere anche seguito da un masdar derivante da una forma diversa da quella
del verbo (ma di significato analogo al verbo che tale masdar segue); ad esempio:
‫ﺷﺪِﻳﺪﹰﺍ‬ ‫ﺎ ﹰﻻ‬‫ﺘﻠﹸﻮﺍ ِﻗﺘ‬‫ﺘ‬‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬si combattevano di combattimento feroce” (verbo della 8ª forma e
masdar della 3ª forma),
‫ﻼ‬
‫ﺒِﺘﻴ ﹰ‬‫ﺗ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺘ ﹾﻞ ِﺇﹶﻟ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻭ ﭐ ﹾﺫﻛﹸ ِﺮ ﭐ‬ [73:8] “e ricorda il Nome del Signore tuo e
consacrati a Lui in consacrazione” (verbo della 5ª forma e masdar della 2ª forma).

51.3 L’accusativo di specificazione

L’accusativo di specificazione è conosciuto nella lingua araba sotto la voce ‫ﺰ‬ ‫ﺘ ِﻤﻴﻴ‬‫ﺍﻟ‬
“distinzione”, ma anche ‫ﺴﲑ‬
ِ ‫ﺘ ﹾﻔ‬‫ﺍﻟ‬ “spiegazione”. Esso viene espresso tramite un nome
messo di norma in accusativo indefinito, che viene posto subito dopo la frase che ne limita
o ne precisa il significato. ‫ﺰ‬
 ‫ﺘ ِﻤﻴﻴ‬‫ ﺍﻟ‬risponde alla domanda “sotto quale aspetto?”; esempi:
‫ﻋﹸﻠﻮّﹰﺍ‬ ‫ﺘِﻠﻒ‬‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻲ‬ ‫“ ِﻫ‬lei differisce in altezza”,
538 Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo

‫ﻭ ﺇِﳝﺎﻧﹰﺎ‬ ‫ﺧﻠﹸﻘﹰﺎ‬ ‫ﻬﺎ‬‫ﺸِﺒﻬِﻴﻨ‬


 ‫ﺗ‬ ‫ﻚ‬ِ ‫ﻧ‬‫“ ِﺇ‬invero tu assomigli a lei in carattere e fede”,
‫ﺻﻔِﺮﺍﺭﹰﺍ‬ ‫ﺟ ِﻬ ِﻪ ﺍ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﻥﹸ‬ ‫ﺩ ﹶﻟ‬ ‫ﺩﺍ‬‫“ ِﺍﺯ‬è aumentato il colore del viso suo in impallidimento”
(cioè: “il colore del suo viso è diventato ancora più pallido”),

: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬ ، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ : ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻪ ﻋﻨﻪ‬ ‫ﻣ ﹶﺔ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﹸﺃﻣ‬
‫ﺎِﺑ ِﻪ (( ﺭﻭﺍﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬‫ﺻﺤ‬
 ‫ﺷﻔِﻴﻌﹰﺎ َﻷ‬ ‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻡ ﺍﻟ ِﻘﻴ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺄﺗِﻲ‬‫ﻪ ﻳ‬ ‫ﻧ‬‫ﺁ ﹶﻥ ؛ ﻓﹶﺈ‬‫ﻭﺍ ﺍﻟ ﹸﻘﺮ‬‫ﺮﺅ‬ ‫)) ﺍ ﹾﻗ‬

Da Abū Umāma [che] disse: ho sentito il Messaggero di Allah dire:


“recitate il Corano; invero esso verrà nel Giorno della Resurrezione come intercessore
per i compagni suoi”. Lo ha trasmesso Muslim.

Esempi dal Corano:


‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ﻤ ﹰﺔ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻯ‬‫ﻫﺪ‬ ‫ﺤﻜِﻴ ِﻢ‬
 ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺕ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻚ ﺁﻳ‬
 ‫ِﺗ ﹾﻠ‬ [31:2-3] “questi sono i versetti del
Libro saggio come guida e misericordia per i benefattori”,
‫ﺍ‬‫ﻭﺍ ﹸﻛ ﹾﻔﺮ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺯﺩ‬ ‫ ﭐ‬‫ﻢ ﹸﺛﻢ‬ ‫ﺎِﻧ ِﻬ‬‫ﺪ ِﺇﳝ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [3:90] “invero coloro che hanno
miscreduto dopo la fede loro, poi sono aumentati in miscredenza ”,
‫ﺍ‬‫ﻣ ﹾﻜﺮ‬ ‫ﺮﻉ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫[ ﻗﹸ ِﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬10:21] “di’: Allah è più veloce in inganno”,
‫ﻋ ﹰﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﻩ ِﺑﻀ‬ ‫ﻭ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬ ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹸﻏ ﹶ‬ ‫ﻯ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻳ‬12:19] “o novella! Questo è un giovanotto!
E nascosero lui come merce”,
‫ﺎ‬‫ﻴﺒ‬‫ﺷ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﹾﺃ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫ﭐ‬‫ﻭ‬ [19:4] “e si è accesa la testa in canizie” (dal significato: “e sono
divenuti i capelli bianchi”),
‫ﻼ‬
‫ﻨﻜِﻴ ﹰ‬‫ﺪ ﺗ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹾﺄﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺷ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﭐﻟﻠﱠﻪ‬‫ﻭ‬ [4:84] “e Allah è più forte in violenza ed è più forte in
punizione”,
‫ﻼ‬
‫ﻤ ﹰ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺴﻦ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻳ‬‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻮﻫ‬ ‫ﺒﻠﹸ‬‫ﻨ‬‫[ ِﻟ‬18:7] “per mettere alla prova essi chi di loro sarà migliore
nell’opera”,
‫ﺮﻩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﺭ ٍﺓ‬ ‫ﻤ ﹾﻞ ِﻣﹾﺜﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺮﻩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﻴﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﺭ ٍﺓ‬ ‫ﻤ ﹾﻞ ِﻣﹾﺜﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ‬ ‫[ ﹶﻓ‬99:7-8] “allora chi opera
il peso di una pagliuzza di bene, vedrà esso, e chi opera il peso di una pagliuzza di
male, vedrà esso”.
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 539

51.4 L’accusativo di causa

Viene chiamato ‫ﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ ﹶﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ed è usato per indicare il motivo per cui viene svolta
un’azione, o lo scopo che muove chi compie l’azione. Questo tipo di accusativo risponde
semplicemente alla domanda: “perché?, per quale motivo?”. Nel ruolo di ‫ﻮ ﹸﻝ ﹶﻟﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬è un
masdar in accusativo indeterminato, oppure in stato costrutto; esempi:
‫ﺗ ﹾﺄﺩِﻳﺒﹰﺎ ﻟﹶﻬﺎ‬ ‫ﻬﺎ‬‫ﻨﺘ‬‫ ِﺑ‬‫ﺖ ﭐ ُﻷﻡ‬
ِ ‫ﻋ ﹶﻈ‬ ‫ﻭ‬ “ammonì la madre la figlia sua come correzione per lei”
(la madre ammonì sua figlia per correggerla),
‫ﺣ ِﺔ‬ ‫ﺍ‬‫ﺐ ﭐﻟﺮ‬
 ‫ﻩ ﹶﻃﹶﻠ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ “passeggiava alla ricerca di quiete” (passeggiava per trovare la
quiete),
‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺾ ﭐ ﹾﻃ ِﻤﺌﹾﻨﺎﻧﹰﺎ‬
 ‫ﻤﺮِﻳ‬ ‫ﺕ ﭐﹾﻟ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺯ‬ “ho visitato il malato per tranquillità riguardo a lui”
(per il masdar ‫ﻥ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻃ ِﻤﺌﹾﻨﺎ ﹲ‬derivante dal verbo quadrilittero ‫ﻤﹶﺄﻥﱠ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻃ‬si rimanda al
capitolo 52).
Esempi dal Corano (l’accusativo di causa è in grassetto):
ِ ‫ﻨ ِﺪ ﺃﹶﻧﻔﹸ‬‫ﻦ ِﻋ‬ ‫ﺴ ًﺪﺍ ِﻣ‬
‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺴ ِﻬ‬  ‫ﺣ‬ ‫ﺍ‬‫ﻢ ﹸﻛﻔﱠﺎﺭ‬ ‫ﺎِﻧ ﹸﻜ‬‫ﻌ ِﺪ ِﺇﳝ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﻭ‬‫ﺮﺩ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺏ ﹶﻟ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻫ ِﻞ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﲑ ﻣِﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺩ ﹶﻛِﺜ‬ ‫ﻭ‬
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ‬‫ﻦ ﹶﻟﻬ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ِﺪ ﻣ‬ ‫ﺑ‬
[2:109] “vogliono tanti dalla gente del Libro che facessero tornare voi dopo la fede
vostra miscredenti, dall’invida [proveniente] da loro stessi dopo che è stata chiara a
loro la verità”,
‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺣ ﹶﺬ‬ ‫ﺍ ِﻋ ِﻖ‬‫ﺼﻮ‬
 ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﺁﺫﹶﺍِﻧ ِﻬ‬ ‫ﻌﻬ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﻌﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﺻ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻳ‬ [2:19] “mettono le dita loro
nelle orecchie loro [a causa] dei fulmini, dal timore della morte”,
‫ﻕ‬
ٍ‫ﻼ‬‫ﻣ ﹶ‬ ‫ﻴ ﹶﺔ ِﺇ‬‫ﺸ‬
 ‫ﺧ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺩﻛﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﻠﹸﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﺗ ﹾﻘﺘ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [17:31] “e non uccidete i figli vostri per paura di
miseria”,
‫ﺎ ِﺓ ﭐﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺮﺿ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺑِﺘﻐ‬‫ ﭐ‬‫ﺴﻪ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﺸﺮِﻱ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ [2:207] “e tra la gente c’è chi vende se
stesso per la ricerca della soddisfazione di Allah”.
540 Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo

51.5 Complemento di tempo

Il complemento di tempo (‫ﻓِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫)ﺍﹾﻟ‬ viene espresso tramite nomi che indicano il
momento nel quale accade l’azione. Questi nomi vengono messi sempre in accusativo;
esempi: ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻭ ﭐﻟ‬ ‫ﻴ ﹶﻞ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ ﱠﻠ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ [21:20] “[gli Angeli] glorificano [Allah] notte e
giorno”,
‫ﺒﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ًﺀ‬‫ﻢ ِﻋﺸ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺑﺎ‬‫ﺎﺀُﻭﺍ ﹶﺃ‬‫ﻭﺟ‬ [12:16] “e vennero dal padre loro di tarda sera piangendo”,
‫ﻮ ٍﻡ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺾ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﻣًﺎ ﹶﺃ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻟِﺒﹾﺜﻨ‬18:19] “dissero: siamo rimasti un giorno o una parte del
giorno”,
‫ﺮ ٍﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻝ‬ ‫ﻩ ﹶﺃ‬ ‫ﺧﻠﹸﻮ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻛﻤ‬ [17:7] “così come erano entrati in esso [nel tempio] la prima
volta”,
‫ﺎﺭًﺍ‬‫ﻧﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻴ ﹰ‬ ‫ﻮﻣِﻲ ﹶﻟ‬ ‫ ﹶﻗ‬‫ﻮﺕ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻲ‬‫ﺏ ِﺇﻧ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [71:5] “disse: O Signore mio! Invero io ho
chiamato il popolo mio notte e giorno”.
Si noti che a volte la parola ‫ﺖ‬
 ‫ﻭ ﹾﻗ‬ (dal significato “al tempo di”) viene omessa e il masdar
che la segue viene introdotto in accusativo al suo posto; esempio:
‫ﺲ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻉ ﭐﻟ‬
 ‫ﺎ َﺀ ﹸﻃﻠﹸﻮ‬‫ﺲ= ﺟ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻉ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺖ ﹸﻃﻠﹸﻮ‬
 ‫ﻭ ﹾﻗ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺟ‬ “venne al tempo della risalita del
sole”.

51.6 L’accusativo con verbo sottinteso


A volte possiamo incontrare delle parole introdotte in accusativo senza la presenza del
verbo. Il caso in cui si trovano queste parole dipende dal verbo (il quale può in certi casi
essere sottinteso). Esempi:
‫ﺎ ﹶﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺳ‬ “gloria ad Allah” (accusativo introdotto dal verbo sottinteso ‫ﺢ‬ ‫ﺳﺒ‬ ‫ﹸﺃ‬ “[io]
glorifico”),
‫ﻀ ﹶﻞ‬
 ‫ﻮﺍ ﭐﹾﻟ ﹶﻔ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻚ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫“ ِﺑ‬in Te, Allah, speriamo il favore” (accusativo introdotto dal verbo
sottinteso ‫ﻌﻨِﻲ‬ ‫ﻧ‬ “intendiamo” ),

‫ﺐ‬ِ ‫ﺤ ﹶﻄ‬ ‫ﺎﹶﻟ ﹶﺔ ﭐﹾﻟ‬‫ﺣﻤ‬ ‫ﻪ‬‫ﺮﹶﺃﺗ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭﭐ‬ [111:4] “e la donna sua, [ovvero] la portatrice della legna”
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 541

( l’accusativo introdotto dal verbo sottinteso ‫ﻌﻨِﻲ‬ ‫ﻳ‬ “significa” ),

‫ﺎ ﹶﺫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﻣﻌ‬ [12:23] “[chiedo] asilo presso Allah” (l’accusativo introdotto dal verbo

sottinteso ‫ﺳﹶﺄﻝﹸ‬ ‫) ﹶﺃ‬,


‫ﺳﻼﹶﻣﹰﺎ‬ ( dove la frase sottintesa è: “mando a voi pace” ‫ﺳﻼﹶﻣﹰﺎ‬ ‫ﻢ‬ ‫) ﹶﺃﹾﻟﻘِﻲ ﹶﻟ ﹸﻜ‬,
‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺇﻣ‬ ‫ﻣّﻨﹰﺎ‬ ‫ﺎ‬‫ﻕ ﻓﹶﺈﻣ‬
 ‫ﻮﺛﹶﺎ‬ ‫ﻭﺍ ﭐﹾﻟ‬‫ﺸﺪ‬
 ‫ﻢ ﹶﻓ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃﹾﺛ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺏ ﭐﻟ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻭﺍ ﹶﻓ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻢ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ﹶﻟﻘِﻴ‬
‫ﺍ ًﺀ‬‫ِﻓﺪ‬
[47:4] “quando incontrate [in battaglia] coloro che miscredono, allora [colpite con] un
colpo ai colli [loro], finché quando avete indebolito essi, rinforzate i legacci, poi sia
[liberateli in] elargizione, sia [liberateli in] riscatto”
(dove : ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﺍﻟ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺑﹰﺎ = ﹶﻓ‬‫ﺿﺮ‬
 ‫ﺏ‬
 ‫ﺮﻗﹶﺎ‬ ‫ﻮﺍ ﺍﻟ‬‫ﺿ ِﺮﺑ‬
 ‫ ِﺍ‬, ‫ﻣّﻨﹰﺎ‬ = ‫ﻣّﻨﹰﺎ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﺗ‬ , ‫ﺍ ًﺀ‬‫ﺍ ًﺀ = ِﻓﺪ‬‫ﻭ ﹶﻥ ِﻓﺪ‬‫ﺗ ﹾﻔﺪ‬
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻢ ﻗﺘﻼ ﻭ ﺟﺮﺍﺣﺎ ﻭ ﺃﺳﺮﺍ‬ ‫ﺳﻌﺘﻤﻮﻫ‬‫ ﺃﻭ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻨ‬ ‫ﺨ‬
 ‫) ﹶﺃﹾﺛ‬.

51.7 Gli aggettivi in diverse costruzioni grammaticali


Nella lingua araba gli aggettivi svolgono diverse funzioni in quanto formano varie
costruzioni grammaticali.
a) Gli aggettivi seguiti dal nome in genitivo
Nella lingua araba esistono alcuni aggettivi che possono essere collegati a un nome
(masdar, sostantivo) in genitivo, formando con esso un’espressione di significato unico
(l’aggettivo in questo caso perde il tanwīn):
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻐ ِﻔ‬ ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺍ ِﺳﻊ‬‫ﻚ ﻭ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬53:32] “invero il Signore tuo è ampio in misericordia”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺤﺴ‬ ِ ‫ﻊ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺳﺮِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬3:19] “invero Allah è veloce nel rendiconto”,
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ [2:165] “e che Allah è severo nel castigo”,
‫ﻚ‬
 ‫ﻮِﻟ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﻧ ﹶﻔﻀ‬‫ﺐ ﹶﻟﭑ‬ ِ ‫ﻆ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ ﹾﻠ‬
‫ﺎ ﹶﻏﻠِﻴ ﹶ‬‫ﺖ ﹶﻓﻈ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻮ ﻛﹸ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ [3:159] “e se fossi stato rude, duro di
cuore, si sarebbero dispersi da attorno a te”.
Tuttavia l’aggettivo e il sostantivo (o il masdar) non sono in rapporto di vero stato costrutto
in quanto il nome in genitivo non esercita nessuna influenza grammaticale sull’aggettivo,
perciò l’aggettivo in questa costruzione può prendere l’articolo determinativo (questo
accade anche con i participi).
542 Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo

b) L’aggettivo attributo riferito al nome che lo segue


Fino a ora si è detto che l’aggettivo usato in funzione di attributo viene posto subito dopo il
nome al quale si riferisce (come spiegato nel capitolo 8).
Tuttavia nella lingua araba tale aggettivo può riferirsi anche a un nome che lo segue
formando varie costruzioni grammaticali. Per spiegare ciò prendiamo ad esempio
l’espressione “una ragazza di bel viso”. Tale espressione può essere resa nei tre seguenti
modi:
1) ‫ﻬﹰﺎ‬‫ﻭﺟ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ِﺑ‬ dove l’aggettivo è nel ruolo di ‫ﺘﻤِﻴﻴﺰ‬‫ﺍﻟ‬ (“una bella ragazza” sotto
quale aspetto? “sotto l’aspetto del viso”);
2) ‫ﺟ ِﻪ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﭐﹾﻟ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ ِﺑ‬dove l’aggettivo e il sostantivo sono in stato costrutto, tuttavia tale
stato costrutto è improprio in quanto il reggente può prendere l’articolo determinativo:
‫ﺟ ِﻪ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻨﺔﹸ ﭐﹾﻟ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺍﹾﻟِﺒ‬ “la ragazza bella di viso”;
Altri esempi:
‫ﻼ ِﻡ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ ﹶ‬‫ﺟ ﹲﻞ ﹶﻛِﺜﲑ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo di molte parole (ovvero un uomo loquace)”,
‫ﻼ ِﻡ‬ ‫ﲑ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ ﹶ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﭐﹾﻟ ﹶﻜِﺜ‬ ‫“ ﺍﻟﺮ‬l’uomo di molte parole (l’uomo loquace)”,
‫ﺏ‬ِ ‫ﺩ‬ ‫ﺪ ﹶﻗﻠِﻴ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﹶﺄ‬ ‫ﻭﹶﻟ‬ “un ragazzo di poca educazione (un ragazzo maleducato)”,
‫ﺏ‬ ِ ‫ﺩ‬ ‫ ﭐﹾﻟ ﹶﻘﻠِﻴ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﹶﺄ‬‫ﻮﹶﻟﺪ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬il ragazzo di poca educazione ( il ragazzo maleducato)”,
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ ﹶﻃﻮِﻳ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﻘﹶﺎ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo alto di statura (un uomo alto)”,
‫ﻣ ِﺔ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﭐﻟ ﱠﻄﻮِﻳ ﹸﻞ ﭐﹾﻟﻘﹶﺎ‬ ‫“ ﺍﻟﺮ‬l’uomo alto di statura (l’uomo alto)”.
3) ‫ﺎ‬‫ﻬﻬ‬  ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻨ‬‫“ ِﺑ‬una ragazza, bello il viso suo” .
Questa terza costruzione è chiamata ‫ﺒﺒِﻲ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺖ ﺍﻟ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻨ‬‫“ ﺍﻟ‬l’attributo causale” dove l’attributo
si accorda con il nome precedente nel caso e nello stato, mentre con il nome seguente esso
si accorda nel genere. Intanto al nome che segue l’attributo viene aggiunto il pronome
suffisso, che si accorda nel genere con il primo nome (ovvero con il nome che precede
l’attributo):
‫ﺎ‬‫ﻬﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺴﻦ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ﺍﹾﻟِﺒ‬la ragazza, bello il viso suo” .
Osservazioni riguardo alla terza costruzione:
- l’attributo ‫ﺴﻦ‬
‫ﺤ‬ ‫ﭐﹾﻟ‬ si accorda con il nome ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺍﹾﻟِﺒ‬ nel caso (nominativo) e nello stato
(determinato);
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 543

- l’attributo ‫ﺴﻦ‬
‫ﺤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬si accorda con il nome ‫ﻪ‬‫ﻭﺟ‬ nel genere (maschile);
- il primo e il secondo nome ovvero ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ﺍﹾﻟِﺒ‬ e ‫ﻪ‬‫ﻭﺟ‬ vengono legati tramite il pronome

attaccato al secondo nome ovvero ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬che accorda nel genere con il primo nome ( ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫) ﺍﹾﻟِﺒ‬.
In altre parole il pronome ‫ﺎ‬‫ ﻫ‬si riferisce alla parola ‫ﺖ‬
 ‫ﻨ‬‫ ﺍﹾﻟِﺒ‬.
Esempi:
‫ﻪ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺟ ﹲﻞ ﹶﻃﻮِﻳﹶﻠ ﹲﺔ ﻗﹶﺎ‬ ‫ﺭ‬ “un uomo, alta la statura sua (un uomo alto)”,
‫ﻪ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﭐﻟ ﱠﻄﻮِﻳﹶﻠﺔﹸ ﻗﹶﺎ‬ ‫“ ﺍﻟﺮ‬l’uomo, alta la statura sua (l’uomo alto)”.
Il nome che segue l’attributo rimane sempre al nominativo; esempi :
‫ﺎ‬‫ﻬﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻨ‬‫ ﭐﹾﻟِﺒ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto la ragazza, bella il viso suo”,
‫ﺎ‬‫ﻬﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺴ ِﻦ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬ِ ‫ﻨ‬‫ﻊ ﭐﹾﻟِﺒ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻤﺖ‬ ‫ﺗ ﹶﻜﻠﱠ‬ “ho parlato con la ragazza, bella il viso suo”,
‫ﻪ‬ ‫ﺗ‬‫ﺎﺩ‬‫ﻮﹶﻗ ﹰﺔ ﻣ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺎﺑﹰﺎ ﻣ‬‫ﺮﹶﺃ ِﻛﺘ‬ ‫“ ﹶﻗ‬ha letto un libro, interessante il tema suo”.

51.8 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﺟﻢﱞ‬ _
“abbondante, molto”

( ‫ﺮﺝ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺝ‬


 ‫ﺭ‬ _
“scuotere”

( ‫ﺒﺲ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺲ‬
 ‫ﺑ‬ _
“frantumare, stritolare”

( ‫ﺪﻙ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﻙ‬ ‫ﺩ‬ _ “spianare, livellare,


polverizzare”
‫ﻮﹲﺓ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺍ‬‫ﻬﻮ‬ ‫ﺷ‬ “brama, desiderio”
“vendicatore” (participio
‫ﻢ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻨ‬‫ﻣ‬ _
presente del verbo ‫ﻢ‬ ‫ﺘ ﹶﻘ‬‫ﻧ‬‫ِﺍ‬
della 8ª forma)
544 Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo

‫ﺒﺎ ﹲﻥ‬‫ﺟ‬ ُ‫ﻨﺎﺀ‬‫ﺟﺒ‬ “vigliacco, codardo”

( ‫ﺰِﻓﺮ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﺯﹶﻓ‬ _ “sospirare profondamente;


espirare”
‫ﺘ ﹶﻞ‬‫ﺒ‬‫ﺗ‬ _ (5ª forma) “consacrarsi [ad
Allah]”
‫ﻋﹸﻠﻮﱞ‬ _
“altezza”

‫ﻪ ﻩ‬ ‫ﺒ‬‫ﺷ‬ ‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “assomigliare a


qualcuno”
‫ﻮ ﹲﻥ‬ ‫ﹶﻟ‬ ‫ﹶﺃﻟﹾﻮﺍ ﹲﻥ‬ “colore”

‫ﻋ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺑﻀ‬ ‫ﺎِﺋﻊ‬‫ﺑﻀ‬ “merce”

‫ﻌ ﹶﻞ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫ِﺍ‬ _


(8ª forma) “accendersi”

‫ﺐ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺷ‬ _
“canizie”
“punizione esemplare”
(masdar del verbo ‫ﻞ‬
‫ﻧﻜﱠ ﹶ‬
‫ﻨﻜِﻴ ﹲﻞ‬‫ﺗ‬ _
“infliggere una punizione
esemplare” della 2ª forma)
‫ِﻣﹾﺜﻘﹶﺎ ﹲﻝ‬ _
“peso”

‫ﺭﹲﺓ‬ ‫ﹶﺫ‬ _ “quantità minima ;


particella; pagliuzza”
“correzione; punizione
disciplinare” (masdar del
‫ﺐ‬
 ‫ﺗ ﹾﺄﺩِﻳ‬ _
verbo ‫ﺏ‬
 ‫ﺩ‬ ‫“ ﹶﺃ‬educare,
disciplinare” della 2ª forma)
‫ﻩ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻨ‬‫ﺗ‬ _
(5ª forma) “passeggiare”

‫ﺐ‬
 ‫ﹶﻃﹶﻠ‬ _
“ cerca, ricerca”

‫ﺣ ﹲﺔ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ _
“riposo; ristoro, sollievo”

‫ﻕ‬
‫ﻼ‬
‫ﻣ ﹶ‬ ‫ِﺇ‬ _
“estrema povertà, miseria”
Capitolo 51: L’accusativo e l’aggettivo 545

‫ﺎﹶﻟ ﹲﺔ‬‫ﺣﻤ‬ _
“portatrice”

‫ﺐ‬
 ‫ﺣ ﹶﻄ‬ _
“legna”

‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺭﹶﻗ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ِﺭﻗﹶﺎ‬ “collo”

‫ﻦ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﹶﺃﹾﺛ‬ _ (4ª forma) “massacrare,
indebolire”
‫ﻕ‬
 ‫ﻭﺛﹶﺎ‬ _
“ceppi, catene”

‫ﺍ ٌﺀ‬‫ِﻓﺪ‬ _
“riscatto”

‫ﻆ‬
‫ﹶﻓ ﱞ‬ _
“rude”

‫ﻆ‬
‫ﹶﻏﻠِﻴ ﹲ‬ _
“rozzo”

‫ﺾ‬
 ‫ﻧ ﹶﻔ‬‫ِﺍ‬ _ (7ª forma) “essere disperso;
disperdersi”
‫ﺏ‬
 ‫ﺩ‬ ‫ﹶﺃ‬ _
“educazione”

‫ﻣ ﹲﺔ‬ ‫ﻗﹶﺎ‬ _
“corporatura, statura”

‫ﻕ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻣ‬ _
“interessante”

‫ﺩﹲﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ _
“tema, argomento”
Tab. 51.1
546 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

Capitolo 52

VERBI QUADRILITTERI E VERBI

DIFETTIVI

52.1 I verbi quadrilitteri nella 1a forma


Nella lingua araba esiste un piccolo gruppo dei verbi la cui radice è composta da quattro
lettere come:
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ “scuotere”, ‫ﺱ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ “sussurrare”, ‫ﺏ‬  ‫ﺑ ﹶﺬ‬‫“ ﹶﺫ‬oscillare, penzolare”, ‫ﺡ‬‫ﺣﺰ‬ ‫ﺯ‬ “allontanare
[‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ da]”, ‫ﻤﹶﺄ ﹶﻥ‬ ‫“ ﹶﻃ‬tranquillizzare”, ‫ﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ “tradurre”, ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ “inveire [contro qualcuno ‫ﻋﻠﹶﻰ‬
‫ ﻩ‬per qualcosa ‫”] ﺑﹻ ﻫـ‬, ‫ﺮ‬ ‫ﻌﹶﺜ‬ ‫ﺑ‬ “spargere, disperdere”, ‫ﺾ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻀ‬  ‫ﻣ‬ “risciacquare” (la bocca),
‫ﺶ‬
 ‫ﺨ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﺧ‬ “frusciare (ciabatte, foglie)” , ‫ﺼ ﹶﻞ‬  ‫ﺻ ﹾﻠ‬ “tintinnare (oggetti di metallo)”.
Il verbo quadrilittero viene chiamato ‫ﻲ‬ ‫ﺑﺎ ِﻋ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﺮ‬ ‫ﺍﹾﻟ ِﻔ‬ , mentre il verbo trilittero è detto

‫ﻲ‬ ‫ﻼِﺛ‬
‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﱡﺜ ﹶ‬ ‫ ﺍﹾﻟ ِﻔ‬.
Il passivo della 1ª forma è al presente ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ ﻳ‬e al passato ‫ﹾﻟ ِﺰ ﹶﻝ‬‫ ﺯ‬.
La seguente Tabella 52.1 mostra la coniugazione del verbo ‫ﻝ‬
‫ َﺯﹾﻟ َﺰ ﹶ‬.
Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi 547

singolare duale plurale


‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺎﺿِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺎﺿِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile / ‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﺃﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺰﹾﻟ ِﺰِﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺰﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹶﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹶﻟﺘ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ ِﺰﹾﻟ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 52.1

Esempi dal Corano:


‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺺ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺤ‬
‫ﺼ‬
 ‫ﺣ‬ ‫[ ﺍﻵ ﹶﻥ‬12:51] “adesso è trapelata la verità” ( ‫ﺺ‬
 ‫ﺤ‬
‫ﺼ‬
 ‫ﺣ‬ “venire a galla,
trapelare”),
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻌِﺜ‬ ‫ﺭ ﺑ‬ ‫ﻮ‬‫ﻭ ِﺇﺫﹶﺍ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺒ‬ [82:4] “e quando le tombe saranno messe sottosopra”
(‫ﺮ‬  ‫ﻌﹶﺜ‬ ‫ﺑ‬ “mettere sottosopra; sperperare; disperdere”),
‫ﻢ‬ ‫ﻧِﺒ ِﻬ‬‫ﻢ ِﺑ ﹶﺬ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻭﻫ‬‫ﻌ ﹶﻘﺮ‬ ‫ﻩ ﹶﻓ‬ ‫ﻮ‬‫[ ﹶﻓ ﹶﻜ ﱠﺬﺑ‬91:14] “smentirono lui e hanno ucciso
essa, allora ha inveito contro di essi il Signore loro per il peccato loro”
( ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺩ‬ “inveire contro”); da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ ﹶﻓ َﻌ ﹶﻘﺮُﻭﻫَﺎ‬: ‫ﺎﹶﻗ ﹶﺔ‬‫ﺘﻠﹸﻮﺍ ﺍﻟﻨ‬‫ ﹶﻓ ﹶﻘ‬,
‫ﺎ‬‫ﺍﹶﻟﻬ‬‫ ِﺯﹾﻟﺰ‬‫ﺭﺽ‬ ‫ﺖ ﭐ َﻷ‬ِ ‫ﹾﻟ ِﺰﹶﻟ‬‫[ ِﺇ ﹶﺫﺍ ﺯ‬99:1] “quando sarà scossa la terra con la scossa sua”
( ‫ﻝ‬ ‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ “scuotere”; esempio gia visto nel capitolo 51),
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺭ ﭐﻟﻨ‬‫ﺻﺪ‬  ‫ ﻓِﻲ‬‫ﺳ ِﻮﺱ‬ ‫ﻮ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﻳ‬114:5] “colui che sussurra nei petti della gente”
( ‫ﺱ‬  ‫ﻮ‬ ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ “sussurrare”, esempio già visto nel paragrafo 9.2),
548 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

‫ﺯ‬ ‫ﺪ ﻓﹶﺎ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﺠ‬


 ‫ﺩ ِﺧ ﹶﻞ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻭﺃﹸ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﺡ‬
 ‫ﺣ ِﺰ‬ ‫ﻦ ﺯ‬‫ﹶﻓﻤ‬ [3:185] “allora chiunque sarà allontanato

dal Fuoco e sarà fatto entrare nel Paradiso, vincerà” ( ‫ﺡ‬


 ‫ﺰ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺯ‬ “allontanare”);
per ulteriori esempi, relativi agli ahādīth , si rimanda al capitolo 58.

52.2 Le forme derivate dei verbi quadrilitteri


I verbi quadrilitteri possono avere tre forme derivate.

2ª forma (riflessiva della 1ª forma):


‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ “scuotersi”, ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ “radunarsi (folla)”.

La seguente Tabella 52.2 mostra la coniugazione del verbo ‫ﻝ‬


‫ َﺗ َﺰﹾﻟ َﺰ ﹶ‬.
singolare duale plurale
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺎﺿِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺎﺿِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª persona
maschile/ ‫ﺰﹾﻟﺖ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹾﻟﻨ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬
femminile
2ª persona
maschile
‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
2ª persona
femminile
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺰِﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻤﺎ‬ ‫ﺰﹾﻟﺘ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟﺘ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬
3ª persona
maschile
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺰﻟﹸﻮﺍ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
3ª persona
femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹶﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰﻝﹸ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺰﹶﻟﺘ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺰ ﹶﻻ ِﻥ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬
Tab. 52.2

Si riporta un esempio dalla Sunna:

‫ )) ﺍﱠﻟﺬِﻱ َﻳ ﹾﻘ َﺮﺃﹸ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ﷲ‬
ِ ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ﺖ‬
 ‫ﺎ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺔ‬‫ﺎِﺋﺸ‬‫ﻦ ﻋ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻌَﺘﻊُ ﻓِﻴ ِﻪ َﻭ ﻫُ َﻮ‬ ‫ﺁ ﹶﻥ َﻭ َﻳَﺘَﺘ‬‫ﺴ ﹶﻔ َﺮ ِﺓ ﺍﻟﻜﺮَﺍ ِﻡ ﺍﻟﱪ َﺭ ِﺓ َﻭ ﺍﱠﻟﺬِﻱ َﻳ ﹾﻘ َﺮﺃﹸ ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬
 ‫ ِﺑ ِﻪ َﻣ َﻊ ﺍﻟ‬‫ﺁ ﹶﻥ َﻭ ﻫُ َﻮ ﻣَﺎ ِﻫﺮ‬‫ﺍﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ‫ﺟﺮَﺍ ِﻥ‬ ‫ﻕ ﹶﻟﻪُ ﹶﺃ‬
‫ﻱ‬  ‫ﻴ ِﻪ ﺷَﺎ‬ ‫َﻋ ﹶﻠ‬
Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi 549

Da ‘Ā’isha [che] disse: disse il Messaggero di Allah : “colui che recita il


Corano mentre egli è esperto, è nel novero degli scrivani nobili e pii e colui che recita
il Corano e balbetta in esso, ed esso è per lui faticoso, avrà la due ricompense”. Lo ha
trasmesso al-Bukhārī.

3ª forma:
Comincia con una alif prostetica prefissa, inoltre ha un infisso “n” dopo la seconda radicale;
sulla prima radicale c’è il sukūn.
َ‫ﻖ‬‫ﻧﺸ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫“ ِﺍ‬fiorire”, ‫ﺲ‬
 ‫ﻨ ﹶﻘ‬‫ﻋ ﹶﻔ‬ ‫ِﺍ‬ “avere cattivo carattere”, ‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹶﻄ‬‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫“ ِﺍ‬corrugare il naso [dalla
superbia]” , ‫ﻖ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ِﺍ‬ “fare la faccia cattiva”.

La seguente Tabella 52.3 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺸ َﻖ‬


َ ‫ﻧ‬‫ﺑ َﺮ‬‫ ِﺍ‬.
singolare duale plurale
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺎﺿِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª p.
masc. ‫ﺖ‬
 ‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸ ﹾﻘﻨ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸ ﹾﻘﻨ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ‬
fem.
2ª p.
masc.
‫ﺖ‬
 ‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺸ ﹾﻘﺘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺸﻘﹶﺎ ِﻥ ِﺍ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺸﻘﹸﻮ ﹶﻥ ِﺍ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬
2ª p.
fem.
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﲔ ِﺍ‬
 ‫ﺸ ِﻘ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺸ ﹾﻘﺘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺸﻘﹶﺎ ِﻥ ِﺍ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸ ﹾﻘ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬
3ª p.
masc.
‫ﻖ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺸ ﹶﻘﺎ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻘﹶﺎ ِﻥ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﺸﻘﹸﻮﺍ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﺸﻘﹸﻮ ﹶﻥ ِﺍ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬
3ª p.
fem.
‫ﺖ‬
 ‫ﺸ ﹶﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺸ ﹶﻘﺘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﺸﻘﹶﺎ ِﻥ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸ ﹾﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸ ﹾﻘ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬
Tab. 52.3
Esempi:
‫ﺤﺪِﻳﻘﹶﺔ‬
 ‫ﺭ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻮ‬‫ﺰﻫ‬ ‫ﺖ ﭐﻟ‬
ِ ‫ﺸ ﹶﻘ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﻊ ﹶﻓﭑ‬ ‫ﺮﺑِﻴ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟ‬‫“ ﺟ‬è arrivata la primavera dunque sono fioriti i
fiori nel giardino”,
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹶﻄ‬‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻪ ﭐ‬ ‫ﻴﻘﹶﺎ ﹸﻝ ِﺇﻧ‬‫ﻧ ِﻔ ِﻪ ﹶﻓ‬‫ﺦ ِﺑﹶﺄ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺗ ﹶﻜ‬ ‫ِﺇﺫﹶﺍ‬ “quando si pavoneggia un uomo ed
eleva il naso suo [dalla superbia] si dice che egli corruga il naso”.
550 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

4ª forma
È caratterizzata dal raddoppiamento dell’ultima radicale; esempi:
‫ﻤﹶﺄﻥﱠ‬ ‫“ ِﺍ ﹾﻃ‬tranquillizzarsi, acquietarsi”, ‫ﺯ‬ ‫ﻤﹶﺄ‬ ‫ﺷ‬ ‫“ ِﺍ‬provare disgusto, nausea per qualcosa”,
‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬tremare, rabbrividire, avere la pelle d’oca (per il freddo, per lo spavento)”.
La seguente Tabella 52.4 mostra la coniugazione del verbo ‫ﺮ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ ِﺍ ﹾﻗ‬.
singolare duale plurale
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬
1ª p.
mas. ‫ﺭﺕ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﹶﺃ ﹾﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻧ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻧ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻧ ﹾﻘ‬
fem.
2ª p.
mas.
‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺮﺍ ِﻥ ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺮﻭ ﹶﻥ ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
2ª p.
fem.
‫ﺕ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻦ ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺸ ِﻌ ِّﺮﻳ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺮﺍ ِﻥ ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗ‬‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺭ ﹶﻥ ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬
3ª p.
mas.
‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﺮﻭﺍ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
3ª p.
fem.
‫ﺕ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ‬‫ﺮﺗ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺮﺍ ِﻥ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ِﺍ ﹾﻗ‬ ‫ﺭ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ ِﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻳ ﹾﻘ‬
Tab. 52.4

Si noti che i verbi della 4ª forma si coniugano esattamente come i verbi della 9ª forma e i
verbi sordi.
Esempi dal Corano:
‫ﻦ ﹶﻗ ﹾﻠﺒِﻲ‬ ‫ﻤِﺌ‬ ‫ﻴ ﹾﻄ‬‫ﻦ ِﻟ‬ ‫ﻭﹶﻟ ِﻜ‬ ‫ﺑﻠﹶﻰ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [2:260] “disse: anzi, ma che si tranquillizzi il cuore mio”
(vedere anche il versetto [5:113] citato precedentemente nel paragrafo 33.2),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺸ‬
‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺩ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺟﻠﹸﻮ‬ ‫ﻨﻪ‬‫ﺮ ِﻣ‬ ‫ﺸ ِﻌ‬
 ‫ﺗ ﹾﻘ‬ [39:23] “rabbrividiscono da esso le pelli di coloro
che temono il Signore loro”,
‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﺑﭑﻵ ِﺧ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﺕ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬
 ‫ﺯ‬ ‫ﻤﹶﺄ‬ ‫ﺷ‬ ‫ ﭐ‬‫ﺪﻩ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻭ ِﺇﺫﹶﺍ ﺫﹸ ِﻛ‬ [39:45] “e quando viene
menzionato Allah solo Lui, provano disgusto i cuori di coloro che non credono
nell'altra vita”.
Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi 551

Si osservi la seguente Tabella 52.5:


forme 1ª forma 2ª forma 3ª forma 4ª forma
passato
(3ª persona maschile)
‫ﺰ ﹶﻝ‬ ‫ﺯﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻤﹶﺄﻥﱠ‬ ‫ِﺍ ﹾﻃ‬
presente
(3ªpersona maschile)
‫ﺰﹾﻟ ِﺰﻝﹸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻬﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺸﻖ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤِﺌ‬ ‫ﻳ ﹾﻄ‬
imperativo ‫ﺯﹾﻟ ِﺰ ﹾﻝ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺸ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ِﺍ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ ﹾﺄِﻧ‬ ‫ِﺍ ﹾﻃ‬
participio presente ‫ﺰﹾﻟ ِﺰ ﹲﻝ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ ِﻬ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻖ ﻣ‬ ‫ﺸ‬
ِ ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻣ‬ ‫ﻤِﺌﻦ‬ ‫ ﹾﻄ‬‫ﻣ‬
participio passato ‫ﺰ ﹲﻝ‬ ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻖ ﻣ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﻣ‬ ‫ﻤﹶﺄ ﱞﻥ‬ ‫ ﹾﻄ‬‫ﻣ‬
masdar ‫ﺍ ﹲﻝ‬‫ِﺯﹾﻟﺰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤﻬ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻕ‬
 ‫ﺸﺎ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺑ ِﺮ‬‫ﺎ ﹲﻥ ِﺍ‬‫ِﺍ ﹾﻃ ِﻤﹾﺌﻨ‬
Tab. 52.5

Si osservino i seguenti esempi:


‫ﺏ‬
ِ ‫ﻌﺬﹶﺍ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺣ ِﺰ ِﺣ ِﻪ ِﻣ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻮ ِﺑﻤ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﺮ ﹶﺃﹾﻟ‬ ‫ﻌﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﻫ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺩ ﹶﺃ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻳ‬ [2:96] “desidera ognuno di
loro di essere fatto vivere mille anni, mentre egli non sarà allontanante se stesso dal
castigo”,
‫ﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ ِﺇﻟﹶﻰ‬ ‫ﻻ ِﺀ‬‫ﻫﺆ‬ ‫ﻚ ﹶﻻ ِﺇﻟﹶﻰ‬
 ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺑ ﹶﺬِﺑ‬‫ﻣ ﹶﺬ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻪ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻳ ﹾﺬ ﹸﻛﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬
[4:142-143] “e non ricordano Allah tranne poco, oscillanti tra [questo e] quello, non
verso questi ne verso questi”,
‫ﻨﺔﹸ‬‫ﻤِﺌ‬ ‫ ﹾﻄ‬‫ﺲ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ ﹾﻔ‬‫ﺎ ﭐﻟﻨ‬‫ﺘﻬ‬‫ﻳ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬89:27] “o anima serena!” (esempio riportato precedentemente
nel paragrafo 3.4),
‫ﺴﹶﺄﻝﹸ‬
 ‫ﺖ َﺗ‬
َ ‫ )) ِﺟ ﹾﺌ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻲ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﹶﱠﻠﻪ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺒ ٍﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬ ‫ﺔ‬‫ﺍِﺑﻀ‬‫ﻦ ﻭ‬‫ﻋ‬
‫ﺲ َﻭ ﺍ ﹾﻃ َﻤﹶﺄ ﱠﻥ‬
ُ ‫ﻨ ﹾﻔ‬‫ﻴ ِﻪ ﺍﻟ‬ ‫ﺖ ِﺇﹶﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺮ ﻣَﺎ ﺍ ﹾﻃ َﻤﹶﺄ‬ ‫ ﺍﹾﻟِﺒ‬, ‫ﻚ‬
َ ‫ﺖ ﹶﻗ ﹾﻠَﺒ‬
ِ ‫ﺳَﺘ ﹾﻔ‬ ‫ )) ﺍ‬: ‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬ : ‫ﺖ‬
 ‫ﺮ ؟ (( ﹸﻗ ﹾﻠ‬ ‫ﻋَﻦ ﺍﹾﻟِﺒ‬
‫ﻤﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻩ ﹶﺃ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ (( ...‫ﺐ‬
ُ ‫ﻴ ِﻪ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ ﹾﻠ‬ ‫ِﺇﹶﻟ‬

Da Wābida ibn Ma‘bad , dal Profeta [che] disse: “sei venuto chiedendo
della rettitudine?” Dissi: “si”, disse: “consulta il cuore tuo, la rettitudine è quello che
si tranquillizza con esso l’anima, e si tranquillizza con esso il cuore[…]”. Lo ha
riportato Ahmad.
552 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

52.3 I verbi difettivi


Di questo gruppo fanno parte i verbi che si usano solo in alcuni tempi e persone; essi
vengono chiamati ‫ﺍ َﻷﻓﹾﻌﺎﻝﹸ ﺍﻟﹾﺠﺎ ِﻣ َﺪﺓﹸ‬ (letteralmente immoti). Abbiamo già parlato di uno

dei verbi difettivi ovvero ‫ﺲ‬


 ‫ﻴ‬‫ ﹶﻟ‬.Gli altri verbi di questo genere sono:
‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬, ‫ﺲ‬
 ‫ ِﺑﹾﺌ‬, ‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺳ‬.
Il verbo ‫َﻋﺴَﻰ‬ si coniuga soltanto al passato (‫ﺎﺿِﻲ‬‫) ﺍﹾﻟﻤ‬, ma possiede il significato di
presente, in quanto viene tradotto come “può darsi che, potrebbe essere che”. La presente
Tabella 52.6 mostra la coniugazione del verbo ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬
:
‫ﺍﹾﻟﻤَﺎﺿِﻲ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile / femminile
‫ﻴﺖ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬
3ª persona maschile ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻮﺍ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﺘ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬
Tab. 52.6

‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬ è seguito da:


soggetto + ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬+ il verbo in ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫( ﹶﺍﹾﻟ‬il soggetto può essere omesso).
Esempi dal Corano:
‫ﺎ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻴﺮًﺍ ِﻣ‬‫ﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﺒ ِﺪﹶﻟﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬ [68:32] “può darsi che il Signore nostro darà in cambio
a noi meglio di esso” (dove ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬  è soggetto , e ‫ﺒ ِﺪ ﹶﻝ‬‫ ﻳ‬è il verbo al congiuntivo ),
Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi 553

‫ﻴﺮًﺍ ﹶﻛِﺜﲑًﺍ‬‫ﺧ‬ ‫ﻪ ﻓِﻴ ِﻪ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺠ‬


 ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻌﺴ‬ ‫ﹶﻓ‬ [4:19] “allora può darsi che odiate
una cosa mentre metterà Allah in essa un bene abbondante” (dove il soggetto viene
omesso),
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻋ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻌﻔﹸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻰ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻋﺴ‬ [4:99] “può darsi che Allah assolva loro” (dove appare la
costruzione: ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬  + il soggetto ‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬+ la congiunzione ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬+ il verbo al congiuntivo
‫ﻮ‬ ‫ﻌﻔﹸ‬ ‫ﻳ‬ ),
‫ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻒ‬  ‫ﻴ‬‫ﺮ ﹶﻛ‬ ‫ﻨ ﹸﻈ‬‫ﺽ ﹶﻓﻴ‬ ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺨِﻠ ﹶﻔﻜﹸ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻬِﻠ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬
[7:129] “può darsi che il Signore vostro distrugga il nemico vostro e renda vicari voi
sulla terra per [poi] guardare come agite”,

‫ﻰ ﺃﹶﻥ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺮﻫ‬ ‫ﺗ ﹾﻜ‬ ‫ﻰ ﺃﹶﻥ‬‫ﻋﺴ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻩ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﹸﻛ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ﻢ ﭐﹾﻟ ِﻘﺘ‬ ‫ﻴﻜﹸ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬  ‫ﻛﹸِﺘ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭﺃﹶﻧ‬ ‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺷﺮ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭﻫ‬ ‫ﻴﺌﹰﺎ‬‫ﺷ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺤﺒ‬
ِ ‫ﺗ‬
[2:216] “è stato prescritto per voi il combattimento ma esso è un’avversione per voi, e
può essere che odiate qualcosa mentre essa è un bene per voi, e può essere che amiate
una cosa mentre essa è un male per voi, e Allah sa mentre voi non sapete” (esempio già
visto nel paragrafo 39.5),
‫ﺟﻤِﻴﻌًﺎ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻨِﻲ ِﺑ ِﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻰ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻋﺴ‬ [12:83] “può darsi che Allah condurrà a me loro tutti”,
‫ﺎ‬‫ﺷ ِﻘﻴ‬ ‫ﺑﻲ‬‫ﺭ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻰ ﹶﺃﻻﱠ ﹶﺃﻛﹸﻮ ﹶﻥ ِﺑ‬‫ﻋﺴ‬ [19:48] “può darsi che non sarò dell’invocazione al
Signore mio infelice”.

Si noti che nel Corano questo verbo è presente soltanto in 3ª persona maschile singolare e
2ª maschile plurale ovvero ‫ﻰ‬‫ﻋﺴ‬
 e ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ :
‫ﺗﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ ﹶﺃﻻﱠ‬‫ ﭐﹾﻟ ِﻘﺘ‬‫ﻴﻜﹸﻢ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﹸﻛِﺘ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻫ ﹾﻞ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬2:246] “disse: forse può darsi, se sarà
prescritto a voi il combattimento, che non combattete?”.

I verbi ‫ﻌ َﻢ‬ ‫ ِﻧ‬e ‫ﺲ‬


َ ‫ ِﺑ ﹾﺌ‬non vengono coniugati e si trovano solo in questa forma, ovvero essi
sono due forme verbali invariabili usate per esprimere meraviglia. Il verbo ‫ﻢ‬
َ ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬si traduce in
554 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

italiano con l’esclamazione ”quanto è buono” mentre ‫ﺲ‬


َ ‫“ ِﺑ ﹾﺌ‬quanto è cattivo”; a questi due
verbi può essere attaccata la lettera [lām] (che precede questi verbi); si osservi:

‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﺠِﻴﺒ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺡ ﹶﻓﹶﻠِﻨ‬


 ‫ﻮ‬‫ﺎ ﻧ‬‫ﺍﻧ‬‫ﺎﺩ‬‫ﺪ ﻧ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ ﹶﻘ‬ [37:75] “invero invocò Noi Nūh , e fummo i migliori
Risponditori”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﺭ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺍ‬‫ﻢ ﺩ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭﹶﻟِﻨ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﺭ ﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭ ﹶﻟﺪ‬ [16:30] “e certamente la dimora ultima è meglio,
e quanto è ottima la dimora dei pii”.
Questi due verbi introducono il nome in nominativo in stato determinato, oppure in
accusativo in stato indeterminato. Questa regola riguarda anche il verbo ‫ ﺳَﺎ َﺀ‬che però, a
differenza di ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬e ‫ﺲ‬
 ‫ ِﺑﹾﺌ‬, si coniuga (avendo ad esempio la forma ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺳ‬per il genere
femminile).
Esempi dal Corano:
‫ﺪ‬ ‫ﺒ‬‫ﻌ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺎ ﹶﻥ ِﻧ‬‫ﻴﻤ‬‫ﺳﹶﻠ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺍﻭ‬‫ﺎ ِﻟﺪ‬‫ﺒﻨ‬‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ‬ [38:30] “e abbiamo dato a Dāwūd Sulaymān, che
ottimo servo!”,
‫ﺼﲑ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺲ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻭ ِﺑﹾﺌ‬ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﻟﻨ‬
ِ ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﺿ ﹶﻄ‬
 ‫ ﹶﺃ‬‫ﹸﺛﻢ‬ [2:126] “poi costringerò lui al castigo del
Fuoco, che orribile destinazione!”,
‫ﲑ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﻢ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭِﻧ‬ ‫ﻮﻟﹶﻰ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻢ ِﻧ‬ ‫ﻮ ﹶﻻ ﹸﻛ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻋﹶﻠﻤ‬ ‫ﺍ ﹶﻓﭑ‬‫ﻮﱠﻟﻮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ [8:40] “e se volgono le
spalle allora sappiate che Allah è il Patrono vostro, che ottimo Patrono e che ottimo
Soccorritore!” (per il verbo ‫ﻭﻟﱠﻰ‬
 si rimanda al capitolo 55),
‫ﺪ ﹰﻻ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﲔ‬  ‫ﺲ ﻟِﻠﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬
 ‫[ ِﺑﹾﺌ‬18:50] “cattivo, per gli iniqui, lo scambio!”,
‫ﺗ ﹶﻔﻘﹰﺎ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻭ ﺳ‬ ‫ﺏ‬  ‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬ ‫ﺲ ﭐﻟ‬
 ‫[ ِﺑﹾﺌ‬18:29] “che malvagia bevanda e che cattivo punto di
appoggio”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﻣِﻠ‬‫ ﭐﹾﻟﻌ‬‫ﺟﺮ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ‬ ‫ﻌ‬ ‫[ ِﻧ‬29:58] “quanto è meraviglioso il premio di coloro che operano
[il bene]”,
‫ﻦ‬ ‫ﻨ ﹶﺬﺭِﻳ‬‫ﺡ ﭐﹾﻟﻤ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺒ‬
 ‫ﺎ َﺀ‬‫ﹶﻓﺴ‬ [37:177] “e quanto è nefasto il mattino per coloro che sono stati
avvertiti!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻯ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟ ِﻤ‬‫ﻣﹾﺜﻮ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻭ ِﺑﹾﺌ‬ [3:151] “e quanto è malvagia la dimora degli iniqui!”,
Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi 555

‫ﺼﲑ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﺲ ﺍﹾﻟ‬
 ‫ﻭِﺑﹾﺌ‬ ‫ﻨﻢ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻩ‬ ‫ﺍ‬‫ﻣ ﹾﺄﻭ‬ ‫ﻭ‬ [3:162] “e l’asilo suo sarà l’Inferno, che cattiva
destinazione!”.
I verbi ‫ﻢ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬, ‫ﺲ‬
 ‫ ِﺑﹾﺌ‬e
‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺳ‬possono essere seguiti anche da una proposizione introdotta da
‫ﺎ‬‫ ﻣ‬dal significato “ciò”, e in quel caso ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬può essere attaccata ai verbi ‫ﻢ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ِﻧ‬e ‫ﺲ‬
 ‫ ِﺑﹾﺌ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﻧ ﹸﻜ‬‫ﺎ‬‫ﻢ ِﺑ ِﻪ ِﺇﳝ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﺮ‬‫ﻳ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺑﹾﺌ‬ [2:93] “di’: quanto è cattivo ciò che ordina a voi la fede
vostra”,
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺘﺮ‬‫ﺸ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺲ ﻣ‬
 ‫[ ﹶﻓِﺒﹾﺌ‬3:187] “allora quanto cattivo è ciò che hanno comprato!”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻨﻌ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‬‫ﺲ ﻣ‬ ‫[ ﹶﻟِﺒﹾﺌ‬5:63] “quanto è cattivo ciò che operano!”.

52.4 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﹶﻗ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮ‬‫ﹸﻗﺒ‬ “tomba”

( ‫ﻌ ِﻘﺮ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺮ‬ ‫ﻋ ﹶﻘ‬ _ “colpire, ferire un


animale”
( ‫ﺯ‬ ‫ﻳﻔﹸﻮ‬ ) ‫ﺯ‬ ‫ﻓﹶﺎ‬ _
“vincere”

‫ﺪ ﹶﻝ‬ ‫ﺑ‬‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “dare in


cambio”
‫ﻒ‬
 ‫ﺨﹶﻠ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬ _ (10ª forma) “rendere
vicario”
‫ﻊ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ _
“balbettare”

‫ﺑﺮ‬ ‫ﺭﹲﺓ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬ (anche ‫ﺍﺭ‬‫ﺑﺮ‬‫) ﹶﺃ‬ “pio, devoto”

‫ﺷ ِﻘﻲ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺷ ِﻘﻴ‬ ‫ﹶﺃ‬ “infelice, miserabile;


disgraziato”
‫ﺎ ٌﺀ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺩ ِﻋ‬ ‫ﹶﺃ‬ “invocazione”

‫ﲑ‬ ‫ﺼ‬
ِ ‫ﻣ‬ _ “destinazione”
556 Capitolo 52: Verbi quadrilitteri e verbi difettivi

‫ﺪ ﹲﻝ‬ ‫ﺑ‬ _ “scambio”

‫ﺏ‬
 ‫ﺍ‬‫ﺷﺮ‬ _ “bevanda”

‫ﻖ‬ ‫ﺗ ﹶﻔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ _ “punto di appoggio”

‫ﺡ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺻﺒ‬
 _ “mattino”
“colui che viene
_ avvertito” (participio
‫ﺭ‬ ‫ﻨ ﹶﺬ‬‫ﻣ‬ passato del verbo ‫ﺭ‬
 ‫ﻧ ﹶﺬ‬‫ﹶﺃ‬
della 4ª forma)
‫ﻣﹾﺜ ًﻮﻯ‬ _
“luogo di soggiorno,
dimora, abitazione”
‫ﻣ ﹾﺄ ًﻭﻯ‬ _
“dimora, asilo, luogo di
rifugio”
Tab. 52.7
Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar 557

Capitolo 53

IL COMPLEMENTO OGGETTO DEL

PARTICIPIO PRESENTE E DEL MASDAR

53.1 Il complemento oggetto del participio presente

Il participio presente ( ‫ ﺍﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ ِﻞ‬‫ﺳﻢ‬ ‫) ِﺍ‬ può essere seguito da un complemento oggetto

( ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ) ﺍﹾﻟ‬oppure da un altro tipo di complemento (allo stesso modo del verbo dal
quale il participio viene formato).
Siccome i participi si comportano in modo intermedio tra il verbo e il sostantivo, possono
prendere il complemento oggetto in accusativo come i verbi, oppure in genitivo come i
sostantivi.
Quando il participio presente viene seguito da un solo complemento oggetto, lo regge in
genitivo o in accusativo:
‫ﻆ‬
‫ﻴ ﹶ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﲔ ﭐﻟ‬
 ‫ﻭ ﭐﻟﻜﹶﺎ ِﻇ ِﻤ‬ [3:134] “e i trattenenti la rabbia” (complemento oggetto in
accusativo),
 ‫ﻦ‬ ‫ﺍ ِﻣ‬‫ﺸﺮ‬
‫ﺎ ٍﻝ‬‫ﺻ ﹾﻠﺼ‬  ‫ﺑ‬ ‫ﻖ‬ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻲ ﺧ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ِﺇﻧ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻚ ِﻟ ﹾﻠ‬
 ‫ﺭﱡﺑ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [15:28] “e [ricorda] quando disse il
Signore tuo agli Angeli: invero Io creerò un uomo dall’argilla secca” (complemento
oggetto in accusativo),
‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ ﱠﺰﻛﹶﺎ ﹶﺓ‬‫ﺆﺗ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
‫ﲔ ﭐﻟ ﱠ‬
 ‫ﻤﻘِﻴ ِﻤ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ [4:162] “e coloro che compiono la preghiera e
coloro che danno la decima” (complemento oggetto in accusativo),
558 Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar

‫ﺍ ٍﻥ‬‫ﺧﺪ‬ ‫ﺨﺬِﻱ ﹶﺃ‬


ِ ‫ﺘ‬‫ﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺎِﻓ‬‫ﻣﺴ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﹶﻏ‬ [5:5] “non [come] fornicatori e non [come]
prendenti le amanti” (complemento oggetto in genitivo),
‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺲ ﺫﹶﺍِﺋ ﹶﻘﺔﹸ ﭐﹾﻟ‬
ٍ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﹸﻛﻞﱡ‬ [3:185] “ogni anima è assaggiante la morte” (complemento
oggetto in genitivo),
‫ﺱ‬
ِ ‫ﻊ ﭐﻟﻨﱠﺎ‬ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﻚ ﺟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ِﺇ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ [3:9] “o Signore nostro! In verità Tu sei Radunante gli uomini”
(complemento oggetto in genitivo),
‫ﻬﺎ ِﺭ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻨ‬‫ﺎِﺑﻖ‬‫ﻴ ﹸﻞ ﺳ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻙ ﭐﹾﻟ ﹶﻘ‬ ‫ﺪ ِﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‬‫ﺒﻐِﻲ ﹶﻟﻬ‬‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻻ ﭐﻟﺸ‬ [36:40] “non il sole si
addice a esso che raggiunga la luna, e né la notte è anticipante il giorno” (complemento
oggetto in genitivo),
‫ﻢ‬ ‫ﻳﺪِﻳ ِﻬ‬‫ﺎ ِﺳﻄﹸﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜﺔﹸ ﺑ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ [6:93] “mentre gli Angeli sono tendenti le mani loro”
(complemento oggetto in genitivo).
Quando il participio si avvicina in significato e nella natura a un nome (e non al verbo dal
quale deriva), esso è in vero stato costrutto, perciò perde l’articolo seguendo tutte le regole
del reggente dello stato costrutto.
Quando invece il participio conserva le caratteristiche del verbo, si dice che esso è in stato
costrutto improprio ‫ﺤﻘِﻴ ِﻘﱠﻴ ِﺔ‬
 ‫ ﺍﹾﻟ‬‫ﻴﺮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ ﹸﺔ ﹶﻏ‬‫ﹶﺍﹾﻟِﺈﺿ‬ in quanto esso, pur essendo reggente,
conserva l’articolo. Tuttavia tale participio rispetta alcune regole dello stato costrutto,
perdendo ad esempio il tanwīn o la desinenza del duale e plurale ( ‫ﻥ‬
ِ e ‫) ﹶﻥ‬.
Il participio presente, quando regge il suo complemento oggetto in accusativo, conserva la
forza del verbo,e quindi in quel caso il significato del participio si concentra fortemente
sull’azione come nel [3:134]:
‫ﻆ‬
‫ﻴ ﹶ‬‫ﻐ‬ ‫ﲔ ﭐﻟ‬
 ‫ﻭ ﭐﻟﻜﹶﺎ ِﻇ ِﻤ‬ .
Invece, quando il participio si avvicina a un sostantivo perdendo le caratteristiche del verbo
e reggendo il complemento oggetto in genitivo, l’attenzione non cade più sull’azione ma
piuttosto su colui che la compie (il participio stesso) come nel [3:9]:
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ﭐﻟﻨ‬‫ﺎ ِﻣﻊ‬‫ﻚ ﺟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ِﺇ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ .
Inoltre, quando il participio presente (di un verbo transitivo) regge il complemento oggetto
in accusativo ( ‫ﺢ‬ ‫ﺼﺮِﻳ‬
 ‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ ﺍﻟ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ), e non tramite una preposizione seguita dal nome in
genitivo, esso di norma ha il significato di presente o di futuro:
‫ﻴﹰﺎ‬‫ﻧِﺒ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﻌ ِﺪ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺚ ِﻣ‬
‫ﺎ ِﻋ ﹲ‬‫ﻲ ﺑ‬‫“ ِﺇﻧ‬invero Io manderò dopo di te un Profeta”,
Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar 559

‫ﺧﻠِﻴ ﹶﻔ ﹰﺔ‬ ‫ﺽ‬


ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ِﻋ ﹲﻞ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬‫ﻲ ﺟ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ِﺇﻧ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻚ ِﻟ ﹾﻠ‬
 ‫ﺭﱡﺑ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ [2:30] “e [ricorda] quando disse il
Signore tuo agli Angeli: invero Io metterò sulla terra un successore”.
Invece, nel caso in cui il participio presente (del verbo transitivo) regge il complemento
oggetto in genitivo ( ‫ﺼﺮِﻳ ِﺢ‬ ‫ ﺍﻟ‬‫ﻴﺮ‬‫ﻮ ﹸﻝ ِﺑ ِﻪ ﹶﻏ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫) ﺍﹾﻟ‬, esso di solito ha il significato di passato:
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟﹶﺄ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﻓﹶﺎ ِﻃ ِﺮ ﭐﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫[ ﺍﹾﻟ‬35:1] “la lode appartiene ad Allah, il Creatore
dei cieli e della terra (Colui che ha già creato i cieli e la terra)”.
I participi dei verbi transitivi, che reggono il complemento oggetto in genitivo, non
formano la vera idāfa. Essi possono prendere l’articolo determinativo ma possono anche
perdere le desinenze del duale e del plurale sano maschile ‫ ﹶﻥ‬e ‫ ِﻥ‬. In tal caso la mancanza
delle desinenze ‫ ﹶﻥ‬e ‫ ِﻥ‬indica lo stretto rapporto tra il participio e il complemento oggetto.
Esempi dal Corano:
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﻼﻗﹸﻮ‬
‫ﻣ ﹶ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻧ‬‫ﻳ ﹸﻈﻨﱡﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:46] “coloro che sanno [con certezza] che essi
incontreranno il Signore loro”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:  ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ : ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹸﻈﻨ‬ ,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻴ ِﻘﻨ‬‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺳِﻠ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﺎ ِﻋﻠﹸﻮﻩ‬‫ﻭ ﺟ‬ ‫ﻚ‬
‫ﲔ‬ ِ ‫ﻴ‬‫ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻭﻩ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺎ ﺭ‬‫ﺰﻧِﻲ ِﺇﻧ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺎﻓِﻲ‬‫ﺗﺨ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [28:7] “e non avere
paura e non essere triste, invero Noi riporteremo lui a te e renderemo lui tra gli
Inviati”,
‫ﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﺯ ﹾﻗﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﻣﻤ‬ ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
‫ﻤﻘِﻴﻤِﻲ ﭐﻟ ﱠ‬ ‫ﻭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃﺻ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﻣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺮِﻳ‬‫ﻭ ﭐﻟﺼ‬ [22:35] “e coloro
che pazientano di quello che ha colpito loro e coloro che compiono la preghiera e di
quello che abbiamo approvvigionato essi spendono”.

I participi con il loro complemento oggetto possono formare diverse costruzioni


grammaticali:
- quando il participio presente è al singolare
a) quando il participio presente si riferisce al presente o al futuro forma le seguenti
costruzioni: ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺏ ﺍﻟﻨ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ ﺿ‬, ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬‫ﺎ ِﺭﺏ‬‫ ﺿ‬, ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬‫ﺎ ِﺭﺏ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ﺍﻟﻨ‬‫ﺎ ِﺭﺏ‬‫ﺍﻟﻀ‬
b) invece quando il participio presente si riferisce prevalentemente al passato forma la
seguente costruzione: ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺍﻟﻨ‬ ‫ﺎ ِﺭﺏ‬‫ﺿ‬
ad esempio nel versetto già citato sopra:
560 Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar

‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫“ ﻓﹶﺎ ِﻃ ِﺮ ﭐﻟ‬il Creatore dei cieli e della terra / Colui che ha già creato i
cieli e la terra”;
- quando il participio presente è al duale
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﺎِﻧ ِﻪ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬
‫ﻳ ٍﺪ‬‫ﺯ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬
- quando il participio presente è al plurale
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﻪ‬ ‫ﻧ‬‫ﻮ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬
‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﻮ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ ﺍﻟﻀ‬, ‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬
Esempio:
‫ﻧﻪ‬‫ﻭ ﭐﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋﻠﹸﻮ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﻢ ﭐﻵ ِﻣﺮ‬‫“ ﻫ‬loro sono gli ordinanti il bene e compienti esso”.
Il participio presente del duale e del plurale regolare maschile può legare con il suo
pronome (in ruolo di complemento oggetto) anche nel seguente modo:
‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻟﻪ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬ oppure ‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﺇﻳ‬‫ﺎ ِﺭﺑ‬‫ﺍﻟﻀ‬

53.2 Il participio presente con due complementi oggetti


Quando il participio ha più di un complemento oggetto, di norma il primo di essi viene
messo in genitivo e gli altri in accusativo.
Esempi dal Corano:
‫ﻼ‬
‫ ﹰ‬‫ﺳ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ﺭ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺎ ِﻋ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬‫ﺽ ﺟ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﻓﹶﺎ ِﻃ ِﺮ ﭐﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬ [35:1] “la lode ad Allah, il
Creatore dei cieli e della terra, Colui che ha fatto degli Angeli i Messaggeri”,
‫ﹶﻠﻪ‬‫ﺳ‬‫ﻋ ِﺪ ِﻩ ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻒ‬
 ‫ﺨ ِﻠ‬
 ‫ﻪ ﻣ‬ ‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺒ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫ﹶﻓ ﹶ‬ [14:47] “allora non credete che Allah è
Disattendente la promessa Sua ai Messaggeri Suoi”.

I participi possono anche introdurre il loro complemento oggetto in genitivo preceduto


dalla lettera ‫ ﻟِـ‬con kasra. Questa ‫ ﻟِـ‬viene chiamata ‫ﺎ ِﻣ ِﻞ‬‫ﻳ ِﺔ ﺍﻟﻌ‬‫ﺘ ﹾﻘ ِﻮ‬‫ﻡ ِﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺍﻟ ﱠ‬ e rafforza il
Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar 561

significato verbale incluso nel participio. La costruzione con ‫ﻟِـ‬ viene applicata nei
seguenti casi:
a) quando il participio presente in stato indeterminato viene direttamente seguito dal
complemento oggetto; esempi:
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻜﹸ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻗﹰﺎ ِﻟﻤ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﻧ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻮﺍ ِﺑﻤ‬‫ﻭ ﺁ ِﻣﻨ‬ “e credete in quello che ho fatto scendere come

conferma di quello che è con voi” [2:41] (dove ‫ﻗﹰﺎ‬‫ﺼﺪ‬


 ‫ﻣ‬ è l’accusativo di stato);
b) quando il participio presente determinato dall’articolo ‫ ﹶﺍﻟﹾـ‬viene direttamente seguito
dal suo complemento oggetto; esempi:
‫ﻭ ِﺩ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺤﺪ‬
 ‫ﺎِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ ِﻟ‬‫ﺍﹾﻟﺤ‬ [9:112] “i custodi dei limiti di Allah”;

da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻮﺍﻫِﻴ ِﻪ‬‫ﻧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ﻷَﻭﺍ ِﻣ ِﺮ ِﻩ‬: ‫ﻭ ِﺩ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬‫ﺤﺪ‬


 ‫ ِﻟ‬.
Il complemento oggetto del participio presente deve essere in genitivo ogni volta che
precede il participio. In questo caso il complemento oggetto può essere soltanto in genitivo
con ‫ﺎ ِﻣ ِﻞ‬‫ﻳ ِﺔ ﺍﻟﻌ‬‫ﺘ ﹾﻘ ِﻮ‬‫ﻡ ِﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺍﻟ ﱠ‬:
‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺪِﻳ‬‫ﻨﺎ ﻋ‬‫ﻮﺍ ﹶﻟ‬‫ﻭ ﻛﹶﺎﻧ‬ [21:73] “ed erano di Noi adoratori”,

 ‫ﺎِﻓ ِﻈ‬‫ﺐ ﺣ‬
‫ﲔ‬ ِ ‫ﻴ‬ ‫ﻐ‬ ‫ ِﻟ ﹾﻠ‬‫ﺎ ﹸﻛﻦ‬‫ﻭ ﻣ‬ [12:81] “e non siamo dell’invisibile custodi”;
dal tafsīr safwatu at-tafāsīr: ‫ ﺃﻱ ﻣﺎ ﻋﻠﻤﻨﺎ ﺃﻧﻪ ﺳﻴﺴﺮﻕ ﺣﲔ ﺃﻋﻄﻴﻨﺎﻙ ﺍﳌﻴﺜﺎﻕ‬,

‫ﺎِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ ﹶﻟﺤ‬‫ﺎ ﹶﻟﻪ‬‫ِﺇﻧ‬ [12:12] “invero noi di lui saremo custodi” (la “lām” attaccata alla parola

‫ﺎِﻓﻈﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ ﺣ‬introduce il predicato);


questa costruzione si trova anche con il complemento oggetto del verbo:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺒﺮ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺅﻳ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻢ ﻟِﻠ‬ ‫ﺘ‬‫ﻱ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺅﻳ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻮﻧِﻲ ﻓِﻲ‬‫ﻤﹶﻠﺄﹸ ﹶﺃ ﹾﻓﺘ‬ ‫ﺎ ﭐﹾﻟ‬‫ﺎ ﹶﺃﱡﻳﻬ‬‫ﻳ‬ [12:43] “o notabili! Spiegate a
me la visione mia se la visione mia sapete interpretare”;
se però il complemento oggetto è un pronome suffisso, ‫ﺎ ِﻣ ِﻞ‬‫ﻳ ِﺔ ﺍﻟﻌ‬‫ﺘ ﹾﻘ ِﻮ‬‫ﻡ ِﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺍﻟ ﱠ‬ può anche

essere sostituita da ‫ ; ِﺇﻳﱠﺎ‬esempi:

‫ﲔ‬  ‫ﻧ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﻭ ِﺇﻳﱠﺎ‬ ‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻙ‬ ‫[ ِﺇﻳﱠﺎ‬1:4] “Te adoriamo e a Te chiediamo aiuto”.
 ‫ﺘ ِﻌ‬‫ﺴ‬
562 Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar

53.3 Gli aggettivi verbali


Nella lingua araba accanto ai participi esistono i cosiddetti aggettivi verbali (derivati dalla
1ª forma del verbo) che vengono chiamati ‫ﻞ‬
ِ ‫ﭐﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻋ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺳﻤ‬ ‫ﻬﺔﹲ ِﺑﭑ‬ ‫ﺸﱠﺒ‬
 ‫ ﻣ‬‫ﺻﻔﹶﺎﺕ‬
ِ , ovvero aggettivi
che somigliano al participio presente. Essi (come i participi) possono introdurre il loro
complemento oggetto in genitivo con ‫ﺎ ِﻣ ِﻞ‬‫ﻳ ِﺔ ﺍﻟﻌ‬‫ﺘ ﹾﻘ ِﻮ‬‫ﻡ ِﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫ ﺍﻟ ﱠ‬, o in accusativo. Tali aggettivi
hanno paradigma: ‫ ﹶﻓﻌﱠﺎﻝﹲ‬, ‫ﻮﻝﹲ‬‫ ﹶﻓﻌ‬, ‫ ﹶﻓﻌِﻴ ﹲﻞ‬, ‫ ﹶﻓ ِﻌ ﹲﻞ‬, ‫ﻌﻞﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬. Esempi:
‫ﺨﻮ ٍﺭ‬
 ‫ ﹶﻓ‬‫ﻴﺮ‬‫ﻢ ﹶﻏ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺒ‬‫ﻧ‬‫ﺭ ﹶﺫ‬ ‫“ ﹶﻏ ﹸﻔﻮ‬perdonatore del peccato loro, non vanaglorioso”,
‫ﺖ‬
ِ ‫ﺤ‬‫ﺴ‬  ‫ﺏ ﹶﺃﻛﱠﺎﻟﹸﻮ ﹶﻥ ِﻟ ﹾﻠ‬ ِ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﻟ ﹾﻠ ﹶﻜ ِﺬ‬‫ﺎﻋ‬‫ﺳﻤ‬ [5:42] “ascoltatori della menzogna, divoratori
dell’illecito”,
‫ﻴ ِﺮ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻉ ِﻟ ﹾﻠ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻋﻨِﻴ ٍﺪ‬ ‫ﻢ ﹸﻛ ﱠﻞ ﹶﻛﻔﱠﺎ ٍﺭ‬ ‫ﻨ‬‫ﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺎ ﻓِﻲ‬‫ﹶﺃﹾﻟ ِﻘﻴ‬ [50:24-25] “gettate nell’Inferno ogni
miscredente testardo, impeditore del bene”.

53.4 Il complemento oggetto del masdar


I masdar dei verbi transitivi prendono il loro complemento oggetto in genitivo essendo con
esso in stato costrutto:
‫ﺎ ِﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟ‬‫ﺩﺧ‬ “l’entrata degli uomini”,
‫ﻮ ِﻝ‬‫ﻌﺚﹸ ﭐﻟ ﱡﺮﺳ‬ ‫ﺑ‬ “l’invio del Messaggero”,
‫ﺖ‬ِ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟ‬‫ﺩﺧ‬ “l’entrata in casa”,
‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺧ ﹾﻠﻖ‬ “la creazione di Allah”,
‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ ﭐ َﻷ‬‫ﺧ ﹾﻠﻖ‬ “la creazione della terra”.
Se invece il masdar e il suo complemento oggetto vengono separati da altre parole, il
complemento oggetto va in accusativo, come si vede nel seguente versetto del Corano:
‫ﺑ ٍﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ ﹾﻘ‬ ‫ﺎ ﺫﹶﺍ‬‫ﻳﺘِﻴﻤ‬ ‫ﺒ ٍﺔ‬‫ﻐ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ٍﻡ ﺫِﻱ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ ﻓِﻲ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺇ ﹾﻃﻌ‬ ‫ﹶﺃ‬ [90:14-15] “o il nutrimento, in un giorno
detentore di carestia [ovvero: nel momento della carestia] , di un orfano, detentore di
parentela”.
Il complemento oggetto va anche in accusativo quando il masdar ha l’articolo
determinativo:
Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar 563

‫ﺪﹰﺍ‬‫ﺯﻳ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﻋ ِﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﻧ ﹶﻜ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬non ho rinunciato al pestaggio di Zayd”.
Quando invece il masdar prende due complementi oggetti , il complemento che designa
una persona, o chi che compie l’azione (espressa dal masdar) è in genitivo, essendo in stato
costrutto con il masdar. L’altro complemento, che designa un oggetto o una persona sulla
quale viene svolta l’azione, è in accusativo; esempi:
‫ﺽ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﭐ َﻷ‬‫ﺧ ﹾﻠﻖ‬ “la creazione di Allah della terra”,
‫ﺖ‬ ‫ﻴ‬‫ﺒ‬‫ﺎ ِﻝ ﭐﹾﻟ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟ‬‫ﺩﺧ‬ “l’entrata degli uomini in casa”,
‫ﻮ ﹰﻻ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻌﺚﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺑ‬ “l’invio da Allah di un Messaggero”.
Anche i masdar, come i participi, possono introdurre il loro complemento oggetto in
genitivo preceduto dalla lettera lām ( ‫ﺎ ِﻣ ِﻞ‬‫ﻳ ِﺔ ﺍﻟﻌ‬‫ﺘ ﹾﻘ ِﻮ‬‫ﻡ ِﻟ‬ ‫ﻼ‬
‫) ﺍﻟ ﱠ‬, che rafforza il significato
verbale incluso nel masdar. Tale costruzione con ‫ ِﻟـ‬è possibile quando:
a) il masdar in stato indeterminato viene direttamente seguito dal complemento oggetto:
‫ﺒﹰﺎ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺷ ﱡﺪ ﺣ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻭ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:165] “e coloro che credono sono più forti in amore per
Allah (ovvero: amano Allah di più)”;
b) il masdar definito dall’articolo viene direttamente seguito dal suo complemento oggetto:
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺒ ﹶﺔ ﻟِﻠﻨ‬‫ﻤﻄﹶﺎﹶﻟ‬ ‫ﻙ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ “ha smesso la richiesta alla gente” (dal senso: “ha smesso di chiedere
alla gente”).
564 Capitolo 53: Il complemento oggetto del participio presente e del masdar

53.5 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﻆ‬
‫ﻴ ﹲ‬‫ﹶﻏ‬ _
“ira, collera”

‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﺻ ﹾﻠﺼ‬
 _
“argilla secca”
il participio presente
del verbo della 3ª
‫ﺢ‬ ‫ﺎِﻓ‬‫ﻣﺴ‬ _
forma ‫ﺢ‬ ‫ﺎﹶﻓ‬‫ﺳ‬
“fornicatore”
‫ﺎ ﹲﻥ‬‫ﺴﺒ‬
 ‫ﺣ‬ _
“conteggio”

‫ﺣﺪ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭ‬‫ﺣﺪ‬ “limite”

‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﻐ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ _
“carestia”

‫ﺑ ﹲﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ ﹾﻘ‬ _
“parentela”
“non osare,
( ‫ﻨ ِﻜﻞﹸ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﻧ ﹶﻜ ﹶﻞ‬ _
trattenersi da ‫ﻦ‬
 ‫ﻋ‬ ,
rinunciare”
il masdar del verbo
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﻣﻄﹶﺎﹶﻟ‬ _
della 3ª forma ‫ﺐ‬
 ‫ﻃﹶﺎﹶﻟ‬
“richiesta”
Tab. 53.1
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 565

Capitolo 54

NUMERI CARDINALI, ORDINALI, FRAZIONI

E DISTRIBUTIVI

54.1 I numeri 1 e 2

a) ‫ﺍ ِﺣﺪ‬‫ﻭ‬ e ‫ﺎ ِﻥ‬‫( ِﺍﹾﺛﻨ‬cifre arabe: ١ e ٢ ) sono in realtà degli aggettivi, per cui seguono il
nome e concordano con esso in genere e in caso; si osservi: ‫ﺪ‬ ٌ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻭﹶﻟ ٌﺪ ﻭ‬ “un ragazzo solo”,
‫ﺪ ﹲﺓ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﺖ ﻭ‬
ٌ ‫ﻨ‬‫“ ِﺑ‬una ragazza sola”, ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﭐﹾﺛ‬‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ ِﻛﺘ‬‫ﺧ ﹾﺬﺕ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho preso due libri”.
‫ﺎ ِﻥ‬‫( ِﺍﹾﺛﻨ‬al femminile ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫ ِﺍﹾﺛ‬oppure ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫ ) ِﺛ‬seguono la declinazione del duale, come mostrato
nella Tabella 54.1.

nominativo ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺎ ِﻥ ِﺍﹾﺛﻨ‬‫ﻨﺘ‬‫ِﺍﹾﺛ‬


genitivo ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﺍﹾﺛ‬‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬
accusativo ‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﺍﹾﺛ‬‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬
Tab. 54.1
566 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

Il “due” viene usato per sottolineare il duale e il suo uso non è necessario; dunque per dire
“ho preso due libri” si può anche evitare l’uso di questo numero dicendo semplicemente
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫ ِﻛﺘ‬‫ﺧ ﹾﺬﺕ‬ ‫ ﹶﺃ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﭐﻟﱠﺜ‬ ‫ﻭ ِﻣ‬ ‫ﺍ‬‫ﺎﺭ‬‫ﻧﻬ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﺭﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺪ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻭﻫ‬
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﭐﹾﺛ‬
[13:3] “ed Egli è Colui che ha disteso la terra e ha posto in essa montagne e fiumi e
ogni [genere di] frutta ha stabilito in essa due coppie”;
da safwatu at-tafāsīr:

‫ﻨ ْﻴ ِﻦ‬‫ﺟ ْﻴ ِﻦ ﭐﹾﺛ‬ ‫ﺯ ْﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻴﻬ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺕ‬


ِ ‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﻭ ِﻣ ْﻦ ﹸﻛ ﱢﻞ ﭐﻟﱠﺜ‬
‫ﻢ ﺑﻴﻨﻬﻤﺎ ﺃﺳﺒﺎﺏ‬ ‫ﺃﻱ ﺟﻌﻞ ﻓﻴﻬﺎ ﻣﻦ ﲨﻴﻊ ﺃﻧﻮﺍﻉ ﺍﻟﺜﻤﺮﺍﺕ ﺯﻭﺟﲔ ﺍﺛﻨﲔ ﺫﻛﺮﹰﺍ ﻭ ﺃﻧﺜﻰ ﻟِﻴﺘ‬
‫ﺍﻹﺧﺼﺎﺏ ﻭ ﺍﻟﺘﻜﺎﺛﺮ ﻃﺒﻖ ﺳﻨﺘﻪ ﺍﳊﻜﻴﻤﺔ‬
‫ﺍ ِﺣ ٌﺪ‬‫ﻢ ِﺇﻻ ٌﻩ ﻭ‬ ‫ﻫ ﹸﻜ‬ ‫ﻭِﺇﻻ‬ [2:163] “e il dio vostro è un Dio Unico”,
‫ﺍ ِﺣ ٌﺪ‬‫ﻮ ِﺇﻻ ٌﻩ ﻭ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻴ ِﻦ ِﺇ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﭐﹾﺛ‬‫ﻫ‬ ‫ﺨﺬﹸﻭﺍ ِﺇﻻ‬
ِ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫[ ﹶﻻ‬16:51] “non prendete due divinità, in verità
Egli è il Dio Unico” ,
‫ﺪﹲﺓ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﺮ ﹲﺓ ﻭ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺎ ِﻫ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ﹶﻓِﺈ‬37:19] “ci sarà un grido solo”.
‫ﺪ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ ﻭ‬può anche svolgere il ruolo del sostantivo:
‫ﺧ ِﺮ‬ ‫ﻭ ﭐﻟﹾﺂ‬ ‫ﺍ ِﺣ ِﺪ‬‫ﻦ ﭐﹾﻟﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ “tra l’uno e l’altro”.
b) ‫ﺣﺪ‬
 ‫( ﹶﺃ‬al femminile ‫ﻯ‬‫“ ) ِﺇ ْﺣﺪ‬uno, una” viene usato come sostantivo:
‫ﺣ ٌﺪ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﻮ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﻫ‬112:1] “di’: Egli è Allah, Uno”.
‫ﺣ ٌﺪ‬ ‫ ﹶﺃ‬si usa anche come primo elemento di stato costrutto dove tale sostantivo significa “uno
di”; esempi:
‫ﺎ ِﻝ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ ﭐﻟ‬‫ﺣﺪ‬ ‫“ ﹶﺃ‬uno degli uomini”, ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﻨﺴ‬‫ﺪﻯ ﭐﻟ‬‫ِﺇﺣ‬ “una delle donne”, ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬‫ﺣﺪ‬ ‫“ ﹶﺃ‬uno di
loro”, ‫ﻫﻦ‬  ‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫“ ِﺇ‬una di loro”.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 567

Esempio dal Corano:


‫ﻯ‬‫ﺧﺮ‬ ‫ﺎ ﭐ ُﻷ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﺮ ِﺇ‬ ‫ ﹶﺬ ﱢﻛ‬‫ﺎ ﹶﻓﺘ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻀﻞﱠ ِﺇ‬
ِ ‫ﺗ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹾﻥ‬2:282] “[in modo] che erra una di loro due,
quindi fa ricordare una di loro due all’altra”.
‫ﺣﺪ‬ ‫ ﹶﺃ‬significa anche “qualcuno”:
‫ﺪﹰﺍ‬‫ ﹶﺃﺣ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ “ho visto qualcuno”.
‫ﺣﺪ‬ ‫ ﹶﺃ‬preceduto dalla negazione acquista il significato della parola “nessuno”:
‫ﺪﹰﺍ‬‫ ﹶﺃﺣ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬non ho visto nessuno”.

54.2 I numeri da 3 a 10
I numeri da 3 a 10 possiedono due generi: maschile e femminile. Inoltre essi sono
declinabili. Il numero ‫ﺎ ٍﻥ‬‫“ ﹶﺛﻤ‬otto” si declina come ‫ﺽ‬
ٍ ‫( ﻗﹶﺎ‬nom. e gen. ‫ﺎ ٍﻥ‬‫ﹶﺛﻤ‬ , acc. ‫ﺎﻧِﻴﹰﺎ‬‫) ﹶﺛﻤ‬.
Si osservi la seguente Tabella 54.2.

genere maschile genere femminile numero cifra araba

‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹲ‬
‫ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ‬
‫ﹶﺛ ﹶ‬ tre ٣
‫ﺑ ٌﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ quattro ٤
‫ﺲ‬
ٌ ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺴ ﹲﺔ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ cinque ٥
‫ِﺳﺖ‬ ‫ﺘ ﹲﺔ‬‫ِﺳ‬ sei ٦
‫ﺒ ٌﻊ‬‫ﺳ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ sette ٧
‫ﺎ ٍﻥ‬‫ﹶﺛﻤ‬ ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺎِﻧ‬‫ﹶﺛﻤ‬ otto ٨
‫ﺴ ٌﻊ‬
 ‫ِﺗ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ِﺗ‬ nove ٩
‫ﺸ ٌﺮ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ dieci ١٠
Tab. 54.2
568 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

I numeri di questo gruppo vengono seguiti dal nome in genitivo in stato indeterminato,
formando con esso lo stato costrutto (dove il numero diventa il reggente). I numeri del
genere maschile vanno usati con i sostantivi del genere femminile, mentre i numeri del
genere femminile vanno usati con i sostantivi del genere maschile , intendendo il genere del
sostantivo contato al singolare e non al plurale: ‫ﲔ‬
 ‫ ِﺳِﻨ‬‫ﺒﻊ‬‫ﺳ‬ “sette anni” ( ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬ al singolare
femminile) , ‫ﺏ‬
ٍ ‫ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ‬
‫“ ﹶﺛ ﹶ‬tre cuori” ( ‫ﺐ‬
ٌ ‫ ﹶﻗ ﹾﻠ‬al singolare maschile).
Esempi:
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ﺮﺓﹸ ﻣ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ “dieci musulmani”, ‫ﺎ ٍﺀ‬‫ﻼﺙﹸ ِﻧﺴ‬ ‫ﹶﺛ ﹶ‬ “tre donne”, ‫ﻌﺔﹸ ﭐ ﹾﻃﻔﹶﺎ ٍﻝ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ “sette

bambini”, ‫ﺩ‬ ٍ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺴﺔﹸ ﭐ‬


 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ “cinque ragazzi”.
I numeri da 3 a 10 possono formare anche un’altra costruzione, seguendo semplicemente il
nome e accordando con esso in stato e in caso; esempi:
‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ‬
‫ﺟ ﹲﻞ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫“ ِﺭ‬tre uomini”, ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ‬
‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﺜﱠ ﹶ‬‫ﻌﱢﻠﻤ‬ ‫ﻤ‬ ‫“ ﺍﹾﻟ‬i tre maestri”, ‫ﻼﺙﹸ‬
‫ﺴﺎ ُﺀ ﭐﻟﺜﱠ ﹶ‬
 ‫ﻨ‬‫“ ﺍﻟ‬le tre donne”.
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ٍﻡ‬‫ﺘ ِﺔ ﹶﺃﻳ‬‫ﺽ ﻓِﻲ ِﺳ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﻖ ﭐﻟ‬ ‫ﺧﹶﻠ‬ ‫ﻮ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻭﻫ‬ [11:7] “ed Egli è Colui che ha creato i
cieli e la terra in sei giorni”,
‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺑ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻊ ﺁﻳ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻰ ِﺗ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﺪ ﺁ‬ ‫ﻭﹶﻟ ﹶﻘ‬ [17:101] “e abbiamo dato a Mūsā nove segni
evidenti”,
‫ﺏ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺑﻮ‬‫ﻌﺔﹸ ﹶﺃ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫[ ﹶﻟﻬ‬15:44] “ [l’Inferno] ha sette porte”,
‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﺘ‬‫ﻣ ﹾﻔ‬ ‫ﻮ ٍﺭ ِﻣﹾﺜِﻠ ِﻪ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﺳ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑ‬‫ﻩ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻓ ﹾﺄﺗ‬ ‫ﺍ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﭐ ﹾﻓ‬ ‫ﻡ‬ ‫ﹶﺃ‬ [11:13] “oppure diranno: ha
inventato esso! Di’: allora portate dieci capitoli come questo, inventati [da voi]”,
‫ﺍ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ٍﺮ‬‫ﺷﻬ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ ﹶﺃ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﺴ ِﻬ‬
ِ ‫ﻦ ِﺑﺄﹶﻧﻔﹸ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﺟ‬‫ﺯﻭ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ﹶﺃ‬‫ﻳ ﹶﺬﺭ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﻮﻓﱠ‬ ‫ﺘ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻭﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:234]
“e coloro che muoiono, tra di voi, mentre lasciano delle spose, [queste] aspettino loro
stesse quattro mesi e dieci [giorni],
‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻌ ٍﺔ ِﺇﺫﹶﺍ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺞ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺎ ٍﻡ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻼﹶﺛ ِﺔ ﹶﺃﻳ‬
‫ﻡ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﺎ‬‫ﺼﻴ‬
ِ ‫ﺪ ﹶﻓ‬ ‫ﺠ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻦ ﹶﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﹶﻓ‬ [2:196] “e chi non trova,
allora [osservi] digiuno per tre giorni durante il Pellegrinaggio e [altri] sette quando
tornerete [a casa]”.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 569

54.3 I numeri da 11 a 19
Anche questi numeri si dividono in due generi. Tuttavia, essi sono indeclinabili salvo il 12
che segue la declinazione del duale. I numeri da 11 a 19 prendono il nome in accusativo
indeterminato singolare. Si noti però che con questi numeri può raramente comparire il
nome contato in accusativo plurale. Seguono, nella Tabella 54.3, i numeri in questo
intervallo.

genere maschile genere femminile numero cifra araba


‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻯ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ِﺇ‬ undici ١١
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍﹾﺛﻨ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﺘ‬‫ِﺍﹾﺛ‬ dodici ١٢
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻼﹶﺛ ﹶﺔ‬
‫ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ﹶﺛ ﹶ‬ tredici ١٣
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ quattordici ١٤
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺴ ﹶﺔ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ quindici ١٥
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺘ ﹶﺔ‬‫ِﺳ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ِﺳ‬ sedici ١٦
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ diciassette ١٧
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻴ ﹶﺔ‬‫ﺎِﻧ‬‫ﹶﺛﻤ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺎِﻧ‬‫ﹶﺛﻤ‬ diciotto ١٨
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ِﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ِﺗ‬ diciannove ١٩
Tab. 54.3

Si osservi la declinazione del numero “dodici” nella Tabella 54.4.


maschile femminile
nominativo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺍﹾﺛﻨ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ‬‫ﻨﺘ‬‫ِﺍﹾﺛ‬
genitivo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬
accusativo ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ِﺍﹾﺛ‬
Tab. 54.4
570 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

Come esercizio si propone l’analisi del seguente versetto:


‫ﺎ‬‫ﻣﻤ‬ ‫ﺎﻃﹰﺎ ﹸﺃ‬‫ﺳﺒ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ ﹶﺃ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﻢ ﭐﹾﺛ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﻨ‬ ‫ﻭﹶﻗ ﱠﻄ‬ [7:160] “e dividemmo loro in dodici tribù come
[diverse] nazioni”.
Innanzitutto la parola ‫ﺎﻃﹰﺎ‬‫ﺳﺒ‬ ‫ ﹶﺃ‬è al plurale fratto (in accusativo):
‫ﻂ‬
‫ﺒ ﹲ‬‫( ِﺳ‬il plurale: ‫ﻁ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ﺳﺒ‬ ‫“ ) ﹶﺃ‬tribù”.
I numeri 11-19 prendono il nome in accusativo indeterminato singolare (e raramente del
plurale). I numeri maschili vanno sempre con i sostantivi contati del genere femminile,
mentre i numeri femminili vanno sempre con i sostantivi contati del genere maschile.
Per quanto riguarda il versetto [7:160], il numero cardinale “12” ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺍﹾﺛ‬ manda la

parola ‫ﻁ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ﺳﺒ‬ ‫ ﹶﺃ‬in accusativo, perciò abbiamo ‫ﺎﻃﹰﺎ‬‫ﺳﺒ‬ ‫ ﹶﺃ‬. Tale parola, essendo al plurale fratto,
è del genere femminile. Ma essa al singolare è del genere maschile, perciò (secondo le
regole prima viste) il numero cardinale che si riferisce a essa deve essere del genere
opposto (ovvero in questo caso il numero “12” deve essere al femminile).

54.4 I numeri da 20 a 99
I numeri da 20 a 99 si dividono in decine (20, 30, 40, ecc.) e in decine con le unità (21, 22,
23, 67, 89, ecc.).
Le decine sono soltanto del genere maschile e si declinano come il plurale sano maschile,
come mostrato nella successiva Tabella 54.5.
Anche i numeri 20-99 prendono il nome in accusativo in stato indeterminato singolare.
Esempi: ‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﻛﺘ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ “cinquanta libri” , ‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺷ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ِﺳﺘ‬ “sessanta alberi”.

cifra cifra
numero numero
araba araba
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ِﻋ‬ venti ٢٠ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ِﺳﺘ‬ sessanta ٦٠
‫ﻼﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫ﹶﺛ ﹶ‬ trenta ٣٠ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺒﻌ‬‫ﺳ‬ settanta ٧٠
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺑﻌ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ quaranta ٤٠ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎﻧ‬‫ﹶﺛﻤ‬ ottanta ٨٠
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ cinquanta ٥٠ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴﻌ‬
 ‫ِﺗ‬ novanta ٩٠
Tab. 54.5
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 571

Le unità vengono separate dalle decine tramite la congiunzione ‫ﻭ‬ e si scrivono prima di
esse. Inoltre, l’unità ha sempre il genere opposto al nome che descrivono; esempi:
‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﻛﺘ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺴ ﹲﺔ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ “cinquantacinque libri”, ‫ﺮ ﹰﺓ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺷ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭ ِﺳﺘ‬ ‫ﺎ ٍﻥ‬‫ﹶﺛﻤ‬ “sessantotto
alberi”.
In questo caso le unità conservano il tanwīn. Altri esempi:
‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺑ ٌﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ “cinquantaquattro villaggi”, ‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﻛﺘ‬‫ﺑﻌ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ‬
‫“ ﹶﺛ ﹶ‬quarantatre
libri”.
Un’eccezione a questa regola la fanno i numeri con le unità “uno” e “due”. Queste unità
sono dello stesso genere del nome al quale si riferiscono. Per l’unità “uno” si usa
l’aggettivo ‫ﺣﺪ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ ;ﻭ‬esempi:
‫ﻨ ﹰﺔ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﻋ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻨﺘ‬‫“ ِﺍﹾﺛ‬ventidue anni”, ‫ﻣﹰﺎ‬‫ﻳﻮ‬ ‫ﻼﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫ﻭ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﺍ ِﺣ ٌﺪ‬‫ﻭ‬ “trentuno giorni”,

‫ﻤ ﹰﺔ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﻣ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻯ‬‫ﺣﺪ‬ ‫“ ِﺇ‬cinquantuno musulmane”.
Esempi dal Corano:
‫ﺎِﺑ ﹶﻞ‬‫ﺳﻨ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺒ‬‫ﻧ‬‫ﺒ ٍﺔ ﹶﺃ‬‫ﺣ‬ ‫ﻤﹶﺜ ِﻞ‬ ‫ﺳﺒِﻴ ِﻞ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻛ‬ ‫ﻢ ﻓِﻲ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺍﹶﻟ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﻨ ِﻔﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺃ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻣﹶﺜﻞﹸ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ [2:261] “l’esempio
di coloro che spendono i beni loro sul sentiero di Allah è come un chicco che fa
crescere sette spighe”,
‫ﺎ‬‫ﻮ ﹶﻛﺒ‬ ‫ﺮ ﹶﻛ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻲ‬‫ﺖ ِﺇﻧ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻒ ِ َﻷﺑِﻴ ِﻪ ﻳ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫[ ِﺇ ﹾﺫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬12:4] “[ricorda] quando disse
Yūsuf a padre suo: o padre mio! Invero io ho visto [nel sogno] undici pianeti”,
‫ﺍ‬‫ﻬﺮ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻼﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻪ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﺎﹸﻟ‬‫ﻭِﻓﺼ‬ [46:15] “e lo svezzamento suo è di trenta mesi”,
‫ﻴﹶﻠ ﹰﺔ‬‫ﲔ ﹶﻟ‬
 ‫ﺑ ِﻌ‬‫ﺭ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭِﺇ ﹾﺫ ﻭ‬ [2:51] “e [ricorda] quando abbiamo fissato per Mūsā
quaranta notti” (esempio portato precedentemente nel capitolo 48 );
‫ﻩ‬ ‫ﺳﹸﻠﻜﹸﻮ‬ ‫ﺎ ﹶﻓﭑ‬‫ﺍﻋ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﺫﺭ‬‫ﺒﻌ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﻬ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺴﹶﻠ ٍﺔ ﹶﺫ‬
ِ ‫ ﻓِﻲ ِﺳ ﹾﻠ‬‫ﹸﺛﻢ‬ [69:32] “poi in una catena, [di cui] la
lunghezza di essa è settanta cubiti, legate lui!”,
‫ﺠ ﹰﺔ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴﻌ‬
 ‫ﻭ ِﺗ‬ ‫ﺴ ٌﻊ‬
 ‫ِﺗ‬ [38:23] “novantanove pecore”.
572 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

54.5 I numeri da 100 in poi


Dal 100 in poi il sostantivo contato va al genitivo singolare. Esso con il numero forma lo
stato costrutto, dove il numero è il reggente e il nome contato il retto. Vediamo prima come
si costruiscono le centinaia e le migliaia.
‫“ ) ِﻣﹶﺌﺔﹲ( ﻣِﺎﹶﺋ ﹲﺔ‬cento”,
‫ﺎ ِﻥ‬‫“ ِﻣﹶﺌﺘ‬duecento”,
‫ﻼﺙﹸ ِﻣﹶﺌ ٍﺔ‬ ‫“ ﹶﺛ ﹶ‬trecento” (dove ‫ ِﻣﹶﺌ ﹲﺔ‬è in stato costrutto in funzione di retto e dove il numero
‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹲ‬ ‫ ﹶﺛ ﹶ‬è del genere opposto del nome contato o ‫) ِﻣﹶﺌ ﹲﺔ‬,
‫ ِﻣﹶﺌ ٍﺔ‬‫ﺑﻊ‬‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬quattrocento”, ecc.
 ‫“ ﹶﺃﹾﻟ‬mille” plurale ‫ ﹸﺃﻟﹸﻮﻑ‬e ‫( ﺁ ﹶﻻﻑ‬con i numeri da 3 a 10),
‫ﻒ‬
‫“ ﹶﺃﹾﻟ ﹶﻔﺎ ِﻥ‬duemila”,
‫ﻑ‬ٍ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬ ‫“ ﹶﺛ ﹶ‬tremila” (dove ‫ﻑ‬ ٍ ‫ ﺁ ﹶﻻ‬è in stato costrutto in funzione del retto e dove il
numero ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ‬ ‫ ﹶﺛ ﹶ‬è del genere opposto del nome contato ‫ﻑ‬ٌ ‫) ﺁ ﹶﻻ‬,
‫ﻑ‬ٍ ‫ﻌﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬quattromila”, ecc.
Esempi con nomi contati:
‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﺳ‬ ‫“ ِﻣﹶﺌﺔﹸ‬cento anni”, ‫ﺮﹶﺃ ٍﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫ ﭐ‬‫“ ﹶﺃﹾﻟﻒ‬mille donne”, ‫ ٍﻞ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣِﺎﹶﺋﺘ‬duecento uomini” (dove la
parola ‫ ِﻣﹶﺌ ﹲﺔ‬viene messa al duale ‫ﻥ‬ ِ ‫ﺎ‬‫ ; ِﻣﹶﺌﺘ‬essa, essendo in stato costrutto con il nome contato
“uomini”, perde la desinenza ‫ﻥ‬ ِ ), ‫ ٍﻞ‬‫ﺭﺟ‬ ‫“ ﹶﺃﹾﻟﻔﹶﺎ‬duemila uomini”, ‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﺳ‬ ‫“ ﹶﺃﹾﻟﻒ‬mille anni”,
‫ﻚ‬ٍ ‫ﻣﹶﻠ‬ ‫ﻑ‬ ِ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬
‫“ ﹶﺛ ﹶ‬tremila angeli” (con i numeri da 100 in poi il nome contato può essere
introdotto anche da ‫ﻦ‬  ‫ ; ِﻣ‬si osservi: ‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ‬ ‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻑ ِﻣ‬
ٍ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬
‫) ﹶﺛ ﹶ‬.
Esempi dal Corano:
‫ﺒ ٍﺔ‬‫ﺣ‬ ‫ﹶﻠ ٍﺔ ﻣِﺎﹶﺋﺔﹸ‬‫ﻨﺒ‬‫[ ﻓِﻲ ﹸﻛﻞﱢ ﺳ‬2:261] “in ogni spiga ci sono cento chicchi”,
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 573

‫ﺕ‬
ِ ‫ﻮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺭ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺣ ﹶﺬ‬ ‫ﻑ‬
ٌ ‫ﻢ ﹸﺃﻟﹸﻮ‬‫ﻭﻫ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﻫ‬‫ﻦ ِﺩﻳ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹶﺃﹶﻟ‬ [2:243] “forse non hai
visto coloro che uscirono dalle case loro mentre erano a migliaia per timore della
morte?”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:

‫ ﺃﻱ ﺃﱂ ﻳﺼﻞ ﺇﱃ ﲰﻌﻚ ﻳﺎ ﳏﻤﺪ ﺃﻭ‬: ‫ﻭ ُﻫ ْﻢ ﹸﺃﻟﹸﻮﻑ‬ ‫ﺎ ِﺭ ِﻫ ْﻢ‬‫ﺮﺟُﻮﺍ ِﻣ ْﻦ ِﺩﻳ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺮ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﹶﺃﹶﻟ ْﻢ‬
‫ﺃﻳﻬﺎ ﺍﳌﺨﺎﻃﺐ ﺣﺎﻝ ﺃﻭﻟﺌﻚ ﺍﻟﻘﻮﻡ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﺧﺮﺟﻮﺍ ﻣﻦ ﻭﻃﻨﻬﻢ ﻭ ﻫﻢ ﺃﻟﻮﻑ ﻣﺆﻟﻔﺔ‬
‫ ﺃﻱ ﺧﻮﻓﹰﺎ ﻣﻦ ﺍﳌﻮﺕ ﻭ ﻓﺮﺍﺭﹰﺍ ﻣﻨﻪ‬: ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺭ ﺍ ﹶﳌ ْﻮ‬ ‫ﺣ ﹶﺬ‬
Esempio dalla Sunna:

‫ﺑ ِﻪ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺮﻭِﻳ ِﻪ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻓِﻴﻤ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺱ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﺑ ِﻦ‬‫ﻦ ﺍ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻤ ْﻦ‬ ‫ ﹶﻓ‬: ‫ﻚ‬
 ‫ﻦ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﺛ‬، ‫ﺕ‬
ِ ‫ﻴﺌﹶﺎ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻭ ﺍﻟ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
‫ﺤ‬ ‫ﺐ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻪ ﹶﻛ‬ ‫ )) ِﺇ ﱠﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ‬: ‫ﺎﱃ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬‫ﺗﻌ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺒ‬
‫ﺎ ﺍﻟ ﱠﻠ ُﻪ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﻌ ِﻤ ﹶﻠﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻢ ِﺑﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ ، ‫ﻨ ﹰﺔ ﻛﹶﺎ ِﻣ ﹶﻠ ﹰﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ُ‫ﺪﻩ‬ ‫ﺎ ﭐﻟ ﱠﻠ ُﻪ ِﻋ ْﻨ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ ﹶﻛ‬، ‫ﺎ‬‫ﻤ ﹾﻠﻬ‬ ‫ﻳ ْﻌ‬ ‫ﻨ ٍﺔ ﹶﻓ ﹶﻠ ْﻢ‬‫ﺴ‬
‫ﺤ‬ ‫ِﺑ‬
‫ﻴﹶﺌ ٍﺔ ﹶﻓ ﹶﻠ ْﻢ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻢ ِﺑ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ ، ‫ﲑ ٍﺓ‬
 ‫ﻑ ﹶﻛِﺜ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺿﻌ‬
ْ ‫ﻒ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ‬
ٍ ‫ﺿ ْﻌ‬
ِ ‫ﺳ ْﺒ ِﻌﻤِﺎﹶﺋ ٍﺔ‬ ‫ﺕ ِﺇﻟﹶﻰ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
ْ ‫ﻋ‬ ُ‫ﺪﻩ‬ ‫ِﻋ ْﻨ‬
(( ‫ﺪ ﹰﺓ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻴﹶﺌ ﹰﺔ ﻭ‬‫ﺳ‬ ‫ﺎ ﺍﻟ ﱠﻠ ُﻪ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﻌ ِﻤ ﹶﻠﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻢ ِﺑﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ ، ‫ﻨ ﹰﺔ ﻛﹶﺎ ِﻣ ﹶﻠ ﹰﺔ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ُ‫ﺪﻩ‬ ‫ﺎ ﺍﻟ ﱠﻠ ُﻪ ِﻋ ْﻨ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﻤ ﹾﻠﻬ‬ ‫ﻳ ْﻌ‬
‫ﻱ‬
 ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬

Da Ibn ‘Abbās , dal Messaggero di Allah , in quello che ha riportato dal


Signore Suo (sia benedetto e esaltato), disse: “invero Allah ha scritto le buone azioni e
le cattive azioni, poi ha spiegato quello: chi si propone una buona azione ma non
compie essa, scrive essa Allah presso di Lui come una buona azione completa; e se si
propone essa quindi compie essa, scrive essa Allah presso di Lui come dieci buone
azioni fino a settecento moltiplicazioni fino alle moltiplicazioni numerose; e se [egli] si
propone una cattiva azione ma non compie essa, scrive essa Allah presso di Lui come
una buona azione completa; e se si propone essa quindi compie essa , scrive essa Allah
come una cattiva azione sola”. Lo ha riportato al- Bukhārī.
574 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

Dallo sharh del hadīth:


‫ﻑ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺿﻌ‬
ْ ‫ﻒ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﺃ‬
ٍ ‫ﺿ ْﻌ‬
ِ ‫ﺳ ْﺒ ِﻌﻤِﺎﹶﺋ ٍﺔ‬ ‫ﺕ ِﺇﻟﹶﻰ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺴﻨ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
ْ ‫ﻋ‬ ُ‫ﺪﻩ‬ ‫ﺎ ﺍﻟ ﱠﻠ ُﻪ ِﻋ ْﻨ‬‫ﺒﻬ‬‫ﺘ‬‫ﺎ ﹶﻛ‬‫ﻌ ِﻤ ﹶﻠﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﻓ‬‫ﻢ ِﺑﻬ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬
‫ﺎ ﻭ ﻋﻤﻠﻬﺎ ﻭﺃﺣﺴﻦ ﰲ ﻋﻤﻠﻪ ﺑﺄﻥ ﻛﺎﻥ ﳐﻠﺼﺎ ﻣﺘﺒﻌﺎ ﻟﺮﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ‬ ‫ ﺇﺫﺍ ﻫﻢ‬: ‫ﲑ ٍﺓ‬
 ‫ﹶﻛِﺜ‬
‫ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﻓﺈﻥ ﺍﷲ ﻳﻜﺘﺒﻬﺎ ﻋﺸﺮ ﺣﺴﻨﺎﺕ ﺇﱃ ﺳﺒﻌﻤﺎﺋﺔ ﺿﻌﻒ ﺇﱃ ﺃﺿﻌﺎﻑ ﻛﺜﲑﺓ ﻭ ﻫﺬﻩ‬
‫ﺍﳌﻀﺎﻋﻔﺔ ﺗﺄﰐ ﲝﺴﺐ ﺣﺴﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻭ ﺍﻹﺧﻼﺹ ﻓﻴﻪ ﻭ ﻗﺪ ﺗﻜﻮﻥ ﻓﻀﻼ ﻣﻦ ﺍﷲ ﺳﺒﺤﺎﻧﻪ ﻭ‬
‫ﺗﻌﺎﱃ ﻭ ﺇﺣﺴﺎﻧﺎ‬
Nei numeri composti da molti elementi (ad esempio un migliaio, un centinaio e una decina
o una unità) la forma del nome contato dipende sempre dall’ultimo di loro; esempi:
‫ﻣﹰﺎ‬‫ﻳﻮ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺣ ٌﺪ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻼﺙﹸ ِﻣﹶﺌ ٍﺔ‬ ‫“ ﹶﺛ ﹶ‬351 giorni” (dove la parola ‫ﻣﹰﺎ‬‫ﻳﻮ‬ è in accusativo in
quanto dipende dal numero ‫ﻥ‬ ‫ﻮ ﹶ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ) , ‫ﻳ ﹰﺔ‬‫ﻮ ﹶﻥ ﺁ‬‫ﻤﺴ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ ِﺳﺖ‬ ‫ ﻣِﺎﹶﺋ ٍﺔ‬‫ﺑﻊ‬‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬456 versetti”,
‫ﻭﹶﻟ ٍﺪ‬ ‫ ِﻣﹶﺌ ٍﺔ‬‫ﻤﺲ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫“ ﹶﺃﹾﻟﻔﹶﺎ ِﻥ‬2500 ragazzi”, ‫ ٍﻞ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﻑ‬ ِ ‫ﻌﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬4000 uomini”,
‫ﺮﹶﺃ ٍﺓ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻑ ﭐ‬
ِ ‫ﻌﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫“ ﹶﺃ‬4000 donne”, ‫ﺘﹰﺎ‬‫ﻮ ﹶﻥ ِﺑﻨ‬‫ﺒﻌ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺲ‬ ٌ ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ‬ ‫ ِﻣﹶﺌ ٍﺔ‬‫ﺑﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻑ‬
ٍ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ ﺁ ﹶﻻ‬‫“ ﹶﺛ ﹶ‬3475
ragazze” (dove la parola ‫ﺘﹰﺎ‬‫ ِﺑﻨ‬è in accusativo in quanto dipende dal numero ‫ﻥ‬ ‫ﻮ ﹶ‬‫ﺒﻌ‬‫ﺳ‬ ).

54.6 Approfondimenti sui numeri cardinali


1) Se la parola contata è un aggettivo o participio, è necessario l’uso della preposizione
‫ﻦ‬ ‫ ; ِﻣ‬ad esempio: ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻦ ﺍﹾﻟﻤ‬ ‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ ِﻣ‬
‫“ ﹶﺛ ﹶ‬tre credenti” (dove il genere del numero è opposto
al genere del participio o dell’aggettivo contato).
In questo caso si può anche mettere la parola contata in uno dei seguenti modi:
a) ‫ﻥ‬
‫ﻮ ﹶ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ‬
‫“ ﹶﺛ ﹶ‬tre credenti”,
b) ‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ‬
‫ﻮ ﹶﻥ ﹶﺛ ﹶ‬‫ﺆ ِﻣﻨ‬ ‫ﻣ‬ “tre credenti”,
ma con gli aggettivi e participi non si può formare la costruzione ‫ﲔ‬
 ‫ﺆ ِﻣِﻨ‬ ‫ﻼﹶﺛﺔﹸ ﻣ‬
‫ ﹶﺛ ﹶ‬.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 575

Esempi dal Corano:


‫ﻑ‬
ٌ ‫ﺎ‬‫ﺒ ٌﻊ ِﻋﺠ‬‫ﺳ‬ ‫ﻬﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﺄ ﹸﻛﹸﻠ‬ ‫ﺎ ٍﻥ‬‫ﺕ ِﺳﻤ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺑ ﹶﻘﺮ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬ ‫ﻯ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫ ِﺇﻧ‬‫ﻤِﻠﻚ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ‬ [12:43] “e disse il re:
invero io ho visto [nel sogno] sette vacche grasse mangiavano esse sette [vacche]
magre”,
‫ﺍ ٌﺩ‬‫ﺒ ٌﻊ ِﺷﺪ‬‫ﺳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻌ ِﺪ ﹶﺫِﻟ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ ِﻣ‬ ‫ﹸﺛﻢ‬ [12:48] “poi verranno dopo di quello sette [anni]
difficili”,
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﺘ‬‫ﻮﺍ ﻣِﺎﹶﺋ‬‫ﻐِﻠﺒ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎِﺑﺮ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺻ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫ﻢ ِﻋ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻦ ِﻣ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬ ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ [8:65] “se ci saranno di voi venti
[combattenti] pazienti, [loro] sconfiggeranno duecento [nemici]”.
2) Riguardo ai collettivi, essi di solito seguono la costruzione con la preposizione ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ .
Esempi dal Corano:
‫ﻴ ِﺮ‬‫ﻦ ﭐﻟﻄﱠ‬ ‫ﻌ ﹰﺔ ِﻣ‬ ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺨ ﹾﺬ ﹶﺃ‬
 ‫[ ﹶﻓ‬2:260] “allora prendi quattro uccelli” (segue la costruzione con la
preposizione ‫ﻦ‬  ‫) ِﻣ‬,
‫ﻂ‬
ٍ ‫ﻫ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻌﺔﹸ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﻨ ِﺔ ِﺗ‬‫ﻤﺪِﻳ‬ ‫ﻭ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬ [27:48] “ed erano nella città nove schiere” (segue la
normale costruzione); da kalimātu- l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺅﺳﺎﺀ ﻣﻊ ﻛ ﹼﻞ ﺭﻫﻂ‬‫ ﺃﺷﺨﺎﺹ ﻣﻦ ﺍﻟﺮ‬: ‫ﻂ‬
ٍ ‫ﺭ ْﻫ‬ ‫ﻌﺔﹸ‬ ‫ﺴ‬
ْ ‫ِﺗ‬ .
3) Sono rarissimi l’accusativo singolare e genitivo plurale con i numeri da 100 in poi:
‫ﺎ‬‫ﺴﻌ‬
 ‫ﻭﺍ ِﺗ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺯﺩ‬ ‫ﻭﭐ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺙ ﻣِﺎﹶﺋ ٍﺔ ِﺳِﻨ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ﻢ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﻬ ِﻔ ِﻬ‬ ‫ﻭﹶﻟِﺒﺜﹸﻮﺍ ﻓِﻲ ﹶﻛ‬ [18:25] “e rimasero nella grotta loro
trecento anni, e aumentarono di [altri] nove”.
4) A volte il nome contato viene sottinteso, ma il numero rimane dello stesso genere che
nella costruzione con il nome contato:
( ‫ﺎ ٍﻡ‬‫ﺴ ﹶﺔ ﹶﺃﻳ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ) ‫ﺴ ﹰﺔ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺻ‬
 “ho digiunato cinque [giorni]”,
( ‫ﻝ‬ ٍ ‫ﺎ‬‫ﺲ ﹶﻟﻴ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ) ‫ﺴﹰﺎ‬‫ﺧﻤ‬ ‫ﺮﺕ‬ ‫“ ِﺳ‬ho viaggiato cinque [notti]” (dove il singolare di ‫ﺎ ٍﻝ‬‫ ﹶﻟﻴ‬è
la parola ‫ﻴﹶﻠ ﹲﺔ‬ ‫ ﹶﻟ‬di genere femminile),

‫ﺑ ٍﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ‬ ‫ﻤﺸِﻲ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻭ ِﻣ‬ [24:45] “e tra di essi c’è chi cammina su quattro”
(sottinteso ‫ﻞ‬ ٍ ‫ﺭﺟ‬ ‫ﺑ ِﻊ ﹶﺃ‬‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ‬ “su quattro piedi” dove il singolare di ‫ ٍﻞ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ ﹶﺃ‬è la parola ‫ﺟ ﹲﻞ‬ ‫ِﺭ‬
del genere femminile). Si osservi anche il seguente hadīth:
576 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

‫ﺍ ِﺣ ِﺪ‬‫ﺎ ُﻡ ﺍﻟﻮ‬‫ )) ﹶﻃﻌ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬
 ‫ ﻋﻦ ﺍﻟﻨﱯ‬، ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻋﻦ ﺟﺎﺑﺮ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬
(( ‫ﺎﻧِﻴﺔ‬‫ﻳ ﹾﻜﻔِﻲ ﺍﻟﱠﺜﻤ‬ ‫ﺔ‬‫ﺑﻌ‬‫ﺎ ُﻡ ﺍ َﻷ ْﺭ‬‫ﻭ ﹶﻃﻌ‬ ، ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺑ‬‫ﻳ ﹾﻜﻔِﻲ ﺍ َﻷ ْﺭ‬ ‫ﻨ ْﻴ ِﻦ‬‫ﺎ ُﻡ ﺍﻻﹾﺛ‬‫ﻭ ﹶﻃﻌ‬ ، ‫ﻨ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻳ ﹾﻜﻔِﻲ ﺍﻻﹾﺛ‬
‫ﻩ ﻣﺴﻠﻢ‬ ‫ﻭﺍ‬ ‫ﺭ‬

Da Jābir , dal Profeta [che] disse: “il cibo di uno basta a due, il cibo di due
basta a quattro e il cibo di quattro basta a otto”. Lo ha riportato Muslim.
5) ‫ﻀﻊ‬
ْ ‫ِﺑ‬ (o ‫ﻀ ٌﻊ‬
 ‫ﺑ‬ ) significa “qualche (da 3 fino a 10)”, e introduce il nome contato in

genitivo plurale, ovvero esattamente come i numeri che rappresenta (3-10). Tuttavia ‫ﻀ ٌﻊ‬
 ‫ِﺑ‬
non varia in genere; esempi:
‫ﺎ ٍﻝ‬‫ ِﺭﺟ‬‫ﻀﻊ‬ ‫“ ِﺑ‬qualche uomo (da 3 a 10)”, ‫ﺎ ٍﺀ‬‫ ِﻧﺴ‬‫ﻀﻊ‬  ‫“ ِﺑ‬qualche donna (da 3 a 10)”,
‫ﲔ‬ ‫ﻊ ِﺳِﻨ‬ ‫ﻀ‬
 ‫ﺠ ِﻦ ِﺑ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﺚ ﻓِﻲ ﭐﻟ‬
‫[ ﹶﻓﹶﻠِﺒ ﹶ‬12:42] “quindi restò nella prigione per qualche anno”
( ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺳ‬
 “anno”; plurale: ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ ; ِﺳﻨ‬gen., acc.: ‫ﲔ‬
 ‫) ِﺳِﻨ‬.
Esercizio 1 Leggere e tradurre i seguenti brani tratti dalla Sunna.

‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬


‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﺕ ﹶﻗ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹶﻛﻌ‬ ‫ﺑ ِﻊ‬‫ﻨ ِﺔ ﹶﺃ ْﺭ‬‫ﺠ‬  ‫ﻦ ﺍﻟ‬ ‫ﻌ ﹰﺔ ِﻣ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺎ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺑ‬ ‫ﻪ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺴ‬ ْ ‫ﻋ‬ ‫ﺘ ْﻲ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ِﺛ ْﻨ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺑ‬‫ﻦ ﺛﹶﺎ‬ ‫ﻣ‬ "
 ‫ﺒ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬‫ﺘ ْﻴ ِﻦ ﹶﻗ‬‫ﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ِﺀ‬‫ﺪ ﺍﹾﻟ ِﻌﺸ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺘ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺏ‬
" ‫ﺠ ِﺮ‬ ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺪ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺘ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺪﻫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺘ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻬ ِﺮ‬ ‫ﺍﻟﻈﱡ‬
" ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬
 ‫ﺐ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬  ‫ ﹶﻗ‬‫ﻪ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻌ ﹰﺔ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
ٍ ‫ﻫ‬ ‫ﻦ ﹶﺫ‬ ‫ﺍ ِﻣ‬‫ﺼﺮ‬ ْ ‫ﻋ‬ ‫ﺘ ْﻲ‬‫ﻰ ِﺛ ْﻨ‬‫ﻀﺤ‬
 ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ "
" ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﻣﻪ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺑﻌًﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃ ْﺭ‬‫ﺪﻫ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﺑﻌًﺎ‬‫ﻬ ِﺮ ﹶﺃ ْﺭ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﺍﻟﻈﱡ‬‫ﺻﻠﱠﻰ ﹶﻗ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ "
" ‫ﺑﻌًﺎ‬‫ﺼ ِﺮ ﹶﺃ ْﺭ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ‬‫ﺻﻠﱠﻰ ﹶﻗ‬
 ‫ﺮﹰﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ ﺍ‬ ‫ﻢ ﺍﻟﱠﻠ‬ ‫ﺭ ِﺣ‬ "
" ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻦ ﺷ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺘ ْﻴ ِﻦ ِﻟ‬‫ﻌ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﺏ‬
ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺒ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ‬‫ﺻﻠﱡﻮﺍ ﹶﻗ‬
 "
" ‫ﺎ َﺀ‬‫ﻦ ﺷ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻼ ﹲﺓ ِﻟ‬ ‫ﻧ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﹶﺃﺫﹶﺍ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻼ ﹲﺓ‬
‫ﺻﹶ‬  ‫ﻧ ْﻴ ِﻦ‬‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﹶﺃﺫﹶﺍ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ "
‫ﺻﹶ‬
 ‫ﺎ ﻓِﻲ ﺍﹾﻟ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺑ‬ ‫ﻪ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬‫ﺑﻨ‬ ‫ﻌ ﹰﺔ‬ ‫ﺭ ﹾﻛ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺸﺮِﻳ‬
" ‫ﻨ ِﺔ‬‫ﺠ‬ ْ ‫ﺏ ِﻋ‬
ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺪ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ‬
 ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ "
‫‪Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi‬‬ ‫‪577‬‬

‫ﺕ ]‪ [...‬ﹶﻓﻘﹸ ِﻞ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ﹶﺃ ﹾﻛ‪‬ﺒﺮ‪ ‬ﻭ‪‬ﺍﹾﻟ ‪‬‬


‫ﺤ ‪‬ﻤ ‪‬ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳ‪‬ﺒﺤ‪‬ﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ِﺇﹶﻟ ‪‬ﻪ ِﺇﻻﱠ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ‬ ‫ﺻ ﱢﻞ ﹶﺃ ْﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻊ ‪‬ﺭ ﹶﻛﻌ‪‬ﺎ ٍ‬
‫" ﻳ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ ‪‬ﻢ ‪‬‬
‫ﻚ‬ ‫ﺕ ﹶﻓﹶﻠ ‪‬ﻮ ﻛﹶﺎ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺖ ﹸﺫﻧ‪‬ﻮﺑ‪ ‬‬ ‫ﻼﹸﺛﻤِﺎﹶﺋ ٍﺔ ﻓِﻲ ﹶﺃ ْﺭ‪‬ﺑ ِﻊ ‪‬ﺭ ﹶﻛﻌ‪‬ﺎ ٍ‬
‫]‪ [...‬ﺧ ْﻤﺲ‪ ‬ﻭ ‪‬ﺳ ْﺒﻌُﻮ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﹸﻛﻞﱢ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ ٍﺔ ‪‬ﻭ ِﻫ ‪‬ﻲ ﹶﺛ ﹶ‬
‫ﻚ"‬
‫ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ‪‬ﺭ ‪‬ﻣ ِﻞ ﻋ‪‬ﺎِﻟ ٍﺞ ﹶﻟ ‪‬ﻐ ﹶﻔ ‪‬ﺮﻫ‪‬ﺎ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﻼ ﹶﺃﻭ‬
‫ﺠﹰ‬ ‫ﲔ ‪‬ﻳِﺘ ‪‬ﻤ ‪‬ﻬ ‪‬ﻤﺎ ﹶﺃ ‪‬ﻋ ﹶﻄﺎ ‪‬ﻩ ﺍ ُ‬
‫ﷲ ‪‬ﻋ ‪‬ﺰ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ﱠﻞ ‪‬ﻣﺎ ‪‬ﺳﹶﺄ ﹶﻝ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌ ‪‬‬ ‫ﺻﱠﻠﻰ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﺿﻮ ِﺀ ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬‬
‫ﺿﺄ ﹶﻓﹶﺄ ‪‬ﺳ‪‬ﺒ ﹶﻎ ﺍﻟ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫" ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻣ ‪‬ﺆ ‪‬ﺧﺮﹰﺍ"‬
‫ﻉ‬
‫ﺴ ‪‬ﻦ ﻓِﻴ ‪‬ﻬ ‪‬ﻤﺎ ﺍﻟ ‪‬ﺮ ﹸﻛﻮ ِ‬
‫ﺤِ‬‫ﲔ ﹶﺃﻭ ﹶﺃ ْﺭ‪‬ﺑﻌﹰﺎ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺼﱠﻠﻰ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﺿﻮ ِﺀ ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹶﻗﺎ ‪‬ﻡ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻦ ﺍﻟ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫ﺿﺄ ﹶﻓﹶﺄ ‪‬ﺣ ‪‬‬
‫" ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫ﷲ ﹸﻏ ِﻔ ‪‬ﺮ ﹶﻟ ‪‬ﻪ "‬
‫ﻉ ﹸﺛ ‪‬ﻢ ِﺍ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ‪‬ﻐ ﹶﻔ ‪‬ﺮ ﺍ ِ‬
‫ﺸﻮ ِ‬
‫ﳋ‪‬‬‫‪‬ﻭﺍ ﹸ‬
‫ﺨﲑ‪ ‬ﻙ‬ ‫"ِﺇﺫﹶﺍ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ‪‬ﺣﺪُﻛﹸ ْﻢ ﺑِﺎ َﻷ ‪‬ﻣ ِﺮ ﹶﻓ ﹾﻠ‪‬ﻴ ‪‬ﺮ ﹶﻛ ‪‬ﻊ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘ ْﻴ ِﻦ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻏ‪‬ﻴ ِﺮ ﺍﹾﻟ ﹶﻔﺮِﻳ ‪‬‬
‫ﻀ ِﺔ ﹸﺛﻢ‪ِ ‬ﻟ‪‬ﻴﻘﹸ ﹾﻞ ‪ :‬ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻬﻢ‪ِ ‬ﺇﻧ‪‬ﻰ ﹶﺃ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ِ‬
‫]‪"[...‬‬
‫ﺼ ﱢﻞ‬
‫ﻚ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺖ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣ‪‬ﻨ ِﺰِﻟ ‪‬‬ ‫ﺼ ﱢﻞ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘِﻴ ِﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﻤ‪‬ﻨ ‪‬ﻌﺎِﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪‬ﻣ ‪‬ﺪ ‪‬ﺧ ﹶﻞ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻮ ِﺀ‪ ،‬ﻭِﺇ ﹶﺫﺍ ‪‬ﺧ ‪‬ﺮ ‪‬ﺟ ‪‬‬ ‫ﻚ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺖ ‪‬ﻣ‪‬ﻨ ِﺰِﻟ ‪‬‬
‫" ِﺇ ﹶﺫﺍ ‪‬ﺩ ‪‬ﺧ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻮ ِﺀ "‬
‫ﺝ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺨ ‪‬ﺮ ‪‬‬ ‫‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘِﻴ ِﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﻤ‪‬ﻨ ‪‬ﻌﺎِﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺼﱢﻠﻲ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ‪‬ﺘِﻴ ِﻦ "‬
‫ﺲ ‪‬ﺣ‪‬ﺘﻰ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺠِﻠ ‪‬‬
‫ﻼ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺠﺪ ﹶﻓ ﹶ‬‫" ِﺇ ﹶﺫﺍ ‪‬ﺩ ‪‬ﺧ ﹶﻞ َﺃ ‪‬ﺣ ُﺪ ﹸﻛ ُﻢ ﺍ ﹶﳌ ‪‬‬
‫ﺴِ‬
‫ﺼ ﱢﻞ ﹶﺃ ْﺭ‪‬ﺑﻌًﺎ "‬
‫ﺼﱢﻠﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪ ﺍﹾﻟﺠ‪‬ﻤ‪ ‬ﻌ ِﺔ ﹶﻓ ﹾﻠﻴ‪ ‬‬
‫" ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻣ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺸ ﹶﺔ ﺭﺿﻰ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﺎ‬
‫ﻋ‪‬ﻦ ﻋ‪‬ﺎِﺋ ‪‬‬
‫ﺕ‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ﹶﺃ ْﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻊ ‪‬ﺭ ﹶﻛﻌ‪‬ﺎ ٍ‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﺍﹾﻟ ِﻌﺸ‪‬ﺎ َﺀ ﹶﻗﻂﱡ ﹶﻓ ‪‬ﺪ ‪‬ﺧ ﹶﻞ ‪‬ﻋﹶﻠ ‪‬ﻰ ِﺇﻻﱠ ‪‬‬
‫"ﻣ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺕ"‬
‫ﺖ ‪‬ﺭ ﹶﻛﻌ‪‬ﺎ ٍ‬
‫ﹶﺃ ‪‬ﻭ ِﺳ ‪‬‬
‫ﺱ ﺭﺿﻰ ﺍﷲ ﻋﻨﻪ‬
‫ﻋ‪‬ﻦ ﺍ‪‬ﺑ ِﻦ ‪‬ﻋﺒ‪‬ﺎ ٍ‬
‫ﺸ ‪‬ﺮ ﹶﺓ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ ﹰﺔ "‬
‫ﺙ ‪‬ﻋ ْ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ﺼﻠﱢﻲ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻟﻠﱠ‪‬ﻴ ِﻞ ﹶﺛ ﹶ‬
‫"ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﺍﻟ‪‬ﻨِﺒ ‪‬ﻲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺸﺮِﻳ ‪‬ﻦ ‪‬ﺭ ﹾﻛ ‪‬ﻌ ﹰﺔ‬
‫ﺼﻠﱢﻰ ﻓِﻰ ‪‬ﺷ ‪‬ﻬ ِﺮ ‪‬ﺭ ‪‬ﻣﻀ‪‬ﺎ ﹶﻥ ﻓِﻰ ﹶﻏ‪‬ﻴ ِﺮ ‪‬ﺟﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ ٍﺔ ِﺑ ِﻌ ْ‬
‫"ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﺍﻟ‪‬ﻨِﺒ ‪‬ﻰ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻭ‪‬ﺍﹾﻟ ِﻮﺗ‪‬ﺮ"‬
578 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

‫ﺐ ﺭﺿﻰ ﺍﷲ‬ : ‫ﻋﻨﻪ‬


ٍ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ ِﻦ ﹶﻛ‬ ‫ﺑﻰ‬‫ﻦ ﹸﺃ‬ ‫ﻋ‬
‫ﻲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ‬ ‫ﻨِﺒ‬‫ﻭِﺇﻥﱠ ﺍﻟ‬ ‫ﻮ ِﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻬ ِﺪ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺖ ﺍﻟﺸ‬ِ ‫ﺴ ﹶﻔ‬ ‫ﻧ ﹶﻜ‬‫" ﺍ‬
‫ﻡ‬ ‫ ﻗﹶﺎ‬‫ﺗ ْﻴ ِﻦ ﹸﺛﻢ‬‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
ْ ‫ﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹶﻛﻌ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺧ ْﻤ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺭ ﹶﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬ ‫ﻦ ﺍﻟﻄﱡ‬ ‫ﺭ ٍﺓ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬‫ﺮﹶﺃ ِﺑﺴ‬ ‫ﻢ ﹶﻓ ﹶﻘ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ِﺑ ِﻬ‬
 ‫ﻭﺳﻠﻢ‬
 ‫ﺟﹶﻠ‬ ‫ﺗ ْﻴ ِﻦ ﹸﺛﻢ‬‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
‫ﻮ‬ ‫ﺎ ﻫ‬‫ﺲ ﹶﻛﻤ‬ ْ ‫ﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺕ‬
ٍ ‫ﺎ‬‫ﺭ ﹶﻛﻌ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺧ ْﻤ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺭ ﹶﻛ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮ ِﻝ‬ ‫ﻦ ﺍﻟﻄﱡ‬ ‫ﺭ ﹰﺓ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬‫ﺮﹶﺃ ﺳ‬ ‫ﻴ ﹶﺔ ﹶﻓ ﹶﻘ‬‫ﺍﻟﺜﱠﺎِﻧ‬
" ‫ﺎ‬‫ﻮﹸﻓﻬ‬‫ﺠﻠﹶﻰ ﹸﻛﺴ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻰ ﺍ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻮ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺒﹶﻠ ِﺔ‬‫ﺘ ﹾﻘِﺒ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ ِﻘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬

Esercizio 2 Leggere il seguente hadīth sulla preghiera chiamata ‫ﻀﺤﻰ‬


 ‫ﻼ ﹸﺓ ﺍﻟ‬
‫ﺻﹶ‬
 (preghiera
supererogatoria compiuta di mattina prima della preghiera del mezzogiorno):

‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﺇﻥ ﺻﻠﻴﺖ ﺍﻟﻀﺤﻰ ﺭﻛﻌﺘﲔ ﱂ ﺗﻜﺘﺐ ﻣﻦ ﺍﻟﻐﺎﻓﻠﲔ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬
‫ﻭﺇﻥ ﺻﻠﻴﺘﻬﺎ ﺃﺭﺑﻌﺎ ﻛﺘﺒﺖ ﻣﻦ ﺍﶈﺴﻨﲔ ﻭﺇﻥ ﺻﻠﻴﺘﻬﺎ ﺳﺘﺎ ﻛﺘﺒﺖ ﻣﻦ ﺍﻟﻘﺎﻧﺘﲔ ﻭﺇﻥ ﺻﻠﻴﺘﻬﺎ‬
‫ﲦﺎﻧﻴﺎ ﻛﺘﺒﺖ ﻣﻦ ﺍﻟﻔﺎﺋﺰﻳﻦ ﻭﺇﻥ ﺻﻠﻴﺘﻬﺎ ﻋﺸﺮﺍ ﱂ ﻳﻜﺘﺐ ﻟﻚ ﺫﻟﻚ ﺍﻟﻴﻮﻡ ﺫﻧﺐ ﻭﺇﻥ ﺻﻠﻴﺘﻬﺎ‬
( ‫ﺛﻨﱵ ﻋﺸﺮﺓ ﺭﻛﻌﺔ ﺑﲎ ﺍﷲ ﻟﻚ ﺑﻴﺘﺎ ﰲ ﺍﳉﻨﺔ ) ﺃﺑﻮ ﻧﻌﻴﻢ ﻋﻦ ﺃﰊ ﺫﺭ‬

54.7 I numeri ordinali


I numeri ordinali sono aggettivi, vengono messi dopo il sostantivo e sono sempre in stato
determinato, e dunque anche il nome è in stato determinato. I numeri ordinali da 2 a 10
vengono formati secondo il paradigma ‫ﻞ‬
‫ ﻓﹶﺎ ِﻋ ﹲ‬.
Esempi:
‫ﻡ ﭐﻟﺜﱠﺎ ِﻣﻦ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫“ ﺍﹾﻟ‬il giorno ottavo”,
‫ﻨ ﹸﺔ ﭐﹾﻟﺄﹸﻭﻟﹶﻰ‬‫“ ﺍﻟﺴ‬l’anno primo”,
‫ﺎ ِﺷﺮ‬‫ﺮ ﭐﹾﻟﻌ‬ ‫ﻬ‬ ‫“ ﺍﻟﺸ‬il mese decimo”.
Nella Tabella 54.6 sono indicati i numeri ordinali da 1 a 10.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 579

genere maschile genere femminile


‫ﻭﻝﹸ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟﹶﺄ‬ ‫ﹶﺍﹾﻟﺄﹸﻭﻟﹶﻰ‬ primo/a

‫ﺛﹶﺎ ٍﻥ‬ ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺛﹶﺎِﻧ‬ secondo/a

‫ﺚ‬
‫ﺛﹶﺎِﻟ ﹲ‬ ‫ﺛﹶﺎِﻟﹶﺜ ﹲﺔ‬ terzo/a

‫ﺍِﺑ ٌﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺍِﺑ‬‫ﺭ‬ quarto/a

‫ﺲ‬
ٌ ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺧ‬ ‫ﺴ ﹲﺔ‬
 ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺧ‬ quinto/a

‫ﺱ‬
ٌ ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺳ‬ ‫ﺳ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺳ‬ sesto/a

‫ﺎِﺑ ٌﻊ‬‫ﺳ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﺳ‬ settimo/a

‫ﺛﹶﺎ ِﻣ ٌﻦ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ‬‫ﺛﹶﺎ ِﻣ‬ ottavo/a

‫ﺎ ِﺳ ٌﻊ‬‫ﺗ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﺗ‬ nono/a

‫ﺎ ِﺷ ٌﺮ‬‫ﻋ‬ ‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺎ ِﺷ‬‫ﻋ‬ decimo/a


Tab. 54.6
Esempio dal Corano:
‫ﻒ ﭐﻷُﻭﻟﹶﻰ‬
ِ ‫ﺼﺤ‬
 ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟﻔِﻲ ﭐﻟ‬ ‫ِﺇﻥﱠ‬ [87:18] “in verità questo è nei primi fogli [nelle antiche
scritture]”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ ﺃﹶﻱ ﺇﻥ ﻫﺬﻩ ﺍﳌﻮﺍﻋﻆ ﺍﳌﺬﻛﻮﺭﺓ ﰲ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﺴﻮﺭﺓ ﻣﺜﺒﺘﺔ ﰲ‬: ‫ﻒ ﺍﻷُﻭﻟﹶﻰ‬
ِ ُ‫ﺼﺤ‬
 ‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟﻔِﻲ ﺍﻟ‬ ‫ِﺇ ﱠﻥ‬
‫ﺍﻟﺼﺤﻒ ﺍﻟﻘﺪﳝﺔ ﺍﳌﱰﻟﺔ ﻋﻠﻰ ﺃﺑﺮﺍﻫﻴﻢ ﻭ ﻣﻮﺳﻰ ﻋﻠﻴﻬﻤﺎ ﺍﻟﺴﻼﻡ‬
I numeri ordinali possono anche essere usati in stato costrutto nel ruolo di reggente, con il
pronome personale nel ruolo del retto:
‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺐ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﺎ ِﺑﭑﹾﻟ‬‫ﺟﻤ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻢ ﹶﻛ ﹾﻠﺒ‬ ‫ﻬ‬‫ﺎ ِﺩﺳ‬‫ﺴ ﹲﺔ ﺳ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻢ ﹶﻛ ﹾﻠﺒ‬ ‫ﻬ‬‫ﺍِﺑﻌ‬‫ﻼﹶﺛ ﹲﺔ ﺭ‬
‫ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﺛ ﹶ‬‫ﺳ‬
‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬‫ﻢ ﹶﻛ ﹾﻠﺒ‬ ‫ﻬ‬‫ﻭﺛﹶﺎ ِﻣﻨ‬ ‫ﻌ ﹲﺔ‬ ‫ﺒ‬‫ﺳ‬
[18:22] “diranno: “[erano] tre, il quarto di loro era il cane loro” e diranno: “cinque, il
sesto di loro era il cane loro” come congettura sull'ignoto, e diranno: “sette, e l'ottavo
di loro era il cane loro”.
580 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

Anche i numeri ordinali da 11 a 19 sono di due generi , tuttavia essi sono indeclinabili,
ovvero rimangono sempre nella stessa forma (ad esempio il numero ordinale “dodicesimo”
nom. = ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺛﹶﺎِﻧ‬ , = gen. ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ ﺛﹶﺎِﻧ‬, = acc. ‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ ﺛﹶﺎِﻧ‬in quanto non subisce nessun
cambiamento per effetto della declinazione). Inoltre, l’articolo determinativo viene
attaccato soltanto all’unità mentre alla decina non viene aggiunto:
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺚ‬‫ﻮ ِﻡ ﭐﻟﺜﱠﺎِﻟ ﹶ‬ ‫ﻴ‬‫“ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬nel giorno tredicesimo”,
‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻳ ﹶﺔ‬‫ﺎ ِﺩ‬‫ﻋﺔﹸ ﭐﹾﻟﺤ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﺍﻟﺴ‬l’ora undicesima” (dal senso: “le ore unici”).
Si osservi la seguente Tabella 54.7, dove sono riportati i numeri ordinali da 11 a 19.
genere maschile genere femminile
‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻱ‬
 ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺣ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻳ ﹶﺔ‬‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺣ‬ undicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺛﹶﺎِﻧ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻴ ﹶﺔ‬‫ﺛﹶﺎِﻧ‬ dodicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺚ‬
‫ﺛﹶﺎِﻟ ﹶ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺛﹶﺎِﻟﹶﺜ ﹶﺔ‬ tredicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺍِﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺍِﺑ‬‫ﺭ‬ quattordicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺧ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺴ ﹶﺔ‬
 ‫ﺎ ِﻣ‬‫ﺧ‬ quindicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺳ ﹶﺔ‬ ‫ﺎ ِﺩ‬‫ﺳ‬ sedicesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﺳ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫ﺳ‬ diciassettesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺛﹶﺎ ِﻣ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻨ ﹶﺔ‬‫ﺛﹶﺎ ِﻣ‬ diciottesimo/a

‫ﺮ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻌ ﹶﺔ‬ ‫ﺎ ِﺳ‬‫ﺗ‬ diciannovesimo
Tab. 54.7

I numeri ordinali da 20 in poi sono uguali ai numeri cardinali, con la differenza che i primi
portano l’articolo determinativo, ad esempio:
‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺸﺮ‬
 ‫“ ﺍﹾﻟ ِﻌ‬il ventesimo”, ‫ﻼﺛﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫“ ﺍﹾﻟﹶﺜ ﹶ‬il trentesimo”, ecc.

54.8 Approfondimenti sui numeri ordinali


Seguono alcuni approfondimenti di quanto detto precedentemente.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 581

a) ‫ﻝ‬
‫ ﹸ‬‫ “ ﹶﺃﻭ‬primo” ha il plurale ‫ﻭﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ ﹶﺃ‬mentre ‫“ ) ﺁ ِﺧ ٌﲑ =( ﺁ ِﺧ ٌﺮ‬ultimo” ha il plurale ‫ ﺁﺧِﺮﻭ ﹶﻥ‬,
‫ﺍ ِﺧﺮ‬‫ ; ﹶﺃﻭ‬essi possono anche essere in stato costrutto con il nome contato.
Esempi dal Corano:
‫ﲔ‬ ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻚ ﭐ َﻷ‬ِ ‫ﻬِﻠ‬ ‫ﻢ ﻧ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻟ‬77:16] “forse non distruggemmo i primi?”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎِﺑﺪِﻳ‬‫ ﹸﻝ ﭐﹾﻟﻌ‬‫ﺎ ﹶﺃﻭ‬‫ﻭﹶﻟ ٌﺪ ﹶﻓﹶﺄﻧ‬ ‫ﻤ ِﻦ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﺮ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻟِﻠ‬43:81] “di’: se il Misericordioso avesse un
figlio, io sarei il primo degli adoratori”,
o anche, non dal Corano:
‫ﻣﺎ ِﻥ‬‫“ ﻓِﻲ ﺁ ِﺧ ِﺮ ﭐﻟﺰ‬negli ultimi tempi”.
Si noti che nel linguaggio del Corano e della Sunna la parola ‫ﲑﺓﹸ‬
 ‫ ﺍﹶﻵ ِﺧ‬significa “l’altra vita,
la vita nell’aldilà”.
‫ﺑﻘﹶﻰ‬‫ﻭﹶﺃ‬ ‫ﻴ ٌﺮ‬‫ﺧ‬ ‫ﺮﺓﹸ‬ ‫ﻭﭐﻵ ِﺧ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻭ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬‫ﺆِﺛﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ [87:16-17] “anzi, preferite la vita terrena,
ma l’altra vita è migliore e più duratura”.
b) Il numero ordinale può essere anche unito con il suo corrispondente numero cardinale in
genitivo in stato indefinito. In questa costruzione il numero ordinale esprime uno degli
individui designati dal numero cardinale; esempi:
‫ﻼﹶﺛ ٍﺔ‬
‫ﻪ ﺛﹶﺎِﻟﺚﹸ ﹶﺛ ﹶ‬ ‫ﻦ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺮ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﺪ ﹶﻛ ﹶﻔ‬ ‫ﹶﻟ ﹶﻘ‬ [5:73] “certamente miscredono coloro che
dicono: invero Allah è uno dei tre”,
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻲ ﭐﹾﺛ‬ ‫ﻭﺍ ﺛﹶﺎِﻧ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺟﻪ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻪ ِﺇ ﹾﺫ ﹶﺃ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺪ‬ ‫[ ﹶﻓ ﹶﻘ‬9:40] “ha già soccorso lui Allah
quando scacciarono lui coloro che avevano miscreduto, secondo dei due”.

54.9 Le frazioni
Le frazioni sono un altro modo di esprimere i numeri, presente nel Corano e nella Sunna.
Esse vengono formate seguendo il paradigma ‫ﻌ ﹲﻞ‬ ‫ ﹸﻓ‬o ‫ﻌ ﹲﻞ‬ ‫ ﹸﻓ‬. Nella seguente Tabella 54.8
vengono indicate le frazioni di alcuni comuni valori, mentre a seguire sono riportati alcuni
esempi.
582 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

‫ﻒ‬
ٌ ‫ﺼ‬
 ‫ِﻧ‬ 1/2

‫ﺚ‬
‫ﹸﺛﹸﻠ ﹲ‬ 1/3

‫ﺑ ٌﻊ‬‫ﺭ‬ ‫ﺑ ٌﻊ‬‫ﺮ‬ ‫ِﻣ‬ 1/4

‫ﺲ‬
ٌ ‫ﻤ‬ ‫ﺧ‬ 1/5

‫ﺱ‬
ٌ ‫ﺪ‬ ‫ﺳ‬ 1/6

‫ﺒ ٌﻊ‬‫ﺳ‬ 1/7

‫ﻤ ٌﻦ‬ ‫ﹸﺛ‬ 1/8

‫ﺴ ٌﻊ‬
 ‫ﺗ‬ 1/9

‫ﺸ ٌﺮ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺎ ٌﺭ‬‫ﻌﺸ‬ ‫ِﻣ‬ 1/10
Tab. 54.8

Esempi dal Corano:


‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﺎ ﺁ‬‫ﺭ ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﺸ‬ ‫ﻮﺍ ِﻣ‬‫ﺑﹶﻠﻐ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [34:45] “mentre non hanno raggiunto [nemmeno] un
decimo di quello che abbiamo dato a loro [ai popoli prima di loro]”,
‫ﻙ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺱ ِﻣﻤ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﺴ‬‫ﻬﻤ‬ ‫ﻨ‬‫ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ‬‫ﻳ ِﻪ ِﻟ ﹸﻜﻞﱢ ﻭ‬‫ﻮ‬ ‫ﺑ‬‫ﻭ َﻷ‬ [4:11] “e per i genitori suoi, per ognuno di
loro due, un sesto di ciò che ha lasciato”,
‫ﺚ‬
‫ﻣ ِﻪ ﭐﻟﺜﱡﹸﻠ ﹸ‬ ُ‫ﻩ ﹶﻓﻸ‬ ‫ﺍ‬‫ﺑﻮ‬‫ ﹶﺃ‬‫ﻭ ِﺭﹶﺛﻪ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﹶﻟ ٌﺪ‬ ‫ﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬ ‫ﻢ‬ ‫[ ﹶﻓِﺈ ﹾﻥ ﹶﻟ‬4:11] “e se non possiede un figlio e hanno
ereditato da lui i genitori suoi, allora per madre sua sarà un terzo [dell’eredità],
‫ﻦ ﹸﺛﹸﻠﺜﹶﺎ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﻠﻬ‬4:11] “allora per loro [femmine] saranno due terzi”,
‫ﻭ ﺛﹸﻠﹸﹶﺜﻪ‬ ‫ﺼ ﹶﻔﻪ‬ ‫ﻭِﻧ‬ ‫ﻴ ِﻞ‬‫ﻦ ﹸﺛﹸﻠﺜﹶﻲ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﻰ ِﻣ‬‫ﺩﻧ‬ ‫ﻡ ﹶﺃ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬73:20] “in verità il Signore
tuo sa che tu stai ritto [in preghiera] meno di due terzi della notte, o la metà di essa,
o un terzo di essa”.
Capitolo 54 : Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi 583

54.10 I distributivi
I distributivi indicano il modo in cui vengono distribuite numericamente le persone o le
cose. Essi in italiano sono espressi da un gruppo di parole come: “a uno a uno”, “due per
volta”, “ogni due”, ecc. Nella lingua araba i distributivi vengono espressi tramite la
ripetizione dei numeri cardinali:
‫ﻴ ِﻦ‬‫ﻨ‬‫ﻴ ِﻦ ﭐﹾﺛ‬‫ﻨ‬‫ ﭐﹾﺛ‬‫ﻮﻡ‬ ‫ﺎ َﺀ ﭐﻟ ﹶﻘ‬‫“ ﺟ‬la gente venne a due a due”,
‫ﺙ‬
‫ﺙ ﺛﹸﻼ ﹶ‬ ‫ﺎﺀُﻭﺍ ﺛﹸﻼ ﹶ‬‫“ ﺟ‬vennero a tre a tre”,
oppure formati secondo il paradigma ‫ﻌﻞﹸ‬ ‫ﻣ ﹾﻔ‬ o ‫ﻝ‬
‫ﺎ ﹸ‬‫ ﹸﻓﻌ‬:
‫ﻰ‬‫ﻣﹾﺜﻨ‬ “ogni due, a due a due”,
‫ﻼﺙﹸ‬ ‫“ ﺛﹸ ﹶ‬ogni tre; a tre a tre”,
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺭﺑ‬ “ogni quattro; a quattro a quattro; quattro alla volta”, ecc.
Si osservi:
‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ﻭ ﺛﹸ ﹶ‬ ‫ﻰ‬‫ﻣﹾﺜﻨ‬ ‫ﺤ ٍﺔ‬
 ‫ﺟِﻨ‬ ‫ﻼ ﺃﹸﻭﻟِﻲ ﹶﺃ‬
‫ ﹰ‬‫ﺳ‬‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ﺭ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺎ ِﻋ ِﻞ ﭐﹾﻟ‬‫ﺽ ﺟ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﭐ َﻷ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﺎﻭ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ﻓﹶﺎ ِﻃ ِﺮ ﭐﻟ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺍﹾﻟ‬
‫ﻉ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻭ‬
[35:1] “la lode appartiene ad Allah, Colui che ha creato i cieli e la terra, Colui che ha
reso gli Angeli Messaggeri, detentori di ali a due, a tre e a quattro”;
dal tafsīr di Ibn Kathīr:

‫ﺒﻠﻐﻮﺍ ﻣﺎ ﺃﻣﺮﻭﺍ‬‫ﻴ‬‫ﲑﻭ ﹶﻥ ﺑِﻬﺎ ِﻟ‬ ‫ﻳ ِﻄ‬ ‫ﺤ ٍﺔ ﺃﻱ‬


 ‫ﻧﺒِﻴﺎِﺋ ِﻪ ﺃﹸﻭﻟِﻲ ﹶﺃ ْﺟِﻨ‬‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻼ ﺃﻱ‬
‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ﺭُﺳُ ﹰ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺎ ِﻋ ِﻞ ﺍﹾﻟ‬‫ﺟ‬
‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ﻭ ِﻣ‬, ‫ ﺛﹶﻼﺛﹶﺔ‬‫ﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ﺟﻨﺎﺣﺎ ِﻥ ﻭ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬‫ﻨﻬ‬‫ﻉ ﺃﻱ ِﻣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻭ ُﺭﺑ‬ ‫ﺙ‬
‫ﻼ ﹶ‬
‫ﻭﺛﹸ ﹶ‬ ‫ﻰ‬‫ﻣ ﹾﺜﻨ‬ ‫ِﺑ ِﻪ ﺳﺮﻳﻌﹰﺎ‬
‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬ ِ ‫ ﻛﹶﻤﺎ ﺟﺎ َﺀ ﻓِﻲ ﺍﳊﹶﺪﻳ‬, ‫ ﹶﺃ ﹾﻛﺜﹶﺮ ﻣِﻦ ﺫﻟﻚ‬‫ﻦ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ﻭ ِﻣ‬, ‫ﻌﺔ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ ﺃ‬‫ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﺳﻮ ﹶﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺚ ﹶﺃﻥﱠ ﺭ‬
‫ﲔ‬
ِ ‫ﻦ ﹸﻛﻞﱢ ﺟﻨﺎﺣ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻤﺎﺋﺔ ﺟﻨﺎﺡ‬‫ ِﺳﺘ‬‫ﻭ ﹶﻟﻪ‬ ( ‫ﻴ ِﻪ ﺍﻟﺴﻼﻡ ) ﻟﻴﻠﺔ ﺍﻹﺳﺮﺍﺀ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺮﻳﻞ‬‫ﺭﺃﹶﻯ ِﺟﺒ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬
‫ﺏ‬
ِ ‫ﻐ ِﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻭ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻕ‬ ِ ‫ﺸ ِﺮ‬  ‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﹶﻛﻤ‬
584 Capitolo 54: Numeri cardinali, ordinali, frazioni e distributivi

54.11 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﺱ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ ‫ﺱ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ “montagne”

‫ﺏ‬
ٌ ‫ﺇﺧﺼﺎ‬ _
“fertilità”

‫ﻜﺎﹸﺛ ٌﺮ‬‫ﺗ‬ _
“moltiplicazione”

‫ﺮﹲﺓ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺯ‬ _


“grido”

‫ﺮﻯ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺍ ﹾﻓ‬ _


(8ª forma) “inventare”
“colui che inventa”
‫ﺘ ٍﺮ‬‫ ﹾﻔ‬‫ﻣ‬ _ (participio presente del
verbo ‫ﺮﻯ‬
 ‫ﺘ‬‫) ِﺍ ﹾﻓ‬
(5ª forma) “far
‫ﻮﻓﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ _
morire, chiamare a
Sé”
(5ª forma) “aspettare
‫ﺺ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ _
(ansiosamente), stare a
vedere”
‫ﺒ ﹲﺔ‬‫ﺣ‬ _
“seme”

‫ﺴﹶﻠ ﹲﺔ‬
ِ ‫ِﺳ ﹾﻠ‬ _
“catena”
Tab. 54.9
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 585

Capitolo 55

VERBI CON PIÙ DI UNA RADICALE

DEBOLE

55.1 Introduzione
In questo capitolo vengono presentati alcuni verbi con più di una radicale debole. Di tali
verbi è fondamentale la conoscenza in quanto essi sono molto comuni nel linguaggio
religioso.

55.2 Il verbo “jā’a”

‫ﺎ َﺀ‬‫ﻳﺠِﻲ ُﺀ ( ﺟ‬ ) “venire” (1ª forma) .


( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫“ ِﺟ ﹾﺊ‬vieni!”).
Esempi dal Corano:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺪ ﭐﹾﻟ ِﻌﻘﹶﺎ‬ ‫ﺷﺪِﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺗﻪ‬‫ﺎ َﺀ‬‫ﺎ ﺟ‬‫ﻌ ِﺪ ﻣ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻣ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺪ ﹾﻝ ِﻧ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ [2:211] “e chi scambia la
grazia di Allah dopo che è venuta a lui, allora invero Allah è violento nel castigo”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺖ ِﺑﭑﹾﻟ‬
 ‫[ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﭐﻵ ﹶﻥ ِﺟﹾﺌ‬2:71] “dissero: adesso sei venuto con il vero!”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑ ﹸﻜ‬‫ﺭ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﻣِﻦ‬‫ﺘﻜﹸﻢ ﺑِﺂ‬‫ﻭ ِﺟﹾﺌ‬ [3:50] “sono venuto a voi con un segno dal Signore vostro!”.
586 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

Le Tabelle 55.1 e 55.2 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺟ‬.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ِﺟﹾﺌﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺟﹾﺌﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺟﹾﺌﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ِﺟﹾﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﺟﹾﺌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺟﹾﺌ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ِﺟﹾﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﺟﹾﺌ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ِﺟﹾﺌ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎﺀَﺍ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎ ُﺀﻭﺍ‬‫ﺟ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ َﺀﺗ‬‫ﺟ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺟﹾﺌ‬
Tab. 55.1

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﹶﺃﺟِﻲ ُﺀ‬ ‫ﻧﺠِﻲ ُﺀ‬ ‫ﻧﺠِﻲ ُﺀ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﺠِﻲ ُﺀ‬ ‫ﺗﺠِﻴﺌﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﺗﺠِﻴﺌﹸﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗﺠِﻴِﺌ‬ ‫ﺗﺠِﻴﺌﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﺠِﻴﹾﺌ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﺠِﻲ ُﺀ‬ ‫ﻳﺠِﻴﺌﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﻳﺠِﻴﺌﹸﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ‫ﺗﺠِﻲ ُﺀ‬ ‫ﺗﺠِﻴﺌﹶﺎ ِﻥ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﺠِﻴﹾﺌ‬
Tab. 55.2

55.3 Il verbo “’atā”

‫ ﻩ‬/ ‫ﻰ ﻫـ‬‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ( ﹶﺃﺗ‬ ) (1ª forma) “venire a (una località) / da qualcuno”,
‫ ﻩ‬/‫ﻰ ﺑﹻ ﻫـ‬‫ﹶﺃﺗ‬ “portare qualcosa / condurre qualcuno”.

( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬:‫ﺖ‬
ِ ‫“ ِﺍﹾﺋ‬vieni!”/ “porta!” oppure ‫ﺖ‬
ِ ‫)ﺍِﻳ‬
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 587

Le Tabelle 55.3 e 55.4 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻰ‬‫ ﹶﺃﺗ‬.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﻴﺖ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴﺘ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬
3ª persona maschile ‫ﻰ‬‫ﹶﺃﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻴ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺍ‬‫ﺗﻮ‬‫ﹶﺃ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﺘ‬‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬
Tab. 55.3

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺁﺗِﻲ‬ ‫ﻧ ﹾﺄﺗِﻲ‬ ‫ﻧ ﹾﺄﺗِﻲ‬
2ª persona maschile ‫ﺗ ﹾﺄﺗِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹾﺄﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻴ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ﹾﺄِﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻳ ﹾﺄﺗِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗﻴ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ ﹾﺄﺗ‬
3ª persona femminile ‫ﺗ ﹾﺄﺗِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ﹾﺄِﺗﻴ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬
Tab. 55.4

Esempi dal Corano:

‫ﻼ‬
‫ﻦ ﭐﹾﻟ ِﻌ ﹾﻠ ِﻢ ِﺇﻻﱠ ﹶﻗﻠِﻴ ﹰ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﺃﹸﻭﺗِﻴ‬‫ﻭ ﻣ‬ [17:85] “e non siete dati della conoscenza tranne poco”,
‫ﻭﻥﹸ‬‫ﻲ ﻗﹶﺎﺭ‬ ‫ﺎ ﺃﹸﻭِﺗ‬‫ﺎ ِﻣﹾﺜ ﹶﻞ ﻣ‬‫ﺖ ﹶﻟﻨ‬  ‫ﻴ‬‫ﺎﹶﻟ‬‫[ ﻳ‬28:79] “o magari noi avessimo come ciò che è stato dato
a Qārūn!”,
588 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

‫ﻨ ﹾﻔﺴِﻲ‬‫ﻪ ِﻟ‬ ‫ﺼ‬


 ‫ﺨِﻠ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ﻮﻧِﻲ ِﺑ ِﻪ ﹶﺃ‬‫ ﭐﹾﺋﺘ‬‫ﻤِﻠﻚ‬ ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ‬ [12:54] “disse il re: “portate a me lui, terrò lui
per me” (dove ‫ﻨ ﹾﻔﺴِﻲ‬‫ﻪ ِﻟ‬ ‫ﺼ‬  ‫ﺨِﻠ‬ ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ ﹶﺃ‬è ‫ﻁ‬‫ﺸﺮ‬  ‫ﺍﺏ ﺍﻟ‬‫ﺟﻮ‬ , si rimanda al paragrafo 47.3 ),
[…] ‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ ﹶﻞ ﹶﻗ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺗﻴ‬‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫ﺣﺘ‬ ‫[ ﻓﹶﭑﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ‬18:77] “allora procedettero finché quando giunsero
agli abitanti di un villaggio […]”,
‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻮﹾﺍ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬‫ﻦ ﺃﹸﻭﺗ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻳﻬ‬‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ﻳ‬4:47] “o coloro che sono stati dati il Libro!”,
‫ﺤ ِﻤﻠﹸﻪ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﻬ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺖ ِﺑ ِﻪ ﹶﻗ‬
 ‫ﺗ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬19:27] “in seguito [ella] condusse egli al popolo suo portandolo”.
Di questa radice si considera anche la seguente forma:
‫ﻰ ﻩ ﻫـ‬‫ﺆﺗِﻲ ( ﺁﺗ‬ ‫ﻳ‬ ) (4ª forma) “dare qualcosa a qualcuno”

( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬:‫ﺕ‬
ِ ‫“ ﺁ‬da’!”).
Esempi dal Corano:
‫ﺚ‬
ِ ‫ﺎﺩِﻳ‬‫ﺗ ﹾﺄﻭِﻳ ِﻞ ﭐ َﻷﺣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ِﻣ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻚ‬
ِ ‫ﻤ ﹾﻠ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ِﻣ‬‫ﻴ‬‫ﺗ‬‫ﺪ ﺁ‬ ‫ﺏ ﹶﻗ‬
 ‫ﺭ‬ [12:101] “o Signore mio! Certo
hai dato a me [una parte] del regno e hai insegnato a me l’interpretazione dei sogni”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
ِ ‫ﺗ ﹾﻔ‬ ‫ﺘﻨِﻲ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ : ‫ﺚ‬
‫ﺅﻳﺎ‬‫ﲑ ﺍﻟﺮ‬ ‫ﺴ‬ ِ ‫ﺎﺩِﻳ‬‫ﺗ ﹾﺄﻭِﻳ ِﻞ ﭐ َﻷﺣ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘﻨِﻲ ِﻣ‬‫ﻤ‬ ‫ﻋ ﱠﻠ‬ ‫ﻭ‬ ,
‫ﺰﻛﹶﺎ ﹶﺓ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ‬‫ﺆﺗ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻼ ﹶﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻮ ﹶﻥ ﭐﻟ‬‫ﻘِﻴﻤ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫[ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬5:55] “coloro che compiono la preghiera e danno
la decima”,
‫ﻨ ٍﺔ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺗ‬‫ﻢ ﺁ‬ ‫ﺍﺋِﻴ ﹶﻞ ﹶﻛ‬‫ﺳﺮ‬ ‫ﺑﻨِﻲ ِﺇ‬ ‫ﺳ ﹾﻞ‬ [2:211] “domanda ai figli di Israele quanti [ne]
abbiamo dato a loro di segni evidenti”.
Si ponga attenzione al modo in cui i verbi visti introducono il loro ‫ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﻤ ﹾﻔﻌ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬:
‫ ﻫـ‬/ ‫ﻰ ﻩ‬‫ﹶﺃﺗ‬ “venire [da qualcuno / a una località]”,

‫ﻰ ﺑﹻ‬‫ﹶﺃﺗ‬ “portare; condurre”,

‫ ﻫـ‬/ ‫ﺎ َﺀ ﻩ‬‫ﺟ‬ “venire [da qualcuno / a una località]”,

‫ﻰ ﻩ ﻫـ‬‫ﺁﺗ‬ “dare qualcosa a qualcuno”.


Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 589

55.4 Il verbo “ra’ā”

‫ﻯ‬
 ‫ﺭﹶﺃ‬ ( ‫ﺮﻯ‬‫( ) ﻳ‬1ª forma) “vedere”.
( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫ﺭ‬ “vedi!”)
Le Tabelle 55.5 e 55.6 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻯ‬
 ‫ﺭﹶﺃ‬ .

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﻳﺖ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺭﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻤ‬‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬
3ª persona maschile ‫ﻯ‬
 ‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﹶﺃﻳ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﹶﺃﻭ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﹶﺃﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬
Tab. 55.5

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺃﹶﺭﻯ‬ ‫ﺮﻯ‬‫ﻧ‬ ‫ﺮﻯ‬‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﺮﻯ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺮﻯ‬‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﺮﻯ‬‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 55.6
590 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

Esempi dal Corano:


‫ﲔ‬
ٍ ‫ِﺒ‬‫ﻼ ٍﻝ ﻣ‬
‫ﺿﹶ‬
 ‫ﻚ ﻓِﻲ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﺍ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫[ ِﺇﻧ‬6:74] “invero io vedo te e il popolo tuo in sviamento
evidente”,
‫ﻚ‬
 ‫ﺑﺤ‬‫ﻲ ﹶﺃ ﹾﺫ‬‫ﺎ ِﻡ ﹶﺃﻧ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻯ ﻓِﻲ ﭐﹾﻟ‬‫ﻲ ﹶﺃﺭ‬‫ ِﺇﻧ‬‫ﻨﻲ‬‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﻳ‬ [37:102] “disse: o figliolo mio! Invero io
vedo nel sogno che io sgozzo te!”,
‫ﻮﻟﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺮﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﺃ ﹶﻓ‬53:33] “forse hai visto colui che si è allontanato?”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ ﺃﻱ ﺃﺧﱪﱐ ﻳﺎ ﳏﻤﺪ ﻋﻦ ﻫﺬﺍ ﺍﻟﻔﺎﺟﺮ ﺍﻷﺛﻴﻢ ﺍﻟﺬﻱ ﺃﻋﺮﺽ ﻋﻦ ﺍﻹﳝﺎﻥ ﻭ‬: ‫ﻮﻟﱠﻰ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺖ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺮﹶﺃ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻓ‬
‫ﺍﺗﺒﺎﻉ ﺍﳍﺪﻯ ؟‬
Di questa radice si considera anche la seguente forma:
‫ﻯ‬‫ﻳﺮِﻱ( ﹶﺃﺭ‬ ) (4ª forma) “mostrare, far vedere” (‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﹶﺍ‬: ‫“ ﹶﺃ ِﺭ‬mostra!”).
Esempi dal Corano:
‫ﻚ‬
 ‫ﻧ‬‫ﺎ ِﺇ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ِﺳ ﹶﻜﻨ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ﹶﺃ ِﺭﻧ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻤ ﹰﺔ ﹶﻟ‬ ‫ﺴِﻠ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻣ ﹰﺔ‬ ‫ﺎ ﺃﹸ‬‫ﻳِﺘﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ ﻣِﻦ ﹸﺫ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻴ ِﻦ ﹶﻟ‬‫ﻤ‬ ‫ﺴِﻠ‬ ‫ﺎ ﻣ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ ﭐ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺮﺣِﻴ‬ ‫ﺏ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺖ ﭐﻟ‬  ‫ﺃﹶﻧ‬
[2:128] “o Signore nostro, e rendi noi sottomessi a Te e della prole nostra una
comunità sottomessa a Te e mostra a noi i riti nostri e indulgi su di noi, invero Tu, Tu
sei l’Indulgente, il Clemente”,
‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﭐ َﻷ‬ ‫ﺧﹶﻠﻘﹸﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ﻭﻧِﻲ ﻣ‬‫ﻭ ِﻥ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃﺭ‬‫ﻦ ﺩ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃ‬ [46:4] “di’: avete visto
coloro che invocate all'infuori di Allah; fate vedere a me, cosa hanno creato, della
terra ?”;

da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:


‫ ﺃﺧﱪﻭﱐ ﻋﻦ ﻫﺬﻩ‬:‫ ﺃﻱ ﻗﹸﻞ ﻳﺎ ﳏﻤﺪ ﳍﺆﻻﺀ ﺍﳌﺸﺮﻛﲔ‬: ‫ﻦ ﺩُﻭ ِﻥ ﺍﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﺪﻋُﻮ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻢ ﻣ‬ ُ‫ﻳﺘ‬‫ﺭﹶﺃ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃ‬
‫ ﺃﻱ‬: ‫ﺽ‬ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻦ ﺍ َﻷ‬ ‫ﺧ ﹶﻠﻘﹸﻮﺍ ِﻣ‬ ‫ﺎﺫﹶﺍ‬‫ﺎ ﺁﳍﺔ ﹶﺃﺭُﻭﻧِﻲ ﻣ‬‫ ﻭ ﺗﺰﻋﻤﻮﻥ ﺃ‬, ‫ﺎ ﻣﻦ ﺩﻭﻥ ﺍﷲ‬‫ﺍﻷﺻﻨﺎﻡ ﺍﻟﱵ ﺗﻌﺒﺪﻭ‬
‫ ﻭ ﳑﺎ ﻋﻠﻰ ﺳﻄﺤﻬﺎ ﻣﻦ ﺇﻧﺴﺎ ٍﻥ ﺃﻭ‬, ‫ﻱ ﺷﻲ ٍﺀ ﺧﻠﻘﻮﺍ ﻣﻦ ﺃﺟﺰﺍﺀ ﺍﻷﺭﺽ‬  ‫ﺃﺭﺷﺪﻭﱐ ﻭ ﺃﺧﱪﻭﱐ ﺃ‬
‫ﺣﻴﻮﺍﻥ ؟‬
Le Tabelle 55.7 e 55.8 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻯ‬‫ ﹶﺃﺭ‬.
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 591

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﻳﺖ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﺘ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬
3ª persona maschile ‫ﻯ‬‫ﹶﺃﺭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﻳ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺭﺗ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬
Tab. 55.7

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﹸﺃﺭِﻱ‬ ‫ﻧﺮِﻱ‬ ‫ﻧﺮِﻱ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﺮِﻱ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﺮﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺗﺮ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﺗﺮِﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﺮﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺗﺮِﻳ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﺮِﻱ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ِﺮﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﻳﺮ‬
3ª persona femminile ‫ﺗﺮِﻱ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﺮﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬
Tab. 55.8

55.5 Il verbo “waqā”

‫ﻭﻗﹶﻰ ﻩ ﻫـ‬ (‫ﻳﻘِﻲ‬ ) (1ª forma) “proteggere qualcuno da qualcosa”


( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬:‫ﻕ‬
ِ “proteggi!”).
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ِﺭ‬‫ﺏ ﭐﱠﻟﻨ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭ ِﻗﻨ‬ [2:201] “e proteggi noi dal castigo del Fuoco!”,
‫ﺠﺤِﻴ ِﻢ‬  ‫ﺏ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭﻗﹶﺎ‬ ‫ﻭ‬ [44:56] “e proteggerà loro dalla tortura dell’Inferno”.
592 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

Le Tabelle 55.9 e 55.10 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﻭﻗﹶﻰ‬


 .

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﻴﺖ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻭﹶﻗ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴﺘ‬‫ﻭﹶﻗ‬
3ª persona maschile ‫ﻭﻗﹶﻰ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﻗﻴ‬ ‫ﺍ‬‫ﻭﹶﻗﻮ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻭﹶﻗ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﹶﻗﺘ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭﹶﻗ‬
Tab. 55.9

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﹶﺃﻗِﻲ‬ ‫ﻧﻘِﻲ‬ ‫ﻧﻘِﻲ‬
2ª persona maschile ‫ﺗﻘِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﻘﻴ‬ ‫ﺗﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ِﻘ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﻘﻴ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺗ ِﻘ‬
3ª persona maschile ‫ﻳﻘِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻳ ِﻘﻴ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
3ª persona femminile ‫ﺗﻘِﻲ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﺗ ِﻘﻴ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﻳ ِﻘ‬
Tab. 55.10

55.6 Il verbo “shā’a”

‫ﺎ َﺀ‬‫ﺎ ُﺀ ( ﺷ‬‫ﻳﺸ‬ ) (1ª forma) “volere”

( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫ﺷ ﹾﺄ‬ “vuoi!”)
Esempi dal Corano:
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻦ‬‫ﺆﺗِﻴ ِﻪ ﻣ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻀﻞﹸ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
 ‫ﻚ ﹶﻓ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬5:54] “quello è il favore di Allah; dà esso a chi vuole”,
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 593

‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺭﻛﱠ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺎ ﺷ‬‫ﺭ ٍﺓ ﻣ‬ ‫ﻮ‬‫ﻱ ﺻ‬
 ‫ﻓِﻲ ﹶﺃ‬ [82:8] “in qualsiasi forma che [Egli] ha voluto, ha
composto te”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ ﺃﻱ ﺭﻛﺒﻚ ﰲ ﺃﻱ ﺻﻮﺭﺓ ﺷﺎﺀﻫﺎ ﻭ ﺍﺧﺘﺎﺭﻫﺎ ﻟﻚ ﻣﻦ ﺍﻟﺼﻮﺭ‬: ‫ﻚ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺭ ﱠﻛ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺎ ﺷ‬‫ﺭ ٍﺓ ﻣ‬ ‫ﻱ ﺻُﻮ‬
 ‫ﻓِﻲ ﹶﺃ‬
‫ ﻟﻘﺪ ﺧﻠﻘﻨﺎ ﺍﻹﻧﺴﺎﻥ ﰲ‬: ‫ﺍﳊﺴﻨﺔ ﺍﻟﻌﺠﻴﺒﺔ ﻭ ﱂ ﳚﻌﻠﻚ ﰲ ﺍﻟﺸﻜﻞ ﻛﺎﻟﺒﻬﻴﻤﺔ ﻛﻘﻮﻟﻪ ﺗﻌﺎﱃ‬
‫ﺃﺣﺴﻦ ﺗﻘﻮﱘ‬
Le Tabelle 55.11 e 55.12 mostrano la coniugazione del verbo ‫ﺎ َﺀ‬‫ ﺷ‬.
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ِﺷﹾﺌﺖ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺷﹾﺌﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ِﺷﹾﺌﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ِﺷﹾﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﺷﹾﺌ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ِﺷﹾﺌ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ِﺷﹾﺌ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ِﺷﹾﺌ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ِﺷﹾﺌ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺷ‬ ‫ﺎﺀَﺍ‬‫ﺷ‬ ‫ﺍ‬‫ﺎ َﺀﻭ‬‫ﺷ‬
3ª persona femminile ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ َﺀ‬‫ﺷ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ َﺀﺗ‬‫ﺷ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﺷﹾﺌ‬
Tab. 55.11

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﹶﺃﺷ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧﺸ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧﺸ‬
2ª persona maschile ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﺎﺀَﺍ ِﻥ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺅ‬‫ﺗﺸ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﺎِﺋ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﺎﺀَﺍ ِﻥ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﺸ ﹾﺄ ﹶﻥ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﺎﺀَﺍ ِﻥ‬‫ﻳﺸ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫ﺎﺅ‬‫ﻳﺸ‬
3ª persona femminile ‫ﺎ ُﺀ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﺎﺀَﺍ ِﻥ‬‫ﺗﺸ‬ ‫ﺸ ﹾﺄ ﹶﻥ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 55.12
594 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

55.7 Il verbo “hayiya”

‫ﻲ‬ ‫ﺣِﻴ‬ (‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬  ‫ﻳ‬ ) (1ª forma) “vivere”


( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫ﻲ‬ ‫ﺣ‬ ‫“ ِﺍ‬vivi!”)
Le Tabelle 55.13 e 55.14 mostrano la coniugazione del verbo.

‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale


1ª persona
maschile/femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺣﻴِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣﻴِﻴﻨ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣﻴِﻴﻨ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺣﻴِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺣﻴِﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺣﻴِﻴ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺣﻴِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺣﻴِﻴ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺣﻴِﻴ‬
3ª persona maschile ‫ﻲ‬ ‫ﺣِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺣِﻴﻴ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺣﻴ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺣِﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﻴﺘ‬‫ﺣِﻴ‬ ‫ﲔ‬
 ‫ﺣِﻴ‬
Tab. 55.13

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﻰ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻧ‬
2ª persona maschile ‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬
2ª persona femminile ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬
3ª persona maschile ‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬
3ª persona femminile ‫ﻰ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻴﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻴ‬‫ﺤ‬
 ‫ﻳ‬
Tab. 55.14
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 595

Esempio dalla Sunna:

‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ‬


 ‫ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﺭﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﱠﻠ ِﻪ‬: ‫ ﻗﺎﻻ‬، ‫ﻪ ﻋﻨﻬﻤﺎ‬ ‫ ﻭﺃﰊ ﺫ ٍﺭ ﺭﺿﻲ ﺍﻟﱠﻠ‬، ‫ﺣﺬﹶﻳ ﹶﻔ ﹶﺔ‬ ‫ﻋﻦ‬
‫ﻴ ﹶﻘ ﹶ‬‫ﺳﺘ‬ ‫ﺇﺫﹶﺍ ﺍ‬‫ﺕ (( ﻭ‬
: ‫ﻆ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬ ُ ‫ﺃﻣﻮ‬‫ﺎ ﻭ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﻚ ﺍﻟ ﱠﻠ ُﻬ ﱠﻢ ﹶﺃ‬
 ‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ )) ﺑِﺎ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬، ‫ﺍ ِﺷ ِﻪ‬‫ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ِﻓﺮ‬‫ِﺇﺫﹶﺍ ﺃﻭ‬
‫ﻨﺸُﻮ ُﺭ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬‫ﻴ ِﻪ ﺍﻟ‬ ‫ﺎ ﻭِﺇﹶﻟ‬‫ﺗﻨ‬‫ﺎ ﺃﻣﺎ‬‫ﺪ ﻣ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺎ ﺑ‬‫ﺎﻧ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﷲ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ﹶﺃ‬
ِ ُ‫ﻤﺪ‬ ‫ﳊ‬
‫)) ﺍ ﹶ‬

Da Hudhayfa e Abū Dharr [che] dissero: il Messaggero di Allah , quando si


ritirava al letto suo [per dormire], diceva: “nel nome Tuo, o Allah, vivo e muoio” e
quando si svegliava diceva: “la lode appartiene ad Allah, Colui che vivifica noi dopo
che ha fatto morire noi e verso di Lui è la resurrezione”. Lo ha riportato al-Bukhārī;
(per i verbi ‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬vivificare” e ‫ﻯ‬‫“ ﹶﺃﻭ‬rifugiarsi” vedere il paragrafo 55.9).

55.8 Il verbo “aaba”

Il verbo ‫ﺏ‬
 ‫ﺏ( ﺁ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻳﺆ‬ ) (1ª forma) “tornare”
( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬:‫ﺏ‬
 ‫“ ﹸﺍ‬torna!”).
Tale verbo appare come sinonimo del verbo ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻋ‬. Le Tabelle 56.15 e 56.16 mostrano la
coniugazione del verbo ‫ﺏ‬
 ‫ﺁ‬.
‫ﺎﺿِﻲ‬‫ﺍﹾﻟﻤ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﹸﺃ‬
2ª persona maschile ‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺃﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺑ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﺑ‬‫ﹸﺃ‬
2ª persona femminile ‫ﺖ‬
ِ ‫ﺑ‬‫ﺃﹸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺑ‬‫ﹸﺃ‬ ‫ﺘﻦ‬‫ﺑ‬‫ﹸﺃ‬
3ª persona maschile ‫ﺏ‬
 ‫ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﺁﺑ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﺁﺑ‬
3ª persona femminile ‫ﺖ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺁ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﺘ‬‫ﺁ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺃﹸ‬
Tab. 55.15
596 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

‫ﻉ‬
ُ ‫ﺎ ِﺭ‬‫ﹶﺍﹾﻟ ُﻤﻀ‬ singolare duale plurale
1ª persona
maschile/femminile
‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﹶﺃﺅ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻧﺆ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻧﺆ‬
2ª persona maschile ‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﺗﺆ‬
2ª persona femminile ‫ﲔ‬
 ‫ﻭِﺑ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺗﺆ‬
3ª persona maschile ‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﻳﺆ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﻳﺆ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﻳﺆ‬
3ª persona femminile ‫ﺏ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﺎ ِﻥ‬‫ﻭﺑ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺑ‬‫ﺆ‬ ‫ﻳ‬
Tab. 55.16

Esempio:
‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻃِﻨ‬ ‫ﺏ ﺇﱃ‬
 ‫ﻭ‬‫ﺗﺆ‬ ‫ﱴ‬‫“ ﻣ‬quando torni nella patria tua?”.

55.9 Altri verbi con due radicali deboli


Altri verbi con più di una radicale debole sono:
1) ‫ﺎ‬‫ﺣﻴ‬ ‫ﻴ ِﻲ( ﹶﺃ‬‫ﻳﺤ‬ ) (4ª forma) “vivificare”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫ﺣ ِﻲ‬ ‫“ ﹶﺃ‬vivifica!”)
(vedere il hadīth precedentemente riportato),
‫ﻚ‬
 ‫ﻭ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻮِﺗﻬ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺤ ِﻲ ﭐ َﻷ‬
 ‫ﻭ ﻳ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺨ ِﺮﺝ‬
 ‫ﻭ ﻳ‬ ‫ﺖ‬
ِ ‫ﻴ‬‫ﻤ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻲ ِﻣ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺨ ِﺮﺝ‬
 ‫ﻳ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬
[30:19] “[Egli] fa uscire il vivo dal morto e fa uscire il morto dal vivo ed [Egli] vivifica
la terra dopo la morte sua, e così sarete fatti uscire [dalle tombe]”;
2) ‫ﺘﻘِﻲ( ِﺍﱠﺗﻘﹶﻰ‬‫ﻳ‬ ) (8ª forma) “temere [Allah]”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﺗ ِﻖ‬‫“ ِﺍ‬temi!”)
‫ﺘﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻭ ﻛﹶﺎﻧ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﻴﻨ‬‫ﻭ ﹶﺃ ﹶﳒ‬ [27:53] “e salvammo coloro che hanno creduto e
temevano [Allah]”;
3) ‫ﻯ‬‫ﺭﻭ‬
 ( ‫ﻱ‬
ِ ‫ﻭ‬‫ﻳﺮ‬ ) (1ª forma) “riportare [un hadīth]”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﺭ ِﻭ‬ ‫“ ِﺍ‬riporta!”)
‫ﺎﺭِﻱ‬‫ﺒﺨ‬‫ﻩ ﺍﻟ‬ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ “ha riportato esso [il hadīth] al-Bukhārī”,
Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 597

‫ﻢ ﺇﱃ ﺍﻹﺳﻼ ِﻡ‬‫ﻮﻫ‬‫ﺪﻋ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺶ‬‫ﺮﻳ‬ ‫ﻮ ﹰﻻ ﻣﻊ ﺻﻨﺎﺩﻳﺪ ﹸﻗ‬‫ﺸﻐ‬


 ‫ﻣ‬ ‫ﱯ ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﱠﻢ ﻛﺎﻥ‬‫ﻱ ﺃﻥ ﺍﻟﻨ‬
 ‫ ِﻭ‬‫ﺭ‬

“è stato riportato che il Profeta era impegnato con i capi [della tribù] dei
Quraysh chiamandoli all’Islām”;
4) ‫ﻯ‬‫ﻳ ﹾﺄﻭِﻱ( ﹶﺃﻭ‬ ) (1ª forma) “cercare rifugio in; ritirarsi [a letto]”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫“ ِﺍﹾﺋ ِﻮ‬ritirati!”)
(vedere il hadīth precedentemente riportato e anche il versetto [11:80] nel paragrafo 47.2),
‫ﻒ‬
ِ ‫ﻬ‬ ‫ﻭﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﭐﹾﻟ ﹶﻜ‬‫ﻪ ﹶﻓ ﹾﺄﻭ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻮ‬‫ﺘﻤ‬‫ﺰﹾﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻋ‬ ‫ﻭ ِﺇ ِﺫ ﭐ‬ [18:16] “e quando vi
allontanerete da loro e da ciò che adorano tranne Allah, rifugiatevi nella grotta”;
5) ‫ﻭﻓﱠﻰ‬ (‫ﻮﻓﱢﻲ‬ ‫ﻳ‬ ) (2ª forma) “essere leale, fedele”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬:‫ﻑ‬
 ‫ﻭ‬ “sii leale!”)
‫ﻭﻓﱠﻰ‬ ‫ﻢ ﭐﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﺍﻫِﻴ‬‫ﺑﺮ‬‫ﻭ ِﺇ‬ [53:37] “e [quei fogli di] Ibrāhīm il quale fu fedele”;
6) ‫ﻭﻓﹶﻰ‬ ‫ﻳﻮﻓِﻲ( ﹶﺃ‬ ) (4ª forma) “mantenere (una promessa, un voto)”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﻑ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬
“mantieni!”)
‫ﲔ‬
 ‫ﺘ ِﻘ‬‫ ﭐﹾﻟﻤ‬‫ﺤﺐ‬
ِ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺗﻘﹶﻰ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﻭﭐ‬ ‫ﻬ ِﺪ ِﻩ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻭﻓﹶﻰ ِﺑ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺑﻠﹶﻰ‬ [3:76] “anzi, chi mantiene il patto suo
e teme [Allah], allora [sappia che] invero Allah ama i timorati [di Lui]”;
7) ‫( ﺁﺫﹶﻯ‬ ‫ﺆﺫِﻱ‬ ‫ﻳ‬ ) (4ª forma) “ nuocere, far del male, danneggiare”,

( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫“ ﺁ ِﺫ‬nuoci!”)
‫ﺳﺒِﻴﻠِﻲ‬ ‫ﻭ ﺃﹸﻭﺫﹸﻭﺍ ﻓِﻲ‬ [3:195] “e sono stati danneggiati sulla via Mia”;
8) ‫ﻰ‬‫ﻰ( ﹶﺃﺑ‬‫ﻳ ﹾﺄﺑ‬ ) (1ª forma) “non volere, rifiutare”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ﺍ‬: ‫ﺐ‬
 ‫“ ﺍِﻳ‬rifiuta!”)
‫ﻦ‬ ‫ﻦ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮِﻳ‬ ‫ﻭ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ِﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺒ‬‫ﺘ ﹾﻜ‬‫ﺳ‬ ‫ﻭ ﭐ‬ ‫ﻰ‬‫ﺲ ﹶﺃﺑ‬
 ‫ﺑﻠِﻴ‬‫ﻭﹾﺍ ِﺇﻻﱠ ِﺇ‬‫ﺠﺪ‬
‫ﺴ‬
 ‫ﻡ ﹶﻓ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻭﹾﺍ ﻵ‬‫ﺠﺪ‬
 ‫ﺳ‬ ‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ﭐ‬
‫ﻤ ﹶ‬ ‫ﺎ ِﻟ ﹾﻠ‬‫ﻭ ِﺇ ﹾﺫ ﹸﻗ ﹾﻠﻨ‬
[2:34] “e [ricorda] quando dicemmo agli angeli: “prosternatevi ad Adam!”, allora si
prosternarono, eccetto Iblīs; rifiutò e si inorgoglì e fu tra i miscredenti”,
‫ﻤﺎ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻴﻔﹸﻮ‬‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺑﻮ‬‫ﺎ ﹶﻓﹶﺄ‬‫ﻫﹶﻠﻬ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻌﻤ‬ ‫ﺘ ﹾﻄ‬‫ﺳ‬ ‫ﻳ ٍﺔ ﭐ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ ﹶﻞ ﹶﻗ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺗﻴ‬‫ﻰ ِﺇﺫﹶﺍ ﹶﺃ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻓﹶﭑﻧ ﹶﻄﹶﻠﻘﹶﺎ‬ [18:77] “allora
procedettero finché quando giunsero agli abitanti di un villaggio chiesero da mangiare
agli abitanti suoi, ma [essi] rifiutarono di ospitare loro due”;
9) ‫ﻋﻠﹶﻰ‬
 ‫ﻯ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺳ‬ ‫ﺘﻮِﻱ( ِﺍ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ) ( 8ª forma ; radice: ‫ﻱ‬ /‫ ﻭ‬/‫ﺱ‬ ) “sedere su”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫ﺘ ِﻮ‬‫ﺳ‬ ‫ِﺍ‬
“siediti!”)
598 Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole

‫ﺵ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﻮ‬‫ﺳ‬ ‫ ﭐ‬‫[ ﹸﺛﻢ‬7:54] “poi [Egli] si sedette sul Trono”;
10) ‫ﺎ َﺀ ﺑِـ‬‫ﻮ ُﺀ ( ﺑ‬‫ﻳﺒ‬ ) (1ª forma) “ritornare ”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﺆ‬ ‫ﺑ‬ “torna!”)
‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺐ ِﻣ‬
ٍ ‫ﻀ‬  ‫ﻐ‬ ‫ﺂﺀُﻭ ِﺑ‬‫ﻭ ﺑ‬ [2:61] “e ritornarono nell’ira di Allah”;
11) ‫ ﻫـ‬/ ‫ ﻟِـ ﻩ‬/‫ﻰ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ﻳﻮﺣِﻲ ( ﹶﺃ‬ ) (4ª forma) “ispirare; rivelare”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﺡ‬
ِ ‫ﻭ‬ ‫ﹶﺃ‬
“ispira!”),
‫ﺎ‬‫ﻰ ﹶﻟﻬ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ﻚ ﹶﺃ‬  ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫[ ِﺑﹶﺄﻥﱠ‬99:5] “perché il Signore tuo ispirerà essa”,
‫ﻲ ٌﺀ‬ ‫ﺷ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﺡ ِﺇﹶﻟ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻲ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺃﹸﻭ ِﺣ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﻛ ِﺬﺑ‬ ‫ﻯ‬‫ﺘﺮ‬‫ﻤ ِﻦ ﭐ ﹾﻓ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻦ ﹶﺃ ﹾﻇﹶﻠﻢ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬
[6:93] “e chi è più ingiusto di colui che inventa su Allah una menzogna oppure dice: è
stato rivelato a me, mentre non è stato rivelato a lui niente” ( ‫ﻮ ﹸﻝ‬‫ﺠﻬ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬: ‫ﻲ‬ ‫ﺃﹸﻭ ِﺣ‬ ),

‫ﺪ‬ ‫ﺍ ِﺣ‬‫ﻪ ﻭ‬ ‫ﻢ ِﺇﹶﻟ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﺎ ِﺇﹶﻟﻬ‬‫ﻧﻤ‬‫ﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻰ ِﺇﹶﻟ‬‫ﻮﺣ‬‫ﻢ ﻳ‬ ‫ﺮ ِﻣﹾﺜﹸﻠ ﹸﻜ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﺑ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﹶﺃﻧ‬‫ﻧﻤ‬‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ِﺇ‬18:110] “di’: io sono soltanto un
essere umano come voi, viene rivelato a me che il dio vostro è soltanto il Dio Unico”;
12) ‫ﻭﻟﱠﻰ‬
 (‫ﻮﻟﱢﻲ‬ ‫ﻳ‬ ) (2ª forma) “voltarsi, fare dietrofront”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﻭ ﱢﻝ‬ “voltati!”)
‫ﺍ‬‫ﺍﺭ‬‫ﻢ ِﻓﺮ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﺖ ِﻣ‬
 ‫ﻴ‬‫ﻮﻟﱠ‬ ‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﻴ ِﻬ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻌ‬ ‫[ ﹶﻟ ِﻮ ﭐﻃﱠﹶﻠ‬18:18] “se ti fossi affacciato su di loro, avresti fatto
dietrofront da essi in fuga”,
‫ﺐ‬
 ‫ﻌ ﱢﻘ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﺮﺍ‬ ‫ﺪِﺑ‬ ‫ﻭﻟﱠﻰ ﻣ‬ ‫ﺎ ﱞﻥ‬‫ﺎ ﺟ‬‫ﻧﻬ‬‫ﺰ ﹶﻛﹶﺄ‬ ‫ﺘ‬‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ‬‫ﺁﻫ‬‫ﺎ ﺭ‬‫ﻙ ﹶﻓﹶﻠﻤ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻭ ﹶﺃﹾﻟ ِﻖ‬ [27:10] “e getta il
bastone tuo!” Allora quando [Mūsā] vide esso fremere come se esso fosse una biscia, si
voltò girato ma non indietreggiò”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
 ‫ﻙ ﺑِﺸﺪﺓ ﺃﻭ ﺍ‬ ‫ ﺗﺘﺤﺮ‬: ‫ﺰ‬ ‫ﺘ‬‫ﻬ‬ ‫ﺗ‬
‫ﺿﻄِﺮﺍﺏ‬
‫ﺧﻔِﻴﻔ ﹲﺔ ﰲ ﺳﺮﻋﺔ ﺣﺮﻛﺘﻬﺎ‬ ‫ﻴ ﹲﺔ‬‫ﺣ‬ : ‫ﺎ ﱞﻥ‬‫ﺎ ﺟ‬‫ﹶﻛﹶﺄﱠﻧﻬ‬
‫ﺘﻔِﺖ‬‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﻭ ﱂ‬ ‫ﻊ ﻋﻠﻰ ﻋﻘِﺒ ِﻪ ﺃ‬ ‫ﺮ ِﺟ‬ ‫ﻳ‬ ‫ ﱂ‬: ‫ﺐ‬
 ‫ﻌ ﱢﻘ‬ ‫ﻢ ُﻳ‬ ‫ﹶﻟ‬
13) ‫ﻰ‬
 ‫ﻮﱠﻟ‬ ‫ﺗ‬ ( ‫ﻮﻟﱠﻰ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ) (5ª forma) “allontanarsi da ‫ﻦ‬‫ ﻋ‬/ evitare; proteggere, aiutare, sostenere

‫ ﻩ‬qualcuno”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ ﺍ َﻷ‬: ‫ﻮﻝﱠ‬ ‫ﺗ‬ “allontanati!”)


Capitolo 55: Verbi con più di una radicale debole 599

‫ﺎ‬‫ﻧﻴ‬‫ﺪ‬ ‫ﺎ ﹶﺓ ﭐﻟ‬‫ﺤﻴ‬
 ‫ﺩ ِﺇﻟﱠﺎ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻳ ِﺮ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻭ ﹶﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ِﺫ ﹾﻛ ِﺮﻧ‬‫ﻮﻟﱠﻰ ﻋ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻦ‬‫ﻦ ﻣ‬‫ﺽ ﻋ‬
 ‫ﻋ ِﺮ‬ ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬53:29] “allora allontanati da
chi evita il Ricordo Nostro e non vuole tranne la vita terrena”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺎِﻟ‬‫ﻮﻟﱠﻰ ﭐﻟﺼ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻭ ﻫ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺰ ﹶﻝ ﭐﹾﻟ ِﻜﺘ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻪ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ﻲ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﻴ‬‫ﻭِﻟ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ‬7:196] “invero il Protettore mio
è Allah, Colui che ha fatto scendere il Libro, ed Egli protegge i devoti”;
14) ‫ﻯ‬‫ﻳ ﹾﻄﻮِﻱ( ﹶﻃﻮ‬ ) (1ª forma) “piegare; arrotolare, avvolgere”, ( ‫ﻣﺮ‬ ‫ﻷ‬
َ ‫ ﺍ‬: ‫“ ِﺍ ﹾﻃ ِﻮ‬piega!”)
‫ﻦ ُﻣﻠﻮ ُﻙ‬ ‫ﻳ‬‫ ﹶﺃ‬، ‫ﻚ‬
ُ ‫ ﹶﺃﻧﺎ ﺍﳌ ِﻠ‬: ‫ﻳ ﹸﻘﻮ ﹸﻝ‬ ‫ ﹸﺛ ﱠﻢ‬، ‫ﻴ ِﻤﻴِﻨ ِﻪ‬‫ﺴﻤﺎﺀ ِﺑ‬
‫ﻳ ﹾﻄ ِﻮﻱ ﺍﻟ ﱠ‬ ‫ﻭ‬ ، ‫ﺽ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺗﻌﺎﱃ ﺍ َﻷ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﺾﺍ‬
ُ ‫ﻳ ﹾﻘِﺒ‬))
(( ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺍﻷﺭ‬
[dal hadīth] “afferrerà Allah, sia [Egli] esaltato, la terra, e arrotolerà il cielo con la
destra Sua, poi dirà: “Io sono il Re, dove sono i re della terra?”,
‫ﻴﻤِﻴِﻨ ِﻪ‬‫ﺕ ِﺑ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣ ﹾﻄ ِﻮﻳ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﻭﺍ‬ ‫ﻤﺎ‬‫ﻭ ﭐﻟﺴ‬ [39:67] “e i cieli saranno arrotolati nella destra Sua”.
600 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

Capitolo 56

DIVERSI USI DI “AN” E “INNA”

56.1 I diversi usi di “an”

Come è stato già spiegato nel capitolo 33, la congiunzione ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬dal significato “che”
principalmente introduce la frase subordinata. La congiunzione ‫ﻥ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾ‬viene negata dalla
particella ‫ﻻ‬ ‫ ﹶ‬diventando ‫ ﹶﺃﻻﱠ‬, dal significato “che non”. Può anche accadere che ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬viene
negata dalla particella ‫ﻦ‬  ‫ ﹶﻟ‬, mentre il verbo va al congiuntivo; ad esempio:
‫ﺍ‬‫ﺣﺪ‬ ‫ﻪ ﹶﺃ‬ ‫ﺚ ﭐﻟﱠﻠ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﺒ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﻟ‬ ‫ﺘ‬‫ﻨ‬‫ﺎ ﹶﻇﻨ‬‫ﻮﺍ ﹶﻛﻤ‬‫ﻢ ﹶﻇﻨ‬ ‫ﻧﻬ‬‫ﻭﹶﺃ‬ [72:7] “e che loro pensavano, come
pensavate [anche voi], che non avrebbe resuscitato Allah nessuno”.
La congiunzione ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬mette in ‫ﺏ‬
 ‫ﻮ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻤ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﻀﺎ ِﺭﻉ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬anche il verbo collegato a essa tramite le
congiunzioni tipo ‫ﻭ‬  ,‫ﻑ‬  , ‫ﻭ‬ ‫ ﹶﺃ‬oppure ‫ ﹸﺛﻢ‬:
‫ﺍ‬‫ﺍﺩ‬‫ ﺃﹶﻧﺪ‬‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻟﻪ‬ ‫ﺠ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻭ‬ ‫ﺮ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻧ ﹾﻜﻔﹸ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻧﻨ‬‫ﻭ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﺫ‬34:33] “quando ordinavate a noi che
miscredessimo in Allah e attribuissimo a Lui dei simili”,
‫ﺎ ُﺀ‬‫ﻧﺸ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎ ﻣ‬‫ﺍِﻟﻨ‬‫ﻣﻮ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﺅﻧ‬ ‫ﺎ‬‫ ﺁﺑ‬‫ﺪ‬‫ﻌﺒ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻙ ﻣ‬ ‫ﺘﺮ‬‫ﻧ‬ ‫ﻙ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﻼﺗ‬
‫ﺻﹶ‬
 ‫ ﹶﺃ‬‫ﻴﺐ‬‫ﻌ‬ ‫ﺎ ﺷ‬‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‬
[11:87] “dissero: o Shu‘aib! Forse la preghiera tua ordina a te che [noi] lasciamo
quello che adorano i padri nostri oppure [lasciamo] che facciamo con i beni nostri
quello che vogliamo?”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫”‪Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna‬‬ ‫‪601‬‬

‫ﻚ ‪‬ﺗ ﹾﺄﻣُﺮُ ‪‬ﻙ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﻧ ‪‬ﺘﺮُ ‪‬ﻙ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌﺒُﺪُ ﺁﺑ‪‬ﺎ ُﺅﻧ‪‬ﺎ ﳌﺎ ﺃﻣﺮﻫﻢ ﺷﻌﻴﺐ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﺴﻼﻡ‬
‫ﻼﺗُ ‪‬‬
‫ﺻﹶ‬
‫ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﻳ‪‬ﺎ ُﺷ ‪‬ﻌ ‪‬ﻴﺐُ ﹶﺃ ‪‬‬
‫ﺑﻌﺒﺎﺩﺓ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﺗﻌﺎﱃ ﻭ ﺗﺮﻙ ﻋﺒﺎﺩﺓ ﺍﻷﻭﺛﺎﻥ ﻭ ﺑﺈﻳﻔﺎﺀ ﺍﻟﻜﻴﻞ ﻭ ﺍﳌﻴﺰﺍﻥ ‪ ,‬ﺭﺩ‪‬ﻭﺍ ﻋﻠﻴﻪ ﻋﻠﻰ ﺳﺒﻴﻞ‬
‫ﺍﻟﺴﺨﺮﻳﺔ ﻭ ﺍﻻﺳﺘﻬﺰﺍﺀ ﻓﻘﺎﻟﻮﺍ‪ :‬ﺃ ﺻﻼﺗﻚ ﺗﺪﻋﻮﻙ ﻷﻥ ﺗﺄﻣﺮﻧﺎ ﺑﺘﺮﻙ ﻋﺒﺎﺩﺓ ﺍﻷﺻﻨﺎﻡ ﺍﻟﱵ ﻋﺒﺪﻫﺎ‬
‫ﺁﺑﺎﺅﻧﺎ ؟ ﺇﻥ ﻫﺬﺍ ﻻ ﻳﺼﺪﺭ ﻋﻦ ﻋﺎﻗﻞ ﹶﺃ ‪‬ﻭ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ‪‬ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﹶﺃ ‪‬ﻣﻮ‪‬ﺍِﻟﻨ‪‬ﺎ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧﺸ‪‬ﺎ ُﺀ ﺃﻱ ﻭ ﺗﺄﻣﺮﻧﺎ ﺑﺄﻥ‬
‫ﲔ ‪ :‬ﺑﺎﻟﺘﻮﺣﻴﺪ ﻭ‬
‫ﻧﺘﺮﻙ ﺗﻄﻔﻴﻒ ﺍﻟﻜﻴﻞ ﻭ ﺍﳌﻴﺰﺍﻥ ‪ .‬ﻗﺎﻝ ﺍﻹﻣﺎﻡ ﺍﻟﻔﺨﺮ ‪ :‬ﺇﻥ ﺷﻌﻴﺒﹰﺎ ﺃﻣﺮﻫﻢ ﺑﺸﻴﺌ ِ‬
‫ﺗﺮﻙ ﺍﻟﺒﺨﺲ ‪ ,‬ﻓﺄﻧﻜﺮﻭﺍ ﻋﻠﻴﻪ ﺃﻣﺮﻩ ‪‬ﺬﻳﻦ ﺍﻟﻨﻮﻋﲔ ﻓﻘﻮﻟﻪ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌﺒُﺪُ ﺁ‪‬ﺑﺎ ُﺅﻧ‪‬ﺎ ﺇﺷﺎﺭﺓ ﺇﱃ ﺍﻟﺘﻮﺣﻴﺪ ‪,‬‬
‫ﻭ ﻗﻮﻟﻪ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ‪‬ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﹶﺃ ‪‬ﻣﻮ‪‬ﺍِﻟﻨ‪‬ﺎ ﺇﺷﺎﺭﺓ ﺇﱃ ﺗﺮﻙ ﺍﻟﺒﺨﺲ ‪ ,‬ﻭ ﻗﺪ ﻳﺮﺍﺩ ﺑﺎﻟﺼﻼﺓ ﺍﻟﺪﻳ ‪‬ﻦ ﻭ ﺍﳌﻌﲎ ‪ :‬ﺩﻳﻨ‪‬ﻚ‬
‫ﻳﺄﻣﺮﻙ ﺑﺬﻟﻚ ؟ ﻭ ﺃﻃﻠﻖ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﺼﻼﺓ ﻷ‪‬ﺎ ﺃﻇﻬﺮ ﺷﻌﺎﺭ ﺍﻟﺪﻳﻦ ‪ ,‬ﻭ ﺭﻭﻱ ﺃﻥ ﺷﻌﻴﺒﹰﺎ ﻛﺎﻥ ﻛﺜﲑ‬
‫ﻚ‬
‫ﻼﺗُ ‪‬‬
‫ﺻﹶ‬
‫ﺍﻟﺼﻼﺓ ﻭ ﻛﺎﻥ ﻗﻮﻣﻪ ﺇﺫﺍ ﺭﺃﻭﻩ ﻳﺼﻠﻲ ﺗﻐﺎﻣﺰﻭﺍ ﻭ ﺗﻀﺎﺣﻜﻮﺍ ‪ ,‬ﻓﻘﺼﺪﻭﺍ ﺑﻘﻮﳍﻢ ﹶﺃ ‪‬‬
‫‪‬ﺗ ﹾﺄﻣُﺮُ ‪‬ﻙ ﺍﻟﺴﺨﺮﻳﺔ ﻭ ﺍﳍﺰﺀ‬
‫‪Inoltre, si rimanda alla Nota 7 del capitolo 57.‬‬

‫”‪56.2 Quando “an” diventa “anna‬‬

‫ﻥ ‪La congiunzione‬‬
‫‪ quando introduce una frase nominale subordinata.‬ﹶﺃﻥﱠ ‪ diventa‬ﹶﺃ ﹾ‬
‫‪Esempi dal Corano:‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻖ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻬ ‪‬ﻢ‬
‫ﹶﻓﹶﺄﻣ‪‬ﺎ ﭐﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ﺁ ‪‬ﻣﻨ‪‬ﻮﺍ ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬ﻌﹶﻠﻤ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﹶﺃﻧ‪ ‬ﻪ ﭐﹾﻟ ‪‬‬ ‫‪[2:26] “riguardo a coloro che credono,‬‬
‫‪sanno che questa è la verità dal Signore loro”,‬‬
‫ﺕ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ‪‬ﺟﺮ‪‬ﺍ ﹶﻛِﺒﲑ‪‬ﺍ‬
‫ﲔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ ﭐﻟﺼ‪‬ﺎِﻟﺤ‪‬ﺎ ِ‬
‫‪‬ﻭﻳ‪‬ﺒﺸ‪‬ﺮ‪ ‬ﭐﹾﻟﻤ‪ ‬ﺆ ِﻣِﻨ ‪‬‬ ‫‪[17:9] “e annuncia ai‬‬
‫‪credenti, i quali compiono le buone opere, che avranno una ricompensa grande”,‬‬
‫‪ [19:67] “forse non ricorda l’uomo‬ﹶﺃ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﻳ ﹾﺬﻛﹸﺮ‪ ‬ﭐﻹِﻧﺴ‪‬ﺎﻥﹸ ﹶﺃﻧ‪‬ﺎ ‪‬ﺧﹶﻠ ﹾﻘﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻩ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻗ‪‬ﺒﻞﹸ ‪‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ﹸﻜ ‪‬ﻦ ‪‬ﺷ‪‬ﻴﺌﹰﺎ‬
‫‪che Noi abbiamo creato lui prima, mentre non era niente?”,‬‬
‫ﺤﻤ‪‬ﺪﹰﺍ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬
‫ﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﻬﺪ‪ ‬ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﻻ ِﺇ ﹶﻻ ‪‬ﻩ ِﺇﻻﱠ ﭐﻟﻠﱠﻪ ‪‬ﻭ ﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﻬﺪ‪ ‬ﹶﺃﻥﱠ ‪‬ﻣ ‪‬‬ ‫‪“testimonio che non c’è dio‬‬
‫‪tranne Allah e testimonio che Muhammad è il Messaggero di Allah”.‬‬
602 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

Dalla Sunna:
(( ‫ﺮﹰﺍ‬‫ﺴ ِﺮ ُﻳﺴ‬
 ‫ﻊ ﺍﹾﻟ ُﻌ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ ﱠﻥ‬ , ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﻊ ﺍﹾﻟ ﹶﻜ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺝ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ ﱠﻥ ﺍﹾﻟ ﹶﻔ‬ , ‫ﺒ ِﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻊ ﺍﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻢ ﹶﺃ ﱠﻥ ﺍﻟ‬ ‫ﻋ ﹶﻠ‬ ‫ﻭ ﺍ‬ ))
“e sappi che il soccorso è con la pazienza, che il sollievo è con il tormento, e con la
difficoltà è facilità”.
Nel Corano ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬preceduta dalla preposizione ‫ِﺑـ‬ viene usata allo scopo di esprimere

“perché”. ‫ ِﺑﹶﺄﻥﱠ‬è molto comune con il pronome ‫ﻚ‬  ‫ﹶﺫِﻟ‬ (tradotto all’italiano come “quello è
perché”):
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻡ ﹶﻻ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﻧﻬ‬‫ﻚ ِﺑﹶﺄ‬
 ‫[ ﹶﺫِﻟ‬9:6] “quello è perché loro sono gente che non sa”,
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻮ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻪ ﻫ‬ ‫ﻚ ِﺑﹶﺄﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬  ‫[ ﹶﺫِﻟ‬22:6] “quello è perché Allah è la Verità” (dove ‫ ِﺑﹶﺄﻥﱠ‬dal
significato “perché” introduce un nome in accusativo)”;
inoltre ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ viene usata insieme ad altre parole per esprimere i due seguenti significati:

“prima che ” ‫ﺒ ﹶﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﹶﻗ‬/‫ﺒ ِﻞ ﹶﺃﻥﹾ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ِﻣ‬ e “dopo che ” ‫ﻥ‬


‫ﹶﺃ ﹾ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻌ‬ ‫ﺑ‬ /‫ﻌ ِﺪ ﹶﺃﻥﹾ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ .
Esempi dal Corano:
‫ﻮﺗِﻲ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻦ ِﺇ‬ ‫ﻴ‬‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﻴﻨِﻲ‬‫ﺑ‬ ‫ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻍ ﭐﻟ‬
‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﻧ‬ ‫ﻌ ِﺪ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺑ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺪ ِﻭ ِﻣ‬ ‫ﺒ‬‫ﻢ ﻣِﻦ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ َﺀ ِﺑ ﹸﻜ‬‫ﻭﺟ‬ [12:100] “e ha condotto
voi dal deserto dopo che ha seminato inimicizia il satana tra me e i fratelli miei”,
‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹶﻛِﻠﻤ‬ ‫ﻨ ﹶﻔ‬‫ﺒ ﹶﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺗ‬‫ﺮ ﹶﻗ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﺪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻨ ِﻔ‬‫ﻲ ﹶﻟ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﺕ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﺍ ِﻟ ﹶﻜِﻠﻤ‬‫ﺍﺩ‬‫ﺮ ِﻣﺪ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻮ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ‬
[18:109] “di’: se fosse il mare inchiostro per [scrivere] le Parole del Signore mio, si
esaurirebbe il mare prima che fossero esaurite le Parole del Signore mio”.
Si noti che ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬non influisce sull’ordine dei componenti della frase subordinata. Esiste però

un caso in cui il predicato della frase nominale subordinata segue subito ‫ ﹶﺃﻥﱠ‬mentre il suo
soggetto viene spostato alla fine della proposizione. Questo accade quando il predicato
viene espresso da una preposizione (ad esempio ‫ﻦ‬ ‫ِﻣ‬ ) e il soggetto si trova in stato
indeterminato; ad esempio:
‫ﲔ‬
 ‫ ﹶﻜ ﱢﺬِﺑ‬‫ﻢ ﻣ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ ﹶﺃﻥﱠ ِﻣ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻨ‬‫ﺎ ﹶﻟ‬‫ﻭِﺇﻧ‬ [69:49] “e invero Noi sappiamo che tra voi ci sono

smententi [del Corano]” (dove ‫ﲔ‬


 ‫ ﹶﻜ ﱢﺬِﺑ‬‫ﻣ‬ ,“coloro che smentiscono”, è il soggetto in

accusativo mentre ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ ِﻣ‬è il predicato nominale).


Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna” 603

Si noti che a volte la preposizione connessa al verbo della frase principale viene omessa.
Ciò accade quando questo verbo precede la congiunzione ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬:
‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺐ = ﹶﺃ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ‫ ِﺑﹶﺄ ﹾﻥ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ “ha ordinato a lui che vada” (dove ‫ﺮ ﺑِـ ﻫـ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬
significa “ordinare qualcosa”, essendo ‫ ﺑِـ‬la preposizione connessa al verbo).
Per quanto riguarda il verbo della proposizione subordinata, esso può essere sostituito dal
suo masdar . In questo caso il verbo principale conserva la sua preposizione; ad esempio:
‫ﺏ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ِﺑﭑﻟ ﱠﺬﻫ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ “ ha ordinato a lui l’andata” (dal senso: “gli ha ordinato di andare”).
Per semplificare, tutte e tre le costruzioni sono corrette ed equivalenti in significato:
‫ﺐ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺐ = ﹶﺃ‬
 ‫ﻫ‬ ‫ﻳ ﹾﺬ‬ ‫ ِﺑﹶﺄ ﹾﻥ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺏ = ﹶﺃ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ِﺑﭑﻟ ﱠﺬﻫ‬‫ﺮﻩ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ .
Si analizzino i seguenti versetti:
‫ﻩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﺍ ِﺇﻻﱠ ِﺇﻳ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻌ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺮ ﹶﺃﻻﱠ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﹶﺃ‬ [12:40] “ [Egli] ha ordinato [a voi] che non adoriate [altri]

a eccezione di Lui” (omessa la preposizione ‫) ِﺑـ‬,

‫ﻼ‬
‫ﻣﹶﺜ ﹰ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻀ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺤﻴِﻲ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫[ ِﺇﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬2:26] “in verità Allah non si vergogna [del fatto]
che porti un esempio” (omessa la preposizione ‫ﻦ‬  ‫) ِﻣ‬.

56.3 “An” e il discorso diretto

Un’altra funzione di ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ è quella di sostituire i “due punti” che troviamo in italiano dopo i

verbi che introducono il discorso diretto come: ‫ﺎﺩﻯ‬‫ ﻧ‬, ‫ﻰ‬‫ﻭﺣ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ﺳ ﹶﻞ‬ ‫ﺭ‬ ‫ ﹶﺃ‬, ‫ﻰ‬‫ﺩﻋ‬ (raramente
‫)ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬. Dopo questi verbi ‫( ﹶﺃ ﹾﻥ‬chiamata in questo caso ‫ﺓ‬‫ﺴﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﻔ‬ ‫ ) ﺃﹶﻥ ﺍﹾﻟ‬viene spessissimo
seguita dall’imperativo o da espressione equivalente a esso (divieto, desiderio, saluto,
vocativo).
Esempi dal Corano:
‫ﻙ‬ ‫ﺎ‬‫ﻋﺼ‬ ‫ﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃﹾﻟ ِﻖ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭﹶﺃ‬ [7:117] “e ispirammo a Mūsā: “getta il bastone
tuo!”,
‫ﺮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻙ ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌﺼ‬ ‫ﺏ ِﺑ‬
 ‫ﺿ ِﺮ‬
 ‫ﻰ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﹶﻓﹶﺄ‬ [26:63] “allora ispirammo a Mūsā:
“colpisci con il bastone tuo il mare!”,
604 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

‫ﻢ‬ ‫ﺏ ﹶﺃﻟِﻴ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﺒ ِﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﻚ ِﻣ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺭ ﹶﻗ‬ ‫ﻮ ِﻣ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺃﹶﻧ ِﺬ‬ ‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻗ‬‫ﻮﺣ‬‫ﺎ ﻧ‬‫ﺳ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫[ ِﺇﻧ‬71:1] “in verità
Noi inviammo Nūh al popolo suo: “avverti il popolo tuo prima che giunga loro un
castigo doloroso!”,
‫ﺍﻫِﻴﻢ‬‫ﺑﺮ‬‫ﺎ ِﺇ‬‫ﻩ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻧ‬ [37:104] “e chiamammo lui: “o Ibrāhīm!”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺭ ِﻣ‬‫ﻢ ﺻ‬ ‫ﺘ‬‫ﻢ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬ ‫ﺮِﺛ ﹸﻜ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻭﺍ‬‫ﲔ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ ﹾﻏﺪ‬
 ‫ﺤ‬
ِ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻭﺍ ﻣ‬‫ﺎﺩ‬‫ﺘﻨ‬‫[ ﹶﻓ‬68:21-22] “allora chiamarono
l’un l’altro mattinieri: “uscite di mattina sull’orto vostro, se siete raccoglitori”;
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ ﻧﺎﺩﻯ ﺑﻌﻀﻬﻢ ﺑﻌﻀﹰﺎ ﺣﲔ ﺃﺻﺒﺤﻮﺍ‬: ‫ﲔ‬
‫ﺤ‬ِ ‫ﺼِﺒ‬
 ُ‫ﻭﺍ ﻣ‬‫ﺎﺩ‬‫ﺘﻨ‬‫ﹶﻓ‬
‫ﻘﺒﻠﲔ ﻋﻠﻰ ﲦﺎﺭﻛﻢ‬‫ﻭﺍ ﻣ‬‫ﺎ ِﻛﺮ‬‫ ﺑ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺮِﺛ ﹸﻜ‬ ‫ﺣ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﺍ ﹾﻏﺪُﻭﺍ‬
‫ ﻗﺎﺻﺪﻳﻦ ﻗﻄﻌﻬﺎ‬: ‫ﲔ‬
 ‫ﺎ ِﺭ ِﻣ‬‫ﺻ‬
‫ﲔ‬
 ‫ﺎﹶﻟ ِﻤ‬‫ﺏ ﭐﹾﻟﻌ‬
 ‫ﺭ‬ ‫ﺪ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻢ ﹶﺃ ِﻥ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﺍ‬‫ﻋﻮ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺁ ِﺧﺮ‬‫ﻭ‬ [10:10] “e l'ultima invocazione loro [sarà]:
“la lode appartiene ad Allah, il Signore dei mondi”,
‫ﻢ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺭﺑ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﺍ ﭐﻟﻠﱠ‬‫ﺒﺪ‬‫ﻋ‬ ‫ﺗﻨِﻲ ِﺑ ِﻪ ﹶﺃ ِﻥ ﭐ‬‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ‬‫ﻢ ِﺇﻻﱠ ﻣ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺖ ﹶﻟ‬
 ‫ﺎ ﹸﻗ ﹾﻠ‬‫ﻣ‬ [5:117] “non ho detto a loro
tranne quello avevi ordinato a me [di dire]: “adorate Allah, il Signore mio e il Signore
vostro”.
Si provi a tradurre il versetto [10:2] ponendo attenzione sui diversi usi di ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬:
‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻢ ﹶﻗ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻮﺍ ﹶﺃﻥﱠ ﹶﻟ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻦ ﺁ‬ ‫ﺸ ِﺮ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
 ‫ﺑ‬‫ﻭ‬ ‫ﺱ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻧ ِﺬ ِﺭ ﭐﻟﻨ‬‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ ٍﻞ ِﻣ‬‫ﺭﺟ‬ ‫ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ‬‫ﻴﻨ‬‫ﺣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ‬‫ﺠﺒ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﹶﺃﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻟِﻠﻨ‬
‫ﲔ‬
 ‫ﻣِﺒ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺎ ِﺣ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﻟﺴ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ ِﺇﻥﱠ‬‫ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﭐﹾﻟﻜﹶﺎِﻓﺮ‬ ‫ﺑ ِﻬ‬‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻨ‬‫ﻕ ِﻋ‬ ٍ ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬ِ
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān: ‫ﻓﻀﻞ‬ ‫ ﺳﺎﺑﻘﺔ‬: ‫ﻕ‬
ٍ ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
ِ ‫ﻡ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﹶﻗ‬

56.4 Approfondimenti su “an”

La congiunzione ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬viene spesso usata nel Corano come sinonimo di ‫ ِﺑﹶﺄ ﹾﻥ‬, ‫“ ِﺑﹶﺄ ﱠﻥ‬perché”:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺘﻨ‬‫ﻳ ﹾﻔ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﻣﻨ‬ ‫ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮﺍ ﺁ‬ ‫ﺮﻛﹸﻮﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺘ‬‫ﺱ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺐ ﭐﻟﻨ‬
 ‫ﺴ‬
ِ ‫ﺣ‬ ‫[ ﹶﺃ‬29:2] “forse credono gli uomini
che verranno lasciati [solo] perché dicono: “crediamo” senza che essi verranno messi
alla prova?”,
‫”‪Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna‬‬ ‫‪605‬‬

‫ﻼ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﻳﻘﹸﻮ ﹶﻝ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻲ ﭐﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ‬


‫‪ [40:28] “forse ucciderete un uomo [solo] perché dice: il‬ﹶﺃ‪‬ﺗ ﹾﻘ‪‬ﺘﻠﹸﻮ ﹶﻥ ‪‬ﺭﺟ‪ ‬ﹰ‬
‫‪Signore mio è Allah?”,‬‬
‫ﺲ ‪‬ﻭ‪‬ﺗ ‪‬ﻮﻟﱠﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺟ‪‬ﺎ َﺀﻩ‪ ‬ﭐ َﻷ ‪‬ﻋﻤ‪‬ﻰ‬
‫;”‪ [80:1-2] “si accigliò e si voltò perché venne a lui il cieco‬ﻋ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫‪da safwatu at-tafāsīr:‬‬

‫ﺲ ‪‬ﻭ‪‬ﺗ ‪‬ﻮﻟﱠﻰ ﺃ ﹾﻥ ﺟ‪‬ﺎ َﺀﻩُ ﺍﻷﻋ‪‬ﻤﻰ ‪ :‬ﺃﻱ ﹶﻛﹶﻠ ‪‬ﺢ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻪ ‪‬ﻭ ﹶﻗﻄﱠ‪‬ﺒ ‪‬ﻪ ‪‬ﻭ ﹶﺃ ‪‬ﻋ ‪‬ﺮ ‪‬‬
‫ﺽ ‪‬ﻋ‪‬ﻨ ‪‬ﻪ ﹶﻛﺎ ِﺭﻫﹰﺎ ِﻟﹶﺄ ﹾﻥ ‪‬ﺟﺎ َﺀ ‪‬ﻩ‬ ‫‪‬ﻋ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﺴﹶﺄ ﹸﻝ ‪‬ﻋ ِﻦ ﹸﺃ ‪‬ﻣﻮ ِﺭ ِﺩﻳِﻨ ِﻪ‬
‫ﺍﻷ ‪‬ﻋ ‪‬ﻤﻰ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫‪‬ﺳ‪‬ﺒﺐُ ﺍﻟﱡﻨﺰُﻭ ِﻝ ‪ :‬ﺭ‪ِ ‬ﻭ ‪‬‬
‫ﻱ ﺃﻥ ﺍﻟﻨ‪‬ﱯ ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﱠﻢ ﻛﺎﻥ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺸﻐ‪‬ﻮ ﹰﻻ ﻣﻊ ﺻﻨﺎﺩﻳﺪ ﹸﻗ ‪‬ﺮﻳ‪‬ﺶ‬
‫‪‬ﻳ ‪‬ﺪﻋ‪‬ﻮﻫ‪‬ﻢ ﺇﱃ ﺍﻹﺳﻼ ِﻡ ‪ ,‬ﻭ ﻛﺎﻥ ‪‬ﻳ ﹾﻄ ‪‬ﻤﻊ‪ ‬ﰲ ﺇﺳﻼ ِﻣﻬِﻢ ﺭ‪‬ﺟﺎﺀ ﺃﻥ ﻳﺴﻠﻢ ﺃﺗﺒﺎﻋﻬﻢ ‪ ,‬ﹶﻓ‪‬ﺒ‪‬ﻴﻨ‪‬ﻤﺎ ﺭﺳﻮﻝ‬
‫ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﱠﻢ ‪‬ﻣﺸ‪‬ﺘﻐ ﹲﻞ ِﺑ ‪‬ﻤ ‪‬ﻦ ﻋِﻨ ‪‬ﺪﻩ‪ ‬ﻣِﻦ ﻭ‪‬ﺟﻮ ِﻩ ﹸﻗ ‪‬ﺮﻳ‪‬ﺶ ‪ ,‬ﺟﺎ َﺀ ﺇﻟ‪‬ﻴ ِﻪ )) ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑِﻦ ﺃﹸﻡ‬
‫ﷲ ‪ ,‬ﻭ ﹶﻛ ‪‬ﺮ ‪‬ﺭ ﺫﻟﻚ ﻭ ﻫﻮ ﻻ‬ ‫ﻚﺍ ُ‬
‫ﷲ ‪‬ﻋﱢﻠ ‪‬ﻤﻨِﻲ ِﻣﻤ‪‬ﺎ ﻋﻠﱠﻤ ‪‬‬
‫ﻣ‪‬ﻜﺘﻮﻡ (( ﻭ ﻫ‪ ‬ﻮ ﺃﻋ‪‬ﻤﻰ ‪ ,‬ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ ﻳﺎ ﺭﺳﻮ ﹶﻝ ﺍ ِ‬
‫ﲔ ‪,‬ﹶﻓ ﹶﻜ ِﺮ ‪‬ﻩ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﻠﱠﻪ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﱠﻢ‬ ‫ﷲ ﻣﺸﻐﻮ ﹲﻝ ‪‬ﻣ ‪‬ﻊ ‪‬ﻫﺆ‪‬ﻻ ِﺀ ﺍﳌﺸﺮﻛ ‪‬‬ ‫‪‬ﻳ ‪‬ﻌﹶﻠﻢ‪ ‬ﺃ ﱠﻥ ﺭﺳﻮ ﹶﻝ ﺍ ِ‬
‫ﺴ ِﻪ ‪ :‬ﻳﻘﹸﻮ ﹸﻝ ﻫﺆﻻ ِﺀ ِﺇﻧ‪‬ﻤﺎ ﹶﺃﺗ‪‬ﺒﺎﻋﻪ ﺍﻟﻌﻤﻴﺎﻥ ‪‬ﻭ‬
‫ﻗﻄﻌ ‪‬ﻪ ِﻟﻜﹶﻼ ِﻣ ِﻪ ‪ ,‬ﻭ ﻋﺒﺲ ﻭ ﺃﻋﺮﺽ ﻋﻨﻪ ﻭ ﻗﺎﻝ ﰲ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ِ‬
‫ﺲ ‪‬ﻭ‪‬ﺗ ‪‬ﻮﻟﱠﻰ ﺃ ﹾﻥ ﺟ‪‬ﺎ َﺀﻩُ‬
‫ﷲ ‪‬ﻋ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﺲ ‪‬ﻭﺟ‪‬ﻬﻪ ‪‬ﻭ ﹶﺃ ﹾﻗ‪‬ﺒ ﹶﻞ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻘﻮ ِﻡ ‪‬ﻳ ﹶﻜﻠﱢ ‪‬ﻤ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﻓﹶﺄ‪‬ﻧ ‪‬ﺰ ﹶﻝ ﺍ ُ‬
‫ﺍﻟﺴ‪‬ﻔﻠﺔ ﻭ ﺍﻟﻌﺒﻴﺪ ‪ ,‬ﹶﻓ ‪‬ﻌ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﺍﻷﻋ‪‬ﻤﻰ ﺍﻵﻳﺎﺕ ‪.‬‬
‫‪A volte‬‬ ‫‪ :‬ﺧﻮ‪‬ﻓﹰﺎ ﹶﺃ ﹾﻥ = ”‪ significa anche “per paura che‬ﹶﺃ ﹾﻥ‬
‫‪ [4:6] “e non mangiate essi [i beni degli orfani] a‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ﹾﺄﻛﹸﻠﹸﻮﻫ‪‬ﺎ ِﺇ ‪‬ﺳﺮ‪‬ﺍﻓﹰﺎ ‪‬ﻭِﺑﺪ‪‬ﺍﺭ‪‬ﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﻳ ﹾﻜ‪‬ﺒﺮ‪‬ﻭﺍ‬
‫;”‪spreco e di fretta, per paura che [gli orfani] crescano‬‬
‫‪da safwatu-t-tafāsīr:‬‬
‫ﲔ‬ ‫‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ﹾﺄ ﹸﻛﻠﹸﻮﻫ‪‬ﺎ ِﺇ ‪‬ﺳﺮ‪‬ﺍﻓﹰﺎ ‪‬ﻭِﺑﺪ‪‬ﺍﺭًﺍ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﻳ ﹾﻜ‪‬ﺒﺮُﻭﺍ ‪ :‬ﺃﻱ ﻻ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﺴﺮِﻋﻮﺍ ﰲ ﺇﻧ‪‬ﻔﺎﻗِﻬﺎ ‪‬ﻭ ‪‬ﺗ‪‬ﺒﺬﱡﺭِﻫﺎ ﻗﹶﺎِﺋِﻠ ‪‬‬
‫ﺸ‪‬ﺘﻬِﻲ ﹶﻗ‪‬ﺒ ﹶﻞ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻳ‪‬ﻜ ‪‬ﱪ ﺍﻟﻴﺘﺎﻣﻰ ﹶﻓ‪‬ﻴ‪‬ﻨ‪‬ﺘ ِﺰﻋ‪‬ﻮﻫﺎ ﻣِﻦ ﹶﺃ‪‬ﻳﺪِﻳﻨﺎ‬
‫ﻧ‪‬ﻨ ِﻔﻖ‪ ‬ﻛﹶﻤﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫‪In alcuni versetti‬‬ ‫ﹶﺃ ﱠﻻ ‪ viene usata al posto di‬ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻼ ‪e di‬‬
‫‪ :‬ﻟِﺌ ﱠ‬
606 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬ‬ ‫ﻨ ﹰﺔ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻢ ﹶﺃ ِﻛ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ ِﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [6:25] “e abbiamo messo sui cuori loro dei veli

affinché non capiscano” (dove l’espressione ‫ﻩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬ‬ ‫ﻩ = ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬ‬ ‫ﻼ‬
‫;) ﻟِﺌ ﱠ‬
da safwatu-t-tafāsīr:
‫ﺁﻥ‬‫ﻢ ﻟﺌﻼ ﻳﻔﻘﻬﻮﺍ ﺍﻟﻘﺮ‬ ‫ ﺃﻱ ﺟﻌﻠﻨﺎ ﻋﻠﻰ ﻗﻠﻮ‬: ‫ﻳ ﹾﻔ ﹶﻘﻬُﻮ ُﻩ‬ ‫ﻨ ﹰﺔ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻢ ﹶﺃ ِﻛ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮِﺑ ِﻬ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹾﻠﻨ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎِﺋﻤ‬‫ﻢ ﻧ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺎ‬‫ﺎﺗ‬‫ﺑﻴ‬ ‫ﺎ‬‫ﺳﻨ‬ ‫ﺑ ﹾﺄ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﻯ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻫﻞﹸ ﭐﹾﻟ ﹸﻘﺮ‬ ‫ﻦ ﹶﺃ‬ ‫[ ﹶﺃﹶﻓﹶﺄ ِﻣ‬7:97] “allora forse sono al sicuro
gli abitanti dei villaggi [del fatto] che non venga a loro il castigo Nostro di notte
mentre loro sono dormienti?” (dove ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ = ‫ﻢ‬ ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬ ‫;) ﹶﺃﻻﱠ‬
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻢ ﻋﺬﺍﺑﻨﺎ‬ ‫ ﻳﱰﻝ‬: ‫ﺎ‬‫ﺑ ﹾﺄ ُﺳﻨ‬ ‫ﻢ‬ ُ‫ﻴﻬ‬‫ﻳ ﹾﺄِﺗ‬
‫ ﻭﻗﺖ ﺑﻴﺎﺕ ﺃﻱ ﻟﻴ ﹰ‬: ‫ﺎﺗًﺎ‬‫ﺑﻴ‬
‫ﻼ‬
‫ﺽ ِﺇﻻﱠ ﺑِﺈ ﹾﺫِﻧ ِﻪ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﭐ َﻷ‬ ‫ﻊ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬ ‫ﺎ َﺀ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﺴﻤ‬
 ‫ ﭐﻟ‬‫ﺴﻚ‬
ِ ‫ﻤ‬ ‫ﻭﻳ‬ [22:65] “ed [Egli] mantiene il cielo
affinché [esso] non si abbatta sulla terra, tranne che con il permesso Suo”
(‫ﻊ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬ ‫ﻊ = ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺗ ﹶﻘ‬ ‫ﻼ‬
‫) ﻟِﺌ ﱠ‬,
‫ﻤﻮﻧِﻲ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺑﻜﹸ‬‫ﺭ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻲ‬‫ﺮﺑ‬ ‫ﺕ ِﺑ‬
 ‫ﻋ ﹾﺬ‬ ‫ﻲ‬‫ﻭِﺇﻧ‬ [44:20] “e invero io mi rifugio nel Signore mio

e il Signore vostro affinché non lapidiate me” ( ‫ﻮﻧِﻲ‬‫ﻤ‬‫ﺮﺟ‬


 ‫ﺗ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻥ‬ = ‫ﻮﻧِﻲ‬‫ﻤ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻼ‬
‫) ﻟِﺌ ﱠ‬,
‫ﻢ‬ ‫ﺪ ِﺑ ﹸﻜ‬ ‫ﺗﻤِﻴ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﺭﻭ‬ ‫ﺽ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ ﻓِﻲ ﭐ َﻷ‬ [16:15] “ed [Egli] ha gettato nella terra le
montagne affinché [esse] non barcollino con voi” ( ‫ﺪ‬  ‫ﺗﻤِﻴ‬ ‫ﺪ = ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺗﻤِﻴ‬ ‫ﻼ‬
‫) ﻟِﺌ ﱠ‬.
Infine ‫ﻥ‬
‫ ﹶﺃ ﹾ‬viene usata come sinonimo di ‫ﻭﻝﹲ‬ ‫ﺆ‬ ‫ ُﻣ‬‫ﺪﺭ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻣ‬ :
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻮﻣ‬‫ﺗﺼ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹾﻥ‬ [2:184] “ma che digiuniate è meglio per voi” (dove ‫ﻮﺍ‬‫ﻮﻣ‬‫ﺗﺼ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹾﻥ‬
è in funzione di masdar e ha lo stesso significato = ‫ﻢ‬
 ‫ﻜﹸ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺻ‬
 ),
‫ﻯ‬‫ﺘ ﹾﻘﻮ‬‫ ﻟِﻠ‬‫ﺮﺏ‬ ‫ﻌﻔﹸﻮﹾﺍ ﹶﺃ ﹾﻗ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻭﺃﹶﻥ‬ [2:237] “e che rinunciate è più vicino al timore [di Allah]”
(dove ‫ﻌﻔﹸﻮﺍ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻥ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾ‬è uguale nel significato a ‫ﻢ‬ ‫ﻛﹸ‬‫ﻋ ﹾﻔﻮ‬ ).
Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna” 607

56.5 I diversi usi di “inna”

È molto comune a ‫ﻥ‬


‫ ﺇِ ﱠ‬precedere il pronome personale suffisso della terza persona singolare
‫ ُﻩ‬. In questo caso tale pronome viene chiamato ‫ﺼ ِﺔ‬
 ‫ﺿ ِﻤﲑُ ﺍﻟ ِﻘ‬
 “il pronome del racconto”,
detto alternativamente ‫ﺸﹶﺄ ِﻥ‬
 ‫ﺿ ِﻤﲑُ ﺍﻟ‬
 (taciuto nella traduzione italiana). Esso rappresenta
in anticipo l’intera frase seguente, e inoltre impedisce a ‫ِﺇﻥﱠ‬ di introdurre il soggetto in

accusativo rendendo così indipendente da ‫ ِﺇﻥﱠ‬la proposizione nominale.


Esempi dal Corano:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬‫ ﹾﻔِﻠﺢ‬‫ﻪ ﹶﻻ ﻳ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬6:21] “in verità non prospereranno gli ingiusti”,
‫ﻢ‬ ‫ﺤﻜِﻴ‬
 ‫ﺰ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﺰِﻳ‬ ‫ﻪ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﺎ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﻪ ﹶﺃﻧ‬ ‫ﻰ ِﺇﻧ‬‫ﻮﺳ‬‫ﺎ ﻣ‬‫[ ﻳ‬27:9] “o Mūsā! Invero Io sono Allah, il Possente,
il Saggio”,
‫ﲔ‬
 ‫ﺴِﻨ‬
ِ‫ﺤ‬ ‫ﺮ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻊ ﹶﺃ‬ ‫ﻳﻀِﻴ‬ ‫ﻪ ﹶﻻ‬ ‫ﺮ ﹶﻓِﺈﻥﱠ ﭐﻟﻠﱠ‬ ‫ﺼِﺒ‬
 ‫ﻳ‬‫ﻭ‬ ‫ﺘ ِﻖ‬‫ﻳ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫[ ِﺇﻧ‬12:90] “invero chi teme [Allah] e
pazienta, allora certamente Allah non spreca la ricompensa dei benefattori”.

Inoltre ‫ ِﺇﻥﱠ‬appare con altri verbi (introducendo un discorso simile a quello diretto) dove la

‫ ﹶﻟـ‬introduce il predicato della frase subordinata:


‫ﺳﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻢ ﹶﻟ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﺎ ِﺇﹶﻟ‬‫ ِﺇﻧ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ [36:16] “il Signore nostro sa che noi a voi siamo inviati”
(dove ‫ﻥ‬ ‫ﺳﻠﹸﻮ ﹶ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣ‬ è il predicato della frase nominale subordinata alla frase principale che è
‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﺑﻨ‬‫ﺭ‬ ),
 ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮﺳُﻮﹸﻟ ُﻪ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
‫ ِﺇﻥﱠ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬  ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬‫ﻌﹶﻠﻢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﻭﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺮﺳُﻮ ﹸﻝ ﭐﻟ ﱠﻠ ِﻪ‬ ‫ﻚ ﹶﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬‫ﻬﺪ‬ ‫ﺸ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺎِﻓﻘﹸﻮ ﹶﻥ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‬‫ﻨ‬‫ﻙ ﭐﹾﻟﻤ‬ ‫ﺎ َﺀ‬‫ِﺇﺫﹶﺍ ﺟ‬
‫ﲔ ﹶﻟﻜﹶﺎ ِﺫﺑُﻮ ﹶﻥ‬
 ‫ﺎِﻓ ِﻘ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﭐﹾﻟ‬
[63:1] “quando sono venuti a te gli ipocriti, hanno detto: testimoniamo che tu sei il
Messaggero di Allah, e Allah sa che tu sei il Messaggero Suo; e Allah testimonia che
gli ipocriti sono dei bugiardi” (i predicati delle frasi subordinate introdotti dalla lām sono
in grassetto);
608 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

‫( ِﺇﻥﱠ‬al posto di ‫ ) ﹶﺃﻥﱠ‬è presente anche dopo i verbi del significato “giurare” e dopo il verbo
‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬:
‫ﺣ ﱟﻖ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ‬ ‫ﻚ‬ ِ ‫ﻧ‬‫ ِﺇ‬‫ﺴﻢ‬ِ ‫“ ﺃﹸ ﹾﻗ‬giuro che tu sei nel vero”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﺎ ﹶﻻ‬‫ﻦ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ﻣ‬ ‫ ِﻣ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﻢ ِﺇﻧ‬ ‫ﻢ ﹶﺃﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃﹶﻟ‬12:96] “disse: forse non avevo detto a
voi che io sò da Allah ciò che non sapete?”.

56.6 La “in” come forma più leggera di “inna”

La ‫ ِﺇﻥﱠ‬ha anche la sua forma più debole: ‫ِﺇ ﹾﻥ‬ ”invero” ‫ﺨﻔﱠ ﹶﻔ ﹸﺔ‬
 ‫ِﺇ ﹾﻥ ﺍﹾﻟﻤ‬ (spesso anche ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬non
viene tradotta). Si noti che ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬svolge anche il ruolo della negazione “non” (sinonimo

di ‫ﺎ‬‫) ﻣ‬.

Dato che ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬possiede questi due significati, quando è presente nella frase come forma più
debole di ‫ ِﺇﻥﱠ‬, viene seguita da ‫ﹶﻟـ‬ (chiamata ِ‫ﻼﻡُ ﺍﻟﻔﹶﺎ ِﺭﻗﹶﺔ‬
‫)ﺍﻟ ﹶ‬, che viene adoperata per

distinguere ‫ﺨﻔﱠ ﹶﻔ ﹸﺔ‬


 ‫ﺍﹾﻟﻤ‬‫ ِﺇ ﹾﻥ‬dalla ‫ ِﺇ ﹾﻥ‬della negazione ( ‫ﺎﻓِﻴ ﹸﺔ‬‫ ;) ِﺇ ﹾﻥ ﺍﻟﻨ‬ad esempio:
‫ﲔ‬
ٍ ‫ﻉ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺣ‬
 ‫ﺘﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹲﺔ ﹶﻟ ﹸﻜ‬‫ﺘ‬‫ ِﻓ‬‫ﻌﻠﱠﻪ‬ ‫ﺩﺭِﻱ ﹶﻟ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ ﹶﺃ‬ [21:111] “e non sò, forse esso è una
tentazione per voi e un godimento fino a un termine”,
‫ﲔ‬
 ‫ﻢ ﹶﻟﻔﹶﺎ ِﺳ ِﻘ‬ ‫ﺮﻫ‬ ‫ﺎ ﹶﺃ ﹾﻛﹶﺜ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ [7:102] “ma abbiamo trovato la maggior parte di loro
perversi”,
‫ﺎﺣِﺮﺍ ِﻥ‬‫[ ِﺇ ﹾﻥ ﻫﺬﹶﺍ ِﻥ ﹶﻟﺴ‬20:63] “invero questi [due] sono dei [due] maghi”,
‫ﺮﺩِﻳ ِﻦ‬ ‫ﺘ‬‫ﺕ ﹶﻟ‬
 ‫ﺪ‬ ‫ﺗﭑﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺇ ﹾﻥ ِﻛ‬ [37:56] “per Allah! Invero stavi per rovinarmi!”,
‫ﺒﺪِﻱ ِﺑ ِﻪ‬‫ﺘ‬‫ﺕ ﹶﻟ‬
 ‫ﺩ‬ ‫[ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹶﺎ‬28:10] “invero stava per palesare essa [Mūsā era suo figlio]”.
Come esercizio di lettura si propone il tafsīr del versetto citato già in questo capitolo:
Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna” 609

da safwatu-t-tafāsīr:
‫ﺭﺍ ِﺳﻴﺎﺕ ِﻟﺌﻼ‬ ‫ﺐ ِﻓﻴﻬﺎ ﺟﺒﺎ ﹰﻻ ﹶﺛﻮﺍِﺑﺖ‬  ‫ﻧ‬ ‫ ﺃﻱ‬: ‫ﻢ‬ ‫ﺪ ِﺑ ﹸﻜ‬ ‫ﺗﻤِﻴ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﺍ ِﺳ‬‫ﺭﻭ‬ ‫ﺽ‬
 ‫ﺼ‬ ِ ‫ﺭ‬ ‫ﻭﹶﺃﹾﻟﻘﹶﻰ ﻓِﻲ ﺍ َﻷ‬
‫ﻖ‬ ‫ﺨﹶﻠ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﺽ ﻛﺎﻧﺖ ﻛﺮ ﹰﺓ ﺧﻔﻴﻔ ﹰﺔ ﻗﺒﻞ ﺃﻥ‬  ‫ ﺇﻥ ﺍﻷﺭ‬: ‫ ﻗﺎﻝ ﺃﺑﻮ ﺍﻟﺴﻌﻮﺩ‬. ‫ﻀ ﹶﻄ ِﺮﺏ ﺑﻜﻢ ﻭ ِﹶﲤﻴﻞ‬  ‫ﺗ‬
‫ﺖ ﺍﳉﺒﺎﻝ‬ ِ ‫ﻠﻘ‬‫ﺮﻙ ﻛﺎﻷﻓﻼﻙ ﺑﺄﺩﱏ ﺳﺒﺐ ﻓﻠﻤﺎ ﺧ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ ‫ ﻭ ﻛﺎﻥ ﻣِﻦ ﺣﻘﻬﺎ ﺃﻥ‬, ‫ﻓﻴﻬﺎ ﺍﳉﺒﺎ ﹸﻝ‬
‫ﺗﻮﺟﻬﺖ ﺑﺜﻘﻠﻬﺎ ﳓﻮ ﺍﳌﺮﻛﺰ ﻓﺼﺎﺭﺕ ﻛﺎﻷﻭﺗﺎﺩ ﳍﺎ‬

56.7 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato

‫ﻦ‬ ‫ﻭﹶﺛ‬ ‫ﻭﺛﺎ ﹲﻥ‬ ‫ﹶﺃ‬ “idolo”


“completamento;
adempimento” (masdar del
‫ِﺇﻳ ﹶﻔﺎ ٌﺀ‬ _
verbo della
4ª forma ‫ﻭﻓﹶﻰ‬ ‫) ﹶﺃ‬
( ‫ﺭ‬‫ﺼﺪ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺻ‬
 _ “provenire, derivare;
avvenire, accadere”
“tirchieria, spilorceria”
‫ﻒ‬
 ‫ﺗ ﹾﻄ ِﻔﻴ‬ _ (masdar del verbo della 2ª
forma ‫ﻒ‬
 ‫) ﹶﻃﻔﱠ‬
“ribasso”
‫ﺲ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺑ‬ _
(masdar del verbo ‫ﺲ‬
 ‫ﺨ‬
 ‫ﺑ‬ )
‫ﺮ‬ ‫ﻧ ﹶﻜ‬‫ﹶﺃ‬ _ (4ª forma) “disconoscere,
rinnegare”
(4ª forma) “applicare
‫ﻖ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﻃﹶﻠ‬ _ (un’espressione)” anche in
altri contesti: “liberare;
emettere; ripudiare”
(6ª forma) “intrigare,
‫ﺰ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﺎ‬‫ﺗﻐ‬ _
ammiccare l’uno all’altro”
vedere il versetto [83:30]
610 Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna”

( ‫ﺼﺪ‬
ِ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﹶﻗ‬ _ “intendere, cercar di dire;
sottintendere”
‫ﻭ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺑ‬ _
“deserto”
“istigare al male; seminare
( ‫ﺰﻍﹸ‬ ‫ﻨ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﻍ‬
‫ﺰ ﹶ‬ ‫ﻧ‬ _ discordia
(‫ﻦ‬
 ‫ﻴ‬‫ﺑ‬ tra)”
‫ﺩ‬ ‫ﺍ‬‫ِﻣﺪ‬ _
“inchiostro”

( ‫ﻨ ﹶﻔﺪ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺪ‬ ‫ﻧ ِﻔ‬ _ “essere esaurito,


consumato”
( ‫ﻭ‬‫ﻐﺪ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺍ‬‫ﹶﻏﺪ‬ _ “partire di mattina;venire
di mattina”
‫ﺭ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﹶﻛ‬ _
2ª forma “ripetere”
4ª forma “volgersi”
‫ﺒ ﹶﻞ‬‫ﹶﺃ ﹾﻗ‬ _
( ‫“ ﻋﻠﻰ‬verso”)

( ‫ﻌِﺒﺲ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﺲ‬


 ‫ﺒ‬‫ﻋ‬ _
“accigliarsi”

‫ﺪ‬ ‫ﻨﺪِﻳ‬‫ﺻ‬
ِ ‫ﺪ‬ ‫ﻨﺎﺩِﻳ‬‫ﺻ‬ “capo, notabile”
“occupato, impegnato
‫ﻮ ﹲﻝ‬‫ﺸﻐ‬
 ‫ﻣ‬ _
(‫ ﺑِـ‬in ); non libero”

“occupato, dedicato ( ‫ﺑِـ‬


‫ﺘ ِﻐ ﹲﻞ‬‫ﺸ‬
 ‫ﻣ‬ _
a )” participio presente del
verbo ‫ﻞ‬
‫ﻐ ﹶ‬ ‫ﺘ‬‫ﺷ‬ ‫ ِﺍ‬della 8ª forma
“sperpero”
‫ﺭ‬ ‫ﺒﺬﱡ‬‫ﺗ‬ _ (masdar della 5ª forma del
verbo ‫ﺭ‬
 ‫ﺒﺬﱠ‬‫ﺗ‬ )
‫ﺍ‬‫ﺍﺭ‬‫ِﺑﺪ‬ _
“in fretta”

( ‫ﻢ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﻳ‬ ) ‫ﻢ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﺭ‬ _


“lapidare”
Capitolo 56: Diversi usi di “an” e “inna” 611

“condotto”
‫ﺮ‬ ‫ﻀ‬
‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ _ (participio passato del verbo
della 4ª forma ‫ﺮ‬
‫ﻀ‬ ‫ﺣ‬ ‫) ﹶﺃ‬
( ‫ﺐ‬‫ﻨﺼ‬‫ﻳ‬ ) ‫ﺐ‬
 ‫ﺼ‬
 ‫ﻧ‬ _
“innalzare, erigere”

‫ﺖ‬
 ‫ﺛﹶﺎِﺑ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻮِﺍﺑ‬ ‫ﹶﺛ‬ “stabile, fisso, saldo”

‫ﺕ‬
 ‫ﻴﺎ‬‫ﺭﺍ ِﺳ‬
‫ﺱ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺭ‬ “montagne”
(anche ‫ﺱ‬ٍ ‫ﺍ‬‫ﺭﻭ‬ )
(8ª forma) “essere in
trambusto; oscillare”
‫ﺏ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺿ ﹶﻄ‬
 ‫ِﺍ‬ _
(radice:
‫ ﺏ‬/ ‫ ﺭ‬/ ‫)ﺽ‬
‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﹸﻛ‬ _
“globo, sfera; palla”

‫ﻒ‬
 ‫ﺧﻔﻴ‬ _
“leggero”
“corpo celeste, astro,
‫ﻚ‬
 ‫ﹶﻓﹶﻠ‬ ‫ﻙ‬ ‫ﹶﺃ ﹾﻓﻼ‬ stella; orbita (di un astro)
come nel versetto [21:33]”
(5ª forma) “voltarsi,
‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﺗ‬ _ dirigersi
( ‫ ِﺇﻟﹶﻰ‬/ ‫ﻮ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻧ‬ verso)”

‫ِﺛ ﹾﻘ ﹲﻞ‬ ‫ﹶﺃﹾﺛﻘﹶﺎ ﹲﻝ‬ “peso; carico”

‫ﺮ ﹶﻛﺰ‬ ‫ﻣ‬ _
“luogo; posto”

‫ﺪ‬ ‫ﺗ‬‫ﻭ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﺗ‬ ‫ﹶﺃ‬ “piolo, paletto; palo”


Tab. 56.1
612 Capitolo 57: Argomenti misti

Capitolo 57

ARGOMENTI MISTI

57.1 Note finali


In questo capitolo finale di studio sono elencate alcune note che riguardano vari argomenti
della grammatica araba.

Nota 1
La riflessività del verbo viene espressa in vari modi:
a) tramite il verbo della 5ª forma: ‫ﻞ‬
‫ﺴﹶ‬
 ‫ﻐ‬ ‫ﺗ‬ “lavarsi”;
b) tramite i sostantivi come ‫ﺲ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ “anima” , ‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﻋ‬ “occhio” e ‫ﻪ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ “viso” , ‫ﺡ‬
 ‫ﻭ‬‫“ ﺭ‬spirito”,
che seguono subito dopo il verbo; a questi sostantivi viene attaccato il pronome suffisso
(che risulta in stato costrutto con tale sostantivo); esempi:
‫ﺴﻪ‬
 ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﺘ ﹶﻞ‬‫“ ﹶﻗ‬ha ucciso se stesso [si è ucciso]”,
‫ﻭﺣِﻲ‬‫ﺖ ﺭ‬  ‫ﻫﹶﻠ ﹾﻜ‬ ‫“ ﹶﺃ‬ho distrutto lo spirito mio [mi sono distrutto]”.
Esempi dal Corano:
‫ﻲ ِﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﺟ ِﻬ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺖ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ﺳﹶﻠ‬ ‫[ ﹶﺃ‬3:20] “ho sottomesso il volto mio ad Allah”,
‫ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ‬ ‫ﻤﺖ‬ ‫ﻧﻲ ﹶﻇﹶﻠ‬‫ﺏ ِﺇ‬  ‫ﺭ‬ ‫ﺖ‬ ‫[ ﻗﹶﺎﹶﻟ‬27:44] “disse: o Signore mio! Invero io ho fatto torto a
me stessa”;
Capitolo 57: Argomenti misti 613

c) tramite il pronome personale suffisso attaccato al verbo (questo riguarda solamente i


verbi chiamati ‫ﺏ‬
ِ ‫ﺍﹾﻟ ﹸﻘﻠﹸﻮ‬ ‫ﺎ ﹸﻝ‬‫ ;) ﹶﺃ ﹾﻓﻌ‬esempi:
‫ﺍ‬‫ﻤﺮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﺼﺮ‬
ِ ‫ﻋ‬ ‫ﺭﺍﻧِﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﺎ ِﺇﻧ‬‫ﻫﻤ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﺣ‬ ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﺃ‬12:36] “disse uno di loro: invero io ho visto me
[nel sogno] che spremo vino”,
‫ﺎﺑﹰﺎ‬‫ﺼ‬‫ ﻣ‬‫ﺎﹶﻟﻪ‬‫“ ﺧ‬ha immaginato se stesso colpito”.
Nota 2
Nella lingua araba antica erano presenti frasi prive della congiunzione che introduce la
frase subordinata; tale congiunzione veniva omessa soprattutto dopo verbi (nella frase
principale) che riportano al significato di ordine, di giuramento o di volere; esempi:
‫ﺠ ِﻦ‬ ‫ﺴ‬  ‫ﻦ ﭐﻟ‬ ‫ﺝ ِﻣ‬  ‫ﺮ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻢ ﹶﻻ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻭ ﹶﺃ ﹾﻗ‬ “e giurò di non uscire dalla prigione”,
‫ﻪ‬ ‫ﻧ‬‫ﻭ‬‫ﺒﺮ‬‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻭﺍ‬‫“ ﺃﹶﺭﺍﺩ‬volevano seppellire lui”,
‫ﺎ ِﻫﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟﺠ‬‫ﻳﻬ‬‫ ﹶﺃ‬‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﻭﻧ‬‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﺮ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫[ ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃﹶﻓ‬39:64] “di’: forse allora altri che Allah
ordinate a me di adorare, o ignoranti?”,
‫ﺍﻫﺎ‬‫ﻐﺪ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬ ‫ﻨﺎ‬‫ﺪﻣِﻴﻬﺎ ِﺇﹶﻟﻴ‬ ‫ﻭ ﹶﻗ‬ ‫ﺟ ﹰﺔ‬ ‫ﺎ‬‫ﺩﺟ‬ ‫ﺎ‬‫ﺷﻮِﻱ ﹶﻟﻨ‬ ‫ﻭ ﭐ‬ “e arrostisci per noi una gallina, e servi essa
a noi [affinché] mangiamo al pranzo essa”.
E’ possibile trovare frasi subordinate senza congiunzione nella lingua moderna:
‫ﺮﺃﹸ‬ ‫ﻳ ﹾﻘ‬ ‫ﻌ ِﺮﻑ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺟ ﹸﻞ ﻻ‬ ‫“ ﻫﺬﺍ ﭐﻟﺮ‬questo uomo non sa leggere”,
‫ﺖ‬
ٍ ‫ﻭ ﹾﻗ‬ ‫ ﻓِﻲ ﹸﻛﻞﱢ‬‫ﻌﺐ‬ ‫ﻳ ﹾﻠ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻳﺮِﻳ‬ ‫ﺑﻨِﻲ‬‫ “ ِﺇ‬mio figlio vuole giocare in ogni momento”,
‫ﺟﺘِﻲ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺯ‬ ‫ﺺ‬ ِ ‫ﺤ‬  ‫ﻙ ِﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﻮ‬‫ﺩﻋ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫“ ِﺟﹾﺌﺖ‬sono venuto a chiamare te per una visita medica alla
moglie mia”.
Nota 3
La vocale breve [i] della seconda persona femminile singolare del verbo in ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬a volte
può diventare [ī] lunga ِquando precede il pronome suffisso:
‫ﺮﺗِﻴ ِﻪ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﹶﻛ‬ ‫ﺮِﺗ ِﻪ‬ ‫ﺴ‬
(dalla forma più comune:  ‫“ ﹶﻛ‬hai rotto esso”); si ricordi che in questo
esempio il pronome suffisso ‫ﻩ‬ ha la forma ‫ ِﻩ‬per assonanza con l’ultima vocale del verbo

‫ﺕ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ ﹶﻛ‬.
614 Capitolo 57: Argomenti misti

Si possono trovare anche le forme contratte come nel caso del verbo ‫ﻲ‬‫ﻭﻧ‬‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ nella sūra
[39:64] :
‫ﺎ ِﻫﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﭐﹾﻟﺠ‬‫ﻳﻬ‬‫ ﹶﺃ‬‫ﺪ‬‫ﻋﺒ‬ ‫ﻲ ﹶﺃ‬‫ﻭﻧ‬‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ ‫ﺮ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﻐ‬ ‫ﹸﻗ ﹾﻞ ﹶﺃﹶﻓ‬ “di’: forse allora altri che Allah ordinate a

me di adorare, o ignoranti?”(dove la forma ‫ﻲ‬‫ﻭﻧ‬‫ﺮ‬‫ﺗ ﹾﺄﻣ‬ = ‫ﻧﻨِﻲ‬‫ﻭ‬‫ﻣﺮ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ),


e anche nei versetti [12:11] (dove ‫ﻨﺎ‬‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ = ‫ﺎ‬‫ﻨﻨ‬‫ﻣ‬ ‫ﺗ ﹾﺄ‬ ) e [18:95] (dove ‫ﻨﻨِﻲ‬‫ﻣ ﱠﻜ‬ = ‫ﻣ ﱠﻜِّﻨﻲ‬ ).
Nota 4
Alcuni pronomi suffissi possiedono delle forme più arcaiche, presenti soprattutto nel
Corano, come
‫ﻱ‬
ِ , ‫ﻲ‬ ‫ِﻧ‬ ( al posto di ‫ﻱ‬
ِ
‫) ﻧِﻲ‬. ,

In questo caso, spesso ai pronomi ‫ﻱ‬  ِ e ‫ﻲ‬ ‫ ِﻧ‬viene aggiunta la lettera ‫ ﻩ‬, ad esempio:
‫ﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺎِﺑ‬‫( ِﻛﺘ‬equivalente in significato alla forma: ‫ﺎِﺑﻲ‬‫ ;) ِﻛﺘ‬questo accade quando il versetto
finisce con la parola accompagnata da uno di questi pronomi arcaici:
‫ﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺎِﺑ‬‫[ ِﻛﺘ‬69:19] “il libro mio”.
Si osservi il seguente schema:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬ ‫ﻣ‬ + ‫ﻱ‬ِ → ‫ﻲ‬ ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬  ‫( ﻣ‬nominativo), ‫ﲔ‬  ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ ﻣ‬+ ‫ﻱ‬
ِ → ‫ﻲ‬ ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫( ﻣ‬genitivo, accusativo):
‫ﻲ‬ ‫ﺼ ِﺮ ِﺧ‬
 ‫ﻢ ِﺑﻤ‬ ‫ﺘ‬‫ﺎ ﺃﹶﻧ‬‫ﻭﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺼ ِﺮ ِﺧﻜﹸ‬
 ‫ﻧ ﹾﺎ ِﺑﻤ‬‫ﻣﺎ ﹶﺃ‬ [14:22] “non sono io soccorritore vostro, né siete
voi soccorritori miei”.

Nota 5
Quando le parole sono seguite da pausa, o alla fine di un versetto, non viene generalmente
pronunciata:
a) la vocale breve finale:
‫ﲔ‬ ‫ﺘ ِﻘ‬‫ﻯ ِﻟ ﹾﻠﻤ‬‫ﻫﺪ‬ [2:1] la cui ultima parola suona “muttaqīn” e non “muttaqīna”.
‫ﻢ‬ ‫ﺤﻜِﻴ‬  ‫ﻢ ﭐﹾﻟ‬ ‫ﻌﻠِﻴ‬ ‫ﺖ ﭐﹾﻟ‬
 ‫ﻧ‬‫ﻚ ﹶﺃ‬
 ‫ﻧ‬‫[ ِﺇ‬2:32] la cui ultima parola suona “hakīm” e non “hakīmu”.
b) il tanwīn come –un , –in, –an:
‫ﻢ‬ ‫ﻋﻈِﻴ‬ ‫ﺏ‬
 ‫ﻋﺬﹶﺍ‬ [2:7] la cui ultima parola suona “ ‘azīm” e non “ ‘azīmun”.
Capitolo 57: Argomenti misti 615

‫ﲔ‬
ٍ ‫ﻉ ِﺇﻟﹶﻰ ِﺣ‬
 ‫ﺎ‬‫ﻣﺘ‬ ‫ﻭ‬ [2:36] la cui ultima parola suona “hīn” e non “hīnin”.

c) la ta marbūta:
‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫ﺗ ﹾﺬ ِﻛ‬ ‫ﺎ‬‫ﻧﻬ‬‫[ ﹶﻛﻼﱠ ِﺇ‬80:11] la cui ultima parola suona “tadhkira” e non “tadhkiratun”.

Nota 6

La frase nominale può essere riassunta dal seguente schema in Tabella 57.1.
TIPI DI FRASE NOMINALE
‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﹶﻏﻔﹸﻮ‬ ‫ﺍﻟﱠﻠ‬ quando composta da soli nomi;
ad esempio: sostantivo + aggettivo
‫ﻢ‬ ‫ﺭﺣِﻴ‬ ‫ﺭ‬ ‫ﻪ ﹶﻏﻔﹸﻮ‬ ‫ِﺇﻥﱠ ﺍﻟﻠﱠ‬ quando introdotta da ‫ﹶﺎ‬‫ﺍ‬‫ﺧﻮ‬
 ‫ﹶﺃ‬ ‫ﻭ‬ ‫ِﺇﻥﱠ‬
‫ﺎ ﹲﻝ‬‫ﻑ ِﺭﺟ‬
ِ ‫ﺍ‬‫ﻋﺮ‬ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍ َﻷ‬ ‫ﻭ‬ [7:46] frase con la preposizione

‫ﺕ‬
 ‫ﺎ‬‫ﺪ ﻣ‬ ‫ﻳ‬‫ﺯ‬ quando il predicato, espresso dal verbo,
segue il soggetto
quando il soggetto della frase nominale è una
proposizione introdotta dalla congiunzione ‫ﻥ‬
‫ﹶﺃ ﹾ‬
‫ﻢ‬ ‫ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ‬ ‫ﻴ‬‫ﺧ‬ ‫ﻮﺍ‬‫ﻮﻣ‬‫ﺗﺼ‬ ‫ﻭﹶﺃ ﹾﻥ‬ [2:184] (tale proposizione è sinonimo del masdar
derivante dal verbo introdotto da ‫ ) ﹶﺃ ﹾﻥ‬:
‫ﻮﺍ‬‫ﻮﻣ‬‫ﺗﺼ‬ ‫ﻢ = ﹶﺃ ﹾﻥ‬ ‫ﻜﹸ‬‫ﻮﻣ‬ ‫ﺻ‬

Tab. 57.1

Nota 7

Dopo la congiunzione ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬, che introduce la frase subordinata, è possibile trovare il verbo
all’indicativo presente o passato (al posto del verbo al congiuntivo); questo accade nei
seguenti due casi:
a) quando il verbo della frase principale dal significato “pensare, supporre, dubitare” si
riferisce al futuro:
‫ﺝ‬‫ﺨﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻨﺖ‬‫ﻨ‬‫ﹶﻇ‬ “penso che uscirà”;
b) quando il verbo della frase principale e il verbo della frase subordinata non sono in
stretto rapporto:
616 Capitolo 57: Argomenti misti

‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ ﹶﺃ ﹾﻥ ﻧ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫“ ﹶﺃ‬sò che ha dormito”,


‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻳﻨ‬ ‫ ﹶﺃ ﹾﻥ‬‫ﻋﹶﻠﻢ‬ ‫“ ﹶﺃ‬sò che dorme”.
Nota 8

Quando le parole sono in rima oppure in pausa, oppure per bellezza dello stile, possono
subire i seguenti cambiamenti:
a) la vocale lunga può essere sostituita dalla vocale breve:
‫ﺴ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ ‫ﻴ ِﻞ ِﺇﺫﹶﺍ‬‫ﻭ ﭐﻟﻠﱠ‬ [89:4] “per la notte quando trascorre” (dove ‫ﺴ ِﺮ‬
 ‫ﻳ‬ è uguale in

significato a ‫ﺮﻱ‬ ِ‫ﺴ‬ ‫ﻳ‬ );


b) in rima l’ultima kasra del genitivo o dell’accusativo plurale maschile ‫ﻦ‬ ‫ﻳ‬ può essere

cambiata a ‫ ِﻳ ِﻦ‬:
‫ﲔ‬
ِ ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫ﲔ ← ﺍﹾﻟﻤ‬  ‫ﺴِﻠ ِﻤ‬
 ‫; ﺍﹾﻟﻤ‬
c) i pronomi come ‫ﻢ‬
 ‫ﻫ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬, ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫ ﹶﺃ‬, e anche i verbi in ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬della 2ª persona maschile
plurale (ad esempio ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻌ ﹾﻠ‬ ‫ ) ﹶﻓ‬perdono il sukūn finale, al posto del quale appare damma
(ottenendo ‫ﻢ‬‫ﻧﺘ‬‫ﹶﺃ‬ , ‫ﻢ‬ ‫ ﹸﻛ‬, ‫ﻢ‬‫ﻌ ﹾﻠﺘ‬ ‫ﹶﻓ‬ ecc.); questo accade quando tali pronomi o voci verbali
vengono seguiti da una parola che inizia per vocale;
d) la vocale breve kasra viene spesso aggiunta in rima al verbo in ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬della 3ª persona
femminile singolare, alla 2ª persona dell’imperativo singolare maschile e anche al verbo in
‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ ﺍ ﹶﳌ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ ﺍﹾﻟ‬quando termina in consonante:
‫ﺖ‬
ِ ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ﺖ ← ﹶﻓ‬  ‫ﻌﹶﻠ‬ ‫ ﹶﻓ‬, ‫ﻌ ِﻞ‬ ‫ﻌ ﹾﻞ ← ِﺍ ﹾﻓ‬ ‫ ِﺍ ﹾﻓ‬, ‫ﻌ ِﻞ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ← ‫ﻌ ﹾﻞ‬ ‫ﻳ ﹾﻔ‬ ;
e) il suffisso ‫ﺎ‬‫[ ﻧ‬nā] del verbo in ‫ﺎﺿِﻲ‬‫ ﺍﹾﻟﻤ‬della 1ª persona plurale viene abbreviato ottenendo

‫ﹶﻥ‬ [na]; ad esempio: ‫ﻦ‬ ‫ﺘ ﹾﻠ‬‫ﺎ ← ﹶﻗ‬‫ﺘ ﹾﻠﻨ‬‫ﹶﻗ‬ ;


f) i pronomi personali suffissi della 1ª persona perdono la loro vocale lunga [ī]:
Capitolo 57: Argomenti misti 617

‫ﺗﻘﹸﻮ ِﻥ‬‫ﺗﻘﹸﻮﻧِﻲ← ﹶﻓﭑ‬‫[ ﹶﻓﭑ‬39:16], ‫ﻣ ِﻦ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺑﻲ ﹶﺃ ﹾﻛ‬‫ﺭ‬ [89:15] “il Signore mio ha onorato me” (dove
‫ﻣ ِﻦ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻣِﻨﻲ = ﹶﺃ ﹾﻛ‬ ‫ﺮ‬ ‫) ﹶﺃ ﹾﻛ‬, ‫ﻧ ِﻦ‬‫ﺎ‬‫ﺑﻲ ﹶﺃﻫ‬‫ﺭ‬ [89:16] “il Signore mio ha umiliato me” (dove
‫ﻧ ِﻦ‬‫ﺎ‬‫ﻧِﻨﻲ = ﹶﺃﻫ‬‫ﺎ‬‫) ﹶﺃﻫ‬, ‫ﻮ ِﻡ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫ﻮﻣِﻲ ← ﻳ‬ ‫ﺎ ﹶﻗ‬‫[ ﻳ‬2:54] “o popolo mio!”,
‫ﻲ ﺩِﻳ ِﻦ‬ ‫ﻭِﻟ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻨ ﹸﻜ‬‫ﻢ ﺩِﻳ‬ ‫[ ﹶﻟ ﹸﻜ‬109:6] “a voi la religione vostra e a me la religione mia”,
vedere anche [26:78] e [26:79] nel paragrafo 26.1;

g) la vocale lunga si può trasformare nella vocale breve anche all’interno della parola:
‫ﺮ‬ ‫ﺻ‬
ِ ‫ﻣﻘﹶﺎ‬ ← ‫ﲑ‬ ‫ﺻ‬
ِ ‫ﻣﻘﹶﺎ‬ ;
h) può verificarsi la caduta della lettera ‫ﻥ‬
‫ ﹶ‬in alcune forme nominali e verbali:
‫ﻦ ← ِﺇﻥﱠ ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬ ‫ ِﺇﻥﱠ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬,
‫ﻳﻚ‬ ,‫ﺗﻚ‬ ← ‫ﻦ‬ ‫ﻳ ﹸﻜ‬ ,‫ﻦ‬ ‫ﺗ ﹸﻜ‬ (apocopato del verbo ‫) ﻛﹶﺎ ﹶﻥ‬,
‫ﺏ‬  ‫ﻦ ← ِﺍ‬ ‫ﺑ‬‫ﺿ ِﺮ‬
 ‫ﺿ ِﺮ‬  ‫; ِﺍ‬
i) può verificarsi la caduta del segno tashdīd:
‫ﺘﻘِﻲ‬‫ﻳ‬ ← ‫ﺘﻘِﻲ‬‫ﻳ‬ ;
j) può verificarsi la caduta della lettera ‫ ء‬con il suo sostegno:
‫ﺎ‬‫ﻭ ِﺳﻬ‬‫ﺎ ← ﻓِﻲ ﺭ‬‫ﻭ ِﺳﻬ‬‫ﺭﺅ‬ ‫ﻓِﻲ‬
‫ﺎ ﹶﻝ‬‫ﺳﹶﺄ ﹶﻝ ← ﺳ‬ ;
k) la desinenza del femminile ‫ َ ﹲﺓ‬, ‫ َ ٍﺓ‬, ‫ َ ﹰﺓ‬diventa ‫ﻩ‬ َ oppure ‫ﺕ‬
 َ, solo dal punto di
vista della pronuncia; esempio:
‫ﻩ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﺣ‬ “orsù alla preghiera!” (al posto di ‫ﻼ ِﺓ‬
‫ﺼﹶ‬
 ‫;) ﺍﻟ‬
l) alle forme verbali dove la terza radicale debole viene omessa (come nel caso
dell’imperativo o del ‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺠﺰ‬
 ‫ ﺍ ﹶﳌ‬‫ﺎ ِﺭﻉ‬‫ﻤﻀ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ) viene aggiunta la lettera ‫ﻩ‬ chiamata

‫ﺖ‬
ِ ‫ﺴ ﹾﻜ‬
 ‫ﺎ ُﺀ ﺍﻟ‬‫ﻫ‬ oppure ‫ﻒ‬
ِ ‫ﻮ ﹾﻗ‬ ‫ﺍﹾﻟ‬ ‫ﺎ ُﺀ‬‫ ; ﻫ‬esempi dal Corano:
‫ﻩ‬ ‫ﺘ ِﺪ‬‫ﺘ ِﺪ ← ِﺍ ﹾﻗ‬‫ِﺍ ﹾﻗ‬ (imperativo dal verbo ‫ﻯ‬‫ﺘﺪ‬‫“ ِﺍ ﹾﻗ‬imitare [ ‫ﻩ‬ ‫ﺑِـ‬ qualcuno]” ) [6:90],
618 Capitolo 57: Argomenti misti

‫ﻪ‬ ‫ﺭ ِﺟ‬ ‫ﺝ ← ﹶﺃ‬


ِ ‫ﺭ‬ ‫ﹶﺃ‬ (imperativo dal verbo ‫ﻰ‬‫ﺭﺟ‬
 ‫“ ﹶﺃ‬rimandare” ) [7:111].
Si noti però che il verbo nel versetto [2:259] non rientra in questo caso in quanto la sua
radice è ‫ﻩ‬/ ‫ﻥ‬/ ‫ﺱ‬ ; si osservi:

‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺘ‬‫ﻳ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﹶﻟ‬ [2:259] (apocopato del verbo ‫ﻪ‬ ‫ﻨ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺗ‬ “guastarsi (cibo)” 5ª forma) .
Si ricordi che questa lettera viene anche aggiunta alle parole alle quali viene attaccato il
pronome personale suffisso della 1ª persona singolare ‫[ ﻧِﻲ‬nī] e ‫ﻱ‬
ِ [ī]; esempi dal Corano:
‫ﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺎِﺑ‬‫[ ِﻛﺘ‬69:19] “il libro mio” (dove ‫ﻪ‬ ‫ﻴ‬‫ﺎِﺑ‬‫ ِﻛﺘ‬è uguale in significato a ‫ﻲ‬ ‫ﺎِﺑ‬‫) ِﻛﺘ‬.
Nota 9
Nella lingua araba alcune lettere subiscono il processo di assimilazione in quanto il suono
che segue cambia il suono precedente; si osservi la seguente Tabella 57.2.

esempi scritto pronunciato


‫ﺎ‬‫ﺪﻧ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺪ‬‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﻋ‬ [17:8] dt tt

‫ﺎ‬‫ﺗ ﹸﻜﻤ‬‫ﻮ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺖ‬‫ﺪ ﹸﺃﺟِﻴﺒ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻗ‬ [10:89] td dd

‫ﺎ‬‫ﻨﻨ‬‫ﻴ‬‫ﺑ‬ ‫ﺷﻬِﻴﺪﹰﺍ‬ ‫ﻭ ﹶﻛﻔﹶﻰ ﺑِﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬ [10:29] nb mb

‫ﺘﻘِﻴ ٍﻢ‬‫ﺴ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻁ‬
ٍ ‫ﺍ‬‫ﺻﺮ‬
ِ ‫[ ِﺇﻟﹶﻰ‬2:142] nm mm

‫ﻚ‬
 ‫ﺑ‬‫ﺭ‬ ‫ﻦ‬‫ ﻋ‬‫ﺏ‬‫ﻌﺰ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺎ‬‫ﻭﻣ‬ [10:61] nr rr

‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫[ ِﺷﻔﹶﺎ ٌﺀ ﻟِﻠﻨ‬16:69] nl ll

‫ﻢ‬ ‫ﺑﻬ‬‫ﻌ ﱢﺬ‬ ‫[ ﺃﹶﻥ ﻳ‬9:85] ny yy

‫ﺍ‬‫ﺪﻭ‬ ‫ﻋ‬ ‫ﻲ‬ ‫ﻣ ِﻌ‬ ‫ﺗﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮﹾﺍ‬ ‫ﻭﻟﹶﻦ‬ ‫ﺍ‬‫ﺑﺪ‬‫ﻲ ﹶﺃ‬ ‫ﻣ ِﻌ‬ ‫ﻮﹾﺍ‬‫ﺮﺟ‬ ‫ﺨ‬
 ‫ﺗ‬ ‫[ ﹶﻓﻘﹸﻞ ﻟﱠﻦ‬9:83] nw ww
Tab. 57.2

Nota 10

Il verbo ‫ﻚ‬
 ‫ﺷ‬ ‫ﻭ‬ ‫( ﹶﺃ‬ ‫ﻮ ِﺷﻚ‬‫ ) ﻳ‬significa “essere sul punto di, stare per”; esso forma due tipi di
costruzioni:
Capitolo 57: Argomenti misti 619

a) viene seguito da ‫ﻥ‬


‫ ﹶﺃ ﹾ‬e il verbo al congiuntivo; esempi:
‫ﻊ‬ ‫ﺗ ﹾﻄﻠﹸ‬ ‫ﺲ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﻟﺸ‬‫ﻮ ِﺷﻚ‬‫“ ﺗ‬sta il sole per sorgere”;
b) viene seguito dal verbo al presente (esattamente come il verbo ‫ﺩ‬
 ‫) ﻛﹶﺎ‬:
‫ﺗ ﹾﻄﻠﹸﻊ‬ ‫ﺲ‬
 ‫ﻤ‬ ‫ ﭐﻟﺸ‬‫ﻮ ِﺷﻚ‬‫“ ﺗ‬sta il sole per sorgere”.
Nota 11

Si noti che nella proposizione ‫ﻚ‬


 ‫ﹶﻟ‬ ‫ﺻﺮِﻱ‬ِ ‫ﺎ‬‫“ ﹶﻻ ﻧ‬non ci sono soccorritori a te” (dal significato
“non hai soccorritori”), la desinenza ‫ﻥ‬
‫( ﹶ‬della parola ‫ﻦ‬ ‫ﺻﺮِﻳ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ ) ﻧ‬cade perché il sostantivo e il
pronome sono in realtà in stato costrutto e la preposizione ‫ِﻝ‬ viene inserita per rafforzare

l’annessione tra il reggente e il retto. In questo caso la preposizione ‫ِﻝ‬ viene chiamata

‫ﺎ ﹶﻓ ِﺔ‬‫ﻮﻛِﻴﺪﹰﺍ ِﻟ ﹾﻠِﺈﺿ‬ ‫ﺗ‬ ‫ﻤﺔﹲ‬ ‫ﺤ‬


 ‫ ﹾﻘ‬‫ﻣ‬ .

Nota 12
Quando un nome (di solito il participio presente) viene seguito da un altro termine
chiarificatore, il suo tanwīn viene mantenuto:
‫ﺮ‬ ‫ﻼ ﻇﹶﺎ ِﻫ‬
‫ﺒ ﹰ‬‫ﺟ‬ ‫ﹶﻻ ﻃﹶﺎﻟِﻌﹰﺎ‬ “non c’è [nessuno] scalatore della montagna apparente”
(dal senso: non appare nessuno che scala la montagna),
‫ﻡ‬ ‫ﻮ‬‫ﻣ ﹾﺬﻣ‬ ‫ﻌﻠﹸﻪ‬ ‫ﻨﹰﺎ ِﻓ‬‫ﺣﺴ‬ ‫“ ﹶﻻ‬non è [colui che] sono buone le azioni sue, biasimevole”.
Quando il participio presente prende il suo complemento oggetto tramite la preposizione
‫ ِﻟـ‬, il tanwīn viene invece tolto:
‫ﺱ‬
ِ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻟﻨ‬ ‫ﻡ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬ ‫ﻴ‬‫ ﭐﹾﻟ‬‫ﺐ ﹶﻟﻜﹸﻢ‬
 ‫ﻭ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﹶﻻ ﻏﹶﺎِﻟ‬ [8:48] “e disse: non ci sarà sconfiggente di voi oggi
tra la gente”,
‫ﺕ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ‬ِ ‫ﺎ‬‫ﺪ ﹶﻝ ِﻟ ﹶﻜِﻠﻤ‬ ‫ﺒ‬‫ﻭ ﹶﻻ ﻣ‬ [6:34] “e non c’è cambiante delle parole di Allah”,
‫ﻀِﻠ ِﻪ‬
 ‫ﺩ ِﻟ ﹶﻔ‬ ‫ﺭﺍ‬ ‫ﻼ‬
‫ﻴ ٍﺮ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﺨ‬
 ‫ﻙ ِﺑ‬ ‫ﺩ‬ ‫ ِﺮ‬‫ﻭِﺇ ﹾﻥ ﻳ‬ ‫ﻮ‬ ‫ ِﺇﻻﱠ ﻫ‬‫ﻒ ﹶﻟﻪ‬
 ‫ﻼ ﻛﹶﺎ ِﺷ‬
‫ ﹶﻓ ﹶ‬‫ﻀﺮ‬
 ‫ﻪ ِﺑ‬ ‫ﻚ ﭐﻟﱠﻠ‬
 ‫ﺴ‬
‫ﺴ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻭ ِﺇ ﹾﻥ‬ [10:107]
“e se toccherà te Allah con un male, non ci sarà togliente esso tranne Lui; e se [Egli]
vorrà per te un bene, non ci sarà respingente il favore Suo”.
620 Capitolo 57: Argomenti misti

Nota 13

Si noti che il participio presente  ‫ﺤ‬


‫ﺐ‬ ِ ‫ﻣ‬ “amante, che ama” del verbo ‫ﺐ‬ ‫ﺣ‬ ‫“ ﹶﺃ‬amare” e
l’aggettivo dello stesso verbo ‫ﺐ‬  ‫ﺣﺒِﻴ‬ “amato” (nel ruolo del participio passato) hanno il
comparativo e il superlativo comune ‫ﺐ‬  ‫ﺣ‬ ‫ ﹶﺃ‬:
‫ﻴ ِﺮ ِﻩ‬‫ﻦ ﹶﻏ‬ ‫ﺐ ﺇِﱃ ﭐﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻣ‬ ‫ﺣ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫“ ﺍﹾﻟﻤ‬il credente è più amato ad Allah di chiunque altro”,
‫ﺴ ِﻪ‬
ِ ‫ﻧ ﹾﻔ‬ ‫ﻦ‬ ‫ﺐ ِﻟﻠﱠ ِﻪ ِﻣ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ ﹶﺃ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫“ ﺍﹾﻟﻤ‬il credente è più amante Allah che se stesso” (dal senso: “il
credente ama più Allah che se stesso”).
Come esercizio traduca il seguente hadīth:

‫ﻱ‬
 ‫ ﹶﻗ ِﻮ‬‫ﺆ ِﻣﻦ‬ ‫ﻣ‬ )) : ‫ﻢ‬ ‫ﺳﻠﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻴ ِﻪ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍ‬
 ‫ﷲ‬
ِ ‫ﻮ ﹸﻝ ﺍ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬: ‫ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‬, ‫ﻨﻪ‬‫ﻋ‬ ‫ﷲ‬
ُ ‫ﻲ ﺍ‬ ‫ﺿ‬
ِ ‫ﺭ‬ ‫ﺮ ﹶﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻦ ﺃﰊ ﻫ‬‫ﻋ‬
‫ ﻓﺈﻥ‬, ‫ﺮ‬‫ ﻭ ﻻ ﺗﻀﺠ‬, ‫ﻚ‬
 ‫ﻌ‬ ‫ﻠﻰ ﻣﺎ ﻳﻨﻔ‬‫ﺹ ﻋ‬
 ‫ ﺍﺣ ِﺮ‬, ‫ﺆ ِﻣ ٍﻦ ﺿﻌﻴﻒ‬ ‫ﷲ ﻣِﻦ ﻣ‬
ِ ‫ﺐ ﺇِﱃ ﺍ‬
 ‫ﺣ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ‬ ‫ﻴﺮ‬ ‫ﺧ‬
 ‫ ﻓﺈ ﱠﻥ ﺍﻟﻠﱠﻮ ﺗﻔﺘ‬, ‫ﻙ ﻭ ﺍﻟﻠﱠﻮ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻭ ﺇﻳ‬, ‫ﷲ ﻭ ﻣﺎ ﺷﺎﺀ ﺻﻨﻊ‬
‫ﺢ ﻋﻤ ﹶﻞ‬ ُ ‫ﺭ ﺍ‬ ‫ﺪ‬ ‫ ﻗ‬: ‫ ﻓ ﹸﻘ ﹾﻞ‬, ‫ﻚ ﺃﻣﺮ‬
 ‫ﺒ‬‫ﻏﻠ‬
‫ﺴﺎﺋﻲ ﰲ ﺳﻨﻦ ﺍﻟﻜﱪﻯ‬‫ﺍﻟﺸﻴﻄﺎﻥ (( ﺭﻭﺍﻩ ﺍﻟﻨ‬
Nota 14

I sostantivi del paradigma ‫ﻌ ﹶﻠﺔﹲ‬ ‫ ﹸﻓ‬designano una piccola quantità di qualcosa: ‫ﻋ ﹲﺔ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺟ‬ “sorso”;
‫ﻀ ﹲﺔ‬
 ‫ﺒ‬‫“ ﹸﻗ‬pugno (quantità contenuta nella mano).
I sostantivi del paradigma ‫ﺎﻝﹲ‬‫ ِﻓﻌ‬designano recipienti: ‫ِﺳﻘﹶﺎ ٌﺀ‬ “otre”; ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ِﻭﻋ‬ “vaso”; ‫ﺎ ٌﺀ‬‫ِﺇﻧ‬
“vaso”.
I sostantivi del paradigma ‫ﺎﻝﹲ‬‫ ﹸﻓﻌ‬designano malattie: ‫ﻝ‬
‫ﺎ ﹲ‬‫ﺳﻌ‬ “tosse”; ‫ﻡ‬ ‫ﺯﻛﹶﺎ‬ “raffreddore”.
Nota 15

I diminutivi vengono formati principalmente dal paradigma ‫ﻴﻞﹲ‬ ‫ﻌ‬ ‫ ﹸﻓ‬. I diminutivi, in arabo,
hanno il significato negativo e positivo.
(cagnolino / cagnaccio) ‫ﺐ‬
 ‫ﻴ‬‫← ﹸﻛﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬
 ‫( ﹶﻛ ﹾﻠ‬cane),
‫ﻴ ﹲﻞ‬‫ﻬ‬ ‫ﺳ‬ ← ‫ﻬ ﹲﻞ‬ ‫ﺳ‬ (facile),
Capitolo 57: Argomenti misti 621

‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ ← ‫ﻦ‬ ‫ﺴ‬ ‫ﺣ‬ (buono),
‫ﺓ‬‫ﻳﺮ‬‫ﺮ‬ ‫ﻫ‬ ← ‫ﺮ ﹲﺓ‬ ‫( ِﻫ‬gatta),
‫ﺐ‬ ‫ﻴِﺒ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺟ‬ ← ‫ﺏ‬
 ‫ﺎ‬‫( ِﺟ ﹾﻠﺒ‬indumento, vestito).

Alcuni nomi dei compagni del Profeta :

‫ﻦ‬ ‫ﻴ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺣ‬ “Husayn”

‫ﺐ‬
 ‫ﻴِﺒ‬‫ﹶﻠ‬‫ﺟ‬ “Julaybib”

‫ﺮ ِﺓ‬ ‫ﻳ‬‫ﺮ‬ ‫ﻮ ﻫ‬‫ﹶﺃﺑ‬ “Abū Hurayra”

Nota 16

L’alif prostetica cade quando viene preceduta dalla particella interrogativa ‫ ; ﹶﺃ‬esempi:

‫ﻢ‬ ‫ﺗ‬‫ﺨ ﹾﺬ‬


 ‫ﺗ‬‫ﹶﺃ‬ [2:80] (uguale in significato a ‫ﻢ‬
 ‫ﺗ‬‫ﺨ ﹾﺬ‬
 ‫ﺗ‬‫ﭐ‬ ‫) ﹶﺃ‬.
Inoltre, l’alif prostetica dell’imperativo ‫ﺳﹶﺄ ﹾﻝ‬ ‫ِﺍ‬ “domanda, chiedi!” può cadere quando

preceduta da ‫ﻓﹶـ‬ :

‫ﺳﹶﺄ ﹾﻝ‬ ‫ﺴﹶﺄ ﹾﻝ → ﹶﻓﭑ‬


 ‫ ﹶﻓ‬.
Nota 17
Nella scrittura di parole molto comuni, l’alif viene appena accennata dalla vocale fatha
oppure da una piccola alif; si osservi: ‫( ﺍﻟﻠﱠﻪ‬scritto anche con alif piccola: ‫ ;) ﺍﷲ‬altri esempi:

‫ﻦ‬ ‫ﺣ ٰﻤ‬ ‫ ﺍﻟﺮ‬, ‫ﻢ ﻫٰﺬﺍ‬ ‫ﺑ ٰﺮﻫِﻴ‬‫ ﺇ‬, ‫ ٰﻫ ِﺬ ِﻩ‬, ‫ ﻫٰﺬﺍ ِﻥ‬, ‫ ﻫٰﺘﺎ ِﻥ‬, ‫ﻚ‬
 ‫ ٰﺫِﻟ‬, ‫ﻢ‬ ‫ ٰﺫِﻟ ﹸﻜ‬, ‫ ٰﺫِﻟ ﹸﻜﻦ‬, ‫ﺎ‬‫ ٰﺫِﻟ ﹸﻜﻤ‬, , ‫ﻦ‬ ‫ـ ِﻜ‬
ٰ ‫ﻟ‬,
ٰ ‫ﺳ‬ ‫ ﺇ‬, ‫ﺕ‬
‫ﻖ‬ ‫ﺤ‬  ‫ﺴ ٰﻤ ٰﻮ‬
 ‫ ﺍﻟ‬.
622 Capitolo 57: Argomenti misti

Nota 18

Quando nella frase occorre la ripetizione di una delle seguenti negazioni come ‫ﺲ‬
 ‫ﻴ‬ ‫ ﹶﻟ‬, ‫ﺎ‬‫ﻣ‬ ,

‫ﻢ‬ ‫ ﹶﻟ‬,‫ﺎ‬‫ ﹶﻟﻤ‬, ‫ﻦ‬ ‫ ﹶﻟ‬, al loro posto viene sempre usata la particella ‫ ﹶﻻ‬. Lo stesso riguarda ‫ﺮ‬‫ ﹶﻏﻴ‬e
‫ﻭﻥ‬‫ ;ﺩ‬esempi:
‫ﻭ ﹶﻻ ﹶﻗﺒِﻴ ٍﺢ‬ ‫ﺻ ِﻐ ٍﲑ‬
 ‫ﻴﺮ‬‫“ ﹶﻏ‬non piccolo e non brutto”,
‫ﻑ‬ٍ ‫ﻮ‬ ‫ﺧ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ ‫ﺒ ٍﻦ‬‫ﻭ ﹶﻥ ﺟ‬‫“ ﺩ‬senza vigliaccheria e senza paura”.
Nota 19
Il predicato nominale, come abbiamo visto, può essere espresso da un nome (sostantivo,
aggettivo, stato costrutto, participio presente, participio passato, pronome, sostantivo negato
dalla particella ‫ ﹶﻻ‬, numeri); esempi:
‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﺃﺧِﻲ‬‫ﻒ ﻭ‬  ‫ﺳ‬ ‫ﻮ‬‫ﺎ ﻳ‬‫[ ﹶﺃﻧ‬12:90] “io sono Yūsuf e questo è il fratello mio”,
‫ﻢ‬ ‫ﻴ ﹸﻜ‬‫ﻋﹶﻠ‬ ‫ﺐ‬
 ‫ﺗﹾﺜﺮِﻳ‬ ‫[ ﹶﻻ‬12:92] “no c’è nessun rimprovero su di voi”,
‫ﺎ ِﻣﻠﹸﻮ ﹶﻥ‬‫ﺎ ﻋ‬‫[ ِﺇﻧ‬11:121] “[anche] noi siamo coloro che operano”,
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺎ ﹶﻟ‬‫[ ِﺇﻧ‬56:66] “in verità noi siamo distrutti” (dal senso: distrutti a causa della
distruzione dei nostri beni),
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﻬ ﹶ‬ ‫ﻬﹶﻠﻜﹸﻮ ﹶﻥ ِﺑ‬ ‫ﻣ‬ :‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻣ‬ ,
‫ﺎ‬‫ﺯِﻗﻨ‬ ‫ﻼ ِﻙ ِﺭ‬
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭﻣ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﺤﻦ‬
 ‫ﻧ‬ ‫ﺑ ﹾﻞ‬ [56:67] “anzi, noi siamo privati [del tutto]!” (del senso: “impediti
da tutti i beni”);
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:
‫ﺔ‬‫ﻕ ﺑِﺎﻟﻜﹸﱢﻠﻴ‬‫ﺮﺯ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ ﺍﻟ‬‫ﻮﻋ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻣ‬ : ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻭﻣ‬‫ﺤﺮ‬
 ‫ﻣ‬ ,
‫ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﺪ‬ ‫ﻤ‬ ‫ﺤ‬
 ‫ﻣ‬ “Muhammad è il Messaggero di Allah”,
‫ﺎ‬‫ﻫﺬﹶﺍ ﹶﺃﻧ‬ “questo sono io”,
Capitolo 57: Argomenti misti 623

‫ﺟﻤِﻴ ﹲﻞ‬ ‫ﻮ‬ ‫“ ﻫ‬lui è bello”.


Il nome nel ruolo del predicato può essere:
1) in stato indeterminato:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺴِﻠﻤ‬
 ‫ﻣ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫ﻧ‬‫“ ﹶﺃ‬voi siete musulmani”,
2) in stato determinato (e in tal caso di norma preceduto dal pronome separante):
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻢ ﭐﻟﻈﱠﺎِﻟﻤ‬ ‫ﻫ‬ ‫ﻭ ﹶﻥ‬‫[ ﺍﻟﻜﺎِﻓﺮ‬2:254] “i miscredenti sono gli ingiusti”.
Nota 20
La funzione di predicato verbale può essere assolta da:

a) ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﺍﻟﺘ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫( ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al presente, al passato, al passivo, in modo indicativo, in modo apocopato, in
modo energetico, in modo imperativo):
‫ﻡ‬ ‫ﻭ‬‫ﺖ ﭐﻟﺮ‬ِ ‫ﺒ‬‫[ ﻏﹸِﻠ‬30:2] “sono stati sconfitti i Romani”,
‫ﻮِﻟ ِﻪ‬‫ﺭﺳ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻮﺍ ِﺑﭑﻟﻠﱠ ِﻪ‬‫[ ﺁ ِﻣﻨ‬57:7] “credete in Allah e nel Messaggero Suo!”,
‫ﻩ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻦ ﻳ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺮ ﱠﻥ ﭐﻟﱠﻠ‬ ‫ﺼ‬
 ‫ﻨ‬‫ﻭﹶﻟﻴ‬ [22:40] “e certamente soccorrerà Allah chi soccorre Lui”;
b) verbo del gruppo “le sorelle di kāna”:
‫ﻀ ﹰﺔ‬
 ‫ﻣﺮِﻳ‬ ‫ﺖ‬  ‫ﻨ‬‫“ ﹸﻛ‬ero malata” (con il soggetto ‫ﺎ‬‫“ ﹶﺃﻧ‬io” sottinteso),
‫ﻼ‬‫ﺳ ﹰ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﺖ ﻣ‬ ‫ﺴ‬ ‫[ ﹶﻟ‬13:43] “non sei un inviato”,
‫ﻦ‬ ‫ﺎ ِﺳﺮِﻳ‬‫ﻮﺍ ﺧ‬‫ﺒﺤ‬‫ﺻ‬  ‫[ ﹶﻓﹶﺄ‬5:53] “e [come risultato] sono diventati perdenti”,
‫ﲔ‬ ‫ﺎ ِﺩ ِﻣ‬‫ ﻧ‬‫ﻦ‬‫ﺼِﺒﺤ‬ ‫ﺎ ﹶﻗﻠِﻴ ٍﻞ ﹶﻟﻴ‬‫ﻋﻤ‬ [23:40] “certamente ben presto diventeranno pentiti”;
c) verbo ausiliare + verbo principale:
i) il verbo “kāna” al passato + il verbo principale al passato:
‫ﻳ ٍﺔ‬‫ﺖ ﺑِﺂ‬
 ‫ﺖ ِﺟﹾﺌ‬  ‫[ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ِﺇ ﹾﻥ ﻛﹸﻨ‬7:106] “se sei venuto con un segno”;
ii) ‫ﺎِﻗﺺ‬‫ﻞ ﺍﻟﻨ‬ ‫ﻌ ﹸ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al passato + ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﺘ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al presente:
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﻔ ﱠﻜﻬ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﺘ‬‫[ ﹶﻓ ﹶﻈ ﹾﻠ‬56:65] “allora diventereste stupiti”,
da kalimātu-l-qur’ān tafsīr wa bayān:‫ﻥ‬  ‫ﻌ‬ ‫ﺘ‬‫ﺗ‬ : ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺗ ﹶﻔ ﱠﻜﻬ‬ ;
‫ﻮ ﹶ‬‫ﺠﺒ‬
624 Capitolo 57: Argomenti misti

‫ﺤﻜﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫ﻀ‬
 ‫ﺗ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ‬‫ﻢ ِﻣ‬ ‫ﺘ‬‫ﻭ ﻛﹸﻨ‬ [23:110] “e di loro ridevate”;
iii) ‫ﺎ ِﻗﺺ‬‫ﺍﻟﻨ‬ ‫ﻌ ﹸﻞ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al presente + ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﺘ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al presente:
‫ﻢ‬ ‫ﻧﻜﹸ‬‫ﻘﹶﺎِﺗﻠﹸﻮ‬‫ﺍﻟﹸﻮ ﹶﻥ ﻳ‬‫ﻳﺰ‬ ‫ﻭ ﹶﻻ‬ [2:217] “e non smettono di combattervi”;
iv) il verbo “kāna” al presente + ‫ﻡ‬ ‫ﺎ‬‫ﻌ ﹸﻞ ﺍﻟﺘ‬ ‫ ﹶﺍﹾﻟ ِﻔ‬al passato:
‫ﻢ‬ ‫ﺟﻠﹸﻬ‬ ‫ﺏ ﹶﺃ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺘ‬‫ﻳﻜﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ ِﺪ ﭐ ﹾﻗ‬ ‫ﺴﻰ ﹶﺃ ﹾﻥ‬
 ‫ﻋ‬ ‫ﻭ ﹶﺃ ﹾﻥ‬ [7:185] “e che può darsi che si sarà già
avvicinato il termine loro”.
Nota 21
Nella funzione di retto (con riferimento allo stato costrutto) può trovarsi anche una intera
frase, come mostrano i seguenti esempi:
 ‫ﻭﺍ ﭐﻟ‬‫ﻦ ﹶﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻤ ﹶﺔ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬ ‫ﻌ ﹶﻞ ﹶﻛ ِﻠ‬ ‫ﺟ‬ ‫ﻭ‬ [9:40] “e rese la parola di coloro che hanno
‫ﺴ ﹾﻔﻠﹶﻰ‬
miscreduto la più bassa” (dove ‫ﻭﺍ‬‫ﻛ ﹶﻔﺮ‬ ‫ﻦ ﹶ‬ ‫ ﺍﱠﻟﺬِﻳ‬è equivalente in significato a ‫) ﹶﺍﹾﻟ ﹸﻜﻔﱠﺎ ِﺭ‬,
‫ﻋ ِﻤﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺎ‬‫ ﻣ‬‫ﺌﺎﺕ‬‫ﺳﻴ‬ ‫ﻢ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﺑ‬‫ﺎ‬‫[ ﹶﻓﹶﺄﺻ‬16:34] “allora colpirono loro le cattive azioni che avevano
compiuto” (esempio precedentemente riportato nel paragrafo 29.2),
‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﻌﹶﻠﻤ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﻦ ﹶﻻ‬ ‫ﺏ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬
ِ ‫ﻋﻠﹶﻰ ﹸﻗﻠﹸﻮ‬ ‫ﻪ‬ ‫ ﭐﻟﱠﻠ‬‫ﺒﻊ‬‫ﻳ ﹾﻄ‬ ‫ﻚ‬
 ‫ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ‬ [30:59] “così sigilla Allah i cuori di
coloro che non sanno”,
‫ﻢ‬ ‫ﺒِﻠ ِﻬ‬‫ﻦ ﻣِﻦ ﹶﻗ‬ ‫ﺒﺔﹸ ﭐﱠﻟﺬِﻳ‬‫ﺎِﻗ‬‫ﻒ ﻛﹶﺎ ﹶﻥ ﻋ‬
 ‫ﻴ‬‫[ ﹶﻛ‬12:109] “come è stata la fine di coloro prima di loro”
(esempio precedentemente riportato nel paragrafo 29.2).

Nota 22
La costruzione ... ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ... ‫ﺩ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ‬‫ﻣ‬ oppure ... ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ...‫ﺎ‬‫ﻣ‬ in significato
corrisponde a:
“appena – primo avvenimento – che – secondo avvenimento –” oppure
“non – primo avvenimento – che – secondo avvenimento –”;
esempi:
‫ﺽ‬
 ‫ﻣ ِﺮ‬ ‫ﺯ ِﺓ‬ ‫ﺎ‬‫ﻦ ﭐﻹﺟ‬ ‫ﺩ ِﻣ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳﻌ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ ﻛﹶﺎ‬‫“ ﻣ‬appena è tornato dalle ferie, che si è ammalato”,
‫ﻲ‬‫ﺕ ﹸﺃﻣ‬
 ‫ﻮ‬ ‫ﺻ‬  ‫ﻌﺖ‬ ‫ﺳ ِﻤ‬ ‫ﻰ‬‫ﺣﺘ‬ ‫ﻴﺘِﻲ‬‫ﺑ‬ ‫ﺧ ﹾﻠﺖ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻣ‬non ero entrato in casa mia, che ho sentito la
voce della madre mia”.
Capitolo 57: Argomenti misti 625

Nota 23
Il verbo ‫ﺩ‬
 ‫ﺎ‬‫“ ﻋ‬tornare” seguito da un altro verbo al presente significa “riprendere”:
‫ﻢ‬ ‫ﻌﻠﱢ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﺎ‬‫“ ﻋ‬ha ripreso a insegnare”.
Invece quando tale costruzione viene preceduta dalla negazione, il verbo acquista il
significato di “non fare più”; si osservi:
‫ﺎ‬‫ﻤﻨ‬ ‫ﻌﱢﻠ‬ ‫ﻳ‬ ‫ﺩ‬ ‫ﻮ‬‫ﻳﻌ‬ ‫ﹶﻻ‬ “[lui] non insegna più a noi”.

57.2 Un po’ di vocabolario

singolare / verbo plurale significato


“bramare avidamente
[qualcosa ‫ﻫـ‬ ‫ﻠﻰ‬‫;] ﻋ‬
( ‫ﺤ ِﺮﺹ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﺹ‬
 ‫ﺮ‬ ‫ﺣ‬ _
aspirare a;
custodire gelosamente”

‫ﻡ‬ ‫ﺮ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﻮ ﹶﻥ‬‫ﺮﻣ‬ ‫ﻐ‬ ‫ﻣ‬ “distrutto”

‫ ِﺔ‬‫ﺑِﺎﻟ ﹸﻜﻠﱢﻴ‬ _
“totalmente, in totalità”

( ‫ﺠﺮ‬
‫ﻀ‬
 ‫ﻳ‬) ‫ﺮ‬ ‫ﺠ‬
ِ‫ﺿ‬
 _ “seccarsi, spazientirsi;
lagnarsi, affliggersi”
( ‫ﻨﻊ‬‫ﺼ‬
 ‫ﻳ‬ ) ‫ﻊ‬ ‫ﻨ‬‫ﺻ‬
 _ “fare, compiere,
realizzare”
‫ﻙ ﻭ ﺍﻟﻠﱠﻮ‬ ‫ﺎ‬‫ﺇﻳ‬ _
guardati dal “se”
Tab. 57.3
‫‪626‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫‪Capitolo 58‬‬

‫‪ESERCIZIO DI LETTURA‬‬

‫‪58.1 Lettura‬‬
‫‪In questo capitolo si presentano alcuni testi (tra i quali alcuni versetti dal Corano, ahādīth,‬‬
‫‪brani dai diversi tafāsīr). Il presente materiale racchiude la maggior parte degli argomenti‬‬
‫‪presentati in questo libro.‬‬

‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ﻓِﻴﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﺮﻭِﻳ ِﻪ ‪‬ﻋ ‪‬ﻦ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻪ ‪‬ﻋ ‪‬ﺰ‬
‫ﺿ ‪‬ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋ‪‬ﻨﻪ‪ ‬ﻋ ِﻦ ﺍﻟ‪‬ﻨِﺒ ‪‬ﻲ ‪‬‬
‫ﻱ ‪‬ﺭ ِ‬
‫‪‬ﻋ ‪‬ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﹶﺫ ‪‬ﺭ ﺍﹾﻟ ِﻐﻔﹶﺎ ِﺭ ‪‬‬
‫ﺤﺮ‪‬ﻣﹰﺎ‬
‫‪‬ﻭ ‪‬ﺟﻞﱠ ﹶﺃﻧ‪ ‬ﻪ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ )) :‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ِ :‬ﺇﻣ‪‬ﻲ ‪‬ﺣ ‪‬ﺮ ‪‬ﻣﺖ‪ ‬ﺍﻟ ﱡﻈ ﹾﻠ ‪‬ﻢ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﻌ ﹾﻠﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﺑ ‪‬ﻴ‪‬ﻨﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﻼ ‪‬ﺗﻈﹶﺎﹶﻟﻤ‪‬ﻮﺍ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ :‬ﹸﻛ ﱡﻠ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﺿ‪‬ﺎ ﱞﻝ ِﺇ ﱠﻻ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻫ ‪‬ﺪ‪‬ﻳﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﻓﹶﺎ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ‪‬ﻬﺪ‪‬ﻭﻧِﻲ ﹶﺃ ‪‬ﻫ ِﺪ ﹸﻛ ‪‬ﻢ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪:‬‬
‫ﹶﻓ ﹶ‬
‫ﹸﻛﱡﻠ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﺟ‪‬ﺎِﺋﻊ‪ِ ‬ﺇ ﱠﻻ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﹶﺃ ﹾﻃ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﻓﹶﺎ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ﹾﻄ ِﻌﻤ‪‬ﻮﻧِﻲ ﹸﺃ ﹾﻃ ِﻌ ‪‬ﻤ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ :‬ﹸﻛﱡﻠ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﻋ‪‬ﺎ ٍﺭ ِﺇ ﱠﻻ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ‬
‫ﺨ ِﻄﺌﹸﻮ ﹶﻥ ﺑِﺎﻟ ﱠﻠ ‪‬ﻴ ِﻞ ‪‬ﻭ ﺍﻟ‪‬ﻨﻬ‪‬ﺎ ِﺭ ‪ ,‬ﻭ ﹶﺃﻧ‪‬ﺎ ﹶﺃ ﹾﻏ ِﻔﺮ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻮﺗ‪‬ﻪ‪ ‬ﻓﹶﺎ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ﹾﻜﺴ‪‬ﻮﻧِﻲ ﹶﺃ ﹾﻛﺴ‪‬ﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ِ :‬ﺇ‪‬ﻧ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﹶﻛ ‪‬‬
‫ﺿﺮ‪‬ﻱ ﹶﻓ‪‬ﺘﻀ‪‬ﺮ‪‬ﻭﻧِﻲ ‪,‬‬
‫ﺏ ‪‬ﺟﻤِﻴﻌﹰﺎ ‪ ,‬ﻓﹶﺎ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ‪‬ﻐ ِﻔﺮ‪‬ﻭﻧِﻲ ﹶﺃ ﹾﻏ ِﻔ ‪‬ﺮ ﹶﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ِﺇ‪‬ﻧ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﺒﻠﹸﻐ‪‬ﻮﺍ ‪‬‬
‫ﺍﻟ ﱡﺬﻧ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ ﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﺗ ‪‬ﺒﻠﹸﻐ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻧ ﹾﻔﻌِﻲ ﹶﻓ‪‬ﺘ ‪‬ﻨ ﹶﻔﻌ‪‬ﻮﻧِﻲ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﹶﺃ ﱠﻥ ﹶﺃ ‪‬ﻭﹶﻟﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ﺁ ِﺧ ‪‬ﺮﻛﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺟ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ‬
‫ﻚ ﻓِﻲ ‪‬ﻣ ﹾﻠﻜِﻲ ‪‬ﺷﻴ‪‬ﺌﹰﺎ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ‬
‫ﺐ ‪‬ﺭﺟ‪ٍ ‬ﻞ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ ,‬ﻣ‪‬ﺎ ﺯ‪‬ﺍ ‪‬ﺩ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ‪‬ﺗﻘﹶﻰ ﹶﻗ ﹾﻠ ِ‬
‫ﺐ ‪‬ﺭﺟ‪ٍ ‬ﻞ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ ,‬ﻣ‪‬ﺎ‬
‫ﺠ ِﺮ ﹶﻗ ﹾﻠ ِ‬
‫ﺴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺟ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﹶﺃ ﹾﻓ ‪‬‬
‫ﹶﺃ ﱠﻥ ﹶﺃ ‪‬ﻭﹶﻟﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ﺁ ِﺧ ‪‬ﺮﻛﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪627‬‬

‫ﺴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺟ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ‬


‫ﻚ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣ ﹾﻠﻜِﻲ ‪‬ﺷﻴ‪‬ﺌﹰﺎ ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ‪ : :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﹶﺃ ﱠﻥ ﹶﺃ ‪‬ﻭﹶﻟﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ﺁ ِﺧ ‪‬ﺮﻛﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ِﺇ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺺ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫‪‬ﻧ ﹶﻘ ‪‬‬
‫ﻚ ِﻣﻤ‪‬ﺎ‬
‫ﺺ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﺴﹶﺄﹶﻟ‪‬ﺘﻪ‪ , ‬ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ﹶﻘ ‪‬‬
‫ﺖ ﹸﻛ ﱠﻞ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣ ٍﺪ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻮﻧِﻲ ‪ ,‬ﹶﻓﹶﺄ ‪‬ﻋ ﹶﻄ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﺻﻌِﻴ ٍﺪ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣ ٍﺪ ‪ ,‬ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﻗﹶﺎﻣ‪‬ﻮﺍ ﻓِﻲ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﺮ‪ .‬ﻳ‪‬ﺎ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩِﻱ ِﺇ‪‬ﻧﻤ‪‬ﺎ ِﻫ ‪‬ﻲ ﹶﺃ ‪‬ﻋﻤ‪‬ﺎﹸﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﹸﺃ ‪‬ﺣﺼِﻴﻬ‪‬ﺎ‬
‫ﺨ‪‬ﻴﻂﹸ ِﺇﺫﹶﺍ ﺃﹸ ‪‬ﺩ ِﺧ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ِﻋ ‪‬ﻨﺪِﻱ ِﺇ ﱠﻻ ﹶﻛﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﻨﻘﹸﺺ‪ ‬ﺍﹾﻟ ِﻤ ‪‬‬
‫ﻼ‬ ‫ﺤ ‪‬ﻤ ِﺪ ﺍﻟ ﹼﻠ ‪‬ﻪ ‪ ,‬ﻭ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ‪‬ﻴ ‪‬ﺮ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﻚ ﹶﻓ ﹶ‬ ‫ﹶﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ ,‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﹸﺃ ‪‬ﻭﻓﱢﻴ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﺇﻳ‪‬ﺎﻫ‪‬ﺎ ‪ ,‬ﹶﻓ ‪‬ﻤ ‪‬ﻦ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﺪ ‪‬ﺧﻴ‪‬ﺮﹰﺍ ﹶﻓ ﹾﻠ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﺴﻪ‪ (( ‬ﺭﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﻩ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬ ‫‪‬ﻳﻠﹸﻮ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺇ ﱠﻻ ‪‬ﻧ ﹾﻔ ‪‬‬

‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ﻳﻘﻮﻝ ‪ )) :‬ﺇ ﱠﻥ ﺃﹶﻭ ﹶﻝ‬
‫ﻋﻨﻪ ﻭﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﺳ ِﻤ ‪‬ﻌﺖ‪ ‬ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ‪‬‬
‫ﺸ ِﻬ ‪‬ﺪ ‪ ،‬ﹶﻓﺄﹸِﺗ ‪‬ﻲ ِﺑ ِﻪ ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻪ‪ِ ‬ﻧ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤ‪‬ﺘﻪ‪ ، ‬ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻬ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪:‬‬
‫ﺱ ‪‬ﻳ ﹾﻘﻀ‪‬ﻰ ﻳ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﺍﻟ ِﻘﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ِﺔ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﺭ ‪‬ﺟﻞﹲ ﺍ ‪‬ﺳﺘ‪ ‬‬
‫ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﺖ‬
‫ﻚ ﻗﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﺖ ‪ ،‬ﻭﹶﻟ ِﻜ‪‬ﻨ ‪‬‬
‫ﺕ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻛ ﹶﺬ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺸ ِﻬ ‪‬ﺪ ‪‬‬
‫ﻚ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺍ ‪‬ﺳ‪‬ﺘ ‪‬‬
‫ﺖ ﻓِﻴ ‪‬‬
‫ﺖ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻗﹶﺎ‪‬ﺗ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﹶﻓﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ ِﻤ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﺐ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ِﻬ ِﻪ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺃﹸﹾﻟ ِﻘ ‪‬ﻲ ﰲ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺭ‪.‬‬ ‫َﻷ ﹾﻥ ‪‬ﻳﻘﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﺟﺮِﻱﺀٌ ! ﹶﻓ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ﻗِﻴ ﹶﻞ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﺮ ِﺑ ِﻪ ﹶﻓﺴ‪ِ ‬‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ ‪‬ﺭﺟ‪‬ﻞﹲ ‪‬ﺗ ‪‬ﻌ ﱠﻠ ‪‬ﻢ ﺍﻟ ِﻌ ﹾﻠ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ‪‬ﻋ ﱠﻠ ‪‬ﻤﻪ‪ ، ‬ﻭ ﹶﻗ ‪‬ﺮﹶﺃ ﺍﻟﻘﹸﺮﺁ ﹶﻥ ‪ ،‬ﹶﻓﺄﹸِﺗ ‪‬ﻲ ِﺑ ِﻪ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻪ‪ِ ‬ﻧ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤﻪ‪ ‬ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻬ‪‬ﺎ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﹶﻓﻤ‪‬ﺎ‬
‫ﺖ‪،‬‬
‫ﻚ ﺍﻟﻘﹸﺮﺁ ﹶﻥ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻛ ﹶﺬ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺕ ﻓِﻴ ‪‬‬
‫ﺖ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﺗ ‪‬ﻌ ﱠﻠ ‪‬ﻤﺖ‪ ‬ﺍﻟ ِﻌ ﹾﻠ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ‪‬ﻋ ﱠﻠ ‪‬ﻤﺘ‪‬ﻪ‪ ، ‬ﻭ ﹶﻗﺮ‪‬ﺃ ‪‬‬
‫‪‬ﻋ ِﻤ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﺖ ِﻟ‪‬ﻴﻘﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻋ‪‬ﺎِﻟﻢ‪ ! ‬ﻭ ﹶﻗﺮ‪‬ﺃ ‪‬‬
‫ﺕ ﺍﻟ ﹸﻘﺮ‪‬ﺁ ﹶﻥ ِﻟ‪‬ﻴﻘﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻫ‪ ‬ﻮ ﻗﹶﺎ ِﺭﺉ‪ ‬؛ ﹶﻓ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ﻗِﻴ ﹶﻞ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﺮ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﻚ ‪‬ﺗ ‪‬ﻌ ﱠﻠ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫ﻭ‪‬ﻟ ِﻜ‪‬ﻨ ‪‬‬
‫ﻑ‬
‫ﺻﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﷲ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻴ ِﻪ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﺃﻋ‪‬ﻄﺎ ‪‬ﻩ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺃ ‪‬‬
‫ﺐ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ِﻬ ِﻪ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺃﹸﹾﻟ ِﻘ ‪‬ﻲ ﰲ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺭ ‪ .‬ﻭ ‪‬ﺭﺟ‪‬ﻞﹲ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳ ‪‬ﻊ ﺍ ُ‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫ﹶﻓﺴ‪ِ ‬‬
‫ﺖ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺗ ‪‬ﺮ ﹾﻛﺖ‪ِ ‬ﻣ ‪‬ﻦ‬
‫ﺍﳌﹶﺎ ِﻝ ‪ ،‬ﹶﻓﺄﹸِﺗ ‪‬ﻲ ِﺑ ِﻪ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻪ‪ِ ‬ﻧ ‪‬ﻌ ‪‬ﻤﻪ‪ ، ‬ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ﹶﻓﻬ‪‬ﺎ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻓﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ ِﻤ ﹾﻠ ‪‬‬
‫ﺖ ِﻟ‪‬ﻴﻘﹶﺎ ﹶﻝ ‪:‬‬
‫ﻚ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ﹾﻠ ‪‬‬ ‫ﻚ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻛ ﹶﺬ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺖ ‪ ،‬ﻭﻟ ِﻜ‪‬ﻨ ‪‬‬ ‫ﺖ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺐ ﺃ ﹾﻥ ﻳ‪ ‬ﻨ ﹶﻔ ‪‬ﻖ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ِﺇ ﱠﻻ ﺃ‪‬ﻧ ﹶﻔ ﹾﻘ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫ﺳ‪‬ﺒﻴ ٍﻞ ‪‬ﺗ ِ‬
‫ﺐ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ِﻬ ِﻪ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺃﹸﹾﻟ ِﻘ ‪‬ﻲ ﰲ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺭ (( ‪‬ﺭﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﻩ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬ ‫ﺤ ‪‬‬
‫‪‬ﺟﻮ‪‬ﺍﺩ‪ ! ‬ﹶﻓ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ﻗِﻴ ﹶﻞ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﺮ ِﺑ ِﻪ ﹶﻓﺴ‪ِ ‬‬

‫ﷲ ‪‬ﺗﻌ‪‬ﺎﻟﹶﻰ‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ‪ )) :‬ﺇ ﱠﻥ ِ‬
‫ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ‪‬‬
‫ﷲ ‪،‬‬
‫ﻕ ‪‬ﻳ ﹾﻠ‪‬ﺘ ِﻤﺴ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﺃ ‪‬ﻫ ﹶﻞ ﺍﻟ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ ‪ ،‬ﻓﺈﺫﺍ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟﺪ‪‬ﻭﺍ ﹶﻗ ‪‬ﻮ ‪‬ﻣﹰﺎ ‪‬ﻳ ﹾﺬ ﹸﻛﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ ﺍ َ‬
‫ﻣ‪‬ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹰﺔ ‪‬ﻳﻄﹸﻮﻓﹸﻮ ﹶﻥ ﰲ ﺍﻟ ﱡﻄﺮ‪ِ ‬‬
‫ﺴﻤ‪‬ﺎ ِﺀ ﺍﻟ ‪‬ﺪ‪‬ﻧﻴ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴﺴ‪‬ﺄﹸﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ‬
‫ﺤِﺘﻬِﻢ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺤﻔﱡﻮ‪‬ﻧ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ِﺑﹶﺄ ‪‬ﺟِﻨ ‪‬‬
‫‪‬ﺗﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﺩﻭ‪‬ﺍ ‪ :‬ﻫ ﹸﻠﻤ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﺣ‪‬ﺎ ‪‬ﺟِﺘﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫‪628‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﻚ‪،‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭﻳ‪‬ﻜ‪‬ﺒﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﺒﺤ‪‬ﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫– ‪‬ﻭﻫ‪ ‬ﻮ ﺃ ‪‬ﻋﻠﹶﻢ ‪ : -‬ﻣ‪‬ﺎ ﻳﻘﻮ ﹸﻝ ِﻋﺒ‪‬ﺎﺩﻱ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﻳ ‪‬‬
‫ﷲ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺭﹶﺃ ‪‬ﻭ ‪‬ﻙ ‪.‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻓﻴﻘﻮﻝ ‪ :‬ﻫ ﹾﻞ ‪‬ﺭﹶﺃ ‪‬ﻭﻧِﻲ ؟ ﻓﻴﻘﻮﻟﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻻ ﻭﺍ ِ‬
‫ﺠﺪ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤﺪ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻚ‬
‫ﻚ ِﻋﺒ‪‬ﺎ ‪‬ﺩ ﹰﺓ ‪ ،‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﻒ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺭ‪‬ﺃﻭ‪‬ﱐ ؟! ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭ ‪‬ﻙ ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﺍ ﹶﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﻓﻴﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﹶﻛ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﺴﺒِﻴﺤﹰﺎ ‪ .‬ﻓﹶﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﻓﻤﺎﺫﺍ ‪‬ﻳﺴ‪‬ﺄﻟﻮ ﹶﻥ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳﺴ‪‬ﺄﻟﹸﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻚ‬ ‫ﻚ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫‪‬ﺗ ‪‬ﻤﺠِﻴﺪﹰﺍ ‪ ،‬ﻭﺃ ﹾﻛﹶﺜ ‪‬ﺮ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺏ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺭﹶﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪:‬‬
‫ﷲ ﻳ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﳉ‪‬ﻨ ﹶﺔ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﻭ‪‬ﻫﻞ ‪‬ﺭﹶﺃﻭ‪‬ﻫﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﻻ ﻭﺍ ِ‬
‫ﺍﹶ‬
‫ﻒ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺃ‪‬ﻧ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﺍ ﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻴ ‪‬ﻬﺎ ِﺣﺮ‪‬ﺻﹰﺎ ‪،‬‬
‫ﻳﻘﻮﻝ ‪ :‬ﻓﹶﻜﻴ ‪‬‬
‫ﻭﺃﺷ ‪‬ﺪ ﹶﻟﻬ‪‬ﺎ ﹶﻃﻠﹶﺒﹰﺎ ‪ ،‬ﻭﺃ ‪‬ﻋ ﹶﻈ ‪‬ﻢ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ﹾﻏ‪‬ﺒ ﹰﺔ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻓ ِﻤ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ‪‬ﺘ ‪‬ﻌ ‪‬ﻮﺫﹸﻭ ﹶﻥ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺘ ‪‬ﻌ ‪‬ﻮﺫﹸﻭ ﹶﻥ‬
‫ﷲ ﻣ‪‬ﺎ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ‪ .‬ﻓﻴﻘﻮ ﹸﻝ ‪:‬‬
‫ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺭ ؛ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻓﻴﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﻭ ‪‬ﻫ ﹾﻞ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﻻ ﻭﺍ ِ‬
‫ﻒ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ؟! ﹶﻗﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﹶﻟ ‪‬ﻮ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭﻫ‪‬ﺎ ﻛﺎﻧﻮﺍ ﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ِﻣ ‪‬ﻨﻬ‪‬ﺎ ِﻓﺮ‪‬ﺍﺭﹰﺍ ‪ ،‬ﻭﺃ ‪‬ﺷ ‪‬ﺪ ﹶﻟﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻣﺨ‪‬ﺎ ﹶﻓ ﹰﺔ ‪.‬‬
‫ﹶﻛ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻓﻴﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﹶﻓﺄﹸ ‪‬ﺷ ِﻬﺪ‪‬ﻛﹸ ‪‬ﻢ ﺃﻧ‪‬ﻲ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ﹶﻔ ‪‬ﺮﺕ‪ ‬ﹶﻟﻬ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻳﻘﻮ ﹸﻝ ‪‬ﻣ ﹶﻠﻚ‪ِ ‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺍ ﹶﳌ ﹶ‬
‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ِﺔ ‪ :‬ﻓِﻴﻬﻢ‬
‫ﺴ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ((‬
‫ﺸﻘﹶﻰ ِﺑ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺟﻠِﻴ ‪‬‬
‫ﳉ ﹶﻠﺴ‪‬ﺎ ُﺀ ﻻ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺲ ِﻣ ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﺇ‪‬ﻧﻤ‪‬ﺎ ﺟ‪‬ﺎ َﺀ ِﻟﺤ‪‬ﺎ ‪‬ﺟ ٍﺔ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻫ ‪‬ﻢ ﺍ ﹸ‬
‫ﻼﻥﹲ ﹶﻟ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﹸﻓ ﹶ‬
‫ﺻﺤﻴﺢ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬

‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹰﺔ‬
‫ﷲ ‪‬ﻣ ﹶ‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ )) :‬ﺇﻥ ِ‬
‫ﱯ ‪‬‬
‫ﻭﰲ ﺭﻭﺍﻳﺔ ﳌﺴﻠ ٍﻢ ﻋﻦ ﺃﹶﰊ ﻫﺮﻳﺮﺓ ‪ ،‬ﻋﻦ ﺍﻟﻨ ‪‬‬
‫ﺠﻠِﺴﹰﺎ ﻓِﻴ ِﻪ ِﺫ ﹾﻛﺮ‪ ، ‬ﹶﻗ ‪‬ﻌﺪ‪‬ﻭﺍ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌﻬ‪ ‬ﻢ ‪،‬‬
‫ﺲ ﺍﻟ ﱢﺬ ﹾﻛ ِﺮ ‪ ،‬ﻓﹶﺈﺫﹶﺍ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟﺪ‪‬ﻭﺍ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﻼ ‪‬ﻳ‪‬ﺘ‪‬ﺘ‪‬ﺒﻌ‪‬ﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻣﺠ‪‬ﺎِﻟ ‪‬‬
‫‪‬ﺳﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ﹰﺓ ﻓﹸﻀ‪ ‬ﹰ‬
‫ﺤِﺘ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ‪‬ﻳ ‪‬ﻤ ﹶﻠﺆ‪‬ﻭﺍ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ‪‬ﻴ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ‪‬ﺑ ‪‬ﻴ ‪‬ﻦ ﺍﻟﺴ‪‬ﻤﺎ ِﺀ ﺍﻟ ‪‬ﺪ‪‬ﻧﻴ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﻓﺈﺫﹶﺍ ‪‬ﺗ ﹶﻔ ‪‬ﺮﻗﹸﻮﺍ‬
‫ﻒ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌﻀ‪‬ﻬ‪ ‬ﻢ ‪‬ﺑﻌ‪‬ﻀﹰﺎ ﺑِﺄ ‪‬ﺟِﻨ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ ‪‬ﺣ ‪‬‬
‫ﷲ ‪ -‬ﻭﻫ‪ ‬ﻮ ﺃ ‪‬ﻋ ﹶﻠﻢ‪ِ : - ‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺃ‪‬ﻳ ‪‬ﻦ ِﺟ ﹾﺌ‪‬ﺘ ‪‬ﻢ ؟ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫ﺴﹶﺄﻟﹸﻬ‪ ‬ﻢ ﺍ ُ‬
‫ﺴﻤ‪‬ﺎ ِﺀ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫‪‬ﻋ ‪‬ﺮﺟ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻭﺻ‪‬ﻌﺪ‪‬ﻭﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﻚ‪،‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬ﻬ ﱢﻠﻠﹸﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭﻳ‪‬ﻜ‪‬ﺒﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﺒﺤ‪‬ﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺽ ‪ :‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻚ ﰲ ﺍﻷ ‪‬ﺭ ِ‬
‫‪ِ :‬ﺟ ﹾﺌﻨ‪‬ﺎ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﻋ ‪‬ﻨ ِﺪ ﻋِﺒﺎ ٍﺩ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪:‬‬
‫ﻚ ‪‬ﺟ‪‬ﻨ‪‬ﺘ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻭﻣ‪‬ﺎﺫﺍ ‪‬ﻳﺴ‪‬ﺄﻟﹸﻮﻧِﻲ ؟ ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪ :‬ﻳﺴ‪‬ﺄﻟﹸﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻳﺴ‪‬ﺄﻟﹸﻮ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤﺪ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺏ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻓﻜ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﻒ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ‪‬ﺭﹶﺃﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﺟﻨ‪‬ﱵ ؟! ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪:‬‬ ‫ﻱ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ ‪‬ﻫ ﹾﻞ ‪‬ﺭﹶﺃﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﺟ‪‬ﻨﺘِﻲ ؟ ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪ :‬ﻻ ‪ ،‬ﹶﺃ ‪‬‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪629‬‬

‫ﺏ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻭ ‪‬ﻫ ﹾﻞ ﺭ‪‬ﺃﻭ‪‬ﺍ‬


‫ﺠﲑ‪‬ﻭﻧِﻲ ؟ ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪ِ :‬ﻣ ‪‬ﻦ ﻧ‪‬ﺎ ِﺭ ‪‬ﻙ ﻳ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﻚ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻭﻳﺴﺘﺠﲑﻭﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ؟ ﻓﻴﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﹶﻗ ‪‬ﺪ‬
‫ﺴﺘ‪‬ﻐ ِﻔﺮ‪‬ﻭﻧ ‪‬‬
‫ﻒ ﹶﻟ ‪‬ﻮ ‪‬ﺭﹶﺃﻭ‪‬ﺍ ﻧ‪‬ﺎﺭِﻱ ؟! ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪ :‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻧ‪‬ﺎﺭﻱ ؟ ﻗﺎﻟﻮﺍ ‪ :‬ﻻ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﹶﻓ ﹶﻜ ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﺏ‬
‫ﹶﻏ ﹶﻔ ‪‬ﺮﺕ‪ ‬ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﻋ ﹶﻄ ‪‬ﻴ‪‬ﺘ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﻣ‪‬ﺎ ﺳ‪‬ﺄﻟﹸﻮﺍ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﺃ ‪‬ﺟ ‪‬ﺮﺗ‪‬ﻬ‪ ‬ﻢ ِﻣﻤ‪‬ﺎ ﺍ ‪‬ﺳ‪‬ﺘﺠ‪‬ﺎﺭ‪‬ﻭﺍ ‪ .‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻓﻴﻘﻮﻟﻮﻥ ‪ :‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺲ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌﻬ‪ ‬ﻢ ‪ .‬ﻓﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﻭﻟ ‪‬ﻪ ﹶﻏ ﹶﻔ ‪‬ﺮﺕ‪ ، ‬ﻫ ‪‬ﻢ ﺍﻟﻘﹶﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻻ‬
‫ﺠ ﹶﻠ ‪‬‬
‫ﻓﻴﻬ ‪‬ﻢ ﻓﹸﻼﻥﹲ ‪‬ﻋ ‪‬ﺒﺪ‪ ‬ﺧﻄﱠﺎﺀٌ ﺇ‪‬ﻧﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ((‬
‫ﺸﻘﹶﻰ ِﺑ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺟﻠِﻴ ‪‬‬
‫‪‬ﻳ ‪‬‬

‫ﻋﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑﻦ ﻋﻤﺮﻭ ﺑﻦ ﺍﻟﻌﺎﺹ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﻤﺎ ‪ ،‬ﻗﺎﻝ ‪ :‬ﻗﺎﻝ‬


‫ﲔ ‪ ،‬ﹶﻻ ﺃ ‪‬ﺩﺭِﻱ‬
‫ﺨﺮ‪‬ﺝ‪ ‬ﺍﻟ ‪‬ﺪﺟ‪‬ﺎ ﹸﻝ ﰲ ﹸﺃ ‪‬ﻣﺘِﻲ ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬ﻤﻜﹸﺚﹸ ﺃ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻌ ‪‬‬
‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ‪ )) :‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺭﺳﻮ ﹸﻝ ﺍﷲ ‪‬‬
‫ﷲ ﺗ‪‬ﻌﺎﻟﹶﻰ ﻋِﻴﺴ‪‬ﻰ ﺍ‪‬ﺑ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ‪‬ﻢ ‪،‬‬
‫ﲔ ﻋ‪‬ﺎﻣﹰﺎ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬ﺒ ‪‬ﻌﺚﹸ ﺍ ُ‬
‫ﲔ ‪‬ﺷﻬ‪‬ﺮﹰﺍ ‪ ،‬ﺃﻭ ﺃ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻌ ‪‬‬
‫ﲔ ﻳ‪‬ﻮﻣﹰﺎ ﺃﻭ ﺃ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻌ ‪‬‬
‫ﺃ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ِﻌ ‪‬‬
‫ﲔ ‪‬ﻋ ‪‬ﺪﺍﻭﺓﹲ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﻳ‪ ‬ﺮ ِﺳﻞﹸ ﺍ ُ‬
‫ﷲ ﺭﳛﹰﺎ‬ ‫ﲔ ﺍﹾﺛ‪‬ﻨ ِ‬
‫ﺲ ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﲔ ﻟﹶﻴ ‪‬‬
‫ﺱ ‪‬ﺳ ‪‬ﺒ ‪‬ﻊ ِﺳِﻨ ‪‬‬
‫ﹶﻓ‪‬ﻴ ﹾﻄﻠﹸﺒ‪‬ﻪ‪ ‬ﹶﻓﻴ‪ ‬ﻬ ِﻠﻜﹸﻪ‪ ، ‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻤﻜﹸﺚﹸ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﲑ ﺃﻭ‬
‫ﺽ ﹶﺃ ‪‬ﺣﺪ‪ ‬ﻓِﻲ ﹶﻗ ﹾﻠِﺒ ِﻪ ِﻣ ﹾﺜﻘﹶﺎ ﹸﻝ ﹶﺫ ‪‬ﺭ ٍﺓ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﺧ ٍ‬
‫ﻼ ‪‬ﻳ ‪‬ﺒﻘﹶﻰ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ِﻪ ﺍ َﻷ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺑ‪‬ﺎ ِﺭ ‪‬ﺩ ﹰﺓ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﻗ‪‬ﺒ ِﻞ ﺍﻟﺸ‪‬ﺎ ِﻡ ‪ ،‬ﹶﻓ ﹶ‬
‫ﻀﻪ‪، ‬‬
‫ﻀ ‪‬ﺘﻪ‪ ، ‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﻟﻮ ﺃ ﱠﻥ ﹶﺃ ‪‬ﺣ ‪‬ﺪﻛﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﺩ ‪‬ﺧ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﹶﻛِﺒ ِﺪ ‪‬ﺟ‪‬ﺒ ٍﻞ ‪ ،‬ﹶﻟ ‪‬ﺪ ‪‬ﺧ ﹶﻠ ‪‬ﺘﻪ‪ ‬ﻋﻠﹶﻴ ِﻪ ‪‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ‪‬ﺗ ﹾﻘِﺒ ‪‬‬
‫ﺇﳝ‪‬ﺎ ٍﻥ ﺇ ﱠﻻ ﹶﻗ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﻉ ‪ ،‬ﹶﻻ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌ ِﺮﻓﹸﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌﺮ‪‬ﻭﻓﹰﺎ ‪ ،‬ﻭﻻ ‪‬ﻳ ‪‬ﻨ ِﻜﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ‬
‫ﺴﺒ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﺱ ﰲ ِﺧ ﱠﻔ ِﺔ ﺍﻟ ﱠﻄ ‪‬ﻴ ِﺮ ‪ ،‬ﻭﺃﺣ‪‬ﻼ ِﻡ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬ﺒﻘﹶﻰ ِﺷﺮ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﺴ‪‬ﺘﺠِﻴﺒ‪‬ﻮ ﹶﻥ ؟ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﹶﻓﻤ‪‬ﺎ ﺗﺄ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮﻧ‪‬ﺎ ؟‬
‫ﺸ ‪‬ﻴﻄﹶﺎ ﹸﻥ ‪ ،‬ﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫‪‬ﻣ ‪‬ﻨﻜﹶﺮﹰﺍ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴ‪‬ﺘ ‪‬ﻤﱠﺜﻞﹸ ﹶﻟﻬ‪‬ﻢ‪ ‬ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺸ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﻳ‪ ‬ﻨ ﹶﻔﺦ‪ ‬ﰲ‬
‫ﺴﻦ‪ ‬ﻋ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﻚ ﺩ‪‬ﺍ ‪‬ﺭ ِﺭ ‪‬ﺯﻗﹸﻬ‪ ‬ﻢ ‪ ،‬ﺣ ‪‬‬
‫ﹶﻓﻴ‪‬ﺄ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ِﺑ ِﻌﺒ‪‬ﺎ ‪‬ﺩ ِﺓ ﺍﻷ ‪‬ﻭﺛﹶﺎ ِﻥ ‪ ،‬ﻭ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﰲ ﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﻁ‬
‫ﺴ ‪‬ﻤﻌ‪‬ﻪ‪ ‬ﺭ ‪‬ﺟﻞﹲ ‪‬ﻳﻠﹸﻮ ﹸ‬
‫ﺻﻐ‪‬ﻰ ﻟِﻴﺘﹰﺎ ‪‬ﻭ ‪‬ﺭ ﹶﻓ ‪‬ﻊ ﻟِﻴﺘﹰﺎ ‪ ،‬ﻭ‪‬ﺃ ‪‬ﻭ ﹸﻝ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻤﻌ‪‬ﻪ‪ ‬ﺃ ‪‬ﺣﺪ‪ ‬ﺇ ﱠﻻ ﺃ ‪‬‬ ‫ﺍﻟﺼ‪‬ﻮ ِﺭ ‪ ،‬ﹶﻓ ﹶ‬
‫ﻼ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﷲ ‪ -‬ﻣﻄﹶﺮﹰﺍ‬
‫ﷲ ‪-‬ﺃﻭ ﻗﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻳ‪ ‬ﻨ ِﺰﻝﹸ ﺍ ُ‬
‫ﺱ ﺣﻮﻟ ‪‬ﻪ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﻳ‪ ‬ﺮ ِﺳﻞﹸ ﺍ ُ‬
‫ﺼ ‪‬ﻌﻖ‪ ‬ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺼ ‪‬ﻌﻖ‪ ‬ﻭﻳ‪ ‬‬
‫ﺽ ﺇِﺑ ِﻠ ِﻪ ﹶﻓﻴ‪ ‬‬
‫‪‬ﺣ ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫ﺱ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﻳ‪ ‬ﻨ ﹶﻔﺦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ﹸﺃ ‪‬ﺧﺮ‪‬ﻯ ﹶﻓِﺈﺫﹶﺍ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ِﻗﻴ‪‬ﺎﻡ‪‬‬
‫ﹶﻛﹶﺄ‪‬ﻧﻪ‪ ‬ﺍﻟ ﱠﻄ ﱡﻞ ﺃﻭ ﺍﻟ ﱢﻈ ﱡﻞ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﺘ ‪‬ﻨﺒ‪‬ﺖ‪ِ ‬ﻣﻨ ‪‬ﻪ ﺃ ‪‬ﺟﺴ‪‬ﺎ ‪‬ﺩ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﺴﺌﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳﻘﹶﺎ ﹸﻝ ‪:‬‬ ‫‪‬ﻳ ‪‬ﻨ ﹸﻈﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ﻳ‪‬ﻘﺎ ﹸﻝ ‪ :‬ﻳﺎ ﹶﺃ‪‬ﻳﻬ‪‬ﺎ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺱ ‪‬ﻫ ﹸﻠ ‪‬ﻢ ﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﻭ ِﻗﻔﹸﻮ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﺇ‪‬ﻧ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫‪630‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﲔ؛‬
‫ﺴ ِﻌ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻌ ﹰﺔ ﻭِﺗ ‪‬‬
‫ﺴ ‪‬ﻌ ِﻤﹶﺌ ٍﺔ ‪‬ﻭِﺗ ‪‬‬
‫ﻒ ِﺗ ‪‬‬
‫ﺚ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺭ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹶﺎ ﹸﻝ ‪ِ :‬ﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻛ ‪‬ﻢ ؟ ﹶﻓﻴ‪ ‬ﹶﻘﺎ ﹸﻝ ‪ِ :‬ﻣ ‪‬ﻦ ﹸﻛ ﱢﻞ ﺃﹾﻟ ٍ‬
‫ﺃ ‪‬ﺧ ِﺮﺟ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ﹶ‬
‫ﻕ (( ‪‬ﺭﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﻩ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬ ‫ﺸﻒ‪ ‬ﻋ ‪‬ﻦ ﺳ‪‬ﺎ ٍ‬
‫ﻚ ﻳ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﻳ‪ ‬ﹾﻜ ‪‬‬
‫ﺠ ‪‬ﻌﻞﹸ ﺍﻟ ِﻮﹾﻟﺪ‪‬ﺍ ﹶﻥ ﺷِﻴﺒﹰﺎ ‪ ،‬ﻭ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﻚ ﻳ‪‬ﻮﻡ‪ ‬ﻳ ‪‬‬
‫ﹶﻓ ﹶﺬِﻟ ‪‬‬

‫ﺖ‬
‫ﻉ ‪ ،‬ﻭﻛﹶﺎ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﷲ ﰲ ‪‬ﺩ ‪‬ﻋ ‪‬ﻮ ٍﺓ ‪ ،‬ﹶﻓﺮ‪ِ‬ﻓ ‪‬ﻊ ِﺇﹶﻟ‪‬ﻴ ِﻪ ﺍﻟ ﱢﺬﺭ‪‬ﺍ ‪‬‬
‫ﻋﻦ ﹶﺃﻳِﻲ ‪‬ﻫ ‪‬ﺮﻳ‪‬ﺮﺓ ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻛﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ‪‬ﻊ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ِﻝ ﺍ ِ‬
‫ﺱ ‪‬ﻳ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﺍﻟ ِﻘﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﻣ ِﺔ ‪ ،‬ﻫ ﹾﻞ ‪‬ﺗ ‪‬ﺪﺭ‪‬ﻭ ﹶﻥ ِﻣ ‪‬ﻢ ﺫﹶﺍ ‪‬ﻙ ؟‬
‫ﺴ ﹰﺔ ﻭﻗﺎﻝ ‪ )) :‬ﺃﻧﺎ ‪‬ﺳ‪‬ﻴﺪ‪ ‬ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﺲ ِﻣ‪‬ﻨﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬ﻬ ‪‬‬
‫ﺠﺒ‪‬ﻪ‪ ، ‬ﹶﻓ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬‬
‫ﺗ‪ ‬ﻌ ِ‬
‫ﺴ ِﻤﻌ‪‬ﻬ‪‬ﻢ‪ ‬ﺍﻟﺪ‪‬ﺍﻋِﻲ ‪،‬‬
‫ﺼﺮ‪‬ﻫ‪‬ﻢ‪ ‬ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِﻇﺮ‪ ،‬ﻭﻳ‪ ‬‬
‫ﺻﻌِﻴ ٍﺪ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣﺪٍ‪ ،‬ﹶﻓﻴ‪ ‬ﺒ ِ‬
‫ﲔ ﻭ‪‬ﺍﻵ ِﺧﺮِﻳ ‪‬ﻦ ﰲ ‪‬‬
‫ﷲ ﺍﻷ ‪‬ﻭِﻟ ‪‬‬
‫ﺠ ‪‬ﻤﻊ‪ ‬ﺍ ُ‬
‫‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺤ‪‬ﺘ ِﻤﻠﹸﻮ ﹶﻥ ‪،‬‬
‫ﺏ ﻣ‪‬ﺎ ﹶﻻ ﻳ‪‬ﻄِﻴﻘﹸﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺲ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬ﺒﻠﹸﻎﹸ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎﺱ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻟ ‪‬ﻐ ‪‬ﻢ ﻭ‪‬ﺍﻟ ﹶﻜ ‪‬ﺮ ِ‬ ‫‪‬ﻭ‪‬ﺗ ‪‬ﺪﻧ‪‬ﻮ ِﻣ ‪‬ﻨﻬ‪‬ﻢ‪ ‬ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺸ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫ﺸ ﹶﻔﻊ‪ ‬ﹶﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﺇﻟﹶﻰ‬
‫ﺱ ‪ :‬ﹶﺃ ﱠﻻ ‪‬ﺗ ‪‬ﺮ ‪‬ﻭ ﹶﻥ ﻣ‪‬ﺎ ﺃ‪‬ﻧ‪‬ﺘ ‪‬ﻢ ﻓِﻴ ِﻪ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ﹶﻠ ‪‬ﻐﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ‪‬ﻨ ﹸﻈﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻝﹸ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺖ ﹶﺃﺑ‪‬ﻮ‬
‫ﺾ ‪ :‬ﺃﺑ‪‬ﻮ ﹸﻛ ‪‬ﻢ ﺁ ‪‬ﺩﻡ‪ ، ‬ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮ‪‬ﻧ ‪‬ﻪ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﺁ ‪‬ﺩﻡ‪ ‬ﺃ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺱ ِﻟ‪‬ﺒ ‪‬ﻌ ٍ‬
‫‪‬ﺭ‪‬ﺑ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ؟ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻝﹸ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌﺾ‪ ‬ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﻚ‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﻭﺃ ‪‬ﺳ ﹶﻜ‪‬ﻨ ‪‬‬
‫ﺠﺪ‪‬ﻭﺍ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬‬
‫ﻼِﺋ ﹶﻜ ﹶﺔ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﻚ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺭ‪‬ﻭ ِﺣﻪِ‪ ،‬ﻭﺃ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ ﺍ ﹶﳌ ﹶ‬
‫ﺦ ﻓِﻴ ‪‬‬
‫ﷲ ِﺑ‪‬ﻴ ِﺪﻩِ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻧ ﹶﻔ ‪‬‬
‫ﻚﺍ ُ‬
‫ﺸﺮِ‪ ،‬ﺧ ﹶﻠ ﹶﻘ ‪‬‬
‫ﺍﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ‪‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ﹶﻠ ‪‬ﻐﻨ‪‬ﺎ ؟ ﹶﻓﻘﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﺇ ﱠﻥ ‪‬ﺭﺑ‪‬ﻲ‬
‫ﻚ ؟ ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺸ ﹶﻔﻊ‪ ‬ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﳉ‪‬ﻨ ﹶﺔ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﺍﹶ‬
‫ﻀﺐ‪ ‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻩ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭ‪‬ﺇ‪‬ﻧ ‪‬ﻪ ‪‬ﻧﻬ‪‬ﺎﻧِﻲ ‪‬ﻋ ِﻦ‬
‫ﺐ ﹶﻗ ‪‬ﺒ ﹶﻠﻪ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭ‪‬ﻻ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﺍﻟ‪‬ﻴ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻏﻀ‪‬ﺒﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﹶﻏ ِ‬
‫ﺼ ‪‬ﻴﺖ‪ ، ‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻏ ‪‬ﻴﺮِﻱ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﻧ‪‬ﻮ ٍ‬
‫ﺡ ‪ ،‬ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﺠ ‪‬ﺮ ِﺓ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ‪‬‬
‫ﺸ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﷲ ‪‬ﻋﺒ‪‬ﺪﹰﺍ‬
‫ﺽ ‪ ،‬ﻭ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ‪‬ﺳﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻙ ﺍ ُ‬
‫ﺖ ﺃ ‪‬ﻭ ﹸﻝ ﺍﻟ ‪‬ﺮﺳ‪ِ ‬ﻞ ِﺇﻟﹶﻰ ﺃﻫ ِﻞ ﺍﻷ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺡ ‪ ،‬ﺃ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻧﻮﺣﹰﺎ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻧ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫ﻚ؟‬
‫ﺸ ﹶﻔﻊ‪ ‬ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ﹶﻠ ‪‬ﻐﻨ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫‪‬ﺷﻜﹸﻮﺭﹰﺍ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺐ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻩ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪، ‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﹶﻗ ‪‬ﺒ ﹶﻠﻪ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﺍﻟ‪‬ﻴ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻏﻀ‪‬ﺒﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬ ‫ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻝﹸ ‪ :‬ﺇ ﱠﻥ ‪‬ﺭﺑ‪‬ﻲ ﹶﻏ ِ‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺖ ﻟِﻲ ‪‬ﺩ ‪‬ﻋ ‪‬ﻮﺓﹲ ‪‬ﺩ ‪‬ﻋ ‪‬ﻮﺕ‪ِ ‬ﺑﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﹶﻗ ‪‬ﻮﻣِﻲ‪ ،‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ‬
‫ﻭ‪‬ﺇ‪‬ﻧ ‪‬ﻪ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﻛﹶﺎ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﷲ‬
‫ﺖ ‪‬ﻧِﺒ ‪‬ﻲ ﺍ ِ‬
‫ﹶﻏ ‪‬ﻴﺮِﻱ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﺇ‪‬ﺑﺮ‪‬ﺍﻫِﻴ ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﺇ‪‬ﺑﺮ‪‬ﺍﻫِﻴ ‪‬ﻢ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﺇ‪‬ﺑﺮ‪‬ﺍﻫِﻴﻢ‪ ، ‬ﺃ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ؟ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻝﹸ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪:‬‬
‫ﺽ ‪ ،‬ﺍ ‪‬ﺷ ﹶﻔ ‪‬ﻊ ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑﻚ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫‪‬ﻭ ‪‬ﺧﻠِﻴ ﹸﻠ ‪‬ﻪ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺃ ‪‬ﻫ ِﻞ ﺍﻷ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺐ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻩ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭ‪‬ﺇﻧ‪‬ﻲ‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﹶﻗ ‪‬ﺒ ﹶﻠﻪ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﺍﻟ‪‬ﻴ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻏﻀ‪‬ﺒﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺇ ﱠﻥ ‪‬ﺭﺑ‪‬ﻲ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ِ‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪631‬‬

‫ﺕ ؛ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻏ ‪‬ﻴﺮِﻱ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ‬
‫ﺙ ﻛﹶﺬﺑ‪‬ﺎ ٍ‬
‫ﺖ ﹶﻛ ﹶﺬ‪‬ﺑﺖ‪ ‬ﺛﹶﻼ ﹶ‬
‫ﹸﻛ ‪‬ﻨ ‪‬‬
‫ﷲ ﺑِﺮﺳ‪‬ﺎ ﹶﻻِﺗ ِﻪ‬
‫ﻚﺍ ُ‬
‫ﻀ ﹶﻠ ‪‬‬
‫ﷲ ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺖ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﺍ ِ‬
‫ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ ‪ ،‬ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ ﻓﹶﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ ﺃ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ؟ ﻓﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﺇ ﱠﻥ ‪‬ﺭﺑ‪‬ﻲ‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺱ ‪ ،‬ﺍ ‪‬ﺷ ﹶﻔ ‪‬ﻊ ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﻼ ِﻣ ِﻪ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬
‫‪‬ﻭِﺑ ﹶﻜ ﹶ‬
‫ﺐ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻩ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭ‪‬ﺇﻧ‪‬ﻲ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻗ‪‬ﺘ ﹾﻠﺖ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﹶﻗ ‪‬ﺒ ﹶﻠﻪ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ، ‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﺍﻟ‪‬ﻴ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻏﻀ‪‬ﺒﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ِ‬
‫‪‬ﻧﻔﹾﺴﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ﺃﹸﻭ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ ِﺑ ﹶﻘ ‪‬ﺘ ِﻠﻬ‪‬ﺎ ‪ ،‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻏ ‪‬ﻴﺮِﻱ ؛ ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﻋِﻴﺴ‪‬ﻰ ‪.‬‬
‫ﺖ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﺍﷲ ‪‬ﻭ ﹶﻛ ِﻠ ‪‬ﻤﺘ‪‬ﻪ‪ ‬ﺃﹾﻟﻘﹶﺎﻫ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﻣ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭﺭ‪‬ﻭﺡ‪ِ ‬ﻣ ‪‬ﻨﻪ‪‬‬
‫ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﻋِﻴﺴ‪‬ﻰ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻋِﻴﺴ‪‬ﻰ ‪ ،‬ﺃ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ؟ ﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮ ﹸﻝ‬ ‫ﺱ ﰲ ﺍ ﹶﳌ ‪‬ﻬ ِﺪ ‪ ،‬ﺍ ‪‬ﺷ ﹶﻔ ‪‬ﻊ ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬ ‫ﺖ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫‪ ،‬ﻭ ﹶﻛ ﱠﻠ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫ﺐ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪﻩ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪،‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﹶﻗ ‪‬ﺒ ﹶﻠﻪ‪ِ ‬ﻣ ﹾﺜ ﹶﻠﻪ‪ ،‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﺐ ﺍﻟ‪‬ﻴ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻏﻀ‪‬ﺒﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻐ ‪‬‬
‫ﻀ ‪‬‬
‫ﻋِﻴﺴ‪‬ﻰ‪ :‬ﺇ ﱠﻥ ‪‬ﺭﺑ‪‬ﻲ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ِ‬
‫ﺤ ‪‬ﻤ ٍﺪ ((‬
‫‪‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ﹾﺬ ﹸﻛ ‪‬ﺮ ﹶﺫﻧ‪‬ﺒﺎﹰ‪ ،‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﹶﻏ ‪‬ﻴﺮِﻱ ‪ ،‬ﺍ ﹾﺫ ‪‬ﻫﺒ‪‬ﻮﺍ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪ ‬‬
‫ﷲ ﻭﺧ‪‬ﺎ‪‬ﺗ ‪‬ﻢ ﺍﻷ‪‬ﻧﺒِﻴﺎ ِﺀ ‪ ،‬ﻭ ﹶﻗ ‪‬ﺪ ﹶﻏ ﹶﻔ ‪‬ﺮ‬
‫ﺖ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﺍ ِ‬ ‫ﻭﰲ ﺭﻭﺍﻳ ٍﺔ ‪ )) :‬ﹶﻓﻴ‪‬ﺄﺗ‪‬ﻮﻧِﻲ ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹸﻮﻟﹸﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻣ‪ ‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤﺪ‪ ‬ﺃﻧ ‪‬‬
‫ﺤﻦ‪ ‬ﻓِﻴ ِﻪ ؟‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﺃ ﹶﻻ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ِﺇﻟﹶﻰ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﻚ ‪‬ﻭﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺗﹶﺄ ‪‬ﺧ ‪‬ﺮ ‪ ،‬ﺍ ‪‬ﺷ ﹶﻔ ‪‬ﻊ ﹶﻟﻨ‪‬ﺎ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﻚ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺗ ﹶﻘ ‪‬ﺪ ‪‬ﻡ ِﻣ ‪‬ﻦ ﹶﺫ‪‬ﻧِﺒ ‪‬‬
‫ﷲ ﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺍُ‬
‫ﺴ ِﻦ‬
‫ﷲ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻲ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣﺤ‪‬ﺎ ِﻣ ِﺪ ِﻩ ‪ ،‬ﻭﺣ‪ ‬‬
‫ﺵ ﹶﻓﹶﺄ ﹶﻗﻊ‪ ‬ﺳ‪‬ﺎﺟِﺪﹰﺍ ِﻟ ‪‬ﺮﺑ‪‬ﻲ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ﹾﻔ‪‬ﺘﺢ‪ ‬ﺍ ُ‬
‫ﺖ ﺍﻟ ‪‬ﻌ ‪‬ﺮ ِ‬
‫ﺤ ‪‬‬
‫ﻓﹶﺄ‪‬ﻧ ﹶﻄ ِﻠﻖ‪ ‬ﻓﹶﺂﺗِﻲ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﻚ ‪ ،‬ﺳ ﹾﻞ‬ ‫ﺤ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ﺃ ‪‬ﺣ ٍﺪ ﹶﻗ ‪‬ﺒﻠِﻲ ‪ ،‬ﹸﺛ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳﻘﹶﺎ ﹸﻝ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻣ‪ ‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤﺪ‪ ‬ﺍ ‪‬ﺭ ﹶﻓ ‪‬ﻊ ﺭ‪‬ﺃ ‪‬ﺳ ‪‬‬ ‫ﺍﻟﱠﺜﻨ‪‬ﺎ ِﺀ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﺷﻴ‪‬ﺌﹰﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ﹾﻔ‪‬ﺘ ‪‬‬
‫ﺏ ‪ ،‬ﹸﺃ ‪‬ﻣﺘِﻲ ﻳ‪‬ﺎ‬
‫ﺏ ‪ ،‬ﹸﺃ ‪‬ﻣﺘِﻲ ﻳ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺸ ﱠﻔ ‪‬ﻊ ‪ ،‬ﻓﹶﺄ ‪‬ﺭ ﹶﻓﻊ‪ ‬ﺭﹾﺃﺳِﻲ ‪ ،‬ﻓﹶﺄﻗﹸﻮﻝﹸ ‪ :‬ﹸﺃ ‪‬ﻣﺘِﻲ ﻳ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺗ‪ ‬ﻌ ﹶﻄﻪ‪ ، ‬ﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﺷ ﹶﻔ ‪‬ﻊ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﺏ ﺍﻷ‪‬ﻳ ‪‬ﻤ ِﻦ ِﻣ ‪‬ﻦ‬
‫ﺏ ‪‬ﻋ ﹶﻠ ‪‬ﻴ ِﻬ ‪‬ﻢ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻟﺒ‪‬ﺎ ِ‬
‫ﻚ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﹶﻻ ِﺣﺴ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻤﺪ‪ ‬ﺃ ‪‬ﺩ ِﺧ ﹾﻞ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺃﹸ ‪‬ﻣِﺘ ‪‬‬
‫ﺏ ‪ ،‬ﹶﻓ‪‬ﻴﻘﹶﺎ ﹸﻝ ‪ :‬ﻳ‪‬ﺎ ﻣ‪ ‬‬
‫‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺏ (( ﹸﺛﻢ‪ ‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ )) :‬ﻭ‪‬ﺍﱠﻟﺬِﻱ‬
‫ﻚ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻷ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ ِ‬
‫ﺱ ﻓِﻴﻤ‪‬ﺎ ِﺳﻮ‪‬ﻯ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﳉ‪‬ﻨ ِﺔ ‪ ،‬ﻭ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ‪‬ﺷ ‪‬ﺮﻛﹶﺎ ُﺀ ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ِ‬ ‫ﹶﺃ‪‬ﺑﻮ‪‬ﺍ ِ‬
‫ﺏﺍ ﹶ‬
‫ﺠ ‪‬ﺮ ‪ ،‬ﹶﺃ ‪‬ﻭ ﹶﻛﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ‪‬ﻴ ‪‬ﻦ‬
‫ﳉ‪‬ﻨ ِﺔ ﹶﻛﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ‪‬ﻴ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ ‪‬ﻭ ‪‬ﻫ ‪‬‬
‫ﺼﺮ‪‬ﺍ ‪‬ﻋ ‪‬ﻴ ِﻦ ِﻣ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣﺼ‪‬ﺎﺭِﻳ ِﻊ ﺍ ﹶ‬
‫‪‬ﻧ ﹾﻔﺴِﻲ ِﺑ‪‬ﻴ ِﺪ ِﻩ ‪ ،‬ﺇ ﱠﻥ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﺑ ‪‬ﻴ ‪‬ﻦ ﺍ ِﳌ ‪‬‬
‫ﺼﺮ‪‬ﻯ (( ﺻﺤﻴﺢ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬
‫‪‬ﻣ ﱠﻜ ﹶﺔ ‪‬ﻭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫‪632‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﺻﻠﱠﻰ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﻠﱠ ‪‬ﻢ ‪ )) :‬ﺇﺫﺍ ﹶﻗ ‪‬ﺮﹶﺃ‬


‫ﺿ ‪‬ﻲ ﺍﻟﱠﻠ ‪‬ﻪ ‪‬ﻋ‪‬ﻨﻪ‪ ‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ :‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪‬ﺭﺳ‪‬ﻮ ﹸﻝ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ‪‬‬
‫ﻋ‪‬ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ‪‬ﻫ ‪‬ﺮﻳ‪‬ﺮﺓ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺠ ‪‬ﺪ ﺍ ‪‬ﻋ‪‬ﺘ ‪‬ﺰ ﹶﻝ ﺍﻟﺸ‪‬ﻴﻄﺎ ﹸﻥ ‪‬ﻳﺒ‪‬ﻜﻲ ﻳﻘﻮ ﹸﻝ ‪ :‬ﻳﺎ ﻭﻳﻠﱵ ﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﺮ ﺍﺑ ‪‬ﻦ ﺁﺩ ‪‬ﻡ ﺑِﺎﻟﺴ‪‬ﺠﻮ ِﺩ‬
‫ﺴ‪‬‬
‫ﺠ ‪‬ﺪ ﹶﺓ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬‬‫ﺍﺑ ‪‬ﻦ ﺁﺩ ‪‬ﻡ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﳉ‪‬ﻨﺔﹸ ‪‬ﻭ ﺃﹸ ِﻣ ‪‬ﺮﺕ‪ ‬ﺑِﺎﻟﺴ‪‬ﺠﻮ ِﺩ ﹶﻓﹶﺄ‪‬ﺑ ‪‬ﻴﺖ‪ ‬ﹶﻓﻠِﻲ‬
‫ﺠ ‪‬ﺪ ﹶﻓ ﹶﻠ ‪‬ﻪ ﺍ ﹶ‬
‫ﺴ‪‬‬
‫ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺍﻟﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ (( ﺭ‪‬ﻭﺍﻩ‪ ‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴﻠِﻢ‬
‫‪Leggere i due seguenti ahādīth ponendo attenzione alle parole di radice quadrilittera.‬‬

‫ﺣﺪﺛﻨﺎ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑﻦ ﻳﻮﺳﻒ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﺃﺧﱪﻧﺎ ﻣﺎﻟﻚ‪ ،‬ﻋﻦ ﻫﺸﺎﻡ ﺑﻦ ﻋﺮﻭﺓ‪ ،‬ﻋﻦ ﺃﺑﻴﻪ‪ ،‬ﻋﻦ ﻋﺎﺋﺸﺔ ﺃﻡ‬
‫ﺍﳌﺆﻣﻨﲔ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﺎ‪ :‬ﺃﻥ ﺍﳊﺎﺭﺙ ﺑﻦ ﻫﺸﺎﻡ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻪ ﺳﺄﻝ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ‬
‫ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﻳﺎ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ‪ ،‬ﻛﻴﻒ ﻳﺄﺗﻴﻚ ﺍﻟﻮﺣﻲ؟ ﻓﻘﺎﻝ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ‬
‫ﻭﺳﻠﻢ‪) :‬ﺃﺣﻴﺎﻧﺎ ﻳﺄﺗﻴﲏ ﻣﺜﻞ ﺻﻠﺼﻠﺔ ﺍﳉﺮﺱ‪ ،‬ﻭﻫﻮ ﺃﺷﺪﻩ ﻋﻠﻲ‪ ،‬ﻓﻴﻔﺼﻢ ﻋﲏ ﻭﻗﺪ ﻭﻋﻴﺖ‬
‫ﻋﻨﻪ ﻣﺎ ﻗﺎﻝ‪ ،‬ﻭﺃﺣﻴﺎﻧﺎ ﻳﺘﻤﺜﻞ ﱄ ﺍﳌﻠﻚ ﺭﺟﻼ‪ ،‬ﻓﻴﻜﻠﻤﲏ ﻓﺄﻋﻲ ﻣﺎ ﻳﻘﻮﻝ(‪.‬‬
‫ﻗﺎﻟﺖ ﻋﺎﺋﺸﺔ ﺭﺿﻲ ﺍﷲ ﻋﻨﻬﺎ‪ :‬ﻭﻟﻘﺪ ﺭﺃﻳﺘﻪ ﻳﱰﻝ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﻮﺣﻲ ﰲ ﺍﻟﻴﻮﻡ ﺍﻟﺸﺪﻳﺪ ﺍﻟﱪﺩ‪ ،‬ﻓﻴﻔﺼﻢ‬
‫ﻋﻨﻪ ﻭﺇﻥ ﺟﺒﻴﻨﻪ ﻟﻴﺘﻔﺼﺪ ﻋﺮﻗﺎ‪.‬‬

‫ﺣﺪﺛﲏ ﺃﺑﻮ ﺟﻌﻔﺮ‪ ،‬ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﺍﻟﻔﺮﺝ‪ .‬ﺣﺪﺛﻨﺎ ﺯﻳﺪ ﺑﻦ ﺍﳊﺒﺎﺏ‪ .‬ﺃﺧﱪﱐ ﻋﺒﺪﺍﻟﻌﺰﻳﺰ ﺑﻦ‬
‫ﺃﰊ ﺳﻠﻤﺔ‪ .‬ﺃﺧﱪﻧﺎ ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﺍﳌﻨﻜﺪﺭ ﻋﻦ ﺟﺎﺑﺮ ﺑﻦ ﻋﺒﺪﺍﷲ ؛‬
‫ﺃﻥ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﻗﺎﻝ "ﺃﺭﻳﺖ ﺍﳉﻨﺔ‪ .‬ﻓﺮﺃﻳﺖ ﺍﻣﺮﺃﺓ ﺃﰊ ﻃﻠﺤﺔ‪.‬‬
‫ﰒ ﲰﻌﺖ ﺧﺸﺨﺸﺔ ﺃﻣﺎﻣﻲ‪ .‬ﻓﺈﺫﺍ ﺑﻼﻝ"‪.‬‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪633‬‬

‫ﺑﻴﺎﻥ ‪Tradurre i seguenti versetti con l’aiuto di‬‬ ‫‪:‬ﻛﻠﻤﺎﺕ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺗﻔﺴﲑ ﻭ‬
‫ﺽ‬‫ﺕ ﻭ‪‬ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ِ‬ ‫ﺴﻤ‪‬ﺎﻭ‪‬ﺍ ِ‬ ‫ﺤ ‪‬ﻤ ‪‬ﺪ ﻓِﻲ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﺼِﺒﺤ‪‬ﻮ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {17/‬ﻭﹶﻟﻪ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬‬ ‫ﲔ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﲔ ‪‬ﺗ ‪‬ﻤﺴ‪‬ﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻭ ِﺣ ‪‬‬ ‫ﺴ‪‬ﺒﺤ‪‬ﺎ ﹶﻥ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ِﺣ ‪‬‬ ‫ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺤ ‪‬ﻲ‬‫ﺖ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟ ‪‬‬ ‫ﺨ ِﺮﺝ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ‪‬ﻴ ‪‬‬ ‫ﺖ ‪‬ﻭﻳ‪ ‬‬ ‫ﺤ ‪‬ﻲ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ‪‬ﻴ ِ‬ ‫ﺨ ِﺮﺝ‪ ‬ﺍﹾﻟ ‪‬‬ ‫ﲔ ‪‬ﺗ ﹾﻈ ِﻬﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {18/‬ﻳ‪ ‬‬ ‫ﺸﻴ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ِﺣ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭ ‪‬ﻋ ِ‬
‫ﺏ‬‫ﺨ ‪‬ﺮﺟ‪‬ﻮ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {19/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﺧﹶﻠ ﹶﻘﻜﹸﻢ ﻣ‪‬ﻦ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﺍ ٍ‬ ‫ﻚ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﺽ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪ ‪‬ﻣ ‪‬ﻮِﺗﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ ‪‬‬ ‫ﺤﻴِﻲ ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺴ ﹸﻜﻨ‪‬ﻮﺍ‬ ‫ﺴﻜﹸ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ‪‬ﺯﻭ‪‬ﺍﺟ‪‬ﺎ ﻟﱢ‪‬ﺘ ‪‬‬
‫ﺸﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {20/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ ﹶﺃ ﹾﻥ ‪‬ﺧﹶﻠ ‪‬ﻖ ﹶﻟﻜﹸﻢ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺃﹶﻧﻔﹸ ِ‬ ‫ﺸ ٌﺮ ﺗ‪‬ﻨ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﹸﺛﻢ‪ِ ‬ﺇﺫﹶﺍ ﺃﹶﻧﺘ‪‬ﻢ ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﺕ ﱢﻟ ﹶﻘ ‪‬ﻮ ٍﻡ ‪‬ﻳ‪‬ﺘ ﹶﻔ ﱠﻜﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {21/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ‬ ‫ﻚ ﻟﹶﺂﻳ‪‬ﺎ ٍ‬‫ِﺇﹶﻟ‪‬ﻴﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﻌ ﹶﻞ ‪‬ﺑ‪‬ﻴ‪‬ﻨﻜﹸﻢ ‪‬ﻣ ‪‬ﻮ ‪‬ﺩ ﹰﺓ ‪‬ﻭ ‪‬ﺭ ‪‬ﺣ ‪‬ﻤ ﹰﺔ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬
‫ﲔ‬ ‫ﺕ ﱢﻟ ﹾﻠﻌ‪‬ﺎِﻟ ِﻤ ‪‬‬‫ﻚ ﻟﹶﺂﻳ‪‬ﺎ ٍ‬ ‫ﺴ‪‬ﻨِﺘﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭﹶﺃﹾﻟﻮ‪‬ﺍِﻧ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬ ‫ﺽ ﻭ‪‬ﺍ ‪‬ﺧِﺘﻠﹶﺎﻑ‪ ‬ﹶﺃﹾﻟ ِ‬ ‫ﺕ ﻭ‪‬ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ِ‬ ‫ﺴﻤ‪‬ﺎﻭ‪‬ﺍ ِ‬ ‫‪‬ﺧ ﹾﻠﻖ‪ ‬ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺕ ﱢﻟ ﹶﻘ ‪‬ﻮ ٍﻡ‬
‫ﻚ ﻟﹶﺂﻳ‪‬ﺎ ٍ‬ ‫ﻀِﻠ ِﻪ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬ ‫}ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {22/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ ‪‬ﻣﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻣﻜﹸﻢ ﺑِﺎﻟﻠﱠ‪‬ﻴ ِﻞ ﻭ‪‬ﺍﻟ‪‬ﻨﻬ‪‬ﺎ ِﺭ ﻭ‪‬ﺍ‪‬ﺑِﺘﻐ‪‬ﺎ ‪‬ﺅﻛﹸﻢ ﻣ‪‬ﻦ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺤﻴِﻲ ِﺑ ِﻪ‬ ‫ﺴﻤ‪‬ﺎﺀ ﻣ‪‬ﺎﺀ ﹶﻓ‪‬ﻴ ‪‬‬ ‫ﻕ ‪‬ﺧ ‪‬ﻮﻓﹰﺎ ‪‬ﻭ ﹶﻃ ‪‬ﻤﻌ‪‬ﺎ ‪‬ﻭﻳ‪‬ﻨﺰ‪‬ﻝﹸ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﺴ ‪‬ﻤﻌ‪‬ﻮ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {23/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ ‪‬ﻳﺮِﻳ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬ﺮ ‪‬‬ ‫‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺴﻤ‪‬ﺎﺀ‬ ‫ﺕ ﱢﻟ ﹶﻘ ‪‬ﻮ ٍﻡ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌ ِﻘﻠﹸﻮ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {24/‬ﻭ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺁﻳ‪‬ﺎِﺗ ِﻪ ﺃﹶﻥ ‪‬ﺗﻘﹸﻮ ‪‬ﻡ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﻚ ﻟﹶﺂﻳ‪‬ﺎ ٍ‬ ‫ﺽ ‪‬ﺑ ‪‬ﻌ ‪‬ﺪ ‪‬ﻣ ‪‬ﻮِﺗﻬ‪‬ﺎ ِﺇﻥﱠ ﻓِﻲ ﹶﺫِﻟ ‪‬‬ ‫ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﺨ ‪‬ﺮﺟ‪‬ﻮ ﹶﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪ {25/‬ﻭﹶﻟﻪ‪ ‬ﻣ‪‬ﻦ ﻓِﻲ‬ ‫ﺽ ِﺇﺫﹶﺍ ﺃﹶﻧ‪‬ﺘ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﺽ ِﺑﹶﺄ ‪‬ﻣ ِﺮ ِﻩ ﹸﺛﻢ‪ِ ‬ﺇﺫﹶﺍ ‪‬ﺩﻋ‪‬ﺎ ﹸﻛ ‪‬ﻢ ‪‬ﺩ ‪‬ﻋ ‪‬ﻮ ﹰﺓ ‪‬ﻣ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ِ‬ ‫ﻭ‪‬ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ‪‬‬
‫ﻥ }ﺍﻟﺮﻭﻡ‪{26/‬‬ ‫ﺽ ﹸﻛ ﱞﻞ ﱠﻟ ‪‬ﻪ ﻗﹶﺎِﻧﺘ‪‬ﻮ ﹶ‬ ‫ﺕ ﻭ‪‬ﺍﹾﻟﹶﺄ ‪‬ﺭ ِ‬‫ﺴﻤ‪‬ﺎﻭ‪‬ﺍ ِ‬ ‫ﺍﻟ ‪‬‬

‫ﻛﻠﻤﺎﺕ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺗﻔﺴﲑ ﻭ ﺑﻴﺎﻥ‬


‫ﻟﻔﻀﻴﻠﺔ ﺍﻷﺳﺘﺎﺫ ﺍﻟﺸﻴﺦ ﺣﺴﻨﲔ ﳏﻤﺪ ﳐﻠﻮﻑ‬

‫ﲔ ‪‬ﺗ ﹾﻈ ِﻬﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ ‪ :‬ﺗﺪﺧﻠﻮﻥ ﰲ ﻭﻗﺖ ﺍﻟﻈﻬﲑﺓ‬


‫ِﺣ ‪‬‬
‫ﺸﺮ‪‬ﻭ ﹶﻥ ‪ :‬ﺗﺘﺼﺮﻓﻮﻥ ﰲ ﺷﺆﻭﻥ ﻣﻌﺎﻳﺸﻜﻢ‬
‫ﺗ‪‬ﻨ‪‬ﺘ ِ‬
‫ﺴﻜﹸﻨ‪‬ﻮﺍ ِﺇﹶﻟ ‪‬ﻴﻬ‪‬ﺎ ‪ :‬ﻟِﺘﻤﻴﻠﻮﺍ ﺇﻟﻴﻬﺎ ﻭ ﺗﺄﻟﻔﻮﻫﺎ‬
‫ِﻟ‪‬ﺘ ‪‬‬
‫ﹶﻟ ‪‬ﻪ ﻗﹶﺎِﻧﺘ‪‬ﻮ ﹶﻥ ‪ :‬ﻣﻄِﻴﻌﻮﻥ ﻣ‪‬ﻨﻘﺎﺩﻭﻥ ﻹﺭﺍﺩﺗﻪ‬
‫‪634‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫‪Leggere il tafsīr dei seguenti versetti:‬‬


‫ﺖ ِﺇ ﹾﺫ ‪‬ﺗ ﹾﺄﺗِﻴ ِﻬ ‪‬ﻢ ﺣِﻴﺘ‪‬ﺎ‪‬ﻧ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ‬
‫ﺴ‪‬ﺒ ِ‬ ‫ﺤ ِﺮ ِﺇ ﹾﺫ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌﺪ‪‬ﻭ ﹶﻥ ﻓِﻲ ﺍﻟ ‪‬‬ ‫ﺿ ‪‬ﺮ ﹶﺓ ﺍﹾﻟ‪‬ﺒ ‪‬‬
‫ﺖ ﺣ‪‬ﺎ ِ‬ ‫ﻭﹶﺍ ‪‬ﺳﹶﺄﹾﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻋ ِﻦ ﺍﹾﻟ ﹶﻘ ‪‬ﺮ‪‬ﻳ ِﺔ ﺍﱠﻟﺘِﻲ ﹶﻛﺎ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬ ‫ﻚ ‪‬ﻧ‪‬ﺒﻠﹸﻮﻫ‪‬ﻢ ِﺑﻤ‪‬ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻳ ﹾﻔ ‪‬‬ ‫ﺴِﺒﺘ‪‬ﻮ ﹶﻥ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ﹾﺄﺗِﻴ ِﻬ ‪‬ﻢ ﹶﻛ ﹶﺬِﻟ ‪‬‬‫‪‬ﺳ‪‬ﺒِﺘ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﺷﺮ‪‬ﻋﹰﺎ ‪‬ﻭ‪‬ﻳ ‪‬ﻮ ‪‬ﻡ ﹶﻻ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫}ﺍﻷﻋﺮﺍﻑ‪ {163/‬ﻭِﺇ ﹶﺫ ﻗﹶﺎﹶﻟ ‪‬‬
‫ﺖ ﹸﺃ ‪‬ﻣ ﹲﺔ ‪‬ﻣ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ِﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗ ِﻌﻈﹸﻮ ﹶﻥ ﹶﻗ ‪‬ﻮﻣ‪‬ﺎ ﺍﻟﻠﹼ ‪‬ﻪ ﻣ‪ ‬ﻬِﻠﻜﹸﻬ‪ ‬ﻢ ﹶﺃ ‪‬ﻭ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌﺬﱢ‪‬ﺑ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻋﺬﹶﺍﺑ‪‬ﺎ‬
‫‪‬ﺷﺪِﻳﺪ‪‬ﺍ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﹾﺍ ‪‬ﻣ ‪‬ﻌ ِﺬ ‪‬ﺭ ﹰﺓ ِﺇﻟﹶﻰ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭﹶﻟ ‪‬ﻌﻠﱠﻬ‪ ‬ﻢ ‪‬ﻳ‪‬ﺘﻘﹸﻮ ﹶﻥ }ﺍﻷﻋﺮﺍﻑ‪ {164/‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻧﺴ‪‬ﻮﹾﺍ ﻣ‪‬ﺎ ﹸﺫ ﱢﻛﺮ‪‬ﻭﹾﺍ ِﺑ ِﻪ‬
‫ﺴﻘﹸﻮ ﹶﻥ‬
‫ﺲ ِﺑﻤ‪‬ﺎ ﻛﹶﺎﻧ‪‬ﻮﹾﺍ ‪‬ﻳ ﹾﻔ ‪‬‬ ‫ﺏ ‪‬ﺑﺌِﻴ ٍ‬ ‫ﹶﺃ ﹶﳒ‪‬ﻴﻨ‪‬ﺎ ﺍﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ‪‬ﻳ‪‬ﻨ ‪‬ﻬ ‪‬ﻮ ﹶﻥ ‪‬ﻋ ِﻦ ﺍﻟﺴ‪‬ﻮ ِﺀ ‪‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﺧ ﹾﺬﻧ‪‬ﺎ ﺍﱠﻟﺬِﻳ ‪‬ﻦ ﹶﻇﹶﻠﻤ‪‬ﻮﹾﺍ ِﺑ ‪‬ﻌﺬﹶﺍ ٍ‬
‫ﲔ‬
‫}ﺍﻷﻋﺮﺍﻑ‪ {165/‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﻋ‪‬ﺘ ‪‬ﻮﹾﺍ ﻋ‪‬ﻦ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻧﻬ‪‬ﻮﹾﺍ ‪‬ﻋ‪‬ﻨﻪ‪ ‬ﹸﻗ ﹾﻠﻨ‪‬ﺎ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ﻛﹸﻮﻧ‪‬ﻮﹾﺍ ِﻗ ‪‬ﺮ ‪‬ﺩ ﹰﺓ ﺧ‪‬ﺎ ِﺳِﺌ ‪‬‬
‫}ﺍﻷﻋﺮﺍﻑ‪{166/‬‬

‫ﺍﻟﻜﺘﺎﺏ ‪ :‬ﺻﻔﻮﺓ ﺍﻟﺘﻔﺎﺳﲑ‬


‫ﺍﳌﺆﻟﻒ ‪ :‬ﲰﺎﺣﺔ ﺍﻟﺸﻴﺦ ‪ /‬ﳏﻤﺪ ﻋﻠﻲ ﺍﻟﺼﺎﺑﻮﱐ‬
‫ﻭﺍﺳﺄﳍﻢ ﻋﻦ ﺍﻟﻘﺮﻳﺔ ﺍﻟﱵ ﻛﺎﻧﺖ ﺣﺎﺿﺮﺓ ﺍﻟﺒﺤﺮ ﺃﻯ ﻭﺍﺳﺄﻝ ﻳﺎ ﺃﻳﻬﺎ ﺍﻟﺮﺳﻮﻝ ﺍﻟﻴﻬﻮﺩ ﻋﻦ‬
‫ﺃﺧﺒﺎﺭ ﺃﺳﻼﻓﻬﻢ ‪ ،‬ﻭﻋﻦ ﺃﻣﺮ ﺍﻟﻘﺮﻳﺔ ﺍﻟﱵ ﻛﺎﻧﺖ ﺑﻘﺮﺏ ﺍﻟﺒﺤﺮ ﻭﻋﻠﻰ ﺷﺎﻃﺌﻪ ‪ ،‬ﻣﺎﺫﺍ ﺣﻞ ‪‬ﻢ ؟‬
‫ﳌﺎ ﻋﺼﻮﺍ ﺃﻣﺮ ﺍﷲ ﻭﺍﺻﻄﺎﺩﻭﺍ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﺴﺒﺖ ؟ ﺃﱂ ﳝﺴﺨﻬﻢ ﺍﷲ ﻗﺮﺩﺓ ﻭﺧﻨﺎﺯﻳﺮ ؟ ﻗﺎﻝ ﺍﺑﻦ ﻛﺜﲑ ‪:‬‬
‫ﻭﻫﺬﻩ ﺍﻟﻘﺮﻳﺔ ﻫﻲ )ﺃﻳﻠﺔ( ﻭﻫﻲ ﻋﻠﻰ ﺷﺎﻃﻰﺀ ﲝﺮ ﺍﻟﻘﻠﺰﻡ‬
‫ﺇﺫ ﻳﻌﺪﻭﻥ ﰲ ﺍﻟﺴﺒﺖ ﺃﻯ ﻳﺘﺠﺎﻭﺯﻭﻥ ﺣﺪ ﺍﷲ ﻓﻴﻪ ‪ ،‬ﻭﻫﻮ ﺍﺻﻄﻴﺎﺩﻫﻢ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﺴﺒﺖ‬
‫ﺇﺫ ﺗﺄﺗﻴﻬﻢ ﺣﻴﺘﺎﻬﻧﻢ ﻳﻮﻡ ﺳﺒﺘﻬﻢ ﺷﺮﻋﺎ ﺃﻯ ﺣﲔ ﻛﺎﻧﺖ ﺍﳊﻴﺘﺎﻥ )ﺍﻷﲰﺎﻙ( ﺗﺄﺗﻴﻬﻢ ﻳﻮﻡ‬
‫ﺍﻟﺴﺒﺖ ‪ -‬ﻭﻗﺪ ﺣﺮﻡ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﺍﻟﺼﻴﺪ ﻓﻴﻪ ‪ -‬ﻛﺜﲑﺓ ﻇﺎﻫﺮﺓ ﻋﻠﻰ ﻭﺟﻪ ﺍﳌﺎﺀ ﻟﻜﺜﺮ‪‬ﺎ‬
‫ﻭﻳﻮﻡ ﻻ ﻳﺴﺒﺘﻮﻥ ﻻ ﻳﺄﺗﻴﻬﻢ ﺃﻯ ﻭﰲ ﻏﲑ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﺴﺒﺖ ﻭﻫﻲ ﺳﺎﺋﺮ ﺍﻻﻳﺎﻡ ﻻ ﺗﺄﺗﻴﻬﻢ ﺑﻞ ﺗﻐﻴﺐ‬
‫ﻋﻨﻬﻢ ﻭﲣﺘﻔﻲ‬
‫ﻛﺬﻟﻚ ﻧﺒﻠﻮﻫﻢ ﲟﺎ ﻛﺎﻧﻮﺍ ﻳﻔﺴﻘﻮﻥ ﺃﻯ ﻣﺜﻞ ﺫﻟﻚ ﺍﻟﺒﻼﺀ ﺍﻟﻌﺠﻴﺐ ‪ ،‬ﳔﺘﱪﻫﻢ ﻭﳕﺘﺤﻨﻬﻢ‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪635‬‬

‫ﺑﺈﻇﻬﺎﺭ ﺍﻟﺴﻤﻚ ﳍﻢ ﻋﻠﻰ ﻭﺟﻪ ﺍﳌﺎﺀ ‪ ،‬ﰲ ﺍﻟﻴﻮﻡ ﺍﶈﺮﻡ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﺻﻴﺪﻩ ‪ ،‬ﻭﺇﺧﻔﺎﺋﻬﺎ ﻋﻨﻬﻢ ﰲ ﺍﻟﻴﻮﻡ‬
‫ﺍﳊﻼﻝ ‪ ،‬ﺑﺴﺒﺐ ﻓﺴﻘﻬﻢ ﻭﺍﻧﺘﻬﺎﻛﻬﻢ ﺣﺮﻣﺎﺕ ﺍﷲ ‪ ،‬ﻗﺎﻝ ﺍﻟﻘﺮﻃﱯ ‪ :‬ﺭﻭﻱ ﺃ‪‬ﺎ ﻛﺎﻧﺖ ﰲ ﺯﻣﻦ‬
‫ﺩﺍﻭﺩ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﺴﻼﻡ ‪ ،‬ﻭﺃﻥ ﺇﺑﻠﻴﺲ ﺃﻭﺣﻰ ﺇﻟﻴﻬﻢ ﻓﻘﺎﻝ ‪ :‬ﺇﳕﺎ ‪‬ﻴﺘﻢ ﻋﻦ ﺃﺧﺬﻫﺎ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﺴﺒﺖ‬
‫ﻓﺎﲣﺬﻭﺍ ﺍﳊﻴﺎﺽ ‪ ،‬ﻓﻜﺎﻧﻮﺍ ﻳﺴﻮﻗﻮﻥ ﺍﳊﻴﺘﺎﻥ ﺇﻟﻴﻬﺎ ﻳﻮﻡ ﺍﳉﻤﻌﺔ ﻓﺘﺒﻘﻰ ﻓﻴﻬﺎ ‪ ،‬ﻓﻼ ﳝﻜﻨﻬﺎ ﺍﳋﺮﻭﺝ‬
‫ﻣﻨﻬﺎ ﻟﻘﻠﺔ ﺍﳌﺎﺀ ‪ ،‬ﻓﻴﺄﺧﺬﻭ‪‬ﺎ ﻳﻮﻡ ﺍﻷﺣﺪ ﻭﳛﺘﺎﻟﻮﻥ ﰲ ﺻﻴﺪﻫﺎ‬
‫ﻭﺇﺫ ﻗﺎﻟﺖ ﺃﻣﺔ ﻣﻨﻬﻢ ﱂ ﺗﻌﻈﻮﻥ ﻗﻮﻣﺎ ﺍﷲ ﻣﻬﻠﻜﻬﻢ ﺃﻭ ﻣﻌﺬﻬﺑﻢ ﻋﺬﺍﺑﺎ ﺷﺪﻳﺪﺍ ﻗﺎﻝ ﺍﺑﻦ ﻛﺜﲑ‬
‫‪ :‬ﳜﱪ ﺗﻌﺎﱃ ﻋﻦ ﺃﻫﻞ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﻘﺮﻳﺔ ﺃ‪‬ﻢ ﺻﺎﺭﻭﺍ ﺇﱃ ﺛﻼﺙ ﻓﺮﻕ ‪ :‬ﻓﺮﻗﺔ ﺍﺭﺗﻜﺒﺖ ﺍﶈﻈﻮﺭ‬
‫ﻭﺍﺣﺘﺎﻟﻮﺍ ﻋﻠﻰ ﺍﺻﻄﻴﺎﺩ ﺍﻟﺴﻤﻚ ﻳﻮﻡ ﺍﻟﺴﺒﺖ ‪ ،‬ﻭﻓﺮﻗﺔ ‪‬ﺖ ﻋﻦ ﺫﻟﻚ ﻭﺍﻋﺘﺰﻟﺘﻬﻢ ‪ ،‬ﻭﻓﺮﻗﺔ‬
‫ﺳﻜﺘﺖ ﻓﻠﻢ ﺗﻔﻌﻞ ﻭﱂ ﺗﻨﻪ ﻭﻟﻜﻨﻬﺎ ﻗﺎﻟﺖ ﻟﻠﻤﻨﻜﺮﺓ ﱂ ﺗﻌﻈﻮﻥ ﻗﻮﻫﺎ ﺍﷲ ﻣﻬﻠﻜﻬﻢ ﺃﻯ ﱂ‬
‫ﺗﻨﻬﻮﻥ ﻫﺆﻻﺀ ﻭﻗﺪ ﻋﻠﻤﺘﻢ ﺃ‪‬ﻢ ﻗﺪ ﻫﻠﻜﻮﺍ ﻭﺍﺳﺘﺤﻘﻮﺍ ﺍﻟﻌﻘﻮﺑﺔ ﻣﻦ ﺍﷲ ‪ ،‬ﻓﻼ ﻓﺎﺋﺪﺓ ﰲ ‪‬ﻴﻜﻢ‬
‫ﺇﻳﺎﻫﻢ ؟‬
‫ﻗﺎﻟﻮﺍ ﻣﻌﺬﺭﺓ ﺇﱃ ﺭﺑﻜﻢ ﺃﻯ ﻗﺎﻝ ﺍﻟﻨﺎﻫﻮﻥ ‪ :‬ﺇﳕﺎ ﻧﻌﻈﻬﻢ ﻟﻨﻌﺬﺭ ﻋﻨﺪ ﺍﷲ ‪ ،‬ﺑﻘﻴﺎﻣﻨﺎ ﺑﻮﺍﺟﺐ‬
‫ﺍﻟﻨﺼﺢ ﻭﺍﻟﺘﺬﻛﲑ‬
‫ﻭﻟﻌﻠﻬﻢ ﻳﺘﻘﻮﻥ ﺃﻱ ﻳﱰﻋﻮﻥ ﻋﻤﺎ ﻫﻢ ﻓﻴﻪ ﻣﻦ ﺍﻹﺟﺮﺍﻡ ‪ ،‬ﻗﺎﻝ ﺍﻟﻄﱪﻱ ‪ :‬ﺃﻯ ﻟﻌﻠﻬﻢ ﺃﻥ ﻳﺘﻘﻮﺍ‬
‫ﺍﷲ ﻓﻴﻨﻴﺒﻮﺍ ﺇﱃ ﻃﺎﻋﺘﻪ ‪ ،‬ﻭﻳﺘﻮﺑﻮﺍ ﻣﻦ ﻣﻌﺼﻴﺘﻬﻢ ﺇﻳﺎﻩ ﻭﺗﻌﺪﻳﻬﻢ ﺍﻹﻋﺘﺪﺍﺀ ﰲ ﺍﻟﺴﺒﺖ‬
‫ﻓﻠﻤﺎ ﻧﺴﻮﺍ ﻣﺎ ﺫﻛﺮﻭﺍ ﺑﻪ ﺃﻯ ﻓﻠﻤﺎ ﺗﺮﻛﻮﺍ ﻣﺎ ﺫﻛﺮﻫﻢ ﺑﻪ ﺻﻠﺤﺎﺅﻫﻢ ‪ ،‬ﻭﺃﻋﺮﺿﻮﺍ ﻋﻦ ﻗﺒﻮﻝ‬
‫ﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﺇﻋﺮﺍﺿﺎ ﻛﻠﻴﺎ‬
‫ﺃﳒﻴﻨﺎ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻳﻨﻬﻮﻥ ﻋﻦ ﺍﻟﺴﻮﺀ ﺃﻯ ﳒﻴﻨﺎ ﺍﻟﻨﺎﻫﲔ ﻋﻦ ﺍﻟﻔﺴﺎﺩ ﰲ ﺍﻷﺭﺽ‬
‫ﻭﺃﺧﺬﻧﺎ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻇﻠﻤﻮﺍ ﺑﻌﺬﺍﺏ ﺑﺌﻴﺲ ﺃﻯ ﻭﺃﺧﺬﻧﺎ ﺍﻟﻈﺎﳌﲔ ﺍﻟﻌﺼﺎﺓ ﺑﻌﺬﺍﺏ ﺷﺪﻳﺪ ‪ ،‬ﻭﻫﻢ‬
‫ﺍﻟﺬﻳﻦ ﺍﺭﺗﻜﺒﻮﺍ ﺍﳌﻨﻜﺮ‬
‫‪636‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﲟﺎ ﻛﺎﻧﻮﺍ ﻳﻔﺴﻘﻮﻥ ﺃﻯ ﺑﺴﺒﺐ ﻓﺴﻘﻬﻢ ﻭﻋﺼﻴﺎ‪‬ﻢ ﻷﻣﺮ ﺍﷲ‬


‫ﻓﻠﻤﺎ ﻋﺘﻮﺍ ﻋﻤﺎ ﻬﻧﻮﺍ ﻋﻨﻪ ﺃﻯ ﻓﻠﻤﺎ ﺍﺳﺘﻌﺼﻮﺍ ﻭﺗﻜﱪﻭﺍ ﻋﻦ ﺗﺮﻙ ﻣﺎ ‪‬ﻮﺍ ﻋﻨﻪ‬
‫ﻗﻠﻨﺎ ﳍﻢ ﻛﻮﻧﻮﺍ ﻗﺮﺩﺓ ﺧﺎﺳﺌﲔ ﺃﻱ ﻣﺴﺨﻨﺎﻫﻢ ﺇﱃ ﻗﺮﺩﺓ ﻭﺧﻨﺎﺯﻳﺮ ؟ ﻭﺍﳌﻌﲎ ‪ :‬ﺃ‪‬ﻢ ﻋﺬﺑﻮﺍ‬
‫ﺃﻭﻻ ﺑﻌﺬﺍﺏ ﺷﺪﻳﺪ ‪ ،‬ﻓﻠﻤﺎ ﱂ ﻳﺮﺗﺪﻋﻮﺍ ﻭﲤﺎﺩﻭﺍ ﰲ ﺍﻟﻄﻐﻴﺎﻥ ﻣﺴﺨﻮﺍ ﻗﺮﺩﺓ ﻭﺧﻨﺎﺯﻳﺮ ‪ ،‬ﻭﺍﳊﺎﺻﻞ‬
‫ﺃﻥ ﺃﺻﺤﺎﺏ ﺍﻟﻘﺮﻳﺔ ﺍﻧﻘﺴﻤﻮﺍ ﺛﻼﺙ ﻓﺮﻕ ‪ :‬ﻓﺮﻗﺔ ﻋﺼﺖ ﻓﺤﻞ ‪‬ﺎ ﺍﻟﻌﺬﺍﺏ ‪ ،‬ﻭﻓﺮﻗﺔ ‪‬ﺖ‬
‫ﻭﻭﻋﻈﺖ ﻓﻨﺠﺎﻫﺎ ﺍﷲ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﺬﺍﺏ ‪ ،‬ﻭﻓﺮﻗﺔ ﺍﻋﺘﺰﻟﺖ ﻓﻠﻢ ﺗﻨﻪ ﻭﱂ ﺗﻘﺎﺭﻑ ﺍﳌﻌﺼﻴﺔ ﻭﻗﺪ ﺳﻜﺖ‬
‫ﻋﻨﻬﺎ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ‪.‬‬
‫‪Leggere il hadīth e il suo sharh:‬‬

‫ﷲ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﻭ ‪‬ﺳﱠﻠ ‪‬ﻢ ﹶﻗﺎ ﹶﻝ ‪:‬‬


‫ﺻﱠﻠﻰ ﺍ ُ‬
‫ﺿ ‪‬ﻲ ﺍﷲ ‪‬ﻋ‪‬ﻨ ‪‬ﻪ ﹶﺃ ﱠﻥ ﺍﻟ‪‬ﻨِﺒ ‪‬ﻲ ‪‬‬
‫ﻱ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺱ ﺍﻟﺪ‪‬ﺍ ِﺭ ‪‬‬
‫‪‬ﻋﻦ ﹶﺃﰊ ﺭ‪‬ﹶﻗ‪‬ﻴ ﹶﺔ ‪‬ﺗ ِﻤﻴ ِﻢ ‪‬ﺑ ِﻦ ﹶﺃﻭ ٍ‬
‫ﲔ ‪‬ﻭ‬
‫ﺴ ِﻠﻤ ‪‬‬
‫ﷲ ‪‬ﻭ ِﻟ ‪‬ﺮﺳ‪‬ﻮِﻟ ِﻪ ‪‬ﻭ ِﻟﹶﺄِﺋ ‪‬ﻤ ِﺔ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬‬
‫)) ﺍﻟﺪ‪‬ﻳ ‪‬ﻦ ﺍﻟ‪‬ﻨﺼِﻴﺤ ﹸﺔ (( ﹸﻗﻠﹾﻨﺎ ‪ِ :‬ﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﻦ ؟ ﻗﹶﺎ ﹶﻝ ‪ِ )) :‬‬
‫ﻋﺎ ‪‬ﻣِﺘ ِﻬ ‪‬ﻢ (( ﺭﻭﺍ ‪‬ﻩ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫ﺴِﻠ ٌﻢ‬
‫‪dove:‬‬
‫”‪ – “sincerità, lealtà‬ﻧﺼِﻴﺤ ﹲﺔ‬

‫ﺡ‬
‫ﺸ ‪‬ﺮ ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﻓﺎﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﷲ ﻋﺰﻭﺟﻞ ‪ :‬ﻫﻲ ﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻟﺪﻳﻨﻪ ﻛﺬﻟﻚ ﺑﺎﻟﻘﻴﺎﻡ ﺑﺄﻭﺍﻣﺮﻩ ﻭﺍﺟﺘﻨﺎﺏ ﻧﻮﺍﻫﻴﻪ‬
‫ﻭﺗﺼﺪﻳﻖ ﺧﱪﻩ ﻭﺍﻹﻧﺎﺑﺔ ﺇﻟﻴﻪ ﻭﺍﻟﺘﻮﻛﻞ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﻏﲑ ﺫﻟﻚ ﻣﻦ ﺷﻌﺎﺋﺮ ﺍﻹﺳﻼﻡ ﻭﺷﺮﺍﺋﻌﻪ ‪.‬‬
‫ﻭﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻟﻜﺘﺎﺑﻪ ‪:‬‬
‫ﺍﻹﳝﺎﻥ ﺑﺄﻧﻪ ﻛﻼﻡ ﺍﷲ ﻭﺃﻧﻪ ﻣﺸﺘﻤﻞ ﻋﻠﻰ ﺍﻷﺧﺒﺎﺭ ﺍﻟﺼﺎﺩﻗﺔ ﻭﺍﻷﺣﻜﺎﻡ ﺍﻟﻌﺎﺩﻟﺔ ﻭﺍﻟﻘﺼﺺ ﺍﻟﻨﺎﻓﻌﺔ‬
‫ﻭ ﺃﻧﻪ ﳚﺐ ﺃﻥ ﻳﻜﻮﻥ ﺍﻟﺘﺤﺎﻛﻢ ﺇﻟﻴﻪ ﰲ ﲨﻴﻊ ﺷﺌﻮﻧﻨﺎ ‪.‬‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪637‬‬

‫ﻭﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻟﻠﺮﺳﻮﻝ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ‪ :‬ﺍﻹﳝﺎﻥ ﺑﻪ ﻭﺃﻧﻪ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺇﱃ ﲨﻴﻊ ﺍﻟﻌﺎﳌﲔ‬
‫ﻭﳏﺒﺘﻪ ﻭﺍﻟﺘﺄﺳﻲ ﺑﻪ ﻭﺗﺼﺪﻳﻖ ﺧﱪﻩ ﻭﺍﻣﺘﺜﺎﻝ ﺃﻭﺍﻣﺮﻩ ﻭﺍﺟﺘﻨﺎﺏ ‪‬ﻴﻪ ﻭﺍﻟﺪﻓﺎﻉ ﻭﳓﻮ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻪ ‪.‬‬
‫ﻭﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻷﺋﻤﺔ ﺍﳌﺴﻠﻤﲔ ‪ :‬ﻣﻨﺎﺻﺤﺘﻬﻢ ﺑﺒﻴﺎﻥ ﺍﳊﻖ ﻭﻋﺪﻡ ﺍﻟﺘﺸﻮﻳﺶ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺍﻟﺼﱪ ﻋﻠﻰ ﻣﺎ‬
‫ﳛﺼﻞ ﻣﻨﻬﻢ ﺍﻷﺫﻯ ﻭﻏﲑ ﺫﻟﻚ ﻣﻦ ﺣﻘﻮﻗﻬﻢ ﺍﳌﻌﺮﻭﻓﺔ ﻭﻣﺴﺎﻋﺪ‪‬ﻢ ﻭﻣﻌﺎﻭﻧﺘﻬﻢ ﻓﻴﻤﺎ ﳚﺐ‬
‫ﻓﻴﻪ ﺍﳌﻌﻮﻧﺔ ﻛﺪﻓﻊ ﺍﻷﻋﺪﺍﺀ ﻭﳓﻮ ﺫﻟﻚ ‪...‬‬
‫ﻭﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻟﻌﺎﻣﺔ ﺍﳌﺴﻠﻤﲔ ‪ :‬ﺃﻱ ﺳﺎﺋﺮ ﺍﳌﺴﻠﻤﲔ ﻫﻲ ﺃﻳﻀﺎ ﺑﺬﻝ ﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﳍﻢ ﺑﺎﻟﺪﻋﻮﺓ ﺇﱃ‬
‫ﺍﷲ ﻭﺍﻷﻣﺮ ﺑﺎﳌﻌﺮﻭﻑ ﻭﺍﻟﻨﻬﻲ ﻋﻦ ﺍﳌﻨﻜﺮ ﻭﺗﻌﻠﻴﻤﻬﻢ ﺍﳋﲑ ﻭﻣﺎ ﺃﺷﺒﻪ ﻫﺬﺍ ‪ ,‬ﻭ ﻣﻦ ﺃﺟﻞ ﺫﻟﻚ‬
‫ﺻﺎﺭ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻭﺃﻭﻝ ﻣﺎ ﻳﺪﺧﻞ ﰲ ﻋﺎﻣﺔ ﺍﳌﺴﻠﻤﲔ ﻧﻔﺲ ﺍﻹﻧﺴﺎﻥ ﺃﻥ ﻳﻨﺼﺢ ﺍﻹﻧﺴﺎﻥ‬
‫ﻧﻔﺴﻪ ‪.‬‬

‫‪Si propone la lettura del hadīth tratto dalla raccolta‬‬ ‫ﺴﻠِﻢ‬


‫‪ ; tale hadīth è legato alla‬ﺻ‪‬ﺤﻴِﺢ ‪‬ﻣ ‪‬‬
‫”‪storia della gente del fossato nella sūra “Le costellazioni‬‬
‫(‬ ‫‪ ):‬ﺳﻮﺭﺓ ﺍﻟﱪﻭﺝ‬
‫ﻛﺘﺎﺏ ﺍﻟﺰﻫﺪ ﻭﺍﻟﺮﻗﺎﻕ‬

‫ﺑﺎﺏ ﻗﺼﺔ ﺃﺻﺤﺎﺏ ﺍﻹﺧﺪﻭﺩ ﻭﺍﻟﺴﺎﺣﺮ ﻭﺍﻟﺮﺍﻫﺐ ﻭﺍﻟﻐﻼﻡ‬

‫ﺣﺪﺛﻨﺎ ﻫﺪﺍﺏ ﺑﻦ ﺧﺎﻟﺪ‪ .‬ﺣﺪﺛﻨﺎ ﲪﺎﺩ ﺑﻦ ﺳﻠﻤﺔ‪ .‬ﺣﺪﺛﻨﺎ ﺛﺎﺑﺖ ﻋﻦ ﻋﺒﺪﺍﻟﺮﲪﻦ ﺑﻦ ﺃﰊ ﻟﻴﻠﻰ‪،‬‬
‫ﻋﻦ ﺻﻬﻴﺐ ﺃﻥ ﺭﺳﻮﻝ ﺍﷲ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭﺳﻠﻢ ﻗﺎﻝ‬
‫"ﻛﺎﻥ ﻣﻠﻚ ﻓﻴﻤﻦ ﻛﺎﻥ ﻗﺒﻠﻜﻢ‪ .‬ﻭﻛﺎﻥ ﻟﻪ ﺳﺎﺣﺮ‪ .‬ﻓﻠﻤﺎ ﻛﱪ ﻗﺎﻝ ﻟﻠﻤﻠﻚ‪ :‬ﺇﱐ ﻗﺪ ﻛﱪﺕ‪.‬‬
‫ﻓﺎﺑﻌﺚ ﺇﱄ ﻏﻼﻣﺎ ﺃﻋﻠﻤﻪ ﺍﻟﺴﺤﺮ‪ .‬ﻓﺒﻌﺚ ﺇﻟﻴﻪ ﻏﻼﻣﺎ ﻳﻌﻠﻤﻪ‪ .‬ﻓﻜﺎﻥ ﰲ ﻃﺮﻳﻘﻪ‪ ،‬ﺇﺫﺍ ﺳﻠﻚ‪،‬‬
‫ﺭﺍﻫﺐ‪ .‬ﻓﻘﻌﺪ ﺇﻟﻴﻪ ﻭﲰﻊ ﻛﻼﻣﻪ‪ .‬ﻓﺄﻋﺠﺒﻪ‪ .‬ﻓﻜﺎﻥ ﺇﺫﺍ ﺃﺗﻰ ﺍﻟﺴﺎﺣﺮ ﻣﺮ ﺑﺎﻟﺮﺍﻫﺐ ﻭﻗﻌﺪ ﺇﻟﻴﻪ‪.‬‬
‫‪638‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﻓﺈﺫﺍ ﺃﺗﻰ ﺍﻟﺴﺎﺣﺮ ﺿﺮﺑﻪ‪ .‬ﻓﺸﻜﺎ ﺫﻟﻚ ﺇﱃ ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺇﺫﺍ ﺧﺸﻴﺖ ﺍﻟﺴﺎﺣﺮ ﻓﻘﻞ‪:‬‬
‫ﺣﺒﺴﲏ ﺃﻫﻠﻲ‪ .‬ﻭﺇﺫﺍ ﺧﺸﻴﺖ ﺃﻫﻠﻚ ﻓﻘﻞ‪ :‬ﺣﺒﺴﲏ ﺍﻟﺴﺎﺣﺮ‪ .‬ﻓﺒﻴﻨﻤﺎ ﻫﻮ ﻛﺬﻟﻚ ﺇﺫ ﺃﺗﻰ ﻋﻠﻰ‬
‫ﺩﺍﺑﺔ ﻋﻈﻴﻤﺔ ﻗﺪ ﺣﺒﺴﺖ ﺍﻟﻨﺎﺱ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﻟﻴﻮﻡ ﺃﻋﻠﻢ ﺁﻟﺴﺎﺣﺮ ﺃﻓﻀﻞ ﺃﻡ ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ ﺃﻓﻀﻞ؟‬
‫ﻓﺄﺧﺬ ﺣﺠﺮﺍ ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﻟﻠﻬﻢ! ﺇﻥ ﻛﺎﻥ ﺃﻣﺮ ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ ﺃﺣﺐ ﺇﻟﻴﻚ ﻣﻦ ﺃﻣﺮ ﺍﻟﺴﺎﺣﺮ ﻓﺎﻗﺘﻞ ﻫﺬﻩ‬
‫ﺍﻟﺪﺍﺑﺔ‪ .‬ﺣﱴ ﳝﻀﻲ ﺍﻟﻨﺎﺱ‪ .‬ﻓﺮﻣﺎﻫﺎ ﻓﻘﺘﻠﻬﺎ‪ .‬ﻭﻣﻀﻰ ﺍﻟﻨﺎﺱ‪ .‬ﻓﺄﺗﻰ ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ ﻓﺄﺧﱪﻩ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻪ‬
‫ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ‪ :‬ﺃﻱ ﺑﲏ! ﺃﻧﺖ‪ ،‬ﺍﻟﻴﻮﻡ‪ ،‬ﺃﻓﻀﻞ ﻣﲏ‪ .‬ﻗﺪ ﺑﻠﻎ ﻣﻦ ﺃﻣﺮﻙ ﻣﺎ ﺃﺭﻯ‪ .‬ﻭﺇﻧﻚ ﺳﺘﺒﺘﻠﻰ‪.‬‬
‫ﻓﺈﻥ ﺍﺑﺘﻠﻴﺖ ﻓﻼ ﺗﺪﻝ ﻋﻠﻲ‪ .‬ﻭﻛﺎﻥ ﺍﻟﻐﻼﻡ ﻳﱪﺉ ﺍﻷﻛﻤﻪ ﻭﺍﻷﺑﺮﺹ ﻭﻳﺪﺍﻭﻱ ﺍﻟﻨﺎﺱ ﻣﻦ ﺳﺎﺋﺮ‬
‫ﺍﻷﺩﻭﺍﺀ‪ .‬ﻓﺴﻤﻊ ﺟﻠﻴﺲ ﻟﻠﻤﻠﻚ ﻛﺎﻥ ﻗﺪ ﻋﻤﻲ‪ .‬ﻓﺄﺗﺎﻩ ﻬﺑﺪﺍﻳﺎ ﻛﺜﲑﺓ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﻣﺎ ﻫﻬﻨﺎ ﻟﻚ‬
‫ﺃﲨﻊ‪ ،‬ﺇﻥ ﺃﻧﺖ ﺷﻔﻴﺘﲏ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺇﱐ ﻻ ﺃﺷﻔﻲ ﺃﺣﺪﺍ‪ .‬ﺇﳕﺎ ﻳﺸﻔﻲ ﺍﷲ‪ .‬ﻓﺈﻥ ﺃﻧﺖ ﺁﻣﻨﺖ ﺑﺎﷲ‬
‫ﺩﻋﻮﺕ ﺍﷲ ﻓﺸﻔﺎﻙ‪ .‬ﻓﺂﻣﻦ ﺑﺎﷲ‪ .‬ﻓﺸﻔﺎﻩ ﺍﷲ‪ .‬ﻓﺄﺗﻰ ﺍﳌﻠﻚ ﻓﺠﻠﺲ ﺇﻟﻴﻪ ﻛﻤﺎ ﻛﺎﻥ ﳚﻠﺲ‪.‬‬
‫ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻪ ﺍﳌﻠﻚ‪ :‬ﻣﻦ ﺭﺩ ﻋﻠﻴﻚ ﺑﺼﺮﻙ؟ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﺭﰊ‪ .‬ﻗﺎﻝ‪ :‬ﻭﻟﻚ ﺭﺏ ﻏﲑﻱ؟ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﺭﰊ‬
‫ﻭﺭﺑﻚ ﺍﷲ‪ .‬ﻓﺄﺧﺬﻩ ﻓﻠﻢ ﻳﺰﻝ ﻳﻌﺬﺑﻪ ﺣﱴ ﺩﻝ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﻓﺠﺊ ﺑﺎﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻪ ﺍﳌﻠﻚ‪:‬‬
‫ﺃﻱ ﺑﲏ! ﻗﺪ ﺑﻠﻎ ﻣﻦ ﺳﺤﺮﻙ ﻣﺎ ﺗﱪﺉ ﺍﻷﻛﻤﻪ ﻭﺍﻷﺑﺮﺹ ﻭﺗﻔﻌﻞ ﻭﺗﻔﻌﻞ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺇﱐ ﻻ‬
‫ﺃﺷﻔﻲ ﺃﺣﺪﺍ‪ .‬ﺇﳕﺎ ﻳﺸﻔﻲ ﺍﷲ‪ .‬ﻓﺄﺧﺬﻩ ﻓﻠﻢ ﻳﺰﻝ ﻳﻌﺬﺑﻪ ﺣﱴ ﺩﻝ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺮﺍﻫﺐ‪ .‬ﻓﺠﺊ‬
‫ﺑﺎﻟﺮﺍﻫﺐ‪ .‬ﻓﻘﻴﻞ ﻟﻪ‪ :‬ﺍﺭﺟﻊ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻚ‪ .‬ﻓﺄﰉ‪ .‬ﻓﺪﻋﺎ ﺑﺎﳌﺌﺸﺎﺭ‪ .‬ﻓﻮﺿﻊ ﺍﳌﺌﺸﺎﺭ ﻋﻠﻰ ﻣﻔﺮﻕ‬
‫ﺭﺃﺳﻪ‪ .‬ﻓﺸﻘﻪ ﺣﱴ ﻭﻗﻊ ﺷﻘﺎﻩ‪ .‬ﰒ ﺟﺊ ﲜﻠﻴﺲ ﺍﳌﻠﻚ ﻓﻘﻴﻞ ﻟﻪ‪ :‬ﺍﺭﺟﻊ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻚ‪ .‬ﻓﺄﰉ‪.‬‬
‫ﻓﻮﺿﻊ ﺍﳌﺌﺸﺎﺭ ﰲ ﻣﻔﺮﻕ ﺭﺃﺳﻪ‪ .‬ﻓﺸﻘﻪ ﺑﻪ ﺣﱴ ﻭﻗﻊ ﺷﻘﺎﻩ‪ .‬ﰒ ﺟﺊ ﺑﺎﻟﻐﻼﻡ ﻓﻘﻴﻞ ﻟﻪ‪ :‬ﺍﺭﺟﻊ‬
‫ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻚ‪ .‬ﻓﺄﰉ‪ .‬ﻓﺪﻓﻌﻪ ﺇﱃ ﻧﻔﺮ ﻣﻦ ﺃﺻﺤﺎﺑﻪ ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﺫﻫﺒﻮﺍ ﺑﻪ ﺇﱃ ﺟﺒﻞ ﻛﺬﺍ ﻭﻛﺬﺍ‪.‬‬
‫ﻓﺎﺻﻌﺪﻭﺍ ﺑﻪ ﺍﳉﺒﻞ‪ .‬ﻓﺈﺫﺍ ﺑﻠﻐﺘﻢ ﺫﺭﻭﺗﻪ‪ ،‬ﻓﺈﻥ ﺭﺟﻊ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻪ‪ ،‬ﻭﺇﻻ ﻓﺎﻃﺮﺣﻮﻩ‪ .‬ﻓﺬﻫﺒﻮﺍ ﺑﻪ‬
‫ﻓﺼﻌﺪﻭﺍ ﺑﻪ ﺍﳉﺒﻞ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﻟﻠﻬﻢ! ﺍﻛﻔﻨﻴﻬﻢ ﲟﺎ ﺷﺌﺖ‪ .‬ﻓﺮﺟﻒ ﻬﺑﻢ ﺍﳉﺒﻞ ﻓﺴﻘﻄﻮﺍ‪ .‬ﻭﺟﺎﺀ‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪639‬‬

‫ﳝﺸﻲ ﺇﱃ ﺍﳌﻠﻚ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻪ ﺍﳌﻠﻚ‪ :‬ﻣﺎ ﻓﻌﻞ ﺃﺻﺤﺎﺑﻚ؟ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﻛﻔﺎﻧﻴﻬﻢ ﺍﷲ‪ .‬ﻓﺪﻓﻌﻪ ﺇﱃ ﻧﻔﺮ‬
‫ﻣﻦ ﺃﺻﺤﺎﺑﻪ ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﺫﻫﺒﻮﺍ ﺑﻪ ﻓﺎﲪﻠﻮﻩ ﰲ ﻗﺮﻗﻮﺭ‪ ،‬ﻓﺘﻮﺳﻄﻮﺍ ﺑﻪ ﺍﻟﺒﺤﺮ‪ .‬ﻓﺈﻥ ﺭﺟﻊ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻪ‬
‫ﻭﺇﻻ ﻓﺎﻗﺬﻓﻮﻩ‪ .‬ﻓﺬﻫﺒﻮﺍ ﺑﻪ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ‪ :‬ﺍﻟﻠﻬﻢ! ﺍﻛﻔﻨﻴﻬﻢ ﲟﺎ ﺷﺌﺖ‪ .‬ﻓﺎﻧﻜﻔﺄﺕ ﻬﺑﻢ ﺍﻟﺴﻔﻴﻨﺔ‬
‫ﻓﻐﺮﻗﻮﺍ‪ .‬ﻭﺟﺎﺀ ﳝﺸﻲ ﺇﱃ ﺍﳌﻠﻚ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻪ ﺍﳌﻠﻚ‪ :‬ﻣﺎ ﻓﻌﻞ ﺃﺻﺤﺎﺑﻚ؟ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﻛﻔﺎﻧﻴﻬﻢ ﺍﷲ‪.‬‬
‫ﻓﻘﺎﻝ ﻟﻠﻤﻠﻚ‪ :‬ﺇﻧﻚ ﻟﺴﺖ ﺑﻘﺎﺗﻠﻲ ﺣﱴ ﺗﻔﻌﻞ ﻣﺎ ﺁﻣﺮﻙ ﺑﻪ‪ .‬ﻗﺎﻝ‪ :‬ﻭﻣﺎ ﻫﻮ؟ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﲡﻤﻊ‬
‫ﺍﻟﻨﺎﺱ ﰲ ﺻﻌﻴﺪ ﻭﺍﺣﺪ‪ .‬ﻭﺗﺼﻠﺒﲏ ﻋﻠﻰ ﺟﺬﻉ‪ .‬ﰒ ﺧﺬ ﺳﻬﻤﺎ ﻣﻦ ﻛﻨﺎﻧﱵ‪ .‬ﰒ ﺿﻊ ﺍﻟﺴﻬﻢ‬
‫ﰲ ﻛﺒﺪ ﺍﻟﻘﻮﺱ‪ .‬ﰒ ﻗﻞ‪ :‬ﺑﺎﺳﻢ ﺍﷲ‪ ،‬ﺭﺏ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﰒ ﺍﺭﻣﲏ‪ .‬ﻓﺈﻧﻚ ﺇﺫﺍ ﻓﻌﻠﺖ ﺫﻟﻚ ﻗﺘﻠﺘﲏ‪.‬‬
‫ﻓﺠﻤﻊ ﺍﻟﻨﺎﺱ ﰲ ﺻﻌﻴﺪ ﻭﺍﺣﺪ‪ .‬ﻭﺻﻠﺒﻪ ﻋﻠﻰ ﺟﺬﻉ‪ .‬ﰒ ﺃﺧﺬ ﺳﻬﻤﺎ ﻣﻦ ﻛﻨﺎﻧﺘﻪ‪ .‬ﰒ ﻭﺿﻊ‬
‫ﺍﻟﺴﻬﻢ ﰲ ﻛﺒﺪ ﺍﻟﻘﻮﺱ ﰒ ﻗﺎﻝ‪ :‬ﺑﺎﺳﻢ ﺍﷲ‪ ،‬ﺭﺏ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﰒ ﺭﻣﺎﻩ ﻓﻮﻗﻊ ﺍﻟﺴﻬﻢ ﰲ ﺻﺪﻏﻪ‪.‬‬
‫ﻓﻮﺿﻊ ﻳﺪﻩ ﰲ ﺻﺪﻏﻪ ﰲ ﻣﻮﺿﻊ ﺍﻟﺴﻬﻢ‪ .‬ﻓﻤﺎﺕ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﺍﻟﻨﺎﺱ‪ :‬ﺁﻣﻨﺎ ﺑﺮﺏ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﺁﻣﻨﺎ‬
‫ﺑﺮﺏ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﺁﻣﻨﺎ ﺑﺮﺏ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ .‬ﻓﺄﺗﻰ ﺍﳌﻠﻚ ﻓﻘﻴﻞ ﻟﻪ‪ :‬ﺃﺭﺃﻳﺖ ﻣﺎ ﻛﻨﺖ ﲢﺬﺭ؟ ﻗﺪ‪ ،‬ﻭﺍﷲ!‬
‫ﻧﺰﻝ ﺑﻚ ﺣﺬﺭﻙ‪ .‬ﻗﺪ ﺁﻣﻦ ﺍﻟﻨﺎﺱ ﻓﺄﻣﺮ ﺑﺎﻷﺧﺪﻭﺩ ﰲ ﺃﻓﻮﺍﻩ ﺍﻟﺴﻜﻚ ﻓﺨﺪﺕ‪ .‬ﻭﺃﺿﺮﻡ‬
‫ﺍﻟﻨﲑﺍﻥ‪ .‬ﻭﻗﺎﻝ‪ :‬ﻣﻦ ﱂ ﻳﺮﺟﻊ ﻋﻦ ﺩﻳﻨﻪ ﻓﺄﲪﻮﻩ ﻓﻴﻬﺎ‪ .‬ﺃﻭ ﻗﻴﻞ ﻟﻪ‪ :‬ﺍﻗﺘﺤﻢ‪ .‬ﻓﻔﻌﻠﻮﺍ ﺣﱴ ﺟﺎﺀﺕ‬
‫ﺍﻣﺮﺃﺓ ﻭﻣﻌﻬﺎ ﺻﱯ ﳍﺎ ﻓﺘﻘﺎﻋﺴﺖ ﺃﻥ ﺗﻘﻊ ﻓﻴﻬﺎ‪ .‬ﻓﻘﺎﻝ ﳍﺎ ﺍﻟﻐﻼﻡ‪ :‬ﻳﺎ ﺃﻣﻪ! ﺍﺻﱪﻱ‪ .‬ﻓﺈﻧﻚ‬
‫ﻋﻠﻰ ﺍﳊﻖ"‪.‬‬
‫‪Si propone il tafsīr del seguente versetto:‬‬

‫ﺴﺮ‪‬ﺍ‬
‫ﻕ ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺙ ‪‬ﻭ‪‬ﻳﻌ‪‬ﻮ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ﹶﺬﺭ‪‬ﻥﱠ ﺁِﻟ ‪‬ﻬ‪‬ﺘﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﺗ ﹶﺬﺭ‪‬ﻥﱠ ‪‬ﻭﺩ‪‬ﺍ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﺳﻮ‪‬ﺍﻋ‪‬ﺎ ‪‬ﻭ ﹶﻻ ‪‬ﻳﻐ‪‬ﻮ ﹶ‬
‫‪[71:23] “e hanno detto: non abbandonate le divinità vostre, e non abbandonate Wadd,‬‬
‫”‪né Suwā‘, né Yaghūth, e Ya‘ūq, e Nasr‬‬
‫‪640‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﺗﻔﺴﲑ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ ﻣﺴﻨﺪ‪‬ﺍ ﻋﻦ ﺍﻟﺮﺳﻮﻝ ﻭﺍﻟﺼﺤﺎﺑﺔ ﻭﺍﻟﺘﺎﺑﻌﲔ‬


‫ﻻﺑﻦ ﺃﰊ ﺣﺎﰎ ﺍﻟﺮﺍﺯﻱ‬
‫ﺳ‪‬ﻮ ‪‬ﺭﺓﹸ ﻧﻮﺡ‬
‫ﹶﻗ ‪‬ﻮﻟﹸﻪ‪ ‬ﺗﻌ‪‬ﺎﻟﹶﻰ‪ ﴿ :‬ﻭﺩ‪‬ﺍ﴾‬
‫ﺴِﻠ ٍﻢ‬ ‫‪‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﹶﺃﺑِﻲ‪ ،‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﹶﺃﺑ‪‬ﻮ ﻋ‪ ‬ﻤ ‪‬ﺮ ﺍﻟﺪ‪‬ﻭ ِﺭﻱ‪ ،‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﹶﺃﺑ‪‬ﻮ ِﺇ ‪‬ﺳﻤ‪‬ﺎﻋِﻴ ﹶﻞ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﺆ ‪‬ﺩﺏ‪ ،‬ﻋ ‪‬ﻦ ‪‬ﻋ‪‬ﺒ ِﺪ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ‪‬ﺑ ِﻦ ﻣ‪ ‬‬
‫‪‬ﺑ ِﻦ ‪‬ﻫ ‪‬ﺮ ‪‬ﻣﺰ‪ ،‬ﻋ ‪‬ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ِﺣ ‪‬ﺰ ‪‬ﺭﺓﹶ‪ ،‬ﻋ ‪‬ﻦ ﻋ‪ ‬ﺮ ‪‬ﻭ ﹶﺓ ‪‬ﺑ ِﻦ ﺍﻟ ‪‬ﺰ‪‬ﺑ‪‬ﻴﺮِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪":‬ﺍ ‪‬ﺷ‪‬ﺘﻜﹶﻰ ﺁ ‪‬ﺩﻡ‪ ‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ﺍﻟﺴ‪‬ﻼ ‪‬ﻡ ‪‬ﻭ ِﻋ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ ‪‬ﻩ ‪‬ﺑﻨ‪‬ﻮ ‪‬ﻩ‪:‬‬
‫ﺴﺮٌ‪ ،‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ‪‬ﻭﺩ‪ ‬ﹶﺃ ﹾﻛ‪‬ﺒ ‪‬ﺮﻫ‪ ‬ﻢ ‪‬ﻭﹶﺃ‪‬ﺑ ‪‬ﺮﻫ‪ ‬ﻢ ِﺑ ِﻪ"‬ ‫‪‬ﻭﺩ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻳﻐ‪‬ﻮﺙﹸ‪ ،‬ﻭﺳ‪‬ﻮ‪‬ﺍﻉٌ‪ ،‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬‬
‫ﺴﻦ‪ ‬ﺑ ‪‬ﻦ ﻣ‪‬ﻮﺳ‪‬ﻰ‪ ،‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌﻘﹸﻮﺏ‪ ،‬ﻋ ‪‬ﻦ ﹶﺃﺑِﻲ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ﹶﻄ ‪‬ﻬﺮِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪:‬‬ ‫ﺤ‪‬‬ ‫‪‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﹶﺃ ‪‬ﺣ ‪‬ﻤﺪ‪ ‬ﺑ ‪‬ﻦ ‪‬ﻣ‪‬ﻨﺼ‪‬ﻮﺭٍ‪ ،‬ﺣ ‪‬ﺪﹶﺛﻨ‪‬ﺎ ﺍﹾﻟ ‪‬‬
‫ﺼﻠﱢﻲ ‪‬ﻳﺰِﻳ ‪‬ﺪ ‪‬ﺑ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﻬﱠﻠﺐِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ﺍ‪‬ﻧ ﹶﻔ‪‬ﺘ ﹶﻞ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺻ‪‬ﻼِﺗﻪِ‪،‬‬ ‫ﹶﺫ ﹶﻛﺮ‪‬ﻭﺍ ِﻋ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ ﹶﺃﺑِﻲ ‪‬ﺟ ‪‬ﻌ ﹶﻔﺮٍ‪ ،‬ﻭﻫ‪ ‬ﻮ ﻗﹶﺎِﺋ ٌﻢ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫ﺽ ﻋ‪ِ‬ﺒ ‪‬ﺪ ﻓِﻴﻬ‪‬ﺎ ﹶﻏ‪‬ﻴﺮ‪ ‬ﺍﻟﱠﻠﻪِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﹸﺛﻢ‪ ‬ﹶﺫ ﹶﻛ ‪‬ﺮ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ ":‬ﹶﺫ ﹶﻛ ‪‬ﺮ‪‬ﺗ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳﺰِﻳ ‪‬ﺪ ‪‬ﺑ ‪‬ﻦ ﺍﹾﻟ ‪‬ﻤ ‪‬ﻬﱠﻠﺐِ‪ ،‬ﹶﺃﻣ‪‬ﺎ ِﺇﻧ‪ ‬ﻪ ﻗﹸِﺘ ﹶﻞ ﻓِﻲ ﹶﺃ ‪‬ﻭ ِﻝ ﹶﺃ ‪‬ﺭ ٍ‬
‫ﺴ ﹶﻜﺮ‪‬ﻭﺍ ‪‬ﺣ ‪‬ﻮ ﹶﻝ ﹶﻗ‪‬ﺒ ِﺮ ِﻩ‬ ‫ﺕ ‪‬ﻋ ‪‬‬ ‫ﺤ‪‬ﺒﺒ‪‬ﺎ ﻓِﻲ ﹶﻗ ‪‬ﻮ ِﻣﻪِ‪ ،‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬‬ ‫ﺴِﻠﻤ‪‬ﺎ‪ ،‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ‪‬ﻣ ‪‬‬ ‫‪‬ﻭﺩ‪‬ﺍ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻭﻛﹶﺎ ﹶﻥ ‪‬ﻭﺩ‪ ‬ﺭ ‪‬ﺟﻠﹰﺎ ﻣ‪ ‬‬
‫ﺸ‪‬ﺒ ‪‬ﻪ ﻓِﻲ ﺻ‪‬ﻮ ‪‬ﺭ ِﺓ ِﺇ‪‬ﻧﺴ‪‬ﺎﻥٍ‪ ،‬ﹸﺛﻢ‪‬‬ ‫ﺲ ‪‬ﺟ ‪‬ﺰ ‪‬ﻋﻬ‪ ‬ﻢ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻪ ‪‬ﺗ ‪‬‬ ‫ﺽ ﺑ‪‬ﺎِﺑ ﹶﻞ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ِﺰﻋ‪‬ﻮﺍ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴﻪِ‪ ،‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ ‪‬ﺭﺃﹶﻯ ِﺇ‪‬ﺑﻠِﻴ ‪‬‬ ‫ﻓِﻲ ﹶﺃ ‪‬ﺭ ِ‬
‫ﺻ ‪‬ﻮ ‪‬ﺭ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻪ‪ ‬ﹶﻓ‪‬ﻴﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﻓِﻲ ﻧ‪‬ﺎﺩِﻳ ﹸﻜ ‪‬ﻢ‬ ‫ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ِ :‬ﺇﻧ‪‬ﻲ ﹶﺃﺭ‪‬ﻯ ‪‬ﺟ ‪‬ﺰ ‪‬ﻋﻜﹸ ‪‬ﻢ ‪‬ﻋﻠﹶﻰ ‪‬ﻫ ﹶﺬﺍ ﺍﻟ ‪‬ﺮ ‪‬ﺟﻞِ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬ﻬ ﹾﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﺃﹸ ‪‬‬
‫ﺿﻌ‪‬ﻮ ‪‬ﻩ ﻓِﻲ ﻧ‪‬ﺎﺩِﻳ ِﻬ ‪‬ﻢ ‪‬ﻭ ‪‬ﺟ ‪‬ﻌﻠﹸﻮﺍ ‪‬ﻳ ﹾﺬ ﹸﻛﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧﻪ‪ ،‬ﹶﻓﹶﻠﻤ‪‬ﺎ‬ ‫ﺼ ‪‬ﻮ ‪‬ﺭ ﹶﻟ ‪‬ﻬ ‪‬ﻢ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻪ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻭ ‪‬ﻭ ‪‬‬ ‫ﹶﻓ‪‬ﺘ ﹾﺬﻛﹸﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧﻪ‪‬؟ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‪ :‬ﻧ ‪‬ﻌﻢ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬‬
‫‪‬ﺭﺃﹶﻯ ﻣ‪‬ﺎ ِﺑ ِﻬ ‪‬ﻢ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﺫ ﹾﻛ ِﺮﻩِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻫ ﹾﻞ ﹶﻟ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ﹶﺃ ﹾﻥ ﹶﺃ ‪‬ﺟ ‪‬ﻌ ﹶﻞ ﻓِﻲ ‪‬ﻣ‪‬ﻨ ِﺰ ِﻝ ﹸﻛﻞﱢ ﻭ‪‬ﺍ ِﺣ ٍﺪ ِﻣ‪‬ﻨ ﹸﻜ ‪‬ﻢ ِﺗ ‪‬ﻤﺜﹶﺎﻟﹰﺎ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻪ‪،‬‬
‫ﺠ ‪‬ﻌﻠﹸﻮﺍ‬ ‫ﺖ ِﺗ ‪‬ﻤﺜﹶﺎﻟﹰﺎ ِﻣﹾﺜﹶﻠﻪ‪ ،‬ﹶﻓﹶﺄ ﹾﻗ‪‬ﺒﻠﹸﻮﺍ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﹶﻓ‪‬ﻴﻜﹸﻮ ﹸﻥ ﹶﻟﻪ‪ ‬ﹶﻓ ‪‬ﻲ ﺑِﻴ‪‬ﺘ ‪‬ﻪ ﹶﻓ‪‬ﺘ ﹾﺬﻛﹸﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧﻪ‪‬؟ ﻗﹶﺎﻟﹸﻮﺍ‪ :‬ﻧ ‪‬ﻌﻢ‪ ،‬ﹶﻓ ‪‬ﻤﺜﱠ ﹶﻞ ﹶﻟ ﹸﻜﻞﱢ ﹶﺃ ‪‬ﻫ ِﻞ ‪‬ﺑ‪‬ﻴ ٍ‬
‫ﺱ ﹶﺃ ‪‬ﻣﺮ‪‬‬
‫ﺼ‪‬ﻨﻌ‪‬ﻮ ﹶﻥ ِﺑﻪِ‪ ،‬ﻭ‪‬ﺗﻨ‪‬ﺎ ‪‬ﺳﻠﹸﻮﺍ‪ ،‬ﻭ ‪‬ﺩ ‪‬ﺭ ‪‬‬ ‫ﺠ ‪‬ﻌﻠﹸﻮﺍ ‪‬ﻳ ‪‬ﺮ ‪‬ﻭ ﹶﻥ ﻣ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬‬ ‫‪‬ﻳ ﹾﺬ ﹸﻛﺮ‪‬ﻭ‪‬ﻧﻪ‪ِ ‬ﺑﻪِ‪ ،‬ﻗﹶﺎ ﹶﻝ‪ :‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﺩ ‪‬ﺭ ‪‬ﻙ ﹶﺃ‪‬ﺑ‪‬ﻨﺎ ‪‬ﺅ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺨﺬﹸﻭ ‪‬ﻩ ِﺇﹶﻟﻬ‪‬ﺎ ‪‬ﻳ ‪‬ﻌ‪‬ﺒﺪ‪‬ﻭ‪‬ﻧ ‪‬ﻪ ِﻣ ‪‬ﻦ ﺩ‪‬ﻭ ِﻥ ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ ﹶﺃﻭ‪‬ﻻ ‪‬ﺩ ﹶﺃﻭ‪‬ﻻ ِﺩ ِﻫﻢ‪ ،‬ﹶﻓﻜﹶﺎ ﹶﻥ ﹶﺃﻭ‪ ‬ﹸﻝ ﻣ‪‬ﺎ ﻋ‪ِ‬ﺒ ‪‬ﺪ‬ ‫ِﺫ ﹾﻛ ِﺮ ِﻫ ‪‬ﻢ ِﺇﻳ‪‬ﺎﻩ‪ ،‬ﺣﺘ‪‬ﻰ ﺍ‪‬ﺗ ‪‬‬
‫ﹶﻏ‪‬ﻴﺮ‪ ‬ﺍﻟﻠﱠ ِﻪ‪ :‬ﺍﻟﺼ‪‬ﻨ ‪‬ﻢ ﺍﱠﻟﺬِﻱ ‪‬ﺳﻤ‪ ‬ﻮ ‪‬ﻩ ‪‬ﻭﺩ‪‬ﺍ"‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪641‬‬

‫‪Si propone la lettura della sūra “L’Elefante” e il tafsīr di essa :‬‬

‫‪‬ﺳﻮ ‪‬ﺭ ﹸﺓ ﺍﻟ ِﻔﻴ ِﻞ‬


‫ﺏ ﺍﹾﻟﻔِﻴﻞ )‪(1‬‬
‫ﺻﺤ‪‬ﺎ ِ‬‫ﻚ ِﺑﹶﺄ ‪‬‬
‫ﻒ ﹶﻓ ‪‬ﻌ ﹶﻞ ‪‬ﺭ‪‬ﺑ ‪‬‬
‫ﹶﺃﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﺗﺮ‪‬ﻯ ﹶﻛ‪‬ﻴ ‪‬‬
‫ﻀﻠِﻴ ٍﻞ )‪(2‬‬‫ﺠ ‪‬ﻌ ﹾﻞ ﹶﻛ‪‬ﻴ ‪‬ﺪ ‪‬ﻫ ‪‬ﻢ ﻓِﻲ ‪‬ﺗ ‪‬‬‫ﹶﺃﹶﻟ ‪‬ﻢ ‪‬ﻳ ‪‬‬
‫‪‬ﻭﹶﺃ ‪‬ﺭ ‪‬ﺳ ﹶﻞ ‪‬ﻋﹶﻠ‪‬ﻴ ِﻬ ‪‬ﻢ ﹶﻃ‪‬ﻴﺮ‪‬ﺍ ﹶﺃﺑ‪‬ﺎﺑِﻴ ﹶﻞ )‪(3‬‬
‫ﺤﺠ‪‬ﺎ ‪‬ﺭ ٍﺓ ِﻣ ‪‬ﻦ ِﺳﺠ‪‬ﻴ ٍﻞ )‪(4‬‬ ‫‪‬ﺗ ‪‬ﺮﻣِﻴ ِﻬ ‪‬ﻢ ِﺑ ِ‬
‫ﻒ ‪‬ﻣ ﹾﺄﻛﹸﻮ ٍﻝ )‪(5‬‬ ‫ﺼ ٍ‬ ‫ﺠ ‪‬ﻌﹶﻠﻬ‪ ‬ﻢ ﹶﻛ ‪‬ﻌ ‪‬‬ ‫ﹶﻓ ‪‬‬
‫ﺍﻟﻜﺘﺎﺏ ‪ :‬ﺻﻔﻮﺓ ﺍﻟﺘﻔﺎﺳﲑ‬
‫ﺍﳌﺆﻟﻒ ‪ :‬ﲰﺎﺣﺔ ﺍﻟﺸﻴﺦ ‪ /‬ﳏﻤﺪ ﻋﻠﻲ ﺍﻟﺼﺎﺑﻮﱐ‬
‫ﺳﻮﺭﺓ ﺍﻟﻔﻴﻞ‬
‫ﻣﻜﻴﺔ ﻭﺃﻳﺎ‪‬ﺎ ﲬﺲ ﺃﻳﺎﺕ‬
‫ﺑﲔ ﻳﺪﻱ ﺍﻟﺴﻮﺭﺓ‬
‫ﺳﻮﺭﺓ ﺍﻟﻔﻴﻞ ﻣﻜﻴﺔ ‪ ،‬ﻭﻫﻲ ﺗﺘﺤﺪﺙ ﻋﻦ ﻗﺼﺔ " ﺍﺻﺤﺎﺏ ﺍﻟﻔﻴﻞ " ﺣﲔ ﻗﺼﺪﻭﺍ ﻫﺪﻡ ﺍﻟﻜﻌﺒﺔ‬
‫ﺍﳌﺸﺮﻓﺔ ‪ ،‬ﻓﺮﺩ ﺍﷲ ﻛﻴﺪﻫﻢ ﰲ ﳓﻮﺭﻫﻢ ‪ ،‬ﻭﲪﻰ ﺑﻴﺘﻪ ﻣﻦ ﺗﺴﻠﻄﻬﻢ ﻭﻃﻐﻴﺎ‪‬ﻢ ‪ ،‬ﻭﺃﺭﺳﻞ ﻋﻠﻰ‬
‫ﺟﻴﺶ " ﺃﺑﺮﻫﺔ ﺍﻷﺷﺮﻡ " ﻭﺟﻨﻮﺩﻩ ﺃﺿﻌﻒ ﳐﻠﻮﻗﺎﺗﻪ ‪ ،‬ﻭﻫﻲ ﺍﻟﻄﲑ ﺍﻟﱵ ﲢﻤﻞ ﰲ ﺃﺭﺟﻠﻬﺎ‬
‫ﻭﻣﻨﺎﻗﲑﻫﺎ ﺣﺠﺎﺭﺓ ﺻﻐﲑﺓ ‪ ،‬ﻭﻟﻜﻨﻬﺎ ﺃﺷﺪ ﻓﺘﻜﺎ ﻭﺗﺪﻣﲑﺍ ﻣﻦ ﺍﻟﺮﺻﺎﺻﺎﺕ ﺍﻟﻘﺎﺗﻠﺔ ‪ ،‬ﺣﱴ‬
‫ﺃﻫﻠﻜﻬﻢ ﺍﷲ ﻭﺃﺑﺎﺩﻫﻢ ﻋﻦ ﺁﺧﺮﻫﻢ ‪ ،‬ﻭﻛﺄﻥ ﺫﻟﻚ ﺍﳊﺪﺙ ﺍﻟﺘﺎﺭﳜﻰ ﺍﳍﺎﻡ ‪ ،‬ﰲ ﻋﺎﻡ ﻣﻴﻼﺩ ﺳﻴﺪ‬
‫ﺍﻟﻜﺎﺋﻨﺎﺕ )ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ( ﺻﻠﻮﺍﺕ ﺍﳍﻦ ﻭﺳﻼﻣﻪ ﻋﻠﻴﻪ ‪ ،‬ﺳﻨﺔ ﺳﺒﻌﲔ ﻭﲬﺴﻤﺎﺋﺔ ﻣﻴﻼﺩﻳﺔ‬
‫‪ ،‬ﻭﻛﺎﻥ ﻣﻦ ﺃﻋﻈﻢ ﺍﻹﺭﻫﺎﺻﺎﺕ ﺍﻟﺪﺍﻟﺔ ﻋﻠﻰ ﺻﺪﻕ ﻧﺒﻮﺗﻪ ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﻢ‪.‬‬
‫‪642‬‬ ‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬

‫ﺍﻟﻠﻐﻪ ‪:‬‬
‫] ﺃﺑﺎﺑﻴﻞ [ ﲨﺎﻋﺎﺕ ﲨﺎﻋﺎﺕ ﺑﻌﻀﻬﺎ ﰲ ﺇﺛﺮ ﺑﻌﺾ ‪ ،‬ﻗﺎﻝ ﺍﳉﻮﻫﺮﻱ ‪ :‬ﻭﻫﻮ ﻣﻦ ﺍﳉﻤﻊ ﺍﻟﺬﻱ‬
‫ﻻ ﻭﺍﺣﺪ ﻟﻪ ‪ ،‬ﻳﻘﺎﻝ ‪ :‬ﺟﺎﺀﺕ ﺇﺑﻠﻚ ﺃﺑﺎﺑﻴﻞ ﺃﻱ ﻓﺮﻗﺎ ﻭﲨﺎﻋﺎﺕ ‪ ،‬ﻗﺎﻝ ﺍﻟﺸﺎﻋﺮ ‪ :‬ﻛﺎﺩﺙ ‪‬ﺪ‬
‫ﻣﻦ ﺍﻷﺻﻮﺍﺕ ﺭﺍﺣﻠﱵ ﺇﺫ ﺳﺎﻟﺖ ﺍﻷﺭﺽ ﺑﺎﳉﺮﺩ ﺍﻷﺑﺎﺑﻴﻞ "‬
‫] ﺳﺠﻴﻞ [ ﻃﲔ ﻣﺘﺤﺠﺮ‬
‫] ﻋﺼﻒ [ ﻭﺭﻕ ﺍﻟﺰﺭﻉ ﺑﻌﺪ ﺍﳊﺼﺎﺩ ﻛﺎﻟﺘﲔ ﻭﻗﺸﺮ ﺍﳊﻨﻄﺔ ‪ ،‬ﲰﻲ ﻋﺼﻔﺎ ﻷﻥ ﺍﻟﺮﻳﺢ ﺗﻌﺼﻒ‬
‫ﺑﻪ ‪ ،‬ﻓﺘﻔﺮﻗﻪ ﺫﺍﺕ ﺍﻟﻴﻤﲔ ﻭﺫﺍﺕ ﺍﻟﺸﻤﺎﻝ‪.‬‬
‫ﺍﻟﺘﻔﺴﲑ ‪:‬‬
‫] ﺃﱂ ﺗﺮ ﻛﻴﻒ ﻓﻌﻞ ﺭﺑﻚ ﺑﺄﺻﺤﺎﺏ ﺍﻟﻔﻴﻞ [ ﺃﻱ ﺃﱂ ﻳﺒﻠﻐﻚ ﺃﻳﻬﺎ ﺍﻟﺮﺳﻮﻝ ‪ ،‬ﻭﺗﻌﻠﻢ ﻋﻠﻤﺎ ﻳﻘﻴﻨﻴﺎ‬
‫‪ ،‬ﻛﺄﻧﻪ ﻣﺸﺎﻫﺪ ﺑﺎﻟﻌﲔ ‪ ،‬ﻣﺎﺫﺍ ﺻﻨﻊ ﺍﷲ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ ﺍﻟﻜﺒﲑ ﺑﺄﺻﺤﺎﺏ ﺍﻟﻔﻴﻞ ‪ ،‬ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻗﺼﺪﻭﺍ‬
‫ﺍﻹﻋﺘﺪﺍﺀ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺒﻴﺖ ﺍﳊﺮﺍﻡ ؟ ﻗﺎﻝ ﺍﳌﻔﺴﺮﻭﻥ ‪ :‬ﺭﻭﻱ ﺃﻥ )ﺃﺑﺮﻫﺔ ﺍﻷﺷﺮﻡ ( ﻣﻠﻚ ﺍﻟﻴﻤﻦ ‪،‬‬
‫ﺑﲎ)ﻛﻨﻴﺴﺔ( ﺑﺼﻨﻌﺎﺀ ﻭﺃﺭﺍﺩ ﺃﻥ ﻳﺼﺮﻑ ﺇﻟﻴﻬﺎ ﺍﳊﺠﻴﺞ ‪ ،‬ﻓﺠﺎﺀ ﺭﺟﻞ ﻣﻦ ﻛﻨﺎﻧﺔ ‪ ،‬ﻭﺗﻐﻮﻁ ﻓﻴﻬﺎ‬
‫ﻟﻴﻼ ‪ ،‬ﻭﻟﻄﺦ ﺟﺪﺭﺍ‪‬ﺎ ﺑﺎﻟﻨﺠﺎﺳﺔ ﺇﺣﺘﻘﺎﺭﺍ ﳍﺎ ‪ ،‬ﻓﻐﻀﺐ " ﺃﺑﺮﻫﺔ " ﻭﺣﻠﻒ ﺃﻥ ﻳﻬﺪﻡ ﺍﻟﻜﻌﺒﺔ ‪،‬‬
‫ﻭﺟﺎﺀ ﻣﻜﺔ ﲜﻴﺶ ﻛﺒﲑ ﻋﻠﻰ ﺃﻓﻴﺎﻝ ‪ ،‬ﻳﺘﻘﺪﻣﻬﻢ ﻓﻴﻞ ﻫﻮ ﺃﻋﻈﻢ ﺍﻟﻔﻴﻠﺔ ‪ ،‬ﻓﻠﻤﺎ ﻭﺻﻞ ﻗﺮﻳﺒﺎ ﻣﻦ‬
‫ﻣﻜﺔ ‪ ،‬ﻓﺮ ﺃﻫﻠﻬﺎ ﺇﱃ ﺍﳉﺒﺎﻝ ‪ ،‬ﺧﻮﻓﺎ ﻣﻦ ﺟﻨﺪﻩ ﻭﺟﱪﻭﺗﻪ ‪ ،‬ﻭﺃﺭﺳﻞ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ ﻋﻠﻰ ﺟﻴﺶ ﺃﺑﺮﻫﺔ‬
‫ﻃﻴﻮﺭﺍ ﺳﻮﺩﺍ ‪ ،‬ﻣﻊ ﻛﻞ ﻃﺎﺋﺮ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﺣﺠﺎﺭ ‪ ،‬ﺣﺠﺮ ﰲ ﻣﻨﻘﺎﺭﻩ ‪ ،‬ﻭﺣﺠﺮﺍﻥ ﰲ ﺭﺟﻠﻴﻪ ‪،‬‬
‫ﻓﺮﻣﺘﻬﻢ ﺍﻟﻄﻴﻮﺭ ﺑﺎﳊﺠﺎﺭﺓ ‪ ،‬ﻓﻜﺎﻥ ﺍﳊﺠﺮ ﻳﺪﺧﻞ ﰲ ﺭﺃﺱ ﺍﻟﺮﺟﻞ ‪ ،‬ﻭﳜﺮﺝ ﻣﻦ ﺩﺑﺮﻩ ﻓﲑﻣﻴﻪ‬
‫ﺟﺜﺔ ﻫﺎﻣﺪﺓ ‪ ،‬ﺣﱴ ﺃﻫﻠﻜﻬﻢ ﺍﷲ ﻭﺩﻣﺮﻫﻢ ﻋﻦ ﺁﺧﺮﻫﻢ ‪ ،‬ﻭﻛﺎﻧﺖ ﻗﺼﺘﻬﻢ ﻋﱪﺓ ﻟﻠﻤﻌﺘﱪﻳﻦ ‪.‬‬
‫ﻗﺎﻝ ﺃﺑﻮ ﺍﻟﺴﻌﻮﺩ ‪ :‬ﻭﺗﻌﻠﻴﻖ ﺍﻟﺮﺅﻳﺔ ﺑﻜﻴﻔﻴﺔ ﻓﻌﻠﻪ ﺟﻞ ﻭﻋﻼ ] ﻛﻴﻒ ﻓﻌﻞ [ ﻻ ﺑﻨﻔﺴﻪ ﺑﺄﻥ ﻳﻘﺎﻝ‬
‫‪ :‬ﺃﱂ ﺗﺮ ﻣﺎ ﻓﻌﻞ ﺭﺑﻚ " ﺇﱁ ﻟﺘﻬﻮﻳﻞ ﺍﳊﺎﺩﺛﺔ ‪ ،‬ﻭﺍﻹﻳﺬﺍﻥ ﺑﻮﻗﻮﻋﻬﺎ ﻋﻠﻰ ﻛﻴﻔﻴﺔ ﻫﺎﺋﻠﺔ ‪ ،‬ﻭﻫﻴﺌﺔ‬
‫‪Capitolo 58: Esercizio di lettura‬‬ ‫‪643‬‬

‫ﻋﺠﻴﺒﺔ ‪ ،‬ﺩﺍﻟﺔ ﻋﻠﻰ ﻋﻈﻢ ﻗﺪﺭﺓ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ ‪ ،‬ﻭﻛﻤﺎﻝ ﻋﻠﻤﻪ ﻭﺣﻜﻤﺘﻪ ‪ ،‬ﻭﺷﺮﻑ ﺭﺳﻮﻟﻪ ﺻﻠﻰ‬
‫ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﻢ ‪ ،‬ﻓﺈﻥ ﺫﻟﻚ ﻣﻦ ﺍﻹﺭﻫﺎﺻﺎﺕ ‪ ،‬ﳌﺎ ﺭﻭﻱ ﺃﻥ ﺍﻟﻘﺼﺔ ﻭﻗﻌﺖ ﰲ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻟﱵ ﻭﻟﺪ‬
‫ﻓﻴﻬﺎ ﺍﻟﻨﱯ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﺼﻼﺓ ﻭﺍﻟﺴﻼﻡ‬
‫] ﺃﱂ ﳚﻌﻞ ﻛﻴﺪﻫﻢ ﰲ ﺗﻀﻠﻴﻞ [ ﺃﻱ ﺃﱂ ﻳﻬﻠﻜﻬﻢ ﻭﳚﻌﻞ ﻣﻜﺮﻫﻢ ﻭﺳﻌﻴﻬﻢ ‪ ،‬ﰲ ﲣﺮﻳﺐ‬
‫ﺍﻟﻜﻌﺒﺔ ﰲ ﺿﻴﺎﻉ ﻭﺧﺴﺎﺭ ؟ !‬
‫] ﻭﺃﺭﺳﻞ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﻃﲑﺍ ﺃﺑﺎﺑﻴﻞ [ ﺃﻱ ﻭﺳﻠﻂ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﻣﻦ ﺟﻨﻮﺩﻩ ﻃﲑﺍ ﺃﺗﺘﻬﻢ ﲨﺎﻋﺎﺕ ‪ ،‬ﻣﺘﺘﺎﺑﻌﺔ‬
‫ﺑﻌﻀﻬﺎ ﰲ ﺇﺛﺮ ﺑﻌﺾ ‪ ،‬ﻭﺃﺣﺎﻃﺖ ‪‬ﻢ ﻣﻦ ﻛﻞ ﻧﺎﺣﻴﺔ‬
‫] ﺗﺮﻣﻴﻬﻢ ﲝﺠﺎﺭﺓ ﻣﻦ ﺳﺠﻴﻞ [ ﺃﻱ ﺗﻘﺬﻓﻬﻢ ﲝﺠﺎﺭﺓ ﺻﻐﲑﺓ ﻣﻦ ﻃﲔ ﻣﺘﺤﺠﺮ ‪ ،‬ﻛﺄ‪‬ﺎ‬
‫ﺭﺻﺎﺻﺎﺕ ﺛﺎﻗﺒﺔ ‪ ،‬ﻻ ﺗﺼﻞ ﺇﱃ ﺃﺣﺪ ﺇﻻ ﻗﺘﻠﺘﻪ‬
‫] ﻓﺠﻌﻠﻬﻢ ﻛﻌﺼﻒ ﻣﺄﻛﻮﻝ [ ﺃﻱ ﻓﺠﻌﻠﻬﻢ ﻛﻮﺭﻕ ﺍﻟﺸﺠﺮ ‪ ،‬ﺍﻟﺬﻱ ﻋﺼﻔﺖ ﺑﻪ ﺍﻟﺮﻳﺢ ‪،‬‬
‫ﻭﺃﻛﻠﺘﻪ ﺍﻟﺪﻭﺍﺏ ﰒ ﺭﺍﺛﺘﻪ ‪ ،‬ﻓﺄﻫﻠﻜﻬﻢ ﻋﻦ ﺑﻜﺮﺓ ﺃﺑﻴﻬﻢ ‪ ،‬ﻭﻫﺬﻩ ﺍﻟﻘﺼﺔ ﺗﺪﻝ ﻋﻠﻰ ﻛﺮﺍﻣﺔ ﺍﷲ‬
‫ﻟﻠﻜﻌﺒﺔ ‪ ،‬ﻹﻧﻌﺎﻣﻪ ﻋﻠﻰ ﻗﺮﻳﺶ ‪ ،‬ﺑﺪﻓﻊ ﺍﻟﻌﺪﻭ ﻋﻨﻬﻢ ‪ ،‬ﻓﻜﺎﻥ ﳚﺐ ﺃﻥ ﻳﻌﺒﺪﻭﺍ ﺍﷲ ‪ ،‬ﻭﻳﺸﻜﺮﻭﻩ‬
‫ﻋﻠﻰ ﻧﻌﻤﺎﺋﻪ ‪ ،‬ﻭﻓﻴﻬﺎ ﻣﻊ ﺫﻟﻚ ﻋﺠﺎﺋﺐ ﻭﻏﺮﺍﺋﺐ ‪ ،‬ﻣﻦ ﻗﺪﺭﺓ ﺍﷲ ﻋﻠﻰ ﺍﻹﻧﺘﻘﺎﻡ ﻣﻦ ﺃﻋﺪﺍﺋﻪ ‪،‬‬
‫ﻗﺎﻝ ﰲ ﺍﻟﺒﺤﺮ ‪ :‬ﻛﺎﻥ ﺻﺮﻑ ﺫﻟﻚ ﺍﻟﻌﺪﻭ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ ‪ ،‬ﻋﺎﻡ ﻣﻮﻟﺪﻩ ﺍﻟﺴﻌﻴﺪ ﻋﻠﻴﻪ ﺍﻟﺴﻼﻡ ‪ ،‬ﺇﺭﻫﺎﺻﺎ‬
‫ﺑﻨﺒﺆﺗﻪ ‪ ،‬ﺇﺫ ﳎﻲﺀ ﺗﻠﻚ ﺍﻟﻄﻴﻮﺭ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻮﺻﻒ ﺍﳌﻨﻘﻮﻝ ‪ ،‬ﻣﻦ ﺧﻮﺍﺭﻕ ﺍﻟﻌﺎﺩﺍﺕ ﻭﺍﳌﻌﺠﺰﺍﺕ‬
‫ﺍﳌﺘﻘﺪﻣﺔ ‪ ،‬ﺑﲔ ﺃﻳﺪﻱ ﺍﻷﻧﺒﻴﺎﺀ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﺍﻟﺴﻼﻡ ‪ ،‬ﻭﻗﺪ ﺃﻫﻠﻜﻬﻢ ﺍﷲ ﺗﻌﺎﱃ ﺑﺄﺿﻌﻒ ﺟﻨﻮﺩﻩ ‪ ،‬ﻭﻫﻲ‬
‫ﺍﻟﻄﲑ ﺍﻟﱵ ﻟﻴﺴﺖ ﻣﻦ ﻋﺎﺩ‪‬ﺎ ﺃ‪‬ﺎ ﺗﻘﺘﻞ ‪.‬‬
644 Capitolo 59: Materiali didattici

Capitolo 59

MATERIALI DIDATTICI

59.1 Fonti scritte dell’Islām


La Religione dell’Islam si fonda su due fonti scritte:
il Corano Nobile ‫ﱘ‬ ‫ﺍﹾﻟﻘﹸﺮﺁ ﹸﻥ ﺍﹾﻟ ﹶﻜ ِﺮ‬ (la Parola di Allah ‫ﺟ ﱠﻞ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﺰ‬ ‫ﻋ‬ ),
la Sunna Purissima ‫ﺮﺓﹸ‬ ‫ﻬ‬ ‫ﻨ ﹸﺔ ﺍﳌﹸ ﹶﻄ‬‫ﺴ‬
 ‫ﺍﻟ‬ (la Parola del Profeta ‫ﻡ‬ ‫ﻼ‬
‫ﺳ ﱠ‬ ‫ﻭ‬ ‫ﻋ ﹶﻠﻴ ِﻪ‬ ‫ﻪ‬ ‫ﺻ ﱠﻠﻰ ﺍﻟ ﱠﻠ‬
 ).
Entrambe queste fonti scritte sono state commentate nei secoli da molti Autori. Riportare
un elenco completo di testi da loro redatti sarebbe impossibile, ma è sufficiente, per una
prima conoscenza, elencare una serie di testi classici.

Per quanto riguarda i commenti al Corano (‫ﻥ‬


ِ ‫ﺍﻟﻘﹸﺮﺁ‬ ‫ﺗﻔﹶﺎ ِﺳﲑ‬), segue un elenco (assolutamente
non esaustivo) di alcuni tra i più classici testi esegetici e dei rispettivi Commentatori.

‫ﺮ‬ ‫ﺴ‬
 ‫ﻣ ﹶﻔ‬ ‫ﻭﻓﹶﺎ ﹸﺓ‬ /‫ﺪ‬ ‫ﻮِﻟ‬ ‫ﻣ‬ ‫ﲑ‬
‫ﺴ‬ِ ‫ﺗ ﹾﻔ‬
‫ﺇﺑﻦ ﺃﰊ ﺣﺎﰎ ﺍﻟﺮﺍﺯﻱ‬ (240 ‫ – هـ‬327 ‫)هـ‬ ‫ﺗﻔﺴﲑ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ‬
‫ﺃﺑﻮ ﺍﻟﻔﺮﺝ ﺑﻦ ﺍﳉﻮﺯﻱ‬ (510 ‫ – هـ‬592 ‫)هـ‬ ‫ﺯﺍﺩ ﺍﳌﺴﲑ ﰲ ﻋﻠﻢ ﺍﻟﺘﻔﺴﲑ‬
‫ﳏﻤﺪ ﺍﻟﺘﻴﻤﻲ ﻓﺨﺮ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﺮﺍﺯﻱ‬ (544 ‫ – هـ‬606 ‫)هـ‬ ‫ﻣﻔﺎﺗﺢ ﺍﻟﻐﻴﺐ‬
‫ﳏﻤﺪ ﺍﻷﻧﺼﺎﺭﻱ ﺍﻟﻘﺮﻃﱯ‬ (578 ‫ – هـ‬656 ‫)هـ‬ ‫ﺍﳉﺎﻣﻊ ﻷﺣﻜﺎﻡ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ‬
‫‪Capitolo 59: Materiali didattici‬‬ ‫‪645‬‬

‫ﺍﺑﻦ ﻗﻴﻢ ﺍﳉﻮﺯﻳﺔ‬ ‫)هـ ‪ – 751‬هـ ‪(691‬‬ ‫ﺗﻔﺴﲑ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺍﻟﻜﺮﱘ‬


‫ﺇﺑﻦ ﻛﺜﲑ ﺍﻟﻘﺮﺷﻰ ﺍﻟﺪﻣﺸﻘﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 774‬هـ ‪(701‬‬ ‫ﺗﻔﺴﲑ ﺍﻟﻘﺮﺍﻥ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ‬
‫ﺟﻼﻝ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﺴﻴﻮﻃﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 911‬هـ ‪(849‬‬ ‫ﺍﻟﺪﺭ ﺍﳌﻨﺜﻮﺭ ﰲ ﺍﻟﺘﺄﻭﻳﻞ ﺑﺎﳌﺄﺛﻮﺭ‬
‫ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﻋﻠﻲ ﺍﻟﺸﻮﻛﺎﱐ‬ ‫)هـ ‪–1250‬هـ ‪(1173‬‬ ‫ﺗﻔﺴﲑ ﻓﺘﺢ ﺍﻟﻘﺪﻳﺮ‬
‫‪Per quanto attiene alla Sunna, segue un elenco delle principali raccolte di testi di ahādīth‬‬
‫ﺚ(‬
‫ﺍ َﻷﺣ‪‬ﺎﺩِﻳ ِ‬ ‫‪ ) e dei rispettivi Compilatori.‬ﻣﺘ‪‬ﻮ ﹸﻥ‬
‫ﺤ ‪‬ﺪﺙﹸ‬
‫ﺍﳌﹸ ‪‬‬ ‫‪‬ﻣ ‪‬ﻮِﻟﺪ‪ /‬ﻭﻓﹶﺎ ﹸﺓ‬ ‫ﺏ‬
‫ﺍﹾﻟ ِﻜﺘ‪‬ﺎ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﺣﻨﻴﻔﺔ ﺑﻦ ﺛﺎﺑﺖ ﺍﻟﻨﻌﻤﺎﻥ‬ ‫)هـ ‪ – 150‬هـ ‪(80‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﻣﺎﻟﻚ ﺑﻦ ﺃﻧﺲ ﺍﻷﺻﺒﺤﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 179‬هـ ‪(93‬‬ ‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬ﻮ ﱠﻃﺄ‬
‫ﻋﺒﺪ ﺍﻟﺮﺯﺍﻕ ﺍﻟﺼﻨﻌﺎﱐ‬ ‫)هـ ‪ – 211‬هـ ‪(126‬‬ ‫ﻒ‬
‫ﺼ‪‬ﻨ ‪‬‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﳏﻤﺪ ﺍﻟﺸﺎﻓﻌﻲ‬ ‫)هـ ‪ –204‬هـ ‪(150‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﺇﺑﻦ ﺃﰊ ﺷﻴﺒﺔ ﺍﻟﻌﺒﺴﻲ‬ ‫)هـ ‪ –235‬هـ ‪(159‬‬ ‫ﺼ‪‬ﻨﻒ‪‬‬
‫ﺏ ﺍﳌﹸ ‪‬‬
‫ﺍﻟ ِﻜ‪‬ﺘﺎ ‪‬‬
‫ﺃﲪﺪ ﺑﻦ ﺣﻨﺒﻞ ﺑﻦ ﺍﻟﺸﻴﺒﺎﱐ‬ ‫)هـ ‪ –241‬هـ ‪(164‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﺮﲪﻦ ﺍﻟﺪﺍﺭﻣﻲ‬ ‫)هـ ‪ –255‬هـ ‪(181‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﳏﻤﺪ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬ ‫)هـ ‪ –256‬هـ ‪(194‬‬ ‫ﺢ‬
‫ﺤﻴ ‪‬‬
‫ﺼِ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﻣﺴﻠﻢ ﺑﻦ ﺍﳊﺠﺎﺝ ﺍﻟﻨﻴﺴﺎﺑﻮﺭﻱ‬ ‫)هـ ‪ – 261‬هـ ‪(206‬‬ ‫ﺢ‬
‫ﺤﻴ ‪‬‬
‫ﺼِ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﺩﺍﻭﺩ ﺳﻠﻴﻤﺎﻥ ﺍﻟﺴﺠﺴﺘﺎﱐ‬ ‫)هـ ‪ –275‬هـ ‪(202‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺇﺑﻦ ﻣﺎﺟﻪ ﺍﻟﻘﺰﻭﻳﲏ‬ ‫)هـ ‪ –273‬هـ ‪(209‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﻋﻴﺴﻰ ﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬ ‫)هـ ‪ –279‬هـ ‪(209‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫‪646‬‬ ‫‪Capitolo 59: Materiali didattici‬‬

‫ﺃﺑﻮ ﺑﻜﺮ ﺃﲪﺪ ﺍﻟﺒﺰﺍﺭ ﺍﻟﺒﺼﺮﻱ‬ ‫)هـ ‪ –292‬هـ ‪(210‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﺮﲪﻦ ﺍﳋﺮﺍﺳﺎﱐ ﺍﻟﻨﺴﺎﺋﻲ‬ ‫)هـ ‪ –303‬هـ ‪(215‬‬
‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪ ‬ﺍﻟ ﹸﻜ ‪‬ﺒﺮ‪‬ﻯ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﻳﻌﻠﻰ ﺍﻟﺘﻤﻴﻤﻲ ﺍﳌﻮﺻﻠﻲ‬ ‫)هـ ‪ –307‬هـ ‪(210‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨ ‪‬ﺪ‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﺇﺑﻦ ﺧﺰﳝﺔ ﺍﻟﺴﻠﻤﻲ ﺍﻟﻨﻴﺴﺎﺑﻮﺭﻱ‬ ‫)هـ ‪ –311‬هـ ‪(223‬‬ ‫ﺢ‬
‫ﺤﻴ ‪‬‬
‫ﺼِ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺇﺑﻦ ﺣﺒﺎﻥ ﺍﻟﺘﻤﻴﻤﻲ ﺍﻟﺒﺴﱵ‬ ‫)هـ ‪ –354‬هـ ‪(270‬‬ ‫ﺢ‬
‫ﺤﻴ ‪‬‬
‫ﺼِ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺳﻠﻴﻤﺎﻥ ﺃﺑﻮ ﺍﻟﻘﺎﺳﻢ ﺍﻟﻄﱪﺍﱐ‬ ‫)هـ ‪ –360‬هـ ‪(260‬‬ ‫ﺠﻢ‪ ‬ﺍﻟ ﹶﻜِﺒﲑ‪‬‬
‫ﺍﳌﹸ ‪‬ﻌ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﺍﳊﺴﻦ ﻋﻠﻲ ﺍﻟﺒﻐﺪﺍﺩﻱ ﺍﻟﺪﺍﺭﻗﻄﲏ‬ ‫)هـ ‪ –385‬هـ ‪(306‬‬ ‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﺑﻮ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺍﳊﺎﻛﻢ ﺍﻟﻨﻴﺴﺎﺑﻮﺭﻱ‬ ‫)هـ ‪ –405‬هـ ‪(321‬‬ ‫ﲔ‬
‫ﺤِ‬‫ﺤﻴ ‪‬‬
‫ﺼِ‬
‫ﺴ‪‬ﺘ ‪‬ﺪ ‪‬ﺭ ‪‬ﻙ ‪‬ﻋ ﹶﻠﻰ ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺍ ﹸﳌ ‪‬‬
‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪‬‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬
‫ﺃﲪﺪ ﺃﺑﻮ ﺑﻜﺮ ﺍﻟﺒﻴﻬﻘﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 458‬هـ ‪(384‬‬
‫ﺴ‪‬ﻨﻦ‪ ‬ﺍﻟ ﹸﻜ ‪‬ﺒﺮ‪‬ﻯ‬
‫ﺍﻟ ‪‬‬

‫‪Alcune delle raccolte precedenti sono state commentate da Autori successivi; a volte alcune‬‬
‫‪raccolte sono state spiegate da più di uno di essi. Segue un elenco (assolutamente non‬‬

‫ِ‬
‫ﻷﺣ‪‬ﺎﺩِﻳﺚ( ‪esaustivo) di alcuni testi di spiegazione degli ahādīth‬‬
‫ﺍَ‬ ‫ﺡ‬
‫‪‬ﺷﺮ‪‬ﻭ ‪‬‬ ‫‪) e dei rispettivi‬‬
‫‪Esplicatori.‬‬

‫ﺍﻟﺸ‪‬ﺎ ِﺭﺡ‪‬‬ ‫‪‬ﻣ ‪‬ﻮِﻟﺪ‪ /‬ﻭﻓﹶﺎ ﹸﺓ‬ ‫ﺍﻟﺸﺮﺡ‬


‫ﻣﻨﺘﻘﻰ‬
‫ﺳﻠﻴﻤﺎﻥ ﺑﻦ ﺧﻠﻒ ﺍﻟﺒﺎﺟﻲ ﺍﻷﻧﺪﻟﺴﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 474‬هـ ‪(403‬‬
‫ﺷﺮﺡ ﻣﻮﻃﺄ‬
‫ﳏﻴﻲ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﻨﻮﻭﻱ ﺍﻟﺪﻣﺸﻘﻲ‬ ‫)هـ ‪ – 676‬هـ ‪(631‬‬ ‫ﺷﺮﺡ ﺻﺤﻴﺢ ﻣﺴﻠﻢ‬
Capitolo 59: Materiali didattici 647

‫ﻓﺘﺢ ﺍﻟﺒﺎﺭﻱ‬
‫ﺃﲪﺪ ﺑﻦ ﺣﺠﺮ ﺍﻟﻌﺴﻘﻼﱐ‬ (773 ‫ – هـ‬852 ‫)هـ‬
‫ﺷﺮﺡ ﺻﺤﻴﺢ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬
‫ﺟﻼﻝ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﺴﻴﻮﻃﻲ‬ (849 ‫ – هـ‬911 ‫)هـ‬ ‫ﺷﺮﺡ ﺳﻨﻦ ﺍﺑﻦ ﻣﺎﺟﻪ‬
‫ﺟﻼﻝ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﺴﻴﻮﻃﻲ‬ (849 ‫ – هـ‬911 ‫)هـ‬ ‫ﺷﺮﺡ ﺳﻨﻦ ﺍﻟﻨﺴﺎﺋﻲ‬
‫ﻋﻮﻥ ﺍﳌﻌﺒﻮﺩ‬
‫ﳏﻤﺪ ﴰﺲ ﺍﳊﻖ ﺍﻟﻌﻈﻴﻢ ﺁﺑﺎﺩﻱ‬ (1273 ‫– هـ‬1329 ‫)هـ‬
‫ﺷﺮﺡ ﺳﻨﻦ ﺃﰊ ﺩﺍﻭﺩ‬
‫ﲢﻔﺔ ﺍﻷﺣﻮﺫﻱ‬
‫ﳏﻤﺪ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﺮﲪﺎﻥ ﺍﳌﺒﺎﺭﻛﻔﻮﺭﻱ‬ (1283 ‫– هـ‬1353 ‫)هـ‬
‫ﰲ ﺷﺮﺡ ﺟﺎﻣﻊ ﺍﻟﺘﺮﻣﺬﻱ‬

59.2 Dizionari di lingua araba


Si consiglia vivamente di servirsi dei migliori dizionari di lingua araba a disposizione.
Se ne indicano due:
il primo, arabo-italiano e italiano-arabo:
Eros Baldissera, Il dizionario di arabo, Zanichelli
il secondo, arabo-italiano:
Pubblicazioni dell’Isituto per l’Oriente, Vocabolario arabo-italiano, Roma 2004.

59.3 Film a tema religioso in lingua araba


Si consiglia inoltre, come utilissimo esercizio, di guardare film in arabo di carattere
religioso, per la purezza della lingua usata. Si indicano alcuni film e serie, la maggior parte
dei quali anche disponibili sul web gratuitamente per chi è un po’ esperto nella navigazione.

Sui sapienti dell’Islām:


‫ﺍﻹﻣﺎﻡ ﺍﻷﻋﻈﻢ ﺃﺑﻮ ﺣﻨﻴﻔﺔ ﺍﻟﻨﻌﻤﺎﻥ‬
‫( ﻋﺼﺮ ﺍﻷﳝﺔ‬su: ‫ ﺷﺎﻓﻌﻲ‬, ‫ ﻣﺎﻟﻚ‬, ‫ﺃﲪﺪ‬ )

‫ﺍﻹﻣﺎﻡ ﺍﻟﺒﺨﺎﺭﻱ‬
648 Capitolo 59: Materiali didattici

‫ﺍﻹﻣﺎﻡ ﻣﺴﻠﻢ‬
‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺍﻹﻣﺎﻡ ﺍﻟﻨﺴﺎﺋﻲ‬
‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺍﻹﻣﺎﻡ ﺍﻟﺸﺎﻓﻌﻲ‬
‫( ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺩﻋﺎﺓ ﺍﳊﻖ‬su: ‫ ﺍﺑﻦ ﺣﺠﺮ‬, ‫ ﺍﺑﻦ ﺍﳋﻮﺯﻱ‬, ‫ ﺍﺑﻦ ﺍﻟﻘﻴﻢ‬, ‫ ﺍﳌﻘﺮﻳﺰﻱ‬,
‫ ﻓﺨﻮﺭ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻟﺮﺍﺯﻱ‬, ‫ﺳﻴﻮﻃﻲ‬ )

‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺍﻟﻄﱪﻱ‬
‫( ﻣﺴﻠﺴﻞ ﻋﻈﻤﺎﺀ ﰲ ﺍﻟﺘﺎﺭﻳﺦ‬su: ‫ﺳﺎﱂ ﺑﻦ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑﻦ ﻋﻤﺮ‬, ‫ ﺳﻌﻴﺪ ﺑﻦ ﺍﳌﺴﻴﺐ‬,
‫ﺳﻌﻴﺪ ﺑﻦ ﺟﺒﲑ‬ , ‫ ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﺳﲑﻳﻦ‬, ‫ ﻋﺒﺪ ﺍﷲ ﺑﻦ ﺍﳌﺒﺎﺭﻙ‬, ‫ ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﻭﺍﺳﻊ ﺍﻷﺯﺩﻱ‬,
‫ ﺭﺑﻴﻌﺔ ﺍﻟﺮﺃﻱ‬, ‫ ﺟﻌﻔﺮ ﺍﻟﺼﺎﺩﻕ‬, ‫ ﺣﻔﺺ ﺑﻦ ﻏﻴﺎﺙ‬, ‫ ﻋﻄﺎﺀ ﺑﻦ ﺍﰊ ﺭﺑﺎﺡ‬,
‫ ﳏﻤﺪ ﺑﻦ ﻋﻤﺮ ﺑﻦ ﻭﺍﻗﺪ ﺍﻟﻮﺍﻗﺪﻱ‬, ‫ ﺍﻟﻔﻀﻴﻞ ﺑﻦ ﻋﻴﺎﺽ‬, ‫ﻋﺮﻭﺓ ﺑﻦ ﺍﻟﺰﺑﲑ‬ ).

Su alcuni compagni del Profeta ‫ﺻﻠﻰ ﺍﷲ ﻋﻠﻴﻪ ﻭ ﺳﻠﻢ‬ :

‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺍﻟﻘﻌﻘﺎﻉ ﺑﻦ ﻋﻤﺮﻭ ﺍﻟﺘﻤﻴﻤﻲ‬


‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﻋﻤﺮﻭ ﺑﻦ ﺍﻟﻌﺎﺹ‬
‫ﻣﺴﻠﺴﻞ ﺧﺎﻟﺪ ﺑﻦ ﺍﻟﻮﻟﻴﺪ‬
Inoltre si segnala il film:
‫ﺻﻼﺡ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺍﻷﻳﻮﰊ‬

59.4 Materiale didattico dal web


I files audio con la recitazione del Corano sono gratuitamente scaricabili dal sito
www.mp3quran.net
Per chi conosce l’inglese può approfondire lo studio consultando il seguente sito:
www.learnarabiconline.com
Sul sito www.fatwa-online.com si possono scaricare i libri per lo studio della lingua araba
dall’Università di Medina.
Capitolo 59: Materiali didattici 649

Possono essere utili anche i siti:


www.lisanularab.org
www.haqeeqat.org.pk
www.alkuwarih.com.
La coniugazione dei verbi ( ‫ﺼﺮِﻳﻒ ﺍ َﻷﻓﹾﻌﺎ ِﻝ‬
 ‫ﺗ‬ ) si trova ad esempio su:
qutrub.arabeyes.org (inserire in arabo il verbo che si desidera coniugare, nella 3 persona
maschile singolare al passato, e di seguito premere il tasto ‫ﻞ‬
‫ﻌ ﹶ‬ ‫ﭐﹾﻟ ِﻔ‬ ‫ﻑ‬
ِ ‫ﺮ‬ ‫ﺻ‬
 “coniuga
il verbo”),
acon.baykal.be (dove bisogna inserire le lettere radicali e scegliere la forma del verbo, ad
esempio per il verbo َ‫ﻡ‬‫ﺨﺪ‬
 ‫ﺘ‬‫ﺳ‬ ‫ ِﺍ‬, si inseriscono le radicali ‫ ﻡ‬,‫ ﺩ‬,‫ﺥ‬ e poi si sceglie la forma
10).
Sono disponibili anche “quaranta ahadīth an-nawawi” in versione audio e video (con il
testo del hadīth) su youtube sotto la voce:
‫ﻣﱳ ﺍﻷﺭﺑﻌﲔ ﺍﻟﻨﻮﻭﻳﺔ ﺑﺎﻟﺼﻮﺕ ﻭﺍﻟﺼﻮﺭﺓ‬
Su internet sono disponibili anche “Educative islamic cartoons” in lingua araba che
riguardano le storie del Corano, tali cartoni contengono un linguaggio semplice, e vengono
spesso usati per l’insegnamento della lingua per i principianti. Alcuni di essi si trovano ad
esempio sul sito www.way2allah.com.
Gli altri si possono trovare da Google Video inserendo nel motore di ricerca
‫ ﺳﻠﺴﻠﺔ ﻛﺮﺗﻮﻥ ﺍﺣﻜﺎﻡ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ‬ed anche ‫ ﻗﺼﺺ ﺍﻻﻧﺒﻴﺎﺀ ﺑﺎﻟﺼﻠﺼﺎﻝ‬, che narrano le storie
dal Corano e sono adatti anche ai più piccoli.
Infine, si può accedere alle lezioni video sulle storie dei profeti inserendo nel motore di
ricerca
‫ﻧﺒﻴﻞ ﺍﻟﻌﻮﺿﻲ ﻣﻘﺪﻣﺔ ﻗﺼﺺ ﺍﻻﻧﺒﻴﺎﺀ‬
I principali libri della Sunna si possono scaricare gratuitamente da internet inserendo
semplicemente il nome dell’autore e il titolo del libro (per scaricare premere la scritta
‫ ) ﲢﻤﻴﻞ‬.
Si accede ai principali tafāsīr ad esempio dal sito:
www.ahlalhdeeth.com
E’ anche disponibile il dizionario delle parole del Corano e della Sunna con esempi:
www.baheth.info

******
‫ﺏ ﺍﻟﻌﺎﳌﲔ‬
 ‫ﺎﺏ ﻭ ﺍﳊﻤﺪ ﷲ ﺭ‬‫ﹼﰎ ﺍﻟﻜﺘﺎﺏ ﺑﻔﻀﻞ ﺍﻟﻠﹼﻪ ﺍﻟﻌﺰﻳﺰ ﺍﻟﻮﻫ‬
650 Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

[1] W. Wright “A grammar of the arabic language” vol. 1 and 2; third edition

[2] Brig. (R) Zahoor Ahmed (M.A, M.Sc.) “Essentials of Arabic Grammar for Learning
Quranic Language”

[3] Alan Jones “Arabic through the Quran”; The Islamic Texts Society

[4] W.M. Thackston “An Introduction to Koranic and Classical Arabic”; IBEX Publishers

[5] Laura Veccia Vaglieri “Grammatica teorico-pratica della lingua araba”; Istituto per
l’Oriente ; vol.1 e 2

[6] J. Danecki “Gramatyka jezyka arabskiego” vol. 1 e 2; wydawnictwo akademickie


DIALOG; Warszawa 2001

[7] Vocabolario arabo-italiano; ISTITUTO PER ORIENTE Roma 2004

[8] Il dizionario di arabo; Eros Baldissera, Zanichelli


[9] Shaykh Dr. V. Abdur- Raheem ; Islamic University of Madeenah; ‫ﺍﻟﻌﺮﺑﻴﺔ‬ ‫ﺩﺭﻭﺱ ﺍﻟﻠﻐﺔ‬
vol.1-3
[10] ‫ﺍﻟﻔﻜﺮ‬ ‫ ﺩﺍﺭ‬, ‫ ﺍﳌﻮﺟﺰ ﰲ ﻗﻮﺍﻋﺪ ﺍﻟﻠﻐﺔ ﺍﻟﻌﺮﺑﻴﺔ‬, ‫ﺳﻌﻴﺪ ﺍﻷﻓﻐﺎﱐ‬
[11] ‫ ﺍﻟﻘﺎﻫﺮﺓ‬, ‫ ﺍﻟﺸﻴﺦ ﺣﺴﻨﲔ ﳏﻤﺪ ﳐﻠﻮﻑ‬, ‫ﻛﻠﻤﺎﺕ ﺍﻟﻘﺮﺁﻥ ﺗﻔﺴﲑ ﻭ ﺑﻴﺎﻥ‬

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