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CLASSE 2 B IGEA
I.I.S.S. “E. DE NICOLA”
PIOVE DI SACCO
PADOVA
MATERIE COINVOLTE:
¾ ECONOMIA AZIENDALE: IL SISTEMA TRIBUTARIO
ITALIANO
¾ RELIGIONE: L’ETICA E LE IMPOSTE
¾ ITALIANO: TEMA
¾ TRATTAMENTO TESTI E DATI: L’ELABORAZIONE DEL
TESTO E LA PRESENTAZIONE
La Tessera Sanitaria è una tessera personale che sostituisce il tesserino plastificato del codice fiscale
per tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.. La Tessera
contiene, oltre ai dati anagrafici e assistenziali, anche il codice fiscale sia su banda magnetica che in
formato a barre (bar-code), è valida sull’intero territorio nazionale e permette di ottenere servizi
sanitari anche nei paesi dell’Unione Europea, in sostituzione del modello cartaceo E111. e permette
inoltre di usufruire delle prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E119 ed
E128.
Codice fiscale
Il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione del cittadino nei rapporti con gli enti e
le amministrazioni pubbliche. L'unico valido è quello rilasciato dall'Agenzia delle Entrate.
Il codice fiscale viene attribuito tramite richiesta telematica all'Agenzia delle Entrate:
9 per i neonati
9 per i cittadini italiani residenti all’estero
9 per gli stranieri
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PADOVA
… Lo Stato provvede a soddisfare i cittadini attraverso i BISOGNI COLLETTIVI: la difesa,
l’istruzione, la giustizia, l’assistenza sanitaria ecc
FAMIGLIE E IMPRESE
STATO
9 Spese per servizi pubblici, costituite a loro volta da: SPESE PER IL PERSONALE (poliziotti,
insegnanti, magistrati ecc..); SPESE PER L’ACQUISTO DI BENI E SERVIZI (computer, cancelleria ecc..);
e SPESE PER GLI ORGANI DELLO STATO (PDR, Parlamento…).
9 Spese per trasferimenti, in cui rientrano le SPESE PER LE PRESTAZIONI SOCIALI, LE SPESE PER I
CONTRIBUTI e LE SPESE PER IL TRASFERIMENTO DI FONDI AGLI ENTI LOCALI.
In uno schema si possono riassumere:
SPESE PER SERVIZI
SPESE PER
SPESE
STATALI TRASFERIMENTI
SPESE CORRENTI
SPESE IN CONTO
CAPITALE
Le entrate sono i prelievi monetari che lo Stato chiede alle famiglie e alle imprese per far fronte alle
spese, cioè uscite.
Esse si suddividono:
ENTRATE TRIBUTARIE: costituite da IMPOSTE, TASSE e CONTRIBUTI.
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE: rappresentate dai REDDITI di attività di imprese, o
concorrenza con imprese private (vendita di tabacchi, distribuzione di acqua e gas…).
ENTRATE PATRIMONIALI: derivanti dall’affitto di immobili pubblici e privati.
ENTRATE PER ACCENSIONE DI PRESTITI: riguardanti l’emissione di TITOLI DEL DEBITO
PUBBLICO (BOT, BTP, CCT…).
SOGGETTO
PASSIVO Detto CONTRIBUENTE
BASE
IMPONIBILE L’importo su cui si calcola il tributo
Le imposte indirette mentre, sono quelle che colpiscono le manifestazioni meno visibili della
capacità contributiva.
-IVA (imposta sul valore aggiunto)
ALESSIA BERNARDI
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PADOVA
VIOLATO LUCA
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PADOVA
alcuni redditi non fanno parte del reddito complessivo ai fini Irpef perciò sono assogettate a una
RITENUTA FISCALE ALLA FONTE.
La banca detta SOSTITUTO D'IMPOSTA trattiene l'Irpef spettante allo Stato e mette a
disposizione del depositante gli interessi netti, poi prevede a versare all'erario la ritenuta fiscale
operata.
L’IVA grava interamente sul consumatore finale, che ne sopporta il carico fiscale nel momento in
cui acquista un bene o fa uso di un servizio.
Per il calcolo:
Nel COMMERCIO A DETTAGLIO il prezzo ha già incorporato l'iva. Un prezzo senza iva è detto
DEFISCALIZZATO.
• Chi ha solo stipendio è esonerato perché l’imposta è già stata trattenuta in busta paga dal
datore di lavoro (sostituto d’imposta)
• Il contribuente ha molti redditi e deve compilare la dichiarazione, utilizzando un modello:
MODELLO UNICO
• Per quelli che non sono in grado di redigere la dichiarazione dei redditi, si rivolge
all’impresa in cui lavora o ai CAF ( centri di assistenza fiscale) solo per pensionati e
dipendenti.
• Per pagare le imposte c’è il meccanismo dell’AUTOTASSAZIONE, dove il contribuente
stesso effettua i calcoli per determinare l’imposta totale a suo carico, provvedendo poi al
versamento.
Con il progetto “studenti in azienda”; svolto con la prof.ssa di economia azindale e la prof.ssa di
religione, abbiamo parlato di un problema che riguarda tutte le persone e che esiste da molti secoli:
LE TASSE. Abbiamo affrontato questo argomento collegando le tasse all’ETICA.
Il termine deriva dal greco “ethos” ossia comportamento, costume, condotta ecc…Essa è sia una disciplina
filosofica che permette di distinguere i comportamenti umani in buoni giusti e leciti rispetto ai
comportamenti cattivi e ingiusti. Sia una disciplina teologica che cerca di individuare il comportamento
buono alla luce della ragione e seguendo la fede. L’etica ci permette di gestire in modo adeguato la propria
libertà nel rispetto degli altri. Viene spesso considerata sinonimo di morale. La “morale” ha come oggetto
la riflessione sui valori che determinano il comportamento dell’uomo.
Poi abbiamo visto che l’uomo per natura è abituato a vivere in gruppo cioè in una società. Perché
questa società funzioni ha bisogno di azioni finalizzate al bene comune. Un’azione buona per la
società è pagare le tasse, esse ci sono fin dall’antichità perché erano imposte dai re e dagli
imperatori. Le tasse ci sono ovunque: sulla scuola, sulla salute, sulla pensione. Grazie a questo
progetto abbiamo potuto conoscere un funzionario delle agenzie delle entrate di Padova. Egli è
venuto a parlarci del suo lavoro e degli evasori fiscali. Sugli evasori fiscali noi eravamo un po’
informati, visto che per la televisione ci sono stati molti casi di vip che hanno evaso le tasse, come,
per esempio, Valentino Rossi. Il funzionario delle entrate ci ha detto che se l’evasore viene scoperto
ma si riconosce come tale, gli viene ridotta la sanzione. Al sentire ciò siamo rimasti un po’ stupiti
perché non è giusto nei confronti dei cittadini onesti che pagano tutte le tasse. Tutto quello che il
funzionario ci ha spiegato è servito per farci capire che le tasse dobbiamo pagarle perché servono
per sostenere tutti i servizi che quotidianamente usufruiamo.
COCCATO JESSICA
ZAGALLO MIRIANA
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PIOVE DI SACCO
PADOVA
………………ma non abbiamo detto che “Qualsiasi contribuente è
obbligato a presentare annualmente al Fisco la DICHIARAZIONE DEI
REDDITI”!
……………MA!
C’è sempre chi fa il bugiardo …e magari fossero tutte bugie di PINOCCHIO
Flash luminosi e palcoscenici stracolmi di luci e di bagliori da un lato, e le ombre del Fisco e i
chiaroscuri delle dichiarazioni dei redditi dall'altro. Così si potrebbe riassumere la querelle oramai
antica, si pensi che Charlie Chaplin già conosceva bene la quiete fiscale elvetica, che vede
confrontarsi i vip con le tasse. A questo riguardo anche le cronache italiane non fanno sconti. Nel
'99, per esempio, l'Agenzia delle Entrate ridisegnò i conti a Luciano Pavarotti che, dopo aver
duellato con il Fisco, decise di versare all'erario 25 miliardi di vecchie lire rinunciando alla
residenza nel Principato di Monaco. Ma la seduzione esercitata sui vip italiani dalla rocca dei
Ranieri non si esaurisce con il caso di Big Luciano. Infatti, tra i protagonisti dell'esodo italiano
verso Montecarlo compare anche il nome del ciclista Mario Cipollini, che avrebbe dribblato il Fisco
dimenticando di versare le imposte dovute dal 2000 al 2004 per un ammontare complessivo di 5
milioni di euro, in quanto residente nei confini del Principato, dove Cipollini fin dal 1995 ha
trasferito la propria residenza. Peraltro, in questo caso ulteriori accertamenti in tema di imposte e
tasse sono stati avviati anche in riferimento agli anni precedenti al 2000 che vanno dal '95 al 1999,
mentre al momento la saga di SuperMario si chiude con un elenco di beni, incluse coppe e
biciclette, che le Entrate hanno provveduto a pignorare per ricondurre e assicurare alla collettività
almeno una parte del dovuto. Non si sa mai.
Gli irriducibili - Ma la lista dei nomi si allunga, dato che oltre a Pavarotti e a Cipollini
meriterebbero una menzione speciale anche i motociclisti Max Biaggi e Loris Capirossi che, a
differenza di Big Luciano, non danno segni di cedimento e di rinuncia al loro credo monegasco,
continuando imperterriti a sostenere di vivere la quotidianità del Principato.
Pace fatta con il Fisco - Un folto gruppo però, a differenza degli irriducibili, ha scelto di seguire la
strada vergata da Pavarotti scegliendo di venire a patti con il Fisco. Tra questi, per esempio, Andrea
Bocelli che, utilizzando il condono di Tremonti del 2003, ha deciso di far ritorno a casa, in Italia,
ponendo fine al contenzioso. Ad accomiatarsi dagli orizzonti colorati del Principato e ad optare per
le cartoline ha provveduto anche Katia Ricciarelli, i cui rapporti con il Fisco si sono definitivamente
rinsaldati. Anche Alberto Tomba, dopo essersi cimentato in anni di slalom tra imposte e tasse, ha
risolto i suoi dilemmi fiscali versando all'erario 10 miliardi di vecchie lire, mediando rispetto ad una
frode fiscale il cui confine era di circa 23 miliardi, sempre contabilizzati nel conio passato, dei quali
però malauguratamente soltanto 2,5 risultavano posti in risalto nelle diverse dichiarazioni dei redditi
presentate nel corso degli anni. Una dimenticanza indotta dalla scelta sbagliata degli sci oppure da
inattese gibbosità della pista, o ancora, da un eccesso di ghiaccio sul bordo? Chissà.
E ora la lista si allunga con Valentino Rossi che, secondo quanto riportato oggi da numerose
agenzie di stampa, avrebbe nascosto al Fisco un vero e proprio tesoretto, anzi, un tesoro di circa 60
milioni di euro. E il dubbio che si ripropone e il solito: il campione accetterà la bandiera a scacchi
sventolata dall'agenzia delle Entrate che pone fine alla corsa dell'evasione o entrerà a far parte del
club degli irriducibili?
……………………..e la storia continua tra luci e lustrini, tra cantanti, attori, presentatori, sportivi,
imprenditori e gente comune.
CLASSE 2 B IGEA
I.I.S.S. “E. DE NICOLA”