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A7 – A10 – A12
PROGETTO DEFINITIVO
RELAZIONE DI CALCOLO
PROGETTAZIONE
INDICE
1 GENERALITA’ ....................................................................................................................................................... 6
3 MATERIALI ............................................................................................................................................................ 7
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PROGETTO REV.
PROGETTO DEFINITIVO
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1 GENERALITA’
1.1 Descrizione
La galleria artificiale descritta nella presente relazione è una struttura scatolare in calcestruzzo
armato prevista dal progetto della Gronda di Ponente di Genova che costituisce l’imbocco delle gallerie
Polcevera – Baccan - Bric du vento; in particolare si tratta si due manufatti tra loro giuntati in c.a con
luci delle coperture e ricoprimenti di terreno sensibilmente differenti.
Il primo (corrispondente alla galleria Bric du vento) ha una luce netta di 13.51 m ed un
ricoprimento di terreno variabile da 1.0 a 6.0 m nella sezione più caricata; il secondo ha una luce netta
di 24.41 m ed un ricoprimento massimo di terreno di 8.0 m.; per la copertura del secondo scatolare si
prevede l’impiego del calcestruzzo armato precompresso, con la tecnologia dei cavi post-tesi
successivamente resi aderenti con iniezioni di malta cementizia nelle guaine di alloggiamento dei
trefoli.
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2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
I calcoli sono svolti in conformità alle normative vigenti con particolare riferimento a:
Legge 05/11/71 n. 1086: “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio
armato, normale e precompresso e a struttura metallica”;
Legge 2 Febbraio 1974 n. 64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni
per le zone sismiche”.
Decreto Ministeriale 14/01/2008: “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”.
Circ. 2 Febbraio 2009 n. 617 : “Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per
le costruzioni“ di cui al decreto ministeriale 14-01-2008“.
3 MATERIALI
Calcestruzzo magro
resistenza caratteristica: Rck = 15 MPa
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5 ZONAZIONE SISMICA
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L’azione sismica così individuata viene successivamente variata, nei modi chiaramente
precisati dalle NTC, per tener conto delle modifiche prodotte dalle condizioni locali stratigrafiche del
sottosuolo effettivamente presente nel sito di costruzione e dalla morfologia della superficie. Tali
modifiche caratterizzano la risposta sismica locale.
L’accelerazione orizzontale massima del terreno per un periodo di ritorno di 475 anni
(corrispondente ad una probabilità di superamento del 10% in 50 anni) vale dunque ag/g = 0.068.
Si espone di seguito il calcolo del rivestimento in c.a. della galleria artificiale. In particolare
viene analizzata la sezione relativa alle zone in cui, in ragione delle altezze di ritombamento previste, si
prevedono le sollecitazioni più gravose.
Nella figura che segue è riportata la geometria della sezione analizzata:
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Per le verifiche dell’opera si fa riferimento all’approccio 2 (pt. 6.5.3.1.1. delle NTC 2008).
Il calcolo delle caratteristiche della sollecitazione sul rivestimento in c.a. viene eseguito
mediante un’analisi piana, facendo riferimento ad una striscia di lunghezza unitaria della galleria stessa.
Il calcolo delle sollecitazioni suddette viene effettuato con l’ausilio del codice di calcolo agli elementi
finiti Sap2000. A tal fine la struttura viene modellata attraverso elementi tipo frame.
L’interazione tra i piedritti dello scatolare ed il terreno viene analizzata assimilando il terreno
stesso a dei vincoli cedevoli elasticamente alla traslazione. Tali vincoli sono modellati nel programma
di calcolo con elementi tipo gap (molle non reagenti a trazione). La rigidezza delle molle viene ottenuta
dal prodotto della costante di Winkler del terreno, KW, per l’interasse delle molle e per la larghezza di
riferimento, pari ad 1.00 m.
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I valori dei parametri per la definizione degli spettri di progetto in funzione della vita di
riferimento della costruzione sono i seguenti:
Nelle valutazioni che seguono si considera una categoria T2 (con h/H = 0.5, tab. 3.2.4
NTC;).ed un sottosuolo di tipo B.
I parametri spettrali risultano essere i seguenti:
I coefficienti sismici orizzontali (Kh) e verticali (Kv) da impiegare per determinare la spinta del
terreno in condizioni sismiche sono definiti dalle relazioni che seguono:
a) Kh= βm amax / g = 0.145
b) Kv= ±0,5 kh = 0.073
con amax = S x ag
Si è assunto cautelativamente βm = 1.0 (tab.7.11.II delle NTC).
Con la formulazione di Mononobe-Okabe si determina il coefficiente di spinta in condizioni
sismiche:
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con: θ= arct(kh/1-kv)
0.155
Kae=
0.348
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con:
γg1 = 1.3 (1 se favorevole) γg2 = 1.5 (0 se favorevole) γq = 1.5 (0 se favorevole).
Per le combinazioni sismiche sono:
con:
γ = 1.0
Anche in esercizio i coefficienti di combinazione sosno stati assunti unitari.
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• Struttura con il solo peso proprio agente a cui si applica la precompressione iniziale
(perdite istantanee);
• Struttura con perdite a tempo infinito e con tutti i carichi agenti (rinterro + spinte
laterali terreno).
Per la valutazione del ritiro e della viscosità a tempo infinito si fa riferimento alle tabelle dell’
UNI ENV 1992 – Eurocodice 2 al pt. 3.1.2.5.5 ed in particolare si assumono i seguenti valori:
εcs inf 0.0002
φ(inf) 1.35
Le perdite per attrito sono state computate automaticamente dal programma di calcolo Sap
2000.
Per la determinazione delle perdite di precompressione dovute a viscosità, ritiro e rilassamento
ci si riferisce alla UNI ENV 1992 – Eurocodice 2, cap 4.2.3.5.5, 2.5.5 ed appendice 1.
ε s (t , t 0 )E s + Δσ pr + αφ (t , t 0 )(σ cg + σ cp 0 )
Δσ p ,c + s + r =
A p ⎡⎛ Ac 2⎞ ⎤
1+α ⎢⎜⎜1 + z cp ⎟⎟(1 + 0.8φ (t , t 0 ))⎥
Ac ⎣⎝ Ic ⎠ ⎦
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N tiro= 14300 KN
2
A,cls= 18000 cm
2
A,sez omogeneizzata= 18633.84 cm
2
A,armatura pretesa= 10564 mm
n= 6
H= 1.8 m
4
Jx,sez cls= 0.486 m
4
Jx,sez omogeneizzata= 0.508 m
yg,sez cls= 1 m
yg,sez omogeneizzata= 0.98 m
yp= 0.3 m
e,sez omogeneizzata= 0.68 m
Wi,sez omogeneizzata= 0.518367347 m^3
Ws,sez omogeneizzata= 0.619512195 m^3
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PROGETTO DEFINITIVO
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Sulla base delle caratteristiche di sollecitazione determinate mediante l’analisi agli elementi finiti,
vengono eseguite per la solettta superiore precompressa le verifiche sulle tensioni nel cls e nei cavi in acciaio, in
corrispondenza delle fasi significative e la verifica di resistenza nelle condizioni in esercizio. Vengono effettute,
inoltre, le verifiche di resistenza in corrispondenza delle sezioni significative dei piedritti e della soletta di base.
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PROGETTO DEFINITIVO
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Si effettua la verifica considerando i limiti tensionali indicati dalla normativa D.M.2008 per la fase di
tiro.
Si ricorda che i valori di M e N con i quali si effetta la verifica sono quelli forniti direttamente dal
modello in Sap che, automaticamente, tiene in conto delle perdite istantanee dovute all’ attrito, alla curvatura del
tracciato dei cavi e al rientro dei cunei di ancoraggio.
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PROGETTO DEFINITIVO
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Una volta realizzato il portale e applicata la precompressione i cavi vengono resi aderenti tramite
iniezione di malta all’interno delle guaine. Si assume che le perdite differite dovute a viscosità, ritiro e
rilassamento avvengano tutte tra la predetta fase e la realizzazione del reinterro di terreno.
Si riportano nel seguito le tensioni nei materiali a perdite avvenute.
Si considera infine l’applicazione dei carichi aggiuntivi, ossia del rinterro di terreno.
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Tali tensioni si sommano a quelle della fase precedente, considerando le perdite a tenpo infinito, e si
effettua la verifica.
Verifica Slu
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Per i piedritti e la soletta di base si considerano le massime sollecitazioni (N, M, T) che durante le varie
fasi agiscono simultaneamente.
La sezione critica risulta essere quella di incastro tra i due elementi.
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