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I Circuiti digitali

Riferimenti Bibliografici:
Paolo Spirito “Elettronica digitale”, Mc Graw Hill
Capitolo 1
Appunti e dispense del corso

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 1
Elaborazione dei segnali mediante circuiti
analogici e digitali

Attuatore

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 2
Progettazione dei circuiti elettronici

• Circuiti elettronici analogici: amplificatori


operazionali -> corso di “Elettronica e
strumentazione A”
• Circuiti elettronici di conversione
analogico-digitale e vice-versa
• Circuiti elettronici digitali
• Architetture dei sistemi di misura e di
controllo.
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I sistemi di misura e di controllo pagina 3
I segnali digitali

• Il segnale analogico è
continuo in ampiezza e
tempo, mentre quello
digitale è discreto sia
in ampiezza che in
tempo.
• Il valore di un segnale
digitale è esprimibile
solo attraverso un
codice
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I sistemi di misura e di controllo pagina 4
Il codice binario
• un qualsiasi valore può essere espresso mediante due
numeri:base “b” (unica) e cifra (o digit) “D” (rappresenta
numeri tra 0 e b-1;
n −1 n−2
X = Dn −1b + Dn − 2b + ..... + D1b + D0b 1 0

• Nel sistema binario la cifra può assumere valore 0 e 1 ed il


numero viene ottenuto come somma di potenze di 2.
X = Dn −1 2 n −1 + Dn − 2 2 n − 2 + ..... + D1 21 + D0 2 0
X = Dn −1 Dn − 2 .....D1 D0

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 5
Numero
decimale
D3 D2 D1 D0 Esempio:Codice
0 0 0 0 0 numerico binario a 4
1 0 0 0 1
2 0 0 1 0 bit
3 0 0 1 1
4 0 1 0 0
5 0 1 0 1
6 0 1 1 0 conversione del numero
7 0 1 1 1
binario 0110 in numero
8 1 0 0 0
9 1 0 0 1 decimale:
10 1 0 1 0
11 1 0 1 1 0 ⋅ 23 + 1 ⋅ 2 2 + 1 ⋅ 21 + 0 ⋅ 2 0 =
12 1 1 0 0
13 1 1 0 1 = 0+4+2+0 = 6
14 1 1 1 0
15 1 1 1 1
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I sistemi di misura e di controllo pagina 6
Numero Codice numerico BCD
D3 D2 D1 D0
decimale
0 0 0 0 0
1 0 0 0 1
• Rappresentazione in
2 0 0 1 0 codice BCD del
3 0 0 1 1 numero 123.
4 0 1 0 0 1 = 0001
5 0 1 0 1 2 = 0010
6 0 1 1 0 3 = 0011
7 0 1 1 1
8 1 0 0 0 1 2 3
9 1 0 0 1 0001 0010 0011
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I sistemi di misura e di controllo pagina 7
Numero
D3 D2 D1 D0
decimale
0 0 0 0 0
1 0 0 0 1
Codice Gray
2 0 0 1 1
3 0 0 1 0
4 0 1 1 0 • All’incremento di
5 0 1 1 1 valore pari a una
6 0 1 0 1
7 0 1 0 0 unità varia solo un
8 1 1 0 0 bit.
9 1 1 0 1
10 1 1 1 1
11 1 1 1 0
12 1 0 1 0
13 1 0 1 1
14 1 0 0 1
15 1 0 0 0
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I sistemi di misura e di controllo pagina 8
Esempio di dispositivo digitale: Rappresentazioni
logiche e circuitali di una porta NAND

Rappresentazione logica:
descrizione più semplice
e più astratta
Schema circuitale

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I sistemi di misura e di controllo pagina 9
Suddivisione delle fasi progettuali di un
circuito elettronico digitale
• Progettista di sistema:definisce le parti
funzionali del sistema
• Progettista logico: definisce le funzioni
logiche volute
• Progettista circuitale: sceglie, in base alle
loro prestazioni, i diversi circuiti logici che
combinati insieme possono implementare le
funzioni logiche richieste.

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I sistemi di misura e di controllo pagina 10
Suddivisione gerarchica dei
circuiti logici

• I sistemi digitali anche complessi


sono costituiti da un insieme
(anche molto numeroso) di
circuiti elettronici elementari,
questi ultimi riconducibili a pochi
elementi base variamenti
interconnessi e utilizzati.
• Pertanto la complessità anche
notevole delle funzioni realizzate
dai sistemi digitali è ottenuta
attraverso l’iterazione di strutture
elementari.
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I sistemi di misura e di controllo pagina 11
Invertitore ideale e sua caratteristica

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I sistemi di misura e di controllo pagina 12
Porta NOR realizzata con invertitori ideali

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I sistemi di misura e di controllo pagina 13
Porta NAND realizzata con invertitori
ideali

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I sistemi di misura e di controllo pagina 14
Porta OR realizzata con invertitori ideali

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I sistemi di misura e di controllo pagina 15
Porta AND realizzata con invertitori ideali

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I sistemi di misura e di controllo pagina 16
Trasformazioni di reti logiche

• Una rete logica può essere trasformata in


una equivalente.

Trasformazione di una porta NOR in NAND o vice-versa in


base al Teorema di De Morgan:

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I sistemi di misura e di controllo pagina 17
Esempio di Rete logica
Y=A·B·C+C·D

Sostituzione porte
AND con porte
NAND

Versione con solo


NAND

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I sistemi di misura e di controllo pagina 18
Sintesi Logica di una funzione
Ingressi Uscita
A B C Y
0 0 0 1
0 0 1 0
0 1 0 1 “minterm” o
0 1 1 0 “prodotti
1 0 0 1 fondamentali”
1 0 1 1
1 1 0 0
1 1 1 0

Tabella che descrive la funzione logica

Y = ABC + ABC + ABC + ABC


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I sistemi di misura e di controllo pagina 19
Semplificazione logica della funzione: le
Mappe di Karnaugh
Ingressi Uscita
A B C Y Y = ABC + ABC + ABC + ABC
0 0 0 1
C C
0 0 1 0
AB 1 0
0 1 0 1
AB 1 0
0 1 1 0
AB 0 0
1 0 0 1
1 0 1 1
AB 1 1
1 1 0 0
1 1 1 0
Y = AC ( B + B) + AB(C + C )

Y = AC + AB
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I sistemi di misura e di controllo pagina 20
Rappresentazioni circuitali

Rete logica realizzata dalla funzione Rete logica semplificata che


Y = ABC + ABC + ABC + ABC soddisfa la medesima funzione

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I sistemi di misura e di controllo pagina 21
Caratteristiche elettriche delle porte
logiche
• Caratteristica di trasferimento di un
invertitore reale
• Livelli logici nominali
• Margini di rumore
• Definizione delle grandezze dinamiche
• Definizione dei ritardi di propagazione delle
interconnessioni
• Definizione delle potenze
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I sistemi di misura e di controllo pagina 22
Determinazione dei valori nominali VOHnom e VIHnom

VOK +1 = VIK +1 = VIK = VIK

VOK = VIK +1
Caratteristica del
singolo invertitore
(“k” e “k+1”)

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I sistemi di misura e di controllo pagina 23
Cause per l’insorgenza di disturbi nei
segnali trasmessi
• Effetti di accoppiamento mutuo tra le linee di
interconnessioni
– accoppiamento dovuto a mutue induttanze
– accoppiamento dovuto a capacità parassite
– accoppiamento elettromagnetico
• comportamento non ideale delle interconnessioni:
– Variazione di tensione sulle linee di alimentazione e di
massa dovute alle correnti di alimentazione assorbite
dalle porte e alla resistenza delle piste metalliche
– Effetto antenna: cattura onde elettromagnetiche a
radiofrequenza
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I sistemi di misura e di controllo pagina 24
Accoppiamento dovuto a mutue
induttanze

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I sistemi di misura e di controllo pagina 25
Accoppiamento tramite capacità
parassite

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I sistemi di misura e di controllo pagina 26
Modello elettrico accoppiamento dovuto
a capacità parassite

I terminali 1 e 2 hanno
una impedenza verso
massa. Se R2=0, allora

jωC1
∆V = Eo
jωC1 R1 + 1

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I sistemi di misura e di controllo pagina 27
Disturbi indotti dall’accoppiamento tra due
linee di interconnessione, schematizzate
come reti RC distribuite

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I sistemi di misura e di controllo pagina 28
Caratteristiche di trasferimento invertitori reali

reale

• Nella caratteristica ideale ci sono due stati d’uscita ben distinti a cui
assegnare i valori logici 0 e 1
• In quella reale la distinzione non è netta. Come definire i due intervalli
di valori di tensione in cui assegnare i valori logici 1 e 0?

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 29
Valori caratteristici e margini di rumore
definiti in base alla caratteristica di
trasferimento
• VILmax= massimo valore di
VI per cui l’uscita è ancora al
valore alto VOHmin,
• VIHmin=minimo valore di VI
per cui l’uscita è ancora al
valore basso VOLmax,
• La coppia VOHmin e VILmax e
VOLmax e VIHmin identificano
un punto in cui la tangente
alla curva ha inclinazione –1,
ossia l’amplificazione di
eventuali disturbi è inferiore
a1

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 30
Definizione dei margini di rumore

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I sistemi di misura e di controllo pagina 31
Effetto di un disturbo sul segnale logico
in uscita da una cascata di tre invertitori
Segnale logico a cui è
sovrapposto un disturbo
smorzato

L’uscita dell’invertitore 1: è
presente l’effetto della prima
sequenza di disturbo

L’uscita dell’invertitore 3: la
prima sinusoide provoca un
glitch. Le altre non hanno
effetto

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 32
Influenza della forma della
caratteristica
di trasferimento sui margini di
rumore
• La forma della caratteristica
dipende dal particolare
circuito che realizza la
funzione invertitore
• Ci sono diversi circuiti
realizzati con TTL (transistor
BJT), CMOS ( mosfet
complementari), ECL (emitter
couppled logic): ognuna di
esse presenta caratteristiche
diverse

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I sistemi di misura e di controllo pagina 33
Definizione
90% VOH delle
grandezze
dinamiche
10% VOH
di un
invertitore

tPHL tPLH

t PLH + t PHL
90% VOH tP =
2

10% VOH

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I sistemi di misura e di controllo pagina 34
Ritardo di
propagazione
totale
di una cascata di
invertitori

t Pt = ∑ t Pi

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I sistemi di misura e di controllo pagina 35
Potenza dissipata da un invertitore
in condizioni statiche: • È la potenza
dissipata
quando il
circuito
permane in
uno dei due
stati
PDH = V + I H PDL = V + I L
(stazionari)
corrispondenti
ad 1 o 0 logico
(a) uscita logica alta (b) uscita logica bassa

1
1⎡ + ⎤ • PD = ∫ V + idt
PD = ⎢ ∫ V I H dt + ∫ V I L dt ⎥
+
TT
T ⎢⎣TH TL ⎥⎦

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I sistemi di misura e di controllo pagina 36
Potenza dissipata da un invertitore
in condizioni dinamiche
• È la potenza dissipata nelle transizioni di stato.
• Ha due componenti: Questa componente è la
più rilevante:
Da 0 a 1 carica il
condensatore,
Da 1 a 0 scarica il
condensatore

contributo legato alla contributo relativo


corrente I’ assorbita alla corrente I’’ di
dall’invertitore per carica
cambiare stato della capacità CL

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I sistemi di misura e di controllo pagina 37
Dipendenza dalla frequenza
Durante il passaggio da 0 a 1: 1/2 viene immagazzinata nel
+2
condensatore CL 1 2 (V C L )
∫c
2
ELH = V + i dt = V +
QC = V +
CL l’altra metà è dissipata
∆TLH nell’invertitore

Durante il passaggio da 1 a 0, il condensatore si scarica


l’energia utilizzata proviene dal condensatore
e non dall’alimentazione:

Potenza totale dissipata PD = f ⋅ ELH = f ⋅ V +2


⋅ CL
durante un ciclo
• La potenza dinamica dipende dalla frequenza di
clock f di comando dell’invertitore:
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I sistemi di misura e di controllo pagina 38
Curve ritardo-potenza dissipata per
diverse famiglie logiche
• Il prodotto ritardo-potenza
dissipata permette di valutare il
livello d’integrazione
realizzabile e la velocità di
esecuzione delle operazioni
• Ritardo Potenza
• Insiemi di dispositivi realizzati
con diverse tecnologie si
chiamano famiglie logiche.
• Per molte famiglie logiche il
prodotto è una costante ed è un
fattore di merito

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I sistemi di misura e di controllo pagina 39
Famiglie logiche

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I sistemi di misura e di controllo pagina 40
Fan-out

• L’aumento di porte connesse ad una uscita aumenta la


capacità (porte MOS) e la resistenza (porte TTL),
modificando i valori di tensione (condizione statiche) e il
prodotto ritardo-potenza dissipata (condizioni dinamiche).
• Massimo numero di porte logiche che possono essere
connesse in uscita ad una data porta , mantenendo i valori
di tensione superiori a VIHmin (VILmax) per l’1 (0) logico, e
che il ritardo di propagazione non superi il valore
prefissato dal costruttore come massimo.

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I sistemi di misura e di controllo pagina 41
Linee guida del Progetto
di sistemi digitali
• La realizzazione dei sistemi
digitali si basa su una
organizzazione di gerarchie di
circuiti via via più complessi,
partendo dagli elementi base
(porte logiche)
• Il progetto parte da una
descrizione comportamentale
per arrivare ad una descrizione
fisica del circuito (
implementato sul silicio o
realizzato con circuiti integrati
standard).
• I livelli di astrazione sono
indicati sinteticamente a
fianco

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I sistemi di misura e di controllo pagina 42
Utilizzo di strumenti CAD

• Gli strumenti CAD


permettono
– Di analizzare i comportamenti
dei circuiti elettrici ( SPICE)
– Di effettuare automaticamente
il posizionamento e le
interconnessioni (placement
Il progetto procede dall’alto verso il and routing) delle porte
basso, ma la verifica delle specifiche di logiche
progetto ( in particolare i tempi) dipende – Di estrarre le descrizioni
dalle scelte a livello circuitale e di logiche da descrizioni
definizione del tracciato, è necessario comportamentali e di
ritornare con un approccio dal basso verso verificare gli schemi logici.
l’alto sui passi precedenti di progetto. (VHDL)

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I sistemi di misura e di controllo pagina 43
SPICE

• SPICE è un programma per la simulazione


circuitale per analisi (anche non lineari) in DC,
AC e nel dominio del tempo.
• I circuiti possono contenere resistori,
condensatori, induttori, generatori di tensione o
corrente indipendenti o dipendenti, linee di
trasmissione con o senza perdite , interruttori,
linee RC uniformemente distribuite, e dispositivi a
semiconduttori come: diodi, BJTs, JFETs,
MESFETs, and MOSFETs.
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I sistemi di misura e di controllo pagina 44
VHDL ( Very high speed integrated circuit
Hardware Description Language)
1. è un programma che descrive un circuito logico per
mezzo di funzioni, schemi a blocchi e/o strutture.
2. Può essere usato non solo nella realizzazione di circuiti
integrati digitali ma anche per configurare un dispositivo
logico programmabile (PLD) o anche dispositivi più
complesso come le FPGA o le CPLD
3. Molti programmi CAD elettrici permettono di tradurre
uno schema elettrico in un file in codice VHDL.

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 45
VHDL: simulazione e sintesi

1. Dopo che il progetto è creato, lo stesso può essere simulato


e sintetizzato per verificare il suo comportamento logico.
2. La SIMULAZIONE è un test per verificare se la logica
comportamentale soddisfa le specifiche del progetto (in
particolare i tempi).
3. La SINTESI permette di individuare rappresentazioni
logiche più semplificate a fronte dell’ottenimento di
funzioni logiche identiche

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 46
VHDL e SPICE approfondimenti

1. Ulteriori approfondimenti sul programma SPICE


possono essere reperiti in internet all’indirizzo, per
esempio:
http://bwrc.eecs.berkeley.edu/Classes/IcBook/SPICE/
2. Ulteriori approfondimenti sul programma VHDL
possono essere reperiti in internet all’indirizzo, per
esempio:
http://www.devry-phx.edu/fac/miller/aldec_labs/vhdl_index.htm -
Introduction

Emilio Sardini “Elettronica e Strumentazione B” a.a 2005-2006


I sistemi di misura e di controllo pagina 47

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