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OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI REGGIO EMILIA
Indirizzo: via settembrini 8, 42100, Reggio Emilia; telefono 0522/332070.
Dislocazione extraurbana nell'estrema periferia.
Tribunale e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Bologna.
UEPE di riferimento Reggio Emilia (distaccamento di Bologna).

NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI:


Al pari dell'attiguo carcere, l’OPG di Reggio Emilia si presenta in condizioni strutturali fortemente
condizionate dalla scarsa qualità dei materiali con cui è costruito (infiltrazioni e segni di umidità ricorrenti in
numerose aree dell’edificio). Le celle appaiono piuttosto anguste, interamente occupate dal mobilio e dagli
effetti personali degli ospiti, sovente sporche. I bagni all’interno appaiono vecchi, angusti, e in cattivo stato di
manutenzione, dotati solo di lavabo wc e lava piedi, con sola acqua fredda. A causa del sovraffollamento
alcune celle arrivano ad ospitare fino a tre detenuti, due dei quali su dei letti a castello, soluzione questa non
esattamente idonea al tipo di utenza della struttura. Pessime anche le condizioni dei locali doccia: le
ceramiche che rivestono le pareti appaiono sudice, il pavimento e le pareti costantemente bagnate a causa
dei forti problemi di condensa, dovuti alla totale mancanza di areazione, ed in cattivo stato di manutenzione
generale.
La struttura opera a partire dal 2007 anche come casa di cura e custodia. Negli ultimi due anni sono
fortemente in aumento gli internati tossicodipendenti in CCC ed è sempre più raro il ricorso alla misura non
detentiva della libertà vigilata.
L’OPG di Reggio Emilia si segnala per un meritorio esperimento di apertura delle celle durante gli orari
diurni. La sezione “Antares” è stata la prima in cui si è avviato l’esperimento, seguita nell’ottobre 2009 anche
dalla sezione “Fenice”. L’esperimento si è rivelato positivo e l’amministrazione ha in programma l’apertura
anche della sezione Andromeda, ma non della sezione “Centauro”, dove vengono ospitati anche i detenuti in
osservazione psichiatrica provenienti da altri istituti penitenziari. I reparti restano comunque chiusi rispetto
all’esterno e gli agenti di polizia penitenziaria si occupano solo della “sicurezza perimetrale”. All’interno delle
sezioni aperte operano solo il personale infermieristico e gli OSS.
Altro elemento positivo da segnalare è sicuramente l’assunzione di personale medico-psichiatrico. All’interno
della struttura operano adesso degli psichiatri di ruolo, assunti dalla AUSL locale, mentre in precedenza
operavano solo 1 psichiatra interno e 2 psichiatri esterni a convenzione (6 h. settimanali) che non potevano
assicurare una presenza costante all’interno dell’istituto. La circostanza ha sicuramente migliorato il livello
delle prestazioni mediche che la struttura è in grado di erogare, garantendo la presenza stabile di uno
psichiatra per ciascuna sezione. Ciò rende possibile, in particolare, una procedura di accettazione dei nuovi
giunti che prevede una visita psichiatrica immediata, mentre in precedenza era prevista entro le 24 ore, oltre
che continui controlli ed un monitoraggio costante sullo stato di salute degli internati.

STAFF
Direttore: Dottoressa Di Filippo, svolge le sue funzioni ad interim. Nominata da 15 giorni, resterà in servizio
fino alla fine di gennaio 2010.
Capo polizia penitenziaria: Dottoressa Capozzi, Il comandante è in servizio presso questa struttura dal 2007,
quando è stata chiamata ad occupare le funzioni un tempo svolte dall’attuale vicecomandante.
Dirigente sanitario: Dottoressa Calevro
Secondo la pianta organica, dipendono dall’OPG 121 agenti (117 uomini), di cui 95 unità stabilmente
assegnate (vi sono 9 agenti assegnati al NT e 5 distacchi presso altre strutture). Gli agenti effettivamente in
servizio sono attualmente 81. Tutto il personale di polizia penitenziaria ha sempre lavorato presso l’OPG, è
dunque personale che ha una certa esperienza a trattare con il tipo di soggetto ospitato dalla struttura.
Tuttavia la forte carenza di organico riduce notevolmente la possibilità di offrire un servizio migliore agli
internati/detenuti.
Sono attualmente in servizio 3 educatori (di cui 2 vicini alla pensione).
Presso la struttura operano infine circa una trentina di vlontari che fanno capo prevalentemente alla
parrocchia e alla Caritas e sono spesso impegnati nelle traduzioni all'esterno e nell'attività di fornitura di
biancheria. Opera anche la UISP che gestisce il laboratorio teatrale.

DETENUTI
Totale dei detenuti presenti: 295 (8 detenuti assenti);
Capienza regolamentare 132. Capienza tollerabile 190.
Detenuti in licenza finale di esperimento: 47;
Totale presi in carico: 350.
Dati al 20/11/2009
Nel dettaglio tra i presenti vi sono: 8 detenuti condannati colpiti da infermità mentale (art. 148 c.p.); 9
detenuti minorati psichici; 9 detenuti in osservazione psichiatrica; 25 imputati internati in via provvisoria in
CCC (art. 206 c.p.); 27 internati a titolo definitivo in CCC; 73 imputati internati in via provvisoria in OPG (art.
206 c.p.); 144 prosciolti per vizio totale di mente (art. 222 c.p.).
Tra gli assenti vi sono: 7 internati in licenza a termine; 1 ricoverato in un luogo esterno di cura; 47 internati in
licenza finale di esperimento.
I detenuti in art. 21 sono 2.

STRUTTURA
Anno di costruzione 1991 e di consegna 1994.
La struttura è composta di 7 sezioni dotate di celle concepite per una, massimo due persone, ma che in molti
casi finiscono per ospitare anche 3 persone. Gli ospiti dell’OPG sono così divisi: sez. “Fenice” che ospita 53
detenuti/internati; sez. “Pegaso” che ospita 52 detenuti/internati; sez. “Centauro” che ospita 57
detenuti/internati; sez. “Andromeda” che ospita 55 detenuti/internati; sez. “Antares” che ospita 60
detenuti/internati; sezione “Orione” che ospita 16 detenuti/internati di cui 1 in art. 21 e gli altri tutti impegnati
in attività lavorative all’interno dell’OPG. Ciascuna sezione è dotata di un’infermeria, di una saletta di
socialità (piuttosto spoglia), di una lavanderia, dove gli ospiti possono lavare i propri indumenti, di un locale
doccia provvisto di quattro piatti doccia.
Vi è infine la sez. educativo-trattamentale “Cassiopea”. Quest’ultima ospita le strutture dove si svolgono
attività ludiche, educative e trattamentali. È dotata di una biblioteca, affidata alle cure di un detenuto e
all’apparenza ben fornita e ordinata; di un’ampia sala “polivalente” con bar, televisione, tavoli, sedie e
panchine; delle aule scolastiche; di un laboratorio di falegnameria e di una piccola cucina dove si svolge il
corso di formazione per ristoratori. Sempre attraverso questa sezione si accede al cortile del passeggio,
dove i soggetti senza particolari problematiche possono, negli orari previsti, recarsi liberamente. Esiste, in
un’altra ala dell’OPG, un cortile cui accedono gli ospiti particolarmente problematici.
Le sale colloquio all’interno si trovano in una zona che l’OPG condivide con la CC e che questa ultima
utilizza come magazzino, ciò rende senza dubbio l’area attraverso cui si accede alle sale particolarmente
sporca. La sala colloqui vera e propria è una grande stanza spoglia, arredata solo con piccoli tavoli e sedie
di plastica molto vicini gli uni agli altri, sorvegliata a vista dagli agenti penitenziari che si trovano dietro la
parete di vetro che occupa un lato della stanza. Ben tenuta e arredata di recente con mobili donati da un
anonimo benefattore è invece la sala per i colloqui con i bambini, recentemente ridipinta e decorata dai
detenuti stessi. In una zona attigua sempre condivisa con la CC sono ubicati gli ambulatori odontoiatrico e
radiologico. Anche in questo caso gli ambienti appaiono squallidi e poco curati.
L’OPG ha infine a disposizione un’area verde all’interno della cinta muraria dove effettuare i colloqui con i
familiari. L’area si presenta piuttosto ampia, ben tenuta, ombreggiata dagli alberi e dotata di numerose
panchine. Sempre all’esterno si trovano una “area gigliate”, dotata di forno, barbecue, tavoli e panchine, un
campo di calcio e un’area verde dedicata alla “pet-therapy”.

VITA QUOTIDIANA
Nei reparti “aperti” le celle restano aperte tra le 08:00 e le 20:00. Tutti gli ospiti della struttura hanno
possibilità di accedere all’area aperta di passeggio in due fasce orarie: 09:00/11:00 e 13:00/15:30. La
socialità si svolge invece nelle apposite salette di sezione tra le 16:30/17:20 e le 20:00/22:00. Le docce
possono essere effettuate tra le 08:30 e le 12:00 e le 18:00 e le 19:00. Tra le 08:30 e le 11:30, nonché le
13:00 e le 15:15 è aperto il reparto “Cassiopea” e gli ospiti possono liberamente accedervi.
I colloqui con i familiari si tengono dalle 9 alle 14 il mercoledì il venerdì e il sabato per un massimo di due ore
a colloquio. Gli avocati possono accedere al colloquio coni detenuti dal lunedì al sabato dalle 9 alle 15.
Pacchi dei familiari: non sono segnalate particolari restrizioni

ATTIVITÀ
Il Resp.le delle attività trattamentali è il Dr. Vacirca. Si segnala la cronica mancanza di educatori così come
in tutti i penitenziari ( da circa 15 anni non vengono assunti educatori).
All’interno dell’istituto si fanno attività terapeutico riabilitative (musicoterapia; pet-therapy; ginnastico-terapia).
Vi sono alcuni corsi di formazione professionale ENAIP (provincia), che rilasciano un attestato ufficiale: corso
di ristorazione 11/12 partecipanti; corso di riparazione biciclette 11/12 partecipanti. Nonché attività educative:
scuola elementare con 4 frequentanti assidui (quest’anno); scuola media con 5 frequentanti assidui
(quest’anno); scuola superiore con 10 frequentanti assidui (quest’anno). Vi sono infine altri corsi che non
rilasciano attestati di tipo professionale, come quello di falegnameria (mastro Geppetto), d’informatica e varie
attività ludico-espressive.
Alcuni internati, sostanzialmente quelli ospitati nella sez. “Orione”, si occupano dei lavori domestici (tra cui è
prevista la collaborazione con il personale OSS che si occupa della cura personale dei soggetti più
problematici).
Sono circa 90/100 gli ospiti che quotidianamente frequentano la sezione “Cassiopea” (calcolando anche
chiaramente i detenuti/gli internati che vanno al passeggio, che devono passare da questo reparto per
accedere al cortile passeggio).

SANITÀ
Personale medico: 1 dirigente sanitario; 6 psichiatri; 3 medici incaricati; medici di guardia (che fanno guardie
di 24h.); 32 infermieri (che garantiscono un servizio 24h.); 20 operatori socio-sanitari (OSS); la AUSl è in
procinto di assumere 5 unità di personale addetto alla riabilitazione.
Vi è una sala ambulatoriale per la degenza. Ogni piano ha la sua infermeria. La Guardia medica opera per
24h al giorno. Ogni reparto ha la sua infermeria attrezzata con letti per degenza. All'interno dell'OPG opera
un SERT in cui operano un medico, una psichiatra e un’infermiera.

CONTENZIONE ED EVENTI CRITICI


La procedure per l’utilizzo dei mezzi di contenzione è adesso rigorosamente regolata da una circolare
regionale (Circolare n. 16 del 22.10.2009 del Servizio di Salute mentale, dipendenze patologiche, salute
nelle carceri), elaborata sulla base delle indicazioni effettuate nelle loro “raccomandazioni in tema di
contenzione” dal Gruppo di lavoro su Emergenza-Urgenza nell’area salute mentale (documento anche
questo fornitoci dal dirigente sanitario). La Circolare è diretta a tutti i centri psichiatrici di diagnosi e cura e
fissa un preciso protocollo che deve essere reso operativo anche all’interno dell’OPG. In questi istituti era in
vigore in precedenza un protocollo fissato dall’amministrazione penitenziaria.
La presenza stabile dei medici psichiatri di ruolo all’interno della struttura ha reso possibile una significativa
riduzione del ricorso a tale eccezionale strumento. Ciò in particolare perché è possibile operare un
monitoraggio costante dei soggetti internati e in caso di crisi intervenire tempestivamente con le cure
medico-psichiatrie appropriate, senza dover ricorrere ad un palliativo in attesa dell’intervento medico.
Secondo i dati della AUSL, che effettua un costante monitoraggio, vi sarebbe stata una diminuzione del
40%, dato questo che andrebbe calibrato con il parallelo aumento esponenziale della popolazione ospitata in
OPG.
Originariamente l’OPG era dotato di 3 sale di contenzione. Attualmente ne rimane solo una attiva, dotata di
due letti di contenzione cui si viene legati con le cinghie a “gancio” vecchio modello. All’interno della sala vi
sono anche le suppellettili previste per gli ordinari locali di tipo sanitario (un mobile e carrello per ciascun
letto con l’occorrente per la cura dei contenuti), più la lavatrice per le “padelle sanitarie” per i bisogni
fisiologici. Le altre due camere di contenzione sarebbero adesso adibite ad altre funzioni: quella nel reparto
Fenice é stata smantellata e trasformata in una sala di socialità; l’altra, nel reparto Pegaso, non sarebbe più
utilizzata, anche se i due letti dotati di cinghie come nell’altra sala sono ancora lì, pur se circondati da
materiali di deposito.

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