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Rappresentanze Sindacali

Unitarie
Verbale assemblea SSC Torino v. Monte Rosa/ v. Issiglio
Il giorno 5 novembre c.m. si è riunita l’assemblea dei lavoratori di SSC di Torino e Ivrea,
per confrontarsi sui contenuti degli accordi sottoscritti il 29 ottobre scorso fra l’azienda e le
rappresentanze sindacali.
Per quanto concerne l’ipotesi di accordo sugli aspetti economici e normativi relativi allo
scorporo del ramo d’azienda, l’assemblea approva a larga maggioranza quanto sottoscritto il 29
ottobre scorso: presenti 107, favorevoli 94, contrari 2, astenuti 11. Si rimarca la necessità che la
prossima contrattazione di secondo livello implementi finalmente un PdR pluriennale con gli
incrementi dichiarati in fase di Armonizzazione del 2009, nonché affronti positivamente l’orario di
lavoro, un protocollo di relazioni sindacali e l’estensione dei benefit presenti in TI.
Riguardo all’accordo per l’applicazione dei Contratti di Solidarietà l’assemblea comprende
come di fronte alla minaccia di una vendita prima, e di esuberi poi, la soluzione della riduzione del
costo del lavoro sia una di quelle con minor impatto sui lavoratori. L’assemblea riconosce lo sforzo
effettuato dalle OO.SS. ed RSU per il ridimensionamento del numero degli FTE in CdS (da 450 a
388) e la sensibile riduzione della percentuale di CdS ottenuta per il settore Software & Test
Factory (da 35% a 23,85%), ma manifesta preoccupazione per la gestione della complessa
attuazione dei Contratti di Solidarietà.
L’internalizzazione delle attività è uno dei punti qualificanti dell’accordo del 4 agosto,
pertanto l’assemblea ribadisce che l’utilizzo dei Contratti di Solidarietà necessiti di un attento
monitoraggio, per verificare che l’assenza dei dipendenti SSC per CdS non vada nella direzione
opposta comportando un incremento della consulenza esterna.
L’assemblea ritiene altresì necessario evidenziare che:
• i primi progetti formativi presentati non siano adeguati a far fronte alle necessità della sede di
Torino, che continua ad essere penalizzata dalle politiche e dalle strategie aziendali;
• la consecutività dei 5 giorni di CdS per la struttura di Software & Test Factory può comportare
una notevole sofferenza nel raggiungimento degli obiettivi lavorativi di SSC;
• vi è il rischio che nel corso dei due anni di validità del CdS l’azienda resti ingessata nella
situazione attuale senza effettuare tutte quelle mobilità professionali tra settori, che potrebbero
ridurre il numero degli esuberi senza necessariamente passare attraverso la formazione,
limitandosi all’affiancamento o del personale interno in uscita, o di personale esterno;
• occorre che le giornate di formazione coincidano il più possibile con quelle di CdS, e che i Piani
Formativi non siano rigidamente vincolati a certi tipi di candidatura; inoltre essi devono porsi
l’obiettivo dell’internalizzazione di attività pregiate ed essenziali per TI;
• occorre infine la massima trasparenza dall’Azienda alle OO.SS. in merito a: numero di interni e
di esterni, suddivisi per settore e sede, dal 15.11.2010 in poi, con verifiche periodiche e con
affidabili indicatori di ‘mobilità interna’ e di ‘internalizzazione’.
Ma soprattutto occorre che l’Azienda non si limiti a inseguire una riduzione dei costi basata
solo sul costo del lavoro, ma consideri l’ICT nella sua globalità e potenzialità, valutando
correttamente il valore degli sviluppi ed il prezzo (spesso non evidente nell’immediato)
delle esternalizzazioni; che guadagni in efficienza migliorando i processi e flessibilizzando
l’organizzazione del lavoro ; e che il Sindacato sia parte attiva nell’individuare aree di
intervento e stimolare soluzioni nuove.
In mancanza di ciò, i lavoratori temono che tra due anni gli esuberi saranno rimasti tali.

L'Assemblea dei Lavoratori SSC di Torino-Ivrea

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