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VACCINAZIONI

Guida essenziale per una scelta


consapevole
Terminologia e legislazione

Allegato alla Dichiarazione di obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale.

15 OTTOBRE 2017
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole.

“Coraggio e Conoscenza. Virtù e cura per ogni malattia”. Pl

Finito di scrivere il 10 Ottobre 2017. Ver. 1.11 def. (cap 5).


Immagine in copertina: Licenza standard acquistata da https://www.shutterstock.com.
Curatore dell’opera: Paolo Lamon, pl, si occupa di metodologia della ricerca in materia di divulgazione scientifica.
Opera libera da ogni diritto di Copyright: Può essere liberamente riprodotta e divulgata.
.
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. INDICE
INTRODUZIONE
Questa guida ha l’obiettivo di aumentare le conoscenze generali sull’argomento delle
vaccinazioni. La guida non fornisce risultati di studi scientifici e pareri soggettivi sulla materia.
Si propone di essere uno strumento chiarificatore sui vocaboli e sulle procedure mediche e
legislative che incontriamo per poter fare una scelta consapevole per noi e per le persone delle
quali siamo responsabili.
La guida è divisa in cinque capitoli:

1. LE MALATTIE INFETTIVE
1.1 Infezione, malattia infettiva e sistema immunitario
1.2 Processo Infettivo
1.3 Epidemia
1.4 Le malattie in esame
 Poliomielite
 Difterite
 Tetano
 Epatite B
 Pertosse
 Haemophilus Influenzae tipo B
 Morbillo
 Rosolia
 Parotite
 Varicella
 Meningococco B e C
 Pneumococco
 Rotavirus
1.5 Variabilità dell’ambiente, dei microrganismi e degli individui
1.6 Prevenzione ed obiettivi

2. I VACCINI
2.0 Definizione
2.1 Monovalente e polivalente
2.2 Profilassi
2.3 Processo vaccinale
2.4 Uso di adiuvanti e conservanti
2.5 Processo vaccinale con adiuvanti
2.6 Efficacia ed effetto gregge
2.7 Sicurezza
2.8 Le variabili DIN, DIE, DEV e DPV. Valutazione di efficacia.

3 LE ISTITUZIONI
3.0 Le istituzioni interessate
3.1 L’Agenzia italiana del farmaco, AIFA
3.2 Il processo istituzionale
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. INDICE
4 LA LEGGE

4.0 Riepilogo delle leggi per argomento;


4.1 Testo coordinato del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 con legge di conversione
del 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di
prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla
somministrazione di farmaci.».
4.2 Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento
recante "Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017 - 2019". Piano
Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019 17 gennaio. Estratti.
4.3 Legge 210/92 Legge 25 Febbraio 1992, n. 210 (in Gazzetta Ufficiale, 6 Marzo, n.
55). INDENNIZZO A FAVORE DEI SOGGETTI DANNEGGIATI DA
COMPLICANZE DI TIPO IRREVERSIBILE A CAUSA DI VACCINAZIONI
OBBLIGATORIE, TRASFUSIONI. Art. 1
4.4 CIRCOLARE del Ministero della Salute n. 25233 16/08/2017 Circolare recante
prime indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge n. 73 del 7
giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017. Capitolo
1. Razionale dell’intervento normativo.
4.5 CIRCOLARE del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e
Ministero della Salute n. 26382 01/09/2017 Indicazioni operative per
l'attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con
modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, recante "Disposizioni urgenti in
materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative
alla somministrazione di farmaci"… Estratti Capitoli 2 e 3.
4.6 LEGGE 23 23 dicembre 1978, n. 833 Istituzione del servizio sanitario
nazionale. (GU Serie Generale n.360 del 28-12-1978 - Suppl. Ordinario).
Articoli 32, 33, 34.
4.7 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI. Art. 1, 3, 18, 19, 25,
26.
4.8 European Treaty Series - No. 164 Convention for the Protection of Human
Rights and Dignity of the Human Being with regard to the Application of
Biology and Medicine: Convention on Human Rights and Biomedicine.
OVIEDO, 4.IV.1997. Articoli 5, 6 comma 2 e 4, 23, 24, 25, 28.
4.9 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Articoli 3, 32, 33, 34.
4.10 REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL MALATO.
Articoli 1, 3, 5, 9.
4.11 TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE (Decreto Legislativo 16 aprile
1994, n. 297) (Testo coordinato ed aggiornato con le modifiche introdotte
dalla Legge 28 marzo 2003, n. 53 (c.d. "Riforma Moratti") e dai D.P.R 30 marzo
2004, n. 121 e D.P.R 30 marzo 2004, n. 122) Articoli 99, 100, 109, 110, 111, 112,
113, 114, 117, 118, 161.
4.12 DECRETO MINISTERIALE 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme
in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione. Articolo 1.
4.13 ORDINANZA MINISTERIALE n. 90 Roma, 21 maggio 2001. Articolo 4,
Scuola familiare e privata autorizzata – Esami di idoneità.
4.14 DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 65 Istruzione 0-6 anni Art. 1
4.15 DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n. 59 Scuola dell'infanzia Art. 1
4.16 DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n. 196, CODICE IN MATERIA DI
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. Articoli 1, 2
5
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. INDICE
5 PROCEDURE PER LA DICHIARAZIONE DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA
PROFILASSI VACCINALE

Allegati alla fine del testo:


1) Comunicazione di tutela della privacy;
2) Ricevuta del documento di tutela della privacy;
3) Dichiarazione di obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale;
4) Ricevuta della Dichiarazione di obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale.

BIBLIOGRAFIA
Per la definizione dei termini di uso comune sono state riportate le definizioni di:
- Il DEVOTO-OLI Vocabolario della lingua italiana. 2012, Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Le
Monnier, 2011 by Mondadori Education S.p.A. Milano.
Per la definizione dei termini medico-scientifici è stato usato:
- BIOLOGIA E MEDICINA Biology & Medicine, Dizionario enciclopedico di scienze biologiche e
mediche, G. Delfino, E. Lanciotti, G. Liguri e M. Stefani. 1990 Zanichelli editore S.p.A. Bologna.
- Nel Cap. 2, I VACCINI, l’argomento “2.9 Le variabili DIN, DIE, DEV e DPV. Valutazione di
efficacia.” è opera del curatore.
- Per la parte legislativa sono stati usati i siti web riportati sotto il titolo di ogni capitolo relativo alla
legge.

Ntc o [[…]] : Note del curatore.


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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole 1 LE MALATTIE INFETTIVE
1 LE MALATTIE INFETTIVE

1.1 Infezione, malattia infettiva e sistema immunitario


L’infezione è la penetrazione, moltiplicazione e diffusione di microrganismi, virus, batteri,
funghi, protozoi all’interno di un organismo.
Una malattia infettiva è determinata dai microrganismi che sono penetrati in un individuo.
Il sistema immunitario è l’insieme dei meccanismi protettivi delle cellule specializzate e delle
sostanze che operano nel corpo al fine di difenderlo da invasori esterni (antigeni) e di
proprie componenti alterate e anormali.

L’infezione e la malattia infettiva sono il risultato dell’interazione tra il microrganismo estraneo


e il sistema immunitario dell’individuo.

1.2 Il processo infettivo


Il processo infettivo avviene come segue: In un ambiente con caratteristiche igienico-sanitarie
precarie, un individuo con un sistema immunitario compromesso può essere aggredito da un
microrganismo infettivo. Alla fine del processo infettivo il corpo dell’individuo presenterà, in
maniera naturale, una immunità acquisita, di diversa durata, nei confronti del microrganismo e
della relativa malattia.

Ambiente Microrganismo Via di trasmissione Individuo Infezione

Malattia infettiva Anticorpo e Immunità acquisita.

1.3 Epidemia
L’epidemia è la diffusione di una malattia su una popolazione, in un determinato tempo e
spazio, con la stessa origine. La diffusione di una malattia si definisce epidemica quando il
numero dei casi supera il numero dei casi attesi per quella determinata comunità.

1.4 Le malattie in esame


Le malattie prese in esame sono:
Poliomielite è provocata dal Poliovirus. È contagiosa. La trasmissione avviene per via oro-
orale o per via fecale-orale. Aggredisce il sistema nervoso.

Difterite è provocata dal batterio Corynebacterium Diphtheriae. È contagiosa. La trasmissione


avviene attraverso la saliva. Aggredisce le vie aeree, faringe, laringe, naso. La
tossina prodotta se entra nella circolazione sanguigna può creare danni del sistema
nervoso, danni cardiaci e renali.

Tetano è provocato dalla tossina prodotta dal batterio-spora, anaerobio, Clostridium Tetani.
Non è contagiosa. La trasmissione avviene con la contaminazione di tagli e ferite.
Produce paralisi del sistema nervoso.

Epatite B è causata dal virus HBV, Hepatitis B Virus. È contagiosa solo con l’esposizione
diretta del sangue dell’individuo a sangue infetto, con contagio diretto sessuale e
per via placentare. Provoca una grave infiammazione acuta del fegato.

Pertosse è causata dal batterio Bordetella Pertussis. È contagiosa per via respiratoria, saliva e
muco espulsi con tosse e starnuti. Aggredisce la trachea. Possibili complicazioni
per individui malati e con problemi al sistema immunitario.
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole 1 LE MALATTIE INFETTIVE
Haemophilus Influenza tipo B è provocata dal batterio Haemophilus Influenzae. È
contagiosa per via respiratoria. Possibili complicazioni come: Meningite,
Epiglottite, Artrite, Polmonite, Sinusite, Otite media, in individui
immunocompromessi.

Morbillo è provocato dal virus Morbillivirus. È contagiosa attraverso starnuti e tosse. Malattia
esantematica: presenta eruzione cutanea. Possibili complicazioni come: stomatite,
disidratazione, otite media, polmonite, danni neurologici per individui malati e
con problemi al sistema immunitario.

Rosolia è provocata dal virus Rubivirus. È contagiosa per via respiratoria. Malattia
esantematica: presenta eruzione cutanea. La donna in gravidanza se viene
contagiata può passare il virus al feto con possibilità di aborto o invalidità gravi e
permanenti del bambino.

Parotite è provocata dal virus parotitico del genere Rubulavirus. È contagiosa per via
respiratoria. Possibili complicazioni quali: meningoencefalite, danni all’udito,
orchite, mastite, ovarite, in individui immunocompromessi.

Varicella è provocata dal virus Varicellovirus. È contagiosa attraverso starnuti e tosse e il


contatto con le secrezioni del rash cutaneo. Malattia esantematica: presenta
eruzione cutanea. Le complicanze possono essere l’infezione delle vescicole
cutanee, polmoniti da stafilococco, rari casi di encefalite, in individui
immunocompromessi.

Meningococco B e C, Neisseria meningitidis ceppi B e C alcuni dei responsabili batterici della


Meningite. È contagiosa attraverso le vie respiratorie. Producono
l’infiammazione delle meningi (le membrane protettive che ricoprono l'encefalo e
il midollo spinale).

Pneumococco, Streptococcus pneumoniae responsabili della polmonite. Può essere contagiosa


per via inalatoria. Producono un’infiammazione degli spazi alveolari dei polmoni.
Rotavirus, virus responsabili della diarrea acuta. È contagiosa per via oro-fecale. È
responsabile dell’aggressione dei tessuti intestinali con accorciamento dei villi ed
infiltrato infiammatorio.

1.5 Variabilità dell’ambiente, dei microrganismi e degli individui


Ogni ambiente ha delle proprie caratteristiche geografiche, climatiche e socio-economiche.
Ogni individuo ha un proprio sistema immunitario.
Ogni microrganismo che produce infezione ha diverse caratteristiche di contagiosità, tenacia,
invasività, vitalità, virulenza e patogenicità.

1.6 Prevenzione e obiettivi


Migliorare le condizioni ambientali a livello igienico-sanitario. Permettere il buon
mantenimento del sistema immunitario dell’individuo attraverso uno stile di vita senza carenze
alimentari o malnutrizione e con lo svolgimento di attività salutari, riduce in maniera
sostanziale il diffondersi di microrganismi responsabili di malattie infettive.
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 2 I VACCINI
2 I VACCINI

2.1 Definizione
Vaccino: Ogni sospensione di antigeni microbici quali:
- Microrganismi infettivi uccisi, vivi e attenuati nella virulenza
- Prodotti microbici o estratti purificati di essi come esotossine detossificate
- Frazioni microbiche
- Antigeni proteici o polipeptidi prodotti con tecniche di ingegneria genetica, tecnica del
DNA ricombinante.
Il vaccino è in grado di stimolare una risposta attiva, protettiva del sistema immunitario senza
determinare la malattia. Viene somministrato in presenza di una epidemia o per profilassi, in
anticipo sulla manifestazione della malattia infettiva

2.2 Monovalente o Polivalente


Il vaccino monovalente è un vaccino specifico, valido contro un solo contagio. Es. Il vaccino
contro la difterite combatte solo la difterite.
Il vaccino polivalente è un vaccino valido per diverse malattie. Es. Il vaccino MPR combatte il
morbillo, la parotite e la rosolia con una unica somministrazione.

2.3 Profilassi
La profilassi è l’insieme delle norme e dei provvedimenti che si devono adottare,
collettivamente o da parte di singoli, per la difesa contro determinate malattie, spec. infettive.
Dal gr. Prophylaksis ‘difesa in anticipo’.

2.4 Processo vaccinale


In un ambiente contaminato, durante un’epidemia o per profilassi, anticipatamente e per
prevenire, si introduce nell’individuo il vaccino che produrrà nel corpo una reazione
immunitaria, nel tempo, contro la malattia.

Ambiente Vaccino Individuo Anticorpi e Immunità.

2.5 Uso di adiuvanti e conservanti


Nei vaccini possono essere presente degli adiuvanti. Gli adiuvanti sono delle preparazioni che
permettono un lento rilascio dell’antigene e producendo una leggera infiammazione
aumentando l’efficacia del vaccino detta immunogenicità. Come adiuvanti possono essere
usati:
- Sali di alluminio, fosfato o idrossido di alluminio.
- Calcio fosfato
- Silice cristallina
- Gel, soluzione colloidale di micelle o macromolecole disciolte in acqua
- Oli minerali, emulsione di acqua in olio
- Endotossine, lipo-polisaccaridi batterici

A scopo di conservazione, in passato, alcuni vaccini contenevano mercurio nella forma di


sodio-etilmercurio-tiosalicilato. Conservante progressivamente eliminato.

2.6 Processo vaccinale in presenza di adiuvanti


In un ambiente contaminato, durante un’epidemia o per profilassi, anticipatamente e per
prevenire, si introduce nell’individuo il vaccino contenente degli adiuvanti. L’adiuvante
permette un lento rilascio degli antigeni vaccinali e attraverso una leggera infiammazione
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 2 I VACCINI
favorisce il movimento delle cellule con un aumento della produzione di anticorpi e della
memoria della risposta immunitaria.

Ambiente Vaccino con adiuvante Individuo Lento rilascio di antigeni


vaccinali Leggera infiammazione Più Anticorpi Migliore e maggiore
Immunità

2.7 Efficacia ed immunità di gregge


Un vaccino è efficace se è sicuro e protettivo, se riesce a dare una protezione duratura con una
risposta cellulo-mediata, se è facile da produrre e possibilmente a basso costo. La vaccinazione
dell’80% circa di una determinata popolazione produce una immunizzazione di gregge che
protegge anche gli individui che non sono venuti a contatto con l’agente infettivo.

2.8 Sicurezza
I vaccini possono risultare pericolosi quando:
- gli antigeni microbici hanno una virulenza tale da produrre la malattia relativa
- per la presenza di sostanze altre che producono reazioni non desiderate in individui con
diversa reattività immunitaria o con problemi immunitari.

2.9 Le variabili DIN, DIE, DEV e DPV. La valutazione di efficacia.


Questi valori permettono di valutare in maniera matematica l’efficacia, l’utilità o la
pericolosità di una pratica vaccinatoria in una situazione di epidemia e per motivi di
profilassi.
Definizione delle variabili.

D = Danno;
DI = Danni da Infezione;
DEV = Danni da Epidemia con intervento Vaccinale;
DIE = Danni da Infezione Epidemica;
DIN = Danni da Infezione in una situazione di Normalità;
DPV = Danni da Infezione in presenza di Profilassi Vaccinale;
DRV= Danni da Reazioni avverse alla Vaccinazione;
I = Infezione;
IV = Infezione da Vaccino;
E = Epidemia;
N = Normalità;
P = Profilassi;
RV = Reazioni avverse da Vaccino;
V = Vaccino;
NdC: Per l’uso delle formule in maniera applicativa è indispensabile aggiungere variabili riferite
alla Popolazione, al Territorio e al Tempo.

Le quantità possono essere stabilite in numero casi o in valore economico da imputare per
affrontare la malattia infettiva relativa o gli eventuali esiti.

In una situazione di Normalità avremo:


Delle infezioni, I, che produrranno dei danni da infezione, DI. La somma dei danni da infezione in
situazione di normalità è DIN. Se DIN = 0 abbiamo la completa assenza di una malattia infettiva su
una popolazione, in un determinato territorio.
Es. Tre casi di Morbillo presenti sul territorio: DIN = 3.
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 2 I VACCINI
In una situazione di Normalità e Profilassi Vaccinale avremo: la possibile comparsa della
variabile DIV, Danni da infezioni da vaccino e della variabile DRV, Danni da reazioni avverse da
vaccino. Dunque il valore DPV, Danni da Infezione in presenza di Profilassi vaccinale sarà uguale
alla somma dei Danni da Infezione in situazione di normalità, dei Danni da Infezione da Vaccino e
dai Danni da Reazioni avverse. Dunque:

DPV = DIN + DIV + DRV

Es. Tre casi di Morbillo presenti sul territorio: DIN = 3. Un caso di infezione da Morbillo dopo
vaccinazione e 2 casi di febbre alta dopo vaccinazione: DPV = 3 + 1 + 2. DPV = 6.
E’ chiaro che la pratica vaccinale come profilassi è promossa per non fare aumentare il DIN o
ridurlo al valore 0.

In una situazione di Epidemia avremo:


La somma dei Danni da infezione in situazione di Epidemia saranno maggiori di quelli in situazione
di normalità. Dunque:
DIE > DIN

Es. Trecento casi di Morbillo. Tre casi attesi in una situazione di normalità:
DIE = 300; DIN =3; DIE > DIN.

In una situazione di Epidemia e intervento Vaccinale avremo:


la possibile comparsa della variabile DIV, Danni da Infezioni da Vaccino e della variabile DRV,
Danni da Reazioni avverse da Vaccino. Dunque il valore DEV, Danni da Epidemia con intervento
Vaccinatorio sarà uguale alla somma dei Danni da Infezione in Epidemia, dei Danni da Infezione da
Vaccino e dai Danni da Reazioni avverse. Dunque:

DEV = (DIE + DIV + DRV)

Analisi delle situazioni epidemiologiche

- Normalità e Profilassi
Confrontando la situazione di Normalità e la situazione in presenza di Profilassi vediamo
che, in un dato momento, il valore DPV, Danni da Infezione in presenza di Profilassi è
matematicamente superiore al DIN, Danni da Infezione in situazione di normalità. Il
decisore pubblico, presa visione della situazione socio-ambientale in corso, per
neutralizzare o per minimizzare il rischio che il DIN, Danni da Infezione in situazione di
normalità, si tramuti in DIE, Danni da Infezione in situazione di Epidemia, verificato lo
stato di urgenza e di pericolosità, sarà chiamato a valutare l’opportunità di intervenire
con procedure di profilassi. Il decisore pubblico è chiamato a scegliere in una
situazione di previsione.

Una profilassi vaccinale se:


DPV < DIN : è Efficace
DPV = DIN : è Inutile
DPV > DIN : è Pericolosa
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 2 I VACCINI
- Epidemia e Vaccinazione
Durante un’epidemia la pratica vaccinale produrrà la possibile comparsa di DIV, Danni da
infezioni da vaccino e della variabile DRV, Danni da Reazioni avverse da Vaccino
aumentando il valore di DEV, Danni da Epidemia con intervento Vaccinatorio. Ma il buon
funzionamento del vaccino somministrato ridurrà il valore di DIE, Danni da Infezione

Epidemica riducendo il valore di DEV, Danni da Epidemia con intervento Vaccinatorio. Il


decisore pubblico è chiamato a scegliere in una situazione di urgenza e di diretto
intervento.

Durante un’Epidemia la pratica vaccinale se:


DEV < DIE : è Efficace
DEV = DIE : è Inutile
DEV > DIE : è Pericolosa
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 3 LE ISTITUZIONI

3 LE ISTITUZIONI
3.1 Le istituzioni interessate all’argomento vaccinazioni sono:
Organizzazioni Internazionali, Progetti, Strumenti:
Global Vaccine Action Plan 2011–2020, GVAP
European Vaccine Action Plan 2015–2020, EVAP
European Technical Advisory Group of Experts on Immunization, ETAGE
Health Technology Assessment
Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019 pag 3
http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_056323_Rep%20n%2010%20%20CSR%20Punto%207%20odg.pdf

Istituzioni nazionali
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=KqOpYymY7cntC1TSvzdXcQ__.sgc4-
prd-sal?anno=2017&codLeg=60282&parte=1%20&serie=null
Il Governo:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI;
- MINISTERO DELLA SALUTE;
- MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA;
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI;
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO;
- MINISTERO DELLA DIFESA;
- MINISTERO DELL’INTERNO;
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI;
Agenzie:
- AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO, (AIFA);
Le Direzioni:
- DIREZIONE GENERALE SANITÀ MILITARE
- DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ
Istituti:
- ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ;
- ISTITUTO NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE
POPOLAZIONI MIGRANTI E PER IL CONTRASTO DELLE MALATTIE DELLA
POVERTÀ (INMP);
Le regioni:
- ASSESSORATI ALLA SANITÀ REGIONI STATUTO ORDINARIO E SPECIALE
- ASSESSORATI ALLA SANITÀ PROVINCE AUTONOME TRENTO E BOLZANO
Sanità marittima:
- U.S.M.A.F.-S.A.S.N. UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA E DI FRONTIERA E
SERVIZIO ASSISTENZA SANITARIA AL PERSONALE NAVIGANTE
Dipartimenti:
- DIPARTIMENTO P.S.

3.2 L'Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA


http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/lagenzia-italiana-del-farmaco

L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei
farmaci in Italia.
E’ un Ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza e economicità, sotto la direzione del
Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia.
Collabora con le Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i Medici e le Società Scientifiche, il mondo
produttivo e distributivo.
13
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 3 LE ISTITUZIONI

L’AIFA nello specifico:

 garantisce l'accesso al farmaco e il suo impiego sicuro ed appropriato come strumento di


difesa della salute
 assicura la unitarietà nazionale del sistema farmaceutico d'intesa con le Regioni
 provvede al governo della spesa farmaceutica in un contesto di compatibilità economico-
finanziaria e competitività dell'industria farmaceutica
 assicura innovazione, efficienza e semplificazione delle procedure registrative, in
particolare per determinare un accesso rapido ai farmaci innovativi ed ai farmaci per le
malattie rare
 rafforza i rapporti con le Agenzie degli altri Paesi, con l'Agenzia Europea dei Medicinali
(EMA) e con gli altri organismi internazionali
 favorisce e premia gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) in Italia, promuovendo e
premiando la innovatività
 dialoga ed interagisce con la comunità delle associazioni dei malati e con il mondo medico-
scientifico e delle imprese produttive e distributive
 promuove la conoscenza e la cultura sul farmaco e la raccolta e valutazione delle best
practices internazionali.

3.3 Processo istituzionale

Ministero della Salute Organizzazioni Accordi Ministero della Salute


Ministero degli Esteri Internazionali Internazionali Istituto Superiore di Sanità
AIFA
Regioni Ord. Stra. Ministero dell’Istruzione Scuola
Prov. Autonome Ministero della Salute Asl PERSONA
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VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4 LA LEGGE

4 LA LEGGE
Note per la lettura del capitolo:
- Le note ed i commenti del curatore sono scritte tra i segni [[…]].
- Per meglio evidenziare i punti da analizzare, parte del testo viene riportato in forma di
elenco: “- …”.
4.0 Riepilogo delle leggi per argomento
Competenze amministrative

COMPETENZE MINISTERIALI E REGIONALI IN MATERIA DI SALUTE


- LEGGE 23 dicembre 1978, n. 833 Art. 32

Pratica vaccinale

DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA I PREVENZIONE VACCINALE


- Decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 con legge di conversione del 31 luglio 2017, n. 119
Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo,
le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano
Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017 - 2019".
PIANO NAZIONALE PREVENZIONE VACCINALE PNPV 2017-2019 17 gennaio. Estratti.
MOTIVAZIONI DELLE DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA I PREVENZIONE
VACCINALE
- Circolare del Ministero della Salute n. 25233 16/08/2017 Cap. 1 Razionale dell’intervento.
INDICAZIONI OPERATIVE
- Decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 con legge di conversione del 31 luglio 2017, n. 119
- Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero della
Salute n. 26382 01/09/2017.
INDENNIZZO A FAVORE DEI SOGGETTI DANNEGGIATI
- Legge 210/92 Legge 25 Febbraio 1992, n. 210
TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI E OBBLIGATORI, TSO
- LEGGE 23 dicembre 1978, n. 833 Art. 33 e 34

Diritti
DIRITTO DI UGUAGLIANZA E DIGNITA’
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Art. 1;
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 3;
DIRITTO DI LIBERTA’
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Art. 3, 18, 19;
DIRITTO DI SALUTE
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Art. 25;
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 34;
- REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL MALATO Art. 1;
DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Art. 26;
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 3;
DIRITTO AL PUBBLICO CONFRONTO
- Convention for the Protection of Human Rights and Dignity of the Human Being OVIEDO
4.IV.1997. Art. 28;
VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DELLA CONVENZIONE E RESTRIZIONI
- Convention for the Protection of Human Rights and Dignity of the Human Being OVIEDO
4.IV.1997. Art. 23, 24, 25, 26.
15
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4 LA LEGGE

Interventi sulla salute e consenso

INTERVENTO SULLA SALUTE E CONSENSO


- Convention for the Protection of Human Rights and Dignity of the Human Being OVIEDO
4.IV.1997. Art. 5, 6 comma 2 e 4;
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 32;
- REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL MALATO Art. 1, 3, 5, 9.

Istruzione e scuola

DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Art. 26;
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 3;
OBBLIGO ALL’ISTRUZIONE
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 34;
- TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297 Art. 109, 110, 111, 112 , 113, 114;
- Decreto Ministeriale 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione Art. 1, 2;
SCUOLA MATERNA
- TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297 Art. 99;
o DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 65 Istruzione 0-6 anni Art. 1
- DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n. 59 Scuola dell'infanzia Art. 1
SCUOLA ELEMENTARE
- TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297 Art. 118;
SCUOLA MEDIA
- TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297 Art. 116;
SCUOLA FAMILIARE
- COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA Art. 34;
- TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297 Art. 111 Comma 2.
- ORDINANZA MINISTERIALE n. 90 Roma, 21 maggio 2001. Art. 4

Protezione dei dati

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI


- Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Art. 1 e 2.
16
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

4.1 TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 7 giugno 2017, n. 73


Testo del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 130
del 7 giugno 2017), coordinato con la legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 (in questa
stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti in materia di
prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla
somministrazione di farmaci.». (17A05515) (GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/05/17A05515/sg

Indice
Art. 1 Disposizioni in materia di vaccini
1.1 Motivazione ed obblighi
1.1-bis Vaccinazioni per le quali è possibile la cessazione dell’obbligo Popolazione
1.1-ter Cessazione dell'obbligatorietà, Raccolta dati
1.1-quarter Offerta attiva
1.1-quinquies Monitoraggio dell’offerta attiva
1.2 Per i soggetti già immunizzati naturalmente
1.2-bis Acquisto di vaccini monocomponente
1.2-ter Pubblicazione disponibilità vaccini
1.3 Omissione delle vaccinazioni per accertato pericolo per la salute
1.3-bis Farmacovigilanza e avvenimenti avversi
1.4 Mancata osservanza dell’obbligo vaccinale
1.5 Soppresso
1.6 Interventi d’urgenza
1.6-bis Negoziazione obbligatoria dell’AIFA
1.6-ter Rispetto degli obiettivi del calendario
Art. 2 Iniziative di comunicazione e informazione sulle vaccinazioni
2.1 Comunicazione e informazione istituzionale
2.1-bis Consultori familiari
2.2 Scuola e prevenzione sanitaria e vaccinazioni
2.3 Spesa per la comunicazione
2.4 Il cinquanta percento delle sanzioni alla comunicazione
Art. 3 Adempimenti vaccinali per l'iscrizione ai servizi educativi per l'infanzia, alle
istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale
regionale e alle scuole private non paritarie
3.1 Le scuole richiedono documentazione comprovante le vaccinazioni
3.2 Segnalazione della mancata presentazione della documentazione
3.3 Per i servizi per l’infanzia documentazione per l’accesso, non per altri gradi
3.3-bis Scuola e aziende sanitarie devono presentare dichiarazione per la situazione vaccinale.
Art. 3-bis Misure di semplificazione degli adempimenti vaccinali per l'iscrizione alle
istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai servizi educativi per l'infanzia, ai centri
di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie, a decorrere
dall'anno 2019.
3-bis.1 Presentazione elenco iscritti entro 30 marzo
3-bis.2 segnalazione degli individui non in regola
3bis.3 Richiesta ai genitori comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni
3-bis.4 Trasmissione dell’elenco degli studenti all’azienda sanitaria
3-bis.5 Per scuole dell’infanzia mancata presentazione comporta decadenza dell’iscrizione
Art. 4 Ulteriori adempimenti delle istituzioni scolastiche e educative
4.1 Per i minori con accertato pericolo di salute
4.2 Comunicazione delle classi con più di 2 minori non vaccinati
Art. 4-bis Anagrafe nazionale vaccini
17
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

4-bis.1 Anagrafe nazionale con registrazione soggetti vaccinati e non , effetti indesiderati
4-bis.2 Dati dalle regioni
4-bis.3 e 4 Oneri derivanti
Art. 4-ter Unita' di crisi
4-ter.1 Integrazione dell’Unità di crisi per le malattie infettive
Art. 5 Disposizioni transitorie e finali
5.1 Presentazione della documentazione entro il 10 settembre 2017 ed entro il 31 ottobre,
Presentazione entro il 10 marzo 2018
5.1-bis Prenotazione gratuita presso farmacie convenzionate
Art. 5-bis Controversie in materia di riconoscimento del danno da vaccino e somministrazione
di farmaci
5-bis.1 L’AIFA è litisconsorte nei procedimenti di controversie e indennizzo.
5-bis.2 e 3 Data applicazione. Non aumento oneri.
Art. 5-ter Definizione delle procedure di ristoro dei soggetti danneggiati da trasfusione o da
emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie
5-ter.1 Personale da nominare per il ristoro dei danneggiati da trasfusioni da sangue
infetto, di emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie.
5-ter.2 Somma per l’attuazione del comma 1. … limite massimo di euro 359.000
per l'anno 2017 e di euro 1.076.000 per l'anno 2018
Art. 5-quater Indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze
irreversibili da vaccinazioni
5-quater.1 Legge di riferimento per gli indennizzi… 180 milioni di euro annui a decorrere
dall’anno 2008 …
Art. 6 Abrogazioni
6.1 Abrogazioni
Art. 7 Disposizioni finanziarie
7.1, 2 e 3 Somma per la comunicazione e l’educazione
Art. 7-bis Clausola di salvaguardia
7-bis.1 Applicazione delle norme nelle regioni a statuto speciale
Art. 8 Entrata in vigore
8.1 Entrata in vigore
18
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

[[Note per la lettura della legge a seguire:


- Ogni articolo della legge è stata organizzato in una tabella composta da due colonne e
diverse righe. La colonna di sinistra contiene l’argomento del comma o di parte di esso. Il
testo contenuto nella colonna di sinistra è opera del curatore. La colonna di destra contiene
il testo della legge nella sua interezza. Le righe circoscrivono l’argomento.]]

Testo coordinato del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 con legge di conversione del 31
luglio 2017, n. 119

Avvertenza:
Il testo coordinato qui pubblicato è stato redatto dal Ministero
della giustizia ai sensi dell'articolo 11, comma 1, del testo unico
delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione
dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre
1985, n. 1092, nonché' dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo
unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni
del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge
di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto,
trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia
degli atti legislativi qui riportati.
Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate
con caratteri corsivi.
Tali modifiche sono riportate in video tra i segni (( ... )).
A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400
(Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei ministri), le modifiche apportate dalla legge di
conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.

Art. 1 Disposizioni in materia di vaccini

1.1 Motivazione Al fine di assicurare la tutela della salute pubblica e il


mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica
in termini di profilassi e di copertura vaccinale, nonché di

Obiettivi del Piano garantire ((il conseguimento degli obiettivi prioritari del Piano nazionale
Nazionale prevenzione vaccinale 2017/2019,
Intesa tra Enti di cui all'intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in data 19
gennaio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 41 del 18 febbraio
2017,))

Obblighi assunti ed il rispetto degli obblighi assunti a livello europeo ed


con l’estero internazionale,

Popolazione per i minori di età compresa tra zero e sedici anni ((e per tutti i minori
stranieri non accompagnati))
19
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Obbligo di legge sono obbligatorie e gratuite, in base alle specifiche indicazioni del
Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita,

Vaccinazioni le vaccinazioni di seguito indicate:


obbligatorie a) anti-poliomielitica;
b) anti-difterica;
c) anti-tetanica;
d) anti-epatite B;
e) anti-pertosse;
f) anti-Haemophilus influenzae tipo b;
g) ((anti-meningococcica B soppressa; ))
h) ((anti-meningococcica C soppressa; ))
i) ((anti-morbillo soppressa; ))
l) ((anti-rosolia soppressa; ))
m) ((anti-parotite soppressa; ))
n) ((anti-varicella soppressa )).

1.1-bis (( 1-bis. Agli stessi fini di cui al comma l, per i minori di età
Vaccinazioni per compresa tra zero e sedici anni e per tutti i minori stranieri non
le quali è possibile accompagnati
la cessazione
dell’obbligo
Popolazione
Obbligo sono altresi' obbligatorie e gratuite, in base alle
specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale relativo a
ciascuna coorte di nascita,
Vaccinazioni per le vaccinazioni di seguito indicate:
le quali è possibile a) anti-morbillo;
la cessazione b) anti-rosolia;
dell’obbligo c) anti-parotite;
d) anti-varicella.

1.1-ter Cessazione 1-ter. Sulla base della verifica dei dati epidemiologici, delle
dell'obbligatorietà', eventuali reazioni avverse segnalate in attuazione delle vigenti
Raccolta dati disposizioni di legge e delle coperture vaccinali raggiunte nonché
degli eventuali eventi avversi segnalati in attuazione delle vigenti
disposizioni di legge,
Monitoraggio effettuata dalla Commissione per il
monitoraggio dell'attuazione del decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri di definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di
assistenza, istituita con decreto del Ministro della salute 19
gennaio 2017, il Ministro della salute, con decreto da adottare
decorsi tre anni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto e successivamente con cadenza
triennale,
Enti preposti sentiti il Consiglio superiore di sanità, l'Agenzia
italiana del farmaco (AlFA), l'Istituto superiore di sanità e la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
Province autonome di Trento e di Bolzano e previo parere delle
competenti Commissioni parlamentari,
20
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Cessazione può disporre la cessazione


obbligatorietà dell'obbligatorietà per una o più delle vaccinazioni di cui al
vaccinazioni 1 bis comma l-bis.
Mancanta In caso di mancata presentazione alle Camere degli
presentazione schemi di decreto, il Ministro della salute trasmette alle Camere una
schemi decreto, relazione recante le motivazioni della mancata presentazione nonché
motivazioni i dati epidemiologici e quelli sulle coperture vaccinali.
1.1 quarter 1-quater. Agli stessi fini di cui al comma 1, per i minori di età
Offerta attiva compresa tra zero e sedici anni, le regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano assicurano l'offerta attiva e gratuita, in base
alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale
relativo a ciascuna coorte di nascita, delle vaccinazioni di seguito
indicate:
Vaccini offerti a) anti-meningococcica B;
b) anti-meningococcica C;
c) anti-pneumococcica;
d) anti-rotavirus.
1.1-quinquies 1-quinquies.
Monitoraggio Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore
dell’offerta attiva della legge di conversione del presente decreto e successivamente con
cadenza semestrale, il Ministero della salute, sentito l'Istituto
superiore di sanità, fornisce indicazioni operative per l'attuazione
del comma l-quater,
Aggiornamento anche sulla base della verifica dei dati
dei livelli epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, effettuata
essenziali di dalla Commissione per il monitoraggio dell'attuazione del decreto del
assistenza Presidente del Consiglio dei ministri di definizione e aggiornamento
dei livelli essenziali di assistenza, istituita con decreto del
Ministro della salute 19 gennaio 2017. ))
1.2 Per i soggetti 2. L'avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale,
già immunizzati comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, ai sensi
naturalmente dell'articolo 1 del decreto del Ministro della sanità 15 dicembre
1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del1'8 gennaio 1991, ovvero
dagli esiti dell'analisi sierologica,
Esonero esonera dall'obbligo della relativa vaccinazione.
dall’obbligo della
vaccinazione
Restanti (( Conseguentemente il soggetto immunizzato adempie all'obbligo
vaccinazioni per vaccinale di cui al presente articolo, di norma e comunque nei limiti
soggetti delle disponibilità del Servizio sanitario nazionale, con vaccini in
immunizzati formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l'antigene
per la malattia infettiva per la quale sussiste immunizzazione.
1.2-bis Acquisto di 2-bis. Al fine di cui al comma 2, le procedure accentrate di
vaccini acquisto di cui all'articolo 9, comma 3, del decreto-legge 24 aprile
monocomponente 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno
2014, n. 89, e all'articolo 1, comma 548, della legge 28 dicembre
2015, n. 208, con riferimento all'acquisto dei vaccini obbligatori,
riguardano anche i vaccini in formulazione monocomponente.
21
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

1.2-ter 2-ter. Annualmente l'AlFA pubblica nel proprio sito internet i dati
pubblicazione relativi alla disponibilità dei vaccini in formulazione
disponibilità monocomponente e parzialmente combinata. ))
vaccini
1.3 Omissione 3. Salvo quanto disposto dal comma 2, le vaccinazioni di cui al
delle vaccinazioni comma l e al comma 1-bis possono essere omesse o differite solo in
per accertato caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche
pericolo per la condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina
salute generale o dal pediatra di libera scelta.
1.3-bis (( 3-bis. L'AlFA, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza
Farmacovigilanza pubblica, provvede, avvalendosi della Commissione
e avvenimenti tecnico-scientifica, all'uopo integrata da esperti indipendenti e che
avversi non si trovino in situazioni di conflitto di interesse, e in
collaborazione con l'Istituto superiore di sanità, a predisporre e a
trasmettere al Ministero della salute una relazione annuale sui
risultati del sistema di farmacovigilanza e sui dati degli eventi
avversi per i quali e' stata confermata un'associazione con la
vaccinazione. Il Ministro della salute trasmette la predetta
relazione alle Camere. ))

1.4. Mancata 4. In caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale di cui al (( presente


osservanza articolo,
dell’obbligo
vaccinale
convocazione per i genitori esercenti la responsabilità
colloquio genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari sono convocati
dall'azienda sanitaria locale territorialmente competente per un
colloquio al fine di fornire ulteriori informazioni sulle
vaccinazioni e di sollecitarne l'effettuazione.
Pena pecuniaria In caso di mancata effettuazione delle vaccinazioni di cui ai commi 1 e 1-
bis, )) ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale, ai tutori (( o ai
soggetti affidatari ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184, )) e'
comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro (( cento )) a
euro (( cinquecento )).
Esenti dalla Non incorrono nella sanzione di cui al ((
sanzione secondo )) periodo del presente comma i genitori esercenti la
responsabilità genitoriale, i tutori (( e i soggetti affidatari ))
che, a seguito di contestazione da parte dell'azienda sanitaria
locale territorialmente competente, provvedano, nel termine indicato
nell'atto di contestazione, a far somministrare al minore il vaccino
ovvero la prima dose del ciclo vaccinale, a condizione che il
completamento del ciclo previsto per ciascuna vaccinazione
obbligatoria avvenga nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla
schedula vaccinale in relazione all'età.
22
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Accertamento Per l'accertamento, la


contestazione e l'irrogazione della sanzione amministrativa si
applicano, in quanto compatibili, le disposizioni contenute nel capo
I, sezioni I e II, della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive
modificazioni. (( All'accertamento, alla contestazione e
all'irrogazione di cui al periodo precedente provvedono gli organi
competenti in base alla normativa delle regioni o delle province
autonome. ))
1.5 soppresso 5. (( (soppresso) )).
1.6 Interventi 6. E', comunque, fatta salva l'adozione da parte dell'autorità
d’urgenza sanitaria di interventi di urgenza ai sensi dell' articolo 117 del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive
modificazioni.
1.6-bis (( 6-bis. I vaccini indicati nel Calendario vaccinale nazionale
Negoziazione sono sottoposti alla negoziazione obbligatoria dell'AlFA, ai sensi
obbligatoria dell'articolo 48, comma 33, del decreto-legge 30 settembre 2003, n.
dell’AIFA 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n.
326.
1.6-ter Rispetto 6-ter. La Commissione per il monitoraggio dell'attuazione del
degli obiettivi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di definizione e
calendario aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, istituita con
decreto del Ministro della salute 19 gennaio 2017, verifica il
rispetto degli obiettivi del Calendario vaccinale nazionale e avvia
le misure di competenza atte a garantire la piena e uniforme
erogazione dei livelli essenziali di assistenza previste per i casi
di mancata, ritardata o non corretta applicazione.
Presenza di rischi In presenza di
elevato specifiche condizioni di rischio elevato per la salute pubblica, il
Governo esercita i poteri sostitutivi, ai sensi dell'articolo 120,
secondo comma, della Costituzione e secondo le procedure di cui
all'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. ))
Art. 2
Iniziative di comunicazione e informazione sulle vaccinazioni

2.1 Comunicazione 1. A decorrere dal l° luglio 2017, il Ministero della salute


e informazione promuove iniziative di comunicazione e informazione istituzionale per
istituzionale illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni di cui al
presente decreto, ai sensi della legge 7 giugno 2000, n. 150,
Adesione , (( e per promuovere un'adesione volontaria e consapevole alle
volontaria e vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale,
consapevole
Diffondere la nonché per
cultura delle diffondere nella popolazione e tra gli esercenti le professioni
vaccinazioni sanitarie la cultura delle vaccinazioni, senza nuovi o maggiori oneri
a carico della finanza pubblica, da svolgersi anche con la
collaborazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di
libera scelta e dei farmacisti delle farmacie del territorio, sentite
le rispettive rappresentanze ordinistiche e le associazioni di
categoria.
23
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

2.1-bis Consultori 1-bis. Ai consultori familiari di cui alla legge 29 luglio 1975, n.
familiari 405, e' affidato il compito di diffondere le informazioni relative
alle disposizioni di cui al presente decreto. ))
2.2 Scuola e 2. Il Ministero della salute e il Ministero dell'istruzione,
prevenzione dell'università e della ricerca, per l'anno scolastico 2017/2018,
sanitaria e avviano altresì iniziative di formazione del personale docente ed
vaccinazioni educativo nonché di educazione delle alunne e degli alunni, delle
studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e
in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle
associazioni dei genitori (( e delle associazioni di categoria delle
professioni sanitarie )).
2.3 Spesa 3. Ai fini di cui al comma 2, è autorizzata la spesa di euro
comunicazione duecentomila per l'anno 2017.
2.4 Il cinquanta 4. Le sanzioni amministrative pecuniarie di cui all'articolo 1,
percento delle comma 4, sono versate ad apposito capitolo dell' entrata del bilancio
sanzioni alla dello Stato. Il cinquanta per cento dell'importo così acquisito è
comunicazione riassegnato, per gli anni 2017 e 2018, a ciascuno degli stati di
previsione del Ministero della salute e del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per i fini di cui al comma 2.

Art. 3 Adempimenti vaccinali per l'iscrizione ai servizi educativi per l'infanzia, alle
istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale
regionale e alle scuole private non paritarie

3.1 Le scuole 1. I dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale


richiedono di istruzione ed i responsabili dei servizi educativi per l'infanzia,
dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole
private non paritarie sono tenuti, all'atto dell'iscrizione del
minore di età compresa tra zero e sedici anni (( e del minore
straniero non accompagnato )), a richiedere
Ai genitori ai genitori esercenti la
responsabilità genitoriale, ai tutori (( o ai soggetti affidatari ))
di idonea la presentazione di idonea documentazione comprovante l'effettuazione
documentazione delle vaccinazioni (( obbligatorie )) indicate all'articolo 1, ((
comprovante commi 1 e 1-bis )), ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento
l'effettuazione delle stesse in relazione a quanto previsto dall'articolo 1, commi 2
delle vaccinazioni e 3, o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione
all'azienda sanitaria locale territorialmente competente, che
eseguirà le vaccinazioni obbligatorie secondo la schedula vaccinale
prevista in relazione all'età, entro la fine dell'anno scolastico,
(( o la conclusione del calendario annuale dei servizi educativi per
l'infanzia e dei corsi per i centri di formazione professionale
regionale )).
24
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Entro termine La presentazione della documentazione di cui al primo


iscrizione o 10 periodo deve essere completata entro il termine di scadenza per
luglio l'iscrizione. La documentazione comprovante l'effettuazione delle
vaccinazioni può essere sostituita dalla dichiarazione resa ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
in tale caso, la documentazione comprovante l'effettuazione delle
vaccinazioni deve essere presentata entro il 10 luglio di ogni anno.
(( Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 5, per i casi in cui la
procedura di iscrizione avviene d'ufficio la documentazione di cui al
primo periodo del presente comma deve essere presentata entro il 10
luglio di ciascun anno, senza preventiva presentazione di una
dichiarazione resa ai sensi del citato decreto del Presidente della
Repubblica n. 445 del 2000. ))

3.2 Segnalazione 2. La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 1


della mancata nei termini previsti, è segnalata, entro i successivi dieci giorni,
presentazione della dai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di
documentazione istruzione e dai responsabili dei servizi educativi per l'infanzia,
dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole
private non paritarie, all'azienda sanitaria locale che, qualora la
medesima o altra azienda sanitaria non si sia già attivata in ordine
alla violazione del medesimo obbligo vaccinale, provvede agli
adempimenti di competenza e, ricorrendone i presupposti, a quelli di
cui all'articolo l, comma 4.

3.3 Per i servizi per 3. Per i servizi educativi per l'infanzia e le scuole
l’infanzia dell'infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, la
documentazione presentazione della documentazione di cui al comma 1 costituisce
come requisito requisito di accesso.
d’accesso
Documentazione Per gli altri gradi di istruzione (( e per i
non requisito centri di formazione professionale regionale )), la presentazione
d’accesso della documentazione di cui al comma 1 non costituisce requisito di
accesso alla scuola, al centro ovvero agli esami.
3.3-bis Istituti (( 3-bis. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della
scolastici e aziende legge di conversione del presente decreto, gli operatori scolastici,
sanitarie devono sanitari e socio-sanitari presentano agli istituti scolastici e alle
presentare aziende sanitarie nei quali prestano servizio una dichiarazione, resa
dichiarazione per ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
la situazione 2000, n. 445, comprovante la propria situazione vaccinale. ))
vaccinale.
25
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

(( Art. 3-bis Misure di semplificazione degli adempimenti vaccinali per l'iscrizione alle istituzioni
del sistema nazionale di istruzione, ai servizi educativi per l'infanzia, ai centri di formazione
professionale regionale e alle scuole private non paritarie, a decorrere dall'anno 2019
3-bis.1 1. A decorrere dall'anno scolastico 2019/2020 nonché dall'inizio del
Presentazione calendario dei servizi educativi per l'infanzia e dei corsi per i centri di
elenco iscritti entro formazione professionale regionale 2019/2020, i dirigenti scolastici delle
30 marzo istituzioni del sistema nazionale di istruzione ed i responsabili dei servizi
educativi per l'infanzia, dei centri di formazione professionale regionale
e delle scuole private non paritarie sono tenuti a trasmettere alle aziende
sanitarie locali territorialmente competenti, entro il 10 marzo, l'elenco
degli iscritti per l'anno scolastico o per il calendario successivi di eta'
compresa tra zero e sedici anni e minori stranieri non accompagnati.
3-bis.2 2. Le aziende sanitarie locali territorialmente competenti
segnalazione degli provvedono a restituire, entro il 10 giugno, gli elenchi di cui al
individui non in comma 1, completandoli con l'indicazione dei soggetti che risultano
regola non in regola con gli obblighi vaccinali, che non ricadono nelle
condizioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni in
relazione a quanto previsto dall'articolo 1, commi 2 e 3, e che non
abbiano presentato formale richiesta di vaccinazione all'azienda
sanitaria locale competente.
3bis.3 Richiesta ai 3. Nei dieci giorni successivi all'acquisizione degli elenchi di
genitori cui al comma 2, i dirigenti delle istituzioni del sistema nazionale
comprovante di istruzione e i responsabili dei servizi educativi per l'infanzia,
l’effettuazione dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole
delle vaccinazioni private non paritarie invitano i genitori esercenti la
responsabilità genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari dei
minori indicati nei suddetti elenchi a depositare, entro il 10
luglio, la documentazione comprovante l'effettuazione delle
vaccinazioni ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento delle
stesse, in relazione a quanto previsto dall'articolo 1, commi 2 e 3,
o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione
all'azienda sanitaria locale territorialmente competente.
3bis.4 4. Entro il 20 luglio i dirigenti scolastici delle istituzioni del
Trasmissione sistema nazionale di istruzione e i responsabili dei servizi
dell’elenco degli educativi per l'infanzia, dei centri di formazione professionale
studenti all’azienda regionale e delle scuole private non paritarie trasmettono la
sanitaria dei documentazione di cui al comma 3 pervenuta, ovvero ne comunicano
presentanti e dei l'eventuale mancato deposito, alla azienda sanitaria locale che,
non presentanti la qualora la medesima o altra azienda sanitaria non si sia già
dichiarazione attivata in ordine alla violazione del medesimo obbligo vaccinale,
provvede agli adempimenti di competenza e, ricorrendone i
presupposti, a quello di cui all'articolo 1, comma 4.
3bis.5 Per scuole 5. Per i servizi educativi per l'infanzia e le scuole
dell’infanzia dell'infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, la mancata
mancata presentazione della documentazione di cui al comma 3 nei termini
presentazione previsti comporta la decadenza dall'iscrizione. Per gli altri gradi
comporta di istruzione e per i centri di formazione professionale regionale,
decadenza la mancata presentazione della documentazione di cui al comma 3 nei
dell’iscrizione termini previsti non determina la decadenza dall'iscrizione ne'
impedisce la partecipazione agli esami. ))
26
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Art. 4 Ulteriori adempimenti delle istituzioni scolastiche e educative

4.1 Per i minori 1. I minori che si trovano nelle condizioni di cui all'articolo 1,
con accertato comma 3, sono inseriti, di norma, in classi nelle quali sono presenti
pericolo di salute solo minori vaccinati o immunizzati, fermi restando il numero delle
classi determinato secondo le disposizioni vigenti e i limiti di cui
all'articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e
all'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.
4.2 Comunicazione 2. I dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale
delle classi con più di istruzione e i responsabili dei centri di formazione professionale
di 2 minori non regionale e delle scuole private non paritarie comunicano all'azienda
vaccinati sanitaria locale, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle
quali sono presenti più di due (( minori )) non vaccinati.

(( Art. 4-bis Anagrafe nazionale vaccini

4-bis.1 Anagrafe l. Al fine di monitorare l'attuazione dei programmi vaccinali sul


nazionale con territorio nazionale, con decreto del Ministro della salute, d'intesa
registrazione con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni
soggetti vaccinati e e le province autonome di Trento e di Bolzano, è istituita presso il
non vaccinati, dosi, Ministero della salute, anche attraverso il riuso di sistemi
tempi e effetti informatici o di parte di essi già realizzati da altre
indesiderati. amministrazioni sanitarie, l'anagrafe nazionale vaccini, nella quale
sono registrati i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione,
i soggetti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3, del presente decreto,
nonché le dosi e i tempi di somministrazione delle vaccinazioni
effettuate e gli eventuali effetti indesiderati.

4bis.2 Dati dalle 2. L'anagrafe nazionale vaccini di cui al comma 1 raccoglie i dati
regioni delle anagrafi regionali esistenti, i dati relativi alle notifiche
effettuate dal medico curante, ai sensi dell'articolo 1 del decreto
del Ministro della sanità 15 dicembre 1990, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 6 dell'8 gennaio 1991, nonché i dati
concernenti gli eventuali effetti indesiderati delle vaccinazioni che
confluiscono nella rete nazionale di farmacovigilanza di cui al
decreto del Ministro della salute 30 aprile 2015, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2015, in attuazione
dell'articolo 1, comma 344, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
4bis.3e4 Oneri 3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in
derivanti 300.000 euro per l'anno 2018 e 10.000 euro a decorrere dall'anno
2019, si provvede mediante corrispondente riduzione
dell'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 1, comma 1, lettera
a), del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 maggio 2004, n. 138.
4. Fatto salvo quanto previsto dal comma 3, alle attività di cui
al presente articolo il Ministero della salute provvede con le
risorse disponibili a legislazione vigente. ))
27
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

(( Art. 4-ter Unita' di crisi

4ter.1 Integrazione l. Per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e gestione


dell’Unità di crisi delle emergenze sanitarie in materia di malattie infettive, entro tre
per le malattie mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del
infettive presente decreto, il Ministro della salute, con proprio decreto,
senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, integra gli
obiettivi e la composizione dell'Unità di crisi permanente di cui al
decreto del medesimo Ministro 27 marzo 2015 al fine di renderli
funzionali alle esigenze di coordinamento tra tutti i soggetti
istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie
infettive nonché di regia rispetto alle azioni da adottare in
condizioni di rischio o allarme. La partecipazione all'Unità di
crisi è a titolo gratuito e ai componenti non sono corrisposti
gettoni, compensi o altri emolumenti comunque denominati. ))

Art. 5 Disposizioni transitorie (( e finali ))

5.1 Presentazione 1. Per l'anno scolastico 2017/2018 (( e per il calendario dei


della servizi educativi per l'infanzia e dei corsi per i centri di
documentazione formazione professionale regionale 2017/2018 )), la documentazione di
entro il 10 cui all'articolo 3, comma 1, deve essere presentata entro il 10
settembre 2017 ed settembre 2017, presso i servizi educativi e le scuole per
entro il 31 ottobre l'infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, ed entro il 31
2017. ottobre 2017 (( presso le istituzioni del sistema nazionale di
istruzione e i centri di formazione professionale regionale )).
Presentazione La
entro il 10 marzo documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni
2018 obbligatorie puo' essere sostituita dalla dichiarazione resa ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
in tale caso, la documentazione comprovante l'effettuazione delle
vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro il 10 marzo
2018.
5.1bis (( 1-bis. Al fine di agevolare gli adempimenti vaccinali introdotti
Prenotazione dal presente decreto, le regioni e le province autonome di Trento e
gratuita presso di Bolzano possono prevedere che la prenotazione gratuita delle
farmacie vaccinazioni di cui all'articolo 1, senza nuovi o maggiori oneri per
convenzionate la finanza pubblica, possa avvenire presso le farmacie convenzionate
aperte al pubblico attraverso il Centro Unificato di Prenotazione
(Sistema CUP) di cui al decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, e
al decreto attuativo del Ministro della salute 8 luglio 2011,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 1° ottobre 2011,
nonché nell'ambito delle finalità di cui all'articolo 11 della
legge 18 giugno 2009, n. 69. ))
28
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

(( Art. 5-bis Controversie in materia di riconoscimento del danno da vaccino e


somministrazione di farmaci

5-bis.1 L’AIFA è l. Nei procedimenti relativi a controversie aventi ad oggetto


litisconsorte nei domande di riconoscimento di indennizzo da vaccinazione di cui alla
procedimenti di legge 25 febbraio 1992, n. 210, e ad ogni altra controversia volta al
controversie e riconoscimento del danno da vaccinazione, nonché nei procedimenti
indennizzo. relativi a controversie aventi ad oggetto domande di autorizzazione
alla somministrazione di presunti farmaci non oggetto di
sperimentazione almeno di fase 3 e da porre economicamente a carico
del Servizio sanitario nazionale o di enti o strutture sanitarie
pubblici, è litisconsorte necessario l'AlFA.

5-bis.2 e 3 Data 2. Le disposizioni di cui al presente articolo trovano applicazione


applicazione. Non esclusivamente nei giudizi introdotti in primo grado a partire dal
aumento oneri. trentesimo giorno successivo a quello della pubblicazione della legge
di conversione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
3. Dalle disposizioni di cui al presente articolo non devono
derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. ))

(( Art. 5-ter Definizione delle procedure di ristoro dei soggetti danneggiati da


trasfusione o da emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie

5-ter.1 Personale 1. Al fine di definire le procedure finalizzate al ristoro dei


da nominare per il soggetti danneggiati da trasfusioni con sangue infetto, da
ristoro dei somministrazione di emoderivati infetti o da vaccinazioni
danneggiati da obbligatorie, il Ministero della salute, per le esigenze della
trasfusioni da Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle
sangue infetto, di cure, è autorizzato ad avvalersi di un contingente fino a venti
emoderivati infetti unità di personale appartenente all'area III del comparto Ministeri
o da vaccinazioni in posizione di comando ai sensi dell'articolo 17, comma 14, della
obbligatorie. legge 15 maggio 1997, n. 127, da individuare prioritariamente tra
quello in possesso di professionalità giuridico-amministrativa ed
economico-contabile.
5-ter.2 Somma per 2. All'attuazione del comma 1, nel limite massimo di euro 359.000
l’attuazione del per l'anno 2017 e di euro 1.076.000 per l'anno 2018, si provvede
comma 1 mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui
all'articolo 2, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il
Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare,
con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. ))

(( Art. 5-quater Indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze


irreversibili da vaccinazioni

5-quater.1 Legge 1. Le disposizioni di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, si


di riferimento per applicano a tutti i soggetti che, a causa delle vaccinazioni indicate
gli indennizzi nell'articolo 1, abbiano riportato lesioni o infermità dalle quali
sia derivata una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica.
))
29
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.1 Legge 31 luglio 2017 n. 119

Art. 6 Abrogazioni

6.1 Abrogazioni 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente


decreto, sono abrogati:
a) l'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1967, n. 1518, e successive modificazioni;
b) l'articolo 3, secondo comma, della legge 4 febbraio 1966, n.
51;
(( b-bis) l'articolo 3, secondo comma, della legge 20 marzo 1968,
n. 419; ))
c) l'articolo 7, comma 2, della legge 27 maggio 1991, n. 165.

Art. 7 Disposizioni finanziarie

7.1, 2 e 3 Somma 1. Agli oneri derivanti dall'articolo 2, comma 3, pari a


per la duecentomila euro per l'anno 2017, si provvede mediante
comunicazione e corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui
l’educazione all'articolo l della legge 18 dicembre 1997, n. 440.
2. Dall'attuazione del presente decreto, a eccezione delle
disposizioni di cui all'articolo 2, comma 3, non devono derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

(( Art. 7-bis Clausola di salvaguardia

7-bis.1 l. Le disposizioni del presente decreto sono applicabili nelle


Applicazione delle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di
norme nelle Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme
regioni a statuto di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale 18
speciale ottobre 2001, n. 3. ))

Art. 8 Entrata in vigore

8.1 Entrata in 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a


vigore quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione
in legge.
30
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.2 PNPV 2017-2019 17 gennaio
4.2 Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano Nazionale
Prevenzione Vaccinale 2017 - 2019".
PIANO NAZIONALE PREVENIONE VACCINALE PNPV 2017-2019 17 gennaio.
Estratti.
http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_056323_Rep%20n%2010%20%20CSR%20Punto%207%20odg.pdf
[[La colonna di sinistra contiene n. pagina e argomento, la colonna di destra il testo originale.]
]
P 3 Evap Il Piano d’azione Europeo per le vaccinazioni 2015-2020 (European Vaccine Action Plan
2015– 2020, EVAP) rappresenta la contestualizzazione del Piano Globale (Global Vaccine
Action Plan 2011–2020, GVAP) nella Regione Europea dell‟OMS. Esso è stato approvato
dalla 65° Assemblea Mondiale della Sanità con la Risoluzione WHA65.17, come
struttura operativa per l‟implementazione della visione, espressa dalla “Decade dei Vaccini”
(iniziativa dell‟OMS), di un mondo in cui ogni individuo, indipendentemente da dove sia
nato, dove viva e chi sia, possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da
vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle Autorità
Sanitarie, e da una politica coerente con gli obiettivi di Health 2020 e di altre strategie e
politiche regionali fondamentali. L‟EVAP è stato sviluppato attraverso un processo
consultivo che ha coinvolto gli Stati Membri e il Gruppo Tecnico Consultivo Europeo sulle
Vaccinazioni (European Technical Advisory Group of Experts on Immunization,
ETAGE) e mira a fornire agli Stati Membri una guida per la realizzazione dell‟obiettivo di
una Regione libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione.

L’EVAP si basa su 6 obiettivi (sostenere lo stato polio-free, eliminare morbillo e rosolia,


controllare l‟infezione da HBV, soddisfare gli obiettivi di copertura vaccinale europei
a tutti i livelli amministrativi e gestionali, prendere decisioni basate sulle evidenze in
merito all‟introduzione di nuovi vaccini, realizzare la sostenibilità economica dei
programmi nazionali di immunizzazione) e disegna un percorso per il loro
raggiungimento che include, quali componenti tecniche e operative, obiettivi precisi e aree
prioritarie d’intervento, con relative azioni, supportate da un processo di valutazione e
monitoraggio costante.

Gli obiettivi dell’EVAP sono:


obiettivo 1: Tutti i paesi riconoscono le vaccinazione come una priorità
obiettivo 2: Gli individui comprendono il valore dei servizi di immunizzazione e dei
vaccini e
richiedono attivamente le vaccinazioni
obiettivo 3: I benefici della vaccinazione sono equamente estesi a tutta la popolazione
attraverso strategie mirate e innovative
obiettivo 4: Sistemi di immunizzazione forti sono parte integrante di sistemi sanitari
efficienti
obiettivo 5: I programmi di immunizzazione hanno accesso sostenibile a una
finanziamento
stabile e a vaccini di elevata qualità industriale

Nel mondo odierno, interconnesso e globalizzato, in cui l’approccio prevalente ai


problemi di tipo sanitario tende a essere quello della Salute Globale (Global Health),
data la consapevolezza della vulnerabilità alle minacce di malattie che possono
diffondersi più velocemente che in passato (per l’incremento dei viaggi, del commercio,
degli spostamenti di volumi elevati di persone e merci che si muovono da uno Stato
all’altro e da un Continente all’altro), è impensabile che il presente Piano sia svincolato
dall’EVAP, in cui deve, invece, ritrovare le proprie radici, per poter dare una risposta,
coerente ed efficace, alle priorità individuate a livello nazionale, contestualizzando le azioni
e le strategie proposte a livello europeo.
31
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.2 PNPV 2017-2019 17 gennaio

P7 attenzione alla protezione delle persone a rischio per patologie, per età o per condizioni
di riduzione delle difese immunitarie, nonché alle problematiche sociali, all’aumento della
Povertà povertà e ai fenomeni migratori, elementi che espongono alcune fasce di popolazione, in
stato di deprivazione sociale e con scarso accesso ai servizi sociosanitari,
a un maggior rischio di contrarre malattie infettive o di subirne le complicanze.
P9 9. Sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti
e convenzionati con il SSN, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute
Sanzioni collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati
interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza.

P 15 L’introduzione delle vaccinazioni ha consentito nel tempo di ridurre la diffusione di


alcune malattie gravi e mortali o addirittura di eliminarle, sebbene, paradossalmente,
Gravità sia proprio il successo delle vaccinazioni a creare problemi nella loro accettazione, poiché la
diminuzione di frequenza di queste malattie prevenibili ha portato a una diminuzione della
percezione della loro gravità.

P 17 I vaccini si collocano, senza dubbio, tra gli interventi più efficaci, costo-efficaci e sicuri a
disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie
Costi infettive…
…un modesto impiego di risorse, comporta tali rilevanti benefici in termini di
immunità individuale e immunità collettiva
(herd immunity).
Igiene Benché il miglioramento delle misure igienico-sanitarie sia stato di grande ausilio in
tale processo, non si può prescindere dal ruolo che le vaccinazioni hanno avuto nel far
scomparire patologie pericolose e spesso invalidanti …
P 20 g. Il monitoraggio continuo dell’omessa vaccinazione (per dimenticanza o per ragioni
mediche, ideologiche, religiose, psicologiche) sia complessivamente sull’intero territorio,
Omissione sia a livello del singolo Comune, allo scopo di identificare coloro che necessitano di
essere incoraggiati verso un percorso vaccinale (compliance) e di evidenziare eventuali
insufficienze nella copertura vaccinale, specialmente con riguardo ai bambini.
P 21 Gli studi di Health Technology Assessment, in questo ambito, volti anche a stimare i costi
della mancata prevenzione, risentono a volte più di:
HTA 1) problemi legati alla difficoltà di raccogliere dati sulle coperture effettive… che sui
costi sanitari dei casi di malattia nei non vaccinati,
2) sugli effetti reali della herd immunity,
3) sui costi indiretti e sui costi sociali (ad esempio le assenze dal lavoro dei malati e
dei genitori dei bambini malati).
32
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.2 PNPV 2017-2019 17 gennaio

P 29-30 Viene definito evento avverso a vaccinazione (AEFI: adverse events following
immunization)
AEFI “qualsiasi evento clinico avverso che si verifica successivamente alla somministrazione di
un vaccino e che non ha necessariamente un rapporto causale con l’uso del vaccino.
L’evento avverso potrebbe essere un segno sfavorevole o non intenzionale, un anomalo
risultato di laboratorio, un sintomo o una malattia”29.
Gli AEFI sono divisi nelle seguenti categorie, in base al meccanismo sottostante:

Reazione vaccino-correlata o da difetti di qualità del vaccino:


- Evento associato alla via o al sito di somministrazione o caratteristiche specifiche del
vaccino (es. dolore nel sito di inoculo)
Reazione immunomediata, dovuta a uno o più componenti del vaccino:
- Reazione locale (es. infiammazione locale con o senza coinvolgimento dei linfonodi
regionali) - Reazione generalizzata (es. febbre, anafilassi)
30 - Reazione organo-specifica (es. trombocitopenia, rash)
Reazioni, nel vaccinato o nei contatti, dovute a replicazione di agenti microbici
contenuti nel vaccino (es. vaccini vivi attenuati, insufficiente inattivazione del vaccino,
contaminazione durante il processo produttivo)
Reazione dovuta a errori nell’immunizzazione:
- Evento causato da una inappropriata gestione (es. interruzione catena del freddo) o
somministrazione (es. dopo la scadenza) del vaccino e, quindi, per sua natura prevenibile
- Errori nella prescrizione o non aderenza alle raccomandazioni: non aderenza alle
controindicazioni (es. anafilassi in soggetto allergico a uno o più componenti del vaccino;
infezione disseminata da uso di vaccino attenuato in soggetto immunodepresso); non
appropriata considerazione degli avvisi e delle precauzioni; mancato rispetto delle
indicazioni d’uso o prescrizioni, relative a numero di dosi e intervallo tra le medesime
- Errori nella somministrazione (es. utilizzo diluente sbagliato, somministrazione di un
prodotto diverso da quello previsto, errata procedura nell’uso e nella conservazione dei
vaccini multi-dose)
Reazione ansia-correlata (evento derivante da ansia per la vaccinazione):
- Reazione vaso-vagale
- Iperventilazione
- Disordini psichiatrici correlati allo stress.

È da sottolineare che gli eventi che si verificano più comunemente sono di lieve entità e
dovuti alla risposta immunitaria al vaccino stesso, come febbre e malessere.
33
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.3 INDENNIZZO Legge 210/1992
4.3 Legge 25 Febbraio 1992, n. 210 (in Gazzetta Ufficiale, 6 Marzo, n. 55).
INDENNIZZO A FAVORE DEI SOGGETTI DANNEGGIATI DA COMPLICANZE DI
TIPO IRREVERSIBILE A CAUSA DI VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, TRASFUSIONI
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1556_allegato.pdf
ARTICOLO 1
1. Chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per
ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata
una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da
parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge.
2. L'indennizzo di cui al comma 1 spetta anche ai soggetti che risultino contagiati da infezioni
da HIV a seguito di somministrazione di sangue e suoi derivati, nonché agli operatori
sanitari che, in occasione e durante il servizio, abbiano riportato danni permanenti alla
integrità psico-fisica conseguenti a infezione contratta a seguito di contatto con sangue e
suoi derivati provenienti da soggetti affetti da infezione da HIV.
3. I benefici di cui alla presente legge spettano altresì a coloro che presentino danni
irreversibili da epatiti post-trasfusionali.
4. I benefici di cui alla presente legge spettano alle persone non vaccinate che abbiano
riportato, a seguito ed in conseguenza di contatto con persona vaccinata, i danni di cui al
comma 1; alle persone che, per motivi di lavoro o per incarico del loro ufficio o per potere
accedere ad uno Stato estero, si siano sottoposte a vaccinazioni che, pur non essendo
obbligatorie, risultino necessarie; ai soggetti a rischio operanti nelle strutture sanitarie
ospedaliere che si siano sottoposti a vaccinazioni anche non obbligatorie.
34
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.4 Circolare Min. Salute 25233 2017
4.4 Lettera circolare del Ministero della Salute 0025233-16/08/2017-DGPRE-DGPRE-P
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
UFFICIO V – PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI E PROFILASSI
INTERNAZIONALE
OGGETTO: Circolare recante prime indicazioni operative per l’attuazione del decreto-
legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n.
119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie
infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=KqOpYymY7cntC1TSvzdXcQ__.sgc4-
prd-sal?anno=2017&codLeg=60282&parte=1%20&serie=null

Con la presente circolare vengono fornite le indicazioni operative per l’applicazione del
decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017,
n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e
di controversie relative alla somministrazione di farmaci” (di seguito decreto-legge). Tale
circolare sostituisce le indicazioni fornite con la circolare 0017892 del 12/06/2017.

1. Razionale dell’intervento normativo


L’introduzione delle vaccinazioni è stato uno degli interventi di sanità pubblica più
importanti per l’umanità; essa ha, infatti, determinato una notevole riduzione della
suscettibilità alle infezioni e dei costi sanitari e sociali legati alle malattie infettive e agli
eventuali esiti mortali o invalidanti.
In Italia, l’offerta delle vaccinazioni si è evoluta nel corso degli anni, parallelamente al
progredire delle conoscenze tecnico-scientifiche e delle condizioni socio-economiche del
Paese e in relazione allo sviluppo del rapporto medico-paziente.
In passato, l’obbligatorietà e la gratuità delle vaccinazioni hanno rappresentato uno strumento
per garantire l’uniformità di offerta alla popolazione, al fine di evitare - per quanto possibile –
situazioni di disparità nell’accesso ai servizi e agli interventi di tipo preventivo, in attuazione
dei principi di precauzione e universalità di accesso ai servizi sanitari.
Negli ultimi quindici anni è stato intrapreso un percorso culturale per un approccio alle
vaccinazioni, incluse quelle raccomandate (ad esempio, contro pertosse, morbillo, parotite,
rosolia, infezioni da Haemophilus influenzae tipo b, meningococco C), che mirava all’adesione
consapevole e volontaria da parte dei cittadini a tale strumento preventivo, da intendersi quale
possibilità e diritto di essere protetti da malattie per le quali fossero disponibili vaccini efficaci
e sicuri. Tuttavia, a partire dal 2013, si è registrato un progressivo trend in diminuzione
del ricorso alle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate. Tale fenomeno ha
determinato un calo della copertura vaccinale al di sotto del 95%, soglia raccomandata
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il raggiungimento della c.d. “immunità
di gregge”, e da tempo obiettivo dei Piani Nazionali di Prevenzione Vaccinale (PNPV), incluso
l’ultimo, il PNPV 2017-2019
(https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf) approvato con Intesa
in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017, per proteggere indirettamente anche coloro
che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati.
I dati di copertura vaccinale relativi al 2016, disponibili sul sito del Ministero della Salute
(http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_3_1.jsp?lingua=italiano&id=20)
confermano questo trend.
Particolarmente preoccupanti sono i dati di copertura vaccinale per morbillo e rosolia che
hanno perso addirittura cinque punti percentuali tra il 2013 e il 2015, passando dal 90,4%
all’85,3%, comportando anche un danno per l’immagine del nostro Paese che, impegnato
dal 2003 in un Piano globale di eliminazione del morbillo e della rosolia, cui ha aderito anche
35
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.4 Circolare Min. Salute 25233 2017
la Regione europea dell’OMS, rischia di far fallire tale Piano, atteso che il presupposto per
dichiarare l’eliminazione di una malattia infettiva da una regione dell’OMS è che tutti i Paesi
membri ne siano dichiarati “liberi”.
Come conseguenza dell’accumularsi, nel corso degli anni, di soggetti suscettibili al morbillo, in
un paese ancora endemico come l’Italia, è stato registrato, in questi mesi, un preoccupante
aumento del numero dei casi di morbillo (dal 1° gennaio al 6 agosto 2017 sono stati
registrati 4.087 casi, inclusi 3 decessi in bambini) nonché la ricomparsa di malattie
riscontrate, per il momento, solo episodicamente e in forme meno serie che in passato (come la
difterite), e un aumento dei casi di malattie infettive in fasce di età diverse da quelle classiche,
con quadri clinici più gravi e un maggiore ricorso all’ospedalizzazione (come per il citato
esempio del morbillo, documentato settimanalmente sul portale del Ministero della Salute -
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4776&area=Malattie%20in
fettive&menu=malattieprevenibili - e dell’ISS - http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/
Infografica2017.asp).
Dal 1999 ad oggi, la mancata vaccinazione non ha comportato il rifiuto di ammissione
dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami, ma solo un obbligo di comunicazione del
fatto, da parte dei direttori scolastici e dei capi degli istituti di istruzione, entro cinque giorni,
all’azienda sanitaria locale di appartenenza e al Ministero della Salute. Inoltre, in conseguenza
dell’intervenuta La presente nota viene inviata esclusivamente via mail ed è pubblicata sul sito
www.salute.gov.ithttp://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=813&area
=Malattie infettive 3
depenalizzazione, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale non sono state quasi mai
comminate le sanzioni amministrative, peraltro irrisorie, previste dalla legge.
Alla luce di quanto esposto, attese anche le esigenze di profilassi imposte dalla minore
copertura vaccinale in Europa, è stato necessario adottare misure urgenti idonee a
estendere e rendere effettivi gli obblighi vaccinali vigenti, anche in conformità al principio
di precauzione, secondo cui, in presenza di un’alternativa che presenti un rischio per la
salute umana - anche non del tutto accertato - il decisore pubblico deve optare per la
soluzione che consenta di neutralizzare o minimizzare tale rischio.
Tale esigenza è stata condivisa anche dalle Regioni, come si evince dagli interventi
normativi e regolamentari di recente adottati, ad esempio, in Emilia-Romagna, Friuli Venezia
Giulia, Toscana, Marche e le proposte fatte in Umbria, Lazio, Lombardia e Calabria, nel senso
di consentire l’accesso agli asili-nido solo ai bambini in regola con gli obblighi vaccinali
vigenti.
Il decreto-legge è stato emanato per garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le
attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute
pubblica e per assicurare il costante mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza
relativamente alla circolazione di patogeni infettivi, garantendo i necessari interventi di
profilassi e livelli di copertura vaccinale.
Tenuto conto anche delle strategie concordate a livello europeo e internazionale e degli
obiettivi comuni fissati nell’area geografica Europea, il citato intervento normativo
accresce il numero delle vaccinazioni obbligatorie previste (la vaccinazione anti-difterica:
legge 6 giugno 1939, n. 891; la vaccinazione anti-tetanica: legge 5 marzo 1963, n. 292; la
vaccinazione anti-poliomielitica: legge 4 febbraio 1966, n. 51 e la vaccinazione anti-epatite
virale B: legge 27 maggio 1991, n. 165), in relazione alla situazione epidemiologica e allo stato
dell’evoluzione tecnico-scientifica attuali.
Questo provvedimento normativo si inserisce in un panorama più ampio e articolato, che
prevede una strategia multi-componente, già definita nei suoi elementi cardine dal PNPV
2017-2019, che include, tra gli altri: interventi di comunicazione per la popolazione generale e
di promozione della cultura delle vaccinazioni nelle scuole di ogni ordine e grado; iniziative
di formazione specifica e aggiornamento continuo in vaccinologia degli operatori sanitari, già a
36
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.4 Circolare Min. Salute 25233 2017
partire dai corsi universitari dell’area sanitaria; il completamento dell’informatizzazione delle
anagrafi vaccinali a livello regionale e la istituzione di un’anagrafe nazionale; la definizione di
un percorso di aggiornamento futuro del Calendario vaccinale e di gestione delle
problematiche concernenti le strategie vaccinali coerente con le raccomandazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso la formalizzazione – già in corso -
del National Immunization Technical Advisory Group (NITAG).

Il razionale del provvedimento è di rendere obbligatorie le vaccinazioni nei confronti di


malattie ad elevata contagiosità e a rischio epidemico, al fine di raggiungere e mantenere
la soglia di copertura vaccinale del 95% come raccomandato dall’OMS per garantire la
c.d. “immunità di gregge”.

Si sottolinea, al riguardo, l’importanza di una stretta collaborazione tra tutte le componenti


dell’amministrazione statale e territoriale, e non solo del SSN, al fine di rendere effettivo
l’obbligo vaccinale e garantire il bene della tutela della salute, individuale e collettiva.
37
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.5 Circolare M. Istruzione 26382/2017
4.5 CIRCOLARE del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero
della Salute n. 26382
Indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con
modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119,
recante "Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di
controversie relative alla somministrazione di
farmaci" - Disposizioni per l'anno scolastico e il calendario annuale 2017/2018. Integrazione
delle circolari n. 25233/2017 del Ministero della
salute e n. 1622/2017 del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del
16.08.2017
http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/archivioNormativaVaccinazioni.jsp

Estratto Capitolo 2 …

Estratto Capitolo 2 …

Estratto Capitolo 3 …
38
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.6 Istituzione SSN 1978 833
4.6 LEGGE 23 dicembre 1978, n. 833
ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. (GU Serie Generale n.360 del 28-12-
1978 - Suppl. Ordinario)
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario;jsessionid=Q1sAfJy0iTsDMwpp0Kd
HIA__.ntc-as5-guri2a?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-12-
28&atto.codiceRedazionale=078U0833&elenco30giorni=false

Art. 32.
(Funzioni di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria)

Il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in


materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all'intero
territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni. La legge regionale stabilisce
norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, di vigilanza sulle
farmacie e di polizia veterinaria, ivi comprese quelle già esercitate dagli uffici del medico
provinciale e del veterinario provinciale e dagli ufficiali sanitari e veterinari comunali o
consortili, e disciplina il trasferimento dei beni e del personale relativi. Nelle medesime
materie sono emesse dal presidente della giunta regionale o dal sindaco ordinanze di
carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del
suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale. Sono fatte salve in materia di
ordinanze, di accertamenti preventivi, di istruttoria o di esecuzione dei relativi provvedimenti le
attività di istituto delle forze armate che, nel quadro delle suddette misure sanitarie, ricadono
sotto la responsabilità delle competenti autorità. Sono altresì fatti salvi i poteri degli organi
dello Stato preposti in base alle leggi vigenti alla tutela dell'ordine pubblico.

Art. 33.
(Norme per gli accertamenti ed i trattamenti sanitari volontari e obbligatori) [[TSO]]

Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari. Nei casi di cui alla
presente legge e in quelli espressamente previsti da leggi dello Stato possono essere disposti
dall'autorità sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, secondo l'articolo 32
della Costituzione, nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici,
compreso per quanto possibile il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.
Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari obbligatori sono disposti con provvedimento del
sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria, su proposta motivata di un medico. Gli
accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori sono attuati dai presidi e servizi sanitari pubblici
territoriali e, ove necessiti la degenza, nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate. Gli
accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori di cui ai precedenti commi devono essere
accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di
chi vi e' obbligato. L'unità sanitaria locale opera per ridurre il ricorso ai suddetti trattamenti
sanitari obbligatori, sviluppando le iniziative di prevenzione e di educazione sanitaria ed i rapporti
organici tra servizi e comunità. Nel corso del trattamento sanitario obbligatorio, l'infermo ha
diritto di comunicare con chi ritenga opportuno. Chiunque può rivolgere al sindaco richiesta di
revoca o di modifica del provvedimento con il quale è stato disposto o prolungato il
trattamento sanitario obbligatorio. Sulle richieste di revoca o di modifica il sindaco decide entro
dieci giorni. I provvedimenti di revoca o di modifica sono adottati con lo stesso procedimento del
provvedimento revocato o modificato.

[[segue]]
39
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.6 Istituzione SSN 1978 833
Art. 34.
(Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori per malattia mentale)
La legge regionale, nell'ambito della unità sanitaria locale e nel complesso dei servizi generali per
la tutela della salute, disciplina l'istituzione di servizi a struttura dipartimentale che
svolgono funzioni preventive, curative e riabilitative relative alla salute mentale. Le misure
di cui al secondo comma dell'articolo precedente possono essere disposte nei confronti di persone
affette da malattia mentale. Gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione relativi alle malattie
mentali sono attuati di norma dai servizi e presidi territoriali extraospedalieri di cui al primo
comma. Il trattamento sanitario obbligatorio per malattia mentale può prevedere che le
cure vengano prestate in condizioni di degenza ospedaliera solo se esistano alterazioni
psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, se gli stessi non vengano accettati
dall'infermo e se non vi siano le condizioni e le circostanze che consentano di adottare
tempestive ed idonee misure sanitarie extraospedaliere. Il provvedimento che dispone il
trattamento sanitario obbligatorio in condizioni di degenza ospedaliera deve essere preceduto
dalla convalida della proposta di cui al terzo comma dell'articolo 33 da parte di un medico della
unità sanitaria locale e deve essere motivato in relazione a quanto previsto nel presente comma.
Nei casi di cui al precedente comma il ricovero deve essere attuato presso gli ospedali generali, in
specifici servizi psichiatrici di diagnosi e cura all'interno delle strutture dipartimentali per la
salute mentale comprendenti anche i presidi e i servizi extraospedalieri, al fine di garantire
la continuità terapeutica. I servizi ospedalieri di cui al presente comma sono dotati di posti letto
nel numero fissato dal piano sanitario regionale.
40
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.7 DICH. UNIV. DIRITTI UMANI
4.7 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
http://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria
persona.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale
diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di
manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la
propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto
e nell'osservanza dei riti.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il
diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare,
ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Articolo 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la
salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo
all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali
necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità,
vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze
indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza.
Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della
stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita
almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali.
L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e
professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione
superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del
merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità
umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà
fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza,
l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire
l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da
impartire ai loro figli.
41
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.8 OVIEDO 4.4.1997 n. 164
4.8 EUROPEAN TREATY SERIES - No. 164 Convention for the Protection of Human Rights
and Dignity of the Human Being with regard to the Application of Biology and
Medicine: Convention on Human Rights and Biomedicine. OVIEDO, 4.IV.1997.
https://rm.coe.int/168007cf98

[[In italiano la traduzione non ufficiale]]

Chapter II – Consent
Article 5 – General rule
An intervention in the health field may only be carried out after the person concerned has given
free and informed consent to it. This person shall beforehand be given appropriate information as
to the purpose and nature of the intervention as well as on its consequences and risks. The person
concerned may freely withdraw consent at any time.
Capitolo II – Consenso
Articolo 5 – Regola generale
Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona
interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una
informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi
rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.

Article 6 – Protection of persons not able to consent


2 Where, according to law, a minor does not have the capacity to consent to an intervention, the
intervention may only be carried out with the authorisation of his or her representative or an
authority or a person or body provided for by law. The opinion of the minor shall be taken into
consideration as an increasingly determining factor in proportion to his or her age and degree of
maturity.
4 The representative, the authority, the person or the body mentioned in paragraphs 2 and 3 above
shall be given, under the same conditions, the information referred to in Article 5.
Articolo 6 – Protezione delle persone che non hanno la capacità di dare consenso
2. Quando, secondo la legge, un minore non ha la capacità di dare consenso a un intervento,
questo non può essere effettuato senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità
o di una persona o di un organo designato dalla legge. Il parere di un minore è preso in
considerazione come un fattore sempre più determinante, in funzione della sua età e del suo
grado di maturità.
4 Il rappresentante, l’autorità, la persona o l’organo menzionati ai paragrafi 2 e 3 ricevono, alle
stesse condizioni, l’informazione menzionata all’articolo 5.

Chapter VIII – Infringements of the provisions of the Convention


Article 23 – Infringement of the rights or principles
The Parties shall provide appropriate judicial protection to prevent or to put a stop to an unlawful
infringement of the rights and principles set forth in this Convention at short notice.
Capitolo VIII – Violazione delle disposizioni della convenzione
Articolo 23 – Violazione dei diritti o principi
Le Parti assicurano una tutela giurisdizionale appropriata al fine di impedire o far cessare a breve
scadenza una violazione illecita ai diritti e ai principi riconosciuti nella presente Convenzione.

Article 24 – Compensation for undue damage


The person who has suffered undue damage resulting from an intervention is entitled to fair
compensation according to the conditions and procedures prescribed by law.
42
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.8 OVIEDO 4.4.1997 n. 164
Articolo 24 – Risarcimento per danno ingiusto
La persona che ha subito un danno ingiustificato risultante da un intervento ha diritto a un equo
indennizzo nelle condizioni e secondo le modalità previste dalla legge.

Article 25 – Sanctions
Parties shall provide for appropriate sanctions to be applied in the event of infringement of the
provisions contained in this Convention.
Articolo 25 – Sanzioni
Le Parti prevedono delle sanzioni appropriate nel caso di trasgressione alle disposizioni della
presente Convenzione.

Chapter IX – Relation between this Convention and other provisions


Article 26 – Restrictions on the exercise of the rights
1 No restrictions shall be placed on the exercise of the rights and protective provisions contained in
this Convention other than such as are prescribed by law and are necessary in a democratic society
in the interest of public safety, for the prevention of crime, for the protection of public health or for
the protection of the rights and freedoms of others.
2 The restrictions contemplated in the preceding paragraph may not be placed on Articles 11, 13,
14, 16, 17, 19, 20 and 21.
Capitolo IX – Relazione fra la presente convenzione e altre disposizioni
Articolo 26 – Restrizione all’esercizio dei diritti
1 L’esercizio dei diritti e le disposizioni di tutela contenute nella presente Convenzione non possono
essere oggetto di altre restrizioni all’infuori di quelle che, previste dalla legge, costituiscono delle
misure necessarie, in una società democratica, alla sicurezza pubblica, alla prevenzione delle
infrazioni penali, alla protezione della salute pubblica o alla protezione dei diritti e libertà altrui.
2 Le restrizioni di cui all’alinea precedente non possono essere applicate agli articoli 11, 13, 14, 16,
17, 19, 20 e 21.

Chapter X – Public debate


Article 28 – Public debate
Parties to this Convention shall see to it that the fundamental questions raised by the developments
of biology and medicine are the subject of appropriate public discussion in the light, in particular,
of relevant medical, social, economic, ethical and legal implications, and that their possible
application is made the subject of appropriate consultation.
Capitolo X – Dibattito pubblico
Articolo 28 – Dibattito pubblico
Le Parti di cui alla presente Convenzione vigilano a che le domande fondamentali poste dallo
sviluppo della biologia e della medicina siano oggetto di un dibattito pubblico appropriato alla
luce, in particolare, delle implicazioni mediche, sociali, economiche, etiche e giuridiche pertinenti, e
che le loro possibili applicazioni siano oggetto di consultazioni appropriate.
43
VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole. 4.9 COSTITUZIONE
4.9 COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA
http://www.cortecostituzionale.it/documenti/download/pdf/Costituzione_della_Repubblica_italiana.pdf

Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di
religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.

Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona
umana.

Articolo 33
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli
ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione,
senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali
che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un
trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. E` prescritto un
esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per
l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti
autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Articolo 34
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli
studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
44
VACCINAZIONI. Guida essenziale 4.10 DIRITTI MALATO 4.11 ISTRUZIONE 1994 n. 297
4.10 REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL MALATO
http://www.sanita.padova.it/sez,59

1) il Paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della
dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose.

3) Il Paziente ha diritto di ottenere dalla Struttura Sanitaria informazioni relative alle


prestazioni dalla stessa erogate, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Lo stesso
ha il diritto di poter identificare immediatamente le persone che lo hanno in cura.
5) Il Paziente ha diritto di ottenere dal Sanitario che lo cura informazioni complete e
comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla prognosi.

9) Il Paziente ha il diritto di rinunciare a cure e prestazioni programmate, informando


tempestivamente i Sanitari che lo curano delle sue intenzioni, espressione della sua volontà.

4.11 TESTO UNICO IN MATERIA DI ISTRUZIONE (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.


297) (Testo coordinato ed aggiornato con le modifiche introdotte dalla Legge 28 marzo 2003, n.
53 (c.d. "Riforma Moratti") e dai D.P.R 30 marzo 2004, n. 121 e D.P.R 30 marzo 2004, n. 122)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1994/05/19/094G0291/sg
La scuola materna statale Capo I Finalità e ordinamento della scuola materna
Art. 99. Finalità e caratteri.
1. La scuola materna statale si propone fini di educazione, di sviluppo della personalità
infantile, di assistenza e di preparazione alla frequenza della scuola dell'obbligo, integrando
l'opera della famiglia. (1)
2. La scuola materna statale accoglie i bambini nell'età prescolastica da 3 a 6 anni. (1)
3. L'iscrizione è facoltativa; la frequenza è gratuita.
(1) Il presente comma continua ad applicarsi limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle
classi di scuola elementare e di scuola media ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento
ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate, a decorrere dall'anno scolastico successivo al
completo esaurimento delle predette sezioni e classi, ai sensi dell'articolo 19, D.Lgs. 19 febbraio
2004, n. 59.
Art. 100. (1) Requisiti per l'ammissione.
1. L'ammissione alla scuola materna è subordinata al possesso del requisito dell'età e alla
presentazione della certificazione delle vaccinazioni di cui all'articolo 117.
(1) Comma così modificato dal D.Lgs. 19 febbraio 2004, n. 59.

TITOLO II L'istruzione obbligatoria: disposizioni comuni alla scuola elementare e media


Capo I Obbligo scolastico
Art. 109. Istruzione obbligatoria.
1. In attuazione dell'articolo 34 della Costituzione, l'istruzione inferiore è impartita nella
scuola elementare e media. Essa ha la durata di almeno otto anni ed è obbligatoria e gratuita.
2. La scuola elementare ha la durata di anni cinque. (1)
3. La scuola media ha la durata di anni tre. (1)
(1) Il presente comma continua ad applicarsi limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle
classi di scuola elementare e di scuola media ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento
ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate, a decorrere dall'anno scolastico successivo al
completo esaurimento delle predette sezioni e classi, ai sensi dell'articolo 19, D.Lgs. 19 febbraio
2004, n. 59.
45
VACCINAZIONI. Guida essenziale 4.11 ISTRUZIONE 1994 n. 297
Art. 110. Soggetti all'obbligo scolastico.
1. Sono soggetti all'obbligo scolastico i fanciulli dal sesto al quattordicesimo anno di età.
2. Agli alunni handicappati è consentito il completamento della scuola dell'obbligo anche fino al
compimento del diciottesimo anno di età.
3. L'individuazione dell'alunno come persona handicappata va effettuata con le modalità di cui
all'articolo 313.
Art. 111. Modalità di adempimento dell'obbligo scolastico.
1. All'obbligo scolastico si adempie frequentando le scuole elementari e medie statali o le scuole
non statali abilitate al rilascio di titoli di studio riconosciuti dallo Stato o anche privatamente,
secondo le norme del presente testo unico.
2. I genitori dell'obbligato o chi ne fa le veci che intendano provvedere privatamente o direttamente
all'istruzione dell'obbligato devono dimostrare di averne la capacità tecnica od economica e darne
comunicazione anno per anno alla competente autorità.
Art. 112. Adempimento dell'obbligo scolastico.
1. Ha adempiuto all'obbligo scolastico l'alunno che abbia conseguito il diploma di licenza della
scuola media; chi non l'abbia conseguito è prosciolto dall'obbligo se, al compimento del
quindicesimo anno di età, dimostri di avere osservato per almeno otto anni le norme sull'obbligo
scolastico.
Art. 113. Responsabili dell'adempimento dell'obbligo scolastico.
1. Rispondono dell'adempimento dell'obbligo i genitori dell'obbligato o chiunque a qualsiasi titolo
ne faccia le veci.
Art. 114. Vigilanza sull'adempimento dell'obbligo scolastico.
1. Il sindaco ha l'obbligo di trasmettere ogni anno, prima della riapertura delle scuole, ai direttori
didattici l'elenco dei fanciulli che per ragioni di età sono soggetti all'obbligo scolastico, con
l'indicazione del nome dei genitori o di chi ne fa le veci.
2. Iniziato l'anno scolastico, l'elenco degli obbligati è confrontato con i registri dei fanciulli iscritti
nelle scuole al fine di accertare chi siano gli inadempienti.
3. L'elenco degli inadempienti viene, su richiesta dell'autorità scolastica, affisso nell'albo pretorio
per la durata di un mese.
4. Trascorso il mese dell'affissione di cui al comma 3, il sindaco ammonisce la persona responsabile
dell'adempimento invitandola ad ottemperare alla legge.
5. Ove essa non provi di procurare altrimenti l'istruzione degli obbligati o non giustifichi con motivi
di salute, o con altri impedimenti gravi, l'assenza dei fanciulli dalla scuola pubblica, o non ve li
presenti entro una settimana dall'ammonizione, il sindaco procede ai sensi dell'articolo 331 del
codice di procedura penale. Analoga procedura è adottata in caso di assenze ingiustificate durante il
corso dell'anno scolastico tali da costituire elusione dell'obbligo scolastico.
6. Si considerano giustificate le assenze dalla scuola di cui all'articolo 17, comma 4, della legge 22
novembre 1988, n. 516 e all'articolo 4, comma 4, della legge 8 marzo 1989, n. 101.

TITOLO III La scuola elementare Capo I Finalità e ordinamento della scuola elementare
Art. 118. Finalità.
1. La scuola elementare, nell'ambito dell'istruzione obbligatoria, concorre alla formazione dell'uomo
e del cittadino secondo i princìpi sanciti dalla Costituzione e nel rispetto e nella valorizzazione
delle diversità individuali, sociali e culturali. Essa si propone lo sviluppo della personalità del
fanciullo promuovendone la prima alfabetizzazione culturale. (1)
(1) Il presente comma continua ad applicarsi limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle
classi di scuola elementare e di scuola media ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento
ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate, a decorrere dall'anno scolastico successivo al
completo esaurimento delle predette sezioni e classi, ai sensi dell'articolo 19, D.Lgs. 19 febbraio
2004, n. 59.
46
4.10 ISTRUZIONE 1994 n. 297 4.12 OBBLIGO 2007 139 4.13 SCUOLA PARENTALE
TITOLO IV La scuola media Capo I Finalità e ordinamento della scuola media
Art. 161. (1) Finalità e durata della scuola media.
1. L'istruzione obbligatoria successiva a quella elementare è impartita gratuitamente nella scuola
media.
2. La scuola media concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i
princìpi sanciti dalla Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta
dell'attività successiva.
3. Non è ammessa abbreviazione alcuna della durata triennale del corso.
(1) Il presente articolo continua ad applicarsi limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle
classi di scuola elementare e di scuola media ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento
ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate, a decorrere dall'anno scolastico successivo al
completo esaurimento delle predette sezioni e classi, ai sensi dell'articolo 19, D.Lgs. 19 febbraio
2004, n. 59.

4.12 Decreto Ministeriale 22 agosto 2007 n. 139


Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione
https://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dm139_07.shtml
ARTICOLO 1 ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
1. L’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni e si realizza secondo le
disposizioni indicate all’ articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,
e, in prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 anche con riferimento ai
percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del
richiamato articolo.
2. L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato al conseguimento di un
titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di
durata almeno triennale entro il 18° anno di età, con il conseguimento dei quali si
assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76.
3. L’obbligo di istruzione di cui al presente articolo decorre a partire dall’anno scolastico
2007/2008 per coloro che hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo
nell’anno scolastico 2006/2007.
4. Ai fini di cui al comma 1, sono fatte salve le particolari disposizioni previste per la
Provincia di Bolzano dalla legge 27 dicembre 2006, n.296, articolo 1, comma 623.

4.13 ORDINANZA MINISTERIALE n. 90 Roma, 21 maggio 2001. Norme per lo svolgimento


degli scrutini degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e
secondaria superiore – Anno scolastico 2000-2001
https://archivio.pubblica.istruzione.it/news/2001/om90_01.rtf
Articolo 4, Scuola familiare e privata autorizzata – Esami di idoneità.
1. Per scuola familiare si intende l’attività di istruzione elementare svolta direttamente dai genitori
o da persona a ciò delegata dai genitori stessi.
Gli alunni che assolvono all’obbligo con tale modalità sono ammessi a sostenere gli esami di
idoneità o gli esami di licenza in una scuola elementare statale o in una scuola elementare paritaria,
nel circolo di competenza territoriale rispetto alla residenza della famiglia.
47
VACCINAZIONI. Guida essenziale 4.14 DL 65/2017 , 4.15 DL 59/2004, 4.16 DL 196/2003
4.14 DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 65
Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma
dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00073) (GU
Serie Generale n.112 del 16-05-2017 - Suppl. Ordinario n. 23)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/05/16/17G00073/sg
Art. 1 Principi e finalita'
1. Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialita' di
relazione, autonomia, creativita', apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e
cognitivo, sono garantite pari opportunita' di educazione e di istruzione, di cura, di relazione
e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.

4.15 DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n. 59 Definizione delle norme generali


relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge
28 marzo 2003, n. 53. (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2004 - Suppl. Ord.
n. 31) https://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma/allegati/dl190204.pdf
Art. 1 Finalit‡ della scuola dell'infanzia
1. La scuola dell'infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all'educazione e
allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei
bambini promuovendone le potenzialit‡ di relazione, autonomia, creativit‡, apprendimento, e ad
assicurare un'effettiva eguaglianza delle opportunit‡ educative; nel rispetto della primaria
responsabilit‡ educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei
bambini e, nella sua autonomia e unitariet‡ didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo
e la continuit‡ educativa con il complesso dei servizi all'infanzia e con la scuola primaria.

4.16 Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196,


CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/export/1311248

Titolo I - Principi generali


Art. 1. Diritto alla protezione dei dati personali
1.Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.

Art. 2. Finalità
1. Il presente testo unico, di seguito denominato "codice", garantisce che il trattamento dei dati
personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della
dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e
al diritto alla protezione dei dati personali.
2. Il trattamento dei dati personali è disciplinato assicurando un elevato livello di tutela dei
diritti e delle libertà di cui al comma 1 nel rispetto dei principi di semplificazione,
armonizzazione ed efficacia delle modalità previste per il loro esercizio da parte degli
interessati, nonché per l'adempimento degli obblighi da parte dei titolari del trattamento.
48
VACCINAZIONI. Guida essenziale 5 Procedure per l’obiezione di coscienza
5 PROCEDURE PER LA DICHIARAZIONE DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA
PROFILASSI VACCINALE
I genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari che vogliono
dichiarare obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale, dopo aver letto la presente guida,
dovranno:

- Consegnare al Dirigente Scolastico della Scuola di riferimento il:


1) Documento attestante la comunicazione di non presentazione di documenti
personali sulle vaccinazioni all’istituto scolastico.
2) Se consegnate a mano la comunicazione fatevi firmare la Ricevuta della
consegna del documento di tutela della privacy.
Tale documento può essere inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno.

- Consegna all’ASL di riferimento della:

3) Dichiarazione di obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale con allegato:


4) VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta consapevole.
Tali documenti saranno consegnati durante il primo incontro o secondo incontro
dopo convocazione dell’ASL. La dichiarazione può essere letta o consegnata
direttamente previa verbalizzazione.
- Ritirare:
5) Una copia del verbale;
6) La ricevuta attestante la consegna della Dichiarazione e dell’Allegato.
I documenti possono essere inviati all’Ufficio igiene dell’Asl di riferimento con
raccomandata e ricevuta di ritorno.

Per i bambini da 0 a 6 anni che non vengono fatti entra negli edifici della scuola
materna, asilo, si compila il documento di “Negazione di acceso alla scuola”.
ISTITUTO, SCUOLA

_____________________________________________________

_____________________________________________________

ALLA C.A. DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E/O RESPONSABILE

In riferimento
- alle vostre richieste/comunicazioni riguardanti la legge n.119 del 31/07/2017;
- al Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 CODICE IN MATERIA DI
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI successivamente aggiornato ;
- Non avendo ricevuto da Voi nessuna comunicazione sulle vostre modalità di
trattamento dei dati sensibili

Io sottoscritto ___________________________________________________

Io sottoscritto ___________________________________________________

genitore/i di ____________________________________________________

comunichiamo di non volere presentare alcuna documentazione,


sulle vaccinazioni al vostro istituto scolastico
In riferimento alla legge n.119 del 31/07/2017
Art. 1 comma 4. In caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale di cui al presente articolo, i genitori
esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari sono convocati dall'azienda sanitaria
locale territorialmente competente per un colloquio al fine di fornire ulteriori informazioni sulle
vaccinazioni e di sollecitarne l'effettuazione.
Art.3 comma 2. La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 1 nei termini previsti, è
segnalata, entro i successivi dieci giorni, dai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di
istruzione e dai responsabili dei servizi educativi per l'infanzia, dei centri di formazione professionale
regionale e delle scuole private non paritarie, all'azienda sanitaria locale che, qualora la medesima o altra
azienda sanitaria non si sia già attivata in ordine alla violazione del medesimo obbligo vaccinale, provvede
agli adempimenti di competenza e, ricorrendone i presupposti, a quelli di cui all'articolo l, comma 4.

restiamo in attesa di essere convocati dall’ASL di riferimento


per l’incontro informativo previsto.

In riferimento alla Costituzione della Repubblica Italiana


Articolo 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…
Articolo 34 La scuola è aperta a tutti…

Città________________________ Data______________________________

Firmo/iamo_______________________________________________________
Ricevuta del documento di tutela della privacy

ISTITUTO, SCUOLA

_____________________________________________________

_____________________________________________________

Io sottoscritto ____________________________________________

ricevo il documento, consegnato a mano,


attestante la comunicazione di non presentazione dei documenti

previsti dalle disposizioni della legge n.119 del 31/07/2017: Disposizioni urgenti in materia di
prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di
farmaci.

Città________________________ lì______________________________

Firma_______________________________________________________
Negazione di accesso alla scuola

Io sottoscritto _______________________________________________

Genitore, tutore di ___________________________________________

Comunico che

L’ ASILO, SCUOLA MATERNA, ISTITUTO


_____________________________________________________

_____________________________________________________

Diretto/a da_____________________________________________

Non ha permesso l’accesso a____________________________________

Ai locali della scuola per lo svolgimento delle consuete attività di educazione.

Ai sensi:
- Costituzione Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. Art 34 La scuola è aperta a tutti.
- Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e succ. modifiche Art. 99 1. La scuola materna statale si
propone fini di educazione, di sviluppo della personalità infantile, di assistenza e di preparazione alla
frequenza della scuola dell’obbligo.
- Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 65 Art.1 1. Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei
anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività', apprendimento, in un adeguato
contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di
cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e
culturali.
- Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 Art. 1 1. La scuola dell'infanzia, non obbligatoria e di
durata triennale, concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale,
religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia,
creatività, apprendimento, e ad assicurare un'effettiva eguaglianza delle opportunità educative; nel
rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle
bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo
educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all'infanzia e con la scuola primaria.

Comunico agli enti competenti la violazione del diritto all’educazione e all’istruzione

di _________________________________________________________________

Città________________________ lì_______________________ ore _______

Firma_______________________________________________________
Dichiarazione di obiezione di coscienza
alla profilassi vaccinale

Io _______________________________________________________________

Nato il ____________________ a _____________________________________

Residente in ______________________________________________________

Cittadino _______________________Cod. fiscale_________________________

Per obbedienza alla mia coscienza, nell’esercizio del diritto alle libertà di pensiero,
coscienza e religione riconosciute dalle:

Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo:


Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di
ragione e di coscienza …
Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; …
Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il
diritto di non essere molestato per la propria opinione …
Articolo 25 Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il
benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario,
all'abitazione, e alle cure mediche …
Articolo 26 1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione…

Costituzione della Repubblica italiana:


Articolo 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali…
Articolo 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Articolo 34 La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. …

Regolamento dei diritti e dei doveri del malato:


1) il Paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della
dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose.
3) Il Paziente ha diritto di ottenere dalla Struttura Sanitaria informazioni relative alle prestazioni
dalla stessa erogate,…
5) Il Paziente ha diritto di ottenere dal Sanitario che lo cura informazioni complete e comprensibili
in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla prognosi.
9) Il Paziente ha il diritto di rinunciare a cure e prestazioni programmate, informando
tempestivamente i Sanitari che lo curano delle sue intenzioni, espressione della sua volontà.
1/2
Presa conoscenza:
- della pericolosità personale e collettiva data dalle malattie infettive;
- del processo di immunizzazione attivato dalla terapia vaccinale;
- dell’importanza di garantire adeguate condizioni igienico-sanitarie
dell’ambiente e delle persone con cui vivo;
- dell’importanza di assumere un adeguato stile di vita al fine di evitare carenze
alimentari o malnutrizione;
- dell’importanza di svolgere attività salutari;
- della completa assenza di una situazione di rischio e di urgenza per la salute
collettiva;
Non essendo stato informato dalle istituzioni:
- di epidemie in corso sul territorio in cui vivo;
- di accordi internazionali che hanno come oggetto la salute del mio corpo e del
corpo delle persone di cui sono responsabile;
Le istituzioni non avendo richiesto:
- il mio parere su procedure di profilassi che hanno come oggetto la salute del
mio corpo e del corpo delle persone di cui sono responsabile:

Non accetto

fino a mia diversa decisione, la somministrazione di alcun tipo di vaccino a

mio figlio/a____________________________________________________.

Non aderisco
a quanto stabilito dal decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 convertito in legge del 31
luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione
vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di
farmaci.»

In particolare riconosco negli articoli 1, 3, 3-bis, 4, 4-bis, in assenza di dati


epidemiologici confortanti uno stato di epidemia, la violazione di diritti essenziali
della persona, quali il principio di uguaglianza, il diritto di opinione e coscienza, il
diritto all’istruzione e alla riservatezza dei propri dati sensibili.

_________________________lì________________________

Firma_____________________________________________

In allegato: Vaccinazioni. Guida essenziale per una scelta consapevole.


2/2
Ricevuta della dichiarazione di obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale.

ASL N____________________________________________

UFFICIO__________________________________________

Io sottoscritto __________________________________________________

ricevo i seguenti documenti, consegnati a mano,

- Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla profilassi vaccinale;


- N. 1 (uno) Allegato: VACCINAZIONI. Guida essenziale per una scelta
consapevole.

Città________________________ Data______________________________

Firma_______________________________________________________

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