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STUDIO DI CONVERGENZA
MEDIANTE FEM
Lapo Mori
matr. 234519
Università degli Studi di Pisa
Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
Anno accademico 2002-2003
Indice
Indice ..............................................................................................................................................1
Definizione del problema .............................................................................................................1
Impostazione dell’analisi ad elementi finiti ...............................................................................2
Illustrazione dei risultati e studio di convergenza ...................................................................6
Appendice: file di testo per ANSYS...........................................................................................9
fig. 1
fig. 2
1
Per una configurazione di questo tipo, il coefficiente di concentrazione delle tensioni
ottenuto sperimentalmente da Leven e Hartman con tecniche fotoelastiche risulta
Kt ; 1.275 (tale dato è ottenuto per interpolazione lineare dal grafico allegato al tema
C).
L’analisi da effettuare è statica e lineare elastica. Non solo, ma tale analisi è caratte-
rizzata anche da uno stato piano di tensione (plain stress) perché si considera un com-
ponente di piccolo spessore caricato da forze nel piano e questo assicura che su ogni gia-
citura (in senso dell’asse z) si abbia una stessa situazione dal punto di vista delle solleci-
tazioni. La scelta del tipo di elemento utilizzabile nell’analisi si restringe al campo degli
elementi strutturali solidi piani, e in particolare al Plane42 e al Plane82. L’elemento
Plane82 è definito da 8 nodi e presenta dunque una maggiore deformabilità rispetto
all’elemento Plane42 che è definito da 4 nodi. Questo porta come conseguenze il fatto
che i risultati ottenuti con il Plane82 sono in linea di massima più accurati ma l’analisi
risulta più pesante dal punto di vista computazionale. Si sceglie di utilizzare il Plane82
dato che risulta possibile semplificare il modello per mezzo di simmetrie ed antisimme-
trie. Al materiale si assegnano le seguenti proprietà elastiche: modulo di Young
E = 210000
×
MPa e coefficiente di Poisson n = 0.3 .
Come è possibile vedere dalla figura 3, infatti, la geometria del componente da analiz-
zare presenta due assi di simmetria tra loro ortogonali; i carichi sono tali da rendere
l’insieme geometria-carichi simmetrico rispetto all’asse verticale e antisimmetrico rispet-
to all’asse orizzontale (orizzontale e verticale si riferiscono alla rappresentazione di figu-
ra 3). È possibile dunque effettuare la simulazione su un quarto del componente (si veda
la figura 4) se imponiamo un vincolo di simmetria sul segmento AB e un vincolo di an-
tisimmetria sul segmento BC . Ai fini dell’analisi con ANSYS, risulta conveniente sosti-
tuire il momento M con una pressione distribuita sul segmento CD tale da essere equi-
valente al primo e a questo proposito si utilizza la formula di Navier per stabilire il va-
lore massimo della pressione:
d 1 d 12 6
p0 = M × × ×h = M × × ×h = M × 2 (1)
2 h ×d 3
2 J d
2
La pressione di linea rappresentata in figura 4 è di trazione.
fig. 3
fig. 4
Lo schema dei carichi e dei vincoli sopra spiegati che è fornito da ANSYS è visibile
nella figura 5. Si noti che la direzione dei carrellini è compatibile con i displacement con-
straints illustrati precedentemente e che è risultato necessario vincolare un nodo in dire-
zione y per eliminare la labilità (si è imposto uy = 0 ).
fig. 5
3
smax = snom × K t (2)
d 12 6
snom º M × × =M × (3)
2 h ×d h × d2
3
4
tab. 1
A titolo di esempio si mostrano le mesh per la prova 1 (vedi fig. 6), per la prova 3
(vedi fig. 7), per la prova 6 (vedi fig. 8), per la prova 10 (vedi fig. 9).
fig. 6 fig. 8
fig. 7 fig. 9
5
Illustrazione dei risultati e studio di convergenza
I risultati delle 15 analisi sono raccolti nella tabella 2. Con “ Kt ” si intende il valore
di Kt ottenuto con ANSYS per ogni simulazione; con “ Kt ANSYS” si intende il valore
di Kt a cui converge ANSYS quando il numero di elementi utilizzati è sufficientemente
elevato; con “ Kt sperimentale” si intende il valore di Kt ricavato dal grafico sperimen-
tale di Leven e Hartman. Le colonna “errore % ANSYS” e quella “errore % sperimenta-
le” contengono gli errori percentuali commessi da ANSYS in ogni simulazione prendendo
come valore “esatto” nel primo caso “ Kt ANSYS” e nel secondo “ Kt sperimentale”.
tab. 2
A titolo di esempio si mostrano le mappe di Kt per la prova 1 (vedi fig. 10), per la
prova 6 (vedi fig. 11), per la prova 10 (vedi fig. 12), per la prova 15 (vedi fig. 13). Nelle
quattro figure sono rappresentate sia la deformata del componente (sulla quale è traccia-
ta la mappa delle sy ) che il componente indeformato (rappresentato con la sua mesh).
6
fig. 10 fig. 12
fig. 11 fig. 13
7
1,28
1,26
1,24
1,22
Kt
1,2
1,18
1,16
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
n. di elementi
fig. 14
6
errore %
0
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
n. di elementi
Kt sperimentale Kt ANSYS
fig. 15
8
Appendice: file di testo per ANSYS
FINI
LPLOT !SOLUZIONE
FLST,2,2,4,ORDE,2
FITEM,2,1 FINISH
FITEM,2,7 /SOLU
LCCAT,P51X /STAT,SOLU
FLST,2,3,4,ORDE,2 SOLVE
FITEM,2,3