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Differenze stilistiche fra il primo e il secondo Liszt

Struttura della tesi:

-Indice

-Introduzione
(Spiegazione della tesi)

-Capitoli centrali
* Origini dell’autore
* Musica dell’800
* Storia dell’autore
* Catalogo delle opere
* Stile secondo Liszt
* Influenze di Liszt
* Differenze tra il primo e il secondo Liszt
1)Primi lavori
2) Anni di sperimentazione
3) Religiosità
4) Sempre più verso l’atonalità
* Analisi dei brani suonati
* Secoli Post-Liszt

-Conclusione

-Note
-Bibliografia

-Ringraziamenti

Capitolo 1
Origini e nomenclatura
Non c’è compositore come Liszt che sia stato ammirato, idolatrato, al punto da diventare
oggetto di culto, con una vera “Lisztomania” (vocabolo coniato dal poeta H. Heine nel
1840) all’epoca delle sue tournées trionfali in tutta Europa, con scene di entusiasmo per
l’uomo, osannato come il più grande pianista mai esistito al mondo, il “Paganini del
pianoforte”, ma al tempo stesso chiacchierato per la sua vita mondana, criticato come
compositore, misconosciuto, sostanzialmente incompreso.
. Invece fu il “più temerario esploratore del mondo sonoro al quale far risalire le conquiste
del ventesimo secolo” (A.Gauthier), il “più ammirevole orchestratore che sia mai esistito”
(M.D.Calvocoressi). Creò nuovi generi musicali (le Rapsodie ungheresi ed i Poemi
sinfonici), e rivoluzionò le forme della Sonata, del Concerto per pianoforte e orchestra, e
della Sinfonia, mediante l’arte delle trasformazioni tematiche. La sua originalità ed audacia
straordinarie si sono ripercosse su tutta la musica dei compositori, da Wagner ai giorni
nostri.

Eppure ancor oggi, a duecento anni dalla nascita e centoventicinque dalla morte, si discute
sul suo nome e non è stata ancora pubblicata l’opera omnia delle sue composizioni che
ammontano a 1400 secondo la catalogazione di Luciano Chiappari che ha attribuito un
numero d’opus ad ogni singola composizione.

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