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TACHIARITMIE VENTRICOLARI
Serie di tre o più battiti consecutivi di origine ventricolare dovuti a: rientro (soprattutto post ischemico)/ esaltato automatismo/attività triggerata
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE CLINICA DIAGNOSI [ECG] TERAPIA
NON SOSTENUTA (< 30 sec + risoluzione Non compromette l’emodinamica ed è - Frequenza ventricolare>100bpm Senza cardiomiopatia organica non è
spontanea) solitamente asintomatica - QRS > 0,12 sec necessaria la terapia
SOSTENUTA Associata ad alterazioni emodinamiche, - Intervallo R-R regolare FARMACI: B-bloccanti, verapamil,
- MONOMORFA: QRS con identica ischemia miocardica, sintomi come - Dissociazione atrioventricolare antiaritmici 1A, 1C, 3 e amiodarone
morfologia ipotensione e sincope - Battiti di fusione (morfologia POLIMORFA: Considerarla come fosse
- POLIMORFA: grossolane variazioni della intermedia tra battito sinusale ed FT e procedere con defibrillazione a
morfologia del QRS ectopico ventricolare) 200j
TdP: complessi QRS che variano - Battiti di cattura (complessi sinusali PREVENZIONE: amiodarone, b-
progressivamente in ampiezza e normali) bloccanti, defibrillatore impiantabile
morfologia (sembra oscillino intorno
all’isoelettrica)
FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE CLINICA DIAGNOSI [ECG] TERAPIA
Totale desincronizzazione dell’attività - Portata cardiaca si riduce a zero - Assenza onde P, QRS e T identificabili Defibrillazione immediata a 200J
elettrica cardiaca nella maggior parte dei - Perdita di coscienza, arresto cardiaco - Ondulazioni della isoelettrica che varia PREVENZIONE: defibrillatore
casi dovuto ad un’extrasistole e respiratorio morte in pochi minuti in ampiezza e morfologia impiantabile
ventricolare su di un substrato
caratterizzato da velocità disomogenea e
refrattarietà (es. zona infartuata)
VENTRICOLO SX NON COMPATTATO
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE CLINICA DIAGNOSI TERAPIA
Aspetto spugnoso del miocardio Scompenso cardiache, trombo embolie, ECO, RMN, angiografia ventricolo sx Defibrillatore automatico
Ventricolare sx per arresto della normale aritmie ventricolari, morte ECG: blocco branca o sottoslivellamento
embriogenesi ST
CANALOPATIE
PATOLOGIA DESCRIZIONE MUTAZIONE TERAPIA
S. QT LUNGO - Allungamento ripolarizzazione ventricolare+ - AR + sordità S. di Jervell e Lange- Prognosi eccellente se si ocntrollano le
allungamento dell’intervallo QT Nilsen mut geni del canale K aritmie con b-bloccanti, dfibrillatore,
- TV polimorfa/TdP - AD S. Romano Ward mut geni per simpaticectomia
- ↑riuscio morte improvvisa il canaleK/SCN5A/Na/anchirina
S. QT CORTO - Intervallo QT <330 ms ↑attività dei geni del canale K
- Onde T appuntite
- alta incidenza di morte improvvisa
S. di BRUGADA - BB dx Molte forme AD e sporadiche hanno Defibrillatore impiantabile a chi ha
- Sopraslivellamento ST in V1-V3 (variabile) mut di SCN5A sofferto di sincope ed ha pattern
- Sincope o arresto cardiaco verso 30-40 anni ECGgrafico spontaneo
- Febbre come trigger delle aritmie
TV POLIMORFA - TV polimorfa triggerata AD con mutazioni per il gene della b- bloccanti o defibrillatore automatico
CATECOLAMINERGICA - Sincope rianodina o della calsequestrina
- Morte improvvisa
- ECG: normale a parte bradicardia sinusale e onde U
TACHIARITMIE ATRIALI
FISIOPATOLOGIA/ CLINICA/ DIAGNOSI PROGNOSI TERAPIA CARATTERISTICHE ECG/
ELETTROFISIOLOGICHE
SOPRAVENTRICOLARI Fisiopatologia originano dagli atri o dalla Prognosi: benigna. ECG onde di depolarizzazione
(Battiti Prematuri giunzione AV a causa di automatismi o trigger. Terapia: b-bloccanti o Ca- atriale precoci (≠ dall’onda P)
SopraVentricolari) Diagnosi: ECG antagonisti solo se seguiti da intervallo post-
FR: età, fumo, alcool e caffeina. particolarmente sintomatici extrasistolico (compensatorio o
Clinica: asintomatici o con fastidiose palpitazioni non compensatorio).
Conduzione AV variabile in base
alla funzionalità del NAV.
TACHICARDIA Fisiopatologia: gruppo eterogeneo di aritmie Terapia: antiaritmici 1C (in pz ECG onde P ≠ da onde P
ATRIALE FOCALE atriali (TA) originate da un focus per trigger, sani) e classe 3 (soprattutto sinusali (non sempre visibili).
automatismo o micro-rientro. Comuni in pz con sotalolo, in cardiopatici). In pz Conduzione AV variabile in base
cardiopatie. sintomatici e refrattari al funzionamento del NAV.
Diagnosi: ECG non sempre sufficiente Studio ablazione trans catetere
elettrofisiologico endocavitario per conferma. mediante radiofrequenza
Clinica: asintomatici o con tachicardiomiopatia
TACHICARDIA DA Fisiopatologia: coinvolge il NAV, parte dell’atrio Terapia: ECG: tachicardia a complessi
RIENTRO ed almeno due connessioni atrio-nodali. Episodi sporadici manovre stretti e regolari + inizio/fine
GIUNZIONALE (TNR) Esistono due forme di TNR: vagali improvvisi + 150< FC <250 bpm.
Tipica (o slow/fast): usa la via rapida per la Farmaci b-bloccanti e ca- Nel 50% si osserva depressione
conduzione retrograda e la via lenta per la antagonisti del tratto ST. Entro 6 ore dalla
conduzione anterograda generando così il Episodi ricorrenti ablazione fine di una TNR si pu osservare
rientro che sostiene la tachicardia. È la più trancatetere mediante inversione onda T in sede
frequente radiofrequenza della via lenta anteriore o inferiore.
Atipica: a sua volta divisa in Fast/slow nodale Tipica: onda P nascosta nel QRS
(anterograda rapida, retrograda lenta) e + intervallo RP < intervallo PR
slow/slow (utilizza due vie lente che vengono
percorse sia in senso anterogrado che Atipica: intrvallo RP≥PR + Onda
retrogrado). P ben evidente ed invertita
Clinica: più frequenti in XX di 30-40 anni e senza nelle derivate inferiori.
cardiopatie organiche. Sintomi: palpitazione Elettrofisiologia: per diagnosi di
ansia angina scompenso sincope e shock. certezza tramite SEE (studio
elettrofisiologico endocavitario)
WPW Fisiopatologia: ci sono una o più vie accessorie Cura definitiva: ablazione trans ECG: in base alla presenza o
(VA) che predispongono il pz a frequenti aritmie catetere meno di preeccitazione si parla
e fibrillazioni. Le vie accessorie sono di:
solitamente extranodali a conduzione rapida Via accessoria MANIFESTA:
non decrementale ( Es. il fascio di Kent= fatto da - PR corto (<120 ms) per
fibre Na-dipendenti capaci di preeccitazione, attivazione prematura dei
ovvero di trasmettere l’impulso più ventricoli
velocemente rispetto alle normali vie di - Onda delta, deflessione
conduzione). derivante dalla prematura
eccitazione ventricolare che,
continuandosi con il QRS, gli dà
un aspetto allungato
- Onda T negativa asimmetrica
Non MANIFESTA: non visibile
con ECG di superficie
Elettrofisiologia: conferma la
via accessoria manifesta ed è
l’unico modo per smascherare
quella non manifesta
TACHICARDIA Clinica: più frequente in XY giovani senza Farmaci: ECG: sospettata quando si nota
RECIPROCAMENTE cardiopatie sottostanti. Sintomi variabili (da - b-BLOCCANTI, VERAPAMIL, un QRS normale e una onda P
AV (TRAV) sincope e palpitazioni ad interruzione brusca) o ADENOSINA ↑refrattarietà retrograda che cade dopo il
asintomatica del NAV QRS. Si può osservare un
- antiaritmici di classe 1a/1c/3 sottoslivellamento ST non
bloccano la conduzione lungo il correlato a patologie
fascio accessorio. sottostanti.
Manovre vagali: bloccano AV cosi Elettrofisiologia:
da rallentare la tachicardia Inizio e termine con la
Cura definitiva e preventiva: stimolazione atriale e
ablazione trans catetere ventricolare, programmata ed
asincrona
Intervallo RP breve e fisso
Se c’è BdB omolaterale della via
accessoria c’è un aumento
dell’intervallo VA
FLUTTER ATRIALE Fisiopatologia: tachiaritmia sopraventricolare Prognosi: aumenta la mortalità. ECG:
(FLU) sincronizzata e regolare con 200<frequenza<300 Terapia: FLU ANTIORARIO: l’EGC è
bpm. I battiti vengono filtrati dal NAV. La - elettrostimolazione patognomonico. Onde atriali F:
prevalenza aumenta con l’età, è più frequente transesofagea, - negative a denti di sega nelle
nel XY. FR: cardiopatia e dilatazione atriale, - cardioversione, derivate inferiori ( DII, DIII,
processi infiammatori o infiltrativi atriali, - ibutilide (classe 3) aVF).
cardiopatia ischemica, congenita o iatrogena. - ablazione transcatetere per le - bifasiche di basso voltaggio in
Clinica: dipende dalla patologia di base recidive istmo dipendenti D1 e aVL
(asintomatici, dispnea, angina, astenia, - positive in V1
lipotimia, sincope…) Il percorso dello stimolo è:
Classificazione: atrio setto interatriale tetto
1.Flutter atriale dx istmo dipendente (orario e atriale parete laterale atrio
antiorario) dx istmo cavo tricuspidalico
2.F. atriale dx NON istmo dipendente: (formato da anello
3. Flutter atriale sx tricuspidalico + sbocco VCI che
è il target per l’ablazione
transcatetere)
FLU ORARIO: Onde atriali F:
- positive a denti di sega
capovolta (in DII, DIII, aVF).
- bifasiche di basso voltaggio in
D1 e aVL
- negative in V1
Il percorso è atrio
setto parete laterale tetto
atriale istmo cavo-
tricuspidalico
Elettrofisiologia: permette di
comprendere il meccanismo
alla base dell’aritmia
FIBRILLAZIONE Clinica: irregolarità del polso e palpitazione. La 4. TERAPIA DI PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE:
ATRIALE prevalenza aumenta con l’età. È associata ad - ANTITROMBOTICA: valutato con uno score detto CHA₂ DS₂ VASc
aumentato rischio di morte, stroke, - CONTROLLO DELLA FREQUENZA: FC < 110 bpm. I farmaci più usati sono: b-
decadimento cognitivo, scompenso cardiaco, bloccanti, Ca-antagonisti non diidropirimidinici, diigtale, amiodarone. In casi
ospedalizzazione... Molte sono clinicamente
silenti riscontrate per caso all’ecg e anche refrattari si può ricorrere all’ablazione del NAV con pacemaker definitivo.
quando sintomatiche sono alternate ad episodi - TERAPIA DELLE PATOLOGIE CONCOMITANTI
silenti. 5. TERAPIA SINTOMATICA
Classificazione: in base a presentazione e durata della - CONTROLLO FREQUENZA (vedi prevenzione)
malattia. - CONTROLLO RITMO:
1. FA di prima diagnosi: quando viene posta la Farmaci: amiodarone e flecainide mentre il dronedarone ha dimostrato nello
diagnosi di FA per la prima volta studio ATENHA di ridurre la mortalità.
2. FA parossistica: termina spontaneamente entro 7 Ablazione trancatetere con isolamento delle vene polmonari (
giorni Ablazione chirurgica per pz che devono sottoporsi ad altra chirurgia cardiaca
3. FA persistente: L’episodio di FA dura più di sette (es. valvulopatia).
giorni o richiede cardioversione Cardioversione
4. FA persistente di lunga durata: dura da oltre un 6. TRATTAMENTO ACUTO:
anno ma in controllo del ritmo è ancora un’opzione - Controllo frequenza: infusione ev di b-bloccanti, Ca-antagonisti non
terapeutica diidropirimidinici o amiodarone.
5. FA permanente: il controllo del ritmo non è più - Controllo ritmo: cardioversione elettrica o somministrazione ev di flecainide,
un’opzione terapeutica e il pz resta in FA propafenone, amiodarone o ibutilide. Strategia “Pill in the pocket”:
Fisiopatologia: somministrazione per os di flecainide o propafenone.
1. MECCANISMI ELETTROFISIOLOGICI TRATTAMENTO CRONICO
- TRIGGER - Controllo frequenza: in pz anziani e paucisintomatici
- FATTORI MODULANTI - Controllo ritmo: per controllare i sintomi. L’ablazione transcatetere
- FATTORI ATRIALI sembra promettente a tal proposito.
2. MODIFICHE EMODINAMICHE E RISCHIO - terapia antitrombotica
TROMBOEMBOLITICO - terapia patologie associate
3. DECORSO DELLA FA.
BRADIARITMIE
PATOLOGIA CLINICA DIAGNOSI TERAPIA
BRADICARDIA Vertigini, astenia, Su ECG: Asintomatico: nessun trattamento.
SINUSALE sincope o presincope, - Onda P di origine sinusale Sintomatico: vi è indicazione di classe 1
Ritmo sinusale con FC dispnea, dolore - FC < 60bpm per il pacemaker
< 60 bpm toracico. - Cicli P-P e R-R regolari
- Intervallo PR costante e normale (0,12-0,20 sec)
BLOCCO (vedi sopra) - PRIMO GRADO: diagnosticabile solo con indagine invasiva di registrazione Sintomatico: impianto di pacemaker
SENOATRIALE 1. PRIMO GRADO: endocavitaria permanente
Ostacolo alla allungamento del - SECONDO GRADO: unici diagnosticabili tramite ECG.
propagazione tempo di TIPO 1 TIPO 2 (di Mobitz) TIPO 2/1
dell’impulso di conduzione a. Gli intervalli P-P si a. Gli intervalli P-P a. Si realizza una
depolarizzazione dal riducono che precedono la frequenza atriale doppia
NSA al miocardio 2. SECONDO GRADO: progressivamente fino pausa sono rispetto al ciclo di base
adiacente blocco intermittente alla pausa costanti b. Si evidenzia un
3. TERZO GRADO: b. Il ciclo P-P che segue b. Il ciclo P-P che improvvisa
blocco completo la pausa è ≥ di quello segue la pausa raddoppio/dimezzamento
che lo precede NON è ≥ di quello della frequenza sinusale
c. La pausa è ≤ del ciclo che lo precede (per improvviso passaggio
più breve c. La pausa è dalla conduzione 2/1 a
multipla del ciclo P- 1/1 e viceversa)
P di base
TERZO GRADO: all’ECG non si distingue dall’arresto sinusale da cui si
differenzia perché è dovuto ad una mancata conduzione al miocardio atriale
e non ad un deficit di formazione dell’impulso a livello del SA
BAV DI PRIMO Nulla di specifico Rallentamento della conduzione AV che porta ad un allungamento Nulla di specifico
GRADO dell’intervallo PR> 0,2 sec. Tutti gli impulsi atriali raggiungono il ventricolo
- PR > 0,2 secondi
- ogni onda P è seguita da un complesso QRS:
- stretto BAV alto, a livello della giunzione atrionodale o intranodale
- Largo BAV basso, hissiano o sottohissiano
BAV DI SECONDO TIPO MOBITZ 1 (o Wenkebach) TIPO MOBITZ 2
GRADO Difficoltà crescente degli impulsi ad attraversare in NAV finché uno Comparsa periodica/intermittente di onde P bloccate, senza modifica
Interruzione non viene bloccato e non arriva ai ventricoli degli intervalli P-R precedenti che possono essere normali o allungati
intermittente della Per lo più asintomatica. Raramente vertigini, astenia e sincope. Se ci sono pause significative sincope o presincope
conduzione AV Periodo refrattario: Periodo refrattario:
- ASSOLUTO normale - ASSOLUTO abnormemente prolungato
- RELATIVO prolungato - RELATIVO minimo o assente
All’ECG ciò si traduce con un progressivo allungamento del tratto PR All’ECG ciò si traduce con comparsa periodica o intermittente di
fino alla comparsa di un’onda P “non condotta” (=non seguita da QRS) un’onda P “non condotta” senza allungamento progressivo del tratto
PR (perché il blocco è sotto il NAV). Solitamente il rapporto di
conduzione è 1/1 ma può variare fino anche 3/1 o più. Il QRS può
essere slargato (per la localizzazione infranodale del blocco)
Nessuna terapia specifica. Se il pz è sintomatico con marcata Impianto pacemaker
bradicardia si impianta un pacemaker
BAV DI TERZO Nulla di specifico - Nessun rapporto tra onda P e QRS Impianto di pacemaker
GRADO - alcune onde P possono cadere nel complesso QRS deformandolo
Assenza della - Intervallo P-P e R-R normali
conduzione AV - Frequenza atriale ≠ frequenza ventricolare
- BLOCCO
- NODALE QRS sono stretti con frequenza di 40-50 bpm
- SOTTOHISSIANO QRS larghi con frequenza si 30-40 bpm
DISSOCIAZIONE Può essere ISORITMICA (frequenza atriale=frequenza ventricolare) o meno (frequenza atriale < frequenza ventricolare). Se l’onda P
ATRIOVENTRICOLARE - precede il QRS difficile diagnosi
- segue il QRS dd con ritmo giunzionale con retro conduzione atriale In DAV con la stimolazione vagale l’atrio rallenta il ventricolo no
Cause: bradicardie (ritmo di scappamento AV) ritmo idioventricolare accelerato (es. IMA)
BRADIARITMIA ECG HOLTER intervallo RR ha variazioni >10% (sebbene una certa variabilità sia fisiologica per l’equilibrio simpatico-parasimpatico, Short Term
SINUSALE Rate Variability)
IPERSENSIBILITA’ Accentuata azione del seno carotideo tipica delle persone con storie di sincopi, presincopi e aterosclerosi.
SENO CAROTIDEO - FORMA VASODEPRESSIVA: PAS >50mmHg durante il massaggio del seno carotideo
- FORMA CARDIOINIBITORIA: Arresti sinusali >3 sec
Sincope sospetta faccio fare al pz il HEAD-UP-TILT- TEST con monitoraggio ECGgrafico e pressorio (talvolta si potenzia il testo con
vasodilatatore)
SICK SINUS Disfunzione NSA specie in pz anziani che clinicamente si mostra come una bradicardia sinusale inappropriata.
SINDROME ECG HOLTER blocco senoatriale + bradicardia + episodi di tachiaritmia (spesso fibrillazione atriale)
BLOCCHI ATRIOVENTRICOLARI