Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Un’associazione privata
per il patrimonio pubblico
A.R.P.A.I.
Associazione per il Restauro
del Patrimonio Artistico Italiano ISTITUZIONI
E STRUTTURE
Gian Antonio Golin
nquadrare l’argomento “ARPAI” entro alla vita di un Patrimonio così vasto e così fragi- Gian Antonio Golin
I una nota che si appoggia sul concetto di le lo colse a segno ed egli convogliò forze ed Direttore di ARPAI.
Architetto, Docente
passione può sembrare una volontaria amicizie nella fondazione del Comitato Italiano di Estetica all’Université
accentuazione di tipo sentimentale; del World Monuments Fund da cui è nata più Sorbonne, Paris.
forse lo è e non ci dispiace che lo sia, dati i tardi (nel 2000) ARPAI: Associazione per il
tempi, date le difficoltà che ogni giorno s’incon- Restauro del Patrimonio Artistico Italiano.
trano sulla via del restauro dei monumenti del Molti erano gli esempi di questo spirito sui
Patrimonio pubblico. L’associazione ARPAI è nata quali fare leva: il concorso del mondo intero per
propriamente per passione, e si regge su di essa salvare Firenze dopo l’alluvione del ’66, la parte-
perché non può che essere così. cipazione altrettanto vasta da parte di Comitati
La passione è il “motore” di Paolo Marzotto per la salvaguardia di Venezia, l’attenzione del-
che oramai vent’anni fa ricevette la visita di l’UNESCO nei confronti di numerosissimi luoghi
Donatella Asta, allora rappresentante del World sparsi per l’Italia; e poi non dimentichiamo Italia
Monuments Fund in Italia, per chiedergli di fon- Nostra e i Comitati degli Amici dei Monumenti e
dare un comitato italiano dell’organizzazione del Paesaggio o il Fondo per l’Ambiente Italiano,
americana. il FAI.
Paolo Marzotto aveva già una lunga “carriera” L’impegno di ARPAI è rivolto al Patrimonio
di mecenate; era stato infatti il fondatore dei pubblico, alle opere che il pubblico può vedere
Premi Marzotto e sosteneva da sempre numero- senza riserve, nei musei, nelle chiese e conven-
se attività impegnate nella conservazione e nel ti, nelle scuole e nelle biblioteche, e in tutti
restauro dei beni culturali. L’idea che italiani o quei siti, anche privati, ma che siano aperti al
no tutti potevano, meglio dovevano, interessarsi pubblico.
Consiglio Direttivo
Presidente: Paolo Marzotto
Vice Presidente: Alida Tua
Consiglieri: Lamberta Amonn, Bruno Buitoni, Anna Calabro, Bruno
Gabbiani, Gian Antonio Golin, Marino Golinelli, Fabio Gori,
Andrea Kerbaker, Giovanna Marsano, Maria Camilla Pallavicini,
Marisa Pinto Olori del Poggio, Rodrigo Rodriquez, Paolo Targetti
Contrà del Monte,13 Consigliere Onorario. Donatella Asta
36100 Vicenza
Tel. +39.0444.323688 Comitato Scientifico
Fax.+39.0444.325825 Coordinatore: Maurizio Diana
C.F. 94014260270
info@arpai.org
Amedeo Bellini, Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Francesco Buranelli,
Vito Cappellini, Mario Fondelli, Maurizio Marabelli,
www.arpai.org
Antonio Paolucci, Paolo Rocchi, Claudio Seccaroni
Revisori dei Conti: Franco Corgnati (Presidente), Flaviano Codignola,
Michele Ciuffreda
Direttore: Gian Antonio Golin
Segretaria: Randi Becht
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
A.R.P.A.I.
ASSOCIAZIONE PER IL RESTAURO DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO
ARPAI è nata dal Comitato Italiano World Monuments Fund; il nome attuale è stato assunto
nell’anno 2000.
Opera per la salvaguardia del Patrimonio dal 1989 e finora ha finanziato, direttamente o con
il contributo di sostenitori esterni all’Associazione, un complesso di oltre 145 restauri di
dipinti, architetture, sculture, oreficerie, libri e ceramiche, manufatti e monumenti
archeologici, che fanno parte del Patrimonio artistico italiano.
Un compito non facile, che comporta oltre all’associare persone che hanno sensibilità per
questo impegno, una serie di oneri: istruire pratiche, programmare interventi e sorvegliare
ogni momento delle varie operazioni e, infine, trovare i mezzi per realizzare i restauri.
Le proposte provengono dagli enti proprietari, direzioni di musei, chiese e istituti che
forniscono la documentazione richiesta ad ARPAI; le opere devono essere collocate ed
esposte in luoghi normalmente visitabili dal pubblico.
I progetti presentati sono previamente vagliati o redatti dalle Soprintendenze regionali
competenti e devono essere corredati da preventivi di spesa.
Le Soprintendenze preposte alle diverse aree studiano i progetti d’intervento, propongono le
analisi preliminari, indicano i metodi operativi e la scelta dei materiali e garantiscono la
sorveglianza sugli operatori scelti per i restauri.
Come siamo attenti nel gestire le donazioni che costituiscono il nostro fondo d’intervento,
per evitare sprechi inutili, con altrettanta cura e con la collaborazione del nostro Comitato
Scientifico, composto da esperti e docenti di varie Università e Istituti, vagliamo le numerose
proposte d’intervento prima di sottoporle alla delibera del Consiglio Direttivo, che viene
eletto dall’Assemblea dei Soci conferendogli pieni poteri decisionali sulle scelte dei restauri.
Il nostro obiettivo è principalmente quello di salvare opere “in pericolo” per la loro
conservazione e, nella storia di ARPAI, ci sono stati alcuni casi di “estremo pericolo”: senza il
nostro intervento avrebbero avuto un destino tragico.
Per la logica di concentrare le forze e contribuire efficacemente alla sua conservazione per le
future generazioni, si è scelto di operare unicamente entro i confini nazionali e di attirare
l’attenzione e il contributo anche di Soci di altri paesi poiché, se il Patrimonio italiano è
riconosciuto come il più vasto e diversificato al mondo, esso è Patrimonio dell’Umanità e
capitolo inderogabile della Civiltà del Mondo.
Questa inestimabile ma fragile ricchezza ha sofferto per gli insulti del tempo e per l’incuria,
ma fortunatamente, negli anni più recenti, è maturata la convinzione che la sua
conservazione non sia più compito esclusivo dello Stato e dell’Amministrazione pubblica ma
anche dei singoli cittadini, delle imprese, delle fondazioni e associazioni nate per questo
scopo.
I risultati hanno prodotto un importante effetto educativo che, pur non previsto come focus
principale, stiamo oggi perseguendo, quasi fosse scopo primario della nostra azione:
diffondere nei più larghi strati della società e soprattutto tra i giovani il senso di
responsabilità nei confronti del patrimonio culturale.
È quindi fondamentale che tutti coloro che sono sensibili a questo richiamo si alleino e
diffondano questo messaggio presso i giovani, che in futuro avranno il compito di
completare e perseguire questi obiettivi.
Paolo Marzotto
Presidente di ARPAI
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
L’accordo con l’Opificio è stato di reperire da parte del laboratorio di restauro ad ARPAI
100.000 € da destinare alla creazione di due della documentazione fotografica e della relazio-
borse di studio per consentire l’impiego straordi- ne sul restauro.
nario per un biennio di due restauratrici formate Un aspetto fondamentale riguarda la collabo-
nella scuola stessa dell’Opificio. Il fatto di per sé razione strettissima tra l’Associazione, la Soprin-
presentava un doppio interesse per ARPAI: tendenza competente e l’esecutore del restauro.
restaurare un pezzo grandioso del Patrimonio e Infatti, nella presentazione della richiesta di
consentire il lavoro a due restauratrici che l’Opi- intervento, la proprietà dell’opera deve fornire
ficio non avrebbe potuto assicurare altrimenti. una documentazione completa previamente
Si spenderà qui una parola doverosa sulla vagliata dalla Soprintendenza competente.
grave situazione dei finanziamenti statali ad uno
tra i più importanti istituti per il restauro che non
solo ha meriti scientifici e tecnici indiscutibili, Proteggere
meriti eccellenti nella formazione di operatori e sensibilizzare
nei vari campi, ma è un “monumento” in se stes-
so. Fondato nel 1588 dal granduca Ferdinando I Tra le garanzie che l’Associazione chiede alla
de’ Medici come manifattura artistica specializza- Proprietà è di operare per la visibilità di ARPAI e
ta nella lavorazione delle pietre dure, esso riuni- degli eventuali partners nelle manifestazioni
sce in un complesso monumentale il museo e la legate all’opera restaurata. Questo comprende
scuola dando origine ad un’istituzione più che tutte le pubblicazioni sull’opera dopo il restauro,
eccellente e storicamente unica. Ne parliamo qui gli articoli a stampa o le presentazioni di vario
perché non dovrebbe essere inconcepibile l’inse- tipo, televisive o radiofoniche, e le comunicazio-
rimento dell’Opificio stesso nella lista dei monu- ni che possono essere fatte in occasione di inau-
menti e dei siti dell’UNESCO come Patrimonio gurazioni e celebrazioni a riguardo del restauro. I
dell’Umanità. restauri sono segnalati nei luoghi di esposizione
ARPAI grazie alla donazione di alcuni suoi delle opere da una targa commemorativa che Fig. 3 - Inaugurazione
Soci (25.000 €) e all’intervento di Intesa San- cita l’intervento dell’Associazione e degli altri del restauro dell'Oratorio
paolo (20.000 €) e della Fondazione Banca del donatori eventuali. di Santo Stefano
Monte di Lombardia (50.000 €) ha raggiunto l’o- La visibilità è richiesta per la necessità che a Lentate sul Seveso,
8 marzo 2008.
biettivo programmato e l’OPD con il suo concor- abbiamo di informare il pubblico sui nostri inter-
Tavolo dei relatori,
so di lavoro e con le risorse messe a disposizio- venti per quelle ragioni che avvantaggiano il da sinistra:
ne dal Ministero completerà il restauro nei primi nostro operato incentivando il numero dei soci o Prof. Arch. Amedeo
mesi del 2010. trovando una più larga intesa con i privati e gli Bellini, Conte Paolo
organismi dei quali chiediamo la collaborazione. Marzotto, il Sindaco
di Lentate Dott. Massimo
Il Tabernacolo dei Linaiuoli Il nostro scopo infatti è sì principalmente
Sasso, Prof. Gian Antonio
Sempre presso l’Opificio, nel laboratorio dei quello di assicurare la protezione del Patrimo- Golin, Prof. Philippe
dipinti, è in esecuzione il restauro del Taberna- nio, ma è anche di sensibilizzare l’opinione pub- Daverio.
colo dei Linaiuoli, capolavoro del Beato Angeli-
co. La segnalazione di questo restauro è avvenu-
ta in un primo tempo da un nostro Socio e Con-
sigliere, il dottor Fabio Gori e, quindi, dalla pre-
sentazione di un’articolata documentazione for-
nita dall’Opificio stesso.
ARPAI ha assunto l’intero finanziamento che
procede per fasi di avanzamento dell’esecuzione
del restauro. È questa la normale prassi. Infatti il
finanziamento dei restauri avviene dopo la sti-
pula di un accordo tra l’Ente proprietario e l’As-
sociazione con la quale vengono definiti i tempi
di esecuzione e quelli dell’erogazione delle varie
tranches dei pagamenti, l’ultima delle quali è
assegnata a conclusione dei lavori, dopo la resti-
tuzione dell’opera al proprietario e la consegna 3
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
blica sulla necessità di intervento dei privati per Abbiamo concluso nell’autunno scorso un
la salvaguardia dei tesori storici ed artistici del progetto di grandissima importanza. L’Università
nostro Paese. di Padova aveva chiesto nel 2003 ad ARPAI di
Questa è la via che si percorre per ottenere occuparsi del restauro di un imponente ciclo pit-
credito presso i privati: la massima attenzione torico cinquecentesco, tra i maggiori presenti
nella scelta dei restauri ed il controllo che le nella città, i Giganti della Sala detta appunto dei
opere restaurate, una volta ricollocate in sito, Giganti.
abbiano tutte le garanzie necessarie per la loro Il progetto era evidentemente “fuori portata”,
conservazione e protezione, la massima traspa- 6oo mq di affreschi con i più vari problemi da
renza nella gestione economica, una adeguata risolvere: il tempo e i numerosi restauri compiuti
comunicazione sul nostro operato (fig. 3). nel corso dei secoli li avevano gravemente dan-
Nel corso dei vent’anni di attività, ARPAI (fino neggiati e patinati di un pesante manto di spor-
al 1999 con il nome di Comitato Italiano del cizia che li rendeva assolutamente inattraenti. Il
World Monuments Fund) non ha trovato partico- costo dell’intervento era altrettanto pesante
lari difficoltà, fatta eccezione per il reperimento (600.000 €) per cui si doveva prospettare una
dei fondi necessari che sempre più spesso devo- partecipazione importante da parte di donatori
no essere ricercati al di fuori della cassa dell’As- da reperire subito.
sociazione poiché i mezzi propri sono relativa- La nostra delibera di 150.000 € fu la garanzia
mente modesti per far fronte al numero e all’en- di un debutto promettente ma la somma non
tità dei progetti che ci vengono proposti. rappresentava che un primo passo: abbiamo
Le garanzie che noi forniamo sono indubbia- cercato un partner importante e lo abbiamo tro-
mente decisive ma la disponibilità delle risorse è vato nella Fondazione della Cassa di Risparmio
tuttavia limitata e non possiamo dare altro van- di Padova e Rovigo che ha assicurato uno stan-
taggio a coloro che partecipano al finanziamento ziamento di 250.000 €.
dei restauri oltre un riconoscimento ufficiale Con questa evoluzione della ricerca di fondi
della loro donazione e la certificazione degli abbiamo fatto appello ai nostri Soci proponendo
importi donati con la possibilità delle detrazioni loro di “adottare un gigante” e la risposta è
fiscali che sono consentite per il fatto che l’Asso- stata molto incoraggiante: 13 Giganti hanno tro-
ciazione è legalmente riconosciuta (DM 1/9/91). vato padrini all’interno dell’Associazione, per gli
Le stesse condizioni fiscali sono valide per altri ci siamo impegnati a produrre una campa-
Soci che aderiscono ad ARPAI con i contributi gna di comunicazione e un notevole lavoro di
associativi annuali, anch’essi detraibili con la supporto per giungere in porto. Sono stati così
presentazione della quietanza che viene rilascia- trovati i donatori tra i Privati, le Industrie, le Isti-
ta secondo le norme previste dall’articolo 14 del tuzioni (Regione Veneto, Provincia e Comune di
DL 2005 n. 35. Padova), Associazioni Lions e Rotary, Amici dei
Se vogliamo trovare un “neo”, forse più di Monumenti e del Paesaggio di Padova e nume-
uno, nella storia della nostra attività dovremo rosi altri partecipanti che hanno generosamente
puntare il dito sull’incomprensione da parte dei concorso al raggiungimento dell’obiettivo
proprietari delle opere che restauriamo che talo- La somma globale prevista è stata così recu-
ra non comprendono l’importanza di assicurare perata con molto lavoro ed energia da parte di
e dare la massima visibilità all’Associazione e ai ARPAI e, dato che il restauro in sé risultò meno
suoi partners, come peraltro è stabilito nei nostri costoso del previsto, l’Università ha avuto una
contratti preliminari. somma importante per alcuni interventi di siste-
C’è un vizio che non solo noi denunciamo: mazione della sala ed altri lavori riconducibili
quello di fagocitare l’immagine di chi si è impe- allo stesso restauro per una migliore conserva-
gnato con mezzi e lavoro per rendere possibili i zione degli affreschi.
restauri. C’è chi dimentica di citare, anche nei È stato un intervento esemplare, una collabo-
cataloghi delle mostre, o nelle varie sedi di razione perfetta con la Soprintendenza e con gli
comunicazione, i meriti di chi ha ridato impor- operatori del restauro che hanno risposto perfet-
tanza o salvato opere che il tempo, le vicissitudi- tamente ai parametri della regia dei Soprinten-
ni storiche e molto spesso l’uomo stesso e i denti nei tempi previsti.
restauri malaccorti di certe epoche hanno violato Ritorniamo al “neo” di cui si parlava, che
o offuscato. riguarda il riconoscimento dei meriti e dei ruoli
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
figure degli Evangelisti dal Polittico di Sant’Agosti- tion e World Monuments Fund. INTERVENTO DI RESTAU-
no, entro il 1523, olio su tela (diametro 102 cm). RO: Muriel Vervat (con Elena Prandi, Luigina Ciurlia,
AUTORE: cerchia del Perugino, attr. Eusebio da San M. Grazia Crisostomi, Barbara Geroni, Marina
Giorgio. INTERVENTO DI RESTAURO: C.B.C. di Perugia. Ginanni, Chiara Meucci).
1995, Vicenza: Collezione I.P.A.B., Istituto Proti 1996, Venezia: Palazzo Cini, Collezione Vittorio Cini,
Vajenti Malacarne (caveau). Restauro pittorico. stanza dei Ferraresi. Restauro pittorico. OPERA: Scena
OPERA: Incontro sul Cammino di Emmaus, 1542- allegorica (Riso, Pianto, Paura), 1524-1529, olio su
1545, olio su tela (89,5 x 130 cm). AUTORE: Domeni- tavola (diagonali 107 x 95 cm, lato 71 cm). AUTORE:
co Robusti detto Tintoretto. In esposizione presso Giovanni di Nicolò de Lutero, detto Dosso Dossi.
la sede legale, ufficio del Direttore. INTERVENTO DI OPERA: Sacra Famiglia con San Giovannino, 1522 e
RESTAURO: Renza Clochiatti Garla di Conegliano (TV). 1535-40, olio su tavola (50 x 56,5 cm). AUTORE: attr.
OPERA: Trasporto del Cristo morto, copia da Federi- Battista de Lutero, detto Battista Dossi. INTERVENTO DI
co Barocci, inizio sec.XVII, olio su tela (181 x 114,5 RESTAURO: Ottorino Nonfarmale di Bologna.
cm). AUTORE: attr. Simone De Magistris. INTERVENTO DI
1997, Venezia: Piazza Santi Giovanni e Paolo. Inda-
RESTAURO: Renza Clochiatti Garla di Conegliano (TV).
gini conoscitive preliminari al restauro del Monu-
OPERA: Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e San
mento equestre a Bartolomeo Colleoni di Andrea di
Giovannino, seconda metà sec. XVII, olio su tela
Francesco di Cione, detto Andrea del Verrocchio.
(88 x 125 cm). AUTORE: Giulio Carpioni. In esposizio-
CONTRIBUTO: Padovantiquaria. ESECUZIONE DELLE INDAGI-
ne presso il Museo Diocesano di Vicenza. INTERVENTO
NI: Giuseppe Basile, Bianca Fossà e Maurizio Mara-
DI RESTAURO: Stefano e Gea Provinciali di Venezia.
belli dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma;
OPERA: Cristo nell’Orto degli Ulivi, 1580-1590 ca.,
Paola Fiorentino, consulente esterno; Giovanni
olio su tela (70 x 81 cm). AUTORE: attr. Gerolamo da
Morigi, Restauratore.
Ponte, detto Gerolamo Bassano. In esposizione
presso il Museo Diocesano di Vicenza. INTERVENTO DI 1998, Caltagirone (RG): Palazzo del Museo Regiona-
RESTAURO: Renza Clochiatti Garla di Conegliano (TV). le della Ceramica (sala V). Restauro di manufatti
OPERA: Adorazione dei Pastori, secondo decennio ceramici maiolicati. OPERA: due Vasi-Lavabo da
XVI secolo, olio su tela (104,5 x 135 cm). AUTORE: Sagrestia, sec. XVIII: 1. vaso-lavabo con San France-
attr. Giovanni Mansueti. INTERVENTO DI RESTAURO: Ste- sco (alt. max cm 163, larg. max cm 55); 2. vaso-lava-
fano e Gea Provinciali di Venezia. bo con putto (alt. max 162 cm, larg. max cm 60).
AUTORE: anonimi maestri maiolicari sec. XVIII. INTER-
1995, Vicenza: Palazzo Chiericati, Museo Civico.
VENTO DI RESTAURO: Beatrice Barone di Caltagirone.
Restauro pittorico. OPERA: Epifania, 1511-1512, tem-
pera su tavola (215 x 175 cm). AUTORE: Marcello 1998, Torino: Chiesa Cattedrale di San Giovanni
Fogolino. INTERVENTO DI RESTAURO: Stefano e Gea Pro- Battista: Cappella dei Calzolai intitolata ai Santi
vinciali, Consorzio di Restauratori COREST di Roma. Orso, Crispino, Crispiniano e Teobaldo. Restauro
pittorico. OPERA: Polittico della Compagnia dei Cal-
1996, Firenze: Certosa del Galluzzo o Certosa di Val
zolai, 1498-1504, tempera e foglia d’oro su tavola
d’Ema. Restauro pittorico degli affreschi strappati
(244 x 182 cm). AUTORI: Gian Martino Spanzotti e
dal Chiostro Grande. OPERE: cinque storie della Pas-
Defendente Ferrari. INTERVENTO DI RESTAURO: Kristine
sione del Cristo, 1523-1525: Orazione nell’Orto (311
Doneux di Torino.
x 287 cm), Cristo davanti a Pilato (311 x 287 cm),
Andata al Calvario (311 x 287 cm), Deposizione (311 1998, Palermo: Chiesa di San Francesco d’Assisi,
x 287 cm), Resurrezione (253 x 287 cm). AUTORE: navata centrale. Restauro scultoreo. OPERE: otto
Jacopo Carrucci, detto Jacopo Pontormo. Restauro sculture allegoriche, 1723, stucco (altezza media
pittorico. INTERVENTO DI RESTAURO: Daniela Dini di 200 cm). La Giustizia, La Carità, La Verità, La Teolo-
Firenze. OPERA: copia su tela degli affreschi della gia, La Fede, L’Umiltà, La Mansuetudine, La Mode-
Passione di Jacopo Pontormo, Orazione nell’Orto, stia. AUTORE: Giacomo Serpotta. CONTRIBUTO: Associa-
sec. XVI, olio su tela (126 x 115,5 cm). AUTORE: Ludo- zione “Salvare Palermo”, Renata Pucci Zanca, Gio-
vico Cardi, detto il Cigoli. OPERA: Cristo davanti a vanna Diaconia Terranova, Roberto Tripodo. INTER-
Pilato, sec. XVI, olio su tela (126 x 116 cm). AUTORE: VENTO DI RESTAURO : Serena Bavastrelli Cipolla di
Jacopo Ligozzi. OPERA: Andata al Calvario, sec. XVI, Palermo.
olio su tela (126 x 126 cm). AUTORE: Giovan Battista 1998, Firenze: Galleria degli Uffizi, Palazzina della
Naldini. OPERA: Deposizione (o Compianto) del Cri-
Meridiana, Collezione Contini Bonacossi. Restauro
sto morto, sec. XVI, olio su tela (126,2 x 115,9 cm). pittorico. OPERA: Ancona della Madonna della Neve,
AUTORE: Pittore nordico (fine sec. XVI). OPERA: Resur-
1430-32, tempera su tavola (240 x 256 cm). AUTORE:
rezione, 1582 ca., olio su tela (126,5 x 115,1 cm). Stefano di Giovanni di Consolo da Cortona, detto
AUTORE: Jacopo Chimenti, detto Jacopo da Empoli.
Sassetta. INTERVENTO DI RESTAURO: Sandra Freschi e
Restauro pittorico. OPERA: Cena in Emmaus, copia
Nicola Ann MacGregor.
dall’originale del Pontormo, 1581-1582, olio su tela
(125 x 116 cm). AUTORE: Jacopo Cimenti, detto Jaco- 1998, Firenze: Chiesa di Santa Croce, Cappella
po da Empoli. CONTRIBUTO: Samuel H. Kress Founda- Bardi di Vernio. Restauro pittorico, lapideo e della
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
vetrata. OPERA: Storie dei Santi Silvestro e Costanti- di San Ranieri, 1503-1505. AUTORE: Gabriele di Batti-
no, 1340 ca., affresco. AUTORE: Maso di Banco. sta. CONTRIBUTO: Associazione “Salvare Palermo”.
OPERA: Deposizione del Cristo nel sepolcro, anno INTERVENTO DI RESTAURO: Serena Bavastrelli Cipolla di
1340 ca., affresco (22 mq ca.). AUTORE: Taddeo Palermo.
Gaddi. OPERA: Vetrata raffigurante quattro santi e
1999, Firenze: Chiesa di Santo Spirito, transetto di
quattro imperatori: Silvestro e Costantino, Traiano
sinistra, Cappella di San Lorenzo (XXX cappella).
e Gregorio, Girolamo e Teodosio, Graziano e
Restauro pittorico. OPERA: Altare Segni, Pala della
Ambrogio. AUTORE: attr. Maso di Banco (cartoni),
Madonna in trono fra i Santi Giovanni Evangelista,
tranne Graziano e Ambrogio, oggetto di un rifaci-
Lorenzo, Stefano e Bernardo, 1505, olio su tavola
mento moderno. CONTRIBUTO: Dante Alighieri Italian
(pala 213 x 190 cm; predella composta di cinque
Culture Society of Hong Kong e Opera di Santa
tavolette di 37,5 x 17 cm). AUTORE: Raffaele de’Carli,
Croce. INTERVENTO DI RESTAURO: Laura Lucioli di Tuoro
detto Raffaellino del Garbo. Restauro della cornice
S/T (PG); per la vetrata: Guido Polloni & C. snc di
originale in legno intagliato, dipinto e dorato. AUTO-
Firenze.
RE : attr. Antonio Barile da Siena. Restauro del
1998, Perugia: Palazzo dei Priori, Galleria Nazionale paliotto, fine sec. XV, olio su tavola (93 x 240 cm).
dell’Umbria (sala 8). Restauro pittorico. OPERA: AUTORE: attr. Donnino e Agnolo di Domenico del
Polittico dei Domenicani (Polittico Guidalotti), 1447 Mazziere o Mazzieri. INTERVENTO DI RESTAURO: Lisa
ca., tempera ed olio su tavola (230 x 313 cm). AUTO- Venerosi Pesciolini di Firenze.
RE: Guido di Pietro, poi fra’ Giovanni da Fiesole,
1999, Castel Ritaldi (PG): Pieve di San Gregorio.
detto Beato Angelico. INTERVENTO DI RESTAURO: Sergio
Consolidamento, restauro e pulitura dell’intero
Fusetti, Paolo Virilli della Tecnireco srl di Spoleto,
complesso architettonico, seconda metà sec. X.
con l’assistenza di Giulia Perry e Rui Sawada.
CONTRIBUTO: Friends of Assisi e World Monuments
1999, Roma: Basilica di San Paolo fuori le Mura. Fund-Comitato di New York. INTERVENTO DI RESTAURO:
Restauro scultoreo. OPERA: Porta Bizantina compo- Samuele Pelucca srl di Pianello (PG) e S.F.I. 1983
sta da 54 formelle con episodi della vita di Cristo; snc di Perugia.
Profeti, Apostoli e scene del loro martirio; emblemi
cristiani ed iscrizioni, 1070, bronzo ed agemina 1999, Vicenza: Liceo – Ginnasio Statale “A. Piga-
d’argento in lega di bronzo (oricalco) (500 x 350 fetta”, Biblioteca. Restauro librario di 29 volumi,
cm). AUTORI: Todoro (disegnatore), Staurachios da sec. XVI-XVII. INTERVENTO DI RESTAURO: Tizian & C. di
Scio (fonditore). INTERVENTO DI RESTAURO: Sergio Ange- Vicenza.
lucci dello Studio di Restauro Angelucci s.a.s. di 2000, Prato: Duomo di Prato, Cappella della Sacra
Roma e Sante Guido Restauro e Conservazione di Cintola. Restauro pittorico. OPERA: Storie della Vita
Opere d’Arte di Roma. della Vergine e della Sacra Cintola 1392-1395, affre-
1999, Palermo: Chiesa di San Francesco d’Assisi, sco (326 mq ca.). AUTORE: Agnolo Gaddi. CONTRIBUTO:
Cappella di San Giorgio, già dei Lombardi (seconda Banca Monte dei Paschi di Siena, CariPrato, Ente
cappella della navata destra). Restauro scultoreo. Cassa di Risparmio di Prato. INTERVENTO DI RESTAURO:
OPERA: Altare con San Giorgio, la principessa e il Alessandra Pople della SAR (fig. 5).
drago, 1526 , marmo. AUTORE : Antonello Gagini. 2000, Spoleto (PG): Museo Diocesano. Restauro
OPERA: Arco marmoreo della cappella con le storie architettonico, pittorico e degli arredi. Cappella del
Cardinale : dipinti, decorazioni, altare ligneo,
mostra d’altare, infissi, sec. XVII. Sala Ab Aqua:
ancoraggio e consolidamento tavolette del casset-
tonato, fascione decorativo, sec. XVIII. Sala Orsini:
decorazioni pittoriche della volta, sec. XVI. Sala
Sanvitale (o delle Architetture): decorazioni pittori-
che della volta, inizi sec. XVIII. Sala Castrucci (o
degli Amorini): decorazioni della volta, sec. XVIII.
Sala delle Allegorie: decorazioni pittoriche della
volta e dell’attico, sec. XVIII. INTERVENTO DI RESTAURO:
COO.BE.C. di Spoleto.
2001, Saluzzo (CN): Sinagoga della Comunità Ebrai-
ca di Torino. Restauro pittorico e degli arredi, sec.
Fig. 5 - Agnolo Gaddi, XVIII-XI. CONTRIBUTO: Cahrman Fund di New York,
Storie della Vita della Città di Saluzzo, Compagnia di San Paolo di Torino,
Vergine e della Sacra Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazio-
Cintola, Cappella della ne Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione
Sacra Cintola, Duomo di Cassa di Risparmio di Torino. INTERVENTO DI RESTAURO:
Prato. 5 Anna Luisa Gabino e Maria Grazia Novara.
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
Fig. 6 - Il restauratore
Daniele Rossi opera
su di una tavoletta
delle Storie di Cristo
e della Vergine di
Duccio di Buoninsegna
conservate nel Museo
dell’Opera del Duomo,
Siena (Archivio
fotografico Daniele
Rossi).
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
A.R.P.A.I. ISTITUZIONI E STRUTTURE
13
ISTITUZIONI E STRUTTURE KERMES 69 - ANNO XXI - GENNAIO/MARZO 2008
Figg. 16-17 - Arazzo AUTORE: Guido di Piero, detto Beato Angelico. INTER-
fiammingo raffigurante VENTO DI RESTAURO: presso il Settore Restauro Dipinti
Il traviamento del Figliol Mobili dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze,
prodigo, Museo diretto da Marco Ciatti. L’intervento è stato affidato
del Tesoro del Duomo, a Luisa Landi ed Elisabetta Bianco di Firenze ed è
Vigevano (PV). Particolare condotto sotto la direzione tecnica di Marco Ciatti e
prima e dopo il restauro Paola Bracco.
(Archivio fotografico
dell’Opificio 2005, Vigevano (PV): Museo del Tesoro del
delle Pietre Dure).
Duomo. Restauro tessile. OPERA: Arazzo fiammingo
raffigurante Il traviamento del Figliol prodigo ,
secondo decennio sec. XVI, lana e seta (650 x 420
cm). AUTORE: anonimo, manifattura di Bruxelles.
CONTRIBUTO: Ministero per i Beni Culturali, Intesa
Sanpaolo, Fondazione Ca.Ri.Parma, Fondazione
Banca del Monte di Lombardia, Museo Diocesano
di Vigevano e privati soci di ARPAI. INTERVENTO DI
16 RESTAURO: presso il Settore Restauro Arazzi e Tappe-
ti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, diretto
da Clarice Innocenti. L’intervento è stato affidato a
tre restauratrici formate presso l’Opificio, sotto la
direzione tecnica della restauratrice Gianna Bacci
(figg. 16-17).
2007, Atessa (CH): Chiesa di San Leucio. Restauro
di oreficeria. OPERA: Ostensorio in smalti e argento
sbalzato, 1418 (50 cm). AUTORE: Nicola di Andrea
Gallucci, detto Nicola da Guardiagrele. INTERVENTO DI
RESTAURO: Sante Guido Restauro e Conservazione di
Opere d’Arte di Roma.
2007, Francavilla al Mare (CH): Chiesa di Santa
Maria Maggiore . Restauro di oreficeria e della
custodia in cuoio. OPERA: Ostensorio in smalti e
argento sbalzato, 1413 (53 cm). AUTORE: Nicola di
Andrea Gallucci, detto Nicola da Guardiagrele. INTER-
VENTO DI RESTAURO: Sante Guido Restauro e Conserva-
17 zione di Opere d’Arte di Roma.