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La prima popolazione civilizzata che incontriamo quando parliamo della Grecia, è la civiltà

Minoica, sviluppatasi intorno al 2000 a.c sull'isola di Creta. Sebbene sappiamo estremamente poco
di questa civiltà, possediamo poche ma utilissime informazioni ed indizi sulla loro società. L'isola
di Creta era divisa in 4 parti ognuna delle quali sovrastata da un palazzo, non è chiaro se però
esistesse un unico sovrano su tutta l'isola, come il leggendario Minosse (d'altra parte il termine
"Minos" significa appunto sovrano assoluto) o se vi fossero più sovrani, o addirittura nessuno. Per
circa quattro secoli la civiltà Minoica domina l'isola di Creta, con legami commerciali con l'Egitto e
il continente greco, ma intorno al 1600 a.c. l'isola di Creta viene abbandonata. Secondo la
mitologia, in quel periodo il dio Zeus, inseme ai fratelli Olimpi e i Centimani, iniziò un guerra
contro i Titani, secondo il mito, lo scontro avvenne in Tessaglia , e le divinità durante lo scontro si
scagliarono contro enormi massi e montagne. Non fu realmente lo scontro tra le divinità ad a
costringere alla fuga i minoici, bensì una minaccia ben più reale. In quel periodo è datata
L'esplosione del vulcano dell'isola di Tera. Probabilmente la pioggia di detriti dovuta all'esplosione
del vulcano ha ispirato il mito, e contemporaneamente costretto alla fuga i Minoici. Non molto
tempo dopo ritornarono sull'isola, ma i palazzi erano stati distrutti dalle fiamme, e per nostra fortuna
questo ha permesso di conservare alcune tavolette fino ai giorni nostri. Tavolette ancora non
decodificate del tutto, perché scritte in una lingua Geroglifica derivata da un idioma indigeno.
Tuttavia, sappiamo che contenevano informazioni sulle entrate e le uscite dai palazzi,
probabilmente tasse e, o offerte religiose . Quando ritornano sull'isola, alcuni preferiscono restare in
Grecia, gettando le basi della civiltà Micenea. Non a caso, i micenei, come i minoici erano una
società estremamente complessa, la cui economia ruotava attorno al palazzo. Per quanto riguarda i
minoici, il campo di informazioni disponibili è infinitamente più ampio, e va dalle rovine di
Micene, alle imponenti tombe a Thèlos, ad alcune tavolette trovate presso le rovine del palazzo di
Pilo, fortunatamente queste erano scritte in una lingua più simile al Greco, ed è stato possibile
tradurle, da esse è stato possibile ricavare la struttura gerarchica Micenea, Il sovrano, o signore del
Palazzo, era il Wanax, non si sa se ne fosse soltanto uno, o se ogni palazzo fosse indipendente,
tuttavia, la relativa vicinanza di alcuni importanti centri, e l'assoluta mancanza di conflitti, fa
pensare che un unica famiglia fosse al comando. Seguivano due ranghi, uno civile ed uno militare,
il Lavagetas svolgeva incarichi civili, mentre i tre Telestates ricoprivano la carica di capi
dell'esercito, militarmente parlando, sotto i Telestates c'erano gli Equatei, una sorta di ufficiali
militari. C'erano poi i Basileus, che in questo periodo va ad indicare l'aristocrazia. I minoici si
espandono al di fuori del continente greco, conquistando Creta, e giungendo anche a cipro. Poi,
intorno al 1100 qualcosa cambiò, invasioni straniere da parte di dori e dei popoli del mare, in
aggiunta a dei cambiamenti climatici, portarono al collasso del sistema Miceneo, al quale seguirono
tre secoli connotati di pestilenze, migrazioni e invasioni, con qualche tentativo sparso di ripresa.
Secondo la mitologia, in questo periodo Zeus punì gli uomini, perché si erano macchiati del crimine
del cannibalismo, con un diluvio. In realtà, l'ultima era glaciale era terminata da poco, e gli ultimi
ghiacciai si sciolsero, l'enorme quantità di acqua gelida che si riversò in mare provocò oltre ad
inondazioni , anche un abbassamento della temperatura che spiegherebbe le migrazioni, e le
invasioni. In questi secoli si perde l'uso della scrittura, ma verso il finire, fanno la loro comparsa i
testi omerici, mentre ad Atene una tomba a Thèlos micenea viene utilizzata come modello per la
costruzione di granai, in Messenia fanno la loro comparsa alcuni Silos per il grano. in queste
località si sviluppa anche un nuovo tornio più veloce per la lavorazione dell'argilla, e la lavorazione
del metallo raggiunge livelli mai visti prima, al punto che si riesce a riprodurre motivi floreali.
Tutto quello che resta dell'antica potenza micenea è un agglomerato di piccoli e poveri villaggi che
faranno da base per le future polis. Sebbene i secoli bui non finiscono da un giorno all'altro, l'epoca
termina nel 776 quando contemporaneamente ai primi giochi olimpici, viene pubblicato lo statuto
delle polis. Da questo momento le polis saranno la più importante struttura sociale del mondo
antico. Il primo avvenimento legato alle polis è l'esplorazione e colonizzazione del mediterraneo.
Nei secoli precedenti, a causa di pestilenze la popolazione si era ridotta ad un terzo rispetto ai tempi
della civiltà micenea, ma ora la continua crescita della popolazione, diventa un problema, in Grecia
non ci sono terre a sufficienza per tutti, e non è possibile produrre cibo per sfamare tutti, i primi a
trovare una soluzione sono gli Eubei e i Calcidesi che fondano la prima colonia a Pitecussa, odierna
Ischia, successivamente a causa del suolo ricco di minerali, fondano una seconda colonia sulla
fertile costa campana circostante, a Cuma, privilegiando così a Pitecussa, l'estrazione mineraria.
quasi contemporaneamente , tra il 746 ed il 725 vengono fondate colonie in tutta l'italia
meridionale, tra cui Crotone, Locri, Sibari, di origine achea , poi Taranto dai Parteni spartani e
ancora, Siracusa, Zancle e Reggio. Tra il 725 ed il 710, per la fondazione di colonie, si prediligono
l'Asia minore, l'Africa, Spagna , Gallia ed in particolar modo il bacino del mar nero. Le Polis più
impegnate in questo periodo, nel fondare colonie, sono Mileto, Megara, Rodi Sani e Facea, che
fonderanno colonie come Cizico, Abido, Sinape, Istro, Calcedonia, Bisanzio, e soltanto Naucrati e
Cirene in Africa, anche se Naucrati era un emporio commerciale, non una vera e propria colonia.
L'espansione greca nel mediterraneo, contribuì a diffondere la lingua e le tradizioni greche, favorì
gli scambi commerciali, e portò a diverse innovazioni tecniche, come l'invenzione della Falange, e
l'adozione della Moneta, già in uso nel vicino regno di Lidia. La presenza di nuove terre, e
l'introduzione della falange portò ad una crisi agraria, perché, ora i soldati dovevano combattere
insieme, e non erano possibili azioni eroiche, ed il bottino di guerra era diviso in parti uguali tra i
soldati, sia che fossero ricchi proprietari terrieri, sia che fossero commercianti. La crisi agraria,
almeno ad Atene si risolse soltanto agli inizi del sesto secolo, con l'arbitrato di Solone. Solone fu un
importante uomo politico del suo tempo, che portò notevoli innovazioni. A lui si attribuisce una
riforma agraria che aveva lo scopo di portare alla perfetta uguaglianza tra i cittadini Ateniesi, ma
all'epoca i ricchi proprietari terrieri erano ancora molto potenti, e non poté effettuare al meglio la
sua riforma, tuttavia, suddivise la popolazione in quattro tribù, in base al censo, dai nullatenenti
Zeugiti, chi possedeva poco, Teti, chi poteva mantenere un cavallo o una coppia di buoi Cavalieri e
i ricchi signori, i Pentacosiodimni. In base alla tribù di appartenenza si poteva accedere a diverse
cariche in statali, riservando però le più prestigiose ai Pentacosiodimni, come tesorieri e arconti,
tuttavia era possibile un ascesa sociale diversamente dal passato o da altre polis dove era possibile
soltanto una discesa. Nel pochi anni dopo, un nipote di solone, Pisistrato ottenne un importante
vittoria contro i Focesi contro cui Atene era in guerra, e conquistò l'isola di Egina, questo procurò a
Pisistrato una posizione di rilievo in città, successivamente finse un aggressione da parte di un
rivale politico, e si fece assegnare una guardia personale di 300 uomini, con i quali nel 561 occupò
l'acropoli. Rimase al potere soltanto un anno, poi venne scacciato da un alleanza tra Megacle e
Licurgo. Una successiva alleanza con Megacle, lo porta a prendere in sposa la figlia, e gli permette
di tornare in città, Pisistrato però non si accontenta di tornare soltanto in città, e fa travestire una
ragazza come la dea Atena, la ragazza va in giro per la città dicendo che la dea stessa voleva il
ritorno di Pisistrato, e al suo ritorno in città, riprende un ruolo di comando della città, rompe però
l'alleanza con Megacle, e questo gli costa un nuovo Esilio, questa volta, assolda un esercito
mercenario con i quali attacca il tempio di Atena , uccide gli Opliti di guardia, ed ottiene il controllo
definitivo della città. Nel periodo di regno di Pisistrato, a detta degli autori dell'epoca , le cose
buone che fa per la città sono maggiori di quelle non buone, tra le tante, provvede alla prima forgia
di monete ateniesi. nel 524 muore lasciando il trono i figli Ippia ed Ippacle, questi però non sono
ben visti dalla popolazione, nel 514 Ippacle muore, mentre Ippia nel 511 fugge in Persia. Negli
ultimi anni di regno di Ippia e Ippacle, Clistene era andato in esilio volontario, ritorna dopo l'esilio
di Ippia, e nel 508 attuo la sua riforma agraria, continuando l'idea di solone di rendere il più
omogenea possibile la popolazione, suddivise la popolazione in 10 tribù, in maniera causale,divise
poi ogni tribù in tre distretti territoriali, ed istituì la Bulè dei 500. Appena 10 anni dopo l'istituzione
della riforma di Clistene, l'asia minore è sotto la minaccia dell'impero persiano che ha conquistato il
regno di Lidia, e si appresta a conquistare anche le polis d'Asia minore. Ci sono rivolte a Mileto,
Samo e in altre polis d'Asia, la risposta Persiana è l'assedio delle stesse. Aristagora, tiranno di
Mileto invoca l'aiuto delle polis di Grecia, e al suo appello rispondono Atene ed Eretria con 25
trireme, l'esercito greco sconfigge i persiani e rade al suolo Sadri, ma i persiani costringeranno alla
fuga i greci, e nel 494 gli scontri finiscono con la distruzione di Mileto. L'anno successivo ad Atene,
Temistocle , di cui parleremo dopo, diventa Arconte. Secondo Erodoto, è stato l'intervento Ateniese
in Asia minore, l'elemento scatenante della successive guerre persiane. La prima guerra persiana ha
inizio nel 490 ed è una spedizione prettamente punitiva, nei confronti di Atene e Eretria. L'esercito
persiano attacca su due fronti, da una parte costituendo un ponte di barche ragiunge la parte
settentrionale della grecia, da cui si dirige prima verso Corinto, poi verso Eretria, e sconfiggendo
Eretria, il primo punto della missione é compiuto, resta solo Atene. Atene richiede l'aiuto a Sparta,
ma gli viene rifiutato, quindi Atene si titrova sola contro i persiani. Milziade, generale Ateniese
sconfigge l'esercito persiano nella Battaglia di Maratona, successivamente intuisce che la flotta stà
puntando alla baia di Falero, e costringe l'esercito ad una lunga ed estenuante marcia che li condurrà
nella baia di falero prima dell'arrivo dei persiani. Al loro arrivo, le navi persiane, vedono l'esercito
Ateniese ad aspettarli, girano così le navi e tornano in Persia. Nel 482 Serse diventa il nuovo Gran
Re, e decide di espandere il regno, conquistando la Grecia, vendicando così anche l'offesa subita dal
padre. Invia degli ambasciatori in Grecia ad invitare le polis alla resa, tranne ad Atene, a Sparta gli
ambasciatori vengono uccisi. La Persia e le Polis Greche si preparano alla guerra, Serse organizza il
suo esercito, le polis si radunano per discutere la strategia, Atene e Sparta sono in disaccordo, la
prima vuole uno scontro navale, la seconda terrestre, alla fine si decide per uno scontro navale, ma
Leonida per sicurezza si apposterà alle termopoli per trattenere i nemici terrestri. Quasi
contemporaneamente si svolgono le battaglie delle termopoli e quella navale nel canale di Oreo, in
entrambi i casi i greci vengono sconfitti, alle termopoli perché presi alle spalle, fortunatamente la
flotta greca riesce a fuggire. Prese le termopoli l'esercito Persiano ha la strada spianata per
conquistare la Grecia. Temistocle fa evacuare Atene, facendo rifugiare la popolazione ad Egina, i
persiani saccheggiano e bruciano Atene. Successivamente la flotta persiana viene attirata nella rada
di Salamina, dove le forti correnti e gli stretti passaggi, favoriscono le piccole ed agili trireme
greche, le quali affondano la flotta Persiana. Serse assiste allo scontro e decide di tornare in Persia.
Un anno dopo, il persiano Mardonio, rimasto con i suoi uomini in Grecia attacca Atene, la città
viene nuovamente evacuata, ma temistocle chiede l'aiuto a Sparta che in un primo momento rifiuta ,
poi pensando alle possibili implicazioni della caduta di Atene sotto l'impero persiano, accetta, e
invia Pausinia ad intervenire negli scontri. Lo scontro finale in terra greca si tiene a Platea, dove i
persiani vengono sconfitti. Seguono anni di ripresa, di ricostruzioni e di fortificazioni, vengono
istituite le due alleanze , la lega navale di delo, che con il tempo diventerà impero ateniese, e la lega
del peloponneso, entrambe nate per fronteggiare i persiani. Comincia il gioco delle alleanze, Atee si
allea con Argo e con la tessaglia, e costruisce mura che vanno da Megara ad Atene, alla baia di
Nisea, porto militare di atene. Viene concordata la pace con i persiani, detta pace di callia, mentre
sparta è impegnata nella terza guerra messenica. Atene parte per la liberazone dell Egeo. Corinto ed
egina sfidano Atene e vengono sconfitte, egina entra nella lega di delo, mentre corinto tenta di
assediare Megara, ma l'ateniese Mitande rompe l'assedio, Atene costruisce altre mura tra Atene,
Pireo e la baia di alero. Sparta interviene in Beozia nelle guierra sacra per difendere le terre di delfi
dai contadini Focesi che tentano di coltivare le terre sacre. Cimone torna dall'esilio per concordare
una pace, questa pace quinquennale porterà Argo fuori dalla Lega. Tebe appoggia rivolte
oligarchiche in Beozia mentre la tessaglia rimane l'unica alleata di Atene. Pleisanotte, re di Sparta
invade l'attica, ma probabilmente corrotto da pericle si ferma fuori le porte di Atene e torna in
dietro. Con la fine dell'impero Ateniese, s'è una pace trentennale, che però fiisce quando Atene si
interessa agli scambi con la magna Grecia. I rappresentanti della lega peloponnesica si radunano, e
re Archidamo parla in favore dell pace, successivamente vengono imposte delle condizioni ad
Atene, condizioni che non verranno accettate, e Archidamo assedia Atene. Pericle sa di non avere
speranze di vittoria in uno scontro diretto, fa così rientrare la popolazione entro le mura della città,
rifornendo la città dal mare. Mentre Atene è sotto assedio, la flotta ateniese attacca le coste del
peloponneso, facendo evacuare l'isola di egina, successivamente occupata da contadini ateniesi.
Dopo un anno di assedio, scoppia una pestilenza che colpisce anche l'esercito Spartano, e Pericle
muore, gli succede Cleone, che continua sulla stessa linea di Pericle. ci sono scontri anche in magna
Grecia. La flotta ateniese blocca la baia di pilo, mentre l'esercito spartano guidato da Brasida, nel
422 conquista Anfipoli, la maggior fornitrice di legname della flotta ateniese. Cleone tenta di
liberare Anfipoli, ma sia lui che Brasida cadranno in battaglia. Dopo 10 anni di guerra Callia ottiene
una pace, che però gli alleati non rispettano, in magna grecia Seleinutte e Segesta sono in guerra, e
segesta chiede aiuto ad Atene. Le navi ateniesi partono per la sicilia nel 415 guidate daLamaci ,
Nicia ed Alcibade, mentre sono in viaggio Alcibade viene accusato di aver mutilato le statue di
Hermes e deve tornare ad Atene per rispondere alle accuse, ma si rifiuta e si rifugia a Sparta. Nel
413 sparta interviene al fianco di Siracusa contro gli Ateniesi, e questo riapre gli scontri diretti tra
Sparta ed Atene. Sparta prepara un nuovo assedio, ma questa volta con l'aiuto dei Persiani, e nel
404 nella battaglia di Egospotami le ultime navi ateniesi vengono sconfitte. Atene diventa
oligarchica e vengono istituiti 30 arconti (trenta tiranni) ma appena un anno dopo, Trasibulo riporta
Atene alla democrazia. Nel 401 Sparta appoggia una rivolta in Persia, questo darà ad Atraserse il
pretesto per reclamare i propri diritti sull'Asia minore, Sparta interviene a difesa della grecità, ma
artaserse corrompe le polis d'Asia minore convincendole a rifiutare l'aiuto spartano. Nel 395 Atene
si allea con Tebe e sconfiggono lo spartano Lisandro. Nasce un alleana tra Atene Tebe Argo e
Corinto contro Sparta, ne deriva la guerra di corinto che termina con la pace di Antalcida o Pace del
Re. Il dominio persiano in asia minore è totale. Sparta distrugge Mantinea e invasde Tebe nel 382
nel 379 Pelopida ed altri esuli tebani si riprendono la città riportandovi la democrazia. Atene fonda
la seconda lega navale nel 377 e nel giro di 2 anni costringe la flotta Spartana a lasciare l'egeo,
infliggendovi due importanti sconfitte, nel 376 a Nasso e nel 375 ad Alizia. Tuttavia l'ascesa di
Tebe preoccupa gli Ateniesi che si riavvicinano a Sparta. l'ostilità verso tebe aumenta quando Tebe
distrugge Platea. nel 371 le polis si riuniscono per firmare una pace, ma Tebe pretende di parlare a
nome della beozia tutta, da cui la battaglia di Lettuna dove però sparta viene sconfitta. Epaminonda
invade il peloponneso, dove poi morirà nel 362, mentre Pelopida combatterà in tessaglia dove
morirà sul campo di battaglia nel 362. Secondo Senofonte ,alla morte di Pelopida ed Epaminonda,
nessuna polis riuscì ad emergere su tutte le altre, inoltre, le diversità e le tensioni tra le polis erano
tante e c'era rivalità da troppo tempo, al punto che una coesistenza pacifica sarebbe stata
impossibile se non per mano di un sovrano straniero. MA il sovrano straniero non tardò ad arrivare,
e nel 355 Filippo secondo di macedonia salito al trono, scese in Grecia e fondò la lega di Corinto,
diventando comandante dell'esercito greco. La vera pace tra le polis si ebbe però 2 secoli dopo,
quando nel 133 la Grecia divenne provincia romana.
[Coppola Antonio]

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