Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
REGOLAMENTO DIDATTICO
Versione aggiornata con i Decreti del Direttore:
Protocollo
Data Oggetto
decreto
7241 20 settembre 2016 Modifiche ed integrazioni alla tabella riassuntiva
7915 11 ottobre 2016 dei piani dell'offerta didattica dei corsi di primo
9278 03 novembre 2016 livello
827 03 febbraio 2017 Modifica del comma 2 dell’art. 50
Integrazioni alla tabella riassuntiva dei piani
5527 19 luglio 2017
dell'offerta didattica dei corsi di primo livello
Integrazioni alla tabella riassuntiva dei piani
7575 03 ottobre 2017
dell'offerta didattica dei corsi di primo livello
7576 03 ottobre 2017 Modifica piani di studio corsi Popular Music
Sezione I - Docenti
Art. 20 - Modalità di attribuzione dei compiti didattici
1/25
Art. 21 - Verifica e valutazione delle attività didattiche
Art. 22 - Commissioni per gli esami di profitto
Art. 23 - Commissioni per la prova finale
Sezione II - Studenti
Art. 24 - Ammissione ai corsi di studio
Art. 25 - Esame di ammissione
Art. 26 - Debiti e ammissione condizionata
Art. 27 - Iscrizioni
Art. 28 - Iscrizione condizionata
Art. 29 - Fuori corso e ripetenza
Art. 30 - Ordinamenti dei corsi e piani di studio individuali
Art. 31 - Crediti formativi accademici
Art. 32 - Acquisizione e riconoscimento dei crediti
Art. 33 - Competenze linguistiche
Art. 34 - Esami e altre forme di verifica del profitto
Art. 35 - Attività artistica e altre attività soggette a valutazione in crediti
Art. 36 - Periodi di studio effettuati presso altro istituto italiano o estero
Art. 37 - Prova finale e conseguimento del titolo di studio
Art. 38 - Passaggi di corso e prosecuzione degli studi
Art. 39 - Trasferimenti
Art. 40 - Sospensione e rinuncia agli studi
Art. 41 - Riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero
Art. 42 - Iscrizione a corsi singoli
Art. 43 - Diritto allo studio
Art. 44 - Orientamento e tutorato
Art. 45 - Pubblicità degli atti
Art. 46 - Cooperazione internazionale
2/25
PARTE I - GENERALITÀ E DEFINIZIONI
Art. 1 - Generalità
1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi delle leggi vigenti, delle disposizioni
ministeriali e delle direttive dello Statuto del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi”
di Milano (di seguito denominato Conservatorio), gli ordinamenti didattici dei corsi di
studio, nonché i criteri e le modalità di svolgimento delle attività formative e delle
correlate attività di ricerca e produzione artistica del Conservatorio.
2. Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio istituiti nel Conservatorio sono definiti
nella parte II del presente regolamento e sono riportati nelle allegate tabelle che
fanno parte integrante del presente regolamento.
3. Gli ordinamenti didattici di cui al presente regolamento sono sottoposti a verifica
periodica, anche su richiesta dei Dipartimenti o delle strutture didattiche interessate,
al fine di provvedere all’aggiornamento degli obiettivi formativi, dei contenuti e dei
relativi crediti.
Art. 2 - Definizioni
Ai sensi del presente regolamento si intendono per:
a) aree disciplinari: l’insieme dei settori artistico-disciplinari definiti dalla normativa
in vigore;
b) attività formative: tutte le attività finalizzate alla formazione culturale e
professionale degli studenti, con riferimento ai corsi di insegnamento, ai seminari,
alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle prove finali, alla produzione
artistica, alle attività di ricerca, alle attività didattiche di gruppo, al tutorato,
all’orientamento, ai tirocini, alle tesi, alle attività di studio individuale e di
autoapprendimento;
c) campo disciplinare: disciplina ricompresa in uno specifico settore artistico-
disciplinare che costituisce materia di insegnamento;
d) consiglio di corso: l’insieme dei professori delle discipline afferenti al corso di
diploma e uno studente designato dalla consulta degli studenti;
e) corsi di formazione musicale pre-accademici: le attività formative finalizzate
all’acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità necessarie per l’accesso
all’alta formazione;
f) corsi di studio: i corsi di diploma accademico di primo livello, i corsi di diploma
accademico di secondo livello, i corsi di specializzazione, i corsi di
perfezionamento o master, i corsi di formazione alla ricerca;
g) credito formativo accademico, di seguito denominato CFA: la misura del volume di
lavoro di apprendimento, comprensivo dello studio individuale, richiesto a uno
studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di
conoscenze e abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei
corsi di studio;
h) curriculum: l’insieme delle attività formative specificate nei regolamenti didattici
dei corsi di studio e finalizzate al conseguimento del titolo relativo;
i) declaratoria: la descrizione del settore disciplinare;
j) dipartimento: la struttura di coordinamento delle attività didattiche, di ricerca e
di produzione artistica delle Scuole ad esso afferenti;
3/25
k) obiettivi formativi: l’insieme di conoscenze, competenze e abilità necessarie al
raggiungimento del livello artistico, culturale e professionale al quale è finalizzato
il corso di studio;
l) offerta formativa: l’insieme dei corsi, delle attività formative, di produzione e di
ricerca attivati dal Conservatorio;
m) ordinamenti didattici dei corsi di studio: l’insieme delle discipline e delle attività
previste nei curriculum dei corsi di studio e l’insieme delle norme che li
regolamentano;
n) regolamenti dei corsi di studio: i regolamenti concernenti il funzionamento dei
singoli corsi di studio;
o) scuola: l’insieme dei corsi di studio comunque denominati, raggruppati per
materie omogenee;
p) settori artistico-disciplinari: raggruppamenti di discipline omogenee riconducibili
alla medesima declaratoria;
q) statuto: lo statuto del Conservatorio di Milano (approvato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca);
r) struttura didattica: la struttura che elabora e programma l’offerta formativa;
s) titoli di studio: il diploma accademico di primo livello, il diploma accademico di
secondo livello, il diploma accademico di specializzazione, il diploma accademico di
formazione alla ricerca e il diploma di perfezionamento o master.
4/25
e) diploma accademico di formazione alla ricerca, conseguito al termine del corso di
formazione alla ricerca musicale di durata non inferiore a tre anni.
2. I corsi accademici di specializzazione sono attivati con riferimento, fra gli altri, agli
ambiti professionali creativo-interpretativo, storico-critico-analitico, didattico-
pedagogico, metodologico-progettuale, delle nuove tecnologie e linguaggi, della
valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico e musicale.
3. I corsi di perfezionamento o master sono attivati in relazione ad esigenze culturali di
approfondimento in determinati settori di studio, di aggiornamento, di qualificazione
professionale, di educazione permanente.
4. Sulla base di apposite convenzioni, il Conservatorio può rilasciare i titoli di studio di
cui al presente articolo anche congiuntamente ad altre istituzioni italiane ed estere di
corrispondente livello, secondo la normativa vigente.
5. Oltre ai corsi di studio di cui ai commi precedenti, il Conservatorio può attivare
ulteriori attività formative disciplinate nel capo II del presente titolo.
5/25
c) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa riferiti alle tipologie di attività
formative accademiche (di base, caratterizzanti, affini o integrative, ulteriori),
articolate in uno o più settori artistico-disciplinari;
d) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo;
e) la tipologia delle attività formative, in relazione al D.M. 11. 154 del 12 novembre
2009;
f) le ore di lezione frontale;
g) le forme di valutazione per l’attribuzione dei CFA.
3. Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio di secondo livello stabiliscono quali
crediti, oltre a quelli già acquisiti nei corsi di primo livello e riconosciuti validi, sono
ritenuti necessari per l’eventuale prosecuzione degli studi; per ciascun corso di
secondo livello deve trovare integrale riconoscimento dei crediti almeno un corso di
primo livello.
4. Ulteriori corsi di studio oltre a quelli previsti nel presente regolamento, definiti con le
medesime procedure, costituiscono integrazione al regolamento stesso. Il CdA è
tenuto a verificare la congruità finanziaria dei nuovi corsi proposti.
6/25
2. I regolamenti dei corsi di studio precisano le modalità di svolgimento di ciascuna
attività formativa indicandone gli obblighi di frequenza nel rispetto delle disposizioni
ministeriali in materia.
3. Le diverse attività formative, sulla base della normativa vigente, sono raggruppate in:
a) Attività formative relative alla formazione di base;
b) Attività formative caratterizzanti;
c) Attività formative integrative o affini;
d) Attività formative ulteriori;
e) Attività formative a scelta dello studente;
f) Attività formative relative alla preparazione della prova finale per il
conseguimento del titolo e alla;
g) verifica della conoscenza della lingua straniera.
4. Le attività formative comprendono, ove ad esse correlate, attività di laboratorio, di
ricerca e di produzione artistica.
5. Nell’ambito della formulazione del calendario delle attività didattiche e formative le
strutture didattiche competenti debbono prevedere, qualora ricorra la fattispecie,
particolari modalità organizzative che consentano agli studenti ammessi ai sensi dell’Art.
12 comma 4 del DPR 212/2005, la contemporanea frequenza ai corsi d'istruzione e
formazione della scuola secondaria superiore.
6. I regolamenti dei corsi di studio, nel caso in cui consentano deroghe agli obblighi di
frequenza previsti per specifici insegnamenti dei corsi accademici, in particolare per
gli studenti non impegnati a tempo pieno negli studi, stabiliscono gli obblighi
sostitutivi da soddisfare.
7/25
e) adottare strumenti flessibili quali, ad esempio, il part-time opzionale da parte
degli studenti;
f) favorire il reciproco affidamento di impegni didattici;
g) promuovere eventuali accordi di reciproca utilità per studenti e istituzioni.
8/25
Art. 17 - Corsi di formazione permanente e ricorrente
1. Il Conservatorio può promuovere e realizzare, anche in collaborazione con altri enti e
soggetti pubblici e privati, corsi, seminari e masterclass per la formazione
permanente e ricorrente, al fine di:
a) sviluppare conoscenze culturali e abilità e competenze musicali;
b) favorire la crescita culturale;
c) contribuire all’educazione e alla formazione musicale;
d) concorrere alla diffusione della cultura musicale e della fruizione consapevole
della musica.
2. Per le medesime finalità il Conservatorio può inoltre promuovere e realizzare attività
formative finalizzate all’educazione degli adulti nonché attività formative esterne
attraverso contratti e convenzioni.
3. Al termine dei corsi di cui ai commi precedenti il Conservatorio può, a richiesta,
rilasciare agli interessati specifica attestazione.
4. L’attivazione dei corsi e delle attività di cui sopra è approvata dal Consiglio Accademico
e per quanto di competenza dal Consiglio d’Amministrazione.
9/25
2. Il Consiglio Accademico, tenuto conto delle eventuali proposte formulate dalle
strutture didattiche competenti, fissa le linee di indirizzo della programmazione delle
attività didattiche.
3. Il personale docente, nel rispetto degli obblighi previsti dalle norme relative allo
specifico stato giuridico, è tenuto a svolgere le attività didattiche nell’ambito del
contesto programmatico e organizzativo deliberato dai competenti organi
accademici.
4. Gli insegnamenti hanno di norma durata annuale o semestrale. In relazione a
esigenze specifiche possono essere previste differenti scansioni funzionali
all’organizzazione didattica.
5. I periodi di svolgimento delle attività formative e il calendario delle lezioni sono
determinati dal Direttore, tenendo conto delle esigenze di funzionalità dei percorsi
didattici. In casi particolari ulteriori attività di didattica finalizzata possono essere
programmati nei periodi di interruzione delle normali attività didattiche.
6. Le sessioni d’esame, incluse le prove finali, sono di norma tre; per ogni sessione
d’esame possono essere indetti più appelli.
7. Il Conservatorio pubblica il calendario degli esami con un anticipo di almeno quindici
giorni.
8. Le prove finali per il conseguimento del diploma accademico di primo o di secondo
livello relative a ciascun anno accademico si svolgono entro il 30 aprile dell’anno
accademico successivo; per gli studenti che, avendo già sostenuto tutti gli esami,
dovessero iscriversi all’anno seguente per sostenere le sole prove finali, l’iscrizione
per quest’ultimo anno avviene in forma agevolata.
10/25
2. I risultati della verifica, oltre che oggetto di valutazione da parte degli organi di
governo per le opportune azioni, sono portati a conoscenza delle strutture didattiche
per gli interventi di competenza.
3. I risultati della verifica costituiscono criterio di programmazione dell’attività didattica.
SEZIONE II - STUDENTI
11/25
2. L’ammissione ai corsi accademici di secondo livello è riservata agli studenti in
possesso di diploma accademico di primo livello, o di diploma di laurea, o di diploma
di Conservatorio (ordinamento previgente) congiunto a un diploma di scuola
secondaria superiore. Possono essere altresì ammessi studenti in possesso di altro
titolo di studio equivalente conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. I predetti
titoli debbono essere coerenti con il corso prescelto.
3. L’ammissione ai corsi di cui ai commi precedenti è subordinata al superamento di un
esame di selezione che verifichi il possesso delle competenze musicali e culturali
necessarie. Le competenze d’ingresso sono definite nei regolamenti di ciascun corso
di studio conformemente alle linee guida definite dal CA.
4. Per essere ammessi ad un corso di specializzazione occorre essere in possesso di
diploma accademico di primo livello, di secondo livello o di laurea, ovvero di altro
titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo o di diploma di
Conservatorio (ordinamento previgente) congiunto a un diploma di scuola secondaria
superiore.
5. Per essere ammessi ad un corso di formazione alla ricerca occorre essere in possesso
di diploma accademico di secondo livello o di laurea magistrale, ovvero di altro titolo
di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.
6. Per essere ammessi ad un corso di perfezionamento o master occorre essere in
possesso di diploma accademico di primo livello o di laurea o diploma di
Conservatorio (ordinamento previgente). Nei relativi regolamenti didattici di corso
può essere indicato l’eventuale requisito minimo del diploma accademico di secondo
livello o della laurea magistrale.
7. I requisiti e le modalità di ammissione ai corsi accademici di specializzazione, di
formazione alla ricerca, di perfezionamento o master nonché ai corsi di formazione
permanente e ricorrente e agli altri corsi attivati presso il Conservatorio, sono disciplinati
dai relativi regolamenti nel rispetto della normativa.
8. Il riconoscimento dell’idoneità dei titoli di studio conseguiti all’estero, ai fini
dell’ammissione ai corsi, è deliberato dal Consiglio Accademico nel rispetto delle
direttive dell’Unione Europea e degli accordi internazionali in materia.
9. Le graduatorie sulla cui base gli studenti interessati potranno richiedere
l’immatricolazione sono rese pubbliche con la massima tempestività .
10. Il candidato che risulti idoneo ha diritto ad iscriversi solo se rientra nel numero
programmato.
11. Il numero massimo di studenti iscrivibili ai corsi di studio è programmato dal
Consiglio Accademico. Eventuali deroghe potranno essere concesse dal Direttore,
sulla base dell’accertamento di particolari doti musicali segnalate dalle commissioni
preposte agli esami di selezione.
12/25
Art. 26 - Debiti e ammissione condizionata
1. Qualora lo studente, durante l’esame di ammissione, evidenzi lacune nella
preparazione, avrà l’obbligo di colmare i debiti rilevati attraverso la frequenza di
apposite attività formative e il superamento delle relative verifiche proposte dai
Dipartimenti o dalle strutture didattiche competenti e deliberate dal Consiglio
Accademico.
2. Agli studenti ammessi ai corsi di secondo livello il cui curriculum di studi non sia
pienamente coerente con il corso prescelto, potranno essere attribuiti debiti
formativi da colmare con forme di didattica integrativa.
3. I criteri per l’attribuzione dei debiti sono regolamentati sulla base delle proposte dei
Dipartimenti o delle strutture didattiche competenti e deliberati dal Consiglio
Accademico.
Art. 27 - Iscrizioni
1. La qualifica di studente del Conservatorio è riservata agli iscritti ai corsi di studio che
siano in regola con le procedure di iscrizione e con i versamenti di tasse e
contribuzioni previsti.
2. Le domande di immatricolazione ed il rinnovo dell’iscrizione avvengono nei tempi
stabiliti dal calendario accademico.
13/25
Art. 30 - Ordinamenti dei corsi e piani di studio individuali
1. Gli ordinamenti didattici definiscono l’articolazione dei curriculum di ciascun corso di
studi, con l’indicazione delle discipline, delle attività formative obbligatorie, degli
eventuali moduli didattici e delle ulteriori attività formative.
2. Il piano degli studi di ciascuno studente è comprensivo delle attività obbligatorie di
cui al comma 1, di eventuali attività formative previste come opzionali e di attività
scelte autonomamente nel rispetto dei vincoli stabiliti dagli ordinamenti didattici.
3. Il piano degli studi è approvato dal Dipartimento o dalla struttura didattica
competente, tenuto conto dei criteri definiti dal Consiglio Accademico.
4. Lo studente può richiedere di frequentare attività didattiche aggiuntive rispetto al
piano degli studi prescelto sempre che ciò non costituisca onere di spesa per il
Conservatorio. Il superamento delle suddette materie mediante esame o verifica
attribuisce crediti comunque non eccedenti il 30% di quelli previsti dal corso cui lo
studente è iscritto.
5. La presentazione da parte degli studenti dei rispettivi piani degli studi ha luogo entro
i termini stabiliti dal Consiglio Accademico.
6. Lo studente può comunque proporre modifiche al piano degli studi all’inizio di
ciascun anno accademico.
7. Dette modifiche saranno approvate dal Dipartimento o dalla struttura didattica
competente, compatibilmente con le esigenze di funzionalità dei singoli corsi.
15/25
2. E’ consentito lo svolgimento dell’esame, se previsto, al termine del corso, anche fuori
dalla sessione d’esami più vicina temporalmente, purché si programmi la data di
svolgimento dell’esame prima dell’inizio del corso stesso e ne sia data ampia
pubblicità nei tempi e nei modi più adeguati. Dalla sessione d’esami successiva,
l’esame di questa disciplina dovrà essere svolto come da prassi (all’interno del
periodo della sessione d’esami).
3. I regolamenti dei singoli corsi di studio disciplinano le modalità di verifica del profitto
dirette ad accertare l’adeguata preparazione degli studenti ai fini dell’acquisizione dei
crediti corrispondenti alle attività formative seguite e della prosecuzione della carriera.
4. In particolari casi, disciplinati nei regolamenti dei corsi di studio, l’esame o altra
forma di verifica del profitto di discipline esecutive possono svolgersi per gruppi
facendo salva comunque la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale.
5. Nel caso di una attività formativa articolata in forme diverse o in più moduli, le
strutture didattiche competenti potranno prevedere un’unica verifica che comprenda
l’accertamento del profitto raggiunto per ciascuno dei moduli.
6. A seconda di quanto disposto dai regolamenti didattici (dal piano dell’offerta
formativa della singola Scuola), le verifiche di norma danno luogo a votazione per gli
esami di profitto, ma possono anche consistere in un giudizio di idoneità.
7. Il voto è espresso in trentesimi e l’esame s’intende superato con una votazione
minima di diciotto trentesimi e se la votazione viene accettata dallo studente.
Quando il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti può essere attribuita
all’unanimità la lode.
8. Lo studente ha facoltà di rifiutare il voto proposto dalla commissione; in tal caso l’esame
si potrà ripetere; in tal caso la votazione dell’esame viene riportata soltanto sul verbale
come “non accettata” dallo studente, ma non viene riportata sul libretto.
9. Lo studente ha facoltà di ritirarsi durante lo svolgimento dell’esame.
10. I verbali degli esami di profitto sono validi se firmati dall’intera commissione; lo
studente è tenuto a firmare il verbale all’atto del riconoscimento dell’identità, quale
attestazione di presenza alla prova.
11. Il regolamento didattico può prevedere, oltre alle verifiche di carattere ordinario a
cura delle commissioni d’esame, altre forme di attribuzione del credito.
12. Gli esami di profitto possono essere pratici (esecutivi o scritti) e/o orali; si possono
prevedere anche forme articolate di verifica.
13. La votazione, se accettata dallo studente, è riportata a cura del presidente della
commissione esaminatrice sul libretto dello studente.
14. Non è consentita la ripetizione, con eventuale modifica della relativa valutazione, di
un esame già superato.
16/25
Dipartimento o la struttura didattica competente e non deve comunque confliggere con
le attività didattiche, di produzione e ricerca del Conservatorio medesimo.
Art. 39 - Trasferimenti
1. Lo studente può chiedere il trasferimento ad altro istituto con domanda indirizzata al
Direttore, di norma entro il 31 luglio.
2. Lo studente può chiedere il trasferimento da altro istituto con domanda indirizzata al
Direttore, di norma entro il 31 luglio. L’accoglimento è subordinato al nulla osta
dell’Istituzione di provenienza.
3. I trasferimenti si effettuano nel numero di posti disponibili. Eventuali criteri di
selezione sono stabiliti dal Consiglio Accademico; si prevede comunque un esame di
idoneità.
4. Per gli studenti dei quali sia stato accolto il trasferimento, viene determinato
l’ulteriore svolgimento della carriera valutando l’eventuale convalida degli esami
sostenuti, il riconoscimento totale o parziale dei crediti in precedenza acquisiti e
indicando l’eventuale debito formativo da assolvere.
5. Possono essere previste eventuali attività integrative ad uso degli studenti che
provengono per trasferimento e ai quali siano stati attribuiti debiti formativi.
6. Non sono accettate domande di trasferimento di studenti che debbano sostenere la
sola prova finale per il conseguimento del titolo di studio o che abbiano sostenuto il
solo esame di selezione ai fini dell’ammissione.
18/25
Art. 40 - Sospensione e rinuncia agli studi
1. Lo studente può richiedere la sospensione degli studi per uno o più anni accademici per
iscriversi e frequentare corsi di studio presso istituti di pari grado italiani o esteri, o per
altri documentati motivi. La sospensione è concessa dal Direttore. La riammissione è
concessa fatta salva l’effettiva disponibilità del posto.
2. Nel periodo di interruzione o di sospensione degli studi, lo studente non è tenuto al
versamento delle tasse e dei contributi. L’importo da versare all’atto della ripresa
degli studi è stabilito dal Consiglio d’Amministrazione.
3. Qualora sia accordata la sospensione degli studi, il mantenimento del posto, valutate la
domanda di sospensione e la situazione delle iscrizioni, può essere concesso dal Direttore
sentito il Consiglio Accademico. In tal caso lo studente è tenuto a versare l’importo
stabilito dal Consiglio d’Amministrazione.
4. Lo studente può rinunciare in qualsiasi momento al proseguimento della propria
carriera, manifestando in modo esplicito la propria volontà con un atto scritto. La
rinuncia è irrevocabile, tuttavia essa non esclude la possibilità di una nuova
immatricolazione anche al medesimo corso di studio, con regolare esame di
ammissione.
5. Conseguentemente alla rinuncia esplicita dello studente, il Conservatorio rilascia la
certificazione della carriera svolta e dei crediti conseguiti fino a quel momento. In
caso di nuova immatricolazione l’eventuale riconoscimento dei crediti acquisiti è
operato dalla competente struttura didattica previa verifica della loro non
obsolescenza.
6. Lo studente che dopo aver rinunciato agli studi sia stato riammesso alla prosecuzione
della carriera è tenuto a versare il contributo relativo alla ricognizione degli studi nella
misura stabilita dal Consiglio d’Amministrazione.
7. Lo studente che non rinnovi l’iscrizione entro sei mesi dalla scadenza dei termini è
considerato rinunciatario.
21/25
Art. 50 - Entrata in vigore
1. Il presente regolamento entra in vigore all’atto della pubblicazione all’albo d’Istituto.
2. I Dipartimenti sono attivati nell’ambito di quanto previsto dal D.P.R. 8 luglio 2005, n°
212 “Regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici
delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, a norma
dell'articolo 2 della L. 21 dicembre 1999, n. 508”, art. 5, tabella A.
3. Specifiche modalità organizzative e di funzionamento relative a particolari aspetti
della didattica, della produzione artistica e della ricerca possono essere disciplinate
con appositi regolamenti interni, deliberati dal Consiglio Accademico ed emanati dal
Direttore nel rispetto del presente Regolamento.
Art. 52 - Controversie
1. Per ogni controversia derivante dall’applicazione del presente regolamento è
competente il Consiglio Accademico.
22/25
TABELLA RIASSUNTIVA DEI PIANI DELL'OFFERTA DIDATTICA DEI CORSI DI PRIMO LIVELLO
23/25
39 Musica corale e direzione di coro Direzione di coro e composizione corale DCPL/33
40 Musica elettronica Musica elettronica DCPL/34
41 Musica elettronica Musica elettronica - indirizzo Video e Multimedialità DCPL/34
42 Musica elettronica Musica elettronica - indirizzo Regia del suono DCPL/34
Musica elettronica - indirizzo Composizione
43 Musica elettronica DCPL/34
Elettroacustica
44 Musica vocale da camera Musica vocale da camera - ind. Cantanti DCPL/35
45 Musica vocale da camera Musica vocale da camera - ind. Pianisti DCPL/35
46 Oboe Oboe DCPL/36
47 Oboe Oboe barocco e classico DCPL/37
48 Organo e Composizione organistica Organo DCPL/38
49 Pianoforte Pianoforte DCPL/39
50 Jazz Pianoforte jazz DCPL/40
51 Saxofono Saxofono DCPL/41
52 Jazz Saxofono jazz DCPL/42
53 Strumentazione per banda Strumentazione per orchestra di fiati DCPL/43
54 Percussioni Strumenti a percussione DCPL/44
55 Jazz Tastiere elettroniche DCPL/45
56 Tromba Tromba DCPL/46
57 Jazz Tromba jazz DCPL/47
58 Tromba Tromba rinascimentale e barocca DCPL/48
59 Trombone Trombone DCPL/49
60 Jazz Trombone jazz DCPL/50
61 Trombone Trombone rinascimentale e barocco DCPL/51
62 Viola Viola DCPL/52
63 Viola da gamba Viola da gamba DCPL/53
64 Violino Violino DCPL/54
65 Violino Violino barocco DCPL/55
66 Jazz Violino jazz DCPL/56
67 Violoncello Violoncello DCPL/57
68 Violoncello Violoncello barocco DCPL/58
69 Musica elettronica Musica applicata DCPL/60
70 Musica elettronica Tecnico del suono DCPL/61
Clavicembalo e tastiere storiche - indirizzo
71 Clavicembalo DCPL/14
Fortepiano
Composizione - indirizzo Musica applicata alle
72 Composizione DCPL/15
immagini
73 Jazz Composizione jazz DCPL64
74 Popular music Popular music, indirizzo Composizione * DCPL67
75 Popular music Popular music, indirizzo Strumenti e canto * DCPL67
24/25
Legenda:
In rosso sono indicati i corsi di nuova attivazione, con decorrenza dall'a.a. 2016/2017, introdotti dal D.D.
MIUR n. 1672 del 29 agosto 2016 –
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 7241 del 20 settembre 2016
Decorrenza a.a. 2016/2017
In verde sono indicati i corsi già attivi prima dell'a.a. 2016/2017 che (a decorrere dall'a.a. 2016/2017) sono
stato modificati con D.D. MIUR n. 1679 del 29 agosto 2016 –
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 7241 del 20 settembre 2016
Decorrenza a.a. 2016/2017
In blu sono indicati i corsi già attivi prima dell'a.a. 2016/2017 che (a decorrere dall'a.a. 2016/2017) sono
stato modificati con D.D. MIUR n. 2033 del 30 settembre 2016
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 7915 del 11 ottobre 2016
Decorrenza a.a. 2016/2017
In viola sono indicati i corsi di nuova attivazione, con decorrenza dall'a.a. 2016/2017, introdotti dal D.D.
MIUR n. 2036 del 30 settembre 2016
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 7915 del 11 ottobre 2016
Decorrenza a.a. 2016/2017
In arancione sono indicati i corsi già attivi prima dell'a.a. 2016/2017 che (a decorrere dall'a.a. 2016/2017)
sono stato modificati con D.D. MIUR n. 2287 del 24 ottobre 2016
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 9278 del 03 novembre 2016
Decorrenza a.a. 2016/2017
In grigio sono indicati i corsi di nuova attivazione, con decorrenza dall'a.a. 2017/2018, introdotti dal D.D.
MIUR n. 1704 del 12 luglio 2017
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 5527 del 19 luglio 2017
Decorrenza a.a. 2017/2018
Evidenziati in giallo i corsi già attivi prima dell'a.a. 2017/2018 che (con decorrenza dall'a.a. 2017/2018) sono
stati modificati con D.D. Miur n. 1697 del 11 luglio 2017
v. decreto Direttore Conservatorio prot. n. 7575 del 3 ottobre 2017
Decorrenza a.a. 2017/2018
• Il D.M. 611 del 9 agosto 2017 ha modificato il codici delle discipline dei corsi di
diploma accademico di I livello in Popular music sono stati. Tale modifica è stata
recepita dal Conservatorio con delibera del Consiglio Accademico del 3 ottobre
2017 trasmessa al Ministero con nota prot. n. 7572 del 3 ottobre 2017
25/25