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L A P AROLA DEL S IGNORE

D OMENICA D OPO NATALE

APOSTOLo

Lettura dall’epistola di Paolo ai io perseguitassi fieramente la subito, senza consultare nessun u


Gàlati 1, 11-19 Chiesa di Dio e la devastassi, omo , s e n z a a n d a r e a
superando nel giudaismo la Gerusalemme da coloro che erano
Vi dichiaro dunque, fratelli, che il maggior parte dei miei coetanei e apostoli prima di me, mi recai in
vangelo da me annunziato non è connazionali, accanito com'ero nel Arabia e poi ritornai a Damasco.
modellato sull'uomo; infatti io non sostenere le tradizioni dei padri. Ma In seguito, dopo tre anni andai a
l'ho ricevuto né l'ho imparato da quando colui che mi scelse fin dal Gerusalemme per consultare Cefa,
uomini, ma per rivelazione di Gesù seno di mia madre e mi chiamò e rimasi presso di lui quindici
Cristo. Voi avete certamente con la sua grazia si compiacque di giorni; degli apostoli non vidi
sentito parlare della mia condotta rivelare a me suo Figlio perché lo nessun altro, se non Giacomo, il
di un tempo nel giudaismo, come annunziassi in mezzo ai pagani, fratello del Signore.
Santo vangelo
Dal Vangelo secondo mio figlio.Erode, accortosi che i «Alzati, prendi con te il bambino e
Magi si erano presi gioco di lui, sua madre e và nel paese d'Israele;
Matteo 2, 13-23
s'infuriò e mandò ad uccidere tutti perché sono morti coloro che
Essi erano appena partiti, quando i bambini di Betlemme e del suo insidiavano la vita del bambino».
un angelo del Signore apparve in territorio dai due anni in giù, Egli, alzatosi, prese con sé il
sogno a Giuseppe e gli disse: corrispondenti al tempo su cui era bambino e sua madre, ed entrò nel
«Alzati, prendi con te il bambino e stato informato dai Magi. paese d'Israele.
sua madre e fuggi in Egitto, e resta
là finché non ti avvertirò, perché Allora si adempì quel che era stato Avendo però saputo che era re
detto per mezzo del profeta della Giudea Archelào al posto di
Erode sta cercando il bambino per
Geremia:Un grido è stato u d i t o i suo padre Erode, ebbe paura di
ucciderlo».
n R a m a , un pianto e un lamento andarvi. Avvertito poi in sogno, si
Giuseppe, destatosi, prese con sé il grande; Rachele piange i suoi figli e ritirò nelle regioni della Galilea e,
bambino e sua madre nella notte e non vuole essere consolata, perché appena giunto, andò ad abitare in
fuggì in Egitto, dove rimase fino non sono più. una città chiamata Nazaret, perché
alla morte di Erode, perché si si adempisse ciò che era stato detto
adempisse ciò che era stato detto Morto Erode, un angelo del dai profeti: «Sarà chiamato
dal Signore per mezzo del Signore apparve in sogno a Nazareno».
profeta:Dall'Egitto ho chiamato il Giuseppe in Egitto e gli disse:
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L A P AROLA DEL G IORNO


Alla scuola dei santi Padre fede, non nella visione, se ti rifugi in ma intelligente, lui, che aveva concesso
Dal trattato «Sulla fuga dal mondo» lui; perché è rifugio e fortezza colui al alle cose di uscire dal nulla. Dall’orien-
di sant'Ambrogio, vescovo quale Davide dice: «In te mi sono r i f te una stella che brilla in pieno giorno
(Cap. 6,36; 7,44; 8,45; 9,52; CSEL u g i a t o e n o n mi s o n o inganna- guida i magi verso il luogo dove il Ver-
32,192.198-199.204) to» (Sal 76,3).Pertanto siccome Dio è bo ha preso carne, per dimostrare mi-
rifugio, e Dio è in cielo e sopra i cieli, sticamente che il Verbo, contenuto
Aderiamo a Dio, unico vero bene allora dobbiamo fuggire di qui verso nella legge e nei profeti, supera ogni
Dov'è il cuore dell'uomo ivi è anche il lassù dove regna la pace, il riposo dalle conoscenza dei sensi e conduce le gen-
suo tesoro. Infatti il Signore non suole fatiche, dove festeggeremo il grande ti alla suprema luce della conoscenza.
negare il buon dono a quanti lo sabato, come disse Mosè: «Ciò che la
Infatti la parola della legge e dei profe-
pregano.Pertanto, poiché il Signore è terra produrrà durante il suo riposo
ti, a guisa di stella, rettamente intesa,
buono e lo è soprattutto per quelli che servirà di nutrimento a te» (Lv 25,6).
conduce a riconoscere il Verbo incar-
lo aspettano pazientemente, aderiamo Infatti riposare in Dio e vedere le sue
nato coloro che in virtù della grazia
a lui, stiamo con lui con tutta la nostra delizie è come sedere a mensa ed esse-
sono stati chiamati secondo il benepla-
re pieni di felicità e di tranquillità. Fug-
anima con tutto il cuore, con tutta la cito divino.
giamo dunque come cervi alle fonti
forza, per restare nella sua luce, vedere
d'acqua, anche la nostra anima abbia Dio si fa perfetto uomo, non cambian-
la sua gloria e godere della grazia della
sete di quello di cui era assetato Davi- do nulla di quanto è proprio della na-
felicità suprema. Eleviamo dunque l'a-
de. Qual è quella sorgente? Ascolta co- tura umana, tolto, si intende, il pecca-
nima a quel Bene, restiamo in esso,
lui che dice: «È in te la sorgente della to, che del resto non le appartiene. Si
aderiamo ad esso; a quel Bene, che è al
vita» (Sai 35,10): dice la mia anima a fa uomo per provocare il dragone in-
di sopra di ogni nostro pensiero e di
questa fonte: «Quando verrò e vedrò il fernale avido e impaziente di divorare
ogni considerazione e che elargisce pa-
tuo volto?» (Sal 41,3).La sorgente in- la sua preda, cioè l’umanità del Cristo.
ce e tranquillità senza fine, una pace
fatti è Dio. Cristo, in effetti, gli dà in pasto la sua
che supera ogni nostra comprensione
carne. Quella carne però doveva tra-
e sentimento.Questo è il Bene che per- Dai «500 Capitoli» di san Massimo il
mutarsi per il diavolo in veleno. La
vade tutto e tutti viviamo in esso e da Confessore, abate
carne abbatteva totalmente il mostro
esso dipendiamo, mentre esso non ha
(Centuria 1, 8-13; PG 90, 1182-1186) con la potenza della divinità che in es-
nulla al di sopra di sé, ma è divino.
sa si celava. Per la natura umana, inve-
Nessuno infatti è buono se non Dio Mistero sempre nuovo
ce, sarebbe stata il rimedio, perché l’a-
solo: perciò tutto quello che è buono è
Il Verbo di Dio fu generato secondo la vrebbe riportata alla grazia originale
divino e tutto quello che è divino è carne una volta per tutte. Ora, per la con la forza della divinità in essa pre-
buono, per cui è detto: «Tu apri la tua sua benignità verso l’uomo, desidera sente. Come infatti il dragone, avendo
mano, si saziano di beni» (Sal 103,28);
ardentemente di nascere secondo lo istillato il suo veleno nell’albero della
a ragione, infatti per la bontà di Dio ci
spirito in coloro che lo vogliono e di- scienza, aveva rovinato il genere uma-
vengono date tutte le cose buone per-
viene bambino che cresce con il cre- no, facendoglielo gustare, così il mede-
ché a esse non è mischiato alcun ma- scere delle loro virtù. Si manifesta in simo, presumendo divorare la carne
le.Questi beni la Scrittura li promette
quella misura di cui sa che è capace chi del Signore, fu rovinato e spodestato
ai fedeli dicendo: «Mangerete i frutti
lo riceve. Non restringe la visuale im- per la potenza della divinità che era in
della terra» (Is 1,19).Siamo morti con
mensa della sua grandezza per invidia essa Ma il grande mistero dell’incarna-
Cristo; portiamo sempre e in ogni luo- e gelosia, ma saggia, quasi misurando- zione divina rimane pur sempre un
go nel nostro corpo la morte di Cristo la, la capacità di coloro che desiderano mistero. In effetti come può il Verbo,
perché anche la vita di Cristo si mani- vederlo. Così il Verbo di Dio, pur ma- che con la sua persona è essenzialmen-
festi in noi. Dunque, ormai non vivia-
nifestandosi nella misura di coloro che te nella carne, essere al tempo stesso
mo più la nostra vita, ma la vita di Cri- ne sono partecipi, rimane tuttavia sem- come persona ed essenzialmente tutto
sto, vita di castità, di semplicità e di
pre imperscrutabile a tutti, data l’eleva- nel Padre? Così come può lo stesso
tutte le virtù. Siamo risorti con Cristo
tezza del mistero. Per questa ragione Verbo, totalmente Dio per natura, di-
viviamo dunque in lui, ascendiamo in
l’Apostolo di Dio, considerando con ventare totalmente uomo per natura?
lui perché in serpente non possa tro- sapienza la portata del mistero, dice: E questo senza abdicare per niente né
vare sulla terra il nostro calcagno da «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e alla natura divina, per cui è Dio, né alla
mordere. Fuggiamo di qui. Anche se sempre!» (Eb 13, 8), intendendo dire nostra, per cui è divenuto uomo? Sol-
sei trattenuto dal corpo, puoi fuggire in tal modo che il mistero è sempre tantola fede arriva a questi misteri, es-
con l'anima, puoi essere qui e rimanere nuovo e non invecchia mai per la sa che è la sostanza e la base di quelle
presso il Signore se la tua anima aderi-
comprensione di nessuna mente uma- cose che superano ogni comprensione
sce a lui, se cammini dietro a lui con i
na. Cristo Dio nasce e si fa uomo, della mente umana.
tuoi pensieri, se segui le sue vie nella prendendo un corpo dotato di un’ani-

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