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Che cosa significa innovare?
E’ possibile oggi in Italia?
Quali tecnologie hanno già lasciato il segno e quali lo stanno facendo nel 2010?
Abbiamo fatto queste ed altre domande a 66 tra i più grandi esperti italiani di innovazione!
Persone che hanno fatto delle nuove frontiere della tecnologia una missione, raccontandone ogni giorno evoluzioni e trasformazioni,
ma anche esplorandone le potenzialità di business, investendo tempo e capitali... rischiando in prima persona!
Google, Foursquare, iPad, Facebook... sarebbero mai potuti nascere in Italia? Tra gli innovatori c’è chi è polemico, chi è scettico, chi
è costruttivo e chi si è arreso. Certo la differenza la fanno le idee, ma servono capitali, cultura d’impresa e il supporto del mondo
accademico. L’alternativa è fare le valigie.
Li abbiamo provocati, interrogati e osservati. E gli innovatori e influencer di Innovation Cafè hanno condiviso con i lettori e la
Community di Next Open Innovation le loro opinioni, molte fuori dagli schemi e a volte inaspettate. Sempre con un’occhio particolare ai
giovani, a chi ha deciso di affrontare i mille ostacoli che l’innovazione (e il nuovo in generale) incontrano in Italia.
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Stefano Vitta
I protagonisti
Dopo essermi fatto le ossa fondando una web agency a Bologna,
ho lanciato nel 2003, insieme a Guido Bellomo, Bloggers.it, una
delle prime piattaforme in Italia ad offrire servizi di blogging, spe-
cializzandomi in social media marketing, comunicazione e commu-
nity building. Nel 2007 sono diventato country manager di FON,
Vittorio Pasteris
startup spagnola che ha dato vita alla più grande community wi-fi Da una decina d’anni faccio il giornalista esclusivamente su internet.
del mondo. Da Gennaio 2009 guido ZZUB , la prima community di Insegno all’Università di Torino “Editoria Multimediale e Giornalismo
marketing di passaparola (WOM) in Italia. Digitale”. E poi sono molto orgoglioso di essere fondatore e presiden-
www.aghenorblog.com te di un’associazione, Torino Valley, che si occupa appunto di Inno-
vazione e di far parte del Consiglio di Amministrazione di una Fonda-
zione e di un museo a Ivrea che racconta la storia delle tecnologie
informatiche e dell’Olivetti. Un’altro spazio in cui collaboro e’ Lsdi, un
vero laboratorio sul futuro dell’Informazione.
David Orban www.pasteris.it
i protagonisti
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Giacomo Dotta
31 anni, piemontese, un percorso ad ostacoli verso la tecnologia, passato per
imprenditoria edile, sviluppo web, giornalismo sportivo ed una laurea in Scienze Leandro Agrò
della Comunicazione. Per arrivare a lavorare online ho dovuto sfidare un destino
Ho un background ibrido tra tecnologia e design. Dal 1995 in poi
che portava altrove ed un digital divide che dalle mie parti (e non solo) significa
Internet è stata una parte fondamentale della mia vita personale
ancora un obbligato 56k. Ma non sono questi limiti sufficienti per fermare le
e professionale. Mi sono occupato di diversi ambiti tecnologici,
vere passioni, per cui... eccoci qua.
dall’usabilità delle interfacce sino alla Internet degli Oggetti, passan-
Dal 2000 al 2002 ho gestito in proprio una piccola startup. Dal 2003 collabo-
do per SecondLife, Assistenti Virtuali, Eyetracking ed altro ancora.
ro con il Gruppo HTML, per il quale curo ad oggi Webnews.it oltre a cooperare
Oggi -principalmente- sono uno dei founder di una startup italo-
con le attività di redazione.
californiana e produco la Frontiers of Interaction Conference. Io mi
www.giacomodotta.it
definisco un “ibrido” capace di creare valore attraverso l’innovazio-
ne. Altri usano l’espressione “innovatore seriale”.
www.leeander.com
i protagonisti
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Emil Abirascid
Sono giornalista, mi occupo di quello che mi piace definire l’ecosistema
dell’innovazione italiana che si fa impresa. Lo faccio come direttore di In-
nov’azione, bimestrale edito dal Polo Tecnologico di Navacchio disponi-
bile online con licenza Creative Commons, collaboro con Il Sole 24 Ore,
Mafe De Baggis
con Wired Italia e curo il blog di Intesa Sanpaolo Eurodesk. Cerco di aiutare le aziende (e non solo loro) a non fare brutta
Ho inoltre creato il business network Imprese e Startup dove gli attori figura in Internet (e non solo). Lavoro nel marketing e comuni-
dell’ecosistema si incontrano, si scambiano notizie e opportunità. Il cazione dal 1992 e non ho fatto altro che applicare ai media
business network è nato alla fine del 2008 con il supporto della Camera digitali quello che ho imparato come copywriter pubblicitario.
di Commercio di Milano e oggi conta quasi 1.300 iscritti, diventerà esso Vent’anni fa le aziende dovevano soprattutto farsi notare, oggi
stesso startup a tutti gli effetti. devono far felici i loro clienti prima di tutto con dei prodotti per-
www.abirascid.com fetti e poi ascoltandoli.
www.mafedebaggis.com
Mauro Lupi
Robin Good Dopo 30 anni passati professionalmente tra marketing, infor-
matica e internet, mi sento un “uno della Rete”, nel senso che
Sono un micro-editore online che studia come utilizzare le nuove tecno- mi occupo di comunicazione online e fornisco consulenza e sup-
logie per dare potere a chi vuole trasformare la propria passione in un porto alle aziende per affrontare opportunamente gli strumenti
progetto di comunicazione sul web. Pubblico online una rivista dedi- “digitali”. Nel 1997 ho fondato la web agency Ad Maiora e dal
cata a comunicare in maniera efficace con i nuovi media, che si chia- 2001 sono nel consiglio direttivo di IAB Italia. Mi occupo anche
ma Master NewMedia. di formazione presso alcune università e business school e
www.masternewmedia.org/it gestisco il mio blog www.maurolupi.com
i protagonisti
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Paolo Valdemarin
Faccio l’imprenditore. Vent’anni fa ho fondato la società che oggi si chia- Marco Magnocavallo
ma Evectors. Ci occupiamo principalmente di sviluppare prodotti software che Nato nel 1973, imprenditore dal 1994. Negli ultimi quindici anni
consentano alle aziende di comunicare meglio in rete. Il nostro prodotto di ho seguito lo startup di: un’azienda che restaurava Mini Cooper,
punta, PagesPlus, oggi viene usato da editori e aziende in Italia e all’estero per una web agency poi venduta a una pre-IPO company, un servizio di
progetti di “social media”. customer care online, un sito e-commerce di elettronica leggera,
http://paolo.evectors.it la ristrutturazione di un ISP nazionale riportato in profitto dopo lo
sboom e, in ultimo, blogo - il più visitato network di blog verticali in
Italia sbarcato nell’ultimo anno in Spagna, Francia, Brasile e UK.
http://friendfeed.com/magno
Tony Siino
Ho 33 anni. Il mio lavoro consiste nell’elaborare strategie per la presenza su
Internet di persone, imprese, marchi e prodotti (ad esempio Nokia). Ho conse-
Roberto Chibbaro
guito un dottorato in Sociologia con una tesi sul social network della blogosfe- 33 anni, editore web, blogger, appassionato di rete. Attualmente
ra italiana, ho un blog personale che si chiama Deeario e ho ideato progetti gestisco una delle più grandi community di studenti in Italia, dove
come BlogItalia, la directory italiana dei blog, e Rosalio, il blog locale di Paler- ho creato il primo social rating in cui gli studenti votano i propri
mo. Nel tempo libero conduco un programma radiofonico sulla tecnologia che docenti, le proprie facoltà e università.
si chiama http. Mi ostino a voler vivere a Palermo perché amo la mia terra, www.robertochibbaro.it
ma viaggio continuamente perché i miei clienti sono quasi sempre altrove.
www.tonysiino.it
i protagonisti
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Luca Sartoni
Mi chiamo Luca Sartoni e da tanti anni lavoro in rete. Per un anno e mezzo ho Luca Sofri
diretto e condotto una WebTV che si occupava di impresa online e adesso ho Faccio il giornalista, ma ho cominciato tardi. Sono diventato prima
fondato un gruppo di imprenditori che si chiama Romagna Business Club. Inol- appassionato di internet e nuove tecnologie che giornalista. Quindi
tre svolgo l’attività di Media Strategist e PR per 123people.com, una startup la rete mi è più familiare della carta. Poi sono stato fortunato e ho
austriaca specializzata nella ricerca verticale di informazioni pubbliche relative potuto fare molte cose diverse in contesti diversi, e sottrarmi alla
alle persone. sicurezza di una redazione.
www.lucasartoni.com www.wittgenstein.it
Nicola Mattina
Sono un consulente di comunicazione specializzato in social media. Ho comin-
Alberto D’Ottavi
ciato a fare il relatore pubblico a metà degli anni ‘90 lavorando in una delle più Giornalista professionista. Dopo una carriera nell’editoria tecnica
grandi agenzie del settore. (ho diretto tra l’altro le versioni italiane di ZDNet e Computer Bild),
Attualmente ho una mia agenzia che si occupa di creare e gestire community nel 2006 sono diventato indipendente, focalizzandomi su Web 2.0,
e reti sociali per conto di grandi aziende. Allo stesso tempo faccio parte Fede- Social Media e Startup. Ho scritto dei libri e ora, tra l’altro, insegno
razione delle relazioni pubbliche italiane (Ferpi) e ho la delega ad occuparmi di anche Tecniche dei Nuovi Media in NABA Media Design. Le mie tag
social media. sono: cultura, società e ricerca, tecnologia, media e Internet.
blog.nicolamattina.it www.infoservi.it
i protagonisti
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Paolo Ainio
Ho 47 anni, da poco meno di 20 faccio impresa in Italia e su
Internet, e Internet è il pezzo facile.
www.banzai.it
i protagonisti
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Stefano Quintarelli
Ho cominciato ad occuparmi di internet quando ancora non si chiamava
così. Sono stato uno dei fondatori di I.NET, il primo ISP commerciale in
Italia per il mercato professionale. Poi mi sono occupato di altre startup
sempre in campo tecnologico. Attualmente, se parliamo di Innovazione,
Gianni Degli Antoni
ho partecipazioni in tre startup: Screenvision (il servizio proof of concept Grande esperto di elettronica, si interessa alla cibernetica e ai
si chiama reeplay.it), Mobile Solution (che gestisce il marchio Skebby) calcolatori elettronici e, nel 1977 presso l’Università di Milano,
ed Eximia (system integrator RFID). dà vita all’Istituto di Cibernetica, nato dal precedente Gruppo di
blog.quintarelli.it Elettronica e Cibernetica. E’ tra i fondatori del corso di laurea in
Scienze dell’Informazione prima e in Informatica poi.
Il professor Degli Antoni trasforma l’Istituto di Cibernetica nel
Dipartimento di Scienze dell’Informazione che dirigerà fino al
1991. Si è sempre fatto promotore del Web, dell’automazione,
dell’intelligenza artificiale e della multimedialità. Nel settembre
Luca Lani scorso è stato anche insignito dell’onorificenza ONU ”Amico
delle Nazioni Unite” per gli alti valori scientifici.
Sono partito nel ‘96 facendo siti per divertimento e nel 1998 ho dato www.pesnet.info/gda
vita a studenti.it. Nel 2000 ho trovato due fondi di investimento che
hanno creduto in me. A partire da questa attività abbiamo creato molte
startup (concessionaria, agenzia, vari siti) e l’azienda (che nel frattempo
si è chiamata GruppoSMG spa) è arrivata ad impiegare oltre 80 perso- Massimo Mantellini
ne confluendo poi nel gruppo Banzai, di cui sono stato responsabile area
media. Recentemente ho lasciato il GruppoSMG e Banzai per dedicarmi 48 anni, una laurea in medicina, una fissazione per la rete.
ad una nuova startup focalizzata nel settore news. Inoltre sono presiden- Scrivo di tecnologia in rete e altrove da molti anni, ripetendo
te di Strategy, una società che si offre come partner per lo sviluppo del sempre più o meno le medesime quattro cazz,stupid fondamen-
business in rete. tali intuizioni. Incredibilmente continuano a pubblicarle.
www.lucalani.com www.mantellini.it
i protagonisti
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Alessandro Gilioli
Milanese, 47 anni, giornalista, vivo a Roma dal 2002, lavoro a L’Espresso e
curo il blog Piovonorane. Della tecnologia e della Rete mi piace occuparmi per
Carlo Maria Medaglia le conseguenze che hanno sul piano culturale, politico, economico e sociale.
www.piovonorane.it
Sono professore di Interazione Uomo-Macchina presso la “Sapienza” Univer-
sità di Roma. Nella stessa università sono anche il coordinatore di un centro
di ricerca denominato CATTID, dove lavorano ragazzi provenienti da diversi di-
partimenti della nostra università, quali: Scienze della Comunicazione, Informa-
tica, Ingegneria, Fisica ed Economia. Io sono un classico esempio di IBRIDO:
Giuseppe Granieri
sono laureato in Fisica, ho un dottorato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, Vengo da studi umanistici, mi sono occupato di narratologia, poi di Internet
lavoro presso la facoltà di Scienze della Comunicazione e ho passato un bel verso la metà degli anni novanta. Da allora l’interesse per il mutamento cul-
po’ di anni in giro per il mondo.
turale è diventato sempre più la mia attività principale, fino a farmi occupare
www.cattid.uniroma1.it
a tempo pieno o quasi di innovazione. Ho scritto qualche libro, scrivo delle
cose di cui mi occupo su diverse testate (in questo periodo prevalentemen-
te L’Espresso e La Stampa), insegno social media all’Università di Urbino,
lavoro come consulente per l’innovazione. Sono un grande appassionato di
MMORPG e un grande lettore di letteratura di genere. E il mio mezzo preferi-
Marco Montemagno to è la mia vecchia Guzzi, finché non cede.
www.bookcafe.net
Faccio l’imprenditore su progetti web (Blogosfere ad esempio, fondato insie-
me a Marco Antonio Masieri) e porto avanti un’attività di divulgazione della
cultura digitale (in Tv su Sky Tg24 con la trasmissione “ioReporter” e con
eventi fisici in tutta Italia con l’associazione no profit Codice Internet). Più in
generale, abito in Internet. Jacopo Loredan
www.marcomontemagno.com Sono giornalista, direttore del mensile di hi-tech e lifestyle Jack, appassionato
di comunicazione.
http://www.jacktech.it
i protagonisti
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Elisabetta Durante
Roberto Siagri Giornalista scientifica interessata a frequentare quella stretta stri-
Un entusiasta della tecnologia con una grande passione per la scienza; uno a scia di territorio che collega, ma più spesso separa, il mondo della
cui piaceva trafficare in laboratorio - ma che, ahimè, lo deve far fare agli altri - ricerca da quello delle imprese e dal resto della società.
e con sempre tanti sogni da realizzare nel cassetto. In questo spazio sperimento un mestiere che potrei definire come
http://1generation.net/user/136 broker dell’informazione scientifica: in sostanza, lavoro come con-
sulente di laboratori, università, imprese, favorisco la circolazione di
informazioni, creo occasioni d’incontro, progetto iniziative culturali
e scrivo per Il Sole 24 Ore.
www.itwiin.it
i protagonisti
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Vito Di Bari
Sono un Innovation Designer, vivo tra Miami e Milano.
Mi definiscono creativo ma io preferisco vedermi come “uno che sa
ascoltare” perché solo capendo le persone posso utilizzare l’innova-
Eleonora Pantò
zione per disegnare gli oggetti del quotidiano. Il mio lavoro consiste Vivo a Torino e dal 2000 lavoro al CSP, dove mi occupo di conte-
nel progettare prodotti che possano migliorare la vita delle perso- nuti e media digitali. Quello che facciamo è mettere insieme la
ne. Li progetto con un design tipicamente italiano, che nasconde la pubblica amministrazione, gli atenei e le imprese, da un lato occu-
tecnologia all’interno degli oggetti, e di uso semplicissimo. pandoci di trasferimento tecnologico e dall’altro realizzando quelli
www.vitodibari.com che abbiamo definito “territori digitali” ma che in ambito europeo
sono più conosciuti come “living labs.” Faccio parte della redazione
italiana di Global Voices Online un progetto di citizen journalism glo-
bale, sono direttore di Dschola, un’associazione di scuole superiori
che si occupa dell’impatto delle tecnologie nella didattica.
www.puntopanto.it
Giovanna Sissa
Mi occupo di innovazione nel settore ICT. Nei primi anni ’90, come
consulente R&D di Ansaldo Trasporti per l’ideazione di sistemi sof- Adelchi Battista
tware intelligenti di nuova generazione. A Pittsburgh ho collaborato
con l’Advanced Technology Group per l’identificazione dei trend ICT. Credo di essere un autore, ho 43 anni, scrivo per la radio, per
Dalla seconda metà degli anni novanta mi sono focalizzata su Inter- la televisione, per il teatro. Ho l’hobby del machinima, ovvero dei
net e sui vari aspetti emergenti di tipo applicativo, sociale, culturale, film di animazione creati con l’ausilio di mondi virtuali, videogiochi,
industriale, politico e ambientale. Ho ideato e diretto per nove anni applicativi 3D. Ho girato quello che viene considerato il primo film
l’Osservatorio Tecnologico del MIUR. Sono stata membro della italiano in Second Life, che si intitola “Thetidia Connection” (trailer)
Commissione Open Source del Ministro della Funzione Pubblica, nell’ormai lontanissimo 2007.
esperta indipendente per la Commissione Europea e altre istitu- http://www.facebook.com/adelchi
zioni. La sostenibilità ambientale dell’ICT è oggi l’oggetto del mio
interesse e dei miei studi.
www.sissa.eu
i protagonisti
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Massimo Melica Davide Marrone
Ho 45 anni, avvocato nonché managing partner dello Studio Melica, Scandelin Sono nato a Como e ho 27 anni. Dal 2001 ho lavorato come free-
& Partners presente a Milano, Roma e Bologna. Ho avuto la fortuna di iniziare lance per la realizzazione di diversi siti dinamici. Sempre durante il
ad occuparmi nel 1992 di diritto applicato alle nuove tecnologie con forme di mio corso di studi ho lavorato nell’ambito della sicurezza informa-
consulenza per la gestione bancaria delle carte di credito e bancomat, di con- tica partecipando al team “Chocolate Maker” dell’Università degli
seguenza le successive tematiche giuridiche legate ad internet e all’innovazione Studi di Milano. Con questo gruppo ho vinto nel 2007 una gara
sono diventate, prima ancora del mio core business, la mia passione. Dal 2009 internazionale di sicurezza (iCTF) e nel 2008 ho partecipato con la
presiedo l’Associazione Innovatori che ha promosso la Carta Etica Digitale. squadra italiana alle “Olimpiadi” di Sicurezza Informatica tenutesi
www.smsp.it al Defcon a Las Vegas. Nel 2007 ho fondato Skebby, sviluppando
la prima applicazione per cellulari in Italia che consente di inviare
SMS gratis via Internet dal proprio telefonino.
http://blog.skebby.it
Daniele Calabrese
Sono in effetti calabrese (di Cosenza), ma vivo a Washington da 12 anni. Pro-
prio qui ho finito gli studi e poi ho lavorato per 10 anni alla Banca Mondiale dei Pierluigi Casolari
Mercati Emergenti in ambito Comunicazione, Marketing e Mobile. Da un anno
Sono CEO della startup Koinup (fondata insieme ad Edoardo
e mezzo a San Francisco ho fondato Soundtrckr, la prima geosocial music
Turelli). Rivesto anche ruolo di consulente strategico per
company al mondo.
alcune new media agency e sono docente di web marketing
www.linkedin.com/in/danielecalabrese
presso l’Accademia del Lusso di Milano.
http://blog.koinup.com
i protagonisti
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Claudio Poli
Da più di dieci anni lavoro nel campo informatico con un occhio di riguardo
alle nuove tecnologie emergenti e ai modi per poterle implementare. Le
mie principali mansioni sono programmatore, amministratore di sistemi e
Stefano Sanna
docente di sistemi operativi GNU/Linux in aziende che desiderano istruire il Ho 36 anni e da circa 10 mi occupo dello sviluppo di applicazioni
loro personale. Sono fondatore di iCoreTech Research Labs e della nostra per dispositivi mobili. Attualmente sono Senior Solution Engineer
ultima creatura, AudioBox.fm. Nel tempo libero sviluppo e fornisco contributi per la piattaforma Android presso Beeweeb, una giovane azienda
a progetti open source, principalmente riguardanti tecnologie web come Ruby romana specializzata nello sviluppo di applicazioni e servizi per la
on Rails e MacRuby, di cui sono il detentore del mirror su GitHub ed il costrut- telefonia mobile. Sono appassionato di sistemi embedded in gene-
tore del sito delle nightly builds in collaborazione con Laurent Sansonetti di rale, soprattutto per applicazioni mobili e di ubiquitous computing
Apple US. di supporto alle persone. La gastronomia è l’altra mia passione
www.icoretech.org (non tecnologica).
www.gerdavax.it
i protagonisti
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Andrea Vaccari Andrea Gaggioli
Ho 26 anni, sono uno scienziato e un ingegnere in ambito informati- Dopo essermi laureato in Psicologia con indirizzo Sperimentale a
co e nelle nuove tecnologie. Bologna, mi sono trasferito al Competence Center for Virtual
Studio lifestyle e zeitgeist della società moderna attraverso l’analisi Reality del Fraunhofer Institute for Industrial Engineering di Stoc-
delle nostre interazioni con le tecnologie digitali e i sistemi pervasivi: carda. In seguito a questa esperienza sono tornato in Italia, a
da Internet ai telefoni cellulari, per arrivare ai sistemi di trasporto Milano, dove ho conseguito il Dottorato in Psicologia con una tesi
pubblico. sulla realtà virtuale. Il mio principale interesse scientifico riguarda
Ho collaborato con il Massachusetts Institute of Technology e il San- la relazione tra nuove tecnologie e wellbeing, un’area di ricerca
ta Fe Institute, dove ho sviluppato progetti che esplorano la mobilità, su cui sto lavorando da diversi anni con Giuseppe Riva, che noi
il turismo e la diffusione delle notizie. Alcuni dei miei lavori sono stati definiamo “Tecnologia Positiva”. Il nostro obiettivo è creare una
esposti al Museum of Modern Art di New York e al Design Museum sinergia tra psicologia, neuroscienze e nuove tecnologie per
di Barcelona, altri sono stati menzionati dal New York Times e sviluppare applicazioni finalizzate al benessere mentale e all’em-
dal Time Magazine. powerment.
http://andreavaccari.com www.positivetechnology.info
Matteo Penzo
Roberta Cocco Mi chiamo Matteo Penzo e ormai da piu’ di 10 anni mi occupo
di management e innovazione in ambito tecnologico; ho sempre
Direttore Marketing Centrale di Microsoft Italia e Responsabile cercato di approcciare il tema da differenti punti di vista e quindi
di futuro@lfemminile, il progetto di Responsabilità Sociale di Mi- ho lavorato in web agency e in centri di ricerca, ma anche nella
crosoft volto a promuovere la tecnologia al servizio delle donne, grande azienda e in software house.
dimostrandone i vantaggi sia come strumento di realizzazione Ho creato e produco, insieme a Leandro Agro’, Frontiers of Inte-
professionale sia di gestione dei tanti obblighi quotidiani che ogni raction: la principale conferenza italiana sulle tematiche legate
donna è chiamata ad adempiere tutti i giorni. alla tecnologia e all’innovazione.
www.futuroalfemminile.it Sono Technical Director di Frog Design, una multinazionale
dell’innovazione che come mission quella di creare e portare
sul mercato prodotti, servizi ed esperienze che siano ricchi di
significato.
www.lineagialla.com
i protagonisti
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David Casalini Ciro Cattuto
In Buongiorno sono il responsabile di Peoplesound, il mobile social network Sono un ricercatore e lavoro presso il Complex Networks and
costruito attorno al concetto dei “veri amici”, disponibile in 4 lingue e realizza- Systems Group della Fondazione ISI di Torino, un Istituto di ricerca
to per le principali piattaforme mobile (iPhone MacOS, Android, BlackBerry e privato fondato e sostenuto dalla Regione Piemonte, la Città di To-
Nokia). In precedenza, ho maturato una lunga esperienza nei social network, rino, la Provincia di Torino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio
prima a Firenze, poi anche a New York. Vivo nel verde, appena fuori Milano, di Torino. La mia ricerca si concentra sulla struttura e la dinamica
ma appena posso torno in Toscana. Nel tempo libero adoro leggere, correre delle reti sociali sul Web, e – più recentemente - sulla mobilità
e raccontare tutto sulle pagine del mio blog, che naturalmente si può seguire umana e i contatti sociali misurati per mezzo di dispositivi RFID
via SMS su Peoplesound. (www.sociopatterns.org). Ho lavorato negli Stati Uniti (University of
www.davidcasalini.com/blog Michigan), a Tokyo per oltre tre anni (RIKEN), a Roma (Centro Fer-
mi e Università Sapienza), e da poco più di due anni lavoro a Torino.
http://isiosf.isi.it/~cattuto
Salvatore Aranzulla
Ho 20 anni e vivo a Milano. Sono il fondatore e l’autore della rubrica tecno-
logica Tecnoblog del portale Virgilio, sono il fondatore e l’attuale CEO della
Paolo Barberis
startup Saperlo.it (Gruppo Banzai) e sono uno studente del primo anno di Ho 43 anni, sono spezzino, sono presidente di Dada, società che
Economia Aziendale e Management in Bocconi. ho fondato 15 anni fa con alcuni compagni di università a Firenze.
http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it www.dada.it
i protagonisti
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Marco Longo
Dal punto di vista professionale sono Medico e Psicologo Clinico, Psico-
analista SPI e Gruppoanalista COIRAG, Docente di Psicoterapia Analiti-
ca Individuale e di Gruppo. Nel 1995 ho fondato il Portale PSYCHOME-
DIA.it. Nel 1998 sono stato tra gli organizzatori del primo congresso
italiano di Psichiatria e Comunicazione e nel 2000 tra i fondatori Leonardo Chiariglione
della SIPtech (Società Italiana di Psicotecnologie e Clinica dei Nuovi Me- Molti dicono di me cose un po’ imprecise quindi approfitto per
dia - Sezione Speciale della Soc Ital di Psichiatria) e della rivista Psico- parlare di quello di cui mi occupo :)
tech (Franco Angeli Ed.). Attualmente mi dedico soprattutto allo studio Non sono l’inventore dell’MP3 (come molti approssimativamen-
di uso, abuso e dipendenza delle nuove tecnologie e dei mondi virtuali. te mi etichettano) bensì l’ideatore dell’MPEG (Moving Picture
Nel gennaio 2009 ho fondato in Second Life la land di PSYCHOCITY e Experts Group), un gruppo di persone (centinaia, nell’ordine delle
ho dato vita anche al sito web e al Blog PsicoTecnoLogicaMente.it. 300-400) che si ritrova 4 volte all’anno per sviluppare standard
multimediali di cui ho congegnato le modalità di funzionamento. È
grazie a queste che il gruppo ha potuto dar vita a degli standard
oggi molto importanti, tra cui l’MP3, l’MPEG-2 e l’MPEG-4.
www.chiariglione.org
Elserino Piol
Sono nato a Limana (Belluno) e mi occupo di tecnologia dell’infor-
mazione da oltre 50 anni. La mia carriera si è svolta in Olivetti, dal
novembre 1952 al luglio 1996. Ho lasciato Olivetti nel luglio 1996,
Angela Morelli
come Vice Presidente e Presidente di Olivetti Telemedia. A partire Information Designer. Ho una laurea in Ingegneria al Politecni-
dal 1980, ho gestito attività di venture capital (inizialmente per co di Milano e ho completato un master in Disegno Industriale
Olivetti) e continuo la mia attività di venture capital come Presidente alla Scuola Politecnica di Design. Ho deciso di trasferirmi a
e Partner di Pino Partecipazioni Spa, società advisor del fondo di Londra, perchè sapevo che qui avrei avuto milioni di storie da
venture capital Kiwi II. ascoltare, moltissime lenti attraverso cui guardare il mondo
http://it.linkedin.com/pub/elserino-piol/0/301/656 e la Central St Martins University. Mi sono specializzata in
Information Design. Al momento dirigo un corso breve di Infor-
mation Design alla St Martins.
www.angelamorelli.com
i protagonisti
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università estero
realizzazione investimenti
interdisciplinare semplicità cultura
informazione idee qualità anticonformismo
ambiente
risorse tecnologiamiglioramento
efficienza
sostenibilità
interpretazione
utilità
processo valore
resistenza
creatività fallimento
processo sociale
Che cosa
significa innovare?
Quali sono i tre principali requisiti per poter innovare oggi in Italia?
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Giuseppe Granieri
L’innovazione è un processo che tutti confondono, spesso, con la sua prima fase
(quella creativa, di elaborazione di idee, che è la più facile). In realtà la fase
Giovanna Sissa
Innovare significa lavorare, vivere e produrre in sintonia migliore. Perché sia possibile
critica è sempre la seconda: la realizzazione di un’idea segna il modo in cui viene è necessario conoscere quello che ci sta intorno, perché quello che facciamo è corre-
portata alla vita. La qualità di questa realizzazione è uno dei fattori più importanti lato con gli altri settori, con le altre persone, con l’ambiente.
per la sopravvivenza dell’innovazione. La nostra storia è piena di ottime idee realiz-
zate male e per questo dimenticate. Ma non va sottovalutata nemmeno la terza La sostenibilità è la chiave dell’innovazione . Sem-
fase. Io la descrivo sempre così: l’innovazione porta con sé la sua nemesi, che è bra un paradosso, ma se non si è responsabili oggi non si è innovatori per davvero.
la resistenza all’innovazione. Magari si fanno affari e profitti, ma non si innova.
Si tratta di un processo sociale e culturale codificato, di cui bisogna sempre tener I requisiti per innovare in Italia sono fare sistema e non guerra tra bande, non
conto già dalla fase progettuale. L’adozione di una innovazione o di una nuova tec- avere pregiudizi, ragionare in modo trasversale e interdi-
nologia (le due cose non coincidono necessariamente) non dipende da una mera sciplinare. La maggiore rigidità del sistema italiano è proprio quella, specie nella
valutazione di efficacia. Dipende molto spesso da fattori molto più complessi. tecnologia e nelle scienze, di avere mantenuto categorie di giudizio culturali, settori di
In questo senso l’innovazione è prima di tutto un’operazione business e discipline accademiche su schemi tradizionali.
culturale, che si riempie con il suo contenuto, con il suo
aiutarci a far meglio o diversamente una cosa che già faceva-
mo o con il suo farci fare qualcosa che prima non facevamo...
continua
Leonardo Chiariglione
Direi “fare meglio quello che si faceva prima in altro modo” o “fare cose che prima
non si potevano fare”.
Luca Lani
A mio avviso innovare vuol dire prendere qualcosa che qualcuno fa male e rifarla
molto meglio. Vuol dire quindi portare efficienza dove efficienza non c’è. Talvolta Pierluigi Casolari
può capitare di inventare e scoprire bisogni nuovi andando a creare qualcosa Innovare è sinonimo di trasformare. Innovare dal mio punto di vista significa creare
Il periodo di internet ha
di assolutamente nuovo, ma è raro. qualcosa di innovativo che abbia però anche un impatto sulla vita delle persone. Non è
per certi versi reinventato i bisogni e ne ha dunque soltanto un’attitudine, ma un qualcosa di concreto, che ha effetti tangibili.
Per innovare servono “cose” tangibili: Informazione, Cultura, Risorse. L’in-
creati di nuovi, ed è stato esaltante per me essere una piccola parte formazione è fondamentale. Se avvii la tua attività con le idee chiare, le informazioni
di questa innovazione, con il lavoro che abbiamo fatto. L’innovazione che la rete ha giuste, puoi guadagnare un vantaggio rispetto ai competitors, o cambiare rotta in
portato è arrivata a toccare tutti i campi possibili, dalle cose più semplici alle cose tempo. Oltre all’informazione serve anche un “cultura dell’innovazione”. In Italia, esiste
più importanti. un altro tipo di culto, quello per la tradizione...
I requisiti per innovare sono: le idee, il saper fare, i soldi. In Italia ci sono molte continua
idee, un discreto saper fare, e pochi soldi a disposizione (capitale di rischio).
angela morelli
Jamie Heywood at TEDMED 2009 Marco Magnocavallo
Christmas Light Hero
stefano vitta
The future of Communication
David Orban
“Stand By Me” Playing For Change
Tony Siino
2015 Mobile Phone Interface Vittorio Pasteris
Think Different - versione italiana
22
ricerca medica
smartphones RFID
open source
creatività facebook
tecnologie machine2machine
geolocation
musica
innovazione liquida
radio microsistemi
aziende
energia social networks socialitàdigital citizen
twitter real time etica
genomica
profitto
PEC viralità
green technology augmented reality
23
Daniele Calabrese
In Italia devo ammettere che sono rimasto colpito da
Massimo Melica un’azienda di Torino, la Electro Power System, che si
occupa di green technology e ha messo a punto
Il 2009 è stato l’anno europeo dell’Innovazione e della una macchina che sfrutta l’idrolisi: produce elettricità
creatività, tuttavia, anche a causa della “bolla finanziaria”
e della conseguente crisi economica che ha investito i
Carlo Maria Medaglia dall’acqua e con lo scarico (sempre acqua) produce
carburante per ulteriore elettricità. E’ stata creata
si è prodotta
maggiori Paesi industrializzati, Sicuramente questo è l’anno in cui si è incominciato a
parlare “pervasivamente” di RFID (Radio Frequen-
grazie agli investimenti di uno dei fondatori di Vitaminic:
un’innovazione di pensiero in
cy Identification), Real Time Locating System
Adriano Marconetto.
quanto si è iniziato a parlare di etica e non solo di tecno- Poi sono rimasto veramente colpito dal Gruppo H-Farm
e tecnologie Machine2Machine. Tutte queste in Veneto, dal modo in cui approcciano il “fare impresa”,
logia e di profitto.
tematiche sono entrate sui giornali, sui media ed in
Fatta questa premessa generale, i social network dal microsistema di imprenditori/capitale/innovazione
generale in molte delle attività che portiamo avanti tutti
su scala mondiale e in Italia la Posta Elet- i giorni.
che hanno creato.
tronica Certificata (PEC) sono stati elementi All’estero, a livello di eccellenze nell’innovazione, l’iPho-
caratterizzanti nel 2009. I primi hanno permesso una ne 3GS è stato protagonista. E’ il coronamento di uno
maggiore diffusione di Internet avvicinando nuovi utenti; sforzo durato anni, in particolare la funzione di geoloca-
la PEC con coraggio e nonostante permanga qualche
dubbio interpretativo, è stata imposta per legge in Italia
Fabrizio Giordano lizzazione. Positivo anche il nuovo atteggiamento degli
operatori mobili americani che iniziano a pensare al
Francamente, fatico a vedere un’innovazione che loro ruolo nel futuro della comunicazione mobile. Molto
alle aziende, alle amministrazioni pubbliche, ai liberi pro-
abbia potuto segnare l’Italia nel 2009. Parlando più ad importante anche il successo di Twitter e
fessionisti con lo scopo di favorire e sviluppare il dialogo
telematico. ampio raggio, sicuramente il 2009 sul web è stato il l’affermazione di un nuovo modo di comu-
trionfo dei social network, dei nicare orientato alla socialità: dal modello
tool e delle applicazioni lega- one to many a quello many to many, nel modo di fare
Elserino Piol te alla socialità e alla viralità broadcasting e microcasting.
Ovviamente non posso non citare la prossima
Non riesco ad individuare, per il 2009, innovazioni
che caratterizzano quest’anno. Citerei forse la tra-
dell’informazione. Nell’ambito mobile rivoluzione nel mondo della
sformazione del “telefonino” verso la rete l’inizio dell’espansione della connettività mobile.
musica: negli States stiamo assistendo alla fine
(smart-phone), che diventa lo strumento individuale della pirateria, alla fine del modello di accesso indiscri-
universale e collaborativo di maggior diffusione, avviando minato alla musica supportato dal business model della
un enorme sviluppo qualitativo e quantitativo di Internet pubblicità. E’ il primo segnale della creazione di un gran-
wireless. de conglomerato che comprende un nuovo modello di
radio...
continua
Gianluca Dettori
Verso un sistema di innovazione strutturato
Leandro Agrò
SEM, Social Energy Meter
Marco Montemagno
Web 2.0 ... The Machine is Us/ing Us
Luca Sofri
Condor sul Segway
Giacomo Dotta
Blueprint For Change: Technology
26
android ebook
iPad mobile
twitter
tecnologie LED
web semantico valuta virtuale
tablet
kindle
facebook
cloud digital footprint
reti di sensori
geolocation
privacy social network
Chris Hughes, 26 anni, co-founder di Facebook con Mark Zuckerberg, suo com-
pagno di stanza ad Harvard, Atto III: Jumo (Atto I FaceBook, Atto II il progetto
my.BarackObama.com).
Il 18 Marzo Chris ha annunciato che entro l’autunno 2010 lancerà una piattafor- Ciro Cattuto
ma on-line che “connetterà individui ed organizzazioni che lavorano Credo che nel 2010 vedremo sempre più prodotti e servizi che fanno uso di sensori
per cambiare il mondo”. Sostenitore del web come strumento di leva, Chris ritie- fisici. Grazie ai dispositivi mobili le nostre identità digitali seguono sempre meglio
ne che Jumo offrirà un potenziale enorme al fine di mettere
a disposizione le nostre azioni nello spazio fisico. I sensori offriranno l’opportunità di avvicinare
skills e risorse finanziarie precedentemente inaccessibili ulteriormente le nostre identità digitali alle nostre persone fisiche.
ad organizzazioni che operano in tutto il mondo. Non ci sono Da un lato, consentiranno di ridurre il collo di bottiglia nell’acquisizione di rappre-
soluzioni magiche per le sfide che il mondo si trova a dover affrontate – dice Chris – sentazioni digitali delle nostre attività (si pensi a Nike+iPod, Adidas Micoach, FitBit,
ma ci sono milioni di persone in tutto il mondo che lavorano ogni giorno per migliorare etc.). Vedremo più life-logging e più servizi basati sulla rilevazione del
la vita degli altri... contesto, anche sociale...
continua continua
Stefano Vitta
Mi piacerebbe poter dire che la “cultura digitale” riuscirà ad affermarsi anche off line
ma un solo anno non basta. Sarà l’anno in cui l’informazione (non ancora in Italia)
La risposta della Community
dovrà ridisegnarsi identificando nuovi modelli sostenibili dal punto di vista economico.
L’innovazione che segnerà il 2010 è l’iPad Apple. Gli sviluppatori cree- Decisamente presto anche per l’”always on” ma la connessione in mobilità comincerà
ranno applicazioni tali da consentire un cambiamento drastico, rivoluzio- ad affermarsi e a modificare le abitudini. La geo-localizzazione offrirà nuove
nando il modo di concepire il lavoro (per tutti, dai manager ai professori opportunità nella fornitura di servizi, soprattutto in ambito turistico dove, speriamo,
universitari, dagli operai agli agenti di vendita, dai ristoratori ai banchieri) che l’Italia sappia cogliere l’occasione.
e dunque di vivere la quotidianità... roberta cirillo
Marco Roveda
Ricostruzione in Abruzzo
Roberto Siagri
IBM’s Andy Stanford-Clark Giorgia Petrini
Jack Welch On Leadership & Profits
31
console connesse
tecnologie wireless sms
multitouch navigazione mobile
TCP/IP banda largareal time
microcredito
32
David Casalini
In Italia senza dubbio gli SMS (a dire il vero mentre sto
scrivendo mi chiedo se davvero gli SMS abbiano meno
la telefonia cel-
di 10 anni). A livello mondiale
lulare ha cambiato le nostre vite
per sempre.
Marco Marinucci
Google Earth. Il giorno che è stata lanciata non ho
Elisabetta Durante dormito tutta la notte, rivisitando gli angoli più remoti
l’infrastruttura
Dappertutto,
Paolo Barberis
della terra. C’avevo messo tutta una vita (la mia) a girarli
info-telematica Grid, in cui si valorizza L’accelerazione, purtroppo solo nell’ultima parte del de-
e ora potevo ritornarci in pigiama dando giusto un picco-
lo spin a quel globo che comandi con un mouse.
(e al tempo stesso si evolve) quello che era lo spirito
originario del web: sarà probabilmente questo il luogo cennio, dello sviluppo della navigazione in mobilità oltre,
che svilupperà contenuti, sistemi e servizi di pregio, ovviamente, alla comunicazione multidevice
lasciando tutto il resto alla rete ‘tradizionale’. e multiapplicazione: viviamo avvolti nella telecomunica-
zione :)
Matteo Penzo
Conosco aziende italiane che sono riuscite ad attrarre
l’attenzione del grande pubblico (e, in alcuni casi, anche
Qual è stata la più grande innovazione nelle telecomunicazioni degli ultimi 10 anni in Italia?
33
La risposta della Community
Giorgia Petrini
Marco Magnocavallo Secondo voi l’iPad di Apple è qualcosa di rivo-
luzionario? Io lo vedo solo come un iphone piu In Italia siamo punto e capo, non riusciamo ad avere una
Anche se le prime implementazioni sono di quindici anni grande... nicozam rete wireless affidabile ed efficiente dopo anni di sprechi
fa direi comunque i messaggi SMS. Un’innovazione e studi infiniti, costati a tutti noi migliaia di euro, quindi
tecnicamente banale e antiquata che ha iniziato ad nulla “che venga da noi”.
abituare la gente all’informazione in tempo Sempre come fruitori (essendone un’amante in prima
reale. IM, Twitter, Friendfeed, Facebook, notifiche persona) direi tutto il mondo delle console
push e BlackBerry sono a mio parere tutte evoluzioni Andrea Vaccari di gioco in connessione ai mezzi esi-
della logica degli Short Message Service. I telefoni cellulari, nelle loro molteplici incarnazioni. stenti nelle telecomunicazioni. L’esempio
Sono convinto che il cellulare abbia ri- più facile che mi viene è la Playstation 3, così rispondo
voluzionato le nostre vite ben più di quanto ci anche allo stesso quesito sull’estero, una nuova genera-
Qual è stata la più grande innovazione nelle telecomunicazioni degli ultimi 10 anni in Italia?
34
videowall
I video che rappresentano l’innovazione per...
Andrea Gaggioli
Mihaly Csikszentmihalyi at TED 2009 Salvatore Aranzulla
Social Media Revolution 2 (Refresh)
stefano Quintarelli
President Obama’s Speech
Emil Abirascid
L‘ecosistema dell’innovazione italiana
Mauro Lupi
Connettere le aziende con le persone Robin Good
L’intervento della Regina Rania di Giordania
35
Mashape
Good 50x70
VisUp TZente Lago Pirelli
ANBI
Liquida HFarm Edison
Studio Informatica yourank
Yoox Banzai lipinutragen
Balsamiq
Virtual Italian Parks Movenda Mobnotes
ilcapoluogo.it ...
Se potessi consegnare il
Premio 2009 per l’azienda
italiana più innovativa...?
36
Carlo Maria Medaglia
Alcune delle aziende a cui pensavo, saranno citate in altre interviste per cui io conse-
Luca Lani gno il premio alla MOVENDA: un’ azienda fatta da ragazzi seri, motivati (come si dice-
va una volta quadrati), che grazie alla passione per il loro lavoro e ai prodotti innovativi
Sono di parte. La darei a Banzai che insieme al fondo Quantica ha investito nel mo- che hanno sviluppato nell’ambito della telefonia mobile, sono riusciti a cala-
mento peggiore della peggiore crisi da 50 anni su due nuove startup molto originali: mitare l’attenzione dei grandi player delle telecomunicazio-
Liquida e Yourank. Questo mentre tutti in Italia chiudevano i portafogli e disinvestiva- ni internazionali, partendo da un piccolo ufficietto nella periferia romana.
no.
Yourank è un originale sistema di raccolta dei dati di navi-
gazione di decine di migliaia di utenti (tutti consenzienti) mediante il
quale il sistema riesce ad avere una mappa precisa dei gusti e delle tendenze della
rete, in diretta. E su questi dati sono in costruzione numerosi servizi molto utili ed
Flavia Marzano
Lo darei a TZente, piccola società sarda che ha basato il suo modello di business tut-
interessanti. Liquida è un valorizzatore della blogosfera, che organizza e cataloga con
to sul software open source e che sta crescendo velocemente e che, come
algoritmi proprietari tutti i post creando un supergiornale in automatico fatto con i
spesso accade (nemo profeta in patria), è più conosciuta all’estero che in Italia.
contenuti della rete.
Stefano Vitta
A Zooppa per aver saputo reinventare il mondo della creatività nell’advertising espri- Mario Gerosa
mendo un valore aggiunto nuovo dato dal crowdsourcing e dal A Virtual Italian Parks. Perché ha fatto un lavoro pionieristico nell’ambito dei mondi
passaparola. virtuali.
Massimo Mantellini
History of the Internet
Gabriel Barouch
Marco Marinucci Keynote - Apple Releases the iPad
The Future of Publishing
Fabrizio Capobianco
Lei ha ragione, ma ha solo 23 anni
Paolo Valdemarin
Vito Di Bari Tony Hsieh a LeWeb
Expo 2015: Innovation Design
40
infrastrutture aperte
alfabetizzazione digitale matching
della politica personal context assistant
mobile tv
e-learning always on google voice
internet of things comandi vocali
interoperabilità mobile cloud near field communication
connessioni seemless
augmented reality
Elisabetta Durante
Shenker Jacopo Loredan
Sports Illustrated - Tablet Demo 1.5
Pierluigi Casolari
Avatar - Official Trailer
Leonardo Chiariglione
SmartRM Sharing
Flavia Marzano
E-Government Nicola Mattina
A Vision of Students Today
45
legami deboli person aware location aware
Quale futuro
per i social network?
Possono essere strumenti per incentivare
e condividere nuove forme di innovazione?
46
Alberto D’Ottavi Pierluigi Casolari
C’è una frase fulminante che ho letto in uno degli ultimi numeri del mensile I social network in senso stretto, intesi cioè come walled garden che aggregano
dell’Association for Computing Machinery, e su cui scriverò un post prima o poi: persone/interessi/contenuti non rappresentano più la novità o la tendenza forte del
“Usare le tecnologie digitali non è importante per navigare col browser, chattare e web. A livello macrotecnologico, il processo attualmente in corso è quello della
interagire. Ma per progettare, creare e remixare”. Quindi la risposta socializzazione trasversale di tutto il web. Dominatori di questo proces-
è sì, ma dipende dall’uso che se ne fa. Non è una questione di strumenti, ma di so sono Facebook e Google. La competizione da questo punto di vista riguarda la
scelte fatte dalle persone. società che “gestirà” la nostra identità online . Su tutto il web. La rete
dunque sarò un unico e globale social network fatta di punti “deboli” di aggregazione
online.
Daniele Calabrese
Sicuramente si, anche se al momento li trovo immaturi. Claudio Poli
Sono un sostenitore del crowdsourcing, ma siamo passati da una fase di broad- Mi sbaglierò ma credo si assisterà ad un declino nell’utilizzo dei social networks.
casting one to many (e anche di controllo e provenienza dell’informazione e dell’in- L’essere umano è spinto dalla curiosità e si annoia presto, è facile che queste
novazione) ad un eccesso opposto con la completa atomizzazione (di cui però piattaforme diventino presto cose del passato, sorpassate da
si può avvertire la forza) in mano ai social network. quella che in inglese viene chiamata “the next big thing”. Ovviamente tutto questo
Siamo in grado di rispondere in modo rapido al terremoto di Haiti, di far sapere ciò non avverrà prima che la gente abbia regalato un altro po’ di soldi a Zuckerberg per
che non ci piace della politica, di partecipare alla richiesta di innovare lanciata da giocare a Farmville...
un’impresa. Quello che manca (e che è frutto dell’uso consapevole dei social) è il Comunque i social networks non sono solo questo, si veda ad esempio networks
blend: la capacità di unire e co-creare, sia da parte di imprese e politica sia dell’opinio- professionali come LinkedIn. Hanno avuto il merito di connettere tra di loro persone
ne pubblica. sconosciute per poter condurre business, spesso anche proficui.
Il problema però è rappresentato da come gestire tutti quegli utenti e non mi
sembra che si stia facendo un gran lavoro sotto questo aspetto. Si tende
a perdere di vista il focus e quello per cui il sito è nato realmente. Quando un’ap-
Eleonora Pantò plicazione conta molti utenti anche la struttura dell’applicazione si
Questo già lo fanno... il problema vero sarà evitare lo spam che si presenterà in forme deve adattare, se un post in un forum di discussione va perso perché ne subentra-
sempre più sofisticate e umanizzate. Non credo ci voglia molto a inventare bot no subito altri 1.000 allora possiamo farne un monumento all’inutilità.
per Facebook, Ning o Twitter un po’ meno rozzi di quelli attuali.
Roberto Chibbaro
I social network credo avranno un’evoluzione naturale. Arriva-
Giacomo Dotta ti ad una dimensione ottimale (che per siti come Facebook si aggira sui 500/750 mi-
Vedo un futuro confuso, ma solido. Troppe iscrizioni a Linkedin sono “morte”, troppi lioni di iscritti) si modificherà il modo in cui verranno utilizzati, aggiungendo al vecchio
account Twitter sono fini a sé stessi, troppi utenti di Facebook hanno community modo quello che i digital nativi, o meglio un’elite erroneamente chiamata digital nativi,
improponibili fatte di ricerca dell’audience invece che del contatto suggerirà. Può sembrare visionario, ma non lo è, basta seguire i costanti cambiamen-
vero e “vivo”. In questa confusione è difficile incentivare, condividere o comunica- ti di home page di Facebook, qualcosa vorrà pur dire..
re. Al momento è ancora caos, ma una volta depositatosi il polverone rimarrà ciò che continua
di buono si è creato e ciò su cui è possibile costruire. Ad oggi ben venga ogni esperi-
mento: sbagliando si impara.
Roberto Siagri
Dieci anni fa la tecnologia dell’ “Instant Messaging” era considerata innovazione.
Marco Montemagno L’abilità di mandare un IM a qualcuno è ora data per assodata. Il Social Networking
sta, solo ora, emergendo come tecnologia e, se pur in fase embrionale, sta iniziando a
L’unione di crowdsourcing e social network segnerà il generare un modo di pensare totalmente nuovo.
Basti pensare che Twitter ha meno di 3 anni di vita, su YouTube vengono create più
passaggio alla produzione di contenuti innovativi. Serviranno sia contenuti che da tutti i network televisivi messi assieme, Facebook è diventato uno
network aperti (= i miei dati li posso spostare ovunque) sia l’adozione di strumento di comunicazione ubiquo per le nuove generazioni e cosi via. Non ci sono
piattaforme di crowdsourcing connesse ai principali social media. A quel punto sarà
dubbi che stiamo solo vedendo la punta dell’iceberg chiamato
possibile produrre innovazione partecipata su qualsiasi tema. Suggerisco una lettura
di Ray Kurzweil (“La singolarità è vicina”) per comprendere i possibili scenari che Cloud...
continua
deriveranno dall’unione di queste tecnologie.
Roberta Cocco
L’Aquila 3.34 a.m. - il mondo ci ascolta Fabrizio Giordano
HelloTxt In Plain English
Francesco Cozzo
Johnny Lee: Wii Remote Hacks
Stefano Sanna
Steve Jobs Stanford Commencement Address Davide Marrone
What is Innovation? Luigi Orsi Carbone
Paolo Barberis
Keep it simple
50
venture capital
originalità ascolto
ibridazionerapidità innovazione
team
informazione curiosità
conoscenza oilProject globalità
mercato strategia diversità
Un consiglio per i giovani intenzionati a sviluppare soluzioni innovative per internet e mobile?
52
David Orban Andrea Gaggioli
Paolo Barberis Abbiate ambizioni planetarie! Non ha senso realizzare Di andare a cercare le idee di servizio e di applica-
Focalizzarsi su un progetto, mettendoci il massimo un’applicazione solo per una nazione. Nemmeno per un zioni fuori dal mondo tecnologico, che è spesso au-
dell’impegno e della passione, cercare di fare un minimo solo continente. L’unica domanda, dopo averla fatta per toreferenziale. Dialogare con persone con un
di pianificazione strategica e - perché no? - primo in inglese, rimane quello se farlo anche in cinese background diverso può aiutare a trovare soluzioni
provare ad accedere al mondo delle aziende senza o se richiede troppi adattamenti! Un altro è quello di inaspettate.
avere paura di chiedere aiuto. approfittare degli elementi esistenti,
Noi stessi stiamo lanciando un’iniziativa rivolta a tutti i prendendo altri siti come piattaforme
dipendenti, ma nel team potranno entrare anche delle
persone esterne a Dada: da una parte chiediamo idee
su cui costruire e non reinventare l’acqua calda.
Serve una componente video? YouTube ha le API, gli
Luca Lani
innovative, dall’altra ci impegniamo ad aiutarli a realiz- elementi per i programmatori che permettono di richia- Ascoltare gli utenti e i consumatori e lasciarsi guidare
zarle. marlo direttamente dall’applicazione! da loro nelle scelte e nella definizione dei prodotti. Prima
di lanciarsi in startup fare esperienze in qualche azienda
del settore, è importante avere le basi pratiche giu-
ste. Tenere bene a mente che nulla è definitivo e che
Carlo Maria Medaglia Fabrizio Capobianco c’è sempre da innovare.
Cercare di capire cosa vuole il mercato e quindi quali Tutte le aziende di successo nascono dall’urgenza
sono i reali bisogni delle persone. Allo stesso tempo ave- di risolvere un problema. Di solito, un problema che
re anche una profonda conoscenza dello stato dell’arte affligge i fondatori. Se avete qualcosa che vi manca nel
per evitare di re-inventare la ruota ed usare l’intel- mondo e siete convinti che il mondo ne abbia bisogno, e’ La risposta della Community
letto ed il proprio valore aggiunto per il momento di mollare tutto e partire. Le aziende di “Da noi purtroppo il successo è spesso un gio-
fare il vero salto di qualità. successo nascono dal bisogno di cam- co per pochi “amici conosciuti” e il fallimento ti
biare il mondo. E il mondo oggi si puo’ cambiare marchia a vita (se non sei del “giro giusto” cui
via Internet, con un dispositivo mobile. tutto sembra permesso). In questo modo l’in-
novazione stenta a farsi strada, inutile fingersi
poi stupiti della “fuga di cervelli” all’estero.”
LUCA SPOLDI
Un consiglio per i giovani intenzionati a sviluppare soluzioni innovative per internet e mobile?
53
videowall
I video che rappresentano l’innovazione per...
Marina Bellini
Futurismo Manifesto in Second Life Giovanna Sissa
Science Commons
Luca Lani
Get a Mac Spot - PC Innovation
Matteo Penzo
The Known Universe
Ciro Cattuto
President Barack Obama: Address on Science David Casalini
Peoplesound brings your phonebook to life
54
green web
televisione creatività proprietà intellettuale
e-learning
internet degli oggettimobile startup arte
Your Question!
Una domanda che
vorresti ti facessero...
55
Luca Sofri Vittorio Pasteris Marco Camisani Calzolari
Andrea Vaccari
Ken Robinson at TED Mario Gerosa
Augmented Reality: presentazione live Daniele Galiffa
Hans Rosling at TED Talks
60
Nicola Mattina
Stefano Quintarelli
Massimo Mantellini
Forse mi piacerebbe che qualcuno mi chiedesse come
Sulla scia del successo della campagna di Obama, ab- mai internet che (mi pare) ha funzionato piuttosto bene
biamo la dimostrazione che c’è la voglia di una fino ad oggi, riceve quotidianamente un numero molto
Nelle case degli italiani inizieranno a entrare dei set top vasto di suggerimenti per farne un luogo migliore di
box collegati a internet e quindi una serie di contenuti
parte consistente della popolazione
di partecipare alla sfera pubblica in quello che è.
della rete inizieranno a raggiungere la televisione. Si
fruiranno a 3 metri di distanza (con un telecomando
modo diverso da quanto fatto finora.
Il cittadino ha sempre partecipato alla vita politica solo
in mano) e non a pochi centimetri da un monitor con
un mouse e una tastiera. All’inizio ci saranno contenuti
esprimendo il proprio voto: mi informo, mi faccio un’opi- Luca Sartoni
nione e poi voto.
televisivi affiancati da widget con contenuti presi dal
Negli ultimi anni abbiamo capito che questo paradigma
web. Si potranno vedere video provenienti dai siti edito-
è insufficiente, pensiamo subito agli Stati Uniti ma anche
riali di operatori televisivi (Mediaset, Rai, La7...) che oggi
all’Italia, in particolare a certe manifestazioni, anche Sicuramente ci sarà unamaturazione
già sono fruibili, ma che arriveranno in tv attraverso
internet, al contrario di com’è oggi in cui i due medium La
indipendenti dal gruppo politico di appartenenza. nell’ambito dei social media e l’ap-
proccio sarà sempre più massivo, ma
normalmente non comunicano (quello che sta su inter- rete oggi offre straordinarie accorto. Alcuni strumenti nuovi vedranno la luce e
net non passa in tv e viceversa).
Andando avanti si capirà che le logiche di
possibilità, purtroppo la maggior parte non alcune realtà lentamente si riassorbiranno.
sono ancora state comprese né ritenute degne di FriendFeed è stato acquistato da Facebook recente-
fruizione sono le stesse del web, cioè attenzione da parte dei politici. Vedo però questo passo mente e probabilmente solo uno dei due verrà portato
vado a cercare e vedere quello che mi come inevitabile. Indubbiamente arriveremo a sistemi avanti in modo intensivo, sicuramente il secondo.
interessa nell’offerta Rai, Mediaset, La7 al pari di sempre più condivisi, di vera e propria demo- Riguardo a nuovi fenomeni sono sicuro che “the
Youtube, Vimeo...
continua crazia deliberativa in cui le persone partecipano Panda Argument” potrà far parlare di se, ma è
sempre più direttamente alla vita della collettività. ancora troppo acerbo per esserne sicuri.
Giuseppe Granieri
Fiat Punto - “Real Life”
Alessandro Gilioli
Intervento a Rainews 24 Carlo Maria Medaglia
NFC Travel
65
Daniele Galiffa Adelchi Battista
73
gli innovatori
Clicca sul nome per leggere l’intervista integrale
74
Un ebook realizzato da Codice Internet per Next Open Innovation.
Supervisione editoriale: Alessio Garbin
Concept grafico: 99designs.com
Impaginazione: Valeria Prosperi