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v=zvJCddeXkFM

L'arcobaleno
Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare.
Istante breve ma ancora più breve
se c'è una luce che trafigge il tuo cuore.

L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore


può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore

Son diventato sai il tramonto di sera


e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso.

Io quante cose non avevo capito


che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti.

Mi manchi tanto amico caro davvero


e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!

Son diventato sai il tramonto di sera


e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso.
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire.
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire!
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire...

traduzione in Spagnolo

El arcoíris
Yo me fui tan repentinamente
que no tuve tiempo para despedirme.
Instante breve pero aún más breve
si hay una luz que atraviesa tu corazón.

El arcoíris es mi mensaje de amor


puede ser que un día logre tocarte.
con los colores se puede borrar
la más humillante y deplorable aflicción.

Me convertí, sabes, en el ocaso de la tarde


y hablo como las hojas de abril.
Y viviré dentro de cada voz sincera
y con los pájaros vivo el canto sutil.
y mi conversación más bella y profunda
expresa con silencio su significado.

Cuántas cosas no había comprendido


que son claras como estrellas fugaces.
y debo decirte que es un placer infinito
llevar estas pesadas maletas mías.
Te extraño mucho querido amigo en serio
y tantas cosas se quedaron por decir.
escucha siempre y sólo verdadera música
y trata siempre poder entenderla.

Me convertí en el ocaso de la tarde


y hablo como las hojas de abril.
y viviré dentro de cada voz sincera
y con los pájaros vivo el canto sutil.
y mi conversación más bella y más profunda
expresa con silencio su sentir.

Te extraño mucho querido amigo en serio


y tantas cosas se quedaron por decir.
escucha siempre y sólo verdadera música
y trata siempre poder entenderla.
escucha siempre y solo música verdadera
y trata siempre poder entenderla.
escucha siempre y solo música verdadera
y trata siempre poder entenderla...

L’ autore delle parole di questa canzone

Giulio Rapetti, in arte Mogol, nasce il 17 agosto 1936 a Milano. Il suo nome é sempre legato a
quello di Lucio Battisti, molte delle cui canzoni sono considerate eterne rappresentanti della
musica leggera italiana. Mogol è autore di numerosissimi testi, moltissimi successi, per la
maggiorparte legati proprio alla musica di Lucio Battisti. Quando si parla della della cosiddetta
professione di "paroliere" si pensa subito, quasi fosse un sinonimo, al nome di Mogol.

Lucio Battisti, indimenticabile cantautore nasce a Poggio Bustone, paese di collina in provincia
di Rieti, il 5 Marzo 1943. Come in tutte le cose che riguardano Battisti, uomo che è sempre
stato gelosissimo della sua privacy, al punto da scomparire per anni dalla luce della ribalta,
poco si sa della sua primissima infanzia: le rare testimonianze raccontano di un bambino
tranquillo, abbastanza chiuso e con problemi di peso.
Adriano Celentano nasce a Milano al numero 14 della mitica "via Gluck" il 6 gennaio 1938, da
genitori pugliesi trasferitisi al nord per lavoro; a Milano Adriano trascorre l'infanzia e
l'adolescenza; lasciata la scuola svolge diversi lavori, l'ultimo e il più amato è quello di
orologiaio.

Gianni Bella

Cantante e chitarrista di alcuni complessi catanesi, alla fine degli anni sessanta Gianni Bella si
trasferisce a Milano al seguito della sorella Marcella, che muove i primi passi come cantante
dopo essere stata notata da Mike Bongiorno nel corso di una serata in Sicilia[1]

Per lei compone il suo primo singolo di successo, Hai ragione tu, assieme a Italo Janne (anche
se sull'etichetta del disco compare stranamente come G.Bell). Nel 1972 Marcella partecipa al
Festival di Sanremo con la canzone Montagne verdi, scritta da Gianni e Giancarlo Bigazzi[2]. Il
testo di Montagne verdi fu scritto da Bigazzi espressamente per Marcella, pensando alla
nostalgia della ragazza che si era trasferita a Milano per le montagne intorno a Catania. La
stessa Marcella racconta che quando suo fratello Gianni gliela fece ascoltare alla chitarra per
la prima volta, restò un po' delusa. Gianni non la prese bene, ma la mattina dopo Marcella ci
ripensò. Il motivo le era rimasto in mente per tutta la notte.

Mentre Marcella si impone tra le cantanti italiane di maggiore successo, Gianni, con l'aiuto
dell'autore Bigazzi, comincia la propria carriera solista e subito ottiene un buon esito
partecipando a Un disco per l'estate 1974.

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