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Guida al

Computer

Sintesi Lezioni
191-200

http://www.thegoodly.com/2018/12/17/guida-al-computer-sintesi-lezioni-191-200

AUTORE: Carlo Porta


SITO: http://www.thegoodly.com
Bentornato Goodlier, bentornata.

Ventesima decade al terme e quindi il classico maxi riepilogo è servito.

Nella lezione 191 ti ho descritto gli aggiornamenti introdotti dalla Microsoft con
gli aggiornamenti della sezione delle impostazioni ha aumentato il
numero di pulsanti.

Uno dei pulsanti utili è quello delle APP - applicazioni.

Cos’è?
Ti consente di gestire le applicazioni installate e/o da installare nel tuo
sistema operativo.

Otterrai la lista delle sottosezioni:

 App e funzionalità
 App predefinite
 Mappe offline
 App per siti Web
 Riproduzione video

La prima sottosezione ti consente di scegliere da dove scaricare e installare


le App. Hai la lista delle app installate in Windows 10 e potrai gestire le
opzioni proprie.

Con la sottosezione App predefinite avrai in visione la lista delle App


predefinite per l’apertura di determinati file e protocolli.

In pratica per ogni tipo di file o di protocollo protrai scegliere un programma


che più di piace per l’uso.
La sottosezione “Mappe offline” ti permette di usare l’applicazione delle
mappe senza impiegare traffico dati.

La sottosezione successiva permette di impostare le applicazioni che


potranno essere utilizzate per aprire alcuni siti web.

L’ultima sottosezione ti permette di modificare le impostazioni video per


le APP che utilizzano il programma di riproduzione integrato in Windows 10.

La lezione 192 è stata dedicata alle sue impostazioni di Cortana, dove


puoi gestire le sue impostazioni.

Dalle impostazioni accedi alla sezione, ma non interagirai con l’assistente,


setterai i suoi parametri.

Entrando nella sottosezione troverai:

 Parla con Cortana


 Autorizzazioni e cronologia
 Notifiche
 Altri dettagli

Dalla prima sottosezione puoi testare la funzionalità del microfono per


interagire con Cortana, cliccando su “Controlla il microfono”.
La sottosezione “Autorizzazioni e cronologia” è importante per le
autorizzazioni che concederai a Cortana in termini di operazioni che
può eseguire o informazioni a cui può accedere.

Dei cursori ti consentiranno di abilitare o meno l’accesso alla posizione,


contatti, email, comunicazioni e cronologie varie.

Puoi rendere sicure le tue ricerche filtrando con 3 opzioni le stesse.

1. Completa per escludere tutte le categorie di informazioni e contenuti


riservate a i soli adulti.
2. Moderata escludendo solo foto e video, ma permettendo la
visualizzazione di informazioni di testo.
3. Senza filtro per includere tutti i contenuti.

La sottosezione “Notifiche” abilita lo scambio di notifiche tra i dispositivi


che utilizzi.

Esempio una notifica dal tuo smartphone può essere visualizzata sul tuo.

L’ultima sottosezione di consente di informarti sulle caratteristiche di


Cortana e sulla gestione della privacy, rimandandoti alla consultazione del
sito della Microsoft.

La lezione 193 è stata dedicata ai server D.N.S.


Cosa sono?
La sigla indica Domain Name System ossia sistema dei nomi di
dominio.

Computer server in giro per il mondo collegati tra loro in cui vengono
archiviati, in maniera distribuita, tutte le assegnazioni tra nomi di
dominio ed indirizzi IP dei vari siti.

A cosa servono?

Immagina di dover andare a trovare una persona. Inserisci i dati in un


navigatore ed in pochi secondi ottieni i percorsi a seconda del tipo di
mezzo che vogliamo impiegare. La successiva volta che dovrai andare
sempre in quella zona impiegherai gli stessi dati. Tutti questi dati sono
all’interno del tuo navigatore. Immagina invece di dover inserire dei
parametri tipo: 41.8756166 e 12.4667363. Sono coordinate GPS di un
luogo della terra. Latitudine e longitudine. Punti univoci e precisi al mm. Credi
sia più facile interpretare e ricordare un indirizzo del tipo Via Carlo Porta –
Roma oppure Latitudine: 41.8756166 e Longitudine: 12.4667363?

Durante la nostra navigazione internet digitiamo o clicchiamo su link


che rimandano a siti di varia natura ed indirizzi. Se devi eseguire una
ricerca generica digiterai nella barra degli indirizzi: www.google.it o più
semplicemente google.it. Il browser interpreterà questo indirizzo
chiedendo ai server più vicini e relativi al tuo fornitore di accesso
internet l’indirizzo IP del sito in questione e lo presenterà a te con tempi
variabili. Se invece dovessi ricordarti l’indirizzo IP del sito ad esempio di
google.it uno dei quali può essere http://172.217.9.163 penso sarebbe
un po’ più ostico, che dici? Se poi ne ha più di uno? Impossibile vero? Bene il
sistema DNS semplifica il tutto consentendoti di digitare un indirizzo
facilmente memorizzabile in luogo di indirizzi IP per navigare.

Il sistema DNS è costituito da vari computer server in cui è presente


l’archivio di tutti gli indirizzi IP corrispondenti ai domini assegnati. Ora
che ce ne facciamo? Quando navighiamo ci colleghiamo a dei server dei
provider che chiamano i server dove sono alloggiati i vari siti che
vogliamo consultare. La risposta dei siti varia in base alla distanza dal
nostro PC, da eventuali filtri applicati da provider o governi e da
caratteristiche hardware e banda. Questo significa che potremmo avere
dei ritardi di visualizzazione quindi un degrado delle prestazioni della
navigazione o peggio che ci venga inibita la possibilità di accedere a
contenuti.

Infine anche essere indirizzati su siti malevoli che contengono


malware. È possibili lavorare per ottimizzare questa situazione. Puoi alterare
i valori di connessione ai siti cambiando le impostazioni della tua
navigazione o all’interno del router o della connessione. Si possono
cambiare i DNS manualmente o facendo uso di programmi di terze parti.
Vai nella sezione impostazioni e clicca sul pulsante “Rete e internet”. Dalla
schermata individua la sezione “Modifica opzioni scheda” e cliccaci sopra.
Ora individua la connessione via ethernet o wifi e apri il menù col tasto destro
del mouse selezionando in seguito il pulsante “Proprietà”. Da qui seleziona
“Protocollo internet versione 4 (TCP/IPV4)” e clicca su “Proprietà”.
Accederai alla zona in cui puoi cambiare i parametri DNS per la tua
connessione. Normalmente potrai ottenere gli indirizzi server DNS
automaticamente, ma abilitando la sezione “Utilizza i seguenti indirizzi
DNS” potrai inserire l’indirizzo server preferito e alternativo.

Ok ma quale inserire? Dipende da ciò che vuoi ottenere. Se vorrai


migliorare la velocità di navigazione dovrai scegliere i server che
rispondono più rapidamente; se vorrai avere una tutela per il tuo PC,
bambini e famiglia dovrai scegliere i server di aziende che mettono a
disposizione indirizzi DNS sicuri; infine se vorrai evitare censure dovrai
impiegare indirizzi DNS di nazioni che non censurano i contenuti che vorrai
consultare.

Nella lezione 194 ho descritto il “Proxy”.

Cos’è?
Quando si naviga facciamo richieste dal nostro PC verso un servizio
web e giungono al sito che vogliamo consultare in maniera
trasparente. Se invece prima di consultare il sito indirizziamo la nostra
navigazione verso degli intermediari (hardware o software), che
prendono le nostre richieste e le reindirizzano al sito da navigare non fornendo
i nostri dati, possiamo tutelarci e nascondere il nostro indirizzo IP.

Ecco a cosa serve un proxy. Scopo è navigare anonimamente, nascondere


il proprio indirizzo IP, superare censure basate su indirizzi IP e
provider oppure accedere semplicemente a contenuti non possibili da
una nazione per limitazioni di aree geografiche. Per poter utilizzare dei
proxy hai varie strade.

Impiegare dei servizi web (siti) attraverso cui collegandoti puoi


navigare tramite i loro server proxy. Scelta più semplice di tutte perché
non devi installare alcun software o configurare qualcosa. Alternativamente
puoi installare dei componenti aggiuntivi nel browser che utilizzi o
programmi che gestiscono le impostazioni in automatico ed eventualmente
potrai scegliere la località simulata di provenienza.

Ancora, installare degli script ossia delle stringhe/istruzioni


autoconfiguranti i parametri per la navigazione. Infine potrai impostare
manualmente i dati dei server proxy scegliendoli autonomamente tra quelli
disponibili. La tutela e l’affidabilità del servizio dipendono da chi
fornisce tale servizio. La scelta del server proxy dipende dalle
necessità. Se devi consultare materiale esclusivo e presente in una specifica
nazione, dovrai cercare indirizzi IP dei server proxy di quella specifica
nazione. Se ti necessità navigare con una certa velocità dovrai scegliere
proxy più rapidi nelle risposte. Ti serve un determinato protocollo per il
servizio a cui deve accedere, selezionerai quello che ti fornisce lo specifico
protocollo di trasmissione.

Hai bisogno di anonimato assoluto? Individuerai quelli che ti danno la


massima tutela in riservatezza. Gli effetti collaterali immediati sono relativi alla
velocità, che potrà essere minore visto l’ulteriore passaggio e la presenza di
pubblicità più o meno invasiva nelle forme gratuite. In taluni casi accedendo a
forme di pagamento, può essere eliminato questo ritardo.

Alcuni siti web contrastano l’utilizzo di server proxy inibendo la


possibilità di fruire del servizio. La verifica del cambio di indirizzo IP può essere
eseguita in maniera molto semplice, andando a consultare uno dei siti di
rilevamento indirizzo IP del tipo WhatIsMyIP.
Per la scelta dei servizi online, invece, effettua una semplice ricerca col tuo
motore preferito, in quanto le liste sono in continuo aggiornamento per
evoluzione tecnologia, censure varie e cambi di scelte delle aziende. Infine se
tu volessi impiegare le risorse interne al sistema operativo Windows 10,
potrai usufruire della sezione dedicata all’inserimento manuale di un
server proxy. Vai nella sezione delle impostazioni e seleziona il pulsante “Rete
e internet”. Nella nuova pagina troverai alla sinistra una serie di sottosezioni.

Individua e clicca su “Proxy”. Entrerai nella sezione di configurazione dei


proxy. Puoi attivare tramite un cursore il rilevamento della configurazione
automatica di un proxy se disponibile. Alternativamente potrai inserire i
parametri manualmente. Attivando il cursore “Usa server proxy” potrai
inserire un indirizzo ed una porta per instradare la tua navigazione verso tale
server. Nella sezione inferiore potrai escludere la navigazione proxy per
indirizzi specifici che andrai ad inserire nella stessa e per reti intranet.

Che valori inserire?


Puoi eseguire una ricerca per individuare le liste dei proxy disponibili ed in base
alle tue necessità del momento, compila questi due campi ed il gioco è fatto.
Una lista degli indirizzi proxy per la configurazione manuale la puoi vedere da
questi due link:

 NordVpn
 HideMy

Seleziona la nazione da cui vuoi simulare la tua navigazione ed il


protocollo. Otterrai indirizzo e porta da inserire nei campi di cui sopra.
Nella sottosezione delle impostazioni manuali dei server avrai notato un campo
relativo agli script. Gli script sono istruzioni/programmi che permettono
di eseguire operazioni automatizzate. In questo caso l’operazione di
configurare una navigazione tramite server proxy. Come utilizzare tale
stratagemma? Dovrai cercare gli script che eseguono la funzione
specifica ed impostare questo valore (indirizzo ove risiede lo script) nel
campo dedicato, una volta che avrai abilitato il cursore relativo. Salva i dati e
naviga.

Nella lezione 195 ho dato cenno alle reti private virtuali anche dette VPN -
Virtual Private Network.

Cosa sono?
Sono delle connessioni particolari che consentono di connetterti
tramite internet ad utenze remote predisposte al collegamento. In altre
parole potresti avere un’utenza, casalinga o in ufficio, a cui puoi collegarti da
qualsiasi parte del mondo per attingere a risorse presenti in essa. La
connessione all’utenza avverrà in maniera crittografata, sfruttando un
effetto tunnel, instradato appunto sulla rete internet. Tramite una VPN
puoi anche nascondere la tua attività che svolgerai su internet, tutelando
così la tua privacy. Una volta realizzata la connessione il traffico da e per il tuo
dispositivo verrà dirottato tramite il server V.P.N. che impiegherai il quale,
crittografando la trasmissione dei dati, celerà i dati trasferiti. Il sito web o
servizio destinatario del tuo traffico non potrà risalire alla fonte del
traffico, ma solo fino al server V.P.N. impiegato. Gli effetti collaterali
potrebbe essere una minor velocità di navigazione, se i server sono molto
lontani dal tuo dispositivo, limiti di banda imposti dal fornitore del servizio
se ha piani gratuiti o a pagamento per la V.P.N., banner pubblicitari più o
meno invasivi, opzioni di impostazioni limitate diverse nei vari piani forniti,
ecc.

Come si realizza?
Sfruttando programmi di terze parti che, in maniera automatica, creano un
tunnel privato di navigazione che ti permette di raggiungere il servizio che
dovrai utilizzare. Scarichi il programma, lo installi, lo avvii, inserisci eventuali
credenziali e navighi. Alternativamente impieghi dei servizi online creando
un account o ancora sfruttando alcune funzionalità che hanno dei
browser. Però se devi raggiungere una ben definita utenza non è
praticabile questa strada. Ecco che dovrai creare e configurare
manualmente una rete privata virtuale. Prendiamo in considerazione
quello che ci offre il sistema operativo Windows 10.

È importante fare una premessa. Per poter accedere ad una VPN ci


collegheremo all’utenza VPN tramite il suo indirizzo IP. Se questo
indirizzo è variabile ci creerà problemi, soprattutto se la variazione non
dipende da noi, ma dal fornitore di servizio a cui ci appoggiamo per l’accesso
ad internet. Immagina se volessi inviare una lettera ad un/a tuo/a amico/a e
continuamente cambiasse residenza senza che te lo notificasse. Scritto questo
per dire che se creiamo un server privato VPN a cui volerci collegare in
remoto dobbiamo assegnargli un indirizzo IP pubblico statico. Se il
nostro fornitore non può assegnarcelo gratuitamente o a pagamento dobbiamo
riferirci a terze parti. Su internet puoi trovare delle aziende che possono
fornirti un indirizzo IP statico in maniera gratuita o a pagamento.

Ne cito giusto un paio:

1. https://www.dlinkddns.com/
2. https://www.noip.com/
Quando vuoi creare un collegamento ad una VPN clicca sul pulsante delle
impostazioni e nella pagina che si apre sul pulsantone “Rete e Internet”. In
questa sezione, nella colonna di sinistra, individua “VPN” e cliccaci sopra.

Trovi due cursori:

1. Consenti VPN tramite reti a consumo


2. Consenti VPN in roaming

Questi sono da prendere in considerazione nel caso di connessioni a


pagamento. Infatti abilitando il primo cursore sfrutterai anche il traffico dati di
connessione VPN decurtandolo dal tuo credito dati della connessione, mentre il
secondo se vorrai attivarlo, effettuerà ciò anche in roaming. La parte operativa
di questa sezione è il pulsante di sopra “Aggiungi connessione VPN”. Per
creare una connessione da questo dispositivo verso un server VPN cliccaci
sopra.

Nel campo “Provider VPN” troverai il nome Windows in quanto stai utilizzando
risorse di Windows 10 e non un programma di terze parti. Nel campo di sotto
“Nome connessione” scegli pure un nome che ti piace o che dà riferimento
alla VPN a cui ti collegherai nel caso ne creassi diverse. Ed ecco al punto
cruciale a cui mi riferivo poche righe sopra per l’indirizzo IP statico. Nel campo
“Nome o indirizzo server” dovrai inserire l’indirizzo IP numerico, se lo
conosci, del server VPN a cui ti collegherai e dovrà essere sempre lo stesso per
ogni connessione a tale server. Questo se fosse una postazione di un’azienda
sarebbe facilmente ottenibile dalla stessa, ma nel caso in cui dovessi collegarti
al tuo PC di casa?

Se non puoi ottenere un indirizzo numerico statico pubblico dovrai


impiegare uno stratagemma rivolgendoti ad aziende che possono venire
incontro alle tue esigenze. Creando un account otterrai, supponiamo un nome
del tipo: test.dlinkddns.com Inseriscilo in questo campo. Nel campo “Tipo di
VPN” devi selezionare quale protocollo impiegherai nella connessione VPN.
Puoi lasciare “Automatico” ed il sistema valuterà il tipo di connessione oppure
scegliere dal menù a tendina. Senza interessarci di tecnicismi e funzionalità
degli stessi, il protocollo “PPTP” è il più semplice di utilizzo, ma non gode di
buona sicurezza, quindi abbastanza obsoleto, ma ancora funzionante.

Il secondo “L2TP/IPSEC” è il suo successore in termini di sicurezza e che puoi


utilizzare se vorrai rigidità maggiore. Ora il “Tipo di info accesso”. Se non hai
altre alternative come smart card, password monouso o un certificato di
sicurezza da fornire, allora seleziona i classici nome utente e password,
che digiterai nei due campi successivi. Terminato di compilare i campi salva e
chiudi la finestra.

Ora tornerai nella sezione precedente e troverai il pulsante della connessione


appena creata.

Sotto di lui 3 pulsanti:


1. Connetti
2. Opzioni avanzate
3. Rimuovi

Il primo serve per realizzare la connessione appena creata al server V.P.N., il


secondo ti rimanda alla sezione che ti consente di modificare i parametri poco
fa inseriti e l’ultimo rimuove la connessione creata. Il pulsante “Connetti” lo
troverai anche nella systray dove accedi anche alle altre connessioni.

Cliccandoci sopra, Windows tenterà la connessione al server V.P.N. e se


hai inserito i parametri correttamente ed il server è raggiungibile otterrai
accesso al dispositivo. Ora aprendo le “Risorse del computer” nella sezione
rete potrai trovare le risorse che dal server V.P.N. saranno rese
condivisibili e potrai impiegarle. Se non riuscissi ad accedere al server VPN
potrebbe essere necessario verificare che siano aperte le porte relative
al traffico in ingresso allo stesso (nel tuo router) od eventualmente a regole
di firewall da attivare.

La lezione 196 è stata dedicata agli indirizzi IP statici pubblici.

Cosa sono?
Sono delle etichette numeriche che vengono “appiccicate” ad un
dispositivo durante la durata di una connessione ad una rete internet o
privata che sia. Questo con lo scopo di identificare tutti i dispositivi connessi
ad una rete e per poter far giungere i pacchetti dati correttamente inviati da
uno all’altro dispositivo.

Come si realizza?
Durante il tentativo di accesso alla rete internet il nostro router riceve un
indirizzo IP assegnato dal provider di connessione. Ad ogni connessione
questo indirizzo può variare, ma di norma rimane tale durante la
sessione a meno che intervenga il provider. Attualmente i protocolli di
assegnazione degli indirizzi prevedono la versione definita IPv4 a 32 bit e
IPv6 a 128 bit. La versione 4 sta esaurendo le proprie risorse di
distribuzione degli indirizzi ai dispositivi, visto il numero sempre più elevato
di questi ultimi. La versione 6 è nata proprio da questa esigenza in grado di
assegnare indirizzi IP a una quantità elevatissima di dispositivi.

Un indirizzo IPv4 è del tipo 172.16.254.1 che in termini binari risulta:


10101100. 00010000.11111110.00000001

Quindi come detto a 32 bit.

La versione 6 a 128 bit sarà invece del tipo:

3018:1CF9:0000:0000:0000:0000:0000:0001

È in esadecimale quindi da 16 cifre che vanno da 0 fino a 9 per i


numeri seguiti dalle lettere A, B, C, D, E, F.

L’esempio di sopra può essere abbreviato in 3018:1CF9::1 dove i due punti


ripetuti rappresentano la parte dell'indirizzo di soli zeri consecutivi. In termini
binari la stringa di sopra di 8 gruppi da 4 cifre esadecimali si può rappresentare
con:

0011 0000 0001 1000 : 0001 1100 1111 1001 :: 0001

Il totale è di 32 cifre esadecimali (8 gruppi * 4 cifre) ognuno dei quali è


formato da 4 bit per un totale di 32*4 =128 bit.
La natura di questi indirizzi può essere statica o dinamica. Un indirizzo è
dinamico quando cambia frequentemente per il dispositivo, in virtù del fatto
che le loro connessioni non sono sempre attive come per le connessioni WiFi o
le vecchie dial-up. Quelli statici vengono invece utilizzati per dispositivi
che rimangono permanentemente o quasi connessi alla rete. In caso di
una rete privata sarà l’amministratore (o il router) che assegnerà ad ogni
utenza un indirizzo specifico. Nel caso di accesso ad internet, invece,
detterà tutto il fornitore di servizi e potrebbero essere cambiati dopo
un periodo di tempo variabile. La staticità di un indirizzo apre però
problemi in ambito sicurezza, rendendo questo dispositivo più facilmente
attaccabile, perché univoco, rispetto ad uno con indirizzo variabile. Il grande
vantaggio di un indirizzo statico pubblico è la possibilità di accedere al
dispositivo ed a tutta la rete interna (intranet) in remoto.

Per conoscere il proprio indirizzo IP pubblico ci sono diverse soluzioni.


Una immediata è sfruttare i servizi forniti su internet. Fai una ricerca su come
identificare il tuo indirizzo pubblico. Altra possibilità è attraverso il tuo router.
Dovrai entrare nella configurazione, che cambia nei modelli, e troverai
l’indirizzo pubblico assegnato dal provider al router.

Una volta assegnato un indirizzo al router, quest’ultimo assegnerà (tramite la


funzione DHCP) ad ogni dispositivo (stampante, IPcam, smartphone, TV, ecc)
che si connette ad esso, un indirizzo “statico” per la durata della connessione,
ma sarà privato e non pubblico. Potresti anche assegnare tu un indirizzo
manualmente. L’assegnazione di un indirizzo IP statico pubblico non è
detto che possa essere fornita dal tuo provider. Nel caso il tuo fornitore di
accesso alla rete non portesse fornirti tale opzione, dovrai rivolgerti ad
aziende di terze parti. L’azienda intermediaria assegnerà a questa
stringa il tuo indirizzo IP pubblico. Quando il tuo indirizzo IP pubblico
verrà cambiato dal provider l’azienda intermediaria adatterà la
situazione aggiornando il nuovo numero di indirizzo IP alla tua stringa.
Riuscirai in questo modo ad accedere sempre al tuo router e quindi alla rete a
cui è connesso.

Da qualsiasi PC in giro per il mondo o dispositivo con accesso ad internet,


aprendo un browser e digitando quella stringa nel barra degli indirizzi
più un numero di porta di accesso, raggiungerai il tuo router e quindi la rete
e/o i dispositivi messi in condivisione oltre di esso. Il numero di porta
dipende dal tipo di protocollo utilizzato. La cosa che dovrai
tassativamente fare è consentire dal firewall e dal router l’accesso a
questa porta aprendola e consentire l’accesso in remoto al tuo router.

Nella lezione 197 ti ho scritto di un servizio che offre un D.N.S. (Domain Name
System) dinamico.

Cosa sono?
Nella lezione 196 e rispettivo videotutorial ti ho parlato degli indirizzi statici
pubblici e della difficoltà di poterne ottenere a seconda del provider
internet. In caso di necessità come fare? Ecco che possiamo utilizzare delle
aziende che intermediano per risolvere il problema. Una di quelle presenti è
Noip.com che grazie al suo servizio ci fornisce un artificio per
bypassare la limitazione del nostro provider che ci fornisce un indirizzo
dinamico. Tramite questa opportunità potrai accedere a distanza al tuo PC,
webcam, servizio di videosorveglianza, antifurto e più genericamente ad ogni
dispositivo connesso ad internet.

Come si realizza?
Per connetterti ad un dispositivo costantemente ti risulterà difficile se cambierà
l’IP, ma se hai un intermediario che si interfaccia tra il tuo pc o smartphone e il
dispositivo a cui collegarti potrai realizzare ciò se medierà la situazione.
Noip.com è una delle aziende che ti fornisce questo artificio gratuitamente.
Accedendo al sito potrai creare un account gratuito compilando i dati
necessari come indirizzo di posta elettronica, password, hostname con scelta
dell’estensione. L’hostname puoi sceglierlo liberamente, mentre l’estensione
dopo il punto potrà essere scelta solo tra quelle disponibili. Dopo aver
compilato i dati dovrai confermare il tuo account. Dopo dovrai scaricare
un programma sul tuo pc e installarlo. Successivamente, entrando
nell’account appena creato, potrai completare i dati relativi allo stesso con i
tuoi dati ulteriori. A questo punto entrerai in visualizzazione del tuo
hostname con l’indirizzo IP della tua postazione rilevata (IP/Target).

Ora avvia il programma appena installato sul PC ed inserisci le


credenziali dell’accont. Subito si aprirà una finestra in cui compare il
valore hostname che avrai creato, nel mio caso thegoodly.ddns.net. La
richiesta è di associare a questo hostname il tuo attuale indirizzo IP
rilevato dal tuo provider (IP/Target). Seleziona il segno di spunta e clicca su
“Save”. Hai appena associato in via definitiva ogni variazione del tuo
indirizzo IP fornito dal provider al valore hostname
(thegoodly.ddns.net) che avrai scelto. Non appena verrà cambiato il tuo
indirizzo IP dal fornitore internet Noip.com rileverà tale cambiamento ed
assocerà il nuovo IP sempre al tuo hostname. Ora dovrai entrare nel
tuo router (configurazione) ed apportare delle modifiche. Avrai già concesso
il controllo a distanza allo stesso come accennato in precedenti lezioni.

Inoltre dovrai consentire il controllo da un provider con D.N.S.


dinamico. Ogni router ha le proprie impostazioni e sezioni. Consulta il
manuale d’uso ed individua la zona di competenza che verosimilmente sarà
denominata appunto “D.N.S. dinamico”. Entrato in zona, potrai aggiungere
un provider ossia l’azienda che hai scelto per il tuo hostname e
configurare i dati con i valori da te scelti in fase di creazione dell’account.

Quindi nel mio caso:

1. Hostname: thegoodly.ddns.net
2. Username: thegoodly
3. Password: quella scelta

Applica le tue selezioni ed attendi. Dopo qualche secondo lo stato del


servizio sarà attivo (UP) e il tuo router sarà quasi pronto/a per ricevere
input dal provider selezionato per oltrepassare il suo “muro di protezione”.
Quasi pronto/a perché dovrai aprire la/e porta/e del router per poter
consentire l’accesso al servizio. Cerca la sezione che di norma si chiama
“Port Forwarding” ed apri la/e porta/e del servizio che dovrai utilizzare:
webcam, videosorveglianza, registrazione, antifurto, controllo domotica, ecc.
Ogni servizio impiega una porta ben definita.

La lezione 198 era dedicata a come lasciare la porta aperta! Il “Port


Forwarding”.

Da Wikipedia “il port forwarding è l'operazione che permette il


trasferimento dei dati (forwarding) da un computer ad un altro tramite
una specifica porta di comunicazione.” Aprire le porte del router,
consente ad uno specifico servizio (programma) di svolgere la sua
funzione. In base al compito del programma, sarà necessario aprire
una specifica porta per raggiungere un dispositivo univoco o un
protocollo: ip cam, videoregistratore, elettrodomestico, stampante, antifurto,
programma di ricezione email, visualizzazione pagine web, ecc.

Il programma può prevedere l’apertura di una singola porta o gruppi di porte.


Il nostro router ha un indirizzo pubblico assegnato dal provider e
grazie ad un servizio DNS dinamico, possiamo raggiungerlo da qualsiasi
dispositivo connesso ad internet. Aprendo una specifica porta per un
determinato servizio, ad esempio per una IP cam, possiamo oltrepassare il
router, raggiungere l’IP cam e visionare la nostra abitazione. Questo
premesso l’aver abilitato il router al controllo remoto; un segno di spunta
all’interno della sua configurazione.

Come si realizza?
La procedura per aprire le porte necessita prima di tutto conoscere
l’indirizzo IP privato del dispositivo e la porta che il servizio fa uso.
Dopo di ciò sarà sufficiente entrare nella configurazione del router,
individuando la sezione dedicata all’apertura delle porte ed impostare i
parametri nelle varie sezioni. Questa procedura varia da router a router.
Ti spiego quella relativa al mio che potrai prendere come punto di partenza per
individuare le sezioni simili nel tuo router.

Una volta entrato/a con le credenziali di accesso all’interno della configurazione


del tuo router dovrai individuare la sezione dedicata per l’apertura porte che
nel mio caso è “Port Mapping”. Dopodiché possono trovarsi delle opzioni già
preconfigurate per applicazioni note oppure avviare una configurazione
personalizzata. Nel primo caso da un menù a tendina selezioni
l’applicativo per l’apertura porte che sia un gioco o un qualsiasi altro
programma o protocollo. Poi completerai gli altri campi in base
all’interfaccia ed infine il dispositivo a cui è indirizzata la regola: PC,
smartphone, tablet, ecc. Al termine conferma tutto. Nel caso l’applicazione
non la trovassi applica un’impostazione personalizzata. Dovrai dare il
nome alla regola, scegliere il tipo di interfaccia, la porta o il gruppo di
porte da aprire, il protocollo (TCP/UDP) ed il dispositivo a cui è rivolta
la stessa. Al termine salva le impostazioni.

Fatto ciò avrai realizzato la configurazione di apertura porte per quella


specifica porta e per quel dato indirizzo (dispositivo) e sarà
raggiungibile tramite il tuo router.

Nella lezione 199 ha imparato ad impostare delle regole nel firewall


installato in Windows 10. Il firewall è un componente di sicurezza di un
computer o di una rete informatica. Può essere un programma o un
componente fisico. Si occupa di controllare ed eventualmente bloccare gli
accessi alle risorse di un Pc o di una rete, analizzando il traffico dati in
entrata ed in uscita che avviene con un determinato protocollo, relativo al
servizio, ed una porta.

Come si realizza?
Accedi “Windows Defender Firewall”. Cliccaci sopra. Nella finestra troverai
la situazione della tua rete o delle connessioni del tuo PC. Tramite il primo
pulsante potrai consentire alle APP di comunicare attraverso il firewall.
Una lista popolerà la nuova finestra e potrai consentire la comunicazione,
se ti necessita, ad un’altra APP se non in lista. Se già presente, potrai
scegliere se consentire la comunicazione solo in presenza di connessioni
private o pubbliche o a entrambi grazie a segni di spunta. I pulsanti
“Modifica impostazioni di notifica” e l’altro “Attiva/disattiva Windows
Defender Firewall” abilitano o disabilitano il firewall per reti pubbliche e/o
private. Se disabiliti il firewall non avrai più la protezione degli accessi e
comunicazioni delle App. Puoi anche impostare il blocco delle connessioni
in ingresso o l’invio di notifiche a schermo per tipi di connessione quando
e se dovesse bloccare una connessione. Il pulsante “Ripristina impostazioni
predefinite” ovviamente riporta allo stato originale le impostazioni del
firewall. La sottosezione “Impostazioni avanzate” è quella che ci consente,
appunto, di definire le regole. Si aprirà una finestra corposa di funzioni.

L’essenziale è che troverai regole connessioni in entrata e in uscita. Clicca


su “Regole connessioni in entrata”. Sulla destra nasceranno nuovi pulsanti.
Clicca su “Nuova regola”. Al centro troverai una serie di scelte che opterai
in base alle necessità. Potrai creare una regola per uno specifico
programma abilitandolo a comunicare attraverso il firewall, aprire una o più
porte dello stesso ed altro. Scegliamo, ad esempio aprendo una porta.

Nella finestra successiva scegli il protocollo che richiede il programma “TCP”


o “UDP”. Poi seleziona la porta specifica locale e trascrivi il numero o i
numeri separati da virgola o gruppi di porte separate da trattino. Poi
clicca su “Avanti”. Ora le operazioni da eseguire se bloccare la connessione
o consentirla. Ancora su “Avanti”. A questo punto la scelta del profilo da
impostare. Seleziona se applicare la regola ad un PC connesso a dominio ad
una rete domestica/privata o pubblica poi clicca ancora su “Avanti”. Ora
dai il nome alla regola e se vorrai un commento esplicativo nel campo
dedicato per una futura migliore comprensione. Al termine clicca su “Fine”.
Troverai nel campo centrale la regola appena creata. Quando e se vorrai
potrai eliminarla, selezionandola e cliccando su “Elimina” nella sezione di
destra. La procedura appena eseguita può essere replicata per le
connessioni in uscita o semplicemente per consentire ad un
programma di ottenere il “lasciapassare” attraverso il firewall.

Nell’ultima lezione della decade ti ho fornito una serie di azioni che si


dovrebbero eseguire quando si decide di ripristinare, formattare o
aggiornare un computer. Al di là delle azioni preventive di backup di dati
sensibili o file importanti, si può intervenire cercando di rendere meno
ostico il lavoro da svolgere.

Pre-Ripristino
Il senso è cercare di recuperare tutto quello che la formattazione o il
ripristino cancelleranno. Se hai creato in precedenza un file immagine del
sistema operativo e dei programmi preferiti, puoi attingere da questo e
troverai già tutto come avevi impostato al momento della creazione. Dovrai
“solo” aggiornare alle nuove versioni i programmi installati. In caso di
azione di ripristino o formattazione, la lista della spesa è presto elencata:

 In primo luogo, premesso che devi sempre utilizzare una partizione


dedicata per certi dati, fai una copia di tutti i documenti, immagini,
video e file vari che si troveranno nelle cartelle che verranno
rimosse/aggiornate.
 Quindi il desktop, cartelle documenti, immagini, video, musica,
download, ecc.
 Fai una lista dei programmi che hai installato.
 Esegui una copia dei driver delle periferiche.
 Per ogni browser esporta le impostazioni, i segnalibri, pulsanti di
accesso rapido (speed dial), lista dei feed rss a cui sei sottoscritto/a
ed eventualmente il file dell’ultima sessione se ti necessita.
 Fai una copia delle tue email ed esporta la lista dei contatti e delle
impostazioni se utilizzi un programma di posta elettronica.
 Fai un backup dei dati di tutti i programmi che memorizzano lo
stato di avanzamento dei tuoi lavori o del loro utilizzo come può
essere, ad esempio, un gioco in cui hai raggiunto un determinato livello o
un programma di chat.
 Trascrivi i plugin o estensioni installati nei vari programmi e/o
browser.
 Scaricati l’ultima versione dei programmi di sicurezza che vorrai
installare per iniziare a navigare subito protetto.
 Scarica anche i programmi che dovrai installare.
 Se utilizzi programmi di file sharing salva i file temporanei del
programma per non dover impazzire a sapere cosa stavi scaricando.
 Se hai acquistato programmi in licenza trascrivi i lori seriali.
 Trascrivi eventuali password delle tue connessioni.
 Segna le eventuali credenziali di accesso a siti e/o programmi.
 Individua e archivia le impostazioni del sistema operativo, almeno
delle sezioni che ritieni più importanti (programmi preferiti, avvii selettivi
per estensioni o protocolli, ecc).
 Individua, trascrivi o esporta se possibile le impostazioni dei
programmi che utilizzi e della scheda grafica.
 Come ulteriore aiuto puoi fare uno screenshot del desktop per
ricordare ciò che era presente e della pagina della lista dei
programmi installati, accessibile dal vecchio pannello di controllo e
“Programmi e funzionalità”.

Troverai alcuni dei dati da esportare o copiare per reimportarli in seguito


in queste cartelle:

 C:\Users\NOME UTENTE\AppData\Roaming
 C:\Users\NOME UTENTE\AppData\Local

Post-Ripristino
Ora metti mano alla lista della spesa e percorri al contrario le azioni.

 Installa i driver delle periferiche ove il sistema operativo non riesce


in autonomia.
 Imposta i parametri della scheda grafica e delle varie sezioni di
Windows 10.
 Dove hai esportato impostazioni, credenziali, file, account, ecc
opterai per un’importazione.
 Installa le nuove versioni dei programmi e browser, importando
relativi account, plugin, estensioni, preferiti, feed rss, sessioni
precedenti, ecc.
 Per la posta elettronica importerai account, rubrica ed email.
 Infine se non è presente, crea una partizione per i dati e copia e
incolla tutti i tuoi file che hai precedentemente salvati su periferica
esterna.

Ora ti sei trasformato in un “Dominatore del Computer”.

Obiettivo raggiunto direi… puoi tranciare il gancio di traino e gettarti nella


mischia per evolverti fin dove la tua curiosità ti spinge.

Pronti per il quizzone?

Ora un forte saluto e Stay Tuned… Till death do us part! Ciao Goodlier.

Carlo
Foto di:

Screenshot realizzati da TheGoodly

P.S.= Buona formazione e condivisione Goodlier.

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