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volta il solco è più largo ma meno profondo; da ciò deduciamo che: all' aumentare della
superficie d' appoggio la pressione diminuisce e
viceversa P= F N / m2 ∧ 1N2 =1 Pa
S 1m
LEGGE DI STEVINO
Immergendo il tubo di vetro nel
contenitore (Fig 2) contenente acqua e
tenendo per mezzo del filo il dischetto di
plastica attaccato alle estremità del tubo
noteremo che questo dischetto rimane
perfettamente a contatto con il tubo
CAPILLARITÀ
Riempendo di acqua il contenitore di forma triangolare (Fig
3) noteremo che nella parte in cui esso è più stretto l'
acqua raggiunge una altezza maggiore. Questo fenomeno
è spiegato dall' esistenza di forze di attrazione tra le
molecole dell' acqua e le pareti del contenitore. Infatti dove
il contenitore è più largo le molecole a contatto con il vetro
sono poche mentre nella parte stretta le molecole a Fig 3
contatto sono di più e quindi prevalgono le forze di adesione a quelle di coesione.
LEGGE DI PASCAL
Inserendo dell' acqua nello strumento qui accanto (Fig 4) e creando
una pressione grazie alla pompetta posta all' estremità si può notare
che l' acqua esce dai tutti i fori con la stessa “potenza”. Infatti Pascal ci
dice: uno stato di pressione che sia stato prodotto in qualunque parte
Fig 4
del liquido viene trasmesso inalterato in ogni suo punto e in ogni sua
direzione.
CREPA-VESCICHE
Utilizzando una pompa a vuoto (Fig 5) abbiamo attaccato ad un
cilindro di vetro un guanto di plastica e poi appoggiato il tutto sul
piatto dello strumento. Accendendo la pompa, il guanto è stato
risucchiato all' interno del cilindro; si può quindi dedurre che man
mano che l' aria viene estratta dal cilindro una pressione esterna
preme sul guanto, questa pressione è detta pressione
Fig 5
atmosferica.