Sei sulla pagina 1di 4

3/9/2018 Meraviglie di Roma : Circo Massimo | Gli Eroi del Passato

Meraviglie di Roma : Circo Massimo

Come avvenivano le corse con le bighe nell'Antica Roma, ebbene noi abbiamo proprio nella nostra capitale, la
più grande e famosa pista di tutti i tempi, il più grande edificio consacrato alle corse mai realizzato dall'uomo, è il
Circo Massimo, eppure non se ne parla quasi mai, ma per un romano il Circo Massimo era più importante
addirittura del Colosseo e soprattutto era molto più esaltante ciò che accadeva qui, allora cerchiamo di capire
come avvenivano le gare nell'Antica Roma.
Oggi il Circo Massimo è solo un pallido ricordo di ciò che vedevano e
Risultati immagini per conoscevano i romani, è quasi del tutto scomparso, ma la sua storia è
circo massimo lunghissima, pensate che venne costruito agli albori di Roma nel 600 a.C. e
l'ultima gara è stata corsa quasi 1200 anni dopo, nel 549 d.C., immaginate uno
stadio, una struttura sportiva che venga usata ininterrottamente per più di un
millennio, già questo vi farà capire l'eccezionalità del Circo Massimo, c'è anche
una leggenda, proprio in questa valle dove poi venne eretto il Circo Massimo,
avvenne il Ratto delle Sabine, naturalmente il suo aspetto si è evoluto col
passare delle generazioni e al momento del massimo splendore, il Circus,
come lo chiamavano i romani, aveva dimensioni mai viste prima.
La pista era larga 80 metri e lunga oltre
Circo Massimo, Oggi mezzo chilometro, occupava una superficie
di oltre 25km2, cioè dodici volte l'arena del
Colosseo, ma quanta gente poteva contenere? Tra i 150.000 e i 350.000, cioè
3 o 4 volte la capienza totale dei nostri stadi più grandi, al centro della pista
c'era una lunga struttura, chiamata Spina, una specie di grande muro, con
marmi, statue di divinità e persino due obelischi portati dall'Egitto.
Cosa avremmo visto qui alla mattina di una gara? Bisognava svegliarsi molto
presto perchè la gente arriva prima dell'alba proprio per prendere i posti dal
momento che l'entrata era gratis, anche se non mancavano i settori riservati ai vip, all'entrata del Circo Massimo
sotto le grande arcate c'erano delle botteghe e lungo la strada avremmo incontrato chi ci vendeva cuscini,
bevande, acqua e piccoli spuntini, ma soprattutto giovani che adocchiavano le ragazzi, infatti non c'era
separazione tra uomini e donne sugli spalti, era un ottimo luogo per conoscere e corteggiare le ragazze,
avremmo naturalmente visto piccoli gruppi di persone che scommettevano, infatti c'era un immenso giro di
http://alpassoconlastoria.blogspot.com/2017/03/meraviglie-di-roma-circo-massimo_9.html 1/4
3/9/2018 Meraviglie di Roma : Circo Massimo | Gli Eroi del Passato

scommesse che coinvolgeva sia poveri che ricchi, non mancavano sedicenti maghi in cerca di polli da spennare,
che promettevano di predire il vincitore delle corse in cambio di soldi, addirittura pur di azzeccare il vincitore ci si
rivolgeva anche alle divinità degli Inferi, cosa che i romani non facevano mai.
Studiando la struttura del Circo Massimo ci si accorge che i pilastri non solo
molto spessi, da qui l'idea che l'ultimo anello delle tribune fosse di legno, ed
ecco quindi spiegati i frequenti crolli che ci raccontano le cronache di allora con
centinaia o addirittura migliaia di vittime, queste mura ci raccontano anche delle
storie molto più quotidiane, decine di migliaia di spettatori avevano necessità di
ogni tipo che bisognava soddisfare, ecco che ovunque sbucavano latrine che
andavano al piano di sotto collegate da un tubo di terracotta dove scorreva il
tutto assieme a molta acqua che non cessava mai di scorrere, proprio per
evitare cattivi odori., ogni spettatore aveva un posto largo circa 40cm e c'erano
Tribuna dell'Imperatore
come si è detto i settori vip, come nel Colosseo i senatori erano in prima fila e
di fronte al traguardo sedeva l'Imperatore in una tribuna molto speciale, qui il popolo lo poteva finalmente vedere,
era davvero come vedere un Dio.

Le gare duravano un intera giornata, considerate che nel I secolo d.C. si svolgevano 24 gare al giorno, a volte
addirittura 60, intervellate da prove di abilità, acrobazie, sfide tra vincitori eccetera e non avvenivano solo le
corse dei cavalli, ma a seconda dei giorni anche caccie, combattimenti tra gladiatori, danze e rappresentazioni
teatrali e tutto questo avveniva in madia un giorno su tre, il Circo Massimo era davvero un luogo di inesauribile
divertimento, ma quali erano le scuderie che gareggiavano?
Esiste una specie di fotografie di pietra che mostra le 4 squadre rivali, oggi
esposta a Palazzo Massimo a Roma, si tratta di un grande mosaico che
rappresenta gli Aurighi, che guidavano le quadrighe, allora si
chiamavano Agitatores, esattamente come nelle gare di formula 1 in cui si
riconosce una macchina soprattutto dal suo colore, anche le scuderie avevano
dei colori diversi, anzi si prendevano il nome proprio dai loro colori, Verde,
Rossa, Bianca e Azzurra.
I cavalli che gareggiavano non erano molto alti, non superavano il metro e
mezzo di altezza, il cavallo più apprezzato era il Berbero del Nord Africa, il
grande antenato dei nostri cavalli arabi, molto apprezzati erano anche i cavalli
della Spagna, della Sicilia e della Cappadocia, quello che colpisce sono le tute
Mosaico delle 4 Squadre dei gareggianti, sembra che dovessero partire per una guerra, erano
equipaggiati con elmi, armatura in cuoio, gambali in ferro e persino un pugnale.

http://alpassoconlastoria.blogspot.com/2017/03/meraviglie-di-roma-circo-massimo_9.html 2/4
3/9/2018 Meraviglie di Roma : Circo Massimo | Gli Eroi del Passato

I concorrenti dovevano percorre 7 giri completi in senso antiorario, per un totale di circa 5km, quella che vediamo
oggi non è la pista, l'arena su cui sfrecciavano i carri è ancora sepolta ad 8 metri di profondità e non era di terra
battuta come si potrebbe pensare, perchè avrebbe sollevato troppa polvere, in realtà era fatta di vari strati, quello
più profondo era di cocci per drenare meglio l'acqua in caso di pioggia e man mano che si saliva si passava a
strati sempre più fini, al centro c'era la Spina, un lungo muro su cui c'era un sistema curioso per contare i giri, dei
baldacchini su cui c'erano delle statue di 7 delfini messi in fila, riempiti d'acqua e rovesciati ad ogni giro, così tutti
nel Circo potevano contare il numero dei giri.
La gara sta per cominciare, quella delle quadrighe è certamente più attesa, i
carri partivano dal fondo del Circo Massimo dove c'è un lungo muro con diversi
cancelli, i box di partenza di oggi, dietro le quinte si davano gli ultimi rintocchi al
carro, si controllavano i finimenti, le briglie, i concorrenti indossavano
l'armatura, la gente intanto aspetta sugli spalti il momento del via, ogni scuderia
poteva mettere in campo fino a 3 carri, per un totale di 12 carri che sfrecciano
con un solo scopo, vincere a tutti costi, la coordinazione tra le squadre era
fondamentale e spesso si mettevano d'accordo, magari due carri tenevano
Quadriga Romana
occupate le altre squadre permettendo al loro compagno di vincere.

http://alpassoconlastoria.blogspot.com/2017/03/meraviglie-di-roma-circo-massimo_9.html 3/4
3/9/2018 Meraviglie di Roma : Circo Massimo | Gli Eroi del Passato

Il via veniva dato dall'Imperatore stesso, all'improvvisso egli sventolava un panno bianco e subito si aprivano i
cancelli dei box di partenza, ed ecco che i carri uscivano in un boato della folla, fino alla prima curva dovevano
rimanere al centro delle proprie corsie, poi tutto era concesso, qualsiasi scorrettezza pur di vincere era valida,
l'unica regola era quella di non frustare i rivali quando due quadrighe si affiancavno, i cavalli sul rettilineo
sfioravano i 70kmh e in curva toccavano i 40, ed era proprio in curva che avvadevano gli incidenti più paurosi, i
concorrenti infatti facevano passare le redini attorno al tronco per imprimere più forza, ma se cadevano dal carro
venivano trascinati dai cavalli, il coltello serviva proprio a tagliare le briglie.
In caso di incidente, nessuno interrompeva la gara, gli addetti alla pista
intervenivano immediatamente per soccorrere i feriti, ma dovevano fare in fretta
perchè nessuno rallenta e il rischio di venire travolti era altissimo, le quadrighe
avevano degli aiuti, durante la gara le scuderie potevano far intervenire un
uomo a cavallo il quale raggiungeva una delle quadriga per informarlo sulla
posizione degli avversari, sulla strategia da seguire o avvertirlo dei giri che
mancano alla fine, ma c'era anche un altro aiuto, durante la gara, i mozzi delle
ruote si surriscaldavano, per questo ogni scuderia aveva sulla Spina degli
addetti muniti di grossi secchi d'acqua, quando le quadrighe della sua scuderia Tifo sugli Spalti
arrivava, questi addetti scagliavano letteralmente l'acqua sulle ruote.
La folla andava in subbuglio, il tifo era da stadio a cui si aggiungeva anche
l'Imperatore, la gara terminava con il vincitore che tagliava il traguardo,
vincere era davvero una cosa unica, con una sola vittoria si guadagnava più
di quanto potesse guardagnare un legionario in un anno, e dicerto non
mancavano le superstar del Circo Massimo, i grandi campioni, se ne
conoscono 7 e i loro busti sono tutti esposti a Palazzo Massimo a Roma, ma
non si conoscono i loro nomi, quallo che sappiamo è che tutti hanno
guadagnato la loro fama nell'arco di 70 anni.
Sfilta nell'Arena
Il destino del Circo Massimo fu inevitabilmente legato a quello di Roma ,
l'ultima gara venne disputata quando l'Impero era già scomparso da più di un secolo, poi nel corso dei secolo
tutto cadde in disuso, in abbandono, le strutture vennero spogliate al punto che divenne un grande acquitrino, gli
obelischi vennero abbattuti durante il Medioevo, poi recuperati e spostati a Piazza del Popolo e a San Giovanni
nel cuore di Roma, l'aspetto di oggi non gli rende giustizia, il Circo Massimo era il cuore pulsante di Roma e lo fu
fino alla fine.

http://alpassoconlastoria.blogspot.com/2017/03/meraviglie-di-roma-circo-massimo_9.html 4/4

Potrebbero piacerti anche