L'annegamento è la morte causata dalla penetrazione di acqua o di
altri liquidi nei polmoni, tanto da non permettere la respirazione e quindi la sopravvivenza. L'annegamento si compie attraverso diverse fasi:
fase di sorpresa: consiste in una profonda inspirazione, fugace,
della durata di alcuni secondi, prima che l'individuo vada sott'acqua;
fase di resistenza: apnea iniziale, durante la quale l'individuo
impedisce la penetrazione di liquido nei polmoni e si agita cercando di riemergere;
fase apnoica: stato di morte apparente con perdita della
coscienza, abolizione dei riflessi e arresto definitivo del respiro;
fase terminale: boccheggiamento e arresto definitivo del battito
cardiaco.
L'acqua provoca quindi un'asfissia, che è la vera causa del decesso.
La penetrazione di acqua lungo le vie respiratorie, anche in piccola quantità, provoca un'apnea causata dalla chiusura dell'epiglottide, una reazione finalizzata a proteggere l'apparato respiratorio dall'acqua. La chiusura impedisce inoltre il passaggio dell'aria: si parla allora di ipossia.