Sei sulla pagina 1di 5

Perchè è necessaria una normativa?

Un approccio scientifico per la conservazione dei Beni culturali è al giorni d’oggi essenziale
sia come base preliminare per garantire una rigorosa e corretta pianificazione degli interventi
di manutenzione ordinaria e straordinaria sia per assicurare la loro efficacia e durabilità.
Solamente grazie a una conoscenza scientifica dei materiali costituenti i manufatti,
dell’ambiente in cui si trovano e delle loro condizioni di conservazione, questi lavori di
conservazione/restauro possono essere eseguiti con successo.
Purtroppo la grande esperienza sviluppatasi in questo settore in ambito nazionale e
internazionale non ha potuto creare un comune background per le troppe differenze non
solamente nei metodi d’indagine ma anche nella terminologia usata.
Una specifica attività di standardizzazione Nazionale ed Europea nel settore della
conservazione dei Beni Culturali è essenziale per acquisire un comune approccio agli
importanti problemi in tale settore. Per di più, tale comune approccio e l’uso di procedure e
metodologie standardizzate potrà promuovere lo scambio di informazioni, evitare il rischio di
sovrapposizione dei lavori e sviluppare le sinergie fra gli esperti europei in tal campo.
Lo sviluppo inoltre , di test e metodi di analisi standardizzati fornirà alle istituzioni preposte
alla conservazione, alle imprese e laboratori di corretti strumenti per portare avanti i propri
lavori e allo stesso tempo aumenterà le loro competenze/capacità.

Lo scopo della normativa nel settore dei Beni Culturali è rivolto a:

- dare un'indicazione precisa e adeguata al tipo di studi diagnostici da eseguire,


promuovendo in tal modo la conservazione su un numero crescente di manufatti;
- migliorare le metodologie, protocolli, linee guida per consentire lo sviluppo di migliori
pratiche conservative e definire le caratteristiche delle strumentazioni per la conservazione;
- fornire un corpo normativo di riferimento per una validazione a livello Italiano ed Europeo
dei prodotti e delle tecnologie impiegate nel settore dei Beni Culturali;
- incrementare lo sviluppo di materiali, strumenti, e tecnologie innovative dando rilevanza
economica ad un mercato specifico per i Beni Culturali;
- agevolare gli scambi tra le parti interessate in Italia e in Europa, attraverso l'uso di
metodologie e lessico comune.

L’attività di normativa in Italia

Nel 1977, il C.N.R. (rappresentato dai tre centri di Roma, Milano e Firenze - ora parte
dell'Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali) e il Ministero per i
Beni Culturali (Istituto Centrale per il Restauro) hanno fondato la Commissione NORMAL
(Normativa Materiali Lapidei) con lo scopo stabilire e uniforme i metodi per lo studio delle
alterazioni dei materiali lapidei e per controllare l'efficacia dei trattamenti di conservazione.
La Commissione era composta da esperti e ricercatori del CNR e del Ministero dei Beni
Culturali, da docenti universitari, da professionisti (architetti, conservatori e scienziati di
conservazione) e da rappresentanti delle industrie coinvolte nel settore.
Dal 1977 fino a 1995 sono state pubblicate 46 Racc. NORMAL (copyright CNR-ICR). Nel
1996 questa Commissione è entrata a far parte di UNI, e da quella data i numerosi
documenti prodotti sono stati pubblicati come norme italiane UNI-NORMAL.
L’ICVBC ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella Commissione UNI- NORMAL
avendone per molti anni la presidenza, il coordinamento di alcuni gruppi di lavoro e
svolgendo attività sperimentale di ricerca prenormativa.

Attualmente la commissione è organizzata nei seguenti gruppi di lavoro:

GL1 - Linee guida e terminologia Anna Maria Mecchi, Fernanda Prestileo


GL2 - Caratterizzazione e analisi dei materiali inorganici porosi che costituiscono il
Patrimonio Culturale: Fabio Fratini, Anna Maria Mecchi, Loredana Luvidi
GL3 - Valutazione di metodi e prodotti negli interventi di conservazione su materiali
inorganici porosi che costituiscono il patrimonio culturale: coordinatore Anna Maria Mecchi,
membri: Susanna Bracci, Riccardo Negrotti, Barbara Sacchi, Antonio Sansonetti, Loredana
Luvidi, Daniela Pinna
GL4 - Ambiente Fernanda Prestileo
GL5 - Metodi di imballaggio e trasporto Maria Perla Colombini
GL6 - Legno
GL7 - Strutture (Gruppo misto con la Commissione Ingegneria Strutturale)
GL8 - Biologia Daniela Pinna

Tali gruppi di lavoro stendono norme italiane e contemporaneamente funzionano come


gruppi specchio dell’attività di competenza degli equivalenti gruppi europei (cfr. normativa
europea)

L'attività di normalizzazione in Europa

Il Comitato Europeo (CEN) è l'organismo europeo di normalizzazione (riconosciuto dalla


direttiva 98/34/CE) per lo sviluppo di standard in tutte le aree, ad eccezione delle
telecomunicazioni e dei campi elettro-tecnico. Nel 2003 la Commissione italiana UNI-
NORMAL ha proposto a CEN la creazione di un Comitato tecnico di normativa
"Conservazione dei beni culturali" Tale proposta è stata approvata il 12/02/2003 ed è stato
fondato CEN / TC 346 , il suo lavoro è iniziato dopo il primo Meeting Internazionale del 21-
06-2004, Roma. Tutti i paesi membri del CEN partecipano alle attività di standardizzazione
del CEN / TC 346.

Attualmente la commissione è organizzata nei seguenti gruppi di lavoro:

WG 1 General methodologies and terminology


WG 2 Characterization and analysis of porous inorganic materials constituting cultural
heritage
WG 3 Evaluation of methods and products for conservation works on porous inorganic
materials constituting cultural heritage Susanna Bracci, Anna Maria Mecchi, Antonio
Sansonetti
WG 4 Protection of collections
WG 5 Packing and transport
WG 6 Exhibition lighting of cultural heritage - Joint working Group between CEN/TC 346 and
CEN/TC 169
WG 7 Specifying and measuring Indoor/outdoor climate
WG 8 Energy efficiency of historic buildings
WG 9 Waterlogged wood
WG 10 Historic timber structures
WG 11 Conservation processes Daniela Pinna Anna Maria Mecchi

L’ICVBC ha un ruolo rilevante sopratutto nel WG 3 e nel WG11 e gran parte delle norme
recentemente pubblicate sono state prodotte sulla base di precedenti raccomandazioni
NORMAL e/o norme UNI NORMAL.

Informazioni pratiche

Le norme Italiane ed Europee possono essere acquistate dal sito UNI http://www.uni.com/it/,
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/home
Depuis 2004, la France est engagée aux côtés de ses partenaires européens dans un long processus
de création de normes spécifiques à la conservation du patrimoine culturel matériel. L'objectif est la
rédaction de documents méthodologiques communs pour les procédures d'intervention, les
méthodes d'essai et d'analyses scientifiques, appuyés sur un vocabulaire partagé accessible à tous.
Ces documents seront utiles non seulement pour la recherche scientifique et l’échange des
connaissances mais aussi pour les mises en concurrence de prestataires en conservation-
restauration. Cependant les normes européennes ne se substituent pas à la législation française en
vigueur.

Au sein du comité européen de normalisation (CEN), les travaux sont menés sous l'égide du comité
technique européen CEN/TC 346 «Conservation du patrimoine culturel».
En France, au sein de l'AFNOR (www.afnor.org), association française de normalisation, les projets
sont élaborés au sein du comité miroir français, AFNOR/CNCBC : commission de normalisation sur la
conservation des biens culturels

Plusieurs groupes de travail constitués d'experts français (GE) correspondent aux groupes de travail
européens (WG) selon les thèmes adoptés par le comité technique européen. Les groupes d'experts
réunissent des professionnels de tous les domaines patrimoniaux et de tous les métiers
(conservateurs, restaurateurs, architectes, ingénieurs, entreprises spécialisées, scientifiques de la
conservation…). Les documents ne sont adoptés qu'après un long processus d'enquêtes publiques et
d'amendements sur la base des commentaires, garant de l'obtention d'un consensus entre les
parties prenantes.

Tout professionnel du patrimoine intéressé par ce travail qui n'a de sens que par la participation du
plus grand nombre, peut participer à l'élaboration de ces normes et recommandations techniques
indispensables à l'échange et au partage des informations.
Contacts : jeanclaude.hesling@afnor.org

Des informations sur les normes publiées références, titres, résumés, sommaires sont disponibles à
l'adresse suivante où elles peuvent être commandées :
http://www.boutique-normes-edition.afnor.org/normes-produits-edition

Pour en savoir plus


« Culture et Recherche », n° 113, automne 2007, p.5
http://www.culture.gouv.fr/culture/editions/r-cr/cr113.pdf
Monumental, 2007-1, présentation du comité de normalisation par François Goven, p. 99
François Goven et Judith Kagan, la question de la terminologie, dossier
Achèvement/Restitution/Reconstruction, Monumental, 2010-1, pp.26-27

Începând cu anul 2004, Franța s-a angajat alături de partenerii săi europeni într-un lung proces de
creare a standardelor specifice de conservare a patrimoniului cultural tangibil. Obiectivul este
elaborarea de materiale metodologice comune pentru proceduri de intervenție, metode de
încercare și analiză științifică, susținute de un vocabular comun accesibil tuturor. Aceste documente
vor fi utile nu doar pentru cercetare științifică și schimbul de cunoștințe, ci și pentru furnizorii de
servicii de licitare competitive în conservare-restaurare. Cu toate acestea, standardele europene nu
înlocuiesc legislația franceză.

În cadrul Comitetului European pentru Standardizare (CEN), lucrările se desfășoară sub egida
"Conservarea patrimoniului cultural" Comitetul tehnic european CEN / TC 346.
În Franța, în cadrul AFNOR (www.afnor.org), Asociația franceză pentru Standardizare, proiectele sunt
dezvoltate în cadrul comitetului oglinda francez AFNOR / CNCBC: Comitetul de standardizare privind
conservarea bunurilor culturale

Mai multe grupuri de lucru de experți francezi (GE) sunt in grupuri europene de lucru (GL) din cadrul
temei adoptat de Comitetul tehnică europeană. Grupurile de experți reuni profesioniști din toate
domeniile și a patrimoniului tuturor tranzacțiilor (curatori, conservatori, arhitecti, ingineri, oameni
de știință, firme specializate de conservare ...). Documentele sunt adoptate după un lung proces de
anchete publice și modificări în funcție de comentariile, garant de consens între părțile interesate.

Orice interesat profesional în activitatea de patrimoniu care are sens numai prin participarea mai
mare număr, pot participa la dezvoltarea acestor standarde și recomandări tehnice necesare pentru
schimbul și schimbul de informații.

Contacte: jeanclaude.hesling@afnor.org

Informații privind standardele publicate referințe, titluri, rezumate, rezumate sunt disponibile la
următoarea adresă de unde pot fi comandate:

http://www.boutique-normes-edition.afnor.org/normes-produits-edition

Pentru a afla mai multe

"Cultură și cercetare", nr 113, toamna anului 2007, p.5


http://www.culture.gouv.fr/culture/editions/r-cr/cr113.pdf
Monumental, 2007-1, prezentarea Comitetului pentru Standarde de François Goven, p. 99
François Goven și Judith Kagan, problema terminologiei, dosar Completare / Restaurare /
Reconstrucție, Monumental, 2010-1, pp.26-27
CECORE - Centrul de Conservare şi restaurare

Potrebbero piacerti anche