Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
"Quella del tassista è una professione rischiosa. Si permetta alla categoria di dotarsi di
strumenti di autodifesa in auto (spray e sfollagente) fino al porto d'armi semplificato". E' il
commento del capogruppo della Lega in Comune, Matteo Salvini, all'aggressione subita da un
tassista oggi pomeriggio. Salvini spiega che c'è "dispiacere per il cane morto, ma per i padroni "distratti"
raddoppiamo le multe in caso di passeggio senza guinzaglio".
"Adesso basta! Non è più accettabile che Salvini, ed altri della Lega e del PdL, dinanzi a fatti
anche molto gravi li strumentalizzino e pensino di trasformare Milano in un saloon del Far
West. Armi in circolazione chiamano altre armi: la civiltà è iniziata quando si è deciso che solo i corpi
dello Stato possono farvi ricorso. E abbiamo visto che fine hanno fatto le ronde private che alla Lega
piacevano tanto". Lo ha dichiarato Giuliano Pisapia, candidato alle Primarie del Centro Sinistra per il
Sindaco di Milano, in merito alla aggressione a un tassista avvenuta oggi pomeriggio. "La sicurezza è
fondamentale, non è da propaganda. Facciamo vivere davvero la città e si vedrà che, tra presenza delle
forze dell'ordine e luci accese, Milano sarà più sicura ed anche più felice. Le armi in mano rendono Milano
triste e sospettosa e più pericolosa. Propongo, inoltre, che i taxi vengano dotati a spese del comune di
dispositivi automatici di allarme che permettano ai tassisti di avvisare - in piena sicurezza personale - le
forze dell'ordine".
"Nell'esprimere una ferma condanna e turbamento per il grave episodio di questo pomeriggio e
nell'augurarmi che il tassista esca al più presto dal coma, credo siano irresponsabili e provocatorie le
dichiarazioni del leghista Salvini, che trasforma un terribile episodio di cronaca in occasione di campagna
elettorale. Quello che manca a Milano e' un presidio quotidiano, costante e diffuso da parte dei vigili e
delle forze dell'ordine anche nelle aree più lontane dal centro, vera garanzia di legalita' e sicurezza. Non
e' con la militarizzazione di interi quartieri, con le ordinanze coprifuoco o addirittura con la concessione
del porto d'armi ad alcune categorie di lavoratori che si risolvono i problemi legati alla sicurezza". Lo
afferma Stefano Boeri, candidato sindaco alle primarie del centrosinistra. "Questa giunta
comunale, al posto di convocare tavoli sulla sicurezza, dovrebbe spiegare ai milanesi perche' non sono
stati sostituiti i 500 vigili urbani che sono andati in pensione. O ancora, perche' non sono mai arrivati i
500 poliziotti chiesti dal sindaco due anni fa - prosegue -. Milano ha bisogno di un presidio quotidiano. Ma
soprattutto che i vigili tornino a fare i vigili nei quartieri e smettano di fare solo gli esattori delle multe".