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Giornata Mondiale

L’importanza
della prevenzione
del suicidio
in relazione alla
Salute Mentale
quaderno di lavoro, proposta, percorso di studio

L’autore : Uff. Prof.. Maurizio Munda


Indice

Prefazione ___________________________________________________________ pag. 1

Ricordare ogni giorno la prevenzione con un logo ___________________________ pag. 2

Alcuni Principi Universali OMS per la Salute Mentale _______________________ pag. 3

Proposta, suggerimento di lavoro _________________________________________ pag. 4

Mappa concettuale _____________________________________________________ pag. 5

Diversi livelli da analizzare ______________________________________________ pag. 6

La cooperazione _______________________________________________________ pag. 7

Il dialogo tra gli Stati Membri e l’Oms ( vero o presunto ? ) ___________________ pag. 8

La tutela della Salute Mentale : obiettivi e strategie __________________________ pag. 9

L’importanza della prevenzione : informazione ,formazione e coinvolgimento _____ pag. 10

È possibile la prevenzione per i casi gravi come il suicidio _____________________ pag. 11

I soggetti destinatari del percorso di prevenzione _____________________________ pag. 12

I soggetti a rischio _____________________________________________________ pag. 14

Manifesto Umanitario - Appello

Munda chi ?
A chi soffre di disagio psichico
Alle loro famiglie

Prefazione

Da 10 anni, conduco una difficile battaglia in favore dei disabili psichici e / o diversamente abili
Sono presente al Parlamento Italiano con un progetto sulla Salute Mentale. Ho dato il mio contributo
alla Commissione Europea sul medesimo tema

In tutto il Mondo, vivono diverse identità culturali, storiche, ricche di esperienza umana. Tutti i
Paesi devono dare intervenire in difesa della Salute Mentale.

La prevenzione è fondamentale e c’è un solo modo per migliorare la qualità della vita di chi soffre
di disagio psichico :

porre la persona e la sua famiglia


al centro dell’attenzione

e … risolvere in modo pratico i singoli casi, partendo da esperienze concrete di chi vive, in prima
persona sulla propria pelle, gravi drammi umani

Il ruolo dell’OMS è di vitale importanza, al fine di spronare le Nazioni a farsi carico in modo
operativo, concreto per aiutare chi ha bisogno, per chi tende la mano in cerca d’aiuto

… aiutare chi chiede … e io ?

L’autore : Uff. Prof Maurizio Munda

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Ricordare ogni giorno la prevenzione con un logo
Perché il logo ?

Per tenere alta l’attenzione verso i disabili psichici e / o diversamente abili, per riconoscere
l’importanza del problema, per sollecitare gli Stati a prendere in esame la questione al fine
di formulare validi interventi.

Sottopongo alla V.S. Cortese Attenzione la seguente proposta :

Muro in demolizione per indicare che non ci devono essere più barriere. La coercizione
può portare soggetti deboli a livello psichico a compiere gesti gravi come il suicidio

Una finestra aperta ,con le sbarre spezzate, per indicare una nuova mentalità di apertura,
di accoglienza del portatore di handicap psichico e / o diversamente abile o soggetto a
rischio. Creare una cultura di rispetto per la persona . Combattere lo stigma

OMS A TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

L’autore : Uff. prof. Maurizio Munda

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Alcuni  Principi  Universali    
OMS  

per  i  diritti  dei  disabili          


psichici  e  delle  loro  famiglie  

Considerazione :

Il disabile psichico e / o diversamente abile è considerato un peso, un onere sociale, nessuno si occupa di lui.
Molto spesso è abbandonato e in alcuni casi non è in grado di chiedere aiuto. Spesso si interviene in ritardo,
quando la disgrazia è già consumata

Alcuni Principi Universali devono costituire le fondamenta per il rispetto della persona e della dignità
umana.
.

Si suggerisce di prendere in esame i seguenti aspetti generali, presumo Universali :

Non sono ammessi trattamenti medici / sanitari contrari al rispetto della persona e dignità
umana

Non sono ammesse discriminazioni ,quali : sesso, razza, età ,patologia, condizioni sociali del
portatore di handicap psichico, al fine di accedere alle prestazioni sanitarie – assistenziali
.
Gli Stati si adoperano concretamente per eliminare lo stigma nei confronti di queste persone

Il disabile psichico e / o il diversamente abile ha diritto all’assistenza farmaceutica e


ospedaliera gratuita

Gli Stati agevolano il recupero e l’inserimento dei disabili psichici all’interno della vita
sociale

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Proposta, suggerimento di Lavoro

Premessa :

Il disagio psichico è causato da diversi fattori, come l’OMS ha già ribadito, in più occasioni.
Devianza, alcoolismo, uso di sostanze stupefacenti, depressione sono alcune cause.
Tuttavia,a mio modesto parere, ritengo si debba fotografare la reale situazione in modo più
articolato, considerando anche fattori socio - economici - culturali.
Inoltre, ritengo che non si può e non si deve generalizzare, perché non ci può essere una sola
risposta alle tante variabili presenti in ogni contesto.

I livelli di intervento :

prevenzione
assistenza medica ( cura e riabilitazione )
diagnosi socio / economica
reinserimento nel tessuto sociale

strategie :

comunicazione preventiva senza creare


allarmismi
aiuto medico mirato e personalizzato
verifica tessuto sociale e contesto economico
ambientale
agevolare e seguire il reinserimento nella
vita sociale

D E S T I NA T A R I

Chi soffre di disagio psichico e


loro famiglie

4
“ La Salute Mentale “
Il portatore di handicap psichico e/ o diversamente abile la sua famiglia

OMS Area medica


Stati Membri

Chi soffre
di disagio
Psichico
e la
Famiglia

Area economico
previdenziale Area sociale

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Diversi livelli da analizzare per la tutela della
Salute Mentale
Penso a mio modesto parere, che sia importante intervenire su diversi livelli, in particolare :

verifica della situazione attuale nei vari Stati Membri, in tema di disagio psichico, con riferimento
ai seguenti aspetti :

- Legislazione sanitaria di ciascun Stato Membro

Inoltre :

Considerato il fatto che la Salute Mentale non è solo un problema di natura medica – sanitaria, ma
coinvolge anche altri aspetti della vita dell’individuo, è necessario attivare una politica di ampio
respiro che tenga conto di altri fattori . Oggi, il paziente non ha bisogno solo di cure, ma come
cittadino deve ricevere tutti i servizi necessari per condurre una vita dignitosa
Pertanto, oltre all’aspetto medico, occorre preoccuparsi anche dei bisogni di natura economica,
sociale,assistenziale e legale che devono essere soddisfatti.

- quindi, gli Stati devono investire sulla Salute Mentale e trattare la problematica sotto i molteplici
aspetti

Favorire, nel rispetto di ciascun Stato Membro, un percorso comune.

Riconoscere che la Salute Mentale è una priorità, non solo per il singolo individuo,ma un valore
aggiunto anche per la società

Sono noti alcuni aspetti

1) in molti paesi la popolazione invecchia, ci sono meno giovani


2) in altri c’è un incremento demografico.

Tali circostanze creano sicuramente aspettative politiche e sociali diverse, da valutare caso per caso.

C’è la necessità che la società elimini le discriminazioni di cui, sono ancora oggetto, i disabili psichici e/o
diversamente abili. Coloro che soffrono di disagio psichico non devono essere visti in negativo, ma sono
persone che hanno sentimenti comuni, che manifestano, che comunicano.
Occorre coinvolgere le popolazioni, creando una nuova cultura, lanciando messaggi improntati, al rispetto
della persona umana, al fine di migliorare la qualità della vita dei disabili psichici e delle loro famiglie.
Chi ricopre ruoli di primo piano faccia la sua parte

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OMS Gli Stati Membri

Chi soffre di disagio psichico e


la sua famiglia

Legenda : = L’ OMS individua obiettivi e strategie a tutela della Salute


Mentale, comunicando tali aspetti agli Stati Membri

Nel rispetto della sovranità, autonomia e indipendenza di ciascun


Stato, è importante che si collabori, partendo dai Principi
Universali, al fine di evitare discrepanze e/ o diseguaglianze.
.

= L’OMS e gli Stati Membri individuano forme adatte a


migliorare la condizione dei disabili psichici, in tema di
prevenzione, assistenza medica, sociale, economica e cura

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Il dialogo tra gli Stati Membri e l’OMS per creare
una piattaforma sulla Salute Mentale
( un dialogo vero o presunto ? )

È difficile dialogare tra culture diverse. Ma è necessario tentare di


sedersi ad un tavolo, per ottenere, anche gradualmente , risultati
reali, non presunti.
È in gioco la Salute delle popolazioni

Gli Stati Membri individuano una corsia preferenziale, al fine di legiferare le norme più
consoni alla soluzione del problema dei disabili psichici e delle loro famiglie.
L’intervento legislativo deve tenere in considerazione che il disabile psichico necessita di diversi
servizi ( medico – sociale – economico – legale ), per cui è necessario intervenire per ogni
ambito di riferimento.

L’OMS definisce una banca dati, allo scopo di monitorare l’esistente in tema di risorse umane –
mezzi finanziari – strutture.

Ciascun Stato Membro programma ,ogni anno, le risorse economiche necessarie da inserire in
bilancio, al fine di gestire correttamente tutti i servizi necessari da erogare ai disabili psichici
ed alle loro famiglie.

Ogni Stato Membro predispone controlli periodici dei servizi erogati, al fine di ricercare eventuali
punti di debolezza da eliminare e punti di forza da valorizzare.

E dopo ? :

Non sta allo scrivente dire cosa fare. Umilmente, posso pensare ai seguenti passaggi :

emanare Direttive rivolte a tutti gli Stati Membri, ricordando che la tutela della Salute Mentale è una
priorità.

stabilire interventi di coordinamento , sotto la guida dell’OMS, sotto ogni profilo, quale : medico, socio
economico, legale

ogni Stato Membro deve intervenire tempestivamente a tutela della Salute Mentale, adottando le migliori
strategie

monitorare ,in itinere, gli interventi e le strategie adottate, al fine di verificare se gli obiettivi sono stati
conseguiti. Eliminare i punti di debolezza e rafforzare i punti di forza.

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Obiettivi :

1. prevenire il disagio psichico


2. non abbandonare il disabile psichico e / o diversamente abile
3. curare e assistere i portatori di handicap psichici gravi ed irreversibili
4. migliorare la qualità della vita del disabile psichico e della sua famiglia
5. intervenire sul tessuto sociale, creando una cultura nuova, in segno di
rispetto verso la persona disabile
6. potenziare la ricerca scientifica

Strategie :
1. informare, in modo corretto e senza allarmismi sulle conseguenze del disagio psichico
2. creare le condizioni sociali , per cui chi è colpito da un disagio psichico non si senta
solo,abbandonato
3. sostenere non solo un’uguaglianza formale, ma anche sostanziale, rimovendo ostacoli di
ordine medico, economico, sociale, al fine di migliorare la qualità della vita dei disabili
psichici
4. intervento sul territorio, in tema di educazione culturale verso la popolazione,
ricordando che i disabili psichici sono persone
5. favorire la cooperazione medica tra gli Stati e investire sulla ricerca scientifica

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L’importanza della prevenzione:
Informazione – formazione e coinvolgimento
E’ importante muoversi sul terreno della prevenzione, al fine di ridurre i casi a rischio, senza creare
allarmismi.
La prevenzione passa necessariamente su alcuni livelli d’intervento, quali :

1. informazione sociale nelle scuole


2. informazione sociale nei luoghi di lavoro
3. informazione attraverso i mass – media
4. la formazione di una cultura nuova, che veda il disabile come persona, per dire basta ai pregiudizi
5. formazione del personale socio – educativo ( operatori sanitari / insegnanti /volontariato )
6. coinvolgimento della società civile. Ad esempio, artigiani, maestri d’arte e professione che aiutino
il disabile, potenzialmente capace ed in grado di avere un minimo di autonomia, dotato di conoscenze
e capacità di orientamento, quali spazio e tempo ad inserirsi nella società, ad aiutarlo a riacquistare
fiducia e dignità personale.

ma attenzione

Occorre valutare i seguenti aspetti :

1. i disabili psichici sono persone differenti per età – sesso


2. le patologie sono diverse
3. i possibili interventi di prevenzione devono necessariamente essere differenziati e quindi mirati

per cui è necessario fare la seguente riflessione

Per migliorare la qualità della vita del disabile psichico e/ o diversamente abile e / o di chi soffre
anche solo temporaneamente di disagio psichico :

è importante ricordare che bisogna risolvere in modo pratico i singoli casi,considerato che le
patologie sono diverse e i soggetti coinvolti sono diversi per età, sesso e che pertanto non si può
dare un’unica risposta alle tante variabili presenti in ogni situazione

quindi anche la prevenzione deve essere adeguata ai diversi soggetti coinvolti considerando
anche l’ambiente, il territorio il contesto, i tempi in cui operare

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È possibile la prevenzione per
i casi gravi come il suicidio ?
Prevenire è fondamentale. Sicuramente, non è facile, ma è doveroso promuovere azioni preventive .
Serve una strategia attenta e coordinata. In primo luogo, è opportuno stabilire i destinatari del percorso
socio – medico educativo

Attenzione :
molto spesso, il disabile e / o chi soffre di disagio psichico non è

consapevole di quello che fa, ma comunica. Chi vive, a fianco, deve saper

decifrare ogni comportamento “ anomalo”


il disabile e/ o è soggetto attivo ( esprime un suo linguaggio, fatto di parole, silenzi, gesti)
chi soffre
di disagio è soggetto passivo ( è bisognoso di cure, di attenzione, senza far pesare la
psichico situazione, favorendo il più possibile il coinvolgimento della persona )

deve essere destinatario di interventi a suo favore

Tra i soggetti coinvolti, quindi non c’è solo la persona che potenzialmente può tentare il suicidio .
Pertanto, l’attenzione deve essere rivolta anche a chi sta attorno. Proprio perché, chi vive a fianco del
soggetto con disagio psichico è chiamato ad un difficile compito, che è quello di capire per cercare di
prevenire.
A fianco del portatore di handicap psichico, diversi sono i principali destinatari, chiamati a collaborare,
al fine di evitare fatti gravi, in riferimento al luogo, in cui questi soggetti operano

Per cui, i destinatari del percorso sono :

chi soffre di disagio psichico


la famiglia
il medico di base
il psichiatra – il psicologo
la scuola
l’ambiente di lavoro

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Chi soffre di
disagio psichico
Il psichiatra
Il medico di base per prevenire il
suicidio

La scuola
L’ambiente di lavoro

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La famiglia

La famiglia ha il ruolo più importante, perché vive sulla propria pelle un grave dramma umano, a
fianco di chi soffre. Molto spesso si fa fatica comprendere lo stato di disagio che vive un componente
della famiglia.
I familiari devono, in ogni istante della giornata, far fronte ad eventuali mutamenti di umore, anche
repentini e nel giro di poche ore, del familiare.
Sembrerebbe ovvio che il momento più delicato per commettere fatti gravi, sia l’attimo folle.
Ma questo momento è solo il punto finale di una fase critica che ha avuto stati intermedi.
Ad esempio : fare attenzione a falsi sorrisi, alla falsa tranquillità.
Segnalare ogni variazione di umore e / o comportamento al medico di base e al psichiatra, al psicologo

il medico di base

Il medico di base non deve essere solo il referente del psichiatra, del psicologo, ma deve essere sempre
vicino alla famiglia, anche dal lato umano

il psichiatra – il psicologo
Il psichiatra, ilo psicologo ,oltre ad attivare l’intervento specifico previsto per il paziente, a livello medico –
deontologico, devono saper ascoltare la famiglia e trasmettere sicurezza ai familiari.
Nel massimo rispetto, queste importanti figure professionali, pur provenendo da una scuola di formazione,
devono dimenticare la propria ideologia, per un confronto sereno tra le diverse anime scientifiche

la scuola

E’ importante che la scuola educhi per prevenire il disagio.


E’ lodevole l’impegno di molti Istituti che, già da tempo, si attivano per aiutare le nuove generazioni
non solo a livello didattico, ma anche umano e relazionale.
Purtroppo le risorse monetarie a disposizione sono scarse e quindi è difficile aiutare per prevenire

l’ambiente di lavoro

Massima vigilanza nei luoghi di lavoro per prevenire il suicidio, a partire dalle relazioni tra i
colleghi e tra organi dirigenziali e dipendenti di grado inferiore

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Soggetti che conducono una vita “ comune” ,
ma possono essere a rischio suicidio, divisi
per età e per luoghi frequentati :

 i giovani
 i lavoratori
 gli anziani
 uomo / donna

i giovani

a mio modesto parere, per quanto riguarda i giovani, occorre stare molto attenti ai seguenti aspetti :

1) capire il disagio dei giovani in famiglia o meglio se sussistono momenti di conflittualità familiare
2) insicurezza sessuale derivante dall’ età evolutiva
3) comprendere le motivazioni all’abbandono scolastico, la scarsa motivazione allo studio
4) gli insuccessi scolastici e sentirsi inferiori rispetto agli altri compagni di scuola
5) verificare il perché del rifiuto al contesto sociale, al rispetto delle regole
6) capire lo stato di svogliatezza
7) notare la perdita dell’autostima

conseguenze
 il giovane si sente solo, abbandonato e / o si emargina
 conseguente rischio di perdita della propria identità personale che può portare :
1) Compiere atti delinquenziali
2) Vita da emarginato
3) Decisione di farla finita

è necessario che la famiglia, la scuola, senza allarmismi, intervengano ai primi segnali.

A tale scopo, si possono suggerire alcuni interventi, quali :

a) favorire il rispetto verso se stessi e verso gli altri


b) far conoscere l’importanza dell’integrazione nel tessuto sociale
c) migliorare l’autostima
d) dare certezze e creare consapevolezza dei propri mezzi
e) educare alla tolleranza, alla solidarietà
f) far accogliere le diversità
g) stimolare il giovane a svolgere cose di suo interesse, anche al di fuori
dell’ambito scolastico, come primo passo per il recupero
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i lavoratori

Gravi fatti di cronaca hanno evidenziato che, anche nel mondo del lavoro, ci sono possibili situazioni
a rischio che possono portare un soggetto a compiere il suicidio

Alcuni casi, ormai noti, sui quali però non si è intervenuto sempre, in modo efficace :

a) mobbing ( azione devastante che ha ripercussioni sui soggetti fragili )


b) invidia verso i colleghi
c) derisione
d) mancata capacità di adattamento e / o mobilità con conseguente
instabilità lavorativa e sociale
e) mancanza di competenze professionali e quindi sentirsi inferiori
f) rifiuto della dinamica di gruppo e conseguente autoisolamento
g) perdita del posto di lavoro e conseguente insicurezza per il futuro

cosa fare per prevenire ?

1) più controlli medico / sociali nei luoghi di lavoro


2) presenza attiva di psicologi
3) segnalare casi difficili
4) comprendere tempestivamente il malessere per coloro che perdono il posto di lavoro
5) coinvolgere il soggetto a partecipare a lavori di gruppo
6) coinvolgere il nucleo familiare

gli anziani

sicuramente le persone anziane sono tra i soggetti più a rischio. Per la loro fragilità.
Tra le cause al suicidio, possiamo individuare :

1) la solitudine
2) essere abbandonati dalla famiglia
3) il sentirsi inutile
4) non essere ascoltati dalla società
5) una malattia invalidante
6) la demenza senile

cosa fare per prevenire il suicidio :

a) coinvolgere la persona anziana in tutte le vicende familiari


b) farlo sentire partecipe di un progetto
c) saper ascoltare le sue esigenze a livello affettivo / medico / economico / sociale
d) non abbandonarlo
e) potenziare la sua esperienza di vita
f) fargli conoscere nuovi percorsi creativi ( arte – musica )
g) stimolare i suoi interessi di vita

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uomo / donna ( perseguiti da soggetti che compiono nei loro
confronti reati penali)

1) coinvolti in azioni di stalking


2) coinvolti in atti di usura

cosa fare per prevenire :

1) Capire il disagio emotivo di chi subisce questi reati penali


2) Saper cogliere gesti, sentimenti, parole non usuali di chi ha subito reati
3) Invitare la persona ad aprirsi, a raccontare i fatti accaduti
4) Agevolare la vita sociale

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Manifesto Umanitario

Appello a favore dei disabili psichici


e/o diversamente abili e/ o di chi soffre
di disagio psichico

Si individuino nuovi interventi urgenti, non solo di natura medica,


ma anche umanitari,
al fine
di risolvere in modo decoroso, nel pieno rispetto della
Dignità Umana, il problema di chi soffre di disagio psichico

Non si lasci decadere questa iniziativa umanitaria, trasparente e per


una volta, si ascolti la voce dei cittadini,
perché solo chi vive sulla propria pelle può capire

Il presente APPELLO UMANITARIO è rivolto al’OMS , agli Stati Membri e ai


semplici cittadini

Non si faccia di questo problema, uno scontro ideologico, perché il


DIRITTO alla SALUTE non ha colore politico e perché con
lo scontro ideologico, alla fine pagano solo i disabili e le loro famiglie

Non si facciano discriminazioni

Portare la persona che soffre di disagio psichico e la sua famiglia al centro


dell’attenzione, al fine di aiutarli in modo concreto
Solo, in questo modo, si può capire quali interventi servono
per aiutare chi ha bisogno

Dare a queste persone sofferenti, un aiuto medico, sociale, economico, legale,


farli sentire partecipi,semplicemente uno di noi.

È necessario definire la Salute Mentale, una priorità


Si intervenga per prevenire il disagio psichico, per curare, per dare risposte
concrete, reali, visibili,trasparenti, misurabili

Si individui una corsia preferenziale


per il fabbisogno socio – sanitario in favore della
Salute Mentale

Si crei una nuova cultura di rispetto verso le persone con disagio psichico, si
favorisca l’integrazione, l’accoglienza

Non si facciano le tavole rotonde, non si accedano i riflettori, solo quando succedono
disgrazie umane e poi, dopo pochi giorni, tutto torna come prima

Non ci sia solo la Giornata Mondiale , ma si crei una mobilitazione costante

Si migliori la qualità della vita di


chi soffre di disagio psichico
Si tenga alta l’attenzione sempre

Aiutiamo chi soffre


Idee e valori che non moriranno mai

Uff. Prof. Maurizio Munda

 
Munda chi ?

Sono un semplice cittadino che, da un decennio, è a fianco di chi


soffre di disagio psichico

Sono consapevole che l’OMS e gli Stati Membri sono molto


attenti al problema della Salute Mentale

Porto il Massimo Rispetto alle Istituzioni , a tutti gli operatori


che, a qualunque titolo, sono coinvolti, nel delicato compito di
aiutare chi soffre di disagio psichico, al fine di prevenire gravi
atti, quali il suicidio

Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno

I miei suggerimenti non hanno la pretesa di essere esaurienti.


Servono da stimolo al dibattito

Semplicemente e Gentilmente, Vi chiedo solo di ascoltare anche


i familiari dei disabili psichici e / o diversamente abili, perché
solo chi vive sulla propria pelle può capire
Limbiate, Settembre 2010 Uff. Prof. Maurizio Munda

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