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I Jalebi
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I jalebi (jilawii, jalibi) sono una preparazione molto diffusa in India, in Pakistan, in Sri Lanka, in Nepal e in Bangladesh.
Solitamente conosciuto nella sua versione di dolcetto (amato per la prima colazione), viene talvolta servito come
companatico per delle zuppe.
Ha una consistenza un po’ gommosa (che potete gestire voi in fase di preparazione, cuocendo più o meno a lungo) e lascia
tutti di stucco con la sua glassatura di zucchero luccicante. In alcuni paesi il succo di limone dello sciroppo viene sostituito
con l’acqua di rose. Si ritiene che furono i Moghul a importare il Jalebi in India.
CONSIGLI:
1) CONSERVAZIONE: Lasciateli raffreddare prima di metterli in un contenitore ermetico. Riscaldateli prima di consumarli,
oppure conservateli per 4-5 giorni fuori dal frigo.
2) DURANTE LA FRITTURA: Verso la metà del lavoro, spegnete il fuoco sotto lo sciroppo o questo diventerà troppo
denso.
3) OLIO PER LA FRITTURA: Prima di immergere il primo jalebi, controllate la temperatura facendo una prova con poca
pastella. Se questa viene immediatamente a galla, significa che l’olio è troppo caldo e che dovete abbassare il fuoco.
4) Tradizionalmente il jalebi viene fritto nel ghee (burro chiarificato): la nostra versione è meno pesante, ma se volete
rievocare quel gusto delizioso e caratteristico, mescolate all’olio della frittura un po’ di burro – nella misura a voi più
congeniale.
5) Il mio jalebi è uno scarabocchio! Niente paura: i jalebi non hanno una forma precisa e perfetta, anzi. La loro particolarità
è che risultano spesso molto diversi tra loro.