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wholeness

ex ospedale, ex monastero
- Magliano Sabina
di Fausta Mecarelli, architetto e Phd
COME STABILIRE CENTRI ED ELEMENTI DELLA
STRUTTURA PROFONDA DELL‟EX MONASTERO
L’inferenza nella mappa della wholeness

Stabilito che nell‟ex monastero si identificano alcuni elementi lineari, puntuali,


molte aree danneggiate a causa di superfetazioni ed interventi incoerenti ma
non ci sono centri vitali, passiamo ad analizzare l‟esistenza o meno di
centri latenti.
Per identificare i centri latenti di un luogo, sito in un centro storico con
parti da recuperare, occorre porsi alcune domande, a) stabilendo se
potrebbero svolgersi lì attività o pratiche sociali favorite dalla qualità, dalle
caratteristiche geometriche e dimensionali dei suoi spazi, b) prefigurando
attraverso una visione alcune attività, anche in alternativa, che in esso
potrebbero svolgersi:
•il dato spazio ha le qualità necessarie insite nella struttura
profonda, nei valori storico-testimoniali, nelle tradizioni del luogo
coerenti con le attività potenziali già prefigurate?
•gli spazi sono adeguati alle attività potenziali già prefigurate sotto
il profilo dimensionale e geometrico?
•questi spazi hanno tutti i requisiti necessari per soddisfare le
esigenze funzionali, psicologiche e relazionali delle persone che li
frequenteranno, scelta una determinata attività da destinargli?
MAPPA WHOLENESS PIANO TERRA
Il giardino

Un‟area rettangolare di 810 mq circa (m


26.5 x 32.0), racchiusa su tre lati dai
corpi di fabbrica affacciata verso
l‟orizzonte - vallata del Tevere ad ovest,
Monti Cimini, Monte Soratte. Giardino
di tipo razionale, all‟italiana, con siepi in
bosso che descrivono un labirinto,
numerosi abeti, pini e una palma
(chamaerops excelsa).
Un pozzo, qualche panchina, giochi per
bambini rimovibili, attrezzature varie.
CENTRO LATENTE (giardino)
proprietà: buona forma, spazio positivo,
confini
pattern: stanza all‟aperto (163), posti
alberati (171), intorno verde
dell‟edificio (115B)
ELEMENTI LINEARI, PUNTUALI
(facciate, parapetto, palma, pozzo)
Il giardino
Il cortile dell‟ex chiesa

L‟attuale cortile di circa 120 mq ha


l‟accesso verso l‟androne della Porta
di Santa Croce ed era una bella
chiesa Romanica di pianta quasi
quadrata ad unica navata con tetto a
falde spioventi e con pareti
affrescate, l‟abside ad est.
Testimonianze: a) finestre murate,
nicchie ed intonaco nel muro a sud;
b) parti di fondamenta e di attacco
con la facciata del muro perimetrale
opposto al precedente; c) finestrelle,
“disegni” di falde dei tetti frutto di
stratificazioni storiche, parti di
intonaco affrescate, conci isodomi in
tufo (all‟esterno), nel muro di
facciata inglobato in una struttura
postuma.
Il cortile dell‟ex chiesa

CENTRO LATENTE
proprietà: buona forma, spazio
positivo, confini, centro forte
pattern: luoghi sacri (24), esterni
esposti a sud (105), stanza
all‟aperto (163)
AREE DANNEGGIATE:
superfetazione scala anni „50
Il chiostro e il porticato

Il chiostro interno al piano terra a pianta


trapezoidale con il consente di prender
luce ai vani che su di essa affacciano. Il
prospetto est del chiostro è caratterizzato
da un piccolo porticato costituito da due
archi a tutto sesto poggianti su un unico
pilastro posto al centro del muro.

CENTRO LATENTE:
proprietà: centri forti, confini
pattern: portici (119), corti che vivono
(115), forma e tipologia bioclimaticamente
appropriata (105B), corte termoregolatrice
(120B), aree comuni nel cuore (129)
AREE DANNEGGIATE:
tramezzi da rimuovere e tubazioni da
ricollocare
Il cortile coperto

E‟ uno spazio a doppia altezza su cui


affacciano finestre di altri ambienti,
con un‟apertura che dà su un‟area
verde terrazzata dove si innalza il
padiglione della bocciofila.

CENTRO LATENTE:
proprietà: gradienti, contrasto,
simmetrie locali
pattern: transizione tra esterno e
interno (112), ambiti di circolazione
(98), forma dello spazio interno (191)
Ambiente con camino

L‟ambiente con camino (7a)


adiacente il chiostro è coperto da
una volta con lunette al di sopra
delle aperture, porte e finestre.

CENTRO LATENTE:
proprietà: simmetrie locali,
irregolarità
pattern: massa d‟accumulo
termico (195B), forma dello spazio
interno (191), soffitti a volta (219)
Vani a magazzino
Sono due vani adibiti a
magazzino, testimonianti
entrambi il perduto soffitto
con volte a crociera di cui
restano le imposte degli
archi.
ELEMENTI LINEARI:
pareti affrescate, imposte
delle volte
proprietà: non separatezza
pattern: collegamenti con la
terra (168)
AREE DANNEGGIATE:
taglio delle volte
Vani a magazzino
Nel magazzino di destra un affresco con
Cristo risorgente (II metà del „400). La stanza
era adibita a sepoltura delle Claustrali.
ELEMENTI LINEARI:
pareti affrescate, imposte delle volte
proprietà: contrasto, non separatezza,
gradienti
pattern: collegamenti con la terra (168),
transizione tra interno e esterno (112),
AREE DANNEGGIATE:
taglio delle volte, danno alla parete di fondo
affrescata della ex chiesa
Ambiente con volta a padiglione

Si svolgono in sequenza tra il chiostro e il


cortile coperto, tre ambienti con volte a
padiglione. Nel primo ambiente collegato
da una scala col cortile coperto, con due
piccoli vani di servizio attigui, al centro
della volta è una cornice rettangolare con
teste di angeli nei vertici.

ELEMENTI PUNTUALI:
decorazione a soffitto
proprietà: centri forti, interconnessione
profonda e ambiguità, simmetrie locali
pattern: porte agli angoli della stanza
(196), ambiti di circolazione (98), ali di
luce (107)
AREE DANNEGGIATE:
volta, pareti e pavimento
Ambiente con volta a padiglione

Nella seconda stanza in sequenza tra il


chiostro e il cortile coperto sul soffitto
in mezzo alla volta a padiglione si nota
un ottagono inserito in un quadrato
con semicirconferenze.
ELEMENTI PUNTUALI:
decorazione a soffitto
proprietà: centri forti, forma buona,
simmetrie locali
pattern: ambiti di circolazione (98),
forma dello spazio interno (191)
Ambiente con volta a padiglione

Il terzo ambiente prende luce da


una porta verso il portico ed
immetteva, attraverso una scala
originaria coperta con volta a
botte, al piano superiore.
AREE DANNEGGIATE:
tramezzatura incongrua all‟interno
dell‟ambiente.
Mura difensive

Il sistema delle mura difensive è caratterizzato


da due murature perimetrali distanziate circa 1
m e collegate tra loro per mezzo di un
percorso sopraelevato rispetto alla quota del
cortile, ex chiesa. Il muro esterno ha uno
spessore variabile; infatti, si rastrema man mano
che sale diventando poi parapetto di questo
percorso.
ELEMENTI LINEARI:
camminamento sopraelevato
pattern: recupero del sito (104), pendio
terrazzato (169)
Mura difensive

Ad Ovest il sistema delle mura difensive è


caratterizzato dagli ambienti stessi
dell‟intero complesso: volumi a due livelli
con un sistema di coperture a falde poste
a differenti quote.
ALTRI ELEMENTI:
visuali reali e potenziali
AREE DANNEGGIATE: tubazioni
proprietà: confini, irregolarità
pattern: pareti spesse (197), porte e
finestre secondo natura (221)
Ex lavatoio

L‟ex lavatoio, lungo circa 33 m., era


originariamente separato dal resto. E‟ un ampio
spazio rettangolare posto ad un metro sotto il
livello della strada, coperto quasi interamente con
volta a botte, al suo centro c‟è il lavatoio in pietra,
oggi divenuto piccolo spazio per le esposizione
temporanee del maestro Luciano Minestrella.
CENTRO LATENTE:
proprietà: centri forti, buona forma
ALTRI ELEMENTI:
accesso potenziale verso il giardino
Passaggio urbano Porta S. Croce

Il passaggio verso la Porta Santa Croce


inizia oltre l‟ingresso alla casa alloggio per
anziani posto verso la fine del prospetto
lungo piazza Principessa di Piemonte.
AREE DANNEGGIATE:
consolidamento arco contro-parete porta
Santa Croce da una piattabanda in c.a.,
volta a botte tagliata.
Facciata su strada

La facciata del corpo di fabbrica lungo piazza


Principessa di Piemonte ha un unico livello
rialzato rispetto alla quota stradale con una
piccola scala monumentale in marmo. Un
tetto a falde chiude il prospetto (44 m). Il
prospetto è ornato da una fascia
basamentale, il ritmo è scandito dalle lesene,
dalle finestre con cornici e termina con un
coronamento.
Facciata su strada

Si individuano due ingressi, un primo


collocato all‟inizio del blocco ed a
servizio del poliambulatorio ASL, ed un
secondo, verso la fine del prospetto a
servizio della casa alloggio per anziani.
Una targa in marmo ricorda Marzio
Marini. ELEMENTI LINEARI:
caratteri stilistici della facciata
pattern: ornamento (249), famiglia di
entrate (102)
Spazi ricreativi e del centro anziani a piano terra
MAPPA WHOLENESS PIANO PRIMO
Casa alloggio per anziani

Un blocco ad L a due livelli


accoglie la casa alloggio per anziani.
Il blocco è composto dagli
ambienti che, lungo due corridoi, si
susseguono tra di loro per mezzo
di aperture ricavate nei muri
portanti.
AREA DANNEGGIATA:
tramezzature e scontata
articolazione degli spazi, con
corridoio centrale e camere con
bagno lungo i lati.
Cappella al primo piano

Al primo piano dove è la casa


alloggio per anziani al di sopra
del porticato si trova una stanza
di passaggio e con altezza
maggiore delle altre (forse una
piccola cappella), presenta
modanature all‟imposta del
soffitto quasi semisferico e
testimonia un intervento
barocco, probabilmente quello
del 1650 come riporta il concio
in chiave dell‟ingresso
sottostante.
ELEMENTI LINEARI E
PUNTUALI:
cornici sulle pareti, cupola
Scala originaria per il primo
piano

In questo lato del complesso


edilizio alcune aree sono
completamente inaccessibili,
solai parzialmente crollati,
ambienti che con il loro
sviluppo consequenziale
seguono l‟andamento delle
antiche mura. E‟ il caso della
scala (13a) che connette il
piano terra dal passaggio oltre il
portico al primo piano e
continuava a distribuire verso le
stanze al secondo piano.
Terzo livello

La scala d‟accesso ed il terzo


livello del complesso sono
crollati. Dal pianerottolo della
scala si apre un gradevole
panorama, a sud, verso “il Giglio”,
la vallata sottostante e l‟antica
via d‟ingresso alla città.
ALTRI ELEMENTI:
visuali reali e potenziali
Reticolo stradale

Il nucleo storico è cresciuto


prima nella forma di castrum
(cardo e decumano) poi
nella forma tipicamente
medievale, in un reticolo di
strade che si è sviluppato a
partire dalle due direttrici
principali che collegano le
porte della città: Porta
Romana, a est, attraverso
l‟asse via Roma-via Manlio
con Porta Sabina a ovest,
Porta Santa Croce a sud,
attraverso l‟asse costituito
da largo Crispi- piazza
Garibaldi – via Cavour – via
dell‟Asilo la collega con
porta Leone a nord.

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