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Pericoli subdoli
“ Fino a non molto tempo fa, il termine
“drogato” aveva una connotazione chia-
ra. I tossicodipendenti erano persone che
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vivevano ai margini della società; sban-
dati che chiedevano soldi e che finivano in
comunità o in prigione. Ammesso che la
descrizione fosse vera allora, certamente
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LE PILLOLE DELL’INTELLIGENZA
davvero le prestazioni? Le smart drug promettono prestazioni mentali super.
Psicologia
LA FINE OSCURA DEL VIAGGIO
Alcuni stupefacenti causano psicosi particolarmente
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difficili da curare. Soprattutto nei giovanissimi.
Scienza
STUPEFACENTI PER NATURA
Le droghe “classiche” sono prodotte dalle piante.
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Copertina: foto Alamy/IPA, elaborazione grafica Luca Maniero - Quarta di copertina: Corbis/VCG via Getty Images
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Società
LA STRADA COLORATA VERSO L’INFERNO 46
Pillole, fiori, liquidi e polverine, all’apparenza innocui,
nascondono droghe nuove e potenti.
Intervista
IO MI DROGO E VI SPIEGO PERCHÉ
Un uomo dalla vita apparentemente normale racconta la
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sua lunga storia di droga.
Società
L’ERBA DELLA DISCORDIA
L’uso ricreativo di cannabis è vietato quasi ovunque,
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ma il dibattito sulla legalizzazione è acceso.
Medicina
OBIETTIVO: TORNARE LIBERI 56
Uscire dalla droga è possibile, ma il percorso è difficile.
Storia
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LE GUERRE DELL’OPPIO
Il commercio di questa droga, che la Cina importava
dalla Gran Bretagna, scatenò due conflitti a metà dell’800.
Salute
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Storia
IN PACE, IN GUERRA E NEI BORDELLI
Le droghe hanno accompagnato l’uomo dall’antichità.
74 Intervista
«Vi racconto la mia vita
Medicina
80 con la droga».
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LA SALUTE IN FUMO
La dipendenza da nicotina può essere più forte di quella
generata da altre droghe. Ma smettere è possibile.
Mondo
BENVENUTI NEL MONDO DEGLI DEI
Molti popoli usano piante sacre dagli effetti
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psicotropi per comunicare con il mondo spirituale.
Animali
MUCCHE “FUORI” E SCIMMIE ALTICCE
Molti animali sono ghiotti di droghe, ma poi...
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Società
SQUADRE SPECIALI, SCIENZIATI ANTIDROGA 98
Le unità specializzate delle forze dell’ordine e la scienza.
Arte
LE MORTI MALEDETTE
Vite vissute pericolosamente e stroncate dalla droga.
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Società
I CREATIVI DELL’ANTIDROGA 110
Le migliori campagne pubblicitarie realizzate nel mondo
The New York Times/Contrasto
Arte
ARTE E DROGA, RELAZIONE PERICOLOSA 116
Molti artisti hanno usato stupefacenti, con dubbi benefici.
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Intervista
P
danni delle droghe er sballarsi, per fare buona impressione, per combattere l’ansia, per curarsi.
Per superare un esame, per curiosità, perché “tutti lo fanno”, per abitudine.
sul cervello sono Il consumo di droghe ha tante facce ed è cambiato rispetto a un tempo. Al-
persino aumentati. meno in Occidente, il tossicodipendente che vive ai margini della società
non esiste quasi più, sostituito da ragazzi che “si fanno” nei weekend, o da manager
che sniffano in ufficio. Eppure, i rischi restano gli stessi e in qualche caso sono per-
sino aumentati. Alcune droghe uccidono con una sola assunzione e tutte sono una
trappola da cui liberarsi è difficile, anche se non impossibile.
Alberto Oliverio, professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma, già diret-
tore dell’Istituto di psicobiologia e psicofarmacologia del Cnr di Roma, studia il fe-
nomeno da molti anni.
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dianità e anche i dati che attestano i tica. E se penso alla mia generazione, per Il ceto sociale può fare la differenza?
danni alla salute legati alle sigarette e affrontare lo studio in vista della licenza Non più. La droga è ormai presente in tut-
all’abuso di alcolici sono sottovalutati. liceale molti facevano uso di simpamina te le fasce sociali. Decenni fa era diverso:
L’alcol, peraltro, se consumato dall’a- (un’amfetamina non più in commercio, il tossicodipendente viveva ai margini
dulto in modiche quantità e durante i Ndr). Il contesto sociale faceva però sì della società e assumeva perlopiù eroina,
pasti non è da demonizzare. Porta alla che la si usasse in modo controllato e in modo incontrollato e di sovente, svi-
dipendenza se l’uso diventa cronico. solo in vista dell’esame, per superare la luppando una forte assuefazione e an-
stanchezza e lo stress. dando incontro a crisi di astinenza se non
aveva la droga a portata di mano. Oggi in-
“Quasi tutte le Eppure, esistono anche droghe che han- vece è particolarmente diffuso l’uso ricre-
droghe creano
no importanti applicazioni in terapia. ativo nel weekend e l’abuso è legato quasi
La connotazione che viene data a ciascu- sempre a sostanze diverse dall’eroina,
una dipendenza na sostanza dipende molto dal contesto
e dalle convenzioni sociali. Se una mole-
anche se quest’ultima è ancora la droga
che fa più danni.
fisica e psichica” cola è prescritta e utilizzata per contra-
stare un disagio o il dolore, allora è con-
siderata lecita; se invece vi si ricorre in “Disintossicarsi
è difficile ma non
Disintossicarsi dalle droghe però è pos- assenza di una vera necessità, l’uso della
sibile, anche se il percorso è lungo e stessa molecola è ritenuto improprio.
complesso.
Dipendenza e assuefazione sono feno-
Ma il confine tra l’uso terapeutico e quel-
lo ricreativo è in realtà davvero incerto: impossibile.
meni difficili da contrastare e durano a
lungo nel tempo. Per questo, in chi prova
in fondo, chi assume una sostanza psico-
attiva al di là di scopi prettamente tera-
Ci vuole tempo”
a disintossicarsi sono frequenti le rica- peutici lo fa spesso per superare una si-
dute. Per favorire il successo del percor- tuazione di disagio. Molti giovani Lei è d’accordo con la legalizzazione del-
so, si consiglia allora di affiancare al pro- iniziano a drogarsi per questo. la droga leggera?
gramma di disintossicazione nuovi Penso che la legalizzazione potrebbe ar-
stimoli che possano accendere i circuiti ginare la delinquenza e la malavita che
del piacere, ma che provengano da atti-
vità costruttive e positive, come per
“I dati che prolificano dietro il mercato illegale. E
anche se molti non ammettono alcuna
esempio il volontariato. Si è visto infatti attestano i danni differenza tra droghe leggere e droghe
provocati da alcol
che molti comportamenti virtuosi han- pesanti, penso che bisogna essere davve-
no sul cervello effetti del tutto simili a ro miopi nel ritenere che consumare
quelli viziosi: per esempio, fare benefi-
cenza è gratificante. e sigarette sono cannabis equivalga a consumare eroina.
sottovalutati”
“Lo spinello di
“Legalizzare le oggi è molto più
droghe leggere
L’iniziazione alla droga avviene spesso
proprio da giovanissimi. Perché?
forte di quello
arginerebbe la
Il cervello degli adolescenti è un vero e
proprio campo di battaglia tra ragione
degli anni ’70”
malavita che sta ed emozione, tra percezione del rischio
e anticipazione della ricompensa. Per
dietro lo spaccio” questo i ragazzi sono così impulsivi.
Hanno bisogno di stimoli forti e se non
Qual è la differenza fra i due tipi di droghe?
Anche se per qualsiasi stupefacente non
li trovano – per esempio facendo sport, bisogna sottovalutare i rischi, dal punto di
C’è chi assume sostanze per potenziare o magari suonando uno strumento mu- vista farmacologico le droghe leggere e
le proprie capacità, per essere più smart. sicale – allora ricorrono alle droghe quelle pesanti si distinguono per il tipo di
Soprattutto in contesti lavorativi molto come a una sorta di salvagente farmaco- effetti sul sistema nervoso e per i danni
competitivi. logico. che possono arrecare. Quelli di eroina,
Sì, ma è preoccupante l’idea di dover di- cocaina e allucinogeni non sono assoluta-
mente paragonabili a quelli della canna-
“Si assumono
pendere da qualcosa di esterno per po-
tenziare alcune funzioni e adeguarsi ai bis. Va però ricordato che oggi le droghe
ritmi sempre più frenetici della società.
Il fenomeno comunque non è solo mo- stupefacenti leggere non sono più quelle di una volta:
nello spinello degli anni ’70 la percentua-
derno: nel corso della Seconda guerra
mondiale, per esempio, tra i soldati, e i
anche per essere le di principi attivi era di 3-4 volte inferio-
re. E proprio l’elevata concentrazione di
piloti in particolare, si faceva un gran ri- più competitivi THC nella cannabis oggi è stata legata a
sul lavoro”
corso alle amfetamine per essere sempre effetti avversi anche gravi.
pronti e mai vinti dalla sensazione di fa- Simona Regina
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Mondo
LA DROGA,
FENOMENO
GLOBALE
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L’uso di sostanze stupefacenti
resta un’emergenza mondiale, che
fa ogni anno 190.000 vittime. E i
numeri sono in costante aumento.
D
uecentocinquanta milioni di
persone nel mondo usano dro-
ghe almeno una volta all’anno.
Significa circa un abitante del
pianeta su 30, e uno su 20 se si considerano
soltanto gli adulti. Il mercato è florido e,
come documentano le stime dell’Ufficio
delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine
(Unodc), le cifre sono costanti da almeno
un quinquennio. A cambiare, complicando
non poco le azioni di contrasto al fenome-
no, sono invece le vie dello spaccio e le so-
stanze in circolazione.
Negli ultimi anni, è infatti cresciuto a di-
smisura il commercio online, più sicuro
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Tonnellate di sostanze chimiche
usate per produrre droghe
sintetiche, sequestrate
a Guadalajara, in Messico.
AFP/Getty Images
Il 70% dei danni alla salute, e la maggioranza
dei decessi, sono riconducibili agli oppioidi,
tra cui l’eroina. Il cui consumo è in crescita
per chi vende e per chi acquista, perché le ma non ancora illegale, è messa in cir- lesa anche nei numerosissimi casi di
può avvalersi di codici criptati e scambi colazione. Aids, epatiti e tubercolosi».
in denaro difficili da tracciare, rendendo A pagare le conseguenze peggiori sono
superflui gli incontri di persona. Mentre, UN PESANTE FARDELLO. Ma se è vero coloro che si iniettano droga: sono 12 mi-
riguardo alle varietà in commercio, «la che il mondo della droga muta con gran- lioni nel mondo, di cui uno su otto (1,6
cannabis è ancora la droga più usata a li- de rapidità, restano invece pesanti le milioni) è sieropositivo e più della metà
vello mondiale, con 183 milioni di consu- conseguenze sulla salute delle persone ha l’epatite C, mentre poco più di un mi-
matori. Ma il mercato è esploso con l’ar- che fanno uso di stupefacenti. Che, anzi, lione si porta dietro il fardello di entram-
rivo in massa di molecole di sintesi che si secondo l’Unodc sono persino in cresci- be le infezioni.
rinnovano costantemente», spiega l’epi- ta: dal 2013 al 2015, i danni generati dal
demiologa Sabrina Molinaro, dell’Istitu- consumo di droghe sulla popolazione EMERGENZA OPPIOIDI. Il 70% dei danni
to di fisiologia clinica del Consiglio na- mondiale sono infatti aumentati di circa alla salute, e la maggioranza dei decessi,
zionale delle ricerche. «Fino all’inizio il 20 per cento. In circa 29,5 milioni di sono riconducibili agli oppioidi, tra cui
degli anni Duemila, la maggior parte persone l’abuso di sostanze ha causato l’eroina, che contano nel mondo 35 mi-
delle sostanze psicoattive era a base na- dipendenza o altri problemi che necessi- lioni di adepti, ma hanno conseguenze
turale. Ora invece si trovano facilmente tano di trattamenti medici. più gravi rispetto ad altre droghe.
in vendita molte molecole realizzate in «Globalmente – puntualizza Yury Fedo- Si stima infatti che chi li consuma abbia
laboratori di fortuna, che mimano altri tov, direttore esecutivo dell’Unodc – si una probabilità di morire da cinque a
stupefacenti ma hanno effetti più forti». stima che le droghe causino 190.000 dieci volte maggiore rispetto ai coetanei.
In commercio ce ne sono centinaia, e le morti premature all’anno (un quarto Negli Stati Uniti, l’abuso di stupefacenti
autorità non fanno in tempo a identifi- delle quali si verifica negli Stati Uniti). derivati dall’oppio (soprattutto eroina e
carne una, che subito qualche altra, simi- Ma l’impatto terribile sulla salute si pa- fentanyl, un composto molto più poten-
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EPIDEMIA AMERICANA
Uomini
Lo sballo non
25
Le curve mostrano l’incremento
negli anni dei morti per overdose
è solo maschile
negli Stati Uniti. I decessi sono
Numero di decessi ogni 100.000 abitanti
Il messaggio molto
chiaro sulle spalle
di una ragazza
inglese. La
ketamina è un
anestetico usato
anche per sballarsi.
te) ha assunto i contorni di una vera e infatti, il consumo ad altro rischio di il loro numero è in crescita: nel 2015 i
propria emergenza sociale. Il problema queste sostanze riguarda appena lo 0,3% morti sono stati 8.441, il 6% in più rispet-
si intreccia poi con quello dell’abuso di della popolazione (a fronte di un 25% di to all’anno precedente.
cocaina e di nuove molecole sintetizzate europei che consuma stupefacenti di al- Riguardo all’Italia, può essere ricondot-
a partire da quelle che, legalmente oppu- tro tipo). Eppure il tema è fra quelli su ta agli oppioidi oltre la metà dei circa
re no, sono già sul mercato: il risultato è cui l’Osservatorio europeo delle droghe 6.000 ricoveri ospedalieri imputabili
che Oltreoceano questo micidiale mix e delle tossicodipendenze ha messo l’ac- ogni anno al consumo di droga (un altro
uccide più degli incidenti stradali. Le vit- cento. 33% è legato alla cocaina, il 12% alla can-
time di overdose sono salite dalle 16.849 Nella sua relazione del 2017, l’Osservato- nabis e il 4% alle amfetamine).
del 1999 alle 63.600 registrate nel 2016. rio riporta infatti che anche nel Vecchio L’eroina, poi, è anche la causa principale
In Europa l’emergenza legata agli oppio- continente i decessi per overdose sono per cui si è in cura nei servizi sanitari per
idi non è certo ai livelli americani. Qui, dovuti per lo più a queste sostanze, e che le dipendenze: anche se non è certo la
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La cannabis è la sostanza stupefacente Espad (European School Survey Project
on Alcohol and other Drugs), il cui scopo
più utilizzata nel mondo, con circa è valutare nel tempo il consumo di so-
stanze psicoattive fra gli studenti di età
183 milioni di consumatori. In Italia, compresa fra i 15 e i 19 anni.
90.000 giovani la fumano ogni giorno I dati per l’Italia non sono rassicuranti:
«Da noi, 86.000 studenti hanno assunto
almeno una di queste nuove sostanze
sostanza d’abuso più in voga in Italia, gli trolli. «Mi preoccupa che i giovani siano una volta nella vita, e circa 50.000 lo han-
eroinomani rappresentano il 68% degli esposti a molte nuove droghe pericolo- no fatto senza sapere neppure quale dro-
utenti di queste strutture. se», ha detto il commissario europeo Di- ga stessero prendendo». Tendenza,
mitris Avramopoulos, sottolineando quest’ultima, particolarmente pericolo-
OBIETTIVO GIOVANI. Ma in cima all’a- l’urgenza del fenomeno. sa, perché se qualcosa va storto e c’è bi-
genda dell’Osservatorio europeo delle «Facilmente reperibili sul web, queste sogno di soccorrere la vittima, i medici
droghe e delle tossicodipendenze ci sono molecole sono infatti per lo più indiriz- non sanno da che parte cominciare. To-
anche le nuove sostanze psicoattive, mo- zate a un mercato giovanile, e il consu- talmente chimici sono anche i cannabi-
lecole ottenute in laboratorio, continua- mo, anche occasionale, è legato a rischi noidi sintetici, conosciuti come spice,
mente modificate e rinnovate allo scopo altissimi», riprende Sabrina Molinaro, diventati in pochissimi anni la seconda
di potenziarne gli effetti ed eludere i con- che è anche coordinatrice del progetto droga più diffusa fra i 15-19enni: ben
Le protezioni per
EPA/Ansa
le mani indossate
per raccogliere
le foglie di coca
in Colombia.
Pasticche di
amfetamine al
posto delle
tessere del puzzle,
sequestrate dalla
polizia di Manila
(Filippine).
Murale dipinto
a Bruxelles nel
2013, per la
giornata
Reuters/Contrasto
mondiale
sull’Aids, malattia
ancora legata
all’abuso.
12 | FocusExtra 79
275.000 ragazzi (l’11% degli intervistati) nabis è praticamente sempre presente. smart drug, usate con l’intento di miglio-
ne hanno fatto uso nel corso del 2016. Ovviamente, però, c’è chi non ne fa un rare le performance, in vista di esami o di
uso esclusivo: e infatti risulta che il 6,8% prove importanti. «Si tratta di sostanze
CANNABIS IN VETTA. In cima alla lista degli italiani ha sniffato almeno una vol- legali. Per lo più farmaci, come il Ritalin,
dei consumi resta però, anche in Italia, la ta la cocaina (l’1,9% l’ha usata nell’ulti- che i medici prescrivono nella terapia
cannabis, che 804.000 studenti hanno mo anno) e che lo 0,6% nell’ultimo anno del deficit di attenzione, ma che sono poi
provato almeno una volta (circa un terzo ha consumato oppioidi. utilizzati anche al di là dell’effettivo biso-
dei ragazzi) e che in ben 90.000 fumano gno», dice Molinaro. Il fatto che siano
ogni giorno. Questa preferenza, tuttavia, DA MEDICINE A STUPEFACENTI. Da mo- venduti anche in farmacia offre, a chi ne
si riscontra in tutte le fasce d’età. nitorare, infine, l’uso inappropriato di abusa, una sensazione di sicurezza che
Come emerge dall’ultima Relazione an- farmaci. E sotto la lente, infatti, non ci tuttavia è ingannevole. Perché un conto
nuale al Parlamento sullo stato delle tos- sono soltanto gli antidolorifici oppioidi. è l’assunzione controllata, sotto la su-
sicodipendenze, un italiano su tre ha Per esempio, i dati più recenti mostrano pervisione di un medico, e un altro è il
infatti assunto almeno una volta hashish che in Danimarca, Irlanda, Francia e fai-da-te. «Come le altre droghe, anche
e marijuana nel corso della vita, e la per- Croazia il numero di decessi legati all’a- queste sostanze hanno un forte potere
centuale è la stessa di quella di chi, più in buso di metadone (usato nelle terapie assuefativo», conclude Molinaro. «E un
generale, ha fatto uso di sostanze psico- delle dipendenze) ha superato le overdo- numero crescente di persone ne sta di-
attive. Questa coincidenza significa che se da eroina. ventando dipendente».
fra i consumatori di stupefacenti, la can- E in crescita è anche il mercato delle Simona Regina
Reuters/Contrasto
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Salute
Il cervello
va in tilt
e il corpo
invecchia La felicità chimica si paga
parecchio. Tutte le droghe,
anche quelle considerate
leggere, hanno conseguenze
gravi sulla salute.
L’
abuso di sostanze ha tante facce
quante le innumerevoli droghe di-
verse che si possono trovare sul mer-
cato dello sballo. C’è l’eroinomane
con la sua aria assente e gli sbalzi d’umore im-
provvisi. Il ragazzo che “cala” qualche pasticca
in discoteca e sembra indemoniato da quant’è
agitato. Oppure il professionista che si tira su
con la cocaina per reggere lo stress, alternando
l’euforia alla tristezza più profonda. Tutte le so-
stanze hanno però un unico comune denomina-
tore: fanno male. Al cervello, che non funziona
più come prima e in qualche caso pare si “bruci”
per davvero, ma anche al corpo, con un intermi-
nabile elenco di possibili danni agli organi.
14 | FocusExtra 79
Eyevine/Contrasto
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Gli stupefacenti fanno salire alle stelle
i livelli cerebrali di dopamina, la molecola
del benessere. Così l’attività nervosa La maggior parte dei
consumatori di cocaina, che
perde la sua naturale armonia ha il noto aspetto di polvere
bianca, l’assume inalandola.
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Corteccia
cingolata
Insula
Nucleus
accumbens
Corteccia
orbitofrontale
Smetto quando
Wenn/Ipa
voglio. O no?
È possibile “drogarsi ma non troppo”,
tenendo sotto controllo l’utilizzo di
sostanze? Tutti i tossicologi concordano:
è nella natura stessa delle molecole
d’abuso non riuscire a gestirne l’impiego.
Perché danno dipendenza e anche
quando non ci sono sintomi fisici
eclatanti di astinenza, per esempio nel
caso della cocaina, la voglia di provare
ancora il picco estremo di benessere
regalato dalla dose spazza via ogni
argine. «La possibilità di controllo è
un’illusione – dice Patrizia Hrelia, già
presidente Sitox –. Soprattutto gli
adolescenti pensano di poter essere più
forti e smettere a piacimento, ma non è
mai così, perché l’alterazione dei circuiti
cerebrali indotta dagli stupefacenti porta
inevitabilmente a perdere la padronanza
di sé». Guai anche a pensare che
drogarsi in compagnia riduca i rischi: il
brutto viaggio o l’effetto collaterale
imprevedibile (e ingestibile, anche
dall’amico che sta accanto) sono sempre
dietro l’angolo.
79 FocusExtra | 17
I partecipanti alla convention 2017
dell’Associazione multidisciplinare
per gli studi psichedelici (MAPS) di
Oakland, in California.
Reuters/Contrasto
Una lattina di energia. Lo scaffale di un
supermercato
pensiero di non riuscire a trovare la dro- ma sotto l’effetto di droghe diventa sgra-
ga, fino a crampi, problemi gastrointesti- ziato e l’alterazione può essere definitiva
nali, visioni allucinate, sensazioni di- anche dopo una sola assunzione», sinte-
storte, come quella di avere formiche tizza Sarah Vecchio, tossicologa del Cen-
che camminano ovunque sul corpo. tro nazionale di informazione tossicolo-
«A tutto questo poi si aggiunge un altro gica degli Istituti clinici Maugeri di
effetto tipico delle sostanze d’abuso, la Pavia. «Il rischio di danni permanenti è
tolleranza: pian piano la dose non basta più alto in chi inizia a usare droghe da te da trattare» (vedi articolo a pag. 40).
più ad avere lo stesso effetto, così si au- adolescente, perché il cervello è in una Ma oltre all’alterazione del funziona-
mentano quantità e frequenza di utiliz- fase di sviluppo e le sostanze possono mento cerebrale in generale, si sono os-
zo», riprende Pellegrini-Giampietro. impedire che questo avvenga in modo servati anche altri danni. Per esempio, è
normale. Spesso la conseguenza è la certo che il metabolismo dei neuroni
SE IL CERVELLO PERDE LA SUA GRAZIA. comparsa di una patologia psichiatrica: cambi in peggio, rallentando. Mentre
Il cervello, sottoposto a queste ondate di un problema serio, perché se queste ma- veri “buchi” nel tessuto nervoso sono
piacere eccessivo, va in tilt. «Il linguag- lattie sono acquisite per colpa di un abu- stati documentati nelle scimmie esposte
gio cerebrale è per sua natura armonico, so di sostanze sono ancora più complica- all’ecstasy; composti come il tetraidro-
cannabinolo (o THC), il principio attivo
della marijuana, sembrano invece deter-
I danni interessano molti organi: per minare una perdita di neuroni nell’ippo-
campo, sede della memoria.
esempio, aumenta il rischio di ictus «Tutte le sostanze d’abuso sono perico-
e infarto. E un cocainomane di 30 lose, anche quelle ritenute più “leggere”
– sottolinea Patrizia Hrelia –, perché al-
anni ha le arterie di un ottantenne terano comunque il comportamento, le
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performance e le capacità di controllo, e smissibili con il sangue, dall’epatite problemi gravi più immediati, che pos-
possono aumentare la propensione a all’Aids; sniffare cocaina distrugge le sono portare a conseguenze irreparabili
utilizzare altre droghe». mucose nasali; fumare marijuana au- anche dopo una sola dose: tanti pensano
menta la probabilità di malattie respira- che muoiano soltanto i tossicodipen-
IL CORPO KO. Ma se le conseguenze sul torie e tumore al polmone. denti con una lunga storia di abuso alle
cervello sono facili da immaginare, «I danni su organi diversi dal cervello spalle, la realtà è che una sola volta può
meno scontati sono i danni importanti sono innumerevoli e poco noti», ripren- bastare per non tornare indietro. Psicosi
che le droghe portano anche al resto de Sarah Vecchio. «Quelli a lungo termi- irreversibili, insufficienza renale acuta,
dell’organismo. Ognuna lo fa a suo modo, ne sono, fra gli altri, le epatiti croniche e epatiti fulminanti o perfino il decesso
con effetti praticamente istantanei – la rabdomiolisi, malattia che compro- sono possibilità concrete e purtroppo
come nausea e vomito, alterazioni della mette i muscoli e costringe alla dialisi. imprevedibili».
respirazione e accelerazione del battito Ma assumere droghe fa anche aumenta- È un rischio che dovrebbe fare tremare
cardiaco – ma anche con ripercussioni a re il rischio di andare incontro a un in- di più i polsi: ciascuno risponde in modo
lungo termine, che si sviluppano negli farto o a un ictus, e favorisce l’ateroscle- diverso a ogni “viaggio”. E quando la de-
anni e variano anche in base alla modali- rosi: un cocainomane di trent’anni ha le stinazione è quella sbagliata, il biglietto
tà d’uso. Iniettarsi eroina significa ri- arterie di un ottantenne ed è spesso è di sola andata.
schiare piaghe cutanee e malattie tra- iperteso e cardiopatico. Senza contare i Elena Meli
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Società
Getty Images
20 | FocusExtra 79
LSD: dai
raduni
hippy alle
farmacie
Gli scienziati studiano di
nuovo l’allucinogeno con cui
si “viaggiava” negli anni ’60.
Perché, a certe condizioni,
cura ansia e depressione.
C’
è una molecola che permette a chi sta per mo-
rire di andarsene senza avvertire angoscia. E
che cura le dipendenze (per esempio da alcol e
tabacco) in otto persone su dieci: una percen-
tuale che nessuna delle terapie proposte finora assicura. Que-
sta molecola attenua, o talvolta fa sparire del tutto, la cefalea a
grappolo, un mal di testa che provoca dolori così forti da spin-
gere chi ne soffre a togliersi la vita 20 volte più spesso di quan-
to accada tra la popolazione generale. E può anche aiutare
psicologicamente chi non riesce a risollevarsi da uno shock
legato a un evento drammatico della sua vita. Per avere i bene-
fici, basta spesso una sola dose, o poche assunzioni a mesi di
distanza l’una dall’altra. E non c’è neppure il rischio di diven-
tarne dipendenti, mentre gli effetti tossici sono minimi, se si
escludono pochi casi di allucinazione persistente e di espe-
rienze negative, che però oggi sono quasi scomparsi, grazie a
un uso molto più mirato e attento. Eppure l’impiego di questa
sostanza è illegale in tutto il mondo dal 1971, e anche studiarla
è difficile, a causa dei vincoli imposti dall’ONU in quell’anno.
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Si dice che John Lennon fece
questo disegno, chiamato
“Strong”, sotto l’effetto di LSD.
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22 | FocusExtra 79
La dose quotidiana? Meglio di no
Piccole dosi ogni
giorno: una moda
molto rischiosa.
C’è una pericolosa moda che si sta diffondendo negli Stati Uniti, in Gran
Bretagna e in altri Paesi: quella del microdosing, cioè dell’assunzione
quotidiana di piccole dosi di LSD o di psilocibina (un altro allucinogeno
derivato da funghi), per sconfiggere una miriade di disturbi, dalla
depressione al dolore mestruale, ma anche per aumentare la creatività.
DIPENDENZA. Veicolata da Internet, dallo psichiatra americano James
Fadiman, e dal bestseller di una giornalista americana intitolato Un giorno
veramente buono, questa moda suscita però allarme fra gli esperti, perché
CAMERA PRESS/Contrasto
IL GIORNO DELLA BICICLETTA. L’LSD-25 da Hofmann nelle sue memorie: è la pri- scarso controllo in cliniche private sorte
(tecnicamente: dietilammide 25 dell’aci- ma assunzione di LSD della storia e dà il ad hoc.
do lisergico) nasce nel 1938 in Svizzera, via a un periodo di studi sempre più este- All’Università di Harvard, nel 1962, par-
alla Sandoz di Basilea, dove il chimico Al- si, sia in Europa (soprattutto in Svizzera e tono infine due studi: il primo – detto del
bert Hofmann sta cercando di ottenere Gran Bretagna) che in Nord America (Ca- Venerdì Santo – intende verificare, su
uno stimolante della circolazione e della nada e Stati Uniti). Prima del 1960 saran- giovani seminaristi, se l’LSD sia effettiva-
respirazione a partire dalla Claviceps pur- no oltre mille i resoconti, in più di 10 lin- mente un amplificatore della tendenza al
purea, un fungo che infetta i cereali, noto gue, pubblicati sulle riviste scientifiche. misticismo, come molte esperienze sin-
fin dall’antichità per i suoi effetti tossici, gole raccontano; il secondo, condotto sui
ma anche terapeutici. DA HOLLYWOOD ALLE STRADE. Nei pri- detenuti della prigione di Concord, vuole
Partendo dal principio attivo in esso con- mi anni le ricerche, compiute per lo più invece capire se la sostanza possa aiutare
tenuto (l’acido lisergico), Hofmann sinte- in manicomi pubblici, rilevano cambia- chi ha commesso un reato a non ricadere
tizza molti derivati. Il numero 25, la dieti- menti molto significativi in numerose in errore, una volta uscito. A coordinare
lammide, è sperimentato sugli animali, patologie psichiatriche e negli alcolisti. entrambe le ricerche sono Timothy Lea-
come da prassi, senza tuttavia che si abbia Ma alla fine degli anni ’50, l’LSD sbarca a ry e Richard Alpert, che presto diventano
nessun effetto rilevante. L’LSD-25 fini- Hollywood e diventa, in pochissimo tem- i riferimenti assoluti del settore e che ini-
sce così in un cassetto. Qualche anno po, la terapia dei divi, a cominciare da ziano a coinvolgere anche scrittori, intel-
dopo, però, il 19 aprile del 1943, lo stesso Cary Grant, che ne diventa un testimone lettuali e artisti nell’esperienza psiche-
Hofmann la riprende in mano per fare entusiasta. L’LSD è usato come antide- delica. È forse proprio questa accresciuta
ancora qualche test. A fine giornata infor- pressivo, ma viene somministrato con popolarità, unita alla frequentazione di
ca la bicicletta e si avvia verso casa. In quel
tragitto gli succede qualcosa che lo spa-
venta a morte: ha visioni coloratissime, Alla fine degli anni ’50 la droga
geometriche, fantastiche, mostruose.
Perde la cognizione del tempo e dello spa- pischedelica diventa sempre più
zio. Inconsapevolmente, infatti, ha assor-
bito l’LSD. Quell’episodio, ricordato come
popolare tra divi del cinema,
“Il giorno della bicicletta”, sarà descritto intellettuali, scrittori e artisti
79 FocusExtra | 23
In dosi molto
basse e in Il trip in quattro fasi
condizioni Nel 2016, i ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno studiato che cosa
succede nel cervello quando si assume LSD. Hanno così stabilito che la
controllate, l’LSD molecola blocca l’attività delle strutture nervose che filtrano i segnali in arrivo:
potrebbe diventare di fatto, togliendo questo filtro, il cervello riceve stimoli mai conosciuti prima.
NUOVA VITA. L’effetto dura in tutto 8-12 ore e si divide in 4 fasi. Nella prima,
un farmaco per si hanno le allucinazioni – l’effetto ricercato da chi fa un uso ricreativo della
droga – che non sembrano però importanti a livello terapeutico; segue una
il trattamento fase in cui si rivivono esperienze legate alla vita passata, ma trasformate. Il
di molte malattie terzo è il passaggio più delicato: si ha una sensazione di morte, seguita da
una di rinascita, e il potenziale terapeutico sembra risiedere proprio in
psichiatriche questo nuovo inizio. Infine, si giunge alla fase più mistica, caratterizzata da
un senso di appartenenza a un universo unico e positivo, dove ogni aspetto
dell’esistenza viene reinterpretato alla luce di un nuovo approccio alla vita.
24 | FocusExtra 79
Intervista
Il mio Rinascimento
psichedelico
Parla l’unico
medico al
mondo che non
ha mai smesso
P
eter Gasser, di Soletta, in Sviz- variabili (in genere qualche mese), per
di usare l’LSD. zera, è il solo psichiatra in tutto accompagnare il paziente in un percor-
il mondo che, dopo il 1971, ha so. L’LSD è a tutti gli effetti una psicote-
continuato a studiare e a utiliz- rapia “aumentata”, come si direbbe oggi,
zare sui pazienti l’LSD legalmente, gra- e le psicoterapie realmente efficaci ri-
zie a un permesso delle autorità federali chiedono come minimo alcuni mesi.
elvetiche. Figura controversa, ha avuto
però fra i suoi più fedeli sostenitori lo Lei ha conosciuto e collaborato con
stesso Albert Hofmann, scopritore della Albert Hofmann: che cosa può dirci di
molecola. Focus Extra gli ha chiesto di quell’esperienza?
fare il punto sulla sua esperienza. Hofmann è uno dei grandi geni dell’uma-
nità, a pari merito con il fondatore di in-
ternet, perché ha avuto fin dai primissi-
“L’LSD è una mi anni intuizioni fondamentali
sull’LSD e sul funzionamento del cervel-
psicoterapia lo umano: intuizioni che ancora oggi gui-
79 FocusExtra | 25
Mondo
dello spaccio
Ecstasy in tutti i continenti
Alcune droghe
hanno un grande
Terapie
stupefacenti
potenziale
terapeutico, che
è sfruttato ancora
troppo poco.
D
rug in inglese significa droga,
ma anche farmaco. Questa
ambiguità semantica, che ri-
corre anche in altre lingue e
lungo i secoli, non è certo casuale: molte
sostanze, di origine naturale ma anche
sintetiche, possono infatti avere un ef-
fetto stupefacente, talvolta anche molto
marcato. Ma molte di esse, di solito pro-
prio a causa dell’azione sul sistema ner-
voso, hanno anche una grande attività
terapeutica, e per questo sono utilizzate
in medicina, come i derivati dell’oppio e
quelli della cannabis, o sono studiate a
fondo per poterne ampliare l’impiego,
come la ketamina.
Un numero sempre maggiore di studi ri-
guarda poi molecole illegali, come l’LSD
e l’Mdma (la base dell’ecstasy), il cui po-
tenziale terapeutico è rimasto a lungo
nell’ombra. Il tema è stato è stato al cen-
tro del recente Congresso mondiale per
la libertà di ricerca scientifica, organiz-
zato dall’Associazione Luca Coscioni a
Bruxelles. «Sostanze potenzialmente
utili alla medicina sono confinate
nell’ambito del diritto penale da circa 60
anni», ha sottolineato Marco Perduca,
politico ed esponente di spicco dell’asso-
ciazione. «Il proibizionismo ha interes-
sato anche l’uso medico. Ma negli ultimi
anni la ricerca ha dato enormi risultati e
occorre guardare al futuro in modo di-
verso. È un diritto di tutti godere dei ri-
sultati di questi studi».
La produzione di cannabis
nello Stabilimento farmaceutico
militare di Firenze.
28 | FocusExtra 79
Contro il dolore, della medaglia: la morfina ha sì un gran- condizioni di impiego degli oppiacei, che
de potere di alleviare il dolore, ma ha an- da allora sono usati molto di più e con
gli spasmi dei che la capacità di indurre dipendenza, e maggiore razionalità». Affinché questi
muscoli, la nausea questo ha spinto, nei decenni, a regola-
mentarne l’impiego. Proprio per ridurre
farmaci siano davvero utili, però, occor-
re un attento monitoraggio. «È necessa-
e la depressione. gli effetti collaterali e rendere più speci- rio personalizzare al massimo la terapia,
fica l’azione, l’industria farmaceutica ha prestando particolare attenzione, per
Le droghe in iniziato a produrre molecole derivate. esempio, ai pazienti per i quali si sospet-
medicina possono Così, nel tempo, a rinforzare l’armamen-
tario terapeutico a disposizione dei tera-
ta un possibile abuso», osserva Manna-
ioni. In Canada e negli Stati Uniti, dove
avere molteplici pisti del dolore sono comparsi il fen- la vendita è meno regolamentata che da
tanyl, l’ossicodone, la buprenorfina, noi, il problema dell’abuso ha assunto le
applicazioni l’idrocodone e molte altre sostanze, dif- dimensioni di un’epidemia (opioid epide-
ferenti per durata d’azione e via di som- mic, viene non a caso chiamato), che pro-
ministrazione. voca centinaia di morti ogni anno.
ne cinese e indiana. E anche i derivati del Spiega Guido Mannaioni, responsabile
papavero da oppio, il principale dei quali della sezione di farmacologia e tossicolo- CANNABIS, FRA MITO E REALTÀ. Al pari
è la morfina, sono noti fin dall’antichità. gia dell’Università di Firenze: «Fino a della morfina e dei suoi derivati, anche la
Come farmaco, tuttavia, la morfina è sta- pochi anni fa, il dolore non era conside- cannabis è un farmaco a tutti gli effetti,
ta introdotta solo nel 1827 dall’azienda rato qualcosa di cui i medici dovessero sebbene non tutti i benefici che le vengo-
tedesca Merck, che allora era poco più farsi carico. Per fortuna tutto ciò è cam- no attribuiti siano stati effettivamente
che una farmacia, e che è poi cresciuta biato e, anzi, oggi si sa che il dolore può dimostrati. Negli ultimi anni, infatti, ac-
proprio grazie all’enorme, immediato diventare o essere esso stesso una malat- canto alla classica azione antidolorifica e
successo della sua molecola. Subito, tia, e che non va mai sottovalutato. In antispastica, e a quelle di antinausea e
però, è apparso chiaro anche il rovescio Italia, nel 2010, un decreto ha chiarito le stimolante dell’appetito, ne sono state
Un elettroencefalogramma per
studiare l’attività del cervello
dopo l’assunzione di Mdma.
Laif/Contrasto
30 | FocusExtra 79
Redux/Contrasto
ipotizzate numerose altre, alcune delle
quali parecchio bizzarre (e infatti mai
confermate). La cannabis è stata propo-
sta come terapia per la schizofrenia, cura
del colon irritabile, farmaco per le emor-
ragie cerebrali e cura per le malattie di
Huntington e Parkinson; come rimedio Ketamina in
per le situazioni di ansia e stress genera- compresse.
te da eventi traumatici, toccasana per i Questo farmaco è
disturbi del sonno e così via. studiato come
terapia per la
Cosa c’è di vero? Spiega Simona Pichini,
depressione. Ma
del Centro nazionale dipendenze e do-
l’utilità non è
ping dell’Istituto superiore di sanità: ancora dimostrata.
«Per ora le uniche certezze riguardano
certe forme di dolore e la spasticità. Su
tutto il resto è necessario approfondire». l’accento sugli effetti collaterali della scritto soltanto dopo che le altre terapie
In effetti, esaminando ben 79 studi già cannabis, tra cui i tremori, l’affaticamen- hanno fallito. Inizialmente importata
pubblicati sul tema, un’analisi uscita nel to, la sonnolenza, il vomito, l’euforia, il dall’Olanda, oggi buona parte della can-
2015 sulla rivista medica Jama ha pro- disorientamento e altro. nabis usata in Italia è prodotta dallo Sta-
mosso, sia pure con qualche riserva, l’u- In Italia, una legge del 2015 stabilisce bilimento farmaceutico militare di Fi-
tilizzo della cannabis contro il dolore di quali usi si possono fare della sostanza renze. Esiste tuttavia un problema di
origine nervosa e la spasticità, ma ha in- (fra questi: il trattamento del dolore cro- approvvigionamento: la produzione na-
vece sollevato dubbi su tutti gli altri pos- nico e della spasticità, ma anche della zionale non basta a coprire le necessità e
sibili usi. Altre indagini sono giunte a nausea legata alle terapie antitumorali), più volte le associazioni dei pazienti han-
conclusioni simili, e hanno anche posto e chiarisce che il farmaco può essere pre- no richiamato l’attenzione su questo.
Gloria Galbiati
Le leggi sui medicinali a base di THC nei Paesi europei.
I dati sono tratti dallo European Cannabis Report. ESTONIA
LEGALE
FINLANDIA*
SVEZIA*
ILLEGALE
LETTONIA
SITUAZIONE
INCERTA
ISLANDA*
NORVEGIA*
*legislazione,
Non esiste una
DANIMARCA*
LITUANIA
ma possono essere
prescritti farmaci
con basse percentuali REGNO UNITO
di THC. È raramente
prescritto uno spray POLONIA
a base di cannabis. Dal 2017, su
OLANDA prescrizione
Dal 2003, su
prescrizione.
IRLANDA
Legale ma difficile REPUBBLICA
da reperire. CECA
Dal 2013, su
prescrizione.
GERMANIA
Dal 2017.
PORTOGALLO FRANCIA
Non esiste Dal 2013, su
una legge. prescrizione.
AUSTRIA
dal 2009, su
prescrizione.
ITALIA
Dal 2013, su
prescrizione.
GRECIA SVIZZERA
SPAGNA Dal 2017, su È legale la
Non esiste prescrizione. cannabis con meno
una legge. dell’1% di THC.
79 FocusExtra | 31
Cristalli di
morfina al
microscopio
elettronico. Il
farmaco è quello
di riferimento
nella terapia
del dolore.
Spl/AGF
32 | FocusExtra 79
alla fine della Seconda guerra mondiale, tra medico e paziente. Per questi motivi chini, «l’ecstasy è un derivato amfetami-
quando gli americani l’hanno portata è stata vietata nel 1986, senza essere mai nico e può dare intossicazioni gravissi-
con loro negli Stati Uniti, ma solo negli stata approvata ufficialmente (in Italia il me e morte anche alla prima assunzione.
anni ’70 ha iniziato a essere sperimenta- divieto è giunto due anni dopo). Nel cervello, infatti, esercita azioni mi-
ta come strumento per facilitare il dialo- Poi, nel 2011, la svolta: uno studio pub- ste e non ancora del tutto note: è davvero
go tra lo psicanalista e il suo paziente. blicato sul Journal of Psychopharmaco- pericolosissima». Ecco perché anche chi
In realtà non ha dato buoni risultati, e ha logy dimostra che l’Mdma, sommini- ne chiede l’impiego terapeutico sottoli-
creato anzi parecchi problemi, soprat- strata in condizioni controllate, allevia nea la necessità di somministrare il far-
tutto perché determina effetti opposti le sofferenze psicologiche di chi ha subi- maco in clinica, sotto il controllo di per-
tra loro (all’euforia segue la depressio- to gravi traumi (il cosiddetto disturbo da sonale altamente specializzato, e di
ne), e perché ha una tossicità rilevante, stress post-traumatico) in più dell’80% istituire registri nazionali e internazio-
soprattutto a carico di fegato (può causa- dei casi. Da quel momento sono iniziati nali degli utilizzatori, per evitare qua-
re anche epatiti fulminanti) e cuore. diversi studi, anche sull’alcolismo e su lunque abuso.
Inoltre, si è scoperto che falsa il dialogo altri disturbi. Tuttavia, come ricorda Pi- Agnese Codignola
79 FocusExtra | 33
Salute
34 | FocusExtra 79
Si chiamano smart drug,
Le pillole
sono legali e promettono
prestazioni mentali super.
Vi sembra troppo bello per
essere vero? Infatti...
dell’intelligenza
C
omprarsi una dose di intelli- al cento per cento delle sue possibilità.
genza. Nell’infinito bazar del- L’idea che ne utilizziamo solo una picco-
le nuove molecole sembra la percentuale alla volta è in realtà una
possibile anche questo, grazie bufala (non esistono parti “dormienti),
alle droghe smart: “furbe” perché sono ma è troppo affascinante per non creder-
legali, ma soprattutto perché prometto- ci. E per non sperare che basti una sem-
no di regalare un cervello capace di sfrut- plice pillola per liberare tutto il nostro
tare fino all’ultima delle sue sinapsi, potenziale inespresso. Ma è davvero
pronto a incamerare in un lampo qualsi- così? E siamo sicuri che non ci sia un
asi nuova informazione. E una mente più prezzo (troppo alto) da pagare?
attenta, rapida, lucida è proprio quel che
sembra necessario in un mondo in cui IN VENDITA SU INTERNET. Innanzitutto,
una performance non è mai abbastanza va chiarito che le smart drug non sono
al top: bisogna vivere al massimo, avere sostanze vendute da spacciatori, ma veri
risultati sempre esaltanti a scuola o sul e propri farmaci in commercio legal-
lavoro, senza mai un cedimento. Difficile mente, prescritti per specifiche patolo-
quindi resistere alle lusinghe di sostanze gie. Fra questi, il metilfenidato, usato nei
che potrebbero renderci simili al prota- bambini con il deficit di attenzione e ipe-
gonista del film Limitless, un Bradley rattività (Adhd), e il modafinil, impiega-
Cooper che, prendendo una droga top- to in disturbi del sonno come la narco-
secret, si trasforma da scrittore in crisi in lessia. Negli Stati Uniti vanno molto di
genio dalle capacità mentali fuori misu- moda anche i sali di amfetamina, che al
ra. Con effetti collaterali terribili, certo, di là dell’oceano sono consentiti per il
ma che passano in secondo piano di fron- trattamento dell’Adhd. C’è poi il mondo
te alla chimera di un cervello che lavora dei farmaci usati negli anziani con de-
79 FocusExtra | 35
Si stima che circa
il 16% degli
studenti dei
college americani
faccia uso di
smart drug per
cercare di avere
voti più alti
cadimento cognitivo più o meno lieve,
come piracetam, aniracetam e simili: an-
che questi devono essere prescritti dal
medico, ma schiere di studenti, e non
solo, se li procurano facilmente online.
Anche grazie a internet, infatti, il merca-
to dei nootropi, cioè i principi attivi che
hanno un effetto sulle capacità mentali,
è in pieno boom: le stime oscillano, ma si
è scoperto per esempio che il 10-15% de-
gli inappuntabili universitari di Oxford
ne fa uso, così come il 16% dei ragazzi nei
college americani e il 3% dei tredicenni
d’oltreoceano. In Italia non ci sono dati
precisi ma l’interesse c’è eccome, a giudi-
care dal proliferare di siti web che tra-
boccano di informazioni e consigli per
scegliere la sostanza più adatta alle pro-
prie esigenze. E non si pensi che sia una
faccenda limitata a chi vuole avere voti
più alti a scuola o in un esame universi-
tario: un’indagine su oltre mille chirur-
ghi in tutto il mondo ha dimostrato che
quasi il 20% ha ceduto all’“aiutino” al-
meno una volta, per migliorare concen-
trazione e abilità con il bisturi.
36 | FocusExtra 79
Alcuni studenti dell’Università di
Oxford (Regno Unito), nella sala
di lettura della biblioteca.
Doping per il
cervello?
“Pompare” le capacità cerebrali con
una smart drug equivale a doparsi?
Domanda difficile, visto che gli effetti di
potenziamento delle prestazioni
cognitive non sono per nulla certi.
Nel dubbio, c’è chi mette le mani avanti
e proibisce l’uso di tutte le sostanze
nootrope quando c’è di mezzo una
“gara di menti”, come nel caso dei
campionati di videogiochi della
Electronic Sports League. A Colonia, nel
2015, per la prima volta sono stati
prelevati campioni di saliva ai giocatori
per accertarsi che non avessero preso
smart drug che li aiutassero a star su
durante le competizioni.
CODICE D’ONORE. Ma ci sono perfino
università che hanno puntato i riflettori
contro queste sostanze: è successo per
esempio alla Duke University, negli Usa,
dove la preoccupazione per l’uso
smodato di potenziatori cognitivi da
parte degli studenti ha portato ha
inserire nel “codice d’onore” dell’ateneo
che «l’uso non autorizzato di medicinali
per migliorare la performance
accademica è considerato disonesto».
UIG via Getty Images
79 FocusExtra | 37
Il cervello è un organo sofisticato,
di cui sappiamo ancora poco.
Alterarne la chimica può portare
a conseguenze impreviste
38 | FocusExtra 79
Un giocatore
del campionato
del mondo
di videogiochi
League of
Legends, tenutosi
a Shanghai
nel 2017.
AFP/Getty Images
rici, della Società italiana di psichiatria: bete ma capace di aumentare le quantità
«Il cervello è una macchina complessa di cerebrali di Bdnf, un fattore che “nutre”
cui sappiamo poco, ma di certo quando i neuroni, e che potrebbe perciò accre-
interferiamo con un neurotrasmettitore scere la resistenza del cervello alle modi-
influenziamo anche gli altri, perché la- fiche indotte dall’età».
vorano tutti insieme. Gli effetti finali
sono sempre imponderabili e stiamo CERCANDO LA PILLOLA MAGICA. Anche
parlando di un organo che, una volta altri sistemi di neurotrasmettitori ven-
danneggiato, non sappiamo proprio gono studiati per trovare nuovi farmaci
come riparare». che potenzino le capacità cognitive, dal-
le vie che coinvolgono i recettori per la
SOLTANTO A UNA CERTA ETÀ... Meglio nicotina a quelle del glutammato, cer-
fare pochi esperimenti, quindi: la proba- cando metodi di modulazione più raffi-
bilità di ricavarne solo problemi per ora nati e precisi di quelli attuali, e soprat-
supera quella di trarne benefici reali. Al tutto con meno effetti collaterali.
punto che molti farmaci nootropi sono L’obiettivo, però, è intervenire in situa-
fra le sostanze con restrizioni alla produ- zioni in cui ci sia un calo dell’attività del
zione, l’acquisto e la vendita incluse nel- cervello, come appunto l’invecchiamen-
lo Psychoactive Substances Act, entrato to, perché per il potenziamento delle ca-
in vigore nel Regno Unito nel 2016 (con pacità di studenti o professionisti in cer-
una coda di polemiche ancora roventi, ca di prestazioni brillanti, fino ad ora, c’è
perché i fautori delle smart drug lo riten- veramente poco da fare. E se anche tro-
gono una lesione alla libertà di scelta vassimo la “pillola magica”, gli scenari
personale). potrebbero essere spinosi dal punto di
Questo non significa che si tratti di far- vista etico, come sottolinea Sensi: «Solo
maci da bandire in assoluto, anzi: Stefa- i benestanti potrebbero permettersi di
no Sensi, per esempio, sta studiando gli migliorare le facoltà mentali, e si cree-
effetti di alcuni potenziatori cognitivi rebbero ancora maggiori disparità sulla
sugli anziani. «Chi ha un piccolo deficit base del censo».
cognitivo correlato all’età, come le “sme- Non resta allora che affidarsi a un “brain
moratezze benigne” senza una malattia booster” già ben noto, che nessuno Stato
neurodegenerativa in atto, potrebbe te- ha ancora messo al bando: la caffeina di
oricamente trarne vantaggi», osserva. un bell’espresso stimola il rilascio di no-
Un’indagine «È una nuova frontiera: bisogna andarci radrenalina e dopamina, favorendo al-
su oltre mille cauti anche perché si tratta di persone lerta, concentrazione e memoria. Oppu-
chirurghi ha che potrebbero non sostenere alcuni ef- re, in alternativa, prima di mettersi a
dimostrato che
fetti collaterali di certi principi attivi studiare o di affrontare un compito im-
quasi il 20% di
loro ha assunto
(per esempio, quelli sul sistema cardio- portante, si può fare un pisolino di una
smart drug vascolare). Tuttavia, alcune sostanze ventina di minuti: fa altrettanto bene al
Getty Images
almeno una volta sembrano promettenti e spesso sono del cervello e non ha proprio nessun effetto
per operare tutto diverse da quelle considerate fino- collaterale.
meglio. ra. È il caso dell’exenatide, usato nel dia- Elena Meli
79 FocusExtra | 39
Psicologia
Il cervello degli
adolescenti,
ancora in fase di
sviluppo, risente
maggiormente
degli effetti
negativi delle
droghe.
Getty Images
La fine oscura
del viaggio
Alcune sostanze stupefacenti sembrano
determinare psicosi e malattie mentali
particolarmente difficili da curare. Soprattutto
se ad assumerle sono i giovanissimi.
L
a prima volta che Marta Di Forti, ragazzi come lui, senza familiarità per disturbi
specialista del South London and psichiatrici e che fino a un certo punto hanno
Maudsley, uno dei più importanti comportamenti e vita sociale nella norma, ma
ospedali psichiatrici della Gran che all’improvviso sviluppano una psicosi. Spes-
Bretagna, incontra Jacob, 21 anni, so in comune hanno l’uso di sostanze stimolanti
è sulle scale del reparto. Il giovane come cannabis, metamfetamine, cocaina».
è arrivato in ospedale dopo un for-
te attacco di panico e non ammette nessuno in UN CANE CHE SI MORDE LA CODA? Inevitabile
stanza. Da mesi Jacob non usciva più di casa, con- chiedersi se sia stata l’erba a provocare la psicosi
vinto che una gang locale lo controllasse, anche di Jacob e, più in generale, se esista un rapporto
tramite un dispositivo sotto pelle. Aveva perso il di causa-effetto tra droghe e malattie psichiatri-
lavoro, non vedeva più gli amici e passava il tem- che. «Sappiamo che molte persone con un distur-
po a fumare cannabis, fino alla sera in cui si è con- bo mentale fanno anche uso regolare di una o più
vinto che qualcuno stesse per ucciderlo. sostanze, e viceversa: chi fa uso di droghe spesso
Per Di Forti, che è anche ricercatrice del King’s soffre anche di depressione, ansia o di disturbi
College di Londra, dove si occupa del rapporto psicotici, come la schizofrenia o il disturbo bipo-
tra consumo di cannabis e insorgenza di psicosi, lare», afferma Massimo Clerici, direttore del Di-
quello di Jacob è un caso esemplare. «Vedo molti partimento di salute mentale dell’Ospedale
Chi fuma skunk, una cannabis con il luppo di malattie psichiatriche. Nel caso
degli psichedelici, per esempio, due stu-
15-18% di THC, ha un rischio di psicosi di pubblicati nel 2015 su Journal of Psy-
chopharmacology hanno concluso che
triplo rispetto a chi consuma le varietà LSD e psilocibina non porterebbero a un
classiche, che ne contengono il 3-4% aumento significativo del rischio di psi-
cosi o altri disturbi mentali (questo però
non significa che a livello individuale
San Gerardo di Monza, e presidente del- loro, e che queste interferenze modifica- non ci possano essere conseguenze, ave-
la Società italiana di psichiatria delle di- no l’attività del Dna. Derivano da qui le va precisato uno degli autori).
pendenze. Gli esperti parlano di “doppia sensazioni e i comportamenti che seguo- Ma il tema è estremamente complesso,
diagnosi”, una condizione difficile da no l’assunzione. Altra cosa, però, è capire anche perché in gioco ci sono tantissimi
gestire e con conseguenze importanti sia se le droghe abbiano anche un effetto di fattori, come il tipo di sostanza, l’uso che
sul piano clinico che su quello sociale: lungo periodo e possano favorire lo svi- se ne fa, l’eventuale vulnerabilità indivi-
chi ne soffre tende ad avere una progno-
si peggiore sia per il disturbo mentale sia
Reuters/Contrasto
per la dipendenza ed è più a rischio di
comportamenti pericolosi, violenza,
suicidio. «Quello che ancora non sappia-
mo bene – aggiunge però Clerici – è se
venga prima l’uovo o la gallina: cioè se sia
la malattia mentale a indurre all’uso di
sostanze, magari in un maldestro tenta-
tivo di autocura dei sintomi, oppure il
contrario. Ma è anche possibile che le
due condizioni siano manifestazioni in-
dipendenti di qualcos’altro. Per esempio,
potrebbe esserci qualche fattore geneti-
co che origina entrambe».
La cannabis wax
un estratto molto
ricco di THC.
Se nella droga
la concentrazione
di questa
molecola è alta, i
rischi aumentano.
42 | FocusExtra 79
duale e altro ancora. «Le conseguenze cannabis e sviluppo di schizofrenia o al- malattie mentali in seguito al consumo
dell’assunzione di una droga non sono tre psicosi è solida, soprattutto in alcune di cannabis», spiega la ricercatrice.
sempre le stesse», spiega Clerici. «Per circostanze. «Per esempio – riprende
esempio, non è detto che una sostanza Marta Di Forti – se l’uso è molto frequen- DIECIMILA CERVELLI SOTTO ESAME.
che induce depressione, oppure uno sti- te, se comincia già in adolescenza, quan- Certo, la prova assoluta che la cannabis
molante, non possano avere anche altri do il cervello va incontro a una profonda provochi schizofrenia in persone che al-
effetti». riorganizzazione delle sue connessioni, trimenti non l’avrebbero avuta ancora
o se riguarda varietà ad alto contenuto di non c’è, ma molti indizi vanno in questa
CANNABIS SOTTO ACCUSA. Sulla canna- principio attivo, il THC (tetraidrocanna- direzione: dagli studi sul meccanismo
bis, però, si ha qualche certezza in più. binolo)». Proprio il gruppo di Di Forti ha d’azione del THC sul cervello, alle inda-
Questa droga è infatti più studiata delle mostrato che chi fuma skunk – una nuo- gini epidemiologiche. Ulteriori confer-
altre, sia perché è la più usata al mondo, va varietà, con il 15-18% di THC – ha un me sono attese da un grande studio ap-
sia per la recente ondata di liberalizza- rischio di sviluppare psicosi tre volte più pena partito negli Usa – l’Adolescent
zione in alcuni Stati americani. In tempi alto rispetto a chi fuma varietà classiche, Brain Cognitive Development – che si
recenti, a fare il punto delle conoscenze con il 3-4% di THC. Se poi il consumo è propone di seguire per dieci anni lo svi-
in materia sono stati un ampio studio quotidiano, il rischio quintuplica. luppo del cervello di circa 10.000 bambi-
pubblicato nel 2016 sulla rivista medica Ma non è solo questione di quanta e qua- ni. Per capire, tra le altre cose, che cosa
Jama Psychiatry, coordinato dall’Istitu- le erba si fumi: probabilmente molto di- succederà a chi fumerà cannabis.
to nazionale americano sull’abuso di so- pende anche da chi lo fa. «Si stanno mol- Valentina Murelli
stanze, e un rapporto della National Aca- tiplicando gli studi per capire se alcune
demy of Sciences americana, datato varianti genetiche – per esempio nei
2017. Secondo entrambi i documenti, ci geni coinvolti nel circuito del neurotra-
Un fumatore di cannabis non troppo
sono ormai dati a sufficienza per conclu- smettitore dopamina – possano rendere discreto, durante una manifestazione
dere che l’associazione tra consumo di più vulnerabili al rischio di sviluppare per la legalizzazione a Toronto.
Reuters/Contrasto
79 FocusExtra | 43
Scienza
Stupefacenti
per natura CANAPA UTILE
(CANNABIS SATIVA):
MARIJUANA E HASHISH
Questa pianta ha origine in Asia
Centrale ma si è diffusa fin
44 | FocusExtra 79
Il laboratorio nascosto nelle foglie
Per crescere e svilupparsi, le piante producono direttrice dell’Orto botanico. «Per esempio, la digitale
carboidrati, proteine, acidi nucleici e lipidi. Ma queste purpurea contiene la digitossina, un terpene che
molecole non bastano: per sopravvivere, i vegetali provoca forti scompensi cardiaci negli erbivori. Altri
hanno bisogno anche di profumi che attraggano gli terpeni invece attirano gli insetti impollinatori,
insetti impollinatori e di tossine che respingano gli permettendo così ai pollini di passare da una pianta
animali che vogliano nutrirsene, o i parassiti. Questi all’altra».
compiti sono assolti da un gruppo di sostanze, dette FUNZIONI DUBBIE. Il ruolo svolto dai composti
metaboliti secondari, molto diverse tra loro (tannini, psicoattivi non è invece ancora del tutto chiaro. Per
terpeni, fenoli) e che variano da specie a specie. Ne alcuni studiosi servono a proteggere i vegetali dai
fanno parte anche i composti psicoattivi, appartenenti predatori mentre per altri sono una ricompensa, che
alla eterogenea famiglia degli alcaloidi. «La storia crea un rapporto di scambio tra la pianta e gli animali
evolutiva che il regno vegetale ha condiviso con gli che, mangiandone i frutti, favoriscono la dispersione dei
animali e con gli insetti ha dotato le piante di moltissime semi, attraverso le feci. Di certo, però, le piante non
sostanze i cui ruoli sono molteplici», spiega Barbara producono queste sostanze per l’uomo, anche se la
Baldan, docente di Botanica all’Università di Padova e nostra specie ha imparato a sfruttarle fin dall’antichità.
79 FocusExtra | 45
La strada colorata
Società
verso l’inferno
46 | FocusExtra 79
Pillole, fiori, liquidi e
polverine, all’apparenza
innocui, nascondono
droghe nuove e potenti.
E invadono i luoghi del
divertimento dei ragazzi.
Alamy/Ipa
in voga fra
i giovanissimi.
B
envenuti nell’era dello sballo facile. Pillole a buon merca-
to da comprare su internet, con nomi accattivanti, evoca-
tivi o quasi da cartoon. Il regno di Bonzai, Special K, Char-
ge+, Spice, Sextasy... A vederle paiono innocue e i ragazzi
se le passano come caramelle, per stare su di giri una notte intera al
prezzo di pochi spiccioli.
Peccato che le nuove sostanze psicoattive – questo il nome tecnico
della massa quasi indistinta di droghe di ultima generazione, dedi-
cate ai giovani – siano pericolosissime. Per certi versi, persino più
delle “vecchie” cocaina ed eroina. Un po’ perché i mix di molecole
contenute nelle pasticche sono sempre diversi, ed è praticamente
impossibile sapere che cosa ci sia in ciascuna dose. E poi perché le
nuove sostanze spuntano come funghi da miriadi di laboratori fai
da te, e viaggiano senza impedimenti finché non sono identificate
e inserite nella tabella delle sostanze illegali. Peccato che appena
una diventa proibita sia sostituita da una selva di altre molecole,
modificate solo di poco. Così, la corsa di tossicologi e forze dell’or-
dine contro un mercato in tumulto è una sfida difficilissima.
The New York Times/Contrasto
79 FocusExtra | 47
Un laboratorio
clandestino per
la produzione
di sostanze
psicoattive, ricavato
in un magazzino
industriale
abbandonato.
Le nuove sostanze colorata con uno smile stampato sopra? di registrare le opinioni di chi le ha pro-
Tanto più che per comprare questi ritro- vate e gli eventi avversi, e decidere se
psicoattive sono vati non serve neppure frequentare il spedirle nel dimenticatoio, perché fun-
centinaia. E ogni sottobosco della malavita: le nuove so-
stanze si trovano su internet, in negozi
zionano poco o perché magari c’è scap-
pato il morto.
giorno sul mercato online dalla grafica accattivante, che fan-
ne escono almeno no persino saldi e offerte speciali. I prez-
zi, poi, vanno dai cinque ai venti euro per
CENTINAIA DI MOLECOLE. «Soltanto
otto anni fa i siti che offrivano queste so-
un paio di nuove dose e sono, quindi, a misura di paghetta
di qualsiasi adolescente. Basta un clic
stanze erano poche centinaia, adesso
basta cercare su Google per trovarne de-
per vedersele arrivare a casa, in un pac- cine di migliaia. Per non parlare del deep
chettino anonimo, magari accompagna- web, la rete “profonda” dove si trova dav-
te da qualche prodotto “inedito” da pro- vero di tutto», spiega Carlo Locatelli, di-
vare: i giovani, alla continua caccia di rettore del Centro nazionale di informa-
novità, sono infatti le cavie perfette per zione tossicologica degli Istituti clinici
testare nuove droghe, che spesso restano Maugeri di Pavia. All’ultimo congresso
sul mercato pochi mesi. Giusto il tempo della Società italiana di tossicologia, Lo-
48 | FocusExtra 79
Alamy/Ipa
Epa/Ansa
Le nuove droghe si reperiscono
facilmente su internet. Questo
sito vende mefedrone, uno
stimolante della classe dei catinoni.
quindi, per confezionare tante dosi e attive: si trovano come miscele di erbe o
moltiplicare gli incassi. Identificare chi profumi per ambiente da fumare e sono
le usa è difficilissimo, perché si tratta di erroneamente ritenuti “cugini” della
ragazzi all’apparenza normali, che non cannabis. In realtà sono molto più po-
arrivano da uno specifico ceto sociale né tenti e tossici, con effetti simili a quelli
vanno male a scuola: semplicemente, della cocaina. Esplosi in Italia una deci-
quando sono a una festa o in discoteca na d’anni fa, sono fra i prodotti più diffu-
prendono la prima pillola che trovano, si insieme alle fenetilamine, identificate
convinti che si tratti di un aiutino al di- per la prima volta nel 2011 e con effetti
vertimento e non certo di una droga pe- allucinatori analoghi all’ecstasy. Ci sono
ricolosa. poi i catinoni sintetici, che si trovano so-
prattutto in compresse e capsule e han-
L’EPIDEMIA DEGLI ZOMBIE. Niente di no già provocato numerosi casi di dipen-
più lontano dal vero: a dispetto del denza e morte, e i benzofurani, simili alle
packaging allegro e dei nomi ammiccan- fenetilamine. Infine, c’è il mondo degli
ti (studiati a tavolino proprio per dare alcaloidi psicoattivi estratti da piante e
l’illusione che non ci si stia affatto dro- funghi, dalla Salvia divinorum all’Ephe-
catelli ha riferito i dati più aggiornati sul gando e si tratti di composti sicuri, come dra sinica, altrettanto pericolosi.
fenomeno. «Conosciamo circa 800 nuo- ha dimostrato un’indagine italo-inglese
ve sostanze psicoattive, ma moltissime sul Journal of Psychoactive Drugs), le DOSE LETALE. Le categorie delle nuove
sono del tutto sconosciute. Anche per- nuove sostanze psicoattive sono temibi- droghe sono tante, ma tutte sono acco-
ché si stima che ogni giorno sul mercato li. Basta vedere le immagini di quel che è munate dall’estrema tossicità, perché
ne compaiano almeno un paio di inedi- successo, a luglio 2016, nel quartiere di sono potenti, costano poco e vengono
te». Chi le spaccia fa passare il messaggio Bedford-Stuyvestant di Brooklyn, a New perciò assunte a dosaggi elevati.
che le nuove droghe siano più sicure di York, durante la cosiddetta “epidemia Può bastare una sola dose per sperimen-
quelle tradizionali. E i ragazzi ci cascano degli zombie”. Per le strade vagavano de- tare il peggio: dalle crisi ipertensive alla
in pieno. cine di vittime di un’intossicazione da tachicardia, dagli infarti fatali a esiti gra-
In Europa e in Italia, infatti, le hanno K2, un cannabinoide sintetico venduto vi su reni, fegato, apparato gastrointesti-
provate otto giovanissimi su cento, e gli come incenso da fumare, che aveva pro- nale. Sul cervello gli effetti possono esse-
affari degli spacciatori “virtuali” vanno a curato una sindrome psicotica, una follia re devastanti, oltre che imprevedibili:
gonfie vele anche perché si tratta di so- chimica per cui i soggetti colpiti non era- aggressività, agitazione psicomotoria,
stanze potentissime, attive a dosi cento no più padroni di se stessi. depressione, mania, sindrome schizoi-
o mille volte più basse rispetto alla vec- I cannabinoidi sintetici sono una delle de, convulsioni sono alcune delle conse-
chia cocaina: bastano pochi grammi, grandi famiglie di nuove sostanze psico- guenze possibili. E a volte non si torna
79 FocusExtra | 49
La famosa “epidemia degli
zombie” del 2016, a New York. Le
persone a terra hanno preso K2.
Getty Images
indietro, come spiega il farmacologo tavia è altissimo, non solo perché la per- psicosi… ma se, per esempio, bisogna
Giovanni Biggio, del consiglio direttivo dita di qualsiasi senso della realtà può operare per un trauma dovuto a un inci-
della Società italiana di neuropsicofar- portare i ragazzi a piazzarsi davanti a un dente stradale, è difficile fare un’aneste-
macologia: «Soprattutto il cervello degli treno convinti di poterlo fermare, o per- sia in sicurezza, visto che mescolare le
adolescenti, che attraversa una fase tu- ché l’alterazione delle capacità cerebrali droghe con gli anestetici potrebbe essere
multuosa di sviluppo e ha meno capacità può provocare incidenti di ogni tipo. molto pericoloso.
di autocontrollo, è più vulnerabile alle Un’intossicazione acuta da nuove so-
droghe. Queste lasciano tracce indelebi- stanze psicoattive è come una partita a DROGATI SFIGATI. La battaglia contro le
li sui neuroni, sia sulle proteine normal- dadi con la sorte, perché i medici che si nuove sostanze psicoattive è quindi dav-
mente coinvolte nella trasmissione dei trovano a doverla gestire in pronto soc- vero complicata. Per questo i tossicologi
segnali nervosi mediati dalla dopamina corso quasi mai sanno che cosa ha in cor- puntano sulla prevenzione, spiegando ai
(quelli legati al piacere), sia sul Dna. Non po il malcapitato di turno. Non è possibi- ragazzi non tanto rischi che a loro appa-
è detto che si possa tornare indietro. le, infatti, riuscire a star dietro alle nuove iono remoti (con loro è inutile parlare di
Anzi, è noto che le alterazioni del Dna molecole e mettere a punto esami per infarti e cervelli bruciati), quanto gli ef-
indotte da stupefacenti possono tra- scovarle; in più, tante sostanze sono atti- fetti immediati: gli attacchi di panico, i
mandare la vulnerabilità perfino alle ve a dosi così basse da essere difficili da “brutti viaggi”, la sensazione di soffoca-
nuove generazioni: gli effetti negativi rilevare; infine, nelle pasticche ci sono a re, il vomito. L’obiettivo è far capire che
delle sostanze psicoattive, quindi, po- volte anche venti molecole diverse con- drogarsi è tutt’altro che figo, parlando ai
trebbero pure essere ereditati dai figli». temporaneamente: un guazzabuglio che giovani con il loro linguaggio.
rende l’intervento medico un rebus. Oc- La Società italiana di tossicologia e il
UNA PARTITA A DADI. I guai, insomma, corre stabilizzare il paziente per evitare Centro nazionale di informazione tossi-
non si limitano al rischio di lasciarci la che faccia male a se stesso o ad altri, te- cologica di Pavia stanno cercando di far-
pelle nell’immediato. Anche questo, tut- nere sotto controllo il cuore, gestire la lo con un progetto svolto in collaborazio-
ne con la scuola di cinema Visconti di
Milano. Portando negli istituti superiori
Le droghe danneggiano il cervello il cortometraggio Sliding drugs, che rac-
conta il viaggio allucinante di un ragazzo
in modi a volte irreparabili. Le nel mondo delle nuove droghe: un infer-
conseguenze possono persino no in cui si può restare intrappolati per
sempre.
tramandarsi alle generazioni future Elena Meli
50 | FocusExtra 79
Intervista
Io mi drogo e vi
spiego perché
Un uomo dalla vita
apparentemente
normale racconta
la sua lunga una parte importante nell’esperienza. le cose in modo diverso e a prendere de-
storia di droga. L’effetto dura 2 o 3 ore, poi bisogna ri-
prenderle. Poi ci sono le molecole natu-
cisioni importanti, soprattutto se si è in
un momento di svolta della propria vita.
rali, come la psilocibina, che assumiamo Del resto, gli sciamani le usano da sem-
U
omo, 45 anni, bresciano. Una quando siamo in mezzo alla natura e non pre. Se la natura ce le ha date un motivo
laurea, due figli, un impiego c’è il rischio di incontrare altre persone. dev’esserci.
fisso. E una passione per le In quella condizione, infatti, non si è in
droghe, che assume con rego- grado di interagire normalmente. Que- Se qualcuno stesse male, lo porterebbe
larità «da sempre», afferma con orgoglio. ste sostanze fanno vedere la realtà in al pronto soccorso?
Ne usa tantissime: allucinogeni naturali modo diverso: tutto quello che si perce- No, questa è proprio una cosa da non
e non, sostanze sintetiche di svariati tipi. pisce esiste, ma le sensazioni sono au- fare. Il bad trip può capitare (a me non è
La psilocibina se la procura da sé («vado mentate. L’effetto dura 4-6 ore. mai successo), ma in quel caso bisogna
personalmente a raccogliere i funghi»). tranquillizzare la persona. Tutto passa,
Per le altre si rivolge a persone che cono- gli si dà un po’ di cioccolata, e nell’arco di
sce bene, perché di internet non si fida:
«Il deep web è pericoloso. Possono rubar-
“Le droghe ti qualche ora starà meglio. Al pronto soc-
corso non saprebbero che cosa fare.
ti i dati. E poi bisogna farsi recapitare i fanno vedere le
cose in modo
pacchetti da qualche parte, e la polizia E l’aspetto legale? Che succede se la
postale è molto attiva». Dice di essere un polizia la scopre?
«drogato consapevole». E non ha nessu-
na intenzione di smettere. diverso e aiutano Mah! Guardi: lo scorso anno un mio ami-
co è stato beccato. Lo hanno individuato
a prendere i cani all’entrata di un festival di musica
elettronica. Hanno sentito la marijuana,
“Mi arrivano in decisioni” ma addosso aveva anche altre sostanze.
Lo hanno portato in uno stanzino, gli
cristalli, ma non hanno fatto una ramanzina e lo hanno
79 FocusExtra | 51
Società
L’ERBA DELLA
DISCORDIA
52 | FocusExtra 79
I menù digitali di
un negozio che
vende marijuana
in California, dove
la droga è stata
legalizzata in
tempi recenti.
79 FocusExtra | 53
80
Danni per l’utilizzatore.
72 Danni per gli altri.
70
60 LE PIÙ PERICOLOSE
Pericolosità complessiva
55 54
Le droghe più pericolose per sé e per
50
gli altri. La classifica si basa su 16
parametri, fra cui decessi e traumi
40 legati all’uso della droga, capacità di
33 dare dipendenza, costi economici ecc...
30 27 26
23
20 19
20
15 15 14
13 11
9 10 9
10 7 7 6
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ello stesso giorno in cannabis per uso ricreativo, infatti, è sta-
cui Donald Trump è ta legalizzata per prima in Uruguay, dove
stato eletto presiden- già dal 2013 la si può comprare in farma-
te degli Stati Uniti d’A- cia, oppure coltivarla in casa. È inoltre
merica, l’8 novembre consentita nei coffee-shop olandesi e, in
2016, i cittadini della tempi recenti, anche il Canada di Justin
California hanno det- Trudeau ha aperto la strada a nuove po-
to sì alla legalizzazione di vendita, con- litiche alternative al proibizionismo.
sumo e coltivazione di cannabis per sco-
pi ricreativi. In virtù di quel voto, dal 1° UNA LEGGE TROPPO VECCHIA? In Ita-
gennaio di quest’anno, nel Sud della lia, invece, resta il divieto. Il titolo dell’ot-
West Coast chi ha più di 21 anni può com- tava edizione del Libro bianco sulle dro- ri sembrano inconciliabili, anche perché
prare cannabinoidi, possederne fino a 28 ghe, presentato lo scorso anno in spesso sono dettate da ragioni ideologi-
grammi e coltivare in casa al massimo sei occasione della giornata internazionale che, più che dalla conoscenza degli studi.
piantine. Salgono così a otto gli stati Usa contro l’abuso e il traffico illecito di dro- Che, tuttavia, non mancano. Il più com-
dove la marijuana è stata legalizzata: l’a- ga (il 26 giugno), la dice lunga: Dalla se- pleto, uscito nel 2010 su Lancet, porta la
vevano già fatto Alaska, Colorado, Mai- mina americana al deserto italiano. Il firma di David Nutt, dell’Imperial Colle-
ne, Massachusetts, Nevada, Oregon e documento, che ha fra i promotori le ge di Londra, forse il maggiore esperto
Washington. Gli statunitensi non sono principali associazioni che vorrebbero inglese di sostanze psicoattive. L’indagi-
tuttavia i pionieri in questo campo. La cambiare le norme attuali, evidenzia in- ne ha stilato una classifica di 20 sostan-
fatti che, nonostante l’ampia adesione ze, legali e illegali, valutandone la perico-
parlamentare a una proposta di legge per losità in base a 16 diversi parametri
Cannabis light la legalizzazione della cannabis, in Italia
«continua a prevalere un’impostazione
quali decessi, traumi, incidenti, dipen-
denza, costi economici, crimini e altro
L’anno scorso un’azienda di Parma, repressiva e sanzionatoria, dettata dal ancora. La sostanza di gran lunga più
la Easyjoint, ha messo sul mercato Testo unico sulle sostanze stupefacenti pericolosa si è rivelata l’alcol; la cannabis
una varietà di cannabis che adottato all’inizio degli anni ’90», com- si è piazzata a metà classifica, mentre gli
contiene meno dello 0,6% di Thc, menta Giuseppe Di Pino, della Rete ita- stupefacenti più innocui si sono rivelati
percentuale consentita dalle attuali liana di riduzione del danno. i funghi allucinogeni (vedi grafico).
leggi anche in Italia (per confronto, Di fatto sono puniti la produzione, il Altri dati derivano invece da indagini
una “canna” del mercato illegale traffico e la detenzione di droghe. In vir- svolte laddove hashish e marijuana sono
può contenerne anche il 20%). tù di queste norme, un detenuto su tre in già consentite da tempo. Per esempio,
Venduta per essere fumata, ma Italia sconta reati connessi alla droga. E, negli Stati americani del Colorado e di
anche come ingrediente per tisane dall’entrata in vigore di quella legge, ol- Washington si è visto che la legalizzazio-
e decotti, ha effetti sedativi e tre un milione di persone è stato segna- ne non ha portato a un aumento del con-
rilassanti, ma non psicotropi. lato ai prefetti per possesso di sostanze sumo fra gli adolescenti (che, anzi, in
BOOM DI ORDINI. Dopo la stupefacenti destinate a un uso persona- Colorado si è persino ridotto). Sono in-
presentazione, alla Fiera le. In quasi l’80% dei casi, si trattava di vece diminuiti gli arresti per l’uso o il
internazionale della Canapa di derivati della cannabis. possesso della droga, e – fattore meno
Casalecchio di Reno (Bologna), il scontato – gli incidenti stradali. Quest’ul-
boom degli ordini è stato LA PAROLA AI DATI. Del resto, ovunque timo punto è però controverso, perché
immediato: in un anno ne sono state sia stata proposta (o attuata), la legaliz- altri studi hanno dato risultati opposti:
vendute almeno 14 tonnellate. zazione ha sempre scatenato polemiche. secondo un’indagine pubblicata su
E le posizioni dei favorevoli e dei contra- Jama Internal Medicine lo scorso feb-
54 | FocusExtra 79
Una manifestazione a favore della
legalizzazione, a Torino. Sotto: una
coltivazione in campo aperto, negli Usa.
79 FocusExtra | 55
Obiettivo:
Medicina
tornare liberi
Uscire dalla droga è possibile, ma
K
im Janda, chimico dello
Scripps Research Institute di
il percorso è lungo e faticoso. La Jolla, in California, da oltre
30 anni uno dei ricercatori più
La psicologia e i farmaci sono le attivi nello studio di vaccini contro so-
armi di oggi, ma la ricerca studia stanze d’abuso, è moderatamente otti-
mista. Anche se, una decina d’anni fa, ha
nuove strategie, fra cui i vaccini vissuto il fallimento dei primi preparati
sperimentati sull’uomo – contro cocaina
e la stimolazione del cervello. e nicotina – non ha gettato la spugna.
E, come ha scritto nel 2017 su EMBO Re-
ports, pensa che ora il settore sia sul pun-
to di rilasciare un vaccino di reale utilità,
contro l’eroina o altri oppioidi. Il suo
punto di vista piace molto alla stampa,
soprattutto negli Stati Uniti, dove è in
corso una gravissima crisi da dipenden-
za da oppioidi, che ogni anno uccide per
overdose decine di migliaia di persone.
Così, quando emerge qualche risultato
positivo su un vaccino contro una droga,
si moltiplicano titoli e servizi sull’immi-
nente rivoluzione dei vaccini. Anche se
si tratta di risultati ottenuti soltanto su
topi o su scimmie.
79 FocusExtra | 57
Le medicine sono utili per gli oppioidi e per l’alcol.
Ma da sole non bastano e per la maggior parte
delle droghe l’unica terapia è quella psicologica
che dal tunnel della droga non si possa gli operatori dei servizi delle dipendenze to, rinforza le conquiste ottenute, sostie-
uscire», dice l’esperto; «ma occorre se- (FederSerd). «Dai colloqui motivaziona- ne i membri della famiglia, creando una
guire con costanza le terapie e accettare li alla terapia cognitivo-comportamen- rete di supporto in grado di favorire il
che possano durare anche anni». tale, dalla terapia familiare a quella indi- processo di recupero.
viduale o di gruppo, fino ai gruppi di
LE MEDICINE CHE AIUTANO. Quali sono, auto-aiuto, che favoriscono l’accettazio- STORIE PERSONALI. Ma anche questi
dunque, le vie d’uscita oggi considerate ne della propria condizione». strumenti, pur scientificamente valida-
più valide? Un primo punto da precisare La psicoterapia può essere attuata in ti, non sempre funzionano, e al fallimen-
è che si tratta sempre di percorsi alta- vari momenti del percorso e svolge di- to concorrono vari fattori. A partire dalla
mente personalizzati, perché le variabili verse funzioni: permette infatti di aiuta- storia individuale. «Un conto è chiedere
in gioco sono molte, a partire dalla so- re a riconoscere che c’è un problema, aiuto quando il problema è recente; un
stanza da cui ci si vuole liberare. «Per incentiva la motivazione al cambiamen- altro è farlo dopo decenni di dipenden-
alcune, come gli oppioidi, le benzodiaze-
pine e l’alcol, esistono anche trattamenti
farmacologici, mentre per tutte le altre
– cannabis, cocaina, metamfetamine,
nuove sostanze psicoattive – non ce ne
sono», spiega Guido Mannaioni, tossico-
logo dell’Università di Firenze e mem-
bro della Società italiana di farmacolo-
gia. L’esempio classico è il metadone per
l’eroina. Questo farmaco agisce legando-
si, nel cervello, agli stessi recettori ai
quali si lega l’eroina, senza però provoca-
re alcun rush, l’euforia scatenata dalla
droga. In questo modo, il metadone ridu-
ce sia i sintomi dell’astinenza sia quelli
del craving, termine che indica il deside-
rio compulsivo di assumere una dose.
Altri farmaci come la buprenorfina e –
con un meccanismo diverso – il naloxone
raggiungono lo stesso obiettivo. Idem
per l’alcol: «Acamprosato, farmaci gaba-
ergici, baclofene si sono tutti dimostrati
utili nel controllare la dipendenza, pro-
muovendo l’astinenza e riducendo le ri-
cadute», prosegue l’esperto.
Il problema è che anche una medicina di
“dimostrata efficacia” non funziona
sempre e comunque.
58 | FocusExtra 79
za», afferma Riccardo Gatti, psichiatra e
direttore del Dipartimento dipendenze
dell’Ats di Milano. A complicare la tera-
pia, poi, può intervenire l’eventuale as-
sociazione tra uso di sostanze e disturbi
psichiatrici. E contano molto anche il
contesto (per esempio, non aiuta vivere
con una persona che a sua volta soffre di
dipendenza ma non intende curarsi), la
motivazione e la disponibilità ad affron-
tare il cambiamento. «Trattare una di-
pendenza non è come curare una polmo-
nite, per cui con il farmaco giusto tutto
va a posto: serve una stretta collabora-
zione tra paziente e terapeuta», sottoli-
Reuters/Contrasto
nea Gatti.
In questa collaborazione rientrano an-
che le decisioni sulla struttura a cui
I pazienti ricoverati per
disintossicarsi al monastero
Wat Thamkrabok, in Thailandia.
Se smetti ti pago
Il termine tecnico è “gestione delle contingenze”.
Significa offrire una ricompensa – per esempio denaro
oppure coupon per l’acquisto di beni o servizi – a chi
dimostra di aver tenuto un comportamento desiderato,
come stare alla larga da sigarette, alcol o altre droghe.
L’idea non è nuova: già negli anni Sessanta, alcuni studi
avevano mostrato l’efficacia degli incentivi finanziari
nell’aiutare le persone ad abbandonare l’uso di
sostanze o a perdere peso. Nei decenni successivi, le
prove sperimentali a favore di questa strategia si sono
moltiplicate. Eppure la sua applicazione al di fuori degli
studi rimane controversa (c’è chi pensa che offrire
denaro a un tossicodipendente sia moralmente
scorretto) e limitata a poche esperienze, in particolare
negli Usa e in Gran Bretagna.
Il cartello esposto
in un centro per la
riabilitazione
americano, che
indica il numero di
Getty Images
Getty Images
overdose evitate
grazie al naloxone.
79 FocusExtra | 59
The New York Times/Contrasto
60 | FocusExtra 79
Reuters/Contrasto
Al Centro di
recupero per vaccino contro il tabagismo dovrebbe CERVELLO E MAGNETI. E intanto sta su-
tossicodipendenti annientare la nicotina e far sì che, anche scitando interesse, soprattutto per la
di Magalang, nelle fumando, la molecola non abbia nessun dipendenza da cocaina, una tecnica
Filippine, una
effetto», spiega Mannaioni. L’idea, sem- completamente differente: la stimola-
donna dipinge.
plice sulla carta, è però di difficile realiz- zione magnetica transcranica. Si basa sul
zazione. A vaccini contro cocaina, nico- fatto che il funzionamento di alcune aree
tina ed eroina si lavora infatti già dagli del cervello risulta alterato nei tossico-
anni ’70 e i risultati sono stati spesso dipendenti; stimolando queste stesse
straordinari sugli animali, ma molto de- aree con un particolare campo magneti-
La preparazione ludenti nell’uomo. Ora, però, nonostante co, si potrebbe forse ripristinare la nor-
delle dosi di una certa freddezza delle aziende farma- malità, frenando il desiderio di assume-
metadone, che i ceutiche, che non vedono nelle dipen- re la droga. La tecnica è già usata in
pazienti useranno denze un settore di particolare profitto, alcuni centri e diversi pazienti riferisco-
una volta a casa, siamo di fronte a una nuova generazione no di non aver più toccato cocaina dopo
in un centro Usa. di vaccini contro eroina, fentanyl, cocai- il trattamento. Molti operatori, però,
na, nicotina e ossicodone, appena arriva- preferiscono mantenere un atteggia-
abbandona il percorso. Anche quando ti ai test sull’uomo, o pronti a farlo. mento più prudente, perché non è chiaro
tutti questi tasselli sono al loro posto, Parallelamente, si lavora anche su nuovi se l’effetto si mantenga su lunghi periodi
poi, va tenuto conto che la guarigione farmaci, molecole potenzialmente in e neppure esistono ancora protocolli
completa non può essere raggiunta da grado di colpire i meccanismi sui quali operativi che dicano quali zone stimola-
tutti. agiscono un po’ tutte le sostanze, in re, quanto a lungo, con quale intensità di
modo che possano servire contro più di- campo magnetico e così via.
LA RICERCA DI UN VACCINO. Ecco per- pendenze. È il caso di Soc-1, un derivato Molti studi sono in corso, anche in Italia,
ché si stanno cercando nuove soluzioni sintetico dell’ossitocina, l’ormone delle per colmare le lacune, ma è probabile
più efficaci. Fra queste, i vaccini di cui si coccole e della socialità, anche lui pros- che neppure questa sarà la bacchetta
è detto all’inizio. «L’obiettivo dei prepa- simo alla sperimentazione sull’uomo. Si magica contro le dipendenze. Più proba-
rati che sono allo studio è fare in modo spera che possa ridurre l’interesse per le bilmente, potrebbe rappresentare uno
che l’organismo produca anticorpi che sostanze favorendo quello per i contatti strumento in più, utile per alcuni pa-
possano legarsi alla sostanza, per impe- umani, che viene tipicamente perso zienti.
dirle di agire. Idealmente, quindi, un quando si diventa dipendenti. Valentina Murelli
79 FocusExtra | 61
Storia
La battaglia di Amoy,
in Cina, tra le forze
militari britanniche e
cinesi, fu combattuta
il 26 agosto 1841.
62 | FocusExtra 79
Le guerre
dell’oppio
Il commercio di questa droga,
che la Cina importava dalla
Gran Bretagna, scatenò due
conflitti a metà dell’800.
S
ottili imbarcazioni che scivolano lente sulle acque di
Canton, con i loro ricchi passeggeri stravaccati tra le
braccia di una prostituta, avvolti dai fumi dell’oppio:
alla fine del Settecento, era questa l’immagine degli
oppiomani cinesi. Nella realtà, però, la dipendenza
dal tossico succo del papavero fu, in Cina come in
molti altri Paesi, una vera piaga, estesa a tutte le fa-
sce sociali della popolazione. Ad alimentarla, le enormi piantagioni
di papavero delle colonie europee in India.
Leader di questo mercato fu soprattutto l’Inghilterra che, grazie ai
bassi costi di produzione, poté a lungo esportare lo stupefacente a
prezzi concorrenziali, con ricchi guadagni. Per difendere i quali non
esitò, a metà dell’Ottocento, a scatenare ben due conflitti contro il
gigante d’Asia: le cosiddette Guerre dell’oppio.
79 FocusExtra | 63
Un modello
dell’Antico
palazzo d’estate,
dimora imperiale
devastata durante
la guerra.
Sotto: il ritratto
di un mercante
cinese.
EPA/Ansa
La prima mossa
della Cina per
limitare le onerose
importazioni di
oppio inglese fu il
proibizionismo
interno. Che fallì
miseramente
tro l’uso e il commercio di oppio, i mer-
canti britannici trovarono così il modo
Print Collector/Getty Images
64 | FocusExtra 79
Alamy/Ipa
Il monumento nella città cinese
da Lin. Quanto al traffico di droga, il trat- zionari locali e l’imposizione di dazi in- di Humen che ricorda la distruzione di
tato non ne faceva menzione: di fatto, terni di transito. Perciò, quando la tonnellate di oppio sequestrato ai
commercianti britannici durante
però, la clausola secondo cui i mercanti speranza di una revisione del trattato di
la prima Guerra dell’oppio.
britannici potevano essere giudicati solo Nanchino naufragò, nel 1856 gli inglesi
dai propri tribunali, lo rese praticabile. dichiararono di nuovo guerra: il prete-
sto, stavolta, fu l’arresto a Canton dell’e-
SENZA VIA DI SCAMPO. Per la Cina le quipaggio della nave Arrow. L’accusa:
conseguenze furono disastrose. Anche contrabbando d’oppio.
perché l’esempio inglese fu seguito da Fu come un film già visto: presa nella mercio, che tante vite era costato, sareb-
Francia e Stati Uniti, che pretesero simi- doppia morsa dell’attacco occidentale be cessato completamente una trentina
li condizioni nel commercio. La penetra- (l’Inghilterra era affiancata dalla Fran- d’anni più tardi, quando le colture di pa-
zione straniera generò un profondo mal- cia) e delle rivolte interne, la Cina non pavero cinesi, tornate legali, coprirono
contento nella popolazione, che sfociò in ebbe scampo. Il conflitto si concluse 4 la maggior parte della domanda interna.
una rivolta interna. anni dopo con la Convenzione di Pechi- Solo allora il Parlamento inglese ebbe la
Ma neppure questo bastò ai britannici: no, che imponeva alla Cina, oltre alle pe- faccia tosta di dichiarare che il traffico
l’apertura dei nuovi porti, infatti, non santi indennità di guerra, l’apertura di dell’oppio su grande scala era “un’impre-
aveva prodotto i risultati economici spe- altri 10 porti agli Europei e la legalizza- sa moralmente ingiustificabile”.
rati, anche per l’ostruzionismo dei fun- zione del traffico dell’oppio. Quel com- Maria Leonarda Leone
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Salute
La ludopatia, ovvero la
dipendenza da gioco, colpisce
in Italia 400.000 persone.
Le dipendenze
che non pensi
di avere
Controllare il cellulare di continuo, correre
allo sfinimento, passare ore sul web e
persino fare troppo sesso. Tante abitudini,
portate all’eccesso, diventano droghe.
Corbis via Getty Images
N
on sono solo le molecole a dare SEMPRE CONNESSI. La forma di addic- all’uso consapevole delle tecnologie, le
dipendenza. Esistono altre tion più recente, strettamente legata alle cifre sono solo di poco inferiori: il 49%
forme di addiction – da inter- nuove tecnologie informatiche, è la pau- degli over 35 sbircia il telefonino fino a
net, gioco d’azzardo, sesso e ra di restare sconnessi dallo smartpho- 43 volte al giorno. «Chi controlla il cellu-
sport – capaci di stravolgere la vita al pari ne. Battezzata dagli esperti nomofobia, è lare così spesso non si sente in colpa e
delle droghe chimiche. In comune han- tipica delle personalità impulsive ed è considera questo comportamento nor-
no tutte lo stesso “problema” a livello di più diffusa di quanto si creda, non solo male», spiega Giuseppe Lavenia, presi-
circuiti cerebrali del piacere: generano fra i giovanissimi. dente della DiTe.
un disequilibrio nelle aree in cui regna Un sondaggio, condotto dall’Associazio- Tuttavia, come ogni dipendenza, anche
sovrana la dopamina (vedi articolo a pag. ne nazionale dipendenze tecnologiche il rapporto ossessivo con gli schermi ha
xx). Ogni esperienza positiva libera que- (DiTe) su 500 adolescenti, ha infatti rile- conseguenze sulla salute, psicologica ma
sta molecola e spinge a voler ripetere vato che il 51% dei ragazzi controlla lo anche fisica. Isolamento sociale, altera-
l’atto per provare gratificazione. Così, smartphone in media 75 volte al giorno, zione del ciclo del sonno e della veglia,
anche comportamenti socialmente ac- mentre il 7% arriva a 110. Ma fra gli adul- perdita di interessi, disturbi alimentari
cettati possono creare dipendenza. ti, che dovrebbero educare i giovani sono i sintomi di un disagio da non sotto-
70 | FocusExtra 79
valutare. Disintossicarsi è tuttavia pos-
sibile. «Nel caso dei giovani, bisogna la-
figlia dell’informatica, è la dipendenza
dal web, che si manifesta con il bisogno
La nomofobia,
vorare sulla famiglia, perché a 13-14 anni ossessivo di navigare. A differenza della ovvero il timore
i ragazzi non sanno gestire lo smartpho- prima, però, «chi ne soffre vive male ed è
ne», spiega Lavenia. Senza trascurare i pieno di sensi di colpa, ma non riesce a ossessivo di
percorsi di recupero strutturati, in cui si
lavora anche su respiro, alimentazione,
spegnere i dispositivi che lo tengono
connesso», osserva Lavenia.
non essere
relazioni. Lavenia e colleghi, per esem- Gli scopi per cui si naviga possono essere raggiungibili al
pio, organizzano i “detox day” che preve- vari: dallo shopping compulsivo al tra-
dono, ogni due settimane, l’astinenza ding online, ma anche il gioco d’azzardo. cellulare, colpisce
totale dallo smartphone per 24 ore. «I
risultati sono ottimi – racconta – dopo le
Accade così che la internet addiction
vada ad aggravare un’altra forma di di-
per lo più giovani
prime ore di smarrimento, i ragazzi rin- pendenza, che rivisitata in versione 2.0 tra i 18 e 25 anni,
cominciano a parlarsi».
Simile alla nomofobia, perché anch’essa
diventa ancora più pervasiva: la connes-
sione, infatti, permette di giocare a tutte che soffrono di
le ore del giorno e della notte. Anche se
non di rado a scatenare il gioco compul-
bassa autostima
Una terapia per la dipendenza sivo sono ancora oggi le lotterie e le
da smartphone, in un centro scommesse del bar-tabacchi. comportamento, anche a fronte di perdi-
di riabilitazione in Cina. te consistenti», spiega Federico Betti,
LA VITA IN GIOCO. Ne sa qualcosa Mario, psicoterapeuta dell’Istituto di psicolo-
ragazzo rumeno di 27 anni, un lavoro da gia, psichiatria e psicoterapia di Firenze.
cassiere, una fidanzata che vuole sposar- Anche se può apparire paradossale, i lu-
lo. Mario ama il gratta-e-vinci e inizia a dopatici giocano per perdere, perché
giocare in modo ossessivo. Siccome per- questo permette loro di confermare l’i-
de, si autorizza a “prendere in prestito” dea pessima che hanno di se stessi. Psi-
dalla cassa piccole somme di denaro, che cologicamente, infatti, qualsiasi evento
intende restituire. Le cifre, però, aumen- che rafforza una nostra opinione – sia
tano, finché il titolare se ne accorge e gli essa positiva o negativa – ci rassicura e
riduce lo stipendio. La fidanzata lo sco- allevia uno stato d’ansia.
pre e sospende i progetti coniugali. Nel Per Mario la storia è comunque a lieto
giro di un mese la sua vita è stravolta. fine: si è affidato allo psicologo, ha chie-
Che cosa è accaduto? «Le persone con sto aiuto alla fidanzata (ora sua moglie)
dipendenza da gioco d’azzardo hanno e alla sua rete sociale. Ha avuto una sola
una percezione alterata di sé e delle pro- ricaduta in tre anni, che lui stesso ha se-
prie azioni, che le portano a reiterare il gnalato cercando aiuto. «Ha capito che
Getty Images
Redux/Contrasto
79 FocusExtra | 71
Tutti sempre
connessi: è la
dipendenza dallo
smartphone.
La dipendenza dal
Getty Images
sesso porta a un
deterioramento delle
relazioni personali.
AFP/Getty Images
nuale dei disturbi mentali, non tutti la
considerano una malattia e i medici non
hanno neppure a disposizione test capa-
ci di diagnosticarla. Di per sé, infatti, la
promiscuità sessuale, le fantasie, gli atti
sadomaso, la masturbazione compulsiva tensità dello stimolo e inizia a volere pio. «Non esistono esami per diagnosti-
o il ricorso alla pornografia non indicano sempre di più. Le terapie cognitivo-com- care questo disturbo. Né possediamo
una patologia. «La linea di confine tra un portamentali sono quelle che danno i dati sulla diffusione del fenomeno in
piacere spinto e la dipendenza – che giu- migliori risultati, riportando la qualità di Italia», dice Gianfranco Beltrami, vice-
stifica il percorso terapeutico – è data dal vita su standard più elevati. presidente nazionale della Federazione
deteriorarsi della qualità della vita e del- medico sportiva italiana. I segnali che
le relazioni», riprende Betti. «Se un STREMATI MA FELICI. E poi c’è la dipen- suggeriscono una patologia sono però
uomo sposato sente l’urgenza di andare denza da sport, che più spesso di quanto inequivocabili: irritabilità, ansia, scarsa
con prostitute o di fare sesso a tutti i co- si creda colpisce atleti non professioni- socialità e il pensiero fisso al prossimo
sti, c’è qualcosa che non va». sti, che senza essere seguiti da un allena- allenamento. I drogati dello sport non
Al pari del gioco d’azzardo, anche l’atto tore esperto si impongono carichi di la- smettono mai, incuranti di infiamma-
sessuale è un mezzo per placare l’ansia. voro crescenti. In questo caso, a creare la zioni, borsiti, strappi. Si ingannano sui
Ma l’effetto dura poco. Come per le altre dipendenza è l’aumento nel cervello del- carichi e sui tempi di allenamento. Inve-
dipendenze, anche quella dal sesso dà le endorfine, molecole che agiscono in stono in personal trainer e integratori e
assuefazione: la persona si adatta all’in- modo simile alle droghe derivate dall’op- rovinano la vita sociale e familiare, ri-
nunciando a occasioni conviviali pur di
allenarsi nuovamente. Costringerli a
I drogati dello sport sono atleti interrompere il training non porta lon-
tano: «Bisogna andare a fondo e sondare
non professionisti che si impongono le reali cause scatenanti», conclude Bel-
allenamenti estenuanti, spesso trami. «Soltanto dopo averle individuate
può iniziare una terapia psicologica».
rinunciando alla vita sociale Cristina Serra
72 | FocusExtra 79
A SCUOLA
DI RISPETTO
L’Associazione Equilibra nasce per contribuire allo sviluppo del “Benessere Sociale” per le persone,
l’ambiente, la cultura. Un welfare che l’azienda promuove per la salute dell’individuo e della comunità.
Dopo 30 anni di impegno sociale, nasce “A Scuola di Rispetto” per la prevenzione e il contrasto della
violenza nelle relazioni intime (violenza domestica) o di gruppo (bullismo).
Il percorso è gratuitamente attivo presso alcune Scuole secondarie italiane con docenti che, attraverso
tecniche teorico-esperienziali, mirano ad individuare i segnali di violenze (dirette o assistite) per
intervenire con i Servizi del territorio.
Sostieni anche tu il benessere sociale con una donazione · IT 51 N 02008 01178 000105102287
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Storia
In pace,
in guerra
e nei
bordelli
Gli stupefacenti hanno
accompagnato la storia
dell’uomo dall’antichità.
Nessuno li condannava,
anche se in tanti finivano
intossicati. Finché, nel
’900, tutto è cambiato.
F
in dalla preistoria, uomini e donne Ai soldati di Hitler
hanno fatto uso delle sostanze stu- veniva dato il
pefacenti che la natura metteva Pervitin, una
loro a disposizione. Lo hanno fatto metanfetamina
creata in Germania
per gli scopi più vari – per caricarsi prima
che li rendeva
della battaglia, tirarsi su di morale o entrare instancabili.
in contatto con le divinità – affidandosi
spesso alle stesse droghe protagoniste dello
sballo moderno: hashish e marijuana rica-
vate dalla pianta di Cannabis sativa, l’oppio
e i suoi derivati (come la morfina e l’eroina),
le foglie della pianta di coca e la cocaina che
se ne estrae, i funghi allucinogeni.
Ad assumerle, però, non erano adolescenti
inquieti o star maledette, ma soprattutto
uomini di religione. «Lo sciamanesimo,
presente anche in molte culture del Sud
America, della Siberia e dell’India, è la più
antica e completa forma di fusione della di-
mensione religiosa con la droga. L’assun-
zione di droghe da parte dello sciamano
serviva per abbandonare il corpo e giungere
in un’altra dimensione, da cui predire
74 | FocusExtra 79
Getty Images
79 FocusExtra | 75
Il frutto dello stramonio, o “erba del
diavolo”. Contiene alcaloidi.
Getty Images
eventi, guarire, orientare», spiega Tania va infatti l’estratto di un fungo infestan-
Re, antropologa, specialista in etnome- te, l’ergot, oggi usato nella produzione di
dicina e psicologia clinica. LSD».
L’effetto, descritto da diversi testimoni
ORACOLI E TISANE. Nel IX secolo a.C., in come una specie di viaggio dalla morte
Mesopotamia, i sacerdoti assiri brucia- alla resurrezione, ricorda infatti moltis-
vano la cannabis come incenso cerimo- simo i racconti di chi, in tempi molto più
niale, per aprire la mente ed entrare in recenti, ha riferito la sua esperienza con
contatto con gli dei. E per lo stesso moti- l’LSD (vedi articolo a pag. 20). Antica-
vo, nell’antica Grecia la sacerdotessa mente, però, quel viaggio era ricondotto
dell’oracolo di Delfi inalava fumi alluci- al mitologico rapimento di Persefone, la
nogeni, gettando nel fuoco piante di figlia di Demetra, compiuto dal dio degli
stramonio, cannabis e alloro, prima di inferi. Nel mito, la dea greca aveva ritro-
cadere in trance e vaticinare, posseduta vato la propria serenità solo grazie al po-
dal dio Apollo. tere dell’oppio ottenuto dal papavero,
Le esperienze extracorporee più famose che era per i Greci il simbolo dell’oblio e
dell’antichità avvenivano però durante della divinità del sonno, Morfeo.
la celebrazione dei Misteri eleusini. Du-
rante questi riti di iniziazione, che fin dal SBALLO D’ALTRI TEMPI. Ma proprio
II millennio a.C. si officiavano ogni anno come accade ancora oggi, gli antichi usa-
a Eleusi (in Grecia), nel santuario della vano le sostanze stupefacenti anche per
dea della fecondità Demetra, i presenti scopi esclusivamente ricreativi, che nul-
vivevano una potente esperienza misti- la avevano a che vedere con la religione.
ca, sorseggiando una specie di tisana da- Non a caso, già nel III millennio a.C. i I Romani presero da qui (o forse dai Cel-
gli effetti stupefacenti: il kykeón. «Era Sumeri chiamavano i boccioli del papa- ti) l’abitudine di fumare i fiori essiccati
una bevanda psicotropa (cioè capace di vero da oppio hull gil, cioè “pianta della della canapa (in pratica, la marijuana)
alterare l’attività mentale), che provoca- gioia”. Nell’antica Grecia, invece, per durante i convivi, per «incitare all’ilarità
va allucinazioni e sovreccitazione dei ravvivare una festa un po’ noiosa si ricor- e al godimento». E quando volevano pas-
sensi», precisa l’antropologa; «contene- reva all’hashish mischiato a vino e mirra. sare notti di fuoco, adoperavano “aiuti-
ni” di dubbia salubrità, come lo stramo-
nio, un allucinogeno, e la polvere di
Nel II secolo d.C. l’imperatore romano cantaride, ritenuta afrodisiaca e conte-
nuta nelle ali del coleottero Lytta vesica-
Settimio Severo limitò l’uso toria.
di droghe nei bordelli, perché Allora come oggi, però, le droghe erano
anche molto pericolose; così, visti i nu-
causavano frequenti intossicazioni merosi casi di intossicazione, nel II seco-
76 | FocusExtra 79
La sacerdotessa
dell’oracolo di
Delfi, nell’antica
Grecia, inalava
fumi allucinogeni
per entrare in
contatto con il
dio Apollo e fare
le sue profezie.
lo d.C. l’imperatore Settimio Severo fu L’ARMA SEGRETA. Un altro impiego roccaforte tra le montagne dell’antica
costretto a emanare un editto per limita- piuttosto diffuso degli stupefacenti era Persia, ne ricevevano abbondanti quan-
re l’uso degli afrodisiaci nei lupanari, i legato alle guerre e alle battaglie. Per tità prima di andare a uccidere le vittime
bordelli dell’epoca. Nel provvedimento esempio, i popoli che i Romani chiama- designate.
non c’era tuttavia nessun giudizio mora- vano “barbari”, tra cui i Celti e gli Unni, Questo tipo di utilizzo non è soltanto dei
le, perché per gli antichi, quelle che co- terrorizzavano i nemici piombando su di popoli antichi: durante la Seconda guer-
munemente definiamo “droghe” e che, loro mezzi nudi, tra urla e canti selvaggi, ra mondiale, dosi massicce di amfetami-
come tali, oggi condanniamo non aveva- nella frenesia provocata da un fungo al- ne comparvero in dotazione negli zaini
no niente di negativo in sé. «Assumerle lucinogeno: l’Amanita muscaria. dei soldati. Secondo studi recenti, l’asso
non era né giusto né sbagliato: erano una L’hashish, invece, stimolava l’aggressivi- nella manica degli eserciti nazisti nell’in-
parte fondamentale del rapporto con le tà e l’obbedienza assoluta delle truppe e, vasione della Polonia del 1939 fu il Pervi-
divinità, un collegamento con la medici- secondo alcune fonti, i membri dell’ordi- tin (la moderna “crystal meth”), la prima
na, una connessione con il proprio cor- ne degli hashishin, i guerrieri assassini metilanfetamina made in Germany, che
po», nota Tania Re. della setta fondata nell’XI secolo in una aumentava la resistenza alla fatica e il
79 FocusExtra | 77
Sua Santità e il vino con la coca
Nel XIX secolo, papa Leone XIII comparve su alcuni manifesti e inserzioni
pubblicitarie come testimonial del Vino Mariani, di cui era un grande estimatore.
Questo speciale vino, preparato macerando per dieci ore 60 grammi delle “migliori
foglie di coca” provenienti dal Perù in un litro di “fine Bordeaux”, era stato inventato
nel 1863 dal chimico còrso Angelo Mariani. Fu poi vietato in Italia all’inizio del
Novecento, ma nel frattempo era stato particolarmente apprezzato, oltre che da
Leone XIII, anche da papa Pio X e da una schiera di re, regine, star dello spettacolo e
scrittori.
CARAMELLE. In fatto di stupefacenti, anche la regina Vittoria (1819-1901) aveva il
suo: erano caramelle alla cocaina insaporite al mentolo, di cui si riforniva dalla
farmacia del dottor A.R. Clark, farmacista ufficiale della Casa reale. Secondo i registri
del chimico, si rivolse a lui, nel settembre 1912, anche il futuro primo ministro
britannico Winston Churchill (1874-1965). La sua richiesta: uno sciroppo alla cocaina.
78 | FocusExtra 79
La parola “assassino” deriva da hashishin,
AFP/Getty Images
“consumatore di hashish”. Era la droga che
assumevano i più crudeli guerrieri persiani
rendimento degli uomini, privandoli gherie dei sobborghi, a un prezzo cinque
della sensazione di sonno e di fame e do- o dieci volte inferiore a quello della birra.
nando loro un’irrefrenabile euforia. Nel- Nello stesso periodo comparve anche
lo stesso conflitto, anche i kamikaze una bevanda a base di vino e cocaina, il
giapponesi e gli Americani utilizzarono Vino Mariani (vedi riquadro nella pagina
sostanze simili per infondersi coraggio e a fianco), la cui ricetta fu copiata, al di là
combattere senza sosta. E in Inghilterra, dell’Oceano Atlantico, da un farmacista
nel 1941, un quotidiano dedicava la sua di origini polacche, di nome John Pem-
prima pagina a un’altra amfetamina, ti- berton, dando origine alla Coca-Cola.
tolando: «La metedrina vince la battaglia Era il 1886, e negli Stati Uniti la preoccu-
di Londra». pazione per la diffusione di bevande al-
coliche fece sì che Pemberton eliminas-
GRADISCE UN DOLCETTO? Una conse- se l’alcol dagli ingredienti, aggiungendo
guenza inattesa della diffusione delle acqua frizzante e noce di cola, che conte-
droghe fra le truppe fu che le stesse so- neva – seppure in minime quantità – co-
stanze finirono anche tra le mani dei ci- caina. La droga fu poi completamente
vili. In un’epoca in cui i danni degli stu- rimossa dalla bevanda, all’inizio del se-
pefacenti erano ancora poco noti, colo successivo.
prodotti all’apparenza innocui, venduti
come tonici rivitalizzanti e dolcetti, ne UN CAMBIAMENTO EPOCALE. «Oggi ci
contenevano in quantità. In Germania, il sembra assurdo che venissero assunte
Pervitin fece capolino nel ripieno delle con tale facilità sostanze così forti, ma
praline Hildebrand, particolari ciocco- questi episodi vanno contestualizzati:
latini “che ti tirano sempre su il morale”. non c’era consapevolezza. Pensavano si
Il produttore consigliava di mangiarne trattasse di medicine», dice Stefano Ca-
da tre a nove alla volta, precisando che, al nali, ricercatore e docente di Storia e fi-
contrario della caffeina, la metanfetami- losofia delle neuroscienze al Sissa di
na non aveva effetti indesiderati. Così, Trieste. L’uso disinibito delle droghe
Gli affreschi di un senza saperlo, molti tedeschi diventaro- cominciò a essere disapprovato soltanto
antico bordello a no dipendenti. nella seconda metà del XX secolo.
Pompei. Per
Qualcosa di simile era accaduto, nel se- Che cos’era cambiato? «Lo spartiacque
divertirsi alle
feste, anche i
colo precedente, anche in Inghilterra, tra la quieta accettazione dell’uso di so-
Romani fumavano con l’oppio prodotto nelle colonie india- stanze psicotrope e la condanna dei no-
i fiori essiccati ne, che gli operai potevano acquistare il stri tempi è l’età moderna: quando, con la
della canapa. sabato pomeriggio sui banchi delle dro- nascita del mercato libero e della pro-
duttività su larga scala, l’uomo diventa
uno strumento di produzione, si fa inac-
cettabile l’idea che possa dissipare la
propria efficienza con le droghe», sostie-
ne Canali. «Inoltre, mentre nell’antichi-
tà l’utilizzo di stupefacenti aveva un sen-
so sociale e religioso, perché limitato a
contesti particolari e spesso rituali, nella
modernità ogni valore sacrale o mistico
si è perso. La droga, insomma, è diventa-
ta pura evasione, un oggetto di consumo
tendenzialmente destinato all’abuso, ed
è quindi meno accettabile sul piano mo-
rale».
Maria Leonarda Leone
79 FocusExtra | 79
La salute in fumo
Medicina
Reuters/Contrasto
per trasgredire alle regole, per una trappola da cui è difficile liberarsi, che di coltivazione e anche dall’anda-
compiacere agli amici, per sem- perché genera una dipendenza che può mento stagionale.
plice curiosità. Oggi, come in essere addirittura più forte di quella cau- Una volta entrata nell’organismo, è as-
passato, i motivi che portano ad accen- sata da altre sostanze stupefacenti. sorbita dalla mucosa respiratoria e da
dere la prima sigaretta sono sempre gli quella gastrointestinale e, attraverso il
stessi. Quasi tutti sono convinti che una SCATTA LA TRAPPOLA. La nicotina è una circolo sanguigno, raggiunge il cervello,
sola volta non può far male, perché co- molecola di origine vegetale, apparte- dove stimola in particolare le aree nervo-
munque riusciranno a smettere facil- nente alla famiglia degli alcaloidi, conte- se della gratificazione. «La nicotina au-
mente. Niente di più sbagliato: alla pri- nuta nelle foglie di tabacco; la sua con- menta il rilascio di dopamina, molecola
ma sigaretta segue la seconda, la terza e centrazione nelle sigarette dipende dalla che genera una sensazione di piacere, e
Le sigarette esibite
da star come Kate
Moss, in questa
foto, hanno spinto
molte donne a
iniziare a fumare.
Reuters/Contrasto
VII/Redux/Contrasto
Bambini di una
82 | FocusExtra 79
E-cig: un bene o un male? Il dibattito continua
Il Centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori ha RAGAZZINI. Un capitolo a parte riguarda gli adolescenti.
analizzato il vapore prodotto dalle e-cig, concludendo Un’analisi inglese pubblicata sul British Medical Journal
che, rispetto alle sigarette tradizionali, l’emissione di ha mostrato che chi usa e-cig ha maggiori probabilità di
sostanze nocive è notevolmente ridotta. Gli studi passare alle sigarette convenzionali: a 12 mesi dalla prima
pubblicati finora invece non danno ancora una risposta rilevazione, avevano provato a fumare tabacco il 34%
certa sulla loro utilità nell’aiutare chi vuole smettere di degli utilizzatori di sigarette elettroniche. Spiega Elena
fumare. Un’importante ricerca, pubblicata sulla rivista Munarini, dell’Int: «L’uso continuativo delle e-cig provoca
Tobacco Control, ha mostrato che aggiungere le sigarette una dipendenza gestuale e, quando utilizzate con liquidi
elettroniche a quelle tradizionali non facilita la cessazione contenenti nicotina, genera anche una dipendenza fisica.
dal fumo né la riduzione delle sigarette fumate. Tuttavia, È quindi probabile che i ragazzi che le usano, dopo
chi ha già smesso e sceglie di utilizzare solo e-cig ha più qualche tempo, possano ricercare una maggiore
possibilità di non ritornare alle sigarette tradizionali. gratificazione, e passino così alle sigarette tradizionali».
79 FocusExtra | 83
Il 70% dei
fumatori vorrebbe
smettere. Ma
solo tre su cento
riescono a farlo
senza l’aiuto
di un esperto
Vino, birre e
troppi “shot”
Un’altra droga legale è l’alcol, il
cui consumo in Italia, negli
ultimi 10 anni, è mutato.
Accanto alla flessione dei
bevitori abituali (attualmente
circa il 64% della popolazione,
rispetto al 69% del 2005), c’è
stato un aumento di quelli
occasionali (dal 39% al 43% dal
2006 al 2016) e di chi consuma
alcol “fuori pasto” (dal 26% al
29% dal 2006 al 2016). A
cambiare è anche la tipologia di
bevande assunte: il vino, infatti,
scende nelle preferenze, mentre
salgono e birra, aperitivi e
superalcolici.
ADOLESCENTI. «Preoccupante
e in costante crescita è il
fenomeno del binge drinking,
espressione che tecnicamente
indica l’assunzione, nell’arco di
poche ore, di oltre quattro drink
alcolici per il sesso femminile e
di cinque o più per il sesso la Sanità lo considera la più importante torio, perché riduce il diametro dei vasi
maschile», osserva Pietro causa di morte evitabile. Nelle sigarette, sanguigni, costringendo il cuore a pom-
Lampertico, direttore della infatti, sono presenti più di 4.000 so- pare di più – affaticandosi – e innalzando
gastroenterologia ed epatologia stanze chimiche, di cui 400 tossiche e la pressione arteriosa. Tale effetto è in-
del Policlinico di Milano. «Il almeno 60 cancerogene. crementato dal monossido di carbonio
fenomeno coinvolge circa il 22% Le malattie per le quali la relazione con che si libera dalla combustione del ta-
dei ragazzi e il 10% delle il fumo, attivo ma anche passivo, è stata bacco: questo gas, legandosi all’emoglo-
ragazze tra i 18 e i 24 anni». dimostrata con certezza sono più di 30. bina presente nei globuli rossi, impedi-
Percentuali minori ma Il cancro, in primis (non solo quello dei sce di fatto l’ossigenazione dei tessuti e
altrettanto allarmanti riguardano polmoni: molte forme tumorali sono le- favorisce la formazione di radicali liberi,
gli adolescenti a partire già da gate alle sigarette), ma anche la bronchi- che danneggiano la parete dei vasi e favo-
11 anni: l’esposizione precoce te cronica, l’enfisema, la fibrosi polmo- riscono ictus e infarti.
all’alcol e le abbuffate alcoliche nare, l’infarto, l’ictus, l’aterosclerosi,
favoriscono lo sviluppo di l’ipertensione... La nicotina, in realtà, DA QUANTO NON FUMI? La decisione più
dipendenza e malattie epatiche. non è di per sé cancerogena, ma è tossica sensata per ridurre tutti questi rischi,
per il cervello e il sistema cardiocircola- oltre a quella di non iniziare a fumare, è
84 | FocusExtra 79
Troppi alcolici e
troppe sigarette. Che cosa c’è dentro?
In Italia i giovani Le sigarette contengono oltre 4.000 sostanze chimiche: centinaia sono tossiche
cominciano a bere e e circa 60 cancerogene. Alcune sono presenti anche nei detersivi (per esempio
a fumare presto, l’ammoniaca), altre sono veleni (come l’arsenico), e il polonio-210 è radioattivo.
anche a 11 anni.
• Nicotina • Formaldeide ammine aromatiche)
• Monossido di carbonio • Arsenico • Cadmio
• Polveri sottili • Berillio • Cloruro di vinile
• Acido cianidrico • Idrocarburi aromatici • Cromo
• Ammoniaca policiclici (es: • Ossido di etilene
• Toluene benzopirene, • Nichel
• Perossido di idrogeno dibenzoantracene, • Polonio-210
Laif/Contrasto
79 FocusExtra | 85
Mondo
Uno sciamano
dell’Amazzonia
durante un rito
propiziatorio.
Dopo aver
assunto sostanze
allucinogene,
raggiunge uno
stato di estasi.
Benvenuti
nel mondo
degli dei
Da sempre, molti popoli della Terra
hanno usato piante sacre dagli effetti
psicotropi per comunicare con il
mondo spirituale. E ancora lo fanno.
U
na volta all’anno, gruppi di huicholes, una delle più antiche etnie indi-
gene del Messico, percorrono a piedi anche più di 500 chilometri per
raggiungere Wirikuta, il luogo sacro dove il mondo ebbe inizio. Guida-
ti dallo sciamano, dopo riti di purificazione e astinenza e offerte di mais
agli dei, raccolgono il sacro peyote, un cactus venerato da queste genti come una
divinità. Durante la notte la cerimonia ha inizio e tutti i partecipanti mangiano
piccoli pezzi del peyote per risolvere i problemi della comunità, propiziare i rac-
colti, guarire i malati, allontanare gli spiriti negativi.
L’ovulo malefico
AFP/Getty Images
(Amanita
muscaria) è un
fungo velenoso
con effetti
allucinogeni, che
veniva utilizzato
anticamente
come droga.
L’ayahuasca, o
“vino dello
spirito”, è un
allucinogeno che
si beve, e che
proviene dalla
foresta
amazzonica.
88 | FocusExtra 79
si praticavano e si praticano tutt’ora que- divinità stesse. Ovvero: agli sciamani, ai ti c’è l’ayahuasca, un infuso ottenuto dal-
sti riti, ritengono che i problemi quoti- curandero (i guaritori tipici delle culture la lunga cottura della liana rampicante
diani di una persona, o quelli dell’intera indigene del Centro e del Sud America), Banisteriopsis caapi e dell’arbusto Psy-
comunità, siano dovuti a cause sopran- agli indovini oppure alle guide spirituali. chotria viridis, chiamato chacruna. Que-
naturali», racconta Beggiora. «Per rista- Le piante sacre potenziano le loro doti e sto decotto, dalle diverse varianti nelle
bilire l’armonia è necessario che l’uomo permettono di viaggiare alla ricerca delle dosi e negli ingredienti aggiuntivi, fa par-
“entri” nel mondo spirituale per capire risposte di cui hanno bisogno. Il proces- te delle tradizioni di molte tribù indios
cosa ha provocato la rottura». so di iniziazione all’uso degli enteogeni che vivono nelle zone amazzoniche di
può durare anche diversi anni», spiega Perù, Ecuador, Colombia e Brasile. Can-
PER POCHI ELETTI. Lo svolgimento dei Antonella Fagetti, ricercatrice presso la ti rituali per allontanare gli spiriti mali-
riti varia in base alle etnie, lontane geo- Benemérita Universidad Autónoma de gni sono intonati durante la preparazio-
graficamente e culturalmente, ma un Puebla, in Messico. «Ci sono tuttavia ne dell’ayahuasca e solo con il calare
elemento spesso comune è che non tutti delle eccezioni; in alcuni contesti, infat- della notte il curandero la beve per inizia-
i membri della tribù possono compiere ti, anche i non iniziati possono consuma- re la cerimonia, che può durare anche
queste cerimonie. re le piante, ma soltanto se è presente lo 5-6 ore, lasso di tempo in cui i composti
«Stabilire le connessioni è permesso alle sciamano che guida la cerimonia». psicotropi sono attivi. La principale fon-
figure che hanno ricevuto “il dono” dalle Tra gli enteogeni più conosciuti e studia- te dell’azione psichedelica è il DMT
Alamy/IPA
(dimetiltriptammina) presente nella sue più antiche raffigurazioni sono le in- nell’altopiano sahariano Tassili, nel Sud
Psychotria viridis. Ma l’effetto è amplifi- cisioni che lo ritraggono in mano agli dell’Algeria, e risalenti a circa 9.000 e
cato dalla presenza, nella liana Baniste- sciamani nei templi di Chavín de Huan- 10.000 anni fa, sono raffigurati degli
riopsis caapi, di sostanze come l’armali- tar, sito archeologico peruviano risalen- sciamani con in mano dei funghi, a testi-
na, che inibiscono la degradazione di te al 900 a.C., appartenuto alla cultura monianza dell’antico rapporto tra gli uo-
serotonina, adrenalina e dopamina, che Chavín, precedente gli Inca. mini e questi organismi.
sono prodotte dal cervello e agiscono Ma «sono stati soprattutto i popoli me-
come importanti regolatori dell’umore. I “FUNGHETTI”. Di funghi allucinogeni soamericani e sudamericani a utilizzare
Lasciando la selva amazzonica e risalen- ne esistono circa 200 specie in tutto il le diverse specie di funghi. Appartenenti
do le Ande, un altro enteogeno – il cactus mondo. Il loro uso come enteogeni si per lo più al genere Psilocybe, contengo-
colonnare Echinopsis pachanoi – fa parte perde nella notte dei tempi: secondo al- no psilocibina e psilocina, che inducono
del bagaglio necessario a raggiungere gli cuni studiosi, in diverse pitture rupestri intense allucinazione visive», racconta
spiriti. È conosciuto come San Pedro e le presenti sulle formazioni rocciose Fagetti. «Anche se questo bagaglio cultu-
90 | FocusExtra 79
Una cerimonia di matrimonio del
Hemis/Alamy/IPA
Santo Daime, gruppo religioso in
brasiliano che usa l’ayahuasca.
Getty Images
contiene l’alcaloide muscimolo e provo- combinazione tra le antiche credenze
ca stati onirici e allucinazioni che aiuta- indigene e il Cristianesimo. Il culto del
no a raggiungere la trance. peyote è fulcro nelle loro cerimonie, tan-
to che è stata emanata una legge, la Ame-
SCIAMANI MODERNI. Negli ultimi secoli rican Indian Religious Freedom Act, del
le tradizioni hanno comunque visto un 1996, che permette ai seguaci di farne
declino, soprattutto in Centro e Sud uso, altrimenti illegale negli Usa.
America, dove i Conquistadores e i reli- Non è il solo caso di leggi pensate ad hoc:
giosi cattolici hanno cercato di estirpar- in Messico, può raccogliere e consumare
le, considerandole demoniache, o in Si- il peyote solamente chi appartiene alla
beria, durante i quasi 70 anni del potere popolazione indigena degli huichol, ma
dell’Unione Sovietica. Ma dalle braci, a questa condizione si deve attestare con
volte morenti a volte più vivide, dei culti tanto di documentazione, mentre in
ancestrali sono sorte nel XIX e il XX se- Ecuador l’ayahuasca è appannaggio
colo delle nuove “religioni psichedeli- esclusivo degli sciamani accreditati.
che”. Fra queste, il Santo Daime, nato in Se si escludono i permessi speciali, l’uso
Uno sciamano
degli huicholes,
Brasile agli inizi del XX secolo e diffuso degli enteogeni è invece generalmente
popolazione che in diversi Paesi, si basa sull’utilizzo proibito. Ma questo non scoraggia i cul-
vive in Messico, dell’ayahuasca dei popoli indigeni: que- tori del turismo psichedelico, in cerca di
raccoglie peyote, sto movimento religioso è stato fondato sensazioni mistiche. «Non legati cultu-
un cactus da Raimundo Irineu Serra, un umile ralmente ai riti che fanno uso di piante
allucinogeno, per estrattore di caucciù, che dopo essere sacre, molti occidentali decidono di in-
usarlo nei riti. entrato in contatto con i culti indios ha traprendere viaggi alla scoperta di nuove
unito queste tradizioni culturali alla dot- esperienze mistiche attraverso gli ente-
rale si sta perdendo, esistono ancora et- trina cristiana. ogeni – conclude Beggiora –. Si tratta
nie che conservano le tradizioni. Negli Stati Uniti, invece, c’è la Chiesa na- però di una moda ad alto rischio, perché
Tra queste, i Mazatechi, indigeni che vi- tiva americana, nata in Oklahoma intor- queste sostanze possono essere molto
vono nello stato messicano di Oaxaca, ne no agli anni ’50 dell’Ottocento: è la più pericolose».
fanno uso anche in riti collettivi per pro- diffusa tra i nativi americani ed è una Paola Grimaldi
piziare le piogge, curare malattie e rin-
novare la connessione con le entità divi-
ne». Ci sono circa 200 specie di funghi
Anche tra gli sciamani di diversi popoli
siberiani, come i koriachi e gli jakuti, che allucinogeni. Secondo alcune
vivono nelle zone più orientali dell’at-
tuale Russia, è attestato l’uso di un fungo
testimonianze, erano già usati dagli
allucinogeno, l’Amanita muscaria, che sciamani africani 10.000 anni fa
79 FocusExtra | 91
Animali
Npl/Contrasto
92 | FocusExtra 79
Mucche Radici e funghi
allucinogeni,
“fuori” e
bacche alcoliche
e piante super
eccitanti. Molte
scimmie
specie ne sono
ghiotte, ma poi...
A
alticce
l largo delle coste orientali
dell’Africa una troupe della
BBC, realizzando le riprese di
un documentario sui delfini,
andato in onda nel 2014, si trovò davanti
a una scena a dir poco sorprendente: con
gran delicatezza, un gruppo di delfini
(Tursiops truncatus) si passava di bocca
in bocca un pesce palla, che così stimola-
to liberava nell’acqua la sua arma letale:
la tetrodotossina. I tursiopi, per nulla
intimoriti dall’eventuale minaccia, ina-
lavano la sostanza con conseguenze ina-
spettate. E invece di rimanere avvelenati
da uno dei composti più tossici e mortali
al mondo, si rilassavano a pancia in su,
osservando con fare inebetito i loro ri-
flessi sulla superficie dell’acqua e goden-
dosi gli inebrianti effetti di quel gioco.
Non tutti gli esperti sono d’accordo nel
ritenere che il comportamento osserva-
to sia una prova inconfutabile che i del-
fini siano consumatori abituali e consa-
pevoli di sostanze stupefacenti. Ma ciò
che è certo è che le immagini riprese dai
documentaristi della BBC si aggiungono
a una lunga lista di altri resoconti, che
raccontano di animali che farebbero
“uso di droghe”.
Una femmina di
cercopiteco non disdegna
un cocktail, mentre allatta.
79 FocusExtra | 93
Comportamenti
Alamy/Ipa
che fanno
pensare
all’assunzione di
droghe sono
stati visti anche
nei delfini.
Un moscerino
beve un liquido
alcolico... con
effetti non troppo
diversi da quelli
visti nell’uomo.
L’aggressività
del mandrillo.
Prima di un
combattimento, i
maschi possono
assumere
sostanze che
aumentano
la forza.
Npl/Contrasto
94 | FocusExtra 79
«Ad alterare il comportamento è il nepe- munque, non sembra dare dipendenza: propria tossicodipendenza: gli animali li Redux/Contrasto
talattone, un composto vegetale simile ai se gli animali l’hanno a disposizione ne cercano con tenacia, sembra non riesca-
feromoni prodotti dai felini eccitati ses- “approfittano” anche tutti i giorni, ma se no fare a meno di mangiarli, rifiutano
sualmente», spiega Stancher. manca non mostrano comportamenti altro cibo, camminano in modo disarmo-
Questa sostanza volatile è percepita dai che facciano sospettare ne sentano il bi- nico, sbattono contro gli ostacoli, mima-
gatti attraverso l’organo vomeronasale, sogno. no salti sopra barriere che non esistono
preposto proprio a captare i feromoni: il e si isolano dagli altri.
risultato è che, sotto l’effetto della so- LETALE DIPENDENZA. Certamente più Questo fenomeno, che prende il nome di
stanza, iniziano a strusciarsi sulle foglie problematico è invece l’“uso di droghe” locoismo, può portare alla morte dell’a-
e sul fusto della pianticella, miagolando, che fanno mucche, cavalli, pecore e ma- nimale, che diventa vulnerabile ai preda-
facendo le fusa, rotolandosi per terra, iali che iniziano a cibarsi di alcune piante tori e ai pericoli che lo circondano.
ingaggiando lotte con gatti immaginari dette locoweed, cioè erbe che provocano
ed eccitandosi sessualmente. Solo il 70% pazzia. Appartenenti ai generi Astraga- ELEFANTI E MOSCERINI. Come se non
circa dei mici è sensibile al nepetalatto- lus e Oxytropis, questi vegetali dagli ef- bastassero radici, foglie e funghi, anche
ne e alcuni esperimenti hanno mostrato fetti stupefacenti inducono negli armen- l’alcool fa parte delle sostanze psicoatti-
che anche i leoni, i giaguari e i leopardi ti, soprattutto quelli dei grandi pascoli ve da cui gli animali ricavano momenti di
reagiscono in modo simile. La pianta, co- degli Stati Uniti e del Messico, una vera e euforia. Pare che si sbronzino, infatti,
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Getty Images
96 | FocusExtra 79
Alamy/Ipa
Cani gatti e scatolette
Un mito da sfatare: le scatolette e le crocchette per cani e
gatti non contengono droghe e nessun composto che possa
creare dipendenza negli animali domestici. E anche se i nostri
pet, soprattutto i gatti, dimostrano di essere molto legati a
una certa marca di cibo, tanto che spesso si rifiutano di
mangiare altro, le sostanze stupefacenti non c’entrano.
DIGERIBILI E GUSTOSE. Negli ultimi due decenni l’industria
che produce alimenti per animali si è impegnata a rendere i
propri prodotti più appetibili e una delle tecniche utilizzate
consiste nell’aggiungere additivi pensati per questo scopo:
Un elefante questi ingredienti si ricavano da carni triturate finemente
afferra con la sua
(come fegato, pesce, manzo) e trattate con gli enzimi pepsina
proboscide i
o tripsina. Questi composti spezzano le lunghe catene delle
frutti fermentati,
della marula, proteine animali in catene più brevi. Si ottiene così un
ricchi di alcol. “predigerito” più gustoso e aromatico, che viene aggiunto al
Sopra: un micio resto degli ingredienti. Cani e gatti, abitudinari per natura,
alle prese con semplicemente apprezzano.
l’erba gatta.
vole». Insomma: il moscerino si ubriaca che li sfruttano per i propri scopi. Accade manipolano il comportamento delle for-
intenzionalmente e i ricercatori hanno agli impollinatori, come api e bombi, che miche utilizzando il nettare extrafiorale,
anche osservato gli effetti della sbronza, volando di fiore in fiore svolgono un cioè quello prodotto dallo stelo o da altre
che non sono molto diversi da quelli che compito essenziale alla riproduzione di parti della pianta che non siano i fiori e
sperimentano gli umani. Sotto l’effetto molte specie vegetali. che è stato a lungo ritenuto privo di ogni
dell’alcol, il moscerino maschio è disini- «La caffeina e la nicotina contenute nel funzione. «Le ricerche che sto condu-
bito ed eccitato sessualmente, tanto da nettare di certi fiori influenzano il com- cendo in collaborazione con Stefano
corteggiare tutte le femmine a disposi- portamento degli insetti», racconta Do- Mancuso (Università di Firenze) e Mas-
zione. Ma, proprio come accade agli uo- nato A. Grasso, docente di zoologia, eto- simo Nepi (Università di Siena) indicano
mini, può manifestarsi un odioso effetto ecologia e sociobiologia all’Università di che le formiche sono ghiotte di questa
collaterale: se il consumo diventa ecces- Parma. «La presenza di dosi non elevate sostanza ricchissima di zuccheri – con-
sivo, le performance diminuiscono. di queste sostanze genera infatti un cer- clude l’esperto –; e che, pur di averla, si
to grado di dipendenza e fidelizza gli im- trasformano in vere e proprie guardie
SPACCIATORI VEGETALI. Ed esistono an- pollinatori, assicurando nel tempo alla del corpo, e attaccano tutti gli insetti che
che insetti che finiscono per drogarsi pianta visite ripetute e un servizio più potrebbero nuocere alla pianta».
perché cedono alle lusinghe di piante efficiente». Alcune specie vegetali, poi Paola Grimaldi
79 FocusExtra | 97
Società
Squadre
speciali
e scienziati
antidroga
Il contrasto al traffico di
stupefacenti si affida a unità
specializzate delle forze
dell’ordine, ma si avvale anche
dei progressi della chimica.
98 | FocusExtra 79
Pacchi di marijuana
sequestrati dalla polizia
colombiana.
Reuters/Contrasto
79 FocusExtra | 99
Ai trafficanti non
manca la fantasia.
P
iù di 70.000 chilogram-
mi di stupefacenti se-
Le droghe sono vidua il numero e la posizione dei conte-
nitori, e ricovero presso una struttura
questrati – costituiti state trovate ospedaliera.
per il 91% da derivati
della cannabis –, e
nei tubetti di AGENTI QUATTROZAMPE. Identificare i
23.734 operazioni anti- dentifricio, nei corrieri della droga fra le migliaia di pas-
droga. Sono i numeri, seggeri che ogni giorno transitano negli
relativi al 2016, contenuti nell’ultima gusci di noci e aeroporti non è però semplice. Fra i vari
Relazione al Parlamento sullo stato delle
tossicodipendenze in Italia, presentata
nelle imbottiture parametri, i militari valutano l’età, la na-
zionalità, la tratta del viaggio appena
dal Dipartimento delle politiche anti- dei peluche concluso, ma anche l’atteggiamento del
droga. Rispetto agli anni precedenti, ri- soggetto. «L’addestramento, accompa-
sulta in calo il numero dei sequestri, cocaina o eroina, che viaggiano assieme gnato dall’esperienza professionale e
mentre sono in aumento gli interventi a loro, nell’apparato digerente. Lo scorso umana, ha un ruolo chiave», riprende
delle forze dell’ordine, eseguiti su tutto il anno, proprio a Malpensa, è stata ferma- Giuseppe Bua. Ma un valido aiuto è dato
territorio ma con particolare frequenza ta una donna che ne trasportava ben 90. anche dalle unità cinofile. Per ispeziona-
nel Lazio e in Lombardia. I rischi di questa pratica per il corriere re pacchi e valige sono utilizzati pastori
La squadra mobile sezione antidroga sono altissimi: la rottura di un solo ovulo, tedeschi e labrador, addestrati a indivi-
della Polizia, i Ros dei Carabinieri e il re- infatti, può risultare letale. Per questo, duare il particolare odore della droga.
parto antidroga della Guardia di Finanza quando si individua un ovulatore, viene «Per loro è un divertimento», spiega il
sono le unità speciali istituite dallo Stato subito attuata una procedura per tute- tenente colonnello. «Per questo, più il
per contrastare il commercio illegale di larne la salute, che prevede Tac, che indi- cane è giocherellone e più è adatto a
stupefacenti. E non è un caso che Lazio e
Lombardia siano le due regioni più bat-
Frantzesco Kangaris /eyevine/contrasto
100 | FocusExtra 79
Contenitore per
disfarsi della
cannabis prima
di imbarcarsi in
un aeroporto del
Colorado, dove
questa droga è
legale.
Getty Images
Test fai da te
La possibilità di verificare il tasso
alcolico prima di mettersi alla
guida, con etilometri portatili
venduti anche nei locali notturni, è
un fatto noto a molti. Meno
conosciuta è invece la possibilità
di fare lo stesso con altre droghe.
Eppure, in farmacia sono venduti
dei kit che consentono di rilevare
la presenza di stupefacenti
nell’organismo, tramite urina e
saliva, in completo anonimato.
«Hanno un’alta sensibilità e danno
indicazioni attendibili sulle
sostanze assunte, ma non hanno
valore medico legale. Sono però
utili per capire se si è in grado di
guidare», spiega Paolo Bucchioni.
REAZIONE. Il funzionamento si
basa sulla reazione fra gli anticorpi
ancorati allo stick fornito con il
kit e la droga eventualmente
presente nel campione biologico.
La presenza dello stupefacente
è indicata dalla comparsa di
una colorazione.
79 FocusExtra | 101
Polvere di
eroina nascosta
nella trama
di un tappeto
proveniente
dal Pakistan
e sequestrato
all’aeroporto
di Abidjan
(Costa d’Avorio).
AFP/Getty Images
questo tipo di ritrovamento. Ciascun si è registrata l’immissione nel mercato dure di emergenza, e la scelta dei
animale è addestrato e seguito da un solo clandestino di stupefacenti di nuova na- farmaci da somministrare, devono ne-
militare, perché questo permette di cre- tura, creati dai drugs designer modifi- cessariamente tenere conto di ciò che il
are un saldo rapporto di fiducia e amici- cando quelli già noti, e messi in commer- paziente ha già in corpo, per scongiurare
zia, indispensabile per un ottimo gioco di cio attraverso i canali più vari, ma interazioni ed effetti collaterali che pos-
squadra. Gli stessi esemplari, poi, sono soprattutto su internet, che ne ha raffor- sono anche risultare letali.
impiegati anche per i controlli sul terri- zato la diffusione». «Nel sangue si cercano cannabinoidi, co-
torio, per esempio per ispezionare auto- Quando una nuova droga viene identifi- caina, oppiacei, amfetamine o droghe
vetture sospette, nelle scuole, nelle abi- cata, è subito segnalata al Sistema nazio- sintetiche, che potrebbero essere state
tazioni private e nelle discoteche». nale di allerta precoce, per le valutazioni assunte nelle ore precedenti al ricove-
successive e l’eventuale iscrizione nell’e- ro», dice Paolo Bucchioni, direttore del
LABORATORI SEMPRE PIÙ ATTREZZATI. lenco delle molecole proibite. Laboratorio di tossicologia del Levante
«Ma, accanto alle attività sul campo da ligure dell’Azienda sanitaria della Spe-
parte delle forze dell’ordine, nel contra- ANALISI CHE SALVANO LA VITA. Oltre zia. «Ma abbiamo anche a disposizione
sto alla droga un ruolo sempre più im- che per contrastare i traffici illegali, i test test in grado di valutare l’uso di stupefa-
portante è svolto dai laboratori specia- di laboratorio sono anche usati per iden- centi in tempi precedenti: l’analisi delle
lizzati nella ricerca analitica di veleni, tificare che cosa può aver assunto una urine, per esempio, ci permette di risali-
stupefacenti e dei loro derivati», spiega persona che arriva in pronto soccorso re fino a due o tre settimane prima; l’esa-
Veniero Gambaro, del dipartimento di sotto l’effetto di una sostanza psicotro- me del capello invece consente di andare
Scienze farmaceutiche dell’Università pa. In questo caso, un’analisi può lette- indietro anche di mesi».
degli Studi di Milano. Sofisticate tecni- ralmente salvare la vita, perché le proce- Questo tipo di valutazione ha importan-
che di analisi chimica, infatti, permetto- za negli accertamenti di tipo medico le-
no di scoprire le sostanze contenute in
campioni di diversa natura: sintetica,
Se si scopre una gale. Infatti, il codice della strada preve-
de il ritiro della patente a chi guida sotto
vegetale e animale.
«Oltre agli stupefacenti classici, le pro-
nuova molecola l’effetto di droghe, e una successiva cer-
tificazione di idoneità alla guida può es-
cedure possono identificare anche mo- psicoattiva, parte sere concessa soltanto dopo che i test
lecole di ultima generazione non ancora
inserite nelle liste ufficiali che elencano
la segnalazione al abbiano dimostrato che il soggetto, negli
ultimi 3-6, mesi non ha assunto sostanze
quelle fuorilegge, ma che sono poten- Sistema di allerta, come cocaina, marijuana, eroina o amfe-
zialmente dotate di elevata tossicità», tamine.
dice l’esperto. «Negli ultimi anni, infatti, che può includerla Valentina Meschia
nella lista delle
sostanze proibite
102 | FocusExtra 79
Arte
104 | FocusExtra 79
Eyevine/Contrasto
Le morti
maledette
Vite vissute pericolosamente e
stroncate troppo presto dalla droga.
È stato questo il destino di molte
celebrità del cinema e della musica.
Un’overdose, all’apice
del successo
Una bomba di eroina e cocaina, chiamata
speedball, ha ucciso due menti geniali e un po’
folli: John Belushi, l’artista dalla faccia da
gangster svitato, inventore del leggendario duo
musicale dei Blues Brothers, e Philip Seymour Philip Seymour
Hoffman, uno dei più bravi attori di Hollywood, Hoffman è morto
premio Oscar per Truman Capote - A sangue per overdose il
freddo, del 2005. Attore, comico e cantante, 2 febbraio 2014.
John Adam Belushi è stato uno dei figli più L’attore e regista
difficili d’America. Nato il 24 gennaio 1949 a americano
Wheaton, nell’Illinois, aveva fatto suo il motto aveva 47 anni.
“vivi ad alta velocità, muori giovane e lascia
dietro di te un cadavere gradevole”. Nel 1975
era entrato nel cast di Saturday Night Live e qui,
con il musicista e attore Dan Aykroyd, aveva
fondato i Blues Brothers. In questo periodo,
assieme alla notorietà, crescono i problemi con
M
la droga. Nel 1980 i due girano un film di fama olti personaggi noti scom-
planetaria: The Blues Brothers. Segnato dalla parsi prematuramente era-
dipendenza, Belushi muore però per overdose il no consumatori di droghe e
5 marzo 1982. Aveva 33 anni. alcol, ed è possibile che per
Anche Philip Seymour Hoffman segue un diversi di loro il decesso sia in qualche
destino simile: sembrava aver chiuso con gli modo collegabile all’uso di sostanze stu-
stupefacenti da 23 anni, ma il 2 febbraio 2014 è pefacenti. A volte il nesso è stato dimo-
stato trovato morto nel suo appartamento di strato in modo inequivocabile, perché,
New York, ancora con la siringa nel braccio. Non per esempio, le sostanze hanno causato
era un momento facile per l’artista, che si era un arresto cardiaco. In altri casi, queste
separato da poco dalla compagna Mimi morti maledette sono invece una conse-
O’Donnell, con cui aveva avuto tre figli. guenza indiretta dell’eccesso di droghe,
Riservatissimo sulla sua vita privata, Philip era o dell’abuso di farmaci, come è accaduto
nato a Rochester il 23 luglio 1967. Il successo per esempio a Whitney Houston.
era arrivato con un ruolo nel film del 1992
Profumo di donna, con Al Pacino. IL CLUB 27. Negli ultimi 60 anni sono
stati tantissimi gli artisti scomparsi da
giovani, per il loro modo di vivere sul
79 FocusExtra | 105
Molti nomi entrati nella leggenda della filo del rasoio. E poiché diversi musicisti,
fra cui Jim Morrison e Kurt Cobain, sono
musica sono scomparsi a soli 27 anni. morti nel ventisettesimo anno d’età, si è
Ecco perché i media inglesi hanno anche cominciato a parlare della “male-
dizione del club 27”.
parlato della “maledizione del club 27” D’altro canto, che per le star la probabi-
lità di morire giovani sia più alta, addirit-
tura doppia rispetto alle persone comu-
Getty Images
106 | FocusExtra 79
ni, lo ha dimostrato anche la scienza. americani ed europei, diventati famosi Bello e di talento,
Qualche anno fa, uno studio pubblicato tra 1956 e il 1999, lo studio ha analizzato River Phoenix
su Journal of Epidemiology and Commu- i casi di 100 star scomparse prematura- era considerato
nity Health dalla britannica Liverpool mente tra il 1956 e il 2005: una volta su il nuovo James
John Moores University, aveva mostrato quattro, i decessi erano riconducibili a Dean.
che il rischio raddoppia proprio a causa problemi legati all’uso di alcol e sostanze
degli eccessi di droga e alcol. stupefacenti. L’età media delle morti è
Condotto su 1.064 musicisti e cantanti risultata di 42
Getty Images
del principe della musica, Prince, senza vita all’età di 46 anni, il 15
e di Dolores O’Riordan, gennaio 2018, in un hotel di
inconfondibile voce dei Londra.
Cranberries. Il primo, Roger Anche quando muore Michael All’eccesso
Nelson all’anagrafe, aveva Jackson, il 25 giugno 2009, i
cominciato a usare questo sospetti cadono sul fentanyl, ma Morto a soli 23 anni, River
farmaco per alleviare il dolore l’autopsia ha poi stabilito che Phoenix era uno dei giovani
procuratogli da un intervento l’artista è morto a causa di una attori più promettenti di Hollywood.
subito alcuni anni prima. Nella iniezione letale di Propofol, La sera della sua scomparsa, il 31
sua casa-studio di produzione del potente anestetico chirurgico che ottobre 1993, era andato al Viper
Minnesota, dove l’indimenticabile utilizzava per combattere Room di Los Angeles, il nightclub
autore di Purple Rain è morto l’insonnia. Nel novembre 2011, del suo amico Johnny Depp.
il 21 aprile 2016, a 57 anni, è una giuria popolare ha dichiarato L’attore aveva consumato droga
stata trovata una piccola il suo medico, Conrad Murray, già prima di andare nel locale,
farmacia di pillole contraffatte colpevole di omicidio involontario ma qui gli fu fatale un mix di
che contenevano fentanyl e altre per avergli iniettato il farmaco. cocaina, eroina, marijuana e
sostanze analoghe. Quando è morto, a 50 anni, l’ex valium. Sentendosi male, uscì
Anche Dolores O’Riordan aveva bambino prodigio, diventato re del dal locale, ma morì poco dopo,
cominciato a prendere lo stesso pop, stava per cominciare un tour sul ciglio della strada, senza che
farmaco contro i dolori alla mondiale che avrebbe segnato il nessuno potesse far nulla.
schiena, che negli ultimi anni suo ritorno nel mondo dello Bello e dannato, come recita il
della sua vita l’avevano costretta spettacolo, dopo le vicende titolo del suo film più celebre,
a cancellare decine di concerti, giudiziarie legate all’accusa di l’attore era considerato il nuovo
comprese alcune tappe italiane. molestie su minori. James Dean. Era nato a Madras,
nell’Oregon, il 23 agosto 1970 e
aveva passato gran parte della sua
Dolores O’Riordan, infanzia in Venezuela, dove i
l’indimenticabile genitori erano missionari. Alla fine
voce dei degli anni Settanta la famiglia
Cranberries. era tornata negli Stati Uniti, a
Los Angeles, e River aveva
cominciato a girare alcuni spot
pubblicitari. A 10 anni aveva poi
iniziato a recitare per alcuni film
tv, e aveva infine debuttato nel
cinema nel 1985, interpretando
un giovane inventore in Explorers
(1985). La svolta nella carriera
era arrivata con Stand by Me, tratto
dal romanzo di Stephen King. In
seguito, a soli 17 anni, River aveva
ottenuto anche una nomination
agli Oscar come miglior attore
Contrasto
79 FocusExtra | 107
Per le celebrità
del cinema e della
musica, il rischio
di morire giovani è
più alto, proprio
per gli eccessi
con alcol e droghe
108 | FocusExtra 79
Amy la ribelle
Quando è stata trovata senza vita in
casa, Amy Winehouse aveva 27
anni: l’età in cui sono morti altri
angeli maledetti, come Jimi Hendrix
e Jim Morrison. Il suo è stato un
lento suicidio causato dall’abuso di
alcol e avvenuto sotto gli occhi del
mondo, attraverso le videocamere
degli smartphone, che registravano
filmati impietosi pubblicati su
internet. Era successo anche
durante l’ultimo concerto, a
Belgrado, quando, ubriaca e
strafatta, era salita sul palco,
barcollante e farfugliante.
Amy Jade Winehouse era stata
sempre una ribelle. Nata il 14
settembre 1983 a Londra, aveva
imparato a suonare la chitarra a 13
anni e a 14 già si esibiva nei pub. A
19 anni aveva registrato il suo
album di debutto, Frank, diventato
un successo, seguito da Back to
Black, il disco della fama
AFP/Getty Images
planetaria. Ma, mentre i successi
discografici le davano la popolarità
mondiale, Amy diventava anche
protagonista del “gossip tossico”,
alimentato dall’abuso di sostanze e
anche dal disastroso matrimonio,
Alcol e droghe hanno
finito in divorzio, con Blake Fielder-
accompagnato la vita
Civil. In questa deriva che l’ha
di Amy Winehouse e
l’hanno infine uccisa. distrutta, aveva provato anche a
smettere di bere, senza riuscirci. La
cantante è morta il 23 luglio 2011.
Getty Images
79 FocusExtra | 109
Pirueta, São Luis, Brazil Società
I creativi
dell’antidroga
Tabacco, ecstasy, cocaina, alcol...Le migliori
campagne pubblicitarie realizzate nel mondo per
combattere tutte le droghe. Legali e illegali.
IL PARADISO
PUÒ ATTENDERE
Il fumo della sigaretta trascina
lo sguardo verso la porta del
Paradiso. E la frase ad effetto di
questa campagna antifumo
brasiliana recita: «Hai presente
quella sensazione pacifica che
provi fumando? Potrebbe
durare per sempre. Smetti ora!».
79 FocusExtra | 111
PASSAMI IL VELENO
Rivolgendosi agli adolescenti,
il sito abovetheinfluence.com
ha scelto quest’immagine, che
mostra due giovani trasformati
in mosche, che si passano un
insetticida come farebbero con
una droga. La scritta avverte:
«Qual è la cosa peggiore che
potrebbe capitarti?».
Print advertisement created by McKinney, United States for Drugfree America, within the category Public Interest, NGO
112 | FocusExtra 79
MONTAGNE RUSSE
for FAD, within the category Public Interest, NGO
AD ALTISSIMO RISCHIO
Print advertisement created by DDB, Spain
79 FocusExtra | 113
LIBERARSI È POSSIBILE
La formula chimica dell’eroina
per ricordare che una via
d’uscita esiste. È la campagna
pubblicitaria di una comunità di
recupero brasiliana. La scritta
recita: «La tossicodipendenza è
una reazione a catena. Conosci
qualcuno o hai un familiare con
questo problema?».
Erwin Penland agency photographer Kevin Banna
ECSTASY, IL KILLER
DELLE DISCOTECHE
«Vuoi una pasticca di ecstasy?
La prima te la offro io...».
Conosciuta anche come
Mdma, l’ecstasy è una delle
droghe killer più diffuse tra i
giovani, che la consumano per
“sballare” nelle discoteche.
114 | FocusExtra 79
Nel mondo, 250 milioni di persone
usano droghe, che causano, ogni anno,
almeno 190.000 morti. Nel nostro Paese,
le ha provate una persona su tre
ALCOL: CAUSA
BBDO, Ireland for Road Safety Authority Ireland
ED EFFETTO
Un bicchiere di vino rosso
che si trasforma in
sangue, poche ore dopo la
serata ad alto tasso
alcolico. «Non guidate mai
se avete bevuto», avverte
questo manifesto,
realizzato in Irlanda.
79 FocusExtra | 115
Arte
Arte e
droga, una
relazione
pericolosa
Shakespeare fumava cannabis,
Van Gogh beveva assenzio,
Baudelaire mangiava hashish...
Molti artisti hanno usato
stupefacenti, ma i benefici sulla
creatività sono molto dubbi.
A
vremmo mai ascoltato Lucy in
the Sky with Diamonds se i Be-
atles non si fossero impastic-
cati di Lsd? Avremmo cono-
sciuto Lo strano caso del dottor Jekyll e
Mr. Hyde se Robert Louis Stevenson non
fosse stato strafatto di cocaina nei sei
giorni e sei notti in cui lo scrisse? E Van
Gogh avrebbe creato le stesse tele se
avesse dipinto sobrio, anziché stordito
dall’assenzio? Non lo sapremo mai. Una
cosa, però, è certa: l’arte e la droga sono
demoni che vanno spesso a braccetto.
Schiere di poeti, scrittori, pittori, musi-
cisti hanno creato sotto effetto di stupe-
facenti. Sembra che già William Shake- Alcune scene di
speare, più di 400 anni fa, avesse il vizio Trash-I rifiuti di
della cannabis: lo dimostrerebbe uno New York (1970).
studio dell’Università di Witwatersrand, Il film, diretto da
a Johannesburg, che ha rilevato tracce Paul Morrissey e
d’erba nelle pipe rinvenute nel giardino prodotto da Andy
Warhol, esplora il
della casa inglese del drammaturgo. Ma
mondo della droga.
è nell’800 e nel ’900 che il consumo di
116 | FocusExtra 79
79 FocusExtra | 117
Corbis via Getty Images
Molti scrittori sostanze psicoattive diventa, nel bene e
nel male, strumento ed espressione della
sentimento prevalse sulla ragione e la
droga diventò musa ispiratrice, la chiave
hanno assunto creatività. d’accesso alla dimensione onirica, irra-
zionale, intima. Per esempio, il poeta in-
oppioidi, MEDICINE O DROGHE? I primi a insegui- glese Samuel Coleridge compose alcune
diventandone re la perdizione chimica sono stati gli
scrittori del Romanticismo, all’inizio del
delle suo opere più originali, come La
ballata del vecchio marinaio e Kubla
dipendenti, e XIX secolo: George Byron, Percy Shelley, Khan, in preda al delirio visionario
hanno descritto la John Keats, Charles Dickens, Victor
Hugo, Honoré de Balzac, per citarne al-
dell’oppio, da cui era dipendente.
Ed era facile diventare tossici, all’epoca.
loro esperienza cuni. Una generazione che si spaccava il
cervello, e il fegato, di hashish, oppio,
«Nell’800 gli oppiacei erano diffusi come
l’aspirina oggi. Costavano due soldi, si
laudano (la tintura d’oppio), assenzio. vendevano in farmacia come antidolori-
Terminato il secolo dei lumi, infatti, il fici, si usavano per la tosse, l’insonnia, il
118 | FocusExtra 79
Reuters/Contrasto
Creatività, mito e realtà
Dopo due secoli di contaminazioni tra arte e tossicodipendenza, qual è il
bilancio? Le droghe rendono più creativi o no? Gli studi scientifici sono pochi,
e l’effetto dipende ovviamente dalla sostanza. Accendersi una canna, per
esempio, sembra controproducente, come ha stabilito nel 2014 una ricerca
olandese dell’Università di Leida, che ha sottoposto un gruppo di fumatori
abituali a test cognitivi.
EFFETTI. Secondo altri studi, le droghe psichedeliche potrebbero influenzare
la capacità di pensiero divergente, cioè l’abilità di trovare soluzioni originali,
ma l’effetto è debole e soprattutto soggettivo. Insomma, non è la droga a
rendere geniali. Come diceva De Quincey: «se un uomo che si occupa di buoi
dovesse darsi all’oppio, è molto probabile che continuerebbe a sognare buoi».
Tavolino da caffè
con assenzio, di
Vincent van Gogh
(1853-1890).
Come molti altri
artisti dell’epoca,
il pittore olandese
beveva assenzio.
Un poster che
ritrae Sherlock
Holmes. Nei
mal di testa. Li consumavano operai e come ha raccontato magistralmente lo ga. Per farlo, sperimentò dapprima gli
braccianti per trarre sollievo dalle fati- scrittore inglese Thomas De Quincey effetti su se stesso, ma poi coinvolse nei
che (non a caso, in quel periodo, Karl nelle Confessioni di un mangiatore d’op- suoi esperimenti i maggiori intellettuali
Marx conia l’espressione “oppio dei po- pio, romanzo pubblicato nel 1821. del tempo, come Théophile Gautier,
poli”). Li davano persino ai bambini per Eugène Delacroix, Alexandre Dumas,
tenerli calmi», osserva Stefano Canali, IL CLUB DELL’HASHISH. Ma non erano Charles Baudelaire e altri», spiega Cana-
ricercatore di neuroscienze presso la solo la disponibilità delle sostanze e la li. Nacque così Le Club des Hachichins, il
Scuola internazionale superiore di studi scarsa conoscenza dei rischi a far sì che club dei mangiatori di hashish, un circo-
avanzati (Sissa) di Trieste. Eppure, allo- in tanti le provassero. In Francia, per lo che tra il 1844 e il 1849 si riuniva in un
ra come oggi, i “piaceri squisiti” che l’op- esempio, a spingere i letterati al consu- vecchio edificio di Parigi, l’Hotel Pimo-
pio procura si trasformavano presto in mo di hashish, fu anche uno psichiatra. dan, per drogarsi, discutere, vagheggia-
“pene che non si possono immaginare”, «Il dottor Jacques-Joseph Moreau in- re. «Il gruppo si era chiamato così perché
l’estasi della “droga divina” in “profon- tendeva studiare la follia in modo speri- i suoi componenti ingerivano l’hashish,
dissima ansia” e “funerea malinconia”, mentale, alterando la psiche con la dro- invece di fumarlo, preparando una
79 FocusExtra | 119
specie di marmellata con infiorescenze delaire giunse alla totale condanna di pinsero tele a tema. Ne faceva un consu-
di canapa, miele e frutta secca», racconta quell’abitudine, sentenziando che le mo smodato anche Van Gogh, mescolan-
l’esperto. droghe non aiutano la creatività, al con- do nelle sue opere visioni e realtà. La
trario la paralizzano. «Quanti cercano il “fata verde” che dà ebbrezza e brucia il
LA FATA VERDE. Assiduo frequentatore paradiso si costruiscono un inferno», cervello fu l’equivalente dell’eroina per
della combriccola, Charles Baudelaire scriveva. Eppure, in quell’inferno rima- la musica rock un secolo più tardi, con la
traspose quell’esperienza ne I paradisi se tutta la vita e, come lui, anche gli altri sua lunga scia di vittime celebri.
artificiali, sostenendo che sì, l’hashish poeti maledetti.
potenzia la fantasia, favorisce suggestio- Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stéphan RACCONTI IN PRIMA PERSONA. Prima
ni mentali inedite, ma alla fine per l’arti- Mallarmé erano tutti schiavi dell’alcol e, della fine dell’800, due innovazioni
sta si rivela disastroso. «La natura pro- in particolare, dell’assenzio, un distillato scientifiche diedero nuovo impulso alle
pria dell’hashish – secondo il poeta – è allucinogeno ad altissima gradazione. tossicodipendenze: nel 1855 fu inventa-
quella di diminuire la volontà; e, così, Questa vera e propria droga liquida scor- ta la siringa, e iniettarsi la morfina diven-
esso concede con una mano ciò che to- reva a fiumi nei locali di Parigi e nelle tò di moda nell’alta società, soprattutto
glie con l’altra, cioè l’immaginazione vene dei pittori impressionisti, come in Francia; poi, nel 1860, fu isolato il
senza la facoltà di approfittarne». Bau- Degas, Manet, Toulouse-Lautrec, che di- principio attivo della cocaina. Le due
Droghe da Nobel
Anche i Premi Nobel, a volte, si
drogano. Come Francis Crick (per
la medicina nel 1962), Richard
Feynman (per la fisica nel 1965) e
Kary Mullis (per la chimica nel
1993). Tre geni con il debole per
l’Lsd. Forse sotto effetto
allucinogeno, Crick, ebbe la
visione della struttura a doppia
elica del Dna, nel 1953, mentre
Feynman, il fisico americano che
partecipò allo sviluppo della
bomba atomica, assumeva anche
ketamina e marijuana.
LA COCAINA DI FREUD. Ma il più
“folle” di tutti fu Mullis, l’inventore
della Pcr, la reazione a catena
della polimerasi (procedimento
molto usato nei laboratori di
biologia molecolare), che dichiarò
di esser stato rapito da un alieno.
Disse: «Negli anni ’60 e all’inizio
degli anni ’70 ho preso un sacco di
Lsd. E l’ho trovata un’esperienza
che ti apre la mente».
Tossicodipendente fu anche il
matematico ungherese Paul
Erdos: lavorava 20 ore al giorno
grazie a massicce dosi di
anfetamine. Altri cultori del genere
furono l’inventore Thomas Edison,
assiduo bevitore di Vin Mariani,
contenente cocaina, e il padre
della psicanalisi, Sigmund Freud,
che prendeva piccole dosi della
stessa droga e la usava nelle
sedute come antidepressivo.
120 | FocusExtra 79
Tra il 1844 e il 1849, gli intellettuali e letterati
parigini si ritrovavano al “Club dei mangiatori di
hashish” per drogarsi, parlare, creare, discutere...
droghe si diffusero rapidamente. All’ini- soli 43 anni. Diventò presto chiaro che la il perfetto doping della mente per i ritmi
zio la morfina era considerata un farma- morfina procura una dipendenza mici- veloci della società industriale. Si vende-
co tranquillizzante, apprezzato da intel- diale, peggiore dell’alcol e dell’oppio. Ne va sotto forma di sciroppi, pastiglie, be-
lettuali che sfoggiavano spesso siringhe diede testimonianza lo scrittore russo vande gassate e guadagnò visibilità an-
d’oro con cui somministrarla nella co- Michail Bulgakov in un’opera del 1927, che nelle opere letterarie. Nei gialli di
scia. La utilizzava, fra gli altri, Guy de Morfina, dove racconta la sua caduta Conan Doyle, per esempio, il detective
Maupassant a scopo voluttuario e per nell’assuefazione. Sherlock Holmes ne consuma in quanti-
stimolare la creatività, ma poi iniziò a Riguardo alla cocaina, essa incontrò il tà, per ovviare alla noia e tenere acceso il
soffrire di disturbi della personalità, im- favore dei medici e il gusto degli artisti. cervello. Ed è ispirata a questa droga an-
pazzì e morì in una clinica psichiatrica a Eccitante, elettrizzante, fortificante, era che la pozione che trasforma il protago-
nista del romanzo di Stevenson, il Dottor
Jekyll, nel suo malefico alter ego, Mr.
Hyde. L’opera stessa, uno dei più grandi
capolavori di sempre, è stata scritta sotto
effetto di morfina e coca, in un furioso
raptus letterario dell’autore. Sessanta-
mila parole in appena sei giorni.
79 FocusExtra | 121
Per approfondire
I libri per conoscere meglio
le droghe illegali e legali.
E capire come combatterle.
LSD
di Agnese Codignola (Edizioni Utet)
Il libro percorre con grande accuratezza la storia
dell’LSD, inventata per caso nel 1943, divenuta po-
polarissima nei decenni a seguire, bandita dall’Onu
Mondadori Scienza S.p.A. nel 1971 e riscoperta oggi come potenziale medicina
via Battistotti Sassi, 11/A – 20133 Milano nella cura di certe malattie psichiatriche.
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(Federaz. Ital. Editori Giornali) 1824-954X
122 | FocusExtra 79
.
«Colui che farà ricorso
a un veleno per pensare
ben presto non potrà più
pensare senza veleno».
Charles Baudelaire