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STORIA

DELL’ENERGIA
Principali fonti di energia utilizzate fino alla
metà del XVIII secolo
Solo trecento anni fa l'uomo consumava un decimo dell'energia di oggi.
Allora si usavano solo fonti d'energia rinnovabile come:

Forza muscolare Forza cinetica di


Legna usata come
dell’uomo acqua
Combustibile.
e dell’animale. e vento.

Contribuivano a Permetteva di
muovere scaldarsi,
le enormi pale dei di socializzare e
rispettivi mulini di cucinare le vivande
Produzione di energia nel Neolitico
•Nel neolitico l’uomo sviluppò tecniche
come l’allevamento e l’agricoltura, imparò
poi a sfruttare il fuoco anche per fondere i
metalli allora conosciuti e produrre
oggetti di terracotta.
•La principale fonte energetica resta
comunque quella muscolare umana, dato
che gli uomini, a differenza degli animali,
riuscivano ad organizzarsi in grandi
gruppi diminuendo le fatiche e
migliorando l’operato.
Una grande invenzione
L’eccezionale progresso
dell’epoca fu senza
dubbio dovuto
all’invenzione della ruota.

Fu utilizzata anche
Venne vinta la forza
Si poté perfezionare lo come ingranaggio e
di attrito durante
sfruttamento di energia favorì quindi la
lo spostamento di oggetti
animale trasmissione di
pesanti.
movimento.

Divenne possibile
spostare
gli stessi pesi
con una forza ben
67 volte minore.
Le macchine dell’antichità: i mulini ad
acqua
•I primi mulini ad acqua furono inventati •In seguito i Romani, per aumentare il
dai Greci. Queste macchine sfruttavano la rendimento della macchina, montarono la
forza dell’acqua che veniva trasformata in ruota in posizione verticale.
movimento rotatorio tramite una ruota
posta orizzontalmente.

A partire dal XI secolo, continui miglioramenti e innovazioni


permisero a queste macchine di diffondersi in molti campi
come ad esempio quello siderurgico, quello tessile, per mettere
in movimento torni o pompe e furono anche utilizzati nella
cartiere.
Nel XVII secolo, con lo sviluppo
Oltre al vento e all’acqua, un’ altra importante economico, la quantità di legname
risorsa energetica era il legname. richiesta era sempre maggiore.
Questa fonte era molto importante perché ,oltre a Questo portò al disboscamento di
essere facilmente reperibile, costituiva una molte foreste dell’Europa centrale e
materia prima per la fabbricazione di oggetti e dell’Inghilterra.
utensili. Le cause di questo fenomeno
furono due:

. le crescenti richieste di energia e di materiali da parte della crescente


industria;
. l’esigenza di fornire alimenti ad una popolazione in costante aumento,che portò a
coltivare nuove estensioni di terreno, un tempo
ricoperte da foreste.

Il prezzo del legname subì un aumento, e


questo causò l’inizio della prima grande crisi
energetica, che stimolò a cercare nuove fonti
di energia.
Per contrastare la crisi energetica si fece ricorso ad un nuovo
combustibile: il carbon fossile.
Si scavarono nuove miniere e si passò dall’impiego di energie
rinnovabili quello di energie non rinnovabili.

Successivamente vennero apportati


molti cambiamenti a queste tipologie di
La necessità di estrarre sempre più macchine, che portarono l’impiego della
carbone porto all’invenzione di macchine macchina a vapore anche in altri campi
adatte a questo scopo. In particolare la come la siderurgia e i trasporti.
pompa idraulica, una macchina
funzionante a vapore, che serviva per
togliere l’acqua dalle miniere. Questa
macchina era alimentata con lo stesso
carbone.
Con l’evoluzione della macchina a vapore si ha l’inizio
della Rivoluzione Industriale.
La messa a punto del motore a scoppio, a opera del tedesco Nikolhaus Otto,
nel 1876, stimola le ricerche sui combustibili liquidi derivati dal petrolio
greggio, e si inizia a estrarre questa fonte di energia già nota da tempo ma
trascurata.

Dunque dopo il carbone, con l’invenzione del motore a scoppio, si cominciò a


usare il petrolio, più facile da trasportare e dotato di un maggiore potere
calorifico.

Con il XIX secolo cambiò ancora la qualità dell’energia a disposizione


dell’uomo: infatti l’invenzione della dinamo rese possibile l’utilizzo di una
nuova forma di energia: l’energia elettrica, prodotta da grandi centrali e
trasportata nei luoghi di utilizzo mediante cavi.
Sul finire del secolo scorso, inoltre, il petrolio si affermò come principale fonte
di energia.
Avviciniamoci ora ai nostri giorni. Dalla metà del secolo scorso lo sviluppo delle tecnologie degli
armamenti atomici apre la strada all'uso dell'energia nucleare. In un primo momento sembra
una valida alternativa al petrolio. Tuttavia molti problemi restano aperti: la costruzione di una
centrale nucleare ha costi elevati, soprattutto per garantire efficaci sistemi di sicurezza,
e non esiste ancora un modo sicuro per smaltire le scorie radioattive.

Così sviluppo tecnologico e


consumismo, “divorando” grandi
quantità di energia, hanno messo A questo punto, solamente il risparmio e
ancora una volta in primo piano il la
problema dell’esauribilità delle razionalizzazione dei consumi potranno
risorse. Solo oggi, ormai nel XXI costituire un utile, anzi
secolo, le società industriali si sono fondamentale, strumento per affrontare il
rese conto di aver vissuto problema energetico ed aprire la
nell’illusione di una crescita strada ad uno sviluppo equilibrato della
economica “senza fine”, legata alla nostra società.
possibilità di avere sempre a
disposizione energia a basso costo.
FORZA DELL’UOMO E DELL’ANIMALE

FORZA UMANA

Prima che imparasse ad


addomesticare gli animali

Fonte di energia
rappresentata nei propri
muscoli
SERVE FORZA MAGGIORE

Riunire l’ energia di molti Servirsi di congegni meccanici


uomini per esercitarla su trasformare una piccola
un solo oggetto forza agente per un lungo tratto
in una forza operante per un
piccolo tratto

ENTRAMBE
SCHIAVITU’

DELLA LETTERATURA FRA I ROMANI 1795 indagine sulle


CLASSICA E DELLE -Impiego di gruppi di piantagioni dell’
ISCRIZIONI schiavi in vaste India Occidentale
-Lavorano in piccoli proprietà
gruppi
-Svolgono la stessa
funzione economica
degli uomini liberi
Diminuisce il numero Uno schiavo rende al
di schiavi dalle massimo la metà di
conquiste un uomo libero
aumenta il loro
prezzo
IMPORTANZA DEGLI SCHIAVI

1. I prigionieri di 2. Roma nel primo 3. Venivano sfruttati


guerra erano usati periodo dell’ impero nelle miniere o nella
per l’ esecuzione di dispone di 200000 lavorazione dei
lavori pubblici per schiavi su una metalli
dare prestigio regno popolazione
inferiore al milione

Progresso tecnico
Lusso sfarzoso nelle
case dei ricchi
Strumento che consente la moltiplicazione di una forza
utilizzando una semplice asta rigida.

 ORIGINI SCONOSCIUTE
 GIA’ UTILIZZATA DAGLI UOMINI PRIMITIVI
 LA LEGGE FU ENUNCIATA DA ARCHIMEDE

Altri strumenti derivati dalla leva:


• CUNEO
• VITE
• PULEGGIA MULTIMPLA
• CARRUCOLA
LA MOLLA
E’ il più importante mezzo per accumulare energia e rilasciarla
immediatamente nel momento necessario.

PRIMO UTILIZZO:

ARCO Usato per lanciare le frecce


Già nel PALEOLITICO si utilizzava
Materiale elastico che si assottiglia agli estremi

ARCO TURCO: Usato per lanciare frecce stando a cavallo.


ARCO INGLESE: Mortale, realizzato in tasso.
MULINI
IDRAULICI

MULINI GRECI O
MULINI ROMANI
SCANDINAVI
Per altri congegni.
I primi mulini
che furono
costruiti vennero
creati
dai greci.

Sono passati
1° secolo D.C : ben 3000 anni.
Vitruvio progetta i
mulini romani.
Utilizzati molto nel
medioevo.

Si sono utilizzati i
mulini fino al 1933.
Pala orizzontale e asse
Caratteristiche:
verticale.

Rendimento della macina


pari a quello della pala (1:1) .

Produzione a livello
locale
velocità
Pala verticale e asse
Caratteristiche:
orizzontale.

Con l’applicazione di ingranaggi


lignei,assieme ad altre modifiche
si ottiene un rendimento molto
maggiore rispetto agli altri mulini.

Si riesce ad avere una


produzione a livello
commerciale di grano
macinato.
Ruote applicate
sono quelle con
“tazze”

Per “tazze” si intende dei piani o


semicilindri messi ad una certa
distanza dentro alla ruota
(perpendicolari all’acqua)

Fonte d’acqua Fonte d’acqua


proveniente proveniente dal
dall’alto basso.
La parte inferiore della ruota,immersa
nell’acqua, veniva spinta dalla forte corrente.

Rendono molto meno rispetto alle


pale alimentate dall’alto.

Un mulino a Venafro, del tipo di quelli alimentati dal basso, con ruota
del diametro di circa 2 metri, poteva macinare circa 180 chilogrammi
di grano all’ora. Questo lavoro corrisponde, nella moderna
valutazione, a circa tre cavalli-vapore. In confronto allo stesso lavoro
fatto da uomini o animali che producevano al massimo 4,5
chilogrammi all’ora.
A Barbegal, vicino ad Arles, verso il 310 d. C. venivano
usate per la macinazione del grano sedici ruote alimentate
dall’alto, che avevano un diametro alcune di circa 2,70
metri, altre di poco più di un metro. Ciascuna di esse
azionava, attraverso ingranaggi di legno, due macine: la
capacità di macinazione complessiva era di 3 tonnellate.
L’equivalente di 8 volte il fabbisogno della città.
Prime leggi
Sviluppo di mulini e a riguardo. Per
deviazioni dei corsi
esempio:
d’acqua molto
frequenti e pesanti sul In Egitto si
territorio. limita l’utilizzo
solo per
l’irrigazione.

Sviluppano la
L’utilizzo di tale
tecnologia: in
tecnologia per molto
particolare ingranaggi e
tempo assieme alla
macchinari vari.
macchina a vapore. All’
inizio la macchina a
vapore serviva per
pompare l’acqua per i
mulini.
Ha avuto origine in Persia nel settimo
secolo d.C. ed è probabilmente Esistono due tipologie di mulini a I mulini a vento venivano all’ inizio
derivato dalle più antiche ruote delle vento: quelli ad asse verticale, utilizzati per macinare il grano e
preghiere, azionate dal vento, usate utilizzato principalmente dai persiani sollevare l’ acqua,
nell’Asia centrale. e quelli ad asse orizzontale, successivamente vennero usati
maggiormente utilizzati dalle per le miniere e per accendere
popolazioni occidentali che sono seghe circolari.
più efficienti.

Il mulino a vento ad asse verticale per la macinazione del grano, Nel mulino a vento ad asse orizzontale, l’ intera
era costituito da un edificio a due piani; nel piano superiore si struttura, portava sia le ali sia il macchinario, era
trovavano le macine e in quello inferiore una ruota azionata da posta su un resistente pilastro verticale, intorno al
sei o dodici ali, atte a prendere il vento, che facevano girare la quale poteva rotare. Durante il tardo
macina sovrastante. Sulle ali c’ erano dei congegni per quattordicesimo secolo, vennero installati mulini a
controllare la velocità di rotazione, affinché l’eccessiva velocità torre, nei quali solo la parte superiore del mulino,
non producesse troppo calore per attrito, il che avrebbe potuto contenente le ali, era girevole; risparmiando così un
danneggiare sia il grano sia le macine. considerevole sforzo.

Nel 1745, Edmund Lee, fece un passo avanti brevettando un nuovo mulino consistente in una serie di pale,
poste all’estremità di un’asta, che azionavano due ruote dentate. Le pale erano poste in modo che, quando
il mulino era esposto al vento, questo non esercitava nessuna forza su di esse; quando però il vento mutava di
direzione, le pale del mulinello a ventaglio giravano e azionavano le ruote dentate, orientando così
automaticamente il mulino verso l’esatta posizione.

L’ introduzione dei mulini a vento come fonte generale d’energia per l’industria incontrò tuttavia qualche
difficoltà perché si diffuse la paura della disoccupazione causata dalla sostituzione uomo-macchina.
L’ UOMO, L’ ENERGIA E LE MACCHINE (FINO AL 1675)

- ci si difende (dagli animali


La storia del lavoro dell’uomo è caratterizzata da un continuo aumento del feroci)
fabbisogno di energia. - ci si scalda
Solamente trecento anni fa l'uomo consumava dieci volte meno dell'energia che - si cucina
consumiamo oggi … perché? Perché allora - si fa luce
si usavano solo fonti d'energia rinnovabile, oggi il problema dell’esauribilità - è un modo per stare tutti
delle risorse è sempre in primo piano. insieme e socializzare
Quali fonti d'energia si usavano in passato?
Fino alla metà del XVIII secolo, la forza muscolare dell’uomo e degli animali,
l’acqua dei fiumi, il vento e il legname, risorse tutte facilmente ricavabili dalla
natura, erano le uniche fonti energetiche conosciute dall’uomo.
La scoperta del fuoco, sorgente di luce e di calore, rende le biomasse (LEGNA)
una importante e rivoluzionaria fonte di energia.
Nell’ era del Neolitico, uno dei periodi in cui è stata suddivisa la Preistoria, gli uomini
cominciarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento (X–VII millennio a.C.).
Rapidamente progrediscono le tecniche di coltivazione e allevamento e l'uomo
impara a usare il fuoco anche per fondere metalli (per forgiare utensili
sempre più perfezionati per i lavori agricoli) e realizzare oggetti di terracotta. La
principale fonte energetica resta però quella muscolare, soprattutto umana.
Infatti, se il lavoro umano può fornire energia limitata, e molti animali sono più forti
di noi (l'energia di trazione orizzontale di un cavallo equivale a quella di
sette uomini), l'uomo sa organizzarsi in gruppi numerosi, che collaborano tra di loro,
metodo difficilmente riproducibile con gli animali.
Così aumentò notevolmente la quantità di alimenti a disposizione delle prime
società umane.
Una volta migliorata la situazione e in gran parte problema della ricerca
La ruota a raggi è più leggera perché
continua del cibo, l’uomo potè dedicarsi maggiormente allo sviluppo di
non è piena ma è formata da tante cavità …
una sua tecnologia. ma come mai è più robusta? Perché i raggi,
Così, per migliorare lo sfruttamento dell’energia animale, inventò la oltre a far evitare una flessione e una
ruota. Prima era possibile spostare i pesi solo trascinandoli, quindi con conseguente rottura di un pezzo della
grande sforzo (grande attrito sul terreno), ma con l’ invenzone della ruota, sono verticali, proprio come la
ruota, che permetteva di vincere la forza di attrito (quindi risparmiando direzione della spinta del corpo appoggiato
energia UMANA), divenne possibile sposta re gli stesi pesi con una sopra, e quindi sostengono pesi molto
forza ben 67 volte minore. maggiori
Successivamente, la ruota fu usata come ingranaggio per trasmettere
il movimento anche a distanza rispetto al punto dove l’ animale
alimentava direttamente la ruota principale. Ciò permise lo sfruttamento
di altre risorse energetiche, oltre a quelle animali, come la forza
dell’acqua e del vento.
Fino ad allora l’uomo aveva sfruttato l’acqua e il vento solo per muovere
zattere o barche, dotate quindi di uno scafo per galleggiare e di una vela
per essere mosse dal vento: con la ruota, invece, queste risorse
energetiche poterono essere utilizzate per azionare le pompe necessarie
all’irrigazione dei campi e le macine dei mulini, con cui venivano
trasformati i
prodotti della terra. Le prime ruote erano piene (cioè senza cavità
interne), in legno. Le più antiche testimonianze della loro esistenza
risalgono al 3.000 a.C., in Mesopotamia. Perché comparissero le ruote a
raggi, più leggere e resistenti, grazie al sostegno di ogni singolo raggio,
furono necessari ancora mille anni.
Dall’XI secolo, infatti, i mulini misero in movimento torni, lame di
seghe, pompe, mentre nel XVI secolo vennero impiegati per azionare i
pestelli delle cartiere.
Come mai il legname
delle foreste cominciò a
scarseggiare? Quali sono i
motivi?
Determinante, inoltre, fu il ruolo che i mulini ricoprirono nello sviluppo della
siderurgia: negli altiforni, utilizzati per ottenere ghisa dai minerali di ferro, i
mantici usati per produrre l’aria necessaria ad avviare la combustione erano
mossi da mulini. Sempre grazie alla loro forza, fu possibile aumentare la
l’esigenza di fornire alimenti
dimensione dei magli, grossi martelli a due teste, usati per la lavorazione del
ad una popolazione in
ferro.
costante aumento,
Macchine mosse da energia idraulica furono introdotte anche nell’industria
che portò a coltivare sempre
tessile, per la filatura e la tessitura, determinando un notevole aumento
nuove estensioni di terreno,
della produzione.
un tempo
Il problema dell’esauribilità delle risorse in cosa consiste? Consiste nel le numerose ricoperte da foreste
rischio di esaurire tutto il legno e tutto il carbone. richieste di energia
Oltre all’acqua e al vento, l’altra rilevante risorsa del passato fu il legname. e materiali da parte
Fin dall’antichità il legname aveva sempre rappresentato un’importante dell’
fonte di calore, immediatamente sfruttabile, ma nello stesso tempo una industria
materia prima per la fabbricazione di oggetti e utensili.
Nel XVII secolo lo sviluppo economico richiede quantità ingenti di legname
per costruire edifici e navi, riscaldare e cucinare, permettere il
funzionamento delle fonderie.
L’intensificarsi dello sviluppo tecnologico, il disboscamento e lo
sfruttamento delle foreste erano cresciuti così tanto che il legname delle
foreste dell'Europa centrale e dell'Inghilterra cominciò a scarseggiare. Il
prezzo del legno sui mercati ha un forte aumento: per la prima volta
l’umanità si trovò così ad affrontare la prima grande crisi energetica, che
stimolò la ricerca di nuove fonti di energia.
GLI INVENTORI La macchina a
Fu brevettata da James Watt, venne vapore fu
modificata da parte di Thomas l’oggetto di molti
Newcomen, Savery e dallo stesso
Watt. studi a partire
dal 1705.

LA PRIMA UNITA’ DI
MISURA
James Watt dopo aver reso più
efficiente la macchina a vapore,
stabilisce la prima unità di
misura per calcolare la potenza: COME VIENE IMPIEGATA NEL
il CAVALLOVAPORE. SECOLO SUCCESSIVO
Nel 1827 Bernoit Fourneyron ,
l’inventore della turbina a vapore,
riesce a sostituire uno strumento per
L’USO PIU’ NOTO il ricavo di energia che fino ad ora fu
Intorno al 1770, era usata per indispensabile come il mulino ad
l’estrazione dell’acqua dalle acqua.
miniere di carbone.
LA STORIA
IL MOTORE A
DELLA
SCOPPIO
LAMPADINA

Contemporaneamente
all’invenzione della lampadina,
Nel 1853 per la prima volta la Bersanti e Matteucci sviluppano il
città di Parigi viene illuminata di motore a scoppio a due tempi che
notte, grazie all’invenzione della utilizza una miscela detonante di
prima lampada ad arco elettrico. aria e combustibile.

Ventitre anni dopo Nikolaus


realizza il motore a quattro tempi,
nel 1885 Carl Benz crea il primo
veicolo con motore a scoppio.
Questa lampada venne
perfezionata, nel 1879 da Edison,
il quale mette a punto un Per concludere, nel 1892, Rudolf
impianto di generazione di Diesel brevetta il motore diesel in cui
corrente elettrica la cui quantità il carburante si incendia non con una
può variare in base alle esigenze scintilla, ma a causa della
di consumo. compressione.
NUCLEARE
I metodi di produzione
di energia sono sempre
più all’avanguardia, La tecnologia si
ma anche ritenuti sviluppa
sempre più
“pericolosi”: in URSS
nel 1954 viene costruita velocemente
la prima centrale
nucleare.

L’ELETTRONICA LE FONTI RINNOVABILI


L’elettronica prende sempre più Al giorno d’oggi le fonti rinnovabili, come
piede nel settore energetico e non il solare o l’eolico, sono le risorse che
solo, permette la realizzazione di permetteranno all’uomo di soddisfare i
automazioni che pian piano propri bisogni nel momento che le fonti
permettono all’uomo di risparmiare non rinnovabili, come il petrolio, saranno
molta energia. esaurite.
MEDIOEVO E INQUINAMENTO
Nel Medioevo il sapere era saldamente nelle mani della Chiesa

Gli intellettuali erano quasi tutti religiosi e la cultura era incentrata


sulla religione e sulla teologia.

Testimonianze dello sviluppo industriale del Medioevo sono i


fenomeni di inquinamento e di degrado ambientale, che in qualche
modo colpiscono, certo meno che in epoca moderna, anche le
popolazioni e il paesaggio dell’Europa medievale.
 disboscamento indiscriminato;
 inquinamento atmosferico;
 inquinamento acustico ;
 inquinamento delle acque.

Tutto ciò accadde perché?

 L’esplosione demografica che quasi raddoppiò la


popolazione europea fra il 1000 e il 1300, portò gli abitanti
da 42 a 73 milioni circa, contribuendo a produrre guasti e
distruzioni all’ambiente.
 «Vennero distrutti migliaia di ettari di foresta per aumentare la superficie
delle terre arabili e dei pascoli. Inoltre, a parte il fatto che all’epoca il
legno era il principale combustibile sia per uso domestico che per uso
industriale, serviva anche nella costruzione delle case, dei mulini ad
acqua e a vento, dei ponti, delle installazioni militari, delle fortificazioni,
delle palizzate di difesa, delle botti e dei tini dei vignaioli. Le navi erano
di legno come pure le macchine e i telai dei tessitori.
 I conciatori e i cordai utilizzavano la corteccia di certe specie di alberi. Le
fabbriche di vetro soffiato e l’industria del ferro distrussero foreste intere
per attivare i loro forni e le loro forge. Si può avere un’idea precisa
dell’estensione dei danni causati alle foreste dai fonditori pensando che
per ottenere 5 kg. di ferro occorreva trattare 200 kg. di minerale bruciando
almeno 25 steri (25 m3) di legno. Si è stimato che in 40 giorni una sola
carbonaia poteva disboscare una foresta nel raggio di un chilometro [...] ».
 In Francia: Sugero, abate di Saint-denis, in una
sua opera autobiografica parla della difficoltà
nel ottenere legna per la costruzione della
navata della sua abazia
 In Inghilterra: metà secolo XIV, per la
costruzione del castello di Windsor furono
abbattute 3994 querce
 Il legno diventa  Il legno, essendo
materiale raro e "il" combustibile, deve
costoso essere sostituito e
quello alternativo è il
carbone
 Il carbone costituisce
una forte fonte di
entrate economiche
e di inquinamento
 Nel 1257 la regina Eleonora d’Inghilterra fu la
prima persona nota a soffrirne e abbandonò il suo
castello lamentandosi dei fumi pestilenziali
della città industriale
Causa l’abbandono del castello
di Nottingham da parte della
regina Eleonora

Londra viene nominata la


città dello smog essendo la
prima città al mondo a soffrire
per l’inquinamento
atmosferico

Nel 1307 venne emesso un


decreto a Southwark, a
Wapping e a East Smithfield
per vietare l’’ uso del carbone
di mare nei forni da calce
sotto pena d’’ ammenda
Nelle vicinanze delle fonderie e delle
botteghe dei fabbri, era rilevabile il
baccano delle forge e delle incudini.

I documenti pervenuti fino a noi


testimoniano le denunce di migliaia di
persone i cui sonni erano disturbati dai
rumori provenienti dalle fucine adiacenti.
L’autore esprime in modo pittoresco la sua
collera per le notti perdute a causa dei rumori
dei fabbri:

Tik, tak, hic, hack, ticket, tacket, tyk, tyk, Lus,


bus, lus, das. Que Dieu les maudisse ces
gacheurs du sommeil de nos nuits.

Tik, tak, hic, hack, ticket, tacket, tyk, tyk, Lus, bus, lus,
das. Che Dio maledica
questi disturbatori del sonno delle nostre notti.
I Macelli e le Concerie sono ritenuti i principali responsabili di questo problema

Due esempi valgono a dare un’idea dello stato delle acque nelle aree ad
alta concentrazione industriale.

A Parigi, nel 1366, il Parlamento ordina che la


In Inghilterra, nel 1425, a Colchester, nella contea
macellazione e lo squartamento del bestiame,
dell’Essex, i birrai si lamentavano del fatto che i
generalmente praticati sul posto, vengano fatti lungo
conciatori "infestassero" le acque da essi utilizzate
un corso d’acqua a valle della città. Il decreto si
per produrre la birra. Il termine "inquinamento" non
rende necessario in quanto qualcosa come 250 mila
esisteva ancora, ma il linguaggio del Medioevo era
capi di bestiame erano macellati ogni anno. Dati del
altrettanto espressivo. In un documento dell’epoca si
1293 testimoniano l’abbattimento di 188.522 ovini,
legge che «la corruzione del fiume è così grande
30.116 buoi, 19.604 vitelli e 30.784 maiali: una
che gli stessi pesci muoiono».
quantità più che sufficiente per inquinare la Senna.

Vale la pena di ricordare che la prima legge nazionale anti-inquinamento risale al 1388, ed è votata dal parlamento
inglese riunito a Cambridge. Questa legge riguardava sia l’inquinamento atmosferico che quello delle acque. Molto
puntualmente era fatto divieto di gettare qualsiasi rifiuto nei fiumi o di lasciarlo trascinare lungo le strade. Tutte le
immondizie dovevano essere trasportate fuori della città, «altrimenti - affermava la legge – l’aria sarà fortemente corrotta
e avvelenata, innumerevoli malattie e intollerabili epidemie imperverseranno ogni giorno».

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