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DELL’ENERGIA
Principali fonti di energia utilizzate fino alla
metà del XVIII secolo
Solo trecento anni fa l'uomo consumava un decimo dell'energia di oggi.
Allora si usavano solo fonti d'energia rinnovabile come:
Contribuivano a Permetteva di
muovere scaldarsi,
le enormi pale dei di socializzare e
rispettivi mulini di cucinare le vivande
Produzione di energia nel Neolitico
•Nel neolitico l’uomo sviluppò tecniche
come l’allevamento e l’agricoltura, imparò
poi a sfruttare il fuoco anche per fondere i
metalli allora conosciuti e produrre
oggetti di terracotta.
•La principale fonte energetica resta
comunque quella muscolare umana, dato
che gli uomini, a differenza degli animali,
riuscivano ad organizzarsi in grandi
gruppi diminuendo le fatiche e
migliorando l’operato.
Una grande invenzione
L’eccezionale progresso
dell’epoca fu senza
dubbio dovuto
all’invenzione della ruota.
Fu utilizzata anche
Venne vinta la forza
Si poté perfezionare lo come ingranaggio e
di attrito durante
sfruttamento di energia favorì quindi la
lo spostamento di oggetti
animale trasmissione di
pesanti.
movimento.
Divenne possibile
spostare
gli stessi pesi
con una forza ben
67 volte minore.
Le macchine dell’antichità: i mulini ad
acqua
•I primi mulini ad acqua furono inventati •In seguito i Romani, per aumentare il
dai Greci. Queste macchine sfruttavano la rendimento della macchina, montarono la
forza dell’acqua che veniva trasformata in ruota in posizione verticale.
movimento rotatorio tramite una ruota
posta orizzontalmente.
FORZA UMANA
Fonte di energia
rappresentata nei propri
muscoli
SERVE FORZA MAGGIORE
ENTRAMBE
SCHIAVITU’
Progresso tecnico
Lusso sfarzoso nelle
case dei ricchi
Strumento che consente la moltiplicazione di una forza
utilizzando una semplice asta rigida.
ORIGINI SCONOSCIUTE
GIA’ UTILIZZATA DAGLI UOMINI PRIMITIVI
LA LEGGE FU ENUNCIATA DA ARCHIMEDE
PRIMO UTILIZZO:
MULINI GRECI O
MULINI ROMANI
SCANDINAVI
Per altri congegni.
I primi mulini
che furono
costruiti vennero
creati
dai greci.
Sono passati
1° secolo D.C : ben 3000 anni.
Vitruvio progetta i
mulini romani.
Utilizzati molto nel
medioevo.
Si sono utilizzati i
mulini fino al 1933.
Pala orizzontale e asse
Caratteristiche:
verticale.
Produzione a livello
locale
velocità
Pala verticale e asse
Caratteristiche:
orizzontale.
Un mulino a Venafro, del tipo di quelli alimentati dal basso, con ruota
del diametro di circa 2 metri, poteva macinare circa 180 chilogrammi
di grano all’ora. Questo lavoro corrisponde, nella moderna
valutazione, a circa tre cavalli-vapore. In confronto allo stesso lavoro
fatto da uomini o animali che producevano al massimo 4,5
chilogrammi all’ora.
A Barbegal, vicino ad Arles, verso il 310 d. C. venivano
usate per la macinazione del grano sedici ruote alimentate
dall’alto, che avevano un diametro alcune di circa 2,70
metri, altre di poco più di un metro. Ciascuna di esse
azionava, attraverso ingranaggi di legno, due macine: la
capacità di macinazione complessiva era di 3 tonnellate.
L’equivalente di 8 volte il fabbisogno della città.
Prime leggi
Sviluppo di mulini e a riguardo. Per
deviazioni dei corsi
esempio:
d’acqua molto
frequenti e pesanti sul In Egitto si
territorio. limita l’utilizzo
solo per
l’irrigazione.
Sviluppano la
L’utilizzo di tale
tecnologia: in
tecnologia per molto
particolare ingranaggi e
tempo assieme alla
macchinari vari.
macchina a vapore. All’
inizio la macchina a
vapore serviva per
pompare l’acqua per i
mulini.
Ha avuto origine in Persia nel settimo
secolo d.C. ed è probabilmente Esistono due tipologie di mulini a I mulini a vento venivano all’ inizio
derivato dalle più antiche ruote delle vento: quelli ad asse verticale, utilizzati per macinare il grano e
preghiere, azionate dal vento, usate utilizzato principalmente dai persiani sollevare l’ acqua,
nell’Asia centrale. e quelli ad asse orizzontale, successivamente vennero usati
maggiormente utilizzati dalle per le miniere e per accendere
popolazioni occidentali che sono seghe circolari.
più efficienti.
Il mulino a vento ad asse verticale per la macinazione del grano, Nel mulino a vento ad asse orizzontale, l’ intera
era costituito da un edificio a due piani; nel piano superiore si struttura, portava sia le ali sia il macchinario, era
trovavano le macine e in quello inferiore una ruota azionata da posta su un resistente pilastro verticale, intorno al
sei o dodici ali, atte a prendere il vento, che facevano girare la quale poteva rotare. Durante il tardo
macina sovrastante. Sulle ali c’ erano dei congegni per quattordicesimo secolo, vennero installati mulini a
controllare la velocità di rotazione, affinché l’eccessiva velocità torre, nei quali solo la parte superiore del mulino,
non producesse troppo calore per attrito, il che avrebbe potuto contenente le ali, era girevole; risparmiando così un
danneggiare sia il grano sia le macine. considerevole sforzo.
Nel 1745, Edmund Lee, fece un passo avanti brevettando un nuovo mulino consistente in una serie di pale,
poste all’estremità di un’asta, che azionavano due ruote dentate. Le pale erano poste in modo che, quando
il mulino era esposto al vento, questo non esercitava nessuna forza su di esse; quando però il vento mutava di
direzione, le pale del mulinello a ventaglio giravano e azionavano le ruote dentate, orientando così
automaticamente il mulino verso l’esatta posizione.
L’ introduzione dei mulini a vento come fonte generale d’energia per l’industria incontrò tuttavia qualche
difficoltà perché si diffuse la paura della disoccupazione causata dalla sostituzione uomo-macchina.
L’ UOMO, L’ ENERGIA E LE MACCHINE (FINO AL 1675)
LA PRIMA UNITA’ DI
MISURA
James Watt dopo aver reso più
efficiente la macchina a vapore,
stabilisce la prima unità di
misura per calcolare la potenza: COME VIENE IMPIEGATA NEL
il CAVALLOVAPORE. SECOLO SUCCESSIVO
Nel 1827 Bernoit Fourneyron ,
l’inventore della turbina a vapore,
riesce a sostituire uno strumento per
L’USO PIU’ NOTO il ricavo di energia che fino ad ora fu
Intorno al 1770, era usata per indispensabile come il mulino ad
l’estrazione dell’acqua dalle acqua.
miniere di carbone.
LA STORIA
IL MOTORE A
DELLA
SCOPPIO
LAMPADINA
Contemporaneamente
all’invenzione della lampadina,
Nel 1853 per la prima volta la Bersanti e Matteucci sviluppano il
città di Parigi viene illuminata di motore a scoppio a due tempi che
notte, grazie all’invenzione della utilizza una miscela detonante di
prima lampada ad arco elettrico. aria e combustibile.
Tik, tak, hic, hack, ticket, tacket, tyk, tyk, Lus, bus, lus,
das. Che Dio maledica
questi disturbatori del sonno delle nostre notti.
I Macelli e le Concerie sono ritenuti i principali responsabili di questo problema
Due esempi valgono a dare un’idea dello stato delle acque nelle aree ad
alta concentrazione industriale.
Vale la pena di ricordare che la prima legge nazionale anti-inquinamento risale al 1388, ed è votata dal parlamento
inglese riunito a Cambridge. Questa legge riguardava sia l’inquinamento atmosferico che quello delle acque. Molto
puntualmente era fatto divieto di gettare qualsiasi rifiuto nei fiumi o di lasciarlo trascinare lungo le strade. Tutte le
immondizie dovevano essere trasportate fuori della città, «altrimenti - affermava la legge – l’aria sarà fortemente corrotta
e avvelenata, innumerevoli malattie e intollerabili epidemie imperverseranno ogni giorno».