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MODELLAZIONE SOLIDA

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Introduzione

La modellazione solida ha per obiettivo la creazione di modelli completi e non ambigui di


oggetti solidi. Le caratteristiche desiderabili di tale rappresentazione possono essere così
riassunte:
Completezza: deve contenere tutte le informazioni necessarie a descrivere la geometria
dell’oggetto.
Non ambiguità: ad ogni rappresentazione deve corrispondere uno ed un solo solido.
Unicità: ad ogni solido deve corrispondere una ed una sola rappresentazione.
Sintesi: la rappresentazione deve essere il più possibile sintetica e non ridondante
Versatilità computazionale: la rappresentazione deve essere tale da permettere una
efficiente implementazione degli algoritmi (es.: funzioni di rendering, di calcolo del
percorso utensile per appllcazioni CAM, di generazione di griglie di discretizzazione per
applicazioni CAE)
Facilità di interazione da parte di un utente.

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 505

1
Ruolo della modellazione solida nella progettazione e
nella produzione industriale

Analisi (CAE) Marketing


Studio della Prototipi
resistenza, estetici/funzionali
affidabilità, ecc.

Prototipazione
(RP)
Manualistica Prototipi
Modello solido estetici/funzionali
Manuali d’uso e
manutenzione

Produzione
Distribuzione
Fonderia,
Distinte lavorazioni alle
componenti macchine utensili,
ecc.
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 506

Evoluzione storica dei sistemi di modellazione solida

Il tentativo di rispondere alle specifiche riportate nella precedente trasparenza ha prodotto,


nel corso degli anni, diverse soluzioni che sono di seguito elencate in ordine cronologico.

Modellazione
wireframe I

Modellazione per
superfici II

Modellazione per Modellazione B-rep Modellazione CSG III


Modellazione
enumerazione spaziale
solida
(voxel, octree)

Modellazione IV
parametrica

Modellazione feature-
V
based

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 507

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Modellazione wireframe

I sistemi di modellazione di tipo wireframe rappresentano la forma di oggetti attraverso


primitive bidimensionali (curve) nello spazio tridimensionale.
Informazioni di connessione tengono conto di quali punti (vertici) rappresentano gli estremi
delle curve del modello e quali curve sono tra loro adiacenti in corrispondenza di determinati
punti.
I sistemi di modellazione wireframe sono molto
semplici, ma presentano evidenti limitazioni,
quali:
-mancanza di informazioni su superfici e
volumi (con conseguente impossibilità di calcolare
masse, momenti d’inerzia, percorsi utensile, ecc.)
-ambiguità nella visualizzazione (impossibili
operazioni di shading);
Trovano applicazione nella progettazione di
strutture intelaiate (costruzioni civili e Modello wireframe e relativa
meccaniche), ad esempio attraverso analisi ambiguità di interpretazione
strutturale con elementi asta o trave.

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 508

Modellazione per superfici

Nella modellazione per superfici la descrizione matematica del modello include informazioni
sulla geometria delle superfici oltre che sulle curve e sulle loro connessioni (informazioni già
contenute nella modellazione wireframe).
La descrizione matematica può, inoltre, includere informazioni sulle connessioni tra le
superfici e sull’orientamento di ciascuna superficie (verso del vettore normale).

I sistemi di modellazione per superfici possono


essere usati per i seguenti scopi:
-generazione di rendering fotorealistici;
-generazione di percorsi utensile per
macchine a controllo numerico;
-generazione di modelli discretizzati (mesh)
per analisi strutturali con elementi shell;
-generazione di modelli discretizzati per
analisi fluidodinamiche.
Esempio di modello per superfici

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 509

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Modellazione solida

Nella modellazione solida l’obiettivo è quello di creare una rappresentazione matematica di


oggetti solidi.
Nel corso degli anni sono stati sviluppati differenti approcci alla modellazione solida, che
possono essere classificati nelle tre seguenti famiglie:

Sistemi basati su decomposizione


spaziale
Si fondano sulla decomposizione dello
spazio in blocchi elementari non
sovrapposti la cui unione rappresenta il
modello stesso.

Sistemi basati su geometria solida Sistemi basati su


costruttiva rappresentazione del contorno
Prevedono l’utilizzo di un insieme iniziale Il modello solido è descritto
di primitive geometriche. Le istanze di tali dall’insieme delle superfici, delle curve
primitive opportunamente combinate e delle loro connessioni che ne
attraverso operazioni booleane rappresentano il contorno.
rappresentano il modello solido.

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 510

Sistemi basati su decomposizione spaziale

Nei sistemi basati su decomposizione spaziale il volume occupato dal modello è rappresentato
attraverso un insieme di celle elementari non sovrapposte. Sono possibili i seguenti
schemi di rappresentazione:

Modelli voxel Modelli octree Modelli cellulari


Si basano sulla decomposizione dello Si basano sulla decomposizione Si basano sulla decomposizione
spazio in un numero di volumi ricorsiva dello spazio in blocchi. dello spazio in blocchi di forma
elementari di dimensione Ciascun blocco può essere pieno, irregolare (tetraedri, esaedri) connessi
predefinita, fissa ed uguale. vuoto o semipieno: in quest’ultimo tra loro.
caso viene ulteriormente suddiviso in
È l’estensione al caso tridimensionale Esempio caratteristico è rappresentato
altri otto sottoblocchi.
della rappresentazione di immaginii dai modelli discretizzati ad elementi
bitmap (pixel→voxel) Si determina così una struttura finiti. Le varie celle (elementi) sono
multi-risoluzione che consente connesse tra loro in corrispondenza
Struttura dati: matrice a tre
risparmio di memoria rispetto al dei vertici (nodi)
dimensioni
voxel.
Struttura dati: matrice delle
Struttura dati: albero connessioni

Modello voxel Modello octree Modello ad elementi finiti


Appunti di Disegno Tecnico Industriale 511

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La modellazione basata su rappresentazione del
contorno (B-rep)

Nei sistemi basati su rappresentazione del contorno il volume è descritto dall’insieme di entità
che ne descrivono, appunto, il contorno. Un possibile schema di rappresentazione è riportato
qui sotto

Legenda Solido
normale – informazione topologica
corsivo – informazione geometrica
Guscio
– puntatore

Faccia Faccia Faccia


Superfiice Superfiice Superfiice

Anello Anello Anello

Spigolo Spigolo Spigolo Spigolo


Curva Curva Curva Curva

Vertice Vertice Vertice Vertice


Punto Punto Punto Punto

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 512

Caratteristiche dei sistemi basati su rappresentazione


del contorno (B-rep)

Le caratteristiche peculiari dei sistemi basati su rappresentazione del contorno possono


essere così riassunte:
-struttura tipo grafo;
-modello esplicito (o calcolato). Le informazioni geometriche (geometria delle curve e delle
superfici) sono esplicitamente memorizzate nel modello. È richiesta un grossa
quantità di memoria.
-ordine in cui sono definite le entità non determinante. Non è infatti importante
l’ordine in cui sono definite le entità, piuttosto le relazioni che intercorrono tra esse.
-regola di Eulero-Poincaré (condizione necessaria alla validità del modello): Vertici +
Facce -Spigoli = 2(Gusci - ForiPassanti) + Anelli
Sono dunque ammissibili, per la costruzione di un modello B-Rep, quelle operazioni
(operatori euleriani) per le quali si mantiene valida la formula sopra riportata. Si hanno, tra
le altre, le seguenti:

Make (kill) edge AND kill


Make (kill) edge AND loop
(make) hole

Make (kill) edge AND vertex Make (kill) vertex AND


edge
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 513

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La modellazione CSG

La modellazione CSG si basa su due concetti fondamentali: l’utilizzo di primitive


geometriche e la loro combinazione attraverso operazioni booleane (unione,
intersezione, differenza).
Primitive geometriche Operazioni booleane
Sono costituite da volumi di geometria Consentono di ricavare forma complesse
predefinita con associati dei parametri combinando tra loro le primitive
geometrici caratteristici ed un sistema geometriche, opportunamente posizionate
di riferimento utilizzato per il secondo un riferimento assoluto o relativo.
posizionamento relativo
unione

intersezione
Primitiva “blocco” Primitiva “cilindro”

differenza

Primitiva “cono” Primitiva “sfera”


Appunti di Disegno Tecnico Industriale 514

Caratteristiche della modellazione CSG

Un modello solido secondo la rappresentazione CSG assume la tipica struttura ad albero


binario dove le foglie rappresentano le primitive geometriche, i nodi le operazioni
booleane, mentre la radice rappresenta il solido stesso. Le altre caratteristiche sono:
-modello implicito (non calcolato):
il modello contiene soltanto la
geometria delle primitive di
modellazione, la loro posizione reciproca Solido
e le operazioni booleane che le
Operazione
combinano. Non contiene logica di
espressamente la geometria delle curve sottrazione
e superfici che risultano Operazione
dall’applicazione delle operazioni logica di unione Istanza
booleane. Necessaria meno memoria, di
cilindro
ma più capacità di calcolo rispetto al B-
rep.
-ordine in cui sono definite le
Istanza
operazioni determinante. A di
differenza del modello B-rep, nel CSG è blocco
importante l’ordine con cui si
definiscono le operazioni. Istanza
di
blocco
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 515

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Limitazione di sistemi di modellazione B-Rep e CSG

Gli schemi di modellazione B-rep e CSG, seppur robusti dal punto di vista matematico,
presentano delle limitazioni piuttosto evidenti, quali:
-difficoltà di utilizzo: le operazioni di modellazione sono poco intuitive. Sono richiesti
lunghi tempi di formazione per raggiungere livelli di operatività adeguati.
-difficoltà nel rappresentare, all’interno del modello, l’intento del progettista: non
sono codificabili, espressamente, vincoli geometrici (parallelismo, ortogonalità, concentricità)
-difficoltà nella gestione delle dimensioni (parametri): la modifica di una dimensione
risulta complessa, ed in genere richiede il ricalcolo del modello.

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 516

Modellazione parametrica

Uno dei principali vantaggi associati all’uso dei sistemi CAD è quello di poter
costruire dei modelli che contengono delle variabili (tipicamente dimensioni) che
possono essere successivamente variate senza dover ricostruire l’intero modello.

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 517

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Modellazione parametrica procedurale
Nella modellazione parametrica procedurale il modello viene costruito in modo
sequenziale. Ad ogni passo vengono definite grandezze geometriche, parametri e
relazioni geometriche con le entità già esistenti.
20 20
0
R1
B B
C

40
40

40
A A A

1) Realizzazione di un 2) Realizzazione di un 3) Realizzazione di un arco


segmento verticale di segmento ortogonale al tangente al segmento B di
lunghezza 60 segmento A di lunghezza 20 raggio 10
20 20 20
0 0 0
R1 R1 R1
B B B
C C C
D D D
40

40

40
A A
A 10
20

20
E E
F
4) Realizzazione di un 5) Realizzazione di un 6) Realizzazione del
segmento tangente all’arco segmento ortogonale al segmento di chiusura
C di lunghezza 10 segmento D di lunghezza 10

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 518

Modellazione parametrica variazionale


Nella modellazione parametrica variazionale il modello viene inizialmente costruito
come una forma “libera” alla quale vengono poi aggiunte dimensioni e relazioni
geometriche. Tali informazioni vengono convertite in un sistema di equazioni.
20 20
R
10 10
R
B
10
40
10

20
40

A
20

1) Generazione di una forma 2) Assegnazione delle 3) Assegnazione delle relazioni


iniziale senza dimensioni né dimensioni ai vari segmenti geometriche (verticalità e
relazioni orizzontalità) ai segmenti A e B
20 20 20
0 0
R1 R1
B R 10
C
D
40
40

40
10

10
20

20

20

10
E
F
4) Assegnazione delle relazioni 5) Assegnazione della 6) Assegnazione della
geometriche (verticalità e relazione di tangenza tra il relazione di orizzontalità al
orizzontalità) ai segmenti E ed segmento B e l’arco C segmento D
F
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 519

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Modellazione basata su feature

I sistemi di modellazione attuali sono basati sul concetto di feature. Le feature sono
primitive di modellazione che rendono il processo di creazione del modello assai
semplice ed intuitivo. I sistemi attuali sono inoltre parametrici: ciò significa che le
dimensioni del modello non rimangono fisse, ma possono essere variate nelle varie fasi
di costruzione e di revisione del modello.
Le feature sono primitive di modellazione che permettono di realizzare in breve
tempo forme complesse. Il termine feature, ha un significato molto ampio. In generale
nei sistemi CAD commerciali si intendono con questo termine delle macro di
modellazione (più precisamente si parla di form features – feature di forma).
In generale si possono distinguere due classi di feature di forma:

Features Features secondarie


principali
(realizzano il “collegamento” tra
le parti principali del modello. Es:
smussi, raccordi)

Features additive Features sottrattive


(aggiungono volume al (rimuovono volume dal
modello. Es. estrusioni) modello. Es scavi, fori)

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 520

Tipologie di feature additive

Le features additive sono quelle operazioni di modellazione che aggiungono


materiale al modello. Si appoggiano sulla definizione di uno o più profili piani
utilizzati per la generazione della geometria

Estrusione semplice Estrusione di Estrusione di sweep Estrusione di loft


Il profilo generatore rivoluzione
Il profilo generatore Il solido viene ottenuto
viene estruso in linea Il profilo generatore (rosso) viene traslato mediante interpolazione
retta viene fatto ruotare lungo una curva guida dei vari profili
attorno ad un opportuno (blu)
asse di rivoluzione

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 521

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Tipologie di features sottrattive

Le features sottrattive sono quelle operazioni di modellazione che rimuovono


materiale dal modello. Si definiscono in maniera analoga alle precedenti

Scavo semplice Scavo di rivoluzione Scavo di sweep Scavo di loft


Il profilo generatore Il profilo generatore Il profilo generatore La parte scavata viene
viene estruso in linea viene fatto ruotare (rosso) viene traslato ottenuta mediante
retta attorno ad un opportuno lungo una curva guida interpolazione dei vari profili
asse di rivoluzione (blu)

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 522

Feature secondarie

Le features secondarie sono quelle operazioni di modellazione che realizzano delle


zone di transizione tra le superfici principali del modello. Si definiscono in maniera
analoga alle precedenti

Raccordo
Un raccordo definisce una
zona di transizione in
tangenza tra due superfici

Smusso
Un raccordo definisce una
zona di transizione non in
tangenza tra due superfici

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 523

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La base delle feature: gli schizzi (sketch)

Lo schizzo rappresenta l’elemento base per tutte le features principali che si


utilizzano nella costruzione di un modello solido.
Uno schizzo è una figura piana costituita dai seguenti elementi:

1) Un insieme di oggetti geometrici bidimensionali (Es.: segmenti di retta, archi di


circonferenza, ellissi, curve generiche);
2) Un insieme di dimensioni (quote) associate ai vari oggetti geometrici presenti
nello schizzo (Es.: lunghezza di un segmento, raggio di un cerchio, distanza tra
due segmenti paralleli);
3) Un insieme di relazioni che determinano la posizione assoluta e relativa degli
oggetti che compongono lo schizzo (Es.: verticalità di un segmento,
perpendicolarità di due segmenti, concentricità di due archi di circonferenza,
connessione tra due segmenti).

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 524

Realizzazione di schizzi – disegno degli oggetti

Ogni sistema CAD mette a disposizione una serie di funzioni per disegnare gli oggetti
che compongono uno schizzo. Normalmente sono sempre presenti funzioni per il
disegno di: segmenti, circonferenze, ellissi e curve generiche (spline)

Poligoni

Segmenti
rettilinei

Arco di
circonferenza

Ellisse Spline

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 525

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Realizzazione di schizzi – assegnazione delle relazioni

Nella realizzazione di schizzi è possibile (ed in generale auspicabile) assegnare delle


relazioni tra gli elementi geometrici, quali, ad esempio: verticalità, orizzontalità,
parallelismo, concentricità, tangenza. Tali informazioni rappresentano una parte
fondamentale del modello in quanto contengono l’”intento del progettista”.
O O

V V V V

O O

Schizzo sottovincolato (O e Possibile deformazione


V indicano relazioni di dello schizzo
orizzontalità e vericalità)

Appunti di Disegno Tecnico Industriale 526

Realizzazione di schizzi – assegnazione delle quote

Le quote rappresentano i parametri dimensionali che possono essere assegnati agli


schizzi. L’insieme dei vincoli geometrici e delle quote dovrebbe costituire un sistema
isostatico (schizzo completamente definito).
Se mancano delle quote o delle relazioni (schizzo sottodefinito) sono possibili
movimenti dello schizzo e del modello. Si tratta in genere di una soluzione da evitare,
perché il movimento avviene in maniera che l’utente non controlla.
Se le quote o i vincoli sono sovrabbondanti si ha uno schizzo ultradefinito: ciò
genera un errore in fase di modellazione.

Schizzo completamente Schizzo sottodefinito Schizzo ultradefinito


definito
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 527

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La modellazione procedurale basata su feature
Modello parametrico
procedurale basato su
features
Il modello è il risultato di una
sequenza di operazioni via via
definite con riferimento al

Rappresentazione procedurale basata su feature


modello esplicito creato
fino a quel momento. Modellatore
Le entità utilizzate per la geometrico
definizione delle feature
devono essere identificate in
modo univoco e persistente.
Nei modellatori attuali la Modello esplicito
rappresentazione procedurale- calcolato (B_Rep)
parametrica non può
esistere senza un modello

Rappresentazione
esplicito cui fare

esplicita (istanza
riferimento.

corrente)
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 528

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