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INDICAZIONI
DIAGNOSTICHE MONITORAGGIO
VALUTAZIONE DEL
DANNO
D’ORGANO ED
INVALIDITA’
Indicazioni: Diagnostiche
Valutare:
Sintomi, Segni, Esami strumentali e/o di laboratorio alterati.
(Tosse, dispnea, obiettività toracica anormale, ecc.)
Effetti di malattie sulla funz.respiratoria
Controllare soggetti a rischio
Stabilire il rischio operatorio
Stabilire la prognosi (es. trapianto polmonare, etc)
Stato fisico di una persona (prima di sottoporla a sforzi)
Monitoraggio
Efficacia di una terapia (inalatoria
broncodilatatrice e steroidea, sistemica)
Decorso di patologie a coinvolgimento
dell’apparato respiratorio (Patologie ostruttive,
interstiziopatie, cardiopatie, patologie
neuromuscolari)
Controllo pz esposti a sostanze nocive
Valutazione del danno d’organo ed
invalidità
Stabilire programmi riabilitativi
Stabilire il rischio assicurativo
Valutazioni medico-legali (previdenziali-assistenziali,
risarcimenti giudiziari)
Igiene pubblica
Ricerche epidemiologiche
Stabilire i valori di riferimento
La funzione
respiratoria
nell’uomo:
1) fase ventilatoria
CO2
2) fase diffusoria
3) fase circolatoria
4) fase cellulare
Principalmente
SCAMBIARE GAS:
spostare ossigeno
dall’aria ambiente al
sangue venoso
Spostare anidride
carbonica dal sangue
venoso all’aria ambiente
O2
All’interno vie aeree
I VOLUMI POLMONARI MOBILIZZABILI
Parametri e tracciato spirometrico
Definizioni
• Volume Corrente (VC): volume d’aria
mobilizzato ad ogni respiro tranquillo
• Volume di Riserva Inspiratoria (VRI):
volume d’aria mobilizzabile al di
sopra di un VC.
• Volume di Riserva Espiratoria (VRE):
VRI volume d’aria mobilizzabile al di sotto
CV di un VC.
• Capacità Vitale (CV): massimo
volume d’aria che può essere
VC espirato completamente e
lentamente dopo un’inspirazione
massimale.
VRE
Test di espirazione forzata
Misuriamo così :
• Il volume espiratorio massimo nel
primo secondo: VEMS o FEV1
• La capacità vitale forzata: CVF
• Il rapporto VEMS / CVF %
1 sec t
Curva flusso-volume
Curva fusso-volume normale
E’ possibile rappresentare la
manovra di espirazione forzata con
. una curva flusso-volume: ad ogni
V momento si riportano il flusso
istantaneo ed il volume
corrispondente
40 40
30 30
20 20
10 10
40 120 240 400 800 1600 3200 40 120 240 400 800 1600 3200
Dose (µg di metacolina) Dose (µg di metacolina)
CV CPT I VOLUMI
POLMONARI
VC STATICI
VRE
NON
CFR SONO
VR
MOBILIZZABILI
t
VOLUMI POLMONARI NON MOBILIZZABILI
La quantità di gas che rimane nel polmone alla fine di una
espirazione normale (FRC) o dopo espirazione massimale (VR) non
può essere misurata direttamente.
Si impiegano metodiche indirette:
A) Diluizione dell’Elio in circuito chiuso
B) Lavaggio dell’Azoto con O2 in circuito aperto
C) Cabina Pletismografica
Determinazione del volume residuo con il
metodo della
diluizione dell’elio in circuito chiuso
Tecnica della diluizione
dell’elio
-in circuito chiuso-
[He]1 x Vs= [He]2 x (Vs+Vp)
Quantità He 600ml – [He] 10%
[He]1=concentrazione iniziale
elio
Vs= volume iniziale spirometro
[He]2= concentrazione finale elio
Vs= volume finale spirometro
Vp= volume polmoni fine test
(CO2 assorbita dal sistema
e aggiunta di O2 in misura
corrispondente a quello
consumato dal soggetto
per mantenere il V del
sistema costante).
Log%N2
Log%N2
Volume
Volumi(litri)
(L)
FRC= (V+Vds)x(FE-Fi)
FO-FA
V= volume di aria espirata
Vds = volume spazio morto
F = concentrazione di N2 nel gas
espirato (E), nell’O2 inspirato (I),
negli alveoli all’inizio del test (O),
e alla fine del test (A)
Respirando O2 puro N2 all’interno
dei polmoni si diluisce: la sua
concentrazione viene rilevata da
un sensore rapido nell’aria.
espirata.
Legge di Boyle
Mariotte:
P x V=K
a temperatura
costante
Il prodotto della pressione iniziale nella cabina per
il suo volume iniziale equivale alla pressione finale
nel box per il volume finale (volume iniziale del box
meno la variazione di volume)
Pboxi x Vboxi= Pboxf x (Vboxi-V)
- Anemia
In sintesi, l’interpretazione
- Patologia pleurica
Test di performance dei muscoli respiratori