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DEL LINGUAGGIO
STUDI IN ONORE
DI DANIELE GAMBARARA
MIMESIS
Volume pubblicato con un contributo del Dipartimento di Studi Umanistici
dell’Università della Calabria
cartesio e il PriGioniero
Paolo Virno 535
francesco la mantia*1
nel senso logico, cioè un oggetto di pensiero, un’opinione secondo cui Piero ha
fatto invece molto. (Ducrot, 1984, pp. 218-219)
la nozione di punto di vista (d’ora in poi, pdv) [è] spesso associata da Ducrot
a quelle di posizione e di atteggiamento. […] Un pdv per Ducrot non è un enun-
ciato nel senso di una «successione di parole» […] bensì esso è una «proposi-
zione nel senso logico», «un’entità semantica astratta» – non necessariamente
legata dunque a un significante.2
3. Tuttavia, contributi più recenti di LED, tra cui Carel & Ducrot (2009),
hanno accantonato buona parte dei propositi originari di Ducrot (2001).
Anzi, ad una prima analisi, si può dire che abbiano avviato una ripresa
ragionata delle tesi di Ducrot (1984). Sebbene superficiale, il dettaglio so-
ciologico gioca, sotto questo aspetto, un ruolo fondamentale.
La scelta di identificare l’universo di riferimento di pdv con la sfera dei
«discorsi virtuali» non ha avuto eco in lavori successivi di LED perché
probabilmente legata a necessità contingenti. Nel paragrafo precedente, ho
accennato alle rivalità di LED e ScaPoLine nel merito di alcuni concetti.
Rivalità simili hanno, se non determinato, certamente accompagnato l’in-
sorgenza di mutamenti radicali di LED; non ultimi, quelli relativi al ritratto
metalinguistico di pdv. Per ammissione non solo di LED, ma anche di Sca-
PoLine, all’origine del cambiamento vi sarebbe un disaccordo di fondo sul
ruolo da attribuire all’«enunciatore». Va rilevato che il medesimo problema
è avvertito da Carel & Ducrot (2009). In questo contesto, però, ogni riferi-
mento esplicito a ScaPoLine è stato eliminato. Pur non conoscendo le ragioni
dell’omissione, sono del parere che si tratti di un fatto quanto meno sospetto.
312 Linguistica e filosofia del linguaggio
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Finito di stampare
nel mese di marzo 2018
da Digital Team – Fano (PU)
La vita scientifico-accademica di Daniele Gambarara coincide in gran parte con quella
dell’Università della Calabria, in cui arrivò nel 1974, a poca distanza dalla fondazione. Da allora,
non ha mai lasciato l’Unical. Questo non significa che si sia votato all’isolamento: la cifra del
suo lavoro è esattamente opposta. Il compito che egli si è assegnato in tutti questi anni è stato
quello di porre l’Università della Calabria (e il gruppo che attorno a lui negli anni si è formato –
rappresentato dai curatori di questo volume) al centro di una rete che non si limita ai contatti più
stretti, e nemmeno alla variegata galassia demauriana, ma si apre al dialogo, alla collaborazione
e allo scambio con le realtà più diverse. Di questo dialogo, che dura da più di quarant’anni, il libro
è una testimonianza e un rilancio.
Mimesis Edizioni
Semiotica e filosofia del linguaggio ISBN 978-88-5754-798-5
Collana diretta da Felice Cimatti
e Claudia Stancati
www.mimesisedizioni.it