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Aurora : Mi manca quella piccola peste ... chissà cosa starà facendo
ora
Dark : (si toglie le cuffiette dall'orecchie) Ami proprio quell'ammasso
di pulci
Aurora : E' mia amica.
Aurora nasce nella famiglia benestante dei Rain , una delle più
ricche del paese e fin qui tutto normale , ma poi accadde una cosa:
qualche ora dopo la sua nascita , un uomo la portò via dalla culla.
Disperata era la madre di Aurora che non si dava pace , ma quello
strano rapimento era stato architettato dal padre di Aurora e le
ragioni erano queste : la famiglia più ricca del paese aveva perso
una quantità ingente di denaro a causa di debiti accumulati negli
anni dalla famiglia e il padre , per ricoprire i debiti , contattò
un'organizzazione che lavorava a diversi esperimenti segreti ed
erano pronti a pagare molto per giovani cavie a chi gliele procurava.
Il padre di Aurora non ci pensò due volte e vendette la figlia a
quell'organizzazione.
La famiglia tornò più ricca di prima , ma la madre di Aurora cadde in
depressione per poi togliersi la vita.
Al marito della donna non toccò per niente la morte di sua moglie ,
ma invece era preoccupato di come tale gesto sarebbe poi ricaduto
negativamente sulla sua immagine.
Poi giustizia piombò su di lui e una notte qualcuno si intrufolò a casa
sua e sparò in testa all'uomo crudele e egoista che aveva nociuto
alla moglie e alla figlia .
Aurora : Non vedrò mai più questa stanza , ma alla fine ... sono tutte
uguali le stanze, no? (guardava il cane)
Cane : Bau!
Aurora : Sai cosa mi rende felice davanti a ogni trasferimento?
Il potere vedere il cielo e sentire gli odori al di fuori di queste mura.
Abbiamo un giardino ed è bello , ma ... li ho visti li fuori come
sono ... i giardini VERI! Brevemente , ma li ho visti ...
Cane : Bau!
Aurora : Il mio sogno sarebbe sdraiarmi in un vero giardino e fissare
tutto il giorno il cielo ... sono così fortunate le persone che vivono
all'esterno , vero?
Cane : Bau!
Aurora : Tu ce l'hai un nome?
Cane : ...
Aurora : Io si , anche se a volte mi chiamano Soggetto 49 , però non
mi piace ... meglio Aurora.
Come posso chiamarti? Alfia ? Mambarabea? Cassinassi? Enzina?
Cane : ...
Aurora : Io non ci capisco niente di nomi ... ammucchio un pò di
rumori con la bocca e ne esce uno a caso
(prende un bicchiere d'acqua e fa versi strani)
Cane : BAU!
Aurora : ... gluglu? Tu ... glulu ... Truglululla?
Cane : BAU! BAU !
Aurora : Ok , da oggi in poi ti chiamerò così
Truglululla : BAU!
Ha avuto tanti amici con nomi propri , ma li aveva persi tutti ...
chissà se forse questa volta sarebbe stato diverso ... con questa
nuova amica , ma stavolta il nome lo aveva scelto lei.
Sarebbe stato di buono auspicio?
Brusk si presentò alla porta dove era tenuta Aurora e le tese una
mano.
Aurora e Truglululla si guardarono a vicenda e poi dopo una certa
titubanza la ragazza afferrò la mano di Brusk .
Brusk chiacchierò con due scienziati e poi si portò Aurora e il cane
dietro.
I bambini e i ragazzi del posto fissavano Aurora e alcuni bisgliavano
qualcosa .
Poi arrivarono all'uscita con Loretta e Simon ad aspettarli vicino a
un automobile.
Brusk guardò Simon e poi fece un gesto con la testa e Simon si
avviò verso il laboratorio.
Loretta uscii dalla stanza e incrociò lo sguardo con Fran che stava
uscendo dalla sua.
Brusk nel frattempo lavorò tutta la notte per far si che la mattina
fosse tutto pronto per l'esperimento.
Brusk : (poggia una fiala con un liquido blu al suo interno in mezzo
alle due pietre speciali)
Brusk : Oh andiamo ...
(Brusk attacca dei fili su entrambe le pietre e queste vengono
stimolate e cominciano a brillare)
Brusk : Avete donato a Loretta i suoi poteri telepatici , avete donato
a Daniel Evermoon quel potere particolare , poi avete dato un
potere a Fran Roseshadow un potere simile a Loretta ...
io vi osservo e osservo anche loro.
Cosa ho capito fin'ora? Basilare che non siete di questo mondo e
probabilmente nemmeno di questo universo ... devo pensare che
dalla polvere che ho esaminato voi siete cadute da una sorta di
breccia tra lo spazio e il tempo ...
voi avete una coscienza , ma dagli esami posso paragonare la
vostra intelligenza e i vostri pensieri a un bambino di sei anni quindi
sto escludendo che certe vostre azioni non siano mosse da un piano
preciso da seguire , ma vi limitate a fare le cose a caso.
Non c'è dietro un piano alieno o divino ... voi pietre siete proprio
come due mocciosi.
FINE CAPITOLO 4