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• Caso B. Un’azienda di impianti per la domotica
vuole introdurre una nuova interfaccia software
per la gestione dei sistemi che progetta e
realizza.
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• Caso D. Un’azienda sanitaria deve valutare le
offerte tecniche presentate dai partecipanti ad
una gara per l’appalto di progettazione e lavori
relativi alla riqualificazione edilizia di un polo
ospedaliero.
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Aspetti comuni
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Accessibilità?
Investimento? Appalto?
Problema o
Opportunità
informazioni
Decisione/Azione Risultati
(progetto) (effetti)
Risorse
Misurare
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Alcuni termini
• obiettivo
• decisione
• strategia
• efficacia
• prestazione
• costo
• beneficio
• scelta
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Alcune domande
• Chi decide?
• Il contesto è importante?
• Cosa determina la necessità (o opportunità) di
decidere?
• Qual è l’oggetto (della decisione)?
• Si tratta di un processo?
• Esistono dei metodi?
• Che ruolo hanno?
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Fissiamo alcuni termini
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Qual è l’oggetto?
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• Non sono, in genere, limitate nel tempo le
conseguenze della realizzazione di un
progetto.
• Tali conseguenze sono caratterizzate da un
certo grado di incertezza, almeno fino alla
completa realizzazione del progetto.
• Un progetto può essere attivato in risposta a
un problema o a un’opportunità.
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In sintesi:
• la vita di un progetto è abbastanza «lunga»
perché
• la domanda possa variare considerevolmente
• gli avanzamenti tecnologici o la competizione di altri
interventi facciano sentire i loro effetti
• il valore temporale del denaro sia critico
• le esternalità siano importanti
• un progetto è «unico» e, in particolare, non è
possibile pre-testarlo
• «tornare indietro» dopo avere deciso è difficile
(o comunque dispendioso).
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• Il progetto è concepito per la realizzazione
• di un «prodotto finito» (l’edificio ad uso privato)
• di un bene che eroga servizi a favore di altre attività.
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• Caso A. Un’amministrazione comunale intende
realizzare una pista ciclo-pedonale che colleghi alcune
frazioni periferiche del comune con l’abitato principale:
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• Caso B. Un’azienda di impianti per la domotica
vuole introdurre una nuova interfaccia software
per la gestione dei sistemi che progetta e
realizza.
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• Caso D. Un’azienda sanitaria deve valutare le
offerte tecniche presentate dai partecipanti ad
una gara per l’appalto di progettazione e lavori
relativi alla riqualificazione edilizia di un polo
ospedaliero.
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• In estrema sintesi, i progetti possono realizzare
• «output» fisici, in particolare edifici civili o
infrastrutture
• «outcome», effetti su sistemi (ad esempio, la
riduzione della congestione in una rete).
• Questa distinzione spesso non è netta.
• Ad esempio, un edificio civile può essere
prodotto per finalità infrastrutturali.
• Il progetto di un’infrastruttura comporta effetti
diversi.
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• Si tratta di sviluppare un piano di azioni tra loro
coordinate in cui siano definiti:
• gli obiettivi
• le fasi e le attività da realizzare in ogni fase
• le risorse necessarie
• i tempi di realizzazione
• La definizione degli obiettivi non può essere
generica in quanto è essenziale per delineare
una strategia con contenuti chiari e valutabili.
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«privati» «pubblici»
sugli obiettivi
(diretti)
Progetto Effetti
altri
(indiretti)
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Il caso dei progetti di infrastrutture
Infrastruttura Obiettivi principali Misure di prestazione
Trasporto Mobilità Livelli di servizio (tempo di viaggio,
Accessibilità congestione)
Sviluppo regionale Costo del trasporto
Sicurezza Consumi
Dighe Controllo del bacino Livelli di rischio idrologico
idrografico Volumi d’acqua disponibili per
Irrigazione l’irrigazione
Produzione energia Superficie irrigabile
Potenza elettrica producibile
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• Le prestazioni sono connesse agli obiettivi, ma
nel caso di infrastrutture spesso riguardano:
• livello di servizio e qualità
• capacità
• sicurezza e rischio
• efficienza.
• Il livello di servizio dipende:
• dalle caratteristiche dell’infrastruttura
• dalle soluzioni operative e di gestione messe in atto
• dal livello della domanda che utilizza l’infrastruttura.
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• Ad esempio, la qualità del servizio, nel caso di
un’infrastruttura di trasporto, è legata a:
• tempo di viaggio medio
• affidabilità del servizio
• probabilità di ritardi
• comfort.
• La capacità può essere espressa in diversi
modi, ma è connessa al servizio erogato
attraverso l’infrastruttura.
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• Può essere vista come la quantità di output
«producibile»
• in un certo periodo di tempo
• in determinate condizioni di esercizio (stabili).
• Può essere soggetta alla limitazione imposta
da un «collo di bottiglia».
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• Il termine «sicurezza» comprende i due
concetti anglosassoni di:
• safety, la salvaguardia o la protezione da eventi o
circostanze accidentali, con alta potenzialità lesiva
• security, la salvaguardia o la protezione da attacchi,
aggressioni, danni contro la persona o i beni,
perpetrati volontariamente da individui o gruppi di
persone.
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• L’efficienza è esprimibile come rapporto tra
output e input:
tipicamente, la quantità di produzione rispetto
alla quantità dei fattori produttivi.
• Ad esempio, una soluzione è più efficiente di
un’altra se, a parità di risorse assorbite,
consente di servire più utenti.
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• Effetti ambientali tipici
• alterazione dell’ecosistema
• inquinamento
• effetti sull’habitat (frammentazione o alterazione)
• depauperamento di risorse non rinnovabili
• cambiamenti climatici.
• Questo porta alla necessità di intraprendere
una valutazione di impatto ambientale (VIA)
che richiede l’elaborazione di uno studio di
impatto ambientale.
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• Effetti sociali tipici
• effetti sulla qualità della vita
• frammentazione del tessuto urbano
• effetti sulla salute in fase di costruzione e di
esercizio
• effetti sull’accessibilità del territorio per i non utenti.
• Recentemente, è stata introdotta* la
valutazione di impatto sociale (Social Impact
Assessment) da affiancare alla VIA.
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• Principi della valutazione d’impatto sociale
• è basata su un’estesa conoscenza della
popolazione e dello scenario (locali e regionali)
interessati dagli effetti dell’iniziativa
• individua e si focalizza sugli elementi chiave
dell’ambiente umano interessato
• è fondata su concetti e metodi scientifici solidi e
replicabili
• fornisce informazioni affidabili e utili per la
decisione
• prende in considerazione i bisogni delle comunità e
di stakeholder più vulnerabili o sotto-rappresentati
• promuove programmi o progetti mirati alla
mitigazione degli effetti negativi.
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• Questo tipo di valutazione si applica sia a
progetti infrastrutturali sia a piani o programmi
di interesse regionale o locale.
• I documenti di riferimento per gli studi di
impatto ambientale e di impatto sociale
costituiscono una fonte utile ad identificare i
criteri da utilizzare nelle valutazioni.
• In particolare, sono utili nelle analisi multi-
criterio.
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Prima ipotesi di processo
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Terminologia
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• Si può quindi dire che «una decisione è
l’assegnazione irreversibile di risorse»
(Howard, 1988).
• Le decisioni sono prese da soggetti che sono
investiti dell’autorità e responsabilità di metterle
in atto da un’organizzazione o impresa.
• Spesso, tali soggetti (decisori) rappresentano
anche gli interessi di altri.
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• Decisioni «razionali»
• La teoria delle scelte razionali ipotizza che un
individuo o una collettività abbia la capacità di
ricercare modalità di agire (azioni o soluzioni) sul
problema ed esprimere rispetto ad esse delle
preferenze.
• Un’azione è allora razionale se produce degli effetti
che favoriscono il «benessere» dei soggetti o
collettività interessati.
• Una «buona» decisione (razionale) è quindi
logicamente consistente con le preferenze
espresse verso
• gli obiettivi da raggiungere
• le azioni candidabili
• gli effetti attesi
• la stima delle incertezze
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• Useremo la parola «obiettivo» per indicare ciò
che il decisore spera o intende conseguire
nell’ambito del problema di decisione.
• Il termine «attributo» sarà usato per indicare
una caratteristica (proprietà) delle azioni o
alternative.
• Esso cioè indica una proprietà dell’azione
stessa presa in considerazione nella
valutazione: potrebbero esserci altri attributi di
un’azione non giudicati utili o degni di nota nel
contesto del problema decisionale specifico.
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• Ad un attributo potrebbe essere associata una
«misura» (in senso ampio) o un «indicatore».
• Il termine «criterio» sarà infine impiegato per
collegare le caratteristiche delle azioni alle
preferenze del decisore:
esso contiene quindi informazioni relative alla
struttura di preferenze del decisore.
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• Nella pratica, il problema decisionale può
essere affrontato secondo una logica
• top-down
• bottom-up
• mista.
• Nella logica top-down la definizione chiara del
problema, degli obiettivi del decisore e dei
possibili vincoli precede la generazione delle
azioni volte alla soluzione del problema.
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• La logica bottom-up considera invece un
insieme di azioni date (riferibili a un problema a
volte sfumato) e ne valuta le caratteristiche ai
fini del raggiungimento degli obiettivi del
decisore.
Gli attributi delle azioni date sono sostanziali
nel chiarire quali elementi includere nella
valutazione.
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• Nella pratica, la valutazione delle azioni
avviene attraverso il concorso degli attributi e
degli obiettivi (indipendenti dalle azioni
candidate):
l’elemento di sintesi per la valutazione sarà
costituito dal criterio.
• In queste lezioni ci occuperemo di decisioni:
• non ripetitive
• in cui le risorse coinvolte sono rilevanti.
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• Il processo di decisione visto in precedenza è
composto da una serie di attività eseguite in
modo lineare.
• La stessa logica di impostazione del processo
in modo «pianificato» deriva dall’approccio
normativo alla decisione:
• approccio normativo: cosa dovrebbe fare un attore
(razionale) per decidere
• approccio descrittivo: cosa gli attori fanno nella
pratica per decidere
• approccio prescrittivo: cosa un attore dovrebbe fare
in una specifica situazione per raggiungere in modo
efficace una decisione.
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• L’idea è legata al concetto di decisione
«ottima»:
si adotterà la soluzione che massimizza il
vantaggio o minimizza lo svantaggio.
• Ciò presuppone:
• che il decisore agisca in modo razionale
• che l’accesso alle informazioni sia completo
• che le soluzioni (decisioni) siano definibili in modo
completo rispetto agli effetti di interesse.
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• Alcune critiche all’approccio normativo:
• l’informazione è sempre incompleta
• il tempo per decidere è limitato.
• Si è quindi passati ad un approccio prescrittivo,
per il quale le soluzioni che risultano dalla
decisione sono spesso soddisfacenti, non
necessariamente ottime.
• È stato inoltre osservato che le decisioni sono
spesso collettive: molte volte la decisione è il
risultato di un compromesso, raggiunto
attraverso un’attività di negoziazione.
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Dimensioni di un problema di decisione
Dimensioni Caratteristiche
Difficoltà Semplice Complicato
Strutturazione Ben strutturato Mal (o poco) strutturato
Tipo di problema (I) Scelta Progettazione
Tipo di problema (II) Minaccia Opportunità
Relazioni con altre Indipendente Parte di una sequenza
decisioni
Livello Decisione Meta-problema (ad es.
ricerca di informazioni)
Tipi di attori Decisore singolo Decisori multipli
Numero di obiettivi Singolo Multipli
Incertezza Risultati prevedibili Diversi risultati Diversi risultati non
con certezza con probabilità stimabili in termini
stimabili probabilistici
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Modello di decisione
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Processo formale di pianificazione
progetti di intervento
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Fissazione delle politiche e Fissazione dei criteri di
degli obiettivi massima per la valutazione
Pianificazione di lungo
Identificazione dei bisogni
periodo (ad es. 20 anni)
e dei progetti candidati
Programmazione
Valutazione e selezione dei Valutazione e selezione di
progetti progetti ammissibili a
Sviluppo dei progetti finanziamento
Programmazione a bilancio
Finanziamento, sviluppo e
realizzazione dei progetti
Implementazione del
programma (triennale) e
dei progetti
Valutazione ex‐post dei
Monitoraggio risultati dei progetti
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Un modello più complesso*
• Qual è la finalità?
• Qual è l’oggetto?
• Nel nostro caso la valutazione è collegata ad
una decisione.
• A volte supporta un confronto.
• Si collega al concetto di misura (delle risorse
usate, degli effetti ottenuti).
• Ciò che valuto dipende da chi ha interesse
nell’azione (progetto e risultato).
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Secondo una prospettiva economica
Finanziamento
Offerta
Progetto Domanda
(beni/servizi)
Investimento
Costi di Ricavi
esercizio
Valutazione economica
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Riassumendo
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Esempio: linee guida MAESTRO
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Definizione Valutazione Valutazione Valutazione
obiettivi iniziale ex‐ante ex‐post
Selezione del
sito
Progettazione Implementazione
Pre‐progetto
Framework della metodologia MAESTRO (Greensmith and James, 2000)
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Sintesi operativa
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• Vediamo alcuni aspetti importanti della teoria.
• L’agente economico (consumatore, impresa) si
comporta razionalmente
• il consumatore decide massimizzando l’utilità
• l’impresa decide massimizzando il profitto
• L’utilità è una misura della soddisfazione
dell’agente economico.
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• L’utilità è una funzione u() applicata ad un
oggetto x (bene, servizio ecc.):
• ∀ ,∃
• ∀ , oppure
• ∀ , , e →
• L’utilità è legata al singolo decisore, tuttavia la
si può collegare al concetto di «valore».
• La misura «monetaria» di un oggetto è poi
collegata al valore dell’oggetto stesso.
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• Secondo questi principi, l’agente economico
opterà sempre per l’oggetto (o la soluzione)
che offra il massimo valore.
• Ricordiamo però le critiche al concetto di
soluzione ottima.
• Inoltre, la misura monetaria di uno stesso
oggetto (il suo valore) dipende dal contesto
attoriale o dalla prospettiva (privata, pubblica)
adottata.
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• I metodi di valutazione che studieremo
possono essere inquadrati in tre gruppi:
• metodi di analisi e valutazione economica secondo
una prospettiva «privata»
• metodi di analisi e valutazione economica secondo
una prospettiva «pubblica»
• metodi di analisi e valutazione multi-criterio.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Valore di trasformazione
Privato Costo globale Analisi multicriterio
Analisi costi-ricavi
Analisi costo-efficacia
Pubblico Analisi multicriterio
Analisi costi-benefici
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